Kiri, continuano anche per questa nuova
stagione, le segnalazioni di Kirolandia blog di
cooperazione dell'omonima corrente culturale.
Di settimana in settimana vari suggerimenti tra teatro, musica, arte e tanti altri eventi selezionati accuratamente sulla base delle vostre importanti indicazioni.
Dunque ecco per sognare con voi...
TEATRO
DEBUTTI...
"Il
malato immaginario"
di Molière
traduzione
di Cesare Garboli
Con Gioele
Dix
Regia Andrée Ruth Shammah
TEATRO
Eliseo - Roma
dal
28 novembre al 17 dicembre 2017 , martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 20.00_ primo
sabato di programmazione ore 16.00 e 20.00_merc. e dom. ore 17.00
Un classico fuori dal tempo
Dopo il grandissimo successo delle passate due stagioni nelle
più importanti città italiane, arriva a Roma il Malato Immaginario nato
nel 2014 come omaggio a Franco Parenti a 25 anni dalla scomparsa. Il
protagonista Argan, interpretato con intelligenza e ironia da Gioele Dix,
spreca la sua vita fra poltrona, lettino, toilette, clisteri, salassi. Sotto la candida cuffia a pizzi, nella
vestaglia bianca, nelle calze bianche molli sui piedi ciabattanti, si trova una
debolezza a volte innata, un’incapacità genetica di prendere qualsiasi
decisione. Il suo alter ego è Antonietta, detta anche Tonina una cameriera
tuttofare, che il padrone vive spesso come un incubo, superpresente impicciona
che vede tutto e tiene in mano tutto, a partire dal destino dei padroni. La
raffinata regia “senza tempo e di tutti i tempi”, si sofferma sulle nevrosi
ipocondriache del protagonista, in una continua tensione tragicomica
mirabilmente costruita che continua ancora oggi ad affascinare e a stupire gli
spettatori.
Argante
–
suggerisce Gioele Dix - usa la malattia
come difesa verso gli affetti che non è in grado di gestire. La commedia è
costruita su molti su e giù, e passa dall'allegria alla disperazione con
squarci di profondità fantastici fotografando quello che siamo noi oggi. Ma
questo è il genio di Molière. C'è l'umanità e c'è la ferocia. E' crudele ma
fragile. Oggi diremmo bipolare.
Di Molière - traduzione di Cesare Garboli - Con Gioele Dix e con Anna Della Rosa
| Marco Balbi | Valentina Bartolo
Francesco Brandi | Piero Domenicaccio | Linda Gennari Pietro Micci | Alessandro Quattro | Francesco
Sferrazza Papa - Scene e costumi: Gian
Maurizio Fercioni - Luci: Gigi Saccomandi - Musiche: Michele Tadini e Paolo
Ciarchi - Regia Andrée Ruth Shammah - Produzione Teatro Franco Parenti
Durata: 2 ore e 15 minuti intervallo compreso
Costo: Biglietto da 20 € a 40 €
Informazioni: Tel. 06.83510216
Indirizzo: via Nazionale 183 –Roma
Sito
di riferimento teatro: www.teatroeliseo.com
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Marioletta
Bideri per Bis Tremila s.r.l. presenta:
"ÉDITH PIAF L’usignolo non canta più"
di Melania Giglio
con Melania Giglio e Martino Duane
regia Daniele Salvo
OFF OFF THEATRE - Roma
dal 28 novembre al 10 dicembre 2017,
orario: serali ore 21.00,
pomeridiane ore 18.00
ANTEPRIMA NAZIONALE
ÉDITH PIAF: morfina, amore, bordelli, liti, furia, lutti,
risate, solitudine, arte, alcol, gioia, canzoni
La sua voce è il simbolo di un'epoca
e ha il sapore di quella Francia ferma nel tempo, dove gli chansonnier
vivevano ben oltre la loro vita terrena. Così, con le sue eterne canzoni e con
una storia pregna di luci e molteplici ombre, Édith Piaf rivivrà all'Off/Off Theatre, con lo spettacolo ÉDITH PIAF, L’Usignolo non canta più.
Siamo
nel 1960 nell'appartamento di Édith, un'anticamera della fine, in una casa che
ha l'aspetto consumato dalla vita e dalle difficili vicende che hanno coinvolto
la cantante. Una serie di eventi negativi hanno segnato col dolore il corpo di
questa piccola donna: lutti, incidenti, amori, liti, solitudine, alcol, gioie, successi
e canzoni. Tutto si è abbattuto sull'usignolo come un uragano, rendendola
sempre più provata fisicamente ed emotivamente.
L'usignolo non canta più.
L'artrite l'ha resa gobba, l'alcol e i medicinali l'hanno resa gonfia e senza
capelli. I lutti hanno ferito la sua voglia di vivere. Ma improvvisamente qualcuno bussa alla sua porta e arriva
a profanare questo "buio": è
Bruno Coquatrix, l'impresario
del celebre Olympia, che la
prega di risollevare le sorti dello storico teatro parigino. Pian piano Édith si
rianima, si tinge i radi capelli di rosso arancio, tira fuori le sue piccole e
nere vesti di scena e l'amore per la vita e per la musica riprende il
sopravvento, in una di quelle esibizioni che passerà alla storia.
Lo
spettacolo ripercorre attraverso un testo
inedito e mai rappresentato, i giorni che precedettero la storica esibizione di Édith
Piaf
sul palco dell'Olympia, dalla fine del 1960 sino alla primavera del
1961. Questo racconto, arricchito da canzoni
eseguite rigorosamente dal vivo, tra le altre L'accordéoniste, La Vie En Rose, Milord, vuole essere un omaggio ad una delle voci
più belle e strazianti della canzone moderna.
Di Melania Giglio - con Melania Giglio e Martino Duane - regia Daniele Salvo - Impianto
scenico Fabiana Di Marco, costumi Giovanni Ciacci
Costo: Biglietto intero 25 €
- ridotto 18 € - 10 € per gruppi e under
26
Indirizzo: Via
Giulia 19/21 – Roma
Informazioni:
06 89239515 - info@off-offtheatre.com
Sito di riferimento: www.off-offtheatre.com
Facebook di riferimento: www.facebook.com/UfficioStampaFabiSavona
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Avviso
ai Soci
L'Associazione Culturale Teatro Trastevere presenta
"NICK & BART"
di e con Raffaele
Balzano
regia: Raffaele
Balzano-Chiara Becchimanzi
TEATRO TRASTEVERE - Roma
28 novembre 2017, ore 21.00
-Io nun teng a nessuno compà!
Saccio sul a chi mi sto allontanando ma ne vale a pena?
-Che t'aggia
dicere...speriamo di si!
Cit.
C’era
una volta in cui dalla prua di una nave si intravvedevano sogni e speranze.
Quei sogni avevano il profilo orgoglioso e indomito di una statua con una
fiaccola in mano. Oggi hanno la forma sinuosa e affascinante delle spiagge del
nostro Sud.
Tra
la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento un gran numero di italiani
decide di lasciarsi alle spalle la propria terra e la mancanza di prospettive
per tentare la fortuna in America, andando incontro non solo alle difficoltà di
un Paese enorme, sconosciuto, “diverso”, ma anche ai pregiudizi verso chi ha
un’altra storia - un’altra origine. Tra quegli emigranti, Nicola Sacco e
Bartolomeo Vanzetti hanno pagato il pregiudizio con la propria vita, entrando
così a far parte della storia del mondo. La loro ingiusta condanna a morte,
eseguita il 23 Agosto 1927, è diventata un simbolo - un errore imperdonabile
contro la libertà, l’integrazione fra i popoli, la giustizia. Raccontare oggi
la storia di Nick e Bart vuol dire costruire uno specchio: la paura di quelli
che ci chiamavano invasori, è la stessa che ci fa guardare con sospetto chi da
straniero si avvicina alle nostre coste. E mai come in questa nostra epoca
dovremmo ricordarcelo. Torna al Teatro Trastevere per sole due
date imperdibili l'originalità e la professionalità di Raffaele Balzano,
autore, regista ed attore dalle mille ed incantevoli sfaccettature. Vi
aspettiamo.
Di
e con Raffaele Balzano - Regia: Raffaele Balzano-Chiara Becchimanzi -
Produzione Un rigo sì e Un rigo no
Costo: Biglietto intero 12 € - ridotto 10 €
Kirolandia media partner - Kiroconvenzione: INGRESSO RIDOTTO per
tutti i Kiri iscitti alla pagina
facebook di Kirolandia
Informazioni: 06.5814004 - info@teatrotrastevere.it
Indirizzo: via Jacopa de Settesoli 3 -
Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrotrastevere.it
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369 GRADI
presenta
presenta
"ECHOES"
di Lorenzo
De Liberato
regia Stefano Patti
con Marco
Quaglia e Stefano Patti
TEATRO ARGOT STUDIO - Roma
dal 28 novembre al 3 dicembre
2017, ore 21.00_dom 17.30
Progetto sostenuto da Carrozzerie n.o.t.
Residenza produttiva 2015 presso Teatro
Studio Uno.
PRESENTATO AL FRINGE FESTIVAL DI EDIMBURGO 2017
PRESENTATO AL FRINGE FESTIVAL DI EDIMBURGO 2017
In un
futuro distopico e vicino a noi la Terra è divisa in grandi blocchi
governativi. Non esiste la democrazia come la conosciamo. Non esiste l’umanità
come la intendiamo oggi. Una bomba è stata sganciata in un agglomerato urbano.
