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martedì 11 aprile 2023

KIROSEGNALIAMO dall'11 al 17 aprile 2023

  K-news  



Kiri, continuano per la stagione 2022-2023 le KIROSEGNALAZIONI di KIROLANDIA blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale. Ogni settimana, sulla base delle tantissime proposte giunte in redazione, selezioniamo per voi alcuni eventi da seguire a Roma con un veloce sguardo fuori porta e qualche anticipazione sugli eventi successivi.
Potete inviarci i vostri Comunicati Stampa ad una delle nostre email kiroalndia@gmail.com - info@kirolandia.com. Scriveteci e raccontateci delle vostre iniziative.
 
Vi ricordiamo che i suggerimenti di Kirolandia sono tripli!!!
Non solo qui nel blog ma anche attraverso le KIROSOCIALNEWS, lanci direttamente dai nostri social: Facebook, Twitter, Instagram e Linkedin. A beve riprenderà anche la trasmissione radiofonica, "#doyoudream kirolandia on air" su Radio Godot, e con lei anche la diffusione del KIROEVENTO DA SOGNO della settimana!
Seguite sempre gli hashtag #kirosegnalazioni #kirosocialnews #kiroventodasogno e scoprirete i selezionatissimi suggerimenti dei Kiri di Kirolandia!
 
Dunque per sognare con voi...
 
TEATRO
 
TITOLO
Goldenart Production – Viola Produzioni – Altra Scena – I due della città del sole
su licenza di Muse of Fire Production Ltd e in collaborazione con Festival Teatrale di Borgio Verezzi
presentano
Giorgio Colangeli e Mariano Rigillo
I DUE PAPI
diAnthony McCarten
Traduzione Edoardo Erba
con la partecipazione di Anna Teresa Rossini
e con Ira Fronten e Alessandro Giova
Scene Alessandro Chiti
Costumi Vincenzo Napolitano - Alessandra MenèDisegno luci e fonico David Barittoni
 
Regia Giancarlo Nicoletti
 
DOVE e QUANDO
TEATRO SALA UMBERTO – Roma
Dall’ll al 30aprile 2023, da mart. a sab. ore 21.00, dom. ore 17.00

 
DETTAGLI
Premio Nazionale “Franco Enriquez 2023” per la miglior regia
Premio “Mulino Fenicio 2022” per la miglior scenografia
Dall’autore premio Oscar per BohemianRhapsody, L’ora più buia e La teoria del tutto arriva il testo teatrale da cui è stato tratto un film Netflix di grande successo. Dieci anni fa Benedetto XVI sbalordiva il mondo con le sue dimissioni le prime dopo più di sette secoli. Cosa ha spinto il più tradizionalista dei Papi alla rinuncia e a consegnare la cattedra di Pietro al radicale ed empatico cardinale argentino?
 
Interpretato da due grandi attori del nostro panorama, Giorgio Colangeli e Mariano Rigillo, “I due Papi” è stato accolto come ‘un lavoro strepitoso’ al suo debutto al Festival di Borgio Verezzi.
Il testo teatrale di Anthony McCarten – incalzante e profondo, avvincente e ironico – è stato adattato per il cinema e nominato come miglior sceneggiatura agli Oscar e ai Golden Globe; la produzione italiana – unica al mondo autorizzata dall’autore – è firmata dal regista Giancarlo Nicoletti,vincitore del Premio Nazionale Franco Enriquez 2023come miglior regista.
 
L’imponente scena di Alessandro Chiti, che riproduce dai giardini di Castel Gandolfo alla terrazza di San Pietro fino all’iconica Cappella Sistina, ha ricevuto il Premio “Mulino Fenicio” per la Migliore Scenografia.
 
Non fatevi ingannare dal titolo perché “I Due Papi”non vuole tediare con nessuna soporifera dissertazione teologica. Fra documento storico, humor e dramma, lo spettacolo ripercorre non solo i giorni frenetici che portarono dalla rinuncia di Benedetto all’elezione di Francesco, ma anche le “vite parallele” di due uomini molto diversi, accomunati dallo stesso destino. E, soprattutto, ci racconta la nascita di un’amicizia - speciale e inaspettata - fra due personalità fuori dall’ordinario. Al centro di tutto, una domanda senza tempo: quando si è in crisi, bisogna seguire le regole o la propria coscienza?
Quando ho visto per la prima volta la pellicola di Netflix sono rimasto stupito dall’efficacia e della cifra teatrale della scrittura di Anthony McCarten. Scoprire, da lì a poco, che il film era tratto da un testo teatrale dello stesso autore (sovrapponibile quasi del tutto alla sceneggiatura cinematografica) è stata una piacevole riconferma della prima impressione. La successiva lettura del testo della commedia mi stupiva nuovamente, perché la forza dell’incontro/scontro fra i due protagonisti – sullo sfondo di una vicenda storica che resterà probabilmente un unicum dei tempi contemporanei – all’interno della dimensione teatrale acquista, a mio avviso, una forza, un’urgenza e una capacità di penetrazione ancor più grande che al cinema.
Perché il cuore di questo incontro e del dialogo fra Ratzinger e Bergoglio – che sia veramente avvenuto o meno non importa – ci riguarda tutti, in quanto uomini, trascendendo dalla dimensione religiosa o spirituale, e oltre il pruriginoso interesse che sempre suscitano le questioni vaticane.
Perché I due Papi parla, anzitutto, di due uomini e, allo stesso tempo, parla di tutti gli uomini. Parla del potere, di come a volte sia difficile, se non impossibile, per un solo uomo il fardello delle responsabilità e ci pone l’interrogativo di quanto, veramente, sia giusto o meno perseverare o se non valga la pena, a volte, scendere dalla propria croce. Parla del rapporto tra l’uomo e Dio, dell’etica, delle aporie e degli interrogativi di ogni giorno della contemporaneità che corre, lasciandoci il dubbio se sia giusto sposare i tempi o ammettere l’esistenza di un che di immutabile ed eterno.
 
Parla dell’essere umano, di quanto possiamo essere grandi e piccoli al tempo stesso, di come il dubbio e la difficoltà del vivere siano uguali a ogni latitudine e in qualsiasi posizione sociale. Credo che in questa universalità risieda il successo e l’apprezzamento trasversale, indipendentemente dal proprio credo, della pellicola di Netflix e, pertanto, il buono di riportare l’operazione al suo luogo di nascita: il teatro.
Uno spettacolo, quindi, che vuole poggiarsi su un testo eccezionale e di grande forza, che sa scandagliare l’animo umano restando sapientemente nel campo della commedia.
Un’operazione al servizio di due grandi interpreti italiani, provenienti da percorsi diversi, eppure perfettamente adatti a una sfida del genere; un tentativo di regia contemporanea – diretta, di lavoro sugli attori, iconica ma senza sofismi – di gusto internazionale e con un occhio al pubblico, grazie anche alla traduzione del testo di Edoardo Erba e di un impianto scenico di grande impatto realizzato da Alessandro Chiti.
Per fare di questo I due papi uno spettacolo vivo, che sappia parlare a tutti e trasportarci in una dimensione altalenante e varia – in quanto a viaggio, dialettica e sensazioni – fra i massimi sistemi del cielo e la concretezza quotidiana della terra.
Giancarlo Nicoletti
 
ALTRE INFORMAZIONI
Via della Mercede, 50, Roma - prenotazioni@salaumberto.com
 
prezzi da 30€ a 25€
 
disponibili su www.salaumberto.com
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NOVITÁ
 
TITOLO
Centro Teatrale Artigiano
presenta
VIVA LA GUERRA!
scritto e diretto da Andrea Bizzarri
con Alida Sacoor, Andrea Bizzarri, Roberto Bagagli, Guido Goitre, Matteo Montaperto
 
