Premio millelire II ed.
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INTRO e CRITICA (Album di Famiglia - A qualsiasi costo - I parenti di Averroè)
di Andrea Alessio Cavarretta(IppoKiro)
L’incipit del PREMIO
MILLELIRE - LORENZO DE FEO II Edizione stupisce già dal foyer gremito di tanti
amici, artisti, spettatori accorsi in uno spazio sempre più prezioso nella
capitale. Sul palco subito i padroni di casa Antonio Lupi e Junia
Tomasetta, carismatici e pronti nel ricordare il tema della kermesse “LA
CATTIVERIA: quanto fa ridere!” Quindi la prima grande emozione con un caloroso
fortissimo applauso all'amato Lorenzo De Feo.
Si esibiscono le compagnie
con intermezzi di simpatiche presentazioni a sorpresa, il sottoscritto Andrea Alessio Cavarretta, felice nel
citare tutto lo staff dei Kiri di Kirolandia, a seguire Lydia Biondi attrice raffinata ed elegante anche nel semplice e
dolce salutare il caloroso pubblico.
- Il compito arduo di aprire le esibizioni spetta
ad ALBUM DI FAMIGLIA della Compagnia
In’ciampi di Napoli
(Autore e
regista: Antonio Ferraro, Interpreti: Ciro Zangaro, Pina Giarmanà e Antonio
Ferraro)
Lo spettacolo è simpatico
e scorrevole. La drammaturgia e la regia di Antonio
Ferraro sviluppata con ispirazione cinematografica secondo due piani
discorsivi, presente e passato con vari flashback tende però a sfuggire e ad allontanare
il pubblico per la sua architettura leggermente rigida. I dialoghi ben
strutturati ricadono in alcuni clichè. Tra gli interpreti
risultano molto bravi e credibili Ciro
Zangaro e Pina Giarmanà. Le luci
sono ben studiate.
Non convince pienamente il finale melodrammatico.
Non convince pienamente il finale melodrammatico.
- Secondo corto in gara A QUALSIASI COSTO di Ass. Extravagarte di Roma
(Autore e regista: Giancarlo Moretti, Interpreti:Ester
Albano e Giancarlo Moretti)
Colloquio di lavoro. A confronto titolare ed avvocatessa candidata all’incarico. Prime domande, scambi
di parole e di piccoli racconti. Ci scappa subito l’aneddoto sulla perdita della
cagnolina del proprietario. Ahimè il posto è già stato assegnato e quindi la
malcapitata ricerca a tutti i costi ulteriori punti di contatto.
La pièce gioca intorno alla chiave dell’assurdo ma credibile, improponibile
ma verosimile. Simpatica l’idea ma l’intero sviluppo non persuade completamente, tende ad appesantirsi in strutture altamente drammatiche ed in trovate non molto
brillanti e riviste.
Il testo di Giancarlo Moretti dal
dialogo troppo ridondante è comunque ben pensato soprattutto nelle sue dinamiche in crescendo, la regia dello stesso autore rispetto ai movimenti
e alle interazioni è ben strutturata.
Molto brava e credibile per la sua mimica e capacità espressiva
l’interprete femminile, Ester Albano.
- I PARENTI DI AVERROE’ di Progetto
Aliremote di Prato è il terzo spettacolo a calcare le scene.
(Autrici,
registe interpreti: Giulia Aiazzi e Elisa Romagnani)
Da “Tamara” la città ed i segni delle “Città Invisibili” di Italo Calvino, parola e movimento ad
interazione secondo una schema in continua evoluzione a mo’ di esercizio
stilistico. Vari modi di raccontare lo
stesso episodio con micro e macro differenze. Blocchi assestanti, tenuti
insieme dal fil rouge sapiente di una vicenda diversamente interpretata.
Applauditissimo, convincente, coinvolgente e soprattutto molto raffinato
sin dai primi attimi. Drammaturgia ben studiata, corto teatro-danza ben pensato ed elegante nell’ironia con struttura molto dinamica
in instancabile trasformazione.
