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martedì 9 marzo 2021

KIROSEGNALIAMO dal 9 al 15 marzo 2021

 K-news 


Kiri, continuano per questa stagione 2020-2021, le KIROSEGNALAZIONI di KIROLANDIA blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale. Ogni settimana, sulla base delle tantissime proposte giunte in redazione, selezioniamo per voi alcuni eventi da seguire a Roma con un veloce sguardo in streaming e fuori porta.
Potete inviarci i vostri Comunicati Stampa ad una delle nostre email kiroalndia@gmail.com - info@kirolandia.com. Scriveteci e raccontateci delle vostre iniziative.
 
Vi ricordiamo che i suggerimenti di Kirolandia sono tripli!!!
Non solo qui nel blog ma anche attraverso le KIROSOCIALNEWS, lanci direttamente dai nostri social: Facebook, Twitter e Linkedin. Non appena ripartirà la trasmissione radiofonica, "#doyoudream kirolandia on air" su Radio Godot, riprenderà anche la diffusione del KIROEVENTO DA SOGNO della settimana!
Seguite sempre gli hastag #kirosegnalazioni #kirosocialnews #kiroventodasogno e scoprirete i selezionatissimi suggerimenti dei Kiri di Kirolandia!
 
Dunque per sognare con voi...

 
MUSICA
 
NOVITÀ
 
TITOLO
"STATALE 66"
LIVE
 
QUANDO e DOVE
PRESSO IL LIAN CLUB
13 marzo 2021 a partire dalle 13.00


DETTAGLI
Gli Statale 66 saranno in concerto nello spazio all’aperto del Lian Club e porteranno in scena una selezione della loro discografia originale presa dai loro quattro dischi. In questa splendida cornice situata nel centro di Roma, sul palcoscenico ci saranno Alex Meozzi, frontman della band alla chitarra e voce; Giulia Meozzi alla batteria, membro fondatore del gruppo, essenziale per il sound della band rock romana Mary di Tommaso, chitarra acustica e voce. Gli Statale 66 (noti per le versioni beat/rock di colonne sonore interpretate al programma Stracult su Rai 2) nascono dalla sottocultura rock romana di fine anni 90 e inizio 2000. Il loro sound mescola le complesse armonie vocali dei gruppi 60’s come i Beach Boys, The Zombies, The Beatles con un approccio strumentale più surf e garage, contaminato dal primo Rock’n’roll e Surf (Chuck Berry, Dick Dale), il Chicago Blues (Little Walter, Muddy Waters), il tutto condito da delle tematiche e da un’estetica proto-punk metropolitana alla Velvet Underground.
 
Inoltre gli Statale 66 vengono fortemente influenzati dai compositori di colonne sonore italiane anni 70. Un giovane Alessandro Meozzi appassionato di armonia, orchestrazione e di rock psichedelico poteva trovare più facilmente materiale da studio da compositori come Ennio Morricone, Guido e Maurizio De Angelis, Luis Bacalov, Fabio Frizzi o i compositori per sigle di cartoni animati come Riccardo Zara (i Cavalieri del re) o Douglas Meakin (Rocking Horse) piuttosto che nel cantautorato italiano più vicino alla musica pop e folk. Ospite speciale in questa serata Lora Ferrarotto dei Lora & The Stalkers alle tastiere.
 
ALTRE INFORMAZIONI
MESSAGGIO IMPORTANTE: Causa regole di sicurezza per l'emergenza covid è necessario mantenere le distanze tra di noi e quindi è possibile assistere ai concerti solo se seduti al tavolo.
 
 Ingresso Libero
Prenotazione obbligatoria
 
Possibilità di aperitivo – cena a menu – cocktail bar
CONTATTI e PRENOTAZIONI:
388 9549899 ^ 347 0810891
Tutti numeri attivi dopo le ore 14:00
Lian Club - Lungo Tevere dei Mellini, 7 - Roma
Sotto Ponte Cavour sulla sponda del fiume a pochi passi da Piazza Cavour
Di fronte all’Ara Pacis

Orari di apertura
Sabato, 10:00 > 18:00
Domenica, 10:00 > 18:00
sito ufficiale: www.lianroma.com
Prenota www.lianroma.com/prenotazioni/
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ARTE
 
NOVITÀ
 
TITOLO
La mostra
"PER ASPERA AD ASTRA"
dell’artista Marco Tamburro
 
QUANDO e DOVE
Galleria Umberto Mastroianni - Musei di San Salvatore in Lauro - Roma
Dall’8 marzo al 5 aprile 2021, orari: 10.00-13.00/16.00-19.00 - Sabato e Domenica chiuso

