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lunedì 1 aprile 2019

KIROSEGNALIAMO dal 2 all'8 Aprile 2019

K-news  

Kiri, proseguono per questa stagione le kirosegnalazioni di  Kirolandia blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale.


Di settimana in settimana vari suggerimenti tra teatro, musica, arte, cinema, danza, libri  e tanti altri eventi  selezionati  accuratamente sulla base delle vostre importanti indicazioni.


Quest'anno i nostri suggerimenti raddoppiano non solo qui sul blog ma, per alcuni eventi, ci sono anche le KIROSOCIALNEWS lanci mirati sui nostri social. Seguite sempre gli hastag #kirosegnalazioni e  #kirosocialnews  e scoprirete tutte le novità per le vostre serate...

Dunque ecco per sognare con voi...


TEATRO

DEBUTTANO...

La Pirandelliana   Compagnia Molière   ABC Produzionipresentano
ANNA GALIENA  
DEBORA CAPRIOGLIO   CATERINA MURINOcon la partecipazione di
PAOLA GASSMAN
"OTTO DONNE E UN MISTERO"
di Robert Thomastraduzione di Anna Galiena adattamento di Micaela Miano
con ANTONELLA PICCOLO   CLAUDIA CAMPAGNOLA
GIULIA FIUME    MARIACHIARA DI MITRI
costumi Françoise Raybaud
scene Fabiana Di Marco
musiche Massimiliano Pace
disegno luci Aliberto Sagretti
regia GUGLIELMO FERRO
personaggi e interpreti
in ordine di entrata in scena
Sig.ra Chanel Antonella Piccolo
Louise Giulia Fiume
Mamy Paola Gassman
Suzanne Claudia Campagnola
Gaby Anna Galiena
Augustine Debora Caprioglio
Catherine Mariachiara Di Mitri
Pierrette Caterina Murino

TEATRO QUIRINO -  Roma
dal  2 al 14 aprile 2019,  da martedì a sabato ore 21.00 - domenica ore 17.00 - giovedì 4  e giovedì 11  aprile  ore 17.00 - mercoledì 10 aprile ore 19.00 - sabato 13 aprile ore 17.00 e ore 21.00

È Natale, fuori nevica ed è perfetto così, i regali sono al loro posto sotto l’albero, le luci e le note festose hanno invaso le stanze e su tutto si è appeso violentemente un profumo da donna.
Di quale donna, delle otto che sfarfalleggiano in casa?
Forse quella che ha pugnalato Marcel, tagliato i fili del telefono, trasformando una bella dimora di campagna in una prigione di paura.
E quando il fiato è sospeso, alla fine sotto quel profumo di donna si scopre un gran puzzo di morte.
C’è un mistero e intorno a esso... otto donne. Adesso sì che è tutto perfetto.
La struttura drammaturgica della commedia thriller di Robert Thomas è un ingranaggio perfetto per sedurre lo spettatore contemporaneo ormai abituato alla nuova generazione di criminologia psicologica.
Thomas offre inoltre quel valore aggiunto dei grandi scrittori di dosare con maestria la comicità noir d’oltralpe, di fare emergere sfacciatamente la lamina sarcastica e comica della vita contro la morte.
E lo fa attraverso la figura madre: la donna.
Ne sceglie otto: le più diverse, perché non sono personaggi ma personificazioni distinte della stessa identità-matrice. Come una Grande Madre che si fa Natura, Madonna, Dea, Terra e Morte.
Una prova d’attrice che con questa messinscena vogliamo fare emergere in chiave contemporanea, sia da un punto di vista recitativo che registico. Una compagnia di donne di talento che scuoteranno le viscere drammaturgiche del testo con i loro segreti, le loro ambizioni verminose, le perverse visioni interpersonali, la loro arcaica animalità. Nessuna complicità, nessuna affinità non battezzata come ipocrisia e invidia tra le donne, come è e come sempre sarà.
Per loro solo un fine: famelica sopravvivenza.

Durata: 1 ora e 50 minuti compreso intervallo
Costo:   Biglietti  dal lun al ven platea interi € 30  ridotti  € 27 - I balconata interi € 24  ridotti € 22 - II balconata interi € 19 ridotti € 17  - galleria interi € 13 ridotti € 12 / Biglietti  sab. sera e dom  platea interi € 34  ridotti € 31 - I balconata interi € 28  ridotti € 25 - II balconata interi € 23 ridotti € 21  - galleria interi € 17  ridotti € 15
Informazioni: botteghino 06.6794585 - biglietteria@teatroquirino.it
Indirizzo: via delle Vergini,  7 - Roma
Sito di riferimento: www.teatroquirino.it
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Familie Flöz, Theaterhaus Stuttgart, Theater Duisburg
presentano
FAMILIE FLOZ
"HOTEL PARADISO"
di S. Kautz, A. Kistel, T. Rascher, F. Rohn, H. Schüler, M. Vogel, F. Baumgarten
con
MATTEO FANTONI / MARINA RODRIGUEZ LLORENTE 
DANIEL MATHEUS / FABIAN BAUMGARTEN
maschere Thomas Rascher, Hajo Schüler
scenografia Michael Ottopal | costumi Eliseu R. Weide
regia  MICHAEL VOGEL

TEATRO SALA UMBERTO - Roma
dal 2 al 7 aprile 2019,  dal martedì, al sabato ore 21.00, domenica ore 17.00, sabato 6 aprile ore 17.00 e 21.00

La scorciatoia per il paradiso passa per l’inferno
Strane cose accadono nel tranquillo HOTEL PARADISO, un piccolo albergo di montagna gestito con pugno di ferro dalla anziana capo-famiglia. Ci sono quattro stelle che orgogliosamente troneggiano sull‘entrata e una fonte che promette la guarigione di malattie fisiche e psichiche. Ma si intravedono nubi all‘orizzonte. Il figlio sogna il vero amore mentre combatte una dura battaglia con la sorella per mantenere il controllo sulla gestione dell‘albergo. La donna del piano ha un problema di cleptomania e il cuoco ha una passione, quella di macellare, non solo animali...
Quando il primo cadavere affiora, tutto l‘albergo scivola in un vortice di strani avvenimenti. Fra le alte vette delle Alpi si aprono abissi da cui è impossibile fuggire. La chiusura dell’albergo sembra a questo punto solo una questione di tempo. Si sa, un cadavere non porta mai bene...
Familie Flöz in versione noir! Un giallo sulle Alpi pieno di umorismo, sentimenti travolgenti e un tocco di melanconia.
Familie Flöz fa teatro servendosi di mezzi che vengono “prima“ del linguaggio parlato. Ogni conflitto si manifesta prima di tutto nel corpo. Il conflitto corporeo è l'origine di ogni situazione drammatica. Tutte le pièce teatrali hanno origine da un processo creativo-collettivo, nel quale tutti gli interpreti fungono anche da autori di figure e di situazioni. Nel corso di svariate improvvisazioni, il gruppo individua un tema, raccoglie materiale drammatico e ne discute ancora molto a lungo, prima di mettere in gioco le maschere. Similmente a un testo, una maschera porta con sé non solo una forma, ma anche un
contenuto. Il processo di sviluppo di una maschera, che va dalla sperimentazione sul palco, fino alla simbiosi attore/maschera è determinante per il risultato.
Il paradosso fondamentale della maschera, cioè il fatto di celare un viso animato dietro una forma statica e con essa di creare figure viventi, costituisce per l'attore una vera e propria sfida da raccogliere. E non solo per lui. La maschera prende vita innanzitutto nell'immaginazione dello spettatore, il quale, in questo modo, ne diventa, in una certa misura, anche il creatore. Ricettivi anche verso le reazioni degli spettatori, con uno sguardo critico sempre rivolto al proprio lavoro, tutte le produzioni Flöz vengono spesso modificate nel corso del tempo, sviluppando così la loro pienezza e intensità.

