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martedì 16 ottobre 2018

KIROSEGNALIAMO dal 16 al 22 Ottobre 2018

K-news  


Kiri, proseguono per questa stagione le kirosegnalazioni di  Kirolandia blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale.





Di settimana in settimana vari suggerimenti tra teatro, musica, arte, cinema, danza, libri  e tanti altri eventi  selezionati  accuratamente sulla base delle vostre importanti indicazioni.


Quest'anno i nostri suggerimenti raddoppiano non solo qui sul blog ma, per alcuni eventi, ci sono anche le KIROSOCIALNEWS lanci mirati sui nostri social. Seguite sempre gli hastag #kirosegnalazioni e  #kirosocialnews  e scoprirete tutte le novità per le vostre serate...

Dunque ecco per sognare con voi...



TEATRO

DEBUTTANO...

Avviso ai Soci
Associazione Culturale Teatro Trastevere
presenta
"DONNE AL PARLAMENTO - ECCLESIAZUSE"
di Aristofane
Traduzione e adattamento di Lorenzo e Valeria De Liberato
 Regia: Lorenzo De Liberato
Grafica: Federica Nanni

TEATRO TRASTEVERE -  Roma
dal 16 al 21 ottobre 2018, dal mercoledì al sabato ore 21.00_dom. 17.30

“Prima governavamo noi, oggi governano le donne.
Tanto è la stessa cosa.”

Un gruppo di donne, travestite da uomini, con a capo Prassagora, decidono di infiltrarsi in assemblea per far approvare un decreto che trasferirebbe alle donne il potere della città di Atene. Dato che la città è da tempo in balìa di persone che non sono più in grado di governare, Prassagora e le sue complici riescono facilmente nel loro intento e gli uomini votano a favore della proposta. Una volta al potere le donne deliberano una serie di provvedimenti di stampo "comunista" come la condivisione dei possedimenti e del denaro per il bene comune. Queste riforme valgono anche per i rapporti sessuali e così le donne hanno la libertà di andare a letto e fare figli con chiunque vogliano; tuttavia, siccome questo potrebbe favorire le persone fisicamente belle, si decide anche che ogni uomo, prima di andare con una donna bella, sia tenuto ad andare con quelle brutte, e viceversa. Queste delibere però creano una situazione assurda e paradossale sconvolgendo le vite degli abitanti della città.

Torna in scena a Roma dopo il successo delle scorse Stagioni DONNE AL PARLAMENTO- ECCLESIAZUSE.

Nelle Ecclesiazuse Aristofane non indirizza più la sua satira (come nella maggior parte delle precedenti commedie) verso uno o più uomini di potere specifici, bensì contro l’inadeguatezza dell’intero sistema di governo ateniese. L'Utopia è al centro del suo lavoro: una minoranza (in questo caso le donne) riesce a salire al Potere e a promulgare una serie di riforme che sconvolgono l’ordine sociale. Attraverso questo testo la Compagnia “Di necessità virtù” vuole raccontare come, in qualsiasi epoca, luogo o sistema, il Potere e l’Ambizione possano avvelenare le menti più pure e corrompere i propositi migliori.  Decontestualizzando l’opera, lo spettacolo mostra in scena, allegoricamente, un capovolgimento al vertice del Potere che, come nel quarto secolo A.C. così nel 2018, crea una realtà paradossale con la quale tutti, volenti o nolenti, si ritrovano a dover fare i conti. Un testo storico e classico importante, egregiamente riadattato dall'estro contemporaneo di Lorenzo De Liberato.

Si Aristofane - Traduzione e adattamento di Lorenzo e Valeria De Liberato  - Regia: Lorenzo De Liberato  - Con Francesca Bellucci, Ludovica Di Donato, Luisa Belviso, Irene Vannelli, Alessio Esposito, Daniele Trombetti, Mario Russo  - Arrangiamento Musicale: Tiziano Caputo - Costumi: Giuseppe D'Andrea  - Disegno Luci: Matteo Ziglio - Foto: Riccardo Riande - Grafica: Federica Nanni

Costo:  Biglietto intero 12 € - ridotto 10 €
Kiroconvenzione: INGRESSO RIDOTTO per tutti i  Kiri iscitti alla pagina facebook  di KIROLANDIA - Media Partner del Teatro
Informazioni: 06.5814004 - info@teatrotrastevere.it
Indirizzo: via Jacopa de Settesoli 3 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrotrastevere.it
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TEATRO SEGRETO
Direzione artistica Ruggero Cappuccio
presenta
Roberto Herlitzka
in

"EX AMLETO"
di W. Shakespeare
da Roberto Herlitzka
Traduzione
Alessandro De Stefani

TEATRO
TEATRO BRANCACCINO - Roma
dal 18 al 21  ottobre 2018, dal giovedì al sabato ore 20.00_dom. 18.45

Non suono il flauto non mi specchio il viso
non leggo il testo non tiro di spada
non tocco il cranio non muoio neppure
non ho trent’anni e non faccio l’Amleto.
Ma lui si fa da solo, anche da me.

Quando Walter Pagliaro mi ha invitato nel suo Teatro della Villa in Roma a inaugurare un ciclo di liberi ”Incontri con Amleto” e io ci sono andato per poter dire d’aver detto in scena almeno una volta le battute di Amleto, mi sono illuso che esse bastassero ad evocare tutti i personaggi, l’intera vicenda e forse qualcos’altro ancora. E che quel qualcos’altro fosse il tempo, che, non essendo morto giovane neppure da Amleto in scena, ho avuto più di lui per ripensare il suo destino, e il mio; di ricordarli, soffrirli, meditarli, riderne, di recitarli insomma; come un attore che ha passato il tempo di dover fingere d’essere Amleto. Hanno voluto coltivarmi questa illusione, Ruggero Cappuccio addirittura si è offerto (un bel coraggio) di produrla come spettacolo insieme a quelli della sua Compagnia. Io ringrazio e continuerò a dire in scena le battute di Amleto senza più aver bisogno, come dice la sghemba tiritera, di fare nulla di ciò ch’egli ha fatto o, anche, non ha fatto.
Roberto Herlitzka
Lo splendido lavoro di scrittura scenica che Roberto Herlitzka ha svolto sull’Amleto di Shakespeare, si configura come un’esplorazione del più grande sentimento teatrale che le scene mondiali conoscano: la solitudine. Herlitzka – Amleto è solo davanti a se stesso come attore, mentre nello specchio rappresentativo in cui si riflette, la morte e il teatro adescano la disperazione di dire, dire ancora prima che tutto il resto sia silenzio. Amleto è solo, i suoi interlocutori restano invisibili fisicamente per materializzarsi nella voce e nel corpo di Herlitzka. Amleto padre, la regina, Re Claudio, il becchino, giocano un sabba infinito nell’interpretazione di un unico spirito, perché le anime di Amleto sono infinite, almeno quante sono le anime del capolavoro di Shakespeare
Ruggero Cappuccio

Costo: Biglietto: 18 € - ridotto 12,50 € d. p. - card open 5 ingressi: 55 €
Informazioni: tel 06 80687231 | botteghino@teatrobrancaccio.it
Indirizzo: Via Mecenate, 2 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrobrancaccio.it
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Laboratorio Teatrale Integrato Piero Gabrielli
"MARAMEO AL COLOSSEO"
da Gianni Rodari
adattamento Attilio Marangon
regia Roberto Gandini
con la Piccola Compagnia del Piero Gabrielli
Jessica Bertagni, Teresa Campus, Fabrizio Lisi, Gabriele Ortenzi
Fabio Piperno,Simone Salucci, Giulia Tetta, Danilo Turnaturi

scena Paolo Ferrari
costumi Tiziano Iuno
musica Roberto Gori
produzione Teatro di Roma - Teatro Nazionale

TEATRO DI VILLA TORLONIA
dal 19 al 28 ottobre 2018, orari spettacolo 19 - 23 - 24 - 25 - 26 ottobre;  ore 10.30 - 20 - 21 - 27 - 28 ottobre ore 17.00

La Piccola Compagnia del Piero Gabrielli presenta lo spettacolo “Marameo al Colosseo” con l'adattamento di Attilio Marangon e per la regia di Roberto Gandini. Nello spettacolo vengono messi in scena alcuni racconti di Gianni Rodari ambientati a Roma.

