XII° Stagione Teatrale 2024-2025
CENTRO CULTURALE ARTEMIA
Direttrice Artistica: Maria Paola Canepa
Cari amici, siamo
arrivati all’12° stagione di questa avventura chiamata ARTEMIA ed ancora una
voltaci proponiamo di continuare ad alzare la posta in gioco e presentarvi un
anno pieno di ricche proposte artistiche che coinvolgono importantissime
personalità del mondo dell’arte e della cultura romana, ma non solo.
Sempre più
convinti che l’arte, la cultura e l’amicizia non debbano essere un lusso
riservato ad una stretta nicchia ma “un bene prezioso di prima necessità” e per
tutti, ecco che vi presentiamo la nostra nuova stagione aperta a tutte le
persone che vogliano trovare in Artemia un posto dove la cultura, l’arte e l’amicizia
possano sempre nutrireil proprio animo e spirito.
Ma andiamo per
ordine.
A voi le nostre
già consolidate ed acclamate rassegne:
• 3° edizione di ARTEMIA+Rassegna
Teatrale a tematica LGBTQ,+e da quest’anno dedicata anche a “tutte le
minoranze”, con il patrocinio del Circolo di Cultura
Omosessuale Mario Mieli, prevista per il mese di novembre 2024.Teatro
per abbattere pregiudizi, per difendere ogni diritto, per avvicinare storie
lontane dalle proprie. Per immedesimarsi e rendersi conto che nella diversità e
nell’accettazione di essa, si annida la possibilità di crescitapersonale, culturale
e sociale.
• 9° edizione
della Rassegna di Teatro SperimentaleSPERIMENTARTI
(ex ARTEMIA OFF), prevista per il mese di febbraio 2025
e che ha lo scopo di valorizzare i lavori focalizzati sulla ricerca di nuove
e diverse forme drammaturgiche, lontane dalla scena teatrale tradizionale.
• Durante il mese
di marzo invece sarà la volta della 8° edizione della rassegna che celebra
“l’universo femminile” attraverso il Teatro (e non solo) e che ogni anno è
seguita da più persone riscuotendo un grande successo di pubblico e critica: la
Rassegna Teatrale IL SIPARIO DELLE DONNE.
• Spalmata in due
weekend durante la stagione, ci sarà anche la rassegna dedicata ai bambini e le
bambine.La rassegna teatrale UN TEATRO DA
RAGAZZI è pensata per accendere la passione per
questa arte nelle generazioni future. Un modo di prendersi cura dei nostri
piccoli stimolando la loro sconfinata immaginazione ma anche del Teatro, che ha
sempre bisogno di nuova linfa per continuare ad esistere.
• Infine, visto
che Artemia durante i giorni infrasettimanali, si occupa anche di didattica, sia
in diversi weekend della stagione come più intensamente durante il mese di
giugno 2025, sarà presente nel nostro cartellone anche la Rassegna di Teatro
Amatoriale AmAttori.
Rassegna ispirata al lavoro di tutti gli allievi non professionisti dei corsi
di teatro del Centro Culturale Artemia.
• Anche quest’anno,
nel mese di aprile, non mancherà uno degli eventi più importanti della
stagione, il Festival Nazionale di Corti teatrali –
inCorti da Artemia, che quest’anno arriva alla sua 9°
edizione. Una kermesse che riempie di gioia sia il pubblico comela giuria formata
da professionisti in competenze diverse e di alto livelloma anchegliartisti “professionisti”
che ogni anno ci inviano le loro proposte da tutti gli angoli dello stivale. Un
momento magico ed elettrizzante dove gli stessi Artisti finiscono per “fare il
tifo” per i propri “avversari” stimolati dall’altissimo livello che viene
proposto al pubblico sul nostro palco.
Maria Paola
Canepa
Direttrice
Artistica
CENTRO CULTURALE
ARTEMIA
ARTEMIA+
RASSEGNA TEATRALE DEDICATA ALLE MINORANZE
3° EDIZIONE 2024
• TUNGSTENO – Il musicista di Auschwitz
con Andrea Causapruna
Musica per vivere, musica per morire.