 
DETTAGLI
La mostra PER ASPERA AD ASTRA dell’artista Marco Tamburroallestita nelle sale della Galleria Umberto Mastroianni dall’8 marzo al 5 aprile 2021 – nei Musei di San Salvatore in Lauro – può essere considerata un ideale collegamento tra arte e scienza, per quella particolare capacità di trasmettere il fascino che l’osservazione del cosmo esercita sull’uomo sin dalla notte dei tempi. Oltre 20 opere esposte di Marco Tamburro – artista poliedrico, conosciuto principalmente per la sua pittura figurativa con accenti di astrattismo – che in questa occasione apre un nuovo ciclo artistico che vede protagonista la scultura con richiami importanti alla scienza.
Le opere sono sfere, ottenute dalla lavorazione di una particolare ceramica dipinta e intarsiata. Sfere come stelle, pianeti, asteroidi, come corpi celesti che disegnano lo spazio. Sfere come quark, elettroni, neutrini, come particelle elementari che definiscono la materia. Sfere come elementi simbolici dell’universo, quello macroscopico del cosmo e quello microscopico dei costituenti ultimi della materia. Sfere graffiate, incise e squarciate, sintesi di contrasti, tra opacità e lucentezza, oscurità e colore, come sintesi e rappresentazione di ordine e caos, origine ed evoluzione, materia e intelletto, visibile e invisibile. Concetti e temi oggetto della riflessione dell’uomo, una riflessione che può assumere forme diverse: quella dell’arte, per esempio, o della fisica, espressioni dell’intelligenza, della curiosità e della creatività umana, e fondate sull’osservazione, la ricerca, la sperimentazione. Sfere come elementi paradigmatici di ciò che sta fuori di noi e di ciò che noi stessi siamo, di ciò che conosciamo e, ancor più, di ciò che aspiriamo a conoscere. Sfere iconiche come elementi di relazione tra l’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo, in un viaggio dalle profondità dello spazio alle profondità della materia: il viaggio più affascinante, quello della conoscenza umana.
Non a caso il curatore, Antonio Zoccoli illustre scienziato, attuale presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, la racconta come “un percorso che ci accompagna attraverso l’evoluzione della scienza e della conoscenza umana, partendo dall’osservazione dell’Universo per giungere allo studio del mondo subatomico, fino a combinare il tutto in una mirabile sintesi tra Arte e Conoscenza”.
Una mostra sulle costellazioni, nel senso che gli ha voluto dare Marco Tamburro, che, come scrive nella presentazione Antonino Zichichi, scienziato tra i più noti del nostro Paese, “è un richiamo al fascino che il cielo ha esercitato su di noi, passeggeri della navicella spaziale denominata Terra”. In questa mostra ogni costellazione è simboleggiata con un pianeta, o una stella, o un asteroide, o più semplicemente una sfera, tracciata da colori che sono frutto della fantasia dell’artista. Un modo anche questo di avvicinare il pubblico alla comprensione del mondo cosmico, come racconta lo stesso Tamburro: “ciascuna Sfera immobile nella propria orbita, nel suo invisibile moto di rotazione, sprigiona una forza magnetica che afferra i sensi di chi guarda, concedendo l’esplorazione forse nient’altro che di se stessi, o rivelazioni dell’universo, o forse di entrambi. Quella impenetrabile, seducente e fatale corrispondenza di caos e istinti, dell’uno manifestazione dell’altro”.
 
Il catalogo della mostra, edito da Il Cigno GG Edizioni, è introdotto dalle affascinanti considerazioni di Antonino Zichichi (Presidente della Fondazione Ettore Majorana di Erice) e di Antonio Zoccoli, ordinario di Fisica all’Università di Bologna, Presidente dell’INFN e curatore della mostra.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Ingresso gratuito
 
Galleria Umberto Mastroianni
Musei di San Salvatore in Lauro, Piazza di San Salvatore in Lauro 15, Roma
 
Per info: info@ilcigno.org
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PROSEGUONO
 
TITOLO
"I TAROCCHI, PALCOSCENICO DELL'UNIVERSO"
La Mostra
Amalia Cavallaro, Cristina D’Ambrosio, Sonia De Rossi, Roberta Di Sarra, Alba Gonzales, Luminita, Flaviana Pesce, Liana Santuccio, Renata Solimini e Federica Zuccheri.
a cura di Tiziana Todi e presentata da uno scritto di Giulia Trapuzzano.
 
QUANDO e DOVE
Dal 1 al 15 marzo 2021, GALLERIA VITTORIA - Roma


DETTAGLI
Lunedì 1 marzo 2021 la Galleria Vittoria è lieta di presentare al pubblico la mostra “I Tarocchi, palcoscenico dell’universo” a cura di Tiziana Todi e presentata da uno scritto di Giulia Trapuzzano.
Le artiste in mostra sono: Amalia Cavallaro, Cristina D’Ambrosio, Sonia De Rossi, Roberta Di Sarra, Alba Gonzales, Luminita, Flaviana Pesce, Liana Santuccio, Renata Solimini e Federica Zuccheri.
 
