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martedì 25 gennaio 2022

KIROSEGNALIAMO dal 25 al 31 gennaio 2022

 K-news 


Kiri, continuano per questa stagione 2021-2022, le KIROSEGNALAZIONI di KIROLANDIA blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale. Ogni settimana, sulla base delle tantissime proposte giunte in redazione, selezioniamo per voi alcuni eventi da seguire a Roma con un veloce sguardo in streaming e fuori porta.
Potete inviarci i vostri Comunicati Stampa ad una delle nostre email kiroalndia@gmail.com - info@kirolandia.com. Scriveteci e raccontateci delle vostre iniziative.
 
Vi ricordiamo che i suggerimenti di Kirolandia sono tripli!!!
Non solo qui nel blog ma anche attraverso le KIROSOCIALNEWS, lanci direttamente dai nostri social: Facebook, Twitter e Linkedin. A beve riprenderà anche la trasmissione radiofonica, "#doyoudream kirolandia on air" su Radio Godot, e con lei anche la diffusione del KIROEVENTO DA SOGNO della settimana!
Seguite sempre gli hashtag #kirosegnalazioni #kirosocialnews #kiroventodasogno e scoprirete i selezionatissimi suggerimenti dei Kiri di Kirolandia!
 
Dunque per sognare con voi...
 
TEATRO
 
NOVITÁ
 
TITOLO
Ubik Produzioni e Teatro stabile del Giallo
presentano
MARIANO RIGILLO | ANNA TERESA ROSSINI
E NON RIMASE NESSUNO
di AGATHA CHRISTIE
traduzione di EDOARDO ERBA
 
con MASSIMO REALE, LINDA MANGANELLI, MARIO SCALETTA, RUBEN RIGILLO, FABRIZIO BORDIGNONENRICO OTTAVIANOFRANCESCO MACCARINELLI, GIUDITTA CAMBIERI
regia di ANNA MASULLO

DOVE e QUANDO
SALA UMBERTO – Roma
Dal 25 al 30 gennaio 2022, dal martedì al sabato ore 21.00 – Domenica ore 17.00


DETTAGLI
Dal 25 al 30 gennaio alla Sala Umberto il capolavoro assoluto di Agatha Christie (meglio conosciuto come Dieci piccoli indiani) terrà il pubblico col fiato sospeso dall’inizio alla fine: E NON RIMASE NESSUNO
Lo spettacolo vedrà la partecipazione di due grandi nomi del Teatro italiano, il Maestro Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini, affiancati da veri e propri veterani del Teatro Stabile del Giallo: Massimo Reale, Linda Manganelli, Mario Scaletta, Ruben Rigillo, Fabrizio BordignonEnrico OttavianoFrancesco Maccarinelli, Giuditta Cambieri. La Regia è di Anna Masullo.
 
“C’era qualcosa di magico in un’isola: bastava quella parola ad eccitare la fantasia. Si perdeva contatto col resto del mondo, perché un’isola era un piccolo mondo a sé. Un mondo, forse, dal quale non si poteva tornare indietro.”
 
Agatha Christie – spiega la regista Anna Masullo - ha considerato questo capolavoro (meglio conosciuto come Dieci piccoli indiani) la più ardua delle sue opere. E a giusta ragione! Un thriller di tale perfezione non poteva non richiedere una totale dedizione e fatica da parte dell’autrice. Il giallo più venduto in assoluto: più di centodieci milioni di copie!
La Christie – continua la regista - si diverte ad applicare il virtuosismo logico “dell'enigma della camera chiusa” che consiste nella costruzione di un crimine apparentemente irrisolvibile commesso in un luogo impenetrabile e senza possibilità di fuga per l'assassino.
 
Sono lì, sulla riva di Indian Island, provenienti ognuno dalle proprie vite senza essersi mai conosciuti prima. Con delle piccole valigie che contengono poco più di un cambio, come a voler lasciare sulla terraferma il peso di un bagaglio molto più grosso. Ma quel pesante fardello, che non ha desistito dall'accompagnarli, si è accomodato in quelle piccole valigie ed è approdato sull’isola con loro, perché il senso di colpa non ti abbandona mai.
 
Dieci persone hanno unito i loro destini prima ancora di conoscersi, macchiandosi di crimini che nessuna giustizia ha mai potuto punire. Sarà su quell’isola, che ben presto si rivelerà una trappola claustrofobica e letale, che i dieci sviscereranno il loro più profondo essere mettendosi definitivamente a nudo difronte a quel “guardiano della soglia” che li ha attesi per giustiziarli.
Una vecchia filastrocca accompagnerà per mano la sorte di ognuno di loro annunciata da un enigma che si svelerà solo dopo che il cerchio si sarà chiuso intorno alla vittima di turno fino a quando… “E non rimase nessuno”.
 
Scene Fabiana di Marco
Musiche Alessandro Molinari
Disegno luci Marco Catalucci
Costumi Susanna Proietti
Capo costruzioni Diego Caccavallo
Aiuto regia Andrea Ruggieri
Assistente ai costumi Valentina Bazzucchi 
Direttore di Produzione Elisabetta Montemagno
Ufficio stampa spettacolo Alessia Ecora 
Foto di scena Tommaso Le Pera
Locandina Diego Buonanno
 
ALTRE INFORMAZIONI
🎫Prezzo biglietto da 26€ a 20€
 
Via della Mercede, 50 - Roma - prenotazioni@salaumberto.com
 
martedi - sabato h. 21.00 / domenica h. 17.00
Biglietti disponibili su www.salaumberto.com - www.ticketone.it
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NOVITÁ
 
TITOLO
DIREZIONE ARTISTICA SILVANO SPADA
presenta:
LETTERE A YVES
Lettura scenica delle
“Lettere a Yves Saint Laurent”
di Pierre Bergé
con Pino Ammendola
e con la partecipazione straordinaria di Eva Robin’s
Musiche originali composte ed eseguite al pianoforte da Giovanni Monti
Adattamento scenico Roberto Piana

DOVE e QUANDO
OFF/OFF THEATRE – Roma
Dal 26 al 30 gennaio 2022, dal martedì al sabato ore 21.00 – Domenica ore 17.00


DETTAGLI
Da mercoledì 26 a domenica 30 gennaio 2022, il palco dell’OFF/OFF Theatre accoglie il poetico omaggio al creativo Yves Saint Laurent, tratto dal testo “Lettere a Yves Saint Laurent” di Pierre Bergé e il cui adattamento scenico è firmato dall’autore Roberto Piana. “Lettere a Yves” è il titolo delle suggestive letture sceniche fatte dalla voce in scena diPino Ammendola e con la partecipazione straordinaria di Eva Robin’s. Ad accompagnare le letture che conducono il pubblico nelle calde terre marocchine, ci sono le musiche originali composte al pianoforte dal maestro Giovanni Monti. Un viaggio intenso nella vita privata dell’uomo che ha fatto la storia della moda.
 
Saint Laurent è scomparso da oltre dieci anni ma la sua arte continua a vivere oltre lui, consegnandolo alla memoria del tempo come uno dei più grandi creatori di moda di sempre. Pierre Bergé è stato il suo compagno e collaboratore per cinquant’anni e ha raccolto nel libro “Lettere a Yves Saint Laurent” le sue bellissime lettere in cui si rivolge all’amore scomparso, rivelandone gli aspetti più segreti.Le lettere sono il resoconto di “un’assenza sempre presente”, come dice lo stesso Bergé, perché il ricordo di Yves lo accompagna ovunque: nelle case che hanno abitato, nei giardini di Marrakesh che tanto amavano, anche nei luoghi dove Saint Laurent, sedentario e poco incline ai viaggi, non è mai stato. Bergé non tace la fragilità e gli eccessi del suo compagno, ma gli riconosce un talento e una genialità unici, che si sono espressi nella modache per “crearla bisogna essere un artista, anche se la moda non è un’arte”.
 
Con una prosa semplice ma raffinata, Bergé rievoca il loro primo incontro, il loro amore, i successi condivisi, ma anche gli ultimi anni del genio della moda, difficili e trascorsi in solitudine.Protagonista dello spettacolo èPino Ammendola, autore e attore di grande qualità e lungo corso teatrale, cinematografico e televisivo, affiancato dalla partecipazione speciale di Eva Robin’s, popolare attrice, cantante e conduttrice di grande eleganza.
 
