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martedì 9 novembre 2021

KIROSEGNALIAMO dal 9 al 15 novembre 2021

K-news   
 

Kiri, continuano per questa stagione 2021-2022, le KIROSEGNALAZIONI di KIROLANDIA blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale. Ogni settimana, sulla base delle tantissime proposte giunte in redazione, selezioniamo per voi alcuni eventi da seguire a Roma con un veloce sguardo in streaming e fuori porta.
Potete inviarci i vostri Comunicati Stampa ad una delle nostre email kiroalndia@gmail.com - info@kirolandia.com. Scriveteci e raccontateci delle vostre iniziative.
 
Vi ricordiamo che i suggerimenti di Kirolandia sono tripli!!!
Non solo qui nel blog ma anche attraverso le KIROSOCIALNEWS, lanci direttamente dai nostri social: Facebook, Twitter e Linkedin. A beve riprenderà anche la trasmissione radiofonica, "#doyoudream kirolandia on air" su Radio Godot, e con lei anche la diffusione del KIROEVENTO DA SOGNO della settimana!
Seguite sempre gli hashtag #kirosegnalazioni #kirosocialnews #kiroventodasogno e scoprirete i selezionatissimi suggerimenti dei Kiri di Kirolandia!
 
Dunque per sognare con voi...
 
TEATRO
 
NOVITÁ
 
TITOLO
TREND
nuove frontiere della scena britannica – XX edizione
festival a cura di Rodolfo di Giammarco
22 ottobre – 20 dicembre 2021
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GIRL IN THE MACHINE
di Stef Smith
regia Maurizio Mario Pepe
con Liliana Fiorelli e Edoardo Purgatori
voce Black Box Patrizia Salmoiraghi
supervisione movimento Jacqueline Bulnes
scenografo Nicola Civinini
sound design Lorenzo Benassi
foto di scena Manuela Giusto
traduzione Maurizio Mario Pepe
produzione: Khora Teatro / La Forma dell’Acqua
 
DOVE e QUANDO
TEATRO BELLI – Roma
dal 9 al 14 novembre 2021 ore 21.00

 
DETTAGLI
SINOSSI
Ambientato in una realtà tecnologica, poco più evoluta della nostra, “Girl in the Machine” è un viaggio all'interno della vita di una giovane coppia sposata, i cui nomi sono Polly e Owen, due esseri umani che vivono insieme la loro esistenza totalmente immersa nella virtualità. Owen fa l'infermiere mentre Polly è avvocato. Una donna in carriera, sempre impegnata nel suo lavoro, costantemente richiamata all'ordine dal suo cellulare che non smette mai di squillare. Per questo suo marito si sente trascurato ed è preoccupato per la donna che ama; decide quindi di portarle un nuovo gioco per il wellness, un dispositivo dal look moderno e accattivante, adatto a monitorare i livelli di stress ed il cui nome è Black Box. Polly dimostra da subito un po' di scetticismo nei confronti del nuovo tecnologico arrivo ma, tuttavia, inizia ad usarlo scoprendo che Black Box funziona. Il gioco la fa effettivamente rilassare e ben presto, scoprirà che è in grado di fare ben altro. La donna ne viene rapidamente sedotta, al punto da sviluppare una vera e propria dipendenza con un conseguente distacco dal mondo reale, a cui si aggiunge anche l'allontanamento del marito. Black Box non esegue solo ordini, ma chiede con voce suadente ai propri utenti, una sola e singola domanda, esistenziale se non addirittura escatologica; influenzando così la percezione umana, assottigliando, fino a dissolvere, la linea che separa il mondo fisico da quello digitale. Polly e Owen sono costretti a chiedersi se le loro definizioni di realtà e libertà siano le stesse. E mentre all'interno della coppia sorgono uno dopo l'altro molti dissidi, veniamo a conoscenza del successo che Black Box ottiene nel mondo e delle conseguenze che ha sulla società. Sembra che i proprietari di Black Box sfruttino la tecnologia per scopi sinistri. Owen proverà in più modi a far disintossicare Polly. Fuori, il mondo è in tumulto contro lo strapotere della virtualità; nel loro appartamento, i due discendono tra le pieghe del loro rapporto; Black Box, ferma nel cuore di casa, lampeggia connessa. Riuscirà Owen a salvare Polly dal dolce oblio tecnologico, proprio quando la realtà sembra più difficile che mai?
 
NOTE DI REGIA
La trama è una sorta di giallo, incentrato sulla dipendenza tecnologica; sembra che alla base di ogni forma di dipendenza vi sia la necessità di evasione dalla realtà. Il testo punta il dito proprio su questo aspetto. La protagonista ha tutto ciò che le occorre per essere felice e procedere nella propria vita, tuttavia accade qualcosa che rompe il suo equilibrio e la farà precipitare; ma Polly non sarà la sola. In “Girl in the Machine” Stef Smith scrive della dipendenza tecnologica, con conseguenze simili a quelle che associamo a forme più consolidate di dipendenza, per poi allargare la riflessione includendo tematiche legate al concetto di controllo mentale e ai modi in cui le nostre interazioni digitali possono essere monitorate e manipolate. Il percorso di Polly è inserito in un'emergenza di massa, che metterà a rischio l'intera società umana. Questa circostanza porta il pubblico a riflettere sull'oggi, un mondo in cui alcuni individui hanno già i chip impiantati sotto la pelle, un mondo che già ospita il primo cyborg, Neil Harisbond, riconosciuto tale, per legge, dal Governo Britannico. Ma anche senza spingerci così in là, potremmo semplicemente considerare la devozione servile che molti hanno verso il proprio smartphone.
                                                                                                                                                                 Maurizio Mario Pepe
 
ALTRE INFORMAZIONI
🎫Biglietto Intero 13 €  - Biglietto Ridotto (under 26 e over 65) 5 €
 
piazza Sant'Apollonia 11/a
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NOVITÁ
 
TITOLO
VOLTATI, PARLAMI
di Alberto Moravia
Diretto ed interpretato da Lucia Lavia
Scene e Costumi: Laura Giannisi
Luci: Matteo Ziglio
Musiche: Giacomo Vezzani
Regista assistente: Danilo Capezzani
Direttore di produzione: Pino Le Pera
Progetto grafico: StudioTurandò
Produzione: Gruppo della Creta
 
DOVE e QUANDO
TEATRO BASILICARoma
9 – 21 novembre 2021. Orario spettacoli dal mercoledì al sabato ore 21.00 - domenica ore 17.45
 

DETTAGLI
Debutterà al TeatroBasilica in prima nazionale lo spettacolo VOLTATI, PARLAMI di Alberto Moravia, interpretato da Lucia Lavia che fa anche il suo esordio alla regia. Lo spettacolo che sarà in scena dal 9 al 21 novembre è prodotto dal Gruppo della Creta.
 
Nota di regia - Lucia Lavia
Pubblicato per la prima volta nel 1984 “Voltati Parlami” di Alberto Moravia si ispira al dramma in un atto di Eugene O’Neill intitolato “Prima di colazione”. Moravia ne ricava però il soggetto da un suo precedente racconto intitolato “La vergine e la droga”. L’autore, durante un’intervista, definì il suo monologo come “un soliloquio di una snervante Pariolina con accanto il compagno, un poetucolo Italo-americano di Los Angeles”. Ma in realtà ciò che Moravia racconta, con la sua scrittura asciutta e tagliente, è ben più profondo. “Voltati parlami” è un “A solo” che ti spezza il cuore. Una storia di solitudine. Uno squarcio inclemente e feroce su due esseri umani che si presentano allo spettatore l’uno muto e inerte, l’altra logorroica e propulsiva. Entrambi alla deriva, entrambi accomunati dalla medesima straziante e sofferta incapacità di aprirsi all’altro, al mondo circostante, alla vita. Di aprirsi persino a sé stessi. Condannati “ad una chiusura spasmodica, un rifiuto precostituito, un gelo irrimediabile” come dirà la nostra Alice in questa pièce, unica detentrice delle parole di Moravia. Questo pezzo breve racconta l’impossibilità costante di essere accolti dall’altro, proprio per l’incapacità di accogliere l’altro, pur bramando più di qualsiasi cosa, disperatamente, incondizionatamente, un “briciolo” di amore. “...un po’ d’amore. Una volta ogni trenta giorni.”
Sin dalla prima lettura di questo testo sentii l’urgenza di raccontare allo spettatore il personaggio di Alice - o per meglio dire - tutto ciò che ella racconta in sé. Il suo mondo emotivo, distorto e labile, fatto di vuoti e desolazioni. Ho deciso di portare in scena, come mio primo lavoro, questo testo per la ragione che esso racchiude tutto ciò che mi interessa profondamente indagare e raccontare come attrice. La dipendenza affettiva e tutto ciò che ne consegue: la solitudine come forma di malattia, l’incapacità di amare, la paura di essere visti, di essere invasi, di essere accolti e di accogliere. Ciò che mi preme è dare voce a quelle anime sofferenti che per sopravvivere al loro dolore si sono costruite un mondo emotivo fatto di regole rigidissime, di ordine e di imposizioni, ma talmente fragile e precario che basterebbe un soffio per farlo crollare. Correndo il rischio di rimanerne schiacciati. In questo piccolo universo, tanto simile a una cristalleria gracile e strampalata, non c’è spazio per nessuno. All’infuori di quell’enorme cosa che ingombra più di tutte: l’assenza.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Piazza Porta S. Giovanni, 10 Roma

Contatti / Prenotazione obbligatoria +39 392 97.68.519 - info@teatrobasilica.com
Tutte le attività del Teatro Basilica si terranno nel rispetto della normativa in materia di prevenzione dal Covid19
 
www.teatrobasilica.com
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NOVITÁ
 
TITOLO
QUELLO CHE RESTA
di Daniele Trombetti e Daniele Locci
Regia Daniele Trombetti
con : Daniele Trombetti, Daniele Locci, Francesca Bellucci, Beatrice de Luigi, Federico Capponi
 
DOVE e QUANDO
tEATRO lo spazio Roma
Dall’11 al 14 novembre 2021 – dal giovedì al sabato ore 21.00 – domenica ore 17.00

