Kiri, continuano le segnalazioni in Kirolandia blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale.
Per voi, di settimana in settimana, alcuni suggerimenti, piccoli e grandi, sia In che Off, selezionati sulla base delle vostre importanti indicazioni, in pieno kirostile, qualità libera da tutto e da tutti!!!
in PALCOSCENICO
DEBUTTO
“TRE
TERRIERI – LA FATTORIA POLITICA” di Fulvio Maura, Angelo Sateriale e Roberto
di Marco
TEATRO TRASTEVERE - Roma - da Martedi
25 a Domenica 30 Novembre, ore 21.00_dom ore 18.00
Dopo aver vinto il premio Autori nel
cassetto e attori sul comò 2013 al Teatro Lo Spazio con il corto
teatrale Tre Terrieri - La fattoria politica e dopo il successo di
pubblico al Fringe Festival di Roma nel 2014 dove hanno ricevuto una nomination
come “Migliore Drammaturgia”, Roberto
Di Marco, Fulvio Maura e Angelo Sateriale ritornano in scena con l'omonimo
spettacolo La suggestione che plasma e attraversa l’intera pièce è ispirata
alla stessa suggestione che utilizza George Orwell ne “La Fattoria degli animali”. Il
testo, facendo propria l’orwelliana metafora della fattoria come microcosmo che rappresenta il macrocosmo della società,
vuole trasporre in scena l’attuale situazione politica italiana, disperata, grottesca e surreale proprio come
lo spettacolo. La storia si muove intorno alle gesta di tre fratelli che,
avendo vissuto vite parallele attraverso esperienze diverse, si ritrovano, dopo la morte dei genitori, a gestire per la
prima volta insieme la fattoria di famiglia. Da qui litigi, fraintendimenti, trame oscure, risate e prese
in giro si alternano in un testo serrato e pungente.
Lo spettacolo, inserito anche nell' “Abbonamento
per tutti” (http://abbonamentopertutti.com/teatro-trastevere-tre-terrieri-la-fattoria-politica/), viene raccontato
attraverso un dialetto inventato, nuovo, unico, ispirato alle sonorità
del meridione che nella bocca
del più colto dei tre fratelli si fonde, insieme ad un latino maccheronico e
divertente. Un dialetto che, se pur distante da quello parlato dal popolo,
permette al pubblico di coglierne l’essenza. Esattamente come fa la politica
oggi: solo apparentemente
distante dall’uomo della strada, ma in realtà intimamente vicina ai valori di
tanti, troppi italiani.
Autori,
registi, interpreti: Fulvio Maura, Angelo Sateriale e Roberto di Marco-Foto di
scena: Federica Di Benedetto e Centro Sperimentale di Fotografia Adams-Foto di
locandina: Umberto Cesaro-Musiche Originali: Stefano Maura
www.teatrotrastevere.it
DEBUTTO
“VIVA LA GUERRA” di Andrea Bizzarri
TEATRO OROLOGIO – Sala Gassman -
Roma - da Martedi 25 Novembre a Domenica
7 Dicembre, ore
21.15_dom ore 17.45
Debutta,
in prima nazionale, l’ultimo lavoro registico di Andrea Bizzarri
1944. Quattro giovani salgono sulle montagne
laziali per iniziare la loro resistenza. Dall'alto di una vecchia stalla in cui
sono rifugiati, attendono l'arrivo di un treno tedesco carico di armi e
munizioni che, raggiunta Roma, rifornirà gli occupanti, già da mesi impegnati
in un'aspra guerriglia contro gli attivisti partigiani. Il loro compito è far
saltare quel treno, prima che raggiunga la Capitale. Il gruppo è unito, punta
dritto alla meta, ma è giovane. E allora può succedere che la convinzione
traballi, che qualcuno confonda gli ideali politici e pensi che forse si stava
meglio quando si stava peggio. Oppure, che ci si ritrovi ammaliati
dall'inaspettata presenza di una donna, bella, attraente e misteriosa che, di
colpo, cambia tutte le carte in tavola; ricordandoci, alla fine, di essere pur
sempre uomini. Un'opera sulla leggerezza, scritta ed allestita con freschezza
ed energia, per rivivere l'ultima guerra da un'ottica inedita, quella
goliardica e disimpegnata della giovinezza.
Esiste
una storia, per così dire, minore, una storia con la minuscola, popolata da
antieroi, oggetti vecchi e lisi, sapori stantii, discorsi troncati al mezzo,
fra uno sbattipanni e una strillata, parole sospese e sogni repressi; una storia
che chiede, urgentemente, di essere rivissuta. Semplice, senza nomi eccelsi,
priva di quell'aneddotica che tanto piace quando si tirano in ballo i pezzi da
novanta, ma che arriva ancora più diretta all'anima. In fondo, cinque ragazzi,
tutti ventenni, che si ritrovano, nel marzo del 1944, in una stalla, alle prese
con la fabbricazione di una bomba, che nulla ha di un vero e proprio ordigno,
ma che dovrebbe, invece, sabotare un treno tedesco, non hanno nessuna carta in
regola per essere menzionati nei manuali. Eppure, la loro storia, vissuta col
sarcasmo, l'ingenuità e la goliardia della giovinezza, attraverso battute
esilaranti e visi trasognati, punta dritto allo spettatore e lo coinvolge, lo
attira, conducendolo ad un finale inatteso e carico di emozioni. Un tributo
alla leggerezza, questo vuole essere Viva
la guerra!
