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martedì 30 giugno 2020

KIROSEGNALIAMO dal 30 Giugno al 6 Luglio 2020

K-news

Kiri,  proseguono come sempre le  KIROSEGNALAZIONI di KIROLANDIA blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale.
Alcuni spazi stanno riprendendo la loro programmazione, altre situazioni continuano in versione web,  quindi dopo tredici lunghe settimane di Kirosegnalazioni #iorestoacasa ecccoci a ripartire cercando nelle prossime uscite di dare voce a tutti in una forma mista.
Ricordiamo che potete inviarci i vostri comunciati stampa ad una delle nostre email kiroalndia@gmail.com -  info@kirolandia.com. Scriveteci e raccontateci delle vostre iniziative.
I suggerimenti di Kirolandia sono sempre doppi non solo qui nel blog ma anche attraverso le  KIROSOCIALNEWS, lanci direttamente dai nostri social:  Facebook, Twitter e Linkedin.
Al momento la trasmissione radiofonica, "#doyoudream kirolandia on air" sulla webradio Radio Godot,  è ancora ferma ed anche  il KIROEVENTO DA SOGNO della settimana ma presto torneranno a farvi compagnia anche loro.

Seguite gli hastag #kirosegnalazioni  #kirosocialnews e scoprirete i selezionatissimi suggerimenti dei Kiri di Kirolandia!

Dunque ecco per sognare con voi...

TEATRO

In PRESENZA

- ROMA

PROSEGUE...

L'Associazione Culturale Teatro Trastevere
presenta
P R O L O G O
prò/lo/go s.m.(pl.-ghi)
...dove eravamo rimasti

TEATRO TRASTEVERE -  Roma
sino al 5 Luglio 2020, ore 21.00
Avviso ai Soci - E dopo il successo delle prime due serate a cura del Teatro Improvvisato di Tiziano Storti
si prosegue fino al 5 luglio con gli altri appuntamenti di Teatro di Prosa.

PROLOGO:
Scena o monologo che precede l'inizio dell'azione vera e propria
di una commedia o di un dramma, con funzione introduttiva o interpretativa.
PROLOGO:
La definizione di questo termine, dal sapore teatralmente artigianale,
è la metafora esatta di come intendiamo ripartire.

 “Dal 20 Giugno al 5 Luglio metteremo in scena "...quello che precede l'inizio dell'azione vera e propria", che coinciderà con la prossima Stagione. Un tentativo nuovo di riavvicinarci al nostro pubblico, elaborando ludicamente le giuste ed attuali regole sociali vigenti in questo nuovo presente, sopra e sotto il palco. Due settimane di teatro con gli artisti che avrebbero dovuto portare in scena i propri spettacoli ma che hanno subito la cancellazione delle repliche a causa di questo necessario periodo di lockdown: il tutto secondo un'ottica di grande, ed in questo momento fondamentale, solidarietà artistica. Il prologo precede "...una commedia o un dramma", e anche noi non faremo distinzione tra stili artistici, ma ragioneremo per altre categorie, quella del Necessario e della Socialità. Infine quello che proporremo avrà "...una funzione introduttiva o interpretativa" del nuovo modo in cui vorremmo portare avanti il discorso comunicativo della nostra bella struttura, volto alla partecipazione, al coinvolgimento e all'etica del lavoro.”

SI PROSEGUE CON:

1 luglio alle 21
FEARLESS - TERAPIE DI GRUPPO
di e con Chiara Becchimanzi

2 e 3 Luglio alle 21
UN TRAMEZZINO TAUTOLOGICO
di e con Mauro Tiberi

4 e 5 Luglio alle 21
SHAKESPEARE IN PLEXIGLASS
con Annabella Calabrese e Giovanna Cappuccio

Teatro Trastevere #ilpostodelleidee

Costo:  10 €, tessera gratuita
KIROLANDIA - Media Partner del Teatro
Informazioni: 06.5814004 - info@teatrotrastevere.it
Indirizzo: via Jacopa de Settesoli 3 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrotrastevere.it
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Nel WEB

NOVITA'

FASE1
Mettersi la camicia
di Emilio Gatto
Su youtube

Il video di Emilio Gatto, autore e regista. Uno sguardo ironico sulla Fase 1. Un momento che ha segnato la vita di tutti ma che sembra già così lontano. 
L'isolamento, la paura, l'adattamento e la capacità di reagire, ognuno a proprio modo. 
Lui, per farlo, “si è messo la camicia”


