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mercoledì 16 gennaio 2019

LUCIANO MELCHIONNA firma una splendida regia di MISERIA E NOBILTÀ con la bellissima interpretazione di LELLO ARENA

autrice: Mirella Angelelli (MireKira) 






Con la superba regia firmata da Luciano Melchionna è in ancora scena al TEATRO ELISEO di Roma la stupenda tragicommedia di Eduardo Scarpetta "MISERIA E NOBILTÀ", scritta nel 1887, che pone sul palco la maschera di Sciosciammocca in grado da sempre di riscuotere il plauso del pubblico in teatro e al cinema.

Il bravissimo Melchionna, per rappresentare l'eterno dramma della miseria, ci introduce in un lugubre sotterraneo dove parvenze umane, in trappola come topi, strisciando consumano la loro vita.
Quando si apre il sipario l'ambiente, l'atmosfera, i costumi sporchi e trasandati, la gestualità e i cunicoli attraversati con fatica dai personaggi, danno subito la sensazione della povertà e della fame atavica di una disperata umanità non visibile ed eternamente calpestata che lotta per la sopravvivenza.

L'adattamento contemporaneo ma rispettoso dell'opera conferisce risalto alla meravigliosa interpretazione di Lello Arena che, nella parte proprio di Sciosciammocca, domina la scena con la sua grande umanità e si pone al di sopra di quel litigio quotidiano che rende insopportabile la vita.
Bravissimi ed affiatati tutti gli altri attori, a partire da una potente Giorgia Traselli, un  carismatico Tonino Taiuti, una coinvolgente Maria Bolignano uniti al copioso gruppo di interpreti, che, nella loro ben guidata coralità, danno corpo alla vicenda, soffrono, piangono e si agitano in una scena sempre viva. Lo spettatore viene trascinato e preso per mano in un'esilarante intrigata ed intrigante vicenda, dove tutto si muove attorno all'amore del giovane marchese Eugenio per Gemma, ricca ma non nobile.


Nella millenaria lotta tra schiavi e liberi, poveri e ricchi, miseri e nobili, le antitesi si compenetrano, cercano gli uni di uscire da quei nascosti anfratti dove gli altri li hanno relegati e anelano al riscatto sociale di una presunta nobiltà. Nella profondità dell'opera, la caricatura della miseria, attraverso il teatro, nel rispetto della sua catartica missione, raggiunge la risata liberatoria.
La messa in scena di archetipi quanto mai veri fa riflettere, non solo perché mancano loro i primari sostentamenti ma sono poveri di progetti, di sogni, di speranze per il futuro ed il riscatto sembra essere solo la risalita da quel profondo pozzo verso il mondo dei nobili dove si potrà finalmente mangiare un giorno, una settimana, mesi, anni...
Quando le ragnatele e i veli di quel lugubre luogo si squarceranno tutti potranno finalmente ascendere alla dorata nobiltà.

Il bianco e il nero dominano la bellissima scena, i costumi sono ricchi oltremisura e baroccheggianti, il tutto conferisce una dimensione atemporale alla storia che si conclude in un'esilarante pace tra le parti. Ogni tassello va al suo posto in quella sintesi che solo la follia del teatro può.

Tanti tanti meritati applausi da un pubblico divertito, affascinato ed oltremodo pensante per uno spettacolo che non può essere assolutamente perso.
- Mirella Angelelli -
_Kirolandia_


MISERIA E NOBILTÀ in scena al TEATRO ELISEO di ROMA sino a Domenica 20 Gennaio 2018


Lello Arena
in
"MISERIA E NOBILTÀ"
di Eduardo Scarpetta
adattamento a cura di Lello Arena e Luciano Melchionna
con Maria Bolignano, Tonino Taiuti, Giorgia Trasselli
e con  Raffaele Ausiello, Veronica D’Elia, Marika De Chiara, Andrea de Goyzueta, Alfonso Dolgetta, Sara Esposito, Carla Ferraro, Serena Pisa, Fabio Rossi, Fabrizio Vona
ideazione scenica Luciano Melchionna
scene Roberto Crea
costumi Milla
musiche Stag
assistente alla regia Ciro Pauciullo
Regia Luciano Melchionna
Coproduzione Teatro Eliseo, Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro
con Tunnel Produzioni