Kirosegnaliamo
Kiri, continuano le segnalazioni in Kirolandia blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale.
Per sognare con voi, di settimana in settimana, alcuni suggerimenti, piccoli e grandi, sia In che Off, selezionati sulla base delle vostre importanti indicazioni, in pieno kirostile, qualità libera da tutto e da tutti.
in
merito al TEATRO
DEBUTTI
"QUELLO CHE LE DONNE (NON) DICONO" di V. Lupo, G. Giugliarelli e F. Reggiani
con FRANCESCA
REGGIANI
TEATRO OLIMPICO - Roma - da
Martedì 12 a Domenica 17 Gennaio 2016, ore 21.00_dom ore 18.00
Francesca Reggiani, straordinaria
interprete della comicità italiana, torna in teatro con TUTTO QUELLO CHE LE
DONNE (NON) DICONO, un irresistibile spettacolo che si distingue per
brillantezza e originalità tutta “al femminile”.
Dal 12 al 17 Gennaio al Teatro
Olimpico, poi il 25 Gennaio al Teatro Nuovo di Milano, si susseguiranno
ironiche riflessioni sulla complessa realtà di oggi, sulla politica e la sua
classe dirigente. Francesca Reggiani porterà in scena nuovi personaggi come Maria Elena Boschi, Giorgia Meloni e Paola Taverna, anche grandi pezzi di
repertorio, come Maria De Filippi, Carla Bruni e Patty Pravo, ma anche temi di attualità: tagli alla spesa
pubblica, la generazione dei “nati digitali”, l’amore e la vita di coppia.
“Tutto quello che le donne (non) dicono” è anche un viaggio, un
reportage sui mutamenti profondi dell’Italia e dell’italiano; un Paese che ha
ridisegnato i suoi confini, che ha promosso i rotocalchi da parrucchiere, le
chiacchiere da bar e i quiz televisivi in movimento di opinione.
L'amore è veramente una cosa
meravigliosa? E’ meglio il Sesso virtuale o reale? Facebook, Twitter, Whatsapp,
tutto dipende dal profilo che hai? La chirurgia estetica fa miracoli? E se
"il vostro principe" si ostina a non diventare "azzurro",
non pensate sia il caso di cambiare rospo? Queste sono solo alcune delle
domande che l’artista si porrà in uno show che non lascia scampo, con battute
fulminee e brucianti, con ritratti feroci e veritieri, con riflessioni acute e
scomode…il pubblico sarà travolto da un vortice di emozioni ed umorismo.
Nel frattempo al Teatro Olimpico vi aspetta uno spettacolo unico
su tutto quello che le donne non dicono, ma pensano, interamente targato 2016!
AB MANAGEMENT_ Autori: V.
Lupo, G. Giugliarelli e F. Reggiani-Regia: Valter Lupo-Interprete: Francesca reggiani
www.teatroolimpico.it
"TRILOGIA - NIENTE DI NUOVO SOTTO IL SUOLO" di Doppiosenso Unico
LA
VARIANTE E.K. – 12 e 15 gennaio
gU.F.O – 13
e 16 gennaio
OPERAMOLLA
–
14 e 17 gennaio
Il duo
DoppioSenso Unico, compagnia tra le più apprezzate e innovative del panorama
teatrale romano contemporaneo.
Nell’ambito dei percorsi monografici dedicati
alle più interessanti compagnie emergenti italiane, DoppioSenso Unico e Teatro
dell’Orologio propongono la trilogia Niente
di nuovo sotto il suolo, composta dagli ultimi tre lavori scritti, diretti
e interpretati da Luca Ruocco e Ivan Talarico. La Trilogia comprende i tre
spettacoli cult della compagnia: La
variante E.K. (12 e 15 gennaio), gU.F.O
(13 e 16 gennaio) e infine Operamolla
(14 e 17 gennaio), che ha debuttato nella scorsa stagione 2014 – 2015 proprio
al Teatro dell’Orologio.
I tre spettacoli rappresentano al meglio lo
stile originale del duo DoppioSenso Unico, in particolare l’abilità di trarre
ironia e umorismo disarmanti da situazioni surreali, di far ridere trattando
con spiazzante leggerezza tematiche particolarmente cupe, di sconvolgere con
disinvoltura argomenti spinosi. Tutto ciò è realizzato attraverso un continuo e
audace esperimento sulle possibilità del linguaggio, giocando con paradosso,
doppi sensi e freddure, e coinvolgendo in modo radicale il pubblico, che
diventa parte integrante e insostituibile della costruzione drammaturgica.
Gli spettacoli sono stati ideati e prodotti tra il 2013 e il 2015
partendo da un momento di forte disagio artistico e umano e lavorando su tre
tematiche molto serie e delicate: il suicidio, l’alienazione e la malattia.
Ancora oggi non riusciamo a spiegarci bene perché questi
spettacoli facciano molto ridere. Forse questa trilogia ci aiuterà a capirlo.
