Kiri, continuano per
questa stagione 2020-2021, le KIROSEGNALAZIONI di KIROLANDIA blog di
cooperazione dell'omonima corrente culturale. Ogni settimana, sulla base delle
tantissime proposte giunte in redazione, selezioniamo per voi alcuni eventi da
seguire a Roma con un veloce sguardo in streaming e fuori porta.
Potete inviarci i vostri Comunicati Stampa ad una delle nostre email kiroalndia@gmail.com - info@kirolandia.com. Scriveteci e raccontateci delle vostre iniziative.
Vi ricordiamo che i
suggerimenti di Kirolandia sono tripli!!!
Non solo qui nel blog ma anche attraverso le KIROSOCIALNEWS, lanci direttamente dai nostri social: Facebook, Twitter e Linkedin. Non appena ripartirà la trasmissione radiofonica, "#doyoudream kirolandia on air" su Radio Godot, riprenderà anche la diffusione del KIROEVENTO DA SOGNO della settimana!
Seguite sempre gli hastag #kirosegnalazioni #kirosocialnews #kiroventodasogno e scoprirete i selezionatissimi suggerimenti dei Kiri di Kirolandia!
Dunque per sognare con
voi...
MUSICA
NOVITÀ
TITOLO
“NARRÈ”
VIDEOCLIP INNOVATIVO
DEI
VORIANOVA
CHE ANTICIPA L’ALBUM
Potete inviarci i vostri Comunicati Stampa ad una delle nostre email kiroalndia@gmail.com - info@kirolandia.com. Scriveteci e raccontateci delle vostre iniziative.
Non solo qui nel blog ma anche attraverso le KIROSOCIALNEWS, lanci direttamente dai nostri social: Facebook, Twitter e Linkedin. Non appena ripartirà la trasmissione radiofonica, "#doyoudream kirolandia on air" su Radio Godot, riprenderà anche la diffusione del KIROEVENTO DA SOGNO della settimana!
Seguite sempre gli hastag #kirosegnalazioni #kirosocialnews #kiroventodasogno e scoprirete i selezionatissimi suggerimenti dei Kiri di Kirolandia!
“NARRÈ”
VIDEOCLIP INNOVATIVO
DEI
VORIANOVA
CHE ANTICIPA L’ALBUM
su YOUTUBE: https://youtu.be/ufVwl6X9HP8
Il titolo del singolo significa letteralmente “Indietro”, ma fa volare avanti la band siciliana verso un nuovo progetto discografico dallo stesso titolo in uscita a febbraio
A qualche anno dall’ultimo lavoro discografico, i Vorianova presentano il nuovo singolo Narrè, che anticipa l’album dallo stesso titolo in uscita il mese prossimo per Isola Tobia Label.
VIDEOCLIP
Il videoclip del singolo Narrè dei Vorianova è interamente basato sulla tecnica delle animazioni digitali. Il risultato è un progetto originale e inedito rispetto ai precedenti della band, che ne è comunque virtuale protagonista. A crearlo, l’artista palermitana Nadia Manco, che descrive così il suo lavoro: “Per realizzare il video mi sono lasciata ispirare dalla musica che, accompagnata dalle parole, ha evocato in me un’atmosfera quasi fiabesca in cui lo scorrere del tempo diventa protagonista insieme alle piccole cose che rendono unica la propria vita, dall’osservare le foglie che volano trasportate dal vento e le onde del mare su cui si muove una barca a vela, all’amore per i propri cari. La storia viene raccontata in una dimensione talvolta cartacea, la stessa carta su cui, quando ci lasciamo trasportare da momenti di particolare ispirazione, lasciamo memoria di come stiamo vivendo la nostra vita, attraverso foto ricordo o semplici lettere”.
Biagio Di Gesaro, voce
Luca Di Martino, chitarre
Alessandra Macellaro La Franca, pianoforte e synth
Fabrizio Pezzino, batteria e percussioni
Hanno suonato inoltre
Leonardo Bruno, arrangiamenti archi
Mariano Tarsilla, basso
Registrato da Leonardo Bruno e Biagio Di Gesaro
Mixato da Leonardo Bruno
CARLO GIOVANNI MERCADANTE EDITORE
ISOLA TOBIA LABEL
l’album dallo stesso titolo in uscita il mese prossimo per Isola Tobia Label e già in prevendita su www.isolatobialabel.com/chiosco
Chi prenoterà la propria copia entro il primo febbraio potrà averla al costo di 10 euro e in omaggio riceverà anche un altro disco della band, Pàrtiri.
www.vorianova.it
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LIBRI
PROSEGUE
TITOLO
"SIMBOLOGIA DELLA LUNA"
L’archetipo del femminile in Astropsicologia
Di
LIDIA FASSIO
Edizioni Spazio Interiore
DOVE
IN LIBRERIA
PROSEGUE
TITOLO
"SIMBOLOGIA DELLA LUNA"
L’archetipo del femminile in Astropsicologia
Di
LIDIA FASSIO
Edizioni Spazio Interiore
DOVE
IN LIBRERIA
DETTAGLI
In libreria con Edizioni Spazio Interiore, una nuova edizione di uno dei libri più venduti dell’autrice e astrologa Lidia Fassio: Simbologia Della Luna un volume interamente dedicato all’archetipo astrologico della Luna, di cui l’autrice, attraverso un’analisi esaustiva e brillante, esamina la cruciale importanza nelle relazioni umane e nella ricerca del proprio autentico Io.