Andrea Bizzarri
Autore
e regista:
Andrea Bizzarri – Interpreti:Alida Sacoor, Roberto Bagagli, Guido Goitre,
Davide Maria Marucci, Matteo Montaperto -Scene
Sandro Ippolito -Costumi Lucia
Mirabile -Produzione Readarto
Officine artistiche
www.teatrorologio.it
DEBUTTO
DEBUTTO
“ANTIGONE Una guerra civile” di Mirko Di Martino
CASA DELLE CULTURE DI ROMA – Roma - da Giovedi 27 a Domenica 30 Novembre, ore 21.30_dom. ore 18.00
Aprile 1945, in una città dell'Italia del Nord: i fascisti e i tedeschi sono in fuga ovunque, la guerra di liberazione sta finendo, anche se in molte zone si continua a sparare. I partigiani sono riusciti a scacciare i fascisti sotto la guida del valoroso comandante Eteocle, morto in battaglia per mano di suo fratello, il repubblichino Polinice. La carica di governatore della città è stata assegnata al commissario politico Creonte, comunista, il quale, come primo atto della sua amministrazione, dichiara che il corpo del traditore Polinice dovrà essere appeso per i piedi ad un lampione in modo che tutti possano vedere la sua triste fine. E' la giustizia dei partigiani, spietata ma necessaria, soprattutto quando c'è in gioco il futuro della neonata Repubblica, ancora tutta da inventare e progettare.Ma la giovane Antigone, che è stata anche staffetta partigiana, si oppone alla legge dello stato in nome della legge del cuore, che la obbliga a prendersi cura del fratello morto. Antigone cerca allora di seppellire il corpo, ma viene scoperta e arrestata. Il Tribunale speciale militare la condanna alla fucilazione, nonostante gli appelli accorati di Ismene, sorella di Antigone, e soprattutto di Emone, figlio di Creonte e fidanzato di Antigone. Il suo destino è segnato: la guerra non prevede debolezze, le necessità della pace collettiva obbligano al sacrifico delle ragioni dei singoli. I cittadini assistono allo sviluppo della tragedia con reazioni diverse: c'è la partigiana convinta delle motivazioni delle sue scelte, c'è il giovane contadino che combatte per sfuggire all'obbligo di leva, c'è il partigiano deluso dalla piega che sta prendendo il sogno di libertà e democrazia. Su tutto, per tutti, c'è la guerra, dura, crudele, spietata, che condiziona il passato, il presente e il futuro.
Teatro dell’Osso_Autore e regista: Mirko Di Martino- Interpreti: Titti Nuzzolese, Luca Di Tommaso_Scenografie: Alfonso Fraia -Aiuto regia: Laura Cuomo
DEBUTTO
“MILES GLORIOSUS:ovvero morire di uranio impoverito” di Antonello Taurino
TEATRO KOPO’ - Roma – da Venerdi 28 a Domenica
30 Novembre, aperitivo a partire dalle ore 20.00, ore 21.00_dom ore 17.00
"Un
testo ottimo e interessante, ben scritto, e che sorprende per l'intima coerenza
interna. La prova matura d’un drammaturgo: Taurino ha reso comprensibile,
godibile e ironico ciò che fa comodo che resti complicato. Uno spettacolo
importante, da vedere!”. Con
queste parole Franca Rame, nella
prefazione del libro da cui è tratto lo spettacolo, presenta Miles Gloriosus: ovvero morire di uranio
impoverito di Antonello Taurino.
Una storia di
misteri, di morti e di colpe, di malati, tribunali e assurdità. Ma proprio per
questo, chi meglio di due cialtroni può raccontarla? In scena, infatti, due
attori: Antonello Taurino, che ne firma il testo, la regia e la drammaturgia, e
Orazio Attanasio, autore delle musiche. Sul palco l'ironia più feroce e il
dramma della cronaca vera: elementi inscindibilmente intrecciati in un testo
graffiante che, di storie, ne racconta due. Una pagina di storia recente e
sepolta, fatta di verità scomode e responsabilità mai riconosciute. Alla base,
una ricerca approfondita fatta di interviste, studio di testi, sentenze ma
anche minacce, ricevute dagli autori dello spettacolo, intimoriti allo scopo di
non svelare una vicenda accuratamente coperta. È così che nasce uno spettacolo
imperdibile, che racconta con toni leggeri una tragedia dei nostri tempi,
usando la comicità per ridare vita al teatro civile e impegnato.
Due
storie parallele s’intrecciano: quella dei soldati vittime dell'uranio
impoverito di ritorno dalle “missioni di pace” negli anni 90’, lontane dal
clamore retorico del patriottismo nostrano, e quella farsesca ed esilarante di
due teatranti sciamannati, Mimmo e Pasquale che, in un clima quasi clownesco,
cercano idee per il loro nuovo spettacolo di “teatro impegnato, civile!”.