 
DETTAGLI
Debutta in prima assoluta al Teatro Lo Spazio, dall’11 al 14 novembre, “Quello che resta”, spettacolo scritto da Daniele Trombetti e Daniele Locci, con la regia dello stesso Trombetti.
Protagonisti sono tre ragazzi. Gli amici di sempre. Antonello muore prematuramente, e le sue ultime volontà sono quelle di far spargere le proprie ceneri in un luogo da cui si veda l’aurora boreale. Saranno proprio gli amici di una vita a intraprendere questo viaggio, Silvano ed Enrico, ma tra loro il rapporto non è proprio tutto rose e fiori, perché tra tradimenti, bugie e fidanzate, un’amicizia che sembrava fraterna si è incrinata drasticamente.  Silvano ed Enrico, insieme a Linda, l’ex ragazza di Silvano e l’attuale ragazza di Enrico, sono costretti a condividere la stessa auto per più di mille chilometri, ripercorrendo i momenti più belli di quel gruppo di amici che tutto poteva immaginare tranne che sarebbe finita così. Quello che resta è una commedia, verdoniana. Un on the road che parte da Roma, percorrendo tutta l’Europa per arrivare sul lago di Stettino, dove magari non sarà tutto perfetto, ma l’importante è quello che resta del viaggio appena fatto.
La commedia è strutturata come un vero e proprio viaggio. Fisico e metafisico. Un viaggio tra passato e presente, con uno sguardo verso il futuro.
“Silvano, il nostro protagonista, è costretto ad affrontare più di un dramma, la morte del migliore amico, la rottura con l’altro e il ridicolo approccio della sua ex, che lo porteranno a mettere in discussione la propria esistenza fino a quel momento. Oltre al viaggio verso Stettino, che darà il via a questa trasformazione interiore, cruciale sarà l’incontro con Manuela. Una ragazza trans in fuga da sé stessa e da un mondo bigotto e sessista. Il coraggio della scelta, la necessità d’imparare a lasciar andare, la paura di scoprire sé stessi e la voglia di reimparare a vivere.”_ annotano Daniele Trombetti e Daniele Locci.
  Tutto questo è “Quello che resta”. Uno spettacolo che potrebbe essere assolutamente tratto da una storia vera, ma raccontato con toni leggeri e scanzonati.
D’altronde, come diceva Alberto Sordi: “Le persone che non ridono mai non sono serie. L’umorismo è un modo di dire qualcosa di serio. Quanno se scherza, bisogna esse seri.”
 
ALTRE INFORMAZIONI
🎫Biglietti: 15 € – ridotto: 12 €
(bar aperto per aperitivo dalle 19.00)
 
Via Locri 43, Roma
 
informazioni e prenotazioni 339 775 9351 / 06 77204149
info@teatrolospazio.it
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NOVITÁ
 
TITOLO
Debutta a Roma in prima assoluta
MARIA ANTONIETTA
L’ultima Regina di Francia
Con Francesca Bruni, Stefano De Santis, Cristiano D’Alterio, Dimitri D’Urbano, Luca Laviano, Flavia Cattivelli, Elisabetta Angelin, Giorgia Paolini, Jacopo Cavallaro, Stefano Macciocca, Roberta Bobbi, Chiara Pasella, Giuseppe Tagarelli, Jessica Ferro, Elisabetta Settimi, Roberto Pesaresi, Renato Mucciarelli, Giulia Pisciarelli, Barbara Olivieri, Arianna Iacopino, Gabriel Giannuzzi
Testo e Regia Francesca Bruni
Aiuto Regia Simone Buffa
Luci e audio DUEPUNTODUE Sound & Light
 
DOVE e QUANDO
tEATRO GARBATELLA Roma
Dall’11 al 28 novembre 2021 - Da martedì a sabato ore 20.30 - domenica ore 17.30
 

DETTAGLI
Debutta in prima assoluta al Teatro Garbatella di Roma, dall’11 al 28 novembre “Maria Antonietta - L'ultima regina di Francia", spettacolo scritto e diretto da Francesca Bruni e prodotto da Pont d'Art Italia, incentrato su una delle donne più affascinanti della Storia.
Dal suo arrivo a Versailles fino al suo incontro con Fersen, dallo scoppio della Rivoluzione fino alla condanna a morte, viene ripercorsa la vita di Maria Antonietta, svelando la sua interiorità e ciò che si nasconde dietro i falsi miti e le voci del passato, delineando l’immagine di una donna decisamente moderna rispetto ai canoni dell’epoca a cui apparteneva, avversa ad ogni retorica di corte.
Uno spettacolo dalle tinte classiche, con personaggi in costume d’epoca settecentesca realizzati interamente a mano presso la sartoria Bàstesrls.
Ero poco più che bambina quando visitai Versailles con i miei genitori la prima volta. Avrò avuto all’incirca la stessa età che aveva Maria Antonietta quando arrivò a Versailles da Vienna”_ annota Francesca Bruni. “ Quel luogo, quella reggia dalla sontuosità maestosa, non saprei... ha un’energia tutta sua. E ci tornai, a Versailles, una seconda volta, qualche anno più tardi. E poi ancora e ancora. Avevo -non so come- cominciato a documentarmi su questa figura così affascinante che è la Regina Maria Antonietta. Da lì a poco la curiosità divenne sete di sapere. E divenne caccia a testi, biografie, stampe. L’idea è di portare in scena la vita e i pensieri di una donna, di una regina. Una storia controversa da trattare con la cura ed il riguardo che solo un palco può donare. Da una parte la regina frivola, sorda dei bisogni del proprio popolo, immersa com’è negli sfarzi regali che costituiscono il suo mondo. È vero. Ma dall’altra parte la figura umana e più intimamente segreta, custodita. Un universo privato, personale. E raccontarloè possibile solo grazie ai documenti autentici giunti a noi. Scambi epistolari e fonti storiche delineano il carattere di una donna con le sue fragilità, i suoi interessi, le sue paure, i suoi amori proibiti. A me interessava questa Maria Antonietta, in tutto il suo essere autentico. E forse è proprio per questa sua autenticità che, dopo tutti questi anni, riesce ancora ad attirare l’attenzione del pubblico di tutto il mondo.”
Scenografie ammalianti e un folto cast ricreano le suggestioni, le atmosfere e le situazioni più affascinanti di quell’epoca lontana, della storia e della Storia della regina e della donna che durante i suoi brevi anni di vita è stata arciduchessa, delfina, regina, icona della moda, vedova del deposto re e martire.
Una personalità che ha segnato un’epoca e che ancora oggi influenza il nostro stile e i nostri costumi. Per la prima volta , l’ultima Regina di Francia abiterà anche il teatro.
 
ALTRE INFORMAZIONI
🎫Biglietti: Intero: 18 €- Ridotto Under 12: 10 €+ ddp e comm.serv.
 
Piazza Giovanni da Triora, 15 – Roma
 
Info e prenotazioni: Tel: +39 34732 78 115
 
www.mariaantoniettaspettacolo.com
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NOVITÁ
 
TITOLO
CICCIONI CON LA GONNA
di Nicky Silver
con
LudovicaApollonj Ghetti, Davide Paganini, Elisa Lucarelli, Nicola Sorrenti
Musiche originali di Giorgio Mirto
Luci di Michelangelo Vitullo
Regia e traduzione di Michele Demaria

DOVE e QUANDO
Altrove Teatro Studio - Roma
Dal 12 al 20 novembre 2021 venerdì e sabato ore 20.00 - domenica ore 17.00


DETTAGLI
SPETTACOLO VINCITORE DI CONTRABBANDO 2019 MIGLIOR SPETTACOLO AL FESTIVAL INVENTARIA 2019
Che succederebbe, Bishop, se fossimo due dementi fuori di melone e non ci fosse nessuno, nessuno da usare come metro della nostra sanità mentale?
Nicky Silver - Fat men in skirts
 
Il palcoscenico dell’Altrove Teatro Studio accoglie dal 12 al 14 novembre“Ciccioni con la gonna”,  una commedia nera e disturbante scritta da un giovane Nicky Silver quando muoveva i suoi primi passi nel mondo della drammaturgia.
Era il 1989. Oggi Silver è rappresentato a Broadway e stimato a livello internazionale, in Italia però di quest’autore non si è mai sentito parlare... fino ad ora.
“Ciccioni con la gonna”, tradotto e diretto da Michele Demaria, è un’opera in tre atti che racconta in modo estremo e inconsueto della nascita e successiva distruzione della famiglia Hogan: un padre regista nel vortice di Hollywood, una madre naïve che deve imparare come comportarsi in società, un’amante giovane che sogna di lasciare il porno per ruoli più maturi, e un figlio ossessionato da Katherine Hepburn. Tutto inizia nel momento in cui madre e figlio sono coinvolti in un incidente aereo e si ritrovano su un’isola deserta... in una sarabanda meta-teatrale di generi si alternano commedia nera, vaudeville, dramma giudiziario, farsa, grandguignol e teatro dell’assurdo, tutto per raccontare/indagare/vivisezionare/analizzare/ripensare/ scandagliare l’animo umano.
Che vuol dire essere uomini? Cosa ci differenzia dalle altre specie animali? È possibile far convivere la nostra indomita spinta alla vita con le istituzioni sociali? Cosa vuol dire essere “normali”?
Nei trent’anni passati dalla scrittura il testo non è invecchiato di un giorno, sintomo evidente di qualità drammaturgica e forza dei temi.
Crescita, emancipazione, sanità mentale, delitto, tradimenti, fama, tossicodipendenza, morale, moda, cinefilia, potere e un’intensa, sanguinosa, scorretta, folle, esilarante storia d’amore.
 
Lumik Teatro è una compagnia di nuova formazione fondata da Ludovica Apollonj Ghetti e Michele Demaria, che dopo diversi anni di lavoro come scritturati per teatri pubblici e privati hanno iniziato un progetto indipendente e autoprodotto collaterale che guarda con occhio curioso alla drammaturgia contemporanea. Il loro primo lavoro “Ciccioni con la gonna” dell’americano Nicky Silver, ha vinto il Festival di Inventaria 2019 come miglior spettacolo.
Il secondo progetto “Cervus” è stato tra le proposte più apprezzate nella rassegna Pillole #tuttoin12minuti 2019 del Teatro Studio Uno, ottenendo il sostegno alla Produzione 2019-20 e il debutto al Teatro Biblioteca Quarticciolo, grazie alla sinergia e alla collaborazione tra i due teatri romani.
 