ALTRE INFORMAZIONI
DIREZIONE ARTISTICA SILVANO SPADA
 
🎫Costo Biglietti: Intero 25€; Ridotto Over 65 18€; Ridotto Under35 15€
 
Via Giulia 19 – 20 – 21, Roma
 
Info e Prenotazioni+39 06.89239515 dalle h. 16.00 - offofftheatre.biglietteria@gmail.com
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NOVITÁ
 
TITOLO
ETTY HILLESUM – UNA CARTOLINA DAL TRENO
UN READING PERFORMATO
Con Monica Belardinelli, Simone Chiacchiararelli e Sara Meoni
Musiche composte ed eseguite da Lorenzo Sorgi
Adattamento e drammaturgia Federico Malvaldi e Jacopo Bezzi
Regia Jacopo Bezzi
Organizzazione Ferrante Cavazzuti
 
DOVE e QUANDO
TEATRO SPAZIO 18B  – Roma
Dal 27 al 30 gennaio 2022, dal giovedì al sabato ore 20.30 – domenica ore 18.30


DETTAGLI
In occasione della Giornata della Memoria, dal 27 al 30 gennaio, va in scena allo Spazio 18b, ETTY HILLESUM – UNA CARTOLINA DAL TRENO-UN READING PERFORMATO, con Monica Belardinelli, Simone Chiacchiararelli e Sara Meoni e la regia di Jacopo Bezzi.
Il 27 gennaio 1945 è il giorno in cui, alla fine della Seconda guerra mondiale– icancelli di Auschwitz vengono abbattuti dalla sessantesima armata dell’esercito sovietico. È questa la data che tutti conosciamo come Giornata della Memoria. La Compagnia dei Masnadieri celebra questo evento con un readingperformato tratto dalla vita e dalle opere di Esther Hillesum, detta Etty, scrittrice olandese ebrea.Etty aveva 27 anni quando iniziò a scrivere il suo diario ad Amsterdam e 29 anni quando fu uccisa ad Auschwitz. Queste sono le ultime parole che ha scritto su una cartolina postale buttata dal treno che la portava ad Auschwitz il 7 settembre 1943.Fu ritrovata lungo la linea ferroviaria e spedita da Glimmen (nella provincia di Groningen) il 15 settembre 1943.EttyHillesum morì ad Auschwitz il 30 novembre 1943.
“A Christine van Nooten
  [Presso Glimmen, 7 settembre 1943]
Christien, apro a caso la Bibbia e trovo questo: “Il Signore è il mio alto ricetto”
Sono seduta sul mio zaino nel mezzo di un affollato vagone merci. Papà, la mamma e Mischa sono alcuni vagoni più avanti. La partenza è giunta piuttosto inaspettata, malgrado tutto. Un ordine improvviso mandato appositamente per noi dall’Aia. Abbiamo lasciato il campo cantando, papà e mamma molto forti e calmi, e così Mischa. Viaggeremo per tre giorni. Grazie per tutte le vostre buone cure. Alcuni amici rimasti a Westerbork scriveranno ancora a Amsterdam, forse avrai notizie? Anche della mia ultima lunga lettera? Arrivederci da noi quattro.”
 
ALTRE INFORMAZIONI
🎫Biglietti: intero unico 13 € + 2 € tessera associativa
 
Via Rosa Raimondi Garibaldi 18B – Roma (zona Garbatella)
 
Biglietteria@spazio18b.com  info@spazio18b.com
PRENOTAZIONEOBBLIGATORIA E GREENPASS   WAPP  333 3305794 TEL  06 92594210
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NOVITÁ
 
TITOLO
Associazione Culturale Teatro Trastevere
presenta
PROSSIMA PUNTATA
Scritto e diretto da: Valeria Wandja
Aiuto regia: Marco Zicari
Interpreti: Gabriele Planamente, Deborah Ponzo, Valeria Wandja
 
DOVE e QUANDO
TEATRO TRASTEVERE – Roma
Dal  28 al 30 gennaio 202, dal giovedì a sabato ore 21.00, domenica ore 17.30


DETTAGLI
Tra le mura di un appartamento di Roma Est Massimo, Vittoria e Diana condividono i loro venerdì sera fra navigazioni interminabili sul catalogo di Netflix, partite a scopa e  sperimentazioni con sostanze. Nell'ombra della loro quotidianità, ognuno di loro cova un segreto che gli impedisce di affrontare con serenità la vita. Massimo vive di notte e dorme di giorno, passando le serate al computer e cercando di alleviare la sua dipendenza con mix di alcol e Lexotan. Vittoria, per non sentire il vuoto e il peso delle ingiustizie, si circonda di fiori di Bach, pratiche yogiche e sesso occasionale. Diana sogna di essere un personaggio di un musical, un eroe capace di ribellarsi alla madre ed essere se stesso alla luce del giorno. E mentre fuori la vita va avanti come se non esistessero, tra le mura di un appartamento di Roma Est si intrecciano le storie di tre ragazzi che sono nemici, sostegno e famiglia l’uno dell’altro, in una lunga puntata televisiva alla ricerca delle loro risposte.
 
"Prossima Puntata" nasce durante la quarantena di marzo 2020 da un esperimento di scrittura creativa che, partendo dal mito di Persefone, si è trasformato in un racconto sull'esperienza con il gioco d’azzardo. In seguito, da quello che doveva essere solo un corto teatrale, è nato uno spettacolo corale in tre atti che esplora tre diversi personaggi e tre temi sociali (la ludopatia, l'abuso sessuale e l'omosessualità) attraverso un linguaggio contemporaneo, quasi televisivo. La speranza è di far nascere, attraverso questo spettacolo, conversazioni su temi di importanza sociale, confronti con le sue realtà, e di utilizzare il mezzo del teatro contemporaneo per rappresentare con apertura e onestà questa nuova generazione. La nostra generazione.
ALTRE INFORMAZIONI
Avviso ai soci
Teatro Trastevere Il Posto delle Idee
 
via Jacopa de' Settesoli, 3 - Roma
CONSIGLIATA PRENOTAZIONE

🎫(prevista tessera associativa) biglietti interi 12 biglietti ridotti 10
Contatti: 065814004  info@teatrotrastevere.it
www.teatrotrastevere.it
 
😊 Kirolandia media partner
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PROSEGUE
 
TITOLO
Produzione Le Chat Noir
presenta
CTRL Z - INDIETRO DI UNA MOSSA
scritto e diretto da Annabella Calabrese e Daniele Esposito
con Annabella Calabrese, Andrea Standardi, Giovanna Cappuccio e Anna Lisa Amodio
Scenografia: Daniele Esposito
Costumi: Annabella Calabrese
Aiuto regia: Giovanna Cappuccio
Disegno Luci: Enrico Marcacci
Si ringrazia PESCEPAZZO
 
DOVE e QUANDO
TEATRO DE’ SERVI – Roma
Dal 20 gennaio al 6 febbraio 2022, dal martedì al venerdì ore 20.00 / domenica ore 17.30

 
DETTAGLI
Che cosa faresti se potessi premere i tasti CTRL Z sulla tastiera del tuo computer e annullare la tua ultima scelta nella realtà?
 
Dopo la vittoria del “Premio Teatro de’ Servi” nell’ambito della rassegna “Roma Comic Off 2019”, torna in scena dal 20 gennaio al 6 febbraio al Teatro de’ Servi, CTRL Z-INDIETRO DI UNA MOSSA, innovativa e brillante commedia scritta e diretta da Annabella Calabrese e Daniele Esposito.
Clara è una giovane donna, forte e indipendente. Il suo desiderio più grande è diventare una fotografa di guerra, ma nessuna redazione vuole assumerla. Per questo è costretta a sbarcare il lunario fotografando matrimoni assieme al suo compagno Jacopo, un videomaker con uno strambo sogno nel cassetto: quello di realizzare un documentario sui sogni degli anziani.
Tra clienti invadenti e impiccione, come la Signora Swanstagger, e le continue incursioni di Maria, vicina di casa, nonché migliore amica di Clara, i due conducono una vita tranquilla e piena di speranze.
Ma un giorno qualcosa sconvolge il loro equilibrio: Jacopo chiede a Clara di sposarlo e la ragazza, per non ferire i suoi sentimenti, accetta. In cuor suo, però, sa che questa non è la scelta giusta e che per lei non è ancora arrivato il momento di metter su famiglia, anche se, ormai, non può più tornare indietro sui suoi passi.
Grazie ad un incidente che coinvolge il suo computer, però, Clara acquisisce il potere di tornare indietro di una scelta nella realtà spingendo i tasti ctrl z sul proprio pc.
La ragazza inizierà, dunque, un viaggio tra i vari “multiversi” determinati dalle sue scelte, intenzionata a cambiare il corso degli eventi e ad evitare il matrimonio con Jacopo... Ma le cose non andranno proprio come aveva sperato!
“CTRL Z – Indietro di una mossa” è uno spettacolo ispirato alle commedie fantasy anni '80 e ai più recenti successi di Netflix “Bandersnatch” e “Russian Doll”. La protagonista, infatti, viaggia tra le varie dimensioni determinate dalle sue scelte e cerca di modificare la realtà a proprio vantaggio.
Gli attori passano tra un frammento e l'altro in maniera virtuosistica, andando avanti e indietro nel tempo sulla scena, mantenendo sempre toni leggeri, esilaranti, e surreali che coinvolgono lo spettatore con un linguaggio fresco e sperimentale. Non mancano anche temi importanti, affrontati con ironia, come la situazione contemporanea dei giovani di oggi e l'importanza delle scelte nelle nostre vite.
“In un panorama teatrale prevalentemente dominato da protagonisti maschili rappresenta una provocazione voluta il portare in scena i dubbi e i problemi di una giovane donna, alle prese con la difficile scelta di metter su famiglia o di puntare tutto sulla propria vita professionale”- annotano Annabella Calabrese e Daniele Esposito. “All’interno dello spettacolo, infatti, l’universo femminile viene rappresentato nella sua completezza, anche grazie ad un cast quasi interamente composto da donne.”
A chi di noi non piacerebbe tornare indietro per cancellare una scelta 
sbagliata... Ma siamo proprio sicuri che ciò che desideriamo sia la “scelta 
giusta”?
 