DOVE e QUANDO
TEATRO DE’ SERVI – Roma
Dall’11 al 23  aprile 2023

 
DETTAGLI
Dall’11 al 23 aprile va in scena al Teatro de’ Servi  VIVA LA GUERRA! Spettacolo scritto e diretto da Andrea Bizzarri. Un'opera sulla leggerezza per osservare la guerra dall'ottica goliardica e disimpegnata della giovinezza.
1944. Quattro giovani salgono sulle montagne laziali per iniziare la loro resistenza. Dall'alto di una vecchia stalla in cui sono rifugiati, attendono l'arrivo di un treno tedesco carico di armi e munizioni che, raggiunta Roma, rifornirà gli occupanti, già da mesi impegnati in un'aspra guerriglia contro gli attivisti partigiani. Il loro compito è far saltare quel treno, prima che raggiunga la Capitale. Il gruppo è unito, punta dritto alla meta, ma è giovane. E allora può succedere che la convinzione traballi, che qualcuno confonda gli ideali politici e pensi che forse si stava meglio quando si stava peggio. Oppure, che ci si ritrovi ammaliati dall'inaspettata presenza di una donna, bella, attraente e misteriosa che, di colpo, cambia tutte le carte in tavola; ricordandoci, alla fine, di essere pur sempre uomini. Un'opera sulla leggerezza, scritta ed allestita con freschezza ed energia, per rivivere l'ultima guerra da un'ottica inedita, quella goliardica e disimpegnata della giovinezza.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Orario spettacoli
da martedì a venerdì ore 21 / sabato ore 17.30 e ore 21 / domenica ore 17.30
 
Biglietti € 24
 
Via del Mortaro 22, Roma
 
www.teatroservi.it
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NOVITÁ
 
TITOLO
CATERINA VERTOVA
in
1936#CERCOMIOFIGLIO#SICHIAMAFEDERICO
Grido su Roma
e con Marco Carniti
Testi di FEDERICO GARCIA LORCA
Drammaturgia Francesco Tozzi /Marco Carniti - Scenografia Video Frederic Amat
Musiche Originali David Barittoni - Aiuto regia Francesco Lonano
foto Manuela Cacciaguerra
Regia di Marco Carniti
 
DOVE e QUANDO
OFF/OFF Theatre - R oma
Da mercoledì 12 a domenica 16 aprile 2023
ORARI SPETTACOLI: dal martedì al sabato alle ore 21.00, la domenica alle ore 17.00


DETTAGLI
“1936 #cercomiofiglio #sichiamaFederico, grido su Roma”, è lo spettacolo in scena dal 12 al 16 aprile 2023 all’OFF/OFF Theatredi Roma. Sul palco di Via Giulia, la protagonistaCaterina Vertova e Marco Carniti, co-interprete e regista, ricostruiscono attraverso materiali poetici,teatrali e di cronaca, la storia dell’assassinio di un artista unico, Federico Garcia Lorca.
Cerco mio figlio, un figlio importante, un grande poeta. Si chiama Federico”: sono le parole di Vicenta Lorca Gonzalez, la madre di Federico Garcia Lorca, assassinato a Viznar il 18 agosto 1936.
Caterina Vertova evoca in scena la figura della madre che compie un viaggio nel tempo attraverso le sole parole del poeta cercando, l’anima e il corpo del figlio.
 
Federico Garcia Lorca, teatrale nelle poesie e poeta nel teatro, ha saputo racchiudere nel suo piccolo pianeta agreste, un intero universo poetico dando una nuova visione del mondo e del femminile, in una Spagna alla soglia della guerra civile che dopo averlo ucciso ne fece sparire il corpo che non fu mai ritrovato. Federico Garcia Lorca è stato il più grande poeta del 900 spagnolo che racconta a colpi di frusta un mondo di conflitti relazionali e brame di potere e lancia un GRIDO SU ROMA che riapre una discussione sulle colpe della Chiesa Cattolica.
 
ALTRE INFORMAZIONI
DIREZIONE ARTISTICA SILVANO SPADA

Costo Biglietti: Intero 30€; Ridotto Over 65 20€; Ridotto Under35 15€ 

Via Giulia 19 – 20 – 21, Roma

Info e Prenotazioni+39 06.89239515 dalle h. 16.00 - offofftheatre.biglietteria@gmail.com
SITO: http://off-offtheatre.com/ 
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NOVITÁ
 
TITOLO
Viola Graziosi
in
THE HANDMAID’S TALE
Il Racconto dell’Ancella
Dal romanzo di Margaret Atwood
Traduzione di Camillo Pennati per Ponte alle Grazie
Consulenza letteraria: Loredana Lipperini
Consulenza artistica: Laura Palmieri
Musiche originali: Riccardo Amorese
Regia: Graziano Piazza
Produzione: Teatro della città
 
DOVE e QUANDO
TEATRO BASILICA – Roma
Dal 13 al 16 aprile


DETTAGLI
“Esiste più di un genere di libertà, diceva Zia Lydia.
La libertà di e la libertà da.
Nei tempi dell’anarchia c’era la libertà di. Adesso vi viene data la libertà da.
Non sottovalutatelo.”
 
Sarà in scena al TeatroBasilica dal 13 al 16 aprile Viola Graziosi inTHE HANDMAID’S TALE - Il Racconto dell’Ancella, dal romanzo di Margaret Atwood, traduzione di Camillo Pennati per Ponte alle Grazie, consulenza letteraria diLoredana Lipperini, consulenza artistica di Laura Palmieri, musiche originali diRiccardo Amorese, regia di Graziano Piazza, produzione di Teatro della città.
In un futuro prossimo le donne sono sorvegliate e divise in categorie secondo il colore dei vestiti: azzurro le Mogli; verde le Marte, domestiche; marrone le Zie, sorveglianti; rosso le Ancelle uniche ancora in grado di procreare. Nessuna può disobbedire, pena la morte o la deportazione. Un “nuovo mondo” che attraverso le donne e il loro corpo cerca la sua legittimazione.
Il racconto dell’ancella è un romanzo distopico scritto nell’85 della canadese Margaret Atwood, tornato alle cronache per il grande successo della serie televisiva “The Handmaid’s Tale”, che ha ispirato i cortei di protesta di molte donne in tutto il mondo.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Prezzi:
Biglietto intero € 18,00
Biglietto ridotto € 12,00 (studenti, under 26, operatori)
Biglietto online € 15,00
Carnet 4 spettacoli € 40,00
 
Piazza di Porta San Giovanni 10, Roma
www.teatrobasilica.com
email: info@teatrobasilica.com
telefono: +39 392 9768519
www.teatrobasilica.com
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NOVITÁ
 
TITOLO
TEATRO LO SPAZIO
Direzione Artistica Manuel Paruccini
presenta
DODI CONTI
in
Dodi’s Life
di Dodi Conti, Marco Melloni, Paola Mammini
Regia Maria Cassi
 
DOVE e QUANDO
TEATRO LO SPAZIO – Roma
14 e 15 aprile 2023



DETTAGLI
Venerdì 14 e sabato 15 aprile 2023, alle ore 21.00, il Teatro Lo Spazio accoglie Dodi Conti, che torna in scena a Roma con il suo nuovo spettacolo di Stand Up Comedy dal titolo “Dodi’s Life”, da lei scritto insieme a Marco Melloni e Paola Mammini e diretto dalla regia di Maria Cassi.
 
Eclettica attrice, comica ed autrice, Dodi Conti torna sul palco come interprete e protagonista dell’ironico “Dodi’s Life”, testo di stand up comedy firmato insieme agli autori Marco Melloni e Paola Mammini. A dirigerla in scena Maria Cassi, che accompagna Dodi in un nuovo viaggio che non promette niente di buono e neanche nulla di cattivo. A dirla tutta, “Dodi’s Life” non promette proprio niente, in controtendenza al momento storico in cui tutti promettono tutto: felicità, ricchezza, riforme, incentivi, soluzioni al riscaldamento globale, inquinamento, pandemie e chi più ne ha, più ne offre. Ma Dodi, non certo nuova a distinguersi per atavica ma temeraria indolenza, porta in scena l’unico argomento su cui non solo si sente davvero preparata, ma sul quale sente di poter esprimere un’opinione senza offendere la sensibilità di nessuno: sé stessa. E al massimo si potrebbe offendere da sola, ma in quel caso, se la vedrà lei e nessuno potrà sentirsi coinvolto. Quindi, niente paura!
 
