Kiri, continuano anche per questa nuova stagione, le segnalazioni di Kirolandia blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale.
Di settimana in settimana vari suggerimenti tra teatro, musica, arte e tanti altri eventi selezionati accuratamente sulla base delle vostre importanti indicazioni.
Dunque ecco per sognare con voi...
TEATRO
DEBUTTI...
CTB Centro Teatrale Bresciano
Teatro de Gli Incamminati
Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
Teatro de Gli Incamminati
Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
FRANCO
BRANCIAROLI
è
"MEDEA"
di Euripide
traduzione Umberto Albini
regia LUCA RONCONI ripresa da Daniele Salvo
traduzione Umberto Albini
regia LUCA RONCONI ripresa da Daniele Salvo
TEATRO QUIRINO - Roma
dal 24 ottobre al 5 novembre 2017, da
martedì a sabato ore 21.00_domenica ore 17.00_giovedì 26 ottobre e giovedì 2
novembre ore 17.00_mercoledì 1 novembre ore 19.00_sabato 4 novembre ore 17.00 e
ore 21.00
Franco Branciaroli è di nuovo protagonista
della storica edizione di “MEDEA” diretta da Luca Ronconi nel 1996, riallestita
da Daniele Salvo.
Un doveroso omaggio al grande Maestro scomparso nel 2015 da uno degli
artisti che ha lavorato con lui più a lungo e in maggiore vicinanza (basti
ricordare spettacoli impressi nella memoria collettiva come La vita è
sogno, Prometeo incatenato, Lolita), e un’occasione
imperdibile di rivedere una delle pietre miliari della storia registica ed
interpretativa del secondo Novecento.
E lo spettacolo, che vide Branciaroli nei panni femminili di Medea, è una
pietra miliare della storia del teatro nazionale.
Infatti, se le letture in chiave psicologica di Medea portano a considerare
questo personaggio come il prototipo dell'eroina combattuta tra il rancore per
il proprio uomo e l'amore per i propri figli, e le analisi sociologiche tendono
a trasformare la principessa della Colchide in una sorta di precorritrice del
movimento femminista, in realtà Medea è il prototipo della minaccia impersonata
da uno straniero, che approda in una terra che si vanta
di avere il primato della civiltà.
“Medea – leggiamo nelle
note di regia di Ronconi – è una 'minaccia', che incombe imminente anche sul
pubblico”. Per questo suo essere una creatura misteriosa e mostruosa può anche
essere interpretata da un uomo. La sua non è una tragedia della femminilità, ma
della diversità.
“Io non interpreto una donna, sono nei
panni di un uomo che recita una parte femminile, è molto diverso. Medea è un
mito: rappresenta la ferocia della forza distruttrice. Rimettiamoci nei panni
del pubblico greco: vedendo la tragedia, saprà che arriverà ad Atene una forza
che si accanisce sulle nuove generazioni, i suoi figli: 'Medea dallo sguardo di
toro', come viene definita all'inizio. Lei è una smisurata, dotata di un potere
sinistro.
Che usa la femminilità come maschera, per commettere una serie mostruosa di delitti: non è un caso che la prima a cadere sia una donna, la regina, la nuova sposa di Giasone”.
Che usa la femminilità come maschera, per commettere una serie mostruosa di delitti: non è un caso che la prima a cadere sia una donna, la regina, la nuova sposa di Giasone”.
Franco
Branciaroli
Interpreti
FRANCO BRANCIAROLI di Euripide
traduzione Umberto Albini regia LUCA RONCONI ripresa da Daniele Salvo - scene Francesco Calcagnini riprese da Antonella
Conte - costumi - Jaques Reynaud ripresi da Gianluca Sbicca - luci Sergio Rossi riprese da Cesare Agoni - con Alfonso Veneroso, Antonio
Zanoletti, Tommaso Cardarelli, Elena Polic Greco, Livio Remuzzi
Coro
Francesca Mària, Serena Mattace Raso, Odette Piscitelli, Elena Polic Greco,
Alessandra Salamida, Elisabetta Scarano, Arianna Di Stefano e con Raffaele
Bisegna e Matteo Bisegna
Durata
spettacolo: 1 ora e 55 minuti senza
intervallo
Costo: Biglietti platea
interi € 30 ridotti € 27 - I balconata interi € 24 ridotti € 22 - II balconata
interi € 19 ridotti € 17 - galleria interi € 13
ridotti € 12 - Weekend sabato
sera e domenica: platea interi € 34
ridotti € 31 - I balconata interi € 28 ridotti € 25 - II balconata interi
€ 23 ridotti € 21 - galleria interi € 17 ridotti € 15
Informazioni:
06.6794585 - biglietteria@teatroquirino.it
Indirizzo: via delle Vergini 7 - Roma
Indirizzo: via delle Vergini 7 - Roma
Sito di riferimento: www.teatroquirino.it
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Avviso ai Soci
L'Associazione Culturale Teatro Trastevere
presenta
"La Glaciazione"
Scritto e diretto da Marco Tomba
TEATRO TRASTEVERE - Roma
dal 24 al 29 ottobre 2017,
ore 21.00_dom. 17.30
“E se mi viene il mal di mare?” cit. Marco Tomba
Una
storia assurda e paradossale, in grado di far ridere e divertire, ma che
attraverso lo strumento della metafora ci
aiuta ad immedesimarci nella figura più controversa dell'ultimo decennio: l'immigrato.
Futuro
non troppo remoto.
Il
mondo è cambiato, le leggi della fisica sono impazzite e, senza un valido
motivo, il tanto “temuto” cambiamento climatico o riscaldamento globale si è
infine verificato...
Solo
che al contrario:
“Dove
prima faceva caldo ora fa fresco, dove prima faceva fresco ora fa freddo, dove
prima faceva freddo ora fa freddo freddo e dove prima faceva caldo caldo ora si
sta da Dio.”
La
mite pianura padana è diventata una enorme lastra di ghiaccio, la tanto odiata
nebbia ora è una neve costante che non cade mai. Le beneamate riviere romagnole
non sono altro che approdo per le foche monache. Il circolo polare artico ha
raggiunto l'Inghilterra e Londra è stata invasa
dagli orsi polari.
“L'Italia
è diventata una terra inospitale, le coltivazioni sono congelate e i pascoli si
sono tramutati in tundra: non è più possibile allevare animali come mucche e
maiali. E la mozzarella di yak fa decisamente schifo.”
La
vita non è più quella di una volta, il lavoro non è più quello di una volta, le
case non sono più quelle di una volta, ma soprattutto il cibo non è più quello
di una volta.
Risultato:
migrazione generale.
Verso
sud, verso il caldo, verso pianure sconfinate per la prima volta fertili: Le
Grandi Pianure Sahariane.
Ed è proprio in questo contesto
“catastrofico” che quattro
giovani italiani si trovano alle prese con un viaggio improbabile: una
traversata del Mediterraneo a bordo di una imbarcazione improvvisata.
“Riusciranno nella
loro impresa epocale?
Cosa
troveranno al loro arrivo?
Ce
la faranno a realizzare i propri sogni?”
Immigrazione clandestina: fino a qualche
tempo fa in Italia era considerata un reato penale. Persone in difficoltà punite
perché hanno
scelto di lasciare le loro case e le loro famiglie con la speranza di trovare
un posto dove potersi costruire una vita migliore.
Cosa
penserebbe chi ha promosso o condiviso questa legge se improvvisamente un cambio climatico dovesse colpire l'Italia
e la nostra patria da terra promessa di colpo diventasse un luogo inospitale
dove nessuno vuole più vivere? Cosa penserebbero se il nuovo luogo di desiderio
fosse la tanto odiata Africa? Come si sentirebbero se quelli che prima erano
immigrati ora fossero quelli che gridano “Prima gli africani”?
Scritto e diretto da Marco Tomba - con Alessio Binetti, Nicolò Matricardi, Jordi Montenegro e
Donatello Tagliente. - scenografie Aware Teatro
Costo: Biglietto intero 12 € - ridotto 10 € Kiroconvenzione: INGRESSO RIDOTTO per tutti i Kiri iscitti alla pagina facebook di Kirolandia
Informazioni: 06.5814004 - info@teatrotrastevere.it
Indirizzo: via Jacopa de Settesoli 3 -
Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrotrastevere.it
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TEATRO STUDIO UNO
COMPAGNIA
BARONE CHIELI FERRARI
Presenta
"DOMANI I GIORNALI
NON USCIRANNO"
Di Veronica
Raimo
Con Alessandra
Chieli
Regia Emilio Barone | Massimiliano
Ferrari
TEATRO STUDIO UNO - Roma
dal 26 ottobre al 5 novembre 2017 , dal giov. al sab. ore
21.00_dom. 18.00
Anteprima nazionale
Non sono mai stata una persona
credibile. La credibilità ha bisogno di troppo passato. C’è questa leggerezza
che sento solo quando sono lontana da casa, lontana dal posto dove io sono
qualcuno e tutto significa qualcosa.
Veronica Raimo
Dopo
la trilogia di spettacoli incentrata intorno alla figura dello scrittore
argentino Julio Cortázar, la compagnia porterà in scena una drammaturgia
originale della scrittrice Veronica Raimo; una collaborazione avviata nel 2015
con l’audiodramma Io amo le grandi navi bianche presentato all’interno del
Festival Ritratti di Poesia di Roma. Le musiche originali del lavoro sono composte
dal musicista Toni Virgillito mentre la parte visuale è affidata all’artista
finlandese Elisabeth Mladenov.
Breve
dramma per aeroporti.
Una
donna ha appena perso la coincidenza per il suo volo e non sa quando potrà
imbarcarsi sul prossimo. Sono mesi che si sta preparando a questa partenza:
vuole essere perfetta per raggiungere l’uomo che la sta aspettando.
Nell’infinito tempo dell’attesa avrà finalmente modo di perdere tutto ciò che
l’ha portata lì, a cominciare dalla sua perfezione.
La
messa in scena prevede la presenza di una sola attrice. Uno spazio spoglio,
privo di qualsiasi connotazione temporale o geografica, accoglie il suo
monologo. Ci troviamo in un non-luogo in cui un discorso interiore frammentario
e discontinuo viene continuamente interrotto da altre voci, presenti e passate,
concrete e metaforiche. Il suono, la musica e le immagini si mescolano alle
voci in una partitura straniante. La recitazione, dai toni naturali e concreti,
si appoggia su un lavoro di ricerca sul ritmo e la sospensione temporale, sulla
sintesi e la sottrazione.
Di Veronica Raimo - Con Alessandra
Chieli - Musiche originali Toni Virgillito - Visuals Elisabeth Mladenov -
Costumi Alice Pacciarini - Progetto grafico Caterina Loffredo - Foto di scena
Alessandro Gallo - Regia Emilio Barone | Massimiliano Ferrari - Una
coproduzione Compagnia Barone Chieli
Ferrari | Teatro Studio Uno
Durata
spettacoli: Durata 50’
Costo: Ingresso
12 € - Tessera associativa GRATUITA
Informazioni: 3494356219-
3298027943
- info.teatrostudiouno@gmail.com - Prenotazioni http://j.mp/prenotaTS1
Indirizzo:
via Carlo della
Rocca, 6 - Roma (Torpignattara)
Sito di riferimento teatro: www.teatrostudiouno.com
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"Il laboratorio della
Vagina"
scritto,
diretto e interpretato da Patrizia
Schiavo
con un
frammento tratto da "Il Rumore
della notte" di Marco Palladini
con
Teresa Arena, Annamaria Bruni, Roberta Colussi, Silvia Grassi, Roberta
Marcucci, Carmen Matteucci, Sarah Nicolucci
Teatrocittà Centro di
ricerca teatrale e musicale di Torrespaccata - Roma
27 - 28 e 29 ottobre_ ore 21.00_dom. ore
18.00/prosegue 3 - 4 e 5 novembre _ ore 21.00_dom. ore 19.00
"Capace di coniugare irriverenza, comicità e
denuncia, una sciarada che oscilla tra il serio e il faceto, il goliardico e la
polemica. Farsa giocosa e j’accuse, dove la vagina diventa simbolo
dell’immaginario maschilista e patriarcale, oggetto di desiderio, di ironie e
mistificazioni, ma anche arma di rivoluzione, strumento per la presa di
coscienza della donna e del suo potere."