La Luna è l’archetipo della Grande Madre, la parte più naturale e istintiva del femminile, che si esprime nella riproduzione e nell’attaccamento alla famiglia, al clan, alla vita, ma soprattutto alla terra. Lidia Fassio, attraverso un’indagine del simbolismo, delle funzioni psichiche e del rapporto con i segni e gli elementi, analizza in modo esaustivo tutti gli aspetti della Luna come principio di vita, andando a scandagliare le profondità dell’Io nel rapporto con le proprie radici e offrendo la straordinaria possibilità di leggere negli aspetti legati alla Luna il modo in cui ciascuno di noi è in grado di vivere questo archetipo e di relazionarsi con il proprio mondo interiore e con gli altri. Un libro essenziale per ogni appassionato di astrologia, neofita o esperto che, nell’unire la ricerca mitologica a quella astropsicologica, dà l’opportunità di conoscere la Luna in profondità e di scorgere, anche solo per un momento, un lato nascosto di se stesso.
La luna ci ricorda che la vita è relazione e partecipazione, e ogni essere umano sa che questo modo di vedere le cose racchiude una grande verità. Nessuno può nascere senza una relazione e, nel corso di tutta la vita, non può vivere senza che qualcuno si prenda cura e sia in rapporto intimo con lui.
BIOGRAFIA ARTISTA
Lidia Fassio è stata allieva di Lisa Morpurgo nel gruppo di Milano e si interessa di astrologia da più di quarant’anni. Ha fatto studi di Filosofia a indirizzo psicologico conseguendo in seguito varie formazioni. Si occupa da anni di Psicosomatica, di Mitologia e di Simbolismo. Nel 2004 ha fondato Eridanoschool, la prima scuola di formazione per astrologi – che nel 2015 è diventata Scuola Accreditata per Counselor e Operatori olistici – di cui è direttrice didattica e docente.
www.eridanoschool.it
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"TOC TOC TEATRO"
IL TEATRO CHE BUSSA ALLA TUA PORTA
Parte a Roma, con la compagnia il NaufragarMeDolce, il progetto per portare il teatro e lo spettacolo dal vivo nelle case, nei pianerottoli e nei cortili della città.
In tempo di Covid anche il teatro arriva a casa.
Attori che bussano alla porta per consegnare quel cibo che sazia anima e mente.
E' il Toc Toc Teatro che arriva a Roma grazie alla compagnia Il NaufragarMèDolce la quale, da anni impegnata nella diffusione della cultura soprattutto nelle periferie, in questo periodo difficile per molti, porta la sua arte sui pianerottoli e negli androni dei palazzi, in totale sicurezza.
Sketch e monologhi ma non solo: anche poesie, canzoni o racconti di piccole storie quotidiane e ricordi di una vita.
Il tutto si svolgerà nel rispetto delle misure di sicurezza e in accordo con i Municipi e le circoscrizioni del territorio di Roma Capitale, dal centro alla periferia, dai pianerottoli agli spazi aperti delle terrazze, dai cortili alle strade dove si affacciano le abitazioni, ma anche nei centri antiviolenza, nelle case famiglia e nei centri anziani.
Fb: https://www.facebook.com/toctoc.teatrochebussallatuaporta
Web http://www.ilnaufragarmedolce.it
Mail toctocteatro.21@gmail.com
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IN STREAMING
TEATRO
NOVITÀ
TITOLO
Teatri d'imbarco con il patrocinio Comunità Ebraica di Firenze
presenta
Beatrice Visibelli e Balagan Cafè Orkestar diretta da Enrico Fink
in
"C'ERA LA RIVOLTA NEL GHETTO."
I giorni dell'Insurrezione del Ghetto di Varsavia
Spettacolo tratto dall' opera di Marek Edelman, adattamento e regia Nicola Zavagli
DOVE e QUANDO
su ZOOM
Domenica 31 gennaio ore 18
Lo spettacolo sarà online anche mercoledì 27 gennaio ore 18, come evento promosso da l’Ordine degli Avvocati di Firenze unitamente alla Fondazione per la Formazione Forense e del Comitato Pari Opportunità dell'Ordine
Teatri d'imbarco con il patrocinio Comunità Ebraica di Firenze
Beatrice Visibelli e Balagan Cafè Orkestar diretta da Enrico Fink
"C'ERA LA RIVOLTA NEL GHETTO."
I giorni dell'Insurrezione del Ghetto di Varsavia
Spettacolo tratto dall' opera di Marek Edelman, adattamento e regia Nicola Zavagli
su ZOOM
Domenica 31 gennaio ore 18
Lo spettacolo sarà online anche mercoledì 27 gennaio ore 18, come evento promosso da l’Ordine degli Avvocati di Firenze unitamente alla Fondazione per la Formazione Forense e del Comitato Pari Opportunità dell'Ordine
Evento online dal palcoscenico del Teatro delle Spiagge di Firenze
in occasione delle iniziative per il Giorno della Memoria promosse dal Comune di Firenze
Con i contributi video di Wlodeck Goldkorn, giornalista e curatore dell'opera di Marek Edelman; Ugo Caffaz, consulente Politiche della Memoria / Regione Toscana; Enrico Fink, Presidente Comunità Ebraica di Firenze
La rivolta del ghetto di Varsavia è una delle pagine centrali della Seconda guerra mondiale: gli ebrei che fronteggiano in armi la macchina nazista del massacro. La volontà del Terzo Reich di cancellare gli ebrei dall’Europa era ormai chiara. Ogni illusione di rimanere in vita era svanita. Ora si trattava di combattere, dii morire in piedi. Siamo, dunque, davanti a una vicenda di fondamentale importanza nella storia d’Europa.
