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martedì 13 luglio 2021

KIROSEGNALIAMO dal 13 al 19 luglio 2021

  K-news  


Kiri, continuano per questa stagione 2020-2021, le KIROSEGNALAZIONI di KIROLANDIA blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale. Ogni settimana, sulla base delle tantissime proposte giunte in redazione, selezioniamo per voi alcuni eventi da seguire a Roma con un veloce sguardo in streaming e fuori porta.
Potete inviarci i vostri Comunicati Stampa ad una delle nostre email kiroalndia@gmail.com - info@kirolandia.com. Scriveteci e raccontateci delle vostre iniziative.
 
Vi ricordiamo che i suggerimenti di Kirolandia sono tripli!!!
Non solo qui nel blog ma anche attraverso le KIROSOCIALNEWS, lanci direttamente dai nostri social: Facebook, Twitter e Linkedin. È ripartita la trasmissione radiofonica, "#doyoudream kirolandia on air" su Radio Godot, e con lei anche la diffusione del KIROEVENTO DA SOGNO della settimana!
Seguite sempre gli hashtag #kirosegnalazioni #kirosocialnews #kiroventodasogno e scoprirete i selezionatissimi suggerimenti dei Kiri di Kirolandia!
 
Dunque per sognare con voi...
 
 
TEATRO
 
NOVITÁ
 
TITOLO
E…state al wood
 
M’ACCOMPAGNO DA ME
scritto e intrepretato da MICHELE LA GINESTRA
Regia ROBERTO CIUFOLI
 
DOVE e QUANDO
Parco Avventura di Fregene – (Roma)
16 luglio 2021, ore 21.30


DETTAGLI
In “M’accompagno da me” l’attore Michele La Ginestra si ritrova “recluso” su un palco abbandonato, che per magia del suo amico “teatro”, si trasforma in un’improbabile aula giudiziaria, nella quale vedremo passare avvocati, imputati, incredibili personaggi delle favole, persino un prete... tutti intenti a dialogare con un giudice immaginario, non tanto dei reati commessi, ma delle loro problematiche esistenziali.
Lo spettacolo riserva momenti di rara comicità, di gioiosa spensieratezza, ed anche, come è d’uso, di momenti di riflessione; grazie all’attenta e brillante regia di Roberto Ciufoli,che mette ordine in questo viaggio tra un’umanità variegata, grazie alla forza trascinante della musica ed al gioco delle atmosfere, è associurata un’ora e mezzo di puro e raffinato divertimento.
“M’accompagno da me”non è solo un one man show, ma uno spettacolo coinvolgente, che vuole regalare grandi risate, sorrisi, e perché no, anche un po’ di commozione, a chi ha deciso di passare una serata in compagnia del Teatro.
Michele la Ginestra è conosciuto al grande pubblico per le sue apparizioni televisive in fiction, programmi di intrattenimento e celebri spot pubblicitari. Ha condotto di recentesu TV2000 il programma “Questa è vita!” con Arianna Ciampoli.
Ha partecipato a svariate pellicole cinematografiche anche se rimane soprattutto un protagonista della scena teatrale.Dal 1997 è il direttore artistico del Teatro 7 di Roma.
 
ALTRE INFORMAZIONI
🎫Prezzo biglietti: 15 € intero - ridotto bambini (entro i 14 anni) 5€
Possibilità di cena entro le ore 21 con prenotazione obbligatoria
 
Parco Avventura Fregene SRL
Via della Veneziana snc -  Fregene (RM)
www.parcoavventurafregene.it
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NOVITÁ
 
TITOLO
Il Teatro Lo Spazio a San Giovanni inaugura la sua prima stagione estiva dal titolo
Lo Spazio en plein air
Dieci serate per otto imperdibili eventi tra teatro canzone, monologhi, reading, concerti, incursioni artistiche e musicali, performance estemporanee e di strada
 
DOVE e QUANDO
TEATRO LO SPAZIO - Roma
dal 25 giugno al 16 luglio 2021, orario 21.15 - Aperitivo dalle 19.00


DETTAGLI
Dopo il successo della micro stagione che ha animato il palcoscenico per tutto il mese di maggio, il Teatro Lo Spazio, nel cuore del quartiere San Giovanni a Roma, non va in vacanza e inaugura la sua prima stagione estiva, all’aperto, dal 25 giugno al 16 luglio, intitolata “ Lo Spazio en plein air “.
Dieci serate per otto imperdibili eventi tra teatro canzone, monologhi, reading, concerti, incursioni artistiche e musicali, performance estemporanee e di strada, che renderanno l’ora dell’aperitivo un rituale ancora più piacevole, all’ombra della basilica di San Giovanni.
Uno spazio “en plein air”, appunto, che tiene conto delle “Impressioni di Teatro “, una nuova e inevitabile formula che trasforma la sala di Via Locri in un luogo che guarda al passato, ad un periodo in cui gli artisti impressionisti si affermano sulla cena artistica mondiale per delineare un nuovo linguaggio pittorico che restituisce al fruitore l’impressione leggera, quanto penetrante, della luce che cambia e plasma la vita facendo vibrare gli oggetti come i personaggi.
Così  “ per dare l’impressione, nonostante il periodo, di stare bene “, afferma Manuel Paruccini, direttore artistico del Teatro Lo Spazio, “portiamo nel cortile antistante il teatro tutta la leggerezza di momenti , performance teatrali che sono schegge di vita di un estate che mai come adesso vuole essere simbolo del ritorno.”
 
QUESTA della settimana:
Chiude la stagione, il 16 luglio, Attilio Fontana con  Sessioni Segrete“. 
Un vero e proprio  concerto  con Attilio Fontana , Franco ventura, Luca Pirozzi, Roberto Rocchetti,  e appunto Attilio Fontana,  il quale  proporrà alcune delle canzoni più belle del suo disco“Sessioni Segrete”, che racchiude undici brani e trent’anni di carriera di uno dei più poliedrici artisti italiani. Canzoni nude , sintesi del suo lavoro da cantautore.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Prezzo 10 euro
 
Lo Spazio en plein air
Via Locri,42 - Roma
Prenotazioni viva ticket oppure 3397759351
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FESTIVAL
 
DANZA
 
NOVITÁ
 
TITOLO
[MATRICE]N in collaborazione con VIOLA PRODUZIONI ed ASD BRANCACCIO DANZA
Presentano
FUTURO FESTIVAL
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI DANZA E CULTURA CONTEMPORANEA
PRIMA EDIZIONE
 
DOVE e QUANDO
TEATRO BRANCACCIO - Roma
dal 5 al 30 luglio


QUESTA SETTIMANA
16-17 LUGLIO ore 21.00
 
OTI - Officine del Teatro Italiano e [MATRICE]N in collaborazione con BRANCACCIO DANZA
             presentano            
CROLLI
PRIMA NAZIONALE
Regia e coreografia Alessia Gatta
SPETTACOLO DAL VIVO DANZA CONTEMPORANEA
 
Debutta in prima nazionale al Teatro Brancaccio, all’interno della rassegna Futuro Festival, lo spettacolo di natura multidisciplinare “Crolli”, nato da un’idea della coreografaAlessia Gatta della [Ritmi Sotterranei] contemporary dance company. Tratto dall’omonimo libro di Marco Belpoliti.
 
In un tempo sospeso un viaggiatore abita un territorio dalle anonime origini, un rifugio immaginario che diviene luogo per la sopravvivenza. In un intimo flusso di coscienza, si interroga sulla natura del suo sentire con la mente e con il corpo, si rivolge ad un’indefinita interlocutrice, mostrandosi onnisciente sugli avvenimenti passati, presenti, futuri... In questa storia ogni evento è inatteso e contemporaneamente atteso.
Dalla profonda riflessione suggeritale dall’omonimo libro di Marco Belpoliti, Alessia Gatta firma la regia e la coreografia di “Crolli”, un’indagine che, partendo da un’interpretazione in chiave metaforica di avvenimenti storici a cavallo tra due secoli(quali la caduta del muro di Berlino e l’abbattimento delle Torri Gemelle) racconta la storia di un’identità, permettendo che esperienza collettiva ed esperienza personale entrino in dialogo.

