Premio millelire II ed.
Mediapartner
INTRO E
CRITICA (Al passo coi tempi – Travolto da una vita di... – Art’è?)
di Andrea Alessio Cavarretta (IppoKiro)
Con un forte applauso prende il via la
seconda serata del PREMIO MILLELIRE - LORENZO DE FEO II Edizione, il direttore Antonio Lupi e la responsabile Junia
Tomasetta, perfettamente
a loro agio, ricordano subito il tema che sta appassionando, c’è da dirlo
forte, i numerosissimi spettatori intervenuti “LA CATTIVERIA: quanto fa
ridere!”. Il primo saluto a sorpresa sul palco è tutto per la simpatica e
sorridente Alessia Sonnino
giornalista di Radio Godot, network entrato in corsa a far parte della squadra
mediatica. Poi, tra un allestimento e l’altro, ecco affacciarsi con delicatezza
la brava attrice Teresa Del Vecchio affezionatissima
del Teatro Millelire ed infine a prendere
letteralmente possesso della scena è il grandissimo amico Fabrizio Caperchi della Nouvelle Vague Magazine, che con il suo
stupendo sorriso e la sua forte capacità aggregativa chiama a gran voce attorno
a lui tutti i media partner per un bel saluto collettivo.
-Il primo corto teatrale ad
esibirsi è AL PASSO COI TEMPI - Silvia
Basile di Roma
(Autori: Silvia Basile, Ezio Vincenzo Leotta-Regia:
Silvia Basile-Interpreti: Silvia Basile, Ezio Vincenzo Leotta, Simona
Foschetti, Simone Proietti Gaffi, Silvia Carta-Pianista: Federico Dell’Olivo)
Tanti colorati ed
emblematici personaggi in scena per raccontare al pubblico una favola moderna corredata
da imponente e sarcastica strega malefica red and black, fulcro della storia, lei reincarnazione della “crisi” che attraversa i tempi per giungere ai nostri
giorni e sprigionare ancora la sua potenza. Un alternarsi di vicende che
partendo dagli anni ‘40 sono in cerca della speranza per un presente migliore
attraverso il trionfo del ricongiungimento amoroso.
L’idea è molo simpatica,
la fusione tra recitazione, musica live, canto melodico e rap è divertente. Ci
sono veramente molti ingredienti, ma il condensato, che forse avrebbe avuto
bisogno di un maggior respiro, risulta troppo complesso e farraginoso, soprattutto
per la drammaturgia multiforme di Ezio Vincenzo Leotto e Silvia Basile e la regia creata
da quest’ultima lungo tessiture e
continui salti che stordiscono più che sorprendere lo spettatore compromettendone
di continuo l’attenzione.
Il forte carisma dei tanti
giovani interpreti riesce comunque a tenere vivo l’interesse sino
alla conclusione.
- A seguire TRAVOLTO DA UNA VITA DI ... - CAPSA Service di Roma
(Autrice e regia: Daria Veronese- Interprete:
Massimo Mirani)
É la raffinata storia di
un attore, che giunto forse al culmine di una lunga e faticosa carriera, fatta
nel suo
percorso di rinunce, compromessi, trionfi, esaltazioni, umiliazioni e cadute si vede costretto dalla cattiveria di una regista, anche per necessità, a calcare le scene per interpretare una breve pièce senza condividerne il perché più profondo, appunto l’essere “corto teatrale”.
percorso di rinunce, compromessi, trionfi, esaltazioni, umiliazioni e cadute si vede costretto dalla cattiveria di una regista, anche per necessità, a calcare le scene per interpretare una breve pièce senza condividerne il perché più profondo, appunto l’essere “corto teatrale”.
Lineare nella sua
narrazione molto profonda, fatta d’immagini e racconti altamente simbolici, descrizioni
emotive e reali, ben scritto dall’autrice Daria
Veronese che ne disegna una regia altamente composita con un incessante entrare
ed uscire da spazi fisici e mentali. Tutta questa struttura sicuramente raffinata
tende però ad appesantirsi nello sviluppo non lasciando respirare mai il corto
e soprattutto facendo perdere le tracce della sua ricercata e recondita vena ironica.
L’interprete Massimo Mirani è bravo nel rivestire il
ruolo del complesso personaggio ma stenta a regalare al pubblico quell’energia
necessaria ad evidenziare i passaggi drammaturgici.
Molto belle le scelte scenografiche
ed interessanti i tenui evocanti cambi di luce.
-Il trionfo della serata è tutto per ART’É? – Ass. Cult. Cicolocchio di San Giorgio del Sannio (BN)
(Autore e regia:
Alessandro Gorgoni– Interpreti: Piero Grant, Fatima Corinna Bernardi, Erica
Zambelli)
L’artista è tale perché riesce
ad imprimere all’opera le sue motivazioni profonde sino a creare realmente un
condensato emotivamente
potente. E già, sarebbe realmente così se non ci
fosse un manager spietato alla ricerca solo di ricchezza fatta sulle spalle di
una povera, educata ed appassionata pittrice. L’acquirente, ricca signora della
nobiltà romana sta per arrivare a gran corsa da luoghi di villeggiatura molto radical chic,
per prendersi le tanto osannate creazioni, ma lì proprio nell’atelier quelle opere non ci sono
più, sono state buttate, ed ora rimane solo un quadro a detta dell’impresario: invendibile.
Ma gira che ti rigira...