In un viaggio tra passato e presente, rispolverando qualche cavallo di battaglia messo coraggiosamente a confronto con la Conti di oggi, Dodi non tenterà di fare un bilancio della sua variegata esperienza di vita, bensì è pronta ad offrire qualche “perla di saggezza” che può essere utile ad affrontare la vita in generale. Ma nell’analisi priva di sconti del suo inevitabile approdo nella non più giovane età... non è improbabile che qualche spunto di riflessione utile ad approcciarla con moderata ma solida allegria, potrebbe pure saltar fuori. Oppure, per chi è ancora fastidiosamente giovane, a tenerla a distanza. Insomma, come diceva Coco Chanel: una donna ha l’età che merita. E vi pare che Dodi si facesse sfuggire l’occasione di celebrare un traguardo che si è a buon diritto meritata senza fare nulla? Un appuntamento con la nostra storia, assolutamente da non perdere.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Via Locri 43, Roma
 
informazioni e prenotazioni
339 775 9351 / 06 77204149
info@teatrolospazio.it
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NOVITÁ
 
TITOLO
VICINI ANNI LUCE
ispirato alle COSMICOMICHE di Italo Calvino
con Chiara La Gattuta, Marco Rinaldi e Anna Martino
drammaturgia e regia di Andrea Dalla Zanna
 
DOVE e QUANDO
TEATRO LAZZARONI – Roma
15 e 16 aprile 2023, sabato ore 21 – domenica ore 17,30

 
DETTAGLI
Sarà in scena il 15 e 16 aprile alTeatro di Villa Lazzaroni lo spettacolo VICINI ANNI LUCEispirato alle Cosmicomiche di Italo Calvino,con Chiara La Gattuta, Marco RinaldieAnna Martino, drammaturgia eregia di Andrea Dalla Zanna.
Vicini anni lucetratta con leggerezza - senza gravità direbbe Calvino - il paradosso dell’espansione dell’universo, preso a pretesto per una riflessione sulla soggettività umana. In scena compaiono, paracadutati non si sa da dove, dei personaggi vagamente circensi che osservano l’universo col telescopio. D’improvviso captano un segnale partito da una galassia molto lontana, segnale che metterà in moto una catena di inquietanti interrogativi e di surreali peripezie.
 
NOTE DI REGIA
Il copione è nato dalla lettura delle Cosmicomiche nell’ambito di un fermento culturale denominato Logosferache si esprime in varie forme artistiche tra le quali il teatro. Questa parentela cosmologica si riscontra anche nella pratica adesione ad un preciso pensiero di Italo Calvino, ovvero che “l’autore è solo un canale, e i libri non basta volerli scrivere ma vengono scritti attraverso di lui”. Dunque Vicini Anni lucenon è la sceneggiatura delle Cosmicomiche, ma l’immersione nel campo magnetico dell’autore che ci ha fornito la sua attrezzatura tecnica, la sua carica propulsiva, la sua tensione grafico nervosa per inventare, pensando nella sua testa o con la sua testa che pensa in noi uno spassoso intrattenimento scenico. Poiché il drammaturgo-regista è anche autore di strisce a fumetti, l’effetto di rigorosa intima-distanza dalla fonte emerge con una certa evidenza; ma del resto tutto lo staff creativo dello spettacolo maneggia gentilmente gli arnesi del teatro d’azione funambolesca, il che collima affatto con le dichiarazioni di Italo Calvino: “Nelle Cosmicomiche per me non entra tanto il richiamo dell’attualità scientifica, io pensavo semplicemente alle comiche del cinema muto, e soprattutto alla precisione formale dei comics o delle storielle a vignette.”
 
ALTRE INFORMAZIONI
Via Appia Nuova, 522 – Via Tommaso Fortifiocca, 71 (parcheggio gratuito) -  Roma
 
Biglietti: €20 intero - €16 ridotto gruppi (almeno 5 persone) - €12 Cral e Convenzioni - €8 under 25, over 65, invalidi e accompagnatori.
 
Info e prenotazioni: 392 4406597 – teatrovillalazzaroni@gmail.com 
 
www.teatrovillalazzaroni.
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MUSICAL
 
PROSEGUE
 
TITOLO
DAI PRODUTTORI DI “ALICE IN WONDERLAND”
IL MAGO DI OZ
Contemporary Circus & Musical
Regia di Maxim Romanov
Nel ruolo di Ellie - Anastasia Dyatlova:
la più giovane partecipante alla competition "Voice Children" e " The Blue Bird "
Nel ruolo di Goodwin - Vladimir Dybskiy:
solista dei migliori musical moscoviti
La musica originale scritta e diretta dal giovane compositore Andrei Zubets
compagnia ROMANOV ARENA
distribuzione MG Distribuzione
musiche originali di Andrei Zubets
produzione Light Dance
 
DIALOGHI IN LINGUA ORIGINALE CON SOTTOTITOLI IN ITALIANO
 
DOVE e QUANDO
TEATRO BRANCACCIO  -  Roma
Dal 7 al 30 aprile 2023


DETTAGLI
La geniale fiaba de Il Mago di Oz, tratta dal libro di L. Frank Baum, viene proposta in questo mirabolante family show in una chiave scenica del tutto originale: il linguaggio  del musical e del circo contemporaneo si fondono in una nuova dimensione. Il cast di 25 artisti in scena è composto da cantanti, danzatori e alcuni tra i maggiori acrobati del circo contemporaneo mondiale.
La mirabolante messa in scena dello spettacolo è esaltata dall’originale animazione, grafiche in 3D, effetti speciali e costumi fantasmagorici realizzati dal team di creativi della Romanov Arena.
 
LA TRAMA
Dorothy è una piccola bambina orfana che abita in Kansas con i suoi zii. Un giorno, un tornado spazza via la loro casa, con Dorothy all’interno, trasportandola nel paese di Oz. Qui, la casa, cadendo per terra, schiaccia la strega malvagia dell’Est.
 
Nel paese di Oz, infatti, esistono quattro streghe: due buone (la strega del Nord e la strega del Sud) e due cattive (la strega dell’Est e la strega dell’Ovest). Nella capitale del regno, la città di Smeraldo, vi è inoltre un potentissimo mago, il mago di Oz.
Presto Dorothy incontra la strega del Nord, che la ringrazia per aver tolto di mezzo la strega malvagia dell’Est e le dona le sue scarpette di cristallo. Dorothy chiede alla strega di aiutarla a tornare in Kansas, dai suoi zii; la strega non può fare nulla per lei, ma le suggerisce di recarsi nella città di Smeraldo e di chiedere aiuto al mago di Oz.
Dorothy si incammina così verso la città. Lungo la strada, incontra tre compagni: uno spaventapasseri che vorrebbe avere un cervello, un boscaiolo di latta che vorrebbe avere un cuore e infine un leone che vorrebbe essere coraggioso. I quattro compagni superano gli ostacoli lungo la strada e giungono al cospetto del mago di Oz, che promette loro di aiutarli ad esaudire ogni desiderio: prima, però, dovranno uccidere la strega malvagia dell’Ovest.
 
La strega invia i suoi aiutanti per sconfiggere Dorothy e i suoi compagni e, finalmente, le terrificanti scimmie alate riescono a rapire Dorothy e il leone e a portarli alla strega dell’Ovest come prigionieri, dopo aver fatto a pezzi lo spaventapasseri e il boscaiolo di latta. La strega, però, non può fare del male alla bambina perché è protetta dalla magia delle scarpette d’argento. Così, cerca di rubargliene una. Dorothy, infuriata per il furto della scarpetta, lancia alla strega dell’Ovest un secchio d’acqua che, inaspettatamente, uccide la strega sciogliendola.
 
Dopo aver liberato il leone e ricostruito lo spaventapasseri e il boscaiolo, Dorothy torna alla città di Smeraldo; lì scopre che il mago di Oz non è un vero mago: si tratta solo di un vecchio ventriloquo arrivato a Oz dal Nebraska, durante una gita in mongolfiera. Il mago finge di donare un cervello, un cuore e il coraggio ai tre compagni di Dorothy (in realtà, ciascuno di loro aveva già le qualità che desiderava, senza saperlo) e propone a Dorothy di costruire una nuova mongolfiera e di tornare insieme negli Stati Uniti.
 
