Di settimana in settimana vari suggerimenti tra teatro, musica, arte, cinema, danza, libri e tanti altri eventi selezionati accuratamente sulla base delle vostre importanti indicazioni.
Quest'anno i nostri suggerimenti raddoppiano non solo qui sul blog ma, per alcuni eventi, ci sono anche le KIROSOCIALNEWS lanci mirati sui nostri social. Seguite sempre gli hastag #kirosegnalazioni e #kirosocialnews e scoprirete tutte le novità per le vostre serate...
TEATRO
FORT APACHE CINEMA TEATRO
presenta
"FAMIGLIA"
di Valentina Esposito
con Alessandro Bernardini, Christian Cavorso, Chiara Cavalieri, Matteo Cateni,
Viola Centi, Alessandro Forcinelli, Gabriella Indolfi, Piero Piccinin,
Giancarlo Porcacchia, Fabio Rizzuto, Edoardo Timmi, Cristina Vagnoli
e con Marcello Fonte Palma d’Oro al Festival di Cannes 2018 e vincitore European Film Awards, come Miglior Attore Protagonista per il film Dogman
Costumi Mari Caselli | Scenografia Valentina Esposito | Luci Alessio Pascale | Musiche Luca Novelli
Costumi Mari Caselli | Scenografia Valentina Esposito | Luci Alessio Pascale | Musiche Luca Novelli
Fonico Maurizio Capitini | Assistente di Scena Simona Prundeanu | Foto di Scena Jo Fenz
Organizzazione Giorgia Pellegrini, Fabiana Reale, Martina Storani, Sofia Tremontini
TEATRO LO SPAZIO - Roma
dal 30 maggio al 2 giugno, ore 20.30
“Siamo troppo vicini, ma non vicini abbastanza”

Non sono pochi gli obiettivi raggiunti fino ad oggi e le collaborazioni tra gli attori di FACT e importanti registi contemporanei, come Francesca Comencini, Claudio Caligari, Stefano Sollima, Sidney Sibilia, Daniele Luchetti, Valerio Mastandrea, Marco Ponti e Matteo Garrone che trova nel volto di Marcello Fonte quello del suo Dogman, che sbanca il Festival di Cannes 2018 aggiudicandosi la Palma D'Oro e vince come Miglior Attore agli oscar europei, gli European Film Awards.
Insieme a Fonte, sono tanti gli attori (ex detenuti e non) che danno vita all'esperienza di FACT: Alessandro Bernardini, Christian Cavorso, Chiara Cavalieri, Matteo Cateni, Viola Centi, Alessandro Forcinelli, Gabriella Indolfi, Piero Piccinin, Giancarlo Porcacchia, Fabio Rizzuto, Edoardo Timmi e Cristina Vagnoli, tutti interpreti sul palcoscenico del Teatro Lo Spazio di uno spettacolo che prova a scandagliare l’anima di uomini che nei lunghi anni di reclusione hanno sofferto per gli affetti lontani, per i figli distanti, per gli amori perduti, e si trovano ora a tentare una ricostruzione emotiva di un rapporto difficile fatto di rivendicazioni e ribellioni. Nella pièce della Esposito, il matrimonio dell’ultima e unica figlia femmina di una numerosa famiglia tutta al maschile, diventa pretesto per riunire tre generazioni di persone legate da antichi dolori e irrisolte incomprensioni, per rimettere sullo stesso tavolo i padri dei padri e i figli dei figli, e consumare una vicenda d’amore e d’odio, sospesa tra passato e presente, sogno e realtà.
Costo:
Vedi sito + 3€ tessera semmestrale