In scena 12 danzatori professionisti che, grazie a specifiche peculiarità tecniche ed interpretative, utilizzano differenti vocabolari corporei per movimenti rappresentativi nell’ottica del physicaltheatre con contaminazioni dal mondo urban. La drammaturgia permette l’espressività dei corpi umani che, diventando campi di battaglia, si intrecciano e si allontananoin un continuo vortice.
Il progetto vede anche la partecipazione speciale dell’attore Giacomo Ferrara, giovane rivelazione dell’anno conferitogli ai Nastri d’Argento 2017 e noto per il personaggio di “Spadino” nella serie Netflix “Suburra”.Dà voce, grazie ai visionari testi di Hube – Marco Ubertini (riadattati teatralmente da Eleonora di Fortunato) al personaggio archetipico del viaggiatore che, immerso in un’ambigua solitudine, riflette, dissertando e rivelando, sull’infinito concetto di libertà. Tante voci raccontano la stessa storia per mezzo dell’interrelazione tra le arti, le quali comunicano reciprocamente non solo attraverso lo scambio fisico, ma soprattutto energetico.
La fusione tra linguaggi contemporanei vede in “Crolli” la collaborazione artistica della band Mokadelic(nota al grande pubblico per aver composto le colonne sonore di “Gomorra”, “Sulla mia pelle” e “Romulus”) che ne cura il disegno sonoro inedito, consentendo attraverso sinfonie fatte di sonorità dense, distorsioni melodiche, suggestioni post-rock, neopsichedeliche, ambient/elettroniche, la creazione di un’atmosfera rarefatta e a tratti malinconica.

Non da ultimi, la partecipazione del rapper WhiteBoye dell’artista Viola Pantano – anche interprete e performer dello spettacolo
– che ha realizzato gli elementi scenici scultorei. Distese aride, città abbandonate, panorami devastati dal tempo e da un silenzio che fa rumore, abiti sbiaditi e impolverati, kit di sopravvivenza concorrono alla composizione di immagini distopiche di catastrofe e disastro appartenenti a una struttura cronologicamente asimmetrica, frutto anche di un fascino per l’ambiziosa serie televisiva tedesca “Dark”.
Lo spettacolo si presenta in linea con la ricerca più ampia, portata avanti sin dalla sua formazione nel 2000 della [Ritmi Sotterranei] contemporary dance company su pensiero/ corpo/ spazio. La filosofia identificativa della compagnia ha sempre posto l’attenzione sulla materia, sul suo essere plasmabile in forme che ritornano - il quadrato, il cubo -, la sua relazione con l’ambiente. Ecco che “Crolli” mette in scena il ferro: il materiale che, proveniente dalla natura, è il più largamente trasformato e impiegato dall’uomo.
Scrive Belpoliti: “Viviamo un «tempo penultimo»: una fine che non finisce di finire” e la coreografa Gatta sembra essere animata dalla volontà e dal desiderio di acuire il nostro sguardo verso la società che abitiamo. Come nel libro, fondamentale è la fiducia riposta nel ruolo dell’arte e nella vitalità artistica degli ultimi anni per la capacità di questa di cogliere lo spirito dei tempi “perché un’idea non muore, un’idea non crolla” (Hube). Inoltre è ritenuto prezioso lo spazio per la riflessione ermeneutica: si forniscono strumenti e suggestioni per la nascita di un pensiero personale, cercando di evitare interpretazioni precostituite.
_Matilde Cortivo
 
Danzatori [Ritmi Sotterranei] contemporary dance company (Vanessa Guidolin, Viola Pantano, Matilde Cortivo, Greta Martucci, Rebecca Pantano, Alessandra Fanella, Daniele Toti, Anthony Dezio, Gianluca D’Alò, Andrea Bouothmane, Alessandro Plos, Francesco Colella)
 
ALTRE INFORMAZIONI
Prezzo biglietti: 28,50€
 
Per info:
https://futurofestival.it/
https://www.teatrobrancaccio.it/
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MUSICA
 
USCITE
 
PROSEGUE
 
TITOLO
Il nuovo singolo di Tuma, “Io non sono figo”.
Almeno così canta lui. Il brano comunque è molto figo.
Romolo Dischi
In collaborazione con Alpaca Music. Distribuito da Artist First.
 
DOVE
http://open.spotify.com/track/7Bkb5MuLlEuJGOKRuAsJVS



DETTAGLI
“E in fondo mi imbarazzo, sono un cantautore da strapazzo,
non sono uno sportivo, non ho mai vinto un cazzo,
non sono un tipo che beve champagne in un trofeo,
sono un tipo tipo “guarda non ci gioco a sto torneo!”.”
 
E’ uscito il nuovo singolo di Tuma“Io non sono figo”, per Romolo Dischi. In collaborazione con Alpaca Music, e la distribuzione di Artist First.
Io non sono figo è un brano ironico con cui l’artista racconta l’insofferenza nei confronti delle convenzioni sociali, nei confronti di tutti quei comportamenti che, a seconda delle mode, stabiliscono cosa è IN e cosa è OUT, raccontando il tutto dal suo punto di vista, quello di un ragazzo che rifiuta queste logiche e che con fierezza afferma: “io non sono un figo”.
 
“Questo singolo racconta le vicende di un povero disgraziato (Io) che, per pigrizia, è totalmente incapace di stare al passo con le tendenze, con i complotti, con gli usi e i costumi di una società frenetica che ci pone sempre in competizione. Io non ci riesco, mi dispiace. Che poi, in fondo, chi decide cosa è figo e cosa no? È più figo chi segue le mode o chi si oppone? A questo dubbio amletico non voglio dare una risposta, ma socraticamente affermo che “Tuma è il più figo perché sa di non essere figo”.”
Credits
Autore: Alberto Tuma (Tuma)
Produzione artistica: Manu Funk
Mix & Master: Alex Fazzi
Batterie: Gianmarco Serra
Basso: Mario Esposito
Tastiere: Manu Funk
Chitarre: Tuma
Tromba: Gabriele Blandini
Trombone: Elia Leardi
Cori: Eleonora Pascarelli
Voce: Tuma
 
ALTRE INFORMAZIONI
https://www.instagram.com/tuma_quellovero/
https://www.facebook.com/tumamusic
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CONCERTI
 
NOVITÁ
 
TITOLO
IL QUIRINO IN GALLERIA SCIARRA
sabato17 luglio
ore 20 aperitivo/cena
ore 21
SONORITÀ ARGENTINE TRA TANGO E FOLKLORE
esibizione di Tango e musica dal vivo
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domenica 18 luglio
ore 20
Pino Strabioli dialoga con Mariangela D’Abbraccio
su “Le donne e il Teatro”
su “Le donne e il Teatro”
ore 20.30 aperitivo/cena
ore 21
COSÌ LONTANI,COSÌ VICINI
Nicoletta Della Corte canta Conte e De Andrè
con Teo Ciavarella (pianoforte) Giuseppe Salvaggio (contrabbasso) Flavio Piscopo (percussioni)
con Teo Ciavarella (pianoforte) Giuseppe Salvaggio (contrabbasso) Flavio Piscopo (percussioni)
 
DOVE
Galleria Sciarra (Teatro Quirino) - Roma


DETTAGLI - SONORITÀ ARGENTINE TRA TANGO E FOLKLORE
Un viaggio sonoro e figurativo nella Buenos Aires del secolo scorso, tra folclore argentino e tanghi che rievocano l’epoca d’oro. Sarete avvolti dal fascino dei salón dove lo si ballava,accompagnati nell’atmosfera stimolante e conturbante delle milonghe , lì dove la musica si intrecciava con i corpi.
Valsesito, milonga, tanghi e non mancheranno incursioni sulle musiche contemporanee e del folclore Argentino, spunti di cui si servirà Il DuoMetró, composto da Cristiano Lui (bandoneon/fisarmonica) e Stefano Ciotola (chitarre),accompagnati dalla cantante e ballerina MarcelaSzurkalo, da Marco Spaziani e Serena Marinelli, attrice e ballerina
 