In compagnia di un idolo femminile primitivo, la
Grande Madre, tra il talk show, la terapia di gruppo e la denuncia sociale, la
conduttrice, sessuologa, sacerdotessa ‘Schiavo’, accompagna sette donne in un
percorso rivolto alla liberazione dai tabù, dai luoghi comuni, dall’ignoranza,
dalle inibizioni, dalle paure, dal senso di vergogna. Un viaggio collettivo in
cui le pazienti e, di riflesso, gli spettatori imparano a raccontarsi, a
conoscere il proprio corpo e a vivere appieno la propria sessualità. Senza
pedanteria informa e sdogana in maniera esplicita e spudorata i tabù assolvendo
una funzione liberatoria, terapeutica.
La vagina, emblema di femminilità, forza e
maternità, ma anche motivo d’incomprensione, sottomissione, emarginazione,
violenza. Storie ironiche, incredibili, fantasiose o drammatiche: l'arrivo del
ciclo e "la prima volta", le richieste erotiche più incredibili e il
posto più strano in cui l'abbiamo fatto. L'orgasmo, i maniaci dei parchi e gli
stupri. Si indagano i diversi aspetti: da quelli piccanti, a quelli negativi e
dolorosi, in un’escalation che conduce agli orrori delle violenze subite dalle
donne bosniache, gli stupri di massa perpetrati nel 1992 in Bosnia come pulizia
etnica.
Un NO allo stupro, alla violenza, alla mutilazione,
all’infibulazione e un SI alla riscoperta del proprio essere, della
femminilità, del sesso, della dignità e del rispetto. Un messaggio di denuncia,
un grido per vincere l'indifferenza. “Invece di nasconderci dietro al velo e al
burqa, noi ce la guardiamo!".
Lo spettacolo apre la rassegna Parla con Lei, un
progetto che racconta le donne a trecentosessanta gradi, dal paradosso vitale
alle pieghe più oscure dell’anima, attraverso lo strumento del Teatro in tutte
le sue forme, per aprire un luogo di confronto e di riflessione, “per una nuova
cultura della parità e del rispetto”. Questo l’intento che animerà Teatrocittà
per la stagione 2017– 2018.
Costo: Biglietti 10 euro + 2 di tessera - consigliata prenotazione
Indirizzo: Via
Guido Figliolini 18 Roma
Informazioni: cnt.formazionericerca@gmail.com-
mob. 338 6717209 - 339 8610703
Sito di riferimento: www.patriziaschiavo.com
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PROSEGUONO...
Massimo
Dapporto
in
"Un
borghese piccolo piccolo"
Tratto
dall’omonimo romanzo di Vincenzo Cerami
TEATRO
Eliseo - Roma
dal 17 ottobre al 5 novembre 2017 , martedì, giovedì,
venerdì e sabato ore 20.00_ primo sabato di programmazione ore 16.00 e
20.00_merc. e dom. ore 17.00
Un borghese
piccolo piccolo è un
romanzo straordinario di Vincenzo Cerami da cui è stato tratto, in un secondo
tempo, il capolavoro cinematografico di Mario Monicelli. Il romanzo, che
diverge dal film in alcuni nodi narrativi essenziali, è un ritratto di
agghiacciante attualità. La peculiarità dell’opera è la tinta grottesca con cui
Cerami descrive le umili aspirazioni di Giovanni Vivaldi, il borghese piccolo
piccolo, e che si cerca di ripercorrere nell’adattamento di Fabrizio Coniglio.
Il più grande
desiderio del protagonista, un uomo di provincia che lavora al ministero, è
quello di “sistemare” suo figlio Mario, proprio in quel ministero in cui
Giovanni lavora da oltre trent’anni. Ma come ottenere una raccomandazione per
il figlio? Ecco l’inizio della sua ricerca disperata di una “scorciatoia”, in
questo caso rappresentata dalla Massoneria, per garantire un futuro al figlio.
Le aspirazioni, il desiderio di raggirare le regole che una società democratica
e civile impone, sembrano quasi connaturate nell’animo di ogni cittadino italiano.
Quella che mettiamo in scena
è una tragicommedia che nella prima parte regalerà momenti di comicità a tratti
esilarante. Il Borghese piccolo piccolo è Giovanni Vivaldi, un uomo di
provincia che lavora al ministero, il cui più grande desiderio è quello di
“sistemare” suo figlio Mario, proprio in quel ministero in cui Giovanni lavora
da oltre trent’anni. Ma come ottenere una raccomandazione per il figlio? Ecco
l’inizio della sua ricerca disperata di una “scorciatoia”, in questo caso
rappresentata dalla Massoneria, per garantirgli un futuro. Le aspirazioni, il
desiderio di raggirare le regole che una società democratica e civile impone,
sembrano quasi connaturate nell’animo di ogni cittadino italiano.
La Scorciatoia o la
raccomandazione è avvertita dalla nostra società come qualcosa di necessario
per sopravvivere: forse, in fondo, non crediamo più nella possibilità di essere
tutti uguali di fronte alla legge e nelle pari opportunità di emancipazione
sociale ed economica. Questo è lo snodo più fortemente attuale della storia;
racconteremo questo grande romanzo classico con il sorriso, che solo i grandi
autori come Vincenzo Cerami hanno saputo e sanno ancora regalarci. Per questo
motivo ci affidiamo all’arte di un grande interprete del nostro Teatro: Massimo
Dapporto, capace di rendere il ridicolo e il tragico nello stesso tempo,
offrendo grande umanità e semplicità alla famiglia Vivaldi.
Fabrizio Coniglio
Con Massimo Dapporto Giovanni Vivaldi - Susanna Marcomeni la moglie - Roberto D’Alessandro il capo ufficio - Matteo Francomano il figlio - Federico Rubino il criminale - Scene Gaspare De Pascali -
Costumi Sandra Cardini - Disegno Luci Valerio Peroni - Musiche originali Nicola
Piovani - Adattamento e regia Fabrizio
Coniglio - Produzione Pietro
Mezzasoma
Durata: 90 minuti
Costo: Biglietto da 20 € a 40 €
Informazioni: Tel. 06.83510216
Indirizzo: via Nazionale 183 –Roma
Sito
di riferimento teatro: www.teatroeliseo.com
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“Ho Adottato Mio Fratello”
di Mirko Cannella e Nicolò Innocenzi
Michele Iovane e Jey
Libertino
TEATRO DE' SERVI - Roma
dal 17
ottobre al 5 novembre 2017, ore
21.00_sab 17.30 e 21.00_dom. 17.30
Un quadro ironico e dissacrante dei difetti dell'Italia di oggi, pigra,
litigiosa e un tantino razzista.
Sbarcare il
lunario in modo semplice, poco faticoso e possibilmente senza lavorare? Facile!
Affittare la camera rimasta vuota dopo la morte dei genitori nella ex casa di
mamma e papà. E’ questa l'idea che innesca la trama di “Ho Adottato Mio
Fratello”.
Una commedia
divertente dal ritmo incalzante, firmata e portata in scena da una giovane
compagnia che comunque dimostra sul palco carisma e disinvoltura, trattando con
leggerezza al limite della irriverenza anche tematiche drammatiche e molto
attuali: si va dallo smarrimento dovuto alla perdita prematura dei genitori, al
gioco d’azzardo, alla crisi economica. E su tutto aleggiano i pregiudizi. le
frasi fatte, la banalità contrabbandata per saggezza.
Si prefigura
così il ritratto di Francesco e Bruno, interpretati da Mirko Cannella e Nicolò Innocenzi. Sono due fratelli
che, come il bianco e il nero, in comune hanno solo lo stesso cognome. Sono
costretti a convivere nell'appartamento ereditato dai genitori, che è fonte di
dissapori ma rappresenta anche una delle poche sicurezza a cui ancorarsi,
soprattutto quando si hanno difficoltà economiche. E proprio l'ingresso
nell'appartamento di Rosario e Nicola – Michele Iovane e Jey
Libertino - due “folkloristici” ragazzi del sud d’Italia in
cerca di una camera in affitto, provoca una reazione a catena di spunti comici
e surreali. I due infatti devono accettare la strana richiesta di Bruno:
fingersi del nord Italia per fare contento il fratello Francesco, il quale non
sopporta i "terroni".
La già
difficile convivenza tra i fratelli diventa allora una burrascosa navigazione a
quattro su un fragile guscio che rischia ad ogni momento di naufragare: ci si
muove tra brillanti colpi di scena verso un rassicurante lieto fine, ma forse
agli spettatori resterà un po’ di amaro in bocca a indicare che la commedia ha
saputo davvero cogliere nel segno.
Costo: Biglietti platea intero 22 € - ridotto G/A 16 € - galleria intero 18 € - ridotto G/A 14€ (ridotto giovani under 18 e anziani over 65)
Indirizzo:
via del
Mortaro (ang. Via del Tritone), 22 - Roma
Sito
di riferimento teatro:
www.teatroservi.it
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"Ferdinando"
di Annibale
Ruccello
Regia Nadia Baldi
TEATRO
Piccolo Eliseo
dal 18 ottobre al 5 novembre 2017 , orario martedì, giovedì,
venerdì e sabato ore 20.00_dom. ore 17.00
Il
possibile e impossibile mondo creativo che le donne sanno attuare quando i
freni inibitori e culturali non hanno più il loro potere censurante
Nadia Baldi firma
la regia di Ferdinando, il testo
forse più famoso di Annibale Ruccello, andato in scena per la prima volta il 28
febbraio 1986. L’opera ha vinto due premi IDI: uno nel 1985 come testo
teatrale, il secondo nel 1986 come miglior messinscena.
Al centro della
vicenda, nel ruolo di Donna Clotilde, l’attrice Gea
Martire che dà vita al personaggio, abilmente disegnato da Ruccello,
di una baronessa borbonica rifugiatasi in una villa della zona vesuviana,
scegliendo l’isolamento come segno di disprezzo per la nuova cultura piccolo
borghese che si va affermando dopo l’unificazione d’Italia. È con lei una
cugina povera, Gesualda, che svolge l’ambiguo ruolo di infermiera/carceriera,
interpretata da Chiara Baffi. I giorni trascorrono uguali, tra
pasticche, acque termali, farmaci vari e colloqui con il parroco del paese, Don
Catellino, un prete coinvolto in intrallazzi politici finemente reso
dall’attore Fulvio Cauteruccio. Nulla sembra poter cambiare il
corso degli eventi, finché non arriva il giovane Francesco Roccasecca
nei panni di Ferdinando, un giovane nipote di Donna Clotilde, dalla bellezza
“morbosa e strisciante”. Sarà lui a gettare lo scompiglio nella casa, a mettere
a nudo contraddizioni, a disseppellire scomode verità e a spingere un intreccio
apparentemente immutabile verso un inarrestabile degrado.
Di Annibale
Ruccello - Regia Nadia Baldi - Con Gea Martire Donna
Clotilde - Chiara Baffi Gesualda - Fulvio Cauteruccio Don Catellino - Francesco Roccasecca Ferdinando - Consulenza musicale: Marco Betta - Scenografia. Luigi Ferrigno - Costumi: Carlo Poggioli - Progetto luci: Nadia Baldi Foto in videoproiezione: Davide
Scognamiglio - Produzione Teatro Segreto
Durata: 2 ore e 15’ – due atti
Costo: Biglietto 20 €
Informazioni: Tel. 06.83510216
Indirizzo: via Nazionale 183 –Roma
Sito
di riferimento teatro: www.teatroeliseo.com
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La
PrimAmericana
presenta
Alessia Fabiani, Peppe Quintale e Stefano
Sarcinelli Con la partecipazione di Ernesto Lama
in
"TI PRESENTO MIO FRATELLO"
Regia Peppe Miale
Teatro Tirso de Molina - Roma
dal 18 al 29 ottobre 2017 - mercoledì, giovedì, venerdì e sabato ore
21.00_sabato e domenica ore 17.30
“Sara' solo l'amore a guidare verso un equilibrio
familiare, perchè l'amore si sa.... sopporta il compromesso”, dichiara il
regista Peppe Miale che debutta al Teatro Tirso de Molina di Roma, con la
commedia brillante “Ti presento mio fratello”
Commedia scoppiettante sull'eterno e irrisolto
duello tra ordine e disordine, tra rigore e tolleranza e tra i divertenti
archetipi del napoletano e dello svizzero messi a confronto.