Sono morte un milione di persone. Un giornalista, De Bois, intervista il
responsabile della carneficina, il misterioso Ecoh. La domanda è semplice e
precisa: Perché?
“Quello che mi ha colpito del testo di
Lorenzo De Liberato è l’appassionata crudeltà con cui i due protagonisti si
studiano, si attaccano, si divorano all’interno della griglia drammaturgica del
“thriller”: un bunker, una crisi economica, un’intervista, uno sterminio. La
ricchezza di temi come l’Amore, il Potere, l’Economia e la Religione presenti in
Echoes permette un’analisi sull’uomo
e sulle sue paure. La paura porta Ecoh a imporre il passaggio di testimone a De
Bois: i due opposti diventano così tragicamente complementari. Il bunker, luogo
affascinante e oscuro dove è ambientata la vicenda, rappresenta per me un ring,
una scacchiera, un set televisivo dove avviene il massacro, principalmente
dialettico. Diveniamo così spettatori di un urlo disperato dove l’unico
interlocutore è una eco fredda e distaccata”.
Stefano Patti
Di Lorenzo De Liberato - regia Stefano
Patti - con Marco Quaglia e Stefano
Patti - la voce di Nancy Babich è di
Giordana Morandini - light designer Paride Donatelli - scenografia Barbara Bessi - costumi Marta
Genovese - sound designer Matteo
Gabrielli e Samuele Ravenna - aiuto regia Cristiano Demurtas
Costi: vedi sito
Orario spettacoli: dal mar. al sab. ore 20.30 – dom. ore 17.30
Indirizzo:
via Natale del Grande, 27 - Roma
Informazioni: tel.
06/5898111 - info@teatroargotstudio.com
Sito di riferimento teatro: www.teatroargotstudio.com
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MASSIMO GHINI
"UN’ORA DI
TRANQUILLITÁ"
diFLORIAN
ZELLER
con in ordine alfabetico
CLAUDIO BIGAGLI | MASSIMO CIAVARRO | ALESSANDRO GIUGGIOLI
GALATEA RANZI | LUCA SCAPPARONE | MARTA ZOFFOLI
regia
MASSIMO GHINI
MASSIMO GHINI
produzione
VALERIO SANTORO PER LA PIRANDELLIANA
TEATRO SALA UMBERTO - Roma
dal
30 novembre al 17 dicembre, martedì,
giovedì e venerdì ore 21, mercoledì ore 17, sabato ore 17 e 21, domenica ore 17
Massimo
Ghini
ha deciso di
misurarsi
con la
travolgente comicità di un testo
mai
rappresentato in
Italia Un’ora di
tranquillità di Florian Zeller uno dei più apprezzati
drammaturghi francesi contemporanei.
Un’ora di
tranquillità è una commedia
moderna,
brillante
e divertente grazie al
meccanismo
del vaudeville giocato tra equivoci e battute esilaranti, è una
macchina drammaturgicamente perfetta
inventata da
questo geniale
scrittore
francese che è stata in patria un grandissimo successo teatrale, definita
una
spassosa,
intelligente e geniale operazione da non perdere.
Il meccanismo
della
comicità
presente nel testo
consente di
non
dover ricorrere a imponenti
adattamenti, anzi è proprio nel
meccanismo utilizzato nella scrittura che
si poggia
la forza di
questa commedia brillante. I personaggi
hanno ciascuno un
ruolo fondamentale
nella vicenda,
è come
se fossero loro
stessi
gli
ingranaggi che mettono in moto la
macchina della risata
già
dalle prime
battute
del testo.
Si tratta di
un’opera
corale
dove ogni attore deve
legare
la propria
arte
agli
altri.
Il personaggio “centrale” di
Un’ora di tranquillità
è un uomo che
cerca disperatamente
un momento di
solitudine
e serenità.
E’ riuscito a rintracciare e acquistare
un vecchio
disco
in vinile da
un rigattiere
ma, mentre
cerca di trovare
il modo
per dedicarsi a questo
cimelio, una serie
di eventi
e personaggi
lo interrompono:
la moglie
che,
gli deve parlare di
cose
importanti
del loro rapporto, il vicino
di casa
che, a causa dei lavori che
sta effettuando nella propria abitazione, irrompe mentre
Michel sta cercando di
ascoltare il disco, fino ad
un improbabile idraulico
che invece di riparare
i guasti, ne provoca ulteriori.
A questi si
aggiungono altri amici, amanti e figli
che
entrano in scena inconsapevoli
di rendere
impossibile
al povero
protagonista
di godersi solo un’ora
di tranquillità.
Senza poterli minimamente
prevedere
verranno alla luce vecchi
amori,
tradimenti, bugie… il tutto tenuto
sempre sotto perfetto controllo
ma con la genuinità
dirompente del non
programmato.
Il tempo
di
pace è praticamente
un sogno
irraggiungibile
fino al
momento
in cui
tutto
si ferma e il disco
finalmente sta
per essere ascoltato…
L'abilità di
Florian
Zeller
non è solo nella scrittura
brillante, ma anche nell'arte di
gestire l’imprevisto continuo, in un vortice in cui le collisioni sono
inevitabili, con un
gusto
che amplifica il divertimento. Lo spettatore
è invitato e sollecitato a conoscere la verità ma
continua
ad avere
ben
presente
l’impossibilità di
riuscire a sistemare le cose
perché ci
sono
troppe
varianti
che interferiscono
con quello che sembrava un
banale progetto
per
trascorrere un po’ di tempo, anzi
solo
un’ora, di
tranquillità.
Costo: Biglietti da 38 € a 28 €
Indirizzo: via della
Mercede, 50 - Roma
Sito
di riferimento teatro: www.salaumberto.com
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Andrea
Maia Teatro Golden e Vincenzo Sinopoli
presentano
"Finché
giudice non ci separi"
di Augusto
Fornari, Toni Fornari, Andrea Maia, Vincenzo Sinopoli
regia di Augusto Fornari con Luca Angeletti, Augusto Fornari, Toni Fornari,
Simone Montedoro, Laura Ruocco
TEATRO VITTORIA - Roma
dal 30 novembre al 10 dicembre
2017, ore 21.00_martedi 5 ore 20.0_
mercoledi 6 ore 17.00_ venerdi 8 e le domeniche ore 17.30
Finché
giudice non ci separi racconta la storia di Mauro, Paolo, Roberto e Massimo,
quattro amici, tutti separati. Massimo è fresco di separazione e ha appena
tentato il togliersi la vita. Il giudice gli ha levato tutto: la casa, la figlia
e lo ha costretto a versare un cospicuo assegno mensile alla moglie. Con quello
che resta del suo stipendio si può permettere uno squallido appartamento, 35
mq, ammobiliato Ikea. I tre amici gli stanno vicino per rincuorarlo e
controllare che non riprovi a mettere in atto l’insensato gesto. Ognuno da
consigli su come affrontare la separazione, questa nuova situazione e come
ritornare a vivere una vita normale. Proprio quando i tre sembrano essere riusciti
a riportare alla ragione il loro amico, un'avvenente vicina di casa suona alla
porta. Massimo ha una crisi isterica, perché la vicina è... Finché giudice non ci separi, analizza, ma
allo stesso tempo ironizza sul difficile tema della separazione trascinando lo
spettatore, attraverso sensi di colpa, arrabbiature, disperazione, ironia e
sarcasmo, all’interno di una divertente vicenda piena di colpi di scena. Luca
Angeletti, Augusto Fornari, Toni Fornari, e Simone Montedoro danno vita ai
quattro amici interpretando, ognuno a proprio modo e con caratteristiche e
comportamenti completamente diversi, le difficoltà che sono costretti ad
affrontare. L’inaspettata e sorprendente presenza della vicina di casa di uno
di loro, interpretata da Laura Ruocco, stravolge il già precario equilibrio del
gruppo e costringe tutti alla riflessione.
Costo: Biglietti intero platea 28 € , intero galleria 22 € (compresi 3 euro di
prevendita) ridotti in convenzione: platea 21 € e galleria 18 € (compresi i 3 euro di
prevendita) Promozione gruppi: 1 biglietto cortesia ogni 10 spettatori paganti
Informazioni: botteghino: 06 5740170 ; 065740598 lunedì
(ore 16-19), martedì - sabato (ore 11- 20), domenica (ore 11-13.30 e 16-18)
Vendita on-line e info: www.teatrovittoria.it
Indirizzo:
piazza di
Santa Maria Liberatrice, 10 - Roma
Sito
di Riferimento: www.teatrovittoria.it
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LILLO&GREG
in
"L’UOMO CHE NON CAPIVA TROPPO. Reloaded"
TEATRO OLIMPICO - Roma
dal 28 novembre al 22 dicembre 2016, ore 21.00_dom. 18.00
Dopo il grande successo de L’uomo che non
capiva troppo, a 7 anni di distanza, ecco approdare sulle scene la nuova spy-comedy più
esilarante ed elettrizzante del teatro italiano firmata Greg e targata
Lillo&Greg!