DETTAGLI -  COSÌ LONTANI,COSÌ VICINI
“Paolo Conte e Fabrizio De Andrè , così lontani, così vicini...
Non è cosa da poco accostarsi a questi due grandi artisti, ma nel “silenzio cantore” nel quale ogni tanto mi nascondo, sono nate fantasie di fumo in cui le stelle del jazz si  mescolavano a quell'aria spessa carica di sale, gonfia di odori.  Lì ci ho scovato giocando liberamente con note e parole, liasons che sanno di Francia, di figure femminili, sensualità, tenerezze e fughe.
Ho scoperto che due sono i valori che più accomunano Conte e  DeAndrè: libertà e umanità, quasi fossero due personaggi reali a cui dare voce, senso, comunione, spazio.
Il ragazzo scimmia del jazz e l'amico fragile, il fascino delle rughe e dell'eterno ragazzo, in direzione ostinata, solitaria e contraria, insofferenti alla mode, al potere costituito, hanno entrambi cantato il 900, secolo di guerrre e di dittatori, ma anche pieno di regali artistici di sovrumana bellezza” ( Della Corte)
Nicoletta Della Corte attrice e cantante dal timbro scuro, intenso e leggero assieme, accompagnata dal pianoforte di Teo Ciavarella, dalle percussioni di Flavio Piscopo e dal contrabbasso di Giuseppe Salvaggio,propone alcune delle canzoni più belle del primo repertorio di Paolo Conte e  di Fabrizio De Andrè, dove le consonanze e le affinità si accordano in un'atmosfera mediterranea, sofisticata, minimalista e teatrale.
La durata del concerto è di 1h e 20 circa
Paolo Conte su Nicoletta Della Corte
“ Ogni volta che un'attrice prende d'assalto il mondo delle canzoni, un fuoco di calore diverso percorre l'aria artistica, Nicoletta, forte della sua esperienza teatrale, sa trasformare il visionario in cui galleggianoi personaggi delle canzoni nel realismo con cui si agitano le figure sceniche”
 
ALTRE INFORMAZIONI
Il Teatro Quirino ripeterà quest’anno, arricchita e allargata, la fortunata stagione di eventi culturali che nel settembre 2020 registrò grande successo nella magnifica cornice della Galleria Sciarra, costruita tra il 1885 e il 1888 dal Principe Maffeo Barberini Colonna di Sciarra. Un autentico capolavoro architettonico firmato da Giulio De Angelis, simbolo del gusto dell’epoca: il grande uso della ghisa, una squisita serie di decorazioni liberty di Giuseppe Cellini che sviluppa un tema avanguardistico per l’epoca: la Glorificazione della Donna. La copertura è in ferro e in vetro.
Quest’anno “Lo spettacolo in galleria”, con il patrocinio del Comune di Roma Assessorato alla Crescita Culturale e dell’ANAC, partendo proprio dalla tematica proposta dalle decorazioni di Cellini, affronterà il nodo della parità di genere, della lotta alla violenza arricchendo il cartellone, che prevede eventi culturali e di intrattenimento, con incontri, conferenze e momenti di riflessione e di divulgazione. Interverranno giornalisti, intellettuali, studiosi e protagonisti del dibattito civile. In questo modo il teatro Quirino intende contribuire, con una precisa scelta civile, all’attuazione dei principi di pari opportunità, promuovendo in parallelo la cultura della legalità e del rispetto delle regole come arma contro la violenza di genere e contro tutte le discriminazioni. Il tutto senza perdere di vista la vocazione in questo momento principale del Teatro Quirino, riavvicinare il pubblico allo spettacolo dal vivo in uno spazio sicuro e multifunzionale. La Galleria diventerà un salotto dai tanti volti: spazio per musica dal vivo, per dibattiti e confronti, per interviste a personaggi. Il tutto nel rigoroso rispetto delle norme sanitarie, del distanziamento e dei protocolli Covid 19
Si tratta di quindici appuntamenti gastronomico culturali dal 5 giugno al 2 ottobre con cadenza settimanale. Ogni appuntamento verrà offerto in abbinamento con un aperitivo o una cena durante lo spettacolo, sempre nel rigoroso rispetto delle normative sanitarie.
Prenotazione obbligatoria ANGOLO SCIARRA 06 69424621 o mail food@teatroquirino.it
🎫cena più spettacolo 55 euro
www.teatroquirino.it
www.teatroquirino.it
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                                                                             PROSEGUE con aggiornamento                                                   
 
TITOLO
JAZZ VILLAGE ROMA
presenta
VILLAGE CELIMONTANA
IL FESTIVAL JAZZ CON PIÙ AFFLUENZA D’EUROPA
UNA STAGIONE CARICA DI SWING ED ENERGIA
Con 100 concerti
 
DOVE
Villa Celimontata – Roma
dal 12 giugno al 20 settembre 2021,  inizio Main Concert ore 21.00
ORE 22.00 - INIZIO CONCERTI
ORE 12.00 - BRUNCH SABATO e DOMENICA


 
DETTAGLI con programmazione dal 12 al 18 luglio
Media Partner Ufficiale della Rassegna: Dimensione suono soft
Il progetto è vincitore dell'Avviso Pubblico ESTATE ROMANA 2020-2021-2022 
 
LUNEDÌ 12 LUGLIO
21.00 - GREG OGNY LUNEDAY
FLAMENCO DEL PATIO
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MARTEDÌ 13 LUGLIO
21.00 – LEZIONE BALLO PRIMI PASSI CON SAVOY SWING
22.00 - BIXI BIG BAND DIRETTA DAL MAESTRO CARLO CAPOBIANCHI
Tutte i martedì inoltre, sempre prima del concerto, ci sarà la mostra "Lolá London Style": 8 anni di riproduzioni vintage, dagli anni 20 agli anni 60, in esclusiva per Village Celimontana.
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MERCOLEDÌ 14 LUGLIO
22.00 - MIKE DELLA BELLA PROJECT
Line-up:
Nanà Petrossi - voce
Alessio Renzopaoli - batteria
Fabrizio Termignone – basso
Daniele Trissati – chitarra
Mauro Scardini – piano e tastiere
Valerio Cesarini – chitarra
Ai fiati: Mario Caporilli – tromba
Enzo de Rosa - trombone
Claudio Giusti – sax
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GIOVEDÌ 15 LUGLIO
22.00 - STEFANO REALI RACCONTA ENNIO MORRICONE
Line-up
Stefano Reali, piano e voce narrante
Dario Rosciglione, contrabbasso
Amedeo Ariano, batteria
Marco Guidolotti, sax solista,
Flavia Astolfi, voce
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VENERDÌ 16 LUGLIO
21.00 - LIVE MOOD – Pillole di Teatro
22.00 - GIUSEPPE RICCIARDO & THE SWING REACTORS
Line-up
Giuseppe Ricciardo - Sax Tenore
Francesco Lento - Tromba
Luca Filastro - Pianoforte
Marco Loddo - Contrabbasso
Emanuele Zappia - Batteria
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SABATO 17 LUGLIO
12.00 – BRUNCH STORIA E MUSICA
SCOOP JAZZ BAND CELEBRA LOUIS ARMSTRONG
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SABATO 17 LUGLIO
22.00 - GLI ARISTOGATTONI
 
Line-up
Alessandro Contini: voce
Renato Gattone: contrabbasso
Gianluca Galvani: cornetta
Walter Fantozzi: trombone
Stefano Scartocci: pianoforte
Gianluca Perasole: batteria
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DOMENICA 18 LUGLIO
12.00 – BRUNCH STORIA E MUSICA
LA SWING ERA, A CURA DI LINO PATRUNO
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DOMENICA 18 LUGLIO
DALLE ORE 20:00 - LOLA' LONDON STYLE – Mostra Vintage
21.00 - LEZIONE DI BALLO PRIMI PASSI CON DOLLY & PUPI ROCK’N’ROLL
22.00 BEVO SOLO ROCK’N’ROLL – FOUR VEGAS
Line-up
AL Bianchi, Voce e sex symbol
Valerio Bulzoni, Tastiera - Voce
Fabio Taddeo, Chitarra
Manuel Mele, Basso - Voce
Gino Ferrara, Batteria
 