In un periodo incerto come quello che stiamo vivendo, pensare che esista il soprannaturale diventa rassicurante e da qui, dopo aver esorcizzato la situazione attuale attraverso la mostra Zona Rossa, Galleria Vittoria esorcizza il futuro con una mostra sui tarocchi tutta al femminile.
Partendo dalle immagini esoteriche dei tarocchi, le artiste in esposizione riproducono, attraverso il loro personale linguaggio pittorico, un viaggio che porterà il fruitore alla scoperta dell’affascinante universo dei tarocchi e della sua complessa simbologia.
Dall’origine tuttora incerta e dibattuta, il gioco dei tarocchi in Italia nasce al Nord ai primi del 400, alla corte del Duca di Milano Filippo Maria Visconti, come passatempo per i ceti più elevati; oggi il gioco è spesso usato come strumento narrativo nella storia e nelle arti.
I tarocchi, essendo chiavi di accesso al mondo magico, scrutano l'ignoto e contemporaneamente aiutano a guardare dentro se stessi senza paura; al di là del punto di partenza, delle ispirazioni e delle reinterpretazioni, “I tarocchi, palcoscenico dell’universo” è destinata a un pubblico vario, che potrà mettere in gioco il proprio io a disposizione dell’immaginazione e dell’onirico in mostra.
 
ALTRE INFORMAZIONI
 Ingresso gratutito
Per prenotare la visita contattare al numero 0636001878
 
VISITA LA MOSTRA IN SICUREZZA.
Gli accessi allo spazio espositivo saranno contingentati per un massimo di 6 visitatori contemporaneamente ed è obbligatorio l’utilizzo della mascherina.
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TITOLO
"L’EREDITÀ DI CESARE E LA CONQUISTA DEL TEMPO"
I Fasti Capitolini, straordinari calendari incisi nel marmo, narrano la storia di Roma dalle sue origini agli albori dell’età imperiale grazie alla multimedialità

DOVE e QUANDO
Sala della Lupa - Musei Capitolini - Roma
Dall’8 febbraio al 31 dicembre 2021
Dal lunedì al venerdì ore 9.30-19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima)


DETTAGLI
L’eredità di Cesare e la conquista del tempo è un progetto espositivo multimediale che racconta in maniera evocativa e coinvolgente le vicende e i protagonisti della storia di Roma antica attraverso i Fasti Capitolini.
Questi straordinari calendari incisi nel marmo, dalla metà del ’500, sono esposti su disegno di Michelangelo Buonarroti sulla parete di fondo della sala della Lupa, un tempo sala dei Fasti antichi, nell’appartamento dei Conservatori, parte del complesso dei Musei Capitolini.
Tra le righe scolpite nel marmo è narrata la storia di Roma che tutti studiano sui libri scolastici e, spesso, al visitatore frettoloso sfugge la menzione di personaggi universalmente noti, Romolo, Tarquinio il Superbo, Giulio Cesare, Augusto, al pari di famose battaglie e importanti conquiste.
 
L’iniziativa, promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, è ideata e curata dalla Direzione Musei archeologici e storico-artistici. Organizzazione a cura di Zètema Progetto Cultura.
 
Attraverso il videomapping, la grafica e un commento sonoro, l’esposizione multimediale offre al pubblico gli strumenti per rintracciare sulla parete elementi che, seppure presenti all’interno del proprio bagaglio conoscitivo sulla storia di Roma, non ci si aspetta di ritrovare in quella sede e in quelle forme.
Le proiezioni avvengono direttamente sulla parete marmorea alternando il videomapping, che indica e sottolinea le parole e le frasi salienti nei calendari, a una videoproiezione classica che va a sovrapporsi alla parete stessa, quasi annullandola e trasformandola in uno schermo su cui narrare attraverso le immagini gli episodi appena rievocati dai nomi dei protagonisti evidenziati tramite il videomapping.
 
Una proposta innovativa e coinvolgente per scoprire e approfondire la storia di Roma, dalla sua fondazione (753 a.C.) alla fine dell’età repubblicana e agli albori dell’età imperiale (31 a.C.), grazie a una testimonianza storica e archeologica unica nel suo genere.
Il progetto costituirà la prima tappa di avvicinamento alla mostra “La Roma della Repubblica”, in programma nel corso del 2021 presso gli stessi Musei Capitolini. L’esposizione è concepita in continuità con “La Roma dei Re”, ospitata ai Musei Capitolini tra il 2018 e il 2019, come secondo episodio del ciclo “Il racconto dell'archeologia”.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Musei Capitolini - Palazzo dei Conservatori - Sala della Lupa e dei Fasti antichi
Piazza del Campidoglio, 1 - Roma
 
L’accesso allo spazio espositivo che ospita il progetto è gratuito per i detentori del biglietto di accesso ai Musei Capitolini, per i detentori del biglietto delle esposizioni “Il tempo di Caravaggio. Capolavori della collezione di Roberto Longhi” presso Palazzo Caffarelli e “I marmi Torlonia - Collezionare capolavori” presso Villa Caffarelli e per i detentori della Mic Card.
 
Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 - 19.00)
www.museicapitolini.org; www.museiincomune.it
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TITOLO
mostra
JOSEF KOUDELKA
"RADICI"
Evidenza della storia, enigma della bellezza
 
DOVE e QUANDO
Museo dell'Ara Pacis - Roma
dal 1° febbraio al  16 maggio 2021



DETTAGLI
Tappa unica in Italia, la mostra documenta con oltre cento spettacolari immagini
lo straordinario viaggio fotografico di Koudelka alla ricerca delle radici della nostra storia nei più importanti siti archeologici del Mediterraneo
Le rovine non sono il passato,
sono il futuro che ci invita all’attenzione
e a godere del presente.
Josef Koudelka
Roma, 1° febbraio 2021 - L’anno 2021 si apre a Roma con la mostra “Josef Koudelka. Radici. Evidenza della storia, enigma della bellezza” presso il Museo dell'Ara Pacis. Promossa nella sua unica tappa italiana da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Contrasto e Magnum Photos, organizzata da Contrasto e Zètema Progetto Cultura, con la collaborazione di Villa Medici. Académie de France à Rome e Centro Ceco, l’esposizione resterà aperta al pubblico fino al 16 maggio 2021.
Con oltre cento spettacolari immagini panoramiche, molte delle quali di grande formato, la mostra racconta e ripercorre lo straordinario viaggio fotografico di Josef Koudelka alla scoperta delle radici della nostra storia. Il lavoro presentato è il frutto di un progetto unico nel suo genere, durato trent’anni, e realizzato esplorando e ritraendo con tenacia e continuità alcuni dei più rappresentativi e importanti siti archeologici del Mediterraneo.
Gli straordinari scatti in bianco e nero presentati in mostra sono realizzati dal fotografo ceco tra Siria, Grecia, Turchia, Libano, Cipro (Nord e Sud), Israele, Giordania, Egitto, Libia, Tunisia, Algeria, Marocco, Portogallo, Spagna, Francia, Albania, Croazia e naturalmente Italia. Essi accompagnano il visitatore in una inedita e personalissima riflessione sull’antico, sul paesaggio, sulla bellezza che “suscita e nutre il pensiero”. I panorami senza tempo, ricchi di anima e fascino, caratterizzati da prospettive instabili, inaspettate, ambivalenti, ben rappresentano il lessico visuale e la cifra stilistica propri di Koudelka che, rifuggendo la semplice illustrazione e documentazione delle rovine, sceglie di dare respiro a ciò che resta delle vestigia delle antiche civiltà del Mediterraneo, rappresentandole in un’eterna tensione tra ciò che è visibile e ciò che resta nascosto, tra enigma ed evidenza.
Allestita nella cornice del Museo dell’Ara Pacis, a contatto diretto con le testimonianze monumentali della grande storia di Roma, la retrospettiva Radici vuol essere un eccezionale viaggio nell’opera di uno degli ultimi grandi maestri della fotografia moderna dedicatosi alla ricerca della bellezza caotica delle rovine e del paesaggio antico, trasformati dal tempo, dalla natura, dall’uomo. Le fotografie di Koudelka, esposte in stretto dialogo con uno dei monumenti più significativi della prima età imperiale, acquistano così, in questa speciale occasione, il valore unico, forte, di immagini memorabili, in un rapporto intenso di rimandi e di echi di una memoria che a Roma più che altrove diventa presente.
 
Le rovine fotografate da Koudelka sembravano l’allegoria di un’attualità di cui lui, con la sua arte, restituiva il senso nel nostro presente: sulle sponde del “mare comune” c’era tutta l’attualità della nascita dell’Europa, dei suoi valori fondanti, l’attualità dei rischi della loro morte. L’Europa delle rovine è quella in cui la mente fa dialogare la ragione e la fede, la libertà e la legge, quella di cui, per dirla con Jacques Berque, “portiamo dentro di noi le macerie ammucchiate e l’instancabile speranza”. (Bernard Latarjet)
 
La retrospettiva è accompagnata dal volume Radici pubblicato da Contrasto.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Dal lunedì al venerdì, ore 9.30-19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima)
Biglietto “solo Mostra”  11 € biglietto intero - 9 € biglietto ridotto

Info tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00) www.arapacis.it; www.museiincomune.it; www.zetema.it
Promossa da: Roma Culture – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali; Contrasto; Magnum Photos
Organizzazione: Contrasto e Zètema Progetto Cultura
Con la collaborazione di: Villa Medici. Académie de France à Rome; Centro Ceco
Collaborazione alla didattica e alla comunicazione: Forma
Catalogo Radici, pubblicato da Contrasto
 
