Una passeggiata attraverso il
verde del Parco di Villa Torlonia per bussare anche noi, riguardosi spettatori,
alla porta della casa dei 7 nani e ascoltare rapiti la fiaba della bella bimba
dai capelli color ebano, guance rosse come il sangue e pelle bianca come la
neve.
Inizia così la performance Biancaneve Altrove, con il
coordinamento artistico di Fabrizio Pallara, andata in scena presso lo spazio immerso nel verde del teatro di Villa Torlonia. Un anfiteatro
naturale che ha accolto, sul finir del tramonto, la narrazione affidata al
poliedrico Valerio Malorni e alla musica dal vivo del bravissimo Federico
Ferrandina.
Una lettura interessante della
versione attualmente conosciuta dei fratelli Grimm della fiaba di Biancaneve
che viene resa estremamente accattivante dall'incredibile voce di Valerio
Malorni capace di giocare con timbri vocali, rugosità e suoni
leggeri come uno scultore alle prese con la sua opera più amata.
Le musiche di Federico
Ferrandina sono scenografia e guida alle emozioni espresse durante
la lettura e l’intreccio di luci e proiezioni sulle finestre del Teatro
Torlonia, diventano quadri per una inedita mostra che ci immerge nelle stanze
della storia di Biancaneve.
Molto è reso grazie ai colori,
ombre e luci affidate a Camilla Chiozza e Marco
Guarrera, che si alternano scaldando il paesaggio naturale e di
grande valore è il richiamo stilistico scelto per lo specchio, servitore della
matrigna e per la prospettiva resa della casetta dei nani nella foresta. Se
l’ebano della finestra dalla quale la mamma di Biancaneve guardava scendere la
candida neve era così prezioso, perché non far raccontare direttamente dalle
finestre del palazzo di Villa Torlonia la fiaba tanto amata da grandi e
piccini?
Una lettura coraggiosa con
interessanti suggestioni sonore quella di Biancaneve
Altrove. Una fra tutte la rivisitazione della canzoncina dei nani che
tornano dalla miniera: una vera perla dedicata ai più grandi. Senza spazio e
senza tempo, questa bella interpretazione ci permette di prendere le giuste
distanze dalla versione disneyana e ci accompagna verso la nostra immaginazione
creativa senza paura di perderci nella foresta buia.
Forse non poteva esserci modo
migliore per riaprire le danze della mia rubrica #nonchiamatelipiccoli. Io, che
avrò letto Biancaneve infinite volte, ho trovato in questa bella versione Biancaneve Altrove la capacità di porre
l’accento su elementi riconoscibili e importanti. Fra
tutti il ruolo dello specchio, servo fedele costretto a dare notizie che esso
stesso comprende nel loro valore doloroso. L’imprudenza che genera dolore. La
generosità senza alcuna pretesa che conduce all’amore puro. La scintilla vera
stavolta però sono loro, i bambini presenti, che fanno sperare in un futuro più
bello grazie alle splendide famiglie che hanno scelto di scegliere il valore
della cultura.
“Lo specchio dice sempre la
verità”
LA SCINTILLA
Pensare come i grandi. Immaginare come i più piccoli. Il teatro ci insegna che…
- Raffaella Ceres -
_KIROLANDIA®_