Autore
e regista: Antonello Taurino- Interpreti: Antonello Taurino e Orazio
Attanasio-Musiche: Orazio Attanasio-Costumi: Michela Battista-Produzione: Fondo
Verri
www.teatrokopo.it
DEBUTTO
“SANTA GIOVANNA
DELL’IMMAGINAZIONE” di Silvia Frasson
TEATRO
STUDIO UNO - Roma - da Venerdi 28 a
Domenica 30 Novembre 2014 - ore
21.00_dom ore 18.00
Dopo il successo al Rialto Sant’Ambrogio con I
DissacrAttori del mito, scritto e interpretato insieme ad Alessandro
Waldergan, l’attrice e narratrice immaginifica toscana porta in scena Santa Giovanna dell’immaginazione,
un ‘classico’ del suo repertorio:
«Quella di Giovanna d’Arco è la prima storia
che ho raccontato. La racconto dal 2001, mi è rimasta accanto in tutti questi
anni, lei è l’inizio di tutto, e gli inizi sono importanti, sono indelebili.
Giovanna mi ha aperto una strada, ha fatto luce. E Giovanna è la storia di una
fede e di un dubbio atroce, di una lotta passionale e totale, di chi si è dato
senza domandare perché, di un’ingenuità bella, forte e senza paura. Giovanna è
la mia anima.»
Accompagnato dalla musica dal vivo di Stefania Nanni, il monologo narra la vicenda di Giovanna
d'Arco, analizzata e filtrata attraverso i pensieri e le reazioni possibili dei
protagonisti, ai quali dà corpo l’immaginazione dell’attrice. Alla sua voce si
uniscono quelle di altri, i grandi: R.M. Rilke, Natalia Ginzburg, G. B. Shaw.
Ma l’argomento storico e la sapienza letteraria che s’intrecciano in questo
spettacolo non devono far pensare a un racconto didascalico e serioso.
L’intento è esattamente l’opposto: avvicinare il più possibile il mondo dei
protagonisti allo spettatore e alla sua quotidianità. Per questo occorrono
ironia, facilità, spigliatezza: qualità che Silvia Frasson trasla sia sul piano
drammaturgico sia dell’espressione corporea.
L’autrice, interprete e narratrice porta alla luce qualcosa del personaggio che è ancora dentro di noi, sempre, in qualsiasi epoca. Passa il tempo e le cose cambiano forma, collocazione, destinazione, ma la sostanza delle emozioni resta la stessa.
L’autrice, interprete e narratrice porta alla luce qualcosa del personaggio che è ancora dentro di noi, sempre, in qualsiasi epoca. Passa il tempo e le cose cambiano forma, collocazione, destinazione, ma la sostanza delle emozioni resta la stessa.
Autrice, regista ed interprete: Silvia Frasson - Musiche eseguite dal vivo: Stefania Nanni
DEBUTTO
“GIUFÀ IL MARE E
LE NUVOLE” di Tiziana Lucattini e Fabio Traversa
CENTRALE
PRENESTE TEATRO - Roma - (Per bambini dai 6 ai 10 anni), Domenica 30 Novembre- ore 16.30
Dalla
saga del celebre personaggio della tradizione popolare dell’area del
Mediterraneo nasce un racconto arguto e pieno di speranza. La regia e l’interpretazione sono di
Tiziana Lucattini e Fabio Traversa, gli oggetti scenici sono curati da
Francesco Persico e il disegno luci da Martin Beeretz.
Giufà è
pasticcione, testardo, visionario, bugiardo, eppure è anche sensibile e
intelligente: Giufà è un bambino. Vive con la madre in un perenne, buffo e
tenero conflitto. Sono poveri e la loro casa è una piccola baracca su una
spiaggia di sabbia, una terra di nessuno davanti al mare. Alle loro spalle,
invece, si estende un’indefinita periferia cittadina da cui sono esclusi. Giufà
guarda il mare e sogna, al di là delle onde, un padre sconosciuto e
idealizzato. La condanna a essere
bambino per Giufà e a essere diffidente e brontolona per la madre si ribalta
davanti al mare, davanti alle nuvole, davanti alla possibilità per entrambi di
muoversi, di cambiare e, infine, di crescere.
Compagnia Ruotalibera
Teatro_ Autori, registi e interpreti: Tiziana Lucattini e Fabio
Traversa-Oggetti scenici: Francesco Persico-Disegno luci: Martin Beeretz-Organizzazione e promozione:
Paola Meda e Serena Amidani-Foto di scena: Patrizia Lucattini
--
Spettacolo inerente alla Rassegna Infanzie in gioco 2014/15 del Centrale Preneste Teatro che prosegue sino al 29 Marzo 2015. Per il quarto anno consecutivo il sipario del
teatro si apre per dare spazio a spettacoli dedicati ai più piccoli e alle loro
famiglie. L’iniziativa è organizzata dalla Compagnia Ruotalibera e da Centrale
Preneste Teatro per le nuove generazioni con il sostegno della Regione Lazio -
Direzione Regionale Cultura e Politiche Giovanili e in collaborazione con il
Municipio V di Roma Capitale.