Partendo dalla storica testimonianza di Marek Edelman, che di quella rivolta fu il vicecomandante e poi il guardiano della memoria, lo spettacolo racconta la cronaca di quei giorni, di come un gruppo di ragazzi e ragazze tentò di riscattare la dignità e salvare la vita di un’intera città che si voleva condannata a morte e all’ignominia, opponendosi con tutte le loro forze alle interminabili partenze dei treni dell’orrore.
In scena Beatrice Visibelli, a condurre il racconto incalzante e drammatico di quei giorni memorabili. Ad accompagnarla, il gruppo di musicisti della Balagan Cafè Orkestar diretta da Enrico Fink. Saranno eseguite musiche della tradizione kletzmer in un’originale partitura. L’adattamento e la regia sono di Nicola Zavagli con una messa in scena che intreccia la forza spietata del racconto con le suggestioni musicali e le elaborazioni visive del grande fotografo Roman Vishniac, che negli anni Trenta aveva documentato la vita nei quartieri ebraici.
Il tema della memoria fa parte integrante della poetica di Teatri d’Imbarco fin dalla sua nascita. Si ricordano gli spettacoli: L'armadio di famiglia, Storie di Villa Triste, Gli impuniti. Ha inoltro contribuito alla realizzazione del monumento alla memoria dei deportati ebrei fiorentini, al Binario 16 della Stazione S. M. Novella.
INFO
Tel 055 310230
La visione dello spettacolo sarà gratuita.
Per ricevere il link di connessione alla piattaforma Zoom
contattare info@teatridimbarco.it o 3294187925 WhatsApp
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Nuovo format
"Art.Live!"
Si riparte quindi con due nuovi appuntamenti,
un viaggio unico tra i 57 capolavori di Monet e dei più grandi Impressionisti, accompagnati dal divulgatore d’arte Sergio Gaddi.
24 e 31 gennaio alle ore 18
su ZOOM
visite guidate online in diretta.
Arthemisia da sempre è sinonimo di innovazione nel settore dell’arte: dalle audioguide gratuite per tutti i visitatori nelle mostre, al linguaggio pop per semplificare i contenuti artistici, alle campagne promozionali coinvolgenti. Arthemisia da sempre investe perché l’arte sia a portata di tutti.
E, complice la crisi sanitaria del Covid, rilancia con una nuovissima forma di fruizione delle mostre: le visite guidate online in diretta.
A differenza dei tantissimi contenuti virtuali disponibili gratuitamente su Internet, Arthemisia ha deciso di coinvolgere il pubblico in maniera più attiva, offrendo la stessa identica emozione che si prova facendo una visita guidata “in carne e ossa”.
E così ha ideato il nuovo format Art.Live!: si acquista il biglietto a un prezzo popolare (5 euro), si prenota la visita, ci si connette in maniera molto semplice, e non resta che godersi – da soli, in compagnia e da qualsiasi luogo del mondo si voglia – il viaggio nelle sale di una mostra, guidati da esperti comunicatori.
La diretta rende l’esperienza “vera” e, nonostante si sia collegati con centinaia di persone contemporaneamente, è come fare una visita privata ed esclusiva, al termine della quale poter fare domande e approfondire i temi della visita.
Il primo esperimento di Art.Live! è stato fatto durante le vacanze natalizie con la mostra “Monet e gli Impressionisti”, allestita a Bologna. A sorpresa, sono stati oltre tremila i biglietti venduti in pochissimi giorni, anche all’estero (tanti collegamenti da USA, Francia, Canada e Portogallo), con enorme apprezzamento del pubblico e richieste da tutto il mondo.
E non solo. A breve, infatti, inizieranno anche le visite guidate in diretta alla scoperta dei grandi capolavori de “Le Signore dell’Arte. Storie di donne tra ‘500 e ‘600” (in prossima apertura a Palazzo Reale di Milano) e “Manolo Valdés. Le forme del tempo” (allestita al Museo di Palazzo Cipolla di Roma).
“Sono molto orgogliosa di questo progetto. – dice Iole Siena, Presidente del Gruppo Arthemisia - Ho osservato le tante cose offerte da Internet in questo periodo, ma non mi convincevano, mancava qualcosa. La gratuità e l’accesso libero sminuiscono il valore dell’offerta, che peraltro è talvolta autoreferenziale e noiosa. Ho voluto sperimentare le visite in diretta senza aver nessun riferimento perché nessuno lo ha fatto prima di noi, e sono rimasta colpita dal seguito che abbiamo avuto. E la cosa che più mi piace di questo nuovo progetto, è che non finirà con il Covid, ma anzi si svilupperà sempre di più allargando il bacino di utenza delle mostre. La visita in diretta online non è un sostituto della visita “vera”, ma consente a tutti di vedere quelle mostre che non si potranno visitare per i motivi più diversi. Vedo del grande potenziale in questo progetto, e il mio obiettivo è di far visitare in questo modo tutte le mostre del mondo.”
