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martedì 8 febbraio 2022

KIROSEGNALIAMO dall'8 al 14 febbraio 2022

 K-news 

Kiri, continuano per questa stagione 2021-2022, le KIROSEGNALAZIONI di KIROLANDIA blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale. Ogni settimana, sulla base delle tantissime proposte giunte in redazione, selezioniamo per voi alcuni eventi da seguire a Roma con un veloce sguardo in streaming e fuori porta.
Potete inviarci i vostri Comunicati Stampa ad una delle nostre email kiroalndia@gmail.com - info@kirolandia.com. Scriveteci e raccontateci delle vostre iniziative.
 
Vi ricordiamo che i suggerimenti di Kirolandia sono tripli!!!
Non solo qui nel blog ma anche attraverso le KIROSOCIALNEWS, lanci direttamente dai nostri social: Facebook, Twitter e Linkedin. A beve riprenderà anche la trasmissione radiofonica, "#doyoudream kirolandia on air" su Radio Godot, e con lei anche la diffusione del KIROEVENTO DA SOGNO della settimana!
Seguite sempre gli hashtag #kirosegnalazioni #kirosocialnews #kiroventodasogno e scoprirete i selezionatissimi suggerimenti dei Kiri di Kirolandia!
 

Dunque per sognare con voi...
 
TEATRO
 
NOVITÁ

 
TITOLO
ALICE IN WONDERLAND
e le geometrie del sogno

DOVE e QUANDO
TEATRO BRANCACCIO - Roma
Dall’8 al 13 febbraio 2022,  martedì - sabato serale ore 20.45 / sabato - domenica pomeridiana ore 17.00

 
DETTAGLI
Dopo il grande successo con tre settimane di tutto esaurito torna al Teatro Brancaccio il Circus - Theatre Elysium di Kiev con Alice in Wonderland, tratto dal romanzo fantastico di Lewis Carrol.
Uno spettacolo unico al mondo, sofisticato ed elegante. 30 atleti, acrobati e ballerini internazionali racconteranno attraverso la più innovativa delle arti circensi la fiaba di Alice nel mondo delle meraviglie, intrecciando molteplici discipline: la ginnastica acrobatica, la recitazione, la danza, in un’atmosfera fiabesca grazie alle musiche e alle proiezioni di scenari onirici.
In scena i personaggi della fiaba, Alice, il Cappellaio matto, il Bianconiglio, la Regina di Cuori, la Regina bianca, lo Stregatto e i soldati eseguiranno stupefacenti numeri di acrobazie circensi a terra e aere, sullo sfondo di impressionanti scene 3D. Alice in wonderland è una favola strabiliante.
Circus - Theatre Elysium è stato fondato nel 2012 come circo collettivo che abbraccia i più esperti produttori, i migliori registi e attori della scena internazionale. Inizia come “Fairytale Show” uno spettacolo sold-out in Francia, per arrivare ad “Alice in Wonderland”, oggi applaudito anche in Ucraina, Russia, Bielorussia, Francia e Cina.
Un progetto artistico nato dall’ispirazione di Oleg Apelfed che ha riunito un cast di professionisti di respiro internazionale dando vita a un circo moderno e unico, mostrandone per primo le potenzialità sceniche, con il contributo artistico di Maria Remneva, direttrice pluripremiata del Circo Nazionale dell’Ucraina che, con più di vent’anni di esperienza, è stata vincitrice della competizione internazionale degli artisti circensi a Parigi, oltre ad aver vinto altri prestigiosi premi tra cui tre medaglie d’oro.
 
ALTRE INFORMAZIONI
🎫Prezzo biglietto da 39€ a 28€
 
Via Merulana, 244, Roma 
 
botteghino@teatrobrancaccio.it
Biglietti disponibili su www.teatrobrancaccio.it e www.ticketone.it
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NOVITÁ
 
TITOLO
OCCHIAIE
Di e con Pietro Sparacino
 
DOVE e QUANDO
TEATRO DE’ SERVI – Roma
12 e 13 febbraio 2022, dal sabato ore 20.00 / domenica ore 17.30

 
DETTAGLI
Nuovo appuntamento con la  Stand-up Comedy nel cuore di Roma, al Teatro de’ Servi, il 12 e il 13 febbraio con Pietro Sparacino e il suo OCCHIAIE.
 
Sparacino è stand up comedian, comico, autore, attore. Nasce nel 1982 e da allora non ha smesso mai di respirare. Da oltre quindici anni orbita nel mondo del teatro, della tv e della comicità. Nel 2009 è componente della prima ora del gruppo SATIRIASI, il primo progetto di Stand Up Comedy VM18 in Italia e oggi conta all’attivo 6 monologhi di stand up comedy di successo.
 
"OCCHIAIE è il frutto di questi ultimi due anni bizzarri; pensieri, parole, opere e omissioni che lo stand up comedian non vede l’ora di farvi sentire"
 
ALTRE INFORMAZIONI
Costo ingresso: 18 €
 
Biglietti online (www.teatroservi.it e www.vivaticket.com) o al telefono con carta di credito
All’interno vi aspetta un accogliente bar con drink e gustosi spuntini
Tutte le attività si svolgono nel rispetto delle norme sanitarie e di sicurezza anti-Covid
All’interno vi aspetta un accogliente bar con drink e gustosi spuntini
Tutte le attività si svolgono nel rispetto delle norme sanitarie e di sicurezza anti-Covid

Foto: Sparacino 
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NOVITÁ
 
TITOLO
Artemia Off - 2022
“Risarcimento per il Diavolo”
 
DOVE e QUANDO
CENTRO CULTURALE ARTEMIA – Roma
11 e 12 febbraio 2022, venerdì ore 21.00_  sabato ore 18.00

 
DETTAGLI
Una rassegna che promuove le iniziative teatrali “OFF” romane.
 
Artemia Off ha lo scopo di valorizzare i lavori focalizzati sulla ricerca di nuove e diverse forme drammaturgiche, lontane dalla scena teatrale tradizionale. Il Centro Culturale Artemia è una realtà finalizzata alla scoperta di nuovi universi creativi; con uno sguardo particolarmente rivolto verso la grande presenza di sperimentazioni teatrali degne di nota, lontane da cliché e consuetudini e desiderose di un palcoscenico per esprimere la loro qualità artistica. Artemia Off è una possibilità per gli artisti e per il pubblico per proporre e apprezzare nuove e “diverse” forme di espressione.
 
Venerdì 11 e sabato 12 febbraio alle ore 21 e domenica 12 febbraio alle ore 18, aprirà la rassegna lo spettacolo teatrale “Risarcimento per il Diavolo”. Scritto da MICHELE MARTINO, con la regia di ALESSIA PELAGATTI ed interpretato da GIACOMO BAFFIGI DUCA, PAOLO DE CANDIA, ANNAMARIA CECCARELLI, MARTA GIANNINI, MICHELE MARTINO ed ALESSIA PELAGATTI.
 
Un caso giudiziario da milioni di dollari. Una guerra di logoramento nell’industria dell’home-entertainment. L’occasione d’oro di riscatto per un gruppo di outsider… e una statua in bronzo di Lucifero, al centro di queste futili vicende umane, che osserva tutti i protagonisti con lo stesso sguardo imperturbabile.
 
Il misterioso Lucien Greaves, attivista politico e leader del famigerato Tempio di Satana, scopre che una grande società ha usufruito senza permesso di una sua proprietà intellettuale. Elettrizzato ma squattrinato, Lucien ingaggia Frank, un giovane avvocato che compensa in astuzia la sua scarsa familiarità col tribunale. I due sono pronti a intentare la causa che cambierà le loro vite per sempre. Ma evadere dall’inferno per raggiungere il paradiso non è un gioco così facile. Nel mondo pericoloso in cui Lucien e Frank stanno per mettere piede, alleati e nemici si confonderanno, in un groviglio confuso di strategie militari dove tutti combattono per la valuta più preziosa: le attenzioni di un pubblico.
 
Risarcimenti per il Diavolo, esordio teatrale di Michele Martino, è uno spettacolo liberamente ispirato a fatti realmente accaduti negli Stati Uniti, nell’anno 2018.
 
ALTRE INFORMAZIONI
🎫Ingresso 12 €
Tessera 2022 nuovi soci: 3 €
 
Adatto ad un pubblico di più di 14 anni.
 
Direzione artistica: Maria Paola Canepa
 
Media partner: Kirolandia 
(Riduzioni sul biglietto per gli iscritti alla pagina di Kirolandia)

Prenotazione obbligatoria (anche via SMS): 334 159 8407
Ricordiamo che il Green Pass e la mascherina FfP2 sono obbligatori per accedere in sala.
Per la tranquillità e sicurezza del pubblico il Centro Culturale Artemia informa che ogni giorno nei suoi locali viene realizzata la sanificazione ad ozono.
 
Via Amilcare Cucchini, 38 – Roma
www.centroculturaleartemia.org
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PROSEGUE
 
TITOLO
TOSCA D’AQUINO | ROCÍO MUÑOZ MORALES | EMANUELA MUNI
 EMY BERGAMO | MARTINA DIFONTE | GIULIA WEBER
in
FIORI D’ACCIAIO
di ROBERT HARLING
regia
MICHELA ANDREOZZI | MASSIMILIANO VADO


DOVE e QUANDO
SALA UMBERTO – Roma
Dal 3 al 20 febbraio 2022, dal mercoledì al sabato ore 21.00 – domenica ore 17.00
DETTAGLI
"Fiori d’acciaio”, nella sua versione cinematografica, è uno dei romanzi di formazione che hanno accompagnato la mia prima giovinezza, insieme a “Piccole donne”, “Harry ti presento Sally” e “Colazione da Tiffany”: storie di donne, grandi figure femminili che crescono, sbagliano, si confrontano, amano, odiano, combattono e qualche volta muoiono. Più della letteratura, o forse in modo più efficace, il cinema mi ha insegnato gli infiniti modi di affrontare la vita: “Fiori d’acciaio”, che vidi in sala poco più che adolescente, è stato il film che più di ogni altro mi ha spiegato cosa significhi essere donne e, nonostante ciò, fare fronte comune, ovvero la famosa, leggendaria, solidarietà femminile.
 
