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martedì 28 marzo 2023

KIROSEGNALIAMO dal 28 marzo al 3 aprile 2023

K-news     


Kiri, continuano per la stagione 2022-2023 le KIROSEGNALAZIONI di KIROLANDIA blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale. Ogni settimana, sulla base delle tantissime proposte giunte in redazione, selezioniamo per voi alcuni eventi da seguire a Roma con un veloce sguardo fuori porta e qualche anticipazione sugli eventi successivi.
Potete inviarci i vostri Comunicati Stampa ad una delle nostre email kiroalndia@gmail.com - info@kirolandia.com. Scriveteci e raccontateci delle vostre iniziative.
 
Vi ricordiamo che i suggerimenti di Kirolandia sono tripli!!!
Non solo qui nel blog ma anche attraverso le KIROSOCIALNEWS, lanci direttamente dai nostri social: Facebook, Twitter, Instagram e Linkedin. A beve riprenderà anche la trasmissione radiofonica, "#doyoudream kirolandia on air" su Radio Godot, e con lei anche la diffusione del KIROEVENTO DA SOGNO della settimana!
Seguite sempre gli hashtag #kirosegnalazioni #kirosocialnews #kiroventodasogno e scoprirete i selezionatissimi suggerimenti dei Kiri di Kirolandia!
 
Dunque per sognare con voi...
 
TEATRO
 
NOVITÁ
 
TITOLO
GELSOMINA DREAMS
Direzione Caterina Mochi Sismondi
Creazione e Performance Elisa Mutto, Alexandre Duarte, Federico Ceragioli, Vladimir Ježić,
Michelangelo Merlanti e Ivan Ieri
Con la partecipazione di Nina Carola Stratta, Paolo Stratta
Light design Massimo Vesco
Musica originale, sound design e violoncello Beatrice Zanin
Musica originale, violino, tromba ed elettronica Nicolo Bottasso
Musiche Georges Serge Gainsbourg, Ivanovitch Gurdjieff, Casimir Oberfeld, Charles-Louis Pothier,
Nino Rota, Albert Willemetz
Fonica Davide Boido e Andrea Ruta
Costumi Federico Bregolato e Carla Carucci
Foto Andrea Macchia
Produzione Centro di produzione blucinQueNice
In collaborazione con Fondazione Cirko Vertigo
Testi d’ispirazione Poesie di Luis Borges
Immaginario d’ispirazione Il mondo cinematografico di Federico Fellini
 
DOVE e QUANDO
TEATRO PARIOLI– Roma
Dal 29 marzo al 2 aprile 2023, dal mercoledì a sabato ore 21.00, domenica ore 17.00


DETTAGLI
Sarà in scena al Teatro Parioli dal 29 marzo al 2 aprile, GELSOMINA DREAMS, un viaggio onirico in bilico tra danza, poesia, musica e circo, con la direzione di Caterina Mochi Sismondi, creazione e performance di Elisa Mutto, Alexandre Duarte, Federico Ceragioli, Vladimir Ježić,Michelangelo Merlanti e Ivan Ieri. Con la partecipazione di Nina Carola Stratta, Paolo Stratta
Gelsomina Dreams, dichiarato omaggio al genio di Federico Fellini, è un viaggio onirico in bilico tra danza, poesia, musica e circo, a partire da immagini ispirate al mondo dei sogni del grande regista e ad alcuni dei suoi film. Sulla scena gli artisti della compagnia blucinQue si muovono in uno spazio simbolico, di pochi elementi, in cui coreografie, suono e luci, trasportano in un mondo sospeso nel tempo, un’ambientazione che allude a un set cinematografico dismesso e di felliniana memoria. Lo spettatore viene così condotto per mano in una dimensione più profonda, inconscia, a tratti spiazzante. Attraverso i testi di Luis Borges, si evocano le tematiche vicine all’universo felliniano: la finzione, il doppio, il sogno, con un’idea di supremazia dell’estetica attiva dei prismi, capace di forgiare una visione personale sull’estetica passiva degli specchi che trasforma l’arte in copia attraverso il ritmo e la metafora. Agli interpreti non viene chiesto il calco di una maschera ma una reinterpretazione contemporanea e personale del sogno di una Gelsomina visionaria, portatrice di un sentire cangiante e in continua evoluzione.
 
ALTRE INFORMAZIONI
 
www.ilparioli.it
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NOVITÁ
 
TITOLO
THE PRUDES
di Anthony Nielson
con Carlotta Proietti e Gianluigi Fogacci
regia di Gianluigi Fogacci
 
DOVE e QUANDO
TEATRO LAZZARONI - Roma
Dal 31 marzo al 2 aprile, venerdì e sabato ore 21.00, domenica ore 17.30


DETTAGLI
Sarà in scena dal 31 marzo al 2 aprile alTeatro di Villa Lazzaroni lo spettacolo THE PRUDESdi Anthony Nielson,con Carlotta Proietti e Gianluigi Fogacci, regia di Gianluigi Fogacci.
Chi sono i Prudes? Prudes in inglese significa puritani, moralisti, di morigerati costumi.
Al centro di questa commedia il calo di desiderio di James che non riesce più ad avere rapporti con Jessica. La sua ultima chance è consumare un rapporto davanti ad una platea. Se fallirà, sarà abbandonato da lei, che non intende passare il resto della sua vita senza sesso.
La spinosa questione dei rapporti di coppia raccontata da Nielson, esponente di spicco della drammaturgia britannica contemporanea e in particolare del movimento chiamato In your face theatre, mira ad abbattere la cosiddetta quarta parete che separa gli attori dagli spettatori. Il teatro e gli spettatori non sono solo un luogo di aggregazione sociale e testimoni di una rappresentazione, ma diventano parte attiva, sono essi stessi parte di questa soluzione, almeno nelle intenzioni dei protagonisti. Una coppia si presenta sul palcoscenico di un teatro pieno per inscenare o vivere il suo dramma di coppia come una seduta terapeutica collettiva. Inizia un gioco al massacro, dove emergono vecchie ruggini, cose non dette che feriscono, travestimenti e colpi di scena che fanno dubitare dell’autenticità dei personaggi. E se fossero due attori che cercano nuove ispirazioni attraverso un anomalo materiale drammaturgico, guidati da un’invisibile regia? E che ruolo ha il pubblico che viene continuamente coinvolto?
 