Un recital insolito e struggente, in cui le musiche dal vivo composte da Andrea Causapruna si sposano con le parole taglienti e poetiche di Antonio Mocciola.
Pochi sanno che nei campi di concentramento c'era musica dal vivo. La eseguivano maestri orchestrali, solisti e musicisti internati per i tristemente noti motivi (ebrei, omosessuali, sovversivi) ma che con il loro talento erano stati ingaggiati dalle SS per allietare le giornate di vittime e carnefici. Le loro musiche coprivano le grida dei torturati, e accompagnavano con la grancassa le marce forzate dell'alba e del tramonto.
Tra di loro c'è Davide, ebreo romano musicista e operaio in una fabbrica che trasforma tungsteno in armi. Fa amicizia con una donna che intravede al di là del filo spinato, in una casa costruita proprio accanto al Lager. E questa austera signora tedesca, come in un sogno incredibile, se lo riporta a casa.
Andrea Causapruna suona dal vivo alla chitarra alcuni tra i più intensi brani del suo repertorio, e debutta come attore in un monologo potente e struggente, scritto per lui da Antonio Mocciola. Un viaggio originale e insolito, sospeso tra il dolore e la poesia, leggero e soave come un sogno di libertà, duro e gelido come pietra di tungsteno. Per non dimenticare gli orrori di una guerra che – come un incubo – torna ancora adesso a turbare i nostri sonni.
• BENEDETTA VOGLIA
regia di Miranda Angeli,
con Gemma Costa e Andrea Lami,
Finché Eva non ha colto la mela, non sapeva cosa fosse il peccato. Sapeva solo cosa le piaceva e cosa no, e perché dovrebbe esserci una colpa a provare piacere? Lo stesso vale per Bartolomea, che arriva al convento di Pistoia ben conscia che nessun uomo la toccherà mai: sarebbe peccato, così dicono le Scritture. Ma allora se a toccarla è una donna non c'è colpa, giusto? D'altra parte, come potrebbe non esserci il volere di Dio dietro al piacere così intenso ogni volta che a sfiorarla è la Badessa, Benedetta Carlini. Bartolomea ancora se lo chiede mentre, chiusa nella sua cella, attende che qualcuno, forse un uomo, forse Dio, le spieghi quale sia la sua colpa.
• CALIGULA. EL JUGUETE DE UN LOCO (spettacolo rappresentato in lingua spagnola senza sottotitoli)
Con: Romi Pinto, IvánSteinhardt, Marina Wainer
Produzione: ElVacíoFértilCompañíaTeatral
Come ha fatto e continua a fare fin dalla sua concezione, il teatro restituisce alla realtà un riflesso di cruda verità in tutti i suoi aspetti. ElVacíoFértil è una compagnia che fin dall'inizio è composta da artisti che, anziché voler dare risposte ai problemi della condizione umana, hanno sempre preferito approfondire le domande. Per questo, siamo andati a cercare ispirazione da diverse fonti nel tempo. Per ampliare la domanda sull'abuso rabbioso e spietato del potere nei tempi attuali, abbiamo cercato nella storia. E la storia raccontata da Svetonio, Tacito, Claudio, Livio e altri, ci ha rivelato la necessità di allontanarci dal teatro classico per evitare una distanza che ci collocherebbe in una posizione comoda nel porci domande su questo presente. "Caligola, il giocattolo di un pazzo" utilizza un linguaggio teatrale contemporaneo per cercare di fare ciò che il teatro sa fare meglio: interrogare. Infastidire, per aprire la strada alla riflessione su quanto effettivamente ci sia di differente tra il possesso del potere nell'epoca dell'Impero e quella che viviamo oggi.