Che poi, tradotto in azione, significa conservare la propria identità, ritagliarsi un ruolo nel mondo, costruirsi uno spazio, intessere delle relazioni o alimentare dei conflitti e, malgrado tutto, essere capaci di unirsi. Obbiettivo non sempre facile, che però perseguo da sempre: nei miei progetti, nel cinema, nel teatro, nella vita privata. Ormai, per me, fare fronte comune è diventata una sfida, crederci una fede e lavorarci una questione di coerenza.
 
Alla luce di questo modus vivendi, “Fiori d’acciaio” è per me l’occasione di costruire, con un cast così ricco e variegato, una banda di soliste, in grado di suonare insieme ma di battere in volata quando serve; disegnare personaggi anche estremi ma capaci di ascoltarsi, o di imparare strada facendo ad accogliersi senza snaturarsi. Solo da adulta ho scoperto che il film era tratto da una piece teatrale, ancora attualissima, sotto un superficiale strato di polvere fisiologico, e perfettamente rappresentativa di un microcosmo, quello del negozio di provincia, che è specchio di macrocosmi le cui dinamiche, perfino oggi, fanno fatica a cambiare.
 
Per questo motivo abbiamo deciso di lasciare l’ambientazione di fine anni ’80, perché ci permette di osservare un tempo appena trascorso e ci racconta che siamo già nel futuro.
E forse anche perché l’immagine e lo stile di quel periodo, negli abiti, negli arredamenti, ma soprattutto nella musica, sono ormai identificativi di un momento storico diventato ormai glamour. Oltre al fatto che certe modalità, oggi, sarebbero condizionate dalla tecnologia. Tutto questo mi hanno fatto approcciare al testo e al progetto con l’entusiasmo. E poi c’è l’affetto. Per me, un teatro affettuoso è ciò di cui abbiamo bisogno, un racconto di sentimenti e di ironia che qualche volta è crudele ma mai cinica, mai diventa sarcasmo. Se c’è una cosa che le donne sanno fare, è essere terribili, spietate e capaci di affrontarsi, insomma, dei fiori di acciaio, senza mai smettere di amare.
 
ALTRE INFORMAZIONI
🎫Prezzo biglietto da 28€ a 17€
 
Via della Mercede, 50 - Roma - prenotazioni@salaumberto.com
Biglietti disponibili su www.salaumberto.com - www.ticketone.it
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PROSEGUE
 
TITOLO
THE SPANK
di Hanif Kureishi
traduzione Monica Capuani
regia Filippo Dini
con Filippo Dini, Valerio Binasco
scene Laura Benzi
costumi Katarina Vukcevic
luci Pasquale Mari
musiche Aleph Viola
aiuto regia Carlo Orlando
assistente regia Giulia Odetto
Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale
Per gentile concessione di The Agency (London)
 
DOVE e QUANDO
ILPARIOLI – Roma
Dal  2 al 13 febbraio 2022

 
DETTAGLI
Il Parioli ospiterà dal 2 al 13 febbraio 2022 un evento molto atteso: il debutto dell’ultimo lavoro per la scena di Hanif Kureishi, scrittore di fama planetaria, che ha concesso l’onore al Teatro Stabile di Torino, grazie alla comune amicizia con Monica Capuani che ne ha curato la versione italiana, della prima assoluta di THE SPANK.Kureishi ha costruito un testo che attraversa un ampio spettro di emozioni, nel quale la consuetudine tra due amici di lunga data diventa una lente d’ingrandimento per osservare lo spaesamento davanti alla contemporaneità, con straordinario senso dell’umorismo e una nota malinconica.
 
Un debutto speciale che vede per la prima volta insieme due amici nella vita come Filippo Dini (nel ruolo di Vargas) e Valerio Binasco (nel ruolo di Sonny) e ancora, per la prima volta, Filippo Dini dirige Valerio Binasco.
Le scene sono di Laura Benzi, i costumi di Katarina Vukcevic, le luci di Pasquale Mari, le musiche di Aleph Viola, aiuto regia Carlo Orlando, assistente regia Giulia Odetto.
Lo spettacolo prodotto dal Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionaleha debuttato in prima assoluta al Teatro Carignano di Torino l’11maggio 2021.
 
The Spank di Hanif Kureishi, tradotto da Monica Capuani, ha inaugurato, nel marzo 2021, la collana Teatro di Scalpendi, diretta da Federica Mazzocchi; scrive l'Autore nell'introduzione al testo: «Questa storia di un’amicizia è nata da qualcosa di assolutamente naturale, un'abitudine che ho da anni: vedere un amico una o due volte alla settimana in un caffè di quartiere. Stranamente, ci mettiamo seduti uno di fianco all'altro, in parte perché io mi devo sistemare vicino all'orecchio che gli funziona [...]. Io e il mio amico beviamo un po’, talvolta mangiamo, ci lamentiamo molto, parliamo del più e del meno, e vediamo come va. Analizziamo la commedia dell’esistenza, le nostre famiglie, gli altri amici, parliamo di sport, di politica e del nostro lavoro [...]. Amiciziedel genere nonappartengono all'ambito delle alleanze, e neanche a quello del networking. Non sono relazioni mercantili, e in esse non dovrebbe esserci né profitto né vantaggio. L'amicizia è una forma di ozio volontario. Il rapporto si basa sulla parità, non sul potere».
 
Sonny e Vargas sono amici da molti anni, hanno un rapporto fatto di frequentazione, confidenza, conversazioni sulle banalità del quotidiano e sui massimi sistemi, scandite da pinte di birra al pub, lo Spankies, appunto. Un locale un po’ fatiscente, ma che per loro è un luogo del cuore, il modesto ma amatissimo santuario della loro amicizia.
Sonny è un dentista, Vargas un farmacista, e lavorano nella stessa strada di Londra, a poche decine di metri di distanza. Sono figli di immigrati, e Londra - dove i genitori si sono trasferiti con grandi sacrifici - ha regalato loro un notevole upgrade sociale, il successo professionale, una vita agiata. Entrambi hanno una famiglia, dei figli, con tutte le problematiche che questo comporta oggi, nella mezza età della vita di un uomo.
Un giorno, però, un piccolo incidente insignificante mette in moto una reazione a catena che - complici le insidie della tecnologia - sconvolgerà in maniera irreparabile le loro vite.
 
 
ALTRE INFORMAZIONI
🎫Biglietti da €20 a €30
 
Durata dello spettacolo: 1 h e 40 minuti
 
Orari spettacoli
Mer 02-02-22 21.00
Gio 03-02-22 17.00
Ven 04-02-22 21.00
Sab 05-02-22 21.00
Dom 06-02-22 17.00
Lun 07-02-22 Riposo
Mar 08-02-22 19.00
Mer 09-02-22 21.00
Gio 10-02-22 17.00
Ven 11-02-22 21.00
Sab 12-02-22 17.00
Sab 12-02-22 21.00
Dom 13-02-22 17.00
 
Via Giosuè Borsi, 20 – Roma
TELEFONO 06 5434851
E-MAIL: biglietteria@ilparioli.it
Servizio Whatsapp 3517211283
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MUSICA
 
CONCERTI
 
NOVITÁ
 
TITOLO
“I Concerti del Lunedì”
OMNIARTE
14 febbraio “T’Ammore – The spirit of Naples”
e
15 febbraio “We All Love Ennio Morricone”
 
DOVE e QUANDO
ILPARIOLI – Roma
14 e 15 febbraio 2022



DETTAGLI
Proseguono con successo gli appuntamenti con “I Concerti del Lunedì” del ParioliImportanti collaborazioni, infatti, arricchiscono la stagione del Parioli, dove OMNIARTE, sotto la direzione artistica del M. Maurizio Trippitelli porta in scena una serie di concerti che spazieranno nei vari generi musicali tra classico, popolare, etnico crossover e musica d’autore.
Due i prossimi appuntamenti da non perdere e in via eccezionale uno dei concerti si svolgerà di martedì.
 
Lunedì 14 febbraio alle ore 21.00, andrà in scena un tributo alla canzone classica napoletana: “T’Ammore – The spirit of Naples”, la ripresa di uno spettacolo con la direzione artistica di Franco Dragone, che rende omaggio alla canzone classica napoletana e alle danze tradizionali campane riproposte con suoni e arrangiamenti moderni.
 
