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martedì 25 maggio 2021

KIROSEGNALIAMO dal 25 al 31 maggio 2021

K-news  

Kiri, continuano per questa stagione 2020-2021, le KIROSEGNALAZIONI di KIROLANDIA blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale. Ogni settimana, sulla base delle tantissime proposte giunte in redazione, selezioniamo per voi alcuni eventi da seguire a Roma con un veloce sguardo in streaming e fuori porta.
Potete inviarci i vostri Comunicati Stampa ad una delle nostre email kiroalndia@gmail.com - info@kirolandia.com. Scriveteci e raccontateci delle vostre iniziative.
 
Vi ricordiamo che i suggerimenti di Kirolandia sono tripli!!!
Non solo qui nel blog ma anche attraverso le KIROSOCIALNEWS, lanci direttamente dai nostri social: Facebook, Twitter e Linkedin. È ripartita la trasmissione radiofonica, "#doyoudream kirolandia on air" su Radio Godot, e con lei anche la diffusione del KIROEVENTO DA SOGNO della settimana!
Seguite sempre gli hashtag #kirosegnalazioni #kirosocialnews #kiroventodasogno e scoprirete i selezionatissimi suggerimenti dei Kiri di Kirolandia!
 
Dunque per sognare con voi...
 
TEATRO
 
NOVITÁ
 
TITOLO
Teatro de’ Servi
presenta
APERTO DAL VIVO
La nuova micro stagione del Teatro de’ Servi, che riapre dal vivo con sei spettacoli inediti tra prosa, comicità, one man show, commedia e musical
Sergio Viglianese ne “Il Buono, il Brutto, il Meccanico
Dal 25 al 27 maggio
e
 Alexandra Filotei in “Sesso, amore e altri impicci
Dal 28 al 30 maggio
 
DOVE e QUANDO
Teatro de’ Servi – Roma
Dal 18 maggio al 6 giugno 2021 
dal martedì al sabato ore 20 - domenica ore 17.30



DETTAGLI
Il Teatro de’ Servi, nel cuore di Roma, ri- apre dal vivo con una micro stagione che vuole “accorciare le distanze” tra gli artisti e gli spettatori.
Dal 18 maggio al 6 giugno, appuntamento con sei spettacoli che viaggiano tra prosa, comicità, one man show, commedia e musical per riaccendere le luci sul palcoscenico e accogliere il pubblico regalandogli nuove risate ed emozioni.
Una vera e propria festa per riappropriarsi della magia del teatro e della bellezza dell’arte a partire dal motto di #accorciamo le distanze, non solo quelle fisiche a cui ci ha costretto la pandemia, ma soprattutto quelle con la cultura a tutto tondo.
 
Questa settimana:
Dal 25 al 27 maggio si ride ancora con Sergio Viglianese ne “Il Buono, il Brutto, il Meccanico”.  Tre personaggi insieme sul palco per uno spettacolo imperdibile che fotografa il mondo nel quale viviamo.
Sergio Viglianese porta in scena una comicità vivace e mai volgare: Gaspare il Meccanico romano, Carmelo il Killer dei Vips ed un Angelo custode che vuole licenziarsi, sono gli Alter Ego del protagonista che si alternano sul palco intervallati dai monologhi carichi di battute e situazioni comiche.
 
Gli impicci e gli imprevisti d’amore accompagneranno dal 28 al 30 maggio, Alexandra Filotei in “Sesso, amore e altri impicci”. Guardare da dietro uno spioncino una coppia. Si sono appena conosciuti, forse faranno l’amore, oppure litigheranno, magari si scambieranno delle confidenze, qualche volta troppe. Situazioni comuni o assurde, sempre sul punto di esplodere in una risata.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Biglietti posto unico 🎫18 euro
 
Via del Mortaro 22 -Roma
info: 06 6795130
 
www.teatroservi.it
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NOVITÁ
 
TITOLO
Lasciare libero il passaggio

Roberto Herlitzka legge Dante
Dal 28 al 30 maggio
e
Si Sbagliava Da Professionisti
Marco Arturi Racconta Gianni Mura.
29 maggio
 
DOVE e QUANDO
Teatro Basilica - Roma 
dal 20 maggio 2021 al 20 giugno 2021
 
DETTAGLI 
questa settimana:


28|30 maggio, ore 19.00
È successo qualcosa che non avevamo previsto. Cosa è successo? Giovedì 20 maggio abbiamo riaperto il Teatro Basilica con Roberto Herlitzka legge Dante, una produzione Gruppo della Creta, omaggio a Dante Alighieri con la lettura di alcuni Canti della Divina Commedia a cura di Antonio Calenda.
È successo che in quattro giorni sono stati letti i primi 20 canti dell’Inferno e il pubblico ha così tanto apprezzato  e le richieste sono state talmente tante che non siamo riusciti ad accontentare tutta la lista d’attesa e così ci è stato chiesto di prolungare!
Ecco perché questa settimana, da venerdì 28 a domenica 30 alle ore 19.00, torniamo in scena insieme a Roberto Herlitzkaper finire questa prima parte dell’avventura dantesca dedicata all’Inferno. Si, prima parte perché poi prossimamente continueremo con il Purgatorio e il Paradiso. Ma questo ve lo racconteremo in un secondo momento, ora l’appuntamento è:
-          28 maggio: canti dal 23 al 28 dell’inferno
-          29 maggio: Canti dal 29 al 34 dell’inferno
-          30 maggio: lettura dei più bei canti dell’inferno ( 1-5-11-26-33)
 
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29 maggio, ore 20.45
Si Sbagliava Da Professionisti
Marco Arturi Racconta Gianni Mura.
 
Sicuramente uno dei migliori giornalisti sportivi di sempre, probabilmente uno dei più grandi giornalisti italiani in assoluto: Gianni Mura se ne è andato il 21 marzo del 2020, a pandemia appena iniziata e con lo sport completamente fermo. Ha lasciato una produzione editoriale sterminata, nella quale hanno trovato un posto di primo piano - con pari dignità - il ciclismo e il calcio, il cibo e il vino, la musica e l'impegno civile.Marco Arturi è uno che in vita sua non ha fatto altro che raccontare storie: non ha mai fatto differenza che fosse per strada, in un bar, su un giornale o su un palco. Ha deciso di scrivere e di portare in giro Si sbagliava da professionisti (dietro al titolo, tratto da un verso di Paolo Conte, c'è una vicenda che merita il racconto) in virtù di un debito inestinguibile nei confronti del grande giornalista di Repubblica e della convinzione che le sue parole siano necessarie più che mai oggi, proprio dopo avere vissuto il primo anno da orfani di Gianni Mura.
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A seguire:
Ion di Dino Lobardo dal 4 al 6 giugno 2021
I Poeti Maledetti _ N.1 Io E Baudelaire _Who Wants To Live Forever? è  un progetto della compagnia Biancofango dal 14 al 17 giugno 2021
 
ALTRE INFORMAZIONI
Prenotazione obbligatoria
🎫Biglietto prezzo unico 15 euro
 
Piazza Porta S. Giovanni, 10 Roma
 
Contatti / Prenotazione obbligatoria +39 392 97.68.519 - info@teatrobasilica.com
 
Tutte le attività del Teatro Basilica si terranno nel rispetto della normativa sul distanziamento sociale in materia di prevenzione dal Covid19
 
www.teatrobasilica.com
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NOVITÁ
 
TITOLO
RASSEGNA DI MICROTEATRO ARTEMIA
L’ASSURDO E IL SUO CONTRARIO
FRAMMENTI QUEER
Dal 28 al 30 maggio
 
DOVE e QUANDO
Centro Culturale Artemia – Roma
dal 21 maggio al 6 giugno
Venerdì  e sabato, ore 19:00 - 19:30 - 20:00 - 20:30 – Domenica, ore 18:00 - 18:30 - 19:00 - 19:30


DETTAGLI
Il Centro Culturale Artemia chiude la stagione IN PRESENZA con una“Micro-Rassegna” di “Micro-Teatro” che si svolgerà durante tre weekend, dal 21 maggio al 6 giugno.
La “Rassegna di Micro-Teatro Artemia”nasce dall’esigenza di continuare a resistere in un momento delicato come quello che viviamo attualmente cui, causa l'oramai nota emergenza sanitaria globale, si aggiungono tante limitazioni ed ostacoli alla già complicata crisi che vive il Teatro da anni. Ma siccome il mondo dell’arte e della cultura è un mondo abitato da creativi, il Centro Culturale Artemiaha deciso di combattere questa battaglia a modo suo:CREATIVAMENTE!
 
Un modo per dare la possibilità al pubblico di non privarsi di un’arte così necessaria per l’animo e lo spirito, il Teatro. Di staccarsi per un momento dalla realtà ed entrare in un’altra, dove farsi accomodare in totale sicurezza e sentirsi dire: “durante i prossimi venti minuti rilassati, apri la tua mente e parti per un viaggio verso un’altra storia. Siamo sicuri che al tuo rientro ti sentirai più leggero. Buona visione!”
 
Debutteranno in scena 3 “micro-opere teatrali” originali scritte appositamente per questa rassegna, di una durata massima di 20 minuti ed al prezzo di un “micro-biglietto”.
 
3 “micro-spettacoli”appartenenti a generi diversi e capaci di generare nello spettatore emozioni molto intense. Ogni opera teatrale replicherà 4 volte al giorno ad intervalli di 30 minuti ciascuna, per un numero massimo di 15 spettatori alla volta e nel completo rispetto di tutte le norme sanitarie vigenti sia per il pubblico come per gli artisti in scena ed il personale tecnico.
 
Venti minuti di pura emozione in completa sicurezza.
 
Questa settimana:
FRAMMENTI QUEER
Venerdì 28 e sabato 29 maggio, ore 19:00 - 19:30 - 20:00 - 20:30
Domenica 30 maggio, ore 18:00 - 18:30 - 19:00 - 19:30
 
Scritto e diretto da DANILO CAIANO - Interpretato da GISELLA CESARI
 
Alice è una ragazza diversa dalle altre, è passionale,violenta, senza freni. Usa il sesso come un’arma per ferire gli altri esoprattutto se stessa. Ha una spiccata propensione per l’autodistruzione e vivela sua vita un orgasmo alla volta per poi rifugiarsi nel pianto. Alice è
arrabbiata col mondo, con i suoi amanti, con sua madre, col compagno di suamadre che ha abusato di lei. Alice risponde con violenza al mondo, ai suoiamanti, al suo stupratore facendo esplodere il suo malessere, diventando comeuno tsunami di emozioni e travolgendo qualsiasi cosa incontri sul suo percorso.Alice è strana, diversa, incompresa. Alice è queer!
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A seguire:
Boom! scritto e diretto da Luca Carrieri e Riccardo Mori dal 4 al 6 giugno 2021 
 
ALTRE INFORMAZIONI
Direzione artistica: Maria Paola Canepa
 
🎫Ingresso: 6 euro
Tessera annuale 2021 nuovi soci: 3 euro
 
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA telefonando o scrivendo un SMS o WSP al numero: 3341598407
Ringraziando la collaborazione del pubblico, si prega “più che mai” di rispettare la prenotazione e di arrivare 15 minuti in anticipo.
 
Via Amilcare Cucchini, 36 - Roma
 
www.centroculturaleartemia.org
 
😉Media partner: Kirolandia
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NOVITÁ
 
TITOLO
IPAZIA PRODUCTION
presenta
OCCHIO AL CUORE
di Emiliano Metalli
liberamente ispirato a “Il cuore rivelatore” di E.A. Poe
regia Mauro Toscanelli
con Mauro Toscanelli - Bruno Petrosino
 
DOVE e QUANDO
Teatro Lo Spazio - Roma
Dal 28 al 30 maggio 2021
Dal giovedì al sabato ore 20; domenica ore 17

 
DETTAGLI
Debutta in prima nazionale al Teatro Lo Spazio, dal 28 al 30 maggio,  OCCHIO AL CUORE di Emiliano Metalli, spettacolo vincitore della rassegna “Idee nello spazio” 2020, diretto da Mauro Toscanelli, liberamente ispirato a “Il cuore rivelatore” di E.A. Poe.
Protagonisti lo stesso Mauro Toscanelli, già vincitore del premio migliore attore nella rassegna “Idee nello spazio” 2020”, e Bruno Petrosino, i quali danno voce e pensiero ad un mondo di ossessioni e delusioni, in cui il delitto può sembrare la più facile via d’uscita.
 Immaginare le motivazioni di un omicidio apparentemente immotivato: nel buio di una cella, in un manicomio criminale, un uomo e le sue apparizioni tentano di ricostruire un passato dimenticato. Sprazzi di vita quotidiana si mescolano a ricordi, fantasie, elucubrazioni e incubi.
Si tratta di una attesa senza tempo, scandita dagli incontri occasionali eppure abituali con una prostituta, sognatrice e innocente, dagli insegnamenti accurati di un macellaio, goloso di armonie, e dalle litanie di una santa-madre di origini partenopee, iconica e ironica al tempo stesso. Dettaglio dopo dettaglio, la vicenda prende corpo e le presenze mutano, imprigionando definitivamente il protagonista in un universo di orrore e solitudine.
Inferno, purgatorio e paradiso. Tre quadri attraverso i quali si muovono i colori, gli incubi, i vizi e le virtù dell'essere umano. Un mosaico dove 'entropia' non fa necessariamente rima con 'follia'.
 