ALTRE INFORMAZIONI
Ingresso libero
 
Via della Navicella, 12 - Roma
3490709468
www.villagecelimontana.it
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LIBRI
 
USCITE
 
PROSEGUE
 
TITOLO
STICAZZI
La suprema via della leggerezza
Di
Andrea Pietrangeli
- Spazio Interiore Edizioni- 



DETTAGLI
«Arrivare allo Sticazzi secondo la mia esperienza è un cammino molto impegnativo e difficoltoso, decisamente facile. Non richiede impegno, tempo, precisione chirurgica e neanche grande sensibilità. Solo lasciar andare, lasciarsi andare. Hai detto niente... Difficilissimo! Semplice come bere un bicchier d’acqua. In realtà lo Sticazzi è proprio come il Tao: tutto il contrario di tutto, sempre, finché non te ne tiri fuori». Andrea Pietrangeli
In un mondo sempre più pesante, dove ogni cosa ha acquisito una gravità tale da schiacciare ogni impeto alla vitalità e alla gioia, Pietrangeli indica al lettore la suprema via della leggerezza e lo accompagna, con allegria e irriverenza, ma anche con profondità e puntualità, a scoprire il potere insito nello “Sticazzi”.
Se sai come usarlo, lo “Sticazzi” si rivela l’efficace rimedio anti-gravità che ti consente di sciogliere conflitti interiori ed esterni, sgretolare sensi di colpa e superare paure, vergogne, blocchi e ferite. Adoperato nel modo corretto, diviene un’espressione di saggezza e liberazione, una parola sacra che ti potenzia, protegge e libera da ogni catena
 
Tutto va sempre bene nel magico mondo dello Sticazzi, perché non è mai un vero fregarsene, ma uno scegliere coscientemente da cosa ci si vuole ripulire: una lettura piacevole e illuminante, una vera boccata d’aria fresca in un mondo sempre più rinchiuso dentro mura asfissianti.
 
BIOGRAFIA
ANDREA PIETRANGELI
Ricercatore, studioso, musicista, compositore, grafico, creativo e scrittore, oggi sperimenta la vita allontanandosi dagli schemi conosciuti attraverso continui viaggi, scritture, video, fotografie, yoga, incontri e musica. Si occupa prevalentemente di se stesso, sta imparando a comportarsi da turista del mondo e condivide quello che scopre con chi gli capita a tiro.
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ARTE
 
PROSEGUE
 
TITOLO
Back to Nature 2021
 
DOVE e QUANDO
Villa Borghese – Roma
Dal 12 maggio 2021

 
DETTAGLI
Campidoglio, dal 12 maggio torna l’arte contemporanea a Villa Borghese con Back to Nature 2021 connuove installazioni e la mostra Arte e Natura. Opere dalle collezioni capitoline di arte contemporanea al Museo Bilotti
 
In mostra nel parco, a ingresso gratuito, nuove opere per la seconda edizione di Back to Nature, nel cui ambito al Museo Bilotti viene proposto un percorso ulteriore sul tema del rapporto tra arte e natura
 
 
Dal 12 maggio al 25 luglio 2021 il parco di Villa Borghese, uno dei parchi storici più famosi e amati di Roma, ospita la seconda edizione di Back to Nature. Arte Contemporanea a Villa Borghese, a cura di Costantino D’Orazio.
A seguito del successo riscosso nell’autunno 2020, torna con nuove opere questo progetto espositivo che riflette sul futuro del mondo e sulla necessità di costruire un nuovo rapporto con la natura.
In mostra, ad ingresso gratuito, una serie di installazioni pensate per essere esposte all’aperto e apprezzate da tutti coloro che frequenteranno il parco, appositamente progettate per l’occasione da artisti di rilievo internazionale come Loris Cecchini, Leandro Erlich, Giuseppe Gallo, Marzia Migliora, Michelangelo Pistoletto, Pietro Ruffo, Tomás Saraceno, Marinella Senatore e dal collettivo Accademia di Aracne.
 
Le opere dialogheranno con il parco, con le sue piante, gli specchi d’acqua e i viali, legate da un suggestivo movimento verso l’alto, prodotto dalla loro leggerezza, dalla trasparenza e dall’andamento delle loro forme. Passeggiare nel parco permetterà ai visitatori di sperimentare in modo del tutto inedito e innovativo la corrispondenza tra il segno contemporaneo, le architetture del parco e le piante che lo abitano.
 
Back to Nature 2021. Arte Contemporanea a Villa Borghese è promossa e prodotta da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturalicon l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura.Radio partner Dimensione Suono Soft.
 
Il progetto si avvale della collaborazione con il Conservatorio di Musica Santa Cecilia, promotore del programma di performance musicali che animeranno il festival durante il periodo di apertura, attraverso appuntamenti nel fine settimana.
 
L’esposizione coinvolge prevalentemente il Parco dei Daini el’area di Piazza di Siena con un percorso di opere che invitano i visitatori a riscoprire gli spazi del giardino in chiave contemporanea. Dalla spettacolare installazione di Leandro Erlich, che gioca sul sottile confine tra possibile e impossibile, agli elementi di Loris Cecchini che abbracciano e moltiplicano i rami di un albero, le installazioni puntano a conferire allo spazio verde un’identità rinnovata. Marinella Senatore offre al pubblico una pedana su cui esibirsi, dopo aver accolto il suo invito alla riflessione, mentre Marzia Migliora suggerisce l’idea del volo e della libertà grazie a un’opera concepita in collaborazione con le detenute del carcere femminile di Rebibbia. Il tema della libertà, della speranza e della emersione è legato anche alla scultura di Pietro Ruffo, quasi un disegno tracciato nell’aria, così come si muovono le sedie di Giuseppe Gallo, elaborate sulla forma dei rami d’albero. Dalla prima edizione di Back to Nature giungono i quattro alberi avvolti dal lavoro a maglia dell’Accademia di Aracne, mentre dal Capodanno di Roma torna rinnovato il progetto digitale di Tomás Saraceno, un affascinante concerto elaborato attraverso la campionatura dei suoni dell’universo.
A metà giugno, piazza di Siena si animerà con il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto: 100 panchine prodotte grazie al coinvolgimento di altrettanti donatori saranno disposte sul prato della piazza a formare il simbolo concepito dall’artista come segno di una nuova dimensione sociale, in cui il rapporto tra gli uomini, le donne e la natura tornerà all’armonia necessaria per costruire un futuro possibile.
 
La manifestazione è concepita come un festivalnel quale, intorno alle grandi installazioni artistiche nel verde, in dialogo armonioso con la natura, si svolgeranno performance musicali e interventi artistici volti al coinvolgimento del pubblico. I visitatori della mostra potranno interagire con le opere elaborate dagli artisti e diventare protagonisti attraverso l’interazione con alcune delle opere.
 
Del percorso di Back to Nature 2021fa parte anche il Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese che riapre al pubblico per l’occasione con la mostra Arte e Natura. Opere dalle collezioni capitoline di arte contemporanea,a cura di Antonia Arconti, Ileana Pansinoe Daniela Vasta. La mostra, dal 12 maggio al 19 settembre 2021, propone una selezione che abbraccia un ampio arco temporale dai primi decenni del XX secolo fino ai nostri giorni.
 
Il tema del rapporto tra arte e natura è affrontato in mostra accostando tra di loro opere che dialogano per rimandi formali e tematici, piuttosto che temporali, con l'intento di fornire un’ulteriore occasione di valorizzare e far conoscere dipinti, fotografie, video, sculture e soprattutto installazioni che non godono di uno spazio espositivo museale permanente ma vengono scelte a rotazione. Le opere selezionate infatti provengono tutte dalle collezioni capitoline, compresi i prestiti di UniCredit S.p.A, regolati da un comodato di lunga scadenza.
 