Questa è la storia di quella volta in cui siamo rimasti chiusi in casa per due mesi. Sembra già passato un secolo eppure era solo ieri. Ma si sa, l'essere umano per andare avanti tende a dimenticare i passaggi difficili della propria vita. Emilio Gatto, autore e regista, ha sentito l'esigenza di documentare tutto per evitare che quei momenti dapprima percepiti come straordinari e poi diventati, per un certo periodo, la nuova normalità, venissero dimenticati.
Emilio Gatto, già autore per “Mai Dire” di serie comiche come Lettera22, il primo reality ambientato in una macchina da scrivere, o L’ottavo Sigillo, rivisitazione in chiave comica della famosa partita a scacchi con la morte di Bergman, ha sentito l'esigenza di racchiudere in pochi minuti una storia che conosciamo tutti. 
Ognuno di noi ha la propria particolare visione del lock down, questa, nello specifico, ha la vista sul Naviglio Grande di Milano e lo sguardo sensibile di una persona che con le immagini e i racconti ha sempre mostrato un punto di vista inedito e ironico sulla realtà.

Durante la quarantena il mondo lavorativo dell'autore, come quello di tanti, si è fermato.
Ha iniziato così a registrare dalla propria finestra e tra le mura domestiche piccoli e grandi accadimenti. Dopo che la tempesta è passata ha rimesso mano a quel materiale e, con il giusto distacco, ne ha fatto un racconto che si presta benissimo a diventare memoria storica di quanto accaduto.

Fase1. Mettersi la camicia” è uno sguardo ironico, ma anche toccante, in cui tutti si possono ritrovare. Un racconto personale e al contempo dannatamente globale. L'isolamento, la paura, il senso di solitudine, l'adattamento, la resilienza e la straordinaria capacità di reagire.
Stati d’animo e situazioni che tutti hanno vissuto e, proprio per questo, travolgono lo spettatore facendogli rivivere con un sorriso le sensazioni di quegli strani giorni. 

Sono stati mesi complicati. Spesso mi chiedevo se ci saremmo fatti sopraffare dalla paura e dalla noia o se avremmo provato a reagire. Lo abbiamo fatto in tutti i modi. Dall' “andrà tutto bene” che ha ricoperto i nostri balconi a quell'incoraggiante “Ce la faremo” a volte strillato in maniera improbabile. Il mio modo di reagire è stato “mettere la camicia”, afferma l'autore.

Quelli raccontati nel video sono stati giorni che già ci appaiono lontani e chissà che effetto farà riparlarne tra dieci anni. Intanto, ora che sono passati meno di due mesi dalla fine della Fase1, vediamo che effetto farà. 

FASE1. Mettersi la camicia 
  https://youtu.be/OG2JYbhgoVA 

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MUSICA

CONCERTI

- ROMA 

NOVITA'

STATALE 66
In concerto

LIAN CLUB - Roma
4 luglio 2020 a partire dalle 21:30
Sabato 4 luglio 2020 gli Statale 66 saranno in concerto presso il Lian Club e porteranno in scena una selezione della loro discografia originale e delle cover più rappresentative. Sintetizzatori, fiati e chitarre verranno suonati da vari ospiti che si alterneranno sul palco per ricreare gli arrangiamenti articolati presenti nei dischi pubblicati. Con l'occasione la band suonerà una versione live del brano “Because It's You", scelto come sigla dal programma tv “le cose cambiano?” di Rai 5. In onda da lunedì 28 ottobre e disponibile su raiplay.

Gli Statale 66 (noti per le versioni beat/rock di colonne sonore interpretate al programma Stracult su Rai 2) nascono dalla sottocultura rock romana di fine anni 90 e inizio 2000.Il loro sound mescola le complesse armonie vocali dei gruppi 60’s come i Beach boys, The Zombies, The Beatles con un approccio strumentale più surf e garage, contaminato dal primo Rock’n’roll e Surf (Chuck Berry, Dick Dale), il Chicago Blues (Little Walter, Muddy Waters), il tutto condito da delle tematiche e da un’estetica proto-punk metropolitana alla Velvet Underground.

Inoltre gli Statale 66 vengono fortemente influenzati dai compositori di colonne sonore italiane anni 70. Un giovane Alessandro Meozzi appassionato di armonia, orchestrazione e di rock psichedelico poteva trovare più facilmente materiale da studio da compositori come Ennio Morricone, Guido e Maurizio De Angelis, Luis Bacalov, Fabio Frizzi o i compositori per sigle di cartoni animati come Riccardo Zara (i Cavalieri del re) o Douglas Meakin (Rocking Horse) piuttosto che nel cantautorato italiano più vicino alla musica pop e folk. Ospite speciale in questa serata Lora Ferrarotto dei Lora & The Stalkers alle tastiere.

