Kiri, proseguono per questa stagione le kirosegnalazioni di Kirolandia blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale.
Di settimana in settimana vari suggerimenti tra teatro, musica, arte, cinema, danza, libri e tanti altri eventi selezionati accuratamente sulla base delle vostre importanti indicazioni.
Quest'anno i nostri suggerimenti raddoppiano non solo qui sul blog ma, per alcuni eventi, ci sono anche le KIROSOCIALNEWS lanci mirati sui nostri social. Seguite sempre gli hastag #kirosegnalazioni e #kirosocialnews e scoprirete tutte le novità per le vostre serate...
TEATRO
DEBUTTANO...
Teatro ABC Catania Teatro Arte
presentano
presentano
una Produzione di Corte Arcana/Isola
Trovata
ORNELLA
MUTI ENRICO GUARNERI
"LA GOVERNANTE"
di Vitaliano
Brancati
e con
Rosario Minardi Nadia De Luca Rosario Marco Amato
Caterina Milicchio Turi Giordano Naike Rivelli
Rosario Minardi Nadia De Luca Rosario Marco Amato
Caterina Milicchio Turi Giordano Naike Rivelli
scene Salvo
Manciagli
costumi Dora Argento
costumi Dora Argento
musiche Massimiliano
Pace
regia GUGLIELMO FERRO
regia GUGLIELMO FERRO
personaggi
e interpreti
Caterina Leher Ornella Muti
Leopoldo Platania Enrico Guarneri
Bonivaglia Rosario Minardi
Iana Nadia De Luca
Enrico, figlio di Leopoldo Rosario Marco Amato
Elena, moglie di Enrico Caterina Milicchio
Il portiere Turi Giordano
Francesca Naike Rivelli
Caterina Leher Ornella Muti
Leopoldo Platania Enrico Guarneri
Bonivaglia Rosario Minardi
Iana Nadia De Luca
Enrico, figlio di Leopoldo Rosario Marco Amato
Elena, moglie di Enrico Caterina Milicchio
Il portiere Turi Giordano
Francesca Naike Rivelli
TEATRO QUIRINO - Roma
dal 5 al 17
marzo 2019, da martedì a sabato ore 21.00 - domenica ore
17.00 - giovedì 7 marzo e giovedì 14 marzo ore 17.00 - mercoledì 13 marzo ore 19.00 -
sabato 16 marzo ore 17.00 e ore 21.00
Questa commedia fu scritta nel
1952 e subito censurata. La scusa era quella del tema – allora molto scottante
– dell’omosessualità, anche se Vitaliano Brancati sosteneva che «La sostanza
della vicenda è più la calunnia che l’amore fra le due donne». Ma sullo sfondo
di un complesso discorso sull’etica e sulla responsabilità individuale, il
testo è pieno di accenti polemici contro l’ipocrisia dei benpensanti cattolici,
il filocomunismo borghese, i principi della Sicilia baronale e contro la
censura stessa.
Vitaliano Brancati morì nel
1954. La Governante è andata in scena per la prima volta a Parigi nel 1963. Per
poterla presentare in Italia, la moglie di Vitaliano Brancati, ha dovuto
aspettare l’abolizione della censura. Il debutto italiano è avvenuto il 22
gennaio 1965, protagonista la stessa moglie, Anna Proclemer, e un grande
Gianrico Tedeschi nel ruolo di Platania. La regia era di Giuseppe Patroni
Griffi, già noto drammaturgo, alla sua prima prova come regista. Questa
commedia è stata ripresa più volte dalla Proclemer con Tedeschi, e poi, nel
1984 da Turi Ferro e Carla Gravina, con la regia di Luigi Squarzina.
La vicenda de La Governante,
è imperniata su Caterina Leher, governante francese assunta in casa Platania.
famiglia siciliana e borghese trapiantata a Roma il cui patriarca, Leopoldo, ha
sacrificato la vita di una figlia, morta suicida, ai pregiudizi della sua
morale. Caterina è calvinista e viene considerata da tutti un modello
d’integrità. Vive perciò segretamente la propria omosessualità, una «colpa» cui
si aggiunge quella di aver attribuito a una giovane cameriera dei Platania le
proprie tendenze, causandone il licenziamento.
Caterina si sente
responsabile della morte della ragazza, coinvolta in un incidente mentre
tornava al Sud: un peccato che la governante deciderà di espiare con il
suicidio.
Note
di regia
“Il nostro
allestimento rispetta assolutamente non soltanto il testo di Brancati ma lo
stesso copione originale. Le tematiche coraggiosamente affrontate negli anni
Cinquanta dall’autore siciliano sono tutte contemporanee ed attuali. A
cominciare dal tema dell’omosessualità che costò, tra gli altri, a Vitaliano
Brancati un lunghissimo periodo italiano di censura. In realtà l’omosessualità
non è l’unica tematica scottante trattata da Brancati. Ma già questa, da sola,
rappresentò un ostacolo complicatissimo per la messa in scena del testo. E,
come sempre, dietro la censura si cela la paura del diverso e delle diversità.
Per cui il tema stesso non è che una delle tante diversità che certa morale ha
paurosamente combattuto”.
Guglielmo Ferro
Durata: 2 ore più intervallo
Costo: Biglietti dal lun al ven platea interi €
30 ridotti € 27 - I balconata interi € 24 ridotti € 22 - II
balconata interi € 19 ridotti € 17 - galleria interi € 13 ridotti € 12
/ Biglietti sab. sera e dom platea interi € 34
ridotti € 31 - I balconata interi € 28 ridotti € 25 - II balconata interi
€ 23 ridotti € 21 - galleria interi € 17 ridotti € 15
Informazioni: botteghino 06.6794585 - biglietteria@teatroquirino.it
Indirizzo: via delle Vergini, 7 - Roma
Sito di riferimento: www.teatroquirino.it
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di Silvano
Spada
diretto
e interpretato da Gianni De Feo
scenografia
Roberto Rinaldi - costumi Gianni Sapone - coreografie Giulia Avino
voce
off Irma Ciaramella
OFF OFF THEATRE - Roma
dal 5 al 10 marzo 2019 , orario:
serali ore 21.00, pomeridiane ore 17.00
Miguel
de Molina, Federico Garcia Lorca, l’omosessualità nella Spagna degli anni ‘30 e
‘40 e la sensuale Tangeri. Uno spettacolo musicale, omaggio a Lindsay Kemp.
Al centro della pièce è la figura del celebre cantante e
ballerino spagnolo Miguel de Molina,
mito di Pedro Almódovar, vissuto durante la dittatura franchista e
perseguitato per le sue idee antifasciste e la sua dichiarata omosessualità. Al
racconto si intersecano le canzoni spagnole, tra quelle più celebri di Miguel de Molina. La presenza di temi
musicali in evidente contrasto tra loro, dalla chitarra classica al barocco di
Vivaldi, passando per il minimalismo di Philippe Glass e il tango argentino,
farà da contrappunto alla storia, restituendo atmosfere dai differenti colori.
Dalla nascita a
Malaga nel 1908, in una poverissima Andalucia, e l’infanzia nel lugubre
collegio dei preti da dove viene espulso, quella di de Molina è una vita
coraggiosa e ricca di avventure. Costretto a lottare fin da bambino per
guadagnarsi da vivere passando attraverso i più umili lavori, è sempre in fuga
verso qualcosa, alla ricerca di un’identità.
E così
riaffiorano i ricordi: l’adolescenza da garzone nella casa della tenutaria
Pepa, la fuga da Algesiras sulla nave che lo porta a Tangeri, dove sarà
servitore nel sontuoso palazzo del principe marocchino e poi il ritorno in
Spagna, a Siviglia, con i primi turbamenti erotici nel caffè del quartiere
arabo. Poi Granada e l’incontro con Federico Garcia Lorca e Manuel de Falla,
fino ai primi successi a Barcellona, Valencia e Madrid. L’eccentrica e
sregolata vita notturna che precede l’avvento della Guerra Civile.
Ed è proprio il
ricordo dell’arresto e la fucilazione di Federico Garcia Lorca, rivissuto con
estremo dolore, a segnare una forte rottura nella vita di Miguel. Anche lui
perseguitato dal regime fascista, picchiato e contestato durante i suoi
spettacoli, viene costretto all’esilio a Caceres, il paradiso delle cicogne. E
come le cicogne, non smette di aprire le ali, sempre in volo verso la libertà.
Fugge poi in Argentina dove, legato in amicizia a Evita Peron, consacra il suo
successo, per poi morire nel 1993 a Buenos Aires, dove è sepolto.
