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sabato 21 ottobre 2017

Al MACRO Testaccio: "JUSQU’ICI TOUT VA BIEN", la I° mostra personale di RENAUD AUGUSTE-DORMEUIL in Italia

autrice: Mirella Angelelli (MireKira)  




Venerdì 13 Ottobre è stata inaugurata, nel padiglione A del Macro Testaccio di Roma, "JUSQU’ICI TOUT VA BIEN" la I° mostra personale in un museo italiano di RENAUD AUGUSTE-DORMEUIL curata  da Raffaele Gavarro.

Quando l'arte è poesia se ne percepisce il linguaggio, si può meditare sul messaggio dell'autore e andare oltre.

Il tema fondamentale proposto dall'artista francese è il tempo e le sue implicazioni fisico, matematiche, esistenziali e filosofiche della cultura occidentale e orientale.
Il tempo non è visto come categoria in cui gli avvenimenti si estendono in un passato certo o in un futuro prevedibile, ma è intrinseco nel presente e nella storia, e scandisce attimi significativi della vita.


La mostra si apre con una scritta "JUSQU’ICI TOUT VA BIEN" costruita con luci a led, guidata da un drone, prima un ronzio d'insetto, poi un rumore sempre più assordante, che si alza e si abbassa, sembra parlare con le opere, infine viene verso lo spettatore che, affascinato, rimane sospeso tra reale ed irreale, cogliendo subito il significato intrinseco del tutto.

La cristallizzazione di momenti della storia dell'umanità e della vita individuale è per  l'autore una sospensione magica, prelude ad un evento.

RENAUD AUGUSTE-DORMEUIL si sofferma sulle costellazioni nell'attimo (ore 23.59) che precede il giorno delle grandi catastrofi, esse ci parlano del dolore dell'umanità e delle sue urla strazianti.

Le bordature ornamentali dei cavalli nei funerali di prima classe evocano la fine come attesa, nell'attimo del presente. Il rituale giapponese ci dice che la storia individuale e del mondo non è rettilinea e univoca ma può cambiare. Coinvolti in altre toccanti esperienze, attraverso questo percorso, lo spettatore si rende sempre più conto che l'uomo contemporaneo è consapevole della sua solitudine: in quell'attimo dell'oggi, solo l'arte lo può aiutare a capirne il significato e a ricondurlo all'interno della storia.
- Mirella Angelelli -