A
riempire la scena del TEATRO DELLA COMETA di Roma è la raffinata quanto cinica commedia
7 ANNI di Josè Cabeza e Julia Fontana con la regia di Francesco Frangipane.
Un moderno open
space, stiloso, in bianco e nero, un frigo e un biliardino, un grande tavolo,
un luogo di lavoro e di relax dove i quattro soci di una lanciatissima start up
tecnologica si incontrano per scambiarsi proposte e idee. Quattro soci, tre
uomini e una donna, che hanno condiviso tanto, apparentemente affiatati e complici… almeno fino a questa
sera. Il motivo del loro incontro, nel weekend, per il quale hanno mollato
impegni e famiglie, è quello di prendere una drammatica decisione: stabilire
chi dovrà andare in prigione per ben sette anni. Hanno commesso un illecito
finanziario, per arricchirsi maggiormente, che sta per essere scoperto. Sono
tutti colpevoli ma solo uno deve pagare, per permettere alla società di
sopravvivere e a tutti e quattro di continuare a guadagnare.
Sono quattro
anime, diverse ma complementari. C’è Marcello-Giorgio Marchesi il leader naturale, quello a cui si devono i
contatti e i primi soldi; Veronica-Serena
Iansiti la donna dei conti, l’ideatrice del piano per frodare il fisco, che
gli altri sono stati ben felici di accettare; Carlo-Massimiliano Vado che si occupa di gestire i clienti e infine
Luigi-Pierpaolo De Mejo il giovane
ingegnere padre dell’idea sviluppata dalla società.
L’idea di tirare
a sorte tra di loro è esclusa, devono essere anche questa volta tutti d’accordo
su chi designare come capro espiatorio. Da soli non possono farcela e proprio
per questo assumono un mediatore professionista Giuseppe-Arcangelo Iannace con il compito di portarli a prendere la decisione
più giusta.
La notte di
passione, governata dalla paziente opera di Giuseppe, farà emergere vecchi
rancori, sopite gelosie, invidie, menzogne che hanno invece tenuto fin ora
insieme, come un collante, quattro persone profondamente diverse. Gli irrisolti,
senza più argini, bruceranno come magma incandescente le relazioni tra i soci
fino all’inaspettata conclusione.
La pièce, la cui
potenza è amplificata dalla convincente regia di Francesco Frangipane, e dall’aderenza di tutti gli attori ai loro
personaggi, coinvolge e emoziona profondamente lo spettatore, evocando
frammenti comuni della vita di ciascuno, costringendoci a domandarci qualcosa.
Sulla scena, lo
scontro drammaturgico tra i personaggi, le loro precarie alleanze, porta gli attori
a muoversi, cercarsi e allontanarsi fisicamente proprio come le pedine della
scacchiera usata da Giuseppe e messa sul tavolo per rappresentarli.
7 ANNI, infatti, non
è altro che un’indagine sulle relazioni umane, sulla difficoltà a essere
autentici, sinceri anche con gli affetti più cari e di dominare le passioni e i
desideri oscuri che ci agitano. E quando un evento scardina il nostro ordine
apparente ecco che il fragile equilibrio si rompe mettendo in luce l’anima nera
che vive in ognuno di noi….
L’invito è
quello di correre al TEATRO DELLA COMETA per vedere questo spettacolo che ci racconta qualcosa di
profondo e vero su noi stessi, rispondendo al bisogno ancestrale per cui il
teatro esiste da sempre.
-
Elena Costa -
_KIROLANDIA®_
7
ANNI
di José Cabeza e Julia Fontana
regia Francesco Frangipane
con Giorgio Marchesi, Massimiliano Vado, Pierpaolo De Mejo, Serena Iansiti, Arcangelo Iannace
regia Francesco Frangipane
con Giorgio Marchesi, Massimiliano Vado, Pierpaolo De Mejo, Serena Iansiti, Arcangelo Iannace