Acquisto su
www.arthemisia.it
www.palazzoalbergati.com
(acquisto possibile fino alle ore 14.00 di ciascuna data)
Biglietto
5€ (+ diritti d'agenzia)
Modalità di partecipazione
App Zoom
Istruzioni per partecipare
- acquistare la visita su www.arthemisia.it o www.palazzoalbergati.com (*se si tratta di un regalo a terzi, specificare nei campi appositi i dati del partecipante all’evento: nome, cognome e email)
- a partire dalle ore 15.00 del giorno dell’evento, riceverete da Zoom la mail con il link e le credenziali di accesso per partecipare alla visita in diretta. In ogni caso, un’ora prima della partenza del tour, verrà inviata una mail di promemoria
- scaricare la app Zoom
- accedere a Zoom cliccando sul link ricevuto o inserendo le credenziali indicate
- momento Q&A alla fine della visita
Per maggiori informazioni
www.arthemisia.it
www.palazzoalbergati.com
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"QUID CHANNEL"
Musica, Teatro, Intrattenimento e Cultura OnLine
Dal palco chiuso per Covid nasce la WebTV del Quid
su YOUTUBE
Video Spot: https://www.youtube.com/watch?v=Yf6ikO6ot0w&t=17s
In tempo di pandemia accade anche questo: che un palco destinato alla musica dal vivo e attivo da circa quattro anni si trasformi in una WebTV. È il caso del Quid, locale di Roma che, durante il lockdown, ha dato inizio al suo processo di trasformazione per dar vita ad un canale televisivo online il cui nome è Quid Channel e la cui mission, è quella di essere a disposizione della cultura. #QuidChannel è il nuovo spazio digitale dedicato agli artisti per veicolare musica, teatro, intrattenimento e cultura sulla rete, come mostra lo spot del canale condiviso sui social. Il progetto televisivo virtuale nasce da un’idea di Fabio Perozzi, Francesco Saverio D’Aquino e Daniele Frontoni.
Con l'autore e scrittore Valerio Molinaro, il Quid Channel trasmette le "Interviste Molinareske", fugaci chiacchierate che mettono in luce i protagonisti dalla rete al resto del mondo. Foto, video e curiosità sveleranno i percorsi di tanti beniamini del web e showbusiness, tra cui: Luca Vecchi, Lele Sarallo, Riccardo Pirrone, Leonardo Bocci, Alessandro Meta, Andrea De Rosa, Arturo Mariani, Valentino Campitelli, Lorenzo Farina, Claudio "Greg" Gregori e Nicky e Riccardo Cotumaccio.
Quid Channel è il posto che non c'è, dove l'arte si manifesta fisicamente per partire verso la rete, grazie all'utilizzo della sempre più frequente tecnologia streaming. La voglia di fare e di mettersi in gioco - senza troppo prendersi sul serio - ha portato la crew del Quid ad infrangere (nel senso buono del temine) tutte le regole della televisione così come la conosciamo, nel segno della cultura attiva e della condivisione.
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“LA MARATONA DELLA MEMORIA”
DAL 20 AL 27 GENNAIO PER NON DIMENTICARE LA SHOAH AL VIA “LA MARATONA DELLA MEMORIA” PROMOSSA DALLA FONDAZIONE FILOSOFI LUNGO L’OGLIO CON UNA SERIE DI INTERVENTI ONLINE TRA LE VOCI AUTOREVOLI TRATTE DAGLI ARCHIVI DELLA FONDAZIONE QUELLE DEGLI SCOMPARSI PAOLO DE BENEDETTI, AMOS LUZZATTO E RAV GIUSEPPE LARAS E LE TESTIMONIANZE DI DAVID BIDUSSA GABRIELE NISSIM SALVATORE NATOLI MASSIMO GIULIANI E SIMONA FORTI DALLA POSTMEMORIA ALLA MEMORIA DINAMICA PER “FARE INSIEME MEMORIA”
Dal 20 al 27 gennaio alle ore 10.00
sul sito ufficiale della Fondazione Filosofi lungo l’Oglio e sul relativo canale YouTube
DETTAGLI
Dal 20 al 27 gennaio in occasione della Giornata
della Memoria si terrà una straordinaria “Maratona della Memoria”,
una serie di interventi online promossi dalla Fondazione “Filosofi lungo
l’Oglio” presieduta da Francesca Nodari. Mai come in questo momento
storico la giornata della Memoria si carica di significato. Un monito quanto
mai attuale per non dimenticare. La “Maratona della Memoria”
vuole essere un percorso capace di indagare da un punto di vista filosofico,
storico, teologico, letterario che cosa è stata la Shoah per un
importante momento di riflessione e di approfondimento che non può prescindere
sia dell’attuale panorama geopolitico che vede un antisemitismo di ritorno
proclamato a più voci dai cosiddetti negazionisti. Antisemitismo che non può
non chiamarci in causa, tanto più in mondo globalizzato, complesso e in
fermento animato da crescenti estremismi nazionalistici. Con questo ciclo di
interventi, la Fondazione “Filosofi lungo l’Oglio” intende tenere
desta l’attenzione e stimolare la discussione attraverso una pluralità di voci
di illustri pensatori. E’ fondamentale fare memoria” per le inevitabili
sfide che pone l’ingresso nell’era della postmemoria, quella in cui i testimoni
oculari dell’orrore se ne stanno andando lasciandoci un imperativo: «Non
dimenticate».