Stefano ha 50 anni, è un napoletano che vive a
Lugano da quando si è sposato 10 anni addietro con Petra, una donna di
trent’anni della Svizzera tedesca. Stefano, che ormai si è adattato
perfettamente alle abitudini e alla vita del cantone, è un avvocato mentre
Petra ha una galleria d’arte moderna. Stefano e Petra vivono una vita
assolutamente normale e tranquilla e i loro tempi e modi sono sincronizzati con
quelli della loro città.
Il rapporto tra i due è solo apparentemente felice,
perché la coppia nasconde un dramma: non riescono ad avere figli. La “colpa”
della loro infertilità non è stata ancora scoperta e Stefano vive con ansia il
fatto che potrebbe non essere “buono” cioè sterile. Ma quando i due meno se lo
aspettano, la vita di Stefano e Petra viene travolta da un evento inaspettato:
l’arrivo del fratello di Stefano, Peppe. Un uomo sui 50 anni, ex cantante
melodico, fallito da sempre, che vive di
espedienti crogiolandosi nella sua “napoletanità”.
Riuscirà il fratello napoletano a sconvolgere tutti gli equilibri della coppia?
In “Ti presento mio fratello” si racconta
l'umanità, provando a fotografare in maniera ironica divertita e ammiccante due
archetipi che si contrastano a tutto campo nella vana speranza di trovare una
risposta soddisfacente ad un complicato enigma.
Costo:Biglietto intero: mercoledì e giovedì 25 € - venerdì, sabato e domenica 27 € Ridotto: mercoledì e giovedì 22 €venerdì, sabato e domenica 24 €
Informazioni: parcheggio
convenzionato in Via Tirso, 14
Indirizzo: via
Tirso, 89 (Piazza Buenos Aires) - Roma
Sito di riferimento: www.teatrotirsodemolina.it
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FILIPPO DINI | ORIETTA NOTARI | SARA
BERTELÀ
DAVIDE LORINO | VALERIA ANGELOZZI | IVAN ZERBINATI
DAVIDE LORINO | VALERIA ANGELOZZI | IVAN ZERBINATI
ILARIA FALINI | ROBERTO SERPI | MARCO
ZANUTTO
"IL BORGHESE
GENTILUOMO"
DI MOLIÈRE
TRADUZIONE: CESARE GARBOLI
DI MOLIÈRE
TRADUZIONE: CESARE GARBOLI
REGIA: FILIPPO DINI
PRODUZIONE FONDAZIONE TEATRO DUE PARMA, TEATRO
STABILE DI GENOVA
TEATRO SALA UMBERTO - Roma
dal 19 al 29
ottobre 2017, mart. giov. e ven. ore
21.00_mer. ore 17.00_sab. ore 17.00 e 21.00_dom. ore 17.00
L’attore
e regista Filippo Dini torna con questa commedia di Molière a dirigere Valeria Angelozzi, Sara Bertelà, Ilaria
Falini, Davide Lorino, Orietta Notari, Roberto Serpi, Marco Zanutto, Ivan
Zerbinati, in scena insieme a lui, la stessa équipe artistica di Ivanov di Cechov, che Fondazione Teatro
Due ha prodotto insieme al Teatro Stabile di Genova nel 2015, e che ha ottenuto
nel corso della lunga tournée italiana, appena conclusa, un grande successo di
pubblico e critica, consacrato anche dalla consegna del premio Le Maschere del
Teatro Italiano 2016 per la Miglior Regia e del premio della critica ANCT (Associazione Nazionale Critici di
Teatro) all’attrice Orietta Notari per la sua interpretazione. Le scene e i
costumi sono di Laura Benzi, le musiche di Arturo Annecchino, le luci di
Pasquale Mari. La traduzione è di Cesare Garboli.
La
commedia Il borghese gentiluomo nasce
come sberleffo razzista, commissionato a Molière dal fratello di Re Luigi XIV,
in risposta a una indelicatezza commessa da un ambasciatore turco. Al
commediografo fu posta inoltre un’altra condizione, ovvero che il copione
avesse la forma di comedie-ballet, facendo da sfondo narrativo e raccordo ai
balletti e alle arie del compositore e coreografo Lully, in quel momento
favorito del re. Da queste premesse e da tali ingerenze nacque quella che è
forse la più esilarante commedia di Molière, capolavoro assoluto arrivato fino
ai giorni nostri nella sua freschezza e nella sua comicità.
Monsieur
Jourdain è un personaggio insieme ridicolo e commovente, divertente e
contraddittorio, un uomo a metà tra la più antica tradizione del teatro comico
e la più crudele volgarità del nostro quotidiano. Jourdain incarna
contemporaneamente un’irresistibile tensione al miglioramento di se stesso e il
più becero degli arricchiti, negando continuamente nei fatti ciò che a parole
chiama “fame di cultura”, lordandola di orgogliosa ignoranza e arrogante
tracotanza. Attorno a lui gravitano i maestri che dovrebbero formarlo per
raggiungere questo status superiore, maestri di musica, di ballo, di filosofia,
di scherma, figuri loschissimi che desiderano soltanto derubarlo e truffarlo,
coppie di nobili annoiati e scrocconi e una moglie che lo detesta, e che
vorrebbe restare nell’immobilità della propria mediocrità, nell’agio ozioso del
raggiunto benessere.
A
completare il quadretto due coppie di giovani senza speranze e senza ambizioni,
tranne quella di sposarsi per sopravvivere alla noia, fra questi Lucile la
figlia di Jourdain per la quale il padre desidera una sorte più “nobile” che il
matrimonio con Cleonte. I quattro, capitanati dall’astuto e perfido Coviello
(servo e compare di Cleonte), decideranno di organizzare una messa in scena per
gabbare il vecchio, dove si fingeranno dei turchi appunto e, con la scusa di
riconoscere a Jourdain un’altissima carica turca (il titolo di Mamamouchi), gli
riserveranno un amara sorpresa.
Col
Borghese gentiluomo Molière riesce in
un’impresa titanica: ridere del suo contemporaneo Monsieur Jourdain è ridere di
noi spettatori, del nostro tempo, della nostra epoca folle e misera,
consegnandoci un teatro apparentemente “basso”, ridicolo ed esilarante, ma al
tempo stesso violento e crudele, “un teatro” come diceva Cesare Garboli “che
deride e deforma la realtà senza mai detestarla”.
Se
in Ivanov Dini aveva dato grande
ritmo allo spleen cechoviano, nel Borghese conferisce al carattere
farsesco di Jourdain lo spessore di un personaggio a tutto tondo, suggerendo
che certi vizi sono connaturati alla natura umana.
Cast
artistico: Signor
Jourdain, borghese Filippo Dini - Signora Jourdain, sua moglie Orietta Notari - Dorimène, marchesa Sara Bertelà - Dorante, conte, amante di Dorimène/maestro di musica Davide Lorino
- Lucile, figlia di Jourdain/ aiutante
sarto Valeria Angelozzi - Cléonte, innamorato di Lucile/maestro di
scherma/lacchè Ivan Zerbinati - Nicole,
serva/sarto Ilaria Falini - Covielle,
servo di Cleonte/maestro di ballo Roberto Serpi - Maestro di filosofia Marco Zanutto
Cast
tecnico: scene e costumi Laura
Benzi - Musiche Arturo Annecchino - Luci Pasquale Mari - Aiuto regia Carlo Orlando
Costo: Biglietti da 34 € a 24 €
Informazioni: Tel. 06 6794753
Indirizzo: via della
Mercede, 50 - Roma
Sito
di riferimento teatro: www.salaumberto.com
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Produzione Off-Off Theatre
"DENTRO LA TEMPESTA"
liberamente
ispirato a La Tempesta di Sasà di Salvatore
Striano ed. Chiarelettere
con SALVATORE STRIANO, CARMINE PATERNOSTER, BEATRICE FAZI
regia SALVATORE STRIANO
OFF OFF THEATRE - Roma
dal 20 al 29 ottobre 2017, oraario: serali ore 21.00, pomeridiane ore 18.00
SPETTACOLO INAUGURALE
“È tutta una
vita che si sperimenta il teatro in carcere ma, per la prima volta, proveremo a
portare il carcere in teatro. Due celle, due detenuti che affrontano l’inferno
carcerario, spesso luogo senza senso, che si trasforma in una palestra del
crimine. Non una favola nera, poiché in carcere, iniziando con la lettura de La
tempesta di Shakespeare, entrerà la forza salvifica dei libri e i due
protagonisti cominceranno una vera e propria revisione critica, abbandonando
gradualmente quegli atteggiamenti e linguaggi che li avevano portati a
perdersi”.
Salvatore Striano
Salvatore Striano, prima latitante, arrestato e
detenuto a Madrid poi a Rebibbia, si appassiona al teatro in carcere. Esordisce
nel cinema con Matteo Garrone nel film Gomorra ed è protagonista nelle fiction
TV: Il clan dei camorristi, L’oro di Scampia e ancora nel cinema Take five, I
milionari, ed è Bruto nel film dei fratelli Taviani Cesare deve morire,
vincitore dell’Orso d’oro al Festival di Berlino.
Carmine Paternoster, le sue prime esperienze
teatrali sono nate tra le mura del carcere. In cinema protagonista nel film I
cinghiali di Portici, di Diego Olivares. In teatro, Petrolio e Morte di Danton
per la regia di Mario Martone. E ancora in cinema, protagonista de
L’intervallo, di Leonardo Di Costanzo, Take Five, di Guido Lombardi e
protagonista nel ruolo di Roberto nel film Gomorra di Matteo Garrone.
Beatrice Fazi debutta in tv su Rai1 come
conduttrice del programma per bambini Big!A seguire Macao di Gianni Boncompagni
nel ruolo di Nunzia. Tra le fiction Un Medico in Famiglia nel ruolo di Melina.
Al cinema, tra gli altri, La verità, vi prego, sull'Amore con Pierfrancesco
Favino e protagonista in Quartetto, di Salvatore Piscicelli. In teatro con le
regie di Gigi Proietti, Francesco Apolloni, Eleonora Danco.
“Ho scelto DENTRO LA TEMPESTA come spettacolo
inaugurale non solo per l’aspetto di teatro civile legato alla drammatica
situazione umana del sistema carcerario, ma soprattutto perché il tema più
profondo del testo è quello che soltanto la cultura può salvare gli individui e
il mondo.
E nel pieno di questa nostra epoca di
globalizzazione è solo la cultura che garantisce il progresso e la civiltà ed è
l’unica bussola all’interazione, integrazione e comunicazione tra gli individui
e tra i popoli.
E mi piace ricordare Giovanni Testori che
affermava: ‘Cultura non sono le conoscenze settoriali, patrimonio soltanto di
alcuni privilegiati addetti ai lavori e anzi, quando qualcuno si sente
depositario della cultura, opera un atto di terrorismo, perché la cultura vera
di un Paese è quella a cui concorrono tutte le possibilità di ognuno’.
E il grande Maestro Claudio Abbado, un gigante
della cultura mondiale, amava ripetere che ‘chi ama la cultura vuole conoscere
tutte le culture e, dunque, è contro gli steccati e i razzismi di ogni tipo’.
Ed è per questi motivi che DENTRO LA TEMPESTA è il
nostro spettacolo inaugurale.”
Silvano Spada
Liberamente
ispirato a La Tempesta di Sasà di Salvatore Striano ed. Chiarelettere- con
SALVATORE STRIANO, CARMINE PATERNOSTER, BEATRICE FAZI - regia SALVATORE STRIANO
- scene e costumi: Alessandro Chiti - disegno luci: Giuseppe Filipponio - sound
design: Umberto Fiore
Costo: Prezzi da 25 € a 15 €
Indirizzo: Via Giulia 19/21 – Roma
Informazioni:
06 89239515 info@off-offtheatre.com
Sito di riferimento: www.off-offtheatre.com
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MUSICAL
PROSEGUE...
