autrice: Mirella Angelelli (MireKira)
Ad un anno dalla morte di FERNANDO
BOTERO impareggiabile e originale artista, Arthemisia e Palazzo Bonaparte presentano al
pubblico una mostra eccezionale ricca di capolavori editi e inediti, la figlia
del grandissimo artista Lina Botero insieme a
Cristina Carrillo de Albornoz ne sono le autorevoli curatrici.
“Fernando Botero. La grande mostra”, visitabile ancora
fino al 19 gennaio 2025 a Palazzo Bonaparte di ROMA è una rassegna
di opere d’arte particolarmente ricca che si sviluppa in undici sezioni che
abbracciano tutte le esperienze narrative dell'artista colombiano, che parla del reale pur
non essendo realista e dona alle sue pitture e sculture quella positività,
energia e opulenza che suscitano piacere e sensualità.
Figlio dell'arte colombiana, Fernando Botero plasma e arricchisce le sue radici e la sua poetica nella tradizione culturale europea, ma soprattutto è l'Italia del Rinascimento che ne folgora la fantasia. La libertà e la genialità dell'uomo, nella ricerca solitaria di nuove proporzioni e forme, creano audaci elementi innovativi, volti, corpi, oggetti, animali che a partire dal 1956, dopo l'involontaria realizzazione di un mandolino tozzo e allargato, iniziano ad ingrossarsi e deformarsi a dismisura e la loro esposizione suscita subito entusiasmo nel pubblico di tutto il mondo.
Il percorso espositivo, nelle
bellissime sale del Palazzo Bonaparte,
documenta questo stile originale e unico e permette di scoprire i mondi che hanno
ispirato Botero: la corrida, il circo, la religione, la condanna della violenza
nel suo paese, le nature morte, gli animali, il meraviglioso mondo femminile, i
balli tradizionali, tutta la vita in questa ricchissima mostra è rappresentata
nelle sue accezioni più libere e positive.
Botero inoltre guarda con l'occhio attento del critico anche la turbolenta vita politica della sua terra
donandoci quadri drammatici, varie opere esposte ne sono la testimonianza, tra queste emerge, senza alcun dubbio, il cruento realismo de “Il Massacro Delle 20:15” (2004, olio su tela).La ricchezza della rassegna è data
anche da quadri ispirati ai grandi pittori europei. Il primo incontro del
visitatore è con il Mantegna e con l’opera inedita che apre la mostra “Omaggio
a Mantegna” (1958, olio su tela),
una straordinaria rivisitazione degli affreschi della Camera degli Sposi che lo
avevano particolarmente colpito, infatti nel dipinto colori, prospettiva e forma
denotano già le capacità innovative
dell'autore.
Grande ammirazione suscitano
anche “Fornarina, Dopo Raffaello”
(2008, olio su tela) la cui luce splendente che inonda il volto e il
corpo fa da contrasto ad uno sfondo scuro, e l' opera inedita “La
Menina, Dopo Velasquez” ( s.d., olio
su tela), ritrovata nel suo studio parigino, che nei colori sfumati del celeste si presenta con tutto il fascino
della sua grazia.
La mostra è arricchita da
molteplici pannelli esplicativi e un interessante video, inoltre in ogni sala sorprendenti
sculture di Botero di varie dimensioni irretiscono gli spettatori con i loro dolci e accoglienti volumi.
Tutti gli estimatori della
cultura e dell'arte non possono assolutamente perdersi a PALAZZO BONAPARTE di Roma
“Fernando Botero. La grande mostra” aperta ancora fino a
domenica 19 gennaio 2025.