Immagine: Roma, Italia, 2000_© Josef Koudelka Magnum Photos
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LIBRI
 
NOVITÀ
 
TITOLO
"SICILIANI PER SEMPRE"
Viaggio emozionale nel cuore della Sicilia
A cura di Giusy Sciacca
Prefazione di Mario Venuti
 
QUANDO e DOVE
In libreria e negli store digitali 

 
DETTAGLI
 “Siciliani per sempre”, la collana antologica di Edizioni della Sera a cura di Giusy Sciacca e con la prefazione di Mario Venuti. Una raccolta di ventiquattro racconti di autrici e autori nati in Sicilia o che hanno scelto di viverci sposandone lo spirito e l’identità.
 
«Siciliani per sempre è una sfida, prima passionale poi editoriale, in una terra che brilla per storia, emozioni, tradizioni e colori. Dopo la fortunata esperienza con il precedente volume su Catania, curato da Daniele Di Frangia con la prefazione di Leo Gullotta, abbiamo voluto allargare lo sguardo all'intera Isola, a tutto il popolo siciliano per sottolinearne e offrirne un lato inedito, se possibile, attraverso il racconto breve declinato da 24 autori.
Un viaggio inaugurato dall'intensa testimonianza di Mario Venuti, un sorprendente romanzo corale che si snoda tra capoluoghi e paesini, tra memorie e sapori, tra misteri e dialetti», afferma Stefano Giovinazzo di Edizioni della Sera.
 
La Sicilia è da sempre il cuore pulsante del Mediterraneo. Multiculturale e multiforme, palinsesto ineguagliabile di bellezza artistica e naturale, la Trinacria custodisce tutta l’eredità delle stratificazioni culturali che nel tempo l’hanno plasmata. Sospesa tra il mito e la realtà contemporanea, tra luoghi comuni e il desiderio di rinnovarsi, 24 tra le più talentuose penne del panorama letterario siciliano raccontano una personale visione dell’identità siciliana: una Sicilia migrante e accogliente, fedele e traditrice, vera e onirica, seducente e trascurata. Dal racconto storico al fantastico, dal racconto di formazione al noir, dall’introspettivo al giallo, l’antologia rispecchia una coralità di voci letterarie diverse tra loro, ma sicure e orgogliose nel dichiarare il proprio senso di appartenenza all’Isola.
 
Le autrici e gli autori che hanno aderito all’antologia hanno scritto la propria dichiarazione d’amore all’Isola esprimendosi con il proprio timbro letterario, certi di essere “Siciliani per sempre”.
La Sicilia c’è ed è tutta.
 
ELENCO AUTORI E TITOLI DEI RACCONTI
Marta Aiello - “Circolo”
Stefano Amato - “It’s beautiful”
Linda Barbarino - “Aρπαγή”
Letizia Bilella  - “Itaca”
Vladimir Di Prima  - “Le interferenze”
Salvatore Massimo Fazio - “Distonie siculo-piemontesi, all’ombra del vulcano e delle Alpi”
Sal Ferranti - “Leggende di una vecchia stazione negli Iblei”
Viviana Fiorentino - “Il segreto”
Alessia Franco - “A ridere forte”
Vincenzo Galluzzo – “La veste da camera”
Camille Guillon-Verne - “Il labirinto”
Francesco Lisa - “Nel nome della madre”
Leonardo Lodato - “Fast forward”
Francesca Maccani  - “Cenerentola”
Angelo Orlando Meloni - “Essi fetono”
Alberto Minnella - “Una questione personale”
Luciano Modica - “La stessa paura”
Anita Pulvirenti - “Non andare, rimani”
Grazia Pulvirenti - “Nell’arte sol perfetta…”
Luca Raimondi - “Il complotto del Cosmorama”
Gaetano Schinocca - “Ucronia degli aggrottati”
Giusy Sciacca - “La sigaretta di Nino”
Jim Tatano  - “L’incontro”
Ettore Zanca  - “Troppu scrusciu”
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IN STREAMING
 
ARTE
 
PROSEGUE con nuove date
 
TITOLO
Gli appuntamenti Art.Live! firmati Arthemisia
Milano
alla scoperta delle grandi artiste protagoniste della mostra
"Le Signore dell’Arte. Storie di donne tra ‘500 e ‘600"
(di prossima apertura il 2 marzo a Palazzo Reale)
QUANDO
dal 11 al 21 marzo  alle ore 18.00