La pungente genialità di Greg e l’empatico
carisma di Lillo ancora insieme per trasportarci in un mondo di assurde spie,
efferati super cattivi e preziosi tesori da ritrovare per dominare il mondo…
Il nuovo spettacolo si avvale di scenografie e
costumi sorprendenti, con cambiamenti e inversioni di ruoli, nuovi personaggi
che arricchiscono la storia rendendola ancora più intrigante.
L’avventura continua e questa volta sarà
“definitiva”!
Un uomo tranquillo con una vita tranquilla.
Fino al giorno in cui scopre che tutta questa tranquillità è la facciata di un
mondo che non gli appartiene, fatto di spionaggio e società segrete. Ciò in cui
ha sempre creduto non è come sembra: né la moglie, né tantomeno il migliore amico;
si ritrova quindi in una dimensione di cui non comprende più i codici e, di
conseguenza, il linguaggio. Da qui iniziano le sue pericolose peripezie, tra
inseguimenti, sparatorie ed interrogatori surreali, nella disperata lotta per
sventare il progetto di dominio dell’universo da parte d’una società segreta.
Immerso in un’atmosfera spy, tra 007 e Matrix,
Felix (Lillo) cerca disperatamente di venire a capo di un bandolo di cui non
conosce nulla, disperatamente attaccato alle incomprensibili istruzioni del suo
principale mentore e migliore amico, Oscar (Greg).
Costi: Biglietti
da 46 a 15,50 €
Indirizzo: Piazza Gentile da
Fabriano, 17 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatroolimpico.it
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PROSEGUONO...
Gitiesse Artisti Riuniti
in
collaborazione con Festival Teatrale di
Borgio Verezzi
LUCIA POLI MILENA VUKOTIC
MARILÙ PRATI
"SORELLE
MATERASSI"
libero adattamento di Ugo Chiti
libero adattamento di Ugo Chiti
regia GEPPY GLEIJESES
TEATRO QUIRINO - Roma
dal 21 novembre al 3 dicembre 2017, da martedì a sabato ore 21.00 - giovedì 23 e 30 novemnre e domenica ore 17.00 - mercoledì 29
novembre ore 19.00 - sabato 2
dicembre ore 17.00 e ore
21.00
Sorelle Materassi è il capolavoro di Aldo Palazzeschi. Gli
adattamenti del romanzo hanno sempre goduto di straordinario successo, al
cinema come in televisione ed in teatro. In questo caso ci avvaliamo
dell'adattamento originale scritto per l'occasione da Ugo Chiti, uno dei più
importanti drammaturghi italiani, dell'interpretazione di tre splendide attrici
e beniamine del pubblico come Lucia Poli, Milena Vukotic e Marilù Prati e della
regia di Geppy Gleijeses, reduce dai successi di A Santa Lucia di
Raffaele Viviani, L'importanza di chiamarsi Ernesto di Oscar Wilde e Miseria
e Nobiltà di Eduardo Scarpetta. Lo spettacolo ha debuttato al Festival di
Borgio Verezzi.
Ambientato nei primi anni del XX secolo nel sobborgo
di Firenze Coverciano, narra la vicenda di quattro donne che vivono una vita
tranquilla e isolata. Tre di esse (Teresa, Carolina e Giselda), sono sorelle:
le prime due sono nubili, la terza è stata da loro accolta essendo stata
respinta dal marito. Teresa e Carolina sono abilissime sarte e ricamatrici e
vivono cucendo corredi da sposa e biancheria di lusso per la benestante
borghesia fiorentina. Giselda, delusa dalla vita, tende all'isolamento e si
lascia tormentare da un rabbioso risentimento. Una dose di popolaresco
ottimismo e di serena saggezza è introdotta nella vita familiare dalla fedele
domestica Niobe che tranquillamente invecchia insieme alle padrone.
Tutto sembra scorrere su tranquilli binari quando
nella casa giunge Remo, il giovane figlio di una quarta sorella morta ad
Ancona. Bello, pieno di vita, spiritoso, il giovane attira subito le attenzioni
e le cure delle donne i cui sentimenti parevano addormentati in un susseguirsi
di scadenze sempre uguali. Istintivamente Remo si rende conto di essere
l'oggetto di una predilezione venata di inconsapevole sensualità e approfitta
della situazione ottenendo immediata soddisfazione a tutti i suoi desideri e a
tutti i suoi capricci. Il sereno benessere della vita familiare comincia ad
incrinarsi: Remo spende più di quanto le zie guadagnino con il loro lavoro e le
sue pretese non hanno mai fine. Giselda è l'unica a rendersi conto della
situazione ma i suoi avvertimenti rimangono inascoltati. A poco a poco Teresa e
Carolina spendono tutti i loro risparmi per soddisfare le crescenti esigenze
del nipote, poi iniziano a indebitarsi e infine sono costrette a mettere in
vendita la casa e i terreni che avevano ereditato dal padre.
Dal romanzo di Aldo
Palazzeschi -- regia: GEPPY GLEIJESES - con LUCIA
POLI, MILENA VUKOTIC, MARILÙ PRATI, Gabriele Anagni, Sandra Garuglieri, Gian Luca Mandarini, Roberta Lucca - scene: Roberto Crea - costumi: Ilaria
Salgarella, Clara Gonzalez, Liz Ccahua - coordinate da Andrea Viotti
(Accademia Costume&Moda, Roma - 1964) - luci: Gigi Ascione - musiche: Mario Incudine.
Durata
spettacolo: 1 ora e 40
minuti senza intervallo
Costo: Biglietti platea
interi € 30 ridotti € 27 - I balconata interi € 24 ridotti € 22 - II balconata
interi € 19 ridotti € 17 - galleria interi € 13
ridotti € 12 - Weekend sabato
sera e domenica: platea interi € 34 ridotti € 31 - I balconata interi € 28 ridotti
€ 25 - II balconata interi € 23 ridotti € 21 - galleria interi € 17 ridotti €
15
Informazioni:
06.6794585 - biglietteria@teatroquirino.it
Indirizzo: via delle Vergini 7 - Roma
Indirizzo: via delle Vergini 7 - Roma
Sito di riferimento: www.teatroquirino.it
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TEATRO PER RAGAZZI
Centrale Preneste Teatro
Ruotalibera Teatro
in scena con
"Fratellino e sorellina"
Scritto e diretto da Tiziana Lucattini
CENTRALE PRENESTE TEATRO-
Roma
3 dicembre 2017, ore 16.30
Per Infanzie in gioco
2017/18 torna lo spettacolo della
Compagnia Ruotalibera Teatro: Fratellino e sorellina ispirato alla fiaba Fratellino e Sorellina dei fratelli
Grimm ed è scritto e diretto da
Tiziana Lucattini con l’interpretazione di Cora Presezzi e
Fabio Traversa.
Un
fratello e una sorella sono alle prese con il giorno della recita scolastica.
Lo spettacolo sta per cominciare. In un lungo flashback si ripercorrono, filtrati
dagli occhi dei due protagonisti, i momenti quotidiani che hanno preceduto
quell’istante così emozionante: conflitti, frustrazioni, rapporti con i
genitori, la maestra. Domande (senza risposte) sulla vita. Una telecamera, ora
complice ora “spiona”, accompagna i due ragazzini nel loro intenso e allegro
percorso di consapevolezza.
Ispirato alla fiaba Fratellino e
Sorellina dei fratelli Grimm - Con: Cora Presezzi e Fabio Traversa - Scritto e
diretto da: Tiziana Lucattini - Grazie a Massimiliano Frascà per la sua
collaborazione ai movimenti coreografici - Drammaturgia: Tiziana Lucattini e
Fabio Traversa - Immagini video a cura di Adriano Grossi - Macchina scenica:
Francesco Persico - Costumi: Antonia Dilorenzo - Disegno luci: Andrea Panichi -
Foto di scena: Patrizia Lucattini - Organizzazione e promozione:
Paola Meda e Serena Amidani
Costo: Biglietto unico 5 € prenotazione consigliata
Informazioni: Adatto dai 3 ai 10 anni.
Prenotazioni: 06
27801063 o info@ruotaliberateatro.191.it
Indirizzo: Via Alberto da
Giussano, 58, Roma
Sito di riferimento:
www.facebook.com/CentralePrenesteTeatro
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FESTIVAL -
MANIFESTAZIONI - RASSEGNE
"14° FESTIVAL DELLE TERRE PREMIO INTERNAZIONALE
AUDIOVISIVO DELLA BIODIVERSITÀ 2017 "
“Osare inventare l'avvenire” (Thomas Sankara)
Cinema Trevi - Roma
dal 30 novembre al 3 dicembre 2017, orari vari
La 14° edizione del Festival delle Terre - Premio
Internazionale Audiovisivo delle Biodiversità, torna a Roma per il secondo anno
nella splendida location della sala della Cineteca nazionale, cinema Trevi,
organizzato dal Centro Internazionale Crocevia.
In programma una selezione di 31 documentari, di
cui venti in concorso e numerose anteprime nazionali, delineati attraverso tre
temi: il Burkina Faso, il lavoro e le NBT (Nuove tecniche di creazione
varietale). Le storie del festival sono racconti di resistenze e piccole e
grandi lotte di contadini, pescatori e comunità locali che si battono per la
conservazione della biodiversità e in difesa della sovranità alimentare. Storie
dal mondo, racconti di migrazioni, popoli indigeni e terre lontane che indagano
l'identità culturale di chi abita il pianeta.