Nessuna azione verrà intrapresa senza il consiglio di uno dei tre, nessun abito verrà indossato, nessun cammino verrà intrapreso senza che sia stato suggerito da uno di loro. A poco a poco prenderà gusto per il potere, ma i suoi capricci, lo sperpero sfrenato e la sua crescente empietà ridurranno la sua popolarità. La morte di sua sorella accelera la sua follia. Le sue disposizioni e i suoi capricci non trovano più limiti, la sua crudeltà diventa indiscriminata. Ma curiosamente non saranno né il Senato contro di lui, né il popolo affamato che lo teme, a fermare la sua depredazione. Il suo più grande nemico, il più potente, che lo distruggerà, non sarà altri che la sua stessa follia.
• SOFT WHITE UNDERBELLY
Con: Elena Biagetti, Alessia Ferrero
Un trattato sulla miseria umana, passando per il pop contemporaneo.
SOFT WHITE UNDERBELLY nasce come un progetto fotografico, dedicato ai disagi estremi in cui versano gli abitanti di SkidRow, il quartiere al centro di Los Angeles popolato dai senzatetto. A ciascuno di loro sono dedicate tre interviste che scavano senza pietà nel loro intimo, nelle fragilità che li hanno portati ad esporsi e probabilmente a cancellarsi, come esseri umani: ogni intervista è una richiesta di aiuto, una pretesa di attenzione, un ribadire violento la propria inutilità.
La scelta di metterle in scena e stravolgerle per farle diventare linguaggio meta teatrale è la condivisione necessaria di questo patimento estremo.
La rinascita teatrale, necessaria ed indispensabile dopo la pandemia, aveva bisogno di gesti estremi, di proposte che riflettessero la realtà anziché farne il verso, di contenuti verificabili, di esperienze, anche distruttive; per questo ho rielaborato, con l’aiuto degli interpreti, i vari monologhi tratti da storie realmente accadute, lasciando intravedere, tra le pieghe dell’esibizione, tutta la loro solitudine e disperazione.
Un campionario di urli contro il mondo, un catalogo poco ragionato di malattie mentali indotte, di crepe dell’anima, di necessità, di urli interni.
Perché non c’è niente di meglio, a teatro e nell’arte, della comunicazione perfetta di una urgenza.
• VIVA L’ITALIA
Regia: ROSA MASCIOPINTO
Con ANNA CIANCA
Italia ha sessant’anni, ma ha il candore di una bambina e la saggezza di una vecchia.
Italia ha un ritardo mentale e non si è mai separata da sua madre. Fino a ora. È il 2 giugno. In TV c’è la parata ma il televisore ha smesso di funzionare. La madre, dalla stanza da letto attigua, non le risponde; la porta è chiusa. Ha evidentemente deciso di farla esercitare a essere autonoma. Ma cosa significa essere autonoma? E per quanto tempo si deve esercitare?
La mamma non l’aiuta. Non risponde. E il tempo passa.
Italia cerca di sforzarsi, di resistere, alla solitudine e alla paura. E intanto parla, si racconta, un po’ a se stessa per tenersi compagnia, un po’ alla madre che immagina dietro la porta della sua stanza. Racconta la sua vita fatta di un niente che per lei è tutto, di una vita scandita dai programmi della televisione.
Ma il tempo passa e Italia ha fame. Il frigorifero ormai è vuoto. E la mamma non sembra voler interrompere la prova di autonomia.
Italia comprende alla fine che la porta della stanza di sua madre non si aprirà più. E che se vuole vivere deve uscire di casa. Non è mai uscita di casa da sola. Ma davanti a quella porta chiusa, Italia deve prendere una decisione.
• FABULAE A NATALE
Rassegna teatrale “UN TEATRO DA RAGAZZI”
Con: Valeria D'Angelo, Alessandra Desideri, Nino Sileci e Francesca Vecchiato
Una produzione "Opificio 03"
Lo spettacolo mette in scena la storia dei quattro protagonisti più conosciuti delle favole di Esopo (il grillo, il topo, il nibbio e la volpe) contaminandola con la storia dei musicanti di Brema. I personaggi, infatti, in occasione del loro primo concerto natalizio, attraverso canzoni cantate e suonate interamente dal vivo e tramite vari flashback della loro vita, raccontano di come si sono conosciuti e di come sono riusciti a formare la loro tanto agognata band musicale.
