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lunedì 11 gennaio 2016

KIROSEGNALIAMO 11-17 Gennaio 2016

Kirosegnaliamo


Kiri, continuano le segnalazioni in Kirolandia blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale.



Per sognare con voi, di settimana in settimana, alcuni suggerimenti, piccoli e grandi, sia In che Off, selezionati sulla base delle vostre importanti indicazioni, in pieno kirostile, qualità libera da tutto e da tutti.

in merito al TEATRO

DEBUTTI

"QUELLO CHE LE DONNE (NON) DICONO" di V. Lupo, G. Giugliarelli e F. Reggiani
con FRANCESCA REGGIANI
TEATRO OLIMPICO - Roma -  da Martedì 12 a Domenica 17 Gennaio 2016ore 21.00_dom ore 18.00 
Debutto nazionale
Francesca Reggiani, straordinaria interprete della comicità italiana, torna in teatro con TUTTO QUELLO CHE LE DONNE (NON) DICONO, un irresistibile spettacolo che si distingue per brillantezza e originalità tutta “al femminile”.
Dal 12 al 17 Gennaio al Teatro Olimpico, poi il 25 Gennaio al Teatro Nuovo di Milano, si susseguiranno ironiche riflessioni sulla complessa realtà di oggi, sulla politica e la sua classe dirigente. Francesca Reggiani porterà in scena nuovi personaggi come Maria Elena Boschi, Giorgia Meloni e Paola Taverna, anche grandi pezzi di repertorio, come Maria De Filippi, Carla Bruni e Patty Pravo, ma anche temi di attualità: tagli alla spesa pubblica, la generazione dei “nati digitali”, l’amore e la vita di coppia.
“Tutto quello che le donne (non) dicono” è anche un viaggio, un reportage sui mutamenti profondi dell’Italia e dell’italiano; un Paese che ha ridisegnato i suoi confini, che ha promosso i rotocalchi da parrucchiere, le chiacchiere da bar e i quiz televisivi in movimento di opinione.
L'amore è veramente una cosa meravigliosa? E’ meglio il Sesso virtuale o reale? Facebook, Twitter, Whatsapp, tutto dipende dal profilo che hai? La chirurgia estetica fa miracoli? E se "il vostro principe" si ostina a non diventare "azzurro", non pensate sia il caso di cambiare rospo? Queste sono solo alcune delle domande che l’artista si porrà in uno show che non lascia scampo, con battute fulminee e brucianti, con ritratti feroci e veritieri, con riflessioni acute e scomode…il pubblico sarà travolto da un vortice di emozioni ed umorismo.
Nel frattempo al Teatro Olimpico vi aspetta uno spettacolo unico su tutto quello che le donne non dicono, ma pensano, interamente targato 2016!
AB MANAGEMENT_ Autori: V. Lupo, G. Giugliarelli e F. Reggiani-Regia: Valter Lupo-Interprete: Francesca reggiani
www.teatroolimpico.it