ALTRE INFORMAZIONI
🎫Prezzi biglietti: intero 15 €, ridotto 10 €
 
Per informazioni e prenotazioni: telefono 3518700413, email  ipensieridellaltrove@gmail.com
 
Via Giorgio Scalia 53, Roma
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NOVITÁ
 
TITOLO
L’IMPRESA FANTASTICA DELL’ATTORE COLANGELI
Tutta la Commedia recitata a memoria da Giorgio Colangeli con la complicità di Marco Maltauro
musica Diego Dall’Osto | contributi musicali Tommaso Cuneo chitarra, Vincenzo Di Sanzo zampogna
 
 
DOVE e QUANDO
tEATRO argentina Roma
Dal 15 novembre al 13 dicembre 2021
INFERNO | 15 novembre ore 19 Canti I-XIII - 21 novembre ore 21 Canti XIV-XX - 22 novembre ore 19 Canti XXI-XXXIV
PURGATORIO | 28 novembre ore 21 Canti I-IX - 29 novembre ore 19 Canti X-XXIV - 5 dicembre ore 21 Canti XXV-XXXIII
PARADISO | 6 dicembre ore 19 Canti I-XIV - 12 dicembre ore 21 Canti XV-XXII - 13 dicembre ore 19 Canti XXIII-XXXIII
 

DETTAGLI
Dal 15 novembre al 13 dicembre torna in scena al Teatro Argentina L’impresa fantastica dell’attore Colangeli, la Commedia recitata da Giorgio Colangeli, tra i pochissimi ad aver imparato l’intera opera a memoria, restituita al pubblico in nove appuntamenti: il 15, 21 e 22 novembre Inferno; il 28 e 29 novembre e il 5 dicembre, il Purgatorio; infine il Paradiso il 6, 12 e 13 dicembre.
 
Come nel passato, quando le terzine dantesche erano patrimonio orale di ogni strato della popolazione, il viaggio del ciclo Dante a memoriapassa anche attraverso la poesia detta. Giorgio Colangeli si avventura in un corpo a corpo con il testo dantesco nella sua integrità, rendendolo per noi suono, oralità, flusso cui abbandonarsi, rivivendone e riscoprendone il detto in un rituale collettivo, poetico e teatrale.
Realizzato dal Teatro di Roma con il contributo e la collaborazione del Comitato nazionale per le celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, Dante a memoria propone una analisi delle tracce dantesche nella cultura contemporanea, e in particolare nel linguaggio artistico e teatrale. Il progetto ha attraversato la stagione del Teatro di Roma nell’anno dedicato al poeta.
 
Gentile Spettatore, bentornato in teatro e grazie per essere venuto. Non sarà una serata facile; meglio dircelo subito. Né per me, né per te. Con Marco, abbiamo pensato e messo in atto quegli accorgimenti che ci sembravano utili ad accoglierti e a facilitarti; ma non ci nascondiamo, e non ti nascondiamo, che molto dovrai fare tu, insieme con me. La prima impressione potrebbe essere che non capisci nulla; ma la Guida dello Spettatore ti aiuterà a non perdere il filo del racconto. Sempre che tu non ti arrenda alle prime difficoltà. Procedendo, potrebbe succedere che continui a non capire nulla, ma questo "deficit" potrebbe sembrarti non più una menomazione, ma una  possibilità di accesso alternativo, una diversa comprensione. Terza fase: capisci. Non nella modalità che ti consentirebbe di ripetere a parole tue quello che hai ascoltato, la famigerata parafrasi scolastica; ma nell'esperienza, soggettiva e certa, di sensazioni ed emozioni che il testo ti suscita. Che è poi la modalità con cui "capiamo" un brano musicale, un quadro, una scultura, una istallazione. Perchè possa funzionare questo condizionamento, questa fascinazione, io dirò solo ed esclusivamente il testo di Dante: non una sola parola di commento o di spiegazione. Aiùtati con la Guida dello Spettatore che, passo dopo passo, ti segnala l'ultimo verso di ciascun canto, per darti la possibilità di tentare ancora, nel caso ti fossi un po' perso nel canto appena ultimato; ti segnala la posizione raggiunta nel cosmo dantesco, per darti la sensazione di essere sempre e, amorevolmente, seguito durante il viaggio. Il premio per te sarà scoprire bellezze ed emozioni, commozione e divertimento, non in questo o in quel canto, in questa o in quella terzina, non dove te lo aspetti, ma dappertutto in questo poema inesauribile. Io cercherò di dire tutto a memoria. Perchè questo sforzo titanico? Un po' per esibizionismo attoriale, lo confesso. Ma soprattutto per proporti un testo "parlante", già da me letto e assimilato a tal punto, che tu che ascolti possa dimenticare che è stato scritto e che di solito lo si legge, e possa illuderti di vederlo, il testo, personificato davanti a te, raccontare se stesso. Come succede a teatro. Perché, e questo è il grande premio per tutti noi, siamo di nuovo a teatro! Viva Dante! Viva il teatro! Giorgio Colangeli
 
Il Teatro di Roma completa la serie di iniziative dedicate a Dante Alighieri in questa stagione con Dante, in sua presenza. Vostra parola disïata vola, 15 dicembre ore 11 al Teatro Argentina ingresso libero su prenotazione, promosso dal Comitato Nazionale per la celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, rivolto - soprattutto - ai ragazzi e alle ragazze delle scuole che si avviano verso la fine dell'anno scolastico. Un appuntamento, diretto da Giorgio Barberio Corsetti, in cui percepire ancor più da vicino la presenza del poeta tra le maglie della nostra cultura contemporanea.  A renderlo possibile, le voci degli attori e delle attrici dell'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio d'Amico", che interpreteranno una selezione di brani tratti da Dante Alighieri, Samuel Beckett, Jorge Luis Borges e Edgar Lee Masters, in dialogo con il professor Carlo Ossola, che metterà in luce la contemporaneità di Dante e la sua influenza sulla letteratura e le arti.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Dante a memoria - informazioni sul progetto (2 maggio – 15 dicembre 2021)
il ciclo Le Parole di Dante ha proposto tre lectio introdotte da Paolo Di Paolo: L’Inferno – Il Diavolo, con Lina Bolzoni e Giulio Ferroni. Il Purgatorio – Il Perdono, di Filippo La Porta e Maria Giuseppina Muzzarelli. Il Paradiso - La beatitudine con Luca Serianni e Claudio Strinati.
L’impresa Fantastica dell’attore Colangeli, Tutta la Commedia di Dante recitata a memoria da Giorgio Colangeli con la complicità di Marco Maltauro, è stata proposta nel mese di maggio e ritorna in scena dal 15 novembre al 13 dicembre.
 
Per correr miglior acque alza le vele è il saggio a cura di Roberto Gandini e con i/le partecipanti ai laboratori andato in scena al Teatro Argentina nel mese di giugno 2021.
Il progetto giunge a conclusione con l’appuntamento Dante, in sua presenza. Vostra parola disïata vola diretto da Giorgio Barberio Corsetti, con Carlo Ossolain programma il 15 dicembre al Teatro Argentina.
 
🎫Ingresso posto unico 10 €
info promozione@teatrodiroma.net 
GREEN PASS obbligatorio
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PROSEGUE
 
TITOLO
Una produzione AB MANAGEMENT e OTI
presentano in esclusiva in Italia
in accordo con MISCHIEF WORLDWIDE LTD
CHE DISASTRO DI PETER PAN
dalla commedia originale di J.M.Barrie
di Henry Lewis, Jonathan Sayer e Henry Shields
traduzioneEnrico Luttmann
con
Stefania Autuori | Luca Basile | Viviana Colais
Valerio Di Benedetto | Riccardo Giacomini | Massimo Genco,
Carolina Gonnelli | Alessandro Marverti | Yaser Mohamed,
Ilaria Orlando | Igor Petrotto | Marco Zordan
Regia di ADAM MEGGIDO
 
DOVE e QUANDO
TEATRO BRANCACCIO - Roma
Dal 3 al 28 novembre 2021, mercoledì - sabato serale ore 20.45 / sabato - domenica pomeridiana ore 17.00
 

DETTAGLI
In seguito al trionfante debutto, finalmente approda al Teatro Brancaccio di Roma “Che Disastro di Peter Pan” con la regia di Adam Meggido.
Dal 2016 il pubblico di tutta Italia apprezza ed applaude “Che Disastro Di Commedia”, versione italiana del pluripremiato successo planetario “The Play That Goes Wrong”, che ha raccolto, di anno in anno, un sempre crescente numero di consensi.
Dagli stessi autori arriva “Che Disastro Di Peter Pan” con la proposta di alzare il tiro. La sgangherata compagnia amatoriale dello sperduto Sant’Eufrasio Piedimonte, ancora più ambiziosa e battagliera che mai, dopo aver improvvisamente ereditato un’ingente somma di denaro, tenta di mettere in scena il classico di J.M. Barrie, la celeberrima storia di Peter Pan.
La trama tenta di emergere dai disastri e dai contrattempi che si accumulano nella pièce, il caos impetuoso aumenta e le risate sono inarrestabili di fronte alle disavventure degli attori che vanno inevitabilmente incontro all’ennesimo fallimento.
Quando il regista apparirà sul palcoscenico con il suo assistente/co-regista, s’inizieranno a percepire le tensioni che stanno alla base di questa goffa e stentata impresa teatrale. Come in “Che Disastro Di Commedia” le porte non si apriranno, gli oggetti di scena scompariranno per ricomparire altrove, gli effetti sonori saranno inevitabilmente anticipati o ritardati.
Gli attori, impegnati in ruoli multipli, combatteranno ancora una volta contro inconvenienti tecnici e non ricordando le battute, intrappoleranno gli altri in “loop” esasperanti.
Assistendo alla produzione di Peter Pan, capiremo in pochi minuti che anche questo show è miseramente destinato a fallire.
 