Tuttavia, a causa di un incidente, Dorothy rimane a terra e il mago parte da solo. La bambina non ha altra soluzione che andare alla ricerca della strega del Sud. Qui, scopre che le sue scarpette d’argento hanno il potere di portarla ovunque ella desideri; è sufficiente battere tre volte tra loro i tacchi delle scarpette. Nel finale, Dorothy, dopo aver salutato i suoi compagni, utilizza il potere delle scarpette e torna in Kansas, dove può riabbracciare i suoi zii.
 
ALTRE INFORMAZIONI
prezzo biglietto da 39€ a 28€ disponibili su www.teatrobrancaccio.it

Via Merulana, 244, Roma  botteghino@teatrobrancaccio.it

7 aprile h 20.45
8 aprile h 17
8 aprile h 20.45
9 aprile h 17
13-14 aprile h 20.45
15 aprile h 17
15 aprile h 20.45
16 aprile h 17
20-21 aprile h 20.45
22 aprile h 17
22 aprile h 20.45
23 aprile h 17
27-29 aprile h 20.45
30 aprile h 17
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MUSICA

NOVITÁ
 
TITOLO
COTTON CLUB
LA PROGRAMMAZIONE
 
DOVE e QUANDO
COTTON CLUB – Roma
Dal 14 al 15 aprile 2023

 
DETTAGLI
VENERDI’ 14 APRILE 2023
DANCE MACHINE
Dance '70/'80 
Dance Machine è una Band musicale, da tempo affermata nel circuito Live di Roma e non solo, che propone una selezione delle intramontabili Hits della Musica Dance '70/'80/'90. Rigore stilistico e cura dei particolari, sono gli elementi che caratterizzano le loro coinvolgenti performance. Con: Alessia Ienne (voce), Gianmarco Bruschi (tastiere), Robi Rodero (chitarra), Sergio Di Chiara (basso), Filippo Marino (sax), Andrea De Petris (batteria).
 
START DINNER 20.30
START LIVE 22.00
LIVE SHOW €12
 
Line-Up
Alessia Ienne, Voce
Gianmarco Bruschi, Tastiere
Roby Rodero, Chitarra
Sergio Di Chiara, Basso
Filippo Marino, Sax
Andrea De Petris, Batteria
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SABATO 15 APRILE 2023
LINO PATRUNO JAZZ SHOW
Torna al Cotton Club la storia del Dixieland, raccontata dal Lino Patruno Jazz Show, ripercorrendo le musiche tradizionali. La Band da decenni è attiva nel rappresentare il Jazz di Chicago e New York dagli anni'20 agli anni '60, fedele allo stile degli All Stars di Eddie Condon. Le esperienze di Lino Patruno vanno da quelle jazzistiche in concerto, in sala di registrazione, in TV a quelle di attore di cabaret, di teatro e di cinema; da leader di jazz band alla composizione di musiche da film e per il teatro; dal ruolo di sceneggiatore a quello di produttore cinematografico; da organizzatore di festival del jazz a presentatore e regista televisivo.
 
Le esperienze di Lino Patruno vanno da quelle jazzistiche in concerto, in sala di registrazione, in TV a quelle di attore di cabaret, di teatro e di cinema; da leader di jazz band alla composizione di musiche da film e per il teatro; dal ruolo di sceneggiatore a quello di produttore cinematografico; da organizzatore di festival del jazz a presentatore e regista televisivo. Lino Patruno è nato a Crotone nel 1935 e iniziò la sua carriera nel 1954 nelle prime jazz band che agivano a Milano negli anni ’50 ( la Riverside Jazz Band e la Milan College Jazz Society ).
 
Negli anni ’60 assieme a Roberto Brivio. Gianni Magni e Nanni Svampa costituisce “ Il Teatrino Dei Gufi”, primo esempio di cabaret italiano ispirato a quello francese che si scioglie nel 1970. In seguito, nei primi anni ’70, assieme a Nanni Svampa e Franca Mazzola, continuò l’attività teatrale e cabarettistica realizzando inoltre per la RAI alcune serie televisive di grande successo fra le quali ricordiamo “Portobello” che lo rende popolare.
 
Ha suonato e inciso dischi con alcuni dei grandi maestri della storia del jazz (Albert Nicholas, Joe Venuti, Bill Coleman, Wingy Manone, Bud Freeman, Teddy Wilson, Peanuts Hucko, Bob Haggart, Dick Cary, Jimmy McPartland, Eddie Miller, Yank Lawson, Billy Butterfield, Bob Wilber, Spiegle Willcox, Dick Wellstood, Tony Scott, Bucky Pizzarelli, Wild Bill Davison, Kenny Davern, Barney Bigard, Pee Wee Erwin…)
 
Con Pupi Avati ha scritto la sceneggiatura del film “Bix” che ha rappresentato l’Italia al Festival di Cannes nel 1991, curandone anche la colonna sonora assieme a Bob Wilber. Fra i festival internazionali a cui Patruno ha preso parte ricordiamo quello di Sanremo nel 1963, quello di Nizza nel 1976 e ’77, quello di Breda (Olanda) nel 1978, quello di Pompei, di Palermo, di Lugano, di Lucerna, di Berna, di Sargans, di Dusseldorf, di Varadero (Cuba), tutti negli anni ’80; quello di Davenport (Iowa - USA), quello di Libertyville (Chicago) negli anni ‘90, quelli di Ascona (1998/ 2003). Lino Patruno vive a Roma dove si occupa anche di cinema; inoltre è membro della Giuria del David di Donatello.
 
Tra i film a cui ha preso parte ricordiamo “Amarcord” di Federico Fellini e “Mussolini, ultimo atto” di Carlo Lizzani; tra le colonne sonore da lui firmate “Guerra di spie” di Duccio Tessari e “Prova di memoria” di Marcello Aliprandi con Franco Nero, di cui è stato anche produttore; fra le colonne sonore per il teatro: “Ti amo Maria” con Carlo Delle Piane (più tardi anche film), “Disposto a tutto” con Maurizio Micheli e “Crimini del cuore” per la regia di Nanni Loy.
 
START DINNER 20.30
START LIVE 22.00
LIVE SHOW €12
 
Line-up
Lorenzo Soriano (tromba)
Carlo Ficini (trombone e voce)
Silvia Manco (pianoforte e voce)
Lino Patruno (banjo)
Guido Giacomini (contrabbasso)
Renato Musillo (batteria)
e con Pierluca Buonfrate (voce)
 
ALTRE INFORMAZIONI
Via Bellinzona, 2 (Angolo con Corso Trieste) - 00198 ROMA
info e prenotazione
06.85352527 - Whatsapp 349.0709468
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NOVITÁ
 
TITOLO
NELLO DANIELE
ACQUA SALATA
 
DOVE e QUANDO
TEATRO BRANCACCINO- Roma
15 aprile 2023, ore 21.00

 
DETTAGLI
Nel corso del live il chitarrista ripercorrerà la sua carriera con un vero e proprio dream team delle sette note: Gigi De Rienzo al basso, Ernesto Vitolo al piano, Tony Cercola alle percussioni, Jerry Popolo ai fiati e Claudio Romano alla batteria
 
Acqua salata mo'
Acqua salata mo'
Levace a sete levace a sete (Nello Daniele)
 
S’intitola ‘Acqua salata’ (etichetta Playaudio di Azzurra Music - Lungomare) il primo singolo del nuovo progetto discografico di Nello Daniele, in uscità venerdì 14 aprile su tutte le piattaforme musicali. Un ritorno atteso 8 anni quello del musicista napoletano per un pezzo che sarà il capofila di una serie di brani che compongono un progetto esclusivamente acustico, scritto e cantato dall'artista, padroneggiato dal suono unicamente delle sue chitarre, in uscità dopo l’estate.
Il nuovo lavoro discografico di Nello Daniele sarà una raccolta e sintesi di atmosfere e colori di Napoli, frutto di uno studio emozionale lungo appunto 8 anni: nuovi pezzi tutti da ascoltare.
 