ALTRE INFORMAZIONI
🎫Biglietti: intero 15 euro
Ridotto 12 euro
 
Via Locri, 42 – Roma
 
Informazioni e prenotazioni 06 77076486 / 06 77204149 - info@teatrolospazio.it
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NOVITÁ
 
TITOLO
Compagnia teatrale Sogni di Scena
presenta
Sei personaggi in cerca d’attore
ovvero il giallo del giallo
un errore di commedia scritto e diretto da Emilia Miscio
con Simone Giulietti, Mattia Cirelli, Antonino Palmeri, Cristiano Migali, Marco Gargiulo, Fabrizia Sorrentino, Federica Pallozzi Lavorante, Gabriella Iovino, Claudio Carnevali
Direttore di scena: Simona Borrazzo
Fonica e disegno luci: Giorgia Caredda
Foto: Cristiano Mongardini
 
DOVE e QUANDO
Teatro Ghione - Roma
30 maggio 2021, ore 17.30

 
DETTAGLI
Una delle commedie di maggior successo della regista Emilia Miscio conquista anche il teatro Ghione di Roma.
Con un’unica, imperdibile data, domenica 30 maggio la compagnia Sogni di Scenariparte da Sei personaggi in cerca d’attore, la frizzante commedia nella commedia scritta e diretta dalla regista romana, che gioca sul titolo dall’inconfondibile richiamo pirandelliano per dare vita a due gialli intersecati tra loro, due presunti casi di omicidio, ovviamente a ritmo di gag e ritmi incalzanti.
Le peggiori angosce di attori e addetti ai lavori rappresentate da un testo che cita e omaggia una moltitudine di opere teatrali e cinematografiche che hanno mostrato al pubblico il misterioso e folle mondo del dietro le quinte.
Le peggiori angosce di attori e addetti ai lavori rappresentate da un testo che cita e omaggia una moltitudine di opere teatrali e cinematografiche che hanno mostrato al pubblico il misterioso e folle mondo del dietro le quinte.
Un gruppo di attori si trova in teatro per l’ennesima replica di uno spettacolo: un giallo ambientato negli anni ’30 in Inghilterra. A seguito della presunta morte di uno degli attori, questo viene sostituito all’ultimo momento dal fonico, che si offre di interpretare il ruolo mancante. Di conseguenza, il regista decide di sostituire il fonico in cabina regia.
La vicenda dà vita a una serie di errori a catena e situazioni paradossali che si avvicendano sul palco, mettendo a dura prova gli attori, costretti a improvvisare per porre rimedio a una replica che si preannuncia disastrosa!
 
ALTRE INFORMAZIONI
🎫Biglietto unico: 15 euro
Prenotazioni: 3470619618
 
Via delle Fornaci, 37  - Roma
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RASSEGNE TEATRALI
 
PROSEGUE
 
TITOLO
CATARTICA OFF_2021
Una rassegna teatrale tra l'Infernetto e Dragoncello da Maggio a Settembre.
In cartellone anche spettacoli selezionati al Roma Fringe Festival 2021 e al Premio Scenario 2019
Promozioni per Under 30 e under 12 per agevolare la fruizione del teatro per le famiglie

DETTAGLI
Il collettivo Catartica Teatro, che gestisce lo spazio teatrale omonimo a Dragoncello, organizza una serie di eventi per portare il buon teatro nel parco del Comitato di Quartiere dell'Infernetto, a via Stradella.
 
Si inizia il weekend del 21-22 e 23 Maggio con lo spettacolo “Processo a Mastro Titta”, selezionato per il Roma Fringe Festival 2021, al suo debutto nazionale, per la regia di Emanuele Bilotta, con Cristiano Arsì, Alberto Brichetto e David Capoccetti. La storia parla di carboneria e Stato Pontificio, nella Roma dell'800, con chiari riferimenti ai toni e colori del film “Nell’anno del Papa Re” di Luigi Magni.
 
Il weekend del 28-29-30 Maggio è dedicato al ventennale di un anno che ha cambiato la percezione della storia. “20 anni di 2001” racconta gli eventi che hanno caratterizzato quei mesi, dalle aggressioni nelle scuole Diaz durante il G8 e le seguenti giornate a Bolzaneto, all'attacco alle Torri Gemelle, passando, con un volo pindarico che rimanda ai corsi e ricorsi storici, al Cile di Pinochet. Lo spettacolo, per la regia di Emanuele Bilotta, David Capoccetti e Anna Carrera, presenta una squadra di quindici attori, musicisti e ballerini.
 
La rassegna, presenta anche una sezione Input che si svolge all'interno del teatro in viale Frà Andrea di Giovanni 150 a Dragoncello. Nel week end del 4-5-6 Giugno, Federica Delair presenta “Suite Bach – Where am I? - uno studio barocco”, serie audiovisiva divisa in due parti che, inizierà con questo evento e si completerà ad Agosto con “Suite Nina - Am I? - uno studio pop” Lo spettacolo  nasce come una ricerca in ambito musicale che solo successivamente si è sviluppata come studio teatrale attorno ad un testo (Calderón di Pasolini) e ad un'immagine pittorica (Las meninas di Velázquez). Dalla “Partita in la minore per flauto solo" di Johann Sebastian Bach, eseguita dal fagotto di Edoardo Capparucci, alle parole di Pasolini, interpretate da Federica Perelli e Livia D’Ingegno, rispettivamente nei ruoli di Rosaura e Stella, a loro volta nei corpi plastici dell’infante Margherita e delle due damigelle d'onore.
 
Il 18 giugno spazio per il teatro politico con una lettura interpretata in chiave rock del testo “La Morale Anarchica” di Pëtr Alekseevič Kropotkin. Alla voce di Emanuele Bilotta si affianca la musica rock dei “Pandora”, Andrea Capone Braga, Valerio Urbani e Gianmarco Iagrosso, il tutto impreziosito dalla voce della vocalist Valeria Berardi.
 
Dal 19 giugno, per i successivi weekend del mese, spazio alle restituzioni dei laboratori presenti all'interno della scuola di Catartica Teatro, con due studi teatrali dedicati alla figura di Caligola e all’Orestea e a vari proiezioni di corti cinematografici dal titolo "Horror Vacui/Visioni d’insieme".
 
Tra Luglio e Settembre sono molti i titoli in programma e diversi gli spettacoli selezionati per importanti festival.
 
Luglio, ospiti, da Napoli, la compagnia Ari.Te.Na. Teatro con lo spettacolo “’E cammarere” che quest'anno è valso il premio di Miglior Regia a Fabio Di Gesto e di Migliori Attrici ex equo, alle due interpreti, Maria Claudia Pesapane e Francesca Morgante al Roma Fringe Festival. Rielaborazione de “Le serve” di Jean Genet in cui due inquietanti cameriere di un basso napoletano giocano ad imitare la propria padrona: l’immedesimazione in cui entrambe si calano diventa ben presto pericolosa e impossibile da controllare. Nello stesso mese, il weekend del 23-24-25 Ivan Gasbarrini proporrà “Concerto per Zarathustra”. Una lettura che assumerà la forma di concerto: allo strumento-voce di Alberto Brichetto, che interpreterà il testo come uno spartito, faranno da contrappunto la chitarra di Marcos Vicari, i fiati di Edoardo Capparucci, il violino di Valeria Catanzaro e la videoarte di Ivan Gasbarrini, in un amalgama di musica e parole, di epos e pathos. Una cerimonia profana, che attraverso le parole inquietanti e maestose del grande filosofo-profeta, toccherà i temi fondamentali dell'esistenza umana, guidando lo spettatore in un viaggio al di là della morale e di ogni luogo comune. La programmazione del mese vedrà in scena anche Paolo Pioppini e Rita Anselmi, diretti da Antonella Maddonni, per “Scialla”, spettacolo finalista al concorso "Passioni" del Teatro Le Sedie di Roma e David Capoccetti con “Voto a perdere”, con il quale si è aggiudicato il premio di miglior attore al festival “Drammaturgica” al teatro Hamlet di Roma. A chiudere la programmazione mensile, Anna Carrera porterà in scena “Gemelle” con Letizia Fazio e Ausilia Muscianese, liberamente tratto da Manola di Margaret Mazzantini, che racconta la storia di due gemelle completamente diverse che si scopriranno essere due diverse facce della stessa medaglia.
 
Ad Agosto, nel weekend del 6-7-8 la rassegna ospiterà Marco Zordan e Raffaele Balzano con lo spettacolo scritto, diretto, interpretato e musicato “Canzoni di Grazia e Giustizia”. Ci sono fatti ed episodi della nostra storia recente, rimasti emblematici per la loro  ingiustizia e ci sono musicisti che quei fatti li hanno presi e resi arte, tentando attraverso le parole di rendergliela. "Canzoni di Grazia e Giustizia" è uno spettacolo musicale che racconta i fatti spesso nascosti, che stanno dietro a quelle canzoni e che sono stati di ispirazione a quei brani. Uno spettacolo che renda onore a quelle storie, in un esercizio di memoria ed emozione collettiva che la musica e il teatro sanno dare. Dylan, U2, Joan Baez, sono solo alcuni degli artisti, cantati e raccontati.  Sarà, inoltre, riproposto lo spettacolo “Ero 70”, in cui David Capoccetti, diretto da Emanuele Bilotta, racconta in un lungo monologo tragicomico l’evoluzione dell’eroina negli anni ‘70, che ha debuttato al Teatro del Lido di Ostia la scorsa estate ed è stato selezionato per la rassegna “ Controvento” presso il Teatro Palapartenope di Napoli.
 
Settembre lo spettacolo “Chi è la Bestia? Manson vs Bugliosi”, spettacolo incentrato sul processo a Charles Manson, semifinalista del Premio Scenario 2019.
 
ALTRE INFORMAZIONI
🎫Per quanto riguardo i costi di ingresso allo spettacolo, l'associazione organizzatrice dell’evento ha pensato a diverse formule per rendere accessibile il teatro a tutti, anche con continuità.
 
< Capiamo bene che per una famiglia composta da genitori e figli sia una spesa recarsi assieme a teatro, come anche per un ragazzo che ancora non ha una sua stabilità economica, proprio per questo abbiamo pensato a una riduzione per gli under 12 e una per gli under 30 oltre che a sconti per chi viene a due spettacoli consecutivi – spiega il presidente, Emanuele Bilotta – Dopo un anno di fermo, con tutte le limitazioni del caso, vogliamo creare un evento che possa essere un punto di riferimento per la zona, dove il buon teatro e la natura si incontrino dando vita ad un momento di crescita per tutti>
 
Per gli spettacoli è raccomandata una prenotazione, affinché meglio si possano gestire tutte  le forme di messa in sicurezza del luogo. Per informazioni e prenotazioni si può contattare, anche tramite WhatsApp, il numero  377 295 0646.
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FUMETTI
 
NOVITÁ
 
TITOLO
WOMEN IN COMICS
Venticinque grandi fumettiste americane per la prima volta in mostra in Europa.
E solo a Roma, anche le tavole di RainaTelgemeier.
 
DOVE e QUANDO
Palazzo Merulana – Roma
Dal 28 maggio  all’11 luglio 2021


DETTAGLI
Arriva a Roma, direttamente da New York, in esclusiva europea, la mostra Women in Comics curata da KimMunson e dalla leggendaria Trina Robbins. La straordinaria collettiva di 25 artiste che “hanno fatto la Storia del fumettonordamericano”,in programma dal 28 maggio 2021 a Palazzo Merulana, è promossa dall’Ambasciata degli Stati Uniti in Italia e co-prodotta da ARF! Festival e Comicon.
 
L’esposizione originaleè stata allestita una sola volta nel 2020 alla Galleria della prestigiosa Society of Illustrators di New York, lAssociazione professionale fondata da Henry S. Fleming nel 1901 (oggi diretta da Anelle Miller) che, oltre alle mostre, dal 1959 ogni anno, produce e pubblica IllustratorsAnnual, considerato uno dei più importanti cataloghi di illustrazione del mondo.
Composta da 90 opere originali la mostra Women in Comics, che aprirà il 28 maggio a Palazzo Merulana, propone una storia di autodeterminazione dei comics nordamericani grazie alle sue 25 protagoniste che, dal fumetto vintage degli anni ’50 al graphicnovel più autoriale, esplorando temi come amore, sessualità, creatività, discriminazione, indipendenza, attraversa la psichedelia degli anni ’70 e del fumetto underground, fino alla scena contemporanea mainstream di Marvel e DC Comics.
 
“Questa mostra” - sottolinea la curatriceKimMunson - “è una rappresentazione dell'ampia gamma e diversità delle donne che operano nei fumetti e dei tanti generi in cui stanno lavorando, siano esse memorie personali, storie per bambini, di supereroi, di genere epico/fantasy, o ancora nel graphicjournalism e nella grafica editoriale.”
 