 
DETTAGLI
In attesa di poter tornare a visitare i Musei e godere dell’arte dal vivo, Arthemisia continua a far compagnia al proprio pubblico proponendo altre nuove imperdibili date alla scoperta delle grandi artiste protagoniste della mostra “Le Signore dell’Arte. Storie di donne tra ‘500 e ‘600”, ospitata a Palazzo Reale di Milano.
Le artiste esposte sono 34, tra cui le star Artemisia Gentileschi, Lavinia Fontana e Sofonisba Anguissola, ma anche tante artiste scoperte di recente, che saranno una vera sorpresa.
A grande richiesta, 5 nuovi appuntamenti della serie Art.Live!, per partecipare a esclusive visite guidate in diretta dalla mostra, per ammirare opere straordinarie e inedite, e conoscere aneddoti, opere e vicende personali delle artiste vissute tra il ‘500 e il ‘600:

7 marzo, ore 18.00
11 marzo, ore 19.00
14 marzo, ore 18.00
18 marzo, ore 19.00
21 marzo, ore 18.00

ALTRE INFORMAZIONI
La modalità è semplice: si acquista il biglietto
 5 euro 
sul sito www.lesignoredellarte.it
si prenota la visita, ci si connette in maniera molto semplice e non resta che godersi – da soli, in compagnia e da qualsiasi luogo del mondo si voglia – il viaggio nelle sale di mostra, guidati da esperti comunicatori.
Inoltre, se dopo la visita online si vuole visitare la mostra dal vivo, il costo della visita online sarà quasi completamente detratto dal biglietto di ingresso! Un’occasione per preparare prima la propria visita alla mostra e usufruire di due modalità di visita al prezzo di una.
Inoltre, se dopo la visita online si vuole visitare la mostra dal vivo, il costo della visita online sarà quasi completamente detratto dal biglietto di ingresso! Un’occasione per preparare prima la propria visita alla mostra e usufruire di due modalità di visita al prezzo di una.
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CORTI
 
PROSEGUE
 
TITOLO
"Lo chiamavano Teatro"
il corto di Luca Basile, con Fabrizio Colica e Ludovica Di Donato
 
QUANDO e DOVE
Dal 1 MARZO su YOUTUBE

 
DETTAGLI
Ad un anno esatto dalla comparsa del virus e dal blocco totale delle attività in tutti i teatri italiani, è stato realizzato un corto dal titolo emblematico “Lo chiamavano Teatro”, scritto ed interpretato da Luca Basile, con la regia di Riccardo Giacomini, girato nel Teatro Trastevere di Roma, produzione Clan sui Generis.
Uno short movie che parte dall’anno 1 d.c. (dopo Covid), per richiamare l’attenzione proprio sugli effetti devastanti che un solo anno senza teatro è riuscito a creare in un settore sempre più impoverito,  al quale questa pandemia sembra aver dato il colpo finale.  
Al corto hanno partecipato Fabrizio Colica, Ludovica Di Donato (la giovane attrice divenuta virale per i suoi video su Tik Tok), Luca Basile, Elena Perrone, Matteo Cirillo, Viviana Colais, Fortunato Marco Iannaccone, Silvia La Monaca, Christian Laiontini e la piccola Nina Del Buono d’Ondes.
A distanza di un anno dalla chiusura dei teatri a livello nazionale, un gruppo di curiosi muniti di mascherina si dedica ad una passeggiata archeologica condotti da Fabrizio Colica nei panni di una guida d’eccezione. E’ l’1 d.C. (primo anno dopo Covid) e lentamente, sebbene con molte cautele,  le persone cominciano a partecipare alle visite guidate. Si tratta in questo caso di un gruppo eterogeneo:  una coppia di ipocondriaci (Luca Basile ed Elena Perrone), di entusiasti sempre alla ricerca di nuove chicche da raccontare (Matteo Cirillo e Viviana Colais) ed una coppia improbabile poco aperta alle novità (Fortunato Marco Iannaccone e Silvia La Monaca). Segue il gruppo Ludovica Di Donato, nei panni di una spassosa maestra che porta la propria allieva (Nina Del Buono d’Ondes) nelle sue passeggiate archeologiche.
Il corto nasce per voler dar voce alla condizione di tutti i teatri nazionali, un  “occhio di bue” sulla situazione emergenziale di un’arte che in Italia rischia di scomparire.
Una realtà fatta di entrate contingentate, prenotazioni obbligatorie, plexyglass, amuchina e chi più ne ha più ne metta.
La risposta è attesa dalle istituzioni che per ora ammettono candidamente che per il teatro ancora si può aspettare. Per ora il teatro “è dimenticato ma loro ne conserveranno la memoria”.
 