"TRILOGIA - NIENTE DI NUOVO SOTTO IL SUOLO" di Doppiosenso Unico
TEATRO OROLOGIO Sala Gassman  - Roma  - da Martedì 12 a Domenica 17 Gennaio,  ore 20.00_dom ore 17.00
LA VARIANTE E.K. – 12 e 15 gennaio
gU.F.O – 13 e 16 gennaio
OPERAMOLLA – 14 e 17 gennaio
 Il duo DoppioSenso Unico, compagnia tra le più apprezzate e innovative del panorama teatrale romano contemporaneo.
Nell’ambito dei percorsi monografici dedicati alle più interessanti compagnie emergenti italiane, DoppioSenso Unico e Teatro dell’Orologio propongono la trilogia Niente di nuovo sotto il suolo, composta dagli ultimi tre lavori scritti, diretti e interpretati da Luca Ruocco e Ivan Talarico. La Trilogia comprende i tre spettacoli cult della compagnia: La variante E.K. (12 e 15 gennaio), gU.F.O (13 e 16 gennaio) e infine Operamolla (14 e 17 gennaio), che ha debuttato nella scorsa stagione 2014 – 2015 proprio al Teatro dell’Orologio.
I tre spettacoli rappresentano al meglio lo stile originale del duo DoppioSenso Unico, in particolare l’abilità di trarre ironia e umorismo disarmanti da situazioni surreali, di far ridere trattando con spiazzante leggerezza tematiche particolarmente cupe, di sconvolgere con disinvoltura argomenti spinosi. Tutto ciò è realizzato attraverso un continuo e audace esperimento sulle possibilità del linguaggio, giocando con paradosso, doppi sensi e freddure, e coinvolgendo in modo radicale il pubblico, che diventa parte integrante e insostituibile della costruzione drammaturgica.
Gli spettacoli sono stati ideati e prodotti tra il 2013 e il 2015 partendo da un momento di forte disagio artistico e umano e lavorando su tre tematiche molto serie e delicate: il suicidio, l’alienazione e la malattia.
Ancora oggi non riusciamo a spiegarci bene perché questi spettacoli facciano molto ridere. Forse questa trilogia ci aiuterà a capirlo. Nostro malgrado.
DoppioSenso Unico
SINOSSI
La variante E.K.
Un uomo alle corde aspira alla corda, ma necessita metodo. Si sottopone a un duro allenamento ma nel momento cruciale non coglie il nodo. Ricondotto sulla diritta via si dà la fine. Strani figuri ne portano le spoglie. La sua vita è dibattuta in giusta causa, ripercorsa nei punti salienti, nei consigli di chi non disse giusta parola. La sua passione per il west apre lo spettacolo sull’inquietante e straordinario mondo dei cavalli. Tramutato anch’esso in cavallo troverà all’inferno la giusta pena.
gU.F.O
Continuando a giocare con gli stili e le variazioni DoppioSenso Unico fa incontrare Gufi e Alieni: chiusi nel loro piccolo spazio vitale i primi, dominatori dell’universo i secondi. I Gufi nicchiano, non essendo predisposti al dialogo. Gli Alieni incalzano, con atteggiamento gerarchico. Riusciranno nel contempo Hitler, Marx e Darwin a sviluppare idee autonome? L’attesa è snervante. E se i gufi non esistessero? E se gli alieni fossero dio? E se noi fossimo alienati?
Operamolla
Tre fratelli chiusi in casa. Due vivi, uno vegeto. Il divertimento non è molto, l’unico svago sono le malattie. La speranza è quella di morire, perché la certezza è che la carne risorgerà subito. Ma il fratello che vegeta, sarà morto? Sarà risorto senza dir niente agli altri due?
Il Guaritore, mistico figuro che manda all’aria ogni malanno, ha le risposte. Ma dimentica le domande.
DoppioSenso Unico, Teatro dell’Orologio, Progetto Goldstein_Autori, registi, interpreti: Luca Ruocco e Ivan Talarico - maschere e oggetti Stefania Onofrio, Tiziana Tassinari, Antonio Guarino - scene Stefania Onofrio, Fiammetta Mandich - disegno luci Martin Emanuel Palma - tecnico di scena Francesco Rita
www.teatrorologio.it

"MONSIEUR MALAUSSENE (Parlo con te)regia di Laura Donzella
Rielaborazione del testo di Daniel Pennac
TEATRO TESTACCIO - Roma - da Martedì 12 a Domenica 17 gennaio - ore 21.00_dom. 18.00
Dopo i continui sold out al Teatro Furio Camillo, torna in scena lo spettacolo "Monsieur Malaussene" (Parlo con Te).
Benjamin Malaussène, personaggio di culto per i lettori di tutta Europa, prende vita nell'interpretazione ironica e intensa di Paolo Scannavino.
Il capro espiatorio, nato dalla penna di Daniel Pennac, sta per diventare padre dalla sua Julie e questa sorprendente scoperta stravolge il "capo tribù" della famiglia più strampalata di Belleville.
Benjamin ha bisogno di sfogarsi ed interrogarsi e lo fa proprio con "il piccolo inquilino di Julie", il figlio che deve nascere, per presentargli la famiglia che lo aspetta e discutere con lui dei tormenti e dei sogni che hanno travolto la sua mente di neopadre. Uno dei più amati scrittori contemporanei per uno spettacolo poliedrico, un testo delicato e divertente, che con la consueta levità di Pennac affronta il tema fondamentale della paternità.
Paolo Scannavino e Laura Donzella registi, attori e clown dal 1994 e fondatori della Compagnia Endaxi nel 2000, danno vita con questo testo ad un dialogo col pubblico a forma di monologo. La regia, semplice e senza fronzoli, con una scenografia essenziale in cui pochi singoli oggetti rievocano interi mondi, personaggi e storie, abbatte la quarta parete e regala un testo che è la storia di ognuno di noi. Dubbi, interrogativi, paure, felicità, fatalità in una delle tappe più importanti della vita vengono portati al pubblico con l'impeto vero con cui sgorgano.  La narrazione alterna ritmi lievi e delicati ad altri incalzanti e struggenti tenendo sempre per mano lo spettatore, che troverà il suo riflesso in questo viaggio tra dolore, gioia ed esilaranti momenti surreali.
Autore: Daniel Pennac - Interprete:  Paolo Scannavino - Regia: Laura Donzella - Foto:  Marco Barretta
www.teatrotestaccio.com