Accanto alle tavole di Trina Robbins, vera e propria icona militante” del fumetto underground e dellattivismo femminista che nel 1986 è stata la prima fumettista della storia a disegnare WonderWoman per una major come la DC Comics, saranno presenti opere originali di Afua Richardson e Alitha Martinez (entrambe autrici e attiviste, vincitrici dellEisner Award per il loro lavoro su World of  Wakanda della Marvel, serie spin-off del già “politico” Black Panther di Ta-NehisiCoates), di ColleenDoran (che ha disegnato sui testi di sceneggiatori del calibro di Neil Gaiman e Alan Moore), di EmilFerris, il cui graphicnovel La mia cosa preferita sono i mostri (pubblicato in Italia da Bao Publishing) è diventato un vero successo editoriale di critica e pubblico, premiato anche con il Fauve dOr al Festival Internazionale di Angoulême come Miglior fumetto dellanno” del 2018 e di AnnTelnaesPremio Pulitzercomevignettista del Washington Post.
E ancora: EbonyFlowers (autrice di Hot Comb, considerato da Guardian, Washington Post e Believer uno dei migliori libri del 2019), Trinidad Escobar (fumettista e poetessa filippina di San Francisco, dove insegna al California College of the Arts), TillieWalden (Su un raggio di sole, Bao), Joyce Farmer (Special Exits, Eris Edizioni) e a grande sorpresa, solo per l’edizione italiana, anche le tavole di RainaTelgemeier,la fumettista bestseller con le più alte vendite di libri negli USA (e nel mondo), vincitrice di cinque Eisner Awards, che nei suoi straordinari graphicnovel per ragazzi affronta con grande delicatezza le problematiche preadolescenziali.
 
"Abbiamo accettato davvero con grande piacere e  convinzione di ospitare  a Palazzo Merulana la mostra “ Women In Comics” perché, come Coopculture (cooperativa formata in prevalenza da donne),  condividiamo e ci riconosciamo nei valori incarnati dalle 25 artiste che espongono le loro opere e che hanno fatto la Storia del fumetto nordamericano - afferma Letizia Casuccio, direttrice di CoopCulture - Pensiamo a Trina Robbins (vera e propria icona “militante” del fumetto underground),  ad Afua Richardson e Alitha Martinez (afroamericane e attiviste) e a tutte le altre donne che hanno espresso nella loro arte la volontà di autodeterminazione andando oltre una prospettiva solo di genere. Siamo coinvolti dalla loro capacità di farci crescere ed evolvere con la sensibilità del loro racconto e della rappresentazione di temi come l'amore, la sessualità, la creatività, la lotta alla discriminazione e l'indipendenza. Per noi tutti e per il pubblico che la visiterà, questa mostra sarà di certo un'occasione di arricchimento umano e di interrelazione sociale verso il bene comune".
 
Quando l’Ambasciata USA di Roma ci ha proposto di portare in Italia questa mostra, ne siamo stati subito entusiasti. Non solo perché perfettamente coerente alle linee di etica e diritto umano che da sempre esprimiamo con ARF! Festival, ma anche per il livello artistico e culturale delle autrici coinvolte -racconta Stefano “S3Keno” Piccoli, direttore di ARF! e curatore dell’edizione italiana di Women in comics - Inoltre, dopo i seguitissimi talk in diretta dagli Stati Uniti con le artiste americane, siamo davvero felici di poter annunciare,finalmente, anche gli incontri in presenza a Palazzo Merulanacon cinque professioniste del fumetto italiano come Katja Centomo, Lorenza Di Sepio, Annalisa Leoni, Maria Grazia Mirabella e Simona Binni e sottolineare come l’affermazione di un’autrice - anche se non esplicitamente schierata in tematiche femministe, di identità di genere, transessualità, etc. - in un ambiente storicamente maschile e maschilista come quello dell’editoria a fumetti, sia già essa stessa un grande segno di cambiamento sociale, un atto politico. Su questo ragionamento, anche la mia scelta curatoriale di aggiungere a sorpresa le tavole di RainaTelgemeier,è un segno fortissimo di questa autodeterminazione femminile!”
 
Anche Rodney Ford,Cultural Affairs Officerdell’Ambasciata degli Stati Unitiin Italia,afferma: “Siamo molto lieti di assistere all'inaugurazione della mostra, che rappresenta il culmine del percorso Women in Comics iniziato a febbraio. Sono stati mesi di incontri e riflessioni condivise tra artiste americane ed italiane con le giovani generazioni che hanno potuto riflettere in modo diverso ed innovativo su temi quali la violenza di genere, la giustizia sociale, le discriminazioni sul lavoro e le pari opportunità”
 
WOMEN IN COMICS: GLI INCONTRI ON LINE
Continuano gli incontri in streaming, con la curatela della fumettista e illustratrice Rita Petruccioli(Bao Publishing, Il Castoro, Mondadori) e della giornalista Francesca Torre (StayNerd.it, Inside Art), che dal 18 marzo, una volta al mese, hanno visto come protagoniste alcune delle migliori autrici di Women in Comics- in diretta dagli Stati Uniti - a confronto con cinque tra le più rappresentative colleghe italiane, su tematiche di grande rilevanza socio-culturale e attualità legate ai movimenti femministi e l’arte militante, al corpo femminile e la sua rappresentazione nel disegno, all’antirazzismo, il transfemminismo e l’intersezionalità, alla violenza e il rapporto tra generi e identità nel fumetto.
In calendario ancora un incontro, quello di giovedì10 giugno dal titoloDrawingPower: raccontare la violenza a fumetti”conTrininad Escobar (dagli USA) e Rita Petruccioli (dall’Italia), con la moderazione a cura della Casa delle donne Lucha Y Siesta.
 
WOMEN IN COMICS: IL DOCUFILM.
Completerà il programma la proiezione di SheMakes Comics della regista Marisa Stotter (RespectFilms, 2014), un film/documentario - “la storia mai raccontata delle donne nell’industria dei fumetti” - che verrà proiettato per la prima volta in Italia a ciclo continuo nella sala espositiva di Palazzo Merulana e sarà collegato ad un progetto didattico che coinvolgerà le scuole italiane.
 
WOMEN IN COMICS: GLI INCONTRI IN PRESENZA “PROFESSIONE FUMETTO”.
Nello stesso periodo della mostra, ARF! Festival a partire dal 3 giugnocurerà5 incontri in presenza dal titolo «Professione Fumetto»,per cinque settimane consecutive,aperti a tutti e a ingresso gratuito con prenotazione.
Protagoniste alcune tra le più rappresentativeartiste italiane del disegno e della scrittura: si partegiovedì 3 giugno alle 18 con Katja Centomoe La scrittura (idea, proprietà, soggetto e sceneggiatura) per proseguire venerdì 11 con Lorenza Di Sepio eIl disegno (analogico e digitale), venerdì 18 con Annalisa Leoni eLa colorazione (e le applicazioni creative), il venerdì 25 con Maria Letizia Mirabella eGrafica &lettering per concludersi venerdì 2 luglio con Simona Binni e L’editing (e il graphicnovelism).
 
ALTRE INFORMAZIONI
🎫Biglietti: Intero  10 euro  / Ridotto 8 euro
 
L’accesso alla mostra Women in Comics è libero e incluso nel biglietto di ingresso alla Collezione Cerasi presso Palazzo Merulana
 
via Merulana, 121 -  Roma
 
www.palazzomerulana.it
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ARTE
 
PROSEGUE
 
TITOLO
IMMERSIONI
La Mostra
Artisti: Ricardo Aleodor Venturi, Romolo Basili, Elisabetta Bertulli, Etty Bruni, Cristina D’Ambrosio, Maria Camilla Pallavicini, Nino Perrone, Adriana Pignataro, Elvi Ratti, Anna Ricca, Anna Romanello e Rosemary Salkin Sbiroli.
a cura di Ludovica Bartoli e Tiziano M. Todi
con il patrocinio di Regione Lazio
 
DOVE e QUANDO
Galleria Vittoria – Roma
Dal 19 maggio al 4 giugno 2021


DETTAGLI
Il 19 maggio Galleria Vittoria presenta “Immersioni”, la seconda mostra legata alla tematica ambientale a cura di Ludovica Bartoli e Tiziano M. Todi con il patrocinio di Regione Lazio e che vede coinvolti gli artisti Ricardo Aleodor Venturi, Romolo Basili, Elisabetta Bertulli, Etty Bruni, Cristina D’Ambrosio, Maria Camilla Pallavicini, Nino Perrone, Adriana Pignataro, Elvi Ratti, Anna Ricca, Anna Romanello e Rosemary Salkin Sbiroli.
 
L’incremento esponenziale della produzione e dell’utilizzo della plastica ha, di fatto, influenzato le nostre abitudini quotidiane rendendola grossomodo indispensabile. Occorre, poi, considerare il lungo tempo necessario per smaltire totalmente il materiale in seguito ad un suo breve sfruttamento.
 
Come risulta da uno studio condotto dal WWF, lo stato dei rifiuti di plastica nelle acque marine ha raggiunto oramai livelli oltremodo allarmanti: ogni anno, infatti, vengono riversati negli oceani dai 4 ai 12 milioni di tonnellate di rifiuti plastici provocando effetti devastanti non solo sulle specie animali, ma anche sull’acqua stessa. Da questo atto iniziale, infatti, si innesca una catena che coinvolge inevitabilmente anche l’uomo il quale, inconsapevolmente, ingerisce centinaia di frammenti microscopici di plastica.
 
Fino al 4 giugno, lo spazio della Galleria Vittoria ospita 12 artisti che si soffermano sugli effetti provocati dall’inquinamento da plastica sul mare, concludendo il filone ecologico avviato con il progetto Safari, con il quale condividono l’origine di tali dannose conseguenze, ovvero le attività umane.
 
La preponderanza del blu che emerge dalle opere degli autori si fonde all’allestimento specificatamente studiato per l’evento per creare un’unica installazione sensoriale che invita l’ospite ad immergersi in una nuova dimensione. I differenti linguaggi artistici si accomunano, così, per mettere in luce il problema dell’inquinamento del mare causato dalla plastica attraverso una personale lettura dei disastrosi effetti derivanti dal incosciente comportamento dell’uomo.
In tal modo, le personali interpretazioni realizzate dagli artisti invitati al progetto contribuiscono a fornire una fotografia preoccupante delle attuali condizioni oceaniche, auspicando una maggiore sensibilizzazione e consapevolezza nel pubblico.
La mostra è presentata dai testi di Sonia Brienza, Alessandra Gatti e Donatella Liuzzi.
 
ALTRE INFORMAZIONI
😊Ingresso gratuito
Per prenotare: 06.36001878
 
VISITA LA MOSTRA IN SICUREZZA.
Gli accessi allo spazio espositivo saranno contingentati per un massimo di 6 visitatori contemporaneamente ed è obbligatorio l’utilizzo della mascherina.
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PROSEGUE
 
TITOLO
Back to Nature 2021
 
DOVE e QUANDO
Villa Borghese – Roma
Dal 12 maggio 2021
 
DETTAGLI
Campidoglio, dal 12 maggio torna l’arte contemporanea a Villa Borghese con Back to Nature 2021 connuove installazioni e la mostra Arte e Natura. Opere dalle collezioni capitoline di arte contemporanea al Museo Bilotti
 
In mostra nel parco, a ingresso gratuito, nuove opere per la seconda edizione di Back to Nature, nel cui ambito al Museo Bilotti viene proposto un percorso ulteriore sul tema del rapporto tra arte e natura
 
 
Dal 12 maggio al 25 luglio 2021 il parco di Villa Borghese, uno dei parchi storici più famosi e amati di Roma, ospita la seconda edizione di Back to Nature. Arte Contemporanea a Villa Borghese, a cura di Costantino D’Orazio.
A seguito del successo riscosso nell’autunno 2020, torna con nuove opere questo progetto espositivo che riflette sul futuro del mondo e sulla necessità di costruire un nuovo rapporto con la natura.
In mostra, ad ingresso gratuito, una serie di installazioni pensate per essere esposte all’aperto e apprezzate da tutti coloro che frequenteranno il parco, appositamente progettate per l’occasione da artisti di rilievo internazionale come Loris Cecchini, Leandro Erlich, Giuseppe Gallo, Marzia Migliora, Michelangelo Pistoletto, Pietro Ruffo, Tomás Saraceno, Marinella Senatore e dal collettivo Accademia di Aracne.
 
Le opere dialogheranno con il parco, con le sue piante, gli specchi d’acqua e i viali, legate da un suggestivo movimento verso l’alto, prodotto dalla loro leggerezza, dalla trasparenza e dall’andamento delle loro forme. Passeggiare nel parco permetterà ai visitatori di sperimentare in modo del tutto inedito e innovativo la corrispondenza tra il segno contemporaneo, le architetture del parco e le piante che lo abitano.
 
Back to Nature 2021. Arte Contemporanea a Villa Borghese è promossa e prodotta da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturalicon l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura.Radio partner Dimensione Suono Soft.
 
Il progetto si avvale della collaborazione con il Conservatorio di Musica Santa Cecilia, promotore del programma di performance musicali che animeranno il festival durante il periodo di apertura, attraverso appuntamenti nel fine settimana.
 