Nostro malgrado.
DoppioSenso Unico
SINOSSI
La variante E.K.
Un uomo alle corde aspira alla corda, ma
necessita metodo. Si sottopone a un duro allenamento ma nel momento cruciale
non coglie il nodo. Ricondotto sulla diritta via si dà la fine. Strani figuri
ne portano le spoglie. La sua vita è dibattuta in giusta causa, ripercorsa nei
punti salienti, nei consigli di chi non disse giusta parola. La sua passione per
il west apre lo spettacolo sull’inquietante e straordinario mondo dei cavalli.
Tramutato anch’esso in cavallo troverà all’inferno la giusta pena.
gU.F.O
Continuando a giocare con gli stili e le
variazioni DoppioSenso Unico fa incontrare Gufi e Alieni: chiusi nel loro
piccolo spazio vitale i primi, dominatori dell’universo i secondi. I Gufi
nicchiano, non essendo predisposti al dialogo. Gli Alieni incalzano, con
atteggiamento gerarchico. Riusciranno nel contempo Hitler, Marx e Darwin a
sviluppare idee autonome? L’attesa è snervante. E se i gufi non esistessero? E
se gli alieni fossero dio? E se noi fossimo alienati?
Operamolla
Tre fratelli chiusi in casa. Due vivi, uno
vegeto. Il divertimento non è molto, l’unico svago sono le malattie. La
speranza è quella di morire, perché la certezza è che la carne risorgerà
subito. Ma il fratello che vegeta, sarà morto? Sarà risorto senza dir niente
agli altri due?
Il Guaritore, mistico figuro che manda
all’aria ogni malanno, ha le risposte. Ma dimentica le domande.
DoppioSenso
Unico, Teatro dell’Orologio, Progetto Goldstein_Autori, registi, interpreti:
Luca Ruocco e Ivan Talarico - maschere e oggetti Stefania Onofrio, Tiziana
Tassinari, Antonio Guarino - scene Stefania Onofrio, Fiammetta Mandich -
disegno luci Martin Emanuel Palma - tecnico di scena Francesco Rita
www.teatrorologio.it
"MONSIEUR MALAUSSENE (Parlo con te)" regia di Laura Donzella
Rielaborazione del testo di Daniel Pennac
Dopo i continui sold out al Teatro Furio Camillo, torna in scena lo spettacolo "Monsieur Malaussene" (Parlo con Te).
Benjamin Malaussène, personaggio di culto per i lettori di tutta Europa, prende vita nell'interpretazione ironica e intensa di Paolo Scannavino.
Il capro espiatorio, nato dalla penna di Daniel Pennac, sta per diventare padre dalla sua Julie e questa sorprendente scoperta stravolge il "capo tribù" della famiglia più strampalata di Belleville.
Benjamin ha bisogno di sfogarsi ed interrogarsi e lo fa proprio con "il piccolo inquilino di Julie", il figlio che deve nascere, per presentargli la famiglia che lo aspetta e discutere con lui dei tormenti e dei sogni che hanno travolto la sua mente di neopadre. Uno dei più amati scrittori contemporanei per uno spettacolo poliedrico, un testo delicato e divertente, che con la consueta levità di Pennac affronta il tema fondamentale della paternità.
Paolo Scannavino e Laura Donzella registi, attori e clown dal 1994 e fondatori della Compagnia Endaxi nel 2000, danno vita con questo testo ad un dialogo col pubblico a forma di monologo. La regia, semplice e senza fronzoli, con una scenografia essenziale in cui pochi singoli oggetti rievocano interi mondi, personaggi e storie, abbatte la quarta parete e regala un testo che è la storia di ognuno di noi. Dubbi, interrogativi, paure, felicità, fatalità in una delle tappe più importanti della vita vengono portati al pubblico con l'impeto vero con cui sgorgano. La narrazione alterna ritmi lievi e delicati ad altri incalzanti e struggenti tenendo sempre per mano lo spettatore, che troverà il suo riflesso in questo viaggio tra dolore, gioia ed esilaranti momenti surreali.
Autore: Daniel Pennac - Interprete: Paolo Scannavino - Regia: Laura Donzella - Foto: Marco Barretta
www.teatrotestaccio.com
"LADYOSCAR" di Ferdinando
Valessi
TEATRO
STUDIO UNO - Sala Specchi - Roma - da Giovedì 14 a
Domenica 17 Gennaio 2016 - ore 21.00_dom. 18.00
Ferdinando Vaselli porta in scena il disagio della periferia
attraverso la storia di due giovani tossicodipendenti interpretati da Alessia
Berardi e Riccardo Floris.