Lo spettacolo ha fatto 680 rappresentazioni, 384 repliche e ha visitato 32 Paesi

Costo: Biglietti da 34€ a 19 €
Indirizzo: via della Mercede, 50 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.salaumberto.com
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L'Associazione Culturale Teatro Trastevere
presenta
Torna dopo il successo delle scorse Stagioni la Compagnia SilipoLauletta in
"IL COLORE DEL POTERE"
di Alessandra Silipo
estratto e adattato da “Saggio sulla lucidità” di José Saramago
Regia SilipoLauletta
Con Alessandro Calamunci Manitta, Stefano Flamia, Valerio Giordano, Emanuele Guzzardi, Susanna Lauletta, Eleonora Setzu, Alessandra Silipo, Nour Zarafi, Lucrezia Zibelli

TEATRO TRASTEVERE -  Roma
dal 2 al 7 aprile 2019, ore 21.00_dom. 17.30

E se alle prossime elezioni votassimo tutti scheda bianca?
Avremmo esercitato dovere civico con la dignità e il decoro che gli compete o sarebbe un
deprecabile avvenimento? E come reagirebbe il governo?
Applicando una “strategia della tensione”, con continui tentativi di screditare e
delegittimare il sacrosanto dissenso o semplicemente batterebbe in ritirata?
La vanagloriosa difesa del potere. L'indifferenza beffarda.
Un giallo sociale dall'intreccio assurdo.
Il surreale e grottesco mondo politico. 

Cari compatrioti, sarà una bella giornata. Onorate la patria, che la patria vi osserva.
Cit.
Un giallo sociale. Un intreccio assurdo che si rivela non essere poi così lontano dalla continua situazione di totale sfiducia da parte dei cittadini. Una analisi impietosa quanto caricaturale, sferzante e amara del potere. Si porta in scena il paradosso della democrazia spingendolo al limite del grottesco e del surreale, mettendo palesemente alla berlina il sistema governativo, dalle elezioni in un esemplificativo seggio elettorale alla difesa cinica e vanagloriosa del potere. Una politica esercitata lontana dalla gente, come distante è il cittadino che è destinato irrimediabilmente a subirla, anche attraverso i racconti del trafelato e famelico mondo giornalistico. Una lotta  a senso unico tra i cittadini che fanno il loro dovere mantenendo una lucidità invisibile, ma coesa tra tutti, ed il governo che, col suo lucido cinismo barcolla nell’incertezza, criminalizzando quello che in un regime democratico è un gesto legale: il voto libero e segreto. E al centro, la paradossale giostra di un mondo che continua ad arrabattarsi inconsapevole di non fare altro che mantenere vivo e alimentare questo divario. E lo spettatore viene in questo modo catapultato nella cruda realtà e allo stesso tempo portato ad immaginarne una diversa, forse, non è detto, migliore. 

Le teste, è sempre meglio tagliarle prima che comincino a pensare, dopo può essere troppo tardi.
Cit.

Costo:  Biglietto intero 12 € - ridotto 10 €
Kiroconvenzione: INGRESSO RIDOTTO per tutti i  Kiri iscitti alla pagina facebook  di KIROLANDIA - Media Partner del Teatro
Informazioni: 06.5814004 - info@teatrotrastevere.it
Indirizzo: via Jacopa de Settesoli 3 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrotrastevere.it
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Muhammad Ali
Uno spettacolo di Pino Carbone e Francesco Di Leva Drammaturgia di Linda Dalisi
Con
Francesco Di Leva
Costumi Ursula Patzak
Luci Cesare Accetta
Scene Mimmo Paladino
Musiche Marco Messina e Sacha Ricci
ricerche e consulenza Anna Maria Di Luca e Fausto Narducci
assistente scenografo Mauro Rea
collaborazione alla scenografia Vincenzo Aquilone, Mariateresa D’Alessio,
Michele Lubrano Lavadera
aiuto regia Riccardo Pisani

assistente costumista Giovanna Napolitano
Regia Pino Carbone
Produzione Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro

TEATRO PICCOLO ELISEO
dal 4 al 18 aprile , orario martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 20.00_dom. ore 17.00

Sono il re del mondo, sono carino, sono cattivo.
Ho scosso il mondo, ho scosso il mondo, ho scosso il mondo!

Un attore e un regista, sotto gli occhi del pubblico, costruiscono emotivamente, poeticamente e artisticamente lo spettacolo. L’ispirazione nasce concretamente dal corpo di Muhammad Ali, un corpo allenato, messo in gioco, sfidato, osannato, osservato, acclamato; un corpo astuto che sa come attutire un colpo, un corpo pronto, forte, nero, in ebollizione. Un corpo che fa delle differenze una forza, un vanto, una battaglia.
“Se la mia mente può concepirlo e il mio cuore può crederlo, allora io posso compierlo”. Traendo ispirazione dal corpo dell’indimenticabile pugile, metafora della forza che supera ogni limite, l’attore e il regista si confrontano con il senso dell’impossibile e della sfida.
Incontrare Muhammad Ali, la nostra prima sfida, il nostro primo desiderio. Far avvenire questo incontro in uno spazio, in scena, con il pubblico che ci guarda, con le luci che ci illuminano. Un incontro da costruire, da immaginare come momento meraviglioso, perché impossibile.
“Ho lottato contro un coccodrillo, ho lottato con una balena, ho ammanettato i
lampi, sbattuto in galera i tuoni. L’altra settimana ho ammazzato una roccia, ferito
una pietra, spedito all’ospedale un mattone. Io mando in tilt la medicina”.
In scena proviamo a rincorrerlo, rincorrere lui, il suo personaggio, la sua importanza, le sue parole irriverenti, veloci, in rima, pesanti, leggere, fondamentali. Rincorrere la sua vita, il suo carisma, la sua sicurezza. Rincorrere la sua velocità con la nostra velocità, la sua forza con la nostra forza, la sua infantilità con il nostro essere bambini, la sua icona con la nostra volontà. Rincorrerlo per affrontarlo, affrontare ogni suo aspetto: quello sportivo, quello politico e quello privato.
“Cassius Clay è un nome da schiavo. Io non l’ho scelto e non lo voglio. Io sono
Muhammad Ali, un nome libero. Vuol dire amato da Dio. Voglio che la gente lo usi
quando mi parla e parla di me”.
Abbiamo immaginato di scomporlo il suo corpo, pezzo per pezzo, con la stessa attenzione che richiede l’osservazione dell’avversario prima di un incontro. Con lo stesso interesse che merita il vincitore dopo un incontro, accostando ad ogni pezzo del suo corpo un aspetto della sua personalità. Ad ogni pezzo del suo
corpo una sfida.
Francesco Di Leva e Pino Carbone

Foto di Martin Di Maggio
Durata: 70 minuti
Costo:  Biglietto 20 €
Informazioni: Tel. 06.83510216
Indirizzo: via Nazionale 183 –Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatroeliseo.com
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PROSEGUONO...

Spettacoli Teatrali Produzioni presenta
MARISA LAURITO  -  FIORETTA MARI in
"2 DONNE IN FUGA…"
di Pierre Palmade e Cristophe Duthuron
adattamento Mario Scaletta
regia Nicasio Anzelmo

TEATRO MANZONI - Roma
dal 28 marzo al 21 aprile 2019, orari spettacoliGiovedì 28 e venerdì 29 ore 21.00 - Sabato 30 ore 17.00 e ore 21.00 - Domenica 31 ore 17.30 - Da mercoledì 2 a venerdì 5 ore 21.00 - Sabato 6 doppia replica ore 17.00 e ore 21.00 - Domenica 7 ore 17.30 - Da martedì 9 a venerdì 12 ore 21.00 - Sabato 13 doppia replica ore 17.00 e ore 21.00 - Domenica 14 ore 17.30 - Martedì 16 ore 19.00 - Mercoledì 17 ore 21,.00 - Giovedì 18 ore 17.00 e ore 21.00 - Venerdì 19 ore 21.00 - Sabato 20 doppia replica ore 17.00 e ore 21.00 - Domenica 21 ore 17.30

Un testo di successo, in Francia, soprattutto a Parigi. Due attrici grandiose – Marisa Laurito e Fioretta Mari - che lo reciteranno come fosse stato scritto per loro. Questo è 2 Donne in Fuga... tratto da Le fuggitive di Pierre Palmade e Christophe Duthuron, per l’adattamento di Mario Scaletta e la regia di Nicasio Anzelmo, in scena al Teatro Manzoni.