NOTE DI REGIA
È una commedia con un grande cuore, senza mai un momento di noia. Lo spettacolo è una farsa e la farsa un vero spettacolo. Non importa quali bisticci nel backstage si siano verificati, non importa il caos che hanno scatenato e subito sul palcoscenico; dopo lo spettacolo i nostri attori sono al bar, euforici, congratulandosi l'un l'altro e pianificando la prossima produzione. Non perdono di vista l'amore. È importante ricordare che gli attori di questa piéce non sono "cattivi attori" ma semplicemente vittime delle circostanze; tutto deriva dal loro costante tentativo di continuare, nonostante tutto, e dal loro ottimismo che la fortuna possa girare a loro favore.
Adam Meggido
 
ALTRE INFORMAZIONI
🎫Prezzo biglietto da 28 a 39 €
 
botteghino@teatrobrancaccio.it
Via Merulana, 244,  Roma
www.teatrobrancaccio.it
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PROSEGUE
 
TITOLO
Produzione OTI – Officine del Teatro Italiano
FABIO CANINO
in
FIESTA
Scritto da
ROBERTO BIONDI, FABIO CANINO, PAOLO LANFREDINI
regia
PIERO DI BLASIO
con
DIEGO LONGOBARDI | SANDRO STEFANINI
Simone Veltroni | Antonio Fiore
costumi MARIA SABATO
scene GIACOMO CELENTANO
movimenti coreografici CRISTINA ARRÒ(Ispirati alle coreografie originali di Gino Landi)
 
DOVE e QUANDO
SALA UMBERTO – Roma
Dal 26 ottobre al 26 novembre 2021, dal martedì al venerdì ore  21.00 / domenica ore 17.00 e ore 21.00


DETTAGLI
A venti anni dal fortunato debutto dello spettacolo-cult campione di incassi dedicato a Raffaella Carrà torna in scena “Fiesta” con Fabio Canino, dal 26 ottobre al Teatro Sala Umberto di Roma.
Lo showman fiorentino torna a celebrare il mito di Raffaella Carrà con questa esilarante commedia, un ironico e autoironico affresco del mondo gay con dialoghi serrati e battute a ripetizione e insieme una grande Fiesta dedicata alla più grande icona dello spettacolo italiano.
 
Era il 2001 quando debuttava il primo progetto teatrale in assoluto dedicato a Raffaella Carrà e la conduttrice dell’allora fortunato programma del sabato sera “Carramba che sorpresa”, venuta a conoscenza da alcuni amici che era in scena uno spettacolo a lei dedicato decise, a insaputa degli attori, di irrompere nel teatro con una delle sue “carrambate” decretandone un successo senza precedenti con sold out per sei mesi consecutivi e poi repliche in tutta Italia per oltre tre stagioni. In seguito la Carrà decise di andare lei stessa a teatro comprando in forma privata tutti i biglietti di una replica e regalandoli a tutti i suoi amici più cari per una vera Fiesta.
 
La “Fiesta” da cui prende le mosse la commedia è come ogni anno, il 18 giugno quando un gruppo di amici organizzano un party per il compleanno della loro amatissima Diva, per una ricorrenza “che va festeggiata tutti insieme, come il Natale”.
Luca (Fabio Canino) è un fan di Raffaella Carrà, ma non uno qualsiasi, è il più scatenato, il più fedele, il più innamorato. Tanto innamorato da celebrare ogni 18 giugno il compleanno del suo mito in una vera e propria festa con tanto di torta, invitati, canti e balli sulle note dei più grandi successi della Raffa nazionale.
 
Per la “gaya” serata Luca invita, come ogni anno, i suoi due migliori amici Renato (Diego Longobardi) e Ivano (Sandro Stefanini). Il primo è un esuberante infermiere amante della palestra e dei bei ragazzi, il secondo un aspirante scrittore, uomo di fede e truccatore di una nota diva. A sorpresa, anche se non troppo, sopraggiunge un terzo ospite, Giuseppe (Simone Veltroni), un collega di Luca dall’incerta identità sessuale… Solo per lui.
 
La Fiesta sarà un pretesto per piccanti confessioni tra amici, ma anche per liberare gli animi da desideri e paure. Proprio durante il gioco della verità con la “statuina-idolo” di Raffa, Giuseppe metterà a nudo inclinazioni e segreti. Come in tutte le feste che si rispettino, arriva all’improvviso l’elemento dirompente, come una meteora imprevista, che obbligherà gli invitati a rocamboleschi giochi di parole e divertenti fraintendimenti.
Questa meteora ha il volto (e soprattutto il corpo) di Massimo (Antonio Fiore), il bel poliziotto, eterosessuale al 150%. Sarà lui a mettere in crisi le convinzioni di Luca e company o saranno loro a mettere in crisi il fascinoso Massimo?
Una cosa è certa, qualsiasi sia il risultato, ci sarà da ridere! Sempre sotto l’occhio vigile e amorevole del mito Carrà! Anche perché senza le sue musiche e la sua energia, che “Fiesta” sarebbe?
I protagonisti si confrontano su temi che vanno dalla religione alla moda in un susseguirsi di dialoghi serrati e pungenti tra la satira e l’ironia sul costume sociale.
Il tutto mentre in sottofondo echeggiano le musiche del loro Idolo Raffaella Carrà in un crescendo di risate sino all’epilogo quando il pubblico sollecitato da Fabio Canino rompe la quarta parete per scegliere il finale a sorpresa tra i tre possibili.
 
Lo spettacolo, scritto da Roberto Biondi, Fabio Canino e Paolo Lanfredini, torna riproposto in una nuova e prestigiosa edizione. L’ambientazione è una casa a dir poco appariscente quasi surreale che fa da contorno agli attori vestiti con i costumi vivaci di Maria Sabato mentre i movimenti coreografici ispirati a quelli originali che Gino Landi ideò per Raffaella sono di Cristina Arrò e la regia di Piero Di Blasio.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Prezzo biglietto da 34€ a 25€ - disponibili su www.salaumberto.com
 
Via della Mercede 50, Roma
 
prenotazioni@salaumberto.com
 
www.salaumberto.com
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MUSICA
 
CONCERTI
 
NOVITÁ
 
TITOLO
CHARITY CAFE’
Concerti
 
DOVE e QUANDO
CHARITY CAFE’ - Roma
dal 9 al 14 novembre 2021
INIZIO CONCERTI ORE 22:00


DETTAGLI
Per via del distanziamento, i posti fronte palco all'interno del locale, si sono ridotti a 14
nello specifico:
3 tavolini da 2 persone nella parte superiore del nostro piccolo "anfiteatro"
più altri 2 tavolini da 4 persone nella parte inferiore
Prenderemo Prenotazioni solo per la Cena
con ingresso dalle 20:30 alle 21:00 (poi decade)
 
I concerti avranno sempre inizio alle ore 22:00 e si svolgeranno sempre in 2 SET
a differenza pre-covid, ora, per i pochi posti a disposizione, adotteremo lo stile "Americano"
ad ogni SET sarà prevista una Prima Consumazione Obbligatoria al costo minimo di 10€🎫
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MARTEDÌ 09
ANDY'S CORNER
h 21:00 - Classic Rock, Blues, Soul, Folk...
Andrea Angelini, in arte Andy’s Corner, presenta il suo progetto solista acustico. Propone una sintesi di vari generi e influenze musicali: un viaggio affascinante nella migliore musica anglo-americana in particolare dei ‘60s e ’70s, ma non solo...
                Andrea Angelini, Voce, Chitarra & Armonica
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MERCOLEDÌ 10
LUCA TOZZI & BLUE VISIONS
h 22:00 - Blues Night
Il progetto Blue Visions nasce a NY con l'idea di essere una famiglia musicale nel mondo. Ilrepertorio è improntato su classici del blues, funk e originali.
Line-up
Luca Tozzi, Chitarra & Voce
Luca Pisanu, Basso
Mimmo Antonini, Batteria
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GIOVEDÌ 11 e VENERDI’12
VITTORIO CUCULO JAZZ TRIO
h 22:00 –Double Jazz Night
Dotato di grande affiatamento, il gruppo ha in repertorio alcuni brani originali ed alcuni tra i più importanti e noti standard della tradizione jazzistica. Grazie al notevole interplay e all'esperienza accumulata, il trio crea grande feeling con il pubblico, in un clima di coinvolgimento e di partecipazione.Vittorio Cuculo giovane e talentuoso sassofonista, considerato uno dei migliori nuovi talenti nel panorama del jazz italiano, con già all'attivo le registrazioni di due lavori discografici. Danilo Blaiotta, giovane e raffinato pianista, anche lui con già due diverse esperienze discografiche alle spalle, che per l'occasione suonerà l'organo hammond. Gegè Munari, colonna del jazz italiano, europeo e non solo, batterista che vanta prestigiose e innumerevoli collaborazioni con musicisti nazionali ed internazionali
Line-up
Vittorio Cuculo, Sax
Danilo Blaiotta, Piano Hammond
Gegè Munari, Batteria
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SABATO 13       
DRIFTING TRIO             
h 22:00 - Blues Night
Drifting Trio è un progetto strumentale, nato per celebrare il Genio e l'Arte di Jimi Hendrix. Nasce dall'incontro di tre musicisti che provengono da diverse e molteplici esperienze musicali, che provando a fondere il loro background artistico, cercano una matrice comune con il linguaggio Hendrixiano, un linguaggio fortemente ricco di sperimentazione sonora. È proprio partendodalla componente altamente sperimentale che il trio affronta questo viaggio, in cui l'universo di Hendrix verrà esplorato, decodificato e "modernizzato", cercando di celebrare al meglio, la grande eredità musicale che il genio di Seattle ci ha lasciato.
Line-up
Egidio Marchitelli, Chitarre
Roberto Lo Monaco, Basso
Pino Liberti, Batteria
 
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DOMENICA 14
APERITIVO LIVE
h 18:30 - Drink, Tagliere & Live Music.
con: FREE IMAGINATION
Marilena Paradisi meets Nicola Puglielli
La voce di Marilena Paradisi incontra Nicola Puglielli, poliedrico musicista, chitarrista poetico e di straordinaria profondità musicale, in un raffinato repertorio che spazia dal jazz moderno alla libera improvvisazione.
Line-up
Marilena Paradisi, Voce
Nicola Puglielli, Chitarra
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NOVITÁ
 
TITOLO
“JAZZ IN THE THEATRE” TORNA
CON IL SUO SECONDO CONCERTO “SISTERS”
SUL PALCO DELLO STORICO IVELISE
 
DOVE e QUANDO
TEATRO IVILISE – Roma
14 novembre 2021, ore 19.00


DETTAGLI
Valeria Rinaldi torna in scena sul palco dell'Ivelise con Sisters, secondo appuntamento della rassegna Jazz in the Theatre affiancata dalla strepitosa Stefania Patanè, voce,  e Vincenzo Lucarelli al pianoforte.
Il concerto è un evento raffinato e coinvolgente sia per l'interpretazione, sia per l'esecuzione strumentale, sia per le diverse sonorità del duetto vocale jazz.
La rassegna vede  Valeria Rinaldi esibirsi, sul palco dell'Ivelise, con un appuntamento al mese, insieme a musicisti di rilievo del panorama jazzistico, con l’intento di diffondere una musica nata in America ma che ha influenzato tutto il mondo con il suo stile e il suo linguaggio, fondendosi con altre tradizioni, ed evolvendosi fino ai giorni nostri. L'atmosfera intima che si viene a creare nel piccolo teatro romano, garantisce il coinvolgimento dello spettatore, consentendogli un ascolto a stretto contatto con gli artisti.
Valeria Rinaldi voce
Stefania Patanè voce
Vincenzo Lucarelli piano
 