ALTRE INFORMAZIONI
🎫 Costo ingresso: 24 €
 
Biglietti online (www.teatroservi.it e www.vivaticket.com) o al telefono con carta di credito
All’interno vi aspetta un accogliente bar con drink e gustosi spuntini
Tutte le attività si svolgono nel rispetto delle norme sanitarie e di sicurezza anti-Covid
All’interno vi aspetta un accogliente bar con drink e gustosi spuntini
Tutte le attività si svolgono nel rispetto delle norme sanitarie e di sicurezza anti-Covid
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MAGIA
 
NOVITÁ
 
TITOLO
SUPERMAGIC SEGRETI
Festival Internazionale della Magia 18ª edizione
Direzione Artistica e testi Remo Pannain
 
con  
Miguel Muñoz - Campione mondiale di magia in carica
Cheal Yang  - Campione asiatico di magia
Chris Torrente - Migliore numero di magia comica
IgnaFire - Escapologia più estrema
Erix Logan - Illusionista più originale
Ottavio Belli - Migliore numero d’illusionismo
Alberto Giorgi-Illusionista più creativo
con la partecipazione straordinaria di Raffaello Corti Faccestamagia
 
DOVE e QUANDO
TEATRO OLIMPICO - Roma
Dal 27 gennaio al  6 febbraio 2022,  Rappresentazioni tutti i giorni alle ore 21.00,
Sabato ore 16.30 e 21.00 - Domenica ore 15.00 e 18.30
Sabato ore 16.30 e 21.00 - Domenica ore 15.00 e 18.30


DETTAGLI
Torna l’imperdibile appuntamento con la grande magia dal vivo con “Supermagic Segreti”, la 18ª edizione dello spettacolo di varietà magico più grande d’Europa.
 
Dal 27 gennaio al 6 febbraio al Teatro Olimpico di Roma arriva il nuovo e imperdibile spettacolo con i migliori illusionisti e prestigiatori provenienti da tutto il mondo.
Un indimenticabile viaggio da vivere con tutti i sensi per svelare i segreti di quella magia che abbiamo tutti dimenticato di conoscere e di sapere fare.
Originali grandi illusioni, adrenaliniche evasioni, momenti poetici, tanto divertimento e continuo stupore con effetti magici mai visti prima in Italia.
 
Un’occasione unica per lasciarsi sorprendere dai più grandi illusionisti, dai migliori prestigiatori e dagli artisti più premiati al mondo, incorniciati da una coinvolgente e indimenticabile atmosfera.
Un nuovissimo cast di oltre 20 artisti, 2 ore di intrattenimento per far sognare ad occhi aperti gli adulti, ma anche i bambini.
 
ChealYunge' un eccellente prestigiatore Coreano, è il campione di magia asiatico. L’eleganza di un mago classico con le sue assistenti alate e un susseguirsi incessante di originali effetti visuali che faranno vivere la vera magia.
Miguel Muñoz è un eccezionale artista spagnolo, il campione del mondo dei prestigiatori attualmente in carica. Un numero emozionale e poetico, una perfetta fusione tra giocoleria e magia. Controllerà e trasformerà l’acqua per creare un’esperienza indimenticabile.
Chris Torrente è un brillante prestigiatore francese, è stato premiato come il migliore numero di magia comica al campionato mondiale FISM. Un cane invisibile interromperà continuamente disturbando lo spettacolo di un elegante mago classico, fino a fargli perdere completamente il controllo.
Erix Logan è un originale e creativo illusionista italiano, vincitore del Mandrakes D’Or per ben tre volte. Sul palcoscenico le sue creazioni prendono forma e vita, animate da una esplosiva combinazione di realtà ed illusione in un crescendo di coinvolgenti magie, per restituire anche agli adulti la capacità di meravigliarsi.
IgnaFire è un giovane escapologo che ha fatto dell’adrenalina e del pericolo la peculiarità dei suoi numeri. Una sfida contro il tempo per liberarsi da una grande macchina mortale unica al mondo che lascerà tutti con il fiato sospeso.
Ottavio Belli è un travolgente illusionista italiano, premiato in Cina come il migliore numero d’illusionismo. Una ventata di energia ed un inconfondibile stile rock con le sue sorprendenti grandi illusioni che si susseguono ad un ritmo elevatissimo tra momenti di stupore e tensione.
A “Supermagic Segreti” anche la partecipazione straordinaria di Raffaello Corti, l’anti-prestigiatore “Faccestamagia”, e la tradizionale partecipazione di Remo Pannain, l’ideatore di Supermagic.
Alberto Giorgi è il più creativo illusionista italiano, pluripremiato nel mondo per il suo stile che coniuga modernità e tradizione. Trasporterà tutti nel suo universo magico di macchine incredibili ispirate alle fantasticherie di Jules Verne e ai personaggi dei film di Tim Burton.
A “Supermagic Segreti” anche la partecipazione straordinaria di Raffaello Corti, l’anti-prestigiatore “Faccestamagia”, e la tradizionale partecipazione di Remo Pannain, l’ideatore di Supermagic.
 
Nel corso delle 17 precedenti edizioni, Supermagic ha ospitato 98 artisti applauditi da oltre 220.000 spettatori. Supermagic è lo spettacolo magico con più infruttuosi tentativi di imitazione.
Supermagic è un’ottima idea per regalare agli adulti, ma anche ai bambini, un’indimenticabile esperienza di stupore racchiusa in uno spettacolo di grande magia originale e irripetibile.
 
L’OSCAR DELLA MAGIA
Supermagic si è aggiudicato il riconoscimento come “Migliore spettacolo di magia” assegnato dalla “FédérationInternationaledesSociétésMagiques”, essendo l’unico spettacolo di magia dal vivo in Italia che offre ogni anno l’eccellenza dei prestigiatori e illusionisti premiati al campionato mondiale delle arti magiche o che hanno ottenuto importanti riconoscimenti internazionali.
 
ALTRE INFORMAZIONI
🎫Biglietti da 105 € a 19 €
 
Piazza Gentile Da Fabriano, 17 - Roma
 
Gruppi ufficiopromozione@teatroolimpico.it
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ARTE
 
MOSTRE
 
PROSEGUE
 
TITOLO
MATERIA NOVA. ROMA NUOVE GENERAZIONI A CONFRONTO
A cura di Massimo Mininni
In mostra le nuove realtà
dell’arte di domanidai quartieri periferici della città
 
DOVE e QUANDO
Galleria d’Arte Moderna – Roma
Dal 17 dicembre 2021 al 13 marzo 2022


DETTAGLI
Materia Nova. Roma nuove generazioni a confronto è un progetto espositivo sperimentale curato da Massimo Mininni ecomposto da un’indagine critica sull’arte contemporanea a Roma, ospitato alla Galleria d’Arte Moderna di Roma Capitale dal 16 dicembre 2021 al13 marzo 2022, promosso da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura.
 
L’obiettivo è quello di valorizzare le componenti creative locali del XXI secolo mediante una selezione accurata e identitaria della nuova arte della Capitale. Una prima rassegna nel contesto capitolino, quindi, focalizzata su artisti, per lo più giovani, operanti in gruppo all’interno di spazi d’arte e studi collettivi dislocati nella periferia romana, ma non solo. Le nuove realtà dell’arte di domani.
 
La mostra riconosce, analizza e mette in luce le ricerche, le qualità, le peculiarità dei diversi linguaggi e gli interessi che contraddistinguono gli artisti romani dell’ultima generazione, per individuarne le singole personalità e le diverse potenzialità creative che si offrono alla capitale come elementi di importante novità, rendendola centro di attrazione e luogo di riferimento nell’ambito della cultura italiana contemporanea.
 
L’esposizione si sofferma in particolare sulle differenti realtà nate nei diversi quartieri della città, nei quali alcuni artisti hanno creato i loro atelier all’interno di ex aree industriali, di fabbricati e di officine dismesse, che si sono trasformate così in nuovi centri produttivi, propulsori di idee e fulcro di proposte che hanno riportato la capitale al centro della scena culturale nazionale.
 
Il percorso della mostrasi articola in un primo momento dedicato alla collettiva dei lavori creati dagli artisti nei loro studi e una seconda parte di creazione di un “open studio” che consenta al pubblico di entrare nel vivo della produzione artistica e, nello stesso tempo, di riflettere sul tema dell’ambiente di lavoro dell’artista, inteso come spazio di auto-rappresentazione e, nello stesso tempo, luogo di incontro, di progettualità, di impegno e di coinvolgimento anche fisico.
 
Una sezione espositiva è inoltre dedicata a una selezione di immagini tratte dal libro fotografico Vera - progettato da Damiana Leoni e pubblicato dalla casa editrice Quod libet -che documenta tutte le realtà artistiche in mostra attraverso gli scatti realizzati da quattro giovani fotografi: Eleonora Cerri Pecorella, Salvatore Nuzzi, Marta Scotti e Mohamed Keita.
 
Dal mese di gennaio 2022 sarà realizzata una serie di incontri culturali e appuntamenti con gli artisti presenti nelle varie realtà indipendenti in mostra.
 
Gli spazi in mostra:
POST EX (Centocelle). Vecchia carrozzeria tramutata in artist run space il 20 luglio del 2020; sei gli artisti fondatori – Eleonora Cerri Pecorella, Francesco D’Aliesio, Luca Grimaldi, Gian Maria Marcaccini, Lulù Nuti e Gabriele Silli – ai quali si sono aggiunti successivamente Federika Fumarola, Guglielmo Maggini, Alberto Montorfano, Azzedine Saleck e LU.PA; di volta in volta sono invitati a lavorarvi dei guest artist tra cui Cristiano Carotti, Malù dalla Piccola, Fabio Giorgi Alberti, Jacopo Natoli. L’esigenza comune è quella di unire le proprie capacità per creare un luogo di crescita personale e di sviluppo di un’intelligenza collettiva.
CASTRO (Contemporary Art STudios ROma), a Trastevere, è un progetto formativo che nasce dalla volontà di Gaia Di Lorenzo per sostenere artisti, curatori e ricercatori innanzi tutto italiani ma anche stranieri. Lo fa offrendo uno spazio di lavoro e promuovendo il legame tra i partecipanti, le istituzioni e soprattutto il pubblico. CASTRO applica un modello di apprendimento sperimentale e altamente collaborativo.
 