HANNO ADERITO
Hanno aderito alla condivisione del corto, sui propri canali: “Bauli in piazza – We Make events Italia”, La Contrada Teatro Stabile di Trieste, Teatro Martinitt di Milano, Piccolo Teatro dello Scalo di Chieti, Teatro dei Naviganti di Messina, Zo Centro Culture Contemporanee di Catania, Associazione Culturale Mezzaria di Catania, Teatro dei 3 Mestieri di Messina, Teatro Val D’Agrò di Santa Teresa Riva, Teatro Moderno di Latina, Teatro di Cestello di Firenze, Teatro Augusteo di Napoli, Teatro Cilea di Reggio Calabria, Teatro Lendi di Napoli, I Viaggiatori del Tempo compagnia teatrale di Sulmona, Teatro Summarte di Napoli, Teatro Capitan Bovo Isola della Scala, Teatro Busan Mogliano Veneto,  Teatro Bellini Montagnana, Accademia delle Belle Arti di Bari, Fenix 1530, Fertile Proud Actions, Iki Scuola di Cinema e Teatro Online, Progetto Farsa, Associazione Ribalta - Teatro Caesar di San Vito Romano,  Fabbrica Artistica, Teatro Fontana di Milano, Teatro Agricolo Livorno, Fraternal Compagnia di Bologna e La Mela di Odessa di Avellino. 
Nonche i  seguenti teatri di Roma: Anfitrione, Arcobaleno, Ar.Ma Teatro Roma, Auditorium Conciliazione, Basilica, Belli, Brancaccio, Brancaccino, Centrale Preneste, Ciak, Cometaoff, Degli audaci, Dei contrari, De servi, Della Cometa, Delle muse, Di documenti, Euclide, Flaiano, Garbatella, Ghione,Golden, Italia, I Viaggi di Adriano, Le Maschere, Lo spazio, Manzoni, Marconi, Multilingue, Nino Manfredi, Off off, Olimpico, Palazzo Santa Chiara, Parioli, Petrolini, Porta Portese, Prati, Roma, Sala Umberto, Sette, Spazio Diamante, Spazio 18B, Stanze Segrete, Teatrosophia, Testaccio, Tirso de Molina, Trastevere,  Verde e Vittoria.
 
Un ringraziamento doveroso a tutti coloro che hanno collaborato al progetto, a partire dal Teatro Trastevere nella persona del suo direttore Marco Zordan; e a tutta la troupe: Matteo Montaperto (direttore della fotografia), Valerio Di Tella (presa diretta), Andrea Panichi Izzotti (disegno luci), Claudia Ferri (edizione), Sara Campili (trucco), Francesco Delogu (missaggio audio), Luca Pastore (supervisore tecnico).

 ALTRE INFORMAZIONI
Link: www.youtube.com/watch?v=adYFTcahnGY
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PER I BAMBINI
 
TEATRO
 
NOVITÀ
 
TITOLO
LA COMPAGNIA TEATRO A PROPONE DUE GRANDI FIABE PER BAMBINI
"Il viaggio meraviglioso di Nils"
"C’era una volta Karlsson"
 
QUANDO e DOVE
IN DIRETTA STREAMING SU ZOOM  11 E 14 MARZO
 
"Il VIAGGIO MERAVIGLIOSO DI NILS"
tratto dal romanzo di Selma Lagerlöf
adattamento e regia Valeria Freiberg
11 MARZO ORE 17 – Zoom
 
"C’ERA UNA VOLTA KARLSSON"
da Astrid Lindgren
adattamento e regia Valeria Freiberg
14 MARZO ORE 17 – Zoom


DETTAGLI
Proseguono gli appuntamenti con “Le fiabe per la nostra infanzia”, proposti su Zoom, a ricreare direttamente nel salotto di casa l’atmosfera del teatro, dando anche l’occasione ai bambini di incontrarsi, accorciando le distanze. L’adattamento e la regia di entrambi gli spettacoli sono curati da Valeria Freiberg. Protagonisti gli attori e i musicisti della Compagnia Teatro A / Associazione Ariadne, tra cui Maddalena Serratore (voce narrante), Camilla Mirtoni (chitarra elettrica) e Tommaso Castronuovo (chitarra acustica).
 
Giovedì 11 marzo alle ore 17 torna sulla scena virtuale “Il viaggio meraviglioso di Nils”. Una pièce multimediale che coniuga teatro di prosa, musica dal vivo, immagini digitali e gioco per raccontare il viaggio straordinario del piccolo Nils Holgersson. Si racconta la storia del ragazzino Nils, pigro e disobbediente che viene trasformato in uno gnomo. Maltrattato dagli animali della fattoria, spicca il volo sul dorso di Martin, una grossa oca domestica che si accoda ad uno stormo di oche selvatiche. Il fantastico viaggio si trasforma in un pretesto per una riflessione ed un cambiamento che il bimbo vive dentro se stesso.
Hanno aderito all’iniziativa i bambini del centro culturale Punto Luce nelle città di Potenza e dell’Aquila. Si tratta di un progetto di Save the Children per combattere la povertà educativa nelle periferie.
Domenica 14 marzo alle ore 17 è rappresentata la favola C’era una volta Karlsson, ispirata al testo della scrittrice svedese Astrid Lindgren, nota autrice di Pippi Calzelunghe.
Karlsson abita in una casetta sul tetto. Ha un’elica sulla schiena e può volare in alto. Avere Karlsson per amico è una fortuna. È un giovane particolare. Ha un'anima vivace e birichina. È capace di essere allo stesso tempo timido e vanitoso, capriccioso e affettuoso, tutto ciò che paradossalmente riempie il mondo interiore di un bambino.
Il linguaggio della fiaba è molto ricco. Propone agli attori lo spazio d’azione sospeso tra poesia e incantesimo. A corredo della rappresentazione ci sono anche immagini animate proiettate a ricreare atmosfere fiabesche in cui i bimbi possono immergersi.
 