 “A Roma c’è il Colosseo/ In mezzo al Colosseo / c’è un gatto / che fa:  / Marameo!”  

Rime leggere, per bambini, talmente soavi che anche i grandi le possono capire. Soavità, e leggerezza, saranno anche le parole chiave che guideranno il lavoro nel preparare “Marameo al Colosseo”, che è una produzione per bambini del Teatro di Roma.
Fra le storie di Gianni Rodari ambientate a Roma abbiamo scelto: Vado via con i gatti, dove si racconta di un nonno, ferroviere in pensione, che diventa gatto e va a vivere a Largo Argentina fra i ruderi romani insieme ai gatti; Sulla spiaggia di Roma dove si racconta di un signore che, non trovando posto sulla spiaggia di Ostia, si mette in aria con sdraio e ombrellone. e poi Il Filobus 75, Il professor Terribilis, ovvero la morte di Giulio Cesare, L’uomo che rubava il Colosseo, ecc

“Queste storie “romane” hanno la capacità di farci rivedere la città con uno sguardo nuovo, quello della fantasia. Con la fantasia possiamo riguardare il Colosseo e vederlo come se fosse la prima volta, possiamo immaginare di fuggire dal traffico caotico del centro e correre a sdraiarci su un fresco praticello “fuori porta”; con la fantasia possiamo andare nel futuro e immaginarci che in ogni casa ci sia un robot-domestico che ci aiuta nei mille “impicci” di ogni giorno. Giochi per bambini? Non solo. Potremmo dire, “Esercizi di Utopia” grazie ai quali, forse, potremmo inventare e programmare la Roma che vivremo domani”
Roberto Gandini

La Piccola Compagnia del Piero Gabrielli è formata da sette interpreti, con e senza disabilità, (Jessica Bertagni, Maria Teresa Campus, Gabriele Ortenzi, Fabio Piperno, Simone Salucci, Giulia Tetta, Danilo Turnaturi) cioè sette giovani attori che hanno acquisito esperienza teatrale all’interno dei progetti del Laboratorio e che hanno preso parte agli spettacoli Prodotti dal Teatro di Roma. In questa stagione oltre a Marameo al Colosseo troviamo: La grammatica della fantasia, L’albero di Rodari, Il Pedone rosso, e il nuovo spettacolo La classe agitata.

Costo: Biglietto 5 €
Indirizzo: via Lazzaro Spallanzani, 1A - Roma
Siti di riferimento: www.teatrodiroma.net/doc/5190/il-teatro-di-villa-torlonia
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PROSEGUONO...

Spettacolo d’Apertura
"ROMA CAPUT MUNDI"
con Valerio Di BenedettoRiccardo PierettiFabio Vasco
scritto e diretto da Giovanni Franci
elaborazioni digitali Nuvole Rapide Produzioni, assistente Fabio Del Frate,
supervisione tecnica Umberto Fiore

OFF OFF THEATRE - Roma
dal 12 al 21 ottobre 2018 al 7 gennaio 2018 ,  orario: serali ore 21.00,  pomeridiane ore 18.00

UN VIAGGIO AL TERMINE DI UNA NOTTE COME TANTE NEL CUORE DELLA CAPITALE
Cronaca, violenza, estrema destra giovanile: comincia nel segno dell’attualità e di Roma il nuovo programma dell’Off/Off Theatre, il teatro di via Giulia, diretto artisticamente da Silvano Spada, che inaugurerà la sua seconda stagione con lo spettacolo Roma Caput Mundi.
Roma non è una città come le altre. Roma è un simbolo, una metafora, un’iperbole: è il sismografo etico, morale e politico del nostro Paese, un sismografo che registra scosse sempre più frequenti, violente ed inquietanti e a pagarne le conseguenze sono i più giovani.
I protagonisti di Roma Caput Mundi infatti, sono tre ragazzi, tre ventenni e il paesaggio che li circonda è una periferia senza regole, un luogo trascurato e abbandonato, ostaggio della criminalità organizzata, dove l’unica legge vigente è inevitabilmente quella del più forte e quelli che non fanno parte della loro realtà, sono i nemici.
A questi ragazzi è stato inculcato il mito del machismo, ogni orientamento sessuale non conforme è da condannare, ed ecco germinare e crescere il seme dell’omofobia e l’odio per le diversità e gli immigrati.
E a questi ragazzi è stato fatto credere che il consumo, nonché lo spaccio di cocaina, rientri nei canoni di uno stile di vita vincente mitizzato invece che da condannare.
Chi sono i responsabili di tutto questo?

NOTE DI REGIA
Lo spettacolo Roma Caput Mundi riparte lì da dove è terminato L'Effetto che Fa, con lo stesso cast, gli stessi collaboratori, nello stesso teatro, come a riprendere le fila di un discorso precedentemente iniziato, che non abbiamo alcuna intenzione di interrompere, né di chiudere. Mi è capitato spesso di stare a contatto con ragazzi molto simili ai tre protagonisti di Roma Caput Mundi, soprattutto durante la stesura del testo, e non ho potuto fare a meno di notare l’estrema fragilità che questi ragazzi nascondano dietro le loro maschere brutali, spesso grottesche. Quasi tutti si dichiarano xenofobi, si dicono omofobi, sono pieni di fobie, insomma, pieni di paure: non sono affatto forti. La paura è un termine freudiano. In questo senso, per lo spettatore, potrà essere interessante leggere lo spettacolo in chiave psicanalitica; il rapporto con i padri, con la sessualità, l’iniziazione all’età adulta, sono fatti determinanti e scatenanti in Roma Caput Mundi. Le conclusioni a cui sono giunto, a cui mi hanno portato i tre ragazzi protagonisti dello spettacolo, il finale per intenderci, ha sorpreso e inquietato anche me. ROMA CAPUT MUNDI E’ UNO SPETTACOLO-MANIFESTO CONTRO IL DEGRADO, CONTRO OGNI FORMA DI FASCISMO, CONTRO LA VIOLENZA, CONTRO LA XENOFOBIA, CONTRO L’OMOFOBIA.