Ogni domenica alle ore 16.30. In cartellone 24 spettacoli con racconti e storie
per grandi e piccini. Alcuni sono proposti dalla Compagnia Ruotalibera, ma tantissimi sono gli ospiti provenienti da Roma e da
tutta Italia. Un cartellone ricco e
variegato che
propone tanti spettacoli
divertenti ed educativi per imparare e crescere in famiglia.
PROSEGUE
“COUPLES” regia di G. Oppedisano
Ashes to Ashes di H. Pinter (traduzione A. Serra)
The Date di G. Oppedisano
TEATRO TORDINONA– Roma
- da
Martedi 18 a Domenica 30 Novembre - ore 21.00, dom ore 18.00
Due atti unici che
ci portano a riflettere sulla vita e la morte; luci e ombre che si lasciano
intravedere, ma che non si svelano mai. Il dubbio, l’enigma è d’obbligo. “Couples-Killers”; chi resta e chi va.
Siamo Noi che scegliamo liberamente
nella vita, o abbiamo sempre delegato ad “altri”
o al “caso” le scelte?
Gli altri, ma chi
sono gli altri, in “ashes to ashes” i
personaggi si rincorrono a identificare l’altro; chi sono realmente, Rebecca e
Devlin, amici, amanti, complici, “altri”.
Gli stessi interrogativi vengono posti nella seconda parte dello spettacolo
con “The date”; è il caso, che
permette l’incontro tra i due protagonisti, Zoe e Lui, (Jack) l’uomo con più identitài? … E perché proprio “Lui” e non un “altro”.
Anime che si incontrano
per poi scontrarsi, semplicemente Couples. Nulla
è buono o cattivo, a renderlo tale è il pensiero di ognuno di noi.
La mente può fare di un inferno un cielo e di un cielo un inferno.“Pensi che Dio
stia affondando nelle sabbie mobili?” A voi le scelte.
Regia: Giuseppe
Oppedisano Interpreti: Vincenzo Crivello, Maurizia Grossi, Giuseppe Oppedisano,
Elena Vettori
www.teatrotordinona.it
PROSEGUE
"MOMIX in ALCHEMY" di Moses Pendleton
A grande richiesta torna a Roma, per la
stagione dell’Accademia Filarmonica Romana al Teatro Olimpico, Alchemy, l’ultima creatura di Moses
Pendleton per la sua compagnia MOMIX.
L’inesauribile
magia della inimitabile compagnia americana di ballerini-illusionisti
ripresenta - dopo il
grande successo e una serie straordinaria di sold out della scorsa stagione - lo spettacolo che tratta dell’arte dell’alchimia e dell’alchimia
dell’arte. Un lavoro pieno di fantasia, di ironia, di bellezza, di mistero,
dedicato al mondo minerale sulla scorta dei maghi alchimisti e ispirato all'eterna ricerca dell'oro,
segreto che vive nel profondo della nostra essenza, rivelato solo dagli uomini
capaci di scrutare il mondo con occhi creativi.
Miscelando le sostanze base nei loro alambicchi e nelle loro fornaci,
gli antichi alchimisti cercavano l’elisir di lunga vita o la formula dell’oro.
E in Alchemy Pendleton svela i segreti dei quattro elementi primordiali –
terra, aria, fuoco, acqua – per creare uno spettacolo che sprigiona arcane
suggestioni e attira il pubblico in una dimensione surreale. Quadri
dominati dal rosso, bianco, nero e oro, i colori alchemici chiave, forze
primordiali e incanti misteriosi attirano lo spettatore in un vortice di
suggestioni alla ricerca dell’armonia come essenza profonda della vita. È l’incantesimo MOMIX con Moses
Pendleton «Mago dei Maghi». Gli alchimisti non lavoravano da soli, evocavano
gli spiriti per essere aiutati nei loro riti segreti. Allo stesso modo si
dispiega il processo creativo di Alchemy, con gli «apprendisti – stregoni»
MOMIX ad assistere e supportare Pendleton nel percorso.
Per questa sua recente avventura,
Pendleton - che nel 2012
l’Accademia Filarmonica Romana ha nominato suo Accademico (primo coreografo ad
essere insignito di tale riconoscimento)- si è
ispirato al racconto di W.B.Yeats “Rosa Alchemica” e, fedele
allo spirito di innovazione che da sempre accompagna la sua celebre
compagnia, ha accostato la costante
ricerca della danza a quella degli "...innumerevoli alchimisti divini, che
lavorassero continuamente a trasformare il piombo in oro, la stanchezza in
estasi, i corpi in anime, la tenebra in Dio; e di fronte alla loro opera
perfetta avvertii il peso della mia condizione di mortale, e invocai a gran
voce, come tanti altri sognatori e letterati di questa nostra età hanno
invocato, la nascita di quella raffinata bellezza spirituale che sola potrebbe
sollevare e rapire anime gravate di tanti sogni. Uno spettacolo da vedere e
rivedere, per non smettere mai di emozionarsi.