Informazioni: 06.77076486 – 06.77204149 - info@teatrolospazio.it
Indirizzo: via Locri 44, Roma
Sito di riferimento: www.teatrolospazio.it
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"UNA COPPIA QUASI PERFETTA"
Con ROCCO CIARMOLI & LAURA DE MARCHI
CENTRO CULTURALE ARTEMIA - Roma
30 magigo 2019 , ore 21.00
Dopo il grande successo e a grande richiesta del pubblico, torna al Centro Culturale Artemia il meglio di due “GIGANTI” della comicità!
Uno spettacolo comico che vede come protagonisti una fantastica coppia di attori comici: Rocco Ciarmoli e Laura De Marchi.
Lo spettacolo parte da una domanda: “esiste la coppia perfetta?”
O meglio, oggi la domanda dovrebbe essere: “esiste ancora il concetto di coppia?”.
Tra divorzi facili, siti d’incontri, social media, social network, chat, ex, trombamici e amanti occasionali la coppia è sempre più minacciata.
Laura De Marchi e Rocco Ciarmoli, tra monologhi, scenette, gags e litigi “da copione” o reali, ci faranno trascorrere un’ora e mezza di riflessioni e risate, scoprendosi, per la prima volta insieme come duo comico, “Una coppia quasi perfetta”.
Direzione artistica Centro Culturale Artemia: Maria Paola Canepa
Media Partner Centro Culturale Artemia: KIROLANDIA
Media Partner Centro Culturale Artemia: KIROLANDIA
Costo:
Biglietto Intero: 10 €- Ridotto: 8 € - Tessera nuovi soci 3 €.

Kiroconvenzione: INGRESSO RIDOTTO su prenotazione per tutti i Kiri iscitti alla pagina facebook di Kirolandia - Media partner del Teatro 
Informazioni e prenotazioni: 334 1598407 anche sms - si prega di arrivare 15 minuti in anticipo

Informazioni e prenotazioni: 334 1598407 anche sms - si prega di arrivare 15 minuti in anticipo
Indirizzo: Via Amilcare Cucchini, 38 - Roma
Sito di riferimento centro: www.centroculturaleartemia.it
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"PANE, LATTE E LACRIME"
di Veronica Liberale
regia di Cristiana Vaccaro
con: Franco Barbero, Camilla Bianchini, Antonia di Francesco,Veronica Liberale, Francesca Pausilli, Giada
Prandi, Andrea Venditti.
Produzione Sorrisi d’Autore
TEATRO DE' SERVI - Roma
dal 17 maggio al 2 giugno 2019, I settimana Venerdì ore 21 Sabato ore 17.30 e 21 Domenica ore 17.30 - II e III settimana da Martedì a Venerdì ore 21 Sabato ore 17.30 e 21 Domenica ore 17.30

