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lunedì 4 febbraio 2019

KIROSEGNALIAMO dal 5 Febbraio a 11 Febbraio 2019

K-news  




Kiri, proseguono per questa stagione le kirosegnalazioni di  Kirolandia blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale.


Di settimana in settimana vari suggerimenti tra teatro, musica, arte, cinema, danza, libri  e tanti altri eventi  selezionati  accuratamente sulla base delle vostre importanti indicazioni.


Quest'anno i nostri suggerimenti raddoppiano non solo qui sul blog ma, per alcuni eventi, ci sono anche le KIROSOCIALNEWS lanci mirati sui nostri social. Seguite sempre gli hastag #kirosegnalazioni e  #kirosocialnews  e scoprirete tutte le novità per le vostre serate...

Dunque ecco per sognare con voi...


TEATRO
DEBUTTANO...

Glauco Mauri e Roberto Sturno
in
"I fratelli Karamazov"
di Fëdor Dostoevskij
con (in ordine di entrata)
Paolo Lorimer, Pavel Zelinskiy, Glauco Mauri, Roberto Sturno,  Laurence Mazzoni, Luca Terracciano, Giulia Galiani, Alice Giroldini
scene Francesco Ghisu
costumi Chiara Aversano
musiche Giovanni Zappalorto
luci Alberto Biondi
Regia Matteo Tarasco
Produzione Compagnia Glauco Mauri Roberto Sturno – Fondazione Teatro della Toscana

TEATRO Eliseo - Roma
dal  5 al 17 febbraio  2019 , martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 20.00_ primo sabato di programmazione ore 16.00 e 20.00_merc. e dom. ore 17.00

Dostoevskij non giudica mai: racconta la vita anche nei suoi aspetti più negativi con sempre una grande pietà per quell’essere meraviglioso e a volte orrendo che è l’essere umano

La Compagnia Glauco Mauri-Roberto Sturno in collaborazione con il Teatro della Toscana-Teatro Nazionale mette in scena I Fratelli Karamazov, l’ultimo grandioso romanzo scritto da Fëdor Dostoevskij. Di questo allestimento, versione teatrale di Glauco Mauri e Matteo Tarasco, frutto di un grande lavoro di smontaggio e rimontaggio dei capitoli fondamentali del romanzo, la regia è di Matteo Tarasco.
Glauco Mauri, che da giovanissimo (22 anni) ottenne un grande successo personale nel ruolo del fratellastro-servo Smerdjakov diretto da Andrè Barsacq, accanto a Memo Benassi, Lilla Brignone, Gianni Santuccio, Enrico Maria Salerno, è oggi il dissoluto e senza scrupoli Fëdor Pavlovič Karamazov. Roberto Sturno dà voce e corpo a Ivàn Karamazov, il più intellettuale e tormentato dei fratelli. Accanto a loro: Paolo Lorimer, Laurence Mazzoni, Pavel Zelinskiy, Luca Terracciano, Giulia Galiani, Alice Giroldini.
Le scene sono di Francesco Ghisu, i costumi di Chiara Aversano, le musiche di Giovanni Zappalorto, le luci di Alberto Biondi.

Dostoevskij per i suoi romanzi traeva spunto dalle cronache e dai casi giudiziari del suo tempo, ma anche dalle traumatiche esperienze personali, la morte violenta del padre, la propria condanna a morte, poi commutata ai lavori forzati in Siberia, il suo stesso tormento religioso: “Il tema principale de I Fratelli Karamazov è lo stesso di cui ho sofferto consciamente o inconsciamente per tutta la vita: l’esistenza di Dio”.
La storia de I Fratelli Karamazov ruota attorno ai complessi rapporti della famiglia Karamazov, sotto l’apparenza da canovaccio di un romanzo giallo cela il dramma spirituale che scaturisce dal conflitto tra la fede e un mondo senza Dio.
L’ultimo romanzo di Fëdor Dostoevskij – scrive Matteo Tarasco nelle sue note – ha la grandezza e la forza di un inferno dantesco, è una comédie humaine alla russa, dove bestie umane si agitano sulla scena del mondo, dove il denaro, il fango e il sangue scorrono insieme. Una storia assoluta, spietata, estrema, senza margini di riscatto”.
Le vicende della famiglia Karamazov, i loro feroci conflitti nel cui contesto matura l’assassinio di Fëdor, il capofamiglia, e il conseguente processo nei confronti di Dmitrij, il figlio primogenito accusato del parricidio, appassionarono i lettori del “Messaggero Russo”, il giornale dove, da gennaio 1879 alla fine del 1880 (pochi mesi prima della morte dello scrittore), il romanzo fu pubblicato a puntate. L’ansiosa attesa dei numerosi lettori dell’uscita sulla rivista dei nuovi capitoli del romanzo, per conoscere lo sviluppo dei complotti, intrighi e amori libertini che ruotano attorno alla famiglia Karamazov, si può paragonare all’attesa e al successo delle serie televisive più amate dei nostri giorni.
Ultimo lavoro di Dostoevskij I Fratelli Karamazov è senza dubbio il romanzo più complesso della narrativa dostoevskiana, uno straordinario viaggio nei massimi problemi etici. Il capitolo Il racconto del Grande Inquisitore è uno dei vertici della letteratura universale.
Fortunate in tutto il mondo le trasposizioni teatrali, cinematografiche e televisive. In Italia non si è mai spenta l’eco del successo dello sceneggiato I fratelli Karamazov diretto da Sandro Bolchi trasmesso dalla Rai nel 1969.

Personaggi e interpreti
Fëdor Pavlovič Karamazov Glauco Mauri
Ivàn Karamazov Roberto Sturno
Starec Zosima Paolo Lorimer
Dmitrij Karamazov Laurence Mazzoni
Alekséj Karamazov Pavel Zelinskiy
Smerdjakov Luca Terracciano
Katerina Ivanova Giulia Galiani
Grušen’ka Alice Giroldini

Tournée
Debutto nazionale Firenze Teatro della Pergola 29 gennaio 2019

Foto di Manuela Giusto                                                   
Durata: 2 ore e 30 intervallo compreso
Costo: Biglietto da 15 € a 35€
Informazioni: Tel. 06.83510216
Indirizzo: via Nazionale 183 –Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatroeliseo.com
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Agnese Fallongo e Tiziano Caputo in
"LETIZIA VA ALLA GUERRA"
La suora, la sposa e la puttana

di Agnese Fallongo
ideazione e regia Adriano Evangelisti
arrangiamento e accompagnamento musicale dal vivo Tiziano Caputo
prodotto da GITIESSE Artisti Riuniti diretta da Geppy Gleijeses

TEATRO DELLA COMETA - Roma
dal 5 febbraio al 17  febbraio 2019,  orario dal martedì al venerdì ore 21.00_sabato doppia replica ore 17.00 e ore 21.00_domenica ore 17.00.