ALTRE INFORMAZIONI
Biglietti: €20 intero - €16 ridotto gruppi (almeno 5 persone) - €12 Cral e Convenzioni - €8 under 25, over 65, invalidi e accompagnatori.
 
Via Appia Nuova, 522 – Via Tommaso Fortifiocca, 71 (parcheggio gratuito) - Roma
 
Info e prenotazioni: 392 4406597
 teatrovillalazzaroni@gmail.com
 
www.teatrovillalazzaroni.com
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NOVITÁ
 
TITOLO
Ass.Culturale Teatro Trastevere
Teatro Boni
presenta
Emilio Celata é Anna Karenina
Un  Viaggio in un Magone di prima classe
di Emilio e Elisa Celata e Sandro Nardi
regia Sandro Nardi
con Emilio Celata
Disegno Luci  Filip Marocchi - Stas Terni
 
DOVE e QUANDO
TEATRO TRASTEVERE  - Roma
1 e 2 aprile 2023, feriali ore 21.00_festivi ore 17.30

 
DETTAGLI
E' possibile condensare le 1600 pagine del romanzone “ANNA KARENINA” in un'ora di teatro divertente, coinvolgente e con una sorpresa finale che non ti aspetti?
Loro ci sono riusciti.  -  Media & Sipario -
 
Emilio Celata, incastrato in un quadrato di luci, dipinge il surrealismo ritmico dei tanti personaggi che girano intorno alla protagonista, Anna Karenina; donna fuori di sé, caparbiamente presente a se stessa. La regia visionaria di Sandro Nardi crea atmosfere che tendono a mutare velocemente, i pochissimi oggetti in scena stupiscono lo spettatore quando si trasformano in figure che accompagnano l’attore quasi a non volerlo lasciare solo dentro la scena; Anna appare ritmicamente naif e tremendamente vera, Anna è totalizzante. Il racconto è un insieme di impressioni che, in un saliscendi di vortici intrecciati di surrealismo e verismo, incarnano lo stile di scrittura di Emilio e Elisa Celata e Sandro Nardi. La narrazione non è certo lineare ma lo spettatore riuscirà comunque a uscirne indenne, meravigliato e arricchito.
 
ALTRE INFORMAZIONI
CONSIGLIATA PRENOTAZIONE
Biglietto €13, ridotto 10€ (prevista tessera associativa)
 
Contatti:info@teatrotrastevere.it
 
Kirolandia media partner del teatro
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PROSEGUE
 
TITOLO
COME FOSSE AMORE
di Marco Cavallaro
regia di Marco Cavallaro
con Anna Bellucci, Marco Cavallaro, Alessia Francescangeli, Lorenza Giacometti, Peppe Piromalli, Margherita Russo
 
DOVE e QUANDO
TEATRO SERVI– Roma
Dal 21 marzo al 2 aprile 2023

 
DETTAGLI
Dal 21 marzo al 2 aprile al Teatro de’ Servi torna Marco Cavallaro con la sua commedia COME FOSSE AMORE.
Quando le delusioni d’amore trovano sfogo in un rifiuto totale per il sentimento stesso, come si può tornare ad amare? Tre donne, totalmente differenti tra di loro, fanno ricorso ad una terapeuta per riparare il loro cuore infranto, ma nessuna di loro sa che anche la stessa terapeuta ha il cuore infranto. E allora come fare a far tornare la voglia di aprirsi al sentimento più importante della vita? Forse bisognerebbe scoprire quali sono i loro gusti e cercare “l’uomo ideale”. Riuscirà̀ la nostra terapeuta a salvare le ragazze, e anche se stessa, e trovare la felicità? Di certo serve l’aiuto...di un uomo...o più̀ uomini...e se l’uomo in questione fosse tutti questi uomini messi insieme? Ecco che il delirio, di risate, inizia.
Torna con una nuova commedia l’autore di grandi successi come “That’s Amore” “Se ti sposo mi rovino” e “Amore sono un po’ incinta”...e anche questa volta le risate non mancheranno.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Orario spettacoli
da martedì a venerdì ore 21 / sabato ore 17.30 e ore 21 / domenica ore 17.30
 
Biglietti € 24
 
Via del Mortaro 22, Roma
 
www.teatroservi.it
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MUSICA
 
NOVITÁ
 
TITOLO
ELVIS IS BACK
FOUR VEGAS & ORCHESTRA
 
DOVE e QUANDO
TEATRO CENTRALE – Roma
2 aprile 2023

 
DETTAGLI
Elvis is Back! Il 2 Aprile Roma si veste Vintage al Teatro Centrale.La storica serata dei ballerini Boogie Woogie e del Rock’N’Roll approda al Teatro Centrale per una Edizione Speciale dedicata ad Elvis Presley con i Four Vegas in versione orchestrale e tanto entusiasmo. Parteciperanno tutte le scuole di Boogie Woogie, Dance Boogie Woogie, Dolly & Pupi Rock’n Roll, FeelThat Swing, Rock Around the Swing, RockerSchool, Rocking Boogie e Tutti Frutti, con lezione primi passi per chi vorrà partecipare e Jam finale degli insegnanti con il Dj emblema del vintage e delle serate di social dance Dj Arpad.
 
Allestimenti vintage, mercatino vintage a cura di Lolà London Style e Selfie Point a partire dalle 18.I Four Vegas ci faranno ascoltare le più belle canzoni di Elvis Presley in un fantastico show per la prima volta a Roma. Insieme alla storica band un’orchestra di 9 elementi e tre eccezionali coriste ci faranno rivivere lemagiche atmosfere dei live del Re del Rock’N’Roll. Uno spettacolo unico nel suo genere per ripercorrere l’incredibile carriera musicale di Elvis che ha segnato in maniera indelebile il corso della musica moderna.
 