"LADYOSCAR" di Ferdinando Valessi
TEATRO STUDIO UNO  - Sala Specchi - Roma - da  Giovedì  14  a Domenica  17 Gennaio 2016 - ore  21.00_dom. 18.00
Ferdinando Vaselli porta in scena il disagio della periferia attraverso la storia di due giovani tossicodipendenti interpretati da Alessia Berardi e Riccardo Floris.
Due ragazzi, la cocaina, la periferia. Non sappiamo come si  chiamino, non usano i loro nomi, sono Coso e Cosa,  semplicemente “amò”. Sono in casa, nella brutta periferia di Roma, emblema di tutte le periferie d’Italia. Sono fatti, sempre. Vedono gli aerei passare sopra di loro, vorrebbero prenderli quegli aerei, per andare lontano, sognano un cambiamento, ma non riescono a fare neanche un passo. Ma degli aerei imparano tutti i nomi. Restano immobili. Si parlano addosso. Litigano per la dose, per la roba, per quel barista che ci ha provato. Litigano per un figlio che forse arriverà. Vagheggiano. Si muovono solo le loro parole, che si fanno traccia di qualcosa che non riusciamo a vedere, loro restano imprigionati nell’attesa di un futuro migliore, nella speranza di un cambiamento miracoloso, aspettando di vivere.
20 Chiavi Teatro - Drammaturgia e regia: Ferdinando Vaselli - Interpreti: Alessia Berardi e Riccardo Floris - Musiche di Sebastiano Forte
www.teatrostudiouno.com

"O DELLA NOSTALGIA" di Matteo Angius e Riccardo Festa
CARROZZERIE N.O.T - Roma  - Venerdì 15 e Sabato 16  Gennaio 2016, ore 21.00
Note a margine, un po’ di rubriche e alcuni appunti intorno alla spinosa questione dei bambini che siamo stati, di quelli che non abbiamo e che forse, ormai, non avremo, e di quelli che sicuramente non saremo più.
Dopo il debutto estivo il duo Angius/Festa porta nuovamente a Roma lo spettacolo O DELLA NOSTALGIA.
Due attori, diversi ma affini, si incontrano, si studiano, si piacciono; spinti dalla voglia di intersecare comuni intenti e percorsi decidono di interrogarsi su un tema alquanto spinoso e contorto: la nostalgia, appunto. Angius/Festa partono da loro stessi, dai loro vissuti, dalle loro mancanze per arrivare a scandagliare la vita di tutti, a intercettare un sentire comune arrivando, dunque, alla creazione di questo lavoro, non uno spettacolo ma un contenitore di occasioni mancate, di immagini mancanti che per vederle non ci resta altro che crearle artificialmente.            
Una trasmissione radiofonica in forma di teatro. Uno spettacolo in forma di diretta radio. Un tempo in cui raccogliere quello che ha la consistenza della distanza, un luogo dove far depositare il peso degli sfioramenti. Una lista della spesa di cose che non si possono più comprare, e che comunque proprio adesso non stiamo trovando, di tentativi privati da condividere pubblicamente. Uno spettacolo che gira intorno, che la prende larga, che tenta di non affondare il colpo: si avanza per capitoli di cui si è persa la numerazione, appunti e appendici per dire di ciò di cui forse non si può dire. Echi e immagini opache di qualcosa che però lo sappiamo che c’è, da qualche parte c’è, ed è proprio quella cosa lì, si. Una scaletta come di una trasmissione, una trasmissione sempre sul punto di essere interrotta, rimandata, invasa. Un andamento a rubriche per derubricare le nostre storie: quella di tutto quello che è stato, di quello che avremmo dovuto e potuto, di quello che potrebbe.
Autori, registi, interpreti:  Matteo Angius e Riccardo Festa -Luci: Claudio Amadei
con il sostegno produttivo Accademia degli Artefatti, URteatro e Fondazione Campania dei  Festival / Fringe 2015