Tre grandi donne, due guerre mondiali, un sottile fil rouge ad unirle: uno stesso nome, un unico destino. Letizia va alla guerra è un racconto tragicomico, di tenerezza e verità. Tre donne del popolo, irrimediabilmente travolte dalla guerra nel loro quotidiano, che si ritroveranno a sconvolgere le proprie vite e a compiere, in nome dell'amore, piccoli grandi atti di coraggio.

La prima Letizia è una giovane sposa, partita dalla Sicilia per il fronte carnico, in Friuli, come "portatrice di gerle" durante la Prima Guerra Mondiale, nella speranza di ritrovare suo marito, Michele, chiamato alle armi il giorno stesso delle nozze.
La seconda Letizia, invece, è un'orfanella cresciuta a Littoria (Latina) dalle suore e riconosciuta dalla zia, unica parente rimastale, solo dopo aver raggiunto la maggiore età. I suoi 21 anni, compiuti nel giugno del 1940, coincideranno, però, con l'entrata in guerra dell'Italia nel secondo conflitto mondiale al fianco della Germania. Sarà proprio la richiesta di incremento di personale femminile per il contesto bellico a condurla a Roma piena di speranze e aspettative per il futuro.
Infine Suor Letizia, un'anziana sorella dalle origini venete e dai modi bruschi che, presi i voti in tarda età vinta dal senso di colpa per un errore di gioventù, si rivelerà essere, suo malgrado, il sorprendente"trait d'union" dei destini di queste donne tanto lontane quanto unite.

Tre storie di vita, narrate rispettivamente in dialetto siciliano, romano e veneto che si susseguono come tre capitoli di un unico racconto. Un omaggio alle vite preziose di persone "comuni", che, pur senza esserne protagoniste, hanno fatto la Storia.
Impreziosito da musiche e canzoni popolari eseguite dal vivo, prende vita un brillante, triplo "soliloquio dialogato", che, pur nel suo retrogusto amaro, saprà accompagnare lo spettatore in un viaggio ironico e scanzonato. Uno spettacolo delicato che racconta uno spaccato drammatico della storia d'Italia: la Prima e la Seconda Guerra Mondiale; capace, tuttavia, di alternare momenti di pura comicità ad attimi di commozione, in un susseguirsi di situazioni dal ritmo incalzante in cui spesso una lacrima lascia il posto al sorriso.

Ma ogni notte, da cento anni a questa parte, quando sento di due anime innamorate divise dalla guerra io sotto terra, mi votu e mi rivotu, suspirannu.
Ma nun se decide come se nasce, forse giusto un po' come se vive, manco troppo, figuriamoci se se po' decide come morì!
"El Segnor me ciamò a diventar la sua sposa, mai me sarei immaginà de macchiar el nostro amor co un simile peccà..."

Mettetevi comodi e seguite la Cometa, vi aspettiamo nella nostra casa, nel Salotto Buono di Roma. #seguilacometa #teatrocometa

Costo: Biglietti Platea 25 €, prima galleria 20 €, seconda galleria 18 €
Informazioni:  Telefono 06.6784380
Indirizzo: via del Teatro Marcello, 4 - Roma
Siti di riferimento: www.teatrodellacometa.it
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L’Associazione Culturale Genta Rosselli
presenta
"IL GIUOCO DELLE PARTI"
di Luigi Pirandello
Regia Marco Belocchi
con Marco Belocchi, Eleonora Pariante,
Paolo De Giorgio, Giustino De Filippis, Gianfranco Teodoro,
Alessio Pedica, Francesca Di Meglio.

Teatro Anfitrione – Roma
 dal 6 al 24 febbraio 2019, orario da mercoledì a sabato ore 21.00 – domenica ore 18.00 - Giovedì 14 e 21 febbraio ore 18.00
 
Torna al Teatro Anfitrione una nuova regia di Marco Belocchi. Dopo gli applausi e i sold out della scorsa stagione con La Bisbetica Domata  quest'anno l'attore e regista porta in scena il testo di Pirandello: Il Giuoco delle Parti.

Leone Gala, uomo di mezza età, è sposato con Silia, superficiale e attraente signora, la quale a sua volta ama, senza troppa passione, Guido Venanzi uno zerbinotto baldanzoso stretto tra i due coniugi e dominato dalla donna. Marito e moglie si frequentano per non dar adito a pettegolezzi, ma la signora Silia non regge la messa in scena, dovendo tra l’altro subire le irrisioni pungenti e sarcastiche di Leone, che a sua volta si diverte più a filosofeggiare col cameriere Filippo/Socrate che a intrattenersi con la moglie.
Silia decide quindi di sbarazzarsi del marito, ma l’amante si rifiuta. Sarà il caso a presentare ai due l’occasione: un presunto oltraggio subito dalla donna da parte di un giovane marchese, spadaccino provetto, offrirà il pretesto per un duello con cui lavare l’onta nel sangue. Leone sembra accettare come vorrebbe la sua parte di marito, ma alla fine rifiuta di battersi spiegando che dovrà essere il Venanzi, amante sì, ma marito reale a tutti gli effetti, a dover onorare l’offesa.

di Luigi Pirandello  - Regia Marco Belocchi - con Marco Belocch (Leone Gala)i, Eleonora Pariante (Silia Gala),  Paolo De Giorgio (Guido Venanzi), Giustino De Filippis (Socrate), Gianfranco Teodoro (Il dottor Spiga), Alessio Pedica (il marchesino Miglioriti), Francesca Di Meglio (Clara) - Scene e luci: Manuela Barbato - Costumi: Maria Letizia Avato - Aiuto regia: Francesca Di Meglio - Ufficio stampa: Rocchina Ceglia - Produzione: A.C. Genta Rosselli

Costo: Biglietti Intero 20€ - Ridotto 15€
Indirizzo: via di San Saba 24, (Aventino)
Informazioni:  065750827 – 3484746899 - genarosselli.eco@gmail.com
Sito di riferimento: www.teatroanfitrione.it
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Avviso ai Soci
Associazione Culturale Teatro Trastevere
in collaborazione con
DoveComeQuando
presenta
"LA VITA SECONDO JOHN CUSACK"
di PAOLA MORETTI
regia PIETRO DATTOLA
con
FLAVIA GERMANA DE LIPSIS,
NATALÌA MAGNI
LEONARDO SANTINI
In discesa, in salita, ma avanti.
L'importante è andare avanti.

TEATRO TRASTEVERE -  Roma
dal 7 al 10 febbraio 2019,  da giovedì a sabato ore 21:00, domenica ore 17:30.