La selezione degli artisti contemporanei - tra gli altri Gianfranco Baruchello, Claudio Palmieri, Giancarlo Limoni, Marilù Eustachio, Giosetta Fioroni, Alfredo Jaar, Oscar Turco, Daniela Perego, Felice Levini, Marina Ballo Charmet, Olivo Barbieri, Lorenzo Durantini, Guendalina Salini, Giulia Napoleone, Alberto Vannetti - permette di analizzare una serie di differenti visioni sul tema proposto, con tecniche e mezzi diversi.
Essi sono messi in relazione anche con autori attivi nella prima metà del Novecento, quali Benedetta Cappa Marinetti, Fausto Pirandello, Umberto Prencipe, Enrico Coleman, Onorato Carlandi, a testimonianza della continuità di ricerca su questo soggetto.
 
Il percorso contempla opere a parete - tra le quali un paesaggio orientale di Isabella Ducrot, la rappresentazione dell'infinito di Maria Lai, le visioni cosmiche di Giulio Turcato e Alberto Di Fabio, la veduta del Parco dei Daini a Villa Borghese di Alessandra Giovannoni - alternate ad opere tridimensionali, come le installazioni degli artisti Ana Rewakowicz, Renato Mambor, Piero Fogliati, Ines Fontenla. Una piccola sezione di video d’artista, individuati in collaborazione con il CRDAV (Centro Ricerche Documentazione Arti Visive della Sovrintendenza) e comprendente opere di Elisa Sighicelli, Goldiechiarie Silvia Stucky, è dedicata in particolar modo all'acqua, considerata tema fondamentale per le sorti del pianeta.
 
Volutamente l’elemento antropico non è mai dominante e poche volte risulta esplicitamente visibile. Diverso il caso del bellissimo volto di donna di Ettore Tito, allegoria dedicata al vento nella delicata sezione delle Prospettive aeree. Anche la componente animale abita solo occasionalmente la mostra, e in tal senso spiccano due significative opere, i Nidi di Sissi e i Cani di Velasco Vitali.
 
Si segnala la collaborazione dell’Istituto Polacco di Roma per l’installazione dell’opera “Ponte Rotto” di Ana Rewakowicz, operazione particolare e delicata per la preparazione della composizione di acqua e zucchero con precise percentuali, dettate dall’artista, necessarie ad ottenere l’effetto ad arco della luce laser in essa proiettata.
 
ALTRE INFORMAZIONI
😊L’ingresso alla manifestazione è gratuito.
Per le visite al Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese di sabato, domenica e festivi è obbligatoria la prenotazione allo 060608 entro il giorno prima. Per gli altri giorni è fortemente consigliata.
Informazioni sul sito www.mostrabacktonature.it
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PROSEGUE
 
TITOLO
Chiostro del Bramante
presenta
ALL ABOUT BANKSY
Stesso posto, stesso artista, nuova mostra.
 
DOVE e QUANDO
Chiostro del Bramante - Roma
Dal 5 maggio 2021  al 9 gennaio 2022

 
DETTAGLI
Grazie a circa duecentocinquanta opere provenienti da collezioni private, Chiostro del Bramante presenta ALL ABOUT BANKSY: a Roma, dal 5 maggio 2021 al 9 gennaio 2022, una nuova mostra per scoprire tutto quel che si può sapere sull’artista sconosciuto più noto al mondo.
Scoprire, avvicinarsi, conoscere, riconoscere Banksy. Durante la nostra prima esposizione A Visual Protest (settembre 2020 – marzo 2021), data l’impossibilità di mantenere l’apertura, abbiamo lavorato perché il pubblico non rimanesse deluso, non rimanesse senza Banksy. È nata così l’idea di poter realizzare una seconda mostra, sempre dedicata
a lui e alle sue opere, e questo nostro desiderio si è realizzato grazie alla collaborazione con Butterfly & David Chaumet - Butterfly Art News, curatori del progetto.
Natalia de Marco, direzione artistica DART – Chiostro del Bramante Grazie a circa duecentocinquanta opere provenienti da collezioni private, Chiostro del Bramante presenta ALL ABOUT BANKSY: a Roma, dal 5 maggio 2021 al 9 gennaio 2022, una nuova mostra per scoprire tutto quel che si può sapere sull’artista sconosciuto più noto al mondo.
Scoprire, avvicinarsi, conoscere, riconoscere Banksy. Durante la nostra prima esposizione A Visual Protest (settembre 2020 – marzo 2021), data l’impossibilità di mantenere l’apertura, abbiamo lavorato perché il pubblico non rimanesse deluso, non rimanesse senza Banksy. È nata così l’idea di poter realizzare una seconda mostra, sempre dedicata
a lui e alle sue opere, e questo nostro desiderio si è realizzato grazie alla collaborazione con Butterfly & Davi Chaumet - Butterfly Art News, curatori del progetto.
Natalia de Marco, direzione artistica DART – Chiostro del Bramante Banksy non riesce a far smettere di parlare di sé. Dall’ultima opera sulle mura del carcere di Reading (UK), dove fu detenuto Oscar Wilde, per denunciarne lo stato di abbandono dal 2013, fino all’asta milionaria a favore del sistema sanitario britannico, con l’aggiudicazione
dell’opera Game Changer per 16,75 milioni di sterline. Così Chiostro del Bramante non può smettere di occuparsi di Banksy e di offrire, con questa nuova mostra, un approfondimento enciclopedico del suo lavoro, grazie a un’importante sezione documentaria composta da fotografie, reportage e video, una nuova occasione espositiva negli spazi rinascimentali nel centro di Roma.
Una narrazione approfondita della poetica dell’artista grazie al contributo di Butterfly & David Chaumet - Butterfly Art News, che per la prima volta hanno aperto il loro archivio, in modo così completo, per un’esposizione.
Ovunque si sente parlare di Banksy. Ma cosa sapete di lui se non che è famoso e che la sua identità è ignota? Abbiam documentato la sua carriera dall'inizio degli anni Duemila, tra la strada e le mostre e ora apriamo il nostro archivio.
Butterfly & David Chaumet - Butterfly Art News, curatori ALL ABOUT BANKSY è un catalogo ragionato da visitare, un percorso in cui scoprire opere realizzate dal 1999 fino al 2020, con sezioni tematiche sui lavori divenuti icone e sui
 temi fondamentali dell’artista: i primi Black Books, i tanti rats (topi) e poi la politica, la religione, il potere, la guerra, i diritti dell’infanzia, i fenomeni migratori, i rifugiati, la società della sorveglianza, l’ambiente, l’ecologia, il mercato dell’arte.
In mostra inediti e altrettanti approfondimenti: tra gli altri, sul parco tematico non adatto ai bambini Dismaland, sul negozio online Gross Domestic Product, sulle collaborazioni con cantanti e gruppi musicali, tra cui la ricca serie con i britannici Blur.
Opere realizzate con tecniche e supporti differenti, insieme a una contestualizzazione degli interventi pubblici e delle mostre, delle opere e delle esposizioni, tra fotografie, copertine, manifesti, locandine, libri, dischi.
Completano il percorso espositivo tre video per rivivere i momenti più significativi del percorso di Banksy, tra cui un documentario esclusivo e inedito che racconta vent’anni
di carriera dell’artista.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Una mostra organizzata da DART – Chiostro del Bramante
in collaborazione con Butterly Art News
a cura di Butterfly & David Chaumet
con il patrocinio di Regione Lazio e Assessorato Crescita Culturale Roma Capitale
media partner: Sky Arte
 
La mostra è accessibile nel rispetto e secondo le normative per il contenimento di Covid-
19.
 
www.chiostrodelbramante.it
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PROSEGUE
 
TITOLO
COLORI DEI ROMANI
Colori dei Romani. Mosaici dalle Collezioni Capitoline
Mostra a cura di Claudio Parisi Presicce, Nadia Agnoli, Serena Guglielmi
 
DOVE e QUANDO
Musei Capitolini, Centrale Montemartini – Roma
Dal 27 aprile al 15 settembre 2021  
Da martedì a domenica ore 9.00 – 19.00; Chiuso il 1° maggio L’ingresso è consentito fino a mezz’ora prima dell’orario di chiusura.