Ancora una serata speciale da non perdere il giorno dopo, martedì 15 febbraio alle 21.00 con “We All Love Ennio Morricone”, un concerto teatrale ispirato all'omonimo CD prodotto da Luigi Caiola, manager del Maestro Morricone per 18 anni, pubblicato da Sony nel 2007 per celebrare l'Oscar alla carriera del celebre compositore e direttore d'orchestra.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Via Giosuè Borsi, 20 – Roma

TELEFONO 06 5434851

E-MAIL: biglietteria@ilparioli.it

Servizio Whatsapp 3517211283
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TITOLO
CHARITY CAFE’
La programmazione
 
DOVE e QUANDO
CHARITY CAFE’ - Roma
Dal 9 al 13 febbraio 2022 - Inizio concerti ORE 22.00

 
DETTAGLI
MERCOLEDI’ 9 FEBBRAIO
SAMUEL STELLA BLUES DUO
h 22:00 - Blues Night
Samuel Stella è un musicista classe 94 attivo da anni nella scena musicale blues & folk capitolina, sia come cantante e chitarrista, sia come musicista in studio e live al servizio del cantautorato romano.Insieme al suo collaboratore e musicista Ruggero Giustiniani proporranno in chiave acustica i grandi classici della tradizione blues con influenze country e rock and roll.
Line-up
Samuel Stella: voce, chitarra & armonica
Ruggero Giustiniani: batteria
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GIOVEDÌ 10 FEBBRAIO
UNSTABLEMATES
h 22:00 – Jazz Night
 
Il trio, costituito da Lewis Saccocci all’Hammond, Antonello Sorrentino alla tromba e Valerio Vantaggio alla batteria, interpreterà una selezione di standard tratti dai repertori dei più significativi interpreti dell’Hard bop: Jerry bergonzi, Benny Golson, Sam Rivers, Wayne Shorter, Herbie Hancock, Freddie Hubbard.
Line-up
Lewis Saccocci, Hammond
Antonello Sorrentino, Tromba
Valerio Vantaggio, Batteria
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VENERDI’ 11 FEBBRAIO
JAZZ RUSSELL
h 22:00 – Jazz Night
The Jazz Russell: la ritmica si fa solista. Il repertorio del jazz classico con un approccio originale: passati dalle sezioni ritmiche di rinomate band della scena Italiana del jazz tradizionale ad una formazione di sola ritmica, i Jazz Russell cercano - come uno Spartaco che si ribella... ai solisti! - una voce musicale originale con l’apporto di tutti gli strumenti e senza un frontman in particolare: nessun musicista al centro e tutti centrali contemporaneamente.
Con un repertorio scelto di brani originali, standards jazz famosi, brani meno frequentati e tempi insoliti, i Jazz Russell passano con disinvoltura da Horace Silver alla canzone Italiana degli anni ’30, dai brani tradizionali di New Orleans ai temi dal sapore sudamericano. Un repertorio volutamente eterogeneo, senza soluzione di continuità, privo di velleità filologiche o desiderio di coerenza, cercando uno spazio di libertà nella tradizione.La formazione originale è ideata da Filippo A. Delogu (chitarra), con Andrea Nuzzo all'organo Hammond e Alfredo Romeo alla batteria.
Line-up
Filippo A. Delogu, Chitarra
Andrea Nuzzo, Organo Hammond
Alfredo Romeo, Batteria
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SABATO 12 FEBBRAIO
HOODOO DOCTORS &
THE KAZOOMPET MACHINE
h 22:00 - Blues Night
Ragtime e blues si incontrano per ricondurci alle vecchie sonorità ed alle radici del linguaggio dell'anima. Tra spettrali mangrovie, crocicchi, magia nera e barrelhouses sarà come sentirsi un pesce gatto nel Mississippi!
Line-up
Andrea Ricci,       Piano & Voce
Andrea Di Giuseppe,          Armonica
Lino Muoio, Mandolino & Chitarra
Simone Scifoni, Piano &Kazoompet
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DOMENICA 13 FEBBRAIO
APERITIVO LIVE
h 18:30 - Drink, Tagliere & Live Music.
con: ON THE SUNNY SIDE OF THE STRINGS
La cantante romana e il chitarrista italo-francese da molti anni si esibiscono in varie formazioni, dal duo al quintetto, interpretando vari capitoli della storia del Jazz. Per l’occasione, il repertorio del duo attingerà dai grandi songbook della tradizione jazzistica americana (Porter, Ellington, Gershwin, Styne…).
Line-up
Laura Sciocchetti, Voce
Vittorio Silvestri, Chitarra
 
ALTRE INFORMAZIONI
Via Panisperna 68 – Roma
 
Per via del distanziamento, i posti fronte palco all'interno del locale, si sono ridotti a 14
nello specifico:
3 tavolini da 2 persone nella parte superiore del nostro piccolo "anfiteatro"
più altri 2 tavolini da 4 persone nella parte inferiore
Prenderemo Prenotazioni solo per la Cena
con ingresso dalle 20:30 alle 21:00 (poi decade)
 
I concerti avranno sempre inizio alle ore 22:00 e si svolgeranno sempre in 2 SET
a differenza pre-covid, ora, per i pochi posti a disposizione, adotteremo lo stile "Americano"
ad ogni SET sarà prevista una
🎫Prima Consumazione Obbligatoria al costo minimo di 10€
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LIBRI
 
PROSEGUE
 
TITOLO
Franca De Angelis
Scrivere il monologo
Guida alla composizione di testi per voce sola
Dino Audino Editore
 

DOVE e QUANDO
In uscita, in tutte le librerie, dal 27 gennaio
 
DETTAGLI
E’ in uscita in tutte le librerie dal 27 gennaio, “Scrivere il monologo. Guida alla composizione di testi per voce sola”, manuale a cura della sceneggiatrice e drammaturga  Franca De Angelis, edito da Dino Audino Editore, che pone l’attenzione sul monologo, su quella forma espressiva teatrale, e non solo, che in una voce sola si fa espressione di una storia espesso di una molteplicità di pensieri.
«Guarda, ero partito prevenuto. Un monologo. Pensavo che avrei passato il tempo a guardare l’ora. E invece...». Non è raro per l’autore di un monologo sentirsi rivolgere frasi come questa dopo lo spettacolo. Se, naturalmente, la scommessa è riuscita. In effetti, tenere incollato lo spettatore, per un’ora o più, a un solo volto, a una sola voce, a un solo punto di vista è una scommessa.
Lungi dal pretendere di fornire ricette, Scrivere il monologo è una riflessione – sulla base delle esperienze personali e dell’analisi dei più longevi monologhi della storia del teatro e del cinema – su cosa sia utile considerare prima e durante la scrittura di un monologo in cui un personaggio racconta e vive una storia per la durata di uno spettacolo completo.
A dispetto di quanto si potrebbe credere, un monologo non è un comizio, una poesia, né l’abbandono a una voce interiore senza freni.
È un atto dove un protagonista – e non un attore/narratore – nel raccontare agisce qualche cosa, nel qui e ora della rappresentazione. Questo libro intende offrire gli strumenti affinché questo personaggio, con la sua voce unica, avvinca lo spettatore, si incolli al suo cuore e diventi indelebile nella sua memoria.
Una guida rivolta non solo a scrittori e giovani drammaturghi, ma anche attori, registi o semplici appassionati che abbiano nella mente un’idea per un monologo, e abbiano voglia di cimentarsi per la prima volta nella stesura di questo genere drammaturgico. Per trasformare un pensiero in parole, nella forma più giusta e corretta per la scena.
 
Franca De Angelis è sceneggiatrice, drammaturga e docente di scrittura creativa. Il cortometraggio con cui ha debuttato, “Senza parole”, ha rappresentato l’Italia agli Oscar nel 1997; da allora ha lavorato con registi quali Carlo Lizzani e Giuliano Montaldo e ha firmato più di venti titoli per il cinema e la televisione e numerosi testi teatrali rappresentati con successo. Il monologo “Sissy Boy” è edito da More Nocturne Books, i tre monologhi femminili “La parrucchiera dell’imperatrice”, “Laltra” e “Canterò per il re” da Le Mezzelane Casa Editrice (“Monologhi”).
 
 
ALTRE INFORMAZIONI
🎫Prezzo: 13 €
 
Manuali 263 - gennaio 2022
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ARTE
 
MOSTRE
 
PROSEGUE CON PROROGA
 
TITOLO
QUAYOLA. Re-coding
 
DOVE e QUANDO
PALAZZO CIPOLLA _ Roma 
Prorogata sino al 13 febbraio 2022
Lo spazio espositivo di Palazzo Cipolla osserverà i seguenti orari: dal martedì alla domenica ore 10.00 - 20.00 (il servizio di biglietteria termina alle ore 19.00); lunedì chiuso.

 
DETTAGLI
La grande mostra “Re-coding” di Quayola a Palazzo Cipolla, prima personale dell’artista romano di fama internazionale nella Capitale, resterà aperta fino al 13 febbraio 2022, in virtù del grande successo di pubblico, stampa e critica ottenuto in questi mesi e della straordinaria affluenza di visitatori di cui ha goduto nelle ultime settimane.
Entusiastica la reazione della maggior parte del pubblico che ha già potuto ammirare l’esposizione, come dimostrano alcuni dei numerosi commenti raccolti:
“La grande mostra personale di Quayola a Palazzo Cipolla a Roma, meraviglia e interroga, contamina e ibrida i due paradigmi. Straordinario lo spazio espositivo, il progetto curatoriale, chiarissima la didattica in mostra. Bravissimi tutti!!!”
“Bellissima!!! Mostra da non perdere per chi ama il design e la tecnologia. Allestimento top. Ero passato per caso davanti al museo e sono entrato in un cielo spettacolare … da vedere!!!!”
“Quayola è stato una sorpresa, scompone il Classico usando la tecnologia, mostra la Natura trasformarsi in una tavolozza di colori che giocano con l'anima. Ipnotico.”
“Poi mi direte se anche su di voi le opere di Quayola producono un effetto magnetico. Quayola – re-coding, mostra consigliatissima da vedere a Palazzo Cipolla a Roma.”
" Se non siete tipi da soliti musei e pensate che le mostre classiche possano annoiare i bambini, ecco la mostra che fa al caso vostro. Opere digitali che cambiano e statue create con l'aiuto della robotica... Vi verrà voglia di toccarle."
La proroga di due settimane è resa possibile grazie all’impegno della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, che la promuove, e alla disponibilità dell’artista e dei prestatori delle opere.
La mostra, curata da Jérôme Neutres e Valentino Catricalà, è stata fortemente voluta dal Prof. Avv. Emmanuele Francesco Maria Emanuele, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro-Internazionale, e realizzata da POEMA con il supporto organizzativo di Comediarting e Arthemisia.
«Sono molto lieto di prolungare la fruizione della mostra “Re-coding” da parte dei visitatori di Palazzo Cipolla, offrendo loro l’opportunità di conoscere ed apprezzare un artista straordinario come Quayola, in grado di avvicinare i puristi della tradizione ai nuovi codici espressivi derivanti dalle tecnologie più attuali.» – ha dichiarato il Prof. Emanuele – «Quayola utilizza gli algoritmi che regolano il mondo digitale per scandagliare, con le infinite opportunità che la tecnologia gli offre, il processo di ricerca che è alla base dell’opera d’arte stessa, costruendo nuovi canoni estetici del tutto inediti. In questo percorso così innovativo e originale, è significativo che per Quayola sia fondamentale ispirarsi costantemente ai grandi maestri dell’arte classica, quali Raffaello, Botticelli, Rubens, Bernini, in un ideale e ineludibile dialogo tra il passato e il presente.».