L’edizione di quest’anno è dedicata a Thomas
Sankara, con la proiezione in anteprima del documentario di Iara Lee “BURKINABÉ
RISING: The Art of Resistance in Burkina Faso” e un focus interamente dedicato
al Burkina Faso con ospiti e dibattiti in sala. Qual è stata l’eredità lasciata
da Sankara al paese e chi sono i protagonisti della rivoluzione che ha
determinato i cambiamenti politici del 2014?. Ospite del festival il regista
burkinabè Abdoul Campaorè con successiva proiezione in anteprima del lavoro
“Une seule nuit”.
Secondo focus sul tema del lavoro, con un premio in
onore di Abd El Salam, operaio egiziano e delegato sindacale di 53 anni ucciso
da un tir che lo ha investito mentre manifestava insieme agli atri operai,
rivendicando diritti e dignità e le proiezioni di vari documentari e corti . Il
terzo focus, dedicato alle NBT(Nuove tecniche di creazione varietale), ancora
poco conosciute in Italia ma già definite “gli OGM nascosti” dalle maggiori
organizzazioni contadine europee. L' inaugurazione del Festival delle Terre
avrà luogo il 30 novembre alle ore 16.30 presso il Cinema Trevi.
Tra i tanti film proiettati, il festival presenterà
in anteprima a Roma anche “Seed: the Untold Story”, appassionato documentario
sul tema del controllo dei semi prodotto da Marisa Tomei con la
partecipazione di Vandana Shiva e premiato in
numerosi festival in tutto il mondo. Anteprima romana anche per il film
vincitore del Life After Oil Film Festival “Dead Donkeys Fear No Hyenas”,
attualissimo documentario sul land grabbing in concorso per l’European Best
Documentary Award 2017. Anche quest’anno non mancherà un lavoro dedicato al
mare e ai suoi protagonisti, con l’anteprima italiana di “Liquid Desert”
inchiesta sulle connessioni tra flussi migratori e condizioni della pesca
artigianale Molti anche i lavori italiani in concorso, tra cui “Hotel
Splendid”, un racconto corale sulla vita di alcuni migranti in un centro di
accoglienza di Cesenatico, e “Con i piedi per terra”, menzione speciale a
Cinemabiente 2017. Inoltre cortometraggi, corti d’animazione, approfondimenti
con i registi in sala e dibattiti con il pubblico.
Riuscire a metterlo in piedi e offrirlo al pubblico
è una grande soddisfazione, il Festival è autoprodotto e “la spinta” che ci
porta ad impegnarci senza scambio economico si unisce a quella di milioni di
donne e uomini che ostinatamente continuano a resistere in tutto il pianeta
alla barbarie prodotta da un sistema che produce solo ingiustizie, la spinta
delle persone che leggono, scrivono, manifestano e affermano con forza: “Osare
inventare l'avvenire!”, dichiarano gli organizzatori Danilo Licciardello, Erica
Romano, Andrea Ferrari Toniolo.
Il Festival delle Terre è organizzato dal Centro
Internazionale Crocevia, associazione di solidarietà e cooperazione
internazionale, attiva dal 1958 nei settori dell’educazione, della
comunicazione e dell’agricoltura. Crocevia promuove e implementa attività di
formazione, campagne e progetti a sostegno di comunità indigene e contadine, e
si adopera nella costituzione di reti internazionali di solidarietà come il
Comitato Internazionale per la Sovranità Alimentare (IPC on Food Sovereignity).
Costo: Ingresso interamente gratuito
Il programma completo: http://www.festivaldelleterre.it/programma-festival-delle-terre-2017/
Indirizzo: vicolo
del Puttarello, 25 - Roma
Informazioni: www.festivaldelleterre.it
/ fb: festivaldelleterre / mob. 3332258306
Sito di riferimento: www.croceviaterra.it
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"FUORINORMA. LA VIA
NEOSPERIMENTALE DEL CINEMA ITALIANO"
La rassegna cinematografica al MACRO con
dieci appuntamenti
MACRO - Museo d’Arte Contemporanea Roma - Sala Cinema - Roma
dal
15 novembre al 14 dicembre 2017, vari orari
Nell’ambito
della rassegna cinematografica Fuorinorma. La via neosperimentale del cinema
italiano, che tra ottobre e dicembre 2017 tocca diverse sale romane, sarà
proiettata dal prossimo 15 novembre nella Sala Cinema del MACRO una selezione
di opere di cinema neosperimentale
italiano realizzate tra il 2006 e il 2017.
Il
progetto intende mostrare al pubblico opere sperimentali di qualità – che
spesso propongono nuove strategie espressive, ipotesi narrative, strutture
drammaturgiche, opzioni di messa in scena – troppe volte emarginate dal sistema
industriale, e quindi poco viste.
Il
MACRO partecipa con dieci appuntamenti pomeridiani dal 15 novembre al 14
dicembre, proponendo, a ingresso gratuito, dieci film tra quelli selezionati
dalla rassegna, realizzata dall'Associazione Fuorinorma e curata da Adriano
Aprà.
L’iniziativa è promossa da Roma Capitale, Assessorato
alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
Programmazione di questa settimana:
MARTEDÌ 28 NOVEMBRE ore 17.00
MONTEDORO
di Antonello Faretta (2015, 84’)
con Pia Marie Mann
Prodotto
da Antonello Faretta e Adriana Bruno per Noeltan Film Studio
Distribuito
da Noeltan Film Studio
Una
italo-americana è alla ricerca del passato della madre morta nel paesino della
Basilicata soprannominato Montedoro, da cui entrambe provengono, abbandonato 50
anni prima dopo una frana. Un film dove realtà e mito si confondono.
MERCOLEDÌ 29 NOVEMBRE ore 17.00
TERRAMATTA
di Costanza Quatriglio (2012, 75’)
«Vincenzo
Rabito, dopo una vita da analfabeta, ha inventato una lingua e lasciato
un’autobiografia di oltre mille pagine». Repertorio dalla Prima guerra mondiale
al secondo dopoguerra sulla lettura di alcune pagine fittamente dattiloscritte.
Alla
proiezione sarà presente l’autore
Costo: Ingresso GRATUITO - 80 posti
Indirizzo: via Nizza, 138 – Roma
Informazioni: 060608
Siti di riferimento: www.museomacro.org - www.fuorinorma.it
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ARTE
PROSEGUONO...
Not
Your Dolls presenta
"Barzakh"
Mostra personale di Francesco
Viscuso
A cura di Rossana Calbi
Not
Your Dolls -Roma
dal 22 novembre 2017 al 10 gennaio 2018, orari : vedi sito
Francesco Viscuso apre
la nuova stagione espositiva di Not Your
Dolls con la mostra personale Barzakh a cura di Rossana Calbi.
Barzakh è la nuova
esposizione personale di Francesco Viscuso che torna di fronte al pubblico
romano con la chiave di accesso di un nuovo spazio mentale realizzato
nell’apertura di una nuova porta della percezione.
In un meccanismo di restituzione
disgregativa all'interno del quale nessun elemento può essere considerato mai
davvero estraneo appare Barzakh:
è il compimento irrisolto del rinnovabile, il magnetismo oltre l’apparente, il
mostruoso della poesia, la decostruzione di un futurismo medievale, una rete di
connessioni compromesse dalla coscienza, il gioco delle forme del caos,
l’ipotesi di una novella alchimia.
Le
parole dell’artista non guidano verso una semplice barriera, Barzakh non è un ostacolo che impedisce
di accedere al meraviglioso, è già confusione, instabilità, ricordo e
percezione del futuro. Per i Sufi, Barzakh
è il regno intermedio, è il mondo degli spiriti, qui le immagini si confondono
si fanno domande a vicenda e si incastrano in un nuovo meraviglioso.
I
venti collage di Francesco Viscuso in mostra da Not Your Dolls sono i
personaggi di un luogo d’attesa tra due mondi in cui la barriera è l’attesa,
qui si trovano a cercare risposte nelle parti stesse che li compongono.
Costo: Ingresso
GRATUITO
Indirizzo: via degli Zingari 51/b, (Rione Monti) Roma
Informazioni: Rossana Calbi, +39 3343450090, rossanacalbi@gmail.com
Indirizzo: via degli Zingari 51/b, (Rione Monti) Roma
Informazioni: Rossana Calbi, +39 3343450090, rossanacalbi@gmail.com
Sito di riferimento: www.francescoviscuso.blogspot.com
Facebook di
riferimento: https://www.facebook.com/notyourdolls.shop/
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A Roma unica tappa italiana per la mostra
"I Grandi Maestri. 100
Anni di fotografia Leica"
COMPLESSO DEL VITTORIANO
ALA BRASINI - Roma
dal 16 novembre 2017 all' 18
febbraio 2018, dal lunedì al giovedì 9.30 - 19.30_venerdì e sabato
9.30 - 22.00_domenica 9.30 - 20.30
La mostra, sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, è promossa dall’Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale, con il patrocinio della Regione Lazio, prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia e Contrasto ed è a cura di Hans-Michael Koetzle, tra i più rinomati curatori e critici della fotografia.