Costo: Biglietto intero 25 € -  ridotto 18 € - 10 € per gruppi e under 26
Indirizzo: Via Giulia 19/21 – Roma
Informazioni:  06 89239515 -  info@off-offtheatre.com
Siti di riferimento: www.off-offtheatre.com
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Centro Teatrale Artigiano
presenta
Massimo Giuliani   Gabriella Silvestri 
Fabio Avaro
"DIVORZIO ALLA ROMANA"
di Stefano Reali
con  Renato Giordano Alessandra Palazzoli
Scenografia LolloZolloArt Costumi Gloriana Manfra Musiche Stefano Reali
Regia Renato Giordano

TEATRO MANZONI - Roma
dal 4 al 28 ottobre 2018, orari dal martedì al venerdì ore 21.00, sabato ore 17.00-21.00. Domenica ore 17.30, lunedì riposo_martedì 23 ottobre ore 19.00, giovedì 25 ottobre ore 17.00-21.00

Si apre il sipario del teatro Manzoni con la pièce di Stefano Reali Divorzio alla romana (ha debuttato in anteprima nazionale al festival di Benevento Citta Spettacolo il 29 agosto), diretta da Renato Giordano.
Una commedia contemporanea surreale, frizzante e dai toni “caldi” che mi ha molto divertito sin dalla prima lettura. “Divorzio alla Romana” racconta di come i banali interessi dei singoli possano prevaricare anche sul nobile e “mobile” sentimento dell’ “AMORE” senza mai essere pensante, banale o retorica sul contrappunto di una domanda che ciascuno di noi avrà fatto mille volte nella vita: “Da uno a dieci quanto mi ami?”… dando poi per scontata la sincerità della risposta Una strana famiglia: Un marito premuroso, una moglie depressa e una suocera bizzarra si vedono letteralmente piombare in casa un giovane aitante e sfacciato che sconvolgerà la loro vita. Il come è di facile immaginazione...  La colonna sonora che accompagna e commenta ogni snodo della commedia è un tango...  E proprio come il tango, peccaminoso e sensuale, il nostro “Divorzio alla Romana” non mancherà di coinvolgerci e sconvolgerci a ogni passo con colpi di scena inaspettati ed improbabili e divertentissime gag, cosicché  tutto ciò che sembrava “normale” mostrerà l’altra faccia della medaglia , che non sarà per tutti quelli sbagliata...  e vissero tutti felici e contenti.
 Renato Giordano

Oggi che la qualità della vita ci permette di rimanere “giovani” indefinitamente, si fa strada un problema inaspettato fino a pochissimi anni fa: è giusto che “ad una certa età” si sia disposti a rinunciare all’Amore?
A quanti anni una donna è pronta oggi a considerare normale rinunciare alla possibilità di essere amata come quando era giovane?
La risposta è: mai!
E se un legame, per quanto importante, ci impedisce di vivere l’amore, oggi, diversamente dal passato, si è sempre più pronti a troncarlo senza esitazione...
 Divorzio alla Romana nasce dall’idea di rappresentare questo argomento, e le sue inaspettate e a volte comicissime conseguenze, in un momento in cui la crisi economica, la penuria di abitazioni, le pensioni che non ti permettono più di arrivare alla fine del mese, le tasse che ti divorano, tutto questo rende estremamente complicata la vita di chi una volta veniva parcheggiato anzitempo al ruolo di “anziano”.
Oggi che l’anziano non esiste più, ma esiste il “sempregiovane”, ed è pronto a godersi la propria pensione, e magari si trasferisce alle isole Canarie, o in Portogallo, o in qualunque altro posto ci sia ancora la possibilità di vivere la propria vita fino in fondo, e quindi continuare a rivendicare il diritto all’ amore, tutto questo può portare a delle situazioni estreme, grottesche, ma realistiche, che sono destinate prima o poi a esplodere.
Perché per quanto possiamo sentirci depressi, o male in arnese, o non più attraenti, c’è sempre una scintilla dentro di noi che reclama il diritto ad essere felici, c’è sempre una principessina dentro di noi che sogna di essere risvegliata, in qualunque momento, dal bacio di un Principe Azzurro. Chiunque sia in realtà, ci andrà bene lo stesso. Perché alla fine  l’Amore è l’unica risposta possibile alla Solitudine, a qualunque età, e…… quali che siano le Verità a cui siamo disposti a credere.
Stefano Reali

Costo:  Biglietto intero euro 25, ridotto euro 22.
Informazioni06/3223634
Indirizzo: via Monte Zebio, 14/c - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatromanzoni.info
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"IL CIRCO DEGLI ORRORI - THE CIRCUS OF HORRORS"
Ideato da DOCTOR JOHN HAZE

TEATRO BRANCACCIO -  Roma
dal 5 al 21 ottobre  2018, giovedì e venerdì ore 20.45, sabato e domenica ore 17.00 e 20.45

Il Circo degli Orrori si ispira in maniera leggera ed ironica ad atmosfere tipiche delle pellicole horror mettendo in scena uno spettacolo dinamico e divertente, con numeri che si susseguono veloci, venati di tenebra ma con l'immancabile sense of humour. 
Il pubblico, accolto all'ingresso da personaggi "terrificanti", verrà traghettato da uno strano personaggio - che ricorda Nosferatu - nel mondo inquietante del circo degli orrori, abitato da morti viventi, acrobati che sembrano usciti da un rito voodoo, un dislocatore indemoniato in attesa dell'esorcista, killer clown dall'aspetto non proprio tranquillizzante ma sempre assai comico, vampiri.
Il Circo degli Orrori è uno spettacolo che associa le tre arti: il teatro, il circo e il cabaret. Teatro perché si narra una storia, Circo perché viene utilizzata questa tecnica per realizzare e raccontare le storie mimate ed acrobaticamente sviluppate e Cabaret per la sensualità di alcune performance, la sintonia e l'interazione con il pubblico, con un pizzico di malizia.

Pur non essendo uno spettacolo pensato per i bambini (l'evento è infatti sconsigliato ai minori di 12 anni), quelli presenti non sono mai neppure per un momento spaventati, ma piuttosto affascinati e divertiti.

IL CIRCO DEGLI ORRORI (The Circus Of Horrors) è nato in Inghilterra nel 1995 grazie a una fortunata idea di "Doctor John Haze", un mangiafuoco che ideò un mix fra numeri di rischio estremo in salsa Horror e musica rock. Il titolo che ha ispirato lo show viene da un film inglese degli anni Sessanta dal titolo THE CIRCUS OF HORRORS e quello che nacque fu un incrocio tra il Cirque du Soleil e il Rocky Horror Show con grande partecipazione degli spettatori che diventarono veri e propri fan tanto da seguire il complesso negli anni assistendo a tutte le sue nuove produzioni in Inghilterra. L’enorme successo Inglese del CIRCUS OF HORRORS diede spunto a varie compagnie Europee di mettere in scena spettacoli a tematica Horror così dal 2000 sono nati circhi horror in Spagna, Germania, Austria, Francia e per ultima l'Italia.

Lo spettacolo è sconsigliato ai minori di 12 anni

Costi: Biglietti da 49 a 28,50 euro
Informazioni: Tel. 06 80687231
Indirizzo:  via Merulana, 244 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrobrancaccio.it
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GIUSEPPE PAMBIERI   COCHI PONZONI
PAOLA QUATTRINI 
e con ERICA BLANC  
QUARTET
di Ronald Harwood
scene Fabiana Di Marcocostumi Teresa Acone
disegno luci Mirko Oteri
regia PATRICK ROSSI GASTALDI
personaggi e interpreti in ordine di apparizione
Rudy Giuseppe Pambieri
Titta Cochi Ponzoni
Cecy  Paola Quattrini
Giulia Erica Blanc
Marioletta Bideri & Rosario Coppolino
per Bis Tremila e Compagnia Molière
in collaborazione con Festival Teatrale di Borgio Verezzi
 
TEATRO QUIRINO -  Roma
dal  9 al 21 ottobre  2018,  da martedì a sabato ore 21.00 - domenica ore 17.00 - giovedì 11 e giovedì 28  ottobre  ore 17.00 - mercoledì 17 ottobre ore 19.00 - sabato 20 ottobre ore 17.00 e ore 21.00

Lo spettacolo ha debuttato a luglio 2018 al Festival Teatrale di Borgio Verezzi

Una commedia ambientata in Italia, culla del bel canto, con protagonisti quattro grandi interpreti d’opera. Famosi, energici, irascibili e, insieme, divertenti, vivono ospiti in una casa di riposo.
Cosa accade quando a queste vecchie glorie viene offerto di rappresentare per un galà il loro cavallo di battaglia, il noto quartetto del Rigoletto di Verdi “Bella figlia dell’amor”?
Tra rivelazioni, confessioni, invenzioni ed il classico coup de théâtre, i quattro troveranno il modo non solo di tornare alle scene, ma di far ascoltare le loro voci, riscoprendosi giovani e gloriosi come un tempo.
Un gioco teatrale e drammaturgico capace di far ridere, riflettere e commuovere.