 
DETTAGLI
Dopo l’apertura di questa mattina dei Musei Capitolini, del Museo dell’Ara Pacis e dei Mercati di Traiano, oltre che del Mausoleo di Augusto, dei Fori Imperiali e del percorso pedonale dell’area archeologica del Teatro di Marcello, domani apriranno al pubblico gli altri Musei Civici e l'area archeologica del Circo Massimo. Da domani inoltre parte, alla Centrale Montemartini, la mostra Colori dei Romani. Mosaici dalle Collezioni capitoline, promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, che presenta al pubblico un’ampia selezione di mosaici, capolavori delle collezioni capitoline poco conosciuti al grande pubblico: un evento importante per raccontare, attraverso la trama colorata di queste opere, brani di storia della città di Roma, illustrando nel modo più completo i contesti originari di rinvenimento.
 
La mostra è a cura di Claudio Parisi Presicce, Nadia Agnoli e Serena Gugliemi. La progettazione e la direzione dei lavori di allestimento sono a cura degli architetti della Sovrintendenza Roberta De Marco e Monica Zelinotti, con la collaborazione di Maria Cucchi e Simonetta De Cubellis. La guida breve alla mostra è pubblicata da Campisano Editore. Organizzazione a cura di Zètema Progetto Cultura.
 
Accanto ai mosaici sono esposti anche gli affreschi e le sculture che insieme a essi costituivano l’arredo degli edifici di provenienza; questa presentazione d’insieme consente di interpretare le scelte iconografiche, i motivi decorativi, l’aspetto formale delle opere come espressione del gusto e delle esigenze dei committenti, offrendo così un significativo spaccato della società romana in un ampio periodo compreso tra il I secolo a.C. e il IV d.C.
 
La ricca e preziosa documentazione d’archivio, messa a corredo delle opere esposte, illustra i rinvenimenti con foto storiche, acquarelli e disegni, testimonianze che aiutano a raccontare il clima e le circostanze che determinarono queste scoperte: le trasformazioni urbanistiche e il fervore edilizio che caratterizzarono la storia di Roma tra gli ultimi decenni dell’800 e i primi decenni del secolo scorso, quando, parallelamente al progressivo ampliamento della città per far fronte alla sua nuova funzione di capitale d’Italia, fu scritta una delle più “fortunate” pagine dell’archeologia romana.
Alcuni dei mosaici esposti alla Centrale Montemartini sono stati presentati nel 2019 in una mostra di grande successo allestita in tre sedi dell’area geografica balcanica: la prima e la seconda dal titolo “Visioni colorate dell’antica Roma. Mosaici dai Musei Capitolini” nel National ArchaeologicalInstitute with Museumat the Bulgarian Academy of Sciences a Sofia (16 maggio-3 agosto 2019) e nella Galleria Nazionale dell’Armenia a Jerevan (9 agosto-29 settembre 2019), la terza dal titolo “Antica Roma a colori. Mosaici dai Musei Capitolini” nel Museo della Georgia Simon Janashia di Tbilisi (10 ottobre-10 dicembre 2019).
L’esposizione si articola in quattro sezioni tematiche, all’interno delle quali il percorso segue un ordine cronologico.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Promotori Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
Mostra a cura di  Claudio Parisi Presicce, Nadia Agnoli, Serena Guglielmi
Organizzazione   Zètema Progetto Cultura
Realizzazione Guida Breve Campisano Editore
 
Informazioni della mostra: Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00)
Per informazioni sugli ingressi e acquisto biglietti obbligatorio per il fine settimana www.museiincomuneroma.it.
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PROSEGUE
 
TITOLO
Chiamala Roma - Fotografie di Sandro Becchetti 1968- 2013
A cura di Silvana Bonfili e Valentina Gregori
 
DOVE e QUANDO
Museo di Roma in Trastevere – Roma
Dal 27 aprile al  5 settembre 2021


 
DETTAGLI
Fino al 5 settembre 2021, al Museo di Roma in Trastevere, oltre 180 immagini selezionate dall’Archivio Becchetti raccontano la complessità e unicità di Roma nella rivisitazione personale e poetica del fotografo romano
Sarà aperta al pubblico dal 27 aprile al 5 settembre 2021 al Museo di Roma in Trastevere la mostra Chiamala Roma - Fotografie di Sandro Becchetti 1968 - 2013, che presenta alcuni dei lavori più importanti realizzati dal fotografo BECCHETTI (Roma,1935-Lugnano in Teverina, 2013).
L’esposizione è promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali in collaborazione con Archivio Becchetti, Postcart edizioni, il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia e il Sistema Museo di Perugia. A cura di Silvana Bonfili con Valentina Gregori. Organizzazione Zètema Progetto Cultura. Catalogo edito Postcard.
L’ingresso è gratuito per i possessori della MIC card.
Attraverso circa 180 fotografie in bianco e nero, in gran parte vintage e selezionate dal vasto Archivio Sandro Becchetti, il percorso espositivo offre una rivisitazione personale e poetica di Roma, che caratterizza gran parte della produzione che Becchetti ha dedicato alla capitale, nel tentativo di evidenziare l’unicità di una città contraddittoria e complessa. Nelle parole di Becchetti: “Attraverso l’obiettivo delle mie Pentax osservai una città in tellurico sconvolgimento sociale.. antropologico.. segnata da un’ansia di rinnovamento capace di spaccare la gerarchia fossilizzata dalle classi sociali e di cancellare… un’antica idea di sudditanza… È in quegli anni che ho potuto conoscere e fotografare a Roma molti tra i più importanti protagonisti del mondo artistico e culturale, italiano e internazionale, dell’epoca quali Ungaretti, Borges, Pasolini, Penna, Hitchcock, de Chirico per citarne alcuni”.
Lo sguardo di Becchetti si sofferma su una città che repentinamente cambia volto, per fissare quei dettagli che non solo esaltano la sua antica e indubbia bellezza ma che svelano con ironia e affetto le trasformazioni di un territorio e dei suoi abitanti. Le persone comuni che la abitano, come le personalità che vi soggiornano per brevi o lunghi periodi, ne assorbono il clima e le suggestioni e diventano testimoni del genius loci romano, indipendentemente da dove siano fotografati – ai margini della città tra le nuove borgate e le antiche mura, o immortalati nelle stanze austere dei vecchi e storici palazzi, o tra i quadri d’autore e le tappezzerie delle abitazioni borghesi.
La mostra evidenzia, inoltre, l’importanza e il ruolo fondamentale degli archivi fotografici, sia privati che pubblici, nel ricostruire la memoria di un territorio dal punto di vista storico, sociale e soprattutto culturale.
Il percorso espositivo si snoda lungo cinque sezioni – i cui titoli sono ripresi dai testi dello stesso Becchetti (così come il titolo della mostra stessa) – e propone, a corredo delle fotografie, anche filmati, documenti cartacei d’epoca e oggetti appartenuti o realizzati dall’autore, quali macchine fotografiche e sculture in legno, esposte nelle diverse sale espositive.
In occasione della mostra sarà pubblicato un catalogo, edito dalla casa editrice romana Postcard, specializzata in fotografia – con il contributo di Vetrolatino di Lucio Caccialupi. La pubblicazione, a cura di Silvana Bonfili con Gianna Bellavia e Valentina Gregori, ripercorre attraverso le immagini fotografiche di Sandro Becchetti e di alcuni suoi scritti, le tematiche esposte e si avvale, oltre ai testi critici delle curatrici del prezioso contributo di Ascanio Celestini e di Francesco De Gregori.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Promossa da Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
In collaborazione con Archivio Becchetti, Postcart edizioni, il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia e il Sistema Museo di Perugia
Organizzazione Zètema Progetto Cultura
 
Informazioni della mostra: Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00)
www.museodiromaintrastevere.it www.museiincomune.it, www.zetema.it
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PROSEGUE
 
TITOLO
Luciano D’Alessandro. L’ultimo idealista
La prima antologica, a cura di Roberto Lacarbonara
dedicata a uno dei massimi protagonisti del fotogiornalismo italiano
 
DOVE e QUANDO
Museo di Roma in Trastevere – Roma
Dal 27 aprile al 5 settembre 2021


 
DETTAGLI
È dedicata a Luciano D’Alessandro (Napoli, 1933 - 2016), uno dei massimi interpreti italiani del reportage e dell’immagine sociale, radicale osservatore delle marginalità e delle forme di reclusione, delle utopie collettive e della loro dissoluzione, la mostra antologica Luciano D’Alessandro. L’ultimo idealista, ospitata al Museo di Roma in Trastevere dal 27 aprile al 5 settembre 2021.
 