ALTRE INFORMAZIONI
www.teatroivelise.it
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CIRCO
 
NOVITÁ
 
TITOLO
TEATRO FURIO CAMILLO
presenta
BATTITI
rassegna internazionale di circo – teatro
 
DOVE e QUANDO
Teatro Furio Camillo – Roma
Dal 12 novembre al 5 dicembre  giovedì - venerdì e sabato alle 21.00 - domenica alle 11.00 e alle 18.00


DETTAGLI
Il Teatro Furio Camillo ospita per l’ottavo anno consecutivo BATTITI, la rassegna di teatro di contaminazione, frutto dell'incontro tra le più alte tecniche circensi ed il lavoro d'attore.
Dal 12 novembre al 5 dicembre la rassegna accoglierà spettacoli di compagnie, italiane ed estere, che utilizzano tecniche circensi differenti, raccontando una nuova realtà scenica contemporanea. Anche quest’anno, alla rassegna si affiancherà una mostra fotografica curata da  Alessandro Trapani e dedicata alla creazione dello spettacolo “Spaghetti” della Compagnia Materiaviva.
Fiore all’occhiello è poi la sezione Piccoli Battiti, in cui vengono proposti spettacoli di circo teatro dedicati ai più piccoli. Sempre grande spazio è dedicato, inoltre, all'attività di formazione, con workshop di acrobatica aerea, yoga, tap, danza verticale e corda molle.
Il 12 novembre (ore 21) apre la rassegna il C.A.B.A.R.È. Calderone Artistico Burlesco Anarchico Rigorosamente Eclettico, uno spettacolo di arte varia, sempre in divenire e con una buona dose di imprevedibilità, condito da artisti di stagione, rigorosamente biologici e a kilometro zero. Un varietà-laboratorio aperto a tutti gli artisti che abbiano voglia di sperimentare nuovi numeri, rispolverare vecchi cavalli di battaglia assopiti nel baule, o semplicemente passare una serata a giocare a contatto con il pubblico.
Sabato 13 novembre (ore 21) il Duo Sulla Falsa Riga presenta LA VIDA ROSA: una corda verticale, una piscina appena abbozzata e un bicchiere con del liquido verde. La Vida Rosa é uno spettacolo dallo stile sintetico, metafora ridotta all'essenziale della schizofrenia dell'uomo contemporaneo e della relazione con il suo lato più oscuro.
Segue, domenica 14 novembre (ore 18), LA FORZA DI ARIANNA, performance di teatro d’ombre per “far luce” sul mito di Arianna, di e con Silvio Gioia
con la consulenza della prof.ssa Francesca Lisi.
Apre il secondo fine settimana di programmazione, venerdì 19 novembre (ore 21), ABATTOIR BLUES, l'ultimo spettacolo della Trilogia dell’Abbondanza. Dopo gli sprechi alimentari (Funky Pudding – 2009) e l'abuso di zuccheri (Sweet Dreams – 2014) Luigi Ciotta porta nuovamente all'attenzione dello spettatore un tema caldo dei nostri tempi: il maltrattamento degli animali negli allevamenti intensivi e il rapporto ambivalente con la carne, ai giorni nostri caratterizzato da sempre nuovi tabù. Il tema è l’uomo con le sue contraddizioni e debolezze nell’affrontare i sentimenti più oscuri della sua anima, della sua parte più bestiale. Tutto questo in chiave comica, grottesca e onirica, secondo le regole del buffone e del clown.
Sabato 20 (ore 21) e domenica 21 (ore 11) è la volta di  “Jamais en retraite”, spettacolo che  affronta con umorismo e tenerezza la questione della vecchiaia nella nostra società, attraverso una bici acrobatica e una corda molle.
Sempre domenica 21 novembre (ore 18) appuntamento con  AREA 52, ideato da Emanuele Belmonte, un serissimo, fantascientifico gioco che porta gli spettatori in un universo popolato da alieni verdi e navicelle spaziali di carta argentata. Un divertente film sci-fi (science fiction) completamente homemade. Uno spettacolo di Clown Teatrale che mescola musica dal vivo eseguita con clarinetto, voce, loopstation e theremin, manipolazione di oggetti e teatro di figura.
EVANESCENTE NORMA di e con Eva Lunardi, una riflessione sul senso di colpa imposto su come la società e i media dettano i parametri del modello di donna e uomo perfetti e la conseguente ribellione a tutto questo, abiterà la scena venerdì 26 novembre (ore 21); mentre ZONA FRANCA di e con Federica Mafucci, un luogo dove lo spettatore viene trasportato all’interno di un mondo libero e fantasioso, ma con la profondità di una vita difficile e incerta, attraverso uno spettacolo comico che unisce prosa, musica e teatro fisico, sabato 27 novembre ( ore 21).
Domenica 28 novembre ( ore 11 e 18) spazio a  RAGAZZA CONFUSA, di e con Michela Samaki Pesce, un viaggio delirante in cui il caos trova un suo ordine tra uno swing, uno step ed uno shuffle!
Chiude la rassegna, dal 2 al 5 dicembre ( ore 21-domenica ore 18), SPAGHETTI con la regia di Roberta Castelluzzo, uno spettacolo in cui il linguaggio del circo teatro, così fortemente evocativo e sanguigno, sarà accompagnato da parti di racconto orale, in un continuo viaggio tra emozioni diverse, tra piani differenti e differenti punti di vista. Siamo intorno al 1920 , sono gli anni delle importanti migrazioni degli italiani oltreoceano. Sono storie di viaggio, sono storie di gente che si sposta per mare e condivide preoccupazioni, speranza, nausee, euforia, paura e, spaghetti.
PICCOLI BATTITI
La sezione Piccoli Battiti è dedicata ai bambini e alle loro famiglie con spettacoli che, attraverso le tecniche di circo, entusiasmino i bimbi e gli raccontino loro un mondo teatrale dinamico e gioioso.
Tutte le mattine alle ore 11:00 il Teatro Furio Camillo offre, durante tutto l’anno, una programmazione di spettacoli per bambini. Nel mese della rassegna Battiti, la proposta si fa ancora più ricca e con ospiti straordinari provenienti dall’Italia e dall’estero.
Domenica 14 novembre si parte con BANDITA di e con Silvio Gioia, spettacolo di teatro d'ombre. Dal gioco con le mani delle ombre cinesi, al coinvolgimento dell’ombra di tutto il corpo che si trasforma creando diversi personaggi,  si alternano grandi suggestioni visive, date dall’incrocio di luci e ombre, a scene ironiche, date da sketch di piccoli personaggi creati con le mani. A seguire domenica 21 novembre  “Jamais en retraite” che affronta con umorismo e tenerezza la questione della vecchiaia nella nostra società.
Infine, domenica 28 novembre, RAGAZZA CONFUSA di e con Michela Samaki Pesce, un viaggio delirante in cui il caos trova un suo ordine tra uno swing, uno step ed uno shuffle, e domenica 5 dicembre GHIRIGORO  della Compagnia Endaxi, un minuscolo circo fatto di soli 2 artisti: ScannaMago, clown dalla molteplici doti di acrobata, prestigiatore e giocoliere, presenta uno spettacolo ricco di musica, magie e fantasia, e  Tipota, la sua fida “collaboratrice clown”.

ALTRE INFORMAZIONI
🎫Biglietto per singolo spettacolo 13   
🎫Piccoli Battiti: adulti 10€ - bambini 8€
 
Info e prenotazioni: 0697616026
 
www.teatrofuriocamillo.it
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ARTE
 
MOSTRE
 
PROSEGUE
 
TITOLO
KLIMT. La Secessione e l’Italia
 
DOVE e QUANDO
MUSEO DI PALAZZO BRASCHI - Roma
Dal 27 ottobre al 27 marzo  2021
 

DETTAGLI
Dal 27 ottobre il Museo di Roma a Palazzo Braschi ospiterà la mostra Klimt. La Secessione e l’Italia, un evento espositivo che segna il ritorno in Italia dell’artista austriaco con alcuni dei suoi capolavori provenienti dal Museo Belvedere di Vienna, dalla Klimt Foundation e da collezioni pubbliche e private come la Neue Galerie Graz.

La mostra ripercorre la vita e la produzione artistica di Klimt, sottolineandone il ruolo di cofondatore della Secessione viennese e indagando sul suo rapporto con l’Italia, meta dei suoi viaggi e luogo di alcuni suoi successi espositivi.
Sono circa 200 le opere esposte, tra dipinti, disegni, manifesti d’epoca e sculture di Klimt e degli artisti della sua cerchia.

Oltre a opere iconiche come la famosissima Giuditta ISignora in biancoAmiche I (Le Sorelle) e Amalie Zuckerkandl è possibile ammirare anche prestiti del tutto eccezionali come La sposa della Klimt Foundation e Ritratto di Signora, trafugato dalla Galleria Ricci Oddi di Piacenza nel 1997 e recuperato fortunosamente nel 2019.

Klimt. La Secessione e l’Italia
 è una mostra promossa da Roma CultureSovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, co-prodotta da Arthemisia che ne cura anche l’organizzazione con Zètema Progetto Cultura, in collaborazione con il Belvedere Museum e in cooperazione con Klimt Foundation, a cura di Franz Smola, curatore del Belvedere, Maria Vittoria Marini Clarelli, Sovrintendente Capitolina ai Beni Culturali e Sandra Tretter, vicedirettore della Klimt Foundation di Vienna.