Nello presenterà dal vivo per la prima volta il singolo ‘Acqua salata’ al Teatro Brancaccino di Roma (via Merulana 244) sabato 15 aprile, nel corso di un concerto che vedrà protagonisti alcuni grandi musicisti che negli hanno condiviso la propria arte con il fratello Pino Daniele. Ci saranno difatti Gigi De Rienzo al basso, Ernesto Vitolo al piano, Tony Cercola alle percussioni, Jerry Popolo ai fiati e Claudio Romano alla batteria.
 
Come ben tutti sanno- spiega Nello - l’acqua salata è ben conosciuta dai popoli del mare e io, nato in una città crocevia di popoli chiamata Napoli, in un quartiere di tante anime denominato Porto, dove, tra vicoli stretti e palazzi rubano i raggi del sole, mi incamminavo ogni qualvolta che avevo bisogno di libertà di dare spazio alla mie vedute. Non erano tanti i passi da percorrere, essendo gli stessi che ogni giorno mio padre ripercorreva per raggiungere il posto di lavoro al porto. E passo dopo passo, dopo l'ultimo vicolo nascosto dietro a un vecchio palazzo,davanti a me appariva la vastità di quell’immensa distesa blu. Là ho imparato a curare le mie ferite, le quali non si rimarginavano però solo con l’acqua del mare, ma fondamentale era il sole, fonte di energia e di vita: c’è un connubio indissolubile tra queste due materie fondamentali per la nostra esistenza”.
 
Il brano contiene alcune riflessioni di Nello Daniele, tra i pensieri di una madre che aspetta il ritorno dei figli a casa (‘Ca na mamma sa astregne e pensiere da sera aspettanne e guagliune ca sanna cagna’) e i sogni infranti di oggi (‘Nujevulimmesul'ojuorno pecche' a notte se arrubbato tutte e suonne’). Non manca un riferimento al popolo napoletano (‘Tenimme e lacremeattuorne e calice e recitamme pure quand'amma brinda’) e a chi ha scelto di vivere una vita fuori controllo (‘Sta chi prega ca' cuscienza sporca fore e chiese, dint'a vita chi ha peccato porte sempe e pese’). La speranza è proprio l’acqua salata (‘Acqua salata mo’ puortece o' sole’).
 
Il singolo, registrato al Gidiessestudio di Napoli, è anche un videoclip nel quale si vede Nello Daniele camminare in quei vicoli della sua città che l’hanno visto crescere e diventare uomo. A dirigere il video, il regista, autore e produttore Giorgio Verdelli, tra i maggiori esperti di musica nazionale e internazionale. La produzione è di ‘Officina delle Idee’. Montaggio Vitaliano Murdocco, riprese di Paolo Maya eCarmine Sgambati.
 
 
ALTRE INFORMAZIONI
Il concerto inizierà alle ore 21, biglietti in vendita sul circuito ticketone a partire da 20 euro.
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ARTE
 
MOSTRE
 
NOVITÁ
 
TITOLO
Se invito il buio, la luce scappa
Mostra fotografica di Mario Carbone
CURATORE: Annalisa Di Domenico
ARTISTA: Mario Carbone
ARTISTA: Mario Carbone
TESTO DI: Annalisa Di Domenico
 
DOVE e QUANDO
ART G.A.P. Gallery  - Roma
Dal 1 aprile al 21 aprile 2023

 
DETTAGLI
Dal 1 al 21 aprile 2023 la galleria Art GAP, a due passi da Largo di Torre Argentina, è lieta di accogliere la personale fotografica “Se invito il buio, la luce scappa” di Mario Carbone, a cura di Annalisa Di Domenico. La mostra verrà inaugurata sabato 1 aprile 2023 alle ore 18:00.
 
Mario Carbone fotografa situazioni, sguardi, architetture, che trascendono il tempo. Egli non rincorre la bellezza di un’immagine effimera, ma fissa una verità data dagli elementi quotidiani dell'esistenza. Chi guarda le opere di Carbone non può che riconoscersi nel vissuto che lo lega ai suoi simili: ci si rivede nel ragazzino con la palla sotto la maglietta che sembra "incinto", per riprendere le parole dei bambini, e non si può non provare empatia se si inciampa negli occhi disperati della donna all'osteria "Al vero Albano", dove si incontravano gli artisti romani negli anni '50, appoggiata al muro e chiusa nel suo malessere. L'opera fotografica di Carbone va oltre la ricerca della composizione e delle simmetrie, perché egli indaga la verità delle atmosfere di una Roma in bianco e nero in cui due giovani discutono questioni d'amore o due donne scrivono su un piccolo taccuino, incuranti della forza dell'Arco di Costantino, che si erge alle loro spalle. Ma è nella ricerca della luce, o del "buio", che si scopre la forza delle immagini di questo artista.
Contrasti netti disegnano i volumi e ne delineano le figure, come in un dipinto di Raffaello, il buio sembra temere la vicinanza dei toni più chiari, i quali rivelano l'immagine nella sua crudezza. Qui le rughe sul volto della donna anziana evidenziano una vita dura che l'ha segnata non solo nell'animo e la freschezza del viso della donna indiana, imprigionata in un mondo sordo, evidenzia la sua inquietudine. Anche nelle opere a colori, l'artista restituisce la forza della poesia di immagini semplici, attraverso tinte tenui di un mondo quasi rarefatto. In una Piazza del Popolo silenziosa, ritroviamo la figura di una donna seduta su una panchina, cinta in un abito celeste che, persa nei suoi pensieri, sembra voglia suggerire un attimo contemplativo in una città caotica o il piede di una statua antica, in primo piano, scritto da vandali metropolitani che hanno voluto lasciare la loro impronta nel tempo. In tutti questi scatti, Carbone fa rivivere l’umanità che ci ha preceduto, che si è sgretolata ed è divenuta invisibile. Nelle sue inquadrature, egli esplora il mondo eterogeneo degli uomini e delle donne, in un mix di espressioni che partono sempre dalla vita vera. La mostra è un racconto visivo, organizzato con immagini che dialogano due a due, in cui le persone interpretano la precarietà dell’esistenza umana e che Carbone fissa come impressioni fotografiche al di là del proprio tempo.
 
Testo critico di Annalisa di Domenico.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Enti promotori: Art GAP, Modern & Contemporary Art
Via di Santa Maria in Monticelli 66, Roma
Orari: ven./sab. 16:00 – 19:00
Telefono: 06.96115866
E-mail: info@artgap.it
Sito ufficiale:
www.artgap.it
Sito ufficiale: www.artgap.it
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PROSEGUE
 
TITOLO
Up Urban Prospective Factory
è lieta di presentare
Per Grazia Non Ricevuta
Personale di Amalia Caratozzolo
in collaborazione con Jesus.t.t e Utol Ceramica
a cura di Marta Di Meglio
 
DOVE e QUANDO
Up Urban Prospective Factory - Roma
Dal 1 al 23 aprile

 
DETTAGLI
Up Urban Prospective Factory è lieta di presentare Per Grazia Non Ricevuta, personale dell’artista Amalia Caratozzolo a cura di Marta Di Meglio. L’opening si svolgerà presso lo spazio espositivo di via dei Salumi 53 a Trastevere, sabato 1 aprile dalle ore 18.30.
 
Con lo spirito ironico che contraddistingue i suoi lavori, Amalia Caratozzolo, per la sua personale romana Per Grazia Non Ricevuta, presenta una galleria di inedite interpretazioni di Sante e Madonne. L’artista ci porta ad esplorare un lato della spiritualità femminile attraverso una serie originale di incisioni realizzate a mano su linoleum.
 
Il tutto si svolge all’interno di uno spazio che ricrea l’idea di una casa d’artista, con un gioco di rimandi continuo tra sacro e profano: un allestimento che evoca il calore e l’intimità di un’ambientazione con arredi e oggetti del mestiere in dialogo con le opere realizzate.
 
All’interno della mostra Amalia Caratozzolo collabora con l’artista Jesus.t.t nella creazione di un dittico a due mani e con Utol Ceramica per la realizzazione di piccole sculture, combinando tecniche e stili differenti per creare qualcosa di unico.
 
I visitatori con Per Grazia Non Ricevuta sono invitati ad entrare nel mondo intimo e personale dell’artista, in cui le opere risaltano ed emergono in un’atmosfera che fonde arte e spiritualità.
 