L’esposizione coinvolge prevalentemente il Parco dei Daini el’area di Piazza di Siena con un percorso di opere che invitano i visitatori a riscoprire gli spazi del giardino in chiave contemporanea. Dalla spettacolare installazione di Leandro Erlich, che gioca sul sottile confine tra possibile e impossibile, agli elementi di Loris Cecchini che abbracciano e moltiplicano i rami di un albero, le installazioni puntano a conferire allo spazio verde un’identità rinnovata. Marinella Senatore offre al pubblico una pedana su cui esibirsi, dopo aver accolto il suo invito alla riflessione, mentre Marzia Migliora suggerisce l’idea del volo e della libertà grazie a un’opera concepita in collaborazione con le detenute del carcere femminile di Rebibbia. Il tema della libertà, della speranza e della emersione è legato anche alla scultura di Pietro Ruffo, quasi un disegno tracciato nell’aria, così come si muovono le sedie di Giuseppe Gallo, elaborate sulla forma dei rami d’albero. Dalla prima edizione di Back to Nature giungono i quattro alberi avvolti dal lavoro a maglia dell’Accademia di Aracne, mentre dal Capodanno di Roma torna rinnovato il progetto digitale di Tomás Saraceno, un affascinante concerto elaborato attraverso la campionatura dei suoni dell’universo.
A metà giugno, piazza di Siena si animerà con il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto: 100 panchine prodotte grazie al coinvolgimento di altrettanti donatori saranno disposte sul prato della piazza a formare il simbolo concepito dall’artista come segno di una nuova dimensione sociale, in cui il rapporto tra gli uomini, le donne e la natura tornerà all’armonia necessaria per costruire un futuro possibile.
 
La manifestazione è concepita come un festivalnel quale, intorno alle grandi installazioni artistiche nel verde, in dialogo armonioso con la natura, si svolgeranno performance musicali e interventi artistici volti al coinvolgimento del pubblico. I visitatori della mostra potranno interagire con le opere elaborate dagli artisti e diventare protagonisti attraverso l’interazione con alcune delle opere.
 
Del percorso di Back to Nature 2021fa parte anche il Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese che riapre al pubblico per l’occasione con la mostra Arte e Natura. Opere dalle collezioni capitoline di arte contemporanea,a cura di Antonia Arconti, Ileana Pansinoe Daniela Vasta. La mostra, dal 12 maggio al 19 settembre 2021, propone una selezione che abbraccia un ampio arco temporale dai primi decenni del XX secolo fino ai nostri giorni.
 
Il tema del rapporto tra arte e natura è affrontato in mostra accostando tra di loro opere che dialogano per rimandi formali e tematici, piuttosto che temporali, con l'intento di fornire un’ulteriore occasione di valorizzare e far conoscere dipinti, fotografie, video, sculture e soprattutto installazioni che non godono di uno spazio espositivo museale permanente ma vengono scelte a rotazione. Le opere selezionate infatti provengono tutte dalle collezioni capitoline, compresi i prestiti di UniCredit S.p.A, regolati da un comodato di lunga scadenza.
 
La selezione degli artisti contemporanei - tra gli altri Gianfranco Baruchello, Claudio Palmieri, Giancarlo Limoni, Marilù Eustachio, Giosetta Fioroni, Alfredo Jaar, Oscar Turco, Daniela Perego, Felice Levini, Marina Ballo Charmet, Olivo Barbieri, Lorenzo Durantini, Guendalina Salini, Giulia Napoleone, Alberto Vannetti - permette di analizzare una serie di differenti visioni sul tema proposto, con tecniche e mezzi diversi.
Essi sono messi in relazione anche con autori attivi nella prima metà del Novecento, quali Benedetta Cappa Marinetti, Fausto Pirandello, Umberto Prencipe, Enrico Coleman, Onorato Carlandi, a testimonianza della continuità di ricerca su questo soggetto.
 
Il percorso contempla opere a parete - tra le quali un paesaggio orientale di Isabella Ducrot, la rappresentazione dell'infinito di Maria Lai, le visioni cosmiche di Giulio Turcato e Alberto Di Fabio, la veduta del Parco dei Daini a Villa Borghese di Alessandra Giovannoni - alternate ad opere tridimensionali, come le installazioni degli artisti Ana Rewakowicz, Renato Mambor, Piero Fogliati, Ines Fontenla. Una piccola sezione di video d’artista, individuati in collaborazione con il CRDAV (Centro Ricerche Documentazione Arti Visive della Sovrintendenza) e comprendente opere di Elisa Sighicelli, Goldiechiarie Silvia Stucky, è dedicata in particolar modo all'acqua, considerata tema fondamentale per le sorti del pianeta.
 
Volutamente l’elemento antropico non è mai dominante e poche volte risulta esplicitamente visibile. Diverso il caso del bellissimo volto di donna di Ettore Tito, allegoria dedicata al vento nella delicata sezione delle Prospettive aeree. Anche la componente animale abita solo occasionalmente la mostra, e in tal senso spiccano due significative opere, i Nidi di Sissi e i Cani di Velasco Vitali.
 
Si segnala la collaborazione dell’Istituto Polacco di Roma per l’installazione dell’opera “Ponte Rotto” di Ana Rewakowicz, operazione particolare e delicata per la preparazione della composizione di acqua e zucchero con precise percentuali, dettate dall’artista, necessarie ad ottenere l’effetto ad arco della luce laser in essa proiettata.
 
ALTRE INFORMAZIONI
😊L’ingresso alla manifestazione è gratuito.
Per le visite al Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese di sabato, domenica e festivi è obbligatoria la prenotazione allo 060608 entro il giorno prima. Per gli altri giorni è fortemente consigliata.
Informazioni sul sito www.mostrabacktonature.it
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PROSEGUE
 
TITOLO
Chiostro del Bramante
presenta
ALL ABOUT BANKSY
Stesso posto, stesso artista, nuova mostra.
 
DOVE e QUANDO
Chiostro del Bramante - Roma
Dal 5 maggio 2021  al 9 gennaio 2022


DETTAGLI
Grazie a circa duecentocinquanta opere provenienti da collezioni private, Chiostro del Bramante presenta ALL ABOUT BANKSY: a Roma, dal 5 maggio 2021 al 9 gennaio 2022, una nuova mostra per scoprire tutto quel che si può sapere sull’artista sconosciuto più noto al mondo.
Scoprire, avvicinarsi, conoscere, riconoscere Banksy. Durante la nostra prima esposizione A Visual Protest (settembre 2020 – marzo 2021), data l’impossibilità di mantenere l’apertura, abbiamo lavorato perché il pubblico non rimanesse deluso, non rimanesse senza Banksy. È nata così l’idea di poter realizzare una seconda mostra, sempre dedicata
a lui e alle sue opere, e questo nostro desiderio si è realizzato grazie alla collaborazione con Butterfly & David Chaumet - Butterfly Art News, curatori del progetto.
Natalia de Marco, direzione artistica DART – Chiostro del Bramante Grazie a circa duecentocinquanta opere provenienti da collezioni private, Chiostro del Bramante presenta ALL ABOUT BANKSY: a Roma, dal 5 maggio 2021 al 9 gennaio 2022, una nuova mostra per scoprire tutto quel che si può sapere sull’artista sconosciuto più noto al mondo.
Scoprire, avvicinarsi, conoscere, riconoscere Banksy. Durante la nostra prima esposizione A Visual Protest (settembre 2020 – marzo 2021), data l’impossibilità di mantenere l’apertura, abbiamo lavorato perché il pubblico non rimanesse deluso, non rimanesse senza Banksy. È nata così l’idea di poter realizzare una seconda mostra, sempre dedicata
a lui e alle sue opere, e questo nostro desiderio si è realizzato grazie alla collaborazione con Butterfly & Davi Chaumet - Butterfly Art News, curatori del progetto.
Natalia de Marco, direzione artistica DART – Chiostro del Bramante Banksy non riesce a far smettere di parlare di sé. Dall’ultima opera sulle mura del carcere di Reading (UK), dove fu detenuto Oscar Wilde, per denunciarne lo stato di abbandono dal 2013, fino all’asta milionaria a favore del sistema sanitario britannico, con l’aggiudicazione
dell’opera Game Changer per 16,75 milioni di sterline. Così Chiostro del Bramante non può smettere di occuparsi di Banksy e di offrire, con questa nuova mostra, un approfondimento enciclopedico del suo lavoro, grazie a un’importante sezione documentaria composta da fotografie, reportage e video, una nuova occasione espositiva negli spazi rinascimentali nel centro di Roma.
Una narrazione approfondita della poetica dell’artista grazie al contributo di Butterfly & David Chaumet - Butterfly Art News, che per la prima volta hanno aperto il loro archivio, in modo così completo, per un’esposizione.
Ovunque si sente parlare di Banksy. Ma cosa sapete di lui se non che è famoso e che la sua identità è ignota? Abbiam documentato la sua carriera dall'inizio degli anni Duemila, tra la strada e le mostre e ora apriamo il nostro archivio.
Butterfly & David Chaumet - Butterfly Art News, curatori ALL ABOUT BANKSY è un catalogo ragionato da visitare, un percorso in cui scoprire opere realizzate dal 1999 fino al 2020, con sezioni tematiche sui lavori divenuti icone e sui
 temi fondamentali dell’artista: i primi Black Books, i tanti rats (topi) e poi la politica, la religione, il potere, la guerra, i diritti dell’infanzia, i fenomeni migratori, i rifugiati, la società della sorveglianza, l’ambiente, l’ecologia, il mercato dell’arte.
In mostra inediti e altrettanti approfondimenti: tra gli altri, sul parco tematico non adatto ai bambini Dismaland, sul negozio online Gross Domestic Product, sulle collaborazioni con cantanti e gruppi musicali, tra cui la ricca serie con i britannici Blur.
Opere realizzate con tecniche e supporti differenti, insieme a una contestualizzazione degli interventi pubblici e delle mostre, delle opere e delle esposizioni, tra fotografie, copertine, manifesti, locandine, libri, dischi.
Completano il percorso espositivo tre video per rivivere i momenti più significativi del percorso di Banksy, tra cui un documentario esclusivo e inedito che racconta vent’anni
di carriera dell’artista.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Una mostra organizzata da DART – Chiostro del Bramante
in collaborazione con Butterly Art News
a cura di Butterfly & David Chaumet
con il patrocinio di Regione Lazio e Assessorato Crescita Culturale Roma Capitale
media partner: Sky Arte
 
La mostra è accessibile nel rispetto e secondo le normative per il contenimento di Covid-
19.
 
www.chiostrodelbramante.it
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PROSEGUE
 
TITOLO
COLORI DEI ROMANI
Colori dei Romani. Mosaici dalle Collezioni Capitoline
Mostra a cura di Claudio Parisi Presicce, Nadia Agnoli, Serena Guglielmi
 
DOVE e QUANDO
Musei Capitolini, Centrale Montemartini – Roma
Dal 27 aprile al 15 settembre 2021  
Da martedì a domenica ore 9.00 – 19.00; Chiuso il 1° maggio L’ingresso è consentito fino a mezz’ora prima dell’orario di chiusura.

 
DETTAGLI
Dopo l’apertura di questa mattina dei Musei Capitolini, del Museo dell’Ara Pacis e dei Mercati di Traiano, oltre che del Mausoleo di Augusto, dei Fori Imperiali e del percorso pedonale dell’area archeologica del Teatro di Marcello, domani apriranno al pubblico gli altri Musei Civici e l'area archeologica del Circo Massimo. Da domani inoltre parte, alla Centrale Montemartini, la mostra Colori dei Romani. Mosaici dalle Collezioni capitoline, promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, che presenta al pubblico un’ampia selezione di mosaici, capolavori delle collezioni capitoline poco conosciuti al grande pubblico: un evento importante per raccontare, attraverso la trama colorata di queste opere, brani di storia della città di Roma, illustrando nel modo più completo i contesti originari di rinvenimento.
 
La mostra è a cura di Claudio Parisi Presicce, Nadia Agnoli e Serena Gugliemi. La progettazione e la direzione dei lavori di allestimento sono a cura degli architetti della Sovrintendenza Roberta De Marco e Monica Zelinotti, con la collaborazione di Maria Cucchi e Simonetta De Cubellis. La guida breve alla mostra è pubblicata da Campisano Editore. Organizzazione a cura di Zètema Progetto Cultura.
 
Accanto ai mosaici sono esposti anche gli affreschi e le sculture che insieme a essi costituivano l’arredo degli edifici di provenienza; questa presentazione d’insieme consente di interpretare le scelte iconografiche, i motivi decorativi, l’aspetto formale delle opere come espressione del gusto e delle esigenze dei committenti, offrendo così un significativo spaccato della società romana in un ampio periodo compreso tra il I secolo a.C. e il IV d.C.
 