Nell’azione
teatrale, alla figura di Miguel si contrappone quella di David, uno scrittore
dei nostri giorni. Anche lui in cerca di una propria identità, in fuga da un
mondo nel quale non si riconosce più perché costretto a rivestire il ruolo di
un “manichino senz’anima” e al quale si ribella, preparando così la sua fuga
verso Tangeri. I due personaggi, inizialmente ben distinti, in un ritmo
incalzante, si riconoscono infine, fino a identificarsi l’uno con l’altro e a
diventare Uno.
Riemerge allora
il mito di TANGERI, ricordo
struggente e poesia, isola di libertà e dissolutezza tanto amata da quei poeti
e dagli artisti di tutto il mondo che l’hanno conosciuta: Delacroix, Matisse,
Francis Bacon, Tennessee Williams, Samuel Beckett, Jean Jenet, Paul Bowls,
William Burroughs, Allen Ginsberg, Jack Kerouac e, tra gli altri, oggi anche
Mick Jagger dei Rolling Stones.
Costo: Biglietto intero 25 € - ridotto 18 € - 10 € per gruppi e under 26
Indirizzo: Via
Giulia 19/21 – Roma
Informazioni:
06 89239515 - info@off-offtheatre.com
Siti di riferimento: www.off-offtheatre.com
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Avviso ai Soci
COMUNICATO STAMPA
L'Associazione Culturale Teatro Trastevere
presenta
"TIME OUT"
di
Chiara Bellonci
Regia di Olimpio Pingitore
Compagnia “ATTORI A KM0”
TEATRO TRASTEVERE - Roma
dal 5 al 10 marzo 2019, ore 21.00_dom. 17.30
Una società caratterizzata dall’omogeneità,
dall’alienazione dei luoghi e proiettata in un tempo futuristicamente sospeso e
indefinito fa da cornice alla vicenda di
due coppie che stanno per avvicinarsi alla scadenza di un “matrimonio a tempo”.
I protagonisti di questa commedia, Marco -
Mietta e Lino - Carla, cercheranno, in tutti
i modi, leciti e non, chi di divincolarsi da un “matrimonio-gabbia”
ormai finito e chi, invece, di rimanere in questo alveo sicuro e tranquillo
anche se pieno di incomprensioni.
Chi riuscirà a prevalere e a quale prezzo sono
alcuni degli ingredienti che caratterizzano la pièce in scena nei
prossimi giorni.
Costo: Biglietto intero 12 € - ridotto 10 €
Kiroconvenzione:
INGRESSO RIDOTTO per tutti i Kiri iscitti alla pagina facebook di
KIROLANDIA - Media Partner del Teatro
Informazioni: 06.5814004
- info@teatrotrastevere.it
Indirizzo: via
Jacopa de Settesoli 3 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrotrastevere.it
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“La
guerra di Paulinuzzu Millarti”
Spettacolo
vincitore della XIII edizione del Premio Più a Sud di Tunisi
Liberamente tratto da Le avventure di
Nuzzu Millarti di Francesco
Montalto
di e con Andrea Puglisi
regia Benedetta Nicoletti
aiuto regia Tommaso Sassi
e con la partecipazione di Simone Zampaglione
Foto di scena Massimo Puglisi
Lo spettacolo è una produzione
Arte Mediterranea Teatro e Associazione Culturale Arciere
Spettacolo
ospite della rassegna Teatro sotto il
banco di Attori in Corso
PTU
Piccolo Teatro Unical - Arcavacata,
Cosenza
5 marzo 2019 ore 20.30
"La guerra
di Paulinuzzu Millarti" nasce da una piccola magia; quella che accade
quando il protagonista dei fatti narrati, il signor Paolo Montalto, incontra
quello che sarà autore del testo e suo interprete in scena, Andrea Puglisi.
Giunto alla soglia dei cento anni, il signor Montalto racconta la sua guerra, e
raccontando torna Paolino ventenne, catapultato in un incubo di cui non conosce
lo scopo. Puglisi raccoglie la sua testimonianza inestimabile, che racconta di
anni lontani ma di storie troppo vicine: nostalgia di casa, la rabbia, gli
amori fugaci, i fantasmi dei compagni caduti ; e con infinito rispetto e
generosità, diventa a sua volta Paolino.
“Le guerre sono
abituate a nascondersi dietro ai grandi numeri – scrive Benedetta Nicoletti
- le migliaia, le centinaia di migliaia
di vittime sono concetti troppo grandi; restano anonimi, inafferrabili,
rassicuranti nella loro opacità. La guerra che vogliamo raccontare è invece
quella che passa attraverso gli occhi di un uomo, quella che non oltrepassa il
suo campo visivo ma che certo oltrepassa il suo cuore, che non sapeva di poter
sopportare tanto. Dagli occhi di un reduce che riesce a tornare a casa passano
le storie di coloro che invece non ce l'hanno fatta, passano interrogativi che
pesano come macigni, risposte da chiedere al vento o a Dio, se pure lui ancora
resiste. La morte chiama morte, irridendo la vita; ma la vita si attacca a se stessa, tenace, anche quando
sembra non ci sia più nulla da fare. E come ci insegna la guerra di Paulinuzzu
Millarti, a volte, vince.
Lo
spettacolo è una produzione Arte Mediterranea Teatro e Associazione Culturale
Arciere.
Costo: Biglietto intero 10 €| Ridotto studenti Unical 5 €
Indirizzo: Piazza Molicelle - Arcavacata_Cosenza
Info e
prenotazioni: 348/0624140
Facebook
di riferimento: www.facebook.com/pages/Ptu-Piccolo-Teatro-Unical/1898918896802472
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"LA GENTE DI
CERAMI"
Racconti di Vincenzo Cerami adattati da Aisha Cerami
con Massimo Wertmuller Anna Ferruzzo
musiche Nicola Piovani eseguite dal vivo da
Alessio Mancini flauto/chitarra - Sergio Colicchio tastiera/fisarmonica
regia Norma Martelli
spazio scenico Sandra Viktoria Müller - costumi Silvia Polidori
disegno luci Danilo Facco - organizzazione Rosi Tranfaglia - ufficio stampa Daniela Bendoni
produzione COMPAGNIA DELLA LUNA
Direzione artistica Nicola Piovani
Racconti di Vincenzo Cerami adattati da Aisha Cerami
con Massimo Wertmuller Anna Ferruzzo
musiche Nicola Piovani eseguite dal vivo da
Alessio Mancini flauto/chitarra - Sergio Colicchio tastiera/fisarmonica
regia Norma Martelli
spazio scenico Sandra Viktoria Müller - costumi Silvia Polidori
disegno luci Danilo Facco - organizzazione Rosi Tranfaglia - ufficio stampa Daniela Bendoni
produzione COMPAGNIA DELLA LUNA
Direzione artistica Nicola Piovani
TEATRO VITTORIA - Roma
dal
7 al 17 marzo 2019 , ore 21.00_
ore 21.00 martedi 12 ore 20.00 ; mercoledi 13 ore 17.00; domenica ore 17.30)
«…svagato
ma complice davanti al tumultuoso mare di teste umane che mi colma di
un’emozione deliziosa e nuova…mi abbandono alla contemplazione dello spettacolo
esterno della folla.» Vincenzo Cerami
Una serata in compagnia delle parole di
Vincenzo Cerami, anzi in compagnia della “gente” di Cerami. Una presentazione
scenica di brevi racconti che si nutre della lucida, spietata e complice
poetica del celebre scrittore di Un borghese piccolo piccolo. L’occhio
indiscreto dell’autore si ferma a osservare attimi e ritagli di vita
quotidiana, e coglie gli uomini nella loro intimità, nel dolore o nel sollievo,
nella sorte avversa o nella fortuna e così, per gioco, ne ricostruisce la
storia.
Un popolo di piccoli antieroi a cui Anna
Ferruzzo e Massimo Wertmuller danno voce con le parole del poeta. Fa da cornice
la musica di Nicola Piovani eseguita da Alessio Mancini e Sergio Colicchio.
Costo:Biglietti: intero platea 28 € , intero galleria 22 € (compresi 3 euro di
prevendita) ridotti in convenzione: platea 21 € e galleria 18 € (compresi i 3 euro di
prevendita) Promozione gruppi: 1 biglietto cortesia ogni 10 spettatori paganti
Informazioni: botteghino: 06 5740170 ; 065740598 lunedì
(ore 16-19), martedì - sabato (ore 11- 20), domenica (ore 11-13.30 e 16-18)
Vendita on-line e info: www.teatrovittoria.it
Indirizzo:
piazza di
Santa Maria Liberatrice, 10 - Roma
Sito
di Riferimento: www.teatrovittoria.it
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TEATRO
RAGAZZI
Teatro Evento (Modena)
presenta
"BiancaNera"
Testo,
coreografia, regia: Maria Ellero
Con: Bintou Ouattara e Alice Ruggero
CENTRALE PRENESTE TEATRO- Roma
10 marzo 2019, ore 16.30
Prosegue,
a Centrale Preneste Teatro, la rassegna per tutta la famiglia Infanzie in gioco 2018/19: domenica
10 Marzo alle ore 16.30 va in
scena lo spettacolo BiancaNera di
Teatro Evento in arrivo da Modena. Il testo, la coreografia e la regia sono di
Maria Ellero, sul palco ci sono Bintou Ouattara e Alice Ruggero.