La mostra ripercorre la vita e la produzione artistica di Klimt, sottolineandone il ruolo di cofondatore della Secessione viennese e indagando sul suo rapporto con l’Italia, meta dei suoi viaggi e luogo di alcuni suoi successi espositivi.
Sono circa 200 le opere esposte, tra dipinti, disegni, manifesti d’epoca e sculture di Klimt e degli artisti della sua cerchia.
Oltre a opere iconiche come la famosissima Giuditta ISignora in biancoAmiche I (Le Sorelle) e Amalie Zuckerkandl è possibile ammirare anche prestiti del tutto eccezionali come La sposa della Klimt Foundation e Ritratto di Signora, trafugato dalla Galleria Ricci Oddi di Piacenza nel 1997 e recuperato fortunosamente nel 2019.
Klimt. La Secessione e l’Italia è una mostra promossa da Roma CultureSovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, co-prodotta da Arthemisia che ne cura anche l’organizzazione con Zètema Progetto Cultura, in collaborazione con il Belvedere Museum e in cooperazione con Klimt Foundation, a cura di Franz Smola, curatore del Belvedere, Maria Vittoria Marini Clarelli, Sovrintendente Capitolina ai Beni Culturali e Sandra Tretter, vicedirettore della Klimt Foundation di Vienna.
La mostra vede come special partner Julius Meinl Ricola, come partner Catellani & Smith, come radio partner Dimensione Suono Soft ed è consigliata da Sky Arte.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Piazza San Pantaleo, 10
 
www.museodiroma.it
www.museiincomuneroma.it
www.arthemisia.it

Immagine
Gustav Klimt
Giuditta, 1901
Olio su tela, 84x42 cm
Belvedere, Vienna
© Belvedere, Vienna
Photo: Johannes Stoll
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PROSEGUE
 
TITOLO
QUAYOLA. Re-coding
 
DOVE e QUANDO
PALAZZO CIPOLLA _ Roma 
29 settembre 2021 - 30 gennaio 2022
 

DETTAGLI
Dal 29 settembre Palazzo Cipolla a Roma ospiterà la prima mostra monografica di Quayola (1982), artista romano di origine e londinese di adozione, tra gli esponenti più importanti della media-art a livello internazionale.
Quella di Palazzo Cipolla è la cornice ideale per esporre l’arte di Quayola, da sempre animata da un confronto permanente tra l’educazione classica e l’uso quotidiano dei mezzi di espressione visiva più futuristici.
La mostra abbraccia quasi tutta la produzione dell’artista, ospitando opere realizzate tra il 2007 e il 2021, un viaggio immersivo nella vera essenza della sua arte computazionale. Il progetto espositivo si sviluppa in tre aree tematiche: iconografia classica, sculture non finite, e tradizione della pittura di paesaggio.
Avvalendosi di sistemi robotici di intelligenza artificiale e stringhe di codice generativo, Quayola ricodifica la storia dell’arte attraverso una nuova prospettiva, utilizzando un linguaggio innovativo capace di riflettere la sua visione poetica del mondo digitale. L’artista esplora le infinite possibilità di formalizzazione dell’idea creativa attraverso la moltitudine di opportunità che la tecnologia gli offre. Il processo di ricerca diventa così la base dell’opera d’arte stessa.
Quayola non utilizza gli algoritmi solo o semplicemente per creare delle opere d’arte, ma ci restituisce strumenti indispensabili di lettura della nostra società contemporanea. Dipinti rinascimentali e del barocco sono trasformati in complesse composizioni digitali attraverso metodi computazionali, e sculture ispirate alla tecnica michelangiolesca del non-finito sono scolpite mediante mezzi robotici. Seguono rappresentazioni della natura, prodotto di un’arte generativa che evidenzia l’affascinante – benché paradossale – somiglianza tra il mondo naturale e quello digitale. Sviluppando un corpo di lavoro che assume sia una forma immateriale (come i video) che materiale (come le stampe o le sculture), l’artista ci illumina sul paradosso dell'immaterialità che è di fatto una nuova forma di materialità.
La mostra è promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, è realizzata da Poema con il supporto organizzativo di Comediarting e Arthemisia ed è curata da Jérôme Neutres e Valentino Catricalà. Essa si inserisce perfettamente nel solco dell’ormai più che ventennale programmazione dello spazio espositivo di Palazzo Cipolla, che la Fondazione – sotto la sapiente guida del suo Presidente – con spiccata sensibilità e lungimiranza ha fin dal principio rivolto ad indagare le tendenze e le manifestazioni più significative dell’arte in tutte le sue forme, partendo dal doveroso approfondimento delle epoche che hanno plasmato l’identità italiana (il Quattrocento, il Barocco) e dalla ricerca sulle culture dei mondi lontani (la Cina imperiale, il Giappone, l’India, la Russia sovietica, gli Stati Uniti), per approdare alle testimonianze più importanti e attuali dell’arte contemporanea nazionale ed internazionale, intercettandone i protagonisti indiscussi e le istanze più innovative e prospettiche (ad esempio, Rockwell, Hopper, Banksy).
Quayola ha esposto in importanti contesti internazionali quali il V&A Museum, Londra, Park Avenue Armory, New York, e il Palais de Tokyo, Parigi, per citarne alcuni. Ha partecipato a Biennali come quella di San Paolo e numerosi festival tra i quali il Sundance Film Festival di Park City. Ha vinto premi prestigiosi come il Golden Nica dell’Ars Electronica Festival.
Immagine: Quayola, Iconographies #81: Adoration after Botticelli, 2016. Serie di stampe a getto d'inchiostro / Series of inkjet prints
 
ALTRE INFORMAZIONI
Testo in catalogo a cura diProf. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele,Presidente Fondazione TerzoPilastro – Internazionale
Scheda catalogo Skira
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PROSEGUE
 
TITOLO
***  Collegata a INCONTRI Storie di fotografe e di immagini
 
Prima, donna. Margaret Bourke-White
Una straordinaria retrospettiva,
a cura di Alessandra Mauro, documenta attraverso oltre 100 immagini
la visione e la vita controcorrente della fotografa statunitense
 
DOVE e QUANDO
Museo IN TRASTEVERE - Roma
dal 21 settembre 2021 al 27 febbraio 2022


DETTAGLI
Sarà dedicata a Margaret Bourke-White, una tra le figure più rappresentative ed emblematiche del fotogiornalismo, la mostra Prima, donna. Margaret Bourke-White, ospitata alMuseo di Roma in Trasteveredal 21 settembre al 27 febbraio 2022.
 
L’esposizione, a cura di Alessandra Mauro, è promossa daRomaCulture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali ed è organizzata da Contrasto e Zètema Progetto Cultura,in collaborazione con Life Picture Collection, detentrice dell’archivio storico di LIFE. Catalogo edito da Contrasto.
 
Pioniera dell’informazione e dell’immagine, Margaret Bourke-White ha esplorato ogni aspetto della fotografia: dalle prime immagini dedicate al mondo dell’industria e ai progetti corporate, fino ai grandi reportage per le testate più importanti come Fortune e Life; dalle cronache visive del secondo conflitto mondiale, ai celebri ritratti di Stalin prima e poi di Gandhi (conosciuto durante il reportage sulla nascita della nuova India e ritratto poco prima della sua morte); dal Sud Africa dell’apartheid, all’America dei conflitti razziali fino al brivido delle visioni aeree del continente americano.
 
Oltre100 immagini, provenienti dall’archivio Life di New York e divise in 11 gruppi tematici che, in una visione cronologica, rintracciano il filo del percorso esistenzialedi Margaret Bourke-White e mostrano la sua capacità visionaria e insieme narrativa, in grado di comporre “storie” fotografiche dense e folgoranti.
 
Ad aprire il percorso espositivo è la prima sezione dal titolo L’incanto delle acciaierie,che mostra i primi lavori industriali di Margaret, da quando nel 1928 apre un suo studio fotografico a Cleveland, mentre la seconda sezione, Conca di polvere,documenta il lavoro sociale realizzato dalla fotografa negli anni della Grande Depressione nel Sud degli USA.
Alla lunga collaborazione con la leggendaria rivista americana LIFE, per cui la Bourke-White realizzerà la copertina e i reportage del primo numero e tanti altri ancora lungo tutta la sua vita, è dedicata la terza sezione dal titolo, per l’appunto, LIFE.
Nella quarta sezione,Sguardi sulla Russia, è inquadrato il periodo in cui Margaret Bourke-White documentò le fasi del piano quinquennale in Unione Sovietica fino ad arrivare a realizzare anni dopo – quando già era scoppiata la Seconda guerra mondiale – il ritratto di Stalin in esclusiva per Life.
Gli anni della guerra, quando per lei fu disegnata la prima divisa militare per una donna corrispondente di guerra, sono documentati nella quinta sezione, dal titoloSul fronte dimenticato: sono gli anni in cui Bourke-White, al seguito dell’esercito USA, sarà in Nord Africa, Italia e Germania. Si prosegue con la sesta sezione, Nei Campi, dove ètestimoniato l’orrore al momento della liberazione del Campo di concentramento di Buchenwald (1945) quando, come ha dichiarato la fotografa, “per lavorare dovevo coprire la mia anima con un velo”.
L’India, la settima sezione,raccoglie il lungo reportage compiuto dalla fotografa al momento dell’indipendenza dell’India e della sua separazione con il Pakistan. Tra le altreimmagini, in mostra anche il celebre ritratto del Mahatma intento a filare all’arcolaio.
Mentre Sud Africa, il titolo dell’ottava sezione, offre una documentazione del grande paese africano durante l’Apartheid, la successiva e nona sezione,Voci del Sud bianco,è il lavoro a colori del 1956 dedicato al tema del segregazionismo del Sud degli USA, che stanno vivendo anni di trasformazione.
Ancora, In alto e a casa, decima sezione, raccoglie alcune tra le più significative immagini aeree realizzate dalla fotografa nel corso della sua vita.
Il percorso termina con La mia misteriosa malattia, undicesima sezione, una serie di immagini che documentano la sua ultima, strenua lotta, quello contro il morbo di Parkinson di cui manifesta i primi sintomi nel 1952 e contro cui combatterà con determinazione. In questo caso, è lei il soggetto del reportage, realizzato dal collega Alfred Eisenstaedt che ne testimonia la forza, la determinazione ma anche la fragilità.
 
Una straordinaria retrospettiva, quindi, per ricordare un’importante fotografa, una grande donna, la sua visione e la sua vita controcorrente.
 