MOMIX, DUETTO 2000, LA CENICIENTA,ACCADEMIA FILARMONICA
ROMANA_ Direzione: Moses Pendleton
- Assistenza alla direzione: Cynthia Quinn,
first assistant – altri assistenti: Tsarra Bequette, Dajuan Booker,
Autumn Burnette, Jonathan Bryant, Arron Canfield,Jennifer Chicheportiche, David
Dillow, Simona Di Tucci, Eddy Fernandez, Rory Freeman, Jon Eden, Vincent Harris, Morgan Hulen,
Catherine Jaeger, Jaime Johnson, Jennifer Levy, Elizabeth Loft, Nicole
Loizides, Steven Marshall, Anila Mazhari, Emily McArdle, Danielle McFall, Graci
Meier, Sarah Nachbauer, Quinn Pendleton, Rebecca Rasmussen, Cara Seymour, Matt
Shanbacher, Brian Simerson, Ryan Taylor, Evelyn Toh-Co-direttore Cynthia Quinn -disegno luci Michael Korsch-disegno costumi
Phoebe Katzin, Moses Pendleton e Cynthia Quinn -realizzazione costumi Phoebe
Katzin -assistita da Beryl Taylor, Linda
Durovcova, Kimberly Lombard -proiezioni video Moses Pendleton-montaggio video
Woodrow F. Dick III-collage musicale Moses Pendleton-montaggio musicale Andrew
Hansen-Interpreti: Jerrica Blankenship, Jennifer Chicheportiche, Victoria
Guajardo, Catherine Jaeger, Graci Meier Arron Canfield, Greg DeArmond, Vincent
Harris, Changyong Sung, Ryan Taylor - direttore
tecnico Gianni Melis- Fabrizio Pezzotti direttore di scena
www.teatroolimpico.it
PROSEGUE
“COME
RESTARE VEDOVE SENZA INTACCARELA FEDINA PENALE” di Stella Saccà e Luca Manzi
TEATRO DUE ROMA teatro stabile d'essai - Roma - da Martedi 11 a Domenica 30 Novembre - ore 21.00_dom ore 18.00
“Come restare vedove senza intaccare la fedina penale”, dopo aver
conquistato il pubblico della scorsa stagione, torna in scena al Teatro Due
Roma dall’ 11 al 30 novembre.
Da un’ idea di Stella Saccà, la collaborazione autoriale e registica di uno
degli ideatori della famosa serie tv Boris,
Luca Manzi ci conduce nell’ affascinante e misterioso universo delle relazioni
femminili.
Quattro donne molto diverse tra loro, conosciutesi grazie a Facebook e
accomunate dall’infelicità generata dai loro uomini, si incontrano segretamente
in un garage per organizzare una missione che le renderà finalmente appagate.
Tra incomprensioni, brindisi, litigi e raffinata complicità, le
protagoniste si mettono a nudo confrontandosi sui rispettive vicende
sentimentali e sugli uomini che le hanno ferite. La decisione di coalizzarsi è
estrema; portare a termine l’ambizioso obiettivo: uccidere ognuna l’uomo di
un’altra. Il risultato è rocambolesco e originale.
Associazione culturale gocce di Scena_Autore: Stella Saccà con la collaborazione di Luca Manzi –Regia: Luca Manzi
Interpreti:
Beatrice Aiello, Camilla Bianchini, Serena Bilanceri,
Stella Saccà.
PROSEGUE
“LETTI...FATTI,RIFATTI E STRAFATTI Commedia
brillante” di
A. Mosca
Un
mosaico di scene di vita che ci fa sorridere sull’ambiguo gioco della verità,
scoprendo la delicata ed umanissima illusione dei sentimenti d’amore e mettendo
in evidenza come oggigiorno emerga con estrema chiarezza la crescente fragilità
del sistema-coppia. Probabilmente non c'è soluzione alle contraddizioni della
vita di coppia. Forse, la vera sfida per preservare le relazioni è quella di
riuscire a guardare al rapporto amoroso in tutte le sue sfaccettature, dalle
più amare a quelle più divertenti. Le modalità espressive dello spettacolo sono
frutto della ricerca di una crasi tra lavoro corporeo e parola recitata.
Caratterizzazione principe è il susseguirsi coreografico di movimenti e
figurazioni, nelle quali parola e gesto, così come recitazione ed evoluzione
scenica, si complementano in un innovativo approccio all’interpretazione del
teatro comico-brillante.La suite 723 del Grand Hotel fa da sfondo a questa
commedia composta da tre episodi. Tre storie di sentimenti, di amore, di
relazioni vissute attraverso slanci e brusche frenate, compromessi e gelosie,
verità e falsità, il tutto condito da un'inesauribile ironia e comicità dove
all'occhio critico e a volte cinico dello spettatore si richiede complicità e
comprensione.
Autore
e regista:Alberto Mosca-Interpret: Brunella Caronti, Matteo De Padova, Mario
Focardi, Noemi Giangrande, Jole Macrì, Alberto Mosca, Evelina Nazzari, Gianni
Terenzi-Coreografie: Jole Macr-Scene e luci: Fulvio Ferrara-Audio: Gianluca De
Renzi-Testo e Regia: Alberto Mosca
del
TEATRO con MOSTRA
DEBUTTO
“MOMS
il primo varietà sulla maternita” regia di Ferdinando
Ceriani
di Jill Daum, Linda Carson,
Alison Kelly, Barbara Pollard, Robin Nichol e Deborah Williams
TEATRO BELLI – Roma -
sino a Martedi 25 Novembre a Domenica 14 Dicembre, ore 21.00_dom ore 17.30
Pluripremiato negli Stati Uniti e in Canada, Moms. Il primo varietà sulla maternità è
per la prima volta in scena in Italia. Lo spettacolo è tratto dalla commedia Mom’s the word di Jill Daum, Linda Carson, Alison Kelly,
Barbara Pollard, Robin Nichol e Deborah Williams, sei mamme-attrici che hanno vissuto le agonie e le estasi
della maternità.