Classe 1982, tra i più importanti esponenti della media-art a livello internazionale, Quayola appartiene a quella rara dinastia di creatori d’arte che, inventando un loro codice espressivo personale, hanno ri-masterizzato la storia dell’arte attraverso la sua visione. L’edificio storico di Palazzo Cipolla si è rivelato lo spazio ideale per esporre la storia dell’arte di Quayola, animata da un confronto permanente tra l’educazione classica dell’artista e il suo uso quotidiano dei mezzi di espressione visiva più futuristici. Le opere esposte, realizzate tra il 2007 e il 2021, ci restituiscono una panoramica completa del processo creativo dell’artista, spaziando dalla forma immateriale (i video) a quella materiale (le stampe o le sculture).
Immagine: Quayola, Iconographies #81: Adoration after Botticelli, 2016. Serie di stampe a getto d'inchiostro / Series of inkjet prints
 
ALTRE INFORMAZIONI
Testo in catalogo a cura diProf. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele,Presidente Fondazione TerzoPilastro – Internazionale
Scheda catalogo Skira
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PROSEGUE
 
TITOLO
MATERIA NOVA. ROMA NUOVE GENERAZIONI A CONFRONTO
A cura di Massimo Mininni
In mostra le nuove realtà
dell’arte di domanidai quartieri periferici della città
 
DOVE e QUANDO
Galleria d’Arte Moderna – Roma
Dal 17 dicembre 2021 al 13 marzo 2022

 
DETTAGLI
Materia Nova. Roma nuove generazioni a confronto è un progetto espositivo sperimentale curato da Massimo Mininni ecomposto da un’indagine critica sull’arte contemporanea a Roma, ospitato alla Galleria d’Arte Moderna di Roma Capitale dal 16 dicembre 2021 al13 marzo 2022, promosso da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura.
 
L’obiettivo è quello di valorizzare le componenti creative locali del XXI secolo mediante una selezione accurata e identitaria della nuova arte della Capitale. Una prima rassegna nel contesto capitolino, quindi, focalizzata su artisti, per lo più giovani, operanti in gruppo all’interno di spazi d’arte e studi collettivi dislocati nella periferia romana, ma non solo. Le nuove realtà dell’arte di domani.
 
La mostra riconosce, analizza e mette in luce le ricerche, le qualità, le peculiarità dei diversi linguaggi e gli interessi che contraddistinguono gli artisti romani dell’ultima generazione, per individuarne le singole personalità e le diverse potenzialità creative che si offrono alla capitale come elementi di importante novità, rendendola centro di attrazione e luogo di riferimento nell’ambito della cultura italiana contemporanea.
 
L’esposizione si sofferma in particolare sulle differenti realtà nate nei diversi quartieri della città, nei quali alcuni artisti hanno creato i loro atelier all’interno di ex aree industriali, di fabbricati e di officine dismesse, che si sono trasformate così in nuovi centri produttivi, propulsori di idee e fulcro di proposte che hanno riportato la capitale al centro della scena culturale nazionale.
 
Il percorso della mostrasi articola in un primo momento dedicato alla collettiva dei lavori creati dagli artisti nei loro studi e una seconda parte di creazione di un “open studio” che consenta al pubblico di entrare nel vivo della produzione artistica e, nello stesso tempo, di riflettere sul tema dell’ambiente di lavoro dell’artista, inteso come spazio di auto-rappresentazione e, nello stesso tempo, luogo di incontro, di progettualità, di impegno e di coinvolgimento anche fisico.
 
Una sezione espositiva è inoltre dedicata a una selezione di immagini tratte dal libro fotografico Vera - progettato da Damiana Leoni e pubblicato dalla casa editrice Quod libet -che documenta tutte le realtà artistiche in mostra attraverso gli scatti realizzati da quattro giovani fotografi: Eleonora Cerri Pecorella, Salvatore Nuzzi, Marta Scotti e Mohamed Keita.
 
Dal mese di gennaio 2022 sarà realizzata una serie di incontri culturali e appuntamenti con gli artisti presenti nelle varie realtà indipendenti in mostra.
 
Gli spazi in mostra:
POST EX (Centocelle). Vecchia carrozzeria tramutata in artist run space il 20 luglio del 2020; sei gli artisti fondatori – Eleonora Cerri Pecorella, Francesco D’Aliesio, Luca Grimaldi, Gian Maria Marcaccini, Lulù Nuti e Gabriele Silli – ai quali si sono aggiunti successivamente Federika Fumarola, Guglielmo Maggini, Alberto Montorfano, Azzedine Saleck e LU.PA; di volta in volta sono invitati a lavorarvi dei guest artist tra cui Cristiano Carotti, Malù dalla Piccola, Fabio Giorgi Alberti, Jacopo Natoli. L’esigenza comune è quella di unire le proprie capacità per creare un luogo di crescita personale e di sviluppo di un’intelligenza collettiva.
CASTRO (Contemporary Art STudios ROma), a Trastevere, è un progetto formativo che nasce dalla volontà di Gaia Di Lorenzo per sostenere artisti, curatori e ricercatori innanzi tutto italiani ma anche stranieri. Lo fa offrendo uno spazio di lavoro e promuovendo il legame tra i partecipanti, le istituzioni e soprattutto il pubblico. CASTRO applica un modello di apprendimento sperimentale e altamente collaborativo.
 
CityLab 971. Un’ex cartiera sulla via Salaria che dall’autunno del 2020 ospita SPAZIOMENSA. Affascinanti le possibilità espositive offerte da questo luogo e già molteplici le iniziative realizzate, dalla mostra che ha accompagnato il lancio del progetto ROMA NUDA, alla nascita di due format curatoriali: “Magnete”, dedicato all’editoria, e “Tuorlo”.
Di SPAZIOMENSA fanno parte due teorici, Giuseppe Armogida e Gaia Bobò, e cinque artisti: Sebastiano Bottaro, Dario Carratta, Marco Eusepi, Alessandro Giannì, Andrea Polichetti.
OFF1C1NAè nato nel 2012 nel quartiere Quadraro. Attualmente vi lavorano Paolo Assenza, Fabrizio Cicero,Katia Pugach, Germano Serafini. Dal 2020 ospita anche la sede di Spazio Y, altro ritrovo del contemporaneo, presente nel quartiere già dal 2014.
OMBRELLONI,artist run space a San Lorenzo, negli spazi di una vecchia azienda che produceva ombrelloni e che ora accoglie vari studi d’artista, tra cui quelli di Alessandro Calizza, Eeleye Production, Krizia Galfo, Greg Jager, Alessandro “Scarful” Maida, Luca Mamone, Jennifer MC Laren, Cristallo Odescalchi, WOW – Incendi spontanei.
PAESE FORTUNA, situato lungo il fiume Aniene nel quartiere di Pietralata, è uno spazio nato nel 2014 e condiviso da José Angelino, Alessandro Dandini de Sylva, Marco Emmanuele, Luca Grechi e Diego Miguel Mirabella.
CONDOTTO48 è un Artist Run Space nato nel 2021 a Torre Angela, all’interno di una ex carrozzeria, fondato dagli artisti Verdiana Bove, Francesca Romana Cicia, Luca Di Terlizzi, Emanuele Fasciani e Caterina Sammartino e dal curatore Riccardo Paris.
SPAZIO IN SITU, fondato nel 2016 a Tor Bella Monaca, ha un doppio statuto. Il primo è quello degli studi in cui lavorano e collaborano 11 artisti. Attualmente il gruppo è composto da Sveva Angeletti, Alessandra Cecchini, Christophe Constantin, Francesca Cornacchini, Marco De Rosa, Federica Di Pietrantonio, Chiara Fantaccione, Roberta Folliero, Andrea Frosolini, Daniele Sciacca e Guendalina Urbani. Il secondo statuto è quello di spazio espositivo, coordinato da Porter Ducrist, nel quale vengono proposte mostre collettive che fanno dialogare opere e azioni di artisti italiani e stranieri, offrendo al pubblico una visione attuale delle pratiche contemporanee.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Zètema Progetto Cultura
 
Dal martedì alla domenica ore 10.00-18.30
24 e 31 dicembre ore 10.00-14.00
Ultimo ingresso mezz’ora prima della chiusura
Giorni di chiusura: lunedì,1° gennaio, 1° maggio e 25 dicembre
 
 
Via Francesco Crispi, 24 – Roma
 
Tel. 060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00
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PROSEGUE
 
TITOLO
KLIMT. La Secessione e l’Italia
 
DOVE e QUANDO
MUSEO DI PALAZZO BRASCHI - Roma
Dal 27 ottobre al 27 marzo  2021

 
DETTAGLI
Dal 27 ottobre il Museo di Roma a Palazzo Braschi ospiterà la mostra Klimt. La Secessione e l’Italia, un evento espositivo che segna il ritorno in Italia dell’artista austriaco con alcuni dei suoi capolavori provenienti dal Museo Belvedere di Vienna, dalla Klimt Foundation e da collezioni pubbliche e private come la Neue Galerie Graz.