Toccando tematiche importanti quali la condizione della donna negli anni di guerra, la maternità e la sopravvivenza, Pane, latte e lacrime riesce a dipingere un vero e proprio affresco della vita dei quartieri popolari romani negli anni quaranta e della società italiana durante il fascismo e la guerra. Amore, amicizia, ironia, incoscienza, saggezza in un periodo in cui i rioni romani rappresentavano una grande famiglia, ma soprattutto una storia di donne: eroine che escono dalle mura domestiche, dove la società le aveva relegate, per affrontare il mondo.
Un tributo sincero e sentito a tutti i caduti delle guerre e alla nostra memoria storica.
La storia.
Piazzale del Verano, Alvise Trevisan, un distinto signore del nord, da tutto il quartiere chiamato con il rispettoso appellativo di “dottore” per i suoi modi eleganti, il suo garbo e la sua cultura, aspetta davanti al suo banco preferito di fiori l’arrivo delle sue proprietarie. Ed è questa piazza dove “le urla dei fiorai s’incontrano a mezz’aria col silenzio dei morti del Verano”, lo scenario dove si svolge la commedia umana e dove incontriamo i suoi protagonisti. Insieme ad Alvise conosciamo Umberto, custode del cimitero e dei segreti più reconditi del quartiere, emblema pittoresco di un’umanità pigra e indolente e quintessenza della romanità; la sora Assunta, fioraia pungente, sarcastica e disillusa e Angeletta, la pazza del quartiere, grottesca, tragica e poetica, in grado di dire e fare cose straordinarie. Troviamo poi Iole, madre di sette figlie, con il marito antifascista in carcere, costretta a diventare capo-famiglia e a gestire questioni e decisioni importanti, stretta tra una cognata vedova, apparentemente superficiale e vanitosa-Franca- e una figlia ribelle e determinata- Firmina.
L’arrivo di una lettera dal carcere indirizzata a Iole, darà l’avvio ad una serie di avvenimenti che porteranno i protagonisti a vivere i giorni prima del bombardamento, rimettendo in discussione la loro vita, le loro scelte, i loro ideali.
Costo: Biglietti platea intero 24 € - ridotto platea 21 € - galleria intero 21 € - ridotto galleiria 18
Informazioni: 06 6795130 - info@teatroservi.it - whatsapp 3357834146
Indirizzo: via del Mortaro (ang. Via del Tritone), 22 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatroservi.it
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ARTE
PROSEGUONO...
Un' ospite d'onore al Museo di Roma:
in esposizione
IL CARRO D’ORO
di JOHANN PAUL SCHOR
proveniente dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze
MUSEO DI ROMA a Palazzo Braschi - Roma
dal 14 maggio al 14 luglio - dal martedì alla domenica ore 10.00-19.00
Dal 14 maggio al 14 luglio 2019 il Museo di Roma ospita la prestigiosa opera
per un atto di reciproca generosità e in seguito al prestito del
Carosello nel cortile di palazzo Barberini di Filippo Gagliardi e Filippo Lauri
Un’occasione speciale per i visitatori del Museo di Roma a Palazzo Braschi i cittadini romani e turisti potranno ammirare un prestigioso dipinto proveniente dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze, eccezionalmente esposto nella prima sala del percorso museale. Si tratta de Il carro d’oro di Johann Paul Schor (1615-1674), la celebre raffigurazione dei festeggiamenti che si tenevano per il Carnevale romano in epoca barocca.
L’artista tedesco, originario del Tirolo, giunse a Roma alla fine degli anni Trenta del Seicento, ottenendo da subito commissioni prestigiose da parte di grandi famiglie come i Chigi, i Colonna e i Borghese, conquistandosi anche la fiducia di Gian Lorenzo Bernini, con il quale collaborò alla realizzazione di scenografici “apparati effimeri” in occasioni di molte feste e celebrazioni.
L’iniziativa è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, in collaborazione con le Gallerie degli Uffizi di Firenze.
L’opera degli Uffizi, acquistata nel 2018, è dunque ora esposta al Museo di Roma come atto di reciproca generosità che fa seguito al prestito, accordato in via straordinaria, dell’emblematico e celeberrimo quadro Carosello nel cortile di palazzo Barberini di Filippo Gagliardi e Filippo Lauri, incluso stabilmente nel percorso espositivo del museo romano e concesso alla mostra fiorentina Il carro d’oro di Johann Paul Schor. L’effimero splendore dei carnevali barocchi, appena conclusasi.
Si presentano così al pubblico, separate da una sola sala espositiva e quindi idealmente affiancate, due opere conservate nelle rispettive raccolte: quella del Museo di Roma, che raffigura la celebre Giostra dei Caroselli svoltasi durante il Carnevale del 1656, la notte del 28 febbraio, nel cortile di palazzo Barberini, in onore della regina Cristina di Svezia da poco convertitasi al cattolicesimo, e quella delle Gallerie degli Uffizi, che documenta invece il Carnevale del 1664, quando un sontuoso corteo ispirato al mito delle Esperidi sfilò nel centro di Roma per concludersi davanti al palazzo del principe Giovan Battista Borghese, promotore della straordinaria mascherata.
Costo: vedi sito
Indirizzo: piazza Navona, 2; piazza San Pantaleo, 10 - Roma
Informazioni: 060608 (tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00)
Siti di riferimento: www.museodiroma.it; www.museiincomuneroma.it
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"VOLTI DI ROMA ALLA CENTRALE MONTEMARTINI.
FOTOGRAFIE DI LUIGI SPINI"
A cura di Claudio Parisi Presicce e Luigi Spina
CENTRALE MONTEMARTINI - Roma
dal 18 aprile al 22 settembre 2019, orario martedì-domenica 9.00-19.00 (24 e 31 dicembre 9.00-14.00)