Durante l’opening e per la durata della mostra sarà possibile partecipare ad una riffa per provare a portarsi a casa un personale ritratto “santificato” realizzato dall’artista. L’estrazione finale avrà luogo il giorno del finissage.
 
Per Grazia Non Ricevuta, inoltre, uscirà dai confini della galleria: saranno esposte in contemporanea con la mostra altre opere dell’artista Amalia Caratozzolo all’interno del foyer del Teatro Argot Studio (Via Natale del Grande 27).
 
ALTRE INFORMAZIONI

Up Urban Prospective Factory

Via dei Salumi 53, Roma 

www.urbanfactoryroma.com

upcontemporarygallery@gmail.com


Lunedì 16.30 - 18.30
Martedì 11.00-15.00
Mercoledì 16.30-18.30
Gio-Ven 11.00-15.00/ 16.30-20.30
Sabato 10.00-12.00 / 18.00-20.30
Domenica su prenotazione
Ingresso con tessera ARCI
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PROSEGUE
 
TITOLO
Officine Beat - Kirolandia - Cultursocialart
Presentano
TRITTICO D’ARTISTA
Selezione personale di opere in mostra
Quarta esposizione
con
ROBERTO RINALI
 “INNESTI”
A cura di Andrea Alessio Cavarretta #scrittoremetropolitano
Presenta: Stefania Visconti
Organizzazione: Giovanni Palmieri e Sissi Corrado
 
DOVE e QUANDO
OFFICINE BEAT - Roma
Opere esposte fino al 28 aprile 2023


DETTAGLI
Il cocktail bar bistrot OFFICINE BEAT di Roma apre, ancora una volta, le sue porte al seguitissimo format d’arte TRITTICO D’ARTISTA Selezione personale di opere in mostra organizzato da OFFICINE BEAT, KIROLANDIA e CULTURSOCIALART. Sabato 25 marzo alle ore 18.30, sarà la volta della quarta esposizione INNESTI di ROBERTO RINALDI, a cura di Andrea Alessio Cavarretta, presentazione di  Stefania Visconti, organizzazione di Giovanni Palmieri e Sissi Corrado.
 
L’idea di TRITTICO D’ARTISTA è dello scrittore Andrea Alessio Cavarretta il cui intento è costruire un articolato percorso di sei mostre personali, da dicembre sino a maggio. Ad ogni artista viene chiesto di esporre tre opere legate tra loro da uno specifico concept, fino a creare un viaggio attraverso vari modi di esprimersi e di concepire l’arte. Ad ospitare ciascuna tappa di questo coinvolgente contenitore artistico è OFFICINE BEAT bar bistrot vintage di San Lorenzo molto amato e frequentato da romani e turisti. Il format si concluderà con una mostra collettiva che aggiungerà un ulteriore punto di vista a quelli incontrati.
 
Il quarto trittico in esposizione è dello scenografo e costumista ROBERTO RINALDI, artista decisamente non convenzionale le cui affascinanti quanto multiformi opere digitali, non solo riescono a catturare con potenza lo sguardo dello spettatore, ma arrivano a raccontare profondità inesplorate che si fanno di volta in volta concetto, immaginazione, linguaggio  ponendosi in dialogo onirico senza alcun limite rappresentativo. RINALDI si propone al pubblico con INNESTI, l’apertura della sua esposizione personale è fissata per sabato 25 marzo alle ore 18.30.
 
L’attrice, performer e modella Stefania Visconti scenderà di nuovo in campo con il suo estro, la sua ironia e prorompente bellezza per condurre la presentazione dell’artista e delle sue opere, che saranno, come di consueto, svelate anche in diretta social alle ore 19.00. L’ideatore e curatore del format  Andrea Alessio Cavarretta #scrittoremetropolitano non mancherà di affiancarla, nella simpatica veste di valletto, con l’intento di coinvolgere completamente ROBERTO RINALDI nel racconto del suo trittico.
 
Così, in questa sempre più avvincente staffetta espositiva iniziata nel mese di dicembre con TRILOGY di PAOLO “MAKKA” MACCARI, proseguita con RINASCITA di DANIELE MAZZOLI, dopo che il testimone è passato ad EVOLVERE di JEREMY BASTIANIELLO, arriva INNESTI di ROBERTO RINALDI ad impreziosire la grande parete di ferro di OFFICINE BEAT, la sua esposizione potrà essere ammirata fino al 28 aprile 2023, dopodiché sarà la volta del quinto artista.
 
Il quarto incontro con l’arte, organizzato come sempre da Giovanni Palmieri e Sissi Corrado, cade nel mese in cui la corrente culturale Kirolandia compie gli anni, ci sarà spazio anche per festeggiare il  14° compleanno con i Kiri presenti.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Esposizione con ingresso libero negli orari di apertura del locale
 
Via degli Equi 29, Roma – San Lorenzo
 
Tel. 06 9521 8779 - officine.beat@gmail.com
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PROSEGUE
 
TITOLO
PASOLINI PITTORE
A cura di
Silvana Cirillo, Claudio Crescentini e Federica Pirani
 
DOVE e QUANDO
Galleria d’Arte Moderna di Roma
Dal 29 ottobre 2022 al 16 aprile 2023


DETTAGLI
Pasolini Pittore è un progetto espositivo esclusivo completamente inedito nel suo genere, ideato per i cento anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini (1922-1975), che intende riportare l’attenzione su un aspetto artistico rilevante, spesso trascurato dalla critica, nel contesto creativo complessivo dello scrittore e regista, a oltre quaranta anni dall’ultima antologica completa su Pasolini pittore, del 1978, tenutasi a Palazzo Braschi.
 
Il progetto,curato da Silvana Cirillo, Claudio Crescentini e Federica Pirani per la Galleria d’Arte Moderna di Roma dal 29 ottobre 2022al 16 aprile 2023, è promosso da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, “Sapienza” Università di Roma, Facoltà di Lettere e Filosofia, Dipartimento di Lettere e Culture moderne, Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux di Firenze, Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia (PN) e Fondazione Cineteca di Bologna, in collaborazione con l’Archivio Giuseppe Zigaina e l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura. Partner Tecnologico LIEU.city. Radio Partner Dimensione Suono Soft.
 
Comitato scientifico composto da: Silvana Cirillo (Docente “Letteratura italiana contemporanea”, Facoltà di Lettere e Filosofia, “Sapienza” Università di Roma); Claudio Crescentini (Storico dell’arte, Sovrintendenza Capitolina); Gianluca Farinelli (Direttore, Fondazione Cineteca di Bologna / Presidente, Fondazione Cinema per Roma); Gloria Manghetti (Direttrice, Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux, Firenze) e Federica Pirani (Storica dell’arte, Sovrintendenza Capitolina)
 
Oltre 150 opere, selezionate dal corpus della collezione del Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux di Firenze, depositario della maggiore raccolta di opere dello scrittore e regista, ma anche dalla Fondazione Cineteca di Bologna, dal Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa, per la prima volta in mostra fuori dalla locale Casa Colussi, dall’Archivio Giuseppe Zigaina, oltre che da collezionisti privati.
 
La mostra parte dagli inizi pittorici di Pasolini che vanno di pari passo con le prime prove poetiche in friulano. Ritratti e raffigurazioni di corpi, maschili e femminili, che ricreano una sorta di mappatura visiva della famiglia e delle amicizie di Pasolini. Presenti anche nature morte e paesaggi rurali friulani dal sapore fortemente intimista che, da altro punto di vista, quello tecnico, documentano l’eccezionale abilità artistica e la sperimentazione del pigmento messa in atto da parte del giovane Pasolini.
 
Un’importante sezione sarà dedicata all’autoritratto e al ritratto, generi pittorici molto amati da Pasolini, in modo particolare il secondo conin esposizione quelli che potremmo considerare come i “ritratti dell’anima”. Quelli familiari – il cugino Nico Naldini, la madre Susanna, la cugina Franca– la serie legata ai protagonisti del mondo artistico di Pasolini – Giovanna Bemporad, Federico De Rocco, Giuseppe Zigaina – oltre a quelli del mondo cinematografico romano – Laura Betti, NinettoDavoli – con un’attenzione particolare ai ritratti dell’amico poeta Andrea Zanzotto.
 