Due donne si incontrano di notte su una strada statale mentre fanno l'autostop. Entrambe fuggono dalla loro vita, Margherita da 30 anni di vita di casalinga, moglie e madre repressa, Clorinda detta Clo dalla casa di riposo dove il figlio l'ha parcheggiata dopo la morte del marito. L'incontro suscita le battute più divertenti, per il luogo e l'ora equivoci.
Clo ha un temperamento forte e, nonostante l'età, non si lascia intimidire da Margherita, più giovane ma anche più sprovveduta. E' l'inizio di un'avventura che vede le due donne viaggiare in autostop, interpretando una commedia dalle battute felici che non sono mai fini a se stesse ma servono a costruire con ironia i caratteri diversissimi delle due donne.
Così mentre la progressione narrativa della commedia, sviluppata per brevi scene autonome, eleganti e funzionali, vede le due donne avventurarsi in situazioni diversissime (dalla strada provinciale al cimitero, dalla fattoria alla casa di estranei nella quale entrano come due ladre...), dalle quali scaturiscono battute e situazioni divertentissime, ogni scena aggiunge un tassello alla vita e alla psicologia delle due protagoniste mostrando allo spettatore il nascere di una vera amicizia. Si ride di gusto per l'ironia e l'arguzia delle battute e si sorride nel riconoscere, nelle due protagoniste, alcuni aspetti della nostra vita, a volte pavida, altre volte più temeraria, in un perfetto equilibrio tra commedia e vita (vera), niente affatto retorico.  Uno spettacolo perfetto, da vedere e portare nel cuore per il resto della vita.

Costo:  Vedi sito
Informazioni06/3223634
Indirizzo: via Monte Zebio, 14/c - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatromanzoni.info
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TEATRO RAGAZZI

Centrale Preneste Teatro
Pandemonium Teatro (Bergamo)
in scena con
AAHHMM... PER MANGIARTI MEGLIO!
UN PERFETTO S-GALATEO A TAVOLA
Testo e regia Tiziano Manzini
Con Tiziano Giulia Manzini

CENTRALE PRENESTE TEATRO-  Roma
7 aprile  2019, ore 16.30

Ultimo appuntamento della stagione con la rassegna Infanzie in gioco 2018/19 a Centrale Preneste Teatro.

Grazie alle ormai pressanti campagne di educazione alimentare, forse, sempre più bambini imparano cosa mangiare. Rimane però sempre attuale l’altra grande questione: come mangiare. Per bambini e ragazzi stare a tavola pare diventata una vera missione impossibile! La tavola diventa così palestra dove si possono osservare in azione urlatori del “non mi piace”, “no non lo mangio”, dondolatori di sedie, giocatori di posate, leccatori di piatti, ruttatori delle caverne, velocisti dell’ingollo... Un divertente viaggio teatrale, con momenti di vera cucina, attraverso errori, stereotipi, vicissitudini che hanno vissuto e ancora vivono generazioni di adulti e bambini alle prese con informazioni contraddittorie, buone intenzioni che finiscono di fronte alla realtà quotidiana, cibo che diventa ricatto emotivo. Tutte situazioni che possono portare a comportamenti a tavola degni di un perfetto S-galateo!

Testo e regia: Tiziano Manzini - Con Tiziano e Giulia Manzini  - Voce registrata: Walter Maconi  - Costumi: Emanuela Palazzi - Scene della Compagnia

Costo: Biglietto unico 5 € (prenotazione consigliata)
Informazioni:  Adatto dai  5 anni
Prenotazioni: 06 27801063 o info@ruotaliberateatro.191.it
Indirizzo: Via Alberto da Giussano, 58, Roma
Sito di riferimento: www.facebook.com/CentralePrenesteTeatro
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ARTE

APRONO I BATTENTI...

"UNO SI DISTRAE AL BIVIO...
A cura TakeawaygalleryTesto critico di Massimo BignardiPresentazione Barbara Martusciello

LE TARTARUGHE Eat & Drink - Roma
Dal 4 aprile al 12 maggio 2019 - Tutti i giorni dalle 15.00 alle 23.00

Vernissage giovedì 4 aprile 2019 ore 19.00

Patrocinata da: 
Municipio Roma I Centro
Matera Capitale Europea della Cultura 2019
Matera 2019 Open Future

Una ricerca fotografica orientata a favorire “l’idea del vedere fine a se stesso”, persiste nelle esperienza in corso o, almeno, si dà come linea preminente. È quanto segnalava, già dagli anni settanta, Susan Sontang riflettendo sulla fotografia, estendendo l’analisi al rapporto tra realtà e immagine nella società contemporanea, come chiarisce il sottotitolo, del suo ben noto saggio Sulla fotografia. Tale rilievo investe un concetto più ampio, toccando aspetti che chiamano in causa l’esercizio del vedere, alla luce oggi del ruolo che le immagini hanno nei sistemi della comunicazione, alla capacità che esse mostrano nel rapido e perentorio rinnovarsi delle tecnologie digitali. Eppure quella che genericamente è indicata come fotografia ‘artistica’ ha fatto maggiore presa da quando si è passati dall’analogico al digitale, aprendo lo sguardo ad un ventaglio di esperienze che hanno risposto a quanto affermava Alfred Stieglitz: “La fotografia è la mia passione, la ricerca della verità la mia ossessione”.
Tale esercizio della fotografia connota il registro che tiene insieme i diversi momenti, dettati dalle esperienze condotte in questi anni da Aurora Maletik. Esse seguono un fil rouge narrativo, teso tra il paesaggio, dalla Maletik non riconosciuto come scena, bensì luogo di un dialogo corale con la natura che incornicia Matera con le sue tufacee architetture, fatte affiorate dalla Gravina e la costruzione di un’immagine che si presta a varcare la soglia della visione percettiva del reale e spingersi oltre, in un reale che non può essere condiviso. Uno specchio messo su da Aurora Maletik con cura, disposto, come lei stessa fa intendere dal titolo dato a questa mostra, ove le strade si separano, ossia al bivio. La fotografia si fa specchio e le sovrapposizioni, i costruiti giochi di riflessi intrecciati tra loro, gli sguardi che si allungano sul paesaggio, dichiarano la necessità di Aurora di riconoscere una dimensione interiore, obbligando, avrebbe detto Barthes, lo spettatore a domandarsi chi è effettivamente la figura messa lì in posa, se non è essa il riflesso (direi metafora?) dell’identità dell’artista.
È questo, infatti, un dato evidente che balza all’occhio, seguendo il percorso di immagini qui proposto, dal quale appare chiaro il desiderio dell’artista di tenere insieme la duplicità di uno sguardo che spazia tra interni ed esterni. Il mirino della macchina si muove, cioè, tra una dimensione intimista, ove mette a fuoco una sorta di narrazione che coglie, senza nascondere un certo voyeurismo, figure femminili in interni sfumati, celati da effetti tecnici, da vere e proprie messe in posa e inquadrature che spaziano sul paesaggio. Più che la visione dello skyline della Matera dei nostri giorni, l’attenzione è rivolta ad un luogo direi metafisico, ove i gesti, le figure spostano la loro presenza dalla realtà dello spazio a quella di un luogo mentale, appunto metafisico.
Le sue ‘donne’ conservano, appena accennati, sia i tratti delle menadi, le baccanti dei riti dionisiaci, sia, paradossalmente, quelli delle donne che accompagnano il lamento funebre. Un fotogramma segna il bivio effettivo: ritrae una giovane donna vestita di nero, con gli occhiali scuri e il velo anch’esso nero che sale le scale; in secondo piano la Matera che ascende dai sassi. 
Massimo Bignardi

Patrocinata da: Municipio Roma I Centro
Matera Capitale Europea della Cultura 2019
Matera 2019 Open Future

Sponsor:  Diplomatico, Aliani Cantine, Castello di Ramazzano, Basepizza

Costo: Ingresso GRATUITO
Indirizzo: piazza Mattei 7/8 -  Roma
Informazioni: 06 64760520 - takeawaygallery@gmail.com
Facebook di riferimento: www.facebook.com/letartarugheroma
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"RIQUADRI"
di ELIA NOVECENTO 

IURIS HUB - Roma
dal 1 febbraio al  31 maggio 2019 

5 Aprile ore 18.30 -  EVENTO.

IurisArt, in collaborazione con Parione9, mette in mostra una selezione di lavori di Elia Novecento appartenenti alla serie Riquadri.