La mostra ripercorre la vita e la produzione artistica di Klimt, sottolineandone il ruolo di cofondatore della Secessione viennese e indagando sul suo rapporto con l’Italia, meta dei suoi viaggi e luogo di alcuni suoi successi espositivi.
Sono circa 200 le opere esposte, tra dipinti, disegni, manifesti d’epoca e sculture di Klimt e degli artisti della sua cerchia.

Oltre a opere iconiche come la famosissima Giuditta ISignora in biancoAmiche I (Le Sorelle) e Amalie Zuckerkandl è possibile ammirare anche prestiti del tutto eccezionali come La sposa della Klimt Foundation e Ritratto di Signora, trafugato dalla Galleria Ricci Oddi di Piacenza nel 1997 e recuperato fortunosamente nel 2019.

Klimt. La Secessione e l’Italia
 è una mostra promossa da Roma CultureSovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, co-prodotta da Arthemisia che ne cura anche l’organizzazione con Zètema Progetto Cultura, in collaborazione con il Belvedere Museum e in cooperazione con Klimt Foundation, a cura di Franz Smola, curatore del Belvedere, Maria Vittoria Marini Clarelli, Sovrintendente Capitolina ai Beni Culturali e Sandra Tretter, vicedirettore della Klimt Foundation di Vienna.

La mostra ripercorre la vita e la produzione artistica di Klimt, sottolineandone il ruolo di cofondatore della Secessione viennese e indagando sul suo rapporto con l’Italia, meta dei suoi viaggi e luogo di alcuni suoi successi espositivi.
Sono circa 200 le opere esposte, tra dipinti, disegni, manifesti d’epoca e sculture di Klimt e degli artisti della sua cerchia.
Oltre a opere iconiche come la famosissima Giuditta ISignora in biancoAmiche I (Le Sorelle) e Amalie Zuckerkandl è possibile ammirare anche prestiti del tutto eccezionali come La sposa della Klimt Foundation e Ritratto di Signora, trafugato dalla Galleria Ricci Oddi di Piacenza nel 1997 e recuperato fortunosamente nel 2019.
Klimt. La Secessione e l’Italia è una mostra promossa da Roma CultureSovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, co-prodotta da Arthemisia che ne cura anche l’organizzazione con Zètema Progetto Cultura, in collaborazione con il Belvedere Museum e in cooperazione con Klimt Foundation, a cura di Franz Smola, curatore del Belvedere, Maria Vittoria Marini Clarelli, Sovrintendente Capitolina ai Beni Culturali e Sandra Tretter, vicedirettore della Klimt Foundation di Vienna.
La mostra vede come special partner Julius Meinl Ricola, come partner Catellani & Smith, come radio partner Dimensione Suono Soft ed è consigliata da Sky Arte.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Piazza San Pantaleo, 10
 
www.museodiroma.it
www.museiincomuneroma.it
www.arthemisia.it
 
Immagine
Gustav Klimt
Giuditta, 1901
Olio su tela, 84x42 cm
Belvedere, Vienna
© Belvedere, Vienna
Photo: Johannes Stoll
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PROSEGUE
 
TITOLO
***  Collegata a INCONTRI Storie di fotografe e di immagini
 
Prima, donna. Margaret Bourke-White
Una straordinaria retrospettiva,
a cura di Alessandra Mauro, documenta attraverso oltre 100 immagini
la visione e la vita controcorrente della fotografa statunitense
 
DOVE e QUANDO
Museo IN TRASTEVERE - Roma
dal 21 settembre 2021 al 27 febbraio 2022


DETTAGLI
Sarà dedicata a Margaret Bourke-White, una tra le figure più rappresentative ed emblematiche del fotogiornalismo, la mostra Prima, donna. Margaret Bourke-White, ospitata alMuseo di Roma in Trasteveredal 21 settembre al 27 febbraio 2022.
 
L’esposizione, a cura di Alessandra Mauro, è promossa daRomaCulture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali ed è organizzata da Contrasto e Zètema Progetto Cultura,in collaborazione con Life Picture Collection, detentrice dell’archivio storico di LIFE. Catalogo edito da Contrasto.
 
Pioniera dell’informazione e dell’immagine, Margaret Bourke-White ha esplorato ogni aspetto della fotografia: dalle prime immagini dedicate al mondo dell’industria e ai progetti corporate, fino ai grandi reportage per le testate più importanti come Fortune e Life; dalle cronache visive del secondo conflitto mondiale, ai celebri ritratti di Stalin prima e poi di Gandhi (conosciuto durante il reportage sulla nascita della nuova India e ritratto poco prima della sua morte); dal Sud Africa dell’apartheid, all’America dei conflitti razziali fino al brivido delle visioni aeree del continente americano.
 
Oltre100 immagini, provenienti dall’archivio Life di New York e divise in 11 gruppi tematici che, in una visione cronologica, rintracciano il filo del percorso esistenzialedi Margaret Bourke-White e mostrano la sua capacità visionaria e insieme narrativa, in grado di comporre “storie” fotografiche dense e folgoranti.
 
Ad aprire il percorso espositivo è la prima sezione dal titolo L’incanto delle acciaierie,che mostra i primi lavori industriali di Margaret, da quando nel 1928 apre un suo studio fotografico a Cleveland, mentre la seconda sezione, Conca di polvere,documenta il lavoro sociale realizzato dalla fotografa negli anni della Grande Depressione nel Sud degli USA.
Alla lunga collaborazione con la leggendaria rivista americana LIFE, per cui la Bourke-White realizzerà la copertina e i reportage del primo numero e tanti altri ancora lungo tutta la sua vita, è dedicata la terza sezione dal titolo, per l’appunto, LIFE.
Nella quarta sezione,Sguardi sulla Russia, è inquadrato il periodo in cui Margaret Bourke-White documentò le fasi del piano quinquennale in Unione Sovietica fino ad arrivare a realizzare anni dopo – quando già era scoppiata la Seconda guerra mondiale – il ritratto di Stalin in esclusiva per Life.
Gli anni della guerra, quando per lei fu disegnata la prima divisa militare per una donna corrispondente di guerra, sono documentati nella quinta sezione, dal titoloSul fronte dimenticato: sono gli anni in cui Bourke-White, al seguito dell’esercito USA, sarà in Nord Africa, Italia e Germania. Si prosegue con la sesta sezione, Nei Campi, dove ètestimoniato l’orrore al momento della liberazione del Campo di concentramento di Buchenwald (1945) quando, come ha dichiarato la fotografa, “per lavorare dovevo coprire la mia anima con un velo”.
L’India, la settima sezione,raccoglie il lungo reportage compiuto dalla fotografa al momento dell’indipendenza dell’India e della sua separazione con il Pakistan. Tra le altreimmagini, in mostra anche il celebre ritratto del Mahatma intento a filare all’arcolaio.
Mentre Sud Africa, il titolo dell’ottava sezione, offre una documentazione del grande paese africano durante l’Apartheid, la successiva e nona sezione,Voci del Sud bianco,è il lavoro a colori del 1956 dedicato al tema del segregazionismo del Sud degli USA, che stanno vivendo anni di trasformazione.
Ancora, In alto e a casa, decima sezione, raccoglie alcune tra le più significative immagini aeree realizzate dalla fotografa nel corso della sua vita.
Il percorso termina con La mia misteriosa malattia, undicesima sezione, una serie di immagini che documentano la sua ultima, strenua lotta, quello contro il morbo di Parkinson di cui manifesta i primi sintomi nel 1952 e contro cui combatterà con determinazione. In questo caso, è lei il soggetto del reportage, realizzato dal collega Alfred Eisenstaedt che ne testimonia la forza, la determinazione ma anche la fragilità.
 
Una straordinaria retrospettiva, quindi, per ricordare un’importante fotografa, una grande donna, la sua visione e la sua vita controcorrente.
 
L’esposizione sarà accompagnata da Storie di fotografe e di immagini: ciclo di incontri e di approfondimenti aperti al pubblico intorno ai temi della fotografia e dell’identità femminile.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Piazza S. Egidio 1b – Roma
 
Dal martedì alla domenica ore 10.00 - 20.00
24 e 31 dicembre 10.00-14.00
Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura
Giorni di chiusura
1 gennaio, 1 maggio e 25 dicembre
 
Promotori Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Contrasto
Mostra a cura di Alessandra Mauro
Organizzazione Zètema Progetto Cultura
In collaborazione con Meredith
Digital Imaging Partner Canon
Con il contributo di Forma. Fondazione Forma per la fotografia
Catalogo a cura di Contrasto
 
Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00)
www.zetema.it
www.museodiromaintrastevere.it
www.museiincomune.it
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INCONTRI
 
NOVITÀ
 
TITOLO
Storie di fotografe e di immagini
nell’ambito della mostra Prima, donna. Margaret Bourke-White, una serie diincontri intorno a fotografia e identità femminile
incontro con RAFFAELLA PERNA
Donne, fotografia, identità attraverso
i libri delle fotografe degli anni Settanta.
 