Line-upFour Vegas
Al Bianchi – Voce & Sex Symbol
Fabio “The Fabulous” Taddeo – Chitarra
Gino Ferrara – Batteria & Cori
Manuel Mele – Basso & Cori
Valerio “Bull” Bulzoni – Pianoforte & Cori
 
ALTRE INFORMAZIONI
Ingresso €12
 
Orari:
18.00 ingresso al mercatino vintage
19.00 lezione di ballo Boogie Woogie facoltativa “primi passi” per il pubblico presente
20.00 Boogie Woogie Jam degli insegnanti
20.30 Four Vegas Orchestra
a seguire Dj set vintage con I vinili di Dj Arpad
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ARTE
 
MOSTRE
 
NOVITÁ
 
TITOLO
Up Urban Prospective Factory
è lieta di presentare
Per Grazia Non Ricevuta
Personale di Amalia Caratozzolo
in collaborazione con Jesus.t.t e Utol Ceramica
a cura di Marta Di Meglio
 
DOVE e QUANDO
Up Urban Prospective Factory - Roma
Dal 1 al 23 aprile
Opening
Sabato 1 aprile ore 18.30


DETTAGLI
Up Urban Prospective Factory è lieta di presentare Per Grazia Non Ricevuta, personale dell’artista Amalia Caratozzolo a cura di Marta Di Meglio. L’opening si svolgerà presso lo spazio espositivo di via dei Salumi 53 a Trastevere, sabato 1 aprile dalle ore 18.30.
 
Con lo spirito ironico che contraddistingue i suoi lavori, Amalia Caratozzolo, per la sua personale romana Per Grazia Non Ricevuta, presenta una galleria di inedite interpretazioni di Sante e Madonne. L’artista ci porta ad esplorare un lato della spiritualità femminile attraverso una serie originale di incisioni realizzate a mano su linoleum.
 
Il tutto si svolge all’interno di uno spazio che ricrea l’idea di una casa d’artista, con un gioco di rimandi continuo tra sacro e profano: un allestimento che evoca il calore e l’intimità di un’ambientazione con arredi e oggetti del mestiere in dialogo con le opere realizzate.
 
All’interno della mostra Amalia Caratozzolo collabora con l’artista Jesus.t.t nella creazione di un dittico a due mani e con Utol Ceramica per la realizzazione di piccole sculture, combinando tecniche e stili differenti per creare qualcosa di unico.
 
I visitatori con Per Grazia Non Ricevuta sono invitati ad entrare nel mondo intimo e personale dell’artista, in cui le opere risaltano ed emergono in un’atmosfera che fonde arte e spiritualità.
 
Durante l’opening e per la durata della mostra sarà possibile partecipare ad una riffa per provare a portarsi a casa un personale ritratto “santificato” realizzato dall’artista. L’estrazione finale avrà luogo il giorno del finissage.
 
Per Grazia Non Ricevuta, inoltre, uscirà dai confini della galleria: saranno esposte in contemporanea con la mostra altre opere dell’artista Amalia Caratozzolo all’interno del foyer del Teatro Argot Studio (Via Natale del Grande 27).
 
ALTRE INFORMAZIONI

Via dei Salumi 53, Roma

www.urbanfactoryroma.com

upcontemporarygallery@gmail.com

Lunedì 16.30 - 18.30
Martedì 11.00-15.00
Mercoledì 16.30-18.30
Gio-Ven 11.00-15.00/ 16.30-20.30
Sabato 10.00-12.00 / 18.00-20.30
Domenica su prenotazione
Ingresso con tessera ARCI
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PROSEGUE
 
TITOLO
Officine Beat - Kirolandia - Cultursocialart
Presentano
TRITTICO D’ARTISTA
Selezione personale di opere in mostra
Quarta esposizione
con
ROBERTO RINALI
 “INNESTI”
A cura di Andrea Alessio Cavarretta #scrittoremetropolitano
Presenta: Stefania Visconti
Organizzazione: Giovanni Palmieri e Sissi Corrado
 
DOVE e QUANDO
OFFICINE BEAT - Roma
Opere esposte fino al 28 aprile 2023


DETTAGLI
Il cocktail bar bistrot OFFICINE BEAT di Roma apre, ancora una volta, le sue porte al seguitissimo format d’arte TRITTICO D’ARTISTA Selezione personale di opere in mostra organizzato da OFFICINE BEAT, KIROLANDIA e CULTURSOCIALART. Sabato 25 marzo alle ore 18.30, sarà la volta della quarta esposizione INNESTI di ROBERTO RINALDI, a cura di Andrea Alessio Cavarretta, presentazione di  Stefania Visconti, organizzazione di Giovanni Palmieri e Sissi Corrado.
 
L’idea di TRITTICO D’ARTISTA è dello scrittore Andrea Alessio Cavarretta il cui intento è costruire un articolato percorso di sei mostre personali, da dicembre sino a maggio. Ad ogni artista viene chiesto di esporre tre opere legate tra loro da uno specifico concept, fino a creare un viaggio attraverso vari modi di esprimersi e di concepire l’arte. Ad ospitare ciascuna tappa di questo coinvolgente contenitore artistico è OFFICINE BEAT bar bistrot vintage di San Lorenzo molto amato e frequentato da romani e turisti. Il format si concluderà con una mostra collettiva che aggiungerà un ulteriore punto di vista a quelli incontrati.
 
Il quarto trittico in esposizione è dello scenografo e costumista ROBERTO RINALDI, artista decisamente non convenzionale le cui affascinanti quanto multiformi opere digitali, non solo riescono a catturare con potenza lo sguardo dello spettatore, ma arrivano a raccontare profondità inesplorate che si fanno di volta in volta concetto, immaginazione, linguaggio  ponendosi in dialogo onirico senza alcun limite rappresentativo. RINALDI si propone al pubblico con INNESTI, l’apertura della sua esposizione personale è fissata per sabato 25 marzo alle ore 18.30.
 
L’attrice, performer e modella Stefania Visconti scenderà di nuovo in campo con il suo estro, la sua ironia e prorompente bellezza per condurre la presentazione dell’artista e delle sue opere, che saranno, come di consueto, svelate anche in diretta social alle ore 19.00. L’ideatore e curatore del format  Andrea Alessio Cavarretta #scrittoremetropolitano non mancherà di affiancarla, nella simpatica veste di valletto, con l’intento di coinvolgere completamente ROBERTO RINALDI nel racconto del suo trittico.
 