Le sei tele, esposte presso gli uffici di Iuris Hub, rimandano alle nostre soglie spaziali quotidiane: le finestre, le porte e i finestrini di treni e bus da cui osserviamo la realtà che ci circonda, guardando gli altri e contemplando noi stessi.  È in queste opere che l'artista romano si sofferma a guardare dall'esterno l'interno reale degli spazi urbani, riproducendoli sino a farceli rivivere, tanto da trasformare in specchi di visioni e pensieri interiori le immagini del suo vissuto quotidiano.  Si tratta, dunque, di un viaggio immaginario si verifica quando il nostro sguardo si posa sull’esterno. Un viaggio nel quale si sfiorano temi cari a Iuris Hub, come il diritto alla privacy e, nel contempo, si vive un’introspezione inconsapevole. Elia Novecento, spettatore ed artefice di tali rappresentazioni, apre le finestre sul suo stato d’animo, invitando il visitatore ad affacciarsi sui propri sentimenti senza mai perdere la raffigurazione di se stesso.

ELIA NOVECENTO Artista romano (classe 1989), si avvicina al mondo dei graffiti nel 2001 e nel 2004 si iscrive al Liceo Artistico Statale di Via Ripetta a Roma. Insieme a Leonardo Crudi fonda il Collettivo Novecento con l’intento di comunicare con la città attraverso poster lasciati in balia del quotidiano e dell’interpretazione libera di chi li osserva. Parallelamente ai graffiti e ai poster, produce tele di grande formato ispirate al linguaggio dei popist romani degli anni Sessanta. IURISART IurisArt è un progetto ideato e diretto da Alfredo Valeri per Iuris Hub, seguendo la prassi consolidata della “contaminazione artistica” di luoghi non convenzionali, che genera connessioni fra mondi apparentemente distanti fra loro, come il Diritto e l’Arte. Opere di giovani artisti, che lavorano con diverse tecniche, linguaggi e forme espressive, vengono poste in mostra secondo una programmazione che ne valorizzi il potenziale espressivo in armonia con l’attività professionale svolta negli spazi interessati dagli allestimenti. I progetti espositivi di IurisArt lanciano messaggi riconducibili ai temi e agli ambiti di azione di Iuris Hub. L’obiettivo è duplice: da un lato esplorare, attraverso l’Arte, percorsi inediti di lettura e interpretazione della realtà, generando nuove visioni e opportunità di conoscenza. Dall’altro, rendere l’ambiente in cui si svolge la consulenza legale anche luogo di promozione artistica e sperimentazione creativa.

Prezzo: Ingresso GRATUITO
Indirizzo:  via Domenico Cimarosa, 13 - Roma
Informazioni: per IurisArt, Alfredo Valeri: a.valeri@iurishub.it – per P9, Marta Bandini ed Elettra Bottazzi: parione9@gmail.com 
Facebook di riferimento: www.facebook.com/parione9
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PROSEGUONO...

Ai Mercati di Traiano l’antica civiltà cinese incontra la millenaria storia di Roma in
MORTALI IMMORTALI, TESORI DEL SICHUAN NELL’ANTICA CINA”

MERCATI DI TRAIANO MUSEO DEI FORI IMPERIALI - Roma
dal 26 marzo al 18 ottobre 2019 . Orario: tutti  i giorni 9.30 - 19.30_ 24 e 31 dicembre ore 9.30-14.00 - Giorni di chiusura: 1 Gennaio, 1 Maggio, 25 dicembre

In mostra le origini, la cultura e i riti del popolo Shu con una ricca collezione di reperti archeologici provenienti dai più importanti musei cinesi della Provincia del Sichuan

In un incontro ideale tra la civiltà del popolo Shu e l’Impero Romano, la mostra Mortali Immortali, tesori del Sichuan nell’antica Cina giunge nei Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali, uno dei complessi monumentali che più rappresenta oggi la Roma antica.

La grande mostra dedicata all’antica civiltà del Sichuana ingresso gratuito per i possessori della MIC, è promossa daRoma CapitaleAssessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e dall’Ufficio del Patrimonio Culturale della Provincia del Sichuan, ha il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia, è curata da Wang Fang, archeologa e vice direttrice del Museo di Jinsha, e organizzata da ChinaMuseum International con il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura. L’allestimento dell’esposizione è curato dagli architetti Gaetano di Gesu e Susanna Ferrini di “n!studio Asia”.
Un percorso straordinario nella vita sociale e nel mondo spirituale dell’antico popolo Shu, che proprio su questa terra nel sud-ovest della Cina ha creato una civiltà unica. Saranno esposte eccezionali opere in bronzo, oro, giada e terracotta – databili dall’età del bronzo (II millennio a.C.) fino all’epoca Han (II secolo d.C.) – rinvenute nei siti di Sanxingdui e Jinsha (solo per citarne alcuni) e provenienti da importanti istituzioni cinesi come il Museo di Sanxingdui, il Museo del Sito Archeologico di Jinsha, il Museo del Sichuan, il Museo di Chengdu, l’Istituto di ricerca di reperti e archeologia di Chengdu, il Museo di Mianyang, il Museo Etnico Qiang della Contea di Mao.
Come le origini di Roma sono state legate al Tevere, così la nascita del popolo di Shu è stata segnata dallo scorrere dello Yangtze, il Fiume Azzurro. Il Fiume Azzurro costituisce il filo conduttore della mostra ed è significativamente tracciato sull’installazione dorata ispirata a un dragone cinese che invaderà lo spazio centrale della Grande Aula, accogliendo i visitatori. Questo e altri effetti scenografici potenziati dal contesto monumentale dei Mercati di Traiano esalteranno gli straordinari reperti, che per la prima volta sono presentati in un’esposizione così estesa in Europa, ora a Roma dopo la tappa di Napoli.
Il percorso della mostra guiderà il visitatore alla scoperta dell’antica civiltà del Sichuan attraverso opere di inestimabile valore accompagnate da ricostruzioni digitali, foto, video e diversi strumenti interattivi utili alla conoscenza del processo di rinvenimento e alla delineazione dello sviluppo temporale di questa antica civiltà cinese. Circondato da statue e vasi rituali, da statuette in terracotta ed enigmatiche maschere di bronzo, il pubblico imparerà a conoscere i tratti distintivi del popolo Shu, andrà alla scoperta della sua genesi e dell’evoluzione degli elementi religiosi e sociali, senza tralasciare la sua naturale predisposizione alla creatività, all’eleganza e alla bellezza riscontrabile negli elementi decorativi in oro, nelle opere in giada o nei reperti unici come il cavallo di Mianyang e il sole di Jinsha.
Davanti alla varietà di oggetti di uso comune, ai raffinati recipienti in legno laccato, ai particolari ritratti su mattone, si avrà la possibilità di percepire l’elevata qualità raggiunta dalla produzione artigianale durante la dinastia Han nonché comprendere la visione del popolo Shu riguardo ai temi della vita e della morte. Un atteggiamento romantico e ottimista di una popolazione non solo ricca ma anche profondamente pacifica.
Il progetto espositivo sarà articolato in due sezioni con altrettante tematiche racchiuse in una suggestiva visione d’insieme. La prima, dedicata alla Cultura religiosa dello stato di Shu, si concentrerà sul mondo spirituale raccontando i riti di un popolo dedito al culto del Sole attraverso le maschere di bronzo provenienti dagli scavi del sito di Sanxingdui. La seconda sezione, invece, tratterà La vita quotidiana del popolo Shu, ricostruendo le trame commerciali sviluppate nell’area del Sichuan attraverso bassorilievi su mattone della dinastia Han, figure umane e figurine di animali in ceramica.
Alle 130 opere esposte a Napoli, Roma vede eccezionalmente aggiunti 15 nuovi prestiti, tra i quali spiccano le due maschere e una testa di bronzo di Sanxingdui, ognuna fortemente caratterizzata. In particolare, una si differenzia da tutte le maschere finora rinvenute nel sito per la resa del viso più delicata e per il velato sorriso, elementi che hanno fatto pensare agli studiosi che rappresenti una divinità dell’antica cultura Shu.
In occasione della mostra Mortali Immortali, tesori del Sichuan nell'antica Cina la casa editrice Gangemi Editore International produrrà un catalogo di accompagnamento che fornirà un utile supporto di approfondimento per conoscere nel dettaglio i temi, le opere e la storia dell’antica civiltà cinese.