Una riflessione a parteriguardairitratti di treprotagonisti del mondo culturale e artistico di Pasolini: Ezra Pound, Roberto Longhi e Maria Callas,chedanno vita a una “mostra nella mostra”, grazie ad un’attenta ricostruzione delle fasi di realizzazione e delle potenzialità d’investimento creativo e tecnico di Pasolini.
 
Altro focusinteressa la serie di ritratti dello storico e critico d’arte Roberto Longhi, Maestro riconosciuto da Pasolini fin dagli anni degli studi universitari a Bologna. In seguito,lo scrittore manifesta il proprio debito con Longhi dedicandogli Mamma Roma (1962) e, oltre 10 anni dopo, la recensione per «Tempo» (8 gennaio 1974) dell’antologia di saggi longhiani Da Cimabue a Morandi (Milano, Mondadori, 1973).
 
Focus speciale è dedicato al rapporto artistico e di amicizia fra Pasolini e Fabio Mauri, con una serie di disegni bolognesi degli anni Quaranta-Cinquanta, di cui alcuni per la prima volta in mostra grazie alla collaborazione con lo Studio Fabio Mauri Associazione per l'Arte L' Esperimento del Mondo, documenti essenziali della determinazione di un’amicizia, che è anche scambio continuo di idee e stili.
 
Una sezione della mostra è riservata al rapporto fra Pasolini e l’arte italiana del Novecento, attraverso l’esposizione di opere delle collezioni d’arte contemporanea della Sovrintendenza Capitolina (Galleria d’Arte Moderna, Museo Carlo Bilotti Aranciera Villa Borghese, Casa Museo Alberto Moravia, MACRO), con artisti di cui Pasolini ha fortemente apprezzato lo stile – Carlo Carrà, Filippo de Pisis, Giorgio Morandi, Mario Mafai, Scipione e Antonietta Raphäel ecc. – e altri artisti considerati per la loro novità estetica nel panorama italiano della metà del Novecento. Come Federico de Rocco, Franco Gentilini, Virgilio Guzzi, Renato Guttuso, Carlo Levi, Giacomo Manzù, Toti Scialoja, Lorenzo Tornabuoni, Renzo Vespignani, Giuseppe Zigaina, ecc.
 
Proveniente in esclusiva dalla Collezione di famiglia è esposta per la prima volta anche un’accurata selezione di opere d’arte contemporanea di proprietà di Pier Paolo Pasolini, con l’intento di sottolineare come certe passioni artistiche e stilistiche abbiano attraversato la vita e la pittura di Pasolini, così come i suoi scritti d’arte e le stanze delle sue diverse case romane, con opere di Massimo Campigli, Giorgio de Chirico, Renato Guttuso, Carlo Levi, Alberto Savinio, Andy Warhol, ecc.
 
A chiusura della mostra un minimo omaggio al “volto” di Pasolini, tramite una serie di ritratti storici realizzati, con vari stili e in tempi diversi, da Ennio Calabria, Renato Guttuso, Carlo Levi, Milo Manara, Mario Schifano e altri.
 
A contrappunto mediale una serie di fotografie di Sandro Becchetti, Mimmo Cattarinich, Vittorugo Contino, Aldo Durazzi, Ezio Vitale, oltre a documentari e film concessi dalla Fondazione Cineteca di Bologna, RAI Teche, RAI Cinema e Palomar, fra i quali: Carpaccio(1947),cortometraggio di Roberto Longhi diretto da Umberto Barbaro; Pier Paolo Pasolini. La Ragione di un sogno(2001), un appassionante e poetico film di Laura Betti e Pasolini, Il Corpo e la Voce(2015)film-documentario di Maria Pia Ammirati, Arnaldo Colasanti e Paolo Marcellini.
 
A corollario della mostra sarà organizzata una serie di incontri culturali, readings e proiezioni di compendio alle tematiche affrontate nella mostradal titolo “Pasoliniana. Intorno a Pasolini pittore”, a cura di Silvana Cirillo e Claudio Crescentini, che si svolgeranno presso la Galleria d’Arte Moderna. In tale contesto il Dipartimento di Lettere e Culture moderne della Facoltà di Lettere e Filosofia, “Sapienza” Università di Roma,ha in corso la realizzazione del “Progetto Pasolini” Convegno Internazionali di Studi, a cura di Silvana Cirillo e ClaudioCrescentini,sul rapporto fra scrittura, pittura e cinema.
 
Un'attenzione particolare è stata dedicata all'accessibilità: per le persone con disabilità visiva è stato progettato, in collaborazione con il Museo Tattile Statale Omero di Ancona, un percorso dedicato, dotato di disegni a rilievo e relative audio descrizioni. Saranno inoltre disponibili visite tattili gratuite, guidate da operatori specializzati.
 
Il catalogo è edito da Silvana Editoriale. Grazie alla collaborazione del Partner Tecnologico la mostra sarà visitabile dall’8 dicembre 2022 nel Metaverso di LIEU.city.
 
Promotori: Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali; “Sapienza” Università di Roma, Facoltà di Lettere e Filosofia, Dipartimento di Lettere e Culture moderne, Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux di Firenze, Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia (PN) e Fondazione Cineteca di Bologna, in collaborazione con l’Archivio Giuseppe Zigaina.
 
Organizzazione Zètema Progetto Cultura
Radio partner: Dimensione Suono Soft
Partner tecnologico:  LIEU.city
 
ALTRE INFORMAZIONI
Roma, Via Francesco Crispi, 24
 
Dal martedì alla domenica ore 10.00-18.30
Ultimo ingresso mezz’ora prima della chiusura
Giorni di chiusura: lunedì, 1° gennaio, 1° maggio e 25 dicembre
 
www.galleriaartemodernaroma.it
www.museiincomune.it
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PROSEGUE
 