Interpretato dalla Compagnia Tacchi Misti con Carla Ferraro, Valentina Martino Ghiglia,
Laura Mazzi, Silvia Siravo e con la regia di
Ferdinando Ceriani, lo spettacolo è un racconto
incredibilmente divertente e profondamente toccante, intimo e graffiante su
cosa vuol dire oggi essere genitori. Quattro attrici affiatatissime, tra
canzoni, balletti e sketch esilaranti, danno voce, corpo e anima a un intreccio
di racconti irriverenti sulla maternità: pannolini, notti insonni, pappette,
biberon, mariti alla disperata ricerca di un momento di intimità, frustrazioni,
pubertà, urla, pianti e tanto, tanto amore per quei piccoli “mostricciattoli”.
Lo spettacolo Moms.
Il primo varietà sulla maternità, al Teatro Belli di Roma dal 25 Novembre
al 14 Dicembre 2014, è
tutto quello che le mamme non hanno mai osato raccontare a nessuno, forse
nemmeno a se stesse.
La
Compagnia Tacchi Misti_Autori: Jill Daum, Linda Carson, Alison Kelly, Barbara Pollard, Robin
Nichol e Deborah Williams-Traduzione: Valentina Martino Ghiglia- Regia: Ferdinando
Ceriani-Interpreti: Carla Ferraro, Valentina Martino Ghiglia, Laura Mazzi,
Silvia Siravo-Testi canzoni: Toni Fornari-Arrangiamenti: Stefano
Fresi-Scena e costumi: Marta Crisolini Malatesta-Assistente alla regia: Flavia
Clari-
Produzione:
L'Albero Teatro Canzone in collaborazione con il Piccolo Teatro degli Instabili
di Assisi
-
MOSTRA
KIDS di Carolina Calabresi e Benedetto Spada
La mostra dedicata ai bambini
e pensata appositamente per l’occasione.
Visitabile dalle ore 19.00 alle ore 21.00, nelle
date in cui è in scena lo spettacolo. www.bennyecarolinaritratti.it
Carolina
Calabresi e Benedetto Spada da oltre dieci anni realizzano ritratti con uno
stile che si ispira all’arte pop, mescolando le loro competenze di decoratori e
designer. Compongono, filtrano ed elaborano digitalmente fotografie e immagini
su sfondi dai colori forti. Le opere vengono poi stampate su grandi tele e
successivamente dipinte e decorate con le tecniche più diverse.
I
protagonisti di questa esposizione pensata per lo spettacolo Moms sono i bambini. I due artisti
partendo dalle foto colorano le loro espressioni, i loro sorrisi, gli abbracci,
insomma quello che nessun genitore vuole scordare.
-
www.teatrobelli.it
sul
CINEMA
PROSEGUE
“LA PAZZA DELLA PORTA ACCANTO” di
Antonietta De Lillo
Film
ritratto di Alda Merini
Mariposa
Cinematografica porta nelle sale italiane il film documentario La pazza della porta accanto, ritratto
di Alda Merini realizzato da Antonietta De Lillo e prodotto da marechiarofilm.
Il
volto di Alda Merini, i dettagli dei suoi occhi e delle sue mani compongono un
ritratto d’artista che non nasconde le contraddizioni delle vita e le opere di
una tra le più importanti figure letterarie del XX secolo, che Mariposa ricorda
a 5 anni dalla sua scomparsa portando in contemporanea in alcune città il
documentario.
Presentata
con successo lo scorso anno al Torino Film Festival, la pellicola offre allo
spettatore uno sguardo inedito su Alda Merini, restituendone con semplicità la
grandezza umana e artistica.
La pazza della porta accanto nasce
da materiale non montato nel primo lavoro che la De Lillo dedica alla Merini (Ogni sedia ha il suo rumore, 1995). A
distanza di 20 anni, grazie alla collaborazione di Rai Cinema, quelle
interviste sono state recuperate in questo ritratto intimo e familiare nel
quale la poetessa ci parla della propria vita oscillando tra pubblico e privato
e soffermandosi sui capitoli più significativi della sua esistenza –
dall’infanzia agli amori, dalla maternità e il rapporto con i figli alla lucida
e toccante riflessione sulla poesia e l’arte.
Data
l’importanza culturale e le tematiche affrontante, il film avrà una
distribuzione in profondità che proseguirà nei prossimi mesi. Tra gli obiettivi
anche le scuole al quale il film verrà proposto quale strumento didattico di
lettura della realtà contemporanea.