DOVE e QUANDO
Museo IN TRASTEVERE - Roma
dal 28 ottobre 2021 al 10 febbraio 2022

27 gennaio 2022
Incontro con FEDERICA MUZZARELLI
Anne Brigman in Songs of a Pagan.
Fotografia e Gender Politics nel primo Novecento


DETTAGLI
Sesto e ultimo appuntamento, con protagonista Raffaella Perna, per Storie di fotografe e di immagini, il ciclo di incontri sulla fotografia e l’identità femminile. Professoressa presso l’Università di Catania, Perna sarà protagonista il 10 febbraio 2022, alle 17.30, con Donne, fotografia, identità attraverso i libri delle fotografe degli anni Settanta.
 
La serata fa parte del programma di incontri che si svolge presso la Sala Multimediale del Museo di Roma in Trastevere, pensato in occasione della mostra Prima, donna. Margaret Bourke-White in esposizione fino al 27 febbraio 2022 e promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con l’organizzazione di Contrasto e Zètema Progetto Cultura. Fino al 10 febbraio 2022, grazie alla collaborazione con la Fondazione Forma per la Fotografia, è stata proposta una serie di talk sulle protagoniste, i diversi sguardi e i temi della fotografia e dell’identità femminile.
 
Sono stati portati avanti tre filoni tematici. Il primo, dal titolo Fotografe raccontate da fotografe si è concluso il 19 gennaio con Simona Filippini e con il suo racconto su Tina Modotti. Quattro autrici dei nostri giorni hanno raccontato le protagoniste del passato che le hanno coinvolte, influenzate, interessate e il cui lavoro è stato di ispirazione per la ricerca che, nel tempo, stanno portando avanti. Dopo Anna Di Prospero, che ha aperto il ciclo parlando di Vivian Maier, Ilaria Magliocchetti Lombi, che ha raccontato la vita e il lavoro di Mary Ellen Mark, e poi Simona Ghizzoni, che si è concentrata su Sally Mann, è stata la volta di Simona Filippini, che ha chiuso questa fase tematica.
 
L’altro filone, Uno sguardo diverso. La fotografia come strumento di indagine sull’identità è stato inaugurato da Federica Muzzarelli e prosegue ora con Raffaella Perna. Due incontri, organizzati in collaborazione con il Centro di Ricerca FAF - Fotografia Arte Femminismo, per indagare il rapporto, intenso e fecondo, tra lo strumento fotografico e l’indagine dell’identità femminile; un filo rosso che percorre tutta la storia della fotografia.
 
Raffaella Perna sarà protagonista il 10 febbraio 2022, alle 17.30, con Donne, fotografia, identità attraverso i libri delle fotografe degli anni Settanta. Prenderà in esame la ricca produzione di photobook realizzati in quegli anni da fotografe e artiste attive in Italia vicine al Movimento di liberazione della donna. L’analisi di libri fotografici ormai storici come Immagini del No (1974) di Paola Mattioli e Anna Candiani o Un album di violenza (1976) di Stephanie Oursler sarà il filo conduttore di una riflessione che affronta snodi cruciali per la cultura fotografica di quel decennio: la rappresentazione del corpo delle donne, la formazione degli stereotipi di genere, i legami tra l’espressione creativa e l’impegno politico.
 
A completare il quadro sulla fotografia al femminile contribuirà anche la Maratona Le fotografe, ovvero la proiezione di quattro film documentari dedicati ad altrettante fotografe italiane, una produzione Sky Original in onda su Sky Arte, di cui sono state selezionate quattro puntate:
ILARIA MAGLIOCCHETTI LOMBIUn ritratto in due
GUIA BESANAUna questione personale
ZOE NATALE MANNELLAIntimità
SIMONA GHIZZONI Tutto parla di me
 
Le proiezioni sono previste il 7 novembre e 5 dicembre 2021, e il 2 gennaio e 6 febbraio 2022 dalle 15 alle 19.
 
Per la MOSTRA Vedi *** Prima, donna. Margaret Bourke-White
 
ALTRE INFORMAZIONI
MODALITÀ DI ACCESSO AGLI INCONTRI: ingresso con prenotazione allo 060608 fino a esaurimento posti disponibili (max 70 persone). Entrata gratuita solo nella Sala Multimediale sede dell’incontro.Le mostre allestite nel museo non possono essere visitate.L’ingresso è consentito esclusivamente con certificazione verde Covid19 “Green Pass” (in formato digitale o cartaceo).
 
 
ENTRATA NEL MUSEO: all’arrivo al museo, il visitatore dovrà attendere il proprio turno di ingresso e mantenere la distanza di sicurezza. Verrà sottoposto a misurazione della temperatura tramite termoscanner e in caso di un risultato uguale o superiore ai 37.5 gradi non gli verrà consentito l’accesso. Al termine di questa operazione potrà accedere alla Sala Multimediale per partecipare all’incontro senza passare dalla biglietteria. Ai varchi di accesso sono disponibili gel disinfettanti per igienizzare le mani. Durante gli incontri è obbligatorio indossare le mascherine chirurgiche.
Durata dell’incontro: max 1.30
Ingresso alla Sala dalle ore 17.00
Chiusura Museo e Sala ore 19.30
 
Piazza S. Egidio 1b – Roma
 
Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00)
www.zetema.it
www.museodiromaintrastevere.it
www.museiincomune.it
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PER BAMBINE/I e RAGAZZE/I
 
TEATRO
 
NOVITÁ
 
TITOLO
Ruotalibera Teatro
presenta
Le stelle di sotto
Uno gnomo chiamato Cucuzzolo
Teatro d’attore e musica dal vivo
testo e regia Tiziana Lucattini
collaborazione artistica Fabio Traversa
con Alessandro Garramone e Fabio Traversa
musica dal vivo Alessandro Garramone
Scene Francesco Persico e Luisa Frattarelli
Costumi Antonia Dilorenzo
Luci e fonica Chiara Saiella
Foto di scena Patrizia Lucattini
Illustrazione e grafica Orsola Damiani
Grazie a Chiara Saiella per aver giocato con noi
Organizzazione e promozione Serena Amidani e Paola Meda
 
DOVE e QUANDO
Centrale Preneste Teatro - Roma
12 e 13 febbraio  2022, ore 16.30


DETTAGLI
Dopo una breve pausa riprende a Centrale Preneste Teatro (Via Alberto da Giussano, 58) la Rassegna Infanzie e adolescenze in gioco 2022: sabato 12 e domenica 13 febbraio alle ore 16.30 va in scena lo spettacolo "Le stelle di sotto. Uno Gnomo chiamato Cucuzzolo" della Compagnia Ruotalibera Teatro. Il testo e la regia sono di Tiziana Lucattini, mentre sulla scena ci sono Fabio Traversa e Alessandro Garramone.
Cucuzzolo è uno gnomo che non vuole fare la vita dei suoi fratelli che lavorano in miniera come da sempre fanno gnomi e nani. Raccogliere pietre preziose, pulirle, contarle, catalogarle, tornare a casa, mangiare, bere e dormire per ricominciare il giorno dopo. La vita è tutta così. Vissuta sotto terra. A testa in giù. Lavorando, lavorando e accumulando. Le pietre preziose sono belle, brillano come stelle, ma stanno sotto terra, a lui piace invece guardare le stelle vere, quelle di sopra, quelle libere, già pulite e brillanti. Decide così di scappare. Ma ha paura di essere riacciuffato, vede nemici dappertutto. Alessandro, invece, è un musicista che si è licenziato dal lavoro rinunciando alla sicurezza di un posto fisso. Una sera si incontrano e inaspettatamente “si riconoscono”.
Adatto dai 3 ai 10 anni. Il costo del biglietto è per tutti di 6 euro.
 
ALTRE INFORMAZIONI
🎫Il costo del biglietto 6 €
Dai 3 ai 10 anni
 
Acquisto on-line su www.centraleprenesteteatro.it o in biglietteria previa prenotazione al numero 06 27801063 o all’indirizzo mail info@ruotalibera.eu (lun./ven. ore 10.00/17.00)
Sabato e domenica esclusivamente tramite sms o whatsapp al numero 320/2392833
 
COVID 19 - LINEE GUIDA PER L’ACCESSO ALLE ATTIVITÀ’
A seguito del dl 221/2021 del 24 dicembre 2021, riepiloghiamo le regole per accedere in teatro.
Potranno accedere in teatro solo i possessori di certificazione verde da vaccinazione o guarigione (super Green Pass).
Obbligo di utilizzo in modo corretto della mascherina di tipo FFP2 per tutta la durata di permanenza nei locali del Teatro.
Divieto di consumare cibo o bevande all’interno della sala teatrale.
Tali disposizioni non verranno applicate ai soggetti esenti per età o sulla base di idonea certificazione medica.
Per l’accesso alla manifestazione rimane l'obbligo di sottoporsi alla misurazione della temperatura e all’igienizzazione delle mani.
La prenotazione per l'ingresso ai vari eventi in programma resta obbligatoria.
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UNO SGUARDO FUORI PORTA
 
💕SPECIALE SANVALENTINO
 
NOVITÁ
 
TITOLO
#UnCastellodAmare
a San Valentino
 
DOVE e QUANDO
CASTELLO DI SANTA SEVERA – Santa Severa (Santa Marinella/Roma)
13 e 14 febbraio 2022

 
DETTAGLI
Per San Valentino, il Castello di Santa Severa, spazio della Regione Lazio gestito da LAZIOcrea, in collaborazione con il Comune di Santa Marinella e Coopculture, apre le porte agli innamorati per vivere un’esperienza indimenticabile.
 
Sabato 12, domenica 13 e lunedì 14 febbraio, apertura straordinaria per #UnCastellodAmare: un weekend nel borgo medievale all'insegna dell'amore.  Una proposta unica e speciale in cui al soggiorno in una delle camere dell’Ostello, tutte con bagno privato e travi sul soffitto, si potrà abbinare una visita guidata  ai Musei e alla Torre Saracena, offrendo così a tutti gli innamorati una incredibile e romantica esperienza con vista sul mare. Al termine della visita, degustazione a tema al Med la buvette del Castello.
 