CityLab 971. Un’ex cartiera sulla via Salaria che dall’autunno del 2020 ospita SPAZIOMENSA. Affascinanti le possibilità espositive offerte da questo luogo e già molteplici le iniziative realizzate, dalla mostra che ha accompagnato il lancio del progetto ROMA NUDA, alla nascita di due format curatoriali: “Magnete”, dedicato all’editoria, e “Tuorlo”.
Di SPAZIOMENSA fanno parte due teorici, Giuseppe Armogida e Gaia Bobò, e cinque artisti: Sebastiano Bottaro, Dario Carratta, Marco Eusepi, Alessandro Giannì, Andrea Polichetti.
OFF1C1NAè nato nel 2012 nel quartiere Quadraro. Attualmente vi lavorano Paolo Assenza, Fabrizio Cicero,Katia Pugach, Germano Serafini. Dal 2020 ospita anche la sede di Spazio Y, altro ritrovo del contemporaneo, presente nel quartiere già dal 2014.
OMBRELLONI,artist run space a San Lorenzo, negli spazi di una vecchia azienda che produceva ombrelloni e che ora accoglie vari studi d’artista, tra cui quelli di Alessandro Calizza, Eeleye Production, Krizia Galfo, Greg Jager, Alessandro “Scarful” Maida, Luca Mamone, Jennifer MC Laren, Cristallo Odescalchi, WOW – Incendi spontanei.
PAESE FORTUNA, situato lungo il fiume Aniene nel quartiere di Pietralata, è uno spazio nato nel 2014 e condiviso da José Angelino, Alessandro Dandini de Sylva, Marco Emmanuele, Luca Grechi e Diego Miguel Mirabella.
CONDOTTO48 è un Artist Run Space nato nel 2021 a Torre Angela, all’interno di una ex carrozzeria, fondato dagli artisti Verdiana Bove, Francesca Romana Cicia, Luca Di Terlizzi, Emanuele Fasciani e Caterina Sammartino e dal curatore Riccardo Paris.
SPAZIO IN SITU, fondato nel 2016 a Tor Bella Monaca, ha un doppio statuto. Il primo è quello degli studi in cui lavorano e collaborano 11 artisti. Attualmente il gruppo è composto da Sveva Angeletti, Alessandra Cecchini, Christophe Constantin, Francesca Cornacchini, Marco De Rosa, Federica Di Pietrantonio, Chiara Fantaccione, Roberta Folliero, Andrea Frosolini, Daniele Sciacca e Guendalina Urbani. Il secondo statuto è quello di spazio espositivo, coordinato da Porter Ducrist, nel quale vengono proposte mostre collettive che fanno dialogare opere e azioni di artisti italiani e stranieri, offrendo al pubblico una visione attuale delle pratiche contemporanee.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Zètema Progetto Cultura
 
Dal martedì alla domenica ore 10.00-18.30
24 e 31 dicembre ore 10.00-14.00
Ultimo ingresso mezz’ora prima della chiusura
Giorni di chiusura: lunedì,1° gennaio, 1° maggio e 25 dicembre
 
 
Via Francesco Crispi, 24 – Roma
 
Tel. 060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00
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PROSEGUE
 
TITOLO
KLIMT. La Secessione e l’Italia
 
DOVE e QUANDO
MUSEO DI PALAZZO BRASCHI - Roma
Dal 27 ottobre al 27 marzo  2021

 
DETTAGLI
Dal 27 ottobre il Museo di Roma a Palazzo Braschi ospiterà la mostra Klimt. La Secessione e l’Italia, un evento espositivo che segna il ritorno in Italia dell’artista austriaco con alcuni dei suoi capolavori provenienti dal Museo Belvedere di Vienna, dalla Klimt Foundation e da collezioni pubbliche e private come la Neue Galerie Graz.

La mostra ripercorre la vita e la produzione artistica di Klimt, sottolineandone il ruolo di cofondatore della Secessione viennese e indagando sul suo rapporto con l’Italia, meta dei suoi viaggi e luogo di alcuni suoi successi espositivi.
Sono circa 200 le opere esposte, tra dipinti, disegni, manifesti d’epoca e sculture di Klimt e degli artisti della sua cerchia.

Oltre a opere iconiche come la famosissima Giuditta ISignora in biancoAmiche I (Le Sorelle) e Amalie Zuckerkandl è possibile ammirare anche prestiti del tutto eccezionali come La sposa della Klimt Foundation e Ritratto di Signora, trafugato dalla Galleria Ricci Oddi di Piacenza nel 1997 e recuperato fortunosamente nel 2019.

Klimt. La Secessione e l’Italia
 è una mostra promossa da Roma CultureSovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, co-prodotta da Arthemisia che ne cura anche l’organizzazione con Zètema Progetto Cultura, in collaborazione con il Belvedere Museum e in cooperazione con Klimt Foundation, a cura di Franz Smola, curatore del Belvedere, Maria Vittoria Marini Clarelli, Sovrintendente Capitolina ai Beni Culturali e Sandra Tretter, vicedirettore della Klimt Foundation di Vienna.

La mostra ripercorre la vita e la produzione artistica di Klimt, sottolineandone il ruolo di cofondatore della Secessione viennese e indagando sul suo rapporto con l’Italia, meta dei suoi viaggi e luogo di alcuni suoi successi espositivi.
Sono circa 200 le opere esposte, tra dipinti, disegni, manifesti d’epoca e sculture di Klimt e degli artisti della sua cerchia.
Oltre a opere iconiche come la famosissima Giuditta ISignora in biancoAmiche I (Le Sorelle) e Amalie Zuckerkandl è possibile ammirare anche prestiti del tutto eccezionali come La sposa della Klimt Foundation e Ritratto di Signora, trafugato dalla Galleria Ricci Oddi di Piacenza nel 1997 e recuperato fortunosamente nel 2019.
Klimt. La Secessione e l’Italia è una mostra promossa da Roma CultureSovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, co-prodotta da Arthemisia che ne cura anche l’organizzazione con Zètema Progetto Cultura, in collaborazione con il Belvedere Museum e in cooperazione con Klimt Foundation, a cura di Franz Smola, curatore del Belvedere, Maria Vittoria Marini Clarelli, Sovrintendente Capitolina ai Beni Culturali e Sandra Tretter, vicedirettore della Klimt Foundation di Vienna.
La mostra vede come special partner Julius Meinl Ricola, come partner Catellani & Smith, come radio partner Dimensione Suono Soft ed è consigliata da Sky Arte.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Piazza San Pantaleo, 10
 
www.museodiroma.it
www.museiincomuneroma.it
www.arthemisia.it
 
Immagine
Gustav Klimt
Giuditta, 1901
Olio su tela, 84x42 cm
Belvedere, Vienna
© Belvedere, Vienna
Photo: Johannes Stoll
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PROSEGUE
 
TITOLO
QUAYOLA. Re-coding
 
DOVE e QUANDO
PALAZZO CIPOLLA _ Roma 
29 settembre 2021 - 30 gennaio 2022

 
DETTAGLI
Dal 29 settembre Palazzo Cipolla a Roma ospiterà la prima mostra monografica di Quayola (1982), artista romano di origine e londinese di adozione, tra gli esponenti più importanti della media-art a livello internazionale.
Quella di Palazzo Cipolla è la cornice ideale per esporre l’arte di Quayola, da sempre animata da un confronto permanente tra l’educazione classica e l’uso quotidiano dei mezzi di espressione visiva più futuristici.
La mostra abbraccia quasi tutta la produzione dell’artista, ospitando opere realizzate tra il 2007 e il 2021, un viaggio immersivo nella vera essenza della sua arte computazionale. Il progetto espositivo si sviluppa in tre aree tematiche: iconografia classica, sculture non finite, e tradizione della pittura di paesaggio.
Avvalendosi di sistemi robotici di intelligenza artificiale e stringhe di codice generativo, Quayola ricodifica la storia dell’arte attraverso una nuova prospettiva, utilizzando un linguaggio innovativo capace di riflettere la sua visione poetica del mondo digitale. L’artista esplora le infinite possibilità di formalizzazione dell’idea creativa attraverso la moltitudine di opportunità che la tecnologia gli offre. Il processo di ricerca diventa così la base dell’opera d’arte stessa.
Quayola non utilizza gli algoritmi solo o semplicemente per creare delle opere d’arte, ma ci restituisce strumenti indispensabili di lettura della nostra società contemporanea. Dipinti rinascimentali e del barocco sono trasformati in complesse composizioni digitali attraverso metodi computazionali, e sculture ispirate alla tecnica michelangiolesca del non-finito sono scolpite mediante mezzi robotici. Seguono rappresentazioni della natura, prodotto di un’arte generativa che evidenzia l’affascinante – benché paradossale – somiglianza tra il mondo naturale e quello digitale. Sviluppando un corpo di lavoro che assume sia una forma immateriale (come i video) che materiale (come le stampe o le sculture), l’artista ci illumina sul paradosso dell'immaterialità che è di fatto una nuova forma di materialità.
La mostra è promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, è realizzata da Poema con il supporto organizzativo di Comediarting e Arthemisia ed è curata da Jérôme Neutres e Valentino Catricalà. Essa si inserisce perfettamente nel solco dell’ormai più che ventennale programmazione dello spazio espositivo di Palazzo Cipolla, che la Fondazione – sotto la sapiente guida del suo Presidente – con spiccata sensibilità e lungimiranza ha fin dal principio rivolto ad indagare le tendenze e le manifestazioni più significative dell’arte in tutte le sue forme, partendo dal doveroso approfondimento delle epoche che hanno plasmato l’identità italiana (il Quattrocento, il Barocco) e dalla ricerca sulle culture dei mondi lontani (la Cina imperiale, il Giappone, l’India, la Russia sovietica, gli Stati Uniti), per approdare alle testimonianze più importanti e attuali dell’arte contemporanea nazionale ed internazionale, intercettandone i protagonisti indiscussi e le istanze più innovative e prospettiche (ad esempio, Rockwell, Hopper, Banksy).
Quayola ha esposto in importanti contesti internazionali quali il V&A Museum, Londra, Park Avenue Armory, New York, e il Palais de Tokyo, Parigi, per citarne alcuni. Ha partecipato a Biennali come quella di San Paolo e numerosi festival tra i quali il Sundance Film Festival di Park City. Ha vinto premi prestigiosi come il Golden Nica dell’Ars Electronica Festival.
Immagine: Quayola, Iconographies #81: Adoration after Botticelli, 2016. Serie di stampe a getto d'inchiostro / Series of inkjet prints
 