MESSAGGIO IMPORTANTE:

Causa regole di sicurezza per l'emergenza covid è necessario mantenere le distanze tra di noi e quindi è possibile assistere ai concerti solo se seduti al tavolo. Si raccomanda pertanto caldamente la prenotazione

Possibilità di aperitivo – cena a menu – cocktail bar
Apertura dalle 18:30
Inizio concerto ore 21:30

Costi:  Vedi sito
Contatti e prenotazioni:  388 9549899 ^ 347 0810891 sms/whatsapp h24 
telefono dalle 14:00
Indirizzo: Lian Club - Lungo Tevere dei Mellini, 7 - Roma - Sotto Ponte Cavour sulla sponda del fiume a pochi passi da Piazza Cavour  - Di fronte all’Ara Pacis
Prenota https://www.lianroma.com/prenotazioni/
Sito di riferimento teatro: www.lianroma.com
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USCITE

NOVITA'

SINGOLO LA CASA NUOVA
DI SALAS
Dal 26 Giugno 



Venerdì 26 giugno è stato pubblicato in copia fisica e su tutte le piattaforme digitali "La Casa Nuova", il primo lavoro di Antonio D'Angelo, in arte Salas. È un disco autoprodotto che nasce con le intenzioni di "For Emma, forever ago" di Bon Iver.

"Questo disco, come tutti i primi lavori, mi dà l'impressione di essere una raccolta di tutto quello che è accaduto fino ad ora nella mia vita. Allo stesso tempo, però, le canzoni che lo compongono sono state selezionate e scelte per raccontare questa storia e alla fine intravedo un filo rosso.

"La Casa Nuova" è la nostalgia di tutto quello che è venuto: una casa, un posto, vent'anni, un padre e una madre, gli amici e i fratelli, l'amore.
Musicalmente, abbiamo cercato di dare vita a una canzone italiana, provando a mischiare il legno e l'acustica con l'elettronica. Abbiamo pescato da più parti ed io sono felice, perché, magari, sarà un disco immaturo, ma sincero, con canzoni troppo lunghe, ma io non vedo l'ora già di fare meglio."  Antonio D'Angelo

"La Casa Nuova" è stato anticipato da due singoli: Trasloco https://www.youtube.com/watch?v=I9YO1N-MbMA  e Pigiama. 

Salas: https://www.facebook.com/salasdangelo/
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Antonio D'Angelo, in arte Salas, cantautore indie-folk di Napoli.

Ha collezionato varie serate, esibizioni, è vincitore  del ContestiMusicali della Casa della Cultura di Napoli 2018, ed ha aperto vari concerti (Lelio Morra, Livio Livrea, A smile from Godzilla), oltre che un'esperienza con Fiat Music e Red Ronnie.

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PROSEGUONO...

ESCE CORE
NUOVO VIDEO DI MARCONDIRO

In uscita il 20 giugno 2020 per l’etichetta Parodoi

L’amore ai tempi della tecnologia e di Internet, con al centro la storia di due Intelligenze Artificiali. Questi i temi principali del nuovo video dei MARCONDIRO intitolato CORE uscito il 20 giugno 2020 per l’etichetta discografica Parodoi. La Canzone si può chiamare CORE in 3 Lingue: Napoletano, Romanesco ed Inglese. La canzone ed il Video Clip di CORE raccontano una storia d'Amore tra due Intelligenze Artificiali ai tempi dell'Evo Mediatico. Attraverso le immagini evocative, ci si pone delle domande sull'influenza della tecnologia e dei nuovi Media nelle nostre vite:
Riusciremo mai ad usare, nel modo migliore, le innovazioni tecnologiche ed il mondo di Internet, senza rimanere avvolti dalla Rete? Potrebbe mai accadere che due Robot si innamorino? 
Il Video Clip di CORE, realizzato in Arte Grafica Animata, è il sequel del precedente AMATI e contiene le riprese girate all' ESA/ESRIN (Frascati, ROMA) da Daniele Ciprì e la sua Troupe. Il soggetto e la regia sono di Marco Borrelli, ideatore del progetto MARCONDIRO e leader della Band.
"Un'estate di qualche anno fa, mentre viaggiavo verso una bella giornata di mare, mi venne da cantare delle parole: << mi ami o non mi ami, ora tienimi tra le tue mani morbide>> come se in quel momento, sfogliando quel meraviglioso sole di inizio stagione, la cosa più importante fosse essere amati. Così, tra le dune della spiaggia del Circeo, che a tratti sembrava un deserto vicino alla città, senza telefono cellulare, ma con una chitarra, ascoltando il mio battito, nacque CORE"
"L'anno scorso, dopo aver girato il videoclip di AMATI , pensando ad un possibile seguito della storia, immaginai che i  due #RobotPrimitivi, bloccati e rinchiusi nel loro piccolo mondo virtuale, prendessero coscienza di sé e decidessero di fuggire dal laboratorio dove erano stati creati, per iniziare un viaggio, oltre la città, attraverso una stupenda natura, fino a raggiungere una spiaggia dove avrebbero visto degli Esseri Umani, intrappolati dentro schermi, cantare di pace e di amore, tutta la notte davanti ad un falò. In fine, il video si sarebbe chiuso con una visione di speranza e di ritrovata, originaria unità." (Marco Borrelli)

Il nuovo singolo CORE è presente su tutti i canali digitali dal 17 giugno 2020.