Si nasce soli, si muore soli.
E nel mezzo?
Ci si aggrappa.
Disperati. Di slancio. Senza calcoli. Forte. Tanto forte. Troppo forte, a volte, e non esiste nient'altro, nessun altro e tutto il resto è minaccia al frammento di universo al quale ci si è aggrappati; tutto il resto è l'abisso e fa paura.
Madre adottiva e figlia adottata sono inseparabili, ma per i motivi sbagliati. L'abisso le circonda e l'unico modo per respingerlo è restare aggrappate l'una all'altra, anche se il rapporto, corrotto sin dall'inizio, è ormai irrimediabilmente insalubre, cosa di cui sono perfettamente consapevoli.
Ma il loro cancello rimane chiuso.
In questo ingranaggio di tortura mascherato da sollievo s'inserisce John Cusack - o, comunque, qualcuno che pare gli somigli. Viandante della vita, lui ha un modo tutto suo di aggrapparsi. Più gentile, meno ossessivo.
L'abisso circonda anche lui, ma a quanto pare è in grado di attraversarlo.
L'importante è aprire il cancello e andare avanti.
In discesa, in salita, ma avanti.
Un piede davanti all'altro.

Costo:  Biglietto intero 12 € - ridotto 10 €
Kiroconvenzione: INGRESSO RIDOTTO per tutti i  Kiri iscitti alla pagina facebook  di KIROLANDIA - Media Partner del Teatro
Informazioni: 06.5814004 - info@teatrotrastevere.it
Indirizzo: via Jacopa de Settesoli 3 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrotrastevere.it

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PROSEGUONO...

Centro di Produzione Teatrale La Fabbrica dell'Attore – Teatro Vascello (Roma)
Milleluci Entertainment

"DOPO LA PROVA"
di Ingmar Bergman
con Ugo Pagliai, Manuela Kustermann e Arianna Di Stefano
assistente regia Alessandro Gorgoni
assistente M° Pagliai  Alessandro Guerra
scene di Alessandro Chiti
costumi Daniele Gelsi
disegno luci Umile Vainieri
regia Daniele Salvo

dal 31 gennaio al 10 febbraio, orario  debutto giovedì 21.00 e dal martedì al sabato h. 21.00 - domenica 18.00

In un tempo sospeso, nella penombra di un vecchio palcoscenico, Henrik Vogler, grande regista e direttore di teatro, è seduto su una poltrona, immobile. Appare quasi imbalsamato. Ha 109 anni o forse solo sessantadue. La scena è ingombra di oggetti, attrezzature sceniche, quinte, attrezzeria, rimasti dopo una prova pomeridiana de "Il sogno" di Strindberg. Ora però il regista è rimasto solo, assorto nelle sue riflessioni sul senso del suo stesso lavoro, sulle scelte fatte, sugli errori compiuti, sul tempo della propria esistenza e sulle aspettative per il futuro. L'edificio è completamente deserto. Il sipario è alzato
sino a metà. D'improvviso appare sulla scena Anna Egerman, giovane attrice interprete della Figlia di Indra nella pièce diretta da Vogler. Da questo momento inizia un confronto serrato tra i due che, sospesi in una zona di confine, in una sorta di limbo extra-quotidiano in cui tutto è concesso, si permettono finalmente di dire la verità. Le loro ansie, le loro paure, i loro desideri, i loro affanni e le loro vanità di piccoli esseri umani vengono alla luce con chiarezza, affiorano dalla loro piccola stanza dell'immaginario e prendono corpo con violenza. È quasi un percorso psicanalitico, un raggio di luce in una stanza buia da anni, un momento di verità in un'esistenza di finzione. Vogler si muove nel torrente del tempo con disinvoltura e leggerezza, analizzando il sentimento dell'amore, della gelosia, dell'attrazione, del gioco teatrale, senza retorica e con semplicità disarmante. L'ingresso sulla scena di Rakel, attrice di mezza età, introduce altri temi bergmaniani di straordinaria pregnanza: la percezione del tempo, la paura della vecchiaia, la straordinaria fragilità dell'animo femminile che si risolve in patologia pura, in ansia da prestazione, in senso di inadeguatezza e nevrosi. Quella di Rakel è una figura che si muove sul filo del
rasoio, un'artista distrutta dal suo stesso talento, una scorticata viva.
In "Dopo la prova" Bergman non crea nemmeno più "personaggi", ma linguaggi, funzioni emotive, "contenitori" di fragilità, ansie e paure, donne e uomini reali che non riescono più a convivere con le menzogne, con i compromessi della vita borghese, vecchi-bambini che rischiano la vita, perdono l'equilibrio e cadono a terra in preda ad un ossessivo bisogno di verità, di un senso possibile, di un segno, un gesto, un respiro che dia un significato alle loro piccole vite

Costo: Prosa: intero 20€ - ridotto over 65:  15€ - ridotto studenti  12€ - servizio di prenotazione per tutti gli spettacoli  1€ a biglietto
Informazioni: 06 5881021 – 06 5898031
Indirizzo: via Giacinto Carini, 78 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrovascello.it

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Stagione Campioni
"GENITORI IN AFFITTO"
di Fabrizio Nardi, Nico Di Renzo, I pezzi di nerd e Nazzareno Mattei
con Mirko cannella, Lorenza Giacometti, Nicolò Innocenzi, Michele Iovane e Jey Libertino.
Regia Fabrizio Nardi
Tecnico Audio e Luci Kevin Bonocore
Prodotto da  Agricantus

TEATRO DE' SERVI - Roma
dal 1 al 17 febbraio,  oraio:  Ia settimana venerdì ore 21.00 Sabato ore 17.30 e 21.00 Domenica ore 17.30  - II e III settimana da martedì a venerdì ore 21.00 sabato ore 17.30 e 21.00 domenica ore 17.30

Dopo il grande successo di pubblico nella scorsa stagione con “Ho adottato mio fratello”, torna  sul palcoscenico del Teatro de’ Servi la giovane compagnia de "I pezzi di Nerd" con il loro nuovo spettacolo firmato insieme a Fabrizio Nardi, Nico di Renzo (in arte Pablo & Pedro) e Nazzareno Mattei, con la regia di Fabrizio Nardi.
“Genitori in affitto”  porta in scena la spassosa vicenda di tre fratelli che, come i tre piccoli porcellini, vivono spensierati in quella che considerano - peraltro non del tutto a torto - la loro legittima casa. Ma in agguato, come nella favola,  c'è il lupo cattivo che ha l'inusitato aspetto dei genitori, o per meglio dire di una loro "pazza idea". Dopo anni di felice separazione, hanno preso una decisione importante: risposarsi.
Lo scontro generazionale, o più semplicemente la contrapposizione di egoismi amplificati dall'abitudine alla comodità e all’indipendenza è dietro l’angolo. Il “No!” è secco: la casa di famiglia non deve essere riconsegnata a chi l'ha sventatamente ceduta. Sarà lotta dura senza paura.
Lungo questo filo logico, o se si preferisce volutamente illogico e paradossale, si dipana la storia di Agostino (Jey Libertino)  , Giancarlo (Nicolò Innocenzi) e Flavio (Mirko Cannella)  che da anni convivono in una sorta di "libertà obbligatoria" nella casa dei  genitori tra intoppi ed agitazioni, ma anche tanta voglia di divertirsi.
Al danno, quando apprendono dai genitori le novità in arrivo, si aggiunge la beffa: proprio in quel momento hanno stabilito di ristrutturare l’abitazione in base ai propri bisogni con l’aiuto dell’amico Giovanni (Michele Iovane). Tutti allora vengono coinvolti nella elaborazione dei più astuti, divertenti e improbabili piani per far saltare le nozze, perfino di Rosy, la seducente ragazza delle pulizie (Lorenza Giacometti).