La ricca e preziosa documentazione d’archivio, messa a corredo delle opere esposte, illustra i rinvenimenti con foto storiche, acquarelli e disegni, testimonianze che aiutano a raccontare il clima e le circostanze che determinarono queste scoperte: le trasformazioni urbanistiche e il fervore edilizio che caratterizzarono la storia di Roma tra gli ultimi decenni dell’800 e i primi decenni del secolo scorso, quando, parallelamente al progressivo ampliamento della città per far fronte alla sua nuova funzione di capitale d’Italia, fu scritta una delle più “fortunate” pagine dell’archeologia romana.
Alcuni dei mosaici esposti alla Centrale Montemartini sono stati presentati nel 2019 in una mostra di grande successo allestita in tre sedi dell’area geografica balcanica: la prima e la seconda dal titolo “Visioni colorate dell’antica Roma. Mosaici dai Musei Capitolini” nel National ArchaeologicalInstitute with Museumat the Bulgarian Academy of Sciences a Sofia (16 maggio-3 agosto 2019) e nella Galleria Nazionale dell’Armenia a Jerevan (9 agosto-29 settembre 2019), la terza dal titolo “Antica Roma a colori. Mosaici dai Musei Capitolini” nel Museo della Georgia Simon Janashia di Tbilisi (10 ottobre-10 dicembre 2019).
L’esposizione si articola in quattro sezioni tematiche, all’interno delle quali il percorso segue un ordine cronologico.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Promotori Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
Mostra a cura di  Claudio Parisi Presicce, Nadia Agnoli, Serena Guglielmi
Organizzazione   Zètema Progetto Cultura
Realizzazione Guida Breve Campisano Editore
 
Informazioni della mostra: Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00)
Per informazioni sugli ingressi e acquisto biglietti obbligatorio per il fine settimana www.museiincomuneroma.it.
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PROSEGUE
 
TITOLO
Chiamala Roma - Fotografie di Sandro Becchetti 1968- 2013
A cura di Silvana Bonfili e Valentina Gregori
 
DOVE e QUANDO
Museo di Roma in Trastevere – Roma
Dal 27 aprile al  5 settembre 2021


DETTAGLI
Fino al 5 settembre 2021, al Museo di Roma in Trastevere, oltre 180 immagini selezionate dall’Archivio Becchetti raccontano la complessità e unicità di Roma nella rivisitazione personale e poetica del fotografo romano
Sarà aperta al pubblico dal 27 aprile al 5 settembre 2021 al Museo di Roma in Trastevere la mostra Chiamala Roma - Fotografie di Sandro Becchetti 1968 - 2013, che presenta alcuni dei lavori più importanti realizzati dal fotografo BECCHETTI (Roma,1935-Lugnano in Teverina, 2013).
L’esposizione è promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali in collaborazione con Archivio Becchetti, Postcart edizioni, il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia e il Sistema Museo di Perugia. A cura di Silvana Bonfili con Valentina Gregori. Organizzazione Zètema Progetto Cultura. Catalogo edito Postcard.
L’ingresso è gratuito per i possessori della MIC card.
Attraverso circa 180 fotografie in bianco e nero, in gran parte vintage e selezionate dal vasto Archivio Sandro Becchetti, il percorso espositivo offre una rivisitazione personale e poetica di Roma, che caratterizza gran parte della produzione che Becchetti ha dedicato alla capitale, nel tentativo di evidenziare l’unicità di una città contraddittoria e complessa. Nelle parole di Becchetti: “Attraverso l’obiettivo delle mie Pentax osservai una città in tellurico sconvolgimento sociale.. antropologico.. segnata da un’ansia di rinnovamento capace di spaccare la gerarchia fossilizzata dalle classi sociali e di cancellare… un’antica idea di sudditanza… È in quegli anni che ho potuto conoscere e fotografare a Roma molti tra i più importanti protagonisti del mondo artistico e culturale, italiano e internazionale, dell’epoca quali Ungaretti, Borges, Pasolini, Penna, Hitchcock, de Chirico per citarne alcuni”.
Lo sguardo di Becchetti si sofferma su una città che repentinamente cambia volto, per fissare quei dettagli che non solo esaltano la sua antica e indubbia bellezza ma che svelano con ironia e affetto le trasformazioni di un territorio e dei suoi abitanti. Le persone comuni che la abitano, come le personalità che vi soggiornano per brevi o lunghi periodi, ne assorbono il clima e le suggestioni e diventano testimoni del genius loci romano, indipendentemente da dove siano fotografati – ai margini della città tra le nuove borgate e le antiche mura, o immortalati nelle stanze austere dei vecchi e storici palazzi, o tra i quadri d’autore e le tappezzerie delle abitazioni borghesi.
La mostra evidenzia, inoltre, l’importanza e il ruolo fondamentale degli archivi fotografici, sia privati che pubblici, nel ricostruire la memoria di un territorio dal punto di vista storico, sociale e soprattutto culturale.
Il percorso espositivo si snoda lungo cinque sezioni – i cui titoli sono ripresi dai testi dello stesso Becchetti (così come il titolo della mostra stessa) – e propone, a corredo delle fotografie, anche filmati, documenti cartacei d’epoca e oggetti appartenuti o realizzati dall’autore, quali macchine fotografiche e sculture in legno, esposte nelle diverse sale espositive.
In occasione della mostra sarà pubblicato un catalogo, edito dalla casa editrice romana Postcard, specializzata in fotografia – con il contributo di Vetrolatino di Lucio Caccialupi. La pubblicazione, a cura di Silvana Bonfili con Gianna Bellavia e Valentina Gregori, ripercorre attraverso le immagini fotografiche di Sandro Becchetti e di alcuni suoi scritti, le tematiche esposte e si avvale, oltre ai testi critici delle curatrici del prezioso contributo di Ascanio Celestini e di Francesco De Gregori.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Promossa da Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
In collaborazione con Archivio Becchetti, Postcart edizioni, il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia e il Sistema Museo di Perugia
Organizzazione Zètema Progetto Cultura
 
Informazioni della mostra: Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00)
www.museodiromaintrastevere.it www.museiincomune.it, www.zetema.it
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PROSEGUE
 
TITOLO
Luciano D’Alessandro. L’ultimo idealista
La prima antologica, a cura di Roberto Lacarbonara
dedicata a uno dei massimi protagonisti del fotogiornalismo italiano
 
DOVE e QUANDO
Museo di Roma in Trastevere – Roma
Dal 27 aprile al 5 settembre 2021

 
DETTAGLI
È dedicata a Luciano D’Alessandro (Napoli, 1933 - 2016), uno dei massimi interpreti italiani del reportage e dell’immagine sociale, radicale osservatore delle marginalità e delle forme di reclusione, delle utopie collettive e della loro dissoluzione, la mostra antologica Luciano D’Alessandro. L’ultimo idealista, ospitata al Museo di Roma in Trastevere dal 27 aprile al 5 settembre 2021.
 
L’esposizione è promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturalied è prodotta dallo Studio Bibliografico Marini – Archivio Luciano D’Alessandro con i servizi museali di Zetema Progetto Cultura. Acura di Roberto Lacarbonara.
L’ingresso è gratuito per i possessori della MIC card.
 
La mostra, che ripercorre, per la prima volta, circa sessant’anni di ricerca fotografica del fotografo partenopeo a cinque anni dalla sua scomparsa, rappresenta la prima antologica dopo le prestigiose mostre conseguite in vita: la collettiva a Camera 16 (Milano, 2010) con Lisetta Carmi e Mario Dondero, la retrospettiva del 2009 al Museo di Capodimonte e quella del 2006 a Villa Medici a cura di A. Bonito Oliva, la collettiva alla Maison Européenne de la Photographie di Parigi (2006) e alla Peggy Guggenheim Collection di Venezia (2005).
 
Il percorso espositivo si snoda lungo 5 sezioni tematiche:“Gli esclusi”, “Dentro le Case”, “Dentro il lavoro”, “Colera a Napoli”, “Terremoto in Irpinia”. Ognuno di questi ambiti costituisce un diverso territorio di investigazione fotografica in grado di restituire la piena consapevolezza di un autore e un intellettuale che, come pochi altri, ha saputo attraversare mezzo secolo senza retorica ma con il coraggio e l’ostinazione del giornalista, dell’osservatore, dell’ultimo idealista.
 
Dalla ricerca su “Gli Esclusi” alla metà degli anni Sessanta (1965-67) – il primo vero documento sulla condizione silenziosa dei malati mentali – ai documenti foto giornalistici per L’Espresso, Time, L’Europeo, DailyTelegraph, Die Zeit, Le monde, l’Unità e il Corriere della Sera, realizzati tra Europa, Unione Sovietica e Sudamerica, D’Alessandro testimonia la sua ostinata reinterpretazione del mondo, con le devianze e la rapida trasformazione globale. Una realtà fatta di muri e secessioni, con una crescente divergenza tra le classi sociali e con le conseguenze incontrollabili di una crescita indiscriminata.
Napoli, la terra nativa ed elettiva di D’Alessandro, la sua gente, le sue case, sono i luoghi della rigenerazione dello spirito, spazi di autenticità, dove persistono modelli rituali e paradigmi antropologici celati nelle storie della quotidianità e della semplicità.Non semplici “tessere” del visibile quotidiano, ma polemica, ammonimento, prova documentale e in certi casi, senza alcuna complicità, memoria amara.
 
A corredo della mostra anche il volume POSTCART EDIZIONI, a cura di Roberto Lacarbonara, contiene testi del curatore e i contributi di due grandi amici e colleghi di Luciano D’Alessandro: Lisetta Carmi e Gianni BerengoGardin.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Informazioni della mostra: Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00)
www.museodiromaintrastevere.it www.museiincomune.it, www.zetema.it
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PROSEGUE
 
TITOLO
"L’EREDITÀ DI CESARE E LA CONQUISTA DEL TEMPO"
I Fasti Capitolini, straordinari calendari incisi nel marmo, narrano la storia di Roma dalle sue origini agli albori dell’età imperiale grazie alla multimedialità

DOVE e QUANDO
Sala della Lupa - Musei Capitolini - Roma
Dall’8 febbraio al 31 dicembre 2021
Dal lunedì al venerdì ore 9.30-19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima)


DETTAGLI
L’eredità di Cesare e la conquista del tempo è un progetto espositivo multimediale che racconta in maniera evocativa e coinvolgente le vicende e i protagonisti della storia di Roma antica attraverso i Fasti Capitolini.
Questi straordinari calendari incisi nel marmo, dalla metà del ’500, sono esposti su disegno di Michelangelo Buonarroti sulla parete di fondo della sala della Lupa, un tempo sala dei Fasti antichi, nell’appartamento dei Conservatori, parte del complesso dei Musei Capitolini.
Tra le righe scolpite nel marmo è narrata la storia di Roma che tutti studiano sui libri scolastici e, spesso, al visitatore frettoloso sfugge la menzione di personaggi universalmente noti, Romolo, Tarquinio il Superbo, Giulio Cesare, Augusto, al pari di famose battaglie e importanti conquiste.
 
L’iniziativa, promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, è ideata e curata dalla Direzione Musei archeologici e storico-artistici. Organizzazione a cura di Zètema Progetto Cultura.
 
Attraverso il videomapping, la grafica e un commento sonoro, l’esposizione multimediale offre al pubblico gli strumenti per rintracciare sulla parete elementi che, seppure presenti all’interno del proprio bagaglio conoscitivo sulla storia di Roma, non ci si aspetta di ritrovare in quella sede e in quelle forme.
Le proiezioni avvengono direttamente sulla parete marmorea alternando il videomapping, che indica e sottolinea le parole e le frasi salienti nei calendari, a una videoproiezione classica che va a sovrapporsi alla parete stessa, quasi annullandola e trasformandola in uno schermo su cui narrare attraverso le immagini gli episodi appena rievocati dai nomi dei protagonisti evidenziati tramite il videomapping.
 
Una proposta innovativa e coinvolgente per scoprire e approfondire la storia di Roma, dalla sua fondazione (753 a.C.) alla fine dell’età repubblicana e agli albori dell’età imperiale (31 a.C.), grazie a una testimonianza storica e archeologica unica nel suo genere.
Il progetto costituirà la prima tappa di avvicinamento alla mostra “La Roma della Repubblica”, in programma nel corso del 2021 presso gli stessi Musei Capitolini. L’esposizione è concepita in continuità con “La Roma dei Re”, ospitata ai Musei Capitolini tra il 2018 e il 2019, come secondo episodio del ciclo “Il racconto dell'archeologia”.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Musei Capitolini - Palazzo dei Conservatori - Sala della Lupa e dei Fasti antichi
Piazza del Campidoglio, 1 - Roma
 
L’accesso allo spazio espositivo che ospita il progetto è gratuito per i detentori del biglietto di accesso ai Musei Capitolini, per i detentori del biglietto delle esposizioni “Il tempo di Caravaggio. Capolavori della collezione di Roberto Longhi” presso Palazzo Caffarelli e “I marmi Torlonia - Collezionare capolavori” presso Villa Caffarelli e per i detentori della Mic Card.
 
Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 - 19.00)
www.museicapitolini.org; www.museiincomune.it
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PROSEGUE
 
TITOLO
mostra
JOSEF KOUDELKA
"RADICI"
Evidenza della storia, enigma della bellezza
 
Prorogata fino al 29 agosto
 
DOVE e QUANDO
Museo dell'Ara Pacis - Roma
dal 1° febbraio al  29 agosto 2021


DETTAGLI
Tappa unica in Italia, la mostra documenta con oltre cento spettacolari immagini
lo straordinario viaggio fotografico di Koudelka alla ricerca delle radici della nostra storia nei più importanti siti archeologici del Mediterraneo
Le rovine non sono il passato,
sono il futuro che ci invita all’attenzione
e a godere del presente.
Josef Koudelka
 
Riapre al pubblico lunedì 26 aprile la mostra “Josef Koudelka. Radici. Evidenza della storia, enigma della bellezza” presso il Museo dell'Ara Pacis. Promossa nella sua unica tappa italiana da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Contrasto e Magnum Photos, organizzata da Contrasto e Zètema Progetto Cultura, con la collaborazione di Villa Medici. Académie de France à Rome e Centro Ceco, l’esposizione resterà aperta al pubblico fino al 29 agosto 2021, anche nei fine settimana con prenotazione obbligatoria come da disposizioni governative.
 