ALTRE INFORMAZIONI
Testo in catalogo a cura diProf. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele,Presidente Fondazione TerzoPilastro – Internazionale
Scheda catalogo Skira
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PROSEGUE
 
TITOLO
***  Collegata a INCONTRI Storie di fotografe e di immagini
 
Prima, donna. Margaret Bourke-White
Una straordinaria retrospettiva,
a cura di Alessandra Mauro, documenta attraverso oltre 100 immagini
la visione e la vita controcorrente della fotografa statunitense
 
DOVE e QUANDO
Museo IN TRASTEVERE - Roma
dal 21 settembre 2021 al 27 febbraio 2022


DETTAGLI
Sarà dedicata a Margaret Bourke-White, una tra le figure più rappresentative ed emblematiche del fotogiornalismo, la mostra Prima, donna. Margaret Bourke-White, ospitata alMuseo di Roma in Trasteveredal 21 settembre al 27 febbraio 2022.
 
L’esposizione, a cura di Alessandra Mauro, è promossa daRomaCulture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali ed è organizzata da Contrasto e Zètema Progetto Cultura,in collaborazione con Life Picture Collection, detentrice dell’archivio storico di LIFE. Catalogo edito da Contrasto.
 
Pioniera dell’informazione e dell’immagine, Margaret Bourke-White ha esplorato ogni aspetto della fotografia: dalle prime immagini dedicate al mondo dell’industria e ai progetti corporate, fino ai grandi reportage per le testate più importanti come Fortune e Life; dalle cronache visive del secondo conflitto mondiale, ai celebri ritratti di Stalin prima e poi di Gandhi (conosciuto durante il reportage sulla nascita della nuova India e ritratto poco prima della sua morte); dal Sud Africa dell’apartheid, all’America dei conflitti razziali fino al brivido delle visioni aeree del continente americano.
 
Oltre100 immagini, provenienti dall’archivio Life di New York e divise in 11 gruppi tematici che, in una visione cronologica, rintracciano il filo del percorso esistenzialedi Margaret Bourke-White e mostrano la sua capacità visionaria e insieme narrativa, in grado di comporre “storie” fotografiche dense e folgoranti.
 
Ad aprire il percorso espositivo è la prima sezione dal titolo L’incanto delle acciaierie,che mostra i primi lavori industriali di Margaret, da quando nel 1928 apre un suo studio fotografico a Cleveland, mentre la seconda sezione, Conca di polvere,documenta il lavoro sociale realizzato dalla fotografa negli anni della Grande Depressione nel Sud degli USA.
Alla lunga collaborazione con la leggendaria rivista americana LIFE, per cui la Bourke-White realizzerà la copertina e i reportage del primo numero e tanti altri ancora lungo tutta la sua vita, è dedicata la terza sezione dal titolo, per l’appunto, LIFE.
Nella quarta sezione,Sguardi sulla Russia, è inquadrato il periodo in cui Margaret Bourke-White documentò le fasi del piano quinquennale in Unione Sovietica fino ad arrivare a realizzare anni dopo – quando già era scoppiata la Seconda guerra mondiale – il ritratto di Stalin in esclusiva per Life.
Gli anni della guerra, quando per lei fu disegnata la prima divisa militare per una donna corrispondente di guerra, sono documentati nella quinta sezione, dal titoloSul fronte dimenticato: sono gli anni in cui Bourke-White, al seguito dell’esercito USA, sarà in Nord Africa, Italia e Germania. Si prosegue con la sesta sezione, Nei Campi, dove ètestimoniato l’orrore al momento della liberazione del Campo di concentramento di Buchenwald (1945) quando, come ha dichiarato la fotografa, “per lavorare dovevo coprire la mia anima con un velo”.
L’India, la settima sezione,raccoglie il lungo reportage compiuto dalla fotografa al momento dell’indipendenza dell’India e della sua separazione con il Pakistan. Tra le altreimmagini, in mostra anche il celebre ritratto del Mahatma intento a filare all’arcolaio.
Mentre Sud Africa, il titolo dell’ottava sezione, offre una documentazione del grande paese africano durante l’Apartheid, la successiva e nona sezione,Voci del Sud bianco,è il lavoro a colori del 1956 dedicato al tema del segregazionismo del Sud degli USA, che stanno vivendo anni di trasformazione.
Ancora, In alto e a casa, decima sezione, raccoglie alcune tra le più significative immagini aeree realizzate dalla fotografa nel corso della sua vita.
Il percorso termina con La mia misteriosa malattia, undicesima sezione, una serie di immagini che documentano la sua ultima, strenua lotta, quello contro il morbo di Parkinson di cui manifesta i primi sintomi nel 1952 e contro cui combatterà con determinazione. In questo caso, è lei il soggetto del reportage, realizzato dal collega Alfred Eisenstaedt che ne testimonia la forza, la determinazione ma anche la fragilità.
 
Una straordinaria retrospettiva, quindi, per ricordare un’importante fotografa, una grande donna, la sua visione e la sua vita controcorrente.
 
L’esposizione sarà accompagnata da Storie di fotografe e di immagini: ciclo di incontri e di approfondimenti aperti al pubblico intorno ai temi della fotografia e dell’identità femminile.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Piazza S. Egidio 1b – Roma
 
Dal martedì alla domenica ore 10.00 - 20.00
24 e 31 dicembre 10.00-14.00
Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura
Giorni di chiusura
1 gennaio, 1 maggio e 25 dicembre
 
Promotori Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Contrasto
Mostra a cura di Alessandra Mauro
Organizzazione Zètema Progetto Cultura
In collaborazione con Meredith
Digital Imaging Partner Canon
Con il contributo di Forma. Fondazione Forma per la fotografia
Catalogo a cura di Contrasto
 
Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00)
www.zetema.it
www.museodiromaintrastevere.it
www.museiincomune.it
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INCONTRI
 
PROSEGUE
 
TITOLO
Storie di fotografe e di immagini
nell’ambito della mostra Prima, donna. Margaret Bourke-White, una serie diincontri intorno a fotografia e identità femminile
 
DOVE e QUANDO
Museo IN TRASTEVERE - Roma
dal 28 ottobre 2021 al 10 febbraio 2022


27 gennaio 2022
Incontro con FEDERICA MUZZARELLI
Anne Brigman in Songs of a Pagan.
Fotografia e Gender Politics nel primo Novecento

DETTAGLI
Quinto appuntamento, con protagonista Federica Muzzarelli, per Storie di fotografe e di immagini, il ciclo di incontri sulla fotografia e l’identità femminile. Professore associato di Fotografia e cultura visuale presso l’Università di Bologna, Muzzarelli giovedì 27 gennaio, alle ore 17.30, proporrà un approfondimento sul libro Songs of a Pagan di Anne Brigman.
 
La serata fa parte del programma di incontri che si svolge presso la Sala Multimediale del Museo di Roma in Trastevere, pensato in occasione della mostra Prima, donna. Margaret Bourke-White in esposizione fino al 27 febbraio 2022 e promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con l’organizzazione di Contrasto e Zètema Progetto Cultura. Fino al 10 febbraio 2022, grazie alla collaborazione con la Fondazione Forma per la Fotografia, sarà proposta una serie di talk sulle protagoniste, i diversi sguardi e i temi della fotografia e dell’identità femminile.
 
Sono stati portati avanti tre filoni tematici. Il primo, dal titolo Fotografe raccontate da fotografe si è concluso il 19 gennaio con Simona Filippini e con il suo racconto su Tina Modotti. Quattro autrici dei nostri giorni hanno raccontato le protagoniste del passato che le hanno coinvolte, influenzate, interessate e il cui lavoro è stato di ispirazione per la ricerca che, nel tempo, stanno portando avanti. Dopo Anna Di Prospero, che ha aperto il ciclo parlando di Vivian Maier, Ilaria Magliocchetti Lombi, che ha raccontato la vita e il lavoro di Mary Ellen Mark, e poi Simona Ghizzoni, che si è concentrata su Sally Mann, è stata la volta di Simona Filippini, che ha chiuso questa fase tematica.
Sarà proprio Federica Muzzarelli a inaugurare l’altro filone, Uno sguardo diverso. La fotografia come strumento di indagine sull’identità. Due incontri, organizzati in collaborazione con il Centro di Ricerca FAF - Fotografia Arte Femminismo, indagheranno il rapporto, intenso e fecondo, tra lo strumento fotografico e l’indagine dell’identità femminile; un filo rosso che percorre tutta la storia della fotografia.
 