PROSEGUONO

"SE TI SPOSO MI ROVINO" scritto e diretto da Marco Cavallaro
TEATRO DEI SERVI - Roma - da Martedi 5 Gennaio a Domenica 24 Gennaio 2016 - ore 21 da martedi a venerdi_ 17.30 e 21 sabato_17.30 domenica
Debutta in prima nazionale una pièce spensierata e piena di ritmo, dove i sentimenti mettono a dura prova il materialismo dei nostri giorni. Cosa succede a un miliardario scapolo con “il vizio delle donne” se chiede a tutte di sposarlo? E se tutte piombano a casa sua con l’intento di organizzare le nozze, ma nessuna sa dell’esistenza dell’altra? Semplice, la sua vita è rovinata. Da qui una serie di girandole per non far incontrare le malcapitate e, soprattutto, per non concludere alcun matrimonio. Il tutto coinvolgendo il povero maggiordomo Ugo in un turbinio di bugie e di porte che si aprono e si chiudono.
La Bilancia Produzioni in collaborazione con Esagera_ Autore e regita: Marco Cavallaro - Interpreti: Marco Cavallaro (Ugo), Alberto Barbi (Franco), Ramona Gargano (Melissa), Annachiara Mantovani (Camilla), Olimpia Alvino (Luisa), Valentina Tramontana (Amalia) - Scene: Amodio - Costumi: Marco Maria della Vecchia - Luci e Fonica: Emilio Caro - Decoratrice: Katia Titolo - Produzione esecutiva: Lisa Bizzotto
www.teatroservi.it

sul TEATRO PER BAMBINI

DEBUTTI

"FACCIAMO NUMERO" di Emanuele Di Giacomo
CENTRALE PRENESTE TEATRO  - Roma - Domenica 17 gennaio 2016  -  (dai 6 anni in poi), ore 16.30
Come hanno imparato a contare gli uomini preistorici? Il numero zero non vale niente? Tutto ciò che esiste si può contare? E perchè le nuvole hanno sempre una forma complicata? Per trovare una risposta a queste e a molte altre domande l’appuntamento è a Centrale Preneste Teatro con Facciamo numero deIl’Associazione Ersilio M.
Lo spettacolo, interpretato da Ottavia Leoni, va in scena nell’ambito della rassegna Infanzie in gioco 2015/16.
La storia è quella di Alice, una bambina che ama i numeri, ma non ne capisce la complessità, crede che siano troppo rigidi e imprigionino la fantasia. Le sue difficoltà con questa materia la fanno sentire inadeguata, tanto da farle mettere in dubbio la possibilità di realizzare il suo sogno: diventare un’astronauta. Solo il suo entusiasmo, qualche enigma svelato, il racconto di una favola e il superamento di alcuni paradossi le permetteranno di comprendere come la matematica sia un mondo accessibile a tutti, bisogna solo trovare la prospettiva giusta. Ad accompagnarla in queste scoperte ci sono tanti personaggi, tra cui i compagni di classe e di giochi, la maestra e uno strano Genio che guida i suoi sogni.
Associazione Ersilio M._Drammaturgia: Emanuele Di Giacomo- Interprete: Ottavia Leoni-Disegni e scenografia: Simona De Rossi-Organizzazione: Alessandra Blanco-Produzione: Associazione Ersilio M.