Con oltre cento spettacolari immagini panoramiche, molte delle quali di grande formato, la mostra racconta e ripercorre lo straordinario viaggio fotografico di Josef Koudelka alla scoperta delle radici della nostra storia. Il lavoro presentato è il frutto di un progetto unico nel suo genere, durato trent’anni, e realizzato esplorando e ritraendo con tenacia e continuità alcuni dei più rappresentativi e importanti siti archeologici del Mediterraneo.
 
Gli straordinari scatti in bianco e nero presentati in mostra sono realizzati dal fotografo ceco tra Siria, Grecia, Turchia, Libano, Cipro (Nord e Sud), Israele, Giordania, Egitto, Libia, Tunisia, Algeria, Marocco, Portogallo, Spagna, Francia, Albania, Croazia e naturalmente Italia. Essi accompagnano il visitatore in una inedita e personalissima riflessione sull’antico, sul paesaggio, sulla bellezza che “suscita e nutre il pensiero”. I panorami senza tempo, ricchi di anima e fascino, caratterizzati da prospettive instabili, inaspettate, ambivalenti, ben rappresentano il lessico visuale e la cifra stilistica propri di Koudelka che, rifuggendo la semplice illustrazione e documentazione delle rovine, sceglie di dare respiro a ciò che resta delle vestigia delle antiche civiltà del Mediterraneo, rappresentandole in un’eterna tensione tra ciò che è visibile e ciò che resta nascosto, tra enigma ed evidenza.
Allestita nella cornice del Museo dell’Ara Pacis, a contatto diretto con le testimonianze monumentali della grande storia di Roma, la retrospettiva Radici vuol essere un eccezionale viaggio nell’opera di uno degli ultimi grandi maestri della fotografia moderna dedicatosi alla ricerca della bellezza caotica delle rovine e del paesaggio antico, trasformati dal tempo, dalla natura, dall’uomo. Le fotografie di Koudelka, esposte in stretto dialogo con uno dei monumenti più significativi della prima età imperiale, acquistano così, in questa speciale occasione, il valore unico, forte, di immagini memorabili, in un rapporto intenso di rimandi e di echi di una memoria che a Roma più che altrove diventa presente.
Prosegue anche il ciclo di incontri on line Radici. Sguardi sulla mostra pensati e organizzati dalla Sovrintendenza Capitolina e Contrasto, insieme a Fondazione Forma per la Fotografia e con il supporto del Centro Ceco di Roma, Ambasciata della Repubblica Ceca in Italia. Dopo l’apertura con Andrea Jemolo (13 aprile) che ha proposto una riflessione su cosa significhi fotografare la città, l’architettura, la memoria, l’archeologo Emanuele Greco (11 maggio) esplorerà il contesto archeologico in cui sono state realizzate le immagini del fotografo ceco. Nei messi successivi, il geografo Franco Farinelli (8 giugno) indagherà sull’attualità del mito e sul carattere “mitologico” della fotografia di Koudelka; l’archeologo Simone Foresta (6 luglio) che descriverà quanto la fotografia contribuisca a costruire il sentimento per l’antico: bellezza e sconcerto, ordine e caos, stupore e inquietudine.
 
La retrospettiva è accompagnata dal volume Radici pubblicato da Contrasto.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Dal lunedì al venerdì, ore 9.30-19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima)
🎫Biglietto “solo Mostra”  11 € biglietto intero - 9 € biglietto ridotto
Info tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00) www.arapacis.it; www.museiincomune.it; www.zetema.it
Promossa da: Roma Culture – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali; Contrasto; Magnum Photos
Organizzazione: Contrasto e Zètema Progetto Cultura
Con la collaborazione di: Villa Medici. Académie de France à Rome; Centro Ceco
Collaborazione alla didattica e alla comunicazione: Forma
Catalogo Radici, pubblicato da Contrasto
 
Immagine: Roma, Italia, 2000_© Josef Koudelka Magnum Photos
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CINEMA
 
NOVITÁ
 
TITOLO
IL QUADERNO NERO DELL’AMORE
LA SCRITTRICE MARILÙ S. MANZINI
AL CINEMA CON LA REGIA DEL SUO SUCCESSO LETTERARIO
 
QUANDO
Dal 27 maggio

 
DETTAGLI
Marilù S. Manzini, scrittrice di successo e artista, dal 27 maggio si presenta al cinemain tutta Italia come regista del film: “Il Quaderno Nero dell’Amore” tratto dalsuo omonimo noto libro. Il romanzo, pubblicato da Rizzoli, è stato un caso letterario grazie a più di 100.000 copie vendute e oraè sul grande schermo.
La Manzini oltre alla regiae al soggetto,ha curatola sceneggiatura, individuando tra gli interpreti Emilia Verginelli, Michele Cesari, Martina Palmitesta, Pier Maria Cecchini, Roberto Calabrese, Beppe Convertini, Giulia Di Quilio e Carmen Giardina.
La trama racconta la vita privata e le avventure di tre giovani, due donne e un uomo, che accettano senza pudore la sfida di scrivere su un quaderno tutti i particolari dei momenti vissuti attenendosi alle ferree regole che questo loro gioco impone.
Ciò che “non si può dire a voce…si scrive”,il film molto apprezzato sulla scena internazionale,ha vinto nel 2020 l’ “International Women’s Film Festival” in Florida, è stato selezionato al “Ferrara Film Festival”, all’ “Hot Springs International Women’s Film Festival”, al “Love Wins Film Festival” a New York e al “Madrid Film Awards”.
Il film, la cui produzione è di Point Media con Roberto Bessi come produttore delegato, sarà presente prossimamente sia su Netflix che Amazon Prime.
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NOVITÁ
 
TITOLO
Proiezione del film “Volevo nascondermi” di Giorgio Diritti 
alla presenza di Elio Germano
 
DOVE e QUANDO
Teatro San Raffaele - Roma
30 maggio 2021, alle ore 18.30


DETTAGLI
#iostoconilcilindro
Al Teatro San Raffaele prosegue la campagna di sensibilizzazione contro la decisione del Vicariato,per arrivare ad un dialogo che ridiscuta il mancato rinnovo di gestione all’Associazione Il Cilindro che, da 40 anni, diffonde la cultura nel quartiere.
 A sostenere la causa c’è Elio Germano.
 
Con la sua attività sociale e culturale, l’Associazione Il Cilindro guida il Teatro San Raffaeleda40 annima, a seguito delmancato rinnovo del contratto di gestione da parte del Vicariato(nonostante il comune intento delle parti), la comunità teatrale e gli esponenti dell’associazione si ritroveranno per una serata a sostegno della CompagniaIl Cilindro e del direttore artisticoPino Cormani, la cui denuncia fatta in rete con un video di richiesta d’aiuto, ha sollecitato anche Elio Germano, pronto a dar voce all’associazione che da tempo opera nel quartiere del Trullo a Roma.
 
Domenica 30 maggio 2021, alle ore 18.30, sarà Elio Germano, a presentare il film pluripremiato “Volevo Nascondermi”, di Giorgio Diritti, per dare il suo sostegno al Teatro San Raffaele, che al Trullo funge da vero e proprio faro guida.  Affezionato al quartiere e allo storico teatro, l’attore non è rimasto indifferente al grido di aiuto lanciato da Cormani e dalla sua associazione, con la speranza di un cambio di rotta da parte del Vicariato.
 
L’iniziativa di protesta nasce dalla campagna #iostoconilcilindro, lanciata in rete dalle pagine ufficiali del teatro, con un video di denuncia in cui il direttore artisticochiede aiuto agli utenti, affinché questi firmino una mail di richiesta per scoprire i reali motivi per cui il Vicariato ha deciso di interrompere la corretta gestione quarantennale de Il Cilindro. In soli quattro giorni il video ha collezionato oltre 100.000 visualizzazioni, un migliaio di condivisioni e oltre 1300 mail di richiestadi spiegazioni generate dalla sottoscrizione degli utenti ed inviate al Vicariato ed al Parroco.
 
L’azione de Il Cilindro è inevitabile e prende il via dall’arrivo di una diffida da parte del Vicariato, contrapposta all’iniziale e comune interesse di rinnovo da ambedue le parti. Una diffida che non trova reale motivo e che interrompe la grande opera di diffusione di cultura che l’associazione compie nel quartiere ormai da 40 anni.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Via di San Raffaele, 6 – Roma
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MUSICA
 
NOVITÁ
 
TITOLO
Senza difese contro il mondo
il primo album di Guastavoce
per  Apogeo Records New Generation
 
DOVE
Disponibile in streaming e nei negozi


DETTAGLI
esce per Apogeo Records New Generation, Senza difese contro il mondo il primo album di Guastavoce, progetto discografico del cantautore Francesco Falco. Ad anticipare l’uscita dell’album, il singolo Nella lingua degli angeli pubblicato lo scorso 14 aprile.
Empatia, coraggio, un po’ di follia: far uscire un disco in questa fase è un azzardo che ho scelto deliberatamente di compiere, ma è anche un modo per liberare desideri in forma di canzoni in mezzo a tutta questa sofferenza”, ha spiegato Guastavoce.
“Senza difese contro il mondo” è un disco-arcobaleno, una strada che porta dall'asse mediano al mare, dove speranza e malinconia s'incrociano, intrecciandosi inestricabilmente. Racchiude canzoni di amori reali e altri impossibili, canzoni di speranza e di nostalgia; storie di librerie che chiudono e di sale-slot che aprono, immigrati che arrivano e giovani che partono.
Un disco eclettico sia nelle canzoni che nei suoni, tra il folk di "Lunedì", il rock di brani come "Dalla radice dei tuoi capelli" e "Tra le nuvole e il vento" e il cantautorato classico di "Tu vieni da un sogno" e "Nasser e il mare". Per ogni storia un colore, per ogni canzone un suono che arricchisce la tela di una sfumatura diversa, segno della sensibilità dell'artista di attingere da un paesaggio sonoro variegato.
Credits – Senza difese contro il mondo
Francesco Falco: testi e musiche, chitarre acustiche, elettriche, voci e cori
Francesco di Cristofaro: pianoforte, synth, fisarmonica
Lucio Corvino: basso
Gabriele Tinto: batteria e percussioni
Nico Giordano: viola
Marco Pescosolido: violoncello
Pietro Falco: chitarre elettriche
Charles Ferris: tromba
Alessandro Grossi: flauto
Un grazie a Francesco Giuliano, che ha arrangiato “Nella lingua degli angeli”, suonando batteria, basso e arpeggiatore.
Foto e Artwork: Vincenzo Compagnone e Paolo della Gatta
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NOVITÁ
 
TITOLO
 
“AD ESEMPIO A NOI PIACE RINO”
INSIEME PER CELEBRARE RINO GAETANO
L’album è un tributo al cantautore crotonese. Il progetto vede la partecipazione degli artisti di Isola Tobia Label, riuniti nel collettivo “Isola tobiaatypical club”
 
DOVE
Disponibile in tutti i digitalstores e, anche in copia fisica, su www.isolatobialabel.com/chiosco💻

 
DETTAGLI
Farsi prendere per mano da Rino Gaetano, dalla sua musica, dalle sue parole. Riproporle senza snaturarle, dargli nuovo fiato. Collaborare insieme per lo stesso progetto. È questo lo spirito alla base dell’album Ad esempio a noi piace rino, nato da un’idea del cantautore Porfirio Rubirosae prodotto da Carlo Mercadante con la partecipazione e l’impegno degli artisti di Isola Tobia Label riuniti nel collettivo Isola Tobia Atypical Club. Il lavoro discografico è disponibile in tutti i digitalstores e, anche in copia fisica, su www.isolatobialabel.com/chiosco; acquistando quest’ultima, tra l’altro, ci sarà la possibilità di trovare all’interno un plettro che consentirà di vincere un premio. Il progetto ha preso vita in un tempo brevissimo nel quale ci si è dovuti confrontare con le difficoltà del periodo che stiamo vivendo, legate in particolare agli spostamenti e conseguentemente al reperimento dei mezzi necessari per poterlo portare avanti. Nonostante tutto, in un mese circa, i cantautori dell’etichetta coinvolti si sono spesi senza se e senza ma –anche aiutandosi l’un l’altro – per questo tributo, che intende celebrare il cantautore crotonese a 40 anni dalla sua scomparsa e che quest’anno, fosse stato ancora con noi, avrebbe compiuto 71 anni. Un artista poliedrico e di grande valore, il cui talento tocca tantissime sfumature e linguaggi influenzando a tutt’oggi il mondo degli autori musicali. La realizzazione dell’album è stata inoltre l’occasione per dare un’opportunità di espressione a tutti gli artisti del roster, sia quelli rimasti fermi anche avendo pubblicazioni recenti, sia quelli che hanno pubblicato i loro lavori già da qualche tempo. Il risultato sono 12 tracce nelle quali ciascuno di essi ha interpretato i brani di Rino Gaetano secondo il proprio inconfondibile stile e ‘rivestendoli’ della propria personalità, pur nel rispetto dell’originale. I pezzi scelti spaziano in tutta la sua discografia, dando vita a una tracklist variegata e particolare; da qui il nome di ‘Isola Tobia Atypical Club’ che si è deciso di dare al collettivo. Infine un ulteriore apporto è stato dato da Ernesto Bassignano, che oltre a comparire nella ghosttrack (presente soltanto nella copia fisica), è anche autore del ritratto di Rino Gaetano che si trova sulla copertina dell’album.
 