I Grandi Maestri. 100 Anni di fotografia Leica indaga per la prima volta la grande rivoluzione del mondo della fotografia, e in genere della visione, resa possibile dalle fotocamere Leica dagli anni Venti del Novecento fino a oggi. Oltre 350 stampe d’epoca originali di celebri fotografi insieme a documenti storici dall’archivio Leica, filmati sui fotografi (come Henri Cartier-Bresson e Garry Winogrand), locandine pubblicitarie vintage, riviste storiche e prime edizioni di libri, accompagnano il visitatore in un viaggio nel tempo e nella storia, alla scoperta di quei cambiamenti rivoluzionari permessi da un’innovazione tecnologica come la “Ur-Leica”, il primo apparecchio 35mm efficace che non solo rappresentò un cambiamento radicale nel campo della fotografia, ma innescò, insieme ai modelli Leica prodotti successivamente, una significativa metamorfosi nella nostra percezione della società e del mondo circostante.
Foto dopo foto, questa mostra rivela come gran parte delle immagini impresse nella nostra memoria siano state realizzate proprio con una Leica e come tutte queste fotografie costituiscano quindi un ampio caleidoscopio delle tendenze fotografiche e degli sviluppi degli ultimi dieci decenni.
La mostra è composta da 16 sezioni che intrecciano insieme l’ordine tematico con la cronologia, in un percorso che va dalla nascita della prima fotocamera Leica fino alle più recenti visioni. Nel corso degli anni la Leica fu progressivamente utilizzata da fotografi di diverse nazionalità, estendendo il suo uso a diversi tipi di reportage. Dal fotogiornalismo di guerra (nel 1930 Erich Salomon fu il primo fotogiornalista che portò una Leica negli Stati Uniti e durante la Guerra civile spagnola), all’uso della fotografia come strumento di propaganda. Ma anche ad un tipo di ricerca più umanista, infatti la Leica arriva ad essere utilizzata nel settore della moda, rivoluzionando anche in questo caso il genere: si passa dalla fotografia in studio alla fotografia in strada. Attraversando questi diversi generi e percorrendo i diversi paesi del mondo, la mostra propone le immagini dei più grandi interpreti internazionali che hanno fatto della Leica il proprio strumento creativo di espressione d’elezione. Dalle fotografie in bianco e nero di Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, Sebastião Salgado, Elliott Erwitt e Gianni Berengo Gardin, fino al colore di William Eggleston, Fred Herzog e Joel Meyerowitz, lo spettatore potrà ammirare il meglio della fotografia internazionale con uno sguardo privilegiato sull’Italia. Accanto alle immagini di Gianni Berengo Gardin, l’esposizione romana dedicherà spazio anche alle fotografie di altri interpreti italiani d’eccezione come Piergiorgio Branzi, Paolo Pellegrin, Valerio Bispuri e Lorenzo Castore.
Elenco sezioni
Oskar Barnack fotografo; Leica e la nuova visione (“neues sehen”); Fotogiornalismo 1925–1935; Fotografia e propaganda; Fotografia umanista; Gli anni di macerie; La fotografia soggettiva; Fotogiornalismo 1945–1970; Fotografia d’autore; La “new color photography”; Leica e la fotografia di moda; Leica in Giappone; Leica in Spagna; Leica in Portogallo; Fotografia d’autore: anni ‘70; Fotografia d’autore: dagli anni ‘80 a oggi.
L'iniziativa è promossa da Generali Italia - sponsor della mostra - tramite il programma Valore Cultura, che ha l'obiettivo di avvicinare famiglie, giovani, clienti e dipendenti al mondo dell’arte, attraverso l’accesso agevolato a mostre, spettacoli teatrali, eventi ed attività di divulgazione artistico-culturale.
La mostra vede come sponsor tecnico Trenitalia. L’evento è consigliato da Sky Arte HD. Il catalogo è edito da Contrasto.
Immagine a corredo: Christer Strömholm, Nana, Place Blanche, from the cycle “Vännerna från
PlaceBlanche” (the friends from Place Blanche). Paris, 1961. Digital modern
print, 30x36 cm
Costo: Biglietto Intero 12 € - Ridotto 10 € - Per altre
riduzioni vista il sito.
Informazioni
e prenotazioni gruppi: + 39 06 8715111
Indirizzo: San Pietro in Carcere - Roma
Siti di riferimento: www.arthemisia.it - www.ilvittoriano.com
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"Artisti
all’Opera"
Il Teatro dell’Opera di Roma sulla
frontiera dell’arte da Picasso a Kentridge1880-2017
Una mostra celebra
che il rapporto del Teatro dell’Opera con i più grandi artisti del
Novecento
Museo di Roma - Palazzo
Braschi - Roma
dal 17 novembre 2017 all' 11 marzo 2018 - vari orari
Il
teatro come universo di artisti: musicisti, compositori, registi, pittori e
artisti figurativi, costumisti, stilisti. Il Teatro dell’Opera di Roma si racconta attraverso l’infinita
bellezza dei suoi allestimenti, figli del lavoro intrecciato di alcune tra le più grandi figure dell’arte del
Novecento: da Pablo Picasso
a Renato Guttuso, da Giorgio de Chirico ad Afro, da Alberto Burri a Giacomo
Manzù, da Mario Ceroli ad
Arnaldo Pomodoro fino ad
arrivare a William Kentridge.
Artisti all’Opera è, infatti, il titolo della nuova mostra ospitata al Museo di Roma a Palazzo Braschi in Piazza Navona, nel cuore della Roma rinascimentale e barocca, e che attraverserà una storia lunga oltre un secolo, iniziata a fine Ottocento con la prima di Cavalleria rusticana.
Artisti all’Opera è, infatti, il titolo della nuova mostra ospitata al Museo di Roma a Palazzo Braschi in Piazza Navona, nel cuore della Roma rinascimentale e barocca, e che attraverserà una storia lunga oltre un secolo, iniziata a fine Ottocento con la prima di Cavalleria rusticana.
Sarà raccontata la storia di un
Teatro, l’Opera di Roma, che ha sempre camminato sul filo rosso di un rapporto cercato e trovato con l’arte
figurativa, portando quindi alla vista dello spettatore scene e costumi
nati dal genio di grandi artisti, così come piccoli capolavori inusuali, bozzetti, figurini (ovvero
i disegni dei singoli personaggi), maquette (i modellini delle
scenografie), fino a pezzi di inestimabile valore, come il sipario lungo 15 metri dipinto da de Chirico
per un Otello rossiniano.
Ma Artisti all’Opera. Il
Teatro dell’Opera di Roma sulla frontiera dell’arte non sarà una “semplice”
galleria di meraviglie d’arte scenica, sarà anche un percorso che il visitatore/spettatore vivrà lungo la storia del Teatro
dell’Opera di Roma, seguendo le suggestioni dei grandi titoli del nostro teatro lirico – ma scoprendo anche perle “minori” che sono sfuggite alle
consuetudini del repertorio – e spiando
il lavoro delle maestranze,
ricreato attraverso un sapiente gioco d’allestimento, così da ribaltare la
normale prospettiva.
Grazie alle collezioni
dell’Archivio del Teatro dell’Opera – in cui si conservano più di 60mila
costumi e 11mila bozzetti e figurini – alle proiezioni e ai filmati d’archivio
dell’Istituto Luce il visitatore/spettatore
entrerà nel teatro ritrovandosi dietro le quinte del
palcoscenico per ammirare da vicino tutto ciò che d’abitudine vede da
lontano, dalla platea.
L’esposizione
è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale -
Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e dalla Fondazione Teatro dell’Opera di Roma in collaborazione con la Fondazione Cineteca di Bologna. Si
ringrazia l’Istituto Luce e la
collaborazione di SIAE.
La
mostra è a cura di Gian Luca Farinelli
con Antonio Bigini e Rosaria Gioia, con la curatela storico-scientifica
di Francesco Reggiani e Alessandra
Malusardi dell’Archivio Storico e la collaborazione di Anna Biagiotti della
Sartoria della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma.
Organizzazione
Zètema Progetto Cultura. Catalogo Electa.
Costi: Biglietto Intero 9 € ; ridotto 7 €.
Per altre riduzioni visita sito.
Indirizzo: piazza
San Pantaleo, 10 - Roma
Informazioni:
060608
tutti i giorni 9.00-19.00
Sito di
riferimento: www.museodiroma.it
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"ONNIE O’LEARY x TACO
MONSTER_ Nocturnal Emissions"
a cura di Marta Bandini e Elettra Bottazzi
GALLERIA PARIONE9
dal 10 novembre al 3 dicembre 2017, martedì -
sabato 14.00 - 20.00_ domenica 16.00 - 20.00
Nocturnal
Emissions è la prima mostra in Italia degli artisti e tatuatori Onnie
O'Leary e Taco Monster a cura di Marta Bandini e Elettra Bottazzi.
L’australiana
Onnie e il californiano Taco collaborano da diverso tempo per sviluppare una
ricerca artistica che prende forma sia su carta che su pelle con la creazione
di tavole e tatuaggi a quattro mani. In mostra, accanto alle produzioni singole
dei due artisti, sono esposte le opere frutto della loro collaborazione per un
totale di oltre 40 pezzi.
Il
titolo della mostra Nocturnal emissions allude alla loro pratica creativa e
alla natura sessuale e intima del loro lavoro. Onnie, nella rappresentazione di
una sessualità tutta al femminile attraverso la forma e il corpo della donna,
si ispira ad illustratori come Milo Manara, Massimo Rotundo, Altuna e alle
illustrazioni delle riviste heavy metal. La sua arte provoca, stupisce e ci
svela il mondo dell’illecito e del nascosto. Taco invece trae ispirazione
da diversi artisti come Caravaggio, Pablo Picasso, Brancusi e i surrealisti. Il
suo stile astratto e visionario si fonde all’estetica forgiata nel mondo del
tatuaggio in un risultato finale bizzarro e singolare.