circa le SERATE con OSPITI

DEBUTTI

"apeRIVER" by River
Thursday is the new Saturday
Special Guest:  da The Voice: ARIANNA ALVISIil cantautore: DIEGO CONTI - l'imitatore: VINCENZO DE LUCIA
Palco Aperto dedicato alla commedia musicale: Lui che ama mio marito - Host Giusva (from GIAM) // River Boys on stage
APARTMENTBAR - Roma - Giovedì 14 Gennaio 2016, dalle 19.00 
ApeRIVER verso Apartment Bar... il giovedì eterofriendly sbarca a San Lorenzo!
L'arrivo del nuovo anno con il suo bagaglio di speranze e novità ha contagiato anche il team di apeRIVER, che inaugura questo neonato 2016 proprio con un cambio location, l' Apartment Bar, in via dei Marrucini 1-1/a, in uno spazio polifunzionale che raccoglie insieme Mixologia, RistoPub, Live Session, DjSet, Arte e Relax.
Un passo inevitabile quello dell'apeRIVER, che grazie all'ottimo seguito ricevuto dal pubblico LGBT, sbarca nello storico quartiere di San Lorenzo, a due passi dalla città universitaria, nell'ampio e curato salotto vintage di Apartment Bar. Su comode poltrone d'epoca, si gusteranno i cocktails realizzati attraverso la preziosa arte della mixologia e si ascolterà dell'ottima musica selezionata dal bravo Giusva, volto e voce del giovedì eterofriendly firmato River, nonché dei coloratissimi party GIAM e Gay Village. Rimane confermata la formula vincente dell'ingresso gratuito per valorizzare il concetto di interazione libera alla base di ogni buon aperitivo.
"Un momento all'insegna della socializzazione e della spensieratezza", è l'input lanciato dagli organizzatori, che invitano il pubblico a lasciarsi coinvolgere, e a gustare i lecca lecca distribuiti dai River Boys (giovani adoni che elargiscono leccornie, simbolo della serata), passando per la buona cucina espressa e gli ottimi drinks, fino all'intrattenimento, vero e proprio marchio di fabbrica del colorato giovedì, che in questa prima metà di gennaio porterà sul palco la voce della bella (e brava) Arianna Alvisi, reduce da The Voice ed attualmente impegnata con la formazione soul Acoustic Vibes. All'Alvisi seguirà il giovanissimo autore e compositore Diego Conti, che con la sua maestria ha già conquistato lo scorso dicembre il pubblico di apeRIVER, oltre ad aver suonato le chitarre per Clementino per il prossimo pezzo con cui il rapper napoletano parteciperà a Sanremo. Ed infine la simpatia e il talento di un volto amico del pubblico arcobaleno, l'attore Vincenzo De Lucia, che per l'occasione interpreterà una più che mai ironica Barbara D'Urso.
La sezione Palco Aperto, vetrina dedicata ad una selezione dell'intrattenimento capitolino, ospiterà Alma Manera, Sergio Arcuri e Salvio Simeoli, protagonisti della commedia musicale Lui che ama mio marito, di Maria Pia Liotta ed Ennio Salomone, spettacolo che debutterà il prossimo 21 gennaio al Teatro Ambra alla Garbatella e che racconterà la storia di un amore assoluto, inno ai sentimenti ed alla gioia di vivere, ma anche un invito ad abbandonare le maschere, trovando il coraggio di affermare se stessi...
E' il giovedì eterofriendly più accogliente che ci sia! Nell'atmosfera calda del salotto vintage a pochi passi da La Sapienza, si regala al pubblico un momento no stress diverso da ogni situazione, partendo proprio dall'ingresso gratuito, con cui gli organizzatori accolgono i tanti amici per godere appieno dai valori aggiunti di questa nuova location: il Bar e l'intrattenimento! L'ingresso è libero ed aperto a tutti, etero, gay, ed eterocuriosi... Because Thursday is the new Saturday... Ad immortalare il pubblico, l'occhio attento di Francesco Ormando (francescormando.tumblr.com), insieme al virtuosismo del giovane Marco Portanova.
www.apartmentbar.it

riguardo la MUSICA


DEBUTTI

"LA VITA È MUSICA" scritta e diretta da Fabrizio Russotto
TEATRO PALLADIUM UniRomaTre – Roma Sabato 16 Gennaio ore 20,30 e Domenica 17 Gennaio ore 17,00 
NUOVO CINEMA CONCERTO - LE PIÙ BELLE CANZONI PER IL CINEMA ITALIANO
ENNIO MORRICONE, NINO ROTA, NICOLA PIOVANI, ARMANDO TROVAJOLI, CARLO RUSTICHELLI,  LUIS BACALOV,  PIERO PICCIONI, RIZ ORTOLANI, DOMENICO MODUGNO
Drammatizzazione musicale per Soli, Proiettore e Orchestra  scritta e diretta da Fabrizio Russotto
con GILBERTA CRISPINO e FABRIZIO RUSSOTTO
e con la Piccola orchestra "Voci di Roma"
Immaginare i film di Federico Fellini senza la musica di Nino Rota e di Nicola Piovani, o quelli di Sergio Leone senza i temi di Ennio Morricone, è praticamente impossibile: fotogrammi e battute musicali si sono fusi nella nostra mente per diventare inseparabili, melodie indimenticabili che abbiamo nell'orecchio e che ci capita di canticchiare distrattamente durante la giornata.
Nasce da qui l'idea di La vita è musica, uno spettacolo di Teatro Canzone, che nel suo titolo rende omaggio a due celebri film entrambi premi oscar, La vita è bella di Roberto Benigni e Nuovo cinema paradiso di Giuseppe Tornatore, per raccontare questo rapporto così fecondo tra il cinema e la musica italiana. Una piccola orchestra di 7 elementi, un grande schermo, tre attori-cantanti per due ore di spettacolo sul cinema italiano, un viaggio attraverso le composizioni di nove celebri autori di colonne sonore per il grande schermo.
www.teatro-palladium.it