Bravissime le due interpreti, in grado di rendere il tutto
molto armonico e fluido attraverso il loro unisono,
l’attrice Giulia Aiazzi padrona
nell’uso della parola con bella mimica facciale e corporea arricchita da
piccole sfumature, stessa eccellenza per la danzatrice Elisa Romagnani con buona
qualità del movimento e capacità di modularsi tra i vari ritmi.
La scenografia è ben pensata, interessanti anche i semplici ma efficaci cambi luce.
Complimenti!
- Andrea Alessio Cavarretta -
L’INTERVISTA a Mirella
Mazzeranghi
di Marcella Sullo (CandidKira)
di
"La Cattiveria"
perché come diceva Roland Jaccard: "un mondo senza cattiveria sarebbe
talmente noioso che nemmeno il più agguerrito idealista vorrebbe viverci,
perché non gli resterebbe nessun nobile ideale per cui battersi”.
Noi abbiamo girato la
domanda a Mirella Mazzeranghi,
attrice, giurata di qualità ma soprattutto grande amica del Millelire. "Io penso che sarebbe un mondo molto
migliore senza cattiveria, noi abbiamo bisogno di serenità, di comprensione, di
complicità. La cattiveria letta in chiave sagace e umoristica può far sorridere
ma siamo sicuri che i cattivi sono più interessanti? Secondo me no".
Mirella Mazzeranghi è per il secondo anno membro della giuria di qualità, il suo voto ha un
peso notevole: "In questa seconda
edizione, come nella prima, ho trovato un buon valore artistico nelle compagnie
candidate. Sono talmente legata a questo premio che non pensavo fosse soltanto
la seconda edizione ma che fossimo ormai dei veterani. Ho assistito solo alla
prima serata e già ho avuto un'ottima impressione. Ci sono dei dettagli di
alcune regie che potevano essere migliorati, più incisivi, più curati; ma nel
complesso sono soddisfatta. Non voglio dire altro per non influenzare i lettori".
Mirella Mazzeranghi ci parla del suo
2015, iniziato in maniera tranquilla, nonostante le notizie drammatiche che ci
riportano da giorni i media internazionali. "Primo impegno di questo nuovo anno sarà sul palcoscenico il
prossimo fine settimana, il 17 e 18 gennaio, presso il Teatro Tor Bella Monaca,
con 'La vita non è un film di Doris Day'. Si torna in scena già tra qualche
giorno, con una commedia dissacrante e provocatoria. Mi spiace solo che perderò
le giornate conclusive del premio Millelire. E non sarò la sola, con me ci sarà
anche un'altra giurata...". Volete sapere di chi si tratta? Sarà la
nostra protagonista dell'intervista di domani. Seguiteci....
- Marcella Sullo -
Elemento di spicco durante
la prima serata della seconda edizione del Premio Millelire, è stata lei, la
cravatta del direttore artistico del Teatro Millelire Antonio Lupi ,stampa animalier, un dettaglio davvero ''in'' dai
coloro accesi, giallo e nero... osare ,quindi, è la parola d’ordine, senza
sentirsi mai fuori luogo. A seguire l’outfit
della giornalista radiofonica Silvia Cangelosi, look sofisticato e
bon ton, portato senza paura e con tanta naturalezza, dallo stiletto lucido con
toni fango e nero, a punta aperta, e la calza a rete color nude, e poi un’altra
LEI... da maneggiare con cura, perché è un gioiello d’oro tra le mani: la CLUTCH.
Bravo Antonio e brava Silvia!
Vediamo ora nella seconda
serata chi saprà stupirmi... Junia
Tomasetta, sarai forse tu?
-
Francesca Del Zio –
A QUESTA SERA di Giovanni Palmieri (PutzoKiro)
Prima di darvi appuntamento a questa sera con tutto il mio gruppo di Kiri
di Kirolandia, ci tengo a salutare il tecnico fonico ed audio di questa II edizione
del Premio Millelire Igor Pardini, veramente
bravo e preciso, e do un benvenuto
tra noi al quinto media partner RADIO GODOT diretta da Enzo Cagnetti.
-
Giovanni Palmieri –
Le foto nella pubblicazione sono di Federica Flavoni (MayaKira) e Rossella Maffeo (VisrusKira)
Le foto nella pubblicazione sono di Federica Flavoni (MayaKira) e Rossella Maffeo (VisrusKira)