PROGRAMMA
Si inizierà mercoledì 20 gennaio con Paolo De Benedetti, uno dei maggiori studiosi contemporanei dell’Ebraismo, teologo e biblista, scomparso nel 2016. L’intervento, che fa parte dell’archivio della Fondazione Filosofi lungo l’Oglio, è una sorta di suo testamento spirituale che parte dal suo libro La memoria di Dio curato da Francesca Nodari nell’edizione Mimesis 2020 per la collana “Tempo della memoria” e non ancora presentato al pubblico a causa dell’emergenza legata alla pandemia. A una profonda riflessione sarà chiamato il pubblico anche giovedì 21 gennaio con l’intervento dello scrittore, giornalista, saggista e storico delle idee David Bidussa con L’era della postmemoria. Dopo l’ultimo testimone della Shoah occorre imparare a fare fino in fondo i conti con la storia. Il vero problema, come Bidussa sottolinea, non risiede solo nel venir meno dei testimoni oculari dell’orrore ma in ciò che l’era della postmemoria implica.
L’elaborazione della memoria dei genocidi e dei crimini contro l’umanità che hanno attraversato il Novecento è prima di tutto un atto di responsabilità nei confronti del mondo in cui viviamo. A parlarne, venerdì 22 gennaio, sarà Gabriele Nissim saggista, scrittore, Presidente del Comitato per la Foresta dei Giusti-Gariwo con l’intervento La memoria del bene che ci spiega come il ricordo è produttivo solo se diventa un antidoto.
Sabato 23 gennaio sarà ricordato il grande Amos Luzzatto, recentemente scomparso, con un suo straordinario intervento preso dall’archivio della Fondazione Filosofi lungo l’Oglio. Biblista, già presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e Presidente della comunità ebraica di Venezia, Luzzatto vede nella Vanità della memoria il labile confine tra memoria e ricordo. Memoria che ordina, divide, conserva, elimina quanto ha immagazzinato. Luzzatto non fa mai un riferimento diretto alla Shoah. Un non detto che attraversa silenziosamente tutto il testo offrendoci gli strumenti per fare memoria. Con la memoria educhiamo noi stessi a «diventare esercizio di resistenza e pratica di vigilanza» afferma invece Salvatore Natoli, uno tra i filosofi contemporanei più apprezzati dal mondo ebraico, con l’intervento La memoria di Giobbe.
Domenica 24 gennaio arriva un nuovo spunto di riflessione per la platea virtuale della Fondazione Filosofi lungo l’Oglio: la sofferenza che interroga e chiama alla responsabilità. Per quale ragione Dio ha permesso lo sterminio, quale è stato il motivo della sua apparente, suprema negligenza? Natoli risponde che Dio crea l'uomo a sua immagine e somiglianza, perciò lo crea libero, libero di compiere il bene o il male. Si spinge oltre l’intervento di Massimo Giuliani che, lunedì 25 gennaio, propone un altro spunto di analisi per riflettere sulle Testimonianze dall’abisso. Perché sperare dopo Auschwitz? Professore di Studi Ebraici e di Ermeneutica filosofica, Giuliani, cerca di mostrare perché si debba sperare dopo Auschwitz. Il suo è un richiamo alla «tenacia della vita». Quella stessa tenacia che dimostrarono gli ebrei negli anni bui e funesti della Shoah.
Martedì 26 gennaio sarà ricordato, con un intervento tratto dall’archivio della Fondazione Filosofi lungo l’Oglio, Rav Giuseppe Laras, scomparso nel 2017, tra i 5 rabbini più influenti al mondo e tessitore instancabile del dialogo ebraico-cristiano sulla scia della fraterna amicizia e collaborazione con il Cardinal Carlo Maria Martini. Il pubblico potrà assistere a una lezione di altissimo livello in cui con parole di grande umanità Rav Laras racconta la tragedia che ha investito la sua famiglia, condividendo con altri i suoi ricordi più intimi e da maestro si fa testimone. Il comandamento della memoria, titolo dell’intervento, partirà dal suo omonimo libro, edito da Mimesis, a cura di Francesca Nodari per la collana Tempo della Memoria. Triplice è l’imperativo a cui siamo chiamati: ricordare, trasmettere, educare. La sua è anche la condanna di una pseudo-storiografia di stampo negazionista. Mettere al centro il problema del male e della sofferenza, chiedendoci non tanto dove fosse Dio, mentre si stava consumando l’orrore, ma dove fosse l’uomo. La questione da teologica si fa antropologica: «Il ricordo di Auschwitz, ammonisce Laras, «deve diventare l’emblema di un’umanità nuova che risulti immune da ciò che ha reso possibile la Shoah, con il suo bagaglio di devastazione e di morte». Ecco perché occorre insistere sull’impiego di una memoria dinamica.