dell’ARTE

DEBUTTI

"BALTHUS tra arte e letteratura" a cura di Maria Rita Ursitti e Andrea Alessio Cavarretta
 per il ciclo di visite con letture ATMOSFERE ROMANE tra arte e letteratura (Associazione Culturale Artable)
SCUDERIE DEL QURINALE - Roma - Domenica 17 Novembre 2016, ore. 10.30  (Appuntamento davanti all'ingresso principale)
Nei suoi dipinti aleggia quella luce opaca, stagnante, che li immerge in una dimensione enigmatica, carica di sensualità e di perversione, anzi di "crudeltà", il termine che avrebbe preferito e che spiega la collaborazione alle scene del drammaturgo Antonin Artaud, l’amicizia con Bataille e Camus, la fascinazione per “L’áge d’or” di Luis Buñuel.
In occasione della monografica BALTHUS presso le Scuderie del Quirinale l’associazione culturale Artable vi dà appuntamento al quinto incontro delle “Atmosfere Romane tra arte e letteratura: "BLATHUS tra arte e letteratura” curato come sempre dalla storica dell’arte Maria Rita Ursitti e lo scrittore metropolitano Andrea Alessio Cavarretta. Una visita particolare in cui uniremo, come nostra consuetudine, le spiegazioni storico-artistiche alle letture di pagine di scrittori e pensatori per illustrarvi la figura di questo importante artista notoriamente influenzato dall'opera di uno dei più grandi poeti del Novecento, Rainer Maria Rilke.
Le torbide atmosfere di Cime Tempestose (“La toilette di Cathy); i disegni ispirati a Lewis Carroll, Alice antesignana delle sensuali lolite,  il feticismo degli oggetti, l’onnipresenza dei gatti, che ci riporta all’amato Mitsou, King of Cats... osservando le sue opere approfondiremo, indagheremo, scruteremo la sua anima, le sue idee, la sua arte.
ARTABLE Associazione Culturale_a cura della storica dell’arte Maria Rita Ursitti e lo scrittore metropolitano Andrea Alessio Cavarretta.
https://www.facebook.com/Artable-Associazione-Culturale-595479380494984/timeline/
https://www.facebook.com/Odusseia-787696814635935/timeline/


PROSEGUONO

"MATISSE E IL SUO TEMPO"  a cura di Cécile Debray
PALAZZO CHIABLESE - Torino - da Sabato 12 dicembre 2015 a Domenica 15 maggio 2016 - orari vari
Promossa dal Comune di Torino -- Assessorato alla Cultura, dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte e dal Polo Reale di Torino e organizzata dal Centre Pompidou di Parigi, 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE e Arthemisia Group.
“Ho lavorato per arricchire la mia intelligenza, per soddisfare le differenti esigenze del mio spirito, sforzando tutto il mio essere alla comprensione delle diverse interpretazioni dell’arte plastica date dagli antichi maestri e dai moderni.” Henri Matisse,
Notes d'un peintre in “La Grande Revue”, 25 dicembre 1908 Matisse “l’ansioso, il follemente anioso” -¬ così lo descrive uno dei suoi amici divisionisti -- domina l’arte della prima metà del XX Secolo ed è considerato uno delle coscienze artistiche più affascinanti del Novecento. Sempre al centro di dibattiti, durante tutta la sua carriera è stato capogruppo dei fauves, osservatore critico del cubismo, discepolo di Signac, Renoir e Bonnard, rivale di Picasso, maestro d’accademia e infine precursore di un’arte che anticipa l’espressionismo astratto newyorkese. Con 50 opere di Matisse e 47 di artisti a lui coevi quali Picasso, Renoir, Bonnard, Modigliani, Miró, Derain, Braque, Marquet, Léger – tutte provenienti dal Centre Pompidou – la mostra “Matisse e il suo tempo” si prefigge di mostrare le opere di Matisse attraverso l’esatto contesto delle sue amicizie e degli scambi artistici con altri pittori.
Così, per mezzo di confronti visivi con opere di artisti suoi contemporanei, sarà possibile cogliere non solo le sottili influenze reciproche o le fonti comuni di ispirazione, ma anche una sorta di “spirito del tempo”, che unisce Matisse e gli altri artisti e che coinvolge momenti finora poco studiati, come il modernismo degli anni quaranta e cinquanta. Opere di Matisse quali Icaro (della serie Jazz del 1947), Grande interno rosso (1948), Ragazza vestita di bianco, su fondo rosso (1946) sono messe a confronto con i quadri di Picasso, come Nudo con berretto turco (1955), di Braque, come Toeletta davanti alla finestra (1942), di Léger, come Il tempo libero – Omaggio a Louis David (1948--1949)
Promossa dal Comune di Torino -- Assessorato alla Cultura, dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte e dal Polo Reale di Torino e organizzata dal Centre Pompidou di Parigi, 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE e Arthemisia Group,
La mostra curata da Cécile Debray conservatore Centre Pompidou. Dieci sezioni in mostra illustrano, secondo un percorso cronologico intercalato da approfondimenti tematici, le figure matissiane delle odalische -- come in Odalisca con pantaloni rossi del 1921 --; la raffigurazione dell’atelier, soggetto ricorrente nell’opera di Matisse ma che, negli anni bui della Seconda Guerra Mondiale, dà luogo a quadri stupefacenti a firma di Braque (L'Atelier IX, 1952--56) e Picasso (Lo studio, 1955); l’opera e il percorso di Matisse dai suoi esordi con Gustave Moreau (1897--99) fino alla sua scomparsa negli anni Sessanta e alle ultime carte dipinte e ritagliate.
Sponsor: Lottomatica e come sponsor tecnici Grandi Stazioni, Trenitalia, Coop, Canale Arte.
Con il supporto di La Rinascente.
 L'evento è consigliato da Sky Arte HD. Il catalogo è edito da 24 ORE Cultura -- Gruppo 24 ORE.
www.mostramatisse.it