Così, in questa sempre più avvincente staffetta espositiva iniziata nel mese di dicembre con TRILOGY di PAOLO “MAKKA” MACCARI, proseguita con RINASCITA di DANIELE MAZZOLI, dopo che il testimone è passato ad EVOLVERE di JEREMY BASTIANIELLO, arriva INNESTI di ROBERTO RINALDI ad impreziosire la grande parete di ferro di OFFICINE BEAT, la sua esposizione potrà essere ammirata fino al 28 aprile 2023, dopodiché sarà la volta del quinto artista.
 
Il quarto incontro con l’arte, organizzato come sempre da Giovanni Palmieri e Sissi Corrado, cade nel mese in cui la corrente culturale Kirolandia compie gli anni, ci sarà spazio anche per festeggiare il  14° compleanno con i Kiri presenti.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Esposizione con ingresso libero negli orari di apertura del locale
 
Via degli Equi 29, Roma – San Lorenzo
 
Tel. 06 9521 8779 - officine.beat@gmail.com
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PROSEGUE
 
TITOLO
PASOLINI PITTORE
A cura di
Silvana Cirillo, Claudio Crescentini e Federica Pirani
 
DOVE e QUANDO
Galleria d’Arte Moderna di Roma
Dal 29 ottobre 2022 al 16 aprile 2023

 
DETTAGLI
Pasolini Pittore è un progetto espositivo esclusivo completamente inedito nel suo genere, ideato per i cento anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini (1922-1975), che intende riportare l’attenzione su un aspetto artistico rilevante, spesso trascurato dalla critica, nel contesto creativo complessivo dello scrittore e regista, a oltre quaranta anni dall’ultima antologica completa su Pasolini pittore, del 1978, tenutasi a Palazzo Braschi.
 
Il progetto,curato da Silvana Cirillo, Claudio Crescentini e Federica Pirani per la Galleria d’Arte Moderna di Roma dal 29 ottobre 2022al 16 aprile 2023, è promosso da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, “Sapienza” Università di Roma, Facoltà di Lettere e Filosofia, Dipartimento di Lettere e Culture moderne, Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux di Firenze, Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia (PN) e Fondazione Cineteca di Bologna, in collaborazione con l’Archivio Giuseppe Zigaina e l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura. Partner Tecnologico LIEU.city. Radio Partner Dimensione Suono Soft.
 
Comitato scientifico composto da: Silvana Cirillo (Docente “Letteratura italiana contemporanea”, Facoltà di Lettere e Filosofia, “Sapienza” Università di Roma); Claudio Crescentini (Storico dell’arte, Sovrintendenza Capitolina); Gianluca Farinelli (Direttore, Fondazione Cineteca di Bologna / Presidente, Fondazione Cinema per Roma); Gloria Manghetti (Direttrice, Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux, Firenze) e Federica Pirani (Storica dell’arte, Sovrintendenza Capitolina)
 
Oltre 150 opere, selezionate dal corpus della collezione del Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux di Firenze, depositario della maggiore raccolta di opere dello scrittore e regista, ma anche dalla Fondazione Cineteca di Bologna, dal Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa, per la prima volta in mostra fuori dalla locale Casa Colussi, dall’Archivio Giuseppe Zigaina, oltre che da collezionisti privati.
 
La mostra parte dagli inizi pittorici di Pasolini che vanno di pari passo con le prime prove poetiche in friulano. Ritratti e raffigurazioni di corpi, maschili e femminili, che ricreano una sorta di mappatura visiva della famiglia e delle amicizie di Pasolini. Presenti anche nature morte e paesaggi rurali friulani dal sapore fortemente intimista che, da altro punto di vista, quello tecnico, documentano l’eccezionale abilità artistica e la sperimentazione del pigmento messa in atto da parte del giovane Pasolini.
 
Un’importante sezione sarà dedicata all’autoritratto e al ritratto, generi pittorici molto amati da Pasolini, in modo particolare il secondo conin esposizione quelli che potremmo considerare come i “ritratti dell’anima”. Quelli familiari – il cugino Nico Naldini, la madre Susanna, la cugina Franca– la serie legata ai protagonisti del mondo artistico di Pasolini – Giovanna Bemporad, Federico De Rocco, Giuseppe Zigaina – oltre a quelli del mondo cinematografico romano – Laura Betti, NinettoDavoli – con un’attenzione particolare ai ritratti dell’amico poeta Andrea Zanzotto.
 
Una riflessione a parteriguardairitratti di treprotagonisti del mondo culturale e artistico di Pasolini: Ezra Pound, Roberto Longhi e Maria Callas,chedanno vita a una “mostra nella mostra”, grazie ad un’attenta ricostruzione delle fasi di realizzazione e delle potenzialità d’investimento creativo e tecnico di Pasolini.
 
Altro focusinteressa la serie di ritratti dello storico e critico d’arte Roberto Longhi, Maestro riconosciuto da Pasolini fin dagli anni degli studi universitari a Bologna. In seguito,lo scrittore manifesta il proprio debito con Longhi dedicandogli Mamma Roma (1962) e, oltre 10 anni dopo, la recensione per «Tempo» (8 gennaio 1974) dell’antologia di saggi longhiani Da Cimabue a Morandi (Milano, Mondadori, 1973).
 
Focus speciale è dedicato al rapporto artistico e di amicizia fra Pasolini e Fabio Mauri, con una serie di disegni bolognesi degli anni Quaranta-Cinquanta, di cui alcuni per la prima volta in mostra grazie alla collaborazione con lo Studio Fabio Mauri Associazione per l'Arte L' Esperimento del Mondo, documenti essenziali della determinazione di un’amicizia, che è anche scambio continuo di idee e stili.
 
Una sezione della mostra è riservata al rapporto fra Pasolini e l’arte italiana del Novecento, attraverso l’esposizione di opere delle collezioni d’arte contemporanea della Sovrintendenza Capitolina (Galleria d’Arte Moderna, Museo Carlo Bilotti Aranciera Villa Borghese, Casa Museo Alberto Moravia, MACRO), con artisti di cui Pasolini ha fortemente apprezzato lo stile – Carlo Carrà, Filippo de Pisis, Giorgio Morandi, Mario Mafai, Scipione e Antonietta Raphäel ecc. – e altri artisti considerati per la loro novità estetica nel panorama italiano della metà del Novecento. Come Federico de Rocco, Franco Gentilini, Virgilio Guzzi, Renato Guttuso, Carlo Levi, Giacomo Manzù, Toti Scialoja, Lorenzo Tornabuoni, Renzo Vespignani, Giuseppe Zigaina, ecc.
 