Mercoledì 27 gennaio, con la Giornata della Memoria, in ricordo delle vittime dell'Olocausto e di quel lontano giorno del 1945 in cui le truppe dell'Armata Rossa entrarono ad Auschwitz, si chiude la Maratona della Memoria. Ad intervenire Simona Forti, tra le più autorevoli studiose di Hanna Arendt. Il suo intervento, dal titolo La questione del male tra trasgressione e obbedienza, spiega come il male che non potrà mai essere trasformato in bene. “Male assoluto”, “male indicibile”, “male diabolico”, “male estremo”, “male radicale”: ognuna delle locuzioni usate dalla filosofia novecentesca di fronte al totalitarismo esprime la determinazione a non giustificare ciò che è accaduto perché Auschwitz, come dimensione «iperbolica del male», ha fatto sprofondare l’Europa negli abissi del nichilismo.
Altre INFORMAZIONI
Ogni giorno a partire dal 20 gennaio, per otto giorni dalle ore 10.00 sarà caricato un intervento video sul sito ufficiale della Fondazione Filosofi lungo l’Oglio https://www.filosofilungologlio.it/
e sul relativo canale YouTube https://www.youtube.com/channel/UCiuBYWXJWONHkRAAAsi-FBg.
Si inizierà mercoledì 20 gennaio con Paolo De Benedetti, uno dei maggiori studiosi contemporanei dell’Ebraismo, teologo e biblista, scomparso nel 2016. L’intervento, che fa parte dell’archivio della Fondazione Filosofi lungo l’Oglio, è una sorta di suo testamento spirituale che parte dal suo libro La memoria di Dio curato da Francesca Nodari nell’edizione Mimesis 2020 per la collana “Tempo della memoria” e non ancora presentato al pubblico a causa dell’emergenza legata alla pandemia. A una profonda riflessione sarà chiamato il pubblico anche giovedì 21 gennaio con l’intervento dello scrittore, giornalista, saggista e storico delle idee David Bidussa con L’era della postmemoria. Dopo l’ultimo testimone della Shoah occorre imparare a fare fino in fondo i conti con la storia. Il vero problema, come Bidussa sottolinea, non risiede solo nel venir meno dei testimoni oculari dell’orrore ma in ciò che l’era della postmemoria implica.
L’elaborazione della memoria dei genocidi e dei crimini contro l’umanità che hanno attraversato il Novecento è prima di tutto un atto di responsabilità nei confronti del mondo in cui viviamo. A parlarne, venerdì 22 gennaio, sarà Gabriele Nissim saggista, scrittore, Presidente del Comitato per la Foresta dei Giusti-Gariwo con l’intervento La memoria del bene che ci spiega come il ricordo è produttivo solo se diventa un antidoto.
Sabato 23 gennaio sarà ricordato il grande Amos Luzzatto, recentemente scomparso, con un suo straordinario intervento preso dall’archivio della Fondazione Filosofi lungo l’Oglio. Biblista, già presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e Presidente della comunità ebraica di Venezia, Luzzatto vede nella Vanità della memoria il labile confine tra memoria e ricordo. Memoria che ordina, divide, conserva, elimina quanto ha immagazzinato. Luzzatto non fa mai un riferimento diretto alla Shoah. Un non detto che attraversa silenziosamente tutto il testo offrendoci gli strumenti per fare memoria. Con la memoria educhiamo noi stessi a «diventare esercizio di resistenza e pratica di vigilanza» afferma invece Salvatore Natoli, uno tra i filosofi contemporanei più apprezzati dal mondo ebraico, con l’intervento La memoria di Giobbe.
Domenica 24 gennaio arriva un nuovo spunto di riflessione per la platea virtuale della Fondazione Filosofi lungo l’Oglio: la sofferenza che interroga e chiama alla responsabilità. Per quale ragione Dio ha permesso lo sterminio, quale è stato il motivo della sua apparente, suprema negligenza? Natoli risponde che Dio crea l'uomo a sua immagine e somiglianza, perciò lo crea libero, libero di compiere il bene o il male. Si spinge oltre l’intervento di Massimo Giuliani che, lunedì 25 gennaio, propone un altro spunto di analisi per riflettere sulle Testimonianze dall’abisso. Perché sperare dopo Auschwitz? Professore di Studi Ebraici e di Ermeneutica filosofica, Giuliani, cerca di mostrare perché si debba sperare dopo Auschwitz. Il suo è un richiamo alla «tenacia della vita». Quella stessa tenacia che dimostrarono gli ebrei negli anni bui e funesti della Shoah.
Martedì 26 gennaio sarà ricordato, con un intervento tratto dall’archivio della Fondazione Filosofi lungo l’Oglio, Rav Giuseppe Laras, scomparso nel 2017, tra i 5 rabbini più influenti al mondo e tessitore instancabile del dialogo ebraico-cristiano sulla scia della fraterna amicizia e collaborazione con il Cardinal Carlo Maria Martini. Il pubblico potrà assistere a una lezione di altissimo livello in cui con parole di grande umanità Rav Laras racconta la tragedia che ha investito la sua famiglia, condividendo con altri i suoi ricordi più intimi e da maestro si fa testimone. Il comandamento della memoria, titolo dell’intervento, partirà dal suo omonimo libro, edito da Mimesis, a cura di Francesca Nodari per la collana Tempo della Memoria. Triplice è l’imperativo a cui siamo chiamati: ricordare, trasmettere, educare. La sua è anche la condanna di una pseudo-storiografia di stampo negazionista. Mettere al centro il problema del male e della sofferenza, chiedendoci non tanto dove fosse Dio, mentre si stava consumando l’orrore, ma dove fosse l’uomo. La questione da teologica si fa antropologica: «Il ricordo di Auschwitz, ammonisce Laras, «deve diventare l’emblema di un’umanità nuova che risulti immune da ciò che ha reso possibile la Shoah, con il suo bagaglio di devastazione e di morte». Ecco perché occorre insistere sull’impiego di una memoria dinamica.