L’esposizione è promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturalied è prodotta dallo Studio Bibliografico Marini – Archivio Luciano D’Alessandro con i servizi museali di Zetema Progetto Cultura. Acura di Roberto Lacarbonara.
L’ingresso è gratuito per i possessori della MIC card.
 
La mostra, che ripercorre, per la prima volta, circa sessant’anni di ricerca fotografica del fotografo partenopeo a cinque anni dalla sua scomparsa, rappresenta la prima antologica dopo le prestigiose mostre conseguite in vita: la collettiva a Camera 16 (Milano, 2010) con Lisetta Carmi e Mario Dondero, la retrospettiva del 2009 al Museo di Capodimonte e quella del 2006 a Villa Medici a cura di A. Bonito Oliva, la collettiva alla Maison Européenne de la Photographie di Parigi (2006) e alla Peggy Guggenheim Collection di Venezia (2005).
 
Il percorso espositivo si snoda lungo 5 sezioni tematiche:“Gli esclusi”, “Dentro le Case”, “Dentro il lavoro”, “Colera a Napoli”, “Terremoto in Irpinia”. Ognuno di questi ambiti costituisce un diverso territorio di investigazione fotografica in grado di restituire la piena consapevolezza di un autore e un intellettuale che, come pochi altri, ha saputo attraversare mezzo secolo senza retorica ma con il coraggio e l’ostinazione del giornalista, dell’osservatore, dell’ultimo idealista.
 
Dalla ricerca su “Gli Esclusi” alla metà degli anni Sessanta (1965-67) – il primo vero documento sulla condizione silenziosa dei malati mentali – ai documenti foto giornalistici per L’Espresso, Time, L’Europeo, DailyTelegraph, Die Zeit, Le monde, l’Unità e il Corriere della Sera, realizzati tra Europa, Unione Sovietica e Sudamerica, D’Alessandro testimonia la sua ostinata reinterpretazione del mondo, con le devianze e la rapida trasformazione globale. Una realtà fatta di muri e secessioni, con una crescente divergenza tra le classi sociali e con le conseguenze incontrollabili di una crescita indiscriminata.
Napoli, la terra nativa ed elettiva di D’Alessandro, la sua gente, le sue case, sono i luoghi della rigenerazione dello spirito, spazi di autenticità, dove persistono modelli rituali e paradigmi antropologici celati nelle storie della quotidianità e della semplicità.Non semplici “tessere” del visibile quotidiano, ma polemica, ammonimento, prova documentale e in certi casi, senza alcuna complicità, memoria amara.
 
A corredo della mostra anche il volume POSTCART EDIZIONI, a cura di Roberto Lacarbonara, contiene testi del curatore e i contributi di due grandi amici e colleghi di Luciano D’Alessandro: Lisetta Carmi e Gianni BerengoGardin.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Informazioni della mostra: Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00)
www.museodiromaintrastevere.it www.museiincomune.it, www.zetema.it
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PROSEGUE
 
TITOLO
"L’EREDITÀ DI CESARE E LA CONQUISTA DEL TEMPO"
I Fasti Capitolini, straordinari calendari incisi nel marmo, narrano la storia di Roma dalle sue origini agli albori dell’età imperiale grazie alla multimedialità

DOVE e QUANDO
Sala della Lupa - Musei Capitolini - Roma
Dall’8 febbraio al 31 dicembre 2021
Dal lunedì al venerdì ore 9.30-19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima)


DETTAGLI
L’eredità di Cesare e la conquista del tempo è un progetto espositivo multimediale che racconta in maniera evocativa e coinvolgente le vicende e i protagonisti della storia di Roma antica attraverso i Fasti Capitolini.
Questi straordinari calendari incisi nel marmo, dalla metà del ’500, sono esposti su disegno di Michelangelo Buonarroti sulla parete di fondo della sala della Lupa, un tempo sala dei Fasti antichi, nell’appartamento dei Conservatori, parte del complesso dei Musei Capitolini.
Tra le righe scolpite nel marmo è narrata la storia di Roma che tutti studiano sui libri scolastici e, spesso, al visitatore frettoloso sfugge la menzione di personaggi universalmente noti, Romolo, Tarquinio il Superbo, Giulio Cesare, Augusto, al pari di famose battaglie e importanti conquiste.
 
L’iniziativa, promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, è ideata e curata dalla Direzione Musei archeologici e storico-artistici. Organizzazione a cura di Zètema Progetto Cultura.
 
Attraverso il videomapping, la grafica e un commento sonoro, l’esposizione multimediale offre al pubblico gli strumenti per rintracciare sulla parete elementi che, seppure presenti all’interno del proprio bagaglio conoscitivo sulla storia di Roma, non ci si aspetta di ritrovare in quella sede e in quelle forme.
Le proiezioni avvengono direttamente sulla parete marmorea alternando il videomapping, che indica e sottolinea le parole e le frasi salienti nei calendari, a una videoproiezione classica che va a sovrapporsi alla parete stessa, quasi annullandola e trasformandola in uno schermo su cui narrare attraverso le immagini gli episodi appena rievocati dai nomi dei protagonisti evidenziati tramite il videomapping.
 
Una proposta innovativa e coinvolgente per scoprire e approfondire la storia di Roma, dalla sua fondazione (753 a.C.) alla fine dell’età repubblicana e agli albori dell’età imperiale (31 a.C.), grazie a una testimonianza storica e archeologica unica nel suo genere.
Il progetto costituirà la prima tappa di avvicinamento alla mostra “La Roma della Repubblica”, in programma nel corso del 2021 presso gli stessi Musei Capitolini. L’esposizione è concepita in continuità con “La Roma dei Re”, ospitata ai Musei Capitolini tra il 2018 e il 2019, come secondo episodio del ciclo “Il racconto dell'archeologia”.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Musei Capitolini - Palazzo dei Conservatori - Sala della Lupa e dei Fasti antichi
Piazza del Campidoglio, 1 - Roma
 
L’accesso allo spazio espositivo che ospita il progetto è gratuito per i detentori del biglietto di accesso ai Musei Capitolini, per i detentori del biglietto delle esposizioni “Il tempo di Caravaggio. Capolavori della collezione di Roberto Longhi” presso Palazzo Caffarelli e “I marmi Torlonia - Collezionare capolavori” presso Villa Caffarelli e per i detentori della Mic Card.
 
Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 - 19.00)
www.museicapitolini.org; www.museiincomune.it
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PROSEGUE
 
TITOLO
mostra
JOSEF KOUDELKA
"RADICI"
Evidenza della storia, enigma della bellezza
 
Prorogata fino al 29 agosto
 
DOVE e QUANDO
Museo dell'Ara Pacis - Roma
dal 1° febbraio al  29 agosto 2021



DETTAGLI
Tappa unica in Italia, la mostra documenta con oltre cento spettacolari immagini
lo straordinario viaggio fotografico di Koudelka alla ricerca delle radici della nostra storia nei più importanti siti archeologici del Mediterraneo
Le rovine non sono il passato,
sono il futuro che ci invita all’attenzione
e a godere del presente.
Josef Koudelka
 
Riapre al pubblico lunedì 26 aprile la mostra “Josef Koudelka. Radici. Evidenza della storia, enigma della bellezza” presso il Museo dell'Ara Pacis. Promossa nella sua unica tappa italiana da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Contrasto e Magnum Photos, organizzata da Contrasto e Zètema Progetto Cultura, con la collaborazione di Villa Medici. Académie de France à Rome e Centro Ceco, l’esposizione resterà aperta al pubblico fino al 29 agosto 2021, anche nei fine settimana con prenotazione obbligatoria come da disposizioni governative.
 