Proveniente in esclusiva dalla Collezione di famiglia è esposta per la prima volta anche un’accurata selezione di opere d’arte contemporanea di proprietà di Pier Paolo Pasolini, con l’intento di sottolineare come certe passioni artistiche e stilistiche abbiano attraversato la vita e la pittura di Pasolini, così come i suoi scritti d’arte e le stanze delle sue diverse case romane, con opere di Massimo Campigli, Giorgio de Chirico, Renato Guttuso, Carlo Levi, Alberto Savinio, Andy Warhol, ecc.
 
A chiusura della mostra un minimo omaggio al “volto” di Pasolini, tramite una serie di ritratti storici realizzati, con vari stili e in tempi diversi, da Ennio Calabria, Renato Guttuso, Carlo Levi, Milo Manara, Mario Schifano e altri.
 
A contrappunto mediale una serie di fotografie di Sandro Becchetti, Mimmo Cattarinich, Vittorugo Contino, Aldo Durazzi, Ezio Vitale, oltre a documentari e film concessi dalla Fondazione Cineteca di Bologna, RAI Teche, RAI Cinema e Palomar, fra i quali: Carpaccio(1947),cortometraggio di Roberto Longhi diretto da Umberto Barbaro; Pier Paolo Pasolini. La Ragione di un sogno(2001), un appassionante e poetico film di Laura Betti e Pasolini, Il Corpo e la Voce(2015)film-documentario di Maria Pia Ammirati, Arnaldo Colasanti e Paolo Marcellini.
 
A corollario della mostra sarà organizzata una serie di incontri culturali, readings e proiezioni di compendio alle tematiche affrontate nella mostradal titolo “Pasoliniana. Intorno a Pasolini pittore”, a cura di Silvana Cirillo e Claudio Crescentini, che si svolgeranno presso la Galleria d’Arte Moderna. In tale contesto il Dipartimento di Lettere e Culture moderne della Facoltà di Lettere e Filosofia, “Sapienza” Università di Roma,ha in corso la realizzazione del “Progetto Pasolini” Convegno Internazionali di Studi, a cura di Silvana Cirillo e ClaudioCrescentini,sul rapporto fra scrittura, pittura e cinema.
 
Un'attenzione particolare è stata dedicata all'accessibilità: per le persone con disabilità visiva è stato progettato, in collaborazione con il Museo Tattile Statale Omero di Ancona, un percorso dedicato, dotato di disegni a rilievo e relative audio descrizioni. Saranno inoltre disponibili visite tattili gratuite, guidate da operatori specializzati.
 
Il catalogo è edito da Silvana Editoriale. Grazie alla collaborazione del Partner Tecnologico la mostra sarà visitabile dall’8 dicembre 2022 nel Metaverso di LIEU.city.
 
Promotori: Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali; “Sapienza” Università di Roma, Facoltà di Lettere e Filosofia, Dipartimento di Lettere e Culture moderne, Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux di Firenze, Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia (PN) e Fondazione Cineteca di Bologna, in collaborazione con l’Archivio Giuseppe Zigaina.
 
Organizzazione Zètema Progetto Cultura
Radio partner: Dimensione Suono Soft
Partner tecnologico:  LIEU.city
 
ALTRE INFORMAZIONI
Roma, Via Francesco Crispi, 24
 
Dal martedì alla domenica ore 10.00-18.30
Ultimo ingresso mezz’ora prima della chiusura
Giorni di chiusura: lunedì, 1° gennaio, 1° maggio e 25 dicembre
 
www.galleriaartemodernaroma.it
www.museiincomune.it
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PROSEGUE
 