In un anno vissuto tra zone rosse, restrizioni e necessità e durante il quale noi musicisti siamo stati duramente colpiti – spiega Carlo Mercadante, direttore artistico di Isola Tobia Labelcapita di sentirsi fortunati grazie a un progetto caduto fra le mani all’improvviso e che, per una serie di eventi favorevoli, è stato portato a termine con mia grande soddisfazione. Avevamo bisogno di fare squadra e abbiamo trovato l’occasione giusta. Me ne sono ancor di più reso conto quando, concluso il lavoro, con le cuffie alle orecchie ho ascoltato la tracklist definitiva e ho pensato che sì, in un periodo come questo, questo progetto ci ha ridato fiato e libertà. Siamo così diversi eppure sembra un album realizzato da un unico interprete”.
 
ALTRE INFORMAZIONI
www.isolatobialabel.com
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LIBRI
 
NOVITÁ
 
TITOLO
“DAL LETAME NASCONO I FIORI”
L’ATTESO RITORNO LETTERARIO DI VINCENZO GALATI E DELLA SUA BANDA DI “VECCHIETTI”

 
DETTAGLI
Una commedia poliziesca ironica e leggera, intelligentemente sarcastica, con protagonisti una banda di strampalati “vecchietti” capitanati dall’arzilla Olga: riusciranno con i loro metodi poco ortodossi a risolvere un caso di omicidio?
 
L’atteso ritorno di Vincenzo Galati e dei suoi energici e impavidi “vecchietti”: il 19 maggioesordirà sulla scena letteraria “Dal letame nascono i fiori”, a due anni di distanza dalla pubblicazione di “Beata Gioventù”.
Olga, già protagonista del romanzo precedente, si trova nuovamente alle prese con un caso da risolvere.
L’omicidio dell’amico Togno, un gentile e tranquillo signore, una volta agricoltore e ora dedito alla coltivazione dell’orto comunitario insieme a 5 ragazzi dai modi misteriosi, costringerà la quasi ottantenne Olga a chiedere l’aiuto dei suoi fidati amici per districare il mistero celato dietro uno strato di terra e silenzio.
“Olga Massone calzò bene in testa il cappello blu con applicazioni floreali tono su tono e bottoncini giallo oro, in modo che non le andasse fuori posto sotto il venticello primaverile. Uscì di casa congratulandosi con se stessa per lo scialle di lana grigia: faceva ancora piuttosto fresco. Si voltò, rivolse un sorriso all’uomo dai capelli bianchi che aspettava l’ascensore e si diede una rapida occhiata nello specchio dell’androne, (…) Si passò una mano sui capelli grigi per assicurarsi che la crocchia fosse a posto, uscì dal portone e diresse i suoi passi verso il centro.”
Genova con il suo intreccio di stradine fa da cornice alle avventure di Olga che, con l’aiuto di Sandro, Renato e Betta, si spingerà fino a mettere a repentaglio la sua stessa incolumità per consegnare il colpevole alla giustizia. Quest’ultima è rappresentata dal Commissario Schiappacasse e dall’ispettore Lorusso ormai avvezzi alle bizzarrie della donna ma non per questo meno preoccupati.
Tra escamotage, gite fuori porta, nascondigli e sotterfugi, Olga, aiutata dalla sua banda di vecchietti, in una Genova dal sapore di tradizione, giungerà alla conclusione, come cantato dal compianto De André, che “dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori”.
“Vico delle Mele è nel cuore del centro storico, alle spalle di Via San Luca, in quella zona che pur essendo a due passi dalla città ordinata, scivola in un mondo parallelo di scomposta e selvaggia bellezza. Nessun luogo ha per Olga tanta poesia quanto questa parte di Genova, fatta di case alte e strette, dove nelle giornate di sole la luce fende a malapena certe altezze vertiginose e batte sul selciato. Ogni volta che vi si addentra è per lei un’emozione fisica, un vortice di contrasti che le coinvolgono i sensi: l’olfatto è rapito dall’odore caldo della focaccia proveniente dai forni e da quello di rinfrescume di qualche avanzo di mercato; l’udito è frastornato da una Babele di linguaggi e cullato dalla voce rassicurante di De André, proveniente da un vecchio negozio di musica; la vista poi non riposa mai, un angolo degradato può sempre schiudersi in una piazza di intatta bellezza.”
·         Autore: Vincenzo Galati
·         Titolo: Dal letame nascono i fiori
·         Editore: Oakmond Publishing (2021)
·         Illustrazione di copertina: Giorgio Rizzo
 
SINOSSI
Olga è vicina agli ottanta ed è appassionata di enigmistica, libri gialli, vecchi film e sigarette. Ha un grande talento per la soluzione dei misteri e una spiccata propensione a cacciarsi nei pasticci, ma ha anche una vocazione per coltivare la terra. In fondo, cosa c’è di più innocuo dell’amore per l’orticoltura e il giardinaggio?
Così Olga comincia a lavorare in un orto comune senza immaginare che fiori, pomodori, insalata, zucchine e cetrioli possano essere il prologo al suo prossimo caso. E quando rinviene il cadavere di un suo amico non si fa trovare impreparata iniziando subito la sua indagine personale che la farà infilare in un ginepraio ancora più folto del solito. Per venirne fuori dovrà ricorrere all’aiuto dei suoi strampalati amici, ignari dei rischi cui si espongono.
I loro metodi, per quanto poco ortodossi, risulteranno molto efficaci per risolvere un caso che rischia di far morire… dalle risate.
 
ALTRE INFORMAZIONI
https://www.oakmond-publishing.com/it/dal-letame-nascono-i-fiori/
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IN STREAMING
 
INCONTRI VIRTUALI
 
PROSEGUE
 
TITOLO
EXPERIMENT INSTAGRAM
Teatro A dialoga con i suoi attori
in programma cinque incontri virtuali
 ogni lunedì ore 17 in diretta Instagram sul canale della Compagnia Teatro A
 
DOVE e QUANDO
 Sul canale Instagram della Compagnia Teatro A💻
Dal 31 maggio

 
DETTAGLI
L’Associazione Ariadne propone cinque nuovi appuntamenti virtuali sui propri social. Si tratta di Experiment Instagram un ciclo di videointerviste live dal 31 maggio, ogni lunedì alle ore 17, sul canale Instagram della Compagnia Teatro A a cura della giornalista Monica Menna. Presenti gli attori ed il direttore artisticoValeria Freiberg.
 
Si tratta di un dialogo confidenziale e sincero fra la giornalista e gli attori dedicato alla loro professione, al mondo del teatro in generale e della Compagnia Teatro A in particolare. Tra di essi vi sono attori impegnati nella Compagnia da diversi anni ed altri che si trovano alla loro prima esperienza con Teatro A.
Chiuderà il ciclo di incontri la videointervista alla regista Valeria Freiberg, anima dal 2013 della Compagnia Sociale di Arnaldo Ninchi “Ariadne”. Racconterà i prossimi spettacoli in programma nella stagione teatrale 2021/2022.
 
La prima intervistata è Maddalena Serratore, diplomata presso l’Accademia D’Arte del Dramma Antico “Giusto Monaco” dell'Istituto Nazionale del Dramma Antico in Siracusa. L’attrice è stata tra i protagonisti di diversi progetti teatrali curati dall’Associazione Ariadne, tra cui: "Senza Nome/Testualmente", "Le fiabe della nostra infanzia”, "Il rifugio dei teatranti" e ancora il lavoro sui progetti degli spettacoli "L'Uragano" e "L'Inizio".
Si prosegue il 7 giugno con l’attrice Cristina Colonnetti, presente stabilmente nella Compagnia Teatro A dal 2013. Recentemente ha partecipato al progetto "Senza nome/Testualmente" e al progetto "L'Uragano".
Il 14 giugno è in programma l’incontro con Alex D’Alascio, diplomato presso Fondamenta. Il 21 giugno, invece, è la volta di Andrea Stefani, diplomando presso l’Accademia Teatrale Fondamenta – La Scuola dell’Attore.
Lunedì 28 giugno previstala videointervista alla regista Valeria Freiberg, che ha ideato con l’Associazione numerose rassegne teatrali dedicate al teatro contemporaneo e alla ricerca teatrale. Tra queste in evidenza: Teatro Letterario in collaborazione con il Teatro Stabile di Potenza “F.Stabile”, Teatro Città-Project in collaborazione con Roma Capitale e la Regione Lazio, Teatro Nudo in collaborazione con Roma Capitale e la Regione Lazio.
 
CALENDARIO
31 MAGGIO: Maddalena Serratore
7 GIUGNO: Cristina Colonnetti
14 GIUGNO: Alex D’Alascio
21 GIUGNO: Andrea Stefani
28 GIUGNO: Valeria Freiberg
 
INSTAGRAM: compagniateatroa
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VIDEOCLIP MUSICALE
 
PROSEGUE
 
TITOLO
Videoclip musicale "NUN C’È CHI DIRI”
 Giornata della Legalità dedicata a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino
a cura dei fratelli Emanuele e Francesco Bunetto
 
DOVE e QUANDO
Canale Youtube www.youtube.com/c/Bellamorea/videos💻
Dal 23 maggio 2021

 
DETTAGLI
Ogni mese i BELLAMORÉA (il duo composto dagli ormai noti fratelli siciliani Bunetto) propongono un video clip  per mantenere costante il rapporto con il loro pubblico interrotto a causa del Covid19.
 
I temi trattati hanno un profondo valore sociale e sono particolarmente legati alla loro Sicilia, creati appositamente per diffondere e  valorizzare questa meravigliosa terra all’estero.
Il duo musicale catanese infatti esalta, attraverso la musica, le tradizioni popolari del mediterraneo secondo una precisa scelta artistica tesa a sollecitare la memoria storica e l’appartenenza alla Sicilia.
Attraverso tour in America, Giappone ed Europa i Bunetto con il loro gruppo hanno raggiunto migliaia di Italiani all’estero mantenendo vivo il contatto e l’identità culturale e musicale con i loro conterranei.
 
Il 23 maggio, Giornata Nazionale della Legalità,  il videoclip musicale  dei Bellamoréa “Nun c’è chi diri” rende omaggio a tutti gli eroi vittime di mafie in particolare ai due magistrati simbolo della lotta  alla mafia, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino uccisi nella strage di Capaci. Questi due Uomini sono l’emblema di chi si è sacrificato per la giustizia e ha lottato per i forti valori del vivere civile e della propria memoria.
Lo straordinario Tony Sperandeo ha interpretato con versi inediti il racconto di chi ha sacrificato la propria vita per giusta verità, gli eroi dei nostri tempi.
 
ALTRE INFORMAZIONI
FACEBOOK – www.facebook.com/fratelliBunetto
MORE MUSIC – www.youtube.com/c/Bellamorea/videos
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ARTE
 
PROSEGUE
 
TITOLO
Campidoglio, quattro incontri online per la mostra
Josef Koudelka. Radici. Evidenza della storia, enigma della bellezza
In streaming appuntamenti con il fotografo Andrea Jemolo, l’archeologo Emanuele Greco, il geografo Franco Farinelli, l’archeologo Simone Foresta
 
QUANDO e DOVE
Dal 13 aprile al 6 luglio 2021 – Canali social museo dell’Ara Pacis


DETTAGLI
Prende il via il 13 aprile il ciclo Radici. Sguardi sulla mostra: quattro incontri onlinegratuiti sui canali social del Museo dell’Ara Pacis, un approfondimento intorno alla mostra “Josef Koudelka. Radici. Evidenza della storia, enigma della bellezza” allestita presso il museo. Rispettando le disposizioni per l’emergenza sanitaria, l’esposizione sarà prorogata fino al 29 agosto 2021. La mostra è promossa nella sua unica tappa italiana da RomaCulture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Contrasto e Magnum Photos, organizzata da Contrasto e Zètema Progetto Cultura, con la collaborazione di Villa Medici. Académie de France à Rome e Centro Ceco di Roma, Ambasciata della Repubblica Ceca.
 