La parola d'ordine, scomodando il buon Manzoni, è una sola: questo matrimonio non s’ha da fare!

Costo: Biglietti  platea  intero  22 € - ridotto G/A 16 € -  galleria intero  18 €  - ridotto G/A  14€  (ridotto giovani under 18 e anziani over 65)

Indirizzo: via del Mortaro (ang. Via del Tritone), 22 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatroservi.it
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"MELAMPO"
di Ennio Flaiano
con Carlo Lizzani, Claudia Crisafio, Stefano Messina, Rita Tersigni
scene Gianluca Amodio   costumi Stefania Pisano     musiche di Anghela Sinckler    luci Alessandro Pezza
e nel ruolo del regista Massimo De Rossiproduzione Attori e Tecnici

TEATRO VITTORIA - Roma
dal 24 gennaio al 10 febbraio,  ore 21.00_ ore 21.00 (Martedi 29.01 e 5.02 ore 20.00 ; Mercoledi 30.01 ore 17.00; Domenica ore 17.30)

New York: una favola moderna, una insolita meravigliosa storia d’amore ad opera di un cane inconsapevole

Debutto romano della nuova produzione Attori e Tecnici per la regia di Massimo de Rossi. Tratto dalla sceneggiatura originale (con la supervisione di Rosetta Flaiano) cui Ennio Flaiano lavorò dal 1966 al 1967 e che ne riflette esattamente la storia, le situazioni e i dialoghi. In occasione del centenario della nascita di Ennio Flaiano, nel 2010, Massimo De Rossi presentò un'edizione ridotta del MELAMPO al Teatro India per lo Stabile di Roma. 

Sul palcoscenico del Teatro Vittoria, l'edizione completa e mai rappresentata. Con questo spettacolo De Rossi continua il suo personale percorso teatrale sul tema Letteratura-Cinema-Teatro iniziato anni fa con Landolfi, Gadda, Savinio fino ad oggi con Weigel, Flaiano e in futuro con Moravia e una sceneggiatura inedita (comica) di Pirandello.

MELAMPO è una trasparente favola moderna, venata di autentica comicità ed ironia graffiante. Una commedia autobiografica che Flaiano iniziò a scrivere durante il suo soggiorno in America pensando di farne un film con la Warner Bros.  Una commedia americana (non commedia all'italiana) scritta da un italiano "particolare" come Flaiano.  Siamo a New York per assistere a una favola moderna, a un'insolita meravigliosa storia d'amore ad opera di un cane inconsapevole, Melampo.

I principali protagonisti della commedia sono Giorgio, uno scrittore italiano momentaneamente in America per motivi di lavoro e Liza creatura tutta "bellezza e confusione" ex modella, ex dilettante di pittura, ex snob preoccupata di apparire sempre a suo agio. Liza, nel tentativo di rendere i rapporti umani più semplici e spontanei, si "trasforma" lentamente in cane. Si libera nella vitalità di un giovane animale, e così "annullandosi" finisce per diventare una presenza insostituibile nella vita dell'uomo.

Se Giorgio rappresenta la ragione, il dubbio, la nevrosi dell'intellettuale che non riesce più a dare un senso alla realtà, Liza tenta un nuovo linguaggio, quello della gioiosa adesione all'istinto, alla pura fisicità.
La psicologia della coppia, i rapporti con l'ambiente, la solitudine, la ricerca di nuovi equilibri: l'apologo di Flaiano non fornisce risposte ma le moltiplica in un gioco di specchi sempre dominato da un'intelligenza ironica e inquieta. Questa versione per il teatro vuole anche essere un affettuoso omaggio a Ennio Flaiano: lo facciamo con tutto il rispetto e la discrezione necessaria a non forzare troppo quella che fu la sua innata caratteriale riservatezza, la sua accesa sensibilità.

Costo: Biglietti:  intero platea 28 € , intero galleria 22  (compresi 3 euro di prevendita) ridotti in convenzione: platea 21  e galleria 18  (compresi i 3 euro di prevendita) Promozione gruppi: 1 biglietto cortesia ogni 10 spettatori paganti
Informazioni: botteghino: 06 5740170 ; 065740598 lunedì (ore 16-19), martedì - sabato (ore 11- 20), domenica (ore 11-13.30 e 16-18) Vendita on-line e info: www.teatrovittoria.it
Indirizzo: piazza di Santa Maria Liberatrice, 10 - Roma
Sito di Riferimento: www.teatrovittoria.it
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TEATRO RAGAZZI
La stagione per i più giovani
Scritto, diretto e interpretato da Flavio Albanese
Collaborazione artistica Marinella Anaclerio
Impianto scenico Flavio Albanese
Disegno luci Valerio Varresi
Assistente alla regia Vincenzo Lesci
Produzione Compagnia del Sole

TEATRO ELISEO - Roma
dal  4 al 10 febbraio  2019 , da lunedì a venerdì ore 10.30 – sabato ore 16.30 – domenica ore 11.00

Quando avrete imparato a volare camminerete sulla terra guardando il cielo,  perché è lì che siete stati ed è lì che vorrete ritornare (Leonardo Da Vinci)

Il 2019 sarà l’anno di Leonardo da Vinci. Per i festeggiamenti del 500° anniversario della sua morte il Teatro Eliseo ospita Il codice del volo di Flavio Albanese. Il racconto della vita, delle peripezie, dei miracoli e dei segreti del più grande genio dell’umanità. La sua particolarissima personalità, ma soprattutto la sua voglia di conoscere e insegnare.
Perché Leonardo voleva volare? Lo spiega Zoroastro, il suo allievo, il suo giovane di bottega, ovvero l’assistente e suo amico fedele: Tommaso Masini.
È proprio lui che ha sperimentato una delle più ardite invenzioni del Maestro: la “macchina per volare”. Gli spettatori conosceranno la storia, l’umanità e soprattutto il modo di pensare di un genio poliedrico e originalissimo che è il simbolo del nostro Rinascimento. Protagonista assoluta è la curiosità, l’inquieta tensione dell’uomo verso la scoperta, l’incredibile capacità umana di arrivare oltre i limiti che la natura sembra imporci.
Leonardo - scrive Flavio Albanese - mi ha insegnato a non aver paura di volare. Tutto è sempre sotto i nostri occhi, domande e risposte. È il pensiero che genera la materia, non la materia che genera il pensiero.
Quale modo è migliore che non conoscere attraverso gli scritti e gli aneddoti, la storia, il temperamento e il modo di pensare del più grande Genio del nostro Rinascimento?                             
   