Federica Muzzarelli (Università di Bologna) il 27 gennaio 2022 alle 17.30 propone un incontro dal titolo Anne Brigman in Songs of a Pagan. Fotografia e Gender Politics nel primo Novecento.
 
Songs of a Pagan, il libro di fotografie e poesie che Anne Brigman pubblicò nel 1949, è un documento storico sulla fotografia pittorialista di inizio Novecento, il testamento spirituale di una donna americana originale e trasgressiva, l’esempio visionario di un’idea futura di fotografia concettuale e performativa.
 
Successivamente, Raffaella Perna (Università di Catania) sarà protagonista il 10 febbraio 2022, sempre alle 17.30, con Donne, fotografia, identità attraverso i libri delle fotografe degli anni Settanta.
 
A completare il quadro sulla fotografia al femminile contribuirà anche la Maratona Le fotografe, ovvero la proiezione di quattro film documentari dedicati ad altrettante fotografe italiane, una produzione Sky Original in onda su Sky Arte, di cui sono state selezionate quattro puntate:
ILARIA MAGLIOCCHETTI LOMBIUn ritratto in due
GUIA BESANAUna questione personale
ZOE NATALE MANNELLAIntimità
SIMONA GHIZZONI Tutto parla di me
 
Le proiezioni sono previste il 7 novembre e 5 dicembre 2021, e il 2 gennaio e 6 febbraio 2022 dalle 15 alle 19.
 
Per la MOSTRA Vedi *** Prima, donna. Margaret Bourke-White
 
ALTRE INFORMAZIONI
MODALITÀ DI ACCESSO AGLI INCONTRI: ingresso con prenotazione allo 060608 fino a esaurimento posti disponibili (max 70 persone). Entrata gratuita solo nella Sala Multimediale sede dell’incontro.Le mostre allestite nel museo non possono essere visitate.L’ingresso è consentito esclusivamente con certificazione verde Covid19 “Green Pass” (in formato digitale o cartaceo).
 
 
ENTRATA NEL MUSEO: all’arrivo al museo, il visitatore dovrà attendere il proprio turno di ingresso e mantenere la distanza di sicurezza. Verrà sottoposto a misurazione della temperatura tramite termoscanner e in caso di un risultato uguale o superiore ai 37.5 gradi non gli verrà consentito l’accesso. Al termine di questa operazione potrà accedere alla Sala Multimediale per partecipare all’incontro senza passare dalla biglietteria. Ai varchi di accesso sono disponibili gel disinfettanti per igienizzare le mani. Durante gli incontri è obbligatorio indossare le mascherine chirurgiche.
Durata dell’incontro: max 1.30
Ingresso alla Sala dalle ore 17.00
Chiusura Museo e Sala ore 19.30
 
Piazza S. Egidio 1b – Roma
 
Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00)
www.zetema.it
www.museodiromaintrastevere.it
www.museiincomune.it
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PER BAMBINE/I e RAGAZZE/I
 
TEATRO
 
NOVITÁ
 
TITOLO
Compagnia Materiaviva
presenta
LA STREGA, IL ROSPO E LE TORTE DI MELE
di Alessandra Lanciotti e Francesco Petti
con Roberta Castelluzzo, Alessandra Lanciotti, Francesco Petti, Lucia Rizzo
musiche originali Francesco Petti
 
DOVE e QUANDO
TEATRO FURIO CAMILLO - Roma
30  gennaio 2022,  ore 13.00


DETTAGLI
Tutte le domeniche mattina alle 11:00 al Teatro Furio Camillo, ormai da otto anni, si ripete un appuntamento di teatro e circo teatro dedicato a bambini e famiglie. Spettacoli di narrazione, di teatro di figura, di circo e tantissimi eventi con artisti provenienti dall’Italia e dall’estero. Storie adatte a tutte le età con una particolare attenzione ai più piccolini!
Ultimo appuntamento de “Le domeniche dei bambini” è con LA STREGA, IL ROSPO E LA TORTA DI MELE della Compagnia Materiaviva,  con Roberta Castelluzzo, Alessandra Lanciotti, Francesco Petti, Lucia Rizzo, in scena il 30 gennaio.
Due bambini, una strana vecchietta, un paese sospettoso, una misteriosa sfera di cristallo e delle buonissime torte di mele. Questi gli ingredienti di una favola allegra e poetica  raccontata con musica dal vivo, giocoleria, acrobatica aerea e manipolazione di oggetti, che ci parla dell’importanza di accettare se stessi per quello che si è.
 
ALTRE INFORMAZIONI
🎫Biglietto singolo spettacolo: 10 € adulti - 8 € bambini
green pass obbligatorio dai 12 anni
 
prenotazioni: info@teatrofuriocamillo.com
 
Via Camilla, 44 - Roma - a pochi metri dalla Metro A Furio Camillo
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UNO SGUARDO FUORI PORTA
 
TEATRO
 
NOVITÁ
 
TITOLO
Pipa e La Bilancia Produzioni
presentano
IL TEST
di Jordi Vallejo
con Roberto Ciufoli, Benedicta Boccoli,
Simone Colombari, Sarah Biacchi
regia Roberto Ciufoli
traduzione Piero Pasqua
scenografia Andrea Ceriani
disegno luci Francesco Bàrbera
costumi Sandra Cardini
foto Tommaso Le Pera
Premio Fray Luis de Leòn 2014
 
DOVE e QUANDO
TEATRO TOTÒ – Napoli
Dal  27 gennaio al 6 febbraio 2022

 
DETTAGLI
Sarà in scena a Napoli al Teatro Totò dal 27 gennaio al 6 febbraio lo spettacolo IL TEST.
“Le domande sono semplici; le risposte meno”. “Cosa preferisci: centomila euro subito o un milione fra dieci anni?”. Ecco “Il Test” che dà vita a questa esilarante e graffiante commedia che ha sbancato i botteghini spagnoli, da Barcellona a Madrid ed è arrivata in Italia con Roberto Ciufoli, Benedicta Boccoli, Simone Colombari, Sarah Biacchi, con la regia dello stesso Ciufoli. Tutto lo spettacolo ruota intorno alle quattro S: soldi, sentimenti, sesso, successo. Un crescendo comico e drammatico, che porta alla luce il non detto, le aspirazioni, le colpe e le speranze dei quattro protagonisti.
Il pubblico spagnolo ha fatto la fila per quattro stagioni teatrali per goderselo, e da ottobre 2021 all’aprile 2022 anche il pubblico italiano avrà di chè divertirsi nei teatri tornati finalmente a popolarsi.Lo spettacolo - che aveva iniziato il suo percorso con una prima parte di tournée di grande successo nel 2019 – è prodotto da Pipa e La Bilancia Produzioni, ha le scenografia di Andrea Ceriani, il disegno luci di Francesco Bàrbera e i costumi di Sandra Cardini.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Tante le città che vedranno in scena “Il Test” nella stagione 2021/2022: Milano, Modena, Ostia, Napoli, Aosta, Bologna, Roma e molte altre.
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PROSEGUE
 
TITOLO
MAGIC MIRRORS THEATER
A Milano arriva Alice! in Wonderland
lo show di nouveaucirque
che vede protagonista l’intensa voce di Elisa
 
Cast artistico Alice! in Wonderland
Alice: Valérie Doucet
Cappellaio Matto: Jarrod Bates
Regina: Moira Albertalli
Brucaliffo: Delia Ceruti
Bianconiglio: Eline Guélat
Pinco Panco: Vincent Jutras
Panco Pinco: Charlie Wheeleer
Jack di cuori: James Kingsford-Smith
con
gli Allievi dell’Accademia Kataklò
 
DOVE e QUANDO
La Fabbrica del Vapore – Milano
Sino al 20 marzo 2022
Mercoledì​/Giovedì/Venerdì​ ore 20:00
Sabato ore 15:00 / 17:30 / 20:00
Domenica ore 15:00 / 17:30 / 20:00

 
DETTAGLI
Grande successo per lo show di nouveau cirque
in scena a Milano alla Fabbrica del Vapore
 
Alice! in Wonderland con i suoi 30.000 biglietti venduti proroga le sue repliche a Milano fino al 20 marzo 2022.
 
Lo show di nouveau cirque al Magic Mirrors Theater alla Fabbrica del Vapore, prodotto da Razmataz Live in co-produzione con il Comune di Milano, è attualmente lo spettacolo in scena in Italia più visto e continua a incassare un sempre più grande successo di pubblico e di critica, confermandosi come una delle produzioni più riuscite in questo periodo, senza dubbio, uno dei più difficili di sempre per tutte le arti performative.
 
“Il successo riscosso da Alice! in Wonderland a solo un mese dal debutto come dichiara il produttore Antonio Murciano “è il risultato di uno sforzo produttivo forse unico in questo momento e si fa simbolo della fiducia che il comparto dello spettacolo dal vivo ripone verso il futuro, dopo la grave crisi che ha vissuto e che sta ancora vivendo.”
 