Note di regia
Tre anziani, ex famosi cantanti d’opera, che spesso hanno lavorato insieme, sono seduti nel giardino d’inverno di una casa di riposo. Rudy intento a leggere note su Wagner, Cecy ad ascoltare musica con il suo portatile e Titta ad argomentare sulla procacità e sul passato al quanto “sbarazzino” della sua collega.
Stanno per essere raggiunti da un nuovo arrivo: Giulia. Una grande star del passato lirico con la quale Rudy, una volta, è stato infelicemente sposato. C’è qualche possibilità per la quale potranno mai cantare di nuovo insieme? Tre dei quattro, sono pronti a ricreare il quartetto nel terzo atto del Rigoletto, ma uno non lo è!
 La commedia di Harwood racconta la storia di alcuni ospiti di una casa per ex artisti di opera, di cui protagonisti sono i cantanti di un mitico quartetto che si ricompone, in modo insolito, in onore di Giuseppe Verdi.                                                                                                                                          In questa intelligente cronistoria di un crepuscolo “attivo” riaffiorano passioni venate di nostalgia ironica. In questa occasione un cast di eccezione in scena: il loro talento e mestiere e la capacità di sostenere un dialogo ricco di scoppiettanti e spesso irresistibili scambi crudeli di battute porteranno ad affezionarci velocemente ai personaggi di questa deliziosa “comedy” che mette quasi voglia di invecchiare.                                                                                                 
 Quartet ha il pregio di saper parlare del passare del tempo, della terza età, degli acciacchi del corpo e della mente, che caratterizzano l’ultima fase della vita con delicata ironia. Un commosso e divertente omaggio alla passione di chi ha dedicato la vita alla musica, alla bellezza e al teatro che rivela quante gioiose sorprese può riservare il “limbo” della nostra vita. - Patrick Rossi Gastaldi

Costo:   
Biglietti  dal lun al ven platea interi € 30  ridotti  € 27 - I balconata interi € 24  ridotti € 22 - II balconata interi € 19 ridotti € 17  - galleria interi € 13 ridotti € 12 / Biglietti  sab. sera e dom  platea interi € 34  ridotti € 31 - I balconata interi € 28  ridotti € 25 - II balconata interi € 23 ridotti € 21  - galleria interi € 17  ridotti € 15
Informazioni: botteghino 06.6794585 - biglietteria@teatroquirino.it
Indirizzo: via delle Vergini,  7 - Roma
Sito di riferimento: www.teatroquirino.it
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MANIFESTAZIONI - FESTIVAL - RASSEGNE

PROSEGUONO...

"PROLOGO DI STAGIONE 2018 – 2019"

TEATRO ELISEO - Roma
dal 18 settembre 2018,  vari orari

Eccoci arrivati ad un importante traguardo: il TEATRO ELISEO festeggia cento anni! Questo centenario ha un particolare valore perché è per me la celebrazione di una nuova partenza, di una rinascita culturale.  Il Teatro Eliseo è stato palcoscenico del migliore teatro e simbolo culturale della Nazione.  Quella che ereditiamo è una grande responsabilità, non solo per il patrimonio artistico che  ci è stato consegnato, ma anche perché siamo depositari di quel pensiero lib ero, privo di pregiudizi, che contrasta la semplificazione e l’impoverimento intellettuale. Per Roma e per la cultura italiana le storiche sale di Via Nazionale sono state, devono essere e saranno  luoghi essenziali di elaborazione; la rotta dei prossimi anni seguirà il concetto di innovazione, provocazione e rielaborazione della tradizione senza cadere  nell’autocelebrazione del passato.
Viviamo purtroppo in una fase di oscurantismo – la Cultura è un concetto assente da ogni  programma politico. Motivo in più per proseguire nella sfida, per esigere bellezza, riscoprire  etica e passione e tenere accesa la luce sulla complessità della contemporaneità.
Nel brand Eliseo confluiscono sinergicamente diverse attività parallele. Qui la creatività è  posta al di sopra di tutto e le eccellenze del teatro, della musica, del cinema, della fiction e  dell’arte si congiungono in un crocevia di linguaggi. Qui uno spunto teatrale può diventare pellicola cinematografica, la protagonista di un dramma storico può ispirare una fiction Rai,
un romanzo può trasformarsi in sceneggiatura, un dibattito scientifico può portare a scoperte innovative. L’intuizione è un piccolo seme contro il pregiudizio che porta ad una  visione diversa del mondo attraverso un conflitto sano.
Il 18 settembre inauguriamo il PROLOGO DI STAGIONE un calendario ricco di eventi che  faranno vivere contemporaneamente tutti gli spazi teatrali e lasciando poi il testimone alla  stagione di prosa vera e propria.
In questa vibrante aria di festa sfileranno alcuni degli abiti storici indossati dai grandi  protagonisti del teatro in una MOSTRA PERMANENTE DELLA SARTORIA TEATRALE FARANI.

Nei foyer di platea e di balconata e al Piccolo Eliseo si susseguiranno diversi spettacoli:
· dal 18 al 30 settembre ore 20.30 - Foyer di II balconata
KAMIKAZE NAPOLETANO scritto e interpretato da Arcangelo Iannace, regia di Francesco  Frangipane

· dal 18 al 26 settembre ore 21.30 - Foyer di platea
OGNI BELLISSIMA COSA di Duncan MacMillan e Jonny Donahoe con Carlo De Ruggieri  diretto da Monica Nappo

· dal 18 settembre al 7 ottobre ore 20.30 - spettacolo a bordo di un furgone
MEDEA PER STRADA ideato e diretto da Gianpiero Borgia con una straordinaria Elena Cotugno che firma il testo con Fabrizio Sinisi. Torna a grande richiesta lo spettacolo  itinerante per soli sette spettatori, a bordo di un furgone in movimento

· dal 20 al 23 settembre ore 21.00 - Piccolo Eliseo
L’AMMORE NUN’È AMMORE di Dario Jacobelli diretto e interpretato da Lino Musella

· dal 25 al 27 settembre ore 21.00 - Piccolo Eliseo
IL BAGNO FINALE di Roberto Lerici, lettura/studio di Vinicio Marchioni

· dal 28 al 30 settembre ore 21.00 - Piccolo Eliseo
IO LAVORO PER LA MORTE testo e regia di Nicola Russo in scena con Sandra Toffolatti

· dal 2 al 4 ottobre ore 21.00 - Piccolo Eliseo
UNA PASSIONE di Valentina Diana con Marco Vergani per la regia di Vinicio Marchioni

· dal 5 al 7 ottobre ore 21.00 - Piccolo Eliseo
QUALCOSA di Chiara Gamberale, il reading del successo letterario, in scena con Fausto Sciarappa e Marcello Spinetta diretti da Roberto Piana

· dal 9 al 10 ottobre ore 21.00 - Piccolo Eliseo
IL CIGNO NERO E IL CAVALIERE BIANCO il racconto della Grande Crisi di e con il giornalista Roberto Napoletano per la regia di Angelo Generali

· dal 16 al 28 ottobre ore 20.30 - Foyer di II balconata
HAMLETAS, originale versione dell’Amleto tutto al femminile. Dieci le attrici sul palco dirette  da Sarah Biacchi, tra cui Francesca Ciocchetti, Galatea Ranzi e Ludovica Modugno

· dal 16 al 28 ottobre ore 20.30 - Foyer di platea
BLINK CIRCUS di Lorenzo Mastroianni, installazione d’arte viaggiante che accoglierà dieci spettatori per volta alla scoperta del circo più piccolo del mondo

· dal 19 al 20 ottobre ore 21.00 - Piccolo Eliseo
NOTE DA OSCAR spettacolo musicale della Rimbamband

· dal 17 al 18 ottobre ore 21.00 - Piccolo Eliseo
PREMIO ELISEO SCUOLE 2018. Premiazione dello spettacolo finalista del concorso indetto dal  Teatro Eliseo in collaborazione con il MIUR e l’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio: In un  mondo che… del Liceo Ugo Foscolo di Albano Laziale.