Ricordiamo che la MIC card può essere acquistata da chi risiede o studia a Roma e consente, pagando solo 5 euro, l’ingresso illimitato per 12 mesi nei Musei Civici e nei siti archeologici e artistici della Sovrintendenza Capitolina.

Promossa da Roma Capitale Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Ufficio del Patrimonio Culturale della Provincia del Sichuan, Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese
Organizzazione Chinamuseum International s.r.l.
SPONSOR SISTEMA
MUSEI IN COMUNE
Mobility Partner ATAC SpA
Media Partner Il Messaggero
Supporto organizzativo Zètema Progetto Cultura

Costo:  Biglietto integrato Mercati di Traiano - Museo dei Fori Imperiali + Mostra per i non residenti a Roma: 16 € intero; 14 €  ridotto - per i residenti a Roma: 14 € intero;  12 € ridotto -Ingresso GRATUITO per le categorie previste dalla tariffazione vigente. Per i possessori della MIC Card l'ingresso è gratuito.
Indirizzo: via Quattro Novembre 94 - 00187 Roma
Informazioni: 
Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 - 19.00)
Sito di riferimento: www.mercatiditraiano.it 
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“DONNE. CORPO E IMMAGINE TRA SIMBOLO E RIVOLUZIONE”
Nella mostra la rappresentazione femminile attraverso la storia
L’evoluzione dell’immagine femminile, protagonista della creatività dalla fine dell’Ottocento alla contemporaneità
A cura di ARIANNA ANGELELLI, FEDERICA PIRANI, GLORIA RAIMONDI, DANIELA VASTA

Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
In collaborazione con Cineteca di Bologna; Istituto Luce-Cinecittà

GALLERIA D’ARTE MODERNA DI ROMA - Roma
dal  24 gennaio al 13 Ottobre  2019, da martedì a domenica ore 10.00 - 18.30

Da oggetto da ammirare, in veste di angelo o di tentatrice, a soggetto misterioso che s’interroga sulla propria identità fino alla nuova immagine nata dalla contestazione degli anni sessanta: la mostra "DONNE. Corpo e immagine tra simbolo e rivoluzione" è una riflessione sulla figura femminile attraverso la visione di artisti che hanno rappresentato e celebrato le donne nelle diverse correnti artistiche e temperie culturali tra fine Ottocento, lungo tutto il Novecento e fino ai giorni nostri.

La mostra presenta circa 100 opere, tra dipinti, sculture, grafica, fotografia e video, di cui alcune mai esposte prima o non esposte da lungo tempo, provenienti dalle collezioni d’arte contemporanea capitoline, a documentazione di come l’universo femminile sia stato sempre oggetto prediletto dell’attenzione artistica. Per i possessori della MIC Card l’ingresso alla mostra è gratuito.

“Le donne devono essere nude per entrare nei musei?” – si domandava in maniera provocatoria lo slogan di uno dei più famosi collettivi di artiste femministe americane. L’interrogativo rifletteva su una verità incontrovertibile.
Per secoli l’immagine femminile è stata, infatti, protagonista della creatività: il nudo femminile come forma da studiare, modello di bellezza, di erotismo o di ludibrio, mentre la modella diventava, alternativamente, la musa ispiratrice, la fonte di ogni peccato, l’esempio di doti domestiche e di virginale maternità.

Tra la fine dell’Ottocento e i primi anni del XX secolo la rappresentazione della donna è incardinata in un ossimoro che ne mostra l’ambivalenza: da una parte immagine angelica, figura impalpabile ed eterea, puro spirito immateriale, dall’altra minaccia tentatrice, fonte di peccato e perdizione. Da Le Vergini savie e le vergini stolte di Giulio Aristide Sartorio, alle modelle discinte in pose provocanti dei pittori divisionisti (Camillo Innocenti, La Sultana) passando a L’angelo dei crisantemi di Angelo Carosi, la donna vive sospesa tra il suo essere allo stesso tempo ninfa gentile e crudele seduttrice, Musa e Sfinge, analogamente a quanto avveniva nella contemporanea letteratura simbolista e decadente di D’Annunzio e dei poeti d’oltralpe e nelle stupefacenti pellicole cinematografiche che facevano vivere sullo schermo le prime dive dell’epoca moderna. 
I profondi cambiamenti sociali, politici che seguirono la fine della Grande Guerra con la messa in crisi dei valori tradizionali, determinarono anche la prima grande rottura di quell’immaginario consolidato.
Di pari passo all’emancipazione sociale delle donne – dai primi movimenti delle suffragette in Europa alla prepotente entrata nel mondo del lavoro a causa delle contingenze storiche - anche la raffigurazione dell’immagine femminile nelle arti visive risentì delle contraddizioni di una società che stava cambiando. Alla trasformazione delle dinamiche sociali si aggiunse l’impatto che su tutta la cultura occidentale del Novecento ebbero le teorie freudiane (L’interpretazione dei sogni è del 1900) che scardinarono per sempre l’immagine armonica della famiglia tradizionale, ora descritta come coacervo di pulsioni e conflitti.
Nella serie dei ritratti esposti al secondo piano della mostra spicca, tra gli altri, il volto di Elisa, la moglie di Giacomo Balla, ritratta mentre si volta per guardare qualcosa o qualcuno dietro di sé. Il valore iconico dell’immagine è racchiuso nello sguardo che muta lo stupore in seduzione e curiosità trasformando il ritratto della giovane donna da oggetto da ammirare a soggetto misterioso. Figure allo specchio si interrogano sulla propria identità, volti enigmatici restano ermetici allo sguardo, realistici nudi espressionisti si alternano a visioni di un’umanità felice in uno spazio senza tempo.
Il forte richiamo alla famiglia italica tradizionale propagandata dal Fascismo, insieme al decremento dell’occupazione femminile, al fine di sottolineare e riaffermare l’esclusivo ruolo della donna come madre, trovò riscontro in molte delle espressioni artistiche coeve. Eppure quel modello, fatto proprio da molta arte degli anni Trenta e Quaranta, viene spesso disatteso pur nella ripresa di un analogo soggetto in cui l’intimità delle mura domestiche diventa un luogo e un universo segnati da indecifrabili solitudini esistenziali (Antonietta Raphaël, Riflesso allo specchio; Luigi Trifoglio, Maternità; Mario Mafai, Donne che si spogliano;  Baccio Maria Bacci , Vecchie carte).
Il voto delle donne nel 1946, conquista ottenuta anche grazie alla partecipazione femminile alla guerra di liberazione, rappresentò una svolta radicale nella storia italiana. Fu solo a partire dalla fine degli anni Sessanta, però, che le lotte per il raggiungimento della parità di diritti produssero, nelle donne, un profondo cambiamento nella percezione di sé, delle proprie possibilità e potenzialità nei più vari ambiti compreso quello dell’arte.
Contemporaneamente alla contestazione sociale dei modelli patriarcali, la consapevolezza di una nuova identità femminile fu al centro della ricerca di molte artiste (Tomaso Binga, Bacio indelebile; Giosetta Fioroni, L’altra ego) ed anche il ruolo predestinato di “madre”, passando dalla condizione di scelta obbligata, divenne il fulcro del dibattito sulle libertà della donna e sulla riappropriazione del proprio corpo (Sissi, Nidi).

