Kiri, continuano per questa stagione 2020-2021, le
KIROSEGNALAZIONI di KIROLANDIA blog di cooperazione dell'omonima corrente
culturale. Ogni settimana, sulla base delle tantissime proposte giunte in
redazione, selezioniamo per voi alcuni eventi da seguire a Roma con un veloce
sguardo in streaming e fuori porta.
Potete inviarci i vostri Comunicati Stampa ad una delle nostre email kiroalndia@gmail.com - info@kirolandia.com. Scriveteci e raccontateci delle vostre iniziative.
Vi ricordiamo che i suggerimenti di Kirolandia sono tripli!!!
Non solo qui nel blog ma anche attraverso le KIROSOCIALNEWS, lanci direttamente dai nostri social: Facebook, Twitter e Linkedin. È ripartita la trasmissione radiofonica, "#doyoudream kirolandia on air" su Radio Godot, e con lei anche la diffusione del KIROEVENTO DA SOGNO della settimana!
Seguite sempre gli hashtag #kirosegnalazioni #kirosocialnews #kiroventodasogno e scoprirete i selezionatissimi suggerimenti dei Kiri di Kirolandia!
Dunque per sognare con voi...
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Dunque per sognare con voi...
NOVITÁ
TITOLO
Teatro de’ Servi
presenta
APERTO DAL VIVO
La nuova micro stagione del Teatro de’ Servi, che riapre dal vivo con sei spettacoli inediti tra prosa, comicità, one man show, commedia e musical
“Dracula Crazy Reading”
dal 1 al 3 giugno 2021
“Tomorrow morning-
Domani ti sposo…Domani ti lascio”
dal 4 al 6 giugno 2021
DOVE e QUANDO
Teatro de’ Servi – Roma
Dal 18 maggio al 6 giugno 2021 - Roma
dal martedì al sabato ore 20 - domenica ore 17.30
DETTAGLI
Il Teatro de’ Servi, nel cuore di Roma, ri- apre dal vivo con una micro stagione che vuole “accorciare le distanze” tra gli artisti e gli spettatori.
Dal 18 maggio al 6 giugno, appuntamento con sei spettacoli che viaggiano tra prosa, comicità, one man show, commedia e musical per riaccendere le luci sul palcoscenico e accogliere il pubblico regalandogli nuove risate ed emozioni.
Una vera e propria festa per riappropriarsi della magia del teatro e della bellezza dell’arte a partire dal motto di #accorciamo le distanze, non solo quelle fisiche a cui ci ha costretto la pandemia, ma soprattutto quelle con la cultura a tutto tondo.
Questa settimana:
La commedia si tinge di horror, dal 1 al 3 giugno, con “Dracula Crazy Reading”, spettacolo scritto e adattato da Leonardo Buttaroni, con Diego Migeni, Yaser Mohamed, Marco Zordan, Matteo Cirillo, Ermenegildo Marciante, Alessandro Di Somma.
Una lettura inedita del romanzo di Bram Stoker, con un pizzico di Mel Brooks e Monty Python. Dracula: una commedia Horror letta da attori non troppo preparati in una sequela di errori e trovate che rendono la performance incredibilmente divertente. Errori, incongruenze e un rumorista non molto capace arricchiscono la storia esasperando i loro interpreti. I pochi attori danno voce a dozzine di personaggi divertenti, mentre raccontano la loro storia attraverso illusioni ed effetti speciali. Tra scene horror e risate avanzano leggendo il romanzo tra mille errori e soluzioni bizzarre con la sola e unica certezza: the show must go on.
---
Chiude questa micro stagione, dal 4 al 6 giugno, il musical “Tomorrow morning- Domani ti sposo…Domani ti lascio” di Laurence Mark Wythe, con la regia di Marco Simeoli e le musiche riadattate da Piero Di Blasio. Daniele Derogatis, Piero Di Blasio, Stefania Fratepietro, Valeria Monetti sono i protagonisti della commedia musicale inglese del compositore e autore Laurence Mark Wythe, che ha debuttato a Londra nel 2006. La storia, ricollocata in Italia, è semplice solo in apparenza: Marco e Jessica sono una coppia di circa trentacinque anni nella notte che precede il loro appuntamento dall’avvocato per il divorzio; Mummi e Jay sono una coppia di circa venticinque anni nella notte che precede il loro matrimonio. Entrambe le coppie mostreranno le paure, le gioie e i dolori di una firma su un pezzo di carta, sia che si tratti di divorzio, sia che si tratti di matrimonio. Ognuno di loro, inoltre, nasconde un segreto: piccolo e innocente o grande ed esplosivo. Ma, soprattutto, la storia stessa nasconde un segreto più grande. Una chiave di lettura che cambierà il modo stesso di vedere lo spettacolo. Due atti pieni di risate, riflessioni e belle canzoni, tutte originali ed adattate in italiano da Piero Di Blasio (già traduttore di “Ti Amo sei perfetto ora cambia”, “Appuntamento al buio”, “Annie Jr” e “Shrek il musical”), con un finale a sorpresa che poi, forse, tanto sorpresa non è. La regia è affidata, come sempre, alle mani esperte ed abili di Marco Simeoli, che regala al musical la tipica comicità ed ironia italiana, oltre ad un tocco di profonda riflessione e malinconia.
Teatro de’ Servi
presenta
APERTO DAL VIVO
La nuova micro stagione del Teatro de’ Servi, che riapre dal vivo con sei spettacoli inediti tra prosa, comicità, one man show, commedia e musical
“Dracula Crazy Reading”
dal 1 al 3 giugno 2021
dal 4 al 6 giugno 2021
Teatro de’ Servi – Roma
Dal 18 maggio al 6 giugno 2021 - Roma
dal martedì al sabato ore 20 - domenica ore 17.30
Il Teatro de’ Servi, nel cuore di Roma, ri- apre dal vivo con una micro stagione che vuole “accorciare le distanze” tra gli artisti e gli spettatori.
Dal 18 maggio al 6 giugno, appuntamento con sei spettacoli che viaggiano tra prosa, comicità, one man show, commedia e musical per riaccendere le luci sul palcoscenico e accogliere il pubblico regalandogli nuove risate ed emozioni.
Una vera e propria festa per riappropriarsi della magia del teatro e della bellezza dell’arte a partire dal motto di #accorciamo le distanze, non solo quelle fisiche a cui ci ha costretto la pandemia, ma soprattutto quelle con la cultura a tutto tondo.
La commedia si tinge di horror, dal 1 al 3 giugno, con “Dracula Crazy Reading”, spettacolo scritto e adattato da Leonardo Buttaroni, con Diego Migeni, Yaser Mohamed, Marco Zordan, Matteo Cirillo, Ermenegildo Marciante, Alessandro Di Somma.
Una lettura inedita del romanzo di Bram Stoker, con un pizzico di Mel Brooks e Monty Python. Dracula: una commedia Horror letta da attori non troppo preparati in una sequela di errori e trovate che rendono la performance incredibilmente divertente. Errori, incongruenze e un rumorista non molto capace arricchiscono la storia esasperando i loro interpreti. I pochi attori danno voce a dozzine di personaggi divertenti, mentre raccontano la loro storia attraverso illusioni ed effetti speciali. Tra scene horror e risate avanzano leggendo il romanzo tra mille errori e soluzioni bizzarre con la sola e unica certezza: the show must go on.
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Chiude questa micro stagione, dal 4 al 6 giugno, il musical “Tomorrow morning- Domani ti sposo…Domani ti lascio” di Laurence Mark Wythe, con la regia di Marco Simeoli e le musiche riadattate da Piero Di Blasio. Daniele Derogatis, Piero Di Blasio, Stefania Fratepietro, Valeria Monetti sono i protagonisti della commedia musicale inglese del compositore e autore Laurence Mark Wythe, che ha debuttato a Londra nel 2006. La storia, ricollocata in Italia, è semplice solo in apparenza: Marco e Jessica sono una coppia di circa trentacinque anni nella notte che precede il loro appuntamento dall’avvocato per il divorzio; Mummi e Jay sono una coppia di circa venticinque anni nella notte che precede il loro matrimonio. Entrambe le coppie mostreranno le paure, le gioie e i dolori di una firma su un pezzo di carta, sia che si tratti di divorzio, sia che si tratti di matrimonio. Ognuno di loro, inoltre, nasconde un segreto: piccolo e innocente o grande ed esplosivo. Ma, soprattutto, la storia stessa nasconde un segreto più grande. Una chiave di lettura che cambierà il modo stesso di vedere lo spettacolo. Due atti pieni di risate, riflessioni e belle canzoni, tutte originali ed adattate in italiano da Piero Di Blasio (già traduttore di “Ti Amo sei perfetto ora cambia”, “Appuntamento al buio”, “Annie Jr” e “Shrek il musical”), con un finale a sorpresa che poi, forse, tanto sorpresa non è. La regia è affidata, come sempre, alle mani esperte ed abili di Marco Simeoli, che regala al musical la tipica comicità ed ironia italiana, oltre ad un tocco di profonda riflessione e malinconia.
ALTRE INFORMAZIONI
🎫 Biglietti posto unico 18 euro
Via
del Mortaro 22 -Roma
info: 06 6795130
www.teatroservi.it
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NOVITÁ
TITOLO
Lasciare libero il passaggio
Dino Lopardo /Collettivo Itaca presentano
ION
scritto e diretto da Dino Lopardo
da un’idea di Andrea Tosi
con Alfredo Tortorelli, Andrea Tosi e Iole Franco
04|06 giugno
🎫 Biglietti posto unico 18 euro
info: 06 6795130
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Lasciare libero il passaggio
Dino Lopardo /Collettivo Itaca presentano
ION
scritto e diretto da Dino Lopardo
da un’idea di Andrea Tosi
con Alfredo Tortorelli, Andrea Tosi e Iole Franco
04|06 giugno
Teatro Basilica - Roma
dal 20 maggio 2021 al 20 giugno 2021
Sarà in scena al TeatroBasilica dal 4 al 6 giugno ION, scritto e diretto da Dino Lopardo, da un’idea di Andrea Tosi, con Alfredo Tortorelli, Andrea Tosi e Iole Franco.
