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giovedì 19 settembre 2024

"FERNANDO BOTERO. La grande mostra" a PALAZZO BONAPARTE la più grande mostra mai realizzata in Italia sull'amatissimo Artista



“La mia ambizione era di essere un pittore, e soltanto un pittore. Ho cominciato a dipingere a  quattordici anni e da allora non c’è stato nulla che sia riuscito a farmi smettere.  
Vivo con una costante fame d’arte. Aspiro a esplorare i problemi fondamentali della pittura.  Non ho mai trovato altro nella vita che mi causi altrettanto piacere.”  
Fernando Botero  

A un anno dalla morte del  maestro colombiano, ritenuto  uno dei pittori più importanti del XX secolo, Arthemisia e Palazzo Bonaparte dedicano a Roma la più grande mostra mai realizzata in Italia su Fernando Botero, artista amatissimo dal grande pubblico internazionale e autore di opere iconiche.  

Con oltre 120 capolavori, la mostra allestita in Capitale a PALAZZO BONAPARTE racconta in modo  eccezionale la grande maestria di Botero nelle varie tecniche artistiche, dalla pittura  alla scultura, ripercorrendo allo stesso tempo il suo intero percorso artistico, un universo esuberante e magico.  

"FERNANDO BOTERO. La grande mostra"  è la prima e più completa mostra di pittura mai realizzata in Italia sul grandissimo artista e si potrà visitare fino al 19 gennaio 2025. 

La mostra, curata da Lina Botero, figlia  dell’artista, e Cristina Carrillo de Albornoz, grande esperta della sua opera, racconta oltre 60 anni di carriera artistica e porpone al pubblico oltre 120 opere tra dipinti, acquerelli, sanguigne, carboncini, sculture e alcuni straordinari inediti,  prestati eccezionalmente solo peressere esposte nelle prestigiose sale di  Palazzo Bonaparte. 
Opere di grandi dimensioni che rappresentano la sontuosa rotondità dello stile di Botero, restituito  con effetti tridimensionali e colori accesi e vibranti. Un universo inventato e poetico completamente  nuovo, che affonda le radici nella sua Colombia. 

La mostra esplora anche la straordinaria relazione tra Botero e l’Italia e si apre con un’opera  importantissima e mai esposta prima: Omaggio a Mantegna (1958). Botero decise di rendere omaggio al maestro italiano dopo il suo viaggio in Italia, l'opera esposta è un prestito straordinario  proveniente da una collezione privata degli Stati Uniti e che, dopo decenni, è stato recentemente  scoperto da Lina Botero tramite Christie’s.  

Non mancheranno le versioni di capolavori della storia dell’arte, come la “Fornarina” di Raffaello, il  celebre dittico dei Montefeltro di Piero della Francesca, i ritratti borghesi di Rubens e “Ritratto dei  coniugi Arnolfini” di Van Eyck fino ad arrivare alle ultime opere che Botero realizzò nel 2023 come il grande acquerello dell'Odalisca.  

Altra opera fondamentale ed inedita e mai esposta al pubblico - perchè da sempre appesa  nello studio parigino di Botero - è una versione dell’infanta da “Las Meninas” di Velázquez,  pittore che Botero copiò durante il suo apprendistato al Prado da giovane studente.

Immancabili le sue iconiche serie coi temi classici e a lui più cari come l’amata America Latina, il circo, la religione, la mitologia, la natura morta e la corrida, quest’ultima forse il tema più  interessante perché interpretato attraverso il filtro della tradizione ispanica molto sentita nell’arte,  da Goya a Picasso.  

Una sala è dedicata, infine, alla più recente sperimentazione del maestro che, dal 2019, dipinse con una nuova tecnica degli acquerelli su tela e in grandi formati: opere quasi diafane, sintesi  dell’opera di una vita, frutto di un approccio delicato ai temi familiari di sempre.  

La mostra racconta in modo eccezionale la grande maestria di Botero nelle varie tecniche artistiche, dalla pittura  alla scultura, ripercorrendo allo stesso tempo il suo intero percorso artistico, un  universo esuberante e magico. 


“Questa è una mostra eccezionale perchè è la prima grande esposizione di pitture dedicata a  Fernando Botero dopo la sua morte. È anche una visione diversa del suo lavoro, che mette in  evidenza la maestria con cui Botero ha lavorato con tecniche diverse nel corso della sua carriera  artistica”, afferma Lina Botero, che conclude: “È un’occasione straordinaria per celebrare il primo  anniversario della morte di mio padre in Italia, un Paese che ha significato molto per lui e per il suo  lavoro”. 

Cristina Carrillo de Albornoz aggiunge: “In Italia, a 20 anni, quando si confrontò con i capolavori  del Rinascimento italiano, in particolare Piero della Francesca, Paolo Uccello e Masaccio, con  forme massicce e colori straordinari, avvenne la sua "metamorfosi". Botero si è sempre interessato  al volume, fin dai suoi inizi, in modo inconsapevole, ma ha capito la sua trascendenza nell’arte  studiando i maestri del Quattrocento italiano.”.

 
Col patrocinio del Ministero della Cultura, della Regione Lazio e del Comune di Roma –  Assessorato alla Cultura, la mostra è prodotta e organizzata da Arthemisia in collaborazione  con la Fernando Botero Foundation e in partnership con la Fondazione Terzo Pilastro  Internazionale e Poema.  
La mostra vede come sponsor Generali Valore Cultura, special partner Ricola, partner Atac Frecciarossa Treno Ufficiale, media partner Urban Vision e la Repubblica, hospitality partner Hotel de Russie e Hotel de la Ville e sponsor tecnico Cantine Ferrari Trento 
Catalogo edito da Moebius.  


www.mostrepalazzobonaparte.it  

www.arthemisia.it 




Immagini a corredo: Botero Bonaparte_Foto di Gianfranco Fortuna per Arthemisia


#siamoinostrisogni