Durata: 75 minuti
 Costo: Biglietto 10 €
Informazioni: Tel. 06.83510216
Indirizzo: via Nazionale 183 –Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatroeliseo.com

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I Teatrini (Napoli)
presentano
"Con la luna per mano"
La rivelazione delle piccole cose
con Ramona Carnevale e Marta Vedruccio
regia Giovanna Facciolo

CENTRALE PRENESTE TEATRO-  Roma
10 febbraio 2019, ore 16.30

Arriva da Napoli il prossimo spettacolo in programma a Centrale Preneste Teatro (Via Alberto da Giussano, 58 in zona Pigneto-Malatesta): I Teatrini portano in scena Con la luna per mano. La rivelazione delle piccole cose. L’appuntamento, che fa parte della rassegna Infanzie in gioco 2018/19, è per domenica 10 Febbraio alle ore 16.30. In scena ci sono Ramona Carnevale e Marta Vedruccio, la regia è di Giovanna Facciolo.
Due personaggi teneri e stralunati si incontrano in uno spazio immaginario e insieme, attraverso il gioco, creano piccoli universi, poetici e divertenti, abitati da mani, piedi, ombrelli e altri oggetti quotidiani. Forme e colori con cui fondersi, dividersi, confondersi, allungarsi, sdoppiarsi, trasformarsi, divenire altro da sé e sé insieme all’altro. Un piccolo universo immaginifico, che parte dalla centralità del corpo come terreno di creazione e di visionarietà, per rivolgersi al pubblico dei piccolissimi.

Dal progetto di Rosa Rongone e Ramona Carnevale per "Il Teatro dell'Immaginario per le nuove generazioni Percorsi d'Arte a Piazza Forcella" - Con: Ramona Carnevale e Marta Vedruccio - Scene e oggetti di scena: Monica Costigliola  - Luci: Paco Summonte - Suono: Francesco Rispoli - Collaborazione: Adele Amato de Serpis - Foto: Pino Miraglia - Elaborazione drammaturgica e regia: Giovanna Facciolo

Costo: Biglietto unico 5 € (prenotazione consigliata)
Informazioni: Adatto dai  3 agli 10  anni
Prenotazioni: 06 27801063 o info@ruotaliberateatro.191.it
Indirizzo: Via Alberto da Giussano, 58, Roma
Sito di riferimento: www.facebook.com/CentralePrenesteTeatro
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MANIFESTAZIONI

"ARTEMIA OFF - 2019"
Tre spettacoli teatrali sul palco del Centro Culturale Artemia
Direzione artistica: Maria Paola Canepa

“SOGNO DI UN’ALBA” di Danilo Caiano con Gisella Cesari e Bruno Petrosino
CONTRASTI D’AMORE”, di Rolando Giancola, e con Rolando Giancola e Alice Amico
 “FRIDA AM I - 2” di Federica Gumina e con Federica Gumina e Grazia Leone

dal 1 al 17 febbraio 2019, orari vedi sito

Artemia Off - 2019: prosegue la rassegna con lo spettacolo “Contrasti D’Amore”.

Una rassegna che promuove le iniziative teatrali “OFF” romane.

Artemia Off ha lo scopo di valorizzare i lavori focalizzati sulla ricerca di nuove e diverse forme drammaturgiche, lontane dalla scena teatrale tradizionale. Il Centro Culturale Artemia è una realtà finalizzata alla scoperta di nuovi universi creativi; con uno sguardo particolarmente rivolto verso la grande presenza di sperimentazioni teatrali degne di nota, lontane da cliché e consuetudini e desiderose di un palcoscenico per esprimere la loro qualità artistica. Artemia Off è una possibilità per gli artisti e per il pubblico giacché è l’occasione per proporre, ricevere e apprezzare nuove e “diverse” forme di espressione.

Dopo il grande successo di “Sogno di un’Alba” di Danilo Caiano, il 8, 9 e 10 febbraio (venerdì e sabato alle ore 21 e domenica alle ore 16.30 - orario compatibile con la “domenica ecologica”) sarà la volta del secondo spettacolo in rassegna: “Contrasti d’amore”, di Rolando Giancola, e con Rolando Giancola e Alice Amico. Uno studio sull’amore e i rapporti uomo/donna nella storia del teatro moderno. In un gioco di lazzi, equivoci, bisticci e scambi di ruolo, i due artisti vestiranno in prima persona i panni dei personaggi da loro esaminati, sperimentando, per ognuno di essi, differenti linguaggi e codici teatrali. Dalla commedia dell’arte al cabaret, dal teatro di prosa alla lectura dantis, fino al rap contemporaneo, il viaggio compiuto dai due scrittori toccherà punti nevralgici della storia teatrale dell’età moderna, mostrandone figure cardine talvolta conosciute, talvolta dimenticate.

Infine, il 15, 16 e 17 febbraio, la Compagnia Atacama chiuderà la rassegna con “Frida Am I - 2” di Federica Gumina e con Federica Gumina e Grazia Leone. “Frida Am I - 2” è un particolarissimo spettacolo di teatro danza dedicato alla pittrice messicana Frida Kahlo. Una seconda versione di “Frida Am I” dove i 2 volti di Frida, interpretati dalle due attrici, si alternano, si scambiano, si confrontano fino a guardarsi dentro come davanti ad uno specchio e a riscoprire nell’altra la propria parte mancante, per ricongiungersi a quell’amoroso abbraccio dell’universo che appartiene ad ognuno di noi. La domanda è sempre la stessa, è proprio arrivando al limite che possiamo scoprire la verità?

Direzione artistica: Maria Paola Canepa

Costo: Biglietto Intero: 10 €- Ridotto: 8 € - Tessera nuovi soci 2 €.
Kiroconvenzione: INGRESSO RIDOTTO su prenotazione  per tutti i  Kiri iscitti alla pagina facebook  di Kirolandia - Media partner del Teatro 
Informazioni e prenotazioni: 
334 1598407 anche sms -  si prega di arrivare 15 minuti in anticipo
Indirizzo: Via Amilcare Cucchini, 38 - Roma
Sito di riferimento centro: www.centroculturaleartemia.it

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ARTE
APRONO I BATTENTI...