Link youtubehttps://www.youtube.com/watch?v=iDGJC4gk_k0
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“DESIDERIO DI ATLANTICO” È IL DISCO EVOCATIVO DEI CUBELOOSE
 Il fascino del mare nelle onde emotive dell’album della band romana in un viaggio tra esotiche suggestioni, velate di malinconica ironia

È disponibile nei principali digital stores, con il suo ritmo vario e variegato, Desiderio di Atlantico, il disco dei CubeLoose pubblicato da Isola Tobia LabelNove tracce – tra le quali il singolo di lancio Frufrù (qui il videoclip:https://www.youtube.com/watch?v=487g4iwIOA0) – che trasportano la mente verso atmosfere oniriche e ricordi mai sopiti. Un messaggio emozionale intenso, suggerito in molti frangenti dal fascino evocativo del mare e delle sue onde, scena e compendio delle note sinuose della tracklist. Stimolare l’emotività e l’immaginario di chi ascolta – non senza  una certa dose di ironia – è l’obiettivo imperante della band romana. Non a caso, dietro l’apparente leggerezza dei brani, si cela una velata malinconia per il passato. L’ascolto si trasforma in un percorso sensoriale durante il quale ci si perde a sognare di essere ‘in riva a una spiaggia’ rapiti da un sensuale turbamento.
Desiderio di Atlantico è un viaggio nella memoria e nelle mutazioni, tra vizi e passioni, crudi sberleffi e aromi persistenti – raccontano i CubeLoose – metafora e favola. La ‘nostalgia del futuro’ nella scoperta dell'utopia come necessità, i miti ‘Sole’ e ‘Mare’ come metafora e funzione del desiderio. Un’opera descrittiva in chiave onirica abbinata a una ricerca di suoni e situazioni musicali di presunta forza evocativa: suoni, immagini, odori... una desiderata provocazione sensoriale ed emozionale”.

Credits album
Vittorio Fontana: voce, percussioni, cori, chitarra elettrica (4), chitarra acustica (3), ukulele (3), basso elettrico (5-6), programmazione
Vincenzo Riccio: chitarra elettrica, chitarra acustica, chitarra classica.
Davide Mengarelli: piano, synt, fisarmonica
Francesco Saverio Capo: basso elettrico (2-4-8), contrabbasso, chitarra elettrica (2-4), programmazione.

Lucrezio De Seta: batteria (2)

Vittorio Riva: batteria (1-6)

Fabio Cervera: batteria (5-8)
Alessandro Bastianelli: batteria (4-7-9)
Vanda Rapisardi: cori (2-3)


Registrato presso CubeLoose Project Studio
Missato e masterizzato da Massimiliano Nevi- Bitbazar Studio Roma
Missaggio brani 1-5-6 di Paolo Lovekey Convertito



Andrea Serraino collaboratore in fase di ripresa e pre-mix 

Produzione artistica Vittorio Fontana, Francesco Saverio Capo

Progetto grafico: CubeLoose Project

Foto Tamara Casula

Carlo Giovanni Mercadante Editore
Pubblicato da Isola Tobia Label 2020

Sito web: www.cubeloose.com
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LIBRI

PROSEGUE..

IL LIBRO DELLA GRANDEZZA
Dialoghi con i Maestri Invisibili
Di  ANDREA PANATTA 



In libreria da martedì 23 giugno 2020 con Edizioni Spazio Interiore, Il Libro Della Grandezza, il nuovo e attesissimo libro di Andrea Panatta, già autore dei fortunatissimi Istruzioni Per Maghi Erranti (Edizioni Spazio Interiore 2015) e Istruzioni Per Maghi Erranti 2.0 (Edizioni Spazio Interiore 2018).
In questo nuovo libro Andrea Panatta prende per mano il lettore e lo accompagna alla scoperta della propria personale Grandezza: quella potente capacità che risiede nel profondo di ogni essere umano che si mostra nelle situazioni più difficili e permette di stare in piedi nonostante ci si trovi nel bel mezzo di una tempesta.
Un libro che svela quanto siamo più grandi di quel che crediamo, di essere molto di più di quello che ci rappresentiamo e che il nostro potere è dentro di noi e non in qualcosa di esterno come siamo continuamente abituati a pensare: essere di più è nella nostra natura.
Attraverso un profondo e illuminante dialogo con i propri Maestri Invisibili, l’autore intraprende un appassionate viaggio per indagare le continue e infinite possibilità interne che ci possono condurre alla nostra più intima consapevolezza interiore ed infine alla nostra crescita personale.

