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giovedì 31 ottobre 2024

"I FIGLI DELLA FRETTOLOSA" a cura della compagnia Berardi Casolari. Prosegue il Laboratorio e spettacolo inclusivo dal 5 novembre 2024

 


I Figli della Frettolosa
Testo e regia di Gabriella Casolari e Gianfranco Berardi
Laboratorio e spettacolo
inclusivo che vede il coinvolgimento di ragazze e ragazzi portatori di disabilità
 
-          Il 5-6 - 11-12 – 26 – 27 - 28 novembre laboratorio e spettacolo I FIGLI DELLAFRETTOLOSA presso Teatro Comunale di Crispiano (spettacolo finale il 29 novembre)
-          Dal 8 al 15 novembre 2024 laboratorio e spettacolo I FIGLI DELLA FRETTOLOSA presso Teatro
Comunale Traetta di Bitonto (spettacolo finale il 15 novembre)
Comunale Traetta di Bitonto (spettacolo finale il 15 novembre)
-          Dal 18 al 24 novembre 2024 laboratorio e spettacolo I FIGLI DELLA FRETTOLOSA presso il Teatro
Comunale di Mesagne (spettacolo finale il 24 novembre)
Comunale di Mesagne (spettacolo finale il 24 novembre)

Prosegue il progetto I Figli della Frettolosa a cura della compagnia Berardi Casolari. Un laboratorio inclusivoche vede il coinvolgimento di ragazze e ragazzi portatori di disabilità (in particolare non vedenti, ipovedenti,) e normodotati, per la creazione dello spettacolo I Figli della Frettolosa. L'iniziativa – dopo il primo laboratorio tenutosi a Ruffano (LE), dal 1° all'8 settembre presso la Sala Teatro San Francesco - ha riscosso un rilevante successo con la partecipazione di più di venti persone al laboratorio e una presenza di pubblico che ha fatto registrare il sold out in occasione della restituzione finale dello spettacolo.
Il progetto si inserisce nelle Azioni pilota per il welfare culturale e la valorizzazione dei luoghi di cultura promosse da Regione Puglia, Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio, Teatro Pubblico Pugliese – Consorzio per le Arti e la Cultura e Polo Arti, Cultura e Turismo - P.A.C.T."

Il percorso non è ancora giunto al termine. I prossimi appuntamenti saranno:
-          Il 5-6 - 11-12 - 26- 27 - 28 novembre laboratorio e spettacolo I FIGLI DELLAFRETTOLOSA presso Teatro Comunale di Crispiano (spettacolo finale il 29 novembre)
-          Dal 8al 15 novembre 2024 laboratorio e spettacolo I FIGLI DELLA FRETTOLOSA presso Teatro
Comunale Traetta di Bitonto (spettacolo finale il 15 novembre)
Comunale Traetta di Bitonto (spettacolo finale il 15 novembre)
-          Dal 18 al 24 novembre 2024 laboratorio e spettacolo I FIGLI DELLA FRETTOLOSA presso il Teatro
Comunale di Mesagne (spettacolo finale il 24 novembre)
Comunale di Mesagne (spettacolo finale il 24 novembre)
 
Gianfranco Berardi, attore non vedente, e Gabriella Casolari, regista e attrice, guidano il laboratorio, con il supporto di Ludovico D'Agostino, Alice Faella e Viola Lucio.Le ragazze ei ragazzi partecipanti al laboratorio hanno così la possibilità di costruire il loro percorso laboratoriale, partendo da racconti personali e dalle forti esperienze di vita vissuta, facendo confluire il tutto nella restituzione finale dello spettacoloI Figli della Frettolosa. Un percorso promosso dall’assessora alle Pari Opportunità Angela Rita Bruno e realizzato da ODV Kairòs in collaborazione con BerardiCasolari.
Di piazza in piazza l’indagine si svilupperà e modellerà sugli utenti e gli attori coinvolti, aggiungendo di volta in volta particolarità all’intero percorso. I nuovi elementi amplieranno lo spettro d’azione della ricerca e permetteranno di unire racconti autobiografici a narrazioni del contemporaneo, riflessioni personali a frammenti di grandi classici. In quei giorni si lavorerà a trasferire la partitura fisica (azioni ed immagini) del coro ai nuovi attori della realtà coinvolta e contemporaneamente si indagherà per cercare insieme agli stessi quei racconti in grado di rendere originale ogni volta il percorso, nel tentativo di costruire un’opera tragicomica in cui teatro e vita, finzione e realtà si fondano e confondano, si incontrino e scontrino per portare alla luce la nostra umanità. Il laboratorio è rivolto a persone con diverse disabilità (in particolare non vedenti o ipovedenti), ad attori e allievi attori.
 
Il risultato finale è lo spettacolo I FIGLI DELLA FRETTOLOSA, testo e regia di Gabriella Casolari e Gianfranco Berardi che sono anche protagonisti con Ludovico D'Agostino,ViolaLucio, AliceFaella, Silvia Zarue con il coro di attori non vedenti e ipovedenti nato di volta in volta dal laboratorio su piazza. Lo spettacolo è una produzione Compagnia Berardi Casolari, Fondazione Luzzati Teatro della Tosse, con il sostegno di Teatro dell'Elfo, Sardegna Teatro, Unione Italiana Ciechie Ipovedenti e Istituto dei Ciechi di Milano.
I figli della frettolosa è uno spettacolo che affronta il tema della cecità e del significato più ampio che ha oggi la parola“vedere”. In un mondo ipereccitato dal bombardamento di  immagini e suoni, che sempre più neutralizzano i nostri quali forti,vistaeudito, l'attenzione dell'individuo è sempre più distante dalla vera conoscenza dell’essere, dell’esistenza. Il punto di vista qui è allora quello di un cieco, di chi guarda ma non vede, percependo la realtà circostante in modo differente. La cecità è messa in scena allo stesso tempo come esperienza di vita reale, fisica, e come concezione metaforica, sinonimo di una miopia sociale ed esistenziale che ci riguarda in prima persona. Anchequestavoltala riflessione sul contemporaneo parte dalle esperienze personali di Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari, dall’osservazione e dall’ascolto della realtà che li circonda ma, a differenza dei precedenti lavori, i ciechi in scena questa volta saranno molti. Bastoni bianchi e occhiali scuri, andatura traballante e movimenti timorosi, ma anche ostinazione, entusiasmo, desiderio di rivalsa: un coro di ciechi come emblema di umanità, allegoria di una società smarrita e insicura, mai arrendevole. Uno spettacolo che ha più il sapore di un evento speciale, che integra il lavoro del teatro alla vita della comunità, che mette insieme attori professionisti e cittadini  comuni,vedentio ciechi che siano, che miscela una struttura drammaturgica definita con i vissuti particolari dei diversi partecipanti.
 
