“Four minutes twelve secondS” di James Fritz, tradotto
e diretto da Giancarlo Nicoletti, andato in scena al TEATRO BELLI di Roma per la rassegna “Trend
- nuove frontiere della scena britannica”, è un dramma profondamente
coinvolgente, che esplora temi della recente attualità. Revenge porn, potenza
dei social, violenza di genere. Il racconto però è soprattutto un’indagine
spietata sulle relazioni umane e su quella più complessa, esclusiva, ancestrale
di tutti, quella tra genitori e figli.
L’intelligente adattamento di Giancarlo Nicoletti, trasporta il
racconto dai sobborghi inglesi in una periferia urbana del nostro Paese, a
Borgo Nuovo Est, che sembra un luogo che tutti possiamo conoscere. Qui vivono
Diana e David e il loro unico figlio Tommy, su cui i due genitori hanno posto
grandi aspettative: sarà lui a fuggire da Borgonuovo, e lo farà perché è uno
studente modello, con grandi potenzialità.
Il piano perfetto subisce una crepa quando
David deve confessare a Diana che Tommy è stato picchiato da Alfonso Jr, il
fratello della ex fidanzata del figlio, Lara. Guarda caso Alfonso Jr è figlio
di Alfonso Senior, che una ventina d’anni prima, perseguitava David, lì nel
loro quartiere. Diana è incredula, non comprende i motivi di quel pestaggio, subissa
di domande il marito che alla fine è costretto a cedere, a dire la verità.
Sta circolando un video online, un video
di quattro minuti e dodici secondi, in cui Tommy e Lara fanno sesso. E
come se non bastasse sembra che Tommy stia usando violenza su Lara. Diana sulle
prime si schiera apertamente con Tommy, il suo splendido figlio che è ancora un
bambino: è un equivoco, Lara cerca vendetta perché è stata lasciata. Insieme,
Diana e David pianificano strategie per uscire fuori da quella situazione
angosciante. Diana parla con Nick, il migliore amico di Tommy, e poi con Lara.
Da quelle conversazioni però la donna ne esce devastata e dubbiosa, il suo
cuore di madre lotta contro il suo istinto di donna, conducendola verso
un’indagine, un’investigazione serrata, durante la quale sarà costretta a
rivedere tutta la sua esistenza, ponendosi tragiche domande sull’uomo che ha
sposato, e sul figlio che ha cresciuto. Quel figlio, quel Tommy, che rimane
sempre fuori scena.
Un plauso a Chiara Becchimanzi, una Diana che non si arrende, cercando di
dare un senso allo tsunami che ha sconvolto la sua esistenza. Ottimo Claudio Vanni nel ruolo di David, un
padre fragile ancora alla ricerca di sé stesso. Bravissimi i due giovani
comprimari Flavia Lorusso, una Lara
inaspettatamente forte e saggia, e Samuele
Ghiani un tenero e leale Nick.
Attenta la regia di Nicoletti, che conosce
bene i suoi personaggi, nel creare uno spettacolo, sempre teso e emozionante,
amplificando i momenti emotivi, fino all’inaspettato vortice finale.
QUATTRO MINUTI E DODICI SECONDI
di James Fritz
regia e traduzione
Giancarlo Nicoletti
con Chiara
Becchimanzi, Claudio Vanni
Flavia Lorusso,
Samuele Ghiani
scene Alessandro Chiti
aiuto regia Giuditta
Vasile
musiche Mimosa Campironi
disegno luci David
Barittoni
coproduzione Altra
Scena &Goldenart Production
In accordo con Arcadia
e Ricono Ltd su gentile concessione di Berlin Associates Ltd