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sabato 26 gennaio 2019

Filosofia e poesia al TEATRO QUIRINO con un bellissimo COSÌ PARLÒ BELLAVISTA

autrice: Mirella Angelelli (MireKira) 




La sagoma di una Fiat 128 gialla sul proscenio del TEATRO QUIRINO accoglie il folto pubblico romano che finalmente può godere dello spettacolo Così parlò Bellavista fortemente voluto e prodotto da Alessandro Siani.

La sapiente regia di Geppy Gleijeses fonde con perfetto equilibrio l’espressione letteraria  di una delle più importanti opere di Luciano De Crescenzo e il famoso film realizzato nel 1984 con la collaborazione di Riccardo Pazzaglia, creando un intreccio raffinato e colto atto a rappresentare gli aspetti poliedrici e variopinti dell’animo e del mondo partenopeo.

La scenografia rappresentativa di una splendida facciata del palazzo di via Foria, creata dal bravissimo Roberto Crea e supportata dalle suggestive luci di Gigi Ascione, fa da sfondo ad una umanità che, per dare un senso al quotidiano arrangiarsi, si abbandona alla sua originale fantasia e creatività.
E così il vice sostituto portiere, mestiere che può esistere solo a Napoli, interpretato con grande maestria da Benedetto Casillo già attore nel film, controlla nell’atrio chi va e chi viene e tutto sa di ogni famiglia.
Il brillante ed amatissimo Geppy Gleijeses nella veste dell’illuminato filosofo professor Bellavista è l’affabulatore di un cenacolo di persone semplici che si riuniscono nel suo appartamento per apprendere le teorie più importanti del mondo e dell’esistenza in cui si contrappongono il nord ed il sud, Milano e Napoli, libertà e amore.
L’applauso è spontaneo all’entrata in scena dell’esuberante e carismatica Marisa Laurito, moglie, casalinga affaccendata e madre, che interpreta il suo personaggio con verve e leggerezza e si muove come sempre con disinvoltura e simpatia.


La dinamica e la bellezza dell' ampia pièce, piacevolissima da vedere, si sostanzia nel susseguirsi di episodi, passati ormai alla storia e simbolo della fascinosa astuzia dei napoletani, ironici e divertenti resi ancor più frizzanti da una recitazione brillante di tutti gli attori impegnati in scena nelle interpretazioni di più personaggi.

Durante lo spettacolo l’esperto regista sorprende il pubblico e come per magia, sfondando la quarta parete con astuzia ed eleganza, la platea si trasforma in un vicolo dove la storia del cavalluccio rosso e di un furto verrà raccontata, più volte a cadenza continua, per appagare la curiosità di ogni spettatore.
Ma è Napoli la regina del palcoscenico, la città del sud dalle mille sfaccettature dove le notizie, le disavventure, le gioie corrono sulle corde dei fili stesi nei vicoli in un mondo di amicizia e amore in cui “nessuno è libero ma nessuno è solo”.

E nell’ultima scena surreale ed emozionante, di fronte ad una platea oramai totalmente affascinata ed incantata, in un ascensore sospeso tra cielo e terra, a lume di candela, si consuma il dialogo dell’amore e l’incontro tra due mondi apparentemente diversi.

A fine spettacolo l’emozione aumenta ancora quando la compagnia ringrazia per i calorosi applausi e manda un saluto affettuoso al filosofo De Crescenzo ed al suo caro amico Pazzaglia.

Quando sensibilità e bellezza si uniscono così bene non si può che tornare a casa ricolmi di felicità e convinti di aver assistito ad un bellissimo spettacolo.

- Mirella Angelelli -
_Kirolandia_


Gitiesse Artisti Riuniti
Best live
GEPPY GLEIJESES
MARISA LAURITO - BENEDETTO CASILLO
"COSÌ PARLÒ BELLAVISTA"
Adattamento teatrale di Geppy Gleijeses
dal film e dal romanzo di Luciano De Crescenzo
con
Nunzia Schiano  Salvatore Misticone
Vittorio Ciorcalo Patrizia Capuano
e
Gianluca Ferrato
(Cazzaniga)
e con
Elisabetta Mirra Gregorio De Paola Agostino Pannone
Gino De Luca Ester Gatta Brunella De Feudis 
scene Roberto Crea costumi Gabriella Campagna
luci Luigi Ascione musiche Claudio Mattone
regia GEPPY GLEIJESES