Due ragazzi, la cocaina, la periferia. Non sappiamo come
si chiamino, non usano i loro nomi, sono
Coso e Cosa, semplicemente “amò”. Sono
in casa, nella brutta periferia di Roma, emblema di tutte le periferie
d’Italia. Sono fatti, sempre. Vedono gli aerei passare sopra di loro, vorrebbero
prenderli quegli aerei, per andare lontano, sognano un cambiamento, ma non
riescono a fare neanche un passo. Ma degli aerei imparano tutti i nomi. Restano
immobili. Si parlano addosso. Litigano per la dose, per la roba, per quel
barista che ci ha provato. Litigano per un figlio che forse arriverà.
Vagheggiano. Si muovono solo le loro parole, che si fanno traccia di qualcosa
che non riusciamo a vedere, loro restano imprigionati nell’attesa di un futuro
migliore, nella speranza di un cambiamento miracoloso, aspettando di vivere.
20 Chiavi Teatro - Drammaturgia
e regia: Ferdinando Vaselli - Interpreti: Alessia Berardi e Riccardo Floris - Musiche di
Sebastiano Forte
www.teatrostudiouno.com
"O DELLA NOSTALGIA" di Matteo Angius e Riccardo
Festa
CARROZZERIE N.O.T - Roma - Venerdì 15 e Sabato 16 Gennaio 2016,
ore 21.00
Note a margine, un po’ di
rubriche e alcuni appunti intorno alla spinosa questione dei bambini che siamo
stati, di quelli che non abbiamo e che forse, ormai, non avremo, e di quelli
che sicuramente non saremo più.
Dopo il debutto estivo il duo Angius/Festa
porta nuovamente a Roma lo spettacolo O DELLA NOSTALGIA.
Due attori, diversi ma affini, si incontrano,
si studiano, si piacciono; spinti dalla voglia di intersecare comuni
intenti e percorsi decidono di interrogarsi su un tema alquanto spinoso
e contorto: la nostalgia, appunto. Angius/Festa partono da loro stessi,
dai loro vissuti, dalle loro mancanze per arrivare a scandagliare la vita di
tutti, a intercettare un sentire comune arrivando, dunque, alla
creazione di questo lavoro, non uno spettacolo ma un contenitore
di occasioni mancate, di immagini mancanti che per vederle non ci resta altro
che crearle artificialmente.
Una trasmissione radiofonica in forma di
teatro. Uno spettacolo in forma di diretta radio. Un tempo in cui raccogliere
quello che ha la consistenza della distanza, un luogo dove far depositare il
peso degli sfioramenti. Una lista della spesa di cose che non si possono più
comprare, e che comunque proprio adesso non stiamo trovando, di tentativi
privati da condividere pubblicamente. Uno spettacolo che gira intorno, che la
prende larga, che tenta di non affondare il colpo: si avanza per capitoli di
cui si è persa la numerazione, appunti e appendici per dire di ciò di cui forse
non si può dire. Echi e immagini opache di qualcosa che però lo sappiamo che
c’è, da qualche parte c’è, ed è proprio quella cosa lì, si. Una scaletta come
di una trasmissione, una trasmissione sempre sul punto di essere interrotta,
rimandata, invasa. Un andamento a rubriche per derubricare le nostre storie:
quella di tutto quello che è stato, di quello che avremmo
dovuto e potuto, di quello che potrebbe.
Autori, registi,
interpreti: Matteo Angius e Riccardo
Festa -Luci: Claudio Amadei
con il sostegno
produttivo Accademia degli Artefatti, URteatro e Fondazione Campania
dei Festival / Fringe 2015
"SE TI SPOSO MI ROVINO" scritto e diretto da Marco Cavallaro
TEATRO
DEI SERVI - Roma - da Martedi 5
Gennaio a Domenica 24 Gennaio 2016 - ore 21 da martedi a venerdi_ 17.30 e 21 sabato_17.30 domenica
Debutta in prima nazionale una pièce spensierata e
piena di ritmo, dove i sentimenti mettono a dura prova il materialismo dei
nostri giorni. Cosa succede a un miliardario scapolo con “il vizio delle donne”
se chiede a tutte di sposarlo? E se tutte piombano a casa sua con
l’intento di organizzare le nozze, ma nessuna sa dell’esistenza dell’altra?
Semplice, la sua vita è rovinata. Da qui una serie di girandole per non far
incontrare le malcapitate e, soprattutto, per non concludere alcun matrimonio.
Il tutto coinvolgendo il povero maggiordomo Ugo in un turbinio di bugie e di
porte che si aprono e si chiudono.
