MENU

K-HOME | KIROLANDIA | KIRI | REGOLAMENTO | CONTATTI  | corrente culturale | fridaartes | privacy e cookie | disclaimer
Kirosegnaliamo | Kiroalmanacco | Kirosegnaliamo
K-NEWS | PALCOSCENICO | MUSICA | ARTE | CINEMA | LIBRI | COSTUME/SOCIETA' | SCIENZE/NATURA |FOTO | DISEGNI/PITTURE | RACCONTI | POESIE | VIDEO
IppoKiro PutzoKiro MayaKira ManuKira AttiroKira MireKira VeraKira CeresKira VolpocaKiro Krouge

mercoledì 2 aprile 2014

DORIAN GRAY IL MUSICAL un successo

autore: Andrea Alessio Cavarretta (IppoKiro)  
K-articoli 

Palcoscenico

Recensione critica dello spettacolo musicale DORIAN GRAY IL MUSICAL
regia: Claudia E. Scarpa, musiche: Marco Pupa, liriche: Andrea Cosentino, adattamento: Antonello Coggiatti
Ventinove Marzo Duemilaquattordici, Sala Uno Teatro – Roma


Quando sin dai primi attimi di una rappresentazione qualcosa ti entra dentro, ti sale e quindi ti travolge sino addirittura a trasformarti, quando ti rendi conto che intorno a te gli altri spettatori anche quelli dalla seduta stabile, rigorosa, impassibile e distaccata lentamente si protendono in avanti quasi a cercare di raccogliere tutta l’energia rilasciata da un palco in continuo fermento, per caricarsi di forza verso il grande applauso finale, allora vuol dire che stai assistendo ad un successo.

DORIAN GRAY - IL MUSICAL è uno spettacolo dall’alta riuscita e l’acclamazione finale arriva forte e chiara, sino a durare quel tempo giusto per dire che non solo è stato accolto con consenso ma anche e soprattutto con calore. Questa rappresentazione in musica, canto e parole de “Il ritratto di Dorian Gray” è ricca, energica, potente, la carica passionale che evoca è tale da riuscire ad amplificare ogni elemento della sua accorta messa in scena. La cornice particolare del Sala Uno Teatro, ben scelta e ben utilizzata, concorre ad evidenziarne la sua identità di dramma profondo, tanto che ogni singolo attimo riempie gli spazi nascosti, le alte volte della cripta-teatro in cui si svolge.

L’ emozione, è il cardine intorno alla quale ruota questa rilettura del celeberrimo romanzo di Oscar Wilde, rispetta l’autorevole fonte, ma si permette delle innovazioni che l’attualizzano nella forma, così senza mai tradire l’origine da cui parte, si ridefinisce in uno spettacolo dalla valenza assestante in grado di esistere quasi come fosse opera autonoma. Le scene si avvicendano con ritmo, aprendosi e chiudendosi di continuo,  quali frammenti, paragrafi, parti ben articolate di un’unica narrazione che si compone lentamente per poi convergere nell’epilogo ben rappresentato. I monologhi, i dialoghi, i trittici si elevano spesse volte in momenti corali ben studiati nei loro piani densi di profondità dalla struttura in movimento che porta il pubblico ad entrare completamente nella vicenda secondo una visuale quasi centrica. Il quadro/emblema, catturata da subito l’immagine del protagonista, rimane sempre il fulcro intorno al quale ruota l’identificazione dell’orribile umano senza mai svelarsi completamente.

Claudia E. Scarpa disegna una bella regia dalle continue rotazioni concettuali e materiali che somigliano ad una danza più che a movimento scenico, e gestisce momenti di sorpresa mai utilizzati per più di una volta, eleva il velatino a membrana vitale che racchiude un secondo piano narrativo nascosto,  e fa interagire gli elementi del dramma con capacità e freschezza, immergendoli completamente nelle belle musiche di Marco Pupa, mai ripetitive, cariche di enfasi, adeguate ad ogni singola parte, serrate e nell’incedere segnate anche da leggere “distorsioni” che le rendono vive. Le liriche di Andrea Cosentino sono energiche ed aperte tanto da farsi ascoltare quasi ad occhi chiusi, l’adattamento del testo di Antonello Coggiatti racconta in modo chiaro e passionale ogni episodio, facendosi esso stesso storia e ripercorrendo in modo evidente anche le famose massime wildiane.

Gli attori in questa struttura ben composta, forse leggermente rallentata nella prima parte, sembrano rigenerarsi di continuo nei loro ruoli in evoluzione lineare sino quasi a moltiplicarsi materialmente in più interpreti.  
Andrea De Majo è un bellissimo Dorian, gioca con capacità nella dualità del suo personaggio, e sottolinea bene i momenti di lievità, di malvagità, di delirio, smarrimento, crisi e cambiamento.
Mariano Riccio con la sua voce profonda svetta altissimo in un’interpretazione fresca e genuina ed incarna perfettamente il ruolo demoniaco di Lord Wotton attualizzandolo sino a permettersi di colorirlo con bella sottile ironia.
Antonia Gualtieri nella parte dell’ingenua Sybil è intangibile ed eterea, quasi evanescente, la sua interpretazione ben elaborata riesce ad essere fermata nella memoria sino all’ultimo momento della vicenda.
Francesco Pupa carico di emotività passionale è molto bravo nella sua resa di James in cerca di vendetta e conferisce potenza quasi violenta a tutto lo spettacolo.
Rosario Gualtieri è in grado di interpretare bene un Basil prima esaltato e poi artista smarrito, incapace di confrontarsi con l’orrido da lui stesso creato.

Le scene di Angelo Gallo rappresentano perfettamente il concetto di magnificente decadenza interiore ed esteriore che incede costantemente in tutto l’andamento del dramma, Giovanni Giudice, artefice del disegno luci, riesce ad elaborare, in un contesto molto difficile, delle prospettive che coprono l’intero spazio allungandosi ed accorciandosi in sfumature ed ombre interpretative, gli abiti di Rosario Gualtieri sottolineano la cura e la raffinatezza di tutto lo spettacolo.

L’ importante supervisione di Giampiero Ingrassia e la direzione di Anna Maria Piva conferiscono completa omogeneità a questo Dorian Gray in musica, ben costruito sino quell’ultimo gesto speranzoso pronto a raccogliere il meritato clamore finale del pubblico. 

DORIAN GRAY - Il Musical
Liberamente tratto dal romanzo di Oscar Wilde "Il ritratto di Dorian Gray"
Supervisione artistica di Giampiero Ingrassia
Direzione artistica Compagnia delle Stelle Anna Maria Piva
Idea:  Marco Pupa e Antonia Gualtieri
Musiche:  Marco Pupa – Liriche: Andrea Cosentino
Adattamento: Antonello Coggiatti
Regia: Claudia E. Scarpa
Scene: Angelo Gallo
Costumi: Rosario Gualtieri
Luci: Giovanni Giudice
Interpreti/ Personaggi: Andrea De Majo Dorian Gray, Mariano Riccio Lord Henry Wotton,
Rosario Gualtieri Basil Hallward, Antonia Gualtieri Sybil Vane, Francesco Pupa James Vane

-----

La recensione è parte del progetto DORIAN GRAY IL MUSICAL, Kirolandia osserva (18 Marzo-29 Marzo 2014)
Incontro di KIROLANDIA blog di cooperazione dell’omonima corrente culturale 
con lo staff dello spettacolo "DORIAN GRAY - Il Musical”
18 Marzo Jet Lag - 29 Marzo Sala Uno Teatro

Vedi anche:









Se consideri questo post interessante scrivi un commento e/o clicca mi piace!!!