"Toulouse-Lautrec La collezione del Museo di Belle Arti di Budapest"
MUSEO DELL'ARA PACIS - Roma -  da Venerdì 4 dicembre 2015 a Domenica 8 maggio 2016 - orari vari
Promossa e prodotta da Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Arthemisia Group e organizzata con Zètema Progetto Cultura.
“[…] la novità è raramente l'essenziale. Questo ha a che fare con una cosa sola: rappresentare un soggetto meglio di quanto faccia la sua natura intrinseca.” 
Henri de Toulouse-Lautrec 
Con circa 170 opere provenienti dal Museo di Belle Arti di Budapest, arriva al Museo dell’Ara Pacis di Roma una grande mostra su Toulouse-Lautrec, il pittore bohémien della Parigi di fine Ottocento, che ripercorre l’attività dell’artista dal 1891 al 1900, poco prima della sua morte avvenuta a soli 36 anni.
La mostra, promossa e prodotta da Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Arthemisia Group e organizzata con Zètema Progetto Cultura, consentirà di portare a Roma il fiore della raccolta di opere di Toulouse-Lautrec conservata Al Museo di Belle Arti di Budapest (Szépmű vészeti Múzeum), uno dei più importanti in Europa, con capolavori che vanno dal Medioevo al Novecento. In occasione dell’esposizione romana, curata da Zsuzsa Gonda e Kata Bodor, circa 170 litografie della collezione (tra cui otto affiches di grande formato e due cover degli album della cantante, attrice e scrittrice francese Yvette Guilbert con circa 10 litografie) lasceranno Budapest per essere esposte al Museo dell’Ara Pacis dal 4 dicembre 2015 all’8 maggio 2016.
Attraverso questa esposizione sarà possibile conoscere a tutto tondo l'opera grafica di Toulouse-Lautrec: manifesti, illustrazioni, copertine di spartiti e locandine, alcune delle quali sono autentiche rarità perché stampate in tirature limitate, firmate e numerate e corredate dalla dedica dell'artista.
Henri de Toulouse-Lautrec è considerato il più famoso maestro di manifesti e stampe tra il XIX e XX Secolo. Tra le peculiarità della sua arte, è l’avere come soggetto la più disparata umanità illustrata in momenti quotidiani o di divertimento, affascinando così la borghesia francese. Sua grande fonte d’ispirazione è il quartiere parigino di Montmartre e la maggior parte delle sue opere sono riconducibili alla vita notturna e ai locali di questa zona. Sono rappresentazione d’istanti di vita quotidiana che Lautrec restituisce con un effetto di grande immediatezza: in poco tempo l’artista diventa uno degli illustratori e disegnatori più richiesti di Parigi; gli sono commissionati manifesti pubblicitari per le rappresentazioni teatrali, i balletti e gli spettacoli, oltre che illustrazioni d’importanti riviste dell’epoca, come la satirica Le Rire.
Nel percorso di mostra, oltre le opere di Toulouse-Lautrec, rare immagini (fotografie e riprese cinematografiche) d’inizio Novecento evocano la Parigi della Belle Époque. Inoltre, un’applicazione interattiva guida il visitatore alla scoperta della tecnica litografica e delle tecniche di stampa di fine Ottocento, dai colori accesi e la riproduzione su vasta scala, ai presupposti per la nascita del manifesto pubblicitario, di cui egli è stato con la sua arte il precursore.
La mostra vede come sponsor Generali Italia, come sponsor tecnico Codognotto e come partner dell’iniziativa Trenitalia.
Media coverage by Sky Arte HD. - Il catalogo è edito da Skira.
www.arapacis.it

