Recensione critica dello spettacolo TERRAMIA di Ondadurto Teatro
regia: Marco Paciotti.
Replica del martedì due ottobre duemiladiciotto, TEATRO VASCELLO - Roma.
Prima di raggiungere La MaMa Theatre di New York, l'onirico quanto sorprendente spettacolo
della compagnia Ondadurto Teatro, TERRAMIA diretto da Marco Paciotti,
fa tappa anche al Teatro VASCELLO di Roma.
In questa particolare favola contemporanea dalle varie tonalità interiori
ed estetiche, le sequenze sceniche sono ben composte come in un percorso di profondi
frammenti destinati a raccontare, nel loro insieme, quell'ardita possibilità
del far acquisire ad una nuova cibernetica vita conoscenze tali da permetterle
di esistere con consapevolezze simili a quelle dell'essere umano.
Un impulso, la vita, la definizione dell'identità di genere, nel mentre, l'avanzare
tra spazi vuoti riempiti dal sapere per dare origine ad un esistere che contenga
buona parte del vivere stesso, le bellezze ma anche le mostruosità, il tramutarsi
di ogni possibile contatto individuale e sociale anche in orrore e cattiveria.
In questo racconto a paragrafi, quasi fosse un raffinato libro animato, si
scorge la possibilità di scelta di ciascun soggetto, ma anche le modalità per coartare
la volontà, così dell'umanità tutta si palesa la capacità di poter esprimere varie
tonalità di sentimenti tra cui l'amore, l'odio e la violenza.
Dalle singolarità dell'essere si passa alla rappresentazione della
definizione degli equilibri delle genti che popolano l'intero mondo trattenuti
nelle mani di pochi fulcri di potenti pronti a divertirsi con l'esistere. Basta
premere un tasto e quella stessa tecnologia che avvicina attraverso innovative
forme di comunicazione oramai immediata, e che supporta e approssima ogni
contatto umano, può anche annientare ed eliminare.
Gli interpreti si muovono attraverso
una bella scenografia costruita da semplici ma efficaci macchinari che vengono assemblati
di volta in volta in molteplici forme, sino a divenire, scena dopo scena,
contenitori di concettualità definite anche attraverso supporti di parole, immagini, rappresentazioni,
varie amplificazioni di significanti.
La bravissima protagonista, sofistico robot umanoide in continuo stato di apprendimento,
e il comunicativo coro di attori-danzatori, versatili nei loro vari ruoli
individuali e di gruppo, ben accompagnati dalla regia di Marco Paciotti,
riescono a definire con chiarezza le dinamiche di questo denso percorso
narrativo, a cui forse manca un più forte acme emotivo, ma che di certo
suggestiona, per l'intero atto unico, tutti gli spettatori.
Uno spettacolo ben pensato, anche educativo, che apre spazi mentali a tante
possibili riflessioni.
- Andrea Alessio Cavarretta -
_Kirolandia_
TERRAMIA
Diretto
da: Marco Paciotti
Contributi Video: dal Film “NORMAL” di Adele Tulli /
produzione Film Affair
Materiale Fotografico: dalla serie “Martiri” di Stefano Moscardini
Macchinari: Lorenzo Pasquali e Massimo
Carsetti
Realizzazione macchinari: Dario Vandelli
Costume Design: K.B. Project - Light Design: Roberto Mazzaro
ONDADURTO
TEATRO è sostenuto da MiBACT-
Ministero per i Beni e le Attività Culturali – SEZIONE ESTERO;
ROMA
CAPITALE – Dipartimento Cultura del
Comune di Roma; INEUROFF Festival.