BiancaNera è uno spettacolo
in cui i protagonisti sono due corpi danzanti: uno bianco e uno nero. Due corpi
uguali ma molto diversi. Ognuno, infatti, porta con sè anche una lingua, una
musica, dei canti diversi. BiancaNera è
dunque la storia di un incontro tra odori, sapori, forme, corpi, musiche, canti
di due colori differenti, opposti: il bianco e il nero. È la storia di un
incontro. Tutto comincia con uno sguardo e finisce con lo stesso sguardo che,
però, non sarà mai uguale al primo. Tra il primo e l’ultimo sguardo succede
qualcosa di misterioso...
Testo, coreografia, regia: Maria Ellero
- Con: Bintou Ouattara e Alice Ruggero - Musiche: Sergio Altamura, Abdou Mbaye,
Tommy Ruggero - Maschere: Sandra Pagliarani - Bambole: Maria Zuntini -
Produzione: Ass.Quantobasta/Teatro Evento
Costo: Biglietto unico 5 € (prenotazione consigliata)
Informazioni: Adatto
dai 4 anni
Prenotazioni: 06 27801063 o info@ruotaliberateatro.191.it
Indirizzo: Via Alberto da Giussano, 58, Roma
Sito di riferimento: www.facebook.com/CentralePrenesteTeatro
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MANIFESTAZIONI
"Il Sipario delle Donne –2019: quattro spettacoli teatrali al femminile
sul palco del Centro Culturale Artemia"
Una rassegna che celebra “l’universo
femminile” attraverso il Teatro.
Con il patrocinio del Comune di Roma –
Municipio XI Arvalia Portuense
CENTRO
CULTURALE ARTEMIA - Roma
dall'8 al 31 marzo 2019, vari orari
Anche quest’anno prende il via,
la Rassegna Teatrale “Il Sipario delle Donne” organizzata dal Centro Culturale Artemia, polo
creativo romano da sempre attento alla promozione di forme espressive e
creative, nel segno dell’artisticità, cultura e qualità.
L’inizio
della storia del teatro occidentale non fu felice per le donne: prive di
diritti politici e segregate nei ginecei, le donne greche non solo non
potevano recitare (i ruoli femminili erano interpretati da uomini),
ma non è nemmeno certo che avessero il permesso di assistere alle
rappresentazioni.
Questa
Rassegna ha come obiettivo, celebrare l’universo femminile proprio nel mese in
cui si festeggia la “Festa della Donna”, quindi abbiamo voluto rivisitare
questa celebrazione internazionale (a volte banalizzata), presentando 4
spettacoli teatrali di ogni genere ma che riguardino tematiche femminili o che
siano stati realizzati da donne.
La
rassegna, nella sua terza edizione, vedrà protagonisti gli spettacoli “Paura”
di Carlo Studer & Federica Gumina, liberamente ispirato
al romanzo di Stefan Zweig. A seguire “Luci D’Autunno” di Francesca La Scala. Il terzo
appuntamento sarà invece con “Sprovvisti di documenti di
riconoscimento” di Francesca Gambini
e Lara Panizzi, ed infine “Civico 48”
scritto, diretto ed interpretato dalle giovani e promettenti artiste Sophia Angelozzi ed Ilaria Arcangeli, vincitrici del premio
“Miglior Attrice” della 4° edizione del Festival di Corti Teatrali organizzato
il passato dicembre 2018 al Centro Culturale Artemia. Le opere saranno
rappresentate in tre repliche cada una, in un calendario che si snoderà tra i
weekend di marzo.
Ad
inaugurare la rassegna il 8, 9 e 10 marzo sarà “Paura” di Carlo Studer
& Federica Gumina. Irene Wagner, bellissima signora della borghesia
viennese, dovrà lottare con un turbine di emozioni che la stringono come un
sudario, come un groviglio di catene che solo la sua confessione potrà
spezzare. Dovrà fare i conti con la paura e con i demoni della sua anima,
messa a nudo e indagata nelle sue fragilità. Dal capolavoro di Stefan Zweig,
indiscusso maestro della suspense, per la prima volta assoluta a teatro in
Italia.
A
seguire, il 15, 16 e 17 marzo sarà
la volta di “Luci di Autunno”, un capolavoro di Francesca La Scala con Andrea De Bruyn ed una irriconoscibile
Loretta Rossi Stuart. Una coppia di innamorati, lui più giovane e inquieto, lei
legata dalla paura di perdere quello che crede felicità. Due anime sole che per
un attimo sembrano essersi trovate, ma che cedono alla monotonia dell’esistenza
senza avere la forza di comprendersi veramente, di guardarsi quando la magia
dell’innamoramento si affievolisce ed inizia la vita vera.
La
rassegna proseguirà il 22, 23 e 24 marzo con “Sprovvisti di documenti di
riconoscimento”, di Francesca Gambini e Lara Panizzi, regia di Lara
Panizzi e con Davide Aspesi, Francesca Gambini, Pino Grossi, Carlotta Velda
Mei, Gonzalo Otero e Lara Panizzi. Cosa accadrebbe nella tua vita se i debiti
diventassero così tanti da non farti più dormire la notte? E se tutto
diventasse grottesco e confuso? Saresti disposto a giocarti il tutto per tutto
o rinunceresti alla partita più grande? Sei persone, una borsa, 24 ore.
Rocamboleschi scambi, schiaccianti verità, equivoci, chiarimenti, sei vite che
si mischiano per un giorno. Come nella migliore delle tradizioni italiane loro
soffrono e noi li guardiamo ridendo.
Infine,
il 29, 30 e 31 marzo, chiuderà la rassegna lo spettacolo “Civico 48” di e con
Sophia Angelozzi & Ilaria Arcangeli. Lo spettacolo prende piede dal
desiderio di rispondere a delle semplici domande: “Cosa significa non poter
avere un figlio? E cosa significa volerlo perdere?”, “Cosa c’è dietro il primo
bacio di un’adolescente?”, “Cosa porta una ragazza a respingere il cibo?”, “È
giusto essere punita per fare bene il proprio mestiere?” “È possibile avere una
famiglia senza perdere il lavoro?”. Lo spettacolo diventa dunque un contenitore
di racconti al femminile. I racconti si alternano dando allo spettatore una
visione della donna in tutte le sue sfaccettature, colori ed età.
Con il patrocinio di: Comune di Roma – Municipio XI Arvalia
Portuense
Direzione
artistica: Maria Paola Canepa
Media
Partner: KIROLANDIA
Costo:Biglietto Intero:
10 €- Ridotto: 8 € - Tessera nuovi soci 2 €.
Kiroconvenzione: INGRESSO RIDOTTO su prenotazione per tutti i
Kiri iscitti alla pagina facebook
di Kirolandia - Media partner del Teatro
Informazioni e prenotazioni: 334 1598407 anche sms - si prega di arrivare 15 minuti in anticipo
Informazioni e prenotazioni: 334 1598407 anche sms - si prega di arrivare 15 minuti in anticipo
Indirizzo: Via
Amilcare Cucchini, 38 - Roma
Sito di
riferimento centro: www.centroculturaleartemia.it
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Accademia Nazionale d’Arte Drammatica
“Silvio d’Amico”
"Cechov"
Studi degli allievi del II anno
del Corso di Regia/Premio di produzione
per un regista diplomato
a cura di
Giorgio
Barberio Corsetti
TEATRO STUDIO ELEONORA
DUSE - Roma
25 e 26 febbraio ore 20.00
7- 8 marzo ore 20.00
Dal
25 febbraio all’8 marzo 2019 l´Accademia Nazionale d´Arte Drammatica
"Silvio d´Amico" presenta Cechov, studi degli allievi registi
di II anno Andrea , Lugi Siracusa, e dell’allieva diplomata Francesca
Caprioli, sui testi di Anton Cechov
con la guida di Giorgio Barberio
Corsetti. Il 25 e il 26
febbraio andrà in scena "Dio è morto sulla strada maestra" (allievo regista Andrea Lucchetta), il
2 e il 3 marzo "Sulla riva di un lago" (allievo
regista Luigi Siracusa) e il 7 e l’8 marzo “Ivanov"
(Regia Francesca Caprioli).