Mercoledì 27 gennaio, con la Giornata della Memoria, in ricordo delle vittime dell'Olocausto e di quel lontano giorno del 1945 in cui le truppe dell'Armata Rossa entrarono ad Auschwitz, si chiude la Maratona della Memoria. Ad intervenire Simona Forti, tra le più autorevoli studiose di Hanna Arendt. Il suo intervento, dal titolo La questione del male tra trasgressione e obbedienza, spiega come il male che non potrà mai essere trasformato in bene. “Male assoluto”, “male indicibile”, “male diabolico”, “male estremo”, “male radicale”: ognuna delle locuzioni usate dalla filosofia novecentesca di fronte al totalitarismo esprime la determinazione a non giustificare ciò che è accaduto perché Auschwitz, come dimensione «iperbolica del male», ha fatto sprofondare l’Europa negli abissi del nichilismo.
Ogni giorno a partire dal 20 gennaio, per otto giorni dalle ore 10.00 sarà caricato un intervento video sul sito ufficiale della Fondazione Filosofi lungo l’Oglio https://www.filosofilungologlio.it/
e sul relativo canale YouTube https://www.youtube.com/channel/UCiuBYWXJWONHkRAAAsi-FBg.
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PODCAST
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“Pecetta Podcast”
di
Pamela Parafioriti
Bebutto 21 gennaio 2021
sulla piattaforma Spreaker e sul canale YouTube di Pecetta Podcast
Teatro, arte, musica e intrattenimento, il podcast che vuole raccontare la vita culturale della città di Roma e non solo.
L’emergenza sanitaria da Covid – 19 ha interrotto la vita sociale del Paese, producendo uno “strappo” profondo: è necessario reagire e rinascere a nuova vita.
Pamela Parafioriti, giovane e promettente regista teatrale, traendo ispirazione dalla sua esperienza personale, racconterà in “Pecetta Podcast” le gioie e i tormenti che del mondo culturale, in particolare del mondo teatrale, sono manifestazione.
L’ascoltatore sarà condotto nei retroscena - nel famoso backstage - di una realtà che, nonostante la chiusura dei Teatri, non si è mai fermata ed è in continuo fermento, in cerca di una sua nuova evoluzione.
<<Durante questa Pandemia globale, mentre ero a casa inerme e incredula, in balia di molte contrastanti emozioni, mi sono confrontata molto con i miei colleghi attori e registi su cosa poter fare per ovviare alla mancanza dello spettacolo dal vivo. Molti di noi si sono cimentati nei monologhi, nello streaming e ora stanno nascendo forme di teatro delivery. Io ho voluto dare voce, con questo podcast, sia alla parte più nascosta del teatro, quella che non si vede, quella che rimane nella sala prove e nei camerini, ovvero tutte le ansie pre – spettacolo ma anche e soprattutto alle quotidiane domande e paure relative allo svolgere una lavoro ‘non stabile’ ovvero il classico ‘posto fisso’, cercando di portare la nostra realtà a tutti. In attesa di poter tornare finalmente ‘dal vivo’.>> Pamela Parafioriti
Pecetta s. f. [der. di pece]. – 1. a. Voce pop., tosc. e centro-merid., per cerotto (adesivo o medicato). b. Strisciolina di carta, di pelle o d’altro materiale, che s’incolla o si stende su una superficie per coprire o riparare una rottura, nascondere uno scritto o per scopi analoghi; di qui l’espressione mettere una p., rattoppare, e, in senso fig., trovare un rimedio provvisorio. c. Strisciolina nera che si usa impressionare sopra un particolare di una fotografia, soprattutto di quelle destinate alla stampa, per nascondere un elemento anatomico, o, sopra gli occhi, per non far riconoscere la persona. “
Voce narrante /Direzione Artistica: Pamela Parafioriti
Musiche originali/sound: Samuele Esaltato
Ufficio Stampa e Social Media Manager: Miriam Bocchino
Consulenza Artistica: Martina Gatto
Graphic Designer: Alessia Santangeletta
https://m.youtube.com/channel/UCIJI-bwzWQlMQVPFsHCpJBg
Su Spreaker: Pecetta Podcast
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AL VIA IL NUOVO PROGETTO IDEATO
DA
VALERIA FREIBERG
"LE FIABE DELLA NOSTRA INFANZIA"
Da gennaio a marzo due appuntamenti mensili in diretta streaming tra teatro, musica e letteratura
su ZOOM alle ore 17.00
Il 30 gennaio alle ore 17 con la lettura drammatizzata tratta da Il Diario di Anne Frank,“L’alloggio segreto”, occasione per commemorare il giorno della memoria con un evento adatto a tutte le famiglie.
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Domenica 31 gennaio alle ore 17 è in scena lo spettacolo fiabesco “Il viaggio meraviglioso di Nils”.