RASSEGNA DI TEATRO SPERIMENTALE
9° EDIZIONE 2025
• SETTANTUNO. L’UOMO DI MERDA
Con: Nello Provenzano
Regia: Riccardo Pisani
Voce fuori campo: Simona Pipolo
Disegno luci: Gaetano Battista
Contributi foto e video: Luca Scarpati
Assistente alla regia: Angela Rosa D’Auria
Produzione Contestualmente Teatro
Con il sostegno del Nuovo Teatro Sanità
Il lavoro parte da una ricerca sui fascismi online attraverso la raccolta di moltissimo materiale che è diventato l’ossatura stessa del testo con tematiche che spaziano dal razzismo, all’omofobia, alla misoginia e ad ogni forma di feroce intolleranza.
In scena Flaviano (Flavio) un maschio bianco di quarant’anni che in qualche modo incarna tutte queste istanze e che conduce una vita all’insegna dell’odio. Lo spettacolo affronta la tematica del fascismo in tutte le sue declinazioni e rispecchia la banalità del male. Flaviano incita all’odio e lo fa online in dei video dove è mascherato e nei quali incita i suoi followers a farsi giustizia da soli.
Ribaltare il punto narrativo è una provocazione che restituiamo in scena per invitare lo spettatore a non assuefarsi mai a certe dinamiche.
• IL PAESE DOVE NON SI MUORE MAI
Rassegna teatrale “UN TEATRO DA RAGAZZI”
Con: Lorenzo De Santis, Nino Sileci, Silvia Ponzo e Francesca Vecchiato
Una produzione "Opificio 03"
“Il Paese dove non si muore mai“ è il titolo di una delle fiabe contenute nella celebre raccolta “Fiabe Italiane" di Italo Calvino. L’idea della messa in scena pensata dalla Compagnia Opificio03 vuole rispecchiare la natura stessa del libro: restituire la diversità dei racconti delle regioni d’Italia. La cornice del mercato dove si ambientano le vicende è solo un pretesto per far nascere storie, racconti, canti e balli della tradizione popolare italiana, sempre più dimenticata e quasi mai conosciuta dalle più giovani fasce d’età. Nasce così l’esigenza di riscoprire un passato comune donandogli nuova veste: una forma di spettacolo tout public, adatto ai piccoli ma anche ai più grandi, che porta in scena il teatro della fiera attraverso diversi espedienti teatrali come ombre, musica dal vivo, tecnicismi fisici e attoriali, atti all’interpretazione e alla costruzione di un vero e proprio teatro di burattini, dove gli attori si trasformano in burattinai che muoveranno, per l’appunto, i burattini-umani.
• RADICI
La tematica affrontata nell'opera è la "diversità", per raccontarla viene utilizzato un punto di vista estremo, tipico di un periodo storico in cui il diverso è stato oggetto di ghettizzazione, deportazione e sterminio. Attraverso una serie di monologhi riaffiorano frammenti di vita dimenticati: un viaggio intimo e storico che esplora il vissuto di tre uomini, tre storie collegate tra loro:
• Un uomo che si racconta senza vergogna.
• Un pugile originale, dal talento unico e dalla vitalità di fuoco.
• Un ragazzo che è stanco di stare da solo.
• RICCARDO IL SOVRANO
In Scena: Georgia de’ Conno, Eugenio Delli Veneri e Pier Paolo Palma
Red Roger Teatro
Contraddittorio, enigmatico, irrequieto, geniale.
Imperatore del porno, imprenditore del mercato a luci rosse, uomo dei servizi segreti, imputato nelle aule di tribunale.
Riccardo Schicchi è la mente dietro Moana Pozzi e Ilona Staller, ma soprattutto è la scintilla che ha rivoluzionato il senso del pudore degli italiani, offendendo continuamente quell’articolo del codice penale tanto caro a bigotti e ipocriti fustigatori.
Nel tratteggiarne i confini, le ascese e le cadute, non c’è traccia di una voglia di approvazione, ma si intravede un orizzonte di libertà.
Schicchi è stato Porno per il cinema, Porno per il mercato dell’home video, porno per le linee telefoniche, Porno per gli scranni del Parlamento italiano.