Andrea Panatta
Nato a Roma nel 1973, si occupa da anni di ricerca spirituale, sviluppo del potenziale psichico, discipline energetiche e Zhineng Qigong. Dal 2008 insegna il corso di Igor Sibaldi I Maestri Invisibili. Dal 2012 insegna Zhineng Qigong in piccoli gruppi. Tiene regolarmente seminari e conferenze su argomenti come lo sviluppo della coscienza, teoria e tecnica del rilascio emozionale e del metodo Yin, il potere della mente e molti altri legati alla crescita dell’essere umano e alla concretizzazione delle sue possibilità.
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LETTURE

On LINE

PROSEGUE..
Con aggiornamento!

“La nascita del teatro italiano nel Medioevo”

DANTE PER TUTTI e le leggende medievali

A cura di: Luca Maria Spagnuolo
Ogni venerdì alle 12.00


Grande successo per i video incontri su “Il Teatro medievale”. Centinaia di visualizzazioni per Luca Maria Spagnuolo che, dopo l’inevitabile sospensione della rassegna “Dante per tutti e le leggende medievali” ha saputo reinventarsi, sfruttando il vasto archivio di materiali e documenti raccolti negli anni di studio e ricerca.

Dal 27 marzo scorso, ogni venerdì alle 12  i canali video YouTubeFacebook e Instagram di Dante per tutti hanno messo a disposizione pillole di cinque minuti utili ad avvicinare il fruitore digitale al momento in cui tornerà ad essere spettatore in carne ed ossa, destinatario diretto del patrimonio sterminato raccolto dal giovane storico dell’arte nelle biblioteche italiane ed europee.

I testi letti e commentati, seppur antichi, costituiscono un’innovativa risorsa in quanto documenti inediti e di difficile reperibilità: un patrimonio non più solo per specialisti e studiosi ma finalmente restituito al pubblico.

Nei video proposti si offre l’opportunità di tracciare il percorso delle origini del teatro italiano tramite l’introduzione e la lettura di copioni teatrali risalenti ai secoli XIV-XV.
La fruizione è facilitata dalla presenza di sottotitoli in italiano, per consentire la comprensione dell’originale volgare italiano e in inglese, per raggiungere un pubblico anche al di fuori dei confini nazionali: a questi ultimi si offre l’occasione unica di poter conoscere dei testi mai prima d’ora tradotti.
A partire dalla prossima stagione, Luca Maria Spagnuolo debutterà a teatro riprendendo la lettura e il commento dei Canti della Divina Commedia, anche in prospettiva delle celebrazioni del VII centenario della morte di Dante Alighieri, sempre affiancati dalla lettura di leggende sulla devozione popolare nel medioevo e dalla proiezione di opere d’arte figurativa utili a rendere visivamente fruibile i temi trattati dai canti e dalle letture.

Ultima puntata:  https://www.youtube.com/watch?v=2OdExzXaCsI

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ARTE

MOSTRE

- ROMA 

PROSEGUONO...

CAMPIDOGLIO, AI MUSEI CAPITOLINI “IL TEMPO DI CARAVAGGIO.
CAPOLAVORI DELLA COLLEZIONE DI ROBERTO LONGHI”
In mostra il famoso Ragazzo morso da un ramarro e oltre quaranta dipinti degli artisti influenzati dalla sua rivoluzione figurativa

MUSEI CAPITOLINI - SALE ESPOSITIVE DI PALAZZO CAFFARELLI - Roma
dal 16 giugno al 13 settembre 2020, Tutti i giorni ore 9.30 - 19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima).

Parte oggi 16 giugno, nelle sale espositive di Palazzo Caffarelli la mostra curata da Maria Cristina Bandera “Il tempo di Caravaggio. Capolavori della collezione di Roberto Longhi”. La pittura di Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, e della sua cerchia rappresenta infatti la centralità delle ricerche di Roberto Longhi, una delle personalità più affascinanti della storia dell’arte del XX secolo, di cui ricorre nel 2020 il cinquantenario della scomparsa.