Con oltre cento spettacolari immagini panoramiche, molte delle quali di grande formato, la mostra racconta e ripercorre lo straordinario viaggio fotografico di Josef Koudelka alla scoperta delle radici della nostra storia. Il lavoro presentato è il frutto di un progetto unico nel suo genere, durato trent’anni, e realizzato esplorando e ritraendo con tenacia e continuità alcuni dei più rappresentativi e importanti siti archeologici del Mediterraneo.
 
Gli straordinari scatti in bianco e nero presentati in mostra sono realizzati dal fotografo ceco tra Siria, Grecia, Turchia, Libano, Cipro (Nord e Sud), Israele, Giordania, Egitto, Libia, Tunisia, Algeria, Marocco, Portogallo, Spagna, Francia, Albania, Croazia e naturalmente Italia. Essi accompagnano il visitatore in una inedita e personalissima riflessione sull’antico, sul paesaggio, sulla bellezza che “suscita e nutre il pensiero”. I panorami senza tempo, ricchi di anima e fascino, caratterizzati da prospettive instabili, inaspettate, ambivalenti, ben rappresentano il lessico visuale e la cifra stilistica propri di Koudelka che, rifuggendo la semplice illustrazione e documentazione delle rovine, sceglie di dare respiro a ciò che resta delle vestigia delle antiche civiltà del Mediterraneo, rappresentandole in un’eterna tensione tra ciò che è visibile e ciò che resta nascosto, tra enigma ed evidenza.
Allestita nella cornice del Museo dell’Ara Pacis, a contatto diretto con le testimonianze monumentali della grande storia di Roma, la retrospettiva Radici vuol essere un eccezionale viaggio nell’opera di uno degli ultimi grandi maestri della fotografia moderna dedicatosi alla ricerca della bellezza caotica delle rovine e del paesaggio antico, trasformati dal tempo, dalla natura, dall’uomo. Le fotografie di Koudelka, esposte in stretto dialogo con uno dei monumenti più significativi della prima età imperiale, acquistano così, in questa speciale occasione, il valore unico, forte, di immagini memorabili, in un rapporto intenso di rimandi e di echi di una memoria che a Roma più che altrove diventa presente.
Prosegue anche il ciclo di incontri on line Radici. Sguardi sulla mostra pensati e organizzati dalla Sovrintendenza Capitolina e Contrasto, insieme a Fondazione Forma per la Fotografia e con il supporto del Centro Ceco di Roma, Ambasciata della Repubblica Ceca in Italia. Dopo l’apertura con Andrea Jemolo (13 aprile) che ha proposto una riflessione su cosa significhi fotografare la città, l’architettura, la memoria, l’archeologo Emanuele Greco (11 maggio) esplorerà il contesto archeologico in cui sono state realizzate le immagini del fotografo ceco. Nei messi successivi, il geografo Franco Farinelli (8 giugno) indagherà sull’attualità del mito e sul carattere “mitologico” della fotografia di Koudelka; l’archeologo Simone Foresta (6 luglio) che descriverà quanto la fotografia contribuisca a costruire il sentimento per l’antico: bellezza e sconcerto, ordine e caos, stupore e inquietudine.
 
La retrospettiva è accompagnata dal volume Radici pubblicato da Contrasto.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Dal lunedì al venerdì, ore 9.30-19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima)
🎫Biglietto “solo Mostra”  11 € biglietto intero - 9 € biglietto ridotto
Info tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00) www.arapacis.it; www.museiincomune.it; www.zetema.it
Promossa da: Roma Culture – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali; Contrasto; Magnum Photos
Organizzazione: Contrasto e Zètema Progetto Cultura
Con la collaborazione di: Villa Medici. Académie de France à Rome; Centro Ceco
Collaborazione alla didattica e alla comunicazione: Forma
Catalogo Radici, pubblicato da Contrasto
 
Immagine: Roma, Italia, 2000_© Josef Koudelka Magnum Photos
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UNO SGUARDO FUORI PORTA
 
ARTE
 
PROSEGUE
 
TITOLO
Le Signore dell’Arte. Storie di donne tra ‘500 e ‘600
A cura di Anna Maria BavaGioia Mori e Alain Tapié
 
DOVE e QUANDO
Palazzo Reale di Milano
Dal 27 aprile al 25 luglio 2021


 
DETTAGLI
Presentata alla stampa il 1 marzo e immediatamente costretta alla chiusura a causa delle restrizioni  per il contenimento della pandemia, a partire da martedì 27 aprile è finalmente possibile poter ammirare le oltre 130 opere protagoniste della mostra Le Signore dell’Arte. Storie di donne tra ‘500 e ‘600 a Palazzo Reale di Milano, che resterà aperta fino al 25 luglio 2021.
Dal 2 marzo ad oggi la mostra è stata visitata soltanto online, con le visite guidate in diretta organizzate da Arthemisia, da circa 3.000 persone. La novità delle visite guidate online ha riscosso un grande successo di pubblico e di critica, ma oggi finalmente è arrivato il momento di ammirare le opere dal vivo.
La mostra è dedicata alle più grandi artiste vissute tra ‘500 e ‘600: 34 artiste vengono riscoperte attraverso le loro opere a testimonianza di un’intensa vitalità creativa tutta al femminile, in un singolare racconto di appassionanti storie di donne già “moderne”.
Artemisia GentileschiSofonisba AnguissolaLavinia FontanaElisabetta SiraniFede GaliziaGiovanna Garzoni e non solo. Tra questi grandi nomi più conosciuti dal grande pubblico anche nuove scoperte, come la nobile romana Claudia del Bufalo, che entra a far parte di questa storia dell’arte al femminile; ma anche opere esposte per la prima volta come la Pala della Madonna dell’Itria di Sofonisba Anguissola, realizzata in Sicilia, a Paternò, nel 1578 e mai uscita prima d’ora dall’isola; così come lascia per la prima volta Palermo la pala di Rosalia Novelli Madonna  Immacolata  e  san Francesco Borgia,unica opera certa dell’artista, del 1663, della Chiesa del Gesù di Casa Professa; o la tela Matrimonio mistico di Santa Caterina di Lucrezia Quistelli del 1576, della parrocchiale di Silvano  Pietra pressoPavia.
La mostra, curata da Anna Maria BavaGioia Mori e Alain Tapié, è promossa dal Comune di Milano- Cultura e realizzata da Palazzo Reale e Arthemisia, con il sostegno di Fondazione  Bracco, e aderisce al palinsesto I talenti delle donne, promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e dedicato all’universo delle donne, focalizzando l’attenzione, per tutto il 2020 e fino ad aprile 2021, sulle loro opere, le loro priorità e le loro capacità.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Per garantire l’accesso alla mostra nel rispetto di tutti gli standard di sicurezza è fortemente consigliata la prenotazione.
Tutte le informazioni sono disponibili visitando i siti www.palazzorealemilano.it e www.lesignoredellarte.it

Da martedì 27 aprile la mostra sarà aperta da martedì a domenica dalle 10.00 alle 19:30 | ultimo ingresso un’ora prima della chiusura | lunedì chiuso.
Da martedì a venerdì la prenotazione è consigliata.

Da martedì 27 aprile la mostra sarà aperta da martedì a domenica dalle 10.00 alle 19:30 | ultimo ingresso un’ora prima della chiusura | lunedì chiuso.
Da martedì a venerdì la prenotazione è consigliata.
Sabato, domenica e festivi la prenotazione è obbligatoria e non può essere effettuata lo stesso giorno della visita.
Main sponsor della mostra Fondazione Bracco, da sempre attenta al mondo dell’arte e della scienza, con un forte focus sull’universo femminile.
Special partner Ricola.
L’evento è consigliato da Sky Arte.
Il catalogo è edito da Skira.
www.arthemisia.it
Immagine: Ginevra CantofoliGiovane donna in vesti orientali, seconda metà del XVII secolo. Olio su tela, 65x50 cm. Padova, Museo d'arte Medioevale e moderna, legato del Conte Leonardo Emo Capodilista, 186
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