Dino Lopardo/Collettivo Itaca dopo il successo di Trapanaterra (finalista In-Box ’20 e di ritorno da Primavera Dei Teatri ’20) presentano al Teatro Basilica il lavoro vincitore del premio Miglior spettacolo InDivenire 2019, che porta in scena la vicenda di silenzi e non detti di due fratelli.
Lo spettacolo, ispirato a una vicenda realmente accaduta e sollecitato da un lavoro di ricerca che parte dalla "diversità" mentale attraversando gli istituti manicomiali di Andrea Tosi, è scritto e diretto da Dino Lopardo e porta sul palco Andrea Tosi, Iole Franco e Alfredo Tortorelli.
Il lavoro muove dai concetti del diverso, del disadattamento e del pregiudizio sociale. Pochi colori in scena e pochi oggetti per raccontare lo spaccato di vita di due fratelli, Giovanni e Paolo, i quali sono divisi e segnati da un passato che li ha condizionati profondamente. Le loro giornate grigie trascorrono tra litigi e sorrisi che inevitabilmente li fanno ritornare in maniera ossessiva al loro passato, ai loro sfocati ricordi di bambini, alla presenza soffocante di un padre e alla colpa grave di uno dei due. Tale colpa forse è origine e causa di una famiglia in disfacimento e ciò ne determinerà inevitabilmente il loro destino.
Lo spettacolo è stato premiato come miglior progetto 2019 al festival InDivenire di Roma. Un lavoro di esemplare artigianato teatrale - sottolinea la motivazione del riconoscimento - un gioiello costruito su un apparente equilibrio di mondi interiori che si specchiano. Un gancio potentissimo che va ad afferrare con violenza il cuore di chi ascolta e lo costringe a fare i conti con la propria esistenza, i propri ricordi, il vissuto, il sole, il buio, i respiri, le aspirazioni, le lacrime ricacciate in gola.
Sinossi
Che cosa successe a Giovanni la sera prima del litigio furioso che ebbe con suo fratello Paolo? Di cosa parlò con lui? Che rapporto c’era tra i due? Il fratello, Paolo, è stato fin da bambino molto legato al padre, al contrario di Giovanni che invece ha sempre avuto un rapporto privilegiato con la madre. Una madre che i due fratelli hanno conosciuto in maniera differente: Giovanni la ricorda come madre affettuosa, mentre Paolo come la pazza del paese. Lei che, dopo il secondo parto, cade in una forte depressione. Paolo fin da bambino ascolta il padre parlare della madre come un peso, come una palla al piede e di Giovanni come il figlio mai voluto. Giovanni vive sulla sua pelle il non essere accettato come figlio e tacciato dal padre stesso come diverso. Un padre “Padrone”, anaffettivo, chiuso nelle sue convinzioni che non accetterà mai la condizione di suo figlio neanche davanti alla morte.
A seguire:
I Poeti Maledetti _ N.1 Io E Baudelaire _Who Wants To Live Forever? è un progetto della compagnia Biancofango dal 14 al 17 giugno 2021
Prenotazione obbligatoria
🎫Biglietto prezzo unico 15 euro
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RASSEGNA DI MICROTEATRO ARTEMIA
L’ASSURDO E IL SUO CONTRARIO
Centro Culturale Artemia – Roma
dal 21 maggio al 6 giugno
Venerdì e sabato, ore 19:00 - 19:30 - 20:00 - 20:30 – Domenica, ore 18:00 - 18:30 - 19:00 - 19:30
Il Centro Culturale Artemia chiude la stagione IN PRESENZA con una“Micro-Rassegna” di “Micro-Teatro” che si svolgerà durante tre weekend, dal 21 maggio al 6 giugno.
La “Rassegna di Micro-Teatro Artemia”nasce dall’esigenza di continuare a resistere in un momento delicato come quello che viviamo attualmente cui, causa l'oramai nota emergenza sanitaria globale, si aggiungono tante limitazioni ed ostacoli alla già complicata crisi che vive il Teatro da anni. Ma siccome il mondo dell’arte e della cultura è un mondo abitato da creativi, il Centro Culturale Artemiaha deciso di combattere questa battaglia a modo suo:CREATIVAMENTE!
BOOM!
Venerdì 4 e sabato 5 giugno, ore 19:00 - 19:30 - 20:00 - 20:30
Domenica 6 giugno, ore 18:00 - 18:30 - 19:00 - 19:30
Direzione artistica: Maria Paola Canepa
Tessera annuale 2021 nuovi soci: 3 euro
Ringraziando la collaborazione del pubblico, si prega “più che mai” di rispettare la prenotazione e di arrivare 15 minuti in anticipo.
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LA DIFFICILISSIMA STORIA DELLA VITA DI CICCIO SPERANZA
Miglior spettacolo 2020, Premio della Critica e Premio Fersen al Roma Fringe Festival
un testo di Alberto Fumagalli
regia Ludovica D’Auria e Alberto Fumagalli
con Francesco Giordano, Giacomo Bottoni e Antonio Orlando
costumi Giulio Morini
aiuto regia Tommaso Ferrero
produzione Les Moustaches, Società per Attori, Accademia Perduta Romagna Teatri
Teatro Vascello - Roma
6 giugno 2021 ore 21.00
DETTAGLI
Ciccio Speranza è un ragazzo grasso, ma leggero, con un’anima talmente delicata, che potrebbe sembrare quella di una graziosa principessa nordeuropea. Ciccio Speranza vive in una vecchia catapecchia di provincia dove si sente soffocare, come una fragile libellula rosa in una teca di plexiglass opaco. Ciccio Speranza ha un sogno troppo grande per poter rimanere in un cassetto di legno marcio: vuole danzare.
In una sperduta provincia di un’Italia sperduta, la sperduta famiglia Speranza vive da generazioni le stesse lunghissime giornate. Sebastiano è il padre di Ciccio, violento e grave come un tamburo di pelle di capra in un concerto di ottavini. Dennis è il fratello di Ciccio, con un’apertura mentale di uno che va a Bangkok e spacca tutto perché́ non sanno fare pasta, patate e cozze. Solo, in fondo, nella sua fragilità̀, Ciccio vuole scappare da quel luogo che mai ha sentito come casa. Attraverso il suo gutturale linguaggio, il suo corpo grassissimo e il suo sogno impacciato, il nostro protagonista, in tutù̀ rosa non smetterà̀ mai di danzare, raccontandoci la sua vita così come la desidera.
Ciccio appartiene ad un mondo lontano, senza alcuna possibilità̀ di esaudire il proprio sogno. Il suo destino è segnato, il suo carattere è condizionato, la sua vita è soffocata da un ambiente che gli sta stretto come un cappottino antigelo sta stretto ad un bulldog inglese. Dunque, perché́ rattrappire i propri istinti? Solo perché́ la cicogna ci ha fatto cadere lontano dalla terra promessa? Perché́ sentirsi schiacciati da una famiglia che non vuole conoscere un mondo che sta oltre il proprio campo di fagioli?
🎫Prezzo 11 euro posto unico comprensivo di servizio di prenotazione
www.teatrovascello.it
info: 065898031 promozioneteatrovascello@gmail.com
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IL CRIMINE DEL SECOLO di Fabrizio Peronaci
Quarant’anni fa l’attentato al Papa
Da nuove fonti una svolta
sul mistero di Emanuela Orlandi
L’attentato al Papa e i suoi tragici effetti collaterali, dal sequestro di Emanuela Orlandi, figlia quindicenne di un messo pontificio, agli altri casi di giovani vittime scomparse, uccise o morte in circostanze oscure. È uscito in tutta Italia il 29 aprile 2021 il nuovo libro del giornalista-scrittore Fabrizio Peronaci, “Il crimine del secolo” (Fandango), viaggio a metà tra la Grande storia e la cronaca nera dell’ultimo scorcio del Novecento. Il 13 maggio 1981 segnò un punto di non ritorno nell’estenuante contesa Est-Ovest. Il tentato omicidio di Karol Wojtyla, oltre a determinare una svolta nella Guerra Fredda, innescò una serie di ricatti e regolamenti di conti destinati a sconvolgere la vita delle famiglie coinvolte e a turbare l’opinione pubblica per decenni, fino all’oggi. Chi armò la mano di Ali Agca, estremista turco di estrema destra disponibile a qualsiasi doppio gioco? Cosa nascondevano le trame delle spie venute dal freddo e degli 007 del fronte occidentale, in perenne conflitto tra loro all’ombra del Cupolone? Le inchieste giudiziarie spaziarono in vari Paesi e durarono quasi vent’anni. La pista bulgara, con il supporto dell’Unione Sovietica,fu l’unica a sfociare in un processo e per molti è da lì che si deve partire per risolvere il mistero dei mandanti.
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FABRIZIO BORGIO
PANNI SPORCHI PER MARTINENGO
Un nuovo caso per l'investigatore privato delle Langhe
IN LIBRERIA E NEGLI STORE ONLINE
È disponibile in libreria e negli store online “Panni sporchi” (Fratelli Frilli Editori) il nuovo romanzo di Fabrizio Borgio, che vede protagonista l’investigatore privato Giorgio Martinengo.
In merito allo sfruttamento dell’uomo, lo scrittore astigiano commenta: «Perché è una realtà presente e diffusa anche nel profondo nord, perché è un'orrenda pratica che non si è mai estinta e che a dispetto dell'essere nel ventunesimo secolo, condizioni che inconsciamente credevamo appannaggio del passato sono vive e fiorenti. Il caporalato è una barbara metafora e in troppi aspetti ricorda e riflette il mondo del lavoro, oggi».