Il percorso espositivo sarà accompagnato da videoinstallazioni, documenti fotografici e filmici tratti da opere cinematografiche e cinegiornali provenienti dalla Cineteca di Bologna e dall’Archivio dell’Istituto Luce-Cinecittà che ne hanno curato la realizzazione. In una sala della  mostra sarà proiettato il film, prodotto dall’Istituto Luce, Bellissima (2004) di Giovanna Gagliardi che attraverso documenti storici dell'Archivio Luce, spezzoni di film, canzoni popolari e interviste racconta per immagini il cammino delle donne nel ventesimo secolo.

L’ultima sezione della mostra, dedicata alle dinamiche e le relazioni tra gli sviluppi dell’arte contemporanea, l’emancipazione femminile e le lotte femministe, presenta materiale documentario proveniente da ARCHIVIA – Archivi Biblioteche Centri Documentazione delle Donne - e testimonianze di performance e film d’artista di alcune protagoniste di quella stagione fondamentale provenienti da collezioni private, importanti Musei e istituzioni pubbliche (Museo di Roma in Trastevere; Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale; Galleria Civica d'Arte Moderna Torino; MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna; MART – Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto - Archivio Tullia Denza).

Fino alla fine di febbraio nelle sale della Galleria sarà presente anche un focus sull’opera di Fausto Pirandello grazie al prestito speciale del Museo del Novecento di Milano del dipinto Il remo e la pala (1933), esposto insieme ad altre opere della GAM Galleria d’Arte moderna dello stesso autore.

Organizzazione  Zètema Progetto Cultura
Media partner Il Messaggero

Costo: Biglietto di ingresso alla Galleria d’Arte Moderna: 7,50 €  intero e 6,50 €  ridotto, per i non residenti;  6,5€  intero e di  5,50  € ridotto, per i residenti; gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente.
Per i possessori della MIC Card l’ingresso alla mostra è gratuito.
Informazioni: 060608 - www.galleriaartemodernaroma.it
Indirizzo: via Francesco Crispi,  24 -  Roma
Sito di riferimento: www.galleriaartemoderna.it
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"ANDY  WARHOL"  
a cura di  Matteo Bellenghi

LA  VERA  ESSENZA  DI  WARHOL  IN  MOSTRA  AL  VITTORIANO  
Un’esposizione  che  con  oltre  170  opere  traccia  la  vita  straordinaria  di  uno  dei  più  acclamati   artisti  della  storia

COMPLESSO DEL VITTORIANO  ALA BRASINI - Roma
dal 3 ottobre al 5 maggio 2019, vari orari

PROROGATA  al  5 MAGGIO

Il 3 ottobre apre i battenti a Roma, negli spazi del Complesso del Vittoriano - Ala Brasini, un’esposizione interamente dedicata al mito di Warhol, realizzata in occasione del novantesimo anniversario della sua nascita.

Sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano e con il patrocinio della Regione Lazio e di Roma Capitale - Assessorato alla Crescita culturale, la mostra Andy Warhol è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia in collaborazione con Eugenio Falcioni & Art Motors srl e curata da Matteo Bellenghi.

Una mostra che parte dalle origini artistiche della Pop Art: nel 1962 il genio di Pittsburgh inizia a usando la serigrafia crea la serie Campbell's Soup, minestre in scatola che Warhol prende dagli scaffali dei supermercati per consegnarli all’Olimpo dell’arte. Seguono le serie su Elvis, su Marilyn, sulla Coca-Cola.

L’esposizione, con le sue oltre 170 opere, vuole riassumere l’incredibile vita di un personaggio che ha cambiato per sempre i connotati non solo del mondo dell’arte ma anche della musica, del cinema e della moda, tracciando un percorso nuovo e originale che ha stravolto in maniera radicale qualunque definizione estetica precedente.

Andy Warhol, Marilyn, 1967. Serigrafia su carta, 91,4x91,4 cm. © The Andy Warhol Foundation for the Visual Arts Inc. by SIAE 2018 per A. Warhol

Costi:  vedi sito
Indirizzo: San Pietro in Carcere - Roma
Sito di riferimento: www.ilvittoriano.com
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"POLLOCK e la Scuola di New York"
a cura di David Breslin e Carrie Springer con Luca Beatrice

COMPLESSO DEL VITTORIANO  ALA BRASINI - Roma
dal 10 ottobre  al  5 maggio 2019, vari orari

PROROGATA  al  5 MAGGIO

L’Ala Brasini del Vittoriano accoglie uno dei nuclei più preziosi della collezione del Whitney Museum di New York: Jackson Pollock, Mark Rothko, Willem de , Franz Kline e molti altri rappresentati della Scuola di New York irrompono a Roma con tutta l’energia e quel carattere di rottura che fece di loro eterni e indimenticabili “Irascibili”.
Anticonformismo, introspezione psicologica e sperimentazione sono le tre linee guida che accompagnano lo spettatore della mostra POLLOCK e la Scuola di New York.
Attraverso circa 50 capolavori - tra cui il celebre Number 27, la grande tela di Pollock lunga oltre 3m resa iconica dal magistrale equilibrio fra le pennellate di nero e la fusione dei colori più chiari – colori vividi, armonia delle forme, soggetti e rappresentazioni astratte immergono gli osservatori in un contesto artistico magnifico: l’espressionismo astratto.
Sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, con il patrocinio della Regione Lazio e di Roma Capitale – Assessorato alla crescita culturale, la mostra POLLOCK e la Scuola di New York è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia in collaborazione con The Whitney Museum of America Art, New York e curata da David Breslin e Carrie Springer con Luca Beatrice.

Jackson Pollock, Number 27, 1950. Olio, smalto e pittura di alluminio su tela, 124,6x269,4 cm. © Jackson Pollock by SIAE 2018 © Whitney Museum of American Art

Costi: vedi sito
Indirizzo: San Pietro in Carcere - Roma
Sito di riferimento: www.ilvittoriano.com
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"DREAM. L'arte incontra i sogni"
a cura di Danilo Eccher

CHIOSTRO DEL BRAMANTE - Roma
 dal 29 settembre al 5 maggio 2019 , orario dal lun. al ven. 10.00 – 20.00_ sab. e dom. 10.00 – 21.00/La biglietteria mostre chiude una ora prima.

"Dream è la rappresentazione dell'idea di sogno, una dimensione altra che trascende la fisicità della percezione per accedere nei territori dell'emozione, dell'incanto, della poesia". Danilo Eccher

20 grandi protagonisti dell'arte contemporanea raccontano il loro sogno attraverso opere visionarie, accompagnando gli spettatori in un viaggio all'interno della perfetta architettura rinascimentale di Donato Bramante. Una mostra che parla di desideri, aspettative, paure esorcizzate, fantasie, in un percorso da visitare a occhi aperti oppure chiusi, dove a opere site specific si alternano lavori riletti e ripensati all'interno delle sale.
Gli artisti: Jaume Plensa, Anselm Kiefer, Mario Merz, Giovanni Anselmo, Christian Boltanski, Doris Salcedo, Henrik Håkansson, Wolfgang Laib, Claudio Costa, Kate MccGwire, Anish Kapoor, Tsuyoshi Tane, Ryoji Ikeda, Bill Viola, Alexandra Kehayoglou, Peter Kogler, Tatsuo Miyajima, Luigi Ontani, Ettore Spalletti, James Turrell. 