Inizialmente programmata a partire dal 12 marzo 2020 e sospesa per le misure di contenimento del Covid-19, la mostra apre al pubblico nel rispetto delle linee guida formulate dal Comitato Tecnico Scientifico per contenere la diffusione del Covid-19 consentendo, al contempo, lo svolgimento di una normale visita museale, come indicato nella scheda informativa della mostra.
L’ingresso prevede la prenotazione obbligatoria con il preacquisto del biglietto sul sito www.museiincomuneroma.it ed è gratuito per i possessori della MIC card, previa prenotazione obbligatoria e gratuita allo 060608.

L’esposizione, allestita fino al 13 settembre 2020, è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e dalla Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi. E’ curata da Maria Cristina Bandera, Direttore scientifico della Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi, organizzata da Civita Mostre e Musei e Zètema Progetto Cultura, mentre il catalogo è di Marsilio Editori.

Lo storico dell’arte Roberto Longhi si dedicò allo studio del Caravaggio, all’epoca uno dei pittori “meno conosciuti dell’arte italiana”, già a partire dalla tesi di laurea, discussa con Pietro Toesca, all’Università di Torino nel 1911. Una scelta pionieristica, che tuttavia dimostra come il giovane Longhi seppe da subito riconoscere la portata rivoluzionaria della pittura del Merisi, così da intenderlo come il primo pittore dell’età moderna.  

In mostra sarà esposto uno dei capolavori di Caravaggio, acquistato da Roberto Longhi alla fine degli anni Venti: il Ragazzo morso da un ramarro. L’opera, che risale all’inizio del soggiorno romano di Caravaggio e databile intorno al 1596-1597, colpisce innanzitutto per la resa del brusco scatto dovuto al dolore fisico e alla sorpresa, che si esprimono nella contrazione dei muscoli facciali del ragazzo e nella contorsione della sua spalla. Ma anche per la “diligenza” con cui il pittore ha reso il brano della natura morta con la caraffa trasparente e i fiori, come sottolineò Giovanni Baglione già nel 1642.
Nella sala introduttiva, dedicata alla figura di Roberto Longhi e alla Fondazione da lui istituita, è esposto un disegno a carboncino della sola figura del ragazzo, tratto dallo stesso Roberto Longhi, che vi appose la propria firma e la data 1930. Si tratta di un d’après, dal foglio a grandezza quasi naturale, che non solo dimostra l’abilità di disegnatore dello storico dell’arte, ma che soprattutto ne attesta la perfetta comprensione dell’organizzazione luminosa del dipinto che aveva davanti agli occhi.
In seguito, al Caravaggio e ai cosiddetti “caravaggeschi” lo storico dell’arte dedicò un’intera vita di studi, dal primo saggio del 1913 alla monografia Caravaggio del 1952, anticipata l’anno precedente dalla Mostra del Caravaggio e dei Caravaggeschi, allestita a Milano in Palazzo Reale, che riscosse un immediato successo di pubblico, contribuendo alla successiva e immensa fortuna dell’artista.

Longhi è stato non solo il più importante storico dell’arte italiano del suo secolo, ma anche un grande collezionista. Nella sua dimora fiorentina, la villa Il Tasso, oggi sede della Fondazione che gli è intitolata, ha raccolto un numero notevole di opere dei maestri di tutte
le epoche, per lui occasione di ricerca e di studio. Tra queste, il nucleo più rilevante e significativo è senza dubbio quello che comprende le opere del Caravaggio e dei suoi seguaci.

La mostra si apre con queste suggestive parole, scritte da Roberto Longhi nel 1951: “Dopo il Caravaggio, i “caravaggeschi”. Quasi tutti a Roma, anch’essi, e da Roma presto diramatisi in tutta Europa. La “cerchia” si potrà dire, meglio che la scuola; dato che il Caravaggio suggerì un atteggiamento, provocò un consenso in altri spiriti liberi, non definì una poetica di regola fissa; e insomma, come non aveva avuto maestri, non ebbe scolari.”

Quattro tavolette di Lorenzo Lotto e due dipinti di Battista del Moro e Bartolomeo Passarotti aprono il percorso espositivo con l’intento di rappresentare il clima artistico del manierismo lombardo e veneto in cui si è formato Caravaggio.
Oltre al Ragazzo morso da un ramarro è in mostra Il Ragazzo che monda un frutto, una copia antica da Caravaggio, che Longhi riteneva una “reliquia”, tanto da esporla all’epocale rassegna di Palazzo Reale a Milano nel 1951.