“La scrittura di
Cechov nei suoi drammi è una sinfonia del reale, una musica delicata e potente;
gli eventi umani si dispiegano e sintetizzano in scene che hanno il respiro
della vita quotidiana e la rapidità della memoria. Le unità poetiche e le frasi
musicali che creano le armonie, i contrappunti e i contrasti sono i personaggi,
vivi, vibranti, sempre mossi da sentimenti, illusioni, aspirazioni, delusioni,
sofferenze...un materiale luminoso e sottile perfetto per mettere alla prova
giovani artisti, registi e attori.”
Giorgio
Barberio Corsetti
25 e 26 febbraio ore 20.00
"Dio è
morto sulla strada maestra"
Studio
da “Sulla strada maestra” di Anton
Cechov
Adattamento
Giulia BARTOLINI
Allievo
regista Andrea LUCCHETTA
con Angelo
GALDI
e gli
allievi del II anno del Corso di Recitazione
Andrea Dante BENAZZO, Anna BISCIARI,
Ciro BORRELLI, Adele CAMMARATA, Anastasia DOAGA, Marco FANIZZI, Vincenzo
GRASSI, Elena ORSINI BARONI, Johannes WIRIX-SPEETJENS.
2 marzo ore 20 e 3 marzo ore 18.00
"Sulla
riva di un lago "
Studio da “Il gabbiano” di Anton Cechov
Adattamento Michele MAZZONE, Luigi
SIRACUSA
Allievo Regista Luigi SIRACUSA
con Zoe
ZOLFERINO
e gli allievi attori del II anno del
Corso di Recitazione
Cecilia
BERTOZZI, Lorenzo CIAMBRELLI, Carlotta GAMBA, Michele Enrico MONTESANO, Diego
PARLANTI, Caterina ROSSI, Giovanni SCANU.
Musiche
originali composte ed
eseguite dal vivo da Luca Nostro
7 e 8 marzo ore 20.00
“Ivanov
“
di Anton
Cechov
traduzione di Vittorio Strada
Regia Francesca CAPRIOLI
Regia Francesca CAPRIOLI
con Massimiliano
ACETI
e
gli allievi del II anno del Corso di Recitazione
Federico
FIOCCHETTI, Enrico INSERRA, Ilaria MARTINELLI, Luca NENCETTI, Davide PANIZZA,
Sofia PANIZZI, Eros PASCALE, Evelina ROSSELLI, Lena SEBASTI.
SCENE Massimo TRONCANETTI, COSTUMI
Francesco ESPOSITO, LUCI Gianluca
CAPPELLETTI, Docente supervisore al suono Hubert WESTKEMPER, ASSISTENTE ALLA REGIA Fabio CONDEMI
con la
partecipazione degli allievi del Master in Critica Giornalistica
Silvia
Pezzopane, Silvia Piccoli, Chiara Rapelli, Noemi Riccitelli, Sabrina Sabatino
Costo: Vedi Sito
Indirizzo:
via
Vittoria, 6 Roma
Info e
prenotazioni: Posti limitati -
prenotazione obbligatoria al n. 3341835543 - Attivo dal 18 febbraio (dal lunedì al sabato ore
10.00-13.00 e 14.00-17.00)
Sito di riferimento:
www.accademiasilviodamico.it
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FILM
Karenina
& I
Un’avventura di teatro, letteratura e vita,
Un’avventura di teatro, letteratura e vita,
raccontata in un film
“camaleontico”
- Evento speciale nei teatri di Roma, Milano e Napoli
9 - 11 - 18 marzo e a seguire nelle sale
cinematografiche -
“Karenina & I”, il film documentario diretto dal regista Tommaso Mottola sulla messa in scena di
Anna Karenina in Russia, con
l’interpretazione dell’attrice Gørild Mauseth - una leggenda del cinema
nordico - e la voce narrante della star
internazionale Liam Neeson, approda nei teatri italiani con una
tournée di tre date:
sabato 9 marzo al
Teatro Argentina di Roma
lunedì 11 marzo
al Teatro Franco
Parenti di Milano
lunedì 18 marzo
al Teatro Mercadante di Napoli
Il
film, nato grazie ad una campagna record di crowdfunding tra Italia, Norvegia e Russia, arriva al pubblico
italiano dopo aver incantato le platee internazionali dei festival negli ultimi
due anni (tra gli altri, Festival Cinematografico Internazionale di Mosca,
Biografilm Festival, finalista come miglior
documentario all'European Film Award
e in cinquina ai Nastri
d'Argento e a Camerimage, vincitore
del Master
of Art Film Festival). I suoi primi passi in Italia non
potevano che essere mossi nei teatri, in un doveroso tributo al palcoscenico,
ma anche nella consapevolezza che l’ibridazione tra cinema e teatro è una delle
principali caratteristiche di questo progetto, una vera e propria sfida
cinematografica fuori dagli schemi.
“Karenina & I” trascende
infatti il modello convenzionale di film sul teatro
per trasformarsi nel ritratto intimo e profondo di una vera eroina letteraria,
raccontata e impreziosita dalla splendida voce narrante del Premio Oscar Liam Neeson e interpretata
dall’attrice norvegese Gørild Mauseth. Quali e quante siano le chiavi di
lettura di questo film ce lo fa capire lo stesso Liam Neeson (co-produttore del film) parlando
della sua partecipazione: "E’ stato un onore
per me avere una piccola parte in questo film speciale. Ho accettato di esserci
perché mi è veramente piaciuta l'idea di un film su una meravigliosa attrice
(Gørild Mauseth) e la sua ricerca per scoprire chi fosse Anna Karenina, forse
una delle donne più celebri e complesse della letteratura. Anche perché Tolstoj
è uno dei più grandi scrittori, se non il più grande, dopo Shakespeare, a
descrivere la condizione umana. E poi perché sono pochissimi i film che raccontano
il lavoro dell'attore."
Gørild
Mauseth, immedesimandosi profondamente nel personaggio e
studiandone la lingua ci restituisce una Anna Karenina mai vista, trascinando
lo spettatore nelle pieghe più nascoste del capolavoro di Tolstoj e in un
viaggio fisico, attraverso le immensità del territorio russo, oltre che
spirituale dentro se stessa; la sua interpretazione ci conduce ai confini
dell'amore e dell'identità, fino a fondere arte e vita, vissuto personale e
finzione romanzesca, alla ricerca dell’essenza di uno dei personaggi più
straordinariamente complessi della letteratura moderna.
Per
ottenere questo risultato Gørild Mauseth
ha dovuto affrontare una sfida con se stessa pressoché totalizzante: come attrice, accettando di recitare in
una lingua che non conosceva; come madre
e moglie, allorché il regista e marito, Tommaso, le ha proposto una sfida
nella sfida. Compiere il viaggio in treno, da un capo all’altro del continente
russo, portando con sé il loro figlio di 5 anni. E alla fine di questa
avventura “spericolata” si può senz’altro dire che il rischio corso ha pagato, come sottolinea Tommaso Mottola: “Tutti
noi vorremmo abbandonarci alle nostre passioni. Osare farlo è già un azzardo in
sé, come ci insegna il tragico epilogo di Anna. Ma se ti affidi e al
cuore, ai tuoi principi e ad una ferrea, assoluta disciplina, potresti
conquistare qualsiasi vetta”.
E
aggiunge Tommaso Mottola, “Testimoniare il profondo lavoro che Gørild
Mauseth ha fatto su un personaggio come Anna Karenina, ha significato per me
esplorare i sentimenti primari di cui è fatto un essere umano. Abbiamo capito
che Tolstoj scriveva di sé nella storia e che in essa ha nascosto molti dei
suoi pensieri più intimi e segreti. Uno dopo l’altro, Gørild
li ha trovati: un destino segnato dall’orfanotrofio, il bisogno d’amore, la
necessità della fuga alla ricerca di un’identità, il treno come soluzione
finale a tutti i dolori. Tutti questi elementi rappresentano le diverse linee
narrative del film in una continua mescolanza di registri linguistici e
tematici.”
La
tournée teatrale, anticipazione di una più capillare presentazione del film
nelle sale cinematografiche, sarà accompagnata
a ogni tappa dall’attrice
protagonista Gørild Mauseth e dal regista Tommaso Mottola
che condivideranno con il pubblico le emozioni della straordinaria esperienza
che hanno vissuto, sia come persone che come professionisti, durante la
realizzazione del film.