Nocturnal
emissions nasce quindi dall’intreccio di due differenti stili e personalità che
combinandosi e completandosi tra loro danno vita ad opere ibride come reazione
dell’unione di passione, ricerca e sperimentazione.
Onnie
O’Leary
tatuatrice professionista australiana svolge questo mestiere da sei anni.
Quando non è in giro per il mondo tatua al The Lions Den Tattoo a Sydney.
Greg Deyer aka Taco Monster, americano di origine californiana, tatua da
otto anni. E’ il curatore ed editore di “Dirty Magic Book”. Quando non è in
viaggio svolge la sua professione a Berkley in California al War Horse Tattoo.
Costo: Ingresso GRATUITO
Indirizzo: via di Parione, 9 - Roma (piazza
Navona)
info: 0645615644 - parione9@gmail.com
Sito di riferimento www.parione9.com
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"ORLAN"
VideORLAN - Technobody
MACRO Project room #1 e #2
dal 25
ottobre al 3 dicembre 2017, o rario: da martedì alla domenica ore 10.30-19.30 -
Chiuso il lunedì
Al MACRO la mostra “VideORLAN – Technobody” della nota artista e performer francese ORLAN, a cura di Alessandra Mammì, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, e realizzata in collaborazione con Villa Medici e con Studio Stefania Miscetti.
L’esposizione
ripercorre l’intera avventura artistica di ORLAN, dalle prime sculture
fotografiche, alle performance registrate su video, fino alle ultime opere che
usano la realtà aumentata e il 3D. Sarà inoltre sperimentato per la prima volta
in Italia “Expérimentale Mise en jeu” (2015-2016), uno spettacolare video gioco
con installazione interattiva.
Un’immersione
totale che riporta nella Capitale l’artista francese a vent’anni dalla mostra
antologica “ORLAN a Roma 1964-1996” allestita da Studio Miscetti e Sala 1.
La
mostra al MACRO è caratterizzata da un sorprendente utilizzo del digitale,
frutto del recente affacciarsi dell’artista a una realtà virtuale
apparentemente opposta e simmetrica alla carnalità dei lavori che hanno
punteggiato il percorso di una delle più radicali, innovative, coraggiose
artiste europee, capace di cavalcare lo spirito dei tempi con instancabile
ricerca.
Per
ORLAN, da sempre attratta dal multimediale e da tutti i mezzi che la
contemporaneità offre, in realtà il digitale rappresenta un modo diverso di
costruire le immagini e di traghettare i temi di sempre (il corpo, la
sessualità, gli stereotipi di bellezza, le imposizioni culturali, politiche,
religiose, e l’ampia simbologia che va dalla metamorfosi all’ibrido) verso
universi più impalpabili, ma non per questo meno potenti.
Sponsor
Sistema Musei in Comune: Con il
Contributo Tecnico di Ferrovie dello Stato Italiane - Media Partner: Il Messaggero
- Servizi di Vigilanza: Travis Group
Costo: Tariffa intera: non residenti 9 €, residenti
8, €. - Tariffa ridotta: non residenti 7 €, residenti 6 €. - MACRO via Nizza +
MACRO Testaccio Tariffa intera: non residenti 11,50 €, residenti 10,50 €
Tariffa ridotta: non residenti 10,50 €, residenti 9,50 €
Informazioni: 060608
Indirizzo:
via Nizza 138, Roma
Sito di riferimento: www.museomacro.org
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"MONET"
a cura di Marianne Mathieu
Sotto l’egida dell’Istituto per
la storia del Risorgimento italiano, promossa dall’Assessorato alla
Crescita culturale-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale,
con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e
del Turismo (MiBACT) e della Regione Lazio, la grande
retrospettiva è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisiain
collaborazione con il Musée Marmottan Monet, Paris.
COMPLESSO DEL VITTORIANO
ALA BRASINI - Roma
dal 19 ottobre 2017 all' 11 febbraio
2018, dal lunedì
al giovedì 9.30 - 19.30_venerdì e sabato 9.30 - 22.00_domenica 9.30 - 20.30
La grande esposizione
interamente dedicata a CLAUDE MONET.
In mostra circa 60 opere, le più care all’artista e che lo stesso Monet conservava nella sua ultima, amatissima dimora di Giverny: prestiti eccezionali tutti provenienti dal Musée Marmottan Monet di Parigi che nel 2014 ha festeggiato gli 80 anni di vita e che raccoglie il nucleo più importante e numeroso delle opere del grandissimo artista francese, grazie alle donazioni dei collezionisti dell’epoca e del figlio Michel.
L’inquietante modernità dei salici piangenti, del viale delle rose e del ponticello giapponese ma anche le monumentali ninfee e glicini, i colori evanescenti e sfumati, la campagna francese e la natura in ogni sua fase: tra i capolavori in mostra Ritratto di Michel Monet neonato (1878-79), Ninfee (1916-1919), Le Rose (1925-1926), Londra. Il Parlamento. Riflessi sul Tamigi(1905).
Monet - curata da Marianne Mathieu, storico dell’arte e vice-direttore del museo Marmottan, incaricata della Collezione Monet - dà conto dell’intero percorso artistico del maestro impressionista a partire dai primissimi lavori, le celebri caricature della fine degli anni 50 dell’800 con cui guadagnò i primi soldi e divenne quasi un personaggio nella sua città natale, Le Havre, passando per i paesaggi rurali e urbani di Londra, Parigi, Vétheuil, Pourville, e delle sue tante dimore, inclusa una parentesi in Liguria testimoniata in mostra dal dipinto del castello di Dolceacqua.
Protagonisti anche i ritratti dei figli e le celeberrime tele dedicate ai fiori del suo giardino - costruito sapientemente negli anni al punto che ebbe a dire che se non avesse fatto il pittore sarebbe stato giardiniere e che senza i fiori non avrebbe dipinto -, fino alla modernissima resa dei salici piangenti, del viale delle rose o del ponticello giapponese, e poi alle monumentali Ninfee, che deflagrano nel pulviscolo violetto e nella nebbia radiosa.
Monet ha trasformato la pittura en plein air in rituale di vita, senza mediazione alcuna. Tra la luce assoluta e la pioggia fitta, tra le minime variazioni atmosferiche e l’impero del sole, tramutava i colori in tocchi purissimi di energia, dissolvendo l’unità razionale della natura in un flusso indistinto, effimero eppure abbagliante.
All’interno della mostra sarà esposta anche la ri-materializzazione di una delle celebri Ninfee di Claude Monet, la serie di capolavori che ha per sempre cambiato il futuro della pittura e influenzato gli artisti delle generazioni successive. Nel 1958 un tragico incendio all’interno del Museum of Modern Art di New York danneggiò gravemente diverse opere, tra cui alcuni dipinti del maestro impressionista, andati perduti per sempre. Con un progetto unico e ambizioso e grazie alle più recenti tecnologie, Sky Arte HD ha riportato alla luce uno dei capolavori distrutti nel rogo, Water Lilies (1914-26), esposto per la prima volta al pubblico.
L'iniziativa è promossa da Generali Italia - sponsor della mostra - tramite il programma Valore Cultura.
La mostra vede come special partner Ricola, sponsor tecnico Trenitalia, colore ufficiale Giotto brand icona di F.I.L.A. Fabbrica Italiana Lapis ed Affini e media partner Radio Dimensione Suono.
L’evento è consigliato da Sky Arte HD.
Le audioguide della mostra sono offerte da Generali Italia.
Il catalogo è edito da Arthemisia Books.
In mostra circa 60 opere, le più care all’artista e che lo stesso Monet conservava nella sua ultima, amatissima dimora di Giverny: prestiti eccezionali tutti provenienti dal Musée Marmottan Monet di Parigi che nel 2014 ha festeggiato gli 80 anni di vita e che raccoglie il nucleo più importante e numeroso delle opere del grandissimo artista francese, grazie alle donazioni dei collezionisti dell’epoca e del figlio Michel.
L’inquietante modernità dei salici piangenti, del viale delle rose e del ponticello giapponese ma anche le monumentali ninfee e glicini, i colori evanescenti e sfumati, la campagna francese e la natura in ogni sua fase: tra i capolavori in mostra Ritratto di Michel Monet neonato (1878-79), Ninfee (1916-1919), Le Rose (1925-1926), Londra. Il Parlamento. Riflessi sul Tamigi(1905).
Monet - curata da Marianne Mathieu, storico dell’arte e vice-direttore del museo Marmottan, incaricata della Collezione Monet - dà conto dell’intero percorso artistico del maestro impressionista a partire dai primissimi lavori, le celebri caricature della fine degli anni 50 dell’800 con cui guadagnò i primi soldi e divenne quasi un personaggio nella sua città natale, Le Havre, passando per i paesaggi rurali e urbani di Londra, Parigi, Vétheuil, Pourville, e delle sue tante dimore, inclusa una parentesi in Liguria testimoniata in mostra dal dipinto del castello di Dolceacqua.