UNA PRODUZIONE ALESSANDRO LONGOBARDI PER VIOLA PRODUZIONI - TEATRO BRANCACCIO
"AGGIUNGI
UN POSTO A TAVOLA"
COMMEDIA
MUSICALE DI GARINEI E GIOVANNINI
SCRITTA
CON JAJA FIASTRI
LIBERAMENTE ISPIRATA A “AFTER ME THE DELUGE” DI DAVID FORREST
LIBERAMENTE ISPIRATA A “AFTER ME THE DELUGE” DI DAVID FORREST
MUSICHE
DI ARMANDO TROVAJOLI
GIANLUCA GUIDI - Don Silvestro
EMY BERGAMO -
Consolazione
MARCO SIMEOLI -
Sindaco Crispino
BEATRICE ARNERA -
Clementina
PIERO DI BLASIO - Toto
PIERO DI BLASIO - Toto
FRANCESCA NUNZI- Ortensia
CON ORCHESTRA DAL VIVO
CON ORCHESTRA DAL VIVO
Teatro Brancaccio - Roma
dal 12 ottobre al 26 novembre 2017, dal martedi al sabato ore 21.00
- sabato
ore 17.00
- domenica ore
17.00
Alessandro
Longobardi celebra gli 80 anni del teatro Brancaccio riportando sulle scene in
tutto il suo splendore una delle più amate commedie musicali italiane AGGIUNGI
UN POSTO A TAVOLA di Pietro Garinei e Sandro Giovannini, scritta con Jaja
Fiastri, protagonisti insuperati di un'epoca leggendaria per il teatro
italiano.
Le musiche,
composte dal grande Armando Trovajoli, di cui ricorrono i cento anni dalla
nascita, hanno incantato intere generazioni.
Rappresentata per la prima volta nel 1974, fu un successo senza precedenti, con centinaia di migliaia di spettatori entusiasti, affermandosi anche sulla scena internazionale con oltre 30 edizioni e circa 15 milioni di spettatori, in Inghilterra, Austria, Cecoslovacchia, Portogallo, Spagna, Russia, Ungheria, Messico, Argentina, Cile, Brasile, Venezuela, Finlandia.
Rappresentata per la prima volta nel 1974, fu un successo senza precedenti, con centinaia di migliaia di spettatori entusiasti, affermandosi anche sulla scena internazionale con oltre 30 edizioni e circa 15 milioni di spettatori, in Inghilterra, Austria, Cecoslovacchia, Portogallo, Spagna, Russia, Ungheria, Messico, Argentina, Cile, Brasile, Venezuela, Finlandia.
La nuova edizione,
prodotta da Alessandro Longobardi per Viola Produzioni, debutterà in anteprima
il prossimo 12 ottobre al teatro Brancaccio di Roma. La prima nazionale è
fissata per il 17 ottobre.
Gianluca Guidi, già protagonista dell'edizione 2009/2010 nel ruolo di Don Silvestro, cura la messa in scena di questo spettacolo, avvalendosi di un eccellente cast creativo, composto dal mitico coreografo Gino Landi, assistito da Cristina Arrò; dal direttore musicale Maurizio Abeni, già assistente di Armando Trovajoli, che dirige l'orchestra dal vivo; dallo scenografo Gabriele Moreschi, che ha adattato il progetto originale di Giulio Coltellacci della celebre e ingegnosa scenografia, con il doppio girevole e la grande arca e dalla costumista Francesca Grossi che ha adattato i disegni originali dei raffinati costumi, sempre di Coltellacci.
Il disegno luci è
di Umile Vainieri, il disegno fonico è di Emanuele Carlucci, la realizzazione
dei contributi video è di Claudio Cianfoni. La scena è stata realizzata dalla
scenotecnica di Mario Amodio che fu il costruttore nella prima edizione, da
Antonio Dari per la parte meccanica e i costumi dalla Sartoria Brancaccio.
Il cast artistico conferma nel ruolo di Don Silvestro Gianluca Guidi, erede legittimo del padre Johnny Dorelli, già protagonista della prima edizione. Enzo Garinei dopo ben 500 repliche nel ruolo del sindaco Crispino, questa volta è “La voce di Lassù”; Emy Bergamo è Consolazione segnando, dopo l’interpretazione di Rosetta in Rugantino e Adelina in Se il tempo fosse un gambero, il record di prima attrice ad aver interpretato tre ruoli da protagonista femminile del repertorio di Garinei e Giovannini. Crispino è Marco Simeoli, che nella quinta edizione aveva già recitato a fianco di Gianluca Guidi come Toto, il cui ruolo viene oggi affidato al giovane e brillante Piero Di Blasio. Dopo la lunga selezione durante gli affollati provini, per il ruolo di Clementina è stata scelta la giovanissima Beatrice Arnera, voce fresca e incisiva, un'autentica rivelazione. Ortensia, moglie di Crispino, è interpretata da Francesca Nunzi.
L’ensemble è
composto da 17 artisti, cantanti, ballerini.
La commedia
musicale è prodotta da Viola Produzioni,
dopo il successo ottenuto con i musical Rapunzel
(2014) regia di Maurizio Colombi, Sister
act (2015) regia di Saverio Marconi, Peter
Pan (2016) regia di Maurizio Colombi, L’ultima
strega (2016) regia di Andrea palotto, E…Se
il tempo fosse un gambero (2016) regia di Saverio Marconi, La Regina di ghiaccio il musical (2017)
regia di Maurizio Colombi. Viola Produzioni insieme al Teatro Brancaccio,
esempio importante di teatro di produzione della capitale, conferma
l'efficienza del polo produttivo composto da un eccellente staff diretto da Carlo
Buttò.
LA TRAMA
La storia,
liberamente ispirata a “After me the deluge” di David Forrest, narra le
avventure di Don Silvestro, parroco di un paesino di montagna, che riceve un
giorno un’inaspettata telefonata: Dio in persona lo incarica di costruire una
nuova arca per salvare se stesso e tutto il suo paese dall’imminente secondo
diluvio universale. Il giovane parroco, aiutato dai compaesani, riesce nella
sua impresa, nonostante l’avido sindaco Crispino che tenterà di ostacolarlo in
ogni modo e l’arrivo di Consolazione, donna di facili costumi, che metterà a
dura prova gli uomini del paese, ma che si innamorerà di Toto e accetterà di
sposarlo.
Giunto il momento
di salire sull’arca, un cardinale
inviato da Roma convince la gente del
paese a non seguire Don Silvestro, accusandolo di pazzia, cosicché sull'arca,
sotto il diluvio, si ritrovano solo lui
e Clementina, la giovane figlia del sindaco da sempre perdutamente innamorata
di lui. Il giovane curato decide però di non abbandonare il suo paese e i suoi
amici e Dio, vedendo fallire il suo progetto, fa smettere il diluvio.Per
Brindare al lieto fine Don Silvestro aggiunge un posto a tavola per… Lui!
SCENOGRAFIE
- PROGETTO ORIGINALE DI GIULIO COLTELLACCI ; ADATTAMENTO SCENOGRAFICO DI
GABRIELE MORESCHI; COSTUMI - DISEGNI ORIGINALI DI GIULIO COLTELLACCI ;
ADATTAMENTO DI FRANCESCA GROSSI; DISEGNO LUCI DI UMILE VAINIERI; DISEGNO FONICO
DI EMANUELE CARLUCCI; COREOGRAFIE DI GINO LANDI
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REGIA ORIGINALE DI PIETRO GARINEI E SANDRO GIOVANNINI; RIPRESA TEATRALE DI GIANLUCA GUIDI; DIREZIONE MUSICALE MAURIZIO ABENI; “LA VOCE DI LASSÚ” È DI ENZO GARINEI; ENSEMBLEGRETA ARDITI, ANTONIO BALSAMO BEATRICE EUGENIA BERDINI, VINCENZA BRINI, FRANCESCO CARAMIA, SILVIA CONTENTI, NICOLAS ESPOSTO, MARTA GIAMPAOLINO, GIAMPIERO GIARRI, SIMONE GIOVANNINI, MATTEO GUMA, FRANCESCA IANNÌ, FRANCESCO LAPPANO, GIANLUCA PILLA, ARIANNA PROIETTI ,ANNAMARIA RUSSO, ALESSANDRO SCHIESARO
REGIA ORIGINALE DI PIETRO GARINEI E SANDRO GIOVANNINI; RIPRESA TEATRALE DI GIANLUCA GUIDI; DIREZIONE MUSICALE MAURIZIO ABENI; “LA VOCE DI LASSÚ” È DI ENZO GARINEI; ENSEMBLEGRETA ARDITI, ANTONIO BALSAMO BEATRICE EUGENIA BERDINI, VINCENZA BRINI, FRANCESCO CARAMIA, SILVIA CONTENTI, NICOLAS ESPOSTO, MARTA GIAMPAOLINO, GIAMPIERO GIARRI, SIMONE GIOVANNINI, MATTEO GUMA, FRANCESCA IANNÌ, FRANCESCO LAPPANO, GIANLUCA PILLA, ARIANNA PROIETTI ,ANNAMARIA RUSSO, ALESSANDRO SCHIESARO
Costi: Biglietti
interi poltronissima gold € 55,00 - poltronissima € 45,00 - poltrona A e
galleria A € 39.00 - poltrona B e galleria B € 29,00 - Biglietti ridotti poltronissima gold € 49,50 - poltronissima €
40,50 - poltrona A galleria A € 35,00 - poltrona B e galleria B € 26,00 *cral e associazioni convenzionate,
tessere convenzionate per riduzioni under 14, over 65, studenti universitari
contattare il Botteghino
Informazioni: Tel.
06 80687231
Indirizzo: via Merulana, 244 - Roma
Sito di
riferimento teatro: www.teatrobrancaccio.it
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MUSICA e PAROLE
Altra Scena Art Management
Presenta
LUCA TUDISCA
"Dialogo"
Concerto dialogato
con Elena
Nieri & Matteo Volpotti
REGIA
Mauro Simone
SPAZIO DIAMANTE - Roma
dal 27
al 29 ottobre 2017 - venerdì e sabato ore 21.00_dom. ore 18.00
Arriva
allo Spazio Diamante di Roma, dopo il
successo dello scorso Maggio al Teatro Nazionale di Milano, Dialogo – Concerto dialogato con Luca
Tudisca, cantautore siciliano che ha partecipato alla Scuola di Amici.
Il
progetto di Dialogo nasce dalla voglia di Luca Tudisca di
sperimentare nuovi percorsi artistici e trova la sua realizzazione con
l’impegno di Mauro Simone che trasforma le canzoni in una storia da mettere in
scena con il testo di Elisabetta Tulli e i movimenti coreografici di Nadia
Scherani.
Sul
palco due attori, Elena Nieri e Matteo Volpotti, e lo stesso Luca Tudisca che
scandisce il succedersi degli avvenimenti con il contrappunto della sua
chitarra.
Tutto
inizia da un dialogo che diventa musica e si trasforma in poesia, dove le
parole delle canzoni accompagnano la storia d’amore dei protagonisti.
Racconta
Luca Tudisca “L’idea di Dialogo nasce per caso. Ho conosciuto una coppia di
anziani sposati da 50 anni, ne sono rimasto affascinato. È meraviglioso come
due persone possano sopportarsi per così tanto tempo e supportare 50 anni di
vita insieme. Forse il segreto sta nel dialogo… nella voglia di dirsi tutto…
nel conoscersi davvero e accettarsi per quello che si è”.
La
storia narrata e sottolineata dalle canzoni è una semplice storia d’amore,
semplice e complessa allo stesso tempo, come solo lo svolgersi di una vita
insieme sa essere. A scandire l’effetto del tempo che passa, saranno dei
cappotti che i protagonisti indossano l’uno sull’altro per tutta la durata
dello spettacolo, il cappotto diventa l’emblema del tempo, delle loro
vicissitudini e del peso degli anni, fino all’epilogo.
Di Luca Tudisca con
Luca Tudisca – Matteo Volpotti – Elena Nieri - DIALOGHI
Elisabetta Tulli - MOVIMENTI COREOGRAFICI Nadia Scherani - REGIA
Mauro Simone
Costo: Biglietto intero
14 € + prevendita; ridotto 10 € +
prevendita
Info
& Prenotazioni: 06 – 80687231 / 393 – 0970018
Indirizzo: via Prenestina 230/ b - Roma
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FESTIVAL
L'Associazione
Culturale Anticorpi
presenta
"Anticorti"
Festival
di inclusione sociale
Presso Fusolab 2.0 - Roma
27, 28
e 29 Ottobre 2017 - vari orari
La rassegna vuole promuovere l’uso dell’arte
e dei suoi linguaggi per favorire l’integrazione sociale dei soggetti più
deboli e svantaggiati, in particolare le persone con disabilità psico/fisica.