“Biografie”
di Maria Gagliardi
A cura del Collettivo Summa

‘O Vascio Room Gallery
dall' 8 febbraio al 30 marzo, dopo l'inaugurazione ingresso su appuntamento

Inaugurazione 8 Febbraio ore 19,00

Come una poesia che dopo averla letta risuona già nella memoria con immediata familiarità le opere di Maria Gagliardi si sono subito imposte alla nostra
attenzione. “Il noi dentro” era l’opera selezionata per la mostra/concorso Display 2.0 con una ricerca estremamente allineata con la mission del progetto O' Vascio - Room Gallery in equilibrio tra antichità e contemporaneità.
Per “Biografie” abbiamo chiesto un coinvolgimento maggiore alla Gagliardi con un opera site specific affidandole una fotografia di inizio novecento proveniente dall’imponente archivio del collezionista di fotografie e cimeli di Somma Vesuviana, Bruno Masulli. Quest’opera della Gagliardi si lega tenacemente alle altre opere in mostra dall’8 Febbraio al 30 Marzo 2019 in un susseguirsi di spunti suggestivi, memorie, intimi racconti di vissuti altri che sembrano diventare personali, familiari. “Biografie” è una serie di opere che si muove dal calore tipico della fotografia vernacolare ad una riflessione sull’identità dei soggetti ritratti con aspetti che suscitano anche un affascinante inquietudine quando l’artista interviene sui volti, tagliandoli, segnandoli. Si è continuamente in bilico tra una comoda zona di confort e un luogo dell’anima intangibile e misterioso che trova il suo racconto nel libro/installazione dove l’artista si è liberata delle immagini per lasciare posto alla composizione del segno fatto di parole scritte, strappi, carta ingiallita.
A proposito del suo intenso lavoro l’artista dice “La mia ricerca artistica approfondisce i temi del ricordo e della memoria, come spazio sacro di identità soggettiva e collettiva. In un mondo così fortemente globalizzato e tendente all’uniformità, l’espressione più intima del sé avviene, dunque, attraverso il ricordo, la memoria. Il collegamento con la propria storia, i propri affetti, la propria terra, i propri gusti e retaggi personali e condivisi, diventa, così, collegamento con se stessi.
Il ricordo delle cose passate è personalissimo e intimo. Non ha pretesa di essere oggettivo, non necessariamente gode di intrinseca coerenza, sovente è infedele. Eppure, esso crea la realtà e in esso si radica il concetto di identità. [….] I ricordi sono bellezza cristallizzata. Vagano nella dimensione del non tempo. Scrivono la nostra biografia. Costruiscono significati. Ci conducono al senso della nostra discesa.
Essi mutano col mutare della nostra prospettiva e, nel loro eterno ritornare -talvolta immutati e cristallizzati, talaltra con lievi variazioni di angolazioni e sfumature, talaltra ancora, riproponendosi in maniera del tutto inedita- possono giungere a guidarci in una riscrittura in chiave evolutiva della nostra storia e del senso stesso della nostra esistenza.”
Ricordi e memoria dunque attraverso manipolazioni ed elaborazioni poetiche di fotografie e oggetti di un passato da scoprire attraverso lo sguardo di questa interessante artista campana.
Teresa Capasso


Costo:Ingresso LIBERO
Fino al 30 Marzo 2019 su appuntamento al 3470115363
Indirizzo: via  Botteghe, 15 Somma Ves. Na
Face di riferimento: www.facebook.com/vascioroom/
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PROSEGUONO...

“DONNE. CORPO E IMMAGINE TRA SIMBOLO E RIVOLUZIONE”
Nella mostra la rappresentazione femminile attraverso la storia
L’evoluzione dell’immagine femminile, protagonista della creatività dalla fine dell’Ottocento alla contemporaneità
A cura di ARIANNA ANGELELLI, FEDERICA PIRANI, GLORIA RAIMONDI, DANIELA VASTA

Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
In collaborazione con Cineteca di Bologna; Istituto Luce-Cinecittà

GALLERIA D’ARTE MODERNA DI ROMA - Roma
dal  24 gennaio al 13 Ottobre  2019, da martedì a domenica ore 10.00 - 18.30

Da oggetto da ammirare, in veste di angelo o di tentatrice, a soggetto misterioso che s’interroga sulla propria identità fino alla nuova immagine nata dalla 
contestazione degli anni sessanta: la mostra "DONNE. Corpo e immagine tra simbolo e rivoluzione" è una riflessione sulla figura femminile attraverso la visione di artisti che hanno rappresentato e celebrato le donne nelle diverse correnti artistiche e temperie culturali tra fine Ottocento, lungo tutto il Novecento e fino ai giorni nostri.

La mostra presenta circa 100 opere, tra dipinti, sculture, grafica, fotografia e video, di cui alcune mai esposte prima o non esposte da lungo tempo, provenienti dalle collezioni d’arte contemporanea capitoline, a documentazione di come l’universo femminile sia stato sempre oggetto prediletto dell’attenzione artistica. Per i possessori della MIC Card l’ingresso alla mostra è gratuito.

“Le donne devono essere nude per entrare nei musei?” – si domandava in maniera provocatoria lo slogan di uno dei più famosi collettivi di artiste femministe americane. L’interrogativo rifletteva su una verità incontrovertibile.
Per secoli l’immagine femminile è stata, infatti, protagonista della creatività: il nudo femminile come forma da studiare, modello di bellezza, di erotismo o di ludibrio, mentre la modella diventava, alternativamente, la musa ispiratrice, la fonte di ogni peccato, l’esempio di doti domestiche e di virginale maternità.

Tra la fine dell’Ottocento e i primi anni del XX secolo la rappresentazione della donna è incardinata in un ossimoro che ne mostra l’ambivalenza: da una parte immagine angelica, figura impalpabile ed eterea, puro spirito immateriale, dall’altra minaccia tentatrice, fonte di peccato e perdizione. Da Le Vergini savie e le vergini stolte di Giulio Aristide Sartorio, alle modelle discinte in pose provocanti dei pittori divisionisti (Camillo Innocenti, La Sultana) passando a L’angelo dei crisantemi di Angelo Carosi, la donna vive sospesa tra il suo essere allo stesso tempo ninfa gentile e crudele seduttrice, Musa e Sfinge, analogamente a quanto avveniva nella contemporanea letteratura simbolista e decadente di D’Annunzio e dei poeti d’oltralpe e nelle stupefacenti pellicole cinematografiche che facevano vivere sullo schermo le prime dive dell’epoca moderna. 
I profondi cambiamenti sociali, politici che seguirono la fine della Grande Guerra con la messa in crisi dei valori tradizionali, determinarono anche la prima grande rottura di quell’immaginario consolidato.
Di pari passo all’emancipazione sociale delle donne – dai primi movimenti delle suffragette in Europa alla prepotente entrata nel mondo del lavoro a causa delle contingenze storiche - anche la raffigurazione dell’immagine femminile nelle arti visive risentì delle contraddizioni di una società che stava cambiando. Alla trasformazione delle dinamiche sociali si aggiunse l’impatto che su tutta la cultura occidentale del Novecento ebbero le teorie freudiane (L’interpretazione dei sogni è del 1900) che scardinarono per sempre l’immagine armonica della famiglia tradizionale, ora descritta come coacervo di pulsioni e conflitti.
Nella serie dei ritratti esposti al secondo piano della mostra spicca, tra gli altri, il volto di Elisa, la moglie di Giacomo Balla, ritratta mentre si volta per guardare qualcosa o qualcuno dietro di sé. Il valore iconico dell’immagine è racchiuso nello sguardo che muta lo stupore in seduzione e curiosità trasformando il ritratto della giovane donna da oggetto da ammirare a soggetto misterioso. Figure allo specchio si interrogano sulla propria identità, volti enigmatici restano ermetici allo sguardo, realistici nudi espressionisti si alternano a visioni di un’umanità felice in uno spazio senza tempo.
Il forte richiamo alla famiglia italica tradizionale propagandata dal Fascismo, insieme al decremento dell’occupazione femminile, al fine di sottolineare e riaffermare l’esclusivo ruolo della donna come madre, trovò riscontro in molte delle espressioni artistiche coeve. Eppure quel modello, fatto proprio da molta arte degli anni Trenta e Quaranta, viene spesso disatteso pur nella ripresa di un analogo soggetto in cui l’intimità delle mura domestiche diventa un luogo e un universo segnati da indecifrabili solitudini esistenziali (Antonietta Raphaël, Riflesso allo specchio; Luigi Trifoglio, Maternità; Mario Mafai, Donne che si spogliano;  Baccio Maria Bacci , Vecchie carte).
Il voto delle donne nel 1946, conquista ottenuta anche grazie alla partecipazione femminile alla guerra di liberazione, rappresentò una svolta radicale nella storia italiana. Fu solo a partire dalla fine degli anni Sessanta, però, che le lotte per il raggiungimento della parità di diritti produssero, nelle donne, un profondo cambiamento nella percezione di sé, delle proprie possibilità e potenzialità nei più vari ambiti compreso quello dell’arte.
Contemporaneamente alla contestazione sociale dei modelli patriarcali, la consapevolezza di una nuova identità femminile fu al centro della ricerca di molte artiste (Tomaso Binga, Bacio indelebile; Giosetta Fioroni, L’altra ego) ed anche il ruolo predestinato di “madre”, passando dalla condizione di scelta obbligata, divenne il fulcro del dibattito sulle libertà della donna e sulla riappropriazione del proprio corpo (Sissi, Nidi).