Giorgio Martinengo riesce a trovarsi lavoro anche durante un pranzo di Natale con i parenti. Tutta la famiglia, che di rado si riunisce al completo. La famiglia di Giorgio non si ama come tante altre al mondo e quando la magna Luisa, sua zia, gli propone un'indagine patrimoniale su suo marito, quell'idea in Giorgio si rafforza. Livio Baudino, lo zio mandrogno, il parente acquisito un po' spaccone ha messo Betesio, lo zio matto, in una costosa e prestigiosa casa di cura a San Costantino Belbo, piccolo comune della Langa. La retta è alta ma Livio Baudino non si fa il minimo scrupolo e oltre ad accollarsi quella spesa riesce a condurre uno stile di vita sontuoso. E senza toccare le finanze di famiglia. Questo inquieta magna Luisa e incuriosisce Giorgio che accetta. Poco tempo dopo, è contattato da una ditta di Alba, l'Eno Drink, specializzata in bevande isotoniche e bibite a base di mosto non fermentato, una derivazione dell'indotto dall'inflazionato mercato vinicolo. Giacosa, il titolare, sospetta che il suo braccio destro, il giovane e ambizioso Derek Bosso, conduca il doppio gioco con una ditta concorrente. Un ingaggio classico per Martinengo che grazie alla sua esperienza non trova particolarmente difficile da eseguire. Le cose cominciano a prendere una piega amara quando sembra che il contatto di Derek Bosso con la concorrenza sia l'affascinante Melissa Pozzo, moglie di Alessandro Baudino, il fratello minore di Livio Baudino, il quale grazie anche al suo supporto, ha appena avviato una società che si occupa delle stesse bevande della Eno Drink. Come se non bastasse, è proprio Alessandro Baudino a cercare Giorgio e ingaggiarlo per indagare sulla presunta infedeltà della moglie e il tutto mentre le indagini su Livio portano a società sospette e a una cooperativa di Canelli in odor di caporalato. Intanto, durante un torrido settembre, si preparano le vendemmie. Indagini multiple, grane di famiglia, mafie dall'est e l'aiuto di un outsider dai modi spicci e le mani pesanti attendono Martinengo e sarà tutto più difficile.
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WOMEN IN COMICS
Venticinque grandi fumettiste americane per la prima volta in mostra in Europa.
E solo a Roma, anche le tavole di RainaTelgemeier.
Palazzo Merulana – Roma
Dal 28 maggio all’11 luglio 2021
Arriva a Roma, direttamente da New York, in esclusiva europea, la mostra Women in Comics curata da KimMunson e dalla leggendaria Trina Robbins. La straordinaria collettiva di 25 artiste che “hanno fatto la Storia del fumettonordamericano”,in programma dal 28 maggio 2021 a Palazzo Merulana, è promossa dall’Ambasciata degli Stati Uniti in Italia e co-prodotta da ARF! Festival e Comicon.
E ancora: EbonyFlowers (autrice di Hot Comb, considerato da Guardian, Washington Post e Believer uno dei migliori libri del 2019), Trinidad Escobar (fumettista e poetessa filippina di San Francisco, dove insegna al California College of the Arts), TillieWalden (Su un raggio di sole, Bao), Joyce Farmer (Special Exits, Eris Edizioni) e a grande sorpresa, solo per l’edizione italiana, anche le tavole di RainaTelgemeier,la fumettista bestseller con le più alte vendite di libri negli USA (e nel mondo), vincitrice di cinque Eisner Awards, che nei suoi straordinari graphicnovel per ragazzi affronta con grande delicatezza le problematiche preadolescenziali.
Continuano gli incontri in streaming, con la curatela della fumettista e illustratrice Rita Petruccioli(Bao Publishing, Il Castoro, Mondadori) e della giornalista Francesca Torre (StayNerd.it, Inside Art), che dal 18 marzo, una volta al mese, hanno visto come protagoniste alcune delle migliori autrici di Women in Comics- in diretta dagli Stati Uniti - a confronto con cinque tra le più rappresentative colleghe italiane, su tematiche di grande rilevanza socio-culturale e attualità legate ai movimenti femministi e l’arte militante, al corpo femminile e la sua rappresentazione nel disegno, all’antirazzismo, il transfemminismo e l’intersezionalità, alla violenza e il rapporto tra generi e identità nel fumetto.
Completerà il programma la proiezione di SheMakes Comics della regista Marisa Stotter (RespectFilms, 2014), un film/documentario - “la storia mai raccontata delle donne nell’industria dei fumetti” - che verrà proiettato per la prima volta in Italia a ciclo continuo nella sala espositiva di Palazzo Merulana e sarà collegato ad un progetto didattico che coinvolgerà le scuole italiane.
Nello stesso periodo della mostra, ARF! Festival a partire dal 3 giugnocurerà5 incontri in presenza dal titolo «Professione Fumetto»,per cinque settimane consecutive,aperti a tutti e a ingresso gratuito con prenotazione.
😊Biglietti: Intero € 10,00 / Ridotto € 8,00
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IMMERSIONI
La Mostra
Artisti: Ricardo Aleodor Venturi, Romolo Basili, Elisabetta Bertulli, Etty Bruni, Cristina D’Ambrosio, Maria Camilla Pallavicini, Nino Perrone, Adriana Pignataro, Elvi Ratti, Anna Ricca, Anna Romanello e Rosemary Salkin Sbiroli.
a cura di Ludovica Bartoli e Tiziano M. Todi
con il patrocinio di Regione Lazio
Galleria Vittoria – Roma
Dal 19 maggio al 4 giugno 2021
Il 19 maggio Galleria Vittoria presenta “Immersioni”, la seconda mostra legata alla tematica ambientale a cura di Ludovica Bartoli e Tiziano M. Todi con il patrocinio di Regione Lazio e che vede coinvolti gli artisti Ricardo Aleodor Venturi, Romolo Basili, Elisabetta Bertulli, Etty Bruni, Cristina D’Ambrosio, Maria Camilla Pallavicini, Nino Perrone, Adriana Pignataro, Elvi Ratti, Anna Ricca, Anna Romanello e Rosemary Salkin Sbiroli.
In tal modo, le personali interpretazioni realizzate dagli artisti invitati al progetto contribuiscono a fornire una fotografia preoccupante delle attuali condizioni oceaniche, auspicando una maggiore sensibilizzazione e consapevolezza nel pubblico.
La mostra è presentata dai testi di Sonia Brienza, Alessandra Gatti e Donatella Liuzzi.
😊Ingresso Gratuito
Per prenotare: 06.36001878
VISITA LA MOSTRA IN SICUREZZA.
Gli accessi allo spazio espositivo saranno contingentati per un massimo di 6 visitatori contemporaneamente ed è obbligatorio l’utilizzo della mascherina.
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PROSEGUE
TITOLO
Back to Nature 2021
DOVE e QUANDO
Villa Borghese – Roma
Dal 12 maggio 2021
Per prenotare: 06.36001878
VISITA LA MOSTRA IN SICUREZZA.
Gli accessi allo spazio espositivo saranno contingentati per un massimo di 6 visitatori contemporaneamente ed è obbligatorio l’utilizzo della mascherina.
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Back to Nature 2021
Villa Borghese – Roma
Dal 12 maggio 2021
Campidoglio, dal 12 maggio torna l’arte contemporanea a Villa Borghese con Back to Nature 2021 connuove installazioni e la mostra Arte e Natura. Opere dalle collezioni capitoline di arte contemporanea al Museo Bilotti
In mostra nel parco, a ingresso gratuito, nuove opere per la seconda edizione di Back to Nature, nel cui ambito al Museo Bilotti viene proposto un percorso ulteriore sul tema del rapporto tra arte e natura
Dal 12 maggio al 25 luglio 2021 il parco di Villa Borghese, uno dei parchi storici più famosi e amati di Roma, ospita la seconda edizione di Back to Nature. Arte Contemporanea a Villa Borghese, a cura di Costantino D’Orazio.
Back to Nature 2021. Arte Contemporanea a Villa Borghese è promossa e prodotta da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturalicon l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura.Radio partner Dimensione Suono Soft.
L’esposizione coinvolge prevalentemente il Parco dei Daini el’area di Piazza di Siena con un percorso di opere che invitano i visitatori a riscoprire gli spazi del giardino in chiave contemporanea. Dalla spettacolare installazione di Leandro Erlich, che gioca sul sottile confine tra possibile e impossibile, agli elementi di Loris Cecchini che abbracciano e moltiplicano i rami di un albero, le installazioni puntano a conferire allo spazio verde un’identità rinnovata. Marinella Senatore offre al pubblico una pedana su cui esibirsi, dopo aver accolto il suo invito alla riflessione, mentre Marzia Migliora suggerisce l’idea del volo e della libertà grazie a un’opera concepita in collaborazione con le detenute del carcere femminile di Rebibbia. Il tema della libertà, della speranza e della emersione è legato anche alla scultura di Pietro Ruffo, quasi un disegno tracciato nell’aria, così come si muovono le sedie di Giuseppe Gallo, elaborate sulla forma dei rami d’albero. Dalla prima edizione di Back to Nature giungono i quattro alberi avvolti dal lavoro a maglia dell’Accademia di Aracne, mentre dal Capodanno di Roma torna rinnovato il progetto digitale di Tomás Saraceno, un affascinante concerto elaborato attraverso la campionatura dei suoni dell’universo.
A metà giugno, piazza di Siena si animerà con il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto: 100 panchine prodotte grazie al coinvolgimento di altrettanti donatori saranno disposte sul prato della piazza a formare il simbolo concepito dall’artista come segno di una nuova dimensione sociale, in cui il rapporto tra gli uomini, le donne e la natura tornerà all’armonia necessaria per costruire un futuro possibile.
La manifestazione è concepita come un festivalnel quale, intorno alle grandi installazioni artistiche nel verde, in dialogo armonioso con la natura, si svolgeranno performance musicali e interventi artistici volti al coinvolgimento del pubblico. I visitatori della mostra potranno interagire con le opere elaborate dagli artisti e diventare protagonisti attraverso l’interazione con alcune delle opere.