Il festival si incentra, infatti, sulla visione del materiale audiovisivo
prodotto o legato al lavoro di associazioni e realtà locali e nazionali
impegnate in questo campo.
Si inizia venerdì
27 Ottobre con VEDI, un gruppo di ricerca:
immagini per un'inclusione sociale a cura di Jessica Tosi. Si prosegue nella serata del 28 con la
presentazione dei 6 lavori selezionati grazie al voto di una giuria di esperti
(Alessandra Panelli, Andrea Zuliani, Fabrizio Croce, Stefano Viali, Teresa
Farella, Jessica Tosi) tramite il concorso per video, cortometraggi e spot
brevi a tema sociale lanciato negli scorsi mesi dall’Associazione. In questa
occasione il pubblico in sala avrà la possibilità di votare il miglior
cortometraggio. Durante la serata verrà anche presentata la compagnia Teatro
Buffo. Domenica mattina saranno aperte le votazioni online che incideranno per
il 20% sulla scelta del vincitore finale.
La serata conclusiva del 29 prevede un dialogo aperto con il pubblico e
gli interventi di Oliviero Rossi e Cristiano Pinto sull’utilizzo dell’arte
visiva in ambito sociale. Si prosegue con la presentazione del lavoro svolto
durante il laboratorio VEDI e con la proclamazione del video vincitore scelto
dal pubblico. A chiudere la serata sarà la proiezione del video vincitore.
Il
progetto è realizzato con il contributo della Regione Lazio, nell’ambito del
bando per la promozione della cultura cinematografica e audiovisiva
PROGRAMMA:
27 Ottobre ore 17.00-20.00
Gruppo di ricerca: immagini per un'inclusione sociale
A cura di Jessica Tosi
Evento su prenotazione max 12 partecipanti ingresso LIBERO con iscrizione Associazione Anticorpi (10 euro)
---
28 Ottobre ore 20.30
Proiezione dei 6 cortometraggi finalisti del Bando
Anticorti e votazione del pubblico
Intervento di Teatro Buffo
---
29 Ottobre ore 18.00
Incontro con il pubblico
Il video nella relazione d’aiuto
interventi di Oliviero Rossi e Cristiano Pinto
“VEDI” risultato dell’incontro
Premiazione del vincitore e proiezione del video
vincitore
Costi:Ingresso
LIBERO e GRATUITO
Indirizzo:
viale della Bella Villa, 94 - Roma
Per
informazioni: info@anticorpi-online.it
Sito
di riferimento: www.anticorpi.eu
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ARTE
APRONO I
BATTENTI...
"ORLAN"
VideORLAN - Technobody
MACRO Project room #1 e #2
dal 25
ottobre al 3 dicembre 2017, o rario: da martedì alla domenica ore 10.30-19.30 -
Chiuso il lunedì
Al MACRO la mostra “VideORLAN – Technobody” della nota artista e performer francese
ORLAN, a cura di Alessandra Mammì, promossa da Roma Capitale, Assessorato
alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, e
realizzata in collaborazione con Villa Medici e con Studio Stefania Miscetti.
L’esposizione
ripercorre l’intera avventura artistica di ORLAN, dalle prime sculture
fotografiche, alle performance registrate su video, fino alle ultime opere che
usano la realtà aumentata e il 3D. Sarà inoltre sperimentato per la prima volta
in Italia “Expérimentale Mise en jeu” (2015-2016), uno spettacolare video gioco
con installazione interattiva.
Un’immersione
totale che riporta nella Capitale l’artista francese a vent’anni dalla mostra
antologica “ORLAN a Roma 1964-1996” allestita da Studio Miscetti e Sala 1.
La
mostra al MACRO è caratterizzata da un sorprendente utilizzo del digitale,
frutto del recente affacciarsi dell’artista a una realtà virtuale
apparentemente opposta e simmetrica alla carnalità dei lavori che hanno
punteggiato il percorso di una delle più radicali, innovative, coraggiose
artiste europee, capace di cavalcare lo spirito dei tempi con instancabile
ricerca.
Per
ORLAN, da sempre attratta dal multimediale e da tutti i mezzi che la
contemporaneità offre, in realtà il digitale rappresenta un modo diverso di
costruire le immagini e di traghettare i temi di sempre (il corpo, la sessualità,
gli stereotipi di bellezza, le imposizioni culturali, politiche, religiose, e
l’ampia simbologia che va dalla metamorfosi all’ibrido) verso universi più
impalpabili, ma non per questo meno potenti.
Sponsor
Sistema Musei in Comune: Con il
Contributo Tecnico di Ferrovie dello Stato Italiane - Media Partner: Il Messaggero
- Servizi di Vigilanza: Travis Group
Costo: Tariffa intera: non residenti 9 €, residenti
8, €. - Tariffa ridotta: non residenti 7 €, residenti 6 €. - MACRO via Nizza +
MACRO Testaccio Tariffa intera: non residenti 11,50 €, residenti 10,50 €
Tariffa ridotta: non residenti 10,50 €, residenti 9,50 €
Informazioni: 060608
Indirizzo:
via Nizza 138, Roma
Sito di riferimento: www.museomacro.org
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APPENA INAUGURATE...
"MONET"
a cura di Marianne Mathieu
Sotto l’egida dell’Istituto per
la storia del Risorgimento italiano, promossa dall’Assessorato alla
Crescita culturale-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale,
con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e
del Turismo (MiBACT) e della Regione Lazio, la grande
retrospettiva è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisiain
collaborazione con il Musée Marmottan Monet, Paris.
COMPLESSO DEL VITTORIANO
ALA BRASINI - Roma
dal 19 ottobre 2017 all' 11 febbraio
2018, dal lunedì
al giovedì 9.30 - 19.30_venerdì e sabato 9.30 - 22.00_domenica 9.30 - 20.30
La grande esposizione
interamente dedicata a CLAUDE MONET.
In mostra circa 60 opere, le più care all’artista e che lo stesso Monet conservava nella sua ultima, amatissima dimora di Giverny: prestiti eccezionali tutti provenienti dal Musée Marmottan Monet di Parigi che nel 2014 ha festeggiato gli 80 anni di vita e che raccoglie il nucleo più importante e numeroso delle opere del grandissimo artista francese, grazie alle donazioni dei collezionisti dell’epoca e del figlio Michel.
L’inquietante modernità dei salici piangenti, del viale delle rose e del ponticello giapponese ma anche le monumentali ninfee e glicini, i colori evanescenti e sfumati, la campagna francese e la natura in ogni sua fase: tra i capolavori in mostra Ritratto di Michel Monet neonato (1878-79), Ninfee (1916-1919), Le Rose (1925-1926), Londra. Il Parlamento. Riflessi sul Tamigi(1905).
Monet - curata da Marianne Mathieu, storico dell’arte e vice-direttore del museo Marmottan, incaricata della Collezione Monet - dà conto dell’intero percorso artistico del maestro impressionista a partire dai primissimi lavori, le celebri caricature della fine degli anni 50 dell’800 con cui guadagnò i primi soldi e divenne quasi un personaggio nella sua città natale, Le Havre, passando per i paesaggi rurali e urbani di Londra, Parigi, Vétheuil, Pourville, e delle sue tante dimore, inclusa una parentesi in Liguria testimoniata in mostra dal dipinto del castello di Dolceacqua.
Protagonisti anche i ritratti dei figli e le celeberrime tele dedicate ai fiori del suo giardino - costruito sapientemente negli anni al punto che ebbe a dire che se non avesse fatto il pittore sarebbe stato giardiniere e che senza i fiori non avrebbe dipinto -, fino alla modernissima resa dei salici piangenti, del viale delle rose o del ponticello giapponese, e poi alle monumentali Ninfee, che deflagrano nel pulviscolo violetto e nella nebbia radiosa.
Monet ha trasformato la pittura en plein air in rituale di vita, senza mediazione alcuna. Tra la luce assoluta e la pioggia fitta, tra le minime variazioni atmosferiche e l’impero del sole, tramutava i colori in tocchi purissimi di energia, dissolvendo l’unità razionale della natura in un flusso indistinto, effimero eppure abbagliante.
All’interno della mostra sarà esposta anche la ri-materializzazione di una delle celebri Ninfee di Claude Monet, la serie di capolavori che ha per sempre cambiato il futuro della pittura e influenzato gli artisti delle generazioni successive. Nel 1958 un tragico incendio all’interno del Museum of Modern Art di New York danneggiò gravemente diverse opere, tra cui alcuni dipinti del maestro impressionista, andati perduti per sempre. Con un progetto unico e ambizioso e grazie alle più recenti tecnologie, Sky Arte HD ha riportato alla luce uno dei capolavori distrutti nel rogo, Water Lilies (1914-26), esposto per la prima volta al pubblico.
L'iniziativa è promossa da Generali Italia - sponsor della mostra - tramite il programma Valore Cultura.
La mostra vede come special partner Ricola, sponsor tecnico Trenitalia, colore ufficiale Giotto brand icona di F.I.L.A. Fabbrica Italiana Lapis ed Affini e media partner Radio Dimensione Suono.
L’evento è consigliato da Sky Arte HD.
Le audioguide della mostra sono offerte da Generali Italia.
Il catalogo è edito da Arthemisia Books.
In mostra circa 60 opere, le più care all’artista e che lo stesso Monet conservava nella sua ultima, amatissima dimora di Giverny: prestiti eccezionali tutti provenienti dal Musée Marmottan Monet di Parigi che nel 2014 ha festeggiato gli 80 anni di vita e che raccoglie il nucleo più importante e numeroso delle opere del grandissimo artista francese, grazie alle donazioni dei collezionisti dell’epoca e del figlio Michel.
L’inquietante modernità dei salici piangenti, del viale delle rose e del ponticello giapponese ma anche le monumentali ninfee e glicini, i colori evanescenti e sfumati, la campagna francese e la natura in ogni sua fase: tra i capolavori in mostra Ritratto di Michel Monet neonato (1878-79), Ninfee (1916-1919), Le Rose (1925-1926), Londra. Il Parlamento. Riflessi sul Tamigi(1905).
Monet - curata da Marianne Mathieu, storico dell’arte e vice-direttore del museo Marmottan, incaricata della Collezione Monet - dà conto dell’intero percorso artistico del maestro impressionista a partire dai primissimi lavori, le celebri caricature della fine degli anni 50 dell’800 con cui guadagnò i primi soldi e divenne quasi un personaggio nella sua città natale, Le Havre, passando per i paesaggi rurali e urbani di Londra, Parigi, Vétheuil, Pourville, e delle sue tante dimore, inclusa una parentesi in Liguria testimoniata in mostra dal dipinto del castello di Dolceacqua.
Protagonisti anche i ritratti dei figli e le celeberrime tele dedicate ai fiori del suo giardino - costruito sapientemente negli anni al punto che ebbe a dire che se non avesse fatto il pittore sarebbe stato giardiniere e che senza i fiori non avrebbe dipinto -, fino alla modernissima resa dei salici piangenti, del viale delle rose o del ponticello giapponese, e poi alle monumentali Ninfee, che deflagrano nel pulviscolo violetto e nella nebbia radiosa.
Monet ha trasformato la pittura en plein air in rituale di vita, senza mediazione alcuna. Tra la luce assoluta e la pioggia fitta, tra le minime variazioni atmosferiche e l’impero del sole, tramutava i colori in tocchi purissimi di energia, dissolvendo l’unità razionale della natura in un flusso indistinto, effimero eppure abbagliante.
All’interno della mostra sarà esposta anche la ri-materializzazione di una delle celebri Ninfee di Claude Monet, la serie di capolavori che ha per sempre cambiato il futuro della pittura e influenzato gli artisti delle generazioni successive. Nel 1958 un tragico incendio all’interno del Museum of Modern Art di New York danneggiò gravemente diverse opere, tra cui alcuni dipinti del maestro impressionista, andati perduti per sempre. Con un progetto unico e ambizioso e grazie alle più recenti tecnologie, Sky Arte HD ha riportato alla luce uno dei capolavori distrutti nel rogo, Water Lilies (1914-26), esposto per la prima volta al pubblico.