La Bilancia Produzioni
in collaborazione con Esagera_ Autore e regita: Marco Cavallaro -
Interpreti: Marco Cavallaro (Ugo), Alberto Barbi (Franco), Ramona Gargano
(Melissa), Annachiara Mantovani (Camilla), Olimpia Alvino (Luisa), Valentina
Tramontana (Amalia) - Scene: Amodio - Costumi: Marco Maria della Vecchia
- Luci e Fonica: Emilio Caro - Decoratrice: Katia Titolo - Produzione
esecutiva: Lisa Bizzotto
www.teatroservi.it
sul
TEATRO PER BAMBINI
DEBUTTI
"FACCIAMO NUMERO" di Emanuele Di Giacomo
CENTRALE PRENESTE TEATRO - Roma - Domenica
17 gennaio 2016 - (dai 6 anni in
poi), ore 16.30
Come hanno imparato a contare gli uomini
preistorici? Il numero zero non vale niente? Tutto ciò che esiste si può
contare? E perchè le nuvole hanno sempre una forma complicata? Per trovare una
risposta a queste e a molte altre domande l’appuntamento è a Centrale Preneste
Teatro con Facciamo numero deIl’Associazione
Ersilio M.
Lo spettacolo, interpretato da Ottavia Leoni,
va in scena nell’ambito della rassegna Infanzie in gioco
2015/16.
La storia è quella di Alice, una bambina che
ama i numeri, ma non ne capisce la complessità, crede che siano troppo rigidi e
imprigionino la fantasia. Le sue difficoltà con questa materia la fanno sentire
inadeguata, tanto da farle mettere in dubbio la possibilità di realizzare il
suo sogno: diventare un’astronauta. Solo il suo entusiasmo, qualche enigma
svelato, il racconto di una favola e il superamento di alcuni paradossi le
permetteranno di comprendere come la matematica sia un mondo accessibile a tutti,
bisogna solo trovare la prospettiva giusta. Ad accompagnarla in queste scoperte
ci sono tanti personaggi, tra cui i compagni di classe e di giochi, la maestra
e uno strano Genio che guida i suoi sogni.
Associazione Ersilio M._Drammaturgia: Emanuele Di Giacomo- Interprete: Ottavia Leoni-Disegni e scenografia: Simona De Rossi-Organizzazione: Alessandra Blanco-Produzione: Associazione Ersilio M.
circa
le SERATE con OSPITI
DEBUTTI
"apeRIVER" by River
Thursday is the new
Saturday
Special
Guest: da The Voice:
ARIANNA ALVISI - il cantautore:
DIEGO CONTI -
l'imitatore: VINCENZO DE LUCIA
Palco
Aperto dedicato alla commedia musicale: Lui che ama mio marito - Host Giusva (from
GIAM) // River Boys on stage
ApeRIVER
verso Apartment Bar... il giovedì eterofriendly sbarca a San Lorenzo!
L'arrivo del nuovo anno con il suo bagaglio di speranze e novità ha contagiato
anche il team di apeRIVER, che
inaugura questo neonato 2016 proprio
con un cambio location, l'
Apartment Bar, in via dei Marrucini 1-1/a,
in uno spazio polifunzionale che
raccoglie insieme Mixologia, RistoPub,
Live Session, DjSet, Arte e Relax.
Un passo inevitabile quello dell'apeRIVER, che grazie all'ottimo seguito
ricevuto dal pubblico LGBT, sbarca
nello storico quartiere di San Lorenzo, a due passi dalla città universitaria, nell'ampio e curato salotto vintage di Apartment Bar. Su comode poltrone d'epoca, si
gusteranno i cocktails realizzati
attraverso la preziosa arte della mixologia
e si ascolterà dell'ottima musica selezionata
dal bravo Giusva, volto e voce del giovedì
eterofriendly firmato River,
nonché dei coloratissimi party GIAM e
Gay Village. Rimane confermata la
formula vincente dell'ingresso
gratuito per valorizzare il concetto di interazione
libera alla base di ogni buon aperitivo.
"Un
momento all'insegna della socializzazione e della spensieratezza", è l'input lanciato dagli organizzatori, che invitano il pubblico a
lasciarsi coinvolgere, e a gustare i lecca
lecca distribuiti dai River Boys
(giovani adoni che elargiscono leccornie, simbolo della serata),
passando per la buona cucina espressa
e gli ottimi drinks, fino all'intrattenimento, vero e proprio marchio di
fabbrica del colorato giovedì, che in
questa prima metà di gennaio porterà
sul palco la voce della bella (e brava) Arianna Alvisi, reduce da The Voice ed attualmente impegnata con
la formazione soul Acoustic Vibes.
All'Alvisi seguirà il giovanissimo
autore e compositore Diego Conti, che con la sua maestria ha già conquistato lo scorso dicembre il pubblico di apeRIVER, oltre ad aver suonato le chitarre per Clementino per il prossimo pezzo con cui
il rapper napoletano parteciperà a Sanremo. Ed infine la simpatia e il
talento di un volto amico del pubblico
arcobaleno, l'attore Vincenzo De Lucia, che per l'occasione interpreterà
una più che mai ironica Barbara D'Urso.