Del percorso di Back to Nature 2021fa parte anche il Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese che riapre al pubblico per l’occasione con la mostra Arte e Natura. Opere dalle collezioni capitoline di arte contemporanea,a cura di Antonia Arconti, Ileana Pansinoe Daniela Vasta. La mostra, dal 12 maggio al 19 settembre 2021, propone una selezione che abbraccia un ampio arco temporale dai primi decenni del XX secolo fino ai nostri giorni.
Il tema del rapporto tra arte e natura è affrontato in mostra accostando tra di loro opere che dialogano per rimandi formali e tematici, piuttosto che temporali, con l'intento di fornire un’ulteriore occasione di valorizzare e far conoscere dipinti, fotografie, video, sculture e soprattutto installazioni che non godono di uno spazio espositivo museale permanente ma vengono scelte a rotazione. Le opere selezionate infatti provengono tutte dalle collezioni capitoline, compresi i prestiti di UniCredit S.p.A, regolati da un comodato di lunga scadenza.
La selezione degli artisti contemporanei - tra gli altri Gianfranco Baruchello, Claudio Palmieri, Giancarlo Limoni, Marilù Eustachio, Giosetta Fioroni, Alfredo Jaar, Oscar Turco, Daniela Perego, Felice Levini, Marina Ballo Charmet, Olivo Barbieri, Lorenzo Durantini, Guendalina Salini, Giulia Napoleone, Alberto Vannetti - permette di analizzare una serie di differenti visioni sul tema proposto, con tecniche e mezzi diversi.
Essi sono messi in relazione anche con autori attivi nella prima metà del Novecento, quali Benedetta Cappa Marinetti, Fausto Pirandello, Umberto Prencipe, Enrico Coleman, Onorato Carlandi, a testimonianza della continuità di ricerca su questo soggetto.
Il percorso contempla opere a parete - tra le quali un paesaggio orientale di Isabella Ducrot, la rappresentazione dell'infinito di Maria Lai, le visioni cosmiche di Giulio Turcato e Alberto Di Fabio, la veduta del Parco dei Daini a Villa Borghese di Alessandra Giovannoni - alternate ad opere tridimensionali, come le installazioni degli artisti Ana Rewakowicz, Renato Mambor, Piero Fogliati, Ines Fontenla. Una piccola sezione di video d’artista, individuati in collaborazione con il CRDAV (Centro Ricerche Documentazione Arti Visive della Sovrintendenza) e comprendente opere di Elisa Sighicelli, Goldiechiarie Silvia Stucky, è dedicata in particolar modo all'acqua, considerata tema fondamentale per le sorti del pianeta.
Volutamente l’elemento antropico non è mai dominante e poche volte risulta esplicitamente visibile. Diverso il caso del bellissimo volto di donna di Ettore Tito, allegoria dedicata al vento nella delicata sezione delle Prospettive aeree. Anche la componente animale abita solo occasionalmente la mostra, e in tal senso spiccano due significative opere, i Nidi di Sissi e i Cani di Velasco Vitali.
Si segnala la collaborazione dell’Istituto Polacco di Roma per l’installazione dell’opera “Ponte Rotto” di Ana Rewakowicz, operazione particolare e delicata per la preparazione della composizione di acqua e zucchero con precise percentuali, dettate dall’artista, necessarie ad ottenere l’effetto ad arco della luce laser in essa proiettata.
😊 L’ingresso alla manifestazione è gratuito.
Per le visite al Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese di sabato, domenica e festivi è obbligatoria la prenotazione allo 060608 entro il giorno prima. Per gli altri giorni è fortemente consigliata.
Informazioni sul sito www.mostrabacktonature.it
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Chiostro del Bramante
presenta
ALL ABOUT BANKSY
Stesso posto, stesso artista, nuova mostra.
Chiostro del Bramante - Roma
Dal 5 maggio 2021 al 9 gennaio 2022
Grazie a circa duecentocinquanta opere provenienti da collezioni private, Chiostro del Bramante presenta ALL ABOUT BANKSY: a Roma, dal 5 maggio 2021 al 9 gennaio 2022, una nuova mostra per scoprire tutto quel che si può sapere sull’artista sconosciuto più noto al mondo.
Scoprire, avvicinarsi, conoscere, riconoscere Banksy. Durante la nostra prima esposizione A Visual Protest (settembre 2020 – marzo 2021), data l’impossibilità di mantenere l’apertura, abbiamo lavorato perché il pubblico non rimanesse deluso, non rimanesse senza Banksy. È nata così l’idea di poter realizzare una seconda mostra, sempre dedicata
Scoprire, avvicinarsi, conoscere, riconoscere Banksy. Durante la nostra prima esposizione A Visual Protest (settembre 2020 – marzo 2021), data l’impossibilità di mantenere l’apertura, abbiamo lavorato perché il pubblico non rimanesse deluso, non rimanesse senza Banksy. È nata così l’idea di poter realizzare una seconda mostra, sempre dedicata
dell’opera Game Changer per 16,75 milioni di sterline. Così Chiostro del Bramante non può smettere di occuparsi di Banksy e di offrire, con questa nuova mostra, un approfondimento enciclopedico del suo lavoro, grazie a un’importante sezione documentaria composta da fotografie, reportage e video, una nuova occasione espositiva negli spazi rinascimentali nel centro di Roma.
Una narrazione approfondita della poetica dell’artista grazie al contributo di Butterfly & David Chaumet - Butterfly Art News, che per la prima volta hanno aperto il loro archivio, in modo così completo, per un’esposizione.
Ovunque si sente parlare di Banksy. Ma cosa sapete di lui se non che è famoso e che la sua identità è ignota? Abbiam documentato la sua carriera dall'inizio degli anni Duemila, tra la strada e le mostre e ora apriamo il nostro archivio.
Butterfly & David Chaumet - Butterfly Art News, curatori ALL ABOUT BANKSY è un catalogo ragionato da visitare, un percorso in cui scoprire opere realizzate dal 1999 fino al 2020, con sezioni tematiche sui lavori divenuti icone e sui
temi fondamentali dell’artista: i primi Black Books, i tanti rats (topi) e poi la politica, la religione, il potere, la guerra, i diritti dell’infanzia, i fenomeni migratori, i rifugiati, la società della sorveglianza, l’ambiente, l’ecologia, il mercato dell’arte.
In mostra inediti e altrettanti approfondimenti: tra gli altri, sul parco tematico non adatto ai bambini Dismaland, sul negozio online Gross Domestic Product, sulle collaborazioni con cantanti e gruppi musicali, tra cui la ricca serie con i britannici Blur.
Opere realizzate con tecniche e supporti differenti, insieme a una contestualizzazione degli interventi pubblici e delle mostre, delle opere e delle esposizioni, tra fotografie, copertine, manifesti, locandine, libri, dischi.
Completano il percorso espositivo tre video per rivivere i momenti più significativi del percorso di Banksy, tra cui un documentario esclusivo e inedito che racconta vent’anni
di carriera dell’artista.
Una mostra organizzata da DART – Chiostro del Bramante
19.
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COLORI DEI ROMANI
Colori dei Romani. Mosaici dalle Collezioni Capitoline
Mostra a cura di Claudio Parisi Presicce, Nadia Agnoli, Serena Guglielmi
Musei Capitolini, Centrale Montemartini – Roma
Dal 27 aprile al 15 settembre 2021
Da martedì a domenica ore 9.00 – 19.00; Chiuso il 1° maggio L’ingresso è consentito fino a mezz’ora prima dell’orario di chiusura.
Dopo l’apertura di questa mattina dei Musei Capitolini, del Museo dell’Ara Pacis e dei Mercati di Traiano, oltre che del Mausoleo di Augusto, dei Fori Imperiali e del percorso pedonale dell’area archeologica del Teatro di Marcello, domani apriranno al pubblico gli altri Musei Civici e l'area archeologica del Circo Massimo. Da domani inoltre parte, alla Centrale Montemartini, la mostra Colori dei Romani. Mosaici dalle Collezioni capitoline, promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, che presenta al pubblico un’ampia selezione di mosaici, capolavori delle collezioni capitoline poco conosciuti al grande pubblico: un evento importante per raccontare, attraverso la trama colorata di queste opere, brani di storia della città di Roma, illustrando nel modo più completo i contesti originari di rinvenimento.
Alcuni dei mosaici esposti alla Centrale Montemartini sono stati presentati nel 2019 in una mostra di grande successo allestita in tre sedi dell’area geografica balcanica: la prima e la seconda dal titolo “Visioni colorate dell’antica Roma. Mosaici dai Musei Capitolini” nel National ArchaeologicalInstitute with Museumat the Bulgarian Academy of Sciences a Sofia (16 maggio-3 agosto 2019) e nella Galleria Nazionale dell’Armenia a Jerevan (9 agosto-29 settembre 2019), la terza dal titolo “Antica Roma a colori. Mosaici dai Musei Capitolini” nel Museo della Georgia Simon Janashia di Tbilisi (10 ottobre-10 dicembre 2019).
L’esposizione si articola in quattro sezioni tematiche, all’interno delle quali il percorso segue un ordine cronologico.
Promotori Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
Organizzazione Zètema Progetto Cultura
Realizzazione Guida Breve Campisano Editore
Per informazioni sugli ingressi e acquisto biglietti obbligatorio per il fine settimana www.museiincomuneroma.it.
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Chiamala Roma - Fotografie di Sandro Becchetti 1968- 2013
A cura di Silvana Bonfili e Valentina Gregori
Museo di Roma in Trastevere – Roma
Fino al 5 settembre 2021, al Museo di Roma in Trastevere, oltre 180 immagini selezionate dall’Archivio Becchetti raccontano la complessità e unicità di Roma nella rivisitazione personale e poetica del fotografo romano
Sarà aperta al pubblico dal 27 aprile al 5 settembre 2021 al Museo di Roma in Trastevere la mostra Chiamala Roma - Fotografie di Sandro Becchetti 1968 - 2013, che presenta alcuni dei lavori più importanti realizzati dal fotografo BECCHETTI (Roma,1935-Lugnano in Teverina, 2013).