Distribuzione:
Mariposa Cinematografica- Produzione Marechiarofilm
Regia: Antonietta
De Lillo
www.marechiarofilm.it
PROSEGUE
“SARA’ UN PAESE” di
Nicola Campiotti
NELLE
SALE ITALIANE da
Giovedi 20 Novembre 2014
Il Comitato Italiano per l’UNICEF sostiene il film per l’alto valore del messaggio
contenuto.
Riconosciuto Film di Interesse Culturale nazionale dal MiBAC
Sulle tracce dell’eroe fenicio Cadmo, cui il mito attribuisce
l’introduzione in Grecia dell’alfabeto, Nicola, trentenne incerto sul futuro, e
il fratello Elia, dieci anni, intraprendono un viaggio in Italia alla ricerca
di un nuovo linguaggio, per ridare alle cose il loro giusto nome e restituire
un senso alle parole. In questo peregrinare, fatto di volti e luoghi, realtà
dolorose e memorie storiche, la strada diventa percorso di formazione e insieme
di esplorazione immaginaria. Al confine tra documentario e finzione, il film
racconta le speranze del Paese che sarà.
TRAILER
Distribuzione Indipendente-Produzione: Indrapur
Cinematografica -Produttore: Sergio
Scapagnini
Regia: Nicola Campiotti-Soggetto: Nicola Campiotti -Sceneggiatura: Nicola Campiotti in collaborazione
con Antonia Paolini-Cast: Elia Saman,
Graziella Marota, Matilde Gardini, Serge Latouche, Sista Bramini, Gianluca
Foresi-Fotografia: Leone Orfeo-Montaggio: Enrica Gatto-Suono: Simone Costantino-Musiche: Stefano Lentini
www.distribuzioneindipendente.it
PROSEGUE
“TRE TOCCHI” di Marco Risi
NELLE
SALE ITALIANE da
Giovedi 13 Novembre 2014
Nel film si intrecciano sei storie. Storie di attori, o
meglio, storie di uomini, con tutte le loro passioni e frustrazioni, gioie e
delusioni, successi e fallimenti. Vite profondamente diverse ma accomunate da
due grandi passioni: il calcio e il lavoro. Ed è tra un allenamento e un
provino che le loro vite continuamente si sfiorano e si incrociano, ci svelano
la loro misera esistenza, fatta ogni tanto anche di successi e momenti di
gloria, ma sicuramente mai di vera, assoluta, felicità.
TRAILER
Distribuzione:
AMBI Pictures Supporto commerciale: Mariposa Cinematografica
Ragia:
Marco Risi. Interpreti: Massimiliano Benvenuto, Leandro Amato, Emiliano Ragno,
Vincenzo De Michele, Antonio Folletto.
http://www.ambipictures.com/
PROSEGUE
“PELO
MALO” di Mariana Rondòn
Vincitore del premio
principale al Festival di San Sebastian 2013 e del premio per la migliore
attrice, per la migliore sceneggiatura, premio Holden e premio dei lettori de
La Stampa al Torino Film Festival 2013.
Junior ha nove anni e ha i “capelli ribelli”.
Li vuole stirare per la foto del suo annuario, come un cantante pop alla moda.
Questo lo mette in contrasto con sua madre, Marta. Più Junior cerca di sembrare
elegante e farsi amare dalla
madre, più lei lo rifiuta, finchè lui si
trova con le spalle al muro, faccia a faccia con una decisione dolorosa.
TRAILER
Distribuzione Cinematografica: Cineclub
Internazionale Distribuzione - Direzione Commerciale: Mariposa Cinematografica
Regia e sceneggiatura:
Mariana Rondón – Interpreti: Samuel Lange, Samantha Castillo.
www.cineclubinternazionale.eu
riguardo
L’ARTE
DEBUTTO
“I BASSIFONDI DEL BAROCCO, la Roma del vizio e
della miseria ” tra arte e letteratura
VISITA GUIDATA condotta
da Annalisa Laghi, Andrea Alessio Cavarretta, Lucia Paolantonio
PER il ciclo INCONTRI artistico-letterari della CITTA' CHE SALE
VILLA MEDICI - Grandes Galeries - Roma - Sabato 29
Novembre, ore
16.45. Appuntamento davanti
all’ingresso principale del museo.
Un
percorso insolito attraverso la visione dei quadri contenuti nelle Grandes
Galeries, intervallando la visita con particolari ed accattivanti letture. Da Bartolomeo Manfredi a Peter Van Laer, da Valentin de Boulogne a Jusepe
de Ribera, pittori diversi tra loro
per provenienza e tradizioni, mettono in scena la Roma degli eccessi delle
taverne, del vizio, delle miserie, delle insidie della notte, del travestitismo
e della sessualità illecita, provocando lo spettatore, traghettandolo dalla
trasgressione più estrema alla meditazione melanconica sulla volubilità della
fortuna e la precarietà della vita. Un incontro artistico-letterario che vi
svelerà completamente l'altro volto della città eterna nella prima metà del
Seicento, anche con l’ascolto delle parole di autori noti e meno conosciuti Miguel de Cervantes Saavedra, Anton Maria Narducci, Alessandro Tassoni,
Jean de La Fontaine ed altri ancora, tutto per farvi immergere
completamente in quel periodo che non è
stato solo la rappresentazione di Roma emblema del papato trionfante, del
"bello ideale", ma la Roma del quotidiano, ritratta e raccontata
"dal naturale"
LA CITTA' CHE SALE_Curatori
della visita: Annalisa Laghi, Andrea Alessio Cavarretta, Lucia Paolantonio
www.lacittachesale.net
PROSEGUE
“I BASSIFONDI DEL BAROCCO. La Roma del vizio
e della miseria” a cura
di Francesca Cappelletti e Annick Lemoine
VILLA MEDICI - Grandes Galeries - Roma - sino a Domenica 18 Gennaio, da martedì a domenica (chiuso il lunedì) 11.00-19.00
(ultimo ingresso alle 18.30).