Sinossi
Il
film racconta la sfida umana e professionale dell'attrice Gørild Mauseth che ha
accettato di interpretare Anna Karenina nel paese natale di Tolstoj. A questa
sfida si aggiunge quella di voler recitare il ruolo di Anna in Russo, una lingua che non ha mai parlato prima. Sulle
tracce di Anna, e per scoprire i veri motivi per cui Tolstoj ha scritto il
romanzo, l’attrice viaggia da Venezia al fiordo delle sue origini sulle coste
Artiche della Norvegia, e poi in treno attraverso l’immensa Russia, fino a
Vladivostok, l'estremo oriente del Paese, alla ricerca dei segreti che Tolstoj
aveva nascosto nel personaggio. L'esperienza la riporta inaspettatamente alle
sue radici e ai suoi dolori più profondi, che in un gioco di specchi con
l’eroina di Tolstoj, dà alla luce un'interpretazione unica. Ruolo della vita,
Anna Karenina cambierà Gørild per sempre. Il film è un invito all’amore, a
perseguire le speranze e i sogni, e a vivere la vita al massimo!
Costo: Vedi siti Teatri
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ARTE
APRE I BATTENTI
"ELIA NOVECENTO E LEONARDO CRUDI_ IL BLU E IL
ROSSO"
Mostra a cura di Marta Bandini e
Elettra Bottazzi
FONDAZIONE MARCO BESSO - Roma
dal 5 all'8 marzo 2019 - orari: lunedì - giovedì 9.30 – 13.00 | 14.00 - 17.30 | venerdì 9.30-13
Inaugurazione 5 marzo ore 17.30
Inaugura "Il blu e il
rosso", mostra di Elia Novecento e Leonardo Crudi a cura di Marta Bandini
e Elettra Bottazzi, nella sede storica della Fondazione Marco
Besso a Roma. Il
blu e il rosso, sono le due punte di una matita, quella stessa matita ricordata
con timore perché utilizzata dalla maestra per segnare la gravità dell’errore.
In questo caso non è stato commesso alcuno sbaglio, semmai con questa mostra si
vuole evidenziare la collaborazione tra due artisti i cui stili e poetiche
benché diversi rappresentano le due facce di una stessa medaglia. Le tonalità
del rosso e del blu accomunano le opere in mostra invitando lo spettatore a
seguire un percorso in cui perdersi tra gli arabeschi e le inquadrature che
compongono le tele di Elia Novecento e tra le forme geometriche e i segni
suprematisti delle carte di Crudi. Carta o tela, smalto o acrilico, sentimento
o politica, elementi apparentemente differenti sono qui sinonimo di dualità.
Una condizione che permette ai due artisti di esprimersi secondo il proprio
linguaggio artistico dando vita ad opere che, come le due punte di una stessa
matita, dopo essersi consumate, si incontrano al centro unite da uno stesso
obiettivo: la volontà di un dialogo con il proprio pubblico. E’ proprio in
questa direzione che volge anche il Collettivo 900, realtà artistica-culturale,
fondata dai due artisti, che da diversi anni ha come scopo un confronto sempre
aperto con la propria città e i suoi abitanti intervenendo sui muri come
fossero tele tramite l’affissione di posters. Nella mostra “Il blu e il rosso”
il nostro sguardo è libero di interpretare ciò che vediamo come, quando
passeggiando per le strade della nostra città, diventiamo veicolo di diffusione
di un messaggio che gli artisti ci vogliono comunicare.
Elia Novecento (Roma, 1989).
Artista romano si avvicina al mondo dei graffiti nel 2001 e nel 2004 si iscrive
al Liceo Artistico Statale Ripetta di Roma. Insieme a Leonardo Crudi fonda il
Collettivo 900 con l’intento di comunicare con la città attraverso poster lasciati
in balia del quotidiano e dell’interpretazione libera di chi li osserva.
Parallelamente ai graffiti e ai poster, produce tele di grande formato ispirate
al linguaggio dei popist romani degli anni Sessanta.
Leonardo Crudi (Roma,1988).
Autodidatta, scopre il mondo dei graffiti molto giovane. Questa sua prima
formazione di “strada” gli insegna a costruire immagini bidimensionali e ad
associare i colori, sviluppando un interesse per una rappresentazione in bilico
tra astrazione e figurazione. A partire dal 2012, si dedica alla produzione
delle sue prime opere su carta, ispirate, per gli elementi geometrici, al
lettering dei graffiti e, per la resa realistica delle figure, alle
inquadrature del cinema neorealista italiano. Nel 2015, si dedica allo studio
del cinema d’avanguardia sovietico e successivamente, si rivolge alle
avanguardie pittoriche e fotografiche del Suprematismo, Costruttivismo e
Futurismo russo. Lo attrae la possibilità di unire astrazione e figurazione in
un linguaggio capace di veicolare contenuti etici e politici.
Parione9 Gallery & Art Projects Roma - Salina (isole eolie)
Costo: Ingresso
GRATUITO con RICHIESTA ACCREDITO
Indirizzo: Largo di Torre Argentina 11 - Roma
info: cell. 3895067886 -
3389596573 - parione9@gmail.com
Siti di
riferimento: www.fondazionemarcobesso.it
- www.parione9.com
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PROSEGUONO...
“BIOGRAFIE”
di MARIA GAGLIARDI
A cura del Collettivo Summa
‘O VASCIO ROOM GALLERY
dall' 8 febbraio al 30 marzo, dopo l'inaugurazione ingresso su appuntamento
Come una poesia che dopo averla letta risuona già nella memoria con immediata familiarità le opere di Maria Gagliardi si sono subito imposte alla nostra attenzione. “Il noi dentro” era l’opera selezionata per la mostra/concorso Display 2.0 con una ricerca estremamente allineata con la mission del progetto O' Vascio - Room Gallery in equilibrio tra antichità e contemporaneità.
Per “Biografie” abbiamo chiesto un coinvolgimento maggiore alla Gagliardi con un opera site specific affidandole una fotografia di inizio novecento proveniente dall’imponente archivio del collezionista di fotografie e cimeli di Somma Vesuviana, Bruno Masulli. Quest’opera della Gagliardi si lega tenacemente alle altre opere in mostra dall’8 Febbraio al 30 Marzo 2019 in un susseguirsi di spunti suggestivi, memorie, intimi racconti di vissuti altri che sembrano diventare personali, familiari. “Biografie” è una serie di opere che si muove dal calore tipico della fotografia vernacolare ad una riflessione sull’identità dei soggetti ritratti con aspetti che suscitano anche un affascinante inquietudine quando l’artista interviene sui volti, tagliandoli, segnandoli. Si è continuamente in bilico tra una comoda zona di confort e un luogo dell’anima intangibile e misterioso che trova il suo racconto nel libro/installazione dove l’artista si è liberata delle immagini per lasciare posto alla composizione del segno fatto di parole scritte, strappi, carta ingiallita.
A proposito del suo intenso lavoro l’artista dice “La mia ricerca artistica approfondisce i temi del ricordo e della memoria, come spazio sacro di identità soggettiva e collettiva. In un mondo così fortemente globalizzato e tendente all’uniformità, l’espressione più intima del sé avviene, dunque, attraverso il ricordo, la memoria. Il collegamento con la propria storia, i propri affetti, la propria terra, i propri gusti e retaggi personali e condivisi, diventa, così, collegamento con se stessi.
Il ricordo delle cose passate è personalissimo e intimo. Non ha pretesa di essere oggettivo, non necessariamente gode di intrinseca coerenza, sovente è infedele. Eppure, esso crea la realtà e in esso si radica il concetto di identità. [….] I ricordi sono bellezza cristallizzata. Vagano nella dimensione del non tempo. Scrivono la nostra biografia. Costruiscono significati. Ci conducono al senso della nostra discesa.
Essi mutano col mutare della nostra prospettiva e, nel loro eterno ritornare -talvolta immutati e cristallizzati, talaltra con lievi variazioni di angolazioni e sfumature, talaltra ancora, riproponendosi in maniera del tutto inedita- possono giungere a guidarci in una riscrittura in chiave evolutiva della nostra storia e del senso stesso della nostra esistenza.”
Ricordi e memoria dunque attraverso manipolazioni ed elaborazioni poetiche di fotografie e oggetti di un passato da scoprire attraverso lo sguardo di questa interessante artista campana.
