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mercoledì 30 gennaio 2019

ALICE IN WONDERLAND al TEATRO BRANCACCIO, quando fantasia fa rima con acrobazia

Autrice: Raffaella Ceres (CeresKira)




È iniziata lo scorso 25 gennaio al TEATRO BRANCACCIO la magia della versione circense del celebre film del 2010 diretto da Tim Burton per l’occasione rivisitata dal cast del Circus-Theatre ELYSIUM. ALICE IN WORDELAND si presenta come uno spettacolo unico grazie ad un gruppo di trenta atleti acrobati e ballerini professionisti ai quali è affidato l’onirico racconto di una dolcissima Alice non più bimba.

La partecipazione del pubblico viene, fin dall’inizio dello spettacolo, solleticata dall’interazione in platea con il Cappellaio Matto e il Coniglio Bianco che introducono il resto dei protagonisti fra passi di ginnastica, danza e generosi sorrisi.


La struttura dello spettacolo si svela dopo i primi quadri scenografici d’insieme necessari per presentare tutti i protagonisti della fiaba che ci fa rivivere le avventure adolescenziali di Alice, la sua storia d’amore e amicizia con il Cappellaio Matto e la guerra fra la Dama Rossa e la Dama Bianca.

La gente vede la follia nella mia colorata vivacità e non riesce a vedere la pazzia nella loro noiosa normalità!” – il cappellaio matto

Due ore con il naso all’insù fra luci e suoni d’impatto attendono il pubblico in sala, accorso ad applaudire la storia di ALICE IN WONDERLANDe pronto a sospendere il respiro per le acrobazie eccellenti proposte dal Circus-Theatre ELYSIUM, fondato nel 2012. Perfomance, quella proposta in queste settimane al Teatro Brancaccio di Roma, applaudita precedentemente in Ucraina, Russia, Bielorussia, Francia e Cina.

La scelta registica punta alla valorizzazione degli esercizi circensi attraverso una formula che strizza l’occhio agli effetti cinematografici e musicali maggiormente contemporanei rompendo, provocatoriamente, la linea narrativa con la fiaba di Alice.


 LA SCINTILLA
Pensare come i grandi. Immaginare come i più piccoli. Il teatro ci insegna che…



…nella rubrica “Non chiamateci piccoli” era importante inserire uno spettacolo che, oltre a presentare in maniera originale una fiaba nota, potesse porre l’accento sul nuovo elemento che vorrei indagare insieme a voi: saper guardare oltre i nostri limiti.

Gli esercizi ginnici e acrobatici presentati dagli atleti con estrema eleganza possono suscitare nei giovani spettatori un sano desiderio di emulazione. Cos'è indispensabile spiegare loro? Che si può riuscire nelle imprese più incredibili a patto di esercitarsi, impegnarsi e non arrendersi mai. Il valore educativo di ALICE IN WONDERLAND è racchiuso nella simpatia di tutti gli artisti coinvolti nel progetto artistico nato dall’ispirazione di Oleg Apelfed e nel messaggio che le acrobazie proposte veicolano indirettamente: una cosa difficile può apparire facile e viceversa ma, solo l’impegno costante è in grado di farci superare i (pre)concetti sui limiti e sul loro superamento. In qualsiasi campo scegliamo di impiegare le nostre entusiastiche risorse.

Il progetto portato avanti anche grazie a Maria Remneva, direttrice del Circo Nazionale dell’Ucraina ha dunque il pregio di trasformare la fatica in eleganza così come Alice, non più smarrita bambina, riesce a trasformare i suoi sogni in una scelta di vita coraggiosa.


- Raffaella Ceres -
_Kirolandia_