Curata da Francesca
Cappelletti, professore di storia dell’arte moderna dell'Università degli Studi
di Ferrara, e Annick Lemoine, responsabile del dipartimento di Storia dell'arte
dell'Accademia di Francia a Roma e professore all’Università di Rennes 2.
In collaborazione tra
l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici e il Petit Palais, Musée des
Beaux-Arts de la Ville de Paris.
I
bassifondi del Barocco svela il lato oscuro e volgare della Roma barocca,
quello dei bassifondi, delle taverne, dei luoghi di perdizione. Una Roma “alla
rovescia”, abitata dai vizi, dalla miseria e da eccessi di ogni tipo, che è
all’origine di una stupefacente produzione di opere, ricca di paradossi e
invenzioni. L’esposizione mostra per la prima volta questo aspetto trascurato della
creazione artistica romana, da Caravaggio a Claude Lorrain, mostrando il volto
nascosto della capitale del papato, fastosa e virtuosa, e degli artisti che lì
vissero. Roma nel Seicento era il centro culturale più vivo e all’avanguardia
d’Europa e attirava artisti da tutti i paesi. Italiani, francesi, olandesi,
fiamminghi, spagnoli che vissero e fecero carriera nella capitale delle arti. A
contatto con questa “splendida e misera città”, sovvertirono i codici
espressivi e i canoni di bellezza, confrontandosi con l’universo dei
bassifondi, la vita notturna e i suoi pericoli, il Carnevale e le sue licenze.
La mostra presenta più di
cinquanta opere, realizzate a Roma nella prima metà del XVII secolo da artisti
provenienti da tutta l’Europa, tra cui Claude Lorrain, Valentin de Boulogne, Jan Miel, Sébastien Bourdon,
Leonaert Bramer, Bartolomeo Manfredi, Jusepe de Ribera, Pieter van Laer.
Il pubblico potrà scoprire nelle Grandes Galeries i dipinti dei più grandi
pittori Caravaggeschi, dei
principalipaesaggisti italianizzanti e
dei Bamboccianti, araldi
della rappresentazione della vita comune di Roma e della campagna circostante.
Quadri, disegni, stampe provenienti dai più importanti musei europei, ma anche
opere che fanno parte di collezioni private, raramente esposte in pubblico.
Curatori: Francesca
Cappelletti e Annick Lemoine
www.villamedici.it
PROSEGUE
“MEMLING.
RINASCIMENTO FIAMMINGO a cura di Till-Holger Borchert
SCUDERIE DEL QUIRINALE – Roma – sino a
Domenica 18 Gennaio, orari vari.
Per la prima volta al pubblico
italiano una grande rassegna dedicata ad Hans Memling, l'artista che nella
seconda metà del Quattrocento, dopo la morte di Rogier van der Weyden sotto cui
si era formato, divenne il pittore più importante di Bruges, cuore finanziario
delle Fiandre e centro di produzione artistica tra i più avanzati dell'area
fiamminga. Una mostra monografica sull’eccelso protagonista assoluto del
Rinascimento fiammingo. La mostra riguarda ogni aspetto della sua opera, dalle
pale monumentali d'altare ai piccoli trittici portatili, oltre ai celeberrimi
ritratti, genere in cui Memling seppe perfezionare lo schema campito su uno
sfondo di paesaggio, che esercitò una fortissima seduzione anche presso
numerosi artisti italiani del primo Cinquecento. Si approfondiscono le forme di
mecenatismo che fecero da propulsore per la carriera dell'artista. Memling
divenne il pittore preferito della potente comunità di mercanti e agenti
commerciali italiani a Bruges, diventando l'erede dei venerati maestri
fiamminghi ormai scomparsi, Jan Van Eyck e Rogier van der Weyden. Fin
dall'inizio della sua attività indipendente come pittore di tavole, Memling
riuscì a creare una sintesi dei notevoli risultati di entrambi quei maestri,
già tenuti nella più alta considerazione dalla nobiltà italiana e dalle élite
urbane che ne fecero il loro pittore di riferimento.
Curatore: Till-Holger
Borchert
www.scuderiequirinale.it
Kirosegnaliamo
esce all’inizio di ogni settimana, chi volesse darci comunicazione di eventi
con rilievo artistico-culturale può scriverci a kirolandia@gmail.com oppure info@kirolandia.com, entro la domenica
precedente, specificando chiaramente la richiesta di segnalazione, provvederemo
previa specifica selezione all'inserimento …
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