Protagonisti anche i ritratti dei figli e le celeberrime tele dedicate ai fiori del suo giardino - costruito sapientemente negli anni al punto che ebbe a dire che se non avesse fatto il pittore sarebbe stato giardiniere e che senza i fiori non avrebbe dipinto -, fino alla modernissima resa dei salici piangenti, del viale delle rose o del ponticello giapponese, e poi alle monumentali Ninfee, che deflagrano nel pulviscolo violetto e nella nebbia radiosa.
Monet ha trasformato la pittura en plein air in rituale di vita, senza mediazione alcuna. Tra la luce assoluta e la pioggia fitta, tra le minime variazioni atmosferiche e l’impero del sole, tramutava i colori in tocchi purissimi di energia, dissolvendo l’unità razionale della natura in un flusso indistinto, effimero eppure abbagliante.
All’interno della mostra sarà esposta anche la ri-materializzazione di una delle celebri Ninfee di Claude Monet, la serie di capolavori che ha per sempre cambiato il futuro della pittura e influenzato gli artisti delle generazioni successive. Nel 1958 un tragico incendio all’interno del Museum of Modern Art di New York danneggiò gravemente diverse opere, tra cui alcuni dipinti del maestro impressionista, andati perduti per sempre. Con un progetto unico e ambizioso e grazie alle più recenti tecnologie, Sky Arte HD ha riportato alla luce uno dei capolavori distrutti nel rogo, Water Lilies (1914-26), esposto per la prima volta al pubblico.
L'iniziativa è promossa da Generali Italia - sponsor della mostra - tramite il programma Valore Cultura.
La mostra vede come special partner Ricola, sponsor tecnico Trenitalia, colore ufficiale Giotto brand icona di F.I.L.A. Fabbrica Italiana Lapis ed Affini e media partner Radio Dimensione Suono.
L’evento è consigliato da Sky Arte HD.
Le audioguide della mostra sono offerte da Generali Italia.
Il catalogo è edito da Arthemisia Books.
Nell'immagine:
Claude Monet (1840-1926), Nymphéas, 1916-1919.
Costo: Biglietti-
Intero 15 € (audioguida inclusa) - Ridotto 13 € (audioguida inclusa)
Informazioni
e prenotazioni gruppi: + 39 06 8715111
Indirizzo: San Pietro in Carcere - Roma
Siti di riferimento: www.arthemisia.it - www.ilvittoriano.com
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"L’essenziale verità delle cose"
Francesco
Trombadori (Siracusa 1886 – Roma 1961)
Galleria d’Arte Moderna di Roma - Roma
dal 13 ottobre
2017 al 11 febbraio 2018, da martedì a domenica ore 10.00 - 18.30
In collaborazione con
l’Associazione Amici di Villa Strohl-Fern, Roma
Moderna non è certo l’arte
perché rispecchia il nostro tempo, che allora si tratterebbe di una questione
di moda e formale. L’arte, moderna come
anche antica, è solo quella che riesce ad esprimere l’essenziale verità delle
cose con profonda umanità e spiritualità …
È una considerazione di Francesco Trombadori che, chiarendone le
aspirazioni e il coerente percorso pittorico, ha ispirato il titolo di questa
mostra antologica di largo respiro, un’occasione per raccontare il rapporto del
pittore con i luoghi di Roma che amò e dipinse, scegliendoli come patria
elettiva sin dai primi anni del Novecento.
Alla Galleria d’Arte Moderna di Roma, sono esposte sessanta tele, dipinte
tra il 1915 e il 1961, provenienti da importanti collezioni pubbliche e private
di tutta Italia, venticinque disegni, libri, cataloghi di mostre e articoli di
giornale provenienti dall'Archivio dell'artista, custodito nel suo studio a
Villa Strohl-Fern. La mostra, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla
Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, è a cura
di Giovanna Caterina De Feo
dell’Associazione Amici di Villa Strohl-Fern e della Sovrintendenza Capitolina.
Organizzazione di Zètema Progetto Cultura. Catalogo Maretti edizioni.
Pur non essendo romano di nascita, per Francesco Trombadori la capitale è
fonte di ispirazione per molti dipinti, ma soprattutto luogo di aggregazione in
cui insieme a scrittori, critici ed artisti partecipare all’intenso dibattito
artistico e culturale, dando impulso alla creazione di mostre d’arte e a
riviste d'arte e di cultura.
Il pittore prende parte attiva al dibattito artistico nazionale sin dagli
esordi nel vivace ambiente della cosiddetta Terza Saletta del Caffè Aragno, nel
primo decennio del XX secolo, dove l’artista si avvicina al formativo ambiente de “Il Convito”, la rivista d’arte e
letteratura fondata da Adolfo De Bosis con Gabriele d’Annunzio e Angelo Conti.
Ogni sezione della mostra è corredata dal ricco patrimonio documentario
proveniente dall'Archivio dell'Artista a Villa Strohl-Fern, oggi Casa Museo,
con cui si intende illustrare anche l'importante attività di critico che
Trombadori svolse, dagli anni Venti, scrivendo per diverse testate nazionali.
Nel corso della mostra saranno organizzati incontri di approfondimento con
la collaborazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma.
Costo: Biglietto di ingresso alla Galleria d’Arte
Moderna: 7,50 € intero e 6,50 € ridotto, per i non residenti; 6,5€
intero e di 5,50 € ridotto, per i residenti; gratuito per le
categorie previste dalla tariffazione vigente.
Informazioni: 060608 - www.galleriaartemodernaroma.it
Indirizzo: via
Francesco Crispi, 24 - Roma
Sito di riferimento: www.galleriaartemoderna.it
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"FREEDOM MANIFESTO"
Humanity on the move | Umanità in movimento
a cura di
Fulvio Caldarelli, Armando Milani e Maurizio Rossi
Centrale Montemartini - Roma
dal 28
settembre al 31 dicembre 2017, orario martedì-domenica 9.00-19.00 (24 e
31 dicembre 9.00-14.00)
Può un poster
cambiare il mondo?
Comunicazione
visiva e utopia del possibile
Il Centro
di ricerca interdisciplinare sul paesaggio contemporaneo ha lanciato un
appello ad artisti e visual designer di fama internazionale per raccogliere il
loro punto di vista su un fenomeno che è sotto gli occhi di tutti: la
migrazione di uomini e donne in fuga dalla guerra, dalla miseria, dalla
sopraffazione.
Interrogati
sul diritto fondamentale alla Libertà, gli autori coinvolti hanno risposto con
una riflessione in forma di poster, mezzo di comunicazione scelto per
diffondere – tra parole e immagine – il loro messaggio. Il risultato è la
grande mostra collettiva: “FREEDOM MANIFESTO. Humanity on the move / Umanità in
movimento”) capace di risvegliare le coscienze e sollecitare nuove percezioni
su tema di grande attualità: l’immigrazione.
Il
manifesto, forma di comunicazione di massa esplosa nella seconda metà del XIX
secolo, continua a rappresentare il medium più immediato per esporre messaggi
davanti ai nostri occhi distratti. Nelle intenzioni dei curatori della mostra –
Fulvio Caldarelli, Armando Milani e Maurizio Rossi – la volontà di “reclamare”
e “pubblicizzare” punti di vista che sembrano non trovare più spazio nel
paesaggio contemporaneo.
A
impreziosire il curioso mini-catalogo della mostra, pubblicato nel classico
formato dei manifesti per affissione (70 x 100 cm), il contributo critico del
sociologo Alberto Abruzzese che scrive: “Il
manifesto storico – con tutte le sue appendici tardo-moderne e post-moderne – è
stato lo strumento di persuasione o dissuasione di soggetti sociali individuati
nel loro ruolo politico e professionale. Ora dovrebbe aprirsi la fase di una
comunicazione attenta alla vocazione delle persone, al senso rimosso della vita
vissuta piuttosto che alla professione alla quale essa stessa ci costringe”.
Insieme
ai poster realizzati per l’occasione da maestri del graphic design
contemporaneo – come Félix Beltrán, Ginette Caron, Milton Glaser, Alain Le
Quernec, Italo Lupi, Astrid Stavro, Heinz Waibl – l’esposizione ha il merito di
presentare al pubblico italiano una nutrita rassegna di autori provenienti da
tutto il mondo, tra i più interessanti della nuova generazione.
La
mostra, con il patrocinio di RAI, AGI (Alliance Graphique Internationale) e
AIAP (Associazione Italiana Design della Comunicazione Visiva), è parte del
calendario di eventi che animano l’edizione romana 2017 di “AIAP Design per”.
Promossa
da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza
Capitolina ai Beni Culturali, la mostra si svolge anche sotto il significativo
patrocinio della Comunità di Sant’Egidio, movimento laicale internazionale
fondato a Roma nel 1968, da sempre impegnato nell’accoglienza e
nell’integrazione di immigrati e rifugiati.
Servizi
museali di Zètema Progetto Cultura.