Gli incontri, pensati e organizzati dalla Sovrintendenza Capitolina e Contrasto, insieme a Fondazione Forma per la Fotografia e con il supporto del Centro Ceco di Roma, Ambasciata della Repubblica Ceca in Italia, avranno quattro protagonisti d’eccezione: il fotografo Andrea Jemolo (13 aprile) che proporrà una riflessione su cosa significhi fotografare la città, l’architettura, la memoria; l’archeologo Emanuele Greco (11 maggio) che esplorerà il contesto archeologico in cui sono state realizzate le immagini del fotografo ceco; il geografo Franco Farinelli (8 giugno) che indagherà sull’attualità del mito e sul carattere “mitologico” della fotografia di Koudelka; l’archeologo Simone Foresta (6 luglio) che descriverà quanto la fotografia contribuisca a costruire il sentimento per l’antico: bellezza e sconcerto, ordine e caos, stupore e inquietudine.
In un dialogo aperto e coinvolgente, ogni relatore offrirà il proprio sguardo sullo straordinario viaggio fotografico di Josef Koudelka alla scoperta delle radici della nostra storia: cento spettacolari immagini panoramiche, molte delle quali di grande formato. Il lavoro presentato è il frutto di un progetto unico nel suo genere, durato trent’anni, e realizzato esplorando e ritraendo con tenacia e continuità alcuni dei più rappresentativi e importanti siti archeologici del Mediterraneo.
 
CALENDARIO
Martedì 13 aprile ore 18.30 - Incontro con Andrea Jemolo, fotografo
Vedere per comprendere. Fotografare l’archeologia romana.
Forte dell’esperienza personale di Walls, lavoro fotografico sulle mura di Roma presentato tempo fa negli spazi del Museo dell’Ara Pacis, Andrea Jemolo propone una riflessione su cosa significhi fotografare la città, l’architettura, la memoria.
 
Martedì 11 maggio ore 18.30 - Incontro con Emanuele Greco, archeologo
Storia e storie dal Mediterraneo.
A partire da una selezione di scatti panoramici realizzati da Koudelka nel corso del suo viaggio trentennale attraverso il Mediterraneo, Emanuele Greco si soffermerà sui relativi contesti archeologici, di non sempre immediata comprensione: l’identificazione dei monumenti e delle rovine si inserirà nella ricostruzione di un quadro topografico d’insieme, con l’obiettivo di affiancare allo sguardo del fotografo ceco una lettura storica dei siti rappresentati.
 
Martedì 8 giugno ore 18.30 - Incontro con Franco Farinelli, geografo
Il percorso e la mappa. Il viaggio di Josef Koudelka alla ricerca delle radici del Mediterraneo.
L’attualità del mito si spiega, oggi, con il fatto che esso non contempla la possibilità del funzionamento spaziale del mondo, che appunto ai giorni nostri va sparendo. Ed è questa la chiave per interpretare le foto di Koudelka, che proprio perché “mitologiche”, preparano in realtà il terreno per lo sguardo futuro.
 
Martedì 6 luglio ore 18.30 - Incontro con Simone Foresta, archeologo
Impressioni, emozioni, rovine.
Bellezza e sconcerto, ordine e caos, stupore e inquietudine. Cosa ci tramettono le immagini delle rovine del mondo antico? Il dialogo, partendo dal lavoro di Josef Koudelka, rifletterà su quanto la fotografia costruisca gli attuali sentimenti del passato.
 
Gli approfondimenti proposti saranno l’occasione per guardare da diverse prospettive gli straordinari scatti in bianco e nero presentati in mostra dal fotografo ceco e realizzati tra Siria, Grecia, Turchia, Libano, Cipro (Nord e Sud), Israele, Giordania, Egitto, Libia, Tunisia, Algeria, Marocco, Portogallo, Spagna, Francia, Albania, Croazia e naturalmente Italia. Essi accompagnano il visitatore in una inedita e personalissima riflessione sull’antico, sul paesaggio, sulla bellezza che “suscita e nutre il pensiero”. I panorami senza tempo, ricchi di anima e fascino, caratterizzati da prospettive instabili, inaspettate, ambivalenti, ben rappresentano il lessico visuale e la cifra stilistica propri di Koudelka che, rifuggendo la semplice illustrazione e documentazione delle rovine, sceglie di dare respiro a ciò che resta delle vestigia delle antiche civiltà del Mediterraneo, rappresentandole in un’eterna tensione tra ciò che è visibile e ciò che resta nascosto, tra enigma ed evidenza.
 
La retrospettiva è accompagnata dal volume Radici pubblicato da Contrasto.
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UNO SGUARDO FUORI PORTA
 
ARTE
 
PROSEGUE
 
TITOLO
Le Signore dell’Arte. Storie di donne tra ‘500 e ‘600
A cura di Anna Maria BavaGioia Mori e Alain Tapié
 
DOVE e QUANDO
Palazzo Reale di Milano
Dal 27 aprile al 25 luglio 2021


DETTAGLI
Presentata alla stampa il 1 marzo e immediatamente costretta alla chiusura a causa delle restrizioni  per il contenimento della pandemia, a partire da martedì 27 aprile è finalmente possibile poter ammirare le oltre 130 opere protagoniste della mostra Le Signore dell’Arte. Storie di donne tra ‘500 e ‘600 a Palazzo Reale di Milano, che resterà aperta fino al 25 luglio 2021.
Dal 2 marzo ad oggi la mostra è stata visitata soltanto online, con le visite guidate in diretta organizzate da Arthemisia, da circa 3.000 persone. La novità delle visite guidate online ha riscosso un grande successo di pubblico e di critica, ma oggi finalmente è arrivato il momento di ammirare le opere dal vivo.
La mostra è dedicata alle più grandi artiste vissute tra ‘500 e ‘600: 34 artiste vengono riscoperte attraverso le loro opere a testimonianza di un’intensa vitalità creativa tutta al femminile, in un singolare racconto di appassionanti storie di donne già “moderne”.
Artemisia GentileschiSofonisba AnguissolaLavinia FontanaElisabetta SiraniFede GaliziaGiovanna Garzoni e non solo. Tra questi grandi nomi più conosciuti dal grande pubblico anche nuove scoperte, come la nobile romana Claudia del Bufalo, che entra a far parte di questa storia dell’arte al femminile; ma anche opere esposte per la prima volta come la Pala della Madonna dell’Itria di Sofonisba Anguissola, realizzata in Sicilia, a Paternò, nel 1578 e mai uscita prima d’ora dall’isola; così come lascia per la prima volta Palermo la pala di Rosalia Novelli Madonna  Immacolata  e  san Francesco Borgia,unica opera certa dell’artista, del 1663, della Chiesa del Gesù di Casa Professa; o la tela Matrimonio mistico di Santa Caterina di Lucrezia Quistelli del 1576, della parrocchiale di Silvano  Pietra pressoPavia.
La mostra, curata da Anna Maria BavaGioia Mori e Alain Tapié, è promossa dal Comune di Milano- Cultura e realizzata da Palazzo Reale e Arthemisia, con il sostegno di Fondazione  Bracco, e aderisce al palinsesto I talenti delle donne, promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e dedicato all’universo delle donne, focalizzando l’attenzione, per tutto il 2020 e fino ad aprile 2021, sulle loro opere, le loro priorità e le loro capacità.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Per garantire l’accesso alla mostra nel rispetto di tutti gli standard di sicurezza è fortemente consigliata la prenotazione.
Tutte le informazioni sono disponibili visitando i siti www.palazzorealemilano.it e www.lesignoredellarte.it

Da martedì 27 aprile la mostra sarà aperta da martedì a domenica dalle 10.00 alle 19:30 | ultimo ingresso un’ora prima della chiusura | lunedì chiuso.
Da martedì a venerdì la prenotazione è consigliata.

Da martedì 27 aprile la mostra sarà aperta da martedì a domenica dalle 10.00 alle 19:30 | ultimo ingresso un’ora prima della chiusura | lunedì chiuso.
Da martedì a venerdì la prenotazione è consigliata.
Sabato, domenica e festivi la prenotazione è obbligatoria e non può essere effettuata lo stesso giorno della visita.
Main sponsor della mostra Fondazione Bracco, da sempre attenta al mondo dell’arte e della scienza, con un forte focus sull’universo femminile.
Special partner Ricola.
L’evento è consigliato da Sky Arte.
Il catalogo è edito da Skira.
www.arthemisia.it

Immagine: Ginevra CantofoliGiovane donna in vesti orientali, seconda metà del XVII secolo. Olio su tela, 65x50 cm. Padova, Museo d'arte Medioevale e moderna, legato del Conte Leonardo Emo Capodilista, 186
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PROSEGUE
 
TITOLO
"I Love Lego"
 
DOVE e QUANDO
Dal 27 aprile 2021 tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 19.15 
al PALP Palazzo Pretorio di Pontedera (Pisa)

 
DETTAGLI
Martedì 27 riapre al PALP Palazzo Pretorio di Pontedera la divertentissima mostra I LOVE LEGO, che nelle prime due settimane di apertura aveva registrato ottimi numeri e grande entusiasmo da parte del pubblico: lo farà con orari estesi in modo da permettere una fruizione in sicurezza.
La mostra sarà infatti aperta dal martedì al venerdì dalle 10 alle 19.15 (ultimo ingresso alle 18,30) e il sabato e la domenica dalle 10 alle 20 (ultimo ingresso alle 19.15): nel weekend sarà obbligatoria la prenotazione, da effettuarsi sul sito www.ticket.it (sezione mostre e musei).*
Con oltre 1.000.000 di mattoncini assemblabili, in un caleidoscopio di colori e costruzioni che incantano tanto i bambini quanto gli adulti, la mostra racconta l’incredibile evoluzione di quello che, da giocattolo tra i più comuni e conosciuti, si è trasformato negli anni in vera e propria opera d’arte.
La cultura riparte e sono felice che Pontedera risponda immediatamente. – dice il Sindaco Matteo Franconi – Ci siamo attrezzati con dispositivi di controllo che permetteranno di vedere la mostra in grande sicurezza. È un segnale importante per la ripartenza e il fatto che il PALP lo faccia con una mostra così inclusiva, che è apprezzata da bambini, adulti e intere famiglie, è un bel messaggio per tutta la Città e per tutta la Regione. Anticipo anche che con gli organizzatori abbiamo deciso di prorogarla, in modo da permettere a tutti di vederla.
Una mostra pensata per sognare, divertirsi e riscoprire il proprio lato ludico e creativo scrutando tra i dettagli di interi mondi in miniatura.
Vere opere di architettura e ingegneria, decine di metri quadrati di scenari interamente realizzati con mattoncini LEGO® andranno a comporre città moderne e monumenti antichi: dalla città contemporanea ideale alle avventure leggendarie dei pirati, dai paesaggi medievali agli splendori dell’Antica Roma, ricostruiti e minuziosamente progettati coi moduli più famosi al mondo.
I LOVE LEGO è una mostra promossa dalla Fondazione per la Cultura Pontedera in collaborazione con il Comune di PontederaPALP e Arte Per Non Dormire, è organizzata da Piuma in collaborazione con Arthemisia ed è realizzata con oltre 1.000.000 di moduli. La mostra fa parte del progetto “Arte Per Non Dormire - Pontedera ed Oltre XXI Secolo”, l'ampio progetto di arte contemporanea per la Regia di Alberto Bartalini.
Milioni di mattoncini ma non solo. Tra 7 fantastici diorami costruiti grazie alla collaborazione di un gruppo di appassionati collezionisti, al PALP tante e inedite installazioni rendono la mostra unica, a dimostrare quanto semplici mattoncini siano entrati - anche per un solo momento - a far parte della vita di ciascuno e siano in grado di “creare arte a 360°”.
È il caso dell’eccezionale partnership con “Legolize”, pagina umoristica che crea installazioni comiche utilizzando proprio i LEGO. Fondata da tre ragazzi - Mattia Marangon, Samuele Rovituso e Pietro Alcaro - la pagina è nata nel 2016 e attualmente conta più di mezzo milione di fan su Instagram e altrettanti su Facebook. Legolize porterà la comicità all’interno della mostra, con speciali installazioni e “invadendo” i diorami esistenti.
Inoltre, a fare capolino tra le diverse installazioni, saranno presenti anche 17 oli ispirati a grandi capolavori della storia dell’arte reinterpretati e trasformati in “uomini lego” dall’artista contemporaneo Stefano Bolcato: unendo la sua passione per i LEGO e la sua arte - attraverso una tecnica pittorica ad olio - crea forme di assemblaggio ispirate in particolare modo dal “magnetismo” dei ritratti rinascimentali.
A dare il benvenuto ai visitatori in Piazza Curtatone e Montanara, “Testa di LEGO” di Marco Lodola. Proprio quest’ultima luminosa e sorprendente opera, che resterà definitivamente a Pontedera, è stata pensata da Alberto Bartalini come naturale collegamento con I LOVE LEGO.
La mostra I LOVE LEGO è un’occasione imperdibile per tutti gli appassionati, per le famiglie e per i più piccoli, che potranno passare una giornata da protagonisti in un’atmosfera magica e divertente che ha come protagonista quei mattoncini “prodigiosi” che ogni anno fanno giocare oltre 100 milioni di persone.

ALTRE INFORMAZIONI
Per garantire l’accesso alla mostra nel rispetto di tutti gli standard di sicurezza, si potrà anche acquistare il biglietto in loco ma è fortemente consigliata la prenotazione.
 
Salvo nuove direttive governative in merito al contenimento dell’epidemia Covid19, la mostra sarà aperta tutti i giorni dal martedì al venerdì dalle 10 alle 19.15 (ultimo ingresso alle 18,30) e il sabato e la domenica dalle 10 alle 20 (ultimo ingresso alle 19.15).
La visita prevede naturalmente l’obbligo del distanziamento sociale e quello di indossare la mascherina.
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