Teresa Capasso
Costo: Ingresso LIBERO
Fino al 30 Marzo 2019 su appuntamento al 3470115363
Indirizzo: via Botteghe, 15 Somma Ves. Na
Fino al 30 Marzo 2019 su appuntamento al 3470115363
Indirizzo: via Botteghe, 15 Somma Ves. Na
Face di riferimento: www.facebook.com/vascioroom/
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“DONNE. CORPO E IMMAGINE TRA SIMBOLO E RIVOLUZIONE”
Nella mostra la rappresentazione femminile attraverso la storia
L’evoluzione dell’immagine femminile, protagonista della creatività dalla fine dell’Ottocento alla contemporaneità
A cura di ARIANNA ANGELELLI, FEDERICA PIRANI, GLORIA RAIMONDI, DANIELA VASTA
Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
In collaborazione con Cineteca di Bologna; Istituto Luce-Cinecittà
In collaborazione con Cineteca di Bologna; Istituto Luce-Cinecittà
GALLERIA D’ARTE MODERNA DI ROMA - Roma
dal 24 gennaio al 13 Ottobre 2019, da martedì a domenica ore 10.00 - 18.30
Da oggetto da ammirare, in veste di angelo o di tentatrice, a soggetto misterioso che s’interroga sulla propria identità fino alla nuova immagine nata dalla contestazione degli anni sessanta: la mostra "DONNE. Corpo e immagine tra simbolo e rivoluzione" è una riflessione sulla figura femminile attraverso la visione di artisti che hanno rappresentato e celebrato le donne nelle diverse correnti artistiche e temperie culturali tra fine Ottocento, lungo tutto il Novecento e fino ai giorni nostri.
La mostra presenta circa 100 opere, tra dipinti, sculture, grafica, fotografia e video, di cui alcune mai esposte prima o non esposte da lungo tempo, provenienti dalle collezioni d’arte contemporanea capitoline, a documentazione di come l’universo femminile sia stato sempre oggetto prediletto dell’attenzione artistica. Per i possessori della MIC Card l’ingresso alla mostra è gratuito.
“Le donne devono essere nude per entrare nei musei?” – si domandava in maniera provocatoria lo slogan di uno dei più famosi collettivi di artiste femministe americane. L’interrogativo rifletteva su una verità incontrovertibile.
Per secoli l’immagine femminile è stata, infatti, protagonista della creatività: il nudo femminile come forma da studiare, modello di bellezza, di erotismo o di ludibrio, mentre la modella diventava, alternativamente, la musa ispiratrice, la fonte di ogni peccato, l’esempio di doti domestiche e di virginale maternità.
Tra la fine dell’Ottocento e i primi anni del XX secolo la rappresentazione della donna è incardinata in un ossimoro che ne mostra l’ambivalenza: da una parte immagine angelica, figura impalpabile ed eterea, puro spirito immateriale, dall’altra minaccia tentatrice, fonte di peccato e perdizione. Da Le Vergini savie e le vergini stolte di Giulio Aristide Sartorio, alle modelle discinte in pose provocanti dei pittori divisionisti (Camillo Innocenti, La Sultana) passando a L’angelo dei crisantemi di Angelo Carosi, la donna vive sospesa tra il suo essere allo stesso tempo ninfa gentile e crudele seduttrice, Musa e Sfinge, analogamente a quanto avveniva nella contemporanea letteratura simbolista e decadente di D’Annunzio e dei poeti d’oltralpe e nelle stupefacenti pellicole cinematografiche che facevano vivere sullo schermo le prime dive dell’epoca moderna.
I profondi cambiamenti sociali, politici che seguirono la fine della Grande Guerra con la messa in crisi dei valori tradizionali, determinarono anche la prima grande rottura di quell’immaginario consolidato.
Di pari passo all’emancipazione sociale delle donne – dai primi movimenti delle suffragette in Europa alla prepotente entrata nel mondo del lavoro a causa delle contingenze storiche - anche la raffigurazione dell’immagine femminile nelle arti visive risentì delle contraddizioni di una società che stava cambiando. Alla trasformazione delle dinamiche sociali si aggiunse l’impatto che su tutta la cultura occidentale del Novecento ebbero le teorie freudiane (L’interpretazione dei sogni è del 1900) che scardinarono per sempre l’immagine armonica della famiglia tradizionale, ora descritta come coacervo di pulsioni e conflitti.
Nella serie dei ritratti esposti al secondo piano della mostra spicca, tra gli altri, il volto di Elisa, la moglie di Giacomo Balla, ritratta mentre si volta per guardare qualcosa o qualcuno dietro di sé. Il valore iconico dell’immagine è racchiuso nello sguardo che muta lo stupore in seduzione e curiosità trasformando il ritratto della giovane donna da oggetto da ammirare a soggetto misterioso. Figure allo specchio si interrogano sulla propria identità, volti enigmatici restano ermetici allo sguardo, realistici nudi espressionisti si alternano a visioni di un’umanità felice in uno spazio senza tempo.
Il forte richiamo alla famiglia italica tradizionale propagandata dal Fascismo, insieme al decremento dell’occupazione femminile, al fine di sottolineare e riaffermare l’esclusivo ruolo della donna come madre, trovò riscontro in molte delle espressioni artistiche coeve. Eppure quel modello, fatto proprio da molta arte degli anni Trenta e Quaranta, viene spesso disatteso pur nella ripresa di un analogo soggetto in cui l’intimità delle mura domestiche diventa un luogo e un universo segnati da indecifrabili solitudini esistenziali (Antonietta Raphaël, Riflesso allo specchio; Luigi Trifoglio, Maternità; Mario Mafai, Donne che si spogliano; Baccio Maria Bacci , Vecchie carte).
Il voto delle donne nel 1946, conquista ottenuta anche grazie alla partecipazione femminile alla guerra di liberazione, rappresentò una svolta radicale nella storia italiana. Fu solo a partire dalla fine degli anni Sessanta, però, che le lotte per il raggiungimento della parità di diritti produssero, nelle donne, un profondo cambiamento nella percezione di sé, delle proprie possibilità e potenzialità nei più vari ambiti compreso quello dell’arte.
Contemporaneamente alla contestazione sociale dei modelli patriarcali, la consapevolezza di una nuova identità femminile fu al centro della ricerca di molte artiste (Tomaso Binga, Bacio indelebile; Giosetta Fioroni, L’altra ego) ed anche il ruolo predestinato di “madre”, passando dalla condizione di scelta obbligata, divenne il fulcro del dibattito sulle libertà della donna e sulla riappropriazione del proprio corpo (Sissi, Nidi).
Il percorso espositivo sarà accompagnato da videoinstallazioni, documenti fotografici e filmici tratti da opere cinematografiche e cinegiornali provenienti dalla Cineteca di Bologna e dall’Archivio dell’Istituto Luce-Cinecittà che ne hanno curato la realizzazione. In una sala della mostra sarà proiettato il film, prodotto dall’Istituto Luce, Bellissima (2004) di Giovanna Gagliardi che attraverso documenti storici dell'Archivio Luce, spezzoni di film, canzoni popolari e interviste racconta per immagini il cammino delle donne nel ventesimo secolo.
L’ultima sezione della mostra, dedicata alle dinamiche e le relazioni tra gli sviluppi dell’arte contemporanea, l’emancipazione femminile e le lotte femministe, presenta materiale documentario proveniente da ARCHIVIA – Archivi Biblioteche Centri Documentazione delle Donne - e testimonianze di performance e film d’artista di alcune protagoniste di quella stagione fondamentale provenienti da collezioni private, importanti Musei e istituzioni pubbliche (Museo di Roma in Trastevere; Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale; Galleria Civica d'Arte Moderna Torino; MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna; MART – Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto - Archivio Tullia Denza).
Fino alla fine di febbraio nelle sale della Galleria sarà presente anche un focus sull’opera di Fausto Pirandello grazie al prestito speciale del Museo del Novecento di Milano del dipinto Il remo e la pala (1933), esposto insieme ad altre opere della GAM Galleria d’Arte moderna dello stesso autore.
Organizzazione Zètema Progetto Cultura
Media partner Il Messaggero
Costo: Biglietto di ingresso alla Galleria d’Arte Moderna: 7,50 € intero e 6,50 € ridotto, per i non residenti; 6,5€ intero e di 5,50 € ridotto, per i residenti; gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente.
Per i possessori della MIC Card l’ingresso alla mostra è gratuito.
Informazioni: 060608 - www.galleriaartemodernaroma.it
Indirizzo: via Francesco Crispi, 24 - Roma
Sito di riferimento: www.galleriaartemoderna.it
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"ANDY WARHOL"
a cura di Matteo Bellenghi
LA VERA ESSENZA DI WARHOL IN MOSTRA AL VITTORIANO
Un’esposizione che con oltre 170 opere traccia la vita straordinaria di uno dei più acclamati artisti della storia
COMPLESSO DEL VITTORIANO ALA BRASINI - Roma
dal 3 ottobre al 5 maggio 2019, vari orari
PROROGATA al 5 MAGGIO
Il 3 ottobre apre i battenti a Roma, negli spazi del Complesso del Vittoriano - Ala Brasini, un’esposizione interamente dedicata al mito di Warhol, realizzata in occasione del novantesimo anniversario della sua nascita.
Sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano e con il patrocinio della Regione Lazio e di Roma Capitale - Assessorato alla Crescita culturale, la mostra Andy Warhol è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia in collaborazione con Eugenio Falcioni & Art Motors srl e curata da Matteo Bellenghi.
Una mostra che parte dalle origini artistiche della Pop Art: nel 1962 il genio di Pittsburgh inizia a usando la serigrafia crea la serie Campbell's Soup, minestre in scatola che Warhol prende dagli scaffali dei supermercati per consegnarli all’Olimpo dell’arte. Seguono le serie su Elvis, su Marilyn, sulla Coca-Cola.
L’esposizione, con le sue oltre 170 opere, vuole riassumere l’incredibile vita di un personaggio che ha cambiato per sempre i connotati non solo del mondo dell’arte ma anche della musica, del cinema e della moda, tracciando un percorso nuovo e originale che ha stravolto in maniera radicale qualunque definizione estetica precedente.
Andy Warhol, Marilyn, 1967. Serigrafia su carta, 91,4x91,4 cm. © The Andy Warhol Foundation for the Visual Arts Inc. by SIAE 2018 per A. Warhol
Costi: vedi sito
Indirizzo: San Pietro in Carcere - Roma
Sito di riferimento: www.ilvittoriano.com
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"POLLOCK e la Scuola di New York"
a cura di David Breslin e Carrie Springer con Luca Beatrice
COMPLESSO DEL VITTORIANO ALA BRASINI - Roma
dal 10 ottobre al 5 maggio 2019, vari orari
PROROGATA al 5 MAGGIO
L’Ala Brasini del Vittoriano accoglie uno dei nuclei più preziosi della collezione del Whitney Museum di New York: Jackson Pollock, Mark Rothko, Willem de , Franz Kline e molti altri rappresentati della Scuola di New York irrompono a Roma con tutta l’energia e quel carattere di rottura che fece di loro eterni e indimenticabili “Irascibili”.
Anticonformismo, introspezione psicologica e sperimentazione sono le tre linee guida che accompagnano lo spettatore della mostra POLLOCK e la Scuola di New York.
Attraverso circa 50 capolavori - tra cui il celebre Number 27, la grande tela di Pollock lunga oltre 3m resa iconica dal magistrale equilibrio fra le pennellate di nero e la fusione dei colori più chiari – colori vividi, armonia delle forme, soggetti e rappresentazioni astratte immergono gli osservatori in un contesto artistico magnifico: l’espressionismo astratto.
Sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, con il patrocinio della Regione Lazio e di Roma Capitale – Assessorato alla crescita culturale, la mostra POLLOCK e la Scuola di New York è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia in collaborazione con The Whitney Museum of America Art, New York e curata da David Breslin e Carrie Springer con Luca Beatrice.
Anticonformismo, introspezione psicologica e sperimentazione sono le tre linee guida che accompagnano lo spettatore della mostra POLLOCK e la Scuola di New York.
Attraverso circa 50 capolavori - tra cui il celebre Number 27, la grande tela di Pollock lunga oltre 3m resa iconica dal magistrale equilibrio fra le pennellate di nero e la fusione dei colori più chiari – colori vividi, armonia delle forme, soggetti e rappresentazioni astratte immergono gli osservatori in un contesto artistico magnifico: l’espressionismo astratto.
Sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, con il patrocinio della Regione Lazio e di Roma Capitale – Assessorato alla crescita culturale, la mostra POLLOCK e la Scuola di New York è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia in collaborazione con The Whitney Museum of America Art, New York e curata da David Breslin e Carrie Springer con Luca Beatrice.
Jackson Pollock, Number 27, 1950. Olio, smalto e pittura di alluminio su tela, 124,6x269,4 cm. © Jackson Pollock by SIAE 2018 © Whitney Museum of American Art
Costi: vedi sito
Indirizzo: San Pietro in Carcere - Roma
Sito di riferimento: www.ilvittoriano.com
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"DREAM. L'arte incontra i sogni"
a cura di Danilo Eccher
a cura di Danilo Eccher
CHIOSTRO DEL BRAMANTE - Roma
dal 29 settembre al 5 maggio 2019 , orario dal lun. al ven. 10.00 – 20.00_ sab. e dom. 10.00 – 21.00/La biglietteria mostre chiude una ora prima.
dal 29 settembre al 5 maggio 2019 , orario dal lun. al ven. 10.00 – 20.00_ sab. e dom. 10.00 – 21.00/La biglietteria mostre chiude una ora prima.
"Dream è la rappresentazione dell'idea di sogno, una dimensione altra che trascende la fisicità della percezione per accedere nei territori dell'emozione, dell'incanto, della poesia". Danilo Eccher
20 grandi protagonisti dell'arte contemporanea raccontano il loro sogno attraverso opere visionarie, accompagnando gli spettatori in un viaggio all'interno della perfetta architettura rinascimentale di Donato Bramante. Una mostra che parla di desideri, aspettative, paure esorcizzate, fantasie, in un percorso da visitare a occhi aperti oppure chiusi, dove a opere site specific si alternano lavori riletti e ripensati all'interno delle sale.
Gli artisti: Jaume Plensa, Anselm Kiefer, Mario Merz, Giovanni Anselmo, Christian Boltanski, Doris Salcedo, Henrik Håkansson, Wolfgang Laib, Claudio Costa, Kate MccGwire, Anish Kapoor, Tsuyoshi Tane, Ryoji Ikeda, Bill Viola, Alexandra Kehayoglou, Peter Kogler, Tatsuo Miyajima, Luigi Ontani, Ettore Spalletti, James Turrell.
Completa il progetto Le voci del sogno: per la prima volta al mondo le parole di uno scrittore, ispirate alle opere degli artisti protagonisti di Dream e interpretate da 14 attori italiani, accompagnano il pubblico in mostra attraverso una audioguida. 14 racconti inediti di Ivan Cotroneo diventano evocazione in un percorso straordinario, libero da confini didattici, capace di amplificare, di creare un altro sogno.
Gli attori: Valeria Solarino, Alessandro Preziosi, Cristiana Capotondi, Alessandro Roja, Valentina Cervi, Angela Baraldi, Brando Pacitto, Carolina Crescentini, Giulia Bevilacqua, Giuseppe Maggio, Isabella Ferrari, Marco Bocci, Matilda De Angelis, Matteo Giuggioli.
"Siamo orgogliosi de Le voci del sogno, un progetto inedito, orgogliosi della collaborazione con un autore di talento come Ivan Cotroneo, con un gruppo di attori tanto straordinari quanto generosi. Chiostro del Bramante conferma, con questo progetto sperimentale, l'attenzione nei confronti dei suoi tanti pubblici perché l'arte sia condivisa".
Natalia de Marco, DART - Chiostro del Bramante
Catalogo Skira con testi del curatore Danilo Eccher, Ivan Cotroneo e Federico Vercellone
Costo: visita il sito.
Informazioni: hastag ufficiale #enjoychiostro - +39 06 68809035 (Lunedì – Venerdì 10.00 / 17.00) numero attivo dal 4 settembre sino a fine mostra. - La Caffetteria Bistrot, il Bookshop e il Chiostro hanno ingresso libero indipendentemente dalle mostre
Indirizzo: Via Arco della Pace 5 - Roma
Sito di riferimento: www.chiostrodelbramante.it
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MUSICA
COTTON CLUB
LA PROGRAMMAZIONE
dal 5 al 10 Marzo 2019
Ogni giovedì - Bevo Solo Rock’n
Roll
Ogni venerdì - di scena Emanuele
Urso The King of Swing
martedì
5 marzo 2019
APPLE SING APPLE PLAY
MARTEDI GRASSO CON LA DANCE '70-'80
Bulli e pupe per un Martedì grasso
scoppiettante. Disco dance con gli Apple Sing Apple Play. Dopo il successo di
settembre al Village Celimontana tornano al Cotton Club con il loro repertorio
scoppiettante per una serata all'insegna del divertimento. Come sempre me-la
suono e me-la canto, per chi ha voglia di ballare e anche per chi non ne ha!
perché gli viene.