Autori in mostra VALENTINA AGRIESTI/ STEFANO ASILI /
RUEDI BAUR / ERIN BAZOS / FÉLIX BELTRÁN / MAURO BUBBICO / MARLENE BUCZEK /
ANGELO BUONUMORI / FULVIO CALDARELLI / ELIO CARMI / GINETTE CARON / FANG CHEN /
ALESSIO COSMA / ROBERTO DEL BALZO / FRANCESCO DONDINA / ERIKA GIUSTI / MILTON
GLASER / PUYA HABIBZADEHKAVKANI / GIANNI LATINO / GLI IMPRESARI / ITALO LUPI /
ALAIN LE QUERNEC / GIOVANNI LUSSU / ARMANDO MILANI / MAURIZIO MILANI / GERMAN
MONTALVO / RICARDO SALAS MORENO / ANTONIO PACE / MARIO PIAZZA / ANTONIO ROMANO
/ MICHELE REGINALDI / MICHELE SANTELLA / FILIPPO SASSOLI / ASTRID STAVRO /
STUDIO ORIGONI STEINER / PARISA TASHAKORI / PAOLO TASSINARI / LUIGI VERNIERI /
MARIO FOIS (VERTIGO DESIGN) / HEINZ WAIBL / ZUP DESIGN
Realizzata
da Centro interdisciplinare di ricerca sul paesaggio
contemporaneo; Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita
culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali; Con il patrocinio
di AGI – Alliance Graphique Internationale, AIAP – Associazione
Italiana Design della Comunicazione Visiva, Comunità di Sant’Egidio, RAI;
Servizi museali
Zètema Progetto Cultura ; Sponsor Sistema Musei in Comune; Con il
contributo tecnico di Ferrovie dello Stato Italiane; Media Partner Il Messaggero;
Sponsor tecnici iGuzzini -
Rubettino Print
Costo: Intero 7,50 € - Ridotto 6,50€
Per i cittadini residenti
nel territorio di Roma Capitale (mediante
esibizione di valido documento che attesti la residenza): Intero 6,50 € -
Ridotto 5,50 €
Informazioni: Tel. 060608 tutti i giorni ore
9.00-19.00 info.centralemontemartini@comune.roma.it
Indirizzo: via
ostiense 106 - Roma
Sito
di riferimento: freedom-manifesto.it
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"ENJOY L’ARTE INCONTRA IL DIVERTIMENTO"
a cura di Danilo Eccher
Chiostro
del Bramante - Roma
dal 23 settembre al 25 febbraio 2017 , orario dal lun. al ven. 10.00 – 20.00_ sab. e dom. 10.00 – 21.00/La biglietteria mostre chiude una ora prima.
dal 23 settembre al 25 febbraio 2017 , orario dal lun. al ven. 10.00 – 20.00_ sab. e dom. 10.00 – 21.00/La biglietteria mostre chiude una ora prima.
Dopo il successo della originale mostra Love,
l’Arte incontra l’amore, che ha registrato in sei mesi l’afflusso di 150mila
spettatori, soprattutto giovani, il Chiostro del Bramante continua il suo
innovativo percorso programmatico proponendo ancora una volta una esposizione
unica per la singolarità delle opere, che pone sotto la lente di ingrandimento
le diverse possibilità percettive ad esse connesse. Una esperienza che lo
spettatore può fare attraverso i linguaggi e le poetiche di alcuni tra i più
importanti e provocatori protagonisti dell’arte contemporanea. Talvolta
infrangere le regole non significa trasgredire, ma ampliarne i confini. Una
regola che il Chiostro del Bramante persegue da tempo nelle sue linee
programmatiche, proponendo mostre fuori dagli schemi delle convenzioni
espositive, dove l’originalità del percorso sta alla base del progetto
ideativo.
Diventato Museo di riferimento in ambito nazionale
ed internazionale anche dell’arte contemporanea, il Chiostro parte da questi
presupposti per la mostra che proporrà. Si chiama Enjoy e ha per sottotitolo
l’Arte incontra il divertimento: locuzione emblematica che vuole indicare non
solo una diversa modalità di vivere l’arte, ma soprattutto dare “spazio e
spazialità” alle opere di artisti di acclarata fama. Infatti molti lavori sono
site specific, pensati e costruiti dagli artisti ospiti proprio per gli
ambienti del Chiostro del Bramante la cui organizzazione – che fa capo a DART –
aggiunge alla creatività dell’esposizione un notevole sforzo produttivo
proponendo opere inedite. Tra i grandi nomi allineati troviamo Tinguely,
Calder, Fogliati, Erlich, Creed, Neto, Collishaw, Ourlser, Wurm, TeamLab, Hans
op De Beeck, De Dominicis, Gander, i protagonisti del ‘900 storico e del terzo
millennio, accomunati da un filo sotteso, il divertimento, assunto
nell’accezione etimologica della parola: portare altrove. L’altrove, l’altro da
sé, il perdersi nei meandri dell’arte e dell’inconscio è ciò che accomuna il
gesto di tutti gli artisti presenti in Enjoy, le cui opere guideranno il
visitatore in un percorso invisibile ma fortemente tracciato, che prenderanno
vita in un incessante rapporto interattivo e giocoso, dove le diverse
percezioni del “fuori da sé” avranno un ruolo fondamentale. “La dimensione del
piacere, del gioco, del divertimento, dell’eccesso – afferma Danilo Eccher,
curatore della mostra – sono sempre state componenti centrali dell’Arte; l’Arte
sprofonda nel dolore ma si nutre di piaceri ed è sempre una danza di contrasti.
L’illusione è una trasparenza che deforma la realtà, un’apparenza sottile dove
tutto è possibile, suggerendo ora il dubbio dell’enigma, ora il sorriso della
sorpresa”. Ecco allora che in Enjoy, dalle sculture leggere di Alexander
Calder, lo spettatore può perdersi nel labirinto infinito di specchi di Leandro
Erlich per poi immergersi e riemergere dalle installazioni ludico-concettuali
di Martin Creed o nei raffinati giochi di luci illusorie di TeamLab che
prendono forma e mutano solo a contatto con il pubblico, o essere inseguiti
dagli occhi indiscreti e inquietanti di Tony Oursler e trovarsi a contatto con
i corpi deformati di Erwin Wurm e così via, di artista in artista, di sala in
sala: il Chiostro del Bramante diventerà luogo elettivo di una realtà tutta da
scoprire, che esiste in ogni istallazione (alcune di grandissime dimensioni), a
una realtà che, tuttavia, può anche non esserci. D’altra parte è proprio Paul
Klee che ci dice: “L’arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile
ciò che non sempre lo è”.
Costo: Biglietto intero 13 € (audio
guida inclusa) - biglietto ridotto
11 € (audio guida inclusa) per specifiche riduzioni, visita il sito.
Informazioni: hastag
ufficiale #enjoychiostro - +39 06 68809035 (Lunedì – Venerdì 10.00 / 17.00)
numero attivo dal 4 settembre sino a fine mostra. - La Caffetteria Bistrot, il Bookshop e il Chiostro hanno ingresso
libero indipendentemente dalle mostre
Indirizzo: Via Arco della
Pace 5 - Roma
Sito di riferimento:
www.chiostrodelbramante.it
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GRANDI
SERATE
Ente Teatro
Cronaca Vesuvioteatro
presenta
presenta
"10
Anni di Dignità Autonome di Prostituzione"
Un piccologrande
Happening
per i 10 Anni di Dignità
LARGO - Roma
L'esperienza teatrale che ha sconvolto e
coinvolto migliaia di persone.
Il capolavoro di Luciano Melchionna,
tratto dal format di Luciano Melchionna e Betta Cianchini, festeggia i suoi
primi dieci anni con una lunga festa nel segno del teatro!
Dignità
Autonome di Prostituzione tira su il
sipario per una festa che vale 10 anni e che vedrà coinvolti molti dei
protagonisti delle ultime edizioni e tutti coloro che hanno amato e amano
questo spettacolo. Tutti insieme in un happening che durerà fino a notte
inoltrata, come sempre capitanato dal visionario Luciano Melchionna.
DAdP
oggi è un bambino di 10 anni, eppure, sembra ieri quando ha mosso i suoi primi
passi verso un nuovo modo di fare teatro, una vera e propria esperienza che ha scardinato le convenzioni classiche di questa forma d’arte. Una
vera e propria "Casa chiusa dell'Arte" che ha coinvolto oltre 300
attori in 40 edizioni e più di 500'000 spettatori/clienti/cuori in oltre 400
repliche. Una festa-evento per
suggellare i dieci intensi anni di emozioni, lacrime, risate, spettacoli,
concerti, circo, danza, confronti, giochi, sguardi, silenzi, urla e tanti,
tantissimi applausi... quelli per la folle giostra fatta girare dal geniale Mangiafuoco, "Papi" Luciano Melchionna, che l'ha creata con l'amata "Anya" Betta Cianchini.
Con
l'occasione sarà presentato il nuovo nato "Dignità - Mono-luoghi per
attori, spettatori e lettori attivi", la raccolta di monologhi di Luciano
Melchionna, edito da Chi Più Ne ART, con cui l'autore festeggia la gioiosa
ricorrenza.
Costo: Ingresso 15 € – In vendita prima dello spettacolo e online
Indirizzo: via Biordo Michelotti, 2 – Roma
Prevendita:
https://www.diyticket.it/events/Teatro/735/dignita-autonoma-di-prostituzione
Sito
di riferimento: www.enteteatrocronaca.it/notizie/10-anni-di-dignita-autonome-di-prostituzione
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Kirosegnaliamo esce all’inizio di ogni settimana, chi
volesse darci comunicazione di eventi con rilievo artistico-culturale può
scriverci a kirolandia@gmail.com oppure info@kirolandia.com, entro la domenica precedente, specificando chiaramente la richiesta
di segnalazione, provvederemo previa specifica selezione all'inserimento …