Alice! in Wonderland è l’evento unico e speciale, pensato e realizzato per tutti, appassionati di teatro, dei grandi show di Broadway, amanti degli effetti speciali, che vede protagonista anche la voce di Elisa, una delle più belle e intense della scena musicale mondiale, nella title track composta da John Metcalfe.
Grazie al cast internazionale, che raccoglie alcuni tra i migliori performers da tutto il mondo, il pubblico è condotto in un viaggio incredibile, attraverso la musica, il teatro e la tecnologia per una vera e propria esperienza totalizzante e, al contempo, poetica e suggestiva.
La realizzazione è stata affidata al prestigioso team creativo che raccoglie alcuni fra i più grandi professionisti dell'industria dell'entertainment mondiale come Simone Ferrari e Lulu Helbæk (ideazione e regia) conosciuti in tutto il mondo per l’audacia e l’originalità delle loro creazioni ( da X Factor a Nysa del Cirque du Soleil, dal Giudizio Universale al Paradiso XXXIII di Elio Germano oltre ad alcune delle più suggestive cerimonie di grandi manifestazioni olimpiche),  la scenografa belga Barbara de Limburg, il pluripremiato direttore della fotografia Pasquale Mari che firma il disegno luci,  Nicolas Vaudelet, costumista francese per i recenti tour di Madonna e del Cirque du Soleil, il visual artist Giuseppe Ragazzini (suoi i lavori per il Lincoln Center di New York, Spoleto Festival, La Repubblica, Le Monde).
La colonna sonora originale e la title track cantata da Elisa è del musicista inglese John Metcalfe, arrangiatore per gli U2, i Coldplay, Peter Gabriel e i Blur
Lo spettacolo è in scena all’interno del Magic Mirrors Theater, una Spiegeltent, struttura insolita di inizio Novecento dalle origini belghe realizzata in legno e decorata al suo interno da specchi e velluti, che immerge il pubblico nella Meraviglia, dove, guidato da acrobazie fra luci, coloratissimi oggetti di scena, preziosi costumi e musiche evocative, segue Alice e il Bianconiglio in questa nuova emozionante magica avventura nel mondo incantato raccontato nelle pagine di Lewis Carroll.
Questa di Milano è la prima importante tappa di una grande tournée che porterà Alice! in Wonderland a toccare Francia, Olanda, Germania, Canada e Stati Uniti.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Via Giulio Cesare Procaccini, 4 - Milano
 
www.aliceinwonderland.it
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ARTE
 
PROSEGUE
 
TITOLO
CARUSO DA NAPOLI A NEW YORK IN MOSTRA AL MANN
 
DOVE e QUANDO
Museo Archeologico Nazionale di Napoli
dal 22 dicembre 2021 sino al 22 aprile 2022

 
DETTAGLI
“Enrico Caruso - Da Napoli a New York”. È questo il titolo dell’originale e attesissima mostra che sarà inaugurata lunedì prossimo 20 dicembre alle 17 (apertura al pubblico dal 22 dicembre 2021 sino al 22 aprile 2022) al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. L’evento, che celebra il centenario dalla scomparsa dell'artista, è curato da Giuliana Muscio, brillante studiosa del tenore partenopeo e più in generale, del contributo degli artisti italiani al mondo dello spettacolo americano. 
L'esposizione, che si avvale della consulenza musicale di Simona Frasca, musicologa e docente dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, mette a fuoco con uno sguardo nuovo la figura di Caruso, prima star mediatica moderna e rappresentante dell’emigrazione italiana, capace di conservare e innovare le tradizioni dello spettacolo con un impatto significativo sui media statunitensi.
La mostra è realizzata da Fondazione Campania dei Festival e Fondazione Film Commission Regione Campania, con il sostegno della Regione Campania e in collaborazione con il MANN e con l’Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi. Il percorso narrativo su Enrico Caruso e la sua carriera si basa su una documentazione quanto mai ricca: caratteristica dell'itinerario di visita è proporre un approccio rigoroso dal punto di vista storico e intermediale sotto l'aspetto comunicativo.
La mostra propone oltre 250 immagini fotografiche, provenienti dal Metropolitan Opera Archive di New York, dalla Caruso Collection presso il Peabody Institute (Johns Hopkins) di Baltimora e dal museo Enrico Caruso di Villa Bellosguardo a Lastra a Signa. Possibile ritrovare in allestimento non solo materiale audiovisivo d’epoca e cinegiornali, forniti per l’occasione dagli archivi americani e dal fondo Setti della Fondazione Ansaldo, ma anche registrazioni audio originali della produzione discografica del più famoso tenore di tutti i tempi. 
Nell’ambito della mostra è prevista la proiezione del documentario “Enrico Caruso: The Greatest Singer in the World”, diretto da Giuliana Muscio e prodotto dalla Direzione Generale per gli italiani all’estero del Ministero degli Affari Esteri. Il lavoro, attraverso materiali inediti, racconta la carriera americana di Caruso e la modernità del suo rapporto coi media, sottolineando il fondamentale contributo dei performers italiani nello sviluppo dell’industria dello spettacolo negli Stati Uniti. Sono previste tre proiezioni giornaliere: alle 12.00, alle 16.00 e alle 18.00. 
Il catalogo della mostra, edito da “ad est dell’equatore”, potrà essere acquistato presso il bookshop del MANN.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Il catalogo della mostra, edito da “ad est dell’equatore”, potrà essere acquistato presso il bookshop del MANN.
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PROSEGUE
 
TITOLO
VIDEOGAMES!
Il nuovo progetto a firma di Arthemisia
 
DOVE e QUANDO
Salone degli Incanti -  Trieste
 Fino al 20 febbraio 2022

 
DETTAGLI
Fino al 20 febbraio 2022, al Salone degli Incanti di Trieste è ospitata per la prima volta al mondo la più grande mostra sul mondo dei videogiochi.

VIDEOGAMES!
, il nuovo progetto a firma di Arthemisia, vuole raccontare la nascita e l’evoluzione dei videogiochi, dai primissimi esperimenti degli anni ’50 fino alle realizzazioni più attuali, consentendo al pubblico di prendere parte attiva alla mostra, giocando con la maggior parte dei dispositivi, vecchi e nuovi.

Spesso guardato con sospetto - nonostante la sua popolarità e le sue notevoli potenzialità comunicative e narrative - il videogioco ha una storia di oltre mezzo secolo durante il quale sviluppo e innovazione lo hanno portato a diventare un importante settore dell'industria dell'intrattenimento e uno dei linguaggi principali della società, diventando fenomeno di massa.

Il percorso si sviluppa in 18 stazioni cronologiche attraverso le quali il visitatore può ripercorrere le fasi fondamentali dell’evoluzione del videogioco: dagli antenati dei videogames agli esperimenti più moderni; dai primi grandi successi al boom delle sale giochi fino ai mitici Cabinati Arcade, strumenti di aggregazione per intere generazioni.

Conoscere la storia delle sue trasformazioni - dalle prime console domestiche, al gioco di massa, alla terza dimensione, ai mondi e alla realtà virtuale - permette di comprendere l'evoluzione del videogioco moderno, esplorarne le specificità linguistiche, sottolinearne le tendenze e mostrare le diverse possibilità espressive, le sue molteplici applicazioni e le forme di intrattenimento ludico, sportivo e culturale.

In un racconto tra successi planetari e flop, un salto indietro nel tempo partendo dai mitici e rudimentali Tennis for Two (1958) e Spacewar! (1962) passando per le produzioni Atari con l’iconico Pong (1972); e poi i primi Cabinati Arcade a moneta con pulsanti e joystick semplici e intuitivi con Space Invaders (1978) e Pac Man (1980) fino agli Home Computer e i primi Pc Game come il Commodore 64, il più venduto nella storia; ma ancora i successi Nintendo nel 1983 e Super Mario Bros nel 1985, seguiti da quelli di SEGA che - negli stessi anni - “lancia” la sua mascotte Sonic, il riccio più veloce, più potente e più colorato di Super Mario. Negli anni ’90 arriva poi il boom delle console portatili fino a giungere alle più importanti innovazioni tecnologiche degli anni ’90 con la comparsa dei CD e la nascita della nuovissima console Playstation, che ha rivoluzionato per sempre il mercato dei videogiochi, seguita da Nintendo Wii nel 2006 e dall’americana Microsoft che comincia la sua “corsa all’oro” con Xbox.

In mostra una particolare sezione è dedicata all’evoluzione delle Console, con i dispositivi più famosi che hanno fatto la storia tra pezzi unici ed esclusivi, tra console portatili e giganti, fino ad arrivare alla più moderna realtà virtuale e alle varie forme che ha assunto il videogioco.
Tra queste è possibile provare con mano i primi esperimenti interfacciati con oscilloscopi e telefoni a rotella, uno spaccato di una sala giochi anni ’80 con Cabinati Arcade e Flipper originali, alcuni dei rarissimi videogiochi Atari recuperati nel deserto del Nuovo Messico dopo essere stati sepolti per oltre 30 anni, protagonisti della più grande leggenda metropolitana del mondo dei Videogiochi. Filmanti interattivi, pubblicità dell’epoca e giochi che hanno fatto la storia, dalle prime avventure testuali, passando per i grandi platform degli anni '80, fino ai moderni multiplayer on-line.

Videogiochi vintage ma anche la storia del design e dello sviluppo tecnologico degli ultimi 70 anni: una mostra pensata per un pubblico di tutte le età che - attraverso percorsi didattici, approfondimenti, curiosità, filmati interattivi, interviste e demo, dispositivi e foto dell’epoca - sarà guidato dalle voci ormai iconiche dei protagonisti dei giochi più famosi.

Videogames!” è una mostra promossa e organizzata dal Comune di TriesteAssessorato alle politiche della cultura e del turismo e da Arthemisia, con il supporto di Trieste Convention and Visitors Bureau e PromoTurismo FVG ed è curata da Lorenzo Banci e Damiano Bordoni.