TITOLO
VAN GOGH
Capolavori dal Kröller-Müller Museum
 
DOVE e QUANDO
PALAZZO BONAPARTE – Roma
PROROGATA al 7 maggio 2023

 
DETTAGLI
Alla vigilia dei 170 anni dalla sua nascita, dall’ 8 ottobre 2022 Palazzo Bonaparte ospita la grande e più attesa mostra dell’anno dedicata al genio di Van Gogh.
Attraverso le sue opere più celebri - tra le quali il suo famosissimo Autoritratto (1887) - sarà raccontata la storia dell’artista più conosciuto al mondo.
Nato in Olanda il 30 marzo 1853, Vincent van Gogh fu un artista dalla sensibilità estrema e dalla vita tormentata. Celeberrimi sono i suoi attacchi di follia, i lunghi ricoveri nell’ospedale psichiatrico di Saint Paul in Provenza, l’episodio dell’orecchio mozzato, così come l’epilogo della sua vita, che termina il 29 luglio 1890, a soli trentasette anni, con un suicidio: un colpo di pistola al petto nei campi di Auvers.
Nonostante una vita impregnata di tragedia, Van Gogh dipinge una serie sconvolgente di Capolavori, accompagnandoli da scritti sublimi (le famose “Lettere” al fratello Theo van Gogh), inventando uno stile unico che lo ha reso il pittore più celebre della storia dell’arte.
La mostra di Roma, attraverso ben 50 opere provenienti dal prestigioso Museo Kröller-Müller di Otterlo - che custodisce uno dei più grandi patrimoni delle opere di Van Gogh - e tante testimonianze biografiche, ne ricostruisce la vicenda umana e artistica, per celebrarne la grandezza universale.
Un percorso espositivo dal filo conduttore cronologico e che fa riferimento ai periodi e ai luoghi dove il pittore visse: da quello olandese, al soggiorno parigino, a quello ad Arles, fino a St. Remy e Auvers-Sur-Oise, dove mise fine alla sua tormentata vita.
Dall’appassionato rapporto con gli scuri paesaggi della giovinezza allo studio sacrale del lavoro della terra scaturiscono figure che agiscono in una severa quotidianità come il seminatore, i raccoglitori di patate, i tessitori, i boscaioli, le donne intente a mansioni domestiche o affaticate a trasportare sacchi di carbone o a scavare il terreno; atteggiamenti di goffa dolcezza, espressività dei volti, la fatica intesa come ineluttabile destino.
Tutte queste sono espressione della grandezza e dell’intenso rapporto con la verità del mondo di Van Gogh.
Particolare enfasi è data al periodo del soggiorno parigino in cui Van Gogh si dedica a un’accurata ricerca del colore sulla scia impressionista e a una nuova libertà nella scelta dei soggetti, con la conquista di un linguaggio più immediato e cromaticamente vibrante.
Si rafforza anche il suo interesse per la fisionomia umana, determinante anche nella realizzazione di una numerosa serie di autoritratti, volontà di lasciare una traccia di sé e la convinzione di aver acquisito nell’esperienza tecnica una fecondità ben maggiore rispetto al passato.
È di questo periodo l’Autoritratto a fondo azzurro con tocchi verdi del 1887, presente in mostra, dove l’immagine dell’artista si staglia di tre quarti, lo sguardo penetrante rivolto allo spettatore mostra un’insolita fierezza, non sempre evidente nelle complesse corde dell’arte di Van Gogh. I rapidi colpi di pennello, i tratti di colore steso l’uno accanto all’altro danno notizia della capacità di penetrare attraverso l’immagine un’idea di sé tumultuosa, di una sgomentante complessità.
L’immersione nella luce e nel calore del sud, a partire dal 1887, genera aperture ancora maggiori verso eccessi cromatici e il cromatismo e la forza del tratto si riflettono nella resa della natura. Ecco quindi che torna l’immagine de Il Seminatore realizzato ad Arles nel giugno 1888, con la quale Van Gogh avverte che si può giungere a una tale sfera espressiva solo attraverso un uso metafisico del colore.
E così Il giardino dell’ospedale a Saint-Rémy (1889) assume l’aspetto di un intricato tumulto, mentre lo scoscendimento di un Burrone (1889) sembra inghiottire ogni speranza e la rappresentazione di un Vecchio disperato (1890) diviene immagine di una disperazione fatale.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Con il patrocinio del Ministero della cultura, della Regione Lazio, del Comune di Roma – Assessorato alla Cultura e dell’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi, la mostra è prodotta da Arthemisia, realizzata in collaborazione con il Kröller-Müller Museum di Otterlo ed è curata da Maria Teresa Benedetti e Francesca Villanti.
La mostra vede come main sponsor Aceasponsor Generali Valore Culturaspecial partner Ricolamobility partner Atac e Frecciarossa Treno Ufficialemedia partner Urban Vision ed è consigliata da Sky Arte.
Il catalogo è edito da Skira con saggi a cura di Maria Teresa Benedetti, Marco Di Capua, Mariella Guzzoni e Francesca Villanti.
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PER BAMBINE/I e RAGAZZE/I
 
TEATRO
 
NOVITÁ
 
TITOLO
Fontemaggiore Centro di Produzione
presenta
Il bambino e la formica
di Massimiliano Burini e Giuseppe Albert Montalto
Con Giulia Zeetti, Andrea Volpi
RegiaMassimiliano Burini
 
DOVE e QUANDO
CENTRALE PRENESTE TEATRO - Roma
2 aprile 2023, dalle 16.30


DETTAGLI
Arriva da Perugia il prossimo spettacolo della rassegna Infanzie e adolescenze in gioco 2022-23 a Centrale Preneste Teatro (Via Alberto da Giussano, 58): domenica2 aprilealle 16.30 Fontemaggiore Centro di Produzione porta in scena “Il bambino e la formicadi Massimiliano Burini e Giuseppe Albert Montalto, con Giulia Zeetti, Andrea Volpi, regia di Massimiliano Burini.
Ayo è un bambino che non ha mai visto il sole, infatti lavora nel “Formicaio”, una miniera del Congo.Un giorno durante il lavoro una frana improvvisa lo blocca sotto terra.Mentre aspetta i soccorsi fa un incontro incredibile e imprevedibile con “Undici”, una formica burberama dal cuore gentile.Superata la sua diffidenza verso i bambini, Undici decide di aiutare Ayo ad uscire di lì.Inizia così un viaggio verso l’alto, verso la conoscenza di se stessi e verso la consapevolezza del loroposto nel mondo, imparando l’uno dall’altro che la vita è un sogno da rincorrere.
 
Fontemaggiore Centro di Produzione
Il bambino e la formica
di Massimiliano Burini e Giuseppe Albert Montalto
Con Giulia Zeetti, Andrea Volpi
Realizzazione Muppets e supervisione ai movimenti scenici:Marco Lucci
Composizioni musicali e suono:Gianfranco De Franco
Disegno luci: Pino Bernabei, Luigi Proietti
Dramaturg:Giuseppe Albert Montalto
Regia:Massimiliano Burini
Produzione Fontemaggiore Centro di Produzione
 
 
ALTRE INFORMAZIONI
Adatto dai 3 anni
Il costo del biglietto è per tutti di 6 euro.
 
Acquisto esclusivamente on-line su  www.centraleprenesteteatro.it/calendario-eventi o in biglietteria il giorno dello spettacolo dalle ore 16.00 previa disponibilità dei posti
 
Via Alberto da Giussano, 58 - Roma
 
Prenotazione obbligatoria
 

Info: 06 27801063
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SGUARDO FUORI PORTA
 
TEATRO
 
NOVITÁ
 
TITOLO
SCONOSCIUTO. IN ATTESA DI RINASCITA.
UNO SPETTACOLO DI E CON SERGIO DEL PRETE
ELABORAZIONI SONORE E MUSICHE DAL VIVO FRANCESCO SANTAGATA
SCENE E DISEGNO LUCI CARMINE DE MIZIO
COSTUMI ROSARIO MARTONE
FOTO DI SCENA PEPE RUSSO
AIUTO REGIA RAFFAELE AUSIELLO
REGIA SERGIO DEL PRETE
CON IL SOSTEGNO DI
L’ASILO – EX ASILO FILANGIERI
DEBUTTO AL CAMPANIA TEATRO FESTIVAL 2021
 
DOVE e QUANDO
SALA ASSOLI – Napoli
1 e 2 aprile 2023, ore 18.00


DETTAGLI
Dopo il debutto al Campania Teatro Festival 2021 e il successo al Milano Off Fringe Festival, dove ha ottenuto la menzione speciale dalla giuria dei giovani, torna in scena a Napoli Sconosciuto in attesa di rinascita, spettacolo scritto, diretto e interpretato da Sergio Del Prete, in programma alla Sala Assoli sabato 1° aprile ore 20.30 e domenica 2 aprile alle ore 18.00. Un monologo sull’incomunicabilità che vede al centro della scena un uomo in dialogo col fratello mai nato. Il lavoro teatrale, che si avvale delle elaborazioni sonore e delle musiche dal vivo di Francesco Santagata, delle scene e disegno luci di Carmine De Mizio e dei costumi di Rosario Martone, attraversa il tema della periferia, intesa non solo come condizione geografica, ma anche psicologica ed emotiva. Costo del biglietto intero 18 euro ridotto 14 euro. Per info e prenotazioni, chiamare al numero 345 4679142.
 