L’esposizione è promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali in collaborazione con Archivio Becchetti, Postcart edizioni, il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia e il Sistema Museo di Perugia. A cura di Silvana Bonfili con Valentina Gregori. Organizzazione Zètema Progetto Cultura. Catalogo edito Postcard.
La mostra evidenzia, inoltre, l’importanza e il ruolo fondamentale degli archivi fotografici, sia privati che pubblici, nel ricostruire la memoria di un territorio dal punto di vista storico, sociale e soprattutto culturale.
Il percorso espositivo si snoda lungo cinque sezioni – i cui titoli sono ripresi dai testi dello stesso Becchetti (così come il titolo della mostra stessa) – e propone, a corredo delle fotografie, anche filmati, documenti cartacei d’epoca e oggetti appartenuti o realizzati dall’autore, quali macchine fotografiche e sculture in legno, esposte nelle diverse sale espositive.
In occasione della mostra sarà pubblicato un catalogo, edito dalla casa editrice romana Postcard, specializzata in fotografia – con il contributo di Vetrolatino di Lucio Caccialupi. La pubblicazione, a cura di Silvana Bonfili con Gianna Bellavia e Valentina Gregori, ripercorre attraverso le immagini fotografiche di Sandro Becchetti e di alcuni suoi scritti, le tematiche esposte e si avvale, oltre ai testi critici delle curatrici del prezioso contributo di Ascanio Celestini e di Francesco De Gregori.
Promossa da Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
In collaborazione con Archivio Becchetti, Postcart edizioni, il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia e il Sistema Museo di Perugia
Organizzazione Zètema Progetto Cultura
www.museodiromaintrastevere.it www.museiincomune.it, www.zetema.it
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Luciano D’Alessandro. L’ultimo idealista
La prima antologica, a cura di Roberto Lacarbonara
dedicata a uno dei massimi protagonisti del fotogiornalismo italiano
Museo di Roma in Trastevere – Roma
È dedicata a Luciano D’Alessandro (Napoli, 1933 - 2016), uno dei massimi interpreti italiani del reportage e dell’immagine sociale, radicale osservatore delle marginalità e delle forme di reclusione, delle utopie collettive e della loro dissoluzione, la mostra antologica Luciano D’Alessandro. L’ultimo idealista, ospitata al Museo di Roma in Trastevere dal 27 aprile al 5 settembre 2021.
L’ingresso è gratuito per i possessori della MIC card.
Napoli, la terra nativa ed elettiva di D’Alessandro, la sua gente, le sue case, sono i luoghi della rigenerazione dello spirito, spazi di autenticità, dove persistono modelli rituali e paradigmi antropologici celati nelle storie della quotidianità e della semplicità.Non semplici “tessere” del visibile quotidiano, ma polemica, ammonimento, prova documentale e in certi casi, senza alcuna complicità, memoria amara.
Informazioni della mostra: Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00)
www.museodiromaintrastevere.it www.museiincomune.it, www.zetema.it
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"L’EREDITÀ DI CESARE E LA CONQUISTA DEL TEMPO"
I Fasti Capitolini, straordinari calendari incisi nel marmo, narrano la storia di Roma dalle sue origini agli albori dell’età imperiale grazie alla multimedialità
Sala della Lupa - Musei Capitolini - Roma
Dal lunedì al venerdì ore 9.30-19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima)
L’eredità di Cesare e la conquista del tempo è un progetto espositivo multimediale che racconta in maniera evocativa e coinvolgente le vicende e i protagonisti della storia di Roma antica attraverso i Fasti Capitolini.
Tra le righe scolpite nel marmo è narrata la storia di Roma che tutti studiano sui libri scolastici e, spesso, al visitatore frettoloso sfugge la menzione di personaggi universalmente noti, Romolo, Tarquinio il Superbo, Giulio Cesare, Augusto, al pari di famose battaglie e importanti conquiste.
Musei Capitolini - Palazzo dei Conservatori - Sala della Lupa e dei Fasti antichi
Piazza del Campidoglio, 1 - Roma
www.museicapitolini.org; www.museiincomune.it
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mostra
JOSEF KOUDELKA
"RADICI"
Museo dell'Ara Pacis - Roma
Tappa unica in Italia, la mostra documenta con oltre cento spettacolari immagini
lo straordinario viaggio fotografico di Koudelka alla ricerca delle radici della nostra storia nei più importanti siti archeologici del Mediterraneo
Le rovine non sono il passato,
sono il futuro che ci invita all’attenzione
e a godere del presente.
Josef Koudelka
Allestita nella cornice del Museo dell’Ara Pacis, a contatto diretto con le testimonianze monumentali della grande storia di Roma, la retrospettiva Radici vuol essere un eccezionale viaggio nell’opera di uno degli ultimi grandi maestri della fotografia moderna dedicatosi alla ricerca della bellezza caotica delle rovine e del paesaggio antico, trasformati dal tempo, dalla natura, dall’uomo. Le fotografie di Koudelka, esposte in stretto dialogo con uno dei monumenti più significativi della prima età imperiale, acquistano così, in questa speciale occasione, il valore unico, forte, di immagini memorabili, in un rapporto intenso di rimandi e di echi di una memoria che a Roma più che altrove diventa presente.
Prosegue anche il ciclo di incontri on line Radici. Sguardi sulla mostra pensati e organizzati dalla Sovrintendenza Capitolina e Contrasto, insieme a Fondazione Forma per la Fotografia e con il supporto del Centro Ceco di Roma, Ambasciata della Repubblica Ceca in Italia. Dopo l’apertura con Andrea Jemolo (13 aprile) che ha proposto una riflessione su cosa significhi fotografare la città, l’architettura, la memoria, l’archeologo Emanuele Greco (11 maggio) esplorerà il contesto archeologico in cui sono state realizzate le immagini del fotografo ceco. Nei messi successivi, il geografo Franco Farinelli (8 giugno) indagherà sull’attualità del mito e sul carattere “mitologico” della fotografia di Koudelka; l’archeologo Simone Foresta (6 luglio) che descriverà quanto la fotografia contribuisca a costruire il sentimento per l’antico: bellezza e sconcerto, ordine e caos, stupore e inquietudine.
Dal lunedì al venerdì, ore 9.30-19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima)
🎫Biglietto “solo Mostra” 11 € biglietto intero - 9 € biglietto ridotto
Promossa da: Roma Culture – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali; Contrasto; Magnum Photos
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THE LAST SUPPER: THE LIVING TABLEAU
Basilica di Santa Maria in Montesanto, la Chiesa Degli Artisti di Roma
4, 5 e 6 giugno proiezione nella cappella della
Venerdì 4, sabato 5 e domenica 6 giugno per la prima volta verrà proiettato all’interno della volta della Basilica di Santa Maria in Montesanto, la Chiesa degli Artisti di piazza del Popolo “The Last Supper: the Living Tableau” lo straordinario corto metraggio sull’ultima cena di Leonardo realizzato da Armondo Linus Acosta,con la collaborazione di Vittorio Storaro, Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo.
«Come il carrello di Vittorio Storaro che arriva proprio dentro il set, noi facciamo la stessa cosa – osserva Francesca Lo Schiavo –: andiamo dentro il quadro, dentro l’anima degli apostoli e assistiamo al miracolo di Gesù. Io credo che questo interessi tutto il mondo. Mi ha molto toccato l’idea di partecipare a questa operazione, a questa realizzazione». Entusiasta del progetto anche Dante Ferretti: «Tutto è nato da quando Armondo mi ha chiamato a Roma e mi ha proposto di ricostruire l’Ultima Cena di Leonardo – spiega –. Dovevamo far diventare viva la pittura, con personaggi veri, che si muovono. Mi è sembrato molto interessante e ho detto subito di sì».
Instagram: @the_living_tableau
Facebook: The Living Tableau
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IL QUADERNO NERO DELL’AMORE
LA SCRITTRICE MARILÙ S. MANZINI
AL CINEMA CON LA REGIA DEL SUO SUCCESSO LETTERARIO
Dal 27 maggio
Marilù S. Manzini, scrittrice di successo e artista, dal 27 maggio si presenta al cinemain tutta Italia come regista del film: “Il Quaderno Nero dell’Amore” tratto dalsuo omonimo noto libro. Il romanzo, pubblicato da Rizzoli, è stato un caso letterario grazie a più di 100.000 copie vendute e oraè sul grande schermo.
La Manzini oltre alla regiae al soggetto,ha curatola sceneggiatura, individuando tra gli interpreti Emilia Verginelli, Michele Cesari, Martina Palmitesta, Pier Maria Cecchini, Roberto Calabrese, Beppe Convertini, Giulia Di Quilio e Carmen Giardina.
La trama racconta la vita privata e le avventure di tre giovani, due donne e un uomo, che accettano senza pudore la sfida di scrivere su un quaderno tutti i particolari dei momenti vissuti attenendosi alle ferree regole che questo loro gioco impone.
Ciò che “non si può dire a voce…si scrive”,il film molto apprezzato sulla scena internazionale,ha vinto nel 2020 l’ “International Women’s Film Festival” in Florida, è stato selezionato al “Ferrara Film Festival”, all’ “Hot Springs International Women’s Film Festival”, al “Love Wins Film Festival” a New York e al “Madrid Film Awards”.
Il film, la cui produzione è di Point Media con Roberto Bessi come produttore delegato, sarà presente prossimamente sia su Netflix che Amazon Prime.
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Gli occhi di Elisa
il nuovo singolo dei Dafne
per Apogeo Records New Generation
Sulle più importanti piattaforme di streaming
“Gli occhi di Elisa”, il nuovo singolo dei Dafne. Il singolo anticipa l’uscita del loro primo album “Mosaico” in uscita il prossimo 11 giugno per il roster New Generation di Apogeo Records.
