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mercoledì 19 febbraio 2014

UNA RONDINE DAL MESSICO, FRIDA KAHLO racconto di vita a varie tinte


Recensione critica  dello spettacolo teatrale UNA RONDINE DAL MESSICO, FRIDA KAHLO scritto e diretto da Priscilla Giuliacci
Tredici Febbraio Duemilaquattordici, Teatro Trastevere – Roma


In UNA RONDINE DAL MESSICO, FRIDA KAHLO la brava autrice e regista Priscilla Giuliacci trasporta l’attento  pubblico dentro un percorso di vita per raccontare con grande eleganza la storia di una donna che, nonostante tutto, è riuscita sino all’ultimo a volare di fantasia interiore.

Il testo è molto raffinato e ne scaturisce un monologo ricercato che non sfocia mai nel troppo complesso e nel celebrale, la parola è agile, ricca di alternanze ed è in grado di suscitare molteplici sentimenti a varie tinte e gradazioni,  accanto a continue sensazioni e riflessioni.

Il linguaggio mai eccessivo ed aggressivo è contraddistinto da molti tratti poetici ed evocanti tesi a comporre la rappresentazione di una vicenda propria di un’identità in grado di superare le tragicità della vita con grande eroismo.  
Lo sfondo d’ambientazione politico e culturale è ben descritto, il Messico è evocato con racconti che s’inseriscono, visivamente e sensorialmente, rimandi che non interrompono la narrazione individuale e ne diventano parte integrante.
Tutto confluisce nella ricerca dell’esposizione il più possibile completa di questa complessa vicenda in cui sono tanti gli incontri a segnare le brusche svolte e le tormentate metamorfosi, gli amori, le perdite, le malattie, i dolori,  e molti i rifuggi tra cui soprattutto l’arte, quella pittura in cui la stessa Frida Kahlo immortala se stessa in forme interiori ed esteriori.


Avvolta in una scenografia ben studiata, costruita in modo semplice ma efficace, dove si aprano continui spazi emblematici, sin dalle primissime battute la carismatica interprete Maria Grazia Adamo cattura gli spettatori con il suo racconto colloquiale di eventi densi di contenuto.

Molti gli espedienti per una messa in scena mai monotona ed in continua minimale evoluzione, un utilizzo delle immagini, proiettate come segni tangibili di un percorso, e specchi che permettono punti di vista ulteriori, luci di candele, fuochi che accentuano argomentazioni convergenti  nel rosso del sangue che scivola via da un corpo completamente lacerato dentro e fuori.

Forse in questa rappresentazione manca un unico momento più forte che possa coinvolgere definitivamente il pubblico e qualche contrasto leggermente più marcato.

Veramente eccellenti le musiche di Fabiana Galasso ed Andrea Mastromattei, che arricchiscono tutto il monologo sino ad essere in grado di trasportare definitivamente il pubblico nella vicenda narrata.

E poi, quando si esce, nel foyer altre fotografie che sembrano voler riportare, per un attimo ancora, dentro questa storia appena vissuta...

UNA RONDINE DAL MESSICO, FRIDA KAHLO
Autore: Priscilla Giuliacci Regia: Priscilla Giuliacci
Interprete: Maria Grazia Adamo
Musiche: Fabiana Galasso, Andrea Mastromattei
Disegno luci:  Pietro Frascardo
Scenografia: Ilaria Rezzi, Priscilla Giuliacci, Alessandro Giuliacci
Mostra fotografica a cura di Giovanni Stella

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