Completa il progetto Le voci del sogno: per la prima volta al mondo le parole di uno scrittore, ispirate alle opere degli artisti protagonisti di Dream e interpretate da 14 attori italiani, accompagnano il pubblico in mostra attraverso una audioguida. 14 racconti inediti di Ivan Cotroneo diventano evocazione in un percorso straordinario, libero da confini didattici, capace di amplificare, di creare un altro sogno.
Gli attori: Valeria Solarino, Alessandro Preziosi, Cristiana Capotondi, Alessandro Roja, Valentina Cervi, Angela Baraldi, Brando Pacitto, Carolina Crescentini, Giulia Bevilacqua, Giuseppe Maggio, Isabella Ferrari, Marco Bocci, Matilda De Angelis, Matteo Giuggioli.
"Siamo orgogliosi de Le voci del sogno, un progetto inedito, orgogliosi della collaborazione con un autore di talento come Ivan Cotroneo, con un gruppo di attori tanto straordinari quanto generosi. Chiostro del Bramante conferma, con questo progetto sperimentale, l'attenzione nei confronti dei suoi tanti pubblici perché l'arte sia condivisa".

Natalia de Marco, DART - Chiostro del Bramante
Catalogo Skira con testi del curatore Danilo Eccher, Ivan Cotroneo e Federico Vercellone

Costo:  visita il sito.
Informazioni: hastag ufficiale #enjoychiostro - +39 06 68809035 (Lunedì – Venerdì 10.00 / 17.00) numero attivo dal 4 settembre sino a fine mostra. - La Caffetteria Bistrot, il Bookshop e il Chiostro hanno ingresso libero indipendentemente dalle mostre
Indirizzo: Via Arco della Pace 5 - Roma
Sito di riferimento: www.chiostrodelbramante.it

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MUSICA

CONCERTI DELLA DOMENICA
"SANTA CECILIA a VIA GIULIA"
a cura di Giuseppe Garrera e Roberto Giuliani

TUTTE LE DOMENICHE - INGRESSO GRATUITO

OFF OFF THEATRE - Roma
da domenica 3 marzo a domenica 26 maggio 2019 – ore 12.00
 
Dopo il successo della scorsa stagione e a grande richiesta, tornano i CONCERTI DELLA DOMENICA del Conservatorio di Santa Ceciliaall’Off/Off Theatre a cura di Giuseppe Garrera e Roberto Giuliani.

Sono undici i nuovi appuntamenti in programma, occasioni speciali per conoscere quella straordinaria realtà di talenti che a Roma è ilConservatorio di Santa Cecilia e di ascoltare le migliori promesse, o già certezze, della ricerca musicale e interpretativa dei nostri giorni. Giovani concertisti, nel momento più alto e poetico del loro apprendistato, a cui raramente è data oggi la possibilità di esibirsi in pubblico, avranno, anche durante quest’anno, a disposizione il palco dell’Off/Off Theatre di Via Giulia.
“Il grande successo della scorsa stagione ci ha spinto a rinnovare questo ciclo di appuntamenti” racconta il direttore artistico del teatro di Via Giulia, Silvano Spada - Insieme ai curatori Garrera e Giuliani desideriamo continuare a celebrare e a manifestare il momento, la stagione irripetibile per furori e fantasia, dell’educazione e dello studio”. I concerti si svolgeranno a cadenza settimanale e con ingresso libero, ogni domenica alle ore 12,00, dal 3 marzo al 26 maggio 2019. Una grande occasione per conoscere la scena musicale che sarà.

IL PROGRAMMA dal 31 Marzo al 26 Maggio:
31 marzo - Quintetto clarinetto e archi, musiche di W.A.Mozart, G.Rossini
7 aprile - Ensemble “Omeda” Stabat Mater di G.B.Pergolesi
14 aprile - Ensemble di violoncelli Dir.M°M.Massarelli, musiche di K.Cobain, D.Grohl, J.Herfield, B.Kelly, K.Novoselic, A.Part
28 aprile - Proiezione di cortometraggi musicati da studenti dei corsi di Musica Applicata delle classi dei M° A.Di Pofi e M.Gabrieli
5 aprile - Jang Hyun Jae flauto e Giulia Bigioni arpa, musiche di G.Rossini, G.Donizetti, S.Mercadante, N.Rota, J.Francaix
12 maggio - Carlotta Libonati viola, musiche di J.S.Bach, P.Hindemith, J.S.Bach-Z.Kodaly
19 maggio - Ensemble strumenti a fiato Dir.M°S.Mastrangelo musiche di R.Strauss
26 maggio - Ensemble di saxofoni HOT TO SAX, musiche di G.Bizet, R.Kernen, E.Morricone, L.Bernstein

Costo: Ingresso GRATUITO
Indirizzo: Via Giulia 19/21 – Roma
Informazioni:  06 89239515 -  info@off-offtheatre.com
Siti di riferimento: www.off-offtheatre.com
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COTTON CLUB
LA PROGRAMMAZIONE
dal 3 al 7 Aprile 2019
Ogni giovedì - Bevo Solo Rock’n Roll
Ogni venerdì - di scena Emanuele Urso The King of Swing

mercoledì  3 aprile
FRANCO LUCIANI E RAUL KIOKIO

Armonicista, compositore, interprete e cantante argentino. Nato a Rosario nel 1981 è considerato dalla critica uno dei musicisti più importanti e talentuosi della nuova generazione. Ha realizzato tournee, collaborato e inciso con artisti riconosciuti a livello internazionale come: Mercedes Sosa, Egberto Gismonti, Fito Paez, Raúl Carnota, Pedro Aznar, Jaime Torres,Divididos, Guillermo Fernández, León Gieco, Luís Salinas, Teresa Parodi,María Volonté, Horacio Molina, Dúo Coplanacu, Víctor Heredia, Maria Graña,Eva Ayllon, Juan Carlos Baglietto, Jairo, Gotan Project y Lila Downs. La sua carriera professionale lo ha portato a essere apprezzato in tutto il mondo e si è presentato con diverse formazioni in Germania, Francia, Italia, Grecia, Inghilterra, Austria, Luxemburgo,Bulgaria, Stati Uniti, Canadá (Festival international de Jazz de Montreal) Cina, Australia e Indonesia y come invitato speciale di Mercedes Sosa in Italia e Inghilterra e con la cantante peruviana Eva Ayllon in EEUU, Canada, Chile y Perú, ed altre prestigiose collaborazioni internazionali.

Raúl Kiokio (Argentina 1981) è uno dei chitarristi di Tango più originali, di formazione assolutamente eterodossa.

GUERRILLA CULTURAL TANGUERA è un collettivo italo-argentino di artisti, che promuove in senso politico, ovvero attraverso scelte che ne sostengono il pensiero, la diffusione culturale e artistica del Tango in un contesto attuale e autentico. L'idea si ricollega con l'essenza del Tango come genere di rottura, come risposta popolare creativa alla criticità della ricerca identitaria, e come poetica di resistenza marginale. Ne emerge un'estetica libera da clichet ed esigenze commerciali, laddove il Tango può sfuggire dall'essere prodotto di consumo legato al ballo o all'infinita riproduzione del passato, riscoprendo nella creazione di artisti e auto.

Inizio concerto ore 21.00
Ingresso 10€

Line-up
Franco Luciani, armonica
Raul Kiokio, chitarra
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giovedì 4 aprile 2019
BEVO SOLO ROCK'N ROLL PRESENTA
THE NEWTONES

Il nuovo appuntamento del giovedì: una serata vintage e divertente all'insegna del Rock'n Roll. Diretta dalla frizzante Lalla Hop, la serata ci riporterà negli anni 50 grazie ai nostri gruppi live così coinvolgente da fare ballare i più timidi. Il LIVE Giovedì 4 aprile 2019 è con THE NEWTONES.