L’esposizione sarà accompagnata da Storie di fotografe e di immagini: ciclo di incontri e di approfondimenti aperti al pubblico intorno ai temi della fotografia e dell’identità femminile.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Piazza S. Egidio 1b – Roma
 
Dal martedì alla domenica ore 10.00 - 20.00
24 e 31 dicembre 10.00-14.00
Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura
Giorni di chiusura
1 gennaio, 1 maggio e 25 dicembre
 
Promotori Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Contrasto
Mostra a cura di Alessandra Mauro
Organizzazione Zètema Progetto Cultura
In collaborazione con Meredith
Digital Imaging Partner Canon
Con il contributo di Forma. Fondazione Forma per la fotografia
Catalogo a cura di Contrasto
 
Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00)
www.zetema.it
www.museodiromaintrastevere.it
www.museiincomune.it
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PROSEGUE
 
TITOLO
Chiostro del Bramante
presenta
ALL ABOUT BANKSY
Stesso posto, stesso artista, nuova mostra.
 
DOVE e QUANDO
Chiostro del Bramante - Roma
Dal 5 maggio 2021  al 9 gennaio 2022
 

DETTAGLI
Grazie a circa duecentocinquanta opere provenienti da collezioni private, Chiostro del Bramante presenta ALL ABOUT BANKSY: a Roma, dal 5 maggio 2021 al 9 gennaio 2022, una nuova mostra per scoprire tutto quel che si può sapere sull’artista sconosciuto più noto al mondo.
Scoprire, avvicinarsi, conoscere, riconoscere Banksy. Durante la nostra prima esposizione A Visual Protest (settembre 2020 – marzo 2021), data l’impossibilità di mantenere l’apertura, abbiamo lavorato perché il pubblico non rimanesse deluso, non rimanesse senza Banksy. È nata così l’idea di poter realizzare una seconda mostra, sempre dedicata
a lui e alle sue opere, e questo nostro desiderio si è realizzato grazie alla collaborazione con Butterfly & David Chaumet - Butterfly Art News, curatori del progetto.
Natalia de Marco, direzione artistica DART – Chiostro del Bramante Grazie a circa duecentocinquanta opere provenienti da collezioni private, Chiostro del Bramante presenta ALL ABOUT BANKSY: a Roma, dal 5 maggio 2021 al 9 gennaio 2022, una nuova mostra per scoprire tutto quel che si può sapere sull’artista sconosciuto più noto al mondo.
Scoprire, avvicinarsi, conoscere, riconoscere Banksy. Durante la nostra prima esposizione A Visual Protest (settembre 2020 – marzo 2021), data l’impossibilità di mantenere l’apertura, abbiamo lavorato perché il pubblico non rimanesse deluso, non rimanesse senza Banksy. È nata così l’idea di poter realizzare una seconda mostra, sempre dedicata
a lui e alle sue opere, e questo nostro desiderio si è realizzato grazie alla collaborazione con Butterfly & Davi Chaumet - Butterfly Art News, curatori del progetto.
Natalia de Marco, direzione artistica DART – Chiostro del Bramante Banksy non riesce a far smettere di parlare di sé. Dall’ultima opera sulle mura del carcere di Reading (UK), dove fu detenuto Oscar Wilde, per denunciarne lo stato di abbandono dal 2013, fino all’asta milionaria a favore del sistema sanitario britannico, con l’aggiudicazione
dell’opera Game Changer per 16,75 milioni di sterline. Così Chiostro del Bramante non può smettere di occuparsi di Banksy e di offrire, con questa nuova mostra, un approfondimento enciclopedico del suo lavoro, grazie a un’importante sezione documentaria composta da fotografie, reportage e video, una nuova occasione espositiva negli spazi rinascimentali nel centro di Roma.
Una narrazione approfondita della poetica dell’artista grazie al contributo di Butterfly & David Chaumet - Butterfly Art News, che per la prima volta hanno aperto il loro archivio, in modo così completo, per un’esposizione.
Ovunque si sente parlare di Banksy. Ma cosa sapete di lui se non che è famoso e che la sua identità è ignota? Abbiam documentato la sua carriera dall'inizio degli anni Duemila, tra la strada e le mostre e ora apriamo il nostro archivio.
Butterfly & David Chaumet - Butterfly Art News, curatori ALL ABOUT BANKSY è un catalogo ragionato da visitare, un percorso in cui scoprire opere realizzate dal 1999 fino al 2020, con sezioni tematiche sui lavori divenuti icone e sui
 temi fondamentali dell’artista: i primi Black Books, i tanti rats (topi) e poi la politica, la religione, il potere, la guerra, i diritti dell’infanzia, i fenomeni migratori, i rifugiati, la società della sorveglianza, l’ambiente, l’ecologia, il mercato dell’arte.
In mostra inediti e altrettanti approfondimenti: tra gli altri, sul parco tematico non adatto ai bambini Dismaland, sul negozio online Gross Domestic Product, sulle collaborazioni con cantanti e gruppi musicali, tra cui la ricca serie con i britannici Blur.
Opere realizzate con tecniche e supporti differenti, insieme a una contestualizzazione degli interventi pubblici e delle mostre, delle opere e delle esposizioni, tra fotografie, copertine, manifesti, locandine, libri, dischi.
Completano il percorso espositivo tre video per rivivere i momenti più significativi del percorso di Banksy, tra cui un documentario esclusivo e inedito che racconta vent’anni
di carriera dell’artista.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Una mostra organizzata da DART – Chiostro del Bramante
in collaborazione con Butterly Art News
a cura di Butterfly & David Chaumet
con il patrocinio di Regione Lazio e Assessorato Crescita Culturale Roma Capitale
media partner: Sky Arte
 
La mostra è accessibile nel rispetto e secondo le normative per il contenimento di Covid-
19.
 
www.chiostrodelbramante.it
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PROSEGUE
 
TITOLO
"L’EREDITÀ DI CESARE E LA CONQUISTA DEL TEMPO"
I Fasti Capitolini, straordinari calendari incisi nel marmo, narrano la storia di Roma dalle sue origini agli albori dell’età imperiale grazie alla multimedialità

DOVE e QUANDO
Sala della Lupa - Musei Capitolini - Roma
Dall’8 febbraio al 31 dicembre 2021
Dal lunedì al venerdì ore 9.30-19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima)


DETTAGLI
L’eredità di Cesare e la conquista del tempo è un progetto espositivo multimediale che racconta in maniera evocativa e coinvolgente le vicende e i protagonisti della storia di Roma antica attraverso i Fasti Capitolini.
Questi straordinari calendari incisi nel marmo, dalla metà del ’500, sono esposti su disegno di Michelangelo Buonarroti sulla parete di fondo della sala della Lupa, un tempo sala dei Fasti antichi, nell’appartamento dei Conservatori, parte del complesso dei Musei Capitolini.
Tra le righe scolpite nel marmo è narrata la storia di Roma che tutti studiano sui libri scolastici e, spesso, al visitatore frettoloso sfugge la menzione di personaggi universalmente noti, Romolo, Tarquinio il Superbo, Giulio Cesare, Augusto, al pari di famose battaglie e importanti conquiste.
 
L’iniziativa, promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, è ideata e curata dalla Direzione Musei archeologici e storico-artistici. Organizzazione a cura di Zètema Progetto Cultura.
 
Attraverso il videomapping, la grafica e un commento sonoro, l’esposizione multimediale offre al pubblico gli strumenti per rintracciare sulla parete elementi che, seppure presenti all’interno del proprio bagaglio conoscitivo sulla storia di Roma, non ci si aspetta di ritrovare in quella sede e in quelle forme.
Le proiezioni avvengono direttamente sulla parete marmorea alternando il videomapping, che indica e sottolinea le parole e le frasi salienti nei calendari, a una videoproiezione classica che va a sovrapporsi alla parete stessa, quasi annullandola e trasformandola in uno schermo su cui narrare attraverso le immagini gli episodi appena rievocati dai nomi dei protagonisti evidenziati tramite il videomapping.
 
Una proposta innovativa e coinvolgente per scoprire e approfondire la storia di Roma, dalla sua fondazione (753 a.C.) alla fine dell’età repubblicana e agli albori dell’età imperiale (31 a.C.), grazie a una testimonianza storica e archeologica unica nel suo genere.
Il progetto costituirà la prima tappa di avvicinamento alla mostra “La Roma della Repubblica”, in programma nel corso del 2021 presso gli stessi Musei Capitolini. L’esposizione è concepita in continuità con “La Roma dei Re”, ospitata ai Musei Capitolini tra il 2018 e il 2019, come secondo episodio del ciclo “Il racconto dell'archeologia”.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Musei Capitolini - Palazzo dei Conservatori - Sala della Lupa e dei Fasti antichi
Piazza del Campidoglio, 1 - Roma
 
L’accesso allo spazio espositivo che ospita il progetto è gratuito per i detentori del biglietto di accesso ai Musei Capitolini, per i detentori del biglietto delle esposizioni “Il tempo di Caravaggio. Capolavori della collezione di Roberto Longhi” presso Palazzo Caffarelli e “I marmi Torlonia - Collezionare capolavori” presso Villa Caffarelli e per i detentori della Mic Card.
 
Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 - 19.00)
www.museicapitolini.org; www.museiincomune.it
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INCONTRI
 
PROSEGUE
 
TITOLO
Storie di fotografe e di immagini
nell’ambito della mostra Prima, donna. Margaret Bourke-White, una serie diincontri intorno a fotografia e identità femminile
 
DOVE e QUANDO
Museo IN TRASTEVERE - Roma
dal 28 ottobre 2021 al 10  febbraio 2022


DETTAGLI
Prende il via il 28 ottobre 2021Storie di fotografe e di immagini, il ciclo di incontri intorno a fotografia e identità femminile. Un programma di approfondimento, che si svolgerà presso la Sala Multimediale del Museo di Roma in Trastevere, pensato in occasione della mostra Prima, donna. Margaret Bourke-White fotografa, in esposizione fino al 27 febbraio 2022 e promossa da RomaCulture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con l’organizzazione di Contrasto e Zètema Progetto Cultura.
Fino al 10 febbraio 2022, grazie alla collaborazione con la Fondazione Forma per la Fotografia,verrà proposta una serie di incontri e approfondimenti sulle protagoniste, i diversi sguardi e i temi della fotografia e dell’identità femminile.
 