E mentre le grandi produzioni cinematografiche si affannano a raccontare vita e morte delle sue creature, sapendo bene quanto venda (ancora) il pruriginoso, a noi interessa narrare il viaggio unico di un fotografo con tante luci e molte ombre.
RASSEGNA DI TEATRO A TEMATICA UNIVERSO FEMMINILE
8° EDIZIONE 2025
• QUE SERÀ?
Testo e regia di Alessia Ferrero
Con: Elena Biagetti, Alessia Ferrero e Leonardo Zarra
Oltre ad essere un frammento di frase di una delle canzoni più iconiche di Doris Day, “Que sera?” è l’interrogativo persistente che aleggia nella pasticceria dove, prima dell’apertura, all’alba, due giovani spose sull’orlo di una crisi esistenziale, si incontrano per caso e si interrogano abboffandosi di frullati e panna montata. Entrambe devono sposarsi il giorno dopo, entrambe sono in crisi, entrambe adorano i frullati. Decidono di occupare il locale, dove un povero inserviente inerme tenta, nel frattempo, di prepararlo per l’apertura. Concede loro un’ora di tempo, un’ora per le due spose per aprirsi, confrontarsi, svelare i reciproci dubbi e problemi nel rapporto con la figura maschile; un’ora per sviscerare questioni irrisolte e per scoprirsi sorprendentemente molto legate e complici. Un incontro dovuto a un’incredibile coincidenza sembra essere il punto di svolta delle vite delle due giovani. Riusciranno gli zuccheri e l’inserviente, ormai coinvolto e affezionato alla vicenda, a dar ristoro alle spose fuggitive e permettere loro di capire “Que sera?”
• LA PARRUCCHIERA DELL’IMPERATRICE
di FRANCA DE ANGELIS
con PATRIZIA BERNARDINI e con Giovanni Sansonetti
regia CHRISTIAN ANGELI
luci MASSIMILIANO MAGGI
Sissi e Fanny. La principessa e la parrucchiera. La padrona e la serva.
Due donne diverse nel destino e nelle ambizioni, ma accomunate da una stessa condizione esistenziale di infelicità, si raccontano in un gioco di specchi in cui di volta in volta si scambiano i ruoli di vittima e carnefice, fino all’epilogo in cui una delle due soccomberà. Ma quale delle due, non è scontato.
L’imperatrice d’Austria e la sua umile ma ambiziosa parrucchiera si rivelano in fondo entrambe vittime di un mondo dominato dagli uomini, in cui a loro, donne, è consentito solo di vagheggiare il destino che vorrebbero, e non di costruirlo.
Lo spazio teatrale del Centro Culturale Artemia diventa un’arena dove il pubblico accerchia i due interpreti, un’attrice e un attore. Infatti in questo allestimento Patrizia Bernardini dà corpo e voce a Fanny e Sissi, mentre Giovanni Sansonetti a un uomo che dall’inizio alla fine accompagna i due personaggi femminili in un percorso di iniziazione alla vita.
• BELLA DA MORIRE
Con Carmen Tejedera
Regia Giorgia Filanti
Questa è la storia di Anna, una dead men make up.
Anna trucca i morti e lavora in un'agenzia di pompe funebri ma non si è trovata per caso nel "mondo dei morti"; Anna ha scelto questo mestiere perché forse disillusa e spaventata dai vivi.
Un racconto amaro e al contempo ironico che affronta il tema della morte come liberazione e distacco, a volte necessario; Anna "rinasce" e si sente viva proprio trai i morti, suoi amici, più vicini al suo animo.
• AMAL
Con: Leonardo Cesaroni, Negar Mojaddad, Paolo Sangiorgio e Virginia Sisti
Colettivo "Lidi Precari"
Come si vive sapendo che il proprio compito nella vita è diventare un martire?Come dormi quando il suono degli aerei che minacciano la tua infanzia ti fanno da ninna nanna?Quando è stata l'ultima volta che ti sei sentita viva?Quando è stata l'ultima volta che hai scelto il tuo bene e non quello della tua famiglia?