Testo: Valerio Sirignano
Musiche: Dafne
Artwork: Domenico Lettera
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Senza difese contro il mondo
il primo album di Guastavoce
per Apogeo Records New Generation
disponibile in streaming e nei negozi
esce per Apogeo Records New Generation, Senza difese contro il mondo il primo album di Guastavoce, progetto discografico del cantautore Francesco Falco. Ad anticipare l’uscita dell’album, il singolo Nella lingua degli angeli pubblicato lo scorso 14 aprile.
“Empatia, coraggio, un po’ di follia: far uscire un disco in questa fase è un azzardo che ho scelto deliberatamente di compiere, ma è anche un modo per liberare desideri in forma di canzoni in mezzo a tutta questa sofferenza”, ha spiegato Guastavoce.
“Senza difese contro il mondo” è un disco-arcobaleno, una strada che porta dall'asse mediano al mare, dove speranza e malinconia s'incrociano, intrecciandosi inestricabilmente. Racchiude canzoni di amori reali e altri impossibili, canzoni di speranza e di nostalgia; storie di librerie che chiudono e di sale-slot che aprono, immigrati che arrivano e giovani che partono.
Un disco eclettico sia nelle canzoni che nei suoni, tra il folk di "Lunedì", il rock di brani come "Dalla radice dei tuoi capelli" e "Tra le nuvole e il vento" e il cantautorato classico di "Tu vieni da un sogno" e "Nasser e il mare". Per ogni storia un colore, per ogni canzone un suono che arricchisce la tela di una sfumatura diversa, segno della sensibilità dell'artista di attingere da un paesaggio sonoro variegato.
Credits – Senza difese contro il mondo
Francesco Falco: testi e musiche, chitarre acustiche, elettriche, voci e cori
Francesco di Cristofaro: pianoforte, synth, fisarmonica
Foto e Artwork: Vincenzo Compagnone e Paolo della Gatta
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INSIEME PER CELEBRARE RINO GAETANO
L’album è un tributo al cantautore crotonese. Il progetto vede la partecipazione degli artisti di Isola Tobia Label, riuniti nel collettivo “Isola tobiaatypical club”
Disponibile in tutti i digitalstores e, anche in copia fisica, su www.isolatobialabel.com/chiosco
Farsi prendere per mano da Rino Gaetano, dalla sua musica, dalle sue parole. Riproporle senza snaturarle, dargli nuovo fiato. Collaborare insieme per lo stesso progetto. È questo lo spirito alla base dell’album Ad esempio a noi piace rino, nato da un’idea del cantautore Porfirio Rubirosae prodotto da Carlo Mercadante con la partecipazione e l’impegno degli artisti di Isola Tobia Label riuniti nel collettivo Isola Tobia Atypical Club. Il lavoro discografico è disponibile in tutti i digitalstores e, anche in copia fisica, su www.isolatobialabel.com/chiosco; acquistando quest’ultima, tra l’altro, ci sarà la possibilità di trovare all’interno un plettro che consentirà di vincere un premio. Il progetto ha preso vita in un tempo brevissimo nel quale ci si è dovuti confrontare con le difficoltà del periodo che stiamo vivendo, legate in particolare agli spostamenti e conseguentemente al reperimento dei mezzi necessari per poterlo portare avanti. Nonostante tutto, in un mese circa, i cantautori dell’etichetta coinvolti si sono spesi senza se e senza ma –anche aiutandosi l’un l’altro – per questo tributo, che intende celebrare il cantautore crotonese a 40 anni dalla sua scomparsa e che quest’anno, fosse stato ancora con noi, avrebbe compiuto 71 anni. Un artista poliedrico e di grande valore, il cui talento tocca tantissime sfumature e linguaggi influenzando a tutt’oggi il mondo degli autori musicali. La realizzazione dell’album è stata inoltre l’occasione per dare un’opportunità di espressione a tutti gli artisti del roster, sia quelli rimasti fermi anche avendo pubblicazioni recenti, sia quelli che hanno pubblicato i loro lavori già da qualche tempo. Il risultato sono 12 tracce nelle quali ciascuno di essi ha interpretato i brani di Rino Gaetano secondo il proprio inconfondibile stile e ‘rivestendoli’ della propria personalità, pur nel rispetto dell’originale. I pezzi scelti spaziano in tutta la sua discografia, dando vita a una tracklist variegata e particolare; da qui il nome di ‘Isola Tobia Atypical Club’ che si è deciso di dare al collettivo. Infine un ulteriore apporto è stato dato da Ernesto Bassignano, che oltre a comparire nella ghosttrack (presente soltanto nella copia fisica), è anche autore del ritratto di Rino Gaetano che si trova sulla copertina dell’album.
www.isolatobialabel.com
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“DAL LETAME NASCONO I FIORI”
L’ATTESO RITORNO LETTERARIO DI VINCENZO GALATI E DELLA SUA BANDA DI “VECCHIETTI”.
L’omicidio dell’amico Togno, un gentile e tranquillo signore, una volta agricoltore e ora dedito alla coltivazione dell’orto comunitario insieme a 5 ragazzi dai modi misteriosi, costringerà la quasi ottantenne Olga a chiedere l’aiuto dei suoi fidati amici per districare il mistero celato dietro uno strato di terra e silenzio.
“Olga Massone calzò bene in testa il cappello blu con applicazioni floreali tono su tono e bottoncini giallo oro, in modo che non le andasse fuori posto sotto il venticello primaverile. Uscì di casa congratulandosi con se stessa per lo scialle di lana grigia: faceva ancora piuttosto fresco. Si voltò, rivolse un sorriso all’uomo dai capelli bianchi che aspettava l’ascensore e si diede una rapida occhiata nello specchio dell’androne, (…) Si passò una mano sui capelli grigi per assicurarsi che la crocchia fosse a posto, uscì dal portone e diresse i suoi passi verso il centro.”
Genova con il suo intreccio di stradine fa da cornice alle avventure di Olga che, con l’aiuto di Sandro, Renato e Betta, si spingerà fino a mettere a repentaglio la sua stessa incolumità per consegnare il colpevole alla giustizia. Quest’ultima è rappresentata dal Commissario Schiappacasse e dall’ispettore Lorusso ormai avvezzi alle bizzarrie della donna ma non per questo meno preoccupati.
Tra escamotage, gite fuori porta, nascondigli e sotterfugi, Olga, aiutata dalla sua banda di vecchietti, in una Genova dal sapore di tradizione, giungerà alla conclusione, come cantato dal compianto De André, che “dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori”.
“Vico delle Mele è nel cuore del centro storico, alle spalle di Via San Luca, in quella zona che pur essendo a due passi dalla città ordinata, scivola in un mondo parallelo di scomposta e selvaggia bellezza. Nessun luogo ha per Olga tanta poesia quanto questa parte di Genova, fatta di case alte e strette, dove nelle giornate di sole la luce fende a malapena certe altezze vertiginose e batte sul selciato. Ogni volta che vi si addentra è per lei un’emozione fisica, un vortice di contrasti che le coinvolgono i sensi: l’olfatto è rapito dall’odore caldo della focaccia proveniente dai forni e da quello di rinfrescume di qualche avanzo di mercato; l’udito è frastornato da una Babele di linguaggi e cullato dalla voce rassicurante di De André, proveniente da un vecchio negozio di musica; la vista poi non riposa mai, un angolo degradato può sempre schiudersi in una piazza di intatta bellezza.”
· Autore: Vincenzo Galati
· Titolo: Dal letame nascono i fiori
Olga è vicina agli ottanta ed è appassionata di enigmistica, libri gialli, vecchi film e sigarette. Ha un grande talento per la soluzione dei misteri e una spiccata propensione a cacciarsi nei pasticci, ma ha anche una vocazione per coltivare la terra. In fondo, cosa c’è di più innocuo dell’amore per l’orticoltura e il giardinaggio?
Così Olga comincia a lavorare in un orto comune senza immaginare che fiori, pomodori, insalata, zucchine e cetrioli possano essere il prologo al suo prossimo caso. E quando rinviene il cadavere di un suo amico non si fa trovare impreparata iniziando subito la sua indagine personale che la farà infilare in un ginepraio ancora più folto del solito. Per venirne fuori dovrà ricorrere all’aiuto dei suoi strampalati amici, ignari dei rischi cui si espongono.
I loro metodi, per quanto poco ortodossi, risulteranno molto efficaci per risolvere un caso che rischia di far morire… dalle risate.
https://www.oakmond-publishing.com/it/dal-letame-nascono-i-fiori/
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EXPERIMENT INSTAGRAM
Teatro A dialoga con i suoi attori
in programma cinque incontri virtuali
ogni lunedì ore 17 in diretta Instagram sul canale della Compagnia Teatro A
Sul canale Instagram della Compagnia Teatro A💻
L’Associazione Ariadne propone cinque nuovi appuntamenti virtuali sui propri social. Si tratta di Experiment Instagram un ciclo di videointerviste live dal 31 maggio, ogni lunedì alle ore 17, sul canale Instagram della Compagnia Teatro A a cura della giornalista Monica Menna. Presenti gli attori ed il direttore artisticoValeria Freiberg.
Chiuderà il ciclo di incontri la videointervista alla regista Valeria Freiberg, anima dal 2013 della Compagnia Sociale di Arnaldo Ninchi “Ariadne”. Racconterà i prossimi spettacoli in programma nella stagione teatrale 2021/2022.
Si prosegue il 7 giugno con l’attrice Cristina Colonnetti, presente stabilmente nella Compagnia Teatro A dal 2013. Recentemente ha partecipato al progetto "Senza nome/Testualmente" e al progetto "L'Uragano".
Il 14 giugno è in programma l’incontro con Alex D’Alascio, diplomato presso Fondamenta. Il 21 giugno, invece, è la volta di Andrea Stefani, diplomando presso l’Accademia Teatrale Fondamenta – La Scuola dell’Attore.
Lunedì 28 giugno previstala videointervista alla regista Valeria Freiberg, che ha ideato con l’Associazione numerose rassegne teatrali dedicate al teatro contemporaneo e alla ricerca teatrale. Tra queste in evidenza: Teatro Letterario in collaborazione con il Teatro Stabile di Potenza “F.Stabile”, Teatro Città-Project in collaborazione con Roma Capitale e la Regione Lazio, Teatro Nudo in collaborazione con Roma Capitale e la Regione Lazio.