L'iniziativa è promossa da Generali Italia - sponsor della mostra - tramite il programma Valore Cultura.
La mostra vede come special partner Ricola, sponsor tecnico Trenitalia, colore ufficiale Giotto brand icona di F.I.L.A. Fabbrica Italiana Lapis ed Affini e media partner Radio Dimensione Suono.
L’evento è consigliato da Sky Arte HD.
Le audioguide della mostra sono offerte da Generali Italia.
Il catalogo è edito da Arthemisia Books.
Nell'immagine:
Claude Monet (1840-1926), Nymphéas, 1916-1919.
Costo: Biglietti-
Intero 15 € (audioguida inclusa) - Ridotto 13 € (audioguida inclusa)
Informazioni
e prenotazioni gruppi: + 39 06 8715111
Indirizzo: San Pietro in Carcere - Roma
Siti di riferimento: www.arthemisia.it - www.ilvittoriano.com
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PROSEGUONO...
"EQUILIBRIUM"
la mostra di quattro artisti dalla Polonia: Jolanta Caban, Alina
Picazio, Przemko Stachowski e Robert Żbikowski.
GALLERIA VITTORIA - Roma
dal 18 al 25 ottobre 2017, oraio dal lunedì al venerdì,
dalle ore 15 alle ore 19; fuori orario su appuntamento.
Quattro artisti dalla Polonia: Jolanta
Caban, Alina Picazio, Przemko Stachowski e Robert Żbikowski.
Tutti sono laureati all'Accademia di Belle Arti di Varsavia - Facoltà della Pittura, ma i loro stili sono molto diversi, ognuno ha trovato il proprio percorso creativo.
Jolanta Caban utilizza i colori e le forme contra- stanti per creare le composizioni estremamente espressive e potenti. Strutture ruvide e toni caldi sono i suoi segni distintivi.
Alina Picazio introduce lo spettatore nel paesaggio urbano, unendo vedute digitali a macchie di colori. I suoi dipinti parlano della memoria e dell'illusione che ci circonda: raccontano “la schiuma dei giorni” che passano.
Le opere di Przemek Stachowski sono tranquille e meditative, anche se dipinte con gesti, sembrano fatte di filigrana. Quasi monocromatiche e astratte rivelano, dopo un attimo, l’immensa ricchezza di sfumature. Robert Żbikowski si occupa delle questioni legate al famoso “golden ratio”. Disegna sulle tele e sulle pellicole con gesti apparentemente leggeri le forme geometriche creando il proprio poetico, ma preciso linguaggio.
Cosa collega questi artisti al di là del Paese in cui si sono formati? Io credo che cercano l'armonia e l'equilibrio nella pittura. Indipendentemente dalle espressioni usate costruiscono con cura le composizioni in un insieme completamente autonomo. Sulle tele non c'è posto per gli elementi inutili, ogni colore e forma hanno il loro significato. I loro quadri, permettendo allo spettatore di allontanarsi dalla realtà, spesso confusa, lo inviano verso l’equilibrio.
Joanna Gordon
Costo: Ingresso LIBERO
Tutti sono laureati all'Accademia di Belle Arti di Varsavia - Facoltà della Pittura, ma i loro stili sono molto diversi, ognuno ha trovato il proprio percorso creativo.
Jolanta Caban utilizza i colori e le forme contra- stanti per creare le composizioni estremamente espressive e potenti. Strutture ruvide e toni caldi sono i suoi segni distintivi.
Alina Picazio introduce lo spettatore nel paesaggio urbano, unendo vedute digitali a macchie di colori. I suoi dipinti parlano della memoria e dell'illusione che ci circonda: raccontano “la schiuma dei giorni” che passano.
Le opere di Przemek Stachowski sono tranquille e meditative, anche se dipinte con gesti, sembrano fatte di filigrana. Quasi monocromatiche e astratte rivelano, dopo un attimo, l’immensa ricchezza di sfumature. Robert Żbikowski si occupa delle questioni legate al famoso “golden ratio”. Disegna sulle tele e sulle pellicole con gesti apparentemente leggeri le forme geometriche creando il proprio poetico, ma preciso linguaggio.
Cosa collega questi artisti al di là del Paese in cui si sono formati? Io credo che cercano l'armonia e l'equilibrio nella pittura. Indipendentemente dalle espressioni usate costruiscono con cura le composizioni in un insieme completamente autonomo. Sulle tele non c'è posto per gli elementi inutili, ogni colore e forma hanno il loro significato. I loro quadri, permettendo allo spettatore di allontanarsi dalla realtà, spesso confusa, lo inviano verso l’equilibrio.
Joanna Gordon
Costo: Ingresso LIBERO
Indirizzo: via Margutta,
103 - Roma
Sito di riferimento:
www.galleriavittoria.com
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Renaud Auguste-Dormeuil
"JUSQU’ICI TOUT VA BIEN"
Curatore:
Raffaele Gavarro
MACRO Testaccio – Padiglione A - Roma
dal 14 ottobre al 26 novembre 2017, da martedì a domenica dalle ore
14.00 alle 20.00 (ultimo ingresso alle ore 19.30). Lunedì chiuso.
Al Macro Testaccio la prima mostra personale in un
museo italiano dell’artista francese Renaud Auguste-Dormeuil, Jusqu’ici tout va
bien, curata da Raffaele Gavarro, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla
Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, organizzata
dall’Associazione Culturale Arteealtro e coprodotta da Atleticom s.r.l- Roma.
Jusqu’ici tout va bien (Fin qui tutto va bene) di Renaud Auguste-Dormeuil è una
mostra che lavora sulla qualità enigmatica del tempo, sulla sua natura
assillante e sull’incrocio delle sue direzioni, avanti o indietro, che l’arte
rende possibile. La mostra sarà aperta dall’opera Spin.off, ultima produzione
dell’artista, composta dalla frase luminosa Jusqu’ici tout va bien, da cui il
titolo della mostra. Tracciata da strisce di led e sospesa sul MACRO, l’opera,
al tempo stesso sorprendente e spiazzante, invita a guardare l’arte con un
occhio diverso. Il suo messaggio è solo all’apparenza rassicurante: parla di un
presente che è immediatamente passato, e non dice nulla sul futuro che è già
l’istante successivo, quello in cui distogliamo lo sguardo dalla scritta
sospesa sopra di noi. Quest’opera, esposta in anteprima al Macro, verrà poi
presentata con frasi differenti nelle successive mostre personali dell’artista
che si terranno nel 2018 in Francia: MAMAC - Musée d’Art Moderne et d’Art
Contemporain di Nizza; Musée d’Art Concret di Mouans-Sartoux; F.R.A.C
Franche-Comté di Besançon e Musée DenysPuech di Rodez.
Costo: Biglietto tariffa intera: non residenti 6 €, residenti 5 €
Tariffa ridotta: non residenti 5 €, residenti 4 €
Indirizzo: MACRO
Testaccio, Padiglione A, piazza Orazio Giustiniani 4, Roma
Informazioni: 060608
(tutti i giorni ore 9.00 – 19.00)
Sito di riferimento: www.museomacro.org
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"L’essenziale verità delle cose"
Francesco
Trombadori (Siracusa 1886 – Roma 1961)
Galleria d’Arte Moderna di Roma - Roma
dal 13 ottobre
2017 al 11 febbraio 2018, da martedì a domenica ore 10.00 - 18.30
In collaborazione con
l’Associazione Amici di Villa Strohl-Fern, Roma
Moderna non è certo l’arte
perché rispecchia il nostro tempo, che allora si tratterebbe di una questione
di moda e formale. L’arte, moderna come
anche antica, è solo quella che riesce ad esprimere l’essenziale verità delle
cose con profonda umanità e spiritualità …
È una considerazione di Francesco Trombadori che, chiarendone le
aspirazioni e il coerente percorso pittorico, ha ispirato il titolo di questa
mostra antologica di largo respiro, un’occasione per raccontare il rapporto del
pittore con i luoghi di Roma che amò e dipinse, scegliendoli come patria
elettiva sin dai primi anni del Novecento.
Alla Galleria d’Arte Moderna di Roma, sono esposte sessanta tele, dipinte
tra il 1915 e il 1961, provenienti da importanti collezioni pubbliche e private
di tutta Italia, venticinque disegni, libri, cataloghi di mostre e articoli di
giornale provenienti dall'Archivio dell'artista, custodito nel suo studio a
Villa Strohl-Fern. La mostra, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla
Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, è a cura
di Giovanna Caterina De Feo
dell’Associazione Amici di Villa Strohl-Fern e della Sovrintendenza Capitolina.
Organizzazione di Zètema Progetto Cultura. Catalogo Maretti edizioni.
Pur non essendo romano di nascita, per Francesco Trombadori la capitale è
fonte di ispirazione per molti dipinti, ma soprattutto luogo di aggregazione in
cui insieme a scrittori, critici ed artisti partecipare all’intenso dibattito
artistico e culturale, dando impulso alla creazione di mostre d’arte e a
riviste d'arte e di cultura.
Il pittore prende parte attiva al dibattito artistico nazionale sin dagli
esordi nel vivace ambiente della cosiddetta Terza Saletta del Caffè Aragno, nel
primo decennio del XX secolo, dove l’artista si avvicina al formativo ambiente de “Il Convito”, la rivista d’arte e
letteratura fondata da Adolfo De Bosis con Gabriele d’Annunzio e Angelo Conti.
Ogni sezione della mostra è corredata dal ricco patrimonio documentario
proveniente dall'Archivio dell'Artista a Villa Strohl-Fern, oggi Casa Museo,
con cui si intende illustrare anche l'importante attività di critico che
Trombadori svolse, dagli anni Venti, scrivendo per diverse testate nazionali.
Nel corso della mostra saranno organizzati incontri di approfondimento con
la collaborazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma.
Costo: Biglietto di ingresso alla Galleria d’Arte
Moderna: 7,50 € intero e 6,50 € ridotto, per i non residenti; 6,5€
intero e di 5,50 € ridotto, per i residenti; gratuito per le
categorie previste dalla tariffazione vigente.
Informazioni: 060608 - www.galleriaartemodernaroma.it
Indirizzo: via
Francesco Crispi, 24 - Roma
Sito di riferimento: www.galleriaartemoderna.it
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"L’ASSENZA DI MARIO"
antologica DI
MARIO CASTELLANI
a cura di LINDA DE ZEN
GALLERIA LA CLESSIDRA BLU -
Roma
dal 13 al 31 ottobre, dal mart
alla domenica 16.00-23.00
Lo spazio espositivo SALA BLU, sede dell’associazione culturale La
Clessidra, dà vita a una nuova mostra, la personale dell’artista Mario
Castellani
Un’esposizione lunga trent’anni. Le 18 opere esposte coprono uno spazio
di tempo che va dal 1984 al 2014 e attraversano in maniera trasversale la vita
di Mario. Il suo lavoro parte da una tecnica realistica arricchita da una
componente marcatamente grafica: le immagini diventano concetti grazie
all’interazione delle parole. L’ironia dell’artista si fa carico della
realizzazione delle opere stesse. L’assenza dell’Italia, realizzata a muro in
un palazzo di Urbino, è la rappresentazione fedele della cartina geopolitica
del Mediterraneo, senza la nostra Penisola; l’opera è il suo modo di gridare,
già negli anni ‘80, il suo disprezzo verso un Paese che non dà peso alle
proprie risorse culturali. Venerdì 13 ottobre, alle ore 19.30 ci sarà
l’inaugurazione di un percorso artistico allestito con l’intento di ricreare
l’iter della vita dell’uomo e dell’artista. Si parte dagli olii realizzati con
la precisione e la potenza dell’immagine che si lega alla cornice delle opere
stesse. Il suo primo operato si dedica alla rielaborazione del figurativo sacro
e dell’icona più stigmatizzata della storia dell’arte: la Gioconda. Andando in
parallelo con la sua attività da pubblicitario: le opere legate agli anni ‘90
assumono toni accesi, qui i caratteri tipografici vanno a calcare il concetto a
monte dell’idea. Un vulcano che riconduce il suo essere in un segno dove il
caso si autogenera. Il 2000 rappresenta la parte della mutazione nella ricerca:
il nulla in relazione all’equilibrio. Si approda agli astratti: strati e
miscugli di colore trovano il loro annullamento attraverso la Lacrimazione del
bianco, concetto che dà il nome a tutto quest’ultimo periodo. Tanti colori
formano il bianco, tanti colori formano il nero. La mostra che indica il
ritorno di Mario si arricchisce anche di tre sculture concettuali: ATAC-apanni,
Madonna blu delle Rizla+ e un intero mobile rivesto di immagini porno.