ALTRI DETTAGLI
Necessaria la prenotazione inviando una e-mail all’indirizzo ateatro.assariadne@gmail.com
al momento della prenotazione e dell’avvenuto pagamento del biglietto sarà inviato un link a cui collegarsi
Costo: 2,50€ a persona
 
INFO:
www.compagniateatroa.it
 
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UNO SGUARDO FUORI PORTA
 
ARTE
 
PROSEGUE
 
TITOLO
"I Love Lego"
 
DOVE e QUANDO
Dal 27 gennaio 2021 tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 18.00 
al PALP Palazzo Pretorio di Pontedera (Pisa)

 
DETTAGLI
Arriva I Love Lego, una mostra pensata per sognare, divertirsi e riscoprire il proprio lato ludico e creativo scrutando tra i dettagli di interi mondi in miniatura.
Vere opere di architettura e ingegneria, decine di metri quadrati di scenari interamente realizzati con mattoncini LEGO® andranno a comporre città moderne e monumenti antichi: dalla città contemporanea ideale alle avventure leggendarie dei pirati, dai paesaggi medievali agli splendori dell’Antica Roma, ricostruiti e minuziosamente progettati coi moduli più famosi al mondo.
I LOVE LEGO è una mostra promossa dalla Fondazione per la Cultura Pontedera in collaborazione con il Comune di Pontedera, PALP e Arte Per Non Dormire, è organizzata da Piuma in collaborazione con Arthemisia ed è realizzata con oltre 1.000.000 di moduli. La mostra fa parte del progetto “Arte Per Non Dormire - Pontedera ed Oltre XXI Secolo”, l'ampio progetto di arte contemporanea per la Regia di Alberto Bartalini.
Milioni di mattoncini ma non solo. Tra 7 fantastici diorami costruiti grazie alla collaborazione di un gruppo di appassionati collezionisti, al PALP tante e inedite installazioni rendono la mostra unica, a dimostrare quanto semplici mattoncini siano entrati - anche per un solo momento - a far parte della vita di ciascuno e siano in grado di “creare arte a 360°”.
È il caso dell’eccezionale partnership con “Legolize”, pagina umoristica che crea installazioni comiche utilizzando proprio i LEGO. Fondata da tre ragazzi - Mattia Marangon, Samuele Rovituso e Pietro Alcaro - la pagina è nata nel 2016 e attualmente conta più di mezzo milione di fan su Instagram e altrettanti su Facebook. Legolize porterà la comicità all’interno della mostra, con speciali installazioni e “invadendo” i diorami esistenti.
Inoltre, a fare capolino tra le diverse installazioni, saranno presenti anche 17 oli ispirati a grandi capolavori della storia dell’arte reinterpretati e trasformati in “uomini lego” dall’artista contemporaneo Stefano Bolcato: unendo la sua passione per i LEGO e la sua arte - attraverso una tecnica pittorica ad olio - crea forme di assemblaggio ispirate in particolare modo dal “magnetismo” dei ritratti rinascimentali.
A dare il benvenuto ai visitatori in Piazza Curtatone e Montanara, “Testa di LEGO” di Marco Lodola. Proprio quest’ultima luminosa e sorprendente opera, che resterà definitivamente a Pontedera, è stata pensata da Alberto Bartalini come naturale collegamento con I LOVE LEGO.
La mostra I LOVE LEGO è un’occasione imperdibile per tutti gli appassionati, per le famiglie e per i più piccoli, che potranno passare una giornata da protagonisti in un’atmosfera magica e divertente che ha come protagonista quei mattoncini “prodigiosi” che ogni anno fanno giocare oltre 100 milioni di persone.

ALTRE INFORMAZIONI
Per garantire l’accesso alla mostra nel rispetto di tutti gli standard di sicurezza, si potrà anche acquistare il biglietto in loco ma è fortemente consigliata la prenotazione.
Tutte le informazioni sono disponibili visitando il sito www.palp-pontedera.it.
Salvo nuove direttive governative in merito al contenimento dell’epidemia Covid19, la mostra sarà aperta tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 18.00 (chiusura biglietteria 45 minuti prima). La visita prevede naturalmente l’obbligo del distanziamento sociale e quello di indossare la mascherina.
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