Il percorso espositivo sarà accompagnato da videoinstallazioni, documenti fotografici e filmici tratti da opere cinematografiche e cinegiornali provenienti dalla Cineteca di Bologna e dall’Archivio dell’Istituto Luce-Cinecittà che ne hanno curato la realizzazione. In una sala della  mostra sarà proiettato il film, prodotto dall’Istituto Luce, Bellissima (2004) di Giovanna Gagliardi che attraverso documenti storici dell'Archivio Luce, spezzoni di film, canzoni popolari e interviste racconta per immagini il cammino delle donne nel ventesimo secolo.

L’ultima sezione della mostra, dedicata alle dinamiche e le relazioni tra gli sviluppi dell’arte contemporanea, l’emancipazione femminile e le lotte femministe, presenta materiale documentario proveniente da ARCHIVIA – Archivi Biblioteche Centri Documentazione delle Donne - e testimonianze di performance e film d’artista di alcune protagoniste di quella stagione fondamentale provenienti da collezioni private, importanti Musei e istituzioni pubbliche (Museo di Roma in Trastevere; Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale; Galleria Civica d'Arte Moderna Torino; MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna; MART – Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto - Archivio Tullia Denza).

Fino alla fine di febbraio nelle sale della Galleria sarà presente anche un focus sull’opera di Fausto Pirandello grazie al prestito speciale del Museo del Novecento di Milano del dipinto Il remo e la pala (1933), esposto insieme ad altre opere della GAM Galleria d’Arte moderna dello stesso autore.

Organizzazione  Zètema Progetto Cultura
Media partner Il Messaggero

Costo: Biglietto di ingresso alla Galleria d’Arte Moderna: 7,50 €  intero e 6,50 €  ridotto, per i non residenti;  6,5€  intero e di  5,50  € ridotto, per i residenti; gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente.
Per i possessori della MIC Card l’ingresso alla mostra è gratuito.
Informazioni: 060608 - www.galleriaartemodernaroma.it
Indirizzo: via Francesco Crispi,  24 -  Roma
Sito di riferimento: www.galleriaartemoderna.it
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"POLLOCK e la Scuola di New York"
a cura di David Breslin e Carrie Springer con Luca Beatrice

COMPLESSO DEL VITTORIANO  ALA BRASINI - Roma
dal 10 ottobre al 24 febbraio 2018, vari orari

L’Ala Brasini del Vittoriano accoglie uno dei nuclei più preziosi della collezione del Whitney Museum di New York: Jackson Pollock, Mark Rothko, Willem de Kooning, Franz Kline e molti altri rappresentati della Scuola di New York irrompono a Roma con tutta l’energia e quel carattere di rottura che fece di loro eterni e indimenticabili “Irascibili”.
Anticonformismo, introspezione psicologica e sperimentazione sono le tre linee guida che accompagnano lo spettatore della mostra POLLOCK e la Scuola di New York.
Attraverso circa 50 capolavori - tra cui il celebre Number 27, la grande tela di Pollock lunga oltre 3m resa iconica dal magistrale equilibrio fra le pennellate di nero e la fusione dei colori più chiari – colori vividi, armonia delle forme, soggetti e rappresentazioni astratte immergono gli osservatori in un contesto artistico magnifico: l’espressionismo astratto.
Sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, con il patrocinio della Regione Lazio e di Roma Capitale – Assessorato alla crescita culturale, la mostra POLLOCK e la Scuola di New York è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia in collaborazione con The Whitney Museum of America Art, New York e curata da David Breslin e Carrie Springer con Luca Beatrice.

Jackson Pollock, Number 27, 1950. Olio, smalto e pittura di alluminio su tela, 124,6x269,4 cm. © Jackson Pollock by SIAE 2018 © Whitney Museum of American Art

Costi: vedi sito
Indirizzo: San Pietro in Carcere - Roma
Sito di riferimento: www.ilvittoriano.com
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"DREAM. L'arte incontra i sogni"
a cura di Danilo Eccher

CHIOSTRO DEL BRAMANTE - Roma  dal 29 settembre al 5 maggio 2018 , orario dal lun. al ven. 10.00 – 20.00_ sab. e dom. 10.00 – 21.00/La biglietteria mostre chiude una ora prima.

"Dream è la rappresentazione dell'idea di sogno, una dimensione altra che trascende la fisicità della percezione per accedere nei territori dell'emozione, dell'incanto, della poesia". Danilo Eccher

20 grandi protagonisti dell'arte contemporanea raccontano il loro sogno attraverso opere visionarie, accompagnando gli spettatori in un viaggio all'interno della perfetta architettura rinascimentale di Donato Bramante. Una mostra che parla di desideri, aspettative, paure esorcizzate, fantasie, in un percorso da visitare a occhi aperti oppure chiusi, dove a opere site specific si alternano lavori riletti e ripensati all'interno delle sale.
Gli artisti: Jaume Plensa, Anselm Kiefer, Mario Merz, Giovanni Anselmo, Christian Boltanski, Doris Salcedo, Henrik Håkansson, Wolfgang Laib, Claudio Costa, Kate MccGwire, Anish Kapoor, Tsuyoshi Tane, Ryoji Ikeda, Bill Viola, Alexandra Kehayoglou, Peter Kogler, Tatsuo Miyajima, Luigi Ontani, Ettore Spalletti, James Turrell. 

