La sagoma di una Fiat 128 gialla sul proscenio del TEATRO QUIRINO
accoglie il folto pubblico romano che finalmente può godere dello spettacolo Così parlò Bellavista fortemente voluto
e prodotto da Alessandro Siani.
La sapiente regia di Geppy
Gleijeses fonde con perfetto equilibrio l’espressione letteraria di una delle più importanti opere di Luciano De Crescenzo e il famoso film realizzato nel 1984 con la
collaborazione di Riccardo Pazzaglia,
creando un intreccio raffinato e colto atto a rappresentare gli aspetti
poliedrici e variopinti dell’animo e del mondo partenopeo.
La scenografia rappresentativa di una splendida facciata del palazzo
di via Foria, creata dal bravissimo Roberto
Crea e supportata dalle suggestive luci di Gigi Ascione, fa da sfondo ad una umanità che, per dare un senso al
quotidiano arrangiarsi, si abbandona alla sua originale fantasia e creatività.
E così il vice sostituto portiere, mestiere che può esistere solo a
Napoli, interpretato con grande maestria da Benedetto
Casillo già attore nel film, controlla nell’atrio chi va e chi viene e
tutto sa di ogni famiglia.
Il brillante ed amatissimo Geppy
Gleijeses nella veste dell’illuminato filosofo professor Bellavista è
l’affabulatore di un cenacolo di persone semplici che si riuniscono nel suo
appartamento per apprendere le teorie più importanti del mondo e dell’esistenza
in cui si contrappongono il nord ed il sud, Milano e Napoli, libertà e amore.
L’applauso è spontaneo all’entrata in scena dell’esuberante e
carismatica Marisa Laurito, moglie,
casalinga affaccendata e madre, che interpreta il suo personaggio con verve e
leggerezza e si muove come sempre con disinvoltura e simpatia.
La dinamica e la bellezza dell' ampia pièce, piacevolissima da vedere,
si sostanzia nel susseguirsi di episodi, passati ormai alla storia e simbolo
della fascinosa astuzia dei napoletani, ironici e divertenti resi ancor più frizzanti
da una recitazione brillante di tutti gli attori impegnati in scena nelle
interpretazioni di più personaggi.
Durante lo spettacolo l’esperto regista sorprende il pubblico e come
per magia, sfondando la quarta parete con astuzia ed eleganza, la
platea si trasforma in un vicolo dove la storia del cavalluccio rosso e di un
furto verrà raccontata, più volte a cadenza continua, per appagare la curiosità
di ogni spettatore.
Ma è Napoli la regina del palcoscenico, la città del sud dalle mille
sfaccettature dove le notizie, le disavventure, le gioie corrono sulle corde dei
fili stesi nei vicoli in un mondo di amicizia e amore in cui “nessuno è libero
ma nessuno è solo”.
E nell’ultima scena surreale ed emozionante, di fronte ad una platea
oramai totalmente affascinata ed incantata, in un ascensore sospeso tra cielo e
terra, a lume di candela, si consuma il dialogo dell’amore e l’incontro tra due
mondi apparentemente diversi.
A fine spettacolo l’emozione aumenta ancora quando la compagnia ringrazia
per i calorosi applausi e manda un saluto affettuoso al filosofo De Crescenzo
ed al suo caro amico Pazzaglia.
Quando sensibilità e bellezza si uniscono così bene non si può che
tornare a casa ricolmi di felicità e convinti di aver assistito ad un bellissimo spettacolo.
- Mirella Angelelli -
_Kirolandia_
Gitiesse Artisti Riuniti
Best live
GEPPY GLEIJESES
MARISA LAURITO - BENEDETTO CASILLO
"COSÌ PARLÒ BELLAVISTA"
Adattamento teatrale di Geppy Gleijeses
Adattamento teatrale di Geppy Gleijeses
dal film e dal romanzo di Luciano De Crescenzo
con
con
Nunzia Schiano Salvatore Misticone
Vittorio Ciorcalo Patrizia Capuano
e
Gianluca Ferrato
(Cazzaniga)
e con
Elisabetta Mirra Gregorio De Paola Agostino Pannone
Gino De Luca Ester Gatta Brunella De Feudis
scene Roberto Crea costumi Gabriella Campagna
scene Roberto Crea costumi Gabriella Campagna
luci Luigi Ascione musiche Claudio
Mattone
regia GEPPY GLEIJESES