Il 2 luglio scorso a portare il proprio contributo artistico alla manifestazione STRAVILLA! ha pensato Francesco Picciotti per Divisoperzero con il suo Cappuccetto Rosso tutto da ridere ma anche pieno di spunti educativi preziosi da consegnare alle tante famiglie presenti.
Tanto per cominciare dobbiamo ricordare che Francesco Picciotti è un vero fuoriclasse della narrazione. La sua capacità di porre in relazione bambini e azioni sceniche rende tangibile il concetto di coinvolgimento attivo durante il quale lo spettacolo proposto non diventa un mero intrattenimento ma un vero e proprio momento di ricerca collettiva.
Il grande telo nero dal quale sono apparsi i protagonisti della storia ha svolto la duplice funzione di creazione di atmosfera misteriosa e catalizzatore di energia che ha contribuito, con semplicità, a rendere l’insieme piacevole e brioso.
E poi ancora la fantastica commistione fra fiabe e marionette che fanno parte di una storia sociale e culturale che abbiamo il dovere di continuare a promuovere di cui Arlecchino (chiamato in causa anche in questa occasione) è il portabandiera nazionale.
La proposta artistica di Francesco Picciotti e i Divisoperzero è un’opportunità di confronto trasversale per grandi e piccini e quindi probabilità di dialogo costruttivo fra genitori e figli. Chi ha paura dunque del Lupo se sappiamo trovare il modo di sdrammatizzare anche le difficoltà apparentemente più impervie?
LA SCINTILLA
Pensare come i grandi. Immaginare come i più piccoli. Il teatro ci insegna che…
Cappuccetto Rosso di Francesco Picciotti ci aiuta a ribadire questo concetto e ci invita a riscoprire le risate semplici composte dalla purezza e dalla capacità di meraviglia tipiche dei bambini. Il ruolo rivestito dalla fiaba e da tutte le drammaturgie pensate per i bambini, va ben oltre il semplice intrattenimento e costituiscono uno strumento educativo efficace.
I bambini vengono sostenuti nel processo di scoperta del proprio mondo interiore ed emotivo, avvalendosi di una forma giocosa che li aiuta a comprendere i sentimenti, anche quelli più complessi. Essi tendono a riconoscersi ed identificarsi nei protagonisti dei racconti, entrando in contatto con le diverse emozioni sperimentate, imparando a riconoscerle, a nominarle e quindi esprimerle.
Attraverso le fiabe, inoltre, è possibile apprendere nuovi schemi di comportamento più efficaci per rispondere alle varie situazioni cui rapportarsi. Da ciascuna fiaba ogni bambino, può quindi trarre un insegnamento adeguato alla situazione di crescita e di cambiamento, che vive ed affronta in quella specifica fase, può cogliere una propria morale ed un proprio personale insegnamento, utile per risolvere problemi o affrontare conflitti interiori tipici della sua età.
Quindi cari genitori continuate a portare i bambini a teatro!