La stagione del TEATRO ELISEO inizierà poi il 30 ottobre con una nostra prestigiosa  produzione dedicata al centenario: CYRANO DE BERGERAC di Edmond Rostand, il viaggio  interiore alla ricerca della bellezza di due protagonisti che da rivali in amore si scoprono  fratelli. In scena, Luca Barbareschi nei panni di Cyrano, Maurizio Lastrico in quelli di Cristiano e Linda Gennari in quelli di Rossana. In scena trenta attori tra cui Thomas  Trabacchi, Duccio Camerini, Massimo De Lorenzo e gli allievi e le allieve del corso di  Recitazione della Scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria Volonté. La regia è di  Nicoletta Robello Bracciforti.
Il palco del PICCOLO ELISEO inaugura il 25 ottobre con IL GATTO dall’omonimo irriverente  romanzo di Georges Simenon, adattato da Fabio Bussotti. Nel ruolo dei due coniugi uniti  dall’odio Alvia Reale e Elia Schilton diretti da Roberto Valerio.

Costo: Vedi sito
Informazioni: Tel. 06.83510216
Indirizzo: via Nazionale 183 –Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatroeliseo.com
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TEATRO RAGAZZI

Ruotalibera Teatro
in scena con
"I NOVELLANTI A MEZZA LUCE...FIABE"
con Aurora Reggio Tommaso Lombardo e Gabriele Traversa

CENTRALE PRENESTE TEATRO-  Roma
21 ottobre 2018, ore 16.30

Torna per l’ottavo anno consecutivo l’appuntamento domenicale per tutta la famiglia con la Rassegna Infanzie in gioco 2018/19

La stagione teatrale è organizzata da Ruotalibera/Centrale Preneste Teatro per le nuove generazioni e lo scorso anno ha ospitato più di 2000 spettatori tra grandi e piccini con un’offerta di spettacoli provenienti da tutta italia. Anche quest’anno le compagnie che si esibiranno sono non solo romane, ma provenienti da tutto il territorio nazionale, per un totale di 21 spettacoli da ottobre ad aprile. L’appuntamento è ogni domenica pomeriggio alle 16.30.

Si comincia con I Novellanti. A mezza luce...fiabe con Aurora Reggio Tommaso Lombardo e Gabriele Traversa.
Una volta, quando le donne e gli uomini si raccontavano riuniti attorno al fuoco, c’erano paure e domande sulla vita e sui suoi misteri, in quel tempo le storie rimbalzavano di bocca in bocca e nell’etere. E così diventavano arte, quella dell’ascolto.

Costo: Biglietto unico 5 € (prenotazione consigliata)
Informazioni: Adatto dai  3 agli 10 anni
Prenotazioni: 06 27801063 o info@ruotaliberateatro.191.it
Indirizzo: Via Alberto da Giussano, 58, Roma
Sito di riferimento: www.facebook.com/CentralePrenesteTeatro
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IMPROVVISAZIONE

"GLI OCCHI DELLE DONNE"
improvvisazione teatrale, tango e parole
Idea e Regia Susanna Cantelmo
con Susanna Cantelmo, Cristiana De Maio, Deborah FedrigucciCristina LongoFederica Mercuri ,Cinzia Zadro

TEATROSOPHIA - Roma
Dal 19 ottobre al 21 Ottobre 2018 (dal giovedì alla domenica) ore  21.00 – domenica ore 18.00

Teatrosophia ospita uno spettacolo tutto al femminile che unisce l’improvvisazione teatrale, il tango e le parole. Un accostamento nuovo che parte da una scintilla,
quella dello sguardo, degli occhi. Sono proprio loro  che danno il via alle storie d'improvvisazione, gli stessi occhi che danno il là ad un tango. In scena Susanna Cantelmo, anche regista dello spettacolo,  Cristiana De Maio, Deborah Fedrigucci, Cristina Longo, Federica Mercuri ,Cinzia Zadro


Dagli occhi parte l'idea, la comprensione, la spinta e il desiderio di creare qualcosa insieme. Da uno sguardo si entra in infiniti mondi dove la donna è protagonista; la donna che vince e che perde, che gode e che soffoca i propri istinti, che a volte sogna o si attacca alla realtà per paura, la donna che si difende o che combatte per un obiettivo, la donna che ride e deride, la donna e i suoi occhi.
Gli occhi delle donne è uno spettacolo in cui senza nessun copione e nessun canovaccio, le improvvisatrici sul palco creeranno storie di ogni tipo e genere, uno spettacolo in cui lo spettatore sarà preso per mano e fatto entrare in un vortice di mondi e di emozioni, fra risate e riflessioni. A passo di tango.

Costo:  Biglietti 13€ + 2€ tessera associativa del teatro
Informazioni: info@teatrosophia.it –  tel: 06.68801089 – 375.5488661
Indirizzo:  via della Vetrina 7 – Roma
Fb di riferimento:  www.facebook.com/teatrosophia2018/
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Avviso ai Soci
Associazione Culturale Teatro Trastevere
presenta
"SANDEI - Le domeniche degli Appiccicaticci"
2 spettacoli nella stessa serata
completamente improvvisati in stile Appiccicaticci

TEATRO TRASTEVERE -  Roma
domenica 21 ottobre 2018

“Gli Appiccicaticci sono totalmente irresponsabili: come tutti sanno infatti, gli Appiccicaticci è un cast di attori che non recitano mai, ma improvvisano con piu’ di 200 repliche all’attivo, anche se chiamarle repliche è superfluo visto che tutto nasce sul momento. Gli Appiccicaticci sono, come tutti sanno, un mix fra geni e imbecilli, e  questo è il loro lato positivo.”
Con SANDEI gli Appiccicaticci inaugurano le fantastiche domeniche della Stagione del Teatro Trastevere in seconda serata: ovvero un Doppio appuntamento con il format dela follia dell’improvvisazione teatrale.

ALLE  ore 21.00:
“LUIGI”
Una Parola, Due attori, 60 minuti
con Tiziano Storti
Il Maestro Alessio Granato
ed Emanuele  Ceripa ( OnStage - Roma)

LUIGI  è uno spettacolo unico nel suo genere, che vi fara’ ridere, piangere, riflettere, sognare e soprattutto stupire. C’è tutta la magia del momento, che nasce dal nulla. C’è un solo spunto e qualcosa come “sessantaminutisessanta” di improvvisazione senza sosta, senza una pausa o una interruzione. Ma soprattutto ha una caratteristica tutta sua, gli attori sono solo 2: virtuosismi tecnici e grandissima prova attoriale. Più di 40 spettacoli, tutti giocati con improvvisatori provenienti da tutta Italia e Europa.