31 MAGGIO: Maddalena Serratore
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Campidoglio, quattro incontri online per la mostra
“Josef Koudelka. Radici. Evidenza della storia, enigma della bellezza”
In streaming appuntamenti con il fotografo Andrea Jemolo, l’archeologo Emanuele Greco, il geografo Franco Farinelli, l’archeologo Simone Foresta
Dal 13 aprile al 6 luglio 2021 – Canali social museo dell’Ara Pacis 💻
Prende il via il 13 aprile il ciclo Radici. Sguardi sulla mostra: quattro incontri onlinegratuiti sui canali social del Museo dell’Ara Pacis, un approfondimento intorno alla mostra “Josef Koudelka. Radici. Evidenza della storia, enigma della bellezza” allestita presso il museo. Rispettando le disposizioni per l’emergenza sanitaria, l’esposizione sarà prorogata fino al 29 agosto 2021. La mostra è promossa nella sua unica tappa italiana da RomaCulture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Contrasto e Magnum Photos, organizzata da Contrasto e Zètema Progetto Cultura, con la collaborazione di Villa Medici. Académie de France à Rome e Centro Ceco di Roma, Ambasciata della Repubblica Ceca.
Gli incontri, pensati e organizzati dalla Sovrintendenza Capitolina e Contrasto, insieme a Fondazione Forma per la Fotografia e con il supporto del Centro Ceco di Roma, Ambasciata della Repubblica Ceca in Italia, avranno quattro protagonisti d’eccezione: il fotografo Andrea Jemolo (13 aprile) che proporrà una riflessione su cosa significhi fotografare la città, l’architettura, la memoria; l’archeologo Emanuele Greco (11 maggio) che esplorerà il contesto archeologico in cui sono state realizzate le immagini del fotografo ceco; il geografo Franco Farinelli (8 giugno) che indagherà sull’attualità del mito e sul carattere “mitologico” della fotografia di Koudelka; l’archeologo Simone Foresta (6 luglio) che descriverà quanto la fotografia contribuisca a costruire il sentimento per l’antico: bellezza e sconcerto, ordine e caos, stupore e inquietudine.
In un dialogo aperto e coinvolgente, ogni relatore offrirà il proprio sguardo sullo straordinario viaggio fotografico di Josef Koudelka alla scoperta delle radici della nostra storia: cento spettacolari immagini panoramiche, molte delle quali di grande formato. Il lavoro presentato è il frutto di un progetto unico nel suo genere, durato trent’anni, e realizzato esplorando e ritraendo con tenacia e continuità alcuni dei più rappresentativi e importanti siti archeologici del Mediterraneo.
Martedì 13 aprile ore 18.30 - Incontro con Andrea Jemolo, fotografo
Vedere per comprendere. Fotografare l’archeologia romana.
Forte dell’esperienza personale di Walls, lavoro fotografico sulle mura di Roma presentato tempo fa negli spazi del Museo dell’Ara Pacis, Andrea Jemolo propone una riflessione su cosa significhi fotografare la città, l’architettura, la memoria.
Martedì 11 maggio ore 18.30 - Incontro con Emanuele Greco, archeologo
Storia e storie dal Mediterraneo.
A partire da una selezione di scatti panoramici realizzati da Koudelka nel corso del suo viaggio trentennale attraverso il Mediterraneo, Emanuele Greco si soffermerà sui relativi contesti archeologici, di non sempre immediata comprensione: l’identificazione dei monumenti e delle rovine si inserirà nella ricostruzione di un quadro topografico d’insieme, con l’obiettivo di affiancare allo sguardo del fotografo ceco una lettura storica dei siti rappresentati.
Martedì 8 giugno ore 18.30 - Incontro con Franco Farinelli, geografo
Il percorso e la mappa. Il viaggio di Josef Koudelka alla ricerca delle radici del Mediterraneo.
L’attualità del mito si spiega, oggi, con il fatto che esso non contempla la possibilità del funzionamento spaziale del mondo, che appunto ai giorni nostri va sparendo. Ed è questa la chiave per interpretare le foto di Koudelka, che proprio perché “mitologiche”, preparano in realtà il terreno per lo sguardo futuro.
Martedì 6 luglio ore 18.30 - Incontro con Simone Foresta, archeologo
Impressioni, emozioni, rovine.
Bellezza e sconcerto, ordine e caos, stupore e inquietudine. Cosa ci tramettono le immagini delle rovine del mondo antico? Il dialogo, partendo dal lavoro di Josef Koudelka, rifletterà su quanto la fotografia costruisca gli attuali sentimenti del passato.
Gli approfondimenti proposti saranno l’occasione per guardare da diverse prospettive gli straordinari scatti in bianco e nero presentati in mostra dal fotografo ceco e realizzati tra Siria, Grecia, Turchia, Libano, Cipro (Nord e Sud), Israele, Giordania, Egitto, Libia, Tunisia, Algeria, Marocco, Portogallo, Spagna, Francia, Albania, Croazia e naturalmente Italia. Essi accompagnano il visitatore in una inedita e personalissima riflessione sull’antico, sul paesaggio, sulla bellezza che “suscita e nutre il pensiero”. I panorami senza tempo, ricchi di anima e fascino, caratterizzati da prospettive instabili, inaspettate, ambivalenti, ben rappresentano il lessico visuale e la cifra stilistica propri di Koudelka che, rifuggendo la semplice illustrazione e documentazione delle rovine, sceglie di dare respiro a ciò che resta delle vestigia delle antiche civiltà del Mediterraneo, rappresentandole in un’eterna tensione tra ciò che è visibile e ciò che resta nascosto, tra enigma ed evidenza.
La retrospettiva è accompagnata dal volume Radici pubblicato da Contrasto.
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DANZA
NOVITÁ
TITOLO
ACCADEMIA UCRAINA DI BALLETTO
presenta
IL LAGO DEI CIGNI e LA FILLE MAL GARDEE
DOVE e QUANDO
Teatro degli Arcimboldi - Teatro
dal 4 al 6 giugno 2021 e dal 10 al 13 giugno 2021
ACCADEMIA UCRAINA DI BALLETTO
presenta
IL LAGO DEI CIGNI e LA FILLE MAL GARDEE
Teatro degli Arcimboldi - Teatro
dal 4 al 6 giugno 2021 e dal 10 al 13 giugno 2021
L’Accademia Ucraina di Balletto torna finalmente in scena a partiredal 4 giugno 2021 e lo fa al Teatro degli Arcimboldi con IL LAGO DEI CIGNI e LA FILLE MAL GARDEE, previsti inizialmente per il marzo 2020.
I “cigni”, che hanno studiato quest’anno nella loro sede storica di via Quadronno, ma anche nelle sale del Teatro degli Arcimboldi, grazie alla collaborazione nata tra il teatro e l’Accademia, desideravano ardentemente risalire sul palco.
Nonostante le disposizioni governative permettano una capienza massima di 500 persone in sala, in accordo con la direzione del teatro, si è deciso di tornare in scena, aumentando il numero delle date, per dare la possibilità al maggior numero possibile di spettatori di assistere allo spettacolo.
Alzare di nuovo il sipario, oggi, vuol dire dare un segnale netto di volontà di ripresa, da parte degli artisti e della Produzione, per assicurare agli allievi l’emozione di esibirsi davanti a un pubblico e agli spettatori di tornare in teatro in tutta sicurezza.
L’accesso contingentato, la sanificazione degli ambienti dopo ogni spettacolo, i biglietti d’ingresso prenotati, le mascherine obbligatorie e la rilevazione della temperatura garantiscono la totale sicurezza degli spettatori in sala. Una prevenzione attenta che rende il teatro un luogo sicuro per ripartire.
Il prestigio del Teatro degli Arcimboldi e la qualità degli spettacoli degli studentidell’Accademia, diretta da Caterina Calvino Prina, sapranno ripagare le persone che vorranno tornare a emozionarsi con lo spettacolo dal vivo.
Siamo certi che il pubblico risponderà con partecipazione a questa proposta di riapertura.
Da Venerdì 4 giugno, gli allievi dell’ormai conosciuta accademia meneghina presentano IL LAGO DEI CIGNI e lo fanno nella sua forma più pura e tradizionale.
dell’orchestra MUSICA IN SCENA diretta da Paolo Marchese
La straordinaria carica interpretativa e la tecnica impeccabile dei primi ballerini, il preparatissimo corpo di ballo, gli straordinari solisti, le magnifiche scenografie, i costumi raffinati ed eleganti, l’emozione e il coinvolgimento delle note suonate dal vivo renderanno lo spettacolo indimenticabile.
Come di consueto, il secondo appuntamento è con un balletto meno conosciuto e meno rappresentato, a conferma del fatto che l’Accademia Ucraina di Balletto è pronta ad affrontare il pubblico cercando di avvicinarlo anche a titoli meno famosi per coinvolgerlo sempre più in altri capolavori dell’arte tersicorea. Da Sabato 5 giugnoritorna sul palcoscenico italiano dopo molti anni l’incantevole LA FILLE MAL GARDEE. Oltre agli allievi della scuola, saranno in scena NADEJDA SCEPACIOVA (ex prima ballerina del Teatro dell’Opera della Moldavia) e NICHOLAI NAZARCHEIVICI (primo ballerino del Teatro dell’Opera della Moldavia).
La Fille Mal Gardée ha subito nel tempo le più inimmaginabili modifiche nel titolo, nei nomi dei personaggi, nella coreografia e nella musica. Fu rappresentato la prima volta a Bordeaux nel 1789. E’una commedia che sorride e fa sorridere e questo sarà proprio l’intento di tutti gli allievi dell’Accademia coinvolti nei vari ruoli sulle coreografie di Egor Scepaciov, direttore artistico dell’AUB, in una versione appositamente creata per il Teatro Arcimboldi.