Il corto teatrale è molto
divertente, i dialoghi e la regia di Alessandro Gorgoni ben costruiti, con un continuo crescendo di
frizzanti battute e rimandi socioculturali che evidenziano perfettamente i
ruoli, le motivazioni, i punti di vista, le necessità.
Gli interpreti sono bravissimi,
fanno ridere ed appassionare, e sono ben guidati ed armonizzati nei loro adeguati
ruoli, Piero
Grant bizzarro e strafottente al punto giusto, Fatima Corinna Bernardi palese sognatrice talentuosa, Erica Zambelli perfetta isterica riccona.
Grandi applausi e soprattutto
molto meritati.
-
Andrea Alessio
Cavarretta -
L’INTERVISTA a
Lydia Biondi di Marcella Sullo (CandidKira)
Come anticipato dalla
nostra Mirella Mazzeranghi ci sarà
un'altra giurata latitante nel fine settimana.
Si tratta di Lydia Biondi, sua compagna d'avventura
nello spettacolo 'La vita non è un film di Doris Day' insieme a Paola Gassman. Anche a Lydia abbiamo
domandato come e' iniziato questo 2015: "Non
benissimo direi, sono sincera, mi hanno colpito molto le notizie da Natale ad
oggi, dal disastro aereo al naufragio del traghetto in Grecia. Poi tutti quei
morti di Parigi. Personalmente, poi, ho avuto un piccolo incidente, mi sono
rotta due costole. Insomma direi che si può solo risalire". Un anno
ricco di impegni per la vitalissima Biondi "Ho
diversi spettacoli in scena nei prossimi mesi, alcuni contemporaneamente. Sono
sempre in giro. Esco da un personaggio ed entro in un altro, ma questo e' il
mestiere dell'attore". Passiamo poi a parlare della seconda edizione
del Premio Millelire: "Questa e' la
prima volta che partecipo in qualità di giurata. L'anno scorso ero a teatro a
Napoli. A dire il vero, nonostante non ci fossi lo scorso anno, io sono stata
tra le prime persone a vedere questo teatro che era ancora un cantiere. Per me
è un piacere ricordare Lorenzo anche con questa mia partecipazione".
Anche a lei chiediamo se la cattiveria ha un suo valore: "Che dire, forse i personaggi cattivi sono più interessanti, meno
noiosi ma quando vengono costruiti con acume, intelligenza, quando parliamo di
quel cinismo brillante che sfiora l'ironia. La cattiveria gratuita non ha mai
gratificato nessuno". In realtà avremmo chiesto anche un parere sui
primi lavori portati in scena per il Premio e non è mancata una certa severità
nel giudizio: "Trovo che si
potrebbe fare molto di più in ambito registico. Per il resto devo dire che la
qualità e' abbastanza alta". Ma non vogliamo condizionare i nostri
lettori...
- Marcella Sullo -
L’OUTFIT è
retrò di Francesca Del Zio (PetaloKira)
Nella
seconda serata del premio Millelire, l’occhio indiscreto continua a scovare
dettagli, sempre più ''in'', elementi che vanno a valorizzare gli outfit più
ricercati.
Come
poteva mancare, oramai un must, la cravatta di Antonio Lupi, raffigurante questa sera una donna molto'' nature'' di spalle dalle curve morbide, colori chiari e accesi,
quasi a dire ''hey guardatemi , sono qui?!'', una piccola opera d'arte tutta da
vedere!!!
Sempre
attenta e dall outfit old-fashioned lei,
la giornalista Silvia Cangelosi, lei
che vive la moda del passato nel presente, in tutto il suo stile... stasera
davvero un bel tuffo RETRO', con la sua busta vintage coccodrillo, dalla fila
di bottoni lungo tutto il polsino del vestito con toni glicine, ''chiuso'' con un delizioso papillon,
stiletto verde bosco a punta chiusa dallo scollo smerlato.
E
finalmente, sotto il mio sguardo attento,
anche la padrona di casa, Junia
Tomasetta con un intramontabile
little black dress di pizzo corredato da piccole e deliziose balze che vanno a sottolineare la sua bellissima figura, non è da tutte indossare un capo del genere. Attenzione!!! Accompagnato perfettamente da un collant e décolleté nera con dettaglio floreale.
little black dress di pizzo corredato da piccole e deliziose balze che vanno a sottolineare la sua bellissima figura, non è da tutte indossare un capo del genere. Attenzione!!! Accompagnato perfettamente da un collant e décolleté nera con dettaglio floreale.
Applausi.
Mi state regalando gioie e questo mi porta a dire che mi aspetto qualcosa di
più da voi... a domani. E ricordate le parole d’ordine: “Osare, senza sentirsi
mai fuori luogo!”
-
Francesca Del Zio –
A QUESTA SERA di Giovanni Palmieri (PutzoKiro)
A me resta solo che darvi appuntamento a questa sera salutando tutti gli
amici media partner che come noi di Kirolandia
corrente culturale fanno un
grandissimo lavoro di comunicazione: La Nouvelle Vague Magazine, Gino Magazine, Madrea Arte Teatro, Radio
Godot siamo realmente un bel gruppo
intorno al potente Teatro Millelire. Ancora un applauso all’infaticabile
tecnico audio-video, anche allestitore velocissimo, Igor Pardini.
-
Giovanni Palmieri -
Le foto nella pubblicazione sono di Federica Flavoni (MayaKira) e Rossella Maffeo (VisrusKira)