Costo: Ingresso
GRATUITO
Informazioni: Linda +39 340 6710575 - Mario
+39 3478702252
Indirizzo: Via del Teatro Pace, 3 - Roma
Sito di riferimento:
www.facebook.com/laclessidrasalablugallery
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"ADR_ DOUBLE|U"
a cura di Tiziano Tancredi
GALLERIA PARIONE9
dal 13 ottobre al 7 novembre 2017, martedì - sabato 14.00 - 20.00_ domenica 16.00 - 20.00
DOUBLE|U è la seconda
mostra personale del giovane artista italiano ADR, a cura di Tiziano Tancredi.
Dopo The Bestiary,
inaugurata nel febbraio 2016,
l’artista pugliese presenta un nuovo progetto dedicato alla classicità e alla
figura femminile.
Il nome della mostra, DOUBLE|U, trascrizione della
pronuncia della lettera W dell'alfabeto inglese, rimanda
a due “W”: la prima riferita allo storico e critico d’arte Aby Warburg e alla
volontà di ricollegarsi al suo concetto di “Nachleben der Antiken”, ovvero di “sopravvivenza dell'antico”. La seconda a “Woman” cioè alla scelta di ritrarre esclusivamente
delle donne.
La classicità, fonte inesauribile di ispirazione per gli artisti dalla civiltà greco-romana, passando attraverso il Rinascimento e il Neoclassicismo, è sopravvissuta sino ai giorni nostri. In DOUBLE|U i punti di contatto con i riferimenti classici della mitologia esistono ma al contempo sono volutamente frammentari a favore di una libera reinterpretazione dei soggetti in chiave contemporanea.
All'interno del suo sviluppo progettuale, di cui fanno parte tele e piccoli ritratti su carta, ADR ha aggiunto un ulteriore medium tecnico, quello della polaroid: ogni opera è il risultato del ritratto fotografico di ogni modella. Questo passaggio autoreferenziale genera un rapporto quasi simbiotico tra fotografia e tela e, inserendo un'altra variante del mito nel circuito di immagini, porta alle estreme conseguenze il Nachleben warburghiano.
La classicità, fonte inesauribile di ispirazione per gli artisti dalla civiltà greco-romana, passando attraverso il Rinascimento e il Neoclassicismo, è sopravvissuta sino ai giorni nostri. In DOUBLE|U i punti di contatto con i riferimenti classici della mitologia esistono ma al contempo sono volutamente frammentari a favore di una libera reinterpretazione dei soggetti in chiave contemporanea.
All'interno del suo sviluppo progettuale, di cui fanno parte tele e piccoli ritratti su carta, ADR ha aggiunto un ulteriore medium tecnico, quello della polaroid: ogni opera è il risultato del ritratto fotografico di ogni modella. Questo passaggio autoreferenziale genera un rapporto quasi simbiotico tra fotografia e tela e, inserendo un'altra variante del mito nel circuito di immagini, porta alle estreme conseguenze il Nachleben warburghiano.
In occasione di DOUBLE|U ADR, sempre fedele alla sua attività di street artist, ha affisso poster in grande formato delle sue donne per i vicoli del centro di Roma.
Costo: Ingresso GRATUITO
Indirizzo:
via di Parione, 9 - Roma (piazza Navona)
info: 0645615644 - parione9@gmail.com
Sito
di riferimento www.parione9.com
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a cura di LUCA AGNANI
GALLERIA
COMMERICIALE di PORTA DI ROMA - Roma
dal 30 settembre al 29 ottobre, tutti i giorni dalle ore 11.00 alle ore 20.00
Immergiti
nelle opere più famose di Vincent Van Gogh.
Un viaggio in 10 opere
plasmate in 3D dall’artista Luca Agnani che, incuriosito dalla visione della
realtà di Van Gogh, le reinterpreta utilizzando la tecnica del video mapping.
Galleria Commerciale Porta
di Roma ha il piacere di ospitare Van Gogh Shadow,
un’esposizione in cui pannelli led ad alta risoluzione sostituiscono le tele
catapultandoti all’interno del mondo del genio olandese.
Da La casa gialla al celebre Autoritratto, passando per I girasoli, preparati a “vivere” questi capolavori in
modo del tutto inedito.
Costo:Ingresso GRATUITO
Informazioni
: Galleria Commerciale Porta di Roma - Tel: 06/87070275 –
mobile: 366/6035796
Indirizzo: Via Alberto Lionello, 201 - Roma
Sito di riferimento: //
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"FREEDOM MANIFESTO"
Humanity on the move | Umanità in movimento
a cura di
Fulvio Caldarelli, Armando Milani e Maurizio Rossi
Centrale Montemartini - Roma
dal 28
settembre al 31 dicembre 2017, orario martedì-domenica 9.00-19.00 (24 e
31 dicembre 9.00-14.00)
Può un poster
cambiare il mondo?
Comunicazione
visiva e utopia del possibile
Il Centro
di ricerca interdisciplinare sul paesaggio contemporaneo ha lanciato un
appello ad artisti e visual designer di fama internazionale per raccogliere il
loro punto di vista su un fenomeno che è sotto gli occhi di tutti: la
migrazione di uomini e donne in fuga dalla guerra, dalla miseria, dalla
sopraffazione.
Interrogati
sul diritto fondamentale alla Libertà, gli autori coinvolti hanno risposto con
una riflessione in forma di poster, mezzo di comunicazione scelto per
diffondere – tra parole e immagine – il loro messaggio. Il risultato è la
grande mostra collettiva: “FREEDOM MANIFESTO. Humanity on the move / Umanità in
movimento”) capace di risvegliare le coscienze e sollecitare nuove percezioni
su tema di grande attualità: l’immigrazione.
Il
manifesto, forma di comunicazione di massa esplosa nella seconda metà del XIX
secolo, continua a rappresentare il medium più immediato per esporre messaggi
davanti ai nostri occhi distratti. Nelle intenzioni dei curatori della mostra –
Fulvio Caldarelli, Armando Milani e Maurizio Rossi – la volontà di “reclamare”
e “pubblicizzare” punti di vista che sembrano non trovare più spazio nel
paesaggio contemporaneo.
A
impreziosire il curioso mini-catalogo della mostra, pubblicato nel classico
formato dei manifesti per affissione (70 x 100 cm), il contributo critico del
sociologo Alberto Abruzzese che scrive: “Il
manifesto storico – con tutte le sue appendici tardo-moderne e post-moderne – è
stato lo strumento di persuasione o dissuasione di soggetti sociali individuati
nel loro ruolo politico e professionale. Ora dovrebbe aprirsi la fase di una
comunicazione attenta alla vocazione delle persone, al senso rimosso della vita
vissuta piuttosto che alla professione alla quale essa stessa ci costringe”.
Insieme
ai poster realizzati per l’occasione da maestri del graphic design
contemporaneo – come Félix Beltrán, Ginette Caron, Milton Glaser, Alain Le
Quernec, Italo Lupi, Astrid Stavro, Heinz Waibl – l’esposizione ha il merito di
presentare al pubblico italiano una nutrita rassegna di autori provenienti da
tutto il mondo, tra i più interessanti della nuova generazione.
La
mostra, con il patrocinio di RAI, AGI (Alliance Graphique Internationale) e
AIAP (Associazione Italiana Design della Comunicazione Visiva), è parte del
calendario di eventi che animano l’edizione romana 2017 di “AIAP Design per”.
Promossa
da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza
Capitolina ai Beni Culturali, la mostra si svolge anche sotto il significativo
patrocinio della Comunità di Sant’Egidio, movimento laicale internazionale
fondato a Roma nel 1968, da sempre impegnato nell’accoglienza e
nell’integrazione di immigrati e rifugiati.
Servizi
museali di Zètema Progetto Cultura.
Autori in mostra VALENTINA AGRIESTI/ STEFANO ASILI /
RUEDI BAUR / ERIN BAZOS / FÉLIX BELTRÁN / MAURO BUBBICO / MARLENE BUCZEK /
ANGELO BUONUMORI / FULVIO CALDARELLI / ELIO CARMI / GINETTE CARON / FANG CHEN /
ALESSIO COSMA / ROBERTO DEL BALZO / FRANCESCO DONDINA / ERIKA GIUSTI / MILTON
GLASER / PUYA HABIBZADEHKAVKANI / GIANNI LATINO / GLI IMPRESARI / ITALO LUPI /
ALAIN LE QUERNEC / GIOVANNI LUSSU / ARMANDO MILANI / MAURIZIO MILANI / GERMAN
MONTALVO / RICARDO SALAS MORENO / ANTONIO PACE / MARIO PIAZZA / ANTONIO ROMANO
/ MICHELE REGINALDI / MICHELE SANTELLA / FILIPPO SASSOLI / ASTRID STAVRO /
STUDIO ORIGONI STEINER / PARISA TASHAKORI / PAOLO TASSINARI / LUIGI VERNIERI /
MARIO FOIS (VERTIGO DESIGN) / HEINZ WAIBL / ZUP DESIGN
Realizzata
da Centro interdisciplinare di ricerca sul paesaggio contemporaneo;
Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale -
Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali; Con il patrocinio di AGI –
Alliance Graphique Internationale, AIAP – Associazione Italiana Design
della Comunicazione Visiva, Comunità di Sant’Egidio, RAI; Servizi museali
Zètema Progetto Cultura ; Sponsor Sistema Musei in Comune; Con il
contributo tecnico di Ferrovie dello Stato Italiane; Media Partner Il Messaggero;
Sponsor tecnici iGuzzini -
Rubettino Print
Costo: Intero 7,50 € - Ridotto 6,50€
Per i cittadini residenti
nel territorio di Roma Capitale (mediante
esibizione di valido documento che attesti la residenza): Intero 6,50 € -
Ridotto 5,50 €
Informazioni: Tel. 060608 tutti i giorni ore
9.00-19.00 - info.centralemontemartini@comune.roma.it
Indirizzo: via
ostiense 106 - Roma
Sito
di riferimento: freedom-manifesto.it
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"ENJOY L’ARTE INCONTRA IL DIVERTIMENTO"
a cura di Danilo Eccher
Chiostro
del Bramante - Roma
dal 23 settembre al 25 febbraio 2017 , orario dal lun. al ven. 10.00 – 20.00_ sab. e dom. 10.00 – 21.00/La biglietteria mostre chiude una ora prima.
dal 23 settembre al 25 febbraio 2017 , orario dal lun. al ven. 10.00 – 20.00_ sab. e dom. 10.00 – 21.00/La biglietteria mostre chiude una ora prima.
Dopo il successo della originale mostra Love,
l’Arte incontra l’amore, che ha registrato in sei mesi l’afflusso di 150mila
spettatori, soprattutto giovani, il Chiostro del Bramante continua il suo
innovativo percorso programmatico proponendo ancora una volta una esposizione
unica per la singolarità delle opere, che pone sotto la lente di ingrandimento
le diverse possibilità percettive ad esse connesse. Una esperienza che lo
spettatore può fare attraverso i linguaggi e le poetiche di alcuni tra i più
importanti e provocatori protagonisti dell’arte contemporanea. Talvolta
infrangere le regole non significa trasgredire, ma ampliarne i confini. Una
regola che il Chiostro del Bramante persegue da tempo nelle sue linee
programmatiche, proponendo mostre fuori dagli schemi delle convenzioni
espositive, dove l’originalità del percorso sta alla base del progetto
ideativo.