La sezione Palco Aperto, vetrina dedicata ad una selezione dell'intrattenimento capitolino,
ospiterà Alma Manera, Sergio Arcuri e Salvio Simeoli, protagonisti della commedia musicale Lui che ama mio
marito, di Maria Pia Liotta ed
Ennio Salomone, spettacolo che debutterà il prossimo 21 gennaio al Teatro Ambra alla
Garbatella e che racconterà la storia di un amore
assoluto, inno ai sentimenti ed
alla gioia di vivere, ma anche un invito ad abbandonare le maschere,
trovando il coraggio di affermare se
stessi...
E' il giovedì eterofriendly più accogliente
che ci sia! Nell'atmosfera calda del
salotto vintage a pochi passi da La Sapienza, si regala al pubblico un
momento no stress diverso da ogni
situazione, partendo proprio dall'ingresso gratuito, con cui gli organizzatori
accolgono i tanti amici per godere appieno dai valori aggiunti di questa nuova
location: il Bar e l'intrattenimento! L'ingresso è libero ed
aperto a tutti, etero, gay, ed eterocuriosi... Because Thursday is the new Saturday... Ad
immortalare il pubblico, l'occhio attento di Francesco Ormando
(francescormando.tumblr.com), insieme al virtuosismo del giovane Marco
Portanova.
www.apartmentbar.it
riguardo
la MUSICA
DEBUTTI
TEATRO
PALLADIUM UniRomaTre – Roma – Sabato
16 Gennaio ore 20,30 e Domenica 17 Gennaio ore 17,00
ENNIO MORRICONE, NINO ROTA, NICOLA PIOVANI, ARMANDO
TROVAJOLI, CARLO RUSTICHELLI, LUIS
BACALOV, PIERO PICCIONI, RIZ ORTOLANI, DOMENICO
MODUGNO
Drammatizzazione musicale per Soli,
Proiettore e Orchestra scritta e diretta
da Fabrizio Russotto
con GILBERTA CRISPINO e FABRIZIO RUSSOTTO
e con la Piccola orchestra "Voci di
Roma"
Immaginare i film di Federico Fellini senza
la musica di Nino Rota e di Nicola Piovani, o quelli di Sergio Leone senza i
temi di Ennio Morricone, è praticamente impossibile: fotogrammi e battute
musicali si sono fusi nella nostra mente per diventare inseparabili, melodie
indimenticabili che abbiamo nell'orecchio e che ci capita di canticchiare
distrattamente durante la giornata.
Nasce da qui l'idea di La vita è musica, uno
spettacolo di Teatro Canzone, che nel suo titolo rende omaggio a due celebri
film entrambi premi oscar, La vita è bella
di Roberto Benigni e Nuovo cinema
paradiso di Giuseppe Tornatore, per raccontare questo rapporto così fecondo
tra il cinema e la musica italiana. Una piccola orchestra di 7 elementi, un
grande schermo, tre attori-cantanti per due ore di spettacolo sul cinema
italiano, un viaggio attraverso le composizioni di nove celebri autori di
colonne sonore per il grande schermo.
www.teatro-palladium.it
dell’ARTE
DEBUTTI
per il ciclo di
visite con letture ATMOSFERE ROMANE tra arte e letteratura (Associazione Culturale Artable)
SCUDERIE
DEL QURINALE - Roma - Domenica
17 Novembre 2016, ore. 10.30
(Appuntamento davanti all'ingresso principale)
Nei
suoi dipinti aleggia quella luce opaca, stagnante, che li immerge in una
dimensione enigmatica, carica di sensualità e di perversione, anzi di
"crudeltà", il termine che avrebbe preferito e che spiega la
collaborazione alle scene del drammaturgo Antonin Artaud, l’amicizia con
Bataille e Camus, la fascinazione per “L’áge d’or” di Luis Buñuel.
In
occasione della monografica BALTHUS
presso le Scuderie del Quirinale l’associazione
culturale Artable vi dà appuntamento al quinto incontro delle “Atmosfere Romane
tra arte e letteratura: "BLATHUS tra arte e letteratura” curato come sempre dalla storica dell’arte Maria Rita Ursitti e lo scrittore
metropolitano Andrea Alessio Cavarretta. Una
visita particolare in cui uniremo, come nostra consuetudine, le spiegazioni storico-artistiche alle
letture di pagine di scrittori e pensatori per illustrarvi la figura di questo
importante artista notoriamente influenzato
dall'opera di uno dei più grandi poeti del Novecento, Rainer Maria Rilke.
Le
torbide atmosfere di Cime Tempestose (“La
toilette di Cathy); i disegni ispirati a Lewis Carroll, Alice
antesignana delle sensuali lolite, il
feticismo degli oggetti, l’onnipresenza dei gatti, che ci riporta all’amato
Mitsou, King of Cats... osservando le sue opere approfondiremo, indagheremo,
scruteremo la sua anima, le sue idee, la sua arte.