A seguire sono esposti oltre quaranta dipinti degli artisti che per tutto il secolo XVII sono stati influenzati dalla sua rivoluzione figurativa.
Tra questi è possibile ammirare tre tele di Carlo Saraceni; l’Allegoria della Vanità, una delle opere più significative di Angelo Caroselli; l’Angelo annunciante di Guglielmo Caccia detto Il Moncalvo; la Maria Maddalena penitente di Domenico Fetti; la splendida Incoronazione di spine di Pier Francesco Mazzucchelli, detto il Morazzone.
Tra i grandi capolavori del primo caravaggismo spiccano inoltre cinque tele raffiguranti Apostoli del giovane Jusepe de Ribera e la Deposizione di Cristo di Battistello Caracciolo, tra i primi seguaci napoletani del Caravaggio. La Negazione di Pietro è poi il grande capolavoro di Valentin de Boulogne, recentemente esposto al Metropolitan Museum of Art di New York e al Museo del Louvre di Parigi, la cui ambientazione è un preciso riferimento alla famosa Vocazione di San Matteo di Caravaggio, nella chiesa romana di San Luigi dei Francesi. Con opere di rilievo sono presenti anche artisti fiamminghi e olandesi come Gerrit van HonthorstDirck van Baburen e soprattutto Matthias Stom.

Notevoli anche le opere di due pittori di incerta identità, noti come Maestro dell’Emmaus di Pau e Maestro dell’Annuncio ai pastori, oltre a due piccoli ma significativi paesaggi di Viviano Codazzi e Filippo Napoletano.
Tra gli altri grandi artisti si segnalano i genovesi Bernardo Strozzi, Giovanni Andrea De Ferrari e Gioacchino Assereto. E ancora: Andrea VaccaroGiovanni Antonio Molineri, Giuseppe Caletti, Carlo Ceresa, Pietro Vecchia, Francesco Cairo Monsù Bernardo.

A una stagione più avanzata sono riferibili due capolavori di Mattia Preti – l’artista che più di ogni altro contribuì a mantenere fino alla fine del Seicento la vitalità della tradizione caravaggesca – e due bellissime tele di Giacinto Brandi con le quali si conclude il percorso espositivo.

La mostra è accompagnata da un catalogo realizzato da Marsilio Editori che presenta le opere del Caravaggio e dei suoi seguaci nella Collezione Longhi, corredate da una scheda e da una breve biografia degli artisti
Promosso da: Roma Capitale, Assessorato alla Crescita Culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi
Organizzazione: Civita Mostre e Musei e Zètema Progetto Cultura 
Mostra e catalogo a cura di  Maria Cristina Bandera, Direttore scientifico della Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi
Catalogo: Marsilio Editori
Sponsor Sistema Musei in Comune
Servizio di vigilanza: Unisecur srl

Costo: Vedi sito
Informazioni: Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 - 19.00)
Indirizzo: piazza del Campidoglio, 1  - Roma
Siti di riferimento:  www.museicapitolini.orgwww.museiincomune.it
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"ALCHIMIE DI TERRA E DI LUCE.
I MILLE VOLTI DELLA CERAMICA DI GUERRINO TRAMONTI (FAENZA 1915-1992)"

MUSEI  DI  VILLA TORLONIA - CASINA DELLE CIVETTE -  Roma
Dall'11 giugno fino al 27 settembre 2020 - vari orari
 La Città rende omaggio al maestro della ceramica Guerrino Tramonti (Faenza 1915-1992), con un’importante mostra allestita nella Casina delle Civette di Villa Torlonia. Un luogo che rappresenta l'eccellenza dello stile Liberty, dove le opere in ceramica, i dipinti e gli arazzi dell’artista - circa 50 quelle esposte - dialogano con le decorazioni delle sale del Museo, in particolare con gli arredi, come pavimenti e maioliche di rivestimento, insieme alle vivaci cromie delle vetrate.
L'esposizione, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e a cura di Maria Grazia Massafra, Raffaella Lupi e Stefania Severi, si avvale del Patrocinio dell’Associazione Italiana Città della ceramica (AICC), del Comune di Faenza e del Museo Internazionale delle Ceramiche (MIC) ed è organizzata dalla Fondazione Guerrino Tramonti, in collaborazione con la Cooperativa Sociale Apriti Sesamo e la Galleria Sinopia di Roma.
La mostra Alchimie di terra e di luce. I mille volti della ceramica di Guerrino Tramonti, allestita dall’11 giugno al 27 settembre 2020 nelle prestigiose sale espositive della Casina e della Dipendenza, costituisce un grande e ulteriore riconoscimento per Tramonti, ceramista, scultore e pittore fra i più affermati del XX Secolo in Italia.

Per le immagini qui presenti:
> Guerrino Tramonti, 1979, Grande disco decorativo con cristallina, 6,5 x 52,5 cm, © Archivio Museo Tramonti, Photo by Raffaele Tassinari

Costo:  Biglietto 5 €
Indirizzo: via Nomentana, 70 - Roma
Siti di riferimento:  www.museivillatorlonia.it
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UNO SGUARDO agli eventi FUORI PORTA

ARENA

- MILANO -

Apre la nuova ARENA MILANO EST!
 Il 3 luglio battesimo con anniversario.