"james tissot" a cura di Cyrille Sciama
CHIOSTRO DEL BRAMANTE  - Roma - da Martedi 26 Settembre 2015 a Sabato 21 Febbraio 2015,  tutti i giorni dalle  ore 10.00 alle 20.00 , Sabato e Domenica 10.00-21.00
Patrocinio dell’Assessorato Cultura e Turismo del Comune di Roma - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
La mostra è organizzata con il sostegno eccezionale del Museo d’Orsay, vede come sponsor Generali Italia e come partner dell’iniziativa Trenitalia. L’evento è consigliato da SKY Arte HD.
Per la prima volta in Italia, l’attesissima mostra sul grande pittore francese James Tissot (Nantes, 1836 - Buillon 1902). Le sue opere si potranno finalmente ammirare al Chiostro del Bramante di Roma (26 settembre 2015 - 21 febbraio 2016) dopo le importanti esposizioni dedicategli in tutto il mondo come James Tissot al Petit Palais (Parigi - 1985), Victorian Life Modern Love (Yale Center for British Art, New Haven Connecticut - Musée du Québec, Québec City, Canada - Albright-Knox Art Gallery, Buffalo, New York, tra il 1999 e il 2000), James Tissot et ses Maîtres a Nantes presso il Musée des Beaux-arts (2005) e infine la mostra The Life of Christ del Brooklyn Museum of Art (2009).
Raffinato protagonista dell’élite del suo tempo, invidiato e amato in pari misura, James Tissot è un pittore la cui arte è ancora oggi per alcuni aspetti un enigma, tra influenze impressioniste e istanze preraffaellite. Francese di nascita ma britannico di adozione, vissuto a suo agio tra conservatori e liberali, Tissot celebra nei suoi quadri la vita dell’alta borghesia – il ceto portato in auge in epoca vittoriana tra rivoluzione industriale e colonialismo – trasformando la quotidianità in imprese eroiche e celebrative, mutando ogni gesto in un cliché non privo di originalità.
Dart - Chiostro del Bramante e Arthemisia Group, con il Patrocinio dell’Assessorato Cultura e Turismo del Comune di Roma, hanno fortemente creduto nella necessità di presentare al pubblico italiano un artista ancora poco celebrato. In mostra 80 opere provenienti da musei internazionali quali la Tate di Londra, il Petit Palais e il Museo d’Orsay di Parigi, che raccontano l’intero percorso artistico del pittore e l’influenza che su di lui ebbe l’ambiente parigino e la realtà londinese, dando conto della sua vena sentimentale e mistica, del suo incredibile talento di colorista e del suo interesse per la moda. Tra le opere esposte, capolavori quali "La figlia del capitano" e "La figlia del guerriero" entrambe del 1873 accanto alla Galleria dell’ "HMS Calcutta" (1886) che illustrano i temi principali della sua arte sempre trattati con profondità psicologica e che attestano il suo talento di colorista e fine osservatore del suo tempo.
Prodotta e organizzata da DART Chiostro del Bramante - Arthemisia Group, Con il sostegno eccezionale di Musée d’Orsay-Sponsor Generali Italia
Partner dell’iniziativa: Trenitalia-Special Partner:  JTI-Sponsor tecnico Mantero-Media coverage by Sky Arte HD-Mostra a cura di Cyrille Sciama-Progetto di mostra, direzione dei lavori, progetto grafico di mostra e realizzazione grafica :Mjras snc-Allestimento: Tagi2000-Progetto immagine coordinata: Angela Scatigna-Video: Artist Fabien Iliou-Percorso didattico in mostra: Francesca Valan-Catalogo: Skira
www.chiostrodelbramante.it


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