ARTABLE Associazione Culturale_a cura della storica dell’arte Maria Rita Ursitti e lo
scrittore metropolitano Andrea Alessio Cavarretta.
https://www.facebook.com/Artable-Associazione-Culturale-595479380494984/timeline/
https://www.facebook.com/Odusseia-787696814635935/timeline/
PROSEGUONO
"MATISSE
E IL SUO TEMPO" a cura di Cécile Debray
PALAZZO CHIABLESE - Torino - da Sabato 12
dicembre 2015 a Domenica 15 maggio 2016 - orari vari
Promossa dal Comune di Torino --‐ Assessorato alla Cultura, dalla Direzione
Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte e dal Polo Reale di
Torino e organizzata dal Centre Pompidou di Parigi, 24 ORE Cultura – Gruppo 24
ORE e Arthemisia Group.
“Ho
lavorato per arricchire la mia intelligenza, per soddisfare le differenti
esigenze del mio spirito, sforzando tutto il mio essere alla comprensione delle
diverse interpretazioni dell’arte plastica date dagli antichi maestri e dai
moderni.” Henri Matisse,
Notes
d'un peintre in “La Grande Revue”, 25 dicembre 1908 Matisse “l’ansioso, il
follemente anioso” -¬‐ così lo descrive uno dei
suoi amici divisionisti --‐ domina
l’arte della prima metà del XX Secolo ed è considerato uno delle coscienze
artistiche più affascinanti del Novecento. Sempre al centro di dibattiti,
durante tutta la sua carriera è stato capogruppo dei fauves, osservatore
critico del cubismo, discepolo di Signac, Renoir e Bonnard, rivale di Picasso,
maestro d’accademia e infine precursore di un’arte che anticipa l’espressionismo
astratto newyorkese. Con 50 opere di Matisse e 47 di artisti a lui coevi quali
Picasso, Renoir, Bonnard, Modigliani, Miró, Derain, Braque, Marquet, Léger –
tutte provenienti dal Centre Pompidou – la mostra “Matisse e il suo tempo” si
prefigge di mostrare le opere di Matisse attraverso l’esatto contesto delle sue
amicizie e degli scambi artistici con altri pittori.
Così,
per mezzo di confronti visivi con opere di artisti suoi contemporanei, sarà
possibile cogliere non solo le sottili influenze reciproche o le fonti comuni
di ispirazione, ma anche una sorta di “spirito del tempo”, che unisce Matisse e
gli altri artisti e che coinvolge momenti finora poco studiati, come il
modernismo degli anni quaranta e cinquanta. Opere di Matisse quali Icaro (della
serie Jazz del 1947), Grande interno rosso (1948), Ragazza vestita di bianco,
su fondo rosso (1946) sono messe a confronto con i quadri di Picasso, come Nudo
con berretto turco (1955), di Braque, come Toeletta davanti alla finestra
(1942), di Léger, come Il tempo libero – Omaggio a Louis David (1948--‐1949)
Promossa
dal Comune di Torino --‐
Assessorato alla Cultura, dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e
Paesaggistici del Piemonte e dal Polo Reale di Torino e organizzata dal Centre
Pompidou di Parigi, 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE e Arthemisia Group,
La
mostra curata da Cécile Debray conservatore Centre Pompidou. Dieci sezioni in
mostra illustrano, secondo un percorso cronologico intercalato da
approfondimenti tematici, le figure matissiane delle odalische --‐ come in Odalisca con pantaloni rossi del 1921
--‐; la raffigurazione dell’atelier, soggetto
ricorrente nell’opera di Matisse ma che, negli anni bui della Seconda Guerra
Mondiale, dà luogo a quadri stupefacenti a firma di Braque (L'Atelier IX,
1952--‐56) e Picasso (Lo studio, 1955); l’opera e il
percorso di Matisse dai suoi esordi con Gustave Moreau (1897--‐99) fino alla sua scomparsa negli anni
Sessanta e alle ultime carte dipinte e ritagliate.
Sponsor: Lottomatica e come sponsor tecnici
Grandi Stazioni, Trenitalia, Coop, Canale Arte.
Con il supporto di La Rinascente.
L'evento
è consigliato da Sky Arte HD. Il catalogo è edito da 24 ORE Cultura --‐ Gruppo 24 ORE.
www.mostramatisse.it
"Toulouse-Lautrec La collezione del Museo di Belle
Arti di Budapest"
MUSEO DELL'ARA PACIS - Roma
- da Venerdì 4 dicembre 2015 a Domenica 8
maggio 2016 - orari vari
Promossa e prodotta da Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Arthemisia Group e organizzata
con Zètema Progetto Cultura.
“[…] la novità è raramente l'essenziale. Questo ha a che fare con una cosa sola: rappresentare un soggetto meglio di quanto faccia la sua natura intrinseca.”
Henri de Toulouse-Lautrec
“[…] la novità è raramente l'essenziale. Questo ha a che fare con una cosa sola: rappresentare un soggetto meglio di quanto faccia la sua natura intrinseca.”