Viale dell’Innovazione 20 – Milano
www.teatroarcimboldi.it
La capienza della sala, in base alla normativa vigente, sarà di 500 persone. Di conseguenza i posti acquistati per le repliche di marzo 2020, verranno ricollocati in platea secondo disponibilità dei posti.
Gli acquirenti che avevano già acquistato i biglietti per le date di marzo 2020 sul sito di Ticketone riceveranno all’indirizzo di posta utilizzato per l’acquisto, il segnaposto in formato pdf entro il 24 maggio. Chi non ricevesse la mail è pregato di scrivere all’indirizzo info@teatroarcimboldi.it a partire dal 25 maggio.
Inoltre, in ottemperanza alla normativa, invitiamo gli spettatori a presentarsi in teatro consegnando l’autodichiarazione che è possibile scaricare sul sito del teatro alla pagina https://www.teatroarcimboldi.it/visita-in-sicurezza
· venerdì 4 giugno, ore 19.00: Lago dei Cigni
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Le Signore dell’Arte. Storie di donne tra ‘500 e ‘600
A cura di Anna Maria Bava, Gioia Mori e Alain Tapié
Palazzo Reale di Milano
Dal 27 aprile al 25 luglio 2021
Presentata alla stampa il 1 marzo e immediatamente costretta alla chiusura a causa delle restrizioni per il contenimento della pandemia, a partire da martedì 27 aprile è finalmente possibile poter ammirare le oltre 130 opere protagoniste della mostra Le Signore dell’Arte. Storie di donne tra ‘500 e ‘600 a Palazzo Reale di Milano, che resterà aperta fino al 25 luglio 2021.
Dal 2 marzo ad oggi la mostra è stata visitata soltanto online, con le visite guidate in diretta organizzate da Arthemisia, da circa 3.000 persone. La novità delle visite guidate online ha riscosso un grande successo di pubblico e di critica, ma oggi finalmente è arrivato il momento di ammirare le opere dal vivo.
La mostra è dedicata alle più grandi artiste vissute tra ‘500 e ‘600: 34 artiste vengono riscoperte attraverso le loro opere a testimonianza di un’intensa vitalità creativa tutta al femminile, in un singolare racconto di appassionanti storie di donne già “moderne”.
Artemisia Gentileschi, Sofonisba Anguissola, Lavinia Fontana, Elisabetta Sirani, Fede Galizia, Giovanna Garzoni e non solo. Tra questi grandi nomi più conosciuti dal grande pubblico anche nuove scoperte, come la nobile romana Claudia del Bufalo, che entra a far parte di questa storia dell’arte al femminile; ma anche opere esposte per la prima volta come la Pala della Madonna dell’Itria di Sofonisba Anguissola, realizzata in Sicilia, a Paternò, nel 1578 e mai uscita prima d’ora dall’isola; così come lascia per la prima volta Palermo la pala di Rosalia Novelli Madonna Immacolata e san Francesco Borgia,unica opera certa dell’artista, del 1663, della Chiesa del Gesù di Casa Professa; o la tela Matrimonio mistico di Santa Caterina di Lucrezia Quistelli del 1576, della parrocchiale di Silvano Pietra pressoPavia.
La mostra, curata da Anna Maria Bava, Gioia Mori e Alain Tapié, è promossa dal Comune di Milano- Cultura e realizzata da Palazzo Reale e Arthemisia, con il sostegno di Fondazione Bracco, e aderisce al palinsesto I talenti delle donne, promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e dedicato all’universo delle donne, focalizzando l’attenzione, per tutto il 2020 e fino ad aprile 2021, sulle loro opere, le loro priorità e le loro capacità.
Per garantire l’accesso alla mostra nel rispetto di tutti gli standard di sicurezza è fortemente consigliata la prenotazione.
Tutte le informazioni sono disponibili visitando i siti www.palazzorealemilano.it e www.lesignoredellarte.it
Da martedì 27 aprile la mostra sarà aperta da martedì a domenica dalle 10.00 alle 19:30 | ultimo ingresso un’ora prima della chiusura | lunedì chiuso.
Da martedì a venerdì la prenotazione è consigliata.
Da martedì 27 aprile la mostra sarà aperta da martedì a domenica dalle 10.00 alle 19:30 | ultimo ingresso un’ora prima della chiusura | lunedì chiuso.
Da martedì a venerdì la prenotazione è consigliata.
Sabato, domenica e festivi la prenotazione è obbligatoria e non può essere effettuata lo stesso giorno della visita.
Main sponsor della mostra Fondazione Bracco, da sempre attenta al mondo dell’arte e della scienza, con un forte focus sull’universo femminile.
Special partner Ricola.
L’evento è consigliato da Sky Arte.
Il catalogo è edito da Skira.
www.arthemisia.it
Immagine:
Ginevra Cantofoli, Giovane donna in vesti orientali,
seconda metà del XVII secolo. Olio su tela, 65x50 cm. Padova, Museo d'arte
Medioevale e moderna, legato del Conte Leonardo Emo Capodilista, 186
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PROSEGUE
TITOLO
"I Love Lego"
DOVE e QUANDO
Dal 27 aprile 2021 tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 19.15
al PALP
Palazzo Pretorio di Pontedera (Pisa)
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"I Love Lego"
Dal 27 aprile 2021 tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 19.15
Martedì 27 riapre al PALP Palazzo Pretorio di Pontedera la divertentissima mostra I LOVE LEGO, che nelle prime due settimane di apertura aveva registrato ottimi numeri e grande entusiasmo da parte del pubblico: lo farà con orari estesi in modo da permettere una fruizione in sicurezza.
La mostra sarà infatti aperta dal martedì al venerdì dalle 10 alle 19.15 (ultimo ingresso alle 18,30) e il sabato e la domenica dalle 10 alle 20 (ultimo ingresso alle 19.15): nel weekend sarà obbligatoria la prenotazione, da effettuarsi sul sito www.ticket.it (sezione mostre e musei).*
Con oltre 1.000.000 di mattoncini assemblabili, in un caleidoscopio di colori e costruzioni che incantano tanto i bambini quanto gli adulti, la mostra racconta l’incredibile evoluzione di quello che, da giocattolo tra i più comuni e conosciuti, si è trasformato negli anni in vera e propria opera d’arte.
“La cultura riparte e sono felice che Pontedera risponda immediatamente. – dice il Sindaco Matteo Franconi – Ci siamo attrezzati con dispositivi di controllo che permetteranno di vedere la mostra in grande sicurezza. È un segnale importante per la ripartenza e il fatto che il PALP lo faccia con una mostra così inclusiva, che è apprezzata da bambini, adulti e intere famiglie, è un bel messaggio per tutta la Città e per tutta la Regione. Anticipo anche che con gli organizzatori abbiamo deciso di prorogarla, in modo da permettere a tutti di vederla.”
Una mostra pensata per sognare, divertirsi e riscoprire il proprio lato ludico e creativo scrutando tra i dettagli di interi mondi in miniatura.
Vere opere di architettura e ingegneria, decine di metri quadrati di scenari interamente realizzati con mattoncini LEGO® andranno a comporre città moderne e monumenti antichi: dalla città contemporanea ideale alle avventure leggendarie dei pirati, dai paesaggi medievali agli splendori dell’Antica Roma, ricostruiti e minuziosamente progettati coi moduli più famosi al mondo.
I LOVE LEGO è una mostra promossa dalla Fondazione per la Cultura Pontedera in collaborazione con il Comune di Pontedera, PALP e Arte Per Non Dormire, è organizzata da Piuma in collaborazione con Arthemisia ed è realizzata con oltre 1.000.000 di moduli. La mostra fa parte del progetto “Arte Per Non Dormire - Pontedera ed Oltre XXI Secolo”, l'ampio progetto di arte contemporanea per la Regia di Alberto Bartalini.
Milioni di mattoncini ma non solo. Tra 7 fantastici diorami costruiti grazie alla collaborazione di un gruppo di appassionati collezionisti, al PALP tante e inedite installazioni rendono la mostra unica, a dimostrare quanto semplici mattoncini siano entrati - anche per un solo momento - a far parte della vita di ciascuno e siano in grado di “creare arte a 360°”.
È il caso dell’eccezionale partnership con “Legolize”, pagina umoristica che crea installazioni comiche utilizzando proprio i LEGO. Fondata da tre ragazzi - Mattia Marangon, Samuele Rovituso e Pietro Alcaro - la pagina è nata nel 2016 e attualmente conta più di mezzo milione di fan su Instagram e altrettanti su Facebook. Legolize porterà la comicità all’interno della mostra, con speciali installazioni e “invadendo” i diorami esistenti.
Inoltre, a fare capolino tra le diverse installazioni, saranno presenti anche 17 oli ispirati a grandi capolavori della storia dell’arte reinterpretati e trasformati in “uomini lego” dall’artista contemporaneo Stefano Bolcato: unendo la sua passione per i LEGO e la sua arte - attraverso una tecnica pittorica ad olio - crea forme di assemblaggio ispirate in particolare modo dal “magnetismo” dei ritratti rinascimentali.
A dare il benvenuto ai visitatori in Piazza Curtatone e Montanara, “Testa di LEGO” di Marco Lodola. Proprio quest’ultima luminosa e sorprendente opera, che resterà definitivamente a Pontedera, è stata pensata da Alberto Bartalini come naturale collegamento con I LOVE LEGO.
La mostra I LOVE LEGO è un’occasione imperdibile per tutti gli appassionati, per le famiglie e per i più piccoli, che potranno passare una giornata da protagonisti in un’atmosfera magica e divertente che ha come protagonista quei mattoncini “prodigiosi” che ogni anno fanno giocare oltre 100 milioni di persone.
ALTRE INFORMAZIONI
Per garantire l’accesso alla mostra nel rispetto di tutti gli standard di sicurezza, si potrà anche acquistare il biglietto in loco ma è fortemente consigliata la prenotazione.
La visita prevede naturalmente l’obbligo del distanziamento sociale e quello di indossare la mascherina.
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