Semaforo verde per il nuovo polo funzionale multiculturale che il Teatro Cinema Martinitt regala alla città. Sullo sfondo del Murale delle Arti -ultimo, immenso lavoro pittorico degli Orticanoodles, ancora fresco di bombolette- parte una stagione estiva all’insegna della cultura a tutto tondo. Si comincia venerdì 3 luglio con il cinema e un omaggio a Federico Fellini e Alberto Sordi nel centenario della nascita di entrambi: la proiezione della versione restaurata de “I Vitelloni”, apre la rassegna cinematografica a più temi curata da Franco Dassisti, giornalista, critico e conduttore de “La Rosa Purpurea” su Radio24. Sabato 4 luglio tocca poi al cabaret con i riflettori puntati su Max Giusti e il suo “Va tutto bene 2020”, riflessioni dolci e amare sul nostro quotidiano, anche ai tempi del Coronavirus.

Venerdì 3 luglio omaggio al centenario di Fellini e Sordi
Il Cinema Teatro Martinitt, sempre più “cantiere delle arti” inaugura contemporaneamente la nuovissima ARENA MILANO EST e la rassegna cinematografica estiva curata da Franco Dassisti, giornalista, critico e conduttore de “La Rosa Purpurea” su Radio 24. La programmazione porterà sullo schermo titoli di ogni genere e sul palco esperti e protagonisti del mondo di celluloide, in un rincorrersi di serate a tema: Lunedì d’autore, Notte Italiana, Anteprima, Notte da Oscar, I Blockbuster, In FamigliaPer l’inaugurazione del 3 luglio (ore 21.30), nella filosofia del Martinitt –guardare avanti, senza dimenticare- è stato selezionato il film “I Vitelloni”, in occasione del centenario della nascita di Federico Fellini e Alberto Sordi (rispettivamente gennaio e giugno 1920)

Sabato 4 luglio Max Giusti in “Va tutto bene 2020”
Al cinema si alternerà da subito il cabaret, con una serie di spettacoli del genere stand-up (commedia di nicchia che privilegia l’artista, che si esibisce da solo, in piedi, in quello che più che un monologo appare come un dialogo con se stesso). A inaugurare il ciclo della stand-up comedy, sabato 4 luglio, niente meno che Max Giusti, che con il suo “Va tutto bene 2020” aggiorna le proprie riflessioni sul nostro quotidiano ai  tempi del Coronavirus.

I Vitelloni in pillole
Film del 1953, in bianco e nero
Edizione da poco restaurata da CSC-Cineteca Nazionale e Istituto Luce-Cinecittà
Durata 104 minuti
Ambientazione: un cittadina di mare che potrebbe essere Rimini
Riprese a Firenze, Viterbo, Ostia e Roma
Regia e sceneggiatura Federico Fellini (nato a Rimini il 20/1/1920)
Protagonista Alberto Sordi (nato a Roma il 15/6/1920)
Curiosità: è una delle sole due pellicole che vedono collaborare Fellini e Sordi ed è stato selezionato tra i 100 film italiani da salvare (iniziativa interna alla Mostra del Cinema di Venezia)
Va tutto bene 2020 in pillole
One man show
Durata circa 2 ore
Spettacolo di Max Giusti e Giuliano Rinaldi
Produzione Ab Management
Monologhi e aneddoti in un ping-pong tra ieri e oggi
L’arena in pillole (e in sicurezza)
2500 metri quadrati a disposizione
1 palco esterno da 110 metri quadrati
1 palco interno da 85 metri quadrati
800 posti a sedere (ridotti a 400 per norme anti-Covid)
1 schermo esterno 14x6m
1 sala interna da 430 posti (ridotti a 180 per norme anti-Covid), in caso di pioggia
6 toilette a uso esclusivo

Tutte le attività nella nuova Arena saranno svolte nel rispetto delle norme sanitarie e di sicurezza previste dai disciplinari anti-Covid. Il ritiro dei biglietti è consentito rigorosamente entro le ore 21, per evitare assembramenti.

TEATRO/CINEMA MARTINITT
Via Pitteri 58, Milano.
Telefono 02/36580010, info@teatromartinitt.itwww.teatromartinitt.it e www.arenamilanoest.it.
Orari biglietteria: dal lunedì al sabato 15-20.
Costi: cinema 7 euro intero e 5 euro ridotto (over 65 e under 26); cabaret 20 euro intero e 16 euro ridotto (over 65 e under 26). I biglietti vanno ritirati rigorosamente entro le ore 21, per evitare assembramenti.
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