Henri de Toulouse-Lautrec
Con circa 170 opere provenienti
dal Museo di Belle Arti di
Budapest, arriva al Museo
dell’Ara Pacis di Roma una
grande mostra su Toulouse-Lautrec,
il pittore bohémien della Parigi di fine Ottocento, che
ripercorre l’attività dell’artista dal 1891 al 1900, poco prima della sua morte
avvenuta a soli 36 anni.
La mostra, promossa e prodotta da Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Arthemisia Group e organizzata con Zètema Progetto Cultura, consentirà di portare a Roma il fiore della raccolta di opere di Toulouse-Lautrec conservata Al Museo di Belle Arti di Budapest (Szépmű vészeti Múzeum), uno dei più importanti in Europa, con capolavori che vanno dal Medioevo al Novecento. In occasione dell’esposizione romana, curata da Zsuzsa Gonda e Kata Bodor, circa 170 litografie della collezione (tra cui otto affiches di grande formato e due cover degli album della cantante, attrice e scrittrice francese Yvette Guilbert con circa 10 litografie) lasceranno Budapest per essere esposte al Museo dell’Ara Pacis dal 4 dicembre 2015 all’8 maggio 2016.
Attraverso questa esposizione sarà possibile conoscere a tutto tondo l'opera grafica di Toulouse-Lautrec: manifesti, illustrazioni, copertine di spartiti e locandine, alcune delle quali sono autentiche rarità perché stampate in tirature limitate, firmate e numerate e corredate dalla dedica dell'artista.
Henri de Toulouse-Lautrec è considerato il più famoso maestro di manifesti e stampe tra il XIX e XX Secolo. Tra le peculiarità della sua arte, è l’avere come soggetto la più disparata umanità illustrata in momenti quotidiani o di divertimento, affascinando così la borghesia francese. Sua grande fonte d’ispirazione è il quartiere parigino di Montmartre e la maggior parte delle sue opere sono riconducibili alla vita notturna e ai locali di questa zona. Sono rappresentazione d’istanti di vita quotidiana che Lautrec restituisce con un effetto di grande immediatezza: in poco tempo l’artista diventa uno degli illustratori e disegnatori più richiesti di Parigi; gli sono commissionati manifesti pubblicitari per le rappresentazioni teatrali, i balletti e gli spettacoli, oltre che illustrazioni d’importanti riviste dell’epoca, come la satirica Le Rire.
Nel percorso di mostra, oltre le opere di Toulouse-Lautrec, rare immagini (fotografie e riprese cinematografiche) d’inizio Novecento evocano la Parigi della Belle Époque. Inoltre, un’applicazione interattiva guida il visitatore alla scoperta della tecnica litografica e delle tecniche di stampa di fine Ottocento, dai colori accesi e la riproduzione su vasta scala, ai presupposti per la nascita del manifesto pubblicitario, di cui egli è stato con la sua arte il precursore.
La mostra vede come sponsor Generali Italia, come sponsor tecnico Codognotto e come partner dell’iniziativa Trenitalia.
La mostra, promossa e prodotta da Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Arthemisia Group e organizzata con Zètema Progetto Cultura, consentirà di portare a Roma il fiore della raccolta di opere di Toulouse-Lautrec conservata Al Museo di Belle Arti di Budapest (Szépmű vészeti Múzeum), uno dei più importanti in Europa, con capolavori che vanno dal Medioevo al Novecento. In occasione dell’esposizione romana, curata da Zsuzsa Gonda e Kata Bodor, circa 170 litografie della collezione (tra cui otto affiches di grande formato e due cover degli album della cantante, attrice e scrittrice francese Yvette Guilbert con circa 10 litografie) lasceranno Budapest per essere esposte al Museo dell’Ara Pacis dal 4 dicembre 2015 all’8 maggio 2016.
Attraverso questa esposizione sarà possibile conoscere a tutto tondo l'opera grafica di Toulouse-Lautrec: manifesti, illustrazioni, copertine di spartiti e locandine, alcune delle quali sono autentiche rarità perché stampate in tirature limitate, firmate e numerate e corredate dalla dedica dell'artista.
Henri de Toulouse-Lautrec è considerato il più famoso maestro di manifesti e stampe tra il XIX e XX Secolo. Tra le peculiarità della sua arte, è l’avere come soggetto la più disparata umanità illustrata in momenti quotidiani o di divertimento, affascinando così la borghesia francese. Sua grande fonte d’ispirazione è il quartiere parigino di Montmartre e la maggior parte delle sue opere sono riconducibili alla vita notturna e ai locali di questa zona. Sono rappresentazione d’istanti di vita quotidiana che Lautrec restituisce con un effetto di grande immediatezza: in poco tempo l’artista diventa uno degli illustratori e disegnatori più richiesti di Parigi; gli sono commissionati manifesti pubblicitari per le rappresentazioni teatrali, i balletti e gli spettacoli, oltre che illustrazioni d’importanti riviste dell’epoca, come la satirica Le Rire.