Con Tiziano Storti e ogni domenica un Luigi differente ( ci saranno Emanuele Ceripa di OnStage, Francesco Lancia dei Bugiardini, Antonio Contartese e Antonnio Vulpio del Teatro a Molla, Giorgio Rosa di Coffee Brecht: tutti super-nomi del mondi dell’Improvvisazione Teatrale)

ALLE  ore 22.15:
“MARZULLO”
Lo spettacolo a notte fonda
Cast a sorpresa

Marzullo è lo spettacolo della notte,il secondo show prima di andare a dormire dove tutto è lecito, tutto è inedito. Ogni Domenica dopo Luigi, ci sarà uno spettacolo inedito. Uno Spettacolo per chi ama far tardi, dove ogni improvvisazione è lecita e dove potete aspettarvi di tutto. MARZULLO: fatevi una domanda, noi vi daremo la risposta, improvvisata...ovvio.

Costo:  Biglietto intero 12 € - ridotto 10 €
Kiroconvenzione: INGRESSO RIDOTTO per tutti i  Kiri iscitti alla pagina facebook  di KIROLANDIA - Media Partner del Teatro
Informazioni: 06.5814004 - info@teatrotrastevere.it
Indirizzo: via Jacopa de Settesoli 3 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrotrastevere.it
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MUSICA

TEATRO NUOVO
"PINK FLOYD THE WALL AT THE OPERA"

TEATRO NUOVO - Milano
19 ottobre 2018, ore 20.45

Quaranta anni fa veniva pubblicato The Wall il famoso album dei Pink Floyd.
il Teatro Nuovo ospita The Wall at the Opera, uno spettacolo che celebra il grande gruppo inglese.
Il 30 novembre 2019 ricorre il 40° anniversario della pubblicazione di quest’opera dalla quale è stato tratto, nel 1982, il famoso film Pink Floyd The Wall di Alan Parker, e che, nella riproposizione dal vivo, presentava letteralmente la costruzione di un muro. Famosa è stata poi la versione dello spettacolo a Berlino, nel 1990, da parte di Roger Waters – autore principale dei testi e musica – in riferimento all’abbattimento del famigerato muro che divideva, oltre che la città, anche le ideologie tra est e ovest.

Ma soprattutto è The Wall un’opera che ha fatto cambiare la prospettiva dal punto di vista culturale, visto l’influenza che ha avuto sia musicalmente che come impatto sociale. L’allegoria del muro, infatti, riconduce a uno dei più grandi dilemmi della nostra era: l’incomunicabilità. E con essa l’indifferenza, la divisione sociale, le contraddizioni di un mondo che sta vivendo tra l’altro in un eccesso di comunicazione.
Ancora oggi The Wall è riconosciuto musicalmente da tutte le generazioni, anche le più giovani, come uno dei capolavori più belli mai pubblicati nell’ambito della musica contemporanea. Però, pur avendo anche un grande effetto visivo e mediatico - ben evidenziato dai concerti e dal film – non ne è mai stata ricavata un’opera teatrale.

Il gruppo che porterà in scena la versione teatrale “The Wall at the Opera” è formato da 5 musicisti e 5 attori-cantanti con oltre trent' anni di esperienza concertistica. La scenografia è rappresentata dalla costruzione del muro durante lo spettacolo e da proiezioni a tema riguardanti, tra l’altro, le fragilità e le contraddizioni della nostra epoca.

Costi: a partire da 14.50 €
Indirizzo: piazza San Babila 3 - Milano
Info e prenotazioni:  tel. 02.794026 - prenotazioni@teatronuovo.it
Sito di riferimento:  www.teatronuovo.it
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ARTE

APRONO I BATTENTI...

"WHITE SHEETS"
mostra collettiva a cura di Federica Madonna

GALLERIA PARIONE9
dal 19 ottobre al 11 novembre 2018,  martedì - sabato  14.00 - 20.00_ domenica 16.00 - 20.00

INAUGURAZIONE 19 OTTOBRE ORE 19.00

Inaugura il 19 ottobre 2018 alla Parione9 Gallery di Roma White Sheets mostra collettiva a cura di Federica Madonna.

White Sheets, mostra collettiva a cura di Federica Madonna, raccoglie le opere di quarantotto tatuatori affermati nel panorama della Tattoo Art italiana e straniera.

Sembra che tutto si possa descrivere, raccontare o disegnare, su un foglio bianco e su lenzuola pulite. Da qui “White Sheets”. Attraverso la sensazione di uno sguardo che si adagia sulla loro superficie ognuno di noi prova emozioni diverse: c’è chi avverte la paura del vuoto, del silenzio, della mancanza; c’è chi sente il fresco profumo del pulito, la suggestione di un’idea nuova. Gli artisti di “White Sheets” rendono visibile ed esprimono, attraverso opere uniche nei loro stili, il passaggio delle loro idee dalla mente al foglio, dal sogno alla realtà, dalle più intime ispirazioni alle perversioni più nascoste, per esporsi e aprirsi al pubblico.

Costo:  Ingresso GRATUITO
Indirizzo: via di Parione, 9 - Roma (piazza Navona)
info: 0645615644 - parione9@gmail.com 
Sito di riferimento www.parione9.com
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PROSEGUONO...


"POLLOCK e la Scuola di New York"
a cura di David Breslin e Carrie Springer con Luca Beatrice

COMPLESSO DEL VITTORIANO  ALA BRASINI - Roma
dal 10 ottobre al 24 febbraio2018, vari orari

L’Ala Brasini del Vittoriano accoglie uno dei nuclei più preziosi della collezione del Whitney Museum di New York: Jackson Pollock, Mark Rothko, Willem de Kooning, Franz Kline e molti altri rappresentati della Scuola di New York irrompono a Roma con tutta l’energia e quel carattere di rottura che fece di loro eterni e indimenticabili “Irascibili”.
Anticonformismo, introspezione psicologica e sperimentazione sono le tre linee guida che accompagnano lo spettatore della mostra POLLOCK e la Scuola di New York.
Attraverso circa 50 capolavori - tra cui il celebre Number 27, la grande tela di Pollock lunga oltre 3m resa iconica dal magistrale equilibrio fra le pennellate di nero e la fusione dei colori più chiari – colori vividi, armonia delle forme, soggetti e rappresentazioni astratte immergono gli osservatori in un contesto artistico magnifico: l’espressionismo astratto.
Sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, con il patrocinio della Regione Lazio e di Roma Capitale – Assessorato alla crescita culturale, la mostra POLLOCK e la Scuola di New York è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia in collaborazione con The Whitney Museum of America Art, New York e curata da David Breslin e Carrie Springer con Luca Beatrice.

Jackson Pollock, Number 27, 1950. Olio, smalto e pittura di alluminio su tela, 124,6x269,4 cm. © Jackson Pollock by SIAE 2018 © Whitney Museum of American Art

Costi: vedi sito
Indirizzo: San Pietro in Carcere - Roma
Sito di riferimento: www.ilvittoriano.com
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PROSEGUONO...

"ANDY  WARHOL"  
a cura di  Matteo Bellenghi

LA  VERA  ESSENZA  DI  WARHOL  IN  MOSTRA  AL  VITTORIANO  
Un’esposizione  che  con  oltre  170  opere  traccia  la  vita  straordinaria  di  uno  dei  più  acclamati   artisti  della  storia

COMPLESSO DEL VITTORIANO  ALA BRASINI - Roma
dal 3 ottobre 2018, vari orari

Il 3 ottobre apre i battenti a Roma, negli spazi del Complesso del Vittoriano - Ala Brasini, un’esposizione interamente dedicata al mito di Warhol, realizzata in occasione del novantesimo anniversario della sua nascita.

Sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano e con il patrocinio della Regione Lazio e di Roma Capitale - Assessorato alla Crescita culturale, la mostra Andy Warhol è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia in collaborazione con Eugenio Falcioni & Art Motors srl e curata da Matteo Bellenghi.

Una mostra che parte dalle origini artistiche della Pop Art: nel 1962 il genio di Pittsburgh inizia a usando la serigrafia crea la serie Campbell's Soup, minestre in scatola che Warhol prende dagli scaffali dei supermercati per consegnarli all’Olimpo dell’arte. Seguono le serie su Elvis, su Marilyn, sulla Coca-Cola.

L’esposizione, con le sue oltre 170 opere, vuole riassumere l’incredibile vita di un personaggio che ha cambiato per sempre i connotati non solo del mondo dell’arte ma anche della musica, del cinema e della moda, tracciando un percorso nuovo e originale che ha stravolto in maniera radicale qualunque definizione estetica precedente.

Andy WarholMarilyn, 1967. Serigrafia su carta, 91,4x91,4 cm. © The Andy Warhol Foundation for the Visual Arts Inc. by SIAE 2018 per A. Warhol

Costi: vedi sito
Indirizzo: San Pietro in Carcere - Roma
Sito di riferimento: www.ilvittoriano.com
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"DREAM. L'arte incontra i sogni"
a cura di Danilo Eccher

CHIOSTRO DEL BRAMANTE - Roma  dal 29 settembre al 5 maggio 2018 , orario dal lun. al ven. 10.00 – 20.00_ sab. e dom. 10.00 – 21.00/La biglietteria mostre chiude una ora prima.

"Dream è la rappresentazione dell'idea di sogno, una dimensione altra che trascende la fisicità della percezione per accedere nei territori dell'emozione, dell'incanto, della poesia". Danilo Eccher

20 grandi protagonisti dell'arte contemporanea raccontano il loro sogno attraverso opere visionarie, accompagnando gli spettatori in un viaggio all'interno della perfetta architettura rinascimentale di Donato Bramante. Una mostra che parla di desideri, aspettative, paure esorcizzate, fantasie, in un percorso da visitare a occhi aperti oppure chiusi, dove a opere site specific si alternano lavori riletti e ripensati all'interno delle sale.
Gli artisti: Jaume Plensa, Anselm Kiefer, Mario Merz, Giovanni Anselmo, Christian Boltanski, Doris Salcedo, Henrik Håkansson, Wolfgang Laib, Claudio Costa, Kate MccGwire, Anish Kapoor, Tsuyoshi Tane, Ryoji Ikeda, Bill Viola, Alexandra Kehayoglou, Peter Kogler, Tatsuo Miyajima, Luigi Ontani, Ettore Spalletti, James Turrell. 

Completa il progetto Le voci del sogno: per la prima volta al mondo le parole di uno scrittore, ispirate alle opere degli artisti protagonisti di Dream e interpretate da 14 attori italiani, accompagnano il pubblico in mostra attraverso una audioguida. 14 racconti inediti di Ivan Cotroneo diventano evocazione in un percorso straordinario, libero da confini didattici, capace di amplificare, di creare un altro sogno.
Gli attori: Valeria Solarino, Alessandro Preziosi, Cristiana Capotondi, Alessandro Roja, Valentina Cervi, Angela Baraldi, Brando Pacitto, Carolina Crescentini, Giulia Bevilacqua, Giuseppe Maggio, Isabella Ferrari, Marco Bocci, Matilda De Angelis, Matteo Giuggioli.
"Siamo orgogliosi de Le voci del sogno, un progetto inedito, orgogliosi della collaborazione con un autore di talento come Ivan Cotroneo, con un gruppo di attori tanto straordinari quanto generosi. Chiostro del Bramante conferma, con questo progetto sperimentale, l'attenzione nei confronti dei suoi tanti pubblici perché l'arte sia condivisa".

Natalia de Marco, DART - Chiostro del Bramante
Catalogo Skira con testi del curatore Danilo Eccher, Ivan Cotroneo e Federico Vercellone

Costo:  visita il sito.
Informazioni: hastag ufficiale #enjoychiostro - +39 06 68809035 (Lunedì – Venerdì 10.00 / 17.00) numero attivo dal 4 settembre sino a fine mostra. - La Caffetteria Bistrot, il Bookshop e il Chiostro hanno ingresso libero indipendentemente dalle mostre
Indirizzo: Via Arco della Pace 5 - Roma
Sito di riferimento: www.chiostrodelbramante.it
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"LE FORME DEL MITO: 25 SCULTURE DI JOAQUÍN ROCA REY "
Ospitate al Museo Carlo Bilotti di Villa Borghese
La mostra antologica, a cura di Giuseppe Appella,
coglie il meglio del linguaggio moderno, tra mito e ritualità

MUSEO CARLO BILOTTI - Aranciera di Villa Borghese - Roma
dal 5 luglio al 4 novembre 2018 - Da martedì a venerdì ore 13.00 - 19.00 Sabato e domenica ore 10.00 - 19.00 - Dal 1 ottobre è in vigore l’orario invernale  - Da martedì a venerdì ore 10.00 - 16.00 Sabato e domenica ore 10.00 - 19.00 (Ingresso consentito fino a mezz’ora prima dell’orario di chiusura)

Il Museo Carlo Bilotti - Aranciera di Villa Borghese ospita la mostra antologica di Joaquín Roca Rey, Le forme del mito, promossa da Roma CapitaleAssessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con il patrocinio di Embajada del Perú en Italia. La cura della mostra è dello storico dell’arte Giuseppe Appella. Servizi museali di Zètema Progetto Cultura.

Nelle sale al piano terreno saranno esposte 25 sculture datate 1956–2001 che, evidenziando l’indagine formale, tra mito e ritualità, sono riuscite a cogliere il meglio del linguaggio moderno. Dal natio Perù a Roma, le opere di Roca Rey si liberano dell’involucro preincaico di magia e ritualità (assemblage di ferro, forgiato con evidente realismo e poi alluminio, ottone, acciaio, onice, bronzo, marmo, travertino) senza abbandonare il mito ritrovato nelle forme più avanzate della contemporaneità, come a dire la scultura di Chadwick e di Moore, di Hare e di David Smith, la pittura di Magritte e di Lam, rivisitati nell’architettura di Roma, nel suo rigore e nella sua enfasi, con una visionarietà carica di turbamenti, memorie e sogni. 

È il momento in cui gli Incas, i Maya, gli Atzechi, il barocco latino americano si confrontano con Roma antica e Roma seicentesca riconoscendovi attinenze di sacralità sessuale subito esplicitata in allusioni misteriose e ironiche, nel totem elevato a simbolo dell’identità tra uomo e cosmo, elemento soggetto alle continue trasformazioni di una fantasia tra le più vive della scultura del secolo appena trascorso. Fantasia che permette a Roca Rey, in una perenne estensione di dualismi, contrasti e ambiguità, resi evidenti anche dalla scelta dei molteplici materiali utilizzati spesso insieme, una sorta di scambio tra leggerezza e solidità, pieno e vuoto, concavo e convesso, eros e gioco, inquietudine e malinconia, negativo e positivo, vita e morte, tipiche del surrealismo o, meglio, degli automatismi del subconscio travasati nel progetto della composizione e, non prive di inquietante ironia, nelle relative invenzioni formali.
In contemporanea con la mostra romana, il Sistema dei Musei e dei Beni Culturali ACAMM (Aliano, Castronuovo Sant’Andrea, Moliterno, Montemurro) esporrà nei propri spazi una serie di disegni e di piccole sculture. 

Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
Con il patrocinio di Embajada del Perú en Italia
A cura di Giuseppe Appella
Catalogo edito da xPoint printing con testi biobibliografici di Giuseppe Appella, Guido Strazza e Blas Roca Rey
Servizi museali Zètema Progetto Cultura
Servizi Vigilanza UNISECUR srl
SPONSOR SISTEMA MUSEI CIVICI     
Con il contributo tecnico di Ferrovie dello Stato Italiane

Costo:  Ingresso LIBERO
Informazioni: 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00)
Indirizzo: viale Fiorello La Guardia 6 - Roma
Sito di riferimento: www.museocarlobilotti.it - www.museiincomuneroma.it                                      
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ROMA ATTRAVERSO L’ARTE DEL ‘900 NELLA MOSTRA
“ROMA CITTÀ MODERNA. Da Nathan al Sessantotto”
a cura di Claudio Crescentini, Federica Pirani, Gloria Raimondi e Daniela Vasta

Una rilettura ideale della cultura artistica di Roma
in circa 180 opere lungo il Novecento fra Modernità e Tradizione

GALLERIA D’ARTE MODERNA DI ROMA - Roma
dal  29 marzo al 28 ottobre  2018, da martedì a domenica ore 10.00 - 18.30
 
Un tributo alla Capitale d’Italia attraverso gli artisti che l’hanno vissuta e gli stili con cui si sono espressi.
Una rassegna unica che ripercorre le correnti artistiche protagoniste del ‘900 con in primo piano la città di Roma, da sempre polo d’attrazione di culture e linguaggi diversi.
Presentate oltre 180 opere, tra dipinti, sculture, grafica e fotografia, di cui alcune mai esposte prima e/o non esposte da lungo tempo, provenienti dalle collezioni d’arte contemporanea capitoline, in una rilettura ideale della cultura artistica di Roma, una città ipercentrica, seppur multiculturale, nella quale, nei decenni, si sono andate sedimentando diversità e univocità non sempre o non solo in conflitto fra di loro. Proprio come nella specificità cronologica individuata che, lungo il Novecento, si svolge fra Modernità e Tradizione, da Ernesto Nathan, Sindaco di Roma (1907-1913) di dichiarata ispirazione mazziniana negli anni di complessa gestione della capitale, fino al decennio dei grandi movimenti di massa e della rivoluzione artistica e culturale ormai universalmente identificata col nome dell'anno in cui si manifestò in maniera più preponderante: il Sessantotto.
La mostra si muove quindi su di un tracciato storicizzato, con il preciso obiettivo di immergere le opere d'arte selezionate nel contesto geo-artistico, temporale e sociale in cui sono state create. Con in primo piano la città, quindi, la sua storia e i suoi luoghi, nelle dissimili ramificazioni territoriali, dal centro alla periferia e viceversa. Ma anche i suoi stili artistici, nei diversi periodi che si sono andati affiancando oppure sovrapponendo e sostituendo, in un avanzamento artistico e intellettuale che ha fatto di Roma il perno della cultura nazionale e internazionale del Novecento, molte volte anticipando temi e stili rispetto ad altri capoluoghi italiani così come per altre capitali europee.

In mostra opere che riproducono paesaggi e figure con valenze simboliste e decadenti realizzate tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del XX secolo (Duilio Cambellotti, Onorato Carlandi, Nino Costa, Adolfo De Carolis, Camillo Innocenti, Auguste Rodin, Adolf Wildt, Ettore Ximenes, ecc.). Si tratta di opere che anticipano quella voglia di rinnovamento e modernità fondamentale per il lavoro degli esponenti della Secessione romana negli anni Dieci (Felice Carena, Nicola D’Antino, Arturo Dazzi, Arturo Noci ecc.), così come per il gruppo dei futuristi e degli aeropittori degli anni Venti e Trenta (Benedetta Cappa Marinetti, Tullio Crali, Sante Monachesi, Enrico Prampolini, Tato, ecc.).
Una parte sostanziale della mostra è dedicata a quella tendenza artistica, per così dire, di “recupero”, spesso teorico oltre che concettuale, dell’antico e della tradizione dell’arte italiana che caratterizza, seppur con distinguo, le molteplici correnti artistiche degli anni Venti-Trenta, dal Tonalismo al Realismo Magico, dalla Metafisica, al Primitivismo, tramite le quali gli artisti “guardano” Roma con un nuovo seppur “antico” sguardo (Giacomo Balla, Giuseppe Capogrossi, Felice Casorati, Emanuele Cavalli, Giorgio de Chirico, Achille Funi, Franco Gentilini, Arturo Martini, Roberto Melli, Fausto Pirandello, Mario Sironi, ecc.).
Si prosegue con l’approfondimento della Scuola Romana che offre una notevole rosa di capolavori dell’arte italiana del Novecento con focus sulle demolizioni che hanno caratterizzato Roma nella distruzione/ricostruzione del centro città e il conseguente, dissennato, sviluppo delle periferie (Afro, Mario Mafai, Scipione, ecc.), per immettersi nella fase della figurazione e dell’astrazione – il segno – che ha caratterizzato la cultura post-bellica degli anni Quaranta, Cinquanta e primi Sessanta (Renato Guttuso, Leoncillo, Carlo Levi, Gastone Novelli, Achille Perilli, Giulio Turcato, Lorenzo Vespignani, Alberto Ziveri, ecc.). A chiusura, intesa però come apertura verso un’“altra” Roma, i riscontri urbani della Pop Art romana e delle sperimentazioni concettuali della seconda metà degli anni Sessanta che hanno definitivamente dilatato il centro dell’arte e del pensiero artistico di Roma, da Roma oltre la stessa città, per un afflato internazionale (Franco Angeli, Mario Ceroli, Tano Festa, Mario Schifano, Pino Pascali, Luca Maria Patella, Mimmo Rotella, ecc.).

Anche l’'allestimento della mostra, che coinvolge tutto il museo, è stato pensato tenendo presente il nesso tra i diversi ambienti artistici, tra luoghi temporali e iconografici contigui, al fine di rappresentare la vivace e intensa vita artistica della Capitale. A tal fine anche i tradizionali apparati didattici sono affiancati, in ciascuna sezione, da strumenti multimediali realizzati in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Roma e l’Istituto Luce. Attraverso l’individuazione di tre concetti chiave – Architettura e urbanistica / Società/ Arte – sarà consentito visualizzare insieme immagini e brevi testi scientifici utili a dimostrare le stringenti relazioni fra, appunto, la città, il suo sviluppo e le arti.

In occasione della mostra saranno anche organizzate (maggio-ottobre 2018) una serie di iniziative culturali – incontri, letture, presentazioni, proiezioni, serate musicali e a tema – atte a rafforzare la forza dirompente dell’arte e del pensiero culturale a Roma nei suoi “primi” sette decenni della sua evoluzione.

Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Organizzazione Zètema Progetto Cultura.

Costo: Biglietto di ingresso alla Galleria d’Arte Moderna: 7,50 €  intero e 6,50 €  ridotto, per i non residenti;  6,5€  intero e di  5,50  € ridotto, per i residenti; gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente.
Informazioni: 060608 - www.galleriaartemodernaroma.it
Indirizzo: via Francesco Crispi,  24 -  Roma
Sito di riferimento: www.galleriaartemoderna.it
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Kirosegnaliamo esce all’inizio di ogni settimana, chi volesse darci comunicazione di eventi con rilievo artistico-culturale può scriverci a kirolandia@gmail.com oppure info@kirolandia.com,  entro la domenica precedente, specificando chiaramente la richiesta di segnalazione, provvederemo previa specifica selezione all'inserimento …