Da una banale discussione tra i genitori – tra una madre amata, che porta negli occhi la sofferenza di tutte le donne vittime della vita, e un padre odiato, che vorrebbe simbolicamente uccidere, perché (a torto o a ragione) vede in lui riflessa la sua inadeguatezza – il protagonista viene a sapere che, prima che lui nascesse, la madre ha subito un aborto. Da questa rivelazione nasce una scintilla che gli cambia la vita: «Io potevo non esistere, potevo non nascere». Da qui si genera un dialogo a senso unico: da un lato un feto non nato, dall’altro un feto rabbioso di paura, vivo, che però si percepisce come aborto. Un flusso vulcanico, un dialogo aperto, un’invettiva nei confronti di un fratello mai nato, di un fratello che non nascendo, lo “costringe” a esistere, facendogli vivere una vita all’insegna dell’incomunicabilità familiare: una vita borderline, in una periferia dimenticata da Dio e dagli uomini. Circondato da brutture, l’uomo non riesce più a vedere la bellezza, quella delle sfumature, della semplicità, quella nascosta dentro se stessi. Da qui l’accusa al fratello non nato, che lo ha intrappolato in una condizione di sconosciuto a se stesso e al mondo, in cerca di una verità che non riesce a guardare in faccia. Rifugiandosi tra le braccia di Marta, una massaggiatrice, ritrova in lei sprazzi di felicità emotiva, non avvertendo alcun giudizio, ma sentendo la vicinanza di un’anima abbandonata come lui. Marta è la chiave di volta, è lo sprono alla bellezza, nonostante tutto.
 
«Il protagonista è un uomo al centro della scena, al centro della storia, al centro del mondo, ma non al centro di se stesso – racconta Del Prete a proposito del suo lavoro teatrale. In questo flusso di coscienza, un non-mitico Edipo si è già accecato. Se il celebre predecessore lo ha fatto una volta vista la verità, qui invece lo fa prima ancora prima di vedere, prima ancora di vivere. È la paura che acceca, la paura di non poter superare i fantasmi, gli schemi, le aridità reiterate della periferia fisica e mentale, la vera protagonista di questo spettacolo. Un uomo circondato da specchi mentali, circondato quindi dalla realtà, che però non riesce più a vedere, dal momento in cui fa una scoperta che gli cambia estremamente la visione della propria vita. Questo monologo porta in scena uno sconosciuto metafora di vite non abituate più a guardare, ad approfondire, ad ascoltare. Uno sconosciuto simbolo di una estrema voglia di vita e di parole dolci. Solo il mare, la cui brezza è un sorriso di speranza e bellezza, ci apre i polmoni e ci fa lanciare gli occhi oltre la paura. Un mare-madre, dove a nuotare però sei da solo, con la paura che si fa sorriso. Anche perché, a volte “Bisognerebbe avere il coraggio dei ragazzi che si lanciano dagli scogli per tuffarsi ed essere accolti”. In fondo è ciò che desideriamo tutti nella vita: essere accolti».
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ARTE
 
PROSEGUE
 
TITOLO
Giovanni Boldini e il mito della Belle Époque
a cura di Tiziano Panconi
 
DOVE e QUANDO
PALAZZO MAZZETTI  - Asti
Dal 26 novembre al 10 aprile 2022

DETTAGLI
La Belle Époque, i salotti, le nobildonne e la moda: è il travolgente mondo di Giovanni Boldini, genio della pittura che più di ogni altro ha saputo restituire le atmosfere rarefatte di un’epoca straordinaria.
Letteratura e moda, musica e lusso, arte e bistrot si confondono nel ritmo sensuale del can can e producono una straordinaria rinascita sociale e civile.
Dal 26 novembre 2022 al 10 aprile 2023 Giovanni Boldini, uno degli artisti italiani più amati di ogni tempo, viene celebrato con una grande mostra a Palazzo Mazzetti di Asti.
Dopo i successi delle mostre Chagall. Colore e magiaMonet e gli impressionisti in NormandiaI Macchiaioli. L’avventura dell’arte moderna, la collaborazione tra Fondazione Asti Musei e Arthemisia continua a richiamare folle di visitatori ad Asti.
Il nuovo progetto, a cura di Tiziano Panconi, è dedicato al genio indiscusso di Boldini.
80 magnifiche opere - tra cui Signora bionda in abito da sera (1889 ca.), La signora in rosa (1916), Busto di giovane sdraiata (1912 ca.) e La camicetta di voile (1906 ca.) - sono protagoniste di una narrazione cronologica e tematica al tempo stesso.
L’esposizione presenta una ricca selezione di opere che esprime al meglio la maniera di Boldini, il suo saper esaltare con unicità la bellezza femminile e svelare l’anima più intima e misteriosa dei nobili protagonisti dell’epoca.
Una mostra che pone l’accento sulla capacità dell’artista di psicoanalizzare i suoi soggetti, le sue “divine”, facendole posare per ore, per giorni, sedute di fronte al suo cavalletto, parlando con loro senza stancarsi di porle le domande più sconvenienti, fino a comprenderle profondamente e così coglierne lo spirito, scrutandone l’anima.
Farsi ritrarre da Boldini significava svestire i panni dell’aristocratica superbia di cui era munificamente dotata ogni gran dama degna del proprio blasone. Occorreva stare al gioco e accettarne le provocazioni, rispondendo a tono alle premeditate insolenze ma, infine, concedersi, anche solo mentalmente, facendo cadere il muro ideologico dell’alterigia, oltre il quale si celavano profonde fragilità.
Egli coglieva al volo l’attimo fuggente, quel momento unico in cui un’occhiata più sincera rivelava lo stato d’animo e la mimica del corpo si faceva più espressiva, l’istante in divenire fra un’azione e l’altra, quando la forza motoria di un gesto si esauriva, rigenerandosi prontamente in quello successivo.
Negli anni della maturità e poi della senilità, le lunghe e vorticose pennellate, impresse come energiche sciabolate di colore, rimodellavano in senso dinamico i corpi delle sue “divine” creature e il suo stile, a un tempo classico e moderno, costituiva la miglior risposta alle vocazioni estetiste e progressiste manifestate dagli alti ceti sociali.
La mostra Giovanni Boldini e il mito della Belle Époque, con il contributo concesso dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della cultura, è realizzata dalla Fondazione Asti Musei, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, dalla Regione Piemonte e dal Comune di Asti, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, in collaborazione con Arthemisia, con il patrocinio della Provincia di Asti e vede come sponsor il Gruppo Cassa di Risparmio di Asti.
Catalogo edito da Skira.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Corso Vittorio Alfieri, 357
www.museidiasti.com
info@fondazioneastimusei.it  
prenotazioni@fondazioneastimusei.it
ORARI
Martedì – domenica 10.00/19.00
(la biglietteria chiude un’ora prima)
Lunedì chiuso
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ANTICIPAZIONI…
 