Nel percorso di mostra, oltre le opere di Toulouse-Lautrec, rare immagini (fotografie e riprese cinematografiche) d’inizio Novecento evocano la Parigi della Belle Époque. Inoltre, un’applicazione interattiva guida il visitatore alla scoperta della tecnica litografica e delle tecniche di stampa di fine Ottocento, dai colori accesi e la riproduzione su vasta scala, ai presupposti per la nascita del manifesto pubblicitario, di cui egli è stato con la sua arte il precursore.
La mostra vede come sponsor Generali Italia, come sponsor tecnico Codognotto e come partner dell’iniziativa Trenitalia.
Media coverage by Sky Arte HD. - Il catalogo è edito
da Skira.
www.arapacis.it
"james tissot" a cura di Cyrille Sciama
CHIOSTRO DEL BRAMANTE - Roma - da Martedi 26 Settembre 2015 a Sabato 21 Febbraio
2015, tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 20.00 , Sabato e Domenica
10.00-21.00
Patrocinio dell’Assessorato Cultura e Turismo del Comune di Roma - Sovrintendenza
Capitolina ai Beni Culturali
La mostra è organizzata con il
sostegno eccezionale del Museo d’Orsay, vede come sponsor Generali Italia e
come partner dell’iniziativa Trenitalia. L’evento è consigliato da SKY Arte HD.
Per la
prima volta in Italia, l’attesissima mostra sul grande pittore francese James
Tissot (Nantes, 1836 - Buillon 1902). Le sue opere si potranno finalmente
ammirare al Chiostro del Bramante di Roma (26 settembre 2015 - 21 febbraio
2016) dopo le importanti esposizioni dedicategli in tutto il mondo come James
Tissot al Petit Palais (Parigi - 1985), Victorian Life Modern Love (Yale Center
for British Art, New Haven Connecticut - Musée du Québec, Québec City, Canada -
Albright-Knox Art Gallery, Buffalo, New York, tra il 1999 e il 2000), James
Tissot et ses Maîtres a Nantes presso il Musée des Beaux-arts (2005) e infine la
mostra The Life of Christ del Brooklyn Museum of Art (2009).
Raffinato
protagonista dell’élite del suo tempo, invidiato e amato in pari misura, James
Tissot è un pittore la cui arte è ancora oggi per alcuni aspetti un enigma, tra
influenze impressioniste e istanze preraffaellite. Francese di nascita ma
britannico di adozione, vissuto a suo agio tra conservatori e liberali, Tissot
celebra nei suoi quadri la vita dell’alta borghesia – il ceto portato in auge
in epoca vittoriana tra rivoluzione industriale e colonialismo – trasformando
la quotidianità in imprese eroiche e celebrative, mutando ogni gesto in un
cliché non privo di originalità.
Dart -
Chiostro del Bramante e Arthemisia Group, con il Patrocinio dell’Assessorato
Cultura e Turismo del Comune di Roma, hanno fortemente creduto nella necessità
di presentare al pubblico italiano un artista ancora poco celebrato. In mostra
80 opere provenienti da musei internazionali quali la Tate di Londra, il Petit
Palais e il Museo d’Orsay di Parigi, che raccontano l’intero percorso artistico
del pittore e l’influenza che su di lui ebbe l’ambiente parigino e la realtà
londinese, dando conto della sua vena sentimentale e mistica, del suo
incredibile talento di colorista e del suo interesse per la moda. Tra le opere
esposte, capolavori quali "La figlia del capitano" e "La figlia
del guerriero" entrambe del 1873 accanto alla Galleria dell’ "HMS
Calcutta" (1886) che illustrano i temi principali della sua arte sempre
trattati con profondità psicologica e che attestano il suo talento di colorista
e fine osservatore del suo tempo.
Prodotta e organizzata da DART Chiostro del Bramante -
Arthemisia Group, Con il sostegno eccezionale di Musée d’Orsay-Sponsor Generali
Italia
Partner dell’iniziativa: Trenitalia-Special Partner: JTI-Sponsor tecnico Mantero-Media coverage by
Sky Arte HD-Mostra a cura di Cyrille Sciama-Progetto di mostra, direzione dei
lavori, progetto grafico di mostra e realizzazione grafica :Mjras snc-Allestimento:
Tagi2000-Progetto immagine coordinata: Angela Scatigna-Video: Artist Fabien
Iliou-Percorso didattico in mostra: Francesca Valan-Catalogo: Skira
www.chiostrodelbramante.it
Kirosegnaliamo esce
all’inizio di ogni settimana, chi volesse darci comunicazione di eventi con
rilievo artistico-culturale può scriverci a kirolandia@gmail.com oppure info@kirolandia.com, entro la domenica precedente,
specificando chiaramente la richiesta di segnalazione, provvederemo previa specifica
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