Perché ad ogni domanda che faccio la risposta è sempre un versetto del Corano? o un pezzo di un discorso politico? o entrambi. Perché mi hai lasciata sola?
Amal è il ripercorrere una storia dall'aria sabbiosa che ci sembra inarrivabile.E' l'avvicinare un mondo lontano per prendercisi una tazza di tè.Amal è la madre, il genero, la sorella e la cugina.E' il rimbalzarsi tra una storia realmente accaduta e una storia che si consuma dietro gli schermi dei nostri telefoni, dei nostri telegiornali.
Amal è il Libano, il lutto, una sorella abbandonata, una figlia che viene chiamata a vestirsi di un ruolo non voluto, un capo politico, il cibo, le risate, la guerra, l'amore. Amal è un dialogo aperto tra palco e platea, un dialogo tra storia e realtà, tra presente e passato, la possibilità per una sera di dimenticare noi stessi ed ascoltare un canto lontano.
• MATERIALE UMANO
Susanna, Irene, Graham e Soraya. Quattro persone, quattro storie, un’alternanza di convinzioni e fragilità.
La società è immaginata come un grande magazzino che assegna etichette, cataloga e all’occorrenza archivia.
Le quattro vite sono relegate in una condizione di solitudine, inscatolate come se fossero un prodotto finito, intrappolate da sempre in una condizione da cui non riescono o forse non vogliono uscire.
• INCORTI DA ARTEMIA - FESTIVAL NAZIONALE DI CORTI TEATRALI
9° edizione 2025
Per il 9° anno il Centro Culturale Artemia di Roma torna a presentare il suo Festival Nazionale di Corti Teatrali, dedicato ad artisti e gruppi operanti nel territorio nazionale italiano.
La finalità del festival è di dare visibilità e spazio a tutti coloro che nel nostro paese s’impegnano nella ricerca di nuove proposte drammaturgiche, offrendo l’occasione della messa in scena del proprio spettacolo e del confronto con il pubblico ed esperti del settore.
Alla giuria sarà assegnato il compito di scegliere la Migliore Attrice ed il Miglior Attore, il Miglior Testo Originale ed il Miglior Spettacolo al cui artista o gruppo realizzatore sarà assegnato un premio del valore di €500,00 ma anche la partecipazione alla stagione teatrale 2025/26 del Centro Culturale Artemia di Roma, e del Teatro Serra di Napoli, con un lavoro di normale durata.
• SPETTACOLO VINCITORE DEL “PREMIO SERRA CAMPI FLEGREI 2024”
CONCORSO TEATRALE PER AUTORI, ATTORI E REGISTI.
Lo spettacolo vincitore del PREMIO SERRA CAMPI FLEGREI 2023, sarà decretato a Napoli a ottobre 2024 ed in accordo/partnership con il Teatro Serra di Napoli, parteciperà alla stagione teatrale Artemia, mentre il vincitore del nostro Festival “InCorti da Artemia” 2024, come da regolamento, sarà inserito nella stagione teatrale 2024/2025 del Teatro Serra in trasferta a Napoli.