Completa il progetto Le voci del sogno: per la prima volta al mondo le parole di uno scrittore, ispirate alle opere degli artisti protagonisti di Dream e interpretate da 14 attori italiani, accompagnano il pubblico in mostra attraverso una audioguida. 14 racconti inediti di Ivan Cotroneo diventano evocazione in un percorso straordinario, libero da confini didattici, capace di amplificare, di creare un altro sogno.
Gli attori: Valeria Solarino, Alessandro Preziosi, Cristiana Capotondi, Alessandro Roja, Valentina Cervi, Angela Baraldi, Brando Pacitto, Carolina Crescentini, Giulia Bevilacqua, Giuseppe Maggio, Isabella Ferrari, Marco Bocci, Matilda De Angelis, Matteo Giuggioli.
"Siamo orgogliosi de Le voci del sogno, un progetto inedito, orgogliosi della collaborazione con un autore di talento come Ivan Cotroneo, con un gruppo di attori tanto straordinari quanto generosi. Chiostro del Bramante conferma, con questo progetto sperimentale, l'attenzione nei confronti dei suoi tanti pubblici perché l'arte sia condivisa".

Natalia de Marco, DART - Chiostro del Bramante
Catalogo Skira con testi del curatore Danilo Eccher, Ivan Cotroneo e Federico Vercellone

Costo:  visita il sito.
Informazioni: hastag ufficiale #enjoychiostro - +39 06 68809035 (Lunedì – Venerdì 10.00 / 17.00) numero attivo dal 4 settembre sino a fine mostra. - La Caffetteria Bistrot, il Bookshop e il Chiostro hanno ingresso libero indipendentemente dalle mostre
Indirizzo: Via Arco della Pace 5 - Roma
Sito di riferimento: www.chiostrodelbramante.it
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MUSICA

COTTON CLUB
LA PROGRAMMAZIONE
dal 7 al 9 9 Febbraio 2019

Ogni giovedì - Bevo Solo Rock’n Roll
Ogni venerdì - di scena Emanuele Urso The King of Swing

>>> giovedì  7 febbraio 2019 - Inizio concerto ore 22:00
BEVO SOLO ROCK'N ROLL PRESENTA
PEGGY SUE & THE DYNAMITES
 
Il nuovo appuntamento del giovedì: una serata vintage e divertente all'insegna del Rock'n Roll. Diretta dalla frizzante Lalla Hop, la serata ci riporterà negli anni 50 grazie ai nostri gruppi live così coinvolgente da fare ballare i più timidi. Il LIVE di Giovedì 7 febbraio è con PEGGY SUE & THE DYNAMITES.

La band nasce nel 2013 grazie alla voglia dei componenti di divertirsi e far divertire il pubblico riproponendo i successi più famosi degli anni '50 e '60: da Wanda Jackson a Brenda Lee per poi passare a Little Richard e tanti altri artisti dell'epoca. Il repertorio si compone inoltre di diversi successi musicali rivisitati in chiave Vintage, che hanno come scopo principale quello di far ballare, scatenare e divertire il pubblico.

Il desiderio di esibirsi e di costruire insieme un progetto musicale spingono i componenti a mettere in piedi una formazione live con uno stile musicale e scenografico all’insegna del puro Vintage. Tutti i membri si conoscono tra loro grazie alla frequentazione della stessa accademia di musica nella capitale. Back in time! Attraverso uno spettacolo musicale interamente dedicato ai balli e i costumi dell'epoca.

Line-up
Simona Della Porta, Voce
Riccardo Schiavello, Chitarra
Antony Manzi, Batteria
Roberto Battilocchi, Contrabbasso

Prezzo special del BEVO SOLO ROCK'N ROLL:
concerto + COCKTAIL 10€
concerto + COCKTAIL +  12€

>>>venerdì  8 febbraio  2019, ingresso ore 21.30
EMANUELE URSO "THE KING OF SWING" OCTET
DOPPIO CONCERTO

Emanuele Urso “The King of Swing” è il protagonista e il mattatore delle notti swing di Roma. Tra l’omaggio a Benny Goodman e Gene Krupa, Emanuele Urso è un fantastico batterista, un raffinato clarinettista e un direttore d’orchestra eccellente, in grado di ricreare perfettamente, in uno sforzo filologico non comune, le atmosfere della swing era e delle dance hall degli anni 40. Gli arrangiamenti originali di Benny Goodman, Glenn Miller e Fletcher Henderson sono studiati, e ristudiati e poi riproposti in un concerto dal vivo che prima di essere un vero e proprio show sembra aprire una porta spazio-temporale per rituffarci direttamente nel periodo forse più brillante ed entusiasmante del ‘900.

ORE 21.30 AMAZING EARLY SHOW
ORE 00.30 THE LATE NIGHT SMOCKING SESSION in questa sessione consentito fumare dentro al locale

Line-up
Emanuele Urso, Clarinetto/Batteria
Lorenzo Soriano, Tromba
Vittorio Cuculo, Sax
Alessandro Cicchirillo, Trombone
Adriano Urso, Piano
Stefano Napoli, Contrabbasso
Giovanni Cicchirillo, Batteria
Clara Simonoviez, Voce

ore  21.30 ingresso 10 € - ore 00.30 ingresso 5 €


>>> sabato  9 febbraio  2019, inizio concerto ore 22:00
NATALIO MANGALAVITE
NICE TRIO

Il trio nasce dalla riunion di due vecchi amici, Natalio Mangalavite e Max Bottini, chiacchierando una sera sui bei tempi andati, sorge spontanea la voglia di suonare con la stessa gioia di allora. Negli anni ottanta studiavano di giorno standards jazz e andavano di notte per i locali di Trastevere a mettere in pratica tutta la loro sperimentazione. E' così che nasce il Nice Trio. Suonare con gioia e voglia, voglia di trasmettere al pubblico che ascolta lo stesso entusiasmo. Latin-funk-jazz, la rappresentazione in musica delle tre americhe, quella del nord con il jazz il soul e il funk, quella centrale con il latin-afro, e quella del sud con i suoi svariati ritmi e umori. Brani originale e cover riconosciute.

Line-up
Natalio Mangalavite, Voce/Piano
Max Bottini, Basso
Lucrezio Di Seta, Batteria

Ingresso 10 €


Indirizzo: via Bellinzona 2 - Roma
Info e prenotazioni: info@cottonclubroma.it+390685352527 +393490709468
Sito di riferimento: www.cottonclubroma.it

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sugli eventi da sogno della settimana...


Kirosegnaliamo esce all’inizio di ogni settimana, chi volesse darci comunicazione di eventi con rilievo artistico-culturale può scriverci a kirolandia@gmail.com oppure info@kirolandia.com,  entro la domenica precedente, specificando chiaramente la richiesta di segnalazione, provvederemo previa specifica selezione all'inserimento …