Ingresso 10 euro
Inizio
concerto ore 22.00
Line-up
Barbara
Begala, Voce
Giada
Manti, Voce
Alessandro
Rossi, Voce
Anna
Vinci, Voce
Sasà
Flauto, Voce e Chitarra
Luigi
Uccioli, Tastiere
Stefano
Scoarughi, Basso
Angelo
Capuzzimato, Batteria
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Giovedì 7 marzo 2019
BEVO SOLO ROCK'N ROLL PRESENTA
THE NEWTONES
Il nuovo appuntamento del giovedì : una serata
vintage e divertente all'insegna del Rock'n Roll. Diretta dalla frizzante Lalla
Hop, la serata ci riporterà negli anni 50 grazie ai nostri gruppi live così
coinvolgente da fare ballare i più timidi .
Il LIVE di giovedì 7 marzo è con THE NEWTONES
Nessuna band come i NewTones è capace di farvi
rivivere le atmosfere e le emozioni della migliore musica Americana degli anni
'50. Romanticissime ballad, scatenati rock and roll, questo trio vocale si
presenta in perfetto stile con il repertorio che propone. Le tre voci si
miscelano con gli strumenti: pianoforte (Clem Bernabei), contrabbasso (Damiano
Proietti), batteria (Fabrizio Poggi). Il repertorio prevede sia pezzi noti, che
vere e proprie chicche che gli ascoltatori saranno lieti di conoscere, nonchè
una serie di pezzi inediti, che sembrano uscire direttamente da un juke box
dell'epoca. Sulla scena da oltre 10 anni in varie formazioni, i NewTones sono
la sintesi di una grande passione per la musica anni '50 e per le
armonizzazioni vocali.
Imminente l'uscita del loro 45 giri in vinile
"Moonface", prodotto dalla Dreamerw Record di Milano.
Prezzo special del BEVO SOLO ROCK'N ROLL:
CONCERTO + COCKTAIL 10€
CONCERTO + COCKTAIL + TAPAS 12€
Inizio
concerto ore 22.00
LINE-UP
Clem
Bernabei, Voce/Piano
Damiano
Proietti, Basso - Voce
Fabrizio
Poggi, Batteria - Voce
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venerdì
8 marzo
EMANUELE URSO "THE KING OF SWING" SEPTET
DOPPIO CONCERTO
Emanuele Urso “The King of Swing” è il
protagonista e il mattatore delle notti swing di Roma . Tra l’omaggio a Benny
Goodman e Gene Krupa, Emanuele Urso è un fantastico batterista, un raffinato
clarinettista e un direttore d’orchestra eccellente, in grado di ricreare
perfettamente, in uno sforzo filologico non comune, le atmosfere della swing
era e delle dance hall degli anni 40. Gli arrangiamenti originali di Benny
Goodman, Glenn Miller e Fletcher Henderson sono studiati, e ristudiati e poi
riproposti in un concerto dal vivo che prima di essere un vero e proprio show
sembra aprire una porta spazio-temporale per rituffarci direttamente nel
periodo forse più brillante ed entusiasmante del ‘900.
ORE
21.30 AMAZING EARLY SHOW
ORE
00.30 THE LATE NIGHT SMOCKING SESSION in questa sessione consentito fumare dentro
al locale
ORE
21.30INGRESSO 10 €
ORE
00.30 INGRESSO 5 €
Line-up
Emanuele
Urso, Clarinetto/Batteria
Giovanni
Cicchirillo, Batteria
Lorenzo
Soriano, Tromba
Adriano
Urso, Piano
Stefano
Napoli, Contrabbasso
Stefano
Di Grigoli, Sax
Fabrizio
Guarino, Chitarra
---
sabato 9
marzo 2019
THE SCOOP JAZZ BAND
DALLE ORE 24 IL 2° CONCERTO CON LA DISCOVERY BAND
DOPPIO CONCERTO
SCOOP JAZZ BAND: Un gruppo di giornalisti e
musicisti uniti dalla passione del jazz e del blues, che propone un repertorio
misto di successi del repertorio standard jazz e classici blues e swing con
reinterpretazioni originali sia sul versante ritmico che su quello melodico. La
Scoop jazz band nasce nel 2010 per iniziativa di Dino Pesole alla chitarra,
editorialista del Sole24ore, Antonio Troise alle tastiere, editorialista di QN
e nel mondo della comunicazione, Romano Petruzzi al sax, consulente del lavoro,
e Stefano Sofi già giornalista del Messaggero. Al gruppo originario si uniscono
le voci di Donatella Cambuli e Massimo Leoni, giornalista di Skytg24. La sezione
ritmica si potenzia con l'ingresso di Antonello Mango al basso e Guido Cascone
alla batteria. Infine entrano nella band il sassofonista Sebastiano Forti e
alla tromba Stefano Abitante.
I numerosi concerti che hanno visto
protagonista in questi anni la Scoop Jazz Band in storici locali come il Cotton
Club e presso le sedi di rappresentanza della Commissione europea e del
Parlamento europeo, e in occasione di importanti eventi istituzionali, convegni
italiani e internazionali, sono state seguiti con crescente attenzione e
partecipazione da parte del pubblico. In particolare la Band si è esibita allo
Spazio Europa di via IV Novembre in più occasioni (tra questi gli eventi
organizzati dalla Rappresentanza per gli auguri natalizi nel 2013 e 2014, per
la Festa dell’Europa che ha visto esibirsi la band in piazza del Testaccio e in
piazza del Popolo).
Numerose le performance della Scoop Jazz Band
per iniziative culturali a Roma, nel Lazio, in Emilia Romagna e anche a Napoli
nell'ottobre del 2014 in occasione dell'Assemblea annuale delle Piccole e Medie
imprese organizzata dalla Commissione Ue. Poi i concerti del 4 e 5 marzo 2016
all'Istituto italiano di Cultura a Istanbul e presso il Palazzo di Venezia di
Istanbul. E le serate al Cotton Club dell'11 maggio, 31 ottobre 2016 e 25
aprile 2017, al Circolo Montecitorio e al Foyer del Teatro San Carlo di Napoli.
Infine la partecipazione alla giornata organizzata dal Movimento europeo e
dalla stessa Rappresentanza a Roma, all’Aula Magna della Sapienza il 24 marzo
2017 in occasione delle celebrazioni dei sessanta anni dalla firma dei Trattati
di Roma, il concerto organizzato dalla Camera dei Deputati il 19 giugno 2017
nella cornice del restaurato Chiostro di Vicolo Valdina, la serata organizzata
il 21 giugno 2017 al Complesso museale Montemartini, in occasione della Festa
europea della Musica.
DISCOVERY BAND: La Discovery band ci trasporta
nella meravigliosa Disco Music che ha fatto ballare e divertire milioni di
persone in tutto il mondo, da Earth Wind & Fire a Barry White fino al
grande Michael Jackson...preparatevi a ballare!
ORE
21.30 SCOOP JAZZ BAND - ingresso 10 €
ORE
24.00 DISCOVERY BAND -ingresso 5 €
in
questa sessione a partire da mezzanotte consentito fumare dentro al locale
THE SCOOP JAZZ BAND - LINE-UP
Stefano
Abitante, voce
Sebastiano
Forti, Sax - clarinetto
Dino
Pesole, chitarra
Antonio
Troise, tastiere
Romano
Petruzzi, sax
Stefano
Sofi, percussioni
Antonello
Mango, contrabbasso
Guido
Cascone, batteria
Donatella
Cambuli, voce
Massimo
Leoni, voce
DISCOVERY BAND - LINE UP
José
Grasso, voce
Claudio
Iemme, voce
Michelangelo
Marinelli, sax
Riccardo
Turchini, chitarra
Alessandro
Lippolis, tastiere
Giammarco
Turchini, basso
Guido
Cascone, batteria
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domenica
10 marzo 2019
AMERICA'S GOT RHYTHM
DA GERSHWIN A PORTER A BERLIN
Un meraviglioso concerto dedicato ad un
viaggio musicale inconsueto e raffinato, un medley evocativo, riletto con
unicità e abilità da questo gruppo di artisti poliedrici che presenteranno
alcuni dei grandi classici della canzone americana del Novecento, dagli anni
'30 agli '80. Un racconto musicale coinvolgente che raccoglie musica, canto e
coreografie, ripercorrendo epici brani dal repertorio di Gershwin, Porter,
Berlin e molti altri ancora.. interpretando e personalizzando con maestria ed
eleganza. Un serata da non perdere.
Inizio
concerto ore 22:00
Ingresso 10 euro
Line-up
Stefano
De Meo, piano
Pat
Starke, voce
Flaminia
Fegarotti, voce
Bianca
Alex Elton, voce
Indirizzo: via Bellinzona 2 - Roma
Info e
prenotazioni: info@cottonclubroma.it+390685352527 +393490709468
Sito di
riferimento: www.cottonclubroma.it
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