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sabato 16 febbraio 2019

CESARE CAPITANI conduce il pubblico dell'OFF/OFF THEATRE lungo la turbolenta vita del CARAVAGGIO

Autore: Andrea Alessio Cavarretta (IppoKiro)  


Recensione critica dello spettacolo IO, CARAVAGGIO  regia di Cesare Capitani 
Ispirato al romanzo "La Course à l'abîme" Ediz. Grasset, di Dominique Fernandez
Prima replica, martedì dodici febbraio duemiladiciannove, OFF OFF THEATRE - Roma.



Nella penombra una figura, nel silenzio una melodia già evoca e presagisce tragici accadimenti, in questa profonda ambientazione, dove la luce, unico elemento scenografico, segna di sé tutto il percorso,  Michelangelo Merisi inizia a dire la sua storia densa di passione per la vita e per la pittura forte ed intrisa di verità.

Lo spettacolo IO, CARAVAGGIO scritto e diretto da Cesare Capitani ispirato al romanzo "La Course à l'abîme" Ediz. Grasset, di Dominique Fernandez è, sopra ogni cosa, un tracciato lineare, chiaro, volto a narrare, in prima persona, l'esistenza di questo artista dal vivere aspro, potente, sregolato e pregno del suo profondo mestiere.


Sul palco dell'OFF OFF THEATRE prendono lentamente forma del Caravaggio le passioni viscerali, i suoi amori, il suo rincorrere visioni potenti da intrappolare, con foga e ardore, in pitture dal denso significato, molto più energiche e colme di umanità delle celestiali e solenni commissioni ricevute di volta in volta.
È quasi un susseguirsi di capitoli narrativi, segnati da bellissime immagini, atte a rappresentare la genesi interiore ed esteriore di opere pittoriche che l'artista elabora immortalando modelli e modelle a lui vicini, spesso tratti anche dai margini di una società tardo rinascimentale molto complessa, dove spiritualità e mondanità si fondono, in città colte e raffinate ma anche degradate e violente.  Da un pennello intriso di intensità nascono quadri  la cui potenza rappresentativa esce tanto forte da essere spesso rifiutata e  incompresa dai contemporanei e dagli stessi ricchi commettenti.
Così, sulle scene, vediamo prendere vita "Amor vincit omnia", "Medusa", "Davide con la testa di Golia" e molte altre tele di cui, di volta in volta, sotto bellissimi effetti visivi, si schiariscono e si svelano le recondite intenzioni e i nascosti simbolismi.
A cardine di queste densità narrative ci sono anche e soprattutto le passioni amorose di Caravaggio, perlopiù maschili, i suoi incontri ardenti, i suoi violenti contrasti.
Il bravo protagonista Cesare Capitani conduce con piacevolezza il pubblico lungo tutta questa rappresentazione biografica e lo fa con il supporto di una figura femminile altrettanto brava, Laetitia Favart, che presta, con eleganza, il suo canto, la sua recitazione, il suo volto, il suo corpo alle varie personificazioni. Questo meccanismo, ben "oliato", forse in alcune scene di rapporto virile risulta un po' forzato.

Uno spettacolo sicuramente molto interessante che permette di comprendere appieno la turbolenta vita del grande pittore della luce.

-Andrea Alessio Cavarretta -
_Kirolandia_


Compagnie Prisma
presenta
IO, CARAVAGGIO
scritto e diretto da Cesare Capitani
ispirato al romanzo "La Course à l'abîme" Ediz. Grasset, di Dominique Fernandez
con CESARE CAPITANI e LAETITIA FAVART
Luci Dorothée Lebrun. Foto Franco Rabino. Direzione d'attore Nita Klein
SPETTACOLO SOSTENUTO DALL'ISTITUTO CULTURALE ITALIANO DI PARIGI