Le Fiabe della Nostra Infanzia è il nuovo progetto teatrale ideato da Valeria Freiberg e dedicato ai ragazzi e ai bambini che in questi tempi segnati dall’emergenza sanitaria hanno bisogno di condividere esperienze con i propri coetanei.
Si parte il 30 gennaio con la lettura drammatizzata tratta da Il Diario di Anne Frank, così da commemorare anche il giorno della memoria con un evento adatto a tutte le famiglie. Si propone ai ragazzi qualche capitolo della celebre opera scritta dalla ragazzina ebrea tedesca che visse in clandestinità, costretta a restare nascosta per più di due anni. Una riflessione sull’isolamento che sono costretti a vivere anche oggi i ragazzi.
Domenica 31 gennaio è allestito lo spettacolo Il viaggio meraviglioso di Nils, tratto dal testo di Selma Lagerlöf, una fiaba per i bambini che racconta il trionfo del bene sul male. Un inno alla forza di spirito, al coraggio e alla comprensione del prossimo.
il weekend successivo, sabato 27, è la volta di Homo Salinger lettura drammatizzata di Un giorno ideale per i pescibanana, uno dei nove racconti del noto scrittore J.D.Salinger. Domenica 28 è in scena Alice digitale tratta dalla famigerata fiaba di Carroll. Una performance online che è un vero e proprio viaggio nel mondo della fantasia.
Ogni evento si terrà su zoom alle ore 17.00
Necessaria la prenotazione inviando una e-mail all’indirizzo ateatro.assariadne@gmail.com
Costo: 2,50€ a persona
INFO:
http://compagniateatroa.it
promo video https://www.youtube.com/watch?v=SqUgbP95HBs&feature=youtu.be
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"I Love Lego"
Dal 27 gennaio 2021 tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 18.00
Arriva I Love Lego, una mostra pensata per sognare, divertirsi e riscoprire il proprio lato ludico e creativo scrutando tra i dettagli di interi mondi in miniatura.
Vere opere di architettura e ingegneria, decine di metri quadrati di scenari interamente realizzati con mattoncini LEGO® andranno a comporre città moderne e monumenti antichi: dalla città contemporanea ideale alle avventure leggendarie dei pirati, dai paesaggi medievali agli splendori dell’Antica Roma, ricostruiti e minuziosamente progettati coi moduli più famosi al mondo.
I LOVE LEGO è una mostra promossa dalla Fondazione per la Cultura Pontedera in collaborazione con il Comune di Pontedera, PALP e Arte Per Non Dormire, è organizzata da Piuma in collaborazione con Arthemisia ed è realizzata con oltre 1.000.000 di moduli. La mostra fa parte del progetto “Arte Per Non Dormire - Pontedera ed Oltre XXI Secolo”, l'ampio progetto di arte contemporanea per la Regia di Alberto Bartalini.
Milioni di mattoncini ma non solo. Tra 7 fantastici diorami costruiti grazie alla collaborazione di un gruppo di appassionati collezionisti, al PALP tante e inedite installazioni rendono la mostra unica, a dimostrare quanto semplici mattoncini siano entrati - anche per un solo momento - a far parte della vita di ciascuno e siano in grado di “creare arte a 360°”.
È il caso dell’eccezionale partnership con “Legolize”, pagina umoristica che crea installazioni comiche utilizzando proprio i LEGO. Fondata da tre ragazzi - Mattia Marangon, Samuele Rovituso e Pietro Alcaro - la pagina è nata nel 2016 e attualmente conta più di mezzo milione di fan su Instagram e altrettanti su Facebook. Legolize porterà la comicità all’interno della mostra, con speciali installazioni e “invadendo” i diorami esistenti.
Inoltre, a fare capolino tra le diverse installazioni, saranno presenti anche 17 oli ispirati a grandi capolavori della storia dell’arte reinterpretati e trasformati in “uomini lego” dall’artista contemporaneo Stefano Bolcato: unendo la sua passione per i LEGO e la sua arte - attraverso una tecnica pittorica ad olio - crea forme di assemblaggio ispirate in particolare modo dal “magnetismo” dei ritratti rinascimentali.
A dare il benvenuto ai visitatori in Piazza Curtatone e Montanara, “Testa di LEGO” di Marco Lodola. Proprio quest’ultima luminosa e sorprendente opera, che resterà definitivamente a Pontedera, è stata pensata da Alberto Bartalini come naturale collegamento con I LOVE LEGO.
La mostra I LOVE LEGO è un’occasione imperdibile per tutti gli appassionati, per le famiglie e per i più piccoli, che potranno passare una giornata da protagonisti in un’atmosfera magica e divertente che ha come protagonista quei mattoncini “prodigiosi” che ogni anno fanno giocare oltre 100 milioni di persone.
ALTRE INFORMAZIONI
Per garantire l’accesso alla mostra nel rispetto di tutti gli standard di sicurezza, si potrà anche acquistare il biglietto in loco ma è fortemente consigliata la prenotazione.
Tutte le informazioni sono disponibili visitando il sito www.palp-pontedera.it.
Salvo nuove direttive governative in merito al contenimento dell’epidemia Covid19, la mostra sarà aperta tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 18.00 (chiusura biglietteria 45 minuti prima). La visita prevede naturalmente l’obbligo del distanziamento sociale e quello di indossare la mascherina.
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