Diventato Museo di riferimento in ambito nazionale
ed internazionale anche dell’arte contemporanea, il Chiostro parte da questi
presupposti per la mostra che proporrà. Si chiama Enjoy e ha per sottotitolo
l’Arte incontra il divertimento: locuzione emblematica che vuole indicare non
solo una diversa modalità di vivere l’arte, ma soprattutto dare “spazio e
spazialità” alle opere di artisti di acclarata fama. Infatti molti lavori sono
site specific, pensati e costruiti dagli artisti ospiti proprio per gli
ambienti del Chiostro del Bramante la cui organizzazione – che fa capo a DART –
aggiunge alla creatività dell’esposizione un notevole sforzo produttivo
proponendo opere inedite. Tra i grandi nomi allineati troviamo Tinguely,
Calder, Fogliati, Erlich, Creed, Neto, Collishaw, Ourlser, Wurm, TeamLab, Hans
op De Beeck, De Dominicis, Gander, i protagonisti del ‘900 storico e del terzo
millennio, accomunati da un filo sotteso, il divertimento, assunto
nell’accezione etimologica della parola: portare altrove. L’altrove, l’altro da
sé, il perdersi nei meandri dell’arte e dell’inconscio è ciò che accomuna il
gesto di tutti gli artisti presenti in Enjoy, le cui opere guideranno il
visitatore in un percorso invisibile ma fortemente tracciato, che prenderanno
vita in un incessante rapporto interattivo e giocoso, dove le diverse
percezioni del “fuori da sé” avranno un ruolo fondamentale. “La dimensione del
piacere, del gioco, del divertimento, dell’eccesso – afferma Danilo Eccher,
curatore della mostra – sono sempre state componenti centrali dell’Arte; l’Arte
sprofonda nel dolore ma si nutre di piaceri ed è sempre una danza di contrasti.
L’illusione è una trasparenza che deforma la realtà, un’apparenza sottile dove
tutto è possibile, suggerendo ora il dubbio dell’enigma, ora il sorriso della
sorpresa”. Ecco allora che in Enjoy, dalle sculture leggere di Alexander
Calder, lo spettatore può perdersi nel labirinto infinito di specchi di Leandro
Erlich per poi immergersi e riemergere dalle installazioni ludico-concettuali
di Martin Creed o nei raffinati giochi di luci illusorie di TeamLab che
prendono forma e mutano solo a contatto con il pubblico, o essere inseguiti
dagli occhi indiscreti e inquietanti di Tony Oursler e trovarsi a contatto con
i corpi deformati di Erwin Wurm e così via, di artista in artista, di sala in
sala: il Chiostro del Bramante diventerà luogo elettivo di una realtà tutta da
scoprire, che esiste in ogni istallazione (alcune di grandissime dimensioni), a
una realtà che, tuttavia, può anche non esserci. D’altra parte è proprio Paul
Klee che ci dice: “L’arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile
ciò che non sempre lo è”.
Costo:Biglietto intero € 13,00
(audio guida inclusa) - biglietto
ridotto € 11,00 (audio guida inclusa) per specifiche riduzioni,
visita il sito.
Informazioni: hastag
ufficiale #enjoychiostro - +39 06 68809035 (Lunedì – Venerdì 10.00 / 17.00)
numero attivo dal 4 settembre sino a fine mostra. - La Caffetteria Bistrot, il Bookshop e il Chiostro hanno ingresso
libero indipendentemente dalle mostre
Indirizzo: Via Arco della Pace 5 - Roma
Sito di riferimento:
www.chiostrodelbramante.it
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SERATE con OSPITI
Thursday
is the New Saturday
presenta:
"FRANCESCO
BERTOLI"
XFactor 2017
Palco Aperto con Leonardo
Terzulli, Giuliano Crupi, Leonardo Belleggia
Intervista al regista Giovanni Franci, autore dello
spettacolo L'Effetto Che Fa
Host Giusva
MARMO - Roma
giovedì 26 ottobre
2017, dalle ore 19.00 Aperitivo
fino alle 21.00 | Inizio dei Live ore 22.00
S'illumina il bel giardino sanlorenzino di
Marmo, con il terzo appuntamento firmato ApeRIVER, la serata all'insegna
della musica dal vivo e dedicata al compianto attore River Phoenix.
A partire dalle 19 fino alle 21.00 è tempo di
aperitivo, con il piatto gourmet dello chef, seguito dall'inizio
dei live fissato alle 22.
Accolti dal frontman padovano Giusva ci sarà
una schiera di giovanissimi musicisti tutti under25.
Si è fatto notare nell'ultima edizione di XFactor,
non solo per i suoi capelli color platino, ma soprattutto per le sue
doti vocali che lo hanno visto trionfare fino ai bootcamp. E' Francesco
Bertoli, accolto dal frontman di casa Giusva, ex leader dei Jarvis con
cui pubblica un EP di sei brani che rimbalza tra radio e
trasmissioni TV a tema musicale. Gli MTV Awards 2016 elegge il gruppo come
primo della categoria "New Generation" e poco dopo per il
gruppo arriva la partecipazione ad XFactor, che s'interromperà per
comune decisione della band. L'anno dopo Francesco ci riprova da
solista e la sua partecipazione al programma, seppur breve, non passa
inosservata. Il prossimo giovedì 26 ottobre sarà accolto tra gli ospiti
principali di ApeRIVER, per raccontare al pubblico la sua nuova vita da artista
solista.
Ad aprire il palco a Bertoli ci penseranno
le voci di Leonardo Belleggia, Giuliano Crupi, e Leonardo Terzulli. Il primo, Belleggia,
cantautore di appena vent'anni alle prese con la realizzazione del suo primo
disco, seguito da Crupi, paroliere e musicista di belle speranze con
il vezzo della recitazione e soprattutto del doppiaggio, tutte tecniche per
l'utilizzo della voce, strumento che Crupi adopera con grande sapienza.
A Novembre 2017 è in uscita con il terzo singolo dell'anno, da titolo
Fuoco. Infine l'ultima voce sarà quella del giovanissimo Terzulli, che
si esibirà con chitarra e pianoforte dopo la recente partecipazioni alle audition
di XFactor con i Five Stories.. Come al solito apeRIVER
darà spazio anche al teatro, con l'intervista al regista Giovanni Franci,
autore dello spettacolo L'Effetto Che Fa, piéce tratta dal terribile Caso
Varani, in scena all'Off/Off Theatre dall prossimo 31 Ottobre all'8
Novembre con gli attori Fabio Vasco (Marco Prato), Riccardo Pieretti
(Luca Varani) e Valerio Di Benedetto (Manuel Foffo).
Costo: Ingresso
GRATUITO - Possibilità Aperitivo: 10
Euro (Comprensivi di: 1 Drink + 1 Food) + 2 euro
Tessera Associativa annuale
Info e Prenotazioni: Prenotazione tavoli con Consumazione - 342
6158365
Indirizzo: piazzale
del Verano 71, Roma (San Lorenzo)
Sito di riferimento teatro: www.marmoroma.it
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STORE
"LeVacanze"
Debutto discografico con l’omonimo Ep
di Giuseppe Fuccio e Giovanni Preziosa.
ed on line il nuovo
videoclip Settembre Fun Club
DAL 26 OTTOBRE in tutti gli store
E’ già disponibile dal 13 ottobre in
digital download ed in tutti gli store dal 26 ottobre, l’omonimo Ep che segna
il debutto discografico del duo elettro pop sannita
formato da Giuseppe Fuccio e Giovanni Preziosa.
formato da Giuseppe Fuccio e Giovanni Preziosa.
L’uscita del mini disco è accompagnata
dal videoclip Settembre Fun Club realizzato
da Upside production. Firmato da Tato Strino (regia) e Luca Cestari (direzione della
fotografia), è stato girato tra Contrada Piano Cappelle a Benevento, il vulcano
Solfatara e la Basilica di San Severo fuori le Mura di Napoli.
Settembre è il mese in cui si riparte ma ogni nuovo inizio – per
esser tale – necessita di un equilibrio interiore. Tra cielo (fede), terra
(certezza) e mare (imprevedibilità), l’uomo lotta quotidianamente facendo i
conti con un solo giudice: se stesso. Un viaggio introspettivo tra libero
arbitrio e dogma, amore e violenza, vita e morte in un ciclo infinito che
rappresenta allegoricamente il viaggio di ogni essere umano nel mondo.
Il duo LeVacanze, si fa conoscere sul
territorio campano grazie alla vittoria del "FarciSentire Contest
2017" che consente loro di condividere il palco dell’importante kermesse
musicale con artisti del calibro di The Zen Circus, Fast Animals and Slow Kids
e Canova. Dopo poco, suonano alla Notte Bianca del Rione Sanità in occasione
del Primo Festival di Sky Arte, prima della performance di ZULU’, IOVINE, BABA
SISOKO’. Partecipano come ospiti alla V^ edizione del Festival Music Week,
importante kermesse musicale della cittadina di Vico Equense.
Il brano Penelope, che anticipa
l’uscita discografica, è stato scelto come colonna sonora di un reportage di
Sky Arte relativo alla Notte Bianca tenutasi a Napoli nel mese di Maggio.
Successivamente è stato inserito anche nel documentario relativo al primo
festival di Sky Arte andato in onda sull’omonimo canale a luglio 2017.
L’ep LeVacanze è stato registrato presso Nasi
Comunicanti, studio recording di Benevento, distribuito da Edel Italy per
Apogeo Records. Produzione esecutiva di Andrea De Rosa. Testi e musiche di
Giuseppe Fuccio e Giovanni Preziosa.
Artwork Andrea Nobili.
LeVacanze
in tour
(date in aggiornamento):
9 novembre MMB – Napoli (Na)
2 dicembre
DISSONANZE RECORDS – Cava dei Tirreni (SA)
Crediti
videoclip: Prodotto da Upside production - Produzione esecutiva: Andrea De Rosa
e Mario Pistolese - Regia: Tato Strino - Direzione della fotografia: Luca
Cestari - Key Grip: Vitalii Mliuskyi - Attori: Raffaele Ausiello e Grazia
Malafronte - Trucco: Mary Samele- Assistenti di produzione: Luigi Petrazzuolo e
Andrea Nobili
Costo: //
Guarda il videoclip ufficiale su YouTube: https://youtu.be/tClkpp8B1yc
Etichetta: Apogeo
Records
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THE
MOORS & VIOLA VALENTINO
“ASPETTAMI QUESTA NOTTE”
IL NUOVO SINGOLO DEL DUO POP-DANCE
DAL 1 OTTOBRE SU iTunes
Un
brano pop (scritto da Mirko Oliva e Costantino Parlato e arrangiato da Luis
Navarro), dalle influenze tropicali, dancehall e R'n'B si avvale della
collaborazione artistica della grande icona musicale degli anni ’80.
"Aspettami
questa notte" parla di un rapporto d'amore, nascosto e sottaciuto, che con
il calare del sole e l'arrivo della notte può finalmente uscire allo scoperto.
Metaforicamente racconta il liberarsi, la disinibizione, il riuscire a vivere
la vita in maniera piena e profonda. È un pezzo inizialmente introdotto da una
chitarra e un sinth bell che diventa presto ritmato e cantabile, nonché
ballabile.
Viola
Valentino esprime tutta la sua vocalità, abbandona il caratteristico timbro
sussurrato che l'ha resa celebre in "Comprami", a favore invece del
suo naturale timbro da contralto. I The Moors confermano la loro duttilità'
vocale.
Il videoclip richiama
atmosfere anni ’80 omaggiando la bellezza femminile rappresentata da due
antipodi: la splendida ballerina Maria Rosaria Salzillo (già protagonista dei
videoclip di Emma Marrone e Giusy Ferreri) e la femminilità più rotonda
dell’attrice Emanuela Aurizi (“Le ali della vita”, “La mandragata”, “Il
professor cenerentolo”, “Distretto di polizia”, il film di prossima uscita per
il cinema dedicato ad Andrea Bocelli “The silence of music”).
Costo: Disponibile su iTunes 1,29 €
Guarda il videoclip
ufficiale su YouTube: www.youtube.com/watch?v=GGZjCtBA6Gk
Etichetta: M.B.Music International
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Kirosegnaliamo esce all’inizio di ogni settimana, chi
volesse darci comunicazione di eventi con rilievo artistico-culturale può
scriverci a kirolandia@gmail.com oppure info@kirolandia.com, entro la domenica precedente, specificando chiaramente la richiesta
di segnalazione, provvederemo previa specifica selezione all'inserimento …