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sabato 17 ottobre 2015

Dopo i vari meritati successi SCOMPAIO prosegue la sua tournée al teatro Trastevere

Sono pochi gli spettacoli che hanno la capacità di segnare l'anima del pubblico accompagnandolo con accortezza verso l'intima riflessione, tra questi c'è di sicuro SCOMPAIO di Francesca Romana Miceli Picardi.

L'argomentazione cardine di SCOMPAIO è quella della dimensione del clochard, espediente capace di aprire la strada verso una serie di meditazioni che si articolano tra l'apparire ed il cercare di essere comunque sé stessi sino al compimento di gesti estremi, tra il lasciarsi vivere e l'allontanarsi definitivo dall'esistere per paura di esserne profondamente delusi, tra il restare o lo staccarsi più o meno coscientemente dal mondo.

Una madre ed una figlia, due percorsi, due storie, prima unite, poi divise, una dicotomia esistenziale che genera una drastica frattura mentale e fisica. Due vite che producendo incomprensioni e divari incolmabili generano altrettante distinzioni d'identità sempre più lontane. Così, superato il momento della fanciullezza, fase in cui tutto è vissuto come un gioco, avanza la cruda realtà dell'esistere, avanzano i disinganni, le ferite, i traumi,  e  quella ricerca di chiarimenti tanto desiderata e cercata si perde dentro punti di vista oramai sin troppo lontani, tanto da arrivare all'estremizzazione, quale rifugio definitivo dalla brutalità del vivere quotidiano in un'ulteriore dimensione inumana. Una favola moderna con protagonista una sorta di bambola ibseniana attualizzata e rimodellata in nuovo codice.


La profonda pièce ben scritta, ben diretta, egregiamente interpretata fa emergere molte riflessioni e sentimenti.  L'inizio si apre quasi ilare, e quel sorriso ben ponderato permane in tutto l'andamento dello spettacolo, senza mai sottrarre spessore al suo profondo contenuto, anzi facendolo risultare sempre godibile sino all'ultimo attimo.

La drammaturgia di Francesca Romana Miceli Picardi è ben costruita e tende sempre a ricomporsi in linee concettuali e narrative ben comprensibili.  La regia della stessa autrice e di Manola Rotunno è molto pulita e ben attuata sia in ogni singolo passaggio che nell'andamento generale dello spettacolo.

A cimentarsi sul palco come interpreti sono entrambe le registe che risultano attrici eccellenti nel sorreggere le loro complesse parti, nell'entrare e nell'uscire dai vari registri, nell'intensificare con equilibrio i vari momenti e nel drammatizzare con cautela le loro opposte posizioni.

Bellissima la scelte delle luci, ulteriori interessanti piani discorsivi dello spettacolo, un bell'applauso va di sicuro anche al trucco.  

Dopo i vari meritati successi SCOMPAIO prosegue la sua tournèe, stasera e domani viene ripresentato al Teatro Trastevere di Roma. 
Non si può perdere uno spettacolo così ben elaborato e ben interpretato in tutte le sue profondità.

                                                                                                                               - Andrea Alessio Cavaretta -


SCOMPAIO
Scritto da Francesca R. Miceli Picardi
Diretto e interpretato da Francesca R. Miceli Picardi e Manola Rotunno
Aiuto regia: Gaia De Grecis
Trucco: Flavia Marassi
Foto di scena: Manuela Giusto
Luci e audio: Vanessa Lentini e Lara Panizzi