TITOLO
VAN GOGH
Capolavori dal Kröller-Müller Museum
 
DOVE e QUANDO
PALAZZO BONAPARTE – Roma
PROROGATA al 7 maggio 2023

 
DETTAGLI
Alla vigilia dei 170 anni dalla sua nascita, dall’ 8 ottobre 2022 Palazzo Bonaparte ospita la grande e più attesa mostra dell’anno dedicata al genio di Van Gogh.
Attraverso le sue opere più celebri - tra le quali il suo famosissimo Autoritratto (1887) - sarà raccontata la storia dell’artista più conosciuto al mondo.
Nato in Olanda il 30 marzo 1853, Vincent van Gogh fu un artista dalla sensibilità estrema e dalla vita tormentata. Celeberrimi sono i suoi attacchi di follia, i lunghi ricoveri nell’ospedale psichiatrico di Saint Paul in Provenza, l’episodio dell’orecchio mozzato, così come l’epilogo della sua vita, che termina il 29 luglio 1890, a soli trentasette anni, con un suicidio: un colpo di pistola al petto nei campi di Auvers.
Nonostante una vita impregnata di tragedia, Van Gogh dipinge una serie sconvolgente di Capolavori, accompagnandoli da scritti sublimi (le famose “Lettere” al fratello Theo van Gogh), inventando uno stile unico che lo ha reso il pittore più celebre della storia dell’arte.
La mostra di Roma, attraverso ben 50 opere provenienti dal prestigioso Museo Kröller-Müller di Otterlo - che custodisce uno dei più grandi patrimoni delle opere di Van Gogh - e tante testimonianze biografiche, ne ricostruisce la vicenda umana e artistica, per celebrarne la grandezza universale.
Un percorso espositivo dal filo conduttore cronologico e che fa riferimento ai periodi e ai luoghi dove il pittore visse: da quello olandese, al soggiorno parigino, a quello ad Arles, fino a St. Remy e Auvers-Sur-Oise, dove mise fine alla sua tormentata vita.
Dall’appassionato rapporto con gli scuri paesaggi della giovinezza allo studio sacrale del lavoro della terra scaturiscono figure che agiscono in una severa quotidianità come il seminatore, i raccoglitori di patate, i tessitori, i boscaioli, le donne intente a mansioni domestiche o affaticate a trasportare sacchi di carbone o a scavare il terreno; atteggiamenti di goffa dolcezza, espressività dei volti, la fatica intesa come ineluttabile destino.
Tutte queste sono espressione della grandezza e dell’intenso rapporto con la verità del mondo di Van Gogh.
Particolare enfasi è data al periodo del soggiorno parigino in cui Van Gogh si dedica a un’accurata ricerca del colore sulla scia impressionista e a una nuova libertà nella scelta dei soggetti, con la conquista di un linguaggio più immediato e cromaticamente vibrante.
Si rafforza anche il suo interesse per la fisionomia umana, determinante anche nella realizzazione di una numerosa serie di autoritratti, volontà di lasciare una traccia di sé e la convinzione di aver acquisito nell’esperienza tecnica una fecondità ben maggiore rispetto al passato.
È di questo periodo l’Autoritratto a fondo azzurro con tocchi verdi del 1887, presente in mostra, dove l’immagine dell’artista si staglia di tre quarti, lo sguardo penetrante rivolto allo spettatore mostra un’insolita fierezza, non sempre evidente nelle complesse corde dell’arte di Van Gogh. I rapidi colpi di pennello, i tratti di colore steso l’uno accanto all’altro danno notizia della capacità di penetrare attraverso l’immagine un’idea di sé tumultuosa, di una sgomentante complessità.
L’immersione nella luce e nel calore del sud, a partire dal 1887, genera aperture ancora maggiori verso eccessi cromatici e il cromatismo e la forza del tratto si riflettono nella resa della natura. Ecco quindi che torna l’immagine de Il Seminatore realizzato ad Arles nel giugno 1888, con la quale Van Gogh avverte che si può giungere a una tale sfera espressiva solo attraverso un uso metafisico del colore.
E così Il giardino dell’ospedale a Saint-Rémy (1889) assume l’aspetto di un intricato tumulto, mentre lo scoscendimento di un Burrone (1889) sembra inghiottire ogni speranza e la rappresentazione di un Vecchio disperato (1890) diviene immagine di una disperazione fatale.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Con il patrocinio del Ministero della cultura, della Regione Lazio, del Comune di Roma – Assessorato alla Cultura e dell’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi, la mostra è prodotta da Arthemisia, realizzata in collaborazione con il Kröller-Müller Museum di Otterlo ed è curata da Maria Teresa Benedetti e Francesca Villanti.
La mostra vede come main sponsor Aceasponsor Generali Valore Culturaspecial partner Ricolamobility partner Atac e Frecciarossa Treno Ufficialemedia partner Urban Vision ed è consigliata da Sky Arte.
Il catalogo è edito da Skira con saggi a cura di Maria Teresa Benedetti, Marco Di Capua, Mariella Guzzoni e Francesca Villanti.
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PER BAMBINE/I e RAGAZZE/I
 
TEATRO
 
NOVITÁ
 
TITOLO
Ruotalibera Teatro
Presenta
No Cage-Animali senza gabbie. Fiabe, musica e racconti di Animali Liberie Fiabe delle Terre
Reading teatrali
con Valentina Greco, Tommaso Lombardo e Gabriele Traversa
No Cage-Animali senza gabbie. Fiabe, musica e racconti di Animali Liberi” con Valentina Greco, Tommaso Lombardo, Gabriele Traversa e Alessandro Garramone alla chitarra
Regia: Tiziana Lucattini

DOVE e QUANDO
CENTRALE PRENESTE TEATRO - Roma
15 e 16 aprile 2023, dalle 16.30
15 e 16 aprile 2023, dalle 16.30


DETTAGLI
A Centrale Preneste Teatro (Via Alberto da Giussano, 58) ultimo appuntamento di questa stagione della Rassegna Infanzie e adolescenze in gioco 2022/23 con un doppio spettacolo: sabato 15 e domenica 16 aprile alle ore 16.30 sono previste due narrazioni teatrali di Ruotalibera Teatro.
Si comincia sabato 15 con “No Cage-Animali senza gabbie. Fiabe, musica e racconti di Animali Liberi” con Valentina Greco, Tommaso Lombardo, Gabriele Traversa e Alessandro Garramone alla chitarra. Si tratta di uno spettacolo-concerto con protagonisti gli animali e le loro emozioni, le loro paure, le loro astuzie. Animali non antropomorfizzati, ma a cui è restituita la facoltà di esseri intelligenti e senzienti in quanto esseri viventi che hanno diritti e vanno tutelati e rispettati.
Si chiude domenica 16 aprile con “Fiabe delle Terre, racconti di fiabe popolari da tutto il mondo con Valentina Greco, Tommaso Lombardo e Gabriele Traversa. Un viaggio attraverso fiabe popolari scelte da patrimoni culturali diversi. Una volta, quando le donne e gli uomini si raccontavano riuniti attorno al fuoco paure e domande sulla vita e i suoi misteri, le storie rimbalzavano di bocca in bocca e nell’etere. E diventavano arte, l’arte dell’ascolto.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Adatto dai 3 al 10 anni
Il costo del biglietto è per tutti di 6 euro.
 
Acquisto esclusivamente on-line su  www.centraleprenesteteatro.it/calendario-eventi o in biglietteria il giorno dello spettacolo dalle ore 16.00 previa disponibilità dei posti
 
Via Alberto da Giussano, 58 - Roma
 
Prenotazione obbligatoria

 
Via Alberto da Giussano, 58 - Roma
 
Prenotazione obbligatoria
Info: 06 27801063
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ANTICIPAZIONI…
 
TEATRO
 
FOCUS
 
EMIGRANTI
di Massimiliano Bruno e Daniele Trombetti
tratto dall’omonimo testo di Slavomir Mrozek
Con Marco Landola, Andrea Venditti e Francesca Anna Bellucci
Regia di Massimiliano Bruno
Aiuto Regia Daniele Trombetti – Assistenti Regia Dafne Montalbano e Giorgia Remediani
Disegno Luci Matteo Antonucci - Costumi Mara Gentile
Scene Giulia Carnevali - Foto e grafica Andrea Biciocchi
Organizzazione Susan ElSawi
 
OFF/OFF Theatre - R oma
Da giovedì 20 a domenica 23 aprile 2023
ORARI SPETTACOLI: dal martedì al sabato alle ore 21.00, la domenica alle ore 17.00


Da giovedì 20 a domenica 23 aprile 2023, debutta all’OFF/OFF Theatrelo spettacolo “Emigranti”,
diretto da Massimiliano Bruno, scritto insieme a Daniele Trombetti e tratto dal testo originale di Slavomir Mrozek. Protagonisti in scena gli attori Marco Landola,  Andrea Venditti e Francesca Anna Bellucci, diretti dall’autore e regista tra i più apprezzati del panorama cinematografico contemporaneo, di cui Bruno è protagonista con i suoi film.
 
Emigranti di Massimiliano Bruno e Daniele Trombetti è la riscrittura dell’omonimo testo di Slavomir Mrozek, una storia“sotterranea” del 1974. Racconta le vicende di due emigranti Italiani (interpretati da Marco Landola e Andrea Venditti), la notte di capodanno, costretti a condividere una stamberga poco illuminata e attraversata da tubi fognari. Un testo dai dialoghi sarcastici egrotteschi,crudelieaffettuosi,violentiealtruistici;sidelineanoduepersonaggicheracchiudonol'umanità. L'adattamento di Massimiliano Bruno, che ne firma anche la regia, e di Daniele Trombetti, incornicia il testo in quattro epoche diverse, nelle più famose emigrazioni italiane: dalla fine dell'ottocento passando per l'inizio del proibizionismo americano, alla ricostruzione post seconda guerra mondiale, fino ad arrivare negli anni settanta, gli anni di piombo. L'aggiunta di un personaggio femminile (Francesca Anna Bellucci) alla drammaturgia originaleaiutaacontestualizzareiltestoinunadimensionestoricaaccurata, e farà emergere di più lo schiacciante bagaglio di paurecheunemigratocombatteeportaconsédallapropriaterraedallapropriacultura.Untestochesuperalaprovadeltempo.
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