La visita guidata,  include oltre ai Musei del castello anche la Torre Saracena, alla quale accedere attraverso il ponte che la unisce alla Rocca: un passaggio romantico a picco sul mare. L’antica fortificazione cilindrica, anticamente chiamata “La Torre del Castello”, edificata a metà del IX secolo per volere di papa Leone IV, a seguito di continui rifacimenti, è giunta a noi nella sua struttura ultima datata tra il XVI e il XVII secolo. Tutto intorno il complesso, circondato da un fossato, è caratterizzato dalla presenza di quattro torri angolari, due rettangolari e due cilindriche, e da un mastio, anch’esso cilindrico, collegato al complesso da una passerella in legno.
 
Si può scegliere di abbinare soggiorno e visita con degustazione, oppure scegliere solo il soggiorno o solo la visita. L’esperienza destinata alle coppie non è preclusa al singolo visitatore.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Visita guidata al borgo, ai Musei e Torre Saracena con degustazione, due appuntamenti ore 11.15 e ore 15.00 sabato, domenica e lunedì € 22 a persona.
 
Prenotazione a info@castellodisantasevera.it
 
Ostello: verificare costi e  disponibilità ai numeri T: +39.06.51681778 +39.06.51681785 +39 3398927749. 
 
Per il soggiorno di 3 notti sconto del 10%
 
LAZIOcrea
Via del Serafico 107 – 00142 Roma
Castello di Santa Severa
SS1 Km 52, 00058 Santa Severa RM
T  +39 0651681720 +39 3668303620
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TEATRO
 
PROSEGUE
 
TITOLO
MAGIC MIRRORS THEATER
A Milano arriva Alice! in Wonderland
lo show di nouveaucirque
che vede protagonista l’intensa voce di Elisa
 
Cast artistico Alice! in Wonderland
Alice: Valérie Doucet
Cappellaio Matto: Jarrod Bates
Regina: Moira Albertalli
Brucaliffo: Delia Ceruti
Bianconiglio: Eline Guélat
Pinco Panco: Vincent Jutras
Panco Pinco: Charlie Wheeleer
Jack di cuori: James Kingsford-Smith
con
gli Allievi dell’Accademia Kataklò
 
DOVE e QUANDO
La Fabbrica del Vapore – Milano
Sino al 20 marzo 2022
Mercoledì​/Giovedì/Venerdì​ ore 20:00
Sabato ore 15:00 / 17:30 / 20:00
Domenica ore 15:00 / 17:30 / 20:00

 
DETTAGLI
Grande successo per lo show di nouveau cirque
in scena a Milano alla Fabbrica del Vapore
 
Alice! in Wonderland con i suoi 30.000 biglietti venduti proroga le sue repliche a Milano fino al 20 marzo 2022.
 
Lo show di nouveau cirque al Magic Mirrors Theater alla Fabbrica del Vapore, prodotto da Razmataz Live in co-produzione con il Comune di Milano, è attualmente lo spettacolo in scena in Italia più visto e continua a incassare un sempre più grande successo di pubblico e di critica, confermandosi come una delle produzioni più riuscite in questo periodo, senza dubbio, uno dei più difficili di sempre per tutte le arti performative.
 
“Il successo riscosso da Alice! in Wonderland a solo un mese dal debutto come dichiara il produttore Antonio Murciano “è il risultato di uno sforzo produttivo forse unico in questo momento e si fa simbolo della fiducia che il comparto dello spettacolo dal vivo ripone verso il futuro, dopo la grave crisi che ha vissuto e che sta ancora vivendo.”
 
Alice! in Wonderland è l’evento unico e speciale, pensato e realizzato per tutti, appassionati di teatro, dei grandi show di Broadway, amanti degli effetti speciali, che vede protagonista anche la voce di Elisa, una delle più belle e intense della scena musicale mondiale, nella title track composta da John Metcalfe.
Grazie al cast internazionale, che raccoglie alcuni tra i migliori performers da tutto il mondo, il pubblico è condotto in un viaggio incredibile, attraverso la musica, il teatro e la tecnologia per una vera e propria esperienza totalizzante e, al contempo, poetica e suggestiva.
La realizzazione è stata affidata al prestigioso team creativo che raccoglie alcuni fra i più grandi professionisti dell'industria dell'entertainment mondiale come Simone Ferrari e Lulu Helbæk (ideazione e regia) conosciuti in tutto il mondo per l’audacia e l’originalità delle loro creazioni ( da X Factor a Nysa del Cirque du Soleil, dal Giudizio Universale al Paradiso XXXIII di Elio Germano oltre ad alcune delle più suggestive cerimonie di grandi manifestazioni olimpiche),  la scenografa belga Barbara de Limburg, il pluripremiato direttore della fotografia Pasquale Mari che firma il disegno luci,  Nicolas Vaudelet, costumista francese per i recenti tour di Madonna e del Cirque du Soleil, il visual artist Giuseppe Ragazzini (suoi i lavori per il Lincoln Center di New York, Spoleto Festival, La Repubblica, Le Monde).
La colonna sonora originale e la title track cantata da Elisa è del musicista inglese John Metcalfe, arrangiatore per gli U2, i Coldplay, Peter Gabriel e i Blur
Lo spettacolo è in scena all’interno del Magic Mirrors Theater, una Spiegeltent, struttura insolita di inizio Novecento dalle origini belghe realizzata in legno e decorata al suo interno da specchi e velluti, che immerge il pubblico nella Meraviglia, dove, guidato da acrobazie fra luci, coloratissimi oggetti di scena, preziosi costumi e musiche evocative, segue Alice e il Bianconiglio in questa nuova emozionante magica avventura nel mondo incantato raccontato nelle pagine di Lewis Carroll.
Questa di Milano è la prima importante tappa di una grande tournée che porterà Alice! in Wonderland a toccare Francia, Olanda, Germania, Canada e Stati Uniti.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Via Giulio Cesare Procaccini, 4 - Milano
 
www.aliceinwonderland.it
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ARTE
 
PROSEGUE
 
TITOLO
CARUSO DA NAPOLI A NEW YORK IN MOSTRA AL MANN
 
DOVE e QUANDO
Museo Archeologico Nazionale di Napoli
dal 22 dicembre 2021 sino al 22 aprile 2022


DETTAGLI
“Enrico Caruso - Da Napoli a New York”. È questo il titolo dell’originale e attesissima mostra che sarà inaugurata lunedì prossimo 20 dicembre alle 17 (apertura al pubblico dal 22 dicembre 2021 sino al 22 aprile 2022) al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. L’evento, che celebra il centenario dalla scomparsa dell'artista, è curato da Giuliana Muscio, brillante studiosa del tenore partenopeo e più in generale, del contributo degli artisti italiani al mondo dello spettacolo americano. 
L'esposizione, che si avvale della consulenza musicale di Simona Frasca, musicologa e docente dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, mette a fuoco con uno sguardo nuovo la figura di Caruso, prima star mediatica moderna e rappresentante dell’emigrazione italiana, capace di conservare e innovare le tradizioni dello spettacolo con un impatto significativo sui media statunitensi.
La mostra è realizzata da Fondazione Campania dei Festival e Fondazione Film Commission Regione Campania, con il sostegno della Regione Campania e in collaborazione con il MANN e con l’Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi. Il percorso narrativo su Enrico Caruso e la sua carriera si basa su una documentazione quanto mai ricca: caratteristica dell'itinerario di visita è proporre un approccio rigoroso dal punto di vista storico e intermediale sotto l'aspetto comunicativo.
La mostra propone oltre 250 immagini fotografiche, provenienti dal Metropolitan Opera Archive di New York, dalla Caruso Collection presso il Peabody Institute (Johns Hopkins) di Baltimora e dal museo Enrico Caruso di Villa Bellosguardo a Lastra a Signa. Possibile ritrovare in allestimento non solo materiale audiovisivo d’epoca e cinegiornali, forniti per l’occasione dagli archivi americani e dal fondo Setti della Fondazione Ansaldo, ma anche registrazioni audio originali della produzione discografica del più famoso tenore di tutti i tempi. 
Nell’ambito della mostra è prevista la proiezione del documentario “Enrico Caruso: The Greatest Singer in the World”, diretto da Giuliana Muscio e prodotto dalla Direzione Generale per gli italiani all’estero del Ministero degli Affari Esteri. Il lavoro, attraverso materiali inediti, racconta la carriera americana di Caruso e la modernità del suo rapporto coi media, sottolineando il fondamentale contributo dei performers italiani nello sviluppo dell’industria dello spettacolo negli Stati Uniti. Sono previste tre proiezioni giornaliere: alle 12.00, alle 16.00 e alle 18.00. 
Il catalogo della mostra, edito da “ad est dell’equatore”, potrà essere acquistato presso il bookshop del MANN.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Il catalogo della mostra, edito da “ad est dell’equatore”, potrà essere acquistato presso il bookshop del MANN.
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PROSEGUE
 
TITOLO
VIDEOGAMES!
Il nuovo progetto a firma di Arthemisia
 
DOVE e QUANDO
Salone degli Incanti -  Trieste
 Fino al 20 febbraio 2022

 
DETTAGLI
Fino al 20 febbraio 2022, al Salone degli Incanti di Trieste è ospitata per la prima volta al mondo la più grande mostra sul mondo dei videogiochi.

