Recensione critica dello spettacolo teatrale UNA RONDINE DAL
MESSICO, FRIDA KAHLO scritto e diretto da Priscilla Giuliacci
Tredici Febbraio Duemilaquattordici,
Teatro Trastevere – Roma
In UNA RONDINE DAL MESSICO, FRIDA KAHLO la brava autrice e regista Priscilla Giuliacci trasporta l’attento pubblico dentro un percorso di vita per
raccontare con grande eleganza la storia di una donna che, nonostante tutto, è
riuscita sino all’ultimo a volare di fantasia interiore.
Il testo è molto raffinato e ne scaturisce un monologo ricercato che non
sfocia mai nel troppo complesso e nel celebrale, la parola è agile, ricca di
alternanze ed è in grado di suscitare molteplici sentimenti a varie tinte e
gradazioni, accanto a continue
sensazioni e riflessioni.
Il linguaggio mai eccessivo ed aggressivo è contraddistinto da molti tratti
poetici ed evocanti tesi a comporre la rappresentazione di una vicenda propria
di un’identità in grado di superare le tragicità della vita con grande
eroismo.
Lo sfondo d’ambientazione politico e culturale è ben descritto, il Messico
è evocato con racconti che s’inseriscono, visivamente e sensorialmente, rimandi
che non interrompono la narrazione individuale e ne diventano parte integrante.
Tutto confluisce nella ricerca dell’esposizione il più possibile completa
di questa complessa vicenda in cui sono tanti gli incontri a segnare le brusche
svolte e le tormentate metamorfosi, gli amori, le perdite, le malattie, i
dolori, e molti i rifuggi tra cui
soprattutto l’arte, quella pittura in cui la stessa Frida Kahlo immortala se
stessa in forme interiori ed esteriori.
Avvolta in una scenografia ben studiata, costruita in modo semplice ma
efficace, dove si aprano continui spazi emblematici, sin dalle primissime
battute la carismatica interprete Maria
Grazia Adamo cattura gli spettatori con il suo racconto colloquiale di
eventi densi di contenuto.
Molti gli espedienti per una messa in scena mai monotona ed in continua
minimale evoluzione, un utilizzo delle immagini, proiettate come segni
tangibili di un percorso, e specchi che permettono punti di vista ulteriori,
luci di candele, fuochi che accentuano argomentazioni convergenti nel rosso del sangue che scivola via da un
corpo completamente lacerato dentro e fuori.
Forse in questa rappresentazione manca un unico momento più forte che possa
coinvolgere definitivamente il pubblico e qualche contrasto leggermente più
marcato.
Veramente
eccellenti le musiche di Fabiana Galasso ed Andrea Mastromattei,
che arricchiscono tutto il monologo sino ad essere in grado di trasportare
definitivamente il pubblico nella vicenda narrata.
E poi, quando si esce, nel foyer altre fotografie che sembrano voler
riportare, per un attimo ancora, dentro questa storia appena vissuta...
UNA RONDINE DAL MESSICO, FRIDA KAHLO
Autore: Priscilla Giuliacci Regia: Priscilla Giuliacci
Interprete: Maria Grazia Adamo
Musiche: Fabiana Galasso, Andrea Mastromattei
Disegno luci: Pietro
Frascardo
Scenografia: Ilaria Rezzi, Priscilla Giuliacci, Alessandro
Giuliacci
Mostra fotografica a cura di Giovanni Stella
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