È prevista, inoltre, una proposta promozionale a favore dei turisti denominata “Trieste ti regala le Grandi Mostre”: tutti coloro che prenoteranno almeno due notti negli alberghi della città aderenti all’iniziativa - riceveranno il biglietto gratuito per la mostra; l’iniziativa, sostenuta dal Trieste Convention and Visitors Bureau, mira ad incentivare il turismo culturale in città, premiando i turisti con un meraviglioso regalo offerto grazie agli introiti dell’imposta di soggiorno (info su

VIDEOGAMES!, il nuovo progetto a firma di Arthemisia, vuole raccontare la nascita e l’evoluzione dei videogiochi, dai primissimi esperimenti degli anni ’50 fino alle realizzazioni più attuali, consentendo al pubblico di prendere parte attiva alla mostra, giocando con la maggior parte dei dispositivi, vecchi e nuovi.
Spesso guardato con sospetto - nonostante la sua popolarità e le sue notevoli potenzialità comunicative e narrative - il videogioco ha una storia di oltre mezzo secolo durante il quale sviluppo e innovazione lo hanno portato a diventare un importante settore dell'industria dell'intrattenimento e uno dei linguaggi principali della società, diventando fenomeno di massa.
Il percorso si sviluppa in 18 stazioni cronologiche attraverso le quali il visitatore può ripercorrere le fasi fondamentali dell’evoluzione del videogioco: dagli antenati dei videogames agli esperimenti più moderni; dai primi grandi successi al boom delle sale giochi fino ai mitici Cabinati Arcade, strumenti di aggregazione per intere generazioni.
Conoscere la storia delle sue trasformazioni - dalle prime console domestiche, al gioco di massa, alla terza dimensione, ai mondi e alla realtà virtuale - permette di comprendere l'evoluzione del videogioco moderno, esplorarne le specificità linguistiche, sottolinearne le tendenze e mostrare le diverse possibilità espressive, le sue molteplici applicazioni e le forme di intrattenimento ludico, sportivo e culturale.
In un racconto tra successi planetari e flop, un salto indietro nel tempo partendo dai mitici e rudimentali Tennis for Two (1958) e Spacewar! (1962) passando per le produzioni Atari con l’iconico Pong (1972); e poi i primi Cabinati Arcade a moneta con pulsanti e joystick semplici e intuitivi con Space Invaders (1978) e Pac Man (1980) fino agli Home Computer e i primi Pc Game come il Commodore 64, il più venduto nella storia; ma ancora i successi Nintendo nel 1983 e Super Mario Bros nel 1985, seguiti da quelli di SEGA che - negli stessi anni - “lancia” la sua mascotte Sonic, il riccio più veloce, più potente e più colorato di Super Mario. Negli anni ’90 arriva poi il boom delle console portatili fino a giungere alle più importanti innovazioni tecnologiche degli anni ’90 con la comparsa dei CD e la nascita della nuovissima console Playstation, che ha rivoluzionato per sempre il mercato dei videogiochi, seguita da Nintendo Wii nel 2006 e dall’americana Microsoft che comincia la sua “corsa all’oro” con Xbox.
In mostra una particolare sezione è dedicata all’evoluzione delle Console, con i dispositivi più famosi che hanno fatto la storia tra pezzi unici ed esclusivi, tra console portatili e giganti, fino ad arrivare alla più moderna realtà virtuale e alle varie forme che ha assunto il videogioco.
Tra queste è possibile provare con mano i primi esperimenti interfacciati con oscilloscopi e telefoni a rotella, uno spaccato di una sala giochi anni ’80 con Cabinati Arcade e Flipper originali, alcuni dei rarissimi videogiochi Atari recuperati nel deserto del Nuovo Messico dopo essere stati sepolti per oltre 30 anni, protagonisti della più grande leggenda metropolitana del mondo dei Videogiochi. Filmanti interattivi, pubblicità dell’epoca e giochi che hanno fatto la storia, dalle prime avventure testuali, passando per i grandi platform degli anni '80, fino ai moderni multiplayer on-line.
Videogiochi vintage ma anche la storia del design e dello sviluppo tecnologico degli ultimi 70 anni: una mostra pensata per un pubblico di tutte le età che - attraverso percorsi didattici, approfondimenti, curiosità, filmati interattivi, interviste e demo, dispositivi e foto dell’epoca - sarà guidato dalle voci ormai iconiche dei protagonisti dei giochi più famosi.
Videogames!” è una mostra promossa e organizzata dal Comune di TriesteAssessorato alle politiche della cultura e del turismo e da Arthemisia, con il supporto di Trieste Convention and Visitors Bureau e PromoTurismo FVG ed è curata da Lorenzo Banci e Damiano Bordoni.
È prevista, inoltre, una proposta promozionale a favore dei turisti denominata “Trieste ti regala le Grandi Mostre”: tutti coloro che prenoteranno almeno due notti negli alberghi della città aderenti all’iniziativa - riceveranno il biglietto gratuito per la mostra; l’iniziativa, sostenuta dal Trieste Convention and Visitors Bureau, mira ad incentivare il turismo culturale in città, premiando i turisti con un meraviglioso regalo offerto grazie agli introiti dell’imposta di soggiorno (info su www.discover-trieste.it/Esperienze-e-pacchetti-turistici).
 
ALTRE INFORMAZIONI
🎫Biglietti - Intero  15€ - Ridotto 12€
 
Informazioni e prenotazioni
T. +39 040 982831
www.arthemisia.it
www.triestecultura.it
www.discover-trieste.it
Orario apertura
Tutti i giorni dalle ore 16.00 alle ore 22.00
(la biglietteria chiude un’ora prima)
Apertura straordinaria la mattina riservata ai gruppi scuola (solo su prenotazione obbligatoria)
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PROSEGUE
 
TITOLO
MONET.
Dal Musée Marmottan Monet, Parigi
 
DOVE e QUANDO
PALAZZO REALE - Milano
18 settembre 2021 - 30 gennaio 2022


DETTAGLI
Da oggi 18 settembre, a inaugurare la stagione autunnale di Palazzo Reale Milano, apre al pubblico l’attesissima esposizione dedicata al più importante rappresentate dell’Impressionismo: CLAUDE MONET.
Promossa dal Comune di Milano-Cultura e prodotta da Palazzo Reale e Arthemisia, la mostra è curata da Marianne Mathieu ed è realizzata in collaborazione con il Musée Marmottan Monet di Parigi, da cui proviene l’intero corpus di opere, e l’Académie Des Beaux – Arts – Institut de France.
La mostra rientra nel progetto museologico ed espositivo “Musei del mondo a Palazzo Reale” nato con l’intento di far conoscere le collezioni e la storia dei più importanti musei internazionali.
Un percorso espositivo dove ad accogliere il pubblico ci saranno 53 opere di Monet tra cui le sue Ninfee (1916-1919), Il Parlamento. Riflessi sul Tamigi (1905) e Le rose (1925-1926), la sua ultima e magica opera: un prestito straordinario non solo perché riunisce alcune delle punte di diamante della produzione artistica di Monet, ma anche per l’enorme difficoltà di questo periodo nel far viaggiare le opere da un paese all’altro.
Il percorso cronologico ripercorre l’intera parabola artistica del Maestro impressionista, letta attraverso le opere che l’artista stesso considerava fondamentali, private, tanto da custodirle gelosamente nella sua abitazione di Giverny; opere che lui stesso non volle mai vendere e che ci raccontano le più grandi emozioni legate al suo genio artistico.
Il Musée Marmottan Monet - la cui storia è raccontata nel percorso della mostra - possiede il nucleo più grande al mondo di opere di Monet, frutto di una generosa donazione di Michel, suo figlio, avvenuta nel 1966 verso il museo parigino - che prenderà proprio il nome di “Marmottan Monet”.
Suddivisa in 7 sezioni e curata da Marianne Mathieu - storica dell’arte e direttrice scientifica del Musée Marmottan Monet di Parigi - l’esposizione introduce quindi alla scoperta di opere chiave dell’Impressionismo e della produzione artistica di Monet sul tema della riflessione della luce e dei suoi mutamenti nell’opera stessa dell’artista, l'alfa e l'omega del suo approccio artistico.
Dando conto dell’intero excursus artistico del Maestro impressionista, a partire dai primissimi lavori che raccontano del nuovo modo di dipingere en plein air e da opere di piccolo formato, si passa ai paesaggi rurali e urbani di Londra, Parigi, Vétheuil, Pourville e delle sue tante dimore.
È il mondo di Monet, con le sue corpose ma delicatissime pennellate e con quella luce talvolta fioca e talvolta accecante che ha reso celebri capolavori come Sulla spiaggia di Trouville (1870), Passeggiata ad Argenteuil (1875) e Charing Cross (1899‐1901), per citarne alcuni.
Ma non solo. Verdeggianti salici piangenti, onirici viali di rose e solitari ponticelli giapponesi; monumentali ninfee, glicini dai colori evanescenti e una natura ritratta in ogni suo più sfuggente attimo.
La mostra è sostenuta da Generali Valore Cultura, il programma di Generali Italia per promuovere l’arte e la cultura su tutto il territorio italiano e avvicinare un pubblico vasto e trasversale - famiglie, giovani, clienti e dipendenti - al mondo dell’arte attraverso l’ingresso agevolato a mostre, spettacoli teatrali, eventi e attività di divulgazione artistico-culturali con lo scopo di creare valore condiviso.
Special partner Ricola.

ALTRE INFORMAZIONI
L’evento è consigliato da Sky Arte.
Catalogo edito da Skira.
Informazioni
www.palazzorealemilano.it
www.monetmilano.it
Hashtag ufficiale
#MonetMilano
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