VIDEOGAMES!
, il nuovo progetto a firma di Arthemisia, vuole raccontare la nascita e l’evoluzione dei videogiochi, dai primissimi esperimenti degli anni ’50 fino alle realizzazioni più attuali, consentendo al pubblico di prendere parte attiva alla mostra, giocando con la maggior parte dei dispositivi, vecchi e nuovi.

Spesso guardato con sospetto - nonostante la sua popolarità e le sue notevoli potenzialità comunicative e narrative - il videogioco ha una storia di oltre mezzo secolo durante il quale sviluppo e innovazione lo hanno portato a diventare un importante settore dell'industria dell'intrattenimento e uno dei linguaggi principali della società, diventando fenomeno di massa.

Il percorso si sviluppa in 18 stazioni cronologiche attraverso le quali il visitatore può ripercorrere le fasi fondamentali dell’evoluzione del videogioco: dagli antenati dei videogames agli esperimenti più moderni; dai primi grandi successi al boom delle sale giochi fino ai mitici Cabinati Arcade, strumenti di aggregazione per intere generazioni.

Conoscere la storia delle sue trasformazioni - dalle prime console domestiche, al gioco di massa, alla terza dimensione, ai mondi e alla realtà virtuale - permette di comprendere l'evoluzione del videogioco moderno, esplorarne le specificità linguistiche, sottolinearne le tendenze e mostrare le diverse possibilità espressive, le sue molteplici applicazioni e le forme di intrattenimento ludico, sportivo e culturale.

In un racconto tra successi planetari e flop, un salto indietro nel tempo partendo dai mitici e rudimentali Tennis for Two (1958) e Spacewar! (1962) passando per le produzioni Atari con l’iconico Pong (1972); e poi i primi Cabinati Arcade a moneta con pulsanti e joystick semplici e intuitivi con Space Invaders (1978) e Pac Man (1980) fino agli Home Computer e i primi Pc Game come il Commodore 64, il più venduto nella storia; ma ancora i successi Nintendo nel 1983 e Super Mario Bros nel 1985, seguiti da quelli di SEGA che - negli stessi anni - “lancia” la sua mascotte Sonic, il riccio più veloce, più potente e più colorato di Super Mario. Negli anni ’90 arriva poi il boom delle console portatili fino a giungere alle più importanti innovazioni tecnologiche degli anni ’90 con la comparsa dei CD e la nascita della nuovissima console Playstation, che ha rivoluzionato per sempre il mercato dei videogiochi, seguita da Nintendo Wii nel 2006 e dall’americana Microsoft che comincia la sua “corsa all’oro” con Xbox.

In mostra una particolare sezione è dedicata all’evoluzione delle Console, con i dispositivi più famosi che hanno fatto la storia tra pezzi unici ed esclusivi, tra console portatili e giganti, fino ad arrivare alla più moderna realtà virtuale e alle varie forme che ha assunto il videogioco.
Tra queste è possibile provare con mano i primi esperimenti interfacciati con oscilloscopi e telefoni a rotella, uno spaccato di una sala giochi anni ’80 con Cabinati Arcade e Flipper originali, alcuni dei rarissimi videogiochi Atari recuperati nel deserto del Nuovo Messico dopo essere stati sepolti per oltre 30 anni, protagonisti della più grande leggenda metropolitana del mondo dei Videogiochi. Filmanti interattivi, pubblicità dell’epoca e giochi che hanno fatto la storia, dalle prime avventure testuali, passando per i grandi platform degli anni '80, fino ai moderni multiplayer on-line.

Videogiochi vintage ma anche la storia del design e dello sviluppo tecnologico degli ultimi 70 anni: una mostra pensata per un pubblico di tutte le età che - attraverso percorsi didattici, approfondimenti, curiosità, filmati interattivi, interviste e demo, dispositivi e foto dell’epoca - sarà guidato dalle voci ormai iconiche dei protagonisti dei giochi più famosi.

Videogames!” è una mostra promossa e organizzata dal Comune di TriesteAssessorato alle politiche della cultura e del turismo e da Arthemisia, con il supporto di Trieste Convention and Visitors Bureau e PromoTurismo FVG ed è curata da Lorenzo Banci e Damiano Bordoni.

È prevista, inoltre, una proposta promozionale a favore dei turisti denominata “Trieste ti regala le Grandi Mostre”: tutti coloro che prenoteranno almeno due notti negli alberghi della città aderenti all’iniziativa - riceveranno il biglietto gratuito per la mostra; l’iniziativa, sostenuta dal Trieste Convention and Visitors Bureau, mira ad incentivare il turismo culturale in città, premiando i turisti con un meraviglioso regalo offerto grazie agli introiti dell’imposta di soggiorno (info su

VIDEOGAMES!, il nuovo progetto a firma di Arthemisia, vuole raccontare la nascita e l’evoluzione dei videogiochi, dai primissimi esperimenti degli anni ’50 fino alle realizzazioni più attuali, consentendo al pubblico di prendere parte attiva alla mostra, giocando con la maggior parte dei dispositivi, vecchi e nuovi.
Spesso guardato con sospetto - nonostante la sua popolarità e le sue notevoli potenzialità comunicative e narrative - il videogioco ha una storia di oltre mezzo secolo durante il quale sviluppo e innovazione lo hanno portato a diventare un importante settore dell'industria dell'intrattenimento e uno dei linguaggi principali della società, diventando fenomeno di massa.
Il percorso si sviluppa in 18 stazioni cronologiche attraverso le quali il visitatore può ripercorrere le fasi fondamentali dell’evoluzione del videogioco: dagli antenati dei videogames agli esperimenti più moderni; dai primi grandi successi al boom delle sale giochi fino ai mitici Cabinati Arcade, strumenti di aggregazione per intere generazioni.
Conoscere la storia delle sue trasformazioni - dalle prime console domestiche, al gioco di massa, alla terza dimensione, ai mondi e alla realtà virtuale - permette di comprendere l'evoluzione del videogioco moderno, esplorarne le specificità linguistiche, sottolinearne le tendenze e mostrare le diverse possibilità espressive, le sue molteplici applicazioni e le forme di intrattenimento ludico, sportivo e culturale.
In un racconto tra successi planetari e flop, un salto indietro nel tempo partendo dai mitici e rudimentali Tennis for Two (1958) e Spacewar! (1962) passando per le produzioni Atari con l’iconico Pong (1972); e poi i primi Cabinati Arcade a moneta con pulsanti e joystick semplici e intuitivi con Space Invaders (1978) e Pac Man (1980) fino agli Home Computer e i primi Pc Game come il Commodore 64, il più venduto nella storia; ma ancora i successi Nintendo nel 1983 e Super Mario Bros nel 1985, seguiti da quelli di SEGA che - negli stessi anni - “lancia” la sua mascotte Sonic, il riccio più veloce, più potente e più colorato di Super Mario. Negli anni ’90 arriva poi il boom delle console portatili fino a giungere alle più importanti innovazioni tecnologiche degli anni ’90 con la comparsa dei CD e la nascita della nuovissima console Playstation, che ha rivoluzionato per sempre il mercato dei videogiochi, seguita da Nintendo Wii nel 2006 e dall’americana Microsoft che comincia la sua “corsa all’oro” con Xbox.
In mostra una particolare sezione è dedicata all’evoluzione delle Console, con i dispositivi più famosi che hanno fatto la storia tra pezzi unici ed esclusivi, tra console portatili e giganti, fino ad arrivare alla più moderna realtà virtuale e alle varie forme che ha assunto il videogioco.
Tra queste è possibile provare con mano i primi esperimenti interfacciati con oscilloscopi e telefoni a rotella, uno spaccato di una sala giochi anni ’80 con Cabinati Arcade e Flipper originali, alcuni dei rarissimi videogiochi Atari recuperati nel deserto del Nuovo Messico dopo essere stati sepolti per oltre 30 anni, protagonisti della più grande leggenda metropolitana del mondo dei Videogiochi. Filmanti interattivi, pubblicità dell’epoca e giochi che hanno fatto la storia, dalle prime avventure testuali, passando per i grandi platform degli anni '80, fino ai moderni multiplayer on-line.
Videogiochi vintage ma anche la storia del design e dello sviluppo tecnologico degli ultimi 70 anni: una mostra pensata per un pubblico di tutte le età che - attraverso percorsi didattici, approfondimenti, curiosità, filmati interattivi, interviste e demo, dispositivi e foto dell’epoca - sarà guidato dalle voci ormai iconiche dei protagonisti dei giochi più famosi.
Videogames!” è una mostra promossa e organizzata dal Comune di TriesteAssessorato alle politiche della cultura e del turismo e da Arthemisia, con il supporto di Trieste Convention and Visitors Bureau e PromoTurismo FVG ed è curata da Lorenzo Banci e Damiano Bordoni.
È prevista, inoltre, una proposta promozionale a favore dei turisti denominata “Trieste ti regala le Grandi Mostre”: tutti coloro che prenoteranno almeno due notti negli alberghi della città aderenti all’iniziativa - riceveranno il biglietto gratuito per la mostra; l’iniziativa, sostenuta dal Trieste Convention and Visitors Bureau, mira ad incentivare il turismo culturale in città, premiando i turisti con un meraviglioso regalo offerto grazie agli introiti dell’imposta di soggiorno (info su www.discover-trieste.it/Esperienze-e-pacchetti-turistici).
 
ALTRE INFORMAZIONI
Biglietti - Intero  15€ - Ridotto 12€
 
Informazioni e prenotazioni
T. +39 040 982831
www.arthemisia.it
www.triestecultura.it
www.discover-trieste.it
Orario apertura
Tutti i giorni dalle ore 16.00 alle ore 22.00
(la biglietteria chiude un’ora prima)
Apertura straordinaria la mattina riservata ai gruppi scuola (solo su prenotazione obbligatoria)
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