Note di Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari
Grazie a questo progetto pilota siamo riusciti a sperimentare ampliare e realizzare un'idea che da tempo avevamo in seno cioè quella di trasformare un progetto, di avviare uno studio che avesse a che fare con la disabilità tout curt e che rendesse il più eterogeneo possibile un percorso che di solito per noi – come compagnia - per questioni personali oltre che poetiche, è specifico sulla cecità. Rispondendo infatti a una necessità sempre maggiore degli ambiti territoriali, soprattutto nei piccoli centri, ci siamo trovati di fronte a una realtà – come nella prima tappa di Ruffano - che chiedeva di rispondere ad una domanda eterogenea per cui quello che era un progetto chiamato i figli della frettolosa, preesistente e che avrebbe prodotto uno spettacolo di comunità utilizzando la cecità fisica dei partecipanti per raccontare la cecità di un popolo, è diventato un percorso dove ogni persona nel proprio stato fisico, psichico, mentale, al di là della propria condizione di disabilità, della vita in comunità o della normalità, ha potuto raccontare il proprio vissuto. L'eterogeneità del gruppo, i 24 ragazzi che sono venuti in scena con noi a Ruffano, avevano disabilità differenti e in alcuni casi, nemmeno lo erano. Questo percorso ci ha permesso di lavorare sul bios, su quell'istinto vitale, quell'essenza che ci rende tutti uguali, quell'impulso che c'è alla base delle masche e di ogni persona, dove veramente siamo tutti generati nella stessa maniera, che tu sia di colore, che tu sia omosessuale, che tu sia cieco, tetraspastico, autistico, minorenne, maggiorenne”.
 

Trailer dello spettacolo
www.youtube.com/watch?v=QDH5hWz6kHI
  
Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari si incontrano nel 2001 durante la produzionedello spettacolo Viaggio di Pulcinella alla ricerca di Giuseppe Verdi, diretto e interpretatoda Marco Manchisi. Da questo incontro nasce una collaborazione che li porta allacreazione dello spettacolo Briganti, che debutta nel maggio 2003, segnando ufficialmentela nascita della Compagnia Berardi Casolari.
Il duo, insieme a numerosi collaboratori, si occupa di produzione, promozione edistribuzione di spettacoli, oltre a offrire percorsi di formazione professionale attraversolaboratori di recitazione, scrittura e messinscena. I lavori della compagnia, riconducibili allacorrente della Nuova Drammaturgia, si distinguono per la loro originalità, mescolandotragedia e comicità, autobiografia e racconti archetipici dei grandi classici, linguaggio poetico e gergo popolare.
 
Tra le principali produzioni della compagnia:
● Briganti (2003), vincitore nella sezione Nuova Drammaturgia al FestivalInternazionale di Lugano.
● Land Lover (2009), Premio ETI – "Nuove Creatività".
● Io provo a volare – omaggio a Domenico Modugno (2010), vincitore del PremioAntonio Landieri come miglior spettacolo del 2010, del Premio Speciale della Giuriae del Primo Premio del Pubblico al JoakimInterFest di Kragujevac (Serbia), enominato come miglior spettacolo straniero al Festival "Teatri del Mondo" (BuenosAires 2018).
● In fondo agli occhi (2013), nominato per la miglior regia al Festival "Teatri delMondo" (Buenos Aires 2018).
● La prima, la migliore (2017), premiato da KLP Teatro con il premio "Last Seen"come miglior spettacolo dell'anno.
● Amleto Take Away (2018), che ha valso a Gianfranco Berardi il Premio Ubu 2018come miglior attore e performer dell'anno.
● I figli della Frettolosa (2019), progetto speciale in collaborazione con l'UnioneItaliana Ciechi e Ipovedenti e l'Istituto dei Ciechi di Milano.
● LidOdissea (2023), sostenuto dal Ministero Italiano della Cultura, con GianfrancoBerardi, Gabriella Casolari, Ludovico D'Agostino e Silvia Zaru.
 
La compagnia porta i propri spettacoli sia in Italia che all’estero, toccando paesi comeFrancia, Argentina, Bolivia, Serbia, Slovenia, Georgia, Svizzera e Romania.
Oltre all’attività teatrale, il duo Berardi-Casolari ha esplorato anche il mondo televisivo eradiofonico. Nel corso degli anni, la compagnia ha pubblicato diversi libri, tra cui:
● Viaggio per amore - dal Deficiente a Land Lover (Ubu Libri, 2010),
● In fondo agli occhi (Editoria&Spettacolo, 2013),
● Vedere o non vedere (CUE Press, 2019).

 
Nel 2019 è stata inoltre pubblicata la traduzione spagnola di Amleto Take Away sullarivista Zibaldone. EstudiosItalianos