Sono previsti tre filoni tematici. Il primo prende il titolo Fotografe raccontate da fotografe:quattro autrici di oggi raccontano le protagoniste del passato che le hanno coinvolte, influenzate, interessate e il cui lavoro è stato di ispirazione per la ricerca che, nel tempo, stanno portando avanti. A dare il via sarà, proprio il 28 ottobre 2021, il racconto che Anna Di Prospero farà di Vivian Maier. Si proseguirà il 18 novembre2021con Ilaria Magliocchetti Lombi che si concentrerà su Mary Ellen Mark. A seguire, il 2 dicembre 2021, Simona Ghizzoni parlerà della vita e del lavoro di Sally Mann, per poi terminare con Simona Filippini, il 20 gennaio 2022, che ha scelto di porre al centro del suo incontro Tina Modotti. L’appuntamento è sempre alle 17.30 per tutte.
Contemporaneamente, verrà portato avanti un altro approfondimento, Uno sguardo diverso.  La fotografia come strumento di indagine sull’identità: due incontri, in collaborazione con il Centro di Ricerca FAF. Fotografia Arte femminismo, indagheranno il rapporto, intenso e fecondo, tra lo strumento fotografico e l’indagine dell’identità femminile; un filo rosso che percorre tutta la storia della fotografia. Federica Muzzarelli (Università di Bologna) il 9 dicembre 2021 alle 17.30 proporrà un talk dal titolo Corpo e azione. Fotografe tra Otto e Novecento. Mentre Raffaella Perna (Università di Catania) sarà protagonista il 10 febbraio 2022, sempre alle 17.30, con Donne, fotografia, identità attraverso i libri delle fotografe degli anni Settanta.
A completare il quadro sulla fotografia al femminile contribuirà anche la Maratona Le fotografe, ovvero la proiezione di quattro film documentari dedicati ad altrettante fotografe italiane, una produzione Sky Original in onda su Sky Arte, di cui sono state selezionate quattro puntate:
 
ILARIA MAGLIOCCHETTI LOMBIUn ritratto in due
GUIA BESANAUna questione personale
ZOE NATALE MANNELLAIntimità
SIMONA GHIZZONI Tutto parla di me
Le proiezioni sono previste il 7 novembre e 5 dicembre 2021, e il 2 gennaio e 6 febbraio 2022 dalle 15 alle 19.
 
Per la MOSTRA Vedi *** Prima, donna. Margaret Bourke-White
 
ALTRE INFORMAZIONI
MODALITÀ DI ACCESSO AGLI INCONTRI: ingresso con prenotazione allo 060608 fino a esaurimento posti disponibili (max 70 persone). Entrata gratuita solo nella Sala Multimediale sede dell’incontro.Le mostre allestite nel museo non possono essere visitate.L’ingresso è consentito esclusivamente con certificazione verde Covid19 “Green Pass” (in formato digitale o cartaceo).
 
ENTRATA NEL MUSEO: all’arrivo al museo, il visitatore dovrà attendere il proprio turno di ingresso e mantenere la distanza di sicurezza. Verrà sottoposto a misurazione della temperatura tramite termoscanner e in caso di un risultato uguale o superiore ai 37.5 gradi non gli verrà consentito l’accesso. Al termine di questa operazione potrà accedere alla Sala Multimediale per partecipare all’incontro senza passare dalla biglietteria. Ai varchi di accesso sono disponibili gel disinfettanti per igienizzare le mani. Durante gli incontri è obbligatorio indossare le mascherine chirurgiche.
Durata dell’incontro: max 1.30
Ingresso alla Sala dalle ore 17.00
Chiusura Museo e Sala ore 19.30
 
Piazza S. Egidio 1b – Roma
 
Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00)
www.zetema.it
www.museodiromaintrastevere.it
www.museiincomune.it
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PER BAMBINI e RAGAZZI
 
TEATRO
 
NOVITÁ
 
TITOLO
Ruotalibera Teatro
presenta
Brividi
Reading teatrale dai 4 anni
regia Tiziana Lucattini
con Tommaso Lombardo, Aurora Reggio e Fabio Traversa
 
DOVE e QUANDO
Centrale Preneste Teatro - Roma
13 e 14 novembre 2021 alle ore 16.30
 

DETTAGLI
Per la rassegna Infanzie e adolescenze in gioco 2021 a Centrale Preneste Teatro (Via Alberto da Giussano, 58) sabato 13 e domenica 14 novembre alle ore 16.30 va in scena il reading per bambini "Brividi" della Compagnia Ruotalibera Teatro. La regia è di Tiziana Lucattini, sulla scena ci sono Tommaso Lombardo, Aurora Reggio e Fabio Traversa.
Ispirate a “L’Orco con le penne”, “La barba del Conte” e  “Corpo senz’anima”, le fiabe narrate a tre voci vengono dalla cultura popolare italiana e sono state scelte forse fra le più “paurose” della raccolta, quella paura che piace tanto ai bambini perché è uno stimolo ad affrontarla, un nutriente e catartico strumento per esorcizzarla e superarla. Come solo con le fiabe succede. Brividi assicurati allora con orchi, streghe e maghi malefici!
 
ALTRE INFORMAZIONI
🎫Il costo del biglietto è per tutti di 6 €.
Adatto dai 4 anni.
 
Acquisto on-line su www.centraleprenesteteatro.it o in biglietteria previa prenotazione al numero 06 27801063 o all’indirizzo mail info@ruotalibera.eu (lun./ven. ore 10.00/17.00)
Sabato e domenica esclusivamente tramite sms o whatsapp al numero 320/2392833
 
COVID 19 - LINEE GUIDA PER L’ACCESSO ALLE ATTIVITÀ’ SI RICORDA CHE L’ACCESSO ALLE ATTIVITÀ È CONSENTITO ESCLUSIVAMENTE AI SOGGETTI MUNITI DI DOCUMENTO D’IDENTITÀ VALIDO (D.L. 23/07/21 N. 105) E DI UNA DELLE SEGUENTI CERTIFICAZIONI VERDI COVID-19:
• Esibizione del Green Pass che comprovi l’inoculazione almeno della prima dose vaccinale.
• In alternativa al Green Pass, sarà necessario esibire il certificato che attesti la guarigione dall’infezione da Sars-CoV-2 (validità 6 mesi) o il risultato negativo di un test molecolare o antigenico rapido al virus (validità 48 ore).
• Sono esenti i bambini di età inferiore ai 12 anni e i soggetti esonerati sulla base di idonea certificazione medica.
• L’accesso alla manifestazione rimane contingentato, con obbligo di mascherina (per i bambini valgono le norme generali), previa misurazione della temperatura e igienizzazione delle mani, come da obblighi di legge.
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UNO SGUARDO FUORI PORTA
 
ARTE
 
PROSEGUE
 
TITOLO
MONET
Dal Musée Marmottan Monet, Parigi
 
DOVE e QUANDO
PALAZZO REALE - Milano
18 settembre 2021 - 30 gennaio 2022


DETTAGLI
Da oggi 18 settembre, a inaugurare la stagione autunnale di Palazzo Reale Milano, apre al pubblico l’attesissima esposizione dedicata al più importante rappresentate dell’Impressionismo: CLAUDE MONET.
Promossa dal Comune di Milano-Cultura e prodotta da Palazzo Reale e Arthemisia, la mostra è curata da Marianne Mathieu ed è realizzata in collaborazione con il Musée Marmottan Monet di Parigi, da cui proviene l’intero corpus di opere, e l’Académie Des Beaux – Arts – Institut de France.
La mostra rientra nel progetto museologico ed espositivo “Musei del mondo a Palazzo Reale” nato con l’intento di far conoscere le collezioni e la storia dei più importanti musei internazionali.
Un percorso espositivo dove ad accogliere il pubblico ci saranno 53 opere di Monet tra cui le sue Ninfee (1916-1919), Il Parlamento. Riflessi sul Tamigi (1905) e Le rose (1925-1926), la sua ultima e magica opera: un prestito straordinario non solo perché riunisce alcune delle punte di diamante della produzione artistica di Monet, ma anche per l’enorme difficoltà di questo periodo nel far viaggiare le opere da un paese all’altro.
Il percorso cronologico ripercorre l’intera parabola artistica del Maestro impressionista, letta attraverso le opere che l’artista stesso considerava fondamentali, private, tanto da custodirle gelosamente nella sua abitazione di Giverny; opere che lui stesso non volle mai vendere e che ci raccontano le più grandi emozioni legate al suo genio artistico.
Il Musée Marmottan Monet - la cui storia è raccontata nel percorso della mostra - possiede il nucleo più grande al mondo di opere di Monet, frutto di una generosa donazione di Michel, suo figlio, avvenuta nel 1966 verso il museo parigino - che prenderà proprio il nome di “Marmottan Monet”.
Suddivisa in 7 sezioni e curata da Marianne Mathieu - storica dell’arte e direttrice scientifica del Musée Marmottan Monet di Parigi - l’esposizione introduce quindi alla scoperta di opere chiave dell’Impressionismo e della produzione artistica di Monet sul tema della riflessione della luce e dei suoi mutamenti nell’opera stessa dell’artista, l'alfa e l'omega del suo approccio artistico.
Dando conto dell’intero excursus artistico del Maestro impressionista, a partire dai primissimi lavori che raccontano del nuovo modo di dipingere en plein air e da opere di piccolo formato, si passa ai paesaggi rurali e urbani di Londra, Parigi, Vétheuil, Pourville e delle sue tante dimore.
È il mondo di Monet, con le sue corpose ma delicatissime pennellate e con quella luce talvolta fioca e talvolta accecante che ha reso celebri capolavori come Sulla spiaggia di Trouville (1870), Passeggiata ad Argenteuil (1875) e Charing Cross (1899‐1901), per citarne alcuni.
Ma non solo. Verdeggianti salici piangenti, onirici viali di rose e solitari ponticelli giapponesi; monumentali ninfee, glicini dai colori evanescenti e una natura ritratta in ogni suo più sfuggente attimo.
La mostra è sostenuta da Generali Valore Cultura, il programma di Generali Italia per promuovere l’arte e la cultura su tutto il territorio italiano e avvicinare un pubblico vasto e trasversale - famiglie, giovani, clienti e dipendenti - al mondo dell’arte attraverso l’ingresso agevolato a mostre, spettacoli teatrali, eventi e attività di divulgazione artistico-culturali con lo scopo di creare valore condiviso.
Special partner Ricola.

ALTRE INFORMAZIONI
L’evento è consigliato da Sky Arte.
Catalogo edito da Skira.
Informazioni
www.palazzorealemilano.it
www.monetmilano.it
Hashtag ufficiale
#MonetMilano
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