Nessuna band come i NewTones è capace di farvi rivivere le atmosfere e le emozioni della migliore musica Americana degli anni '50. Romanticissime ballad, scatenati rock and roll, questo trio vocale si presenta in perfetto stile con il repertorio che propone. Le tre voci si miscelano con gli strumenti: pianoforte (Clem Bernabei), contrabbasso (Damiano Proietti), batteria (Fabrizio Poggi). Il repertorio prevede sia pezzi noti, che vere e proprie chicche che gli ascoltatori saranno lieti di conoscere, nonchè una serie di pezzi inediti, che sembrano uscire direttamente da un juke box dell'epoca. Sulla scena da oltre 10 anni in varie formazioni, i NewTones sono la sintesi di una grande passione per la musica anni '50 e per le armonizzazioni vocali. Imminente l'uscita del loro 45 giri in vinile "Moonface", prodotto dalla Dreamerw Record di Milano.

Prezzo special del BEVO SOLO ROCK'N ROLL:
CONCERTO + COCKTAIL 10€
CONCERTO + COCKTAIL + TAPAS 12€
Inizio concerto ore 22.00

LINE-UP
Clem Bernabei, Voce/Piano
Damiano Proietti  Basso, Voce
Fabrizio Poggi  Batteria, Voce
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venerdì 5 aprile 2019
EMANUELE URSO "THE KING OF SWING"
E LA SUA BIG BAND

Un tuffo nell’America degli anni ’30 e soprattutto in quell’epoca che a posteriori è stata definita la “Swing Era”. Come ogni venerdì anche il 4 aprile 2019 l’appuntamento con il re dello Swing “Emanuele Urso” si rinnova, ma questa volta con una straripante e coinvolgente big band composta da ben 17 elementi. Non solo un concerto, dunque, ma un vero e proprio viaggio in musica verso un periodo storico (’35 – ’45) che ha lasciato una traccia indelebile nella storia stessa. Erano quelli gli anni in cui si affermavano artisti quali Benny Goodman, Jimmy, Tommy Dorsey, Glenn Miller, Harry James Charlie Barnet tra i bianchi e Chick Webb, Jimmy Lunceford, Sy Oliver, Cab Calloway tra i neri. Un jazz diverso, dunque, più raffinato e dolce che si andava a sostituire a quella musica più “nera” e viscerale di artisti importanti quali King Oliver, il primo Louis Armstrong ed il primo Duke Ellington.

La big band capitanata da Emanuele Urso, che da anni si contraddistingue per gusto, tecnica e raffinatezza, ci riporta proprio in quel periodo storico: quegli anni ’30 in cui le sale erano prese da assalto da ballerini, mentre piccolo e grande schermo trasmettevano concerti che avrebbero lasciato un grande retaggio alle generazioni future.Quello di venerdì 4 aprile sarà, dunque, uno spettacolo che riporterà il pubblico verso questo immaginario, con un approfondimento particolare ad autori quali il grande Banny Goodman, senza dubbio uno dei più grandi musicisti, compositori e direttori d’orchestra della storia. Inoltre la big band proporrà i brani con gli arrangiamenti originali che Fletcher Henderson scrisse per Benny Goodman Orchestra, un’ulteriore prova di autenticità di uno show che ripercorre la poetica del “Cotton Club” di Harlem degli anni ’30 con tutta la sua energia.

Emanuele Urso è polistrumentista dalla grande raffinatezza artistica: quando suona il clarinetto dà prova di grande tecnica, eleganza e talento improvvisativo, quando è alla batteria, invece diventa energia e potenza allo stato puro. E’ senza dubbio uno dei più grandi interpreti moderni del suono di quell’epoca e lo spettacolo non si limita ad una mera riproduzione, ma rappresenta una vera e propria immersione in un’altra epoca. Merito non solo della tecnica dei musicisti, impeccabile e sublime, ma anche del gusto e della poetica di un musicista dalla grande sensibilità musicale che ha creato e sa dirigere alla perfezione una big band di grande livello.

Inizio concerto ore 22.30
Ingresso 15€

Line-up
Emanuele Urso, Clarinetto/Batteria
Lorenzo Soriano, Tromba
Giuseppe De Simoni, Tromba
Federico Colalelli, Tromba
Alessandro Fumarola, Tromba
Stefano Matteucci, Sax
Stefano Di Grigoli, Sax
Lucia Cardone, Sax
Emiliano Mazzenga, Sax Contralto
Vittorio Cuculo, Sax
Alessandro Cicchirillo, Trombone
Nicola Fumarola, Trombone
Adriano Urso, Piano
Sergio Piccarozzi, Chitarra
Federico Mazzola, Contrabbasso
Giovanni Cicchirillo, Batteria
Clara Simonoviez, Voce
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sabato 6 aprile 2019
LAKE JAZZ ORCHESTRA
STRIKE UP THE BAND

Torna al Cotton Club la Lake Jazz Orchestra. Nasce nell’ottobre 2010 da un idea di Luca Rizzo. L’ organico è quello di una big band tradizionale composta da una sezione di cinque sax, cinque trombe, quattro tromboni, una voce ed una sezione ritmica formata da pianoforte chitarra contrabbasso e batteria.

Al primo CD “ Mission Impossible” uscito nel 2012 , sono seguiti più di trenta concerti. Hanno collaborato e suonato con la Big band Sergio Vitale, Enzo De Rosa, Claudio Corvini, Tiziano Ruggeri, Marco Rovinelli, Francesco Lento e Antonio Padovano. Successivamente la Lake Jazz Orchestra ha realizzato altri due CD: “So big…” e “Live at Marcigliana”. L’ ultimo lavoro “Strike up the band” è interamente dedicato agli arrangiamenti di Sammy Nestico, uno dei più grandi arrangiatori per Big band. Un progetto nato due anni e che ha avuto il piacere di ospitare uno dei maggiori solisti italiani: Max Jonata.

Inizio concerto ore 22.00
Ingresso 10 €

Line-up
Daniela Bazzan, Voce
Luca Iaboni, Tromba
Enrico Martella, Tromba
Giovanni Bardocci, Tromba
Luca Celon, Tromba
Arnaldo Granati, Tromba
Fabrizio Vinciguerra, Trombone
Alfio Spitalieri, Trombone
Stan Adams, Trombone
Dario Piccioni, Trombone
Luca Rizzo, Sax Alto
Simona Guidoni, Sax Alto
Federico Luison, Sax Alto
Daniele Bonomi, Sax Tenore
Fabrizio D'Alisera, Sax Baritono
Raniero Bei, Piano
Cristina Perone, Chitarra
Laura Pesce Delfino, Contrabbasso
Marco Rovinelli, Batteria
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domenica 7 aprile 2019
MISSISSIPPI MUSIC SCHOOL

Mississippi Music School porterà le sue band al Cotton Club-La Mississippi Big-Band diretta da Stefano Rossi e i laboratori di musica d’insieme diretti da Alessandro Crispolti e Alessandro Filindeu.

Inizio concerto ore 21:00
Ingresso 10 euro

Stefano Rossi, Direttore
Alessandro Crispolti, Direttore
Alessandro Filindeu, Direttore

Indirizzo: via Bellinzona 2 - Roma
Info e prenotazioni: info@cottonclubroma.it+390685352527 +393490709468
Sito di riferimento: www.cottonclubroma.it
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Kirosegnaliamo esce all’inizio di ogni settimana, chi volesse darci comunicazione di eventi con rilievo artistico-culturale può scriverci a kirolandia@gmail.com oppure info@kirolandia.com,  entro la domenica precedente, specificando chiaramente la richiesta di segnalazione, provvederemo previa specifica selezione all'inserimento …