MUSICAL
 
FOCUS
 
DAI PRODUTTORI DI “ALICE IN WONDERLAND”
IL MAGO DI OZ
Contemporary Circus & Musical
Regia di Maxim Romanov
Nel ruolo di Ellie - Anastasia Dyatlova:
la più giovane partecipante alla competition "Voice Children" e " The Blue Bird "
Nel ruolo di Goodwin - Vladimir Dybskiy:
solista dei migliori musical moscoviti
La musica originale scritta e diretta dal giovane compositore Andrei Zubets
compagnia ROMANOV ARENA
distribuzione MG Distribuzione
musiche originali di Andrei Zubets
produzione Light Dance
 
DIALOGHI IN LINGUA ORIGINALE CON SOTTOTITOLI IN ITALIANO

TEATRO BRANCACCIO  -  Roma
Dal 7 al 30 aprile 2023

La geniale fiaba de Il Mago di Oz, tratta dal libro di L. Frank Baum, viene proposta in questo mirabolante family show in una chiave scenica del tutto originale: il linguaggio  del musical e del circo contemporaneo si fondono in una nuova dimensione. Il cast di 25 artisti in scena è composto da cantanti, danzatori e alcuni tra i maggiori acrobati del circo contemporaneo mondiale.
La mirabolante messa in scena dello spettacolo è esaltata dall’originale animazione, grafiche in 3D, effetti speciali e costumi fantasmagorici realizzati dal team di creativi della Romanov Arena.
 
LA TRAMA
Dorothy è una piccola bambina orfana che abita in Kansas con i suoi zii. Un giorno, un tornado spazza via la loro casa, con Dorothy all’interno, trasportandola nel paese di Oz. Qui, la casa, cadendo per terra, schiaccia la strega malvagia dell’Est.
 
Nel paese di Oz, infatti, esistono quattro streghe: due buone (la strega del Nord e la strega del Sud) e due cattive (la strega dell’Est e la strega dell’Ovest). Nella capitale del regno, la città di Smeraldo, vi è inoltre un potentissimo mago, il mago di Oz.
Presto Dorothy incontra la strega del Nord, che la ringrazia per aver tolto di mezzo la strega malvagia dell’Est e le dona le sue scarpette di cristallo. Dorothy chiede alla strega di aiutarla a tornare in Kansas, dai suoi zii; la strega non può fare nulla per lei, ma le suggerisce di recarsi nella città di Smeraldo e di chiedere aiuto al mago di Oz.
Dorothy si incammina così verso la città. Lungo la strada, incontra tre compagni: uno spaventapasseri che vorrebbe avere un cervello, un boscaiolo di latta che vorrebbe avere un cuore e infine un leone che vorrebbe essere coraggioso. I quattro compagni superano gli ostacoli lungo la strada e giungono al cospetto del mago di Oz, che promette loro di aiutarli ad esaudire ogni desiderio: prima, però, dovranno uccidere la strega malvagia dell’Ovest.
 
La strega invia i suoi aiutanti per sconfiggere Dorothy e i suoi compagni e, finalmente, le terrificanti scimmie alate riescono a rapire Dorothy e il leone e a portarli alla strega dell’Ovest come prigionieri, dopo aver fatto a pezzi lo spaventapasseri e il boscaiolo di latta. La strega, però, non può fare del male alla bambina perché è protetta dalla magia delle scarpette d’argento. Così, cerca di rubargliene una. Dorothy, infuriata per il furto della scarpetta, lancia alla strega dell’Ovest un secchio d’acqua che, inaspettatamente, uccide la strega sciogliendola.
 
Dopo aver liberato il leone e ricostruito lo spaventapasseri e il boscaiolo, Dorothy torna alla città di Smeraldo; lì scopre che il mago di Oz non è un vero mago: si tratta solo di un vecchio ventriloquo arrivato a Oz dal Nebraska, durante una gita in mongolfiera. Il mago finge di donare un cervello, un cuore e il coraggio ai tre compagni di Dorothy (in realtà, ciascuno di loro aveva già le qualità che desiderava, senza saperlo) e propone a Dorothy di costruire una nuova mongolfiera e di tornare insieme negli Stati Uniti.
 
Tuttavia, a causa di un incidente, Dorothy rimane a terra e il mago parte da solo. La bambina non ha altra soluzione che andare alla ricerca della strega del Sud. Qui, scopre che le sue scarpette d’argento hanno il potere di portarla ovunque ella desideri; è sufficiente battere tre volte tra loro i tacchi delle scarpette. Nel finale, Dorothy, dopo aver salutato i suoi compagni, utilizza il potere delle scarpette e torna in Kansas, dove può riabbracciare i suoi zii.
 
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