• MONEY MONEYMONEY
Spettacolo / Premio vincitore “Premio del Pubblico” InCorti da Artemia - 8° edizione 2024
"Soldi, soldi, soldi. Nel mondo dei ricchi splende sempre il sole. Soldi, soldi, soldi. È un mondo di uomini ricchi… e io volevo solo farne parte. Ho letto che i risultati di carriera sono condizionati in modo determinante non solo da produttività e competenze, ma anche da caratteristiche fortemente legate al genere: gli uomini sono più competitivi, sicuri di sé, pronti a fronteggiare la paura del fallimento e motivati al successo; le donne più coscienziose e altruiste. Ho deciso di essere uomo anch’io. Giocare secondo le loro regole. Niente più Pretty Woman, Wall Street è il mio nuovo film preferito. Non dovevo farlo. Se avessi avuto il coraggio di tener loro testa rimanendo donna e me stessa, forse avrei vinto.” Money MoneyMoney è il racconto frizzante e tragicomico di una donna che fa il più fatale degli errori: finge di essere chi non è per poter finalmente essere se stessa. Un controsenso? Forse… ma lo si fa più spesso di quel che si creda…
• LE CLEMENTI (tratto dal corto “L’IMMACOLATA”)
Spettacolo / Premio vincitore “Miglior Spettacolo” e “Miglior Testo” InCorti da Artemia - 8° edizione 2024
interpretato dalla compagnia Hirondelle
"Le clementi" è una trilogia incentrata sul ruolo della donna all'interno delle sacre scritture. Pura, casta, immonda, peccaminosa, santa: la donna nella bibbia è da sempre un corpo nudo, su cui le dita degli uomini hanno scarabocchiato eterni aggettivi. Di questa "condanna" aggettivale vuole raccontare l'opera, dell'obbligatorio oscillare tra l'essere "santa" e "puttana" – o Vergine col velo bianco, o un'Eva nuda che mangia una mela; del disprezzo e della beatificazione, due facce della stessa medaglia, due lati della stessa pietra tonda, adatta alla lapidazione.
Il progetto consta di tre corti, uniti da una cornice narrativa in cui è la Bibbia a prendere parola, a raccontarsi con voce di carta.
Tra i corti in scena, L'immacolata, che è stato già premiato come "Miglior spettacolo" alla rassegna "Golden Crown" indetta da MaxArt&Co, a Marzo 2024 e come "Miglior testo" e "Miglior spettacolo" alla rassegna inCorti di Artemia ad Aprile 2024. Il corto ha come protagonista una donna, una figlia, che affronta il suo senso di colpa al cospetto di sua madre, la Madonna. Ad interpretarla, sul palco, un uomo dall'aspetto tetro, una matrona partenopea abbandonata da sua figlia. Tema principale è il peccato carnale, la spontaneità del suo manifestarsi, la difficoltà di perdonare una verginità mancata.
“SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE, NEL REGNO DI ARTEMIA.”
Tutti i martedì dalle 19 alle 22
La lezione di prova gratuita è prevista martedì2 ottobre 2024
Conduce CHRISTIAN ANGELI
CURSO DE CONVERSACIÓN EN ESPAÑOL
Tutti i martedì dalle 16.45 alle 18.45
La lezione di prova gratuita è prevista martedì 2 ottobre 2024
Conduce MARIA PAOLA CANEPA
Tutti i martedì dalle 19.30 alle 21.30
La lezione di prova gratuita è prevista per martedì 2 ottobre 2024
Conduce: MARIANNA MENGA
Tutti i mercoledì dalle 16.45 alle 18
Lezione di prova gratuita e inizio corso: mercoledì 3 ottobre 2024
Conduce: DAVID PIETRONI
Assistente: MARIA PAOLA CANEPA
Tutti i mercoledì dalle 19 alle 21
La lezione di prova gratuita è prevista mercoledì3 ottobre 2024
Conduce: ALEJANDRO ANGELINI
Laboratorio intermedi: Tutti i mercoledì dalle 20 alle 22
La lezione di prova gratuita è prevista mercoledì 3 ottobre 2024
Laboratorio principianti: Tutti i giovedì dalle 21 alle 23
La lezione di prova gratuita è prevista giovedì 4 ottobre 2024
Conduce: DAVID PIETRONI
Tutti i giovedì dalle 18 alle 20
La lezione di prova gratuita è prevista giovedì 4 ottobre 2024
Conduce: CRISTINA BIASINI
TALLER DE TEATRO EN ESPAÑOL
Tutti i giovedì dalle 19 alle 21
La lezione di prova gratuita è prevista giovedì 4 ottobre 2024
Conducono: EMILIANO METALLI & ELISA CILIA
1 sabato al mese dalle 10 alle 17
Calendario lezioni da definire. Inizio nel mese di novembre 2024
Conduce: FRANCA DEL VECCHIO
Via Amilcare Cucchini, 38
00149 Roma
www.centroculturaleartemia.org
Media Partner: Kirolandia
----
Kirolandia
#siamoinostrisogni