L’esposizione, a ingresso gratuito per i possessori della MIC, è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, e curata da Claudio Parisi Presicce e Luigi Spina, con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura.
La mostra nasce dall’incontro tra la Sovrintendenza Capitolina, impegnata da molti anni in una sempre più ampia e ricca documentazione del proprio patrimonio, e il progetto di ricerca sulla ritrattistica antica ai Musei Capitolini, Centrale Montemartini elaborato dal fotografo Luigi Spina tra il 2018 e gli inizi del 2019.
Volti di Roma propone una selezione di 60 fotografie in bianco e nero, (formato 50 x 60 cm), che il fotografo Luigi Spina ha realizzato con banco ottico – tecnica già utilizzata dall’autore con risultati di alto livello – e ha poi personalmente stampato a mano.
Le immagini fotografiche ritraggono 37 volti antichi in marmo o travertino, significativi esempi delle collezioni capitoline ai Musei Capitolini, Centrale Montemartini, alcuni oggetto di più scatti e tutti scelti dall’autore per le loro potenzialità espressive. Si tratta di ritratti di epoca repubblicana e imperiale, che raffigurano personaggi la cui identità è nota, ma anche volti di sconosciuti, oltre ad alcune teste ideali, copie romane da originali greci.
Ponendosi per lunghe silenziose giornate davanti ai volti antichi, Luigi Spina li ha svelati, li ha profondamente compresi attraverso il mezzo che gli è più congeniale.
La fine ricerca fotografica di Luigi Spina ha portato alla realizzazione di immagini che, cogliendo vari e originali aspetti dei volti scolpiti, suggeriscono particolari e dettagli non sempre facilmente individuabili a una prima osservazione. I visitatori sono così invitati a intraprendere un nuovo originale percorso di visita, un vero e proprio viaggio che è vera scoperta della contemporaneità espressa dai tratti fisiognomici delle antiche sculture, proposte in tutta la loro vibrante umanità ed espressività.
L’allestimento prevede la distribuzione diffusa delle foto in tutte le sale del museo, collocate in prossimità dei soggetti che ritraggono, in modo che il visitatore possa apprezzare al meglio le suggestioni espresse dalle fotografie. Attraverso la personale sensibilità e interpretazione artistica di Luigi Spina può così tornare a osservare con uno sguardo diverso le opere esposte, diventando egli stesso protagonista del dialogo visivo tra i due diversi linguaggi artistici.
Il fotografo Luigi Spina, apprezzato fotografo d’arte, ha pubblicato importanti libri fotografici in cui esprime in maniera mirabile la sua visione della bellezza con la tecnica del bianco e nero a lui congeniale. Un esempio assai significativo del suo modo di intendere la fotografia di opere d’arte è il libro Diario Mitico, che raccoglie foto delle opere della Collezione Farnese nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli, e che è stato insignito nel 2018 della medaglia di bronzo per “design e concetto esemplari” nella categoria libri fotografici dell’International Creative Media Award for Books (ICMA).
Media partner: Il Messaggero
Costo:
Intero 9 € - Ridotto 8 € Per i cittadini residenti nel territorio di Roma Capitale (mediante esibizione di valido documento che attesti la residenza): Intero 8 € - Ridotto 7 €

Informazioni: Tel. 060608 tutti i giorni ore 9.00-19.00 info.centralemontemartini@comune.roma.it
Indirizzo: via ostiense 106 - Roma
Sito di riferimento: freedom-manifesto.it
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“VUOI GIOCARE CON ME?”
OPERE DEL MAESTRO ENRICO BENAGLIA
Direzione artistica di Francesco Zero - cura di Serena Borghesani
CASINA DI RAFFAELLO IN VILLA BORGHESE - Roma
dal 13 aprile al 2 giugno 2019, orari vari
dell’iconografia legata al mondo del fantastico, la cifra stilistica della sua arte
La Casina di Raffaello in Villa Borghese, lo Spazio Arte e Creatività dell’Assessorato alla Persona, Scuola e Comunità Solidale, gestita in collaborazione con Zètema Progetto Cultura .
Oli, collages e sculture in bronzo realizzati dal noto artista romano che ha fatto dell’iconografia legata al mondo del fantastico, la cifra stilistica della sua arte.
L’esposizione che vede la Direzione artistica di Francesco Zero e la cura di Serena Borghesani, è organizzata in collaborazione con il Museo Demoantropologico del Giocattolo di Zagarolo, che per l’occasione esporrà alcuni giocattoli della sua preziosa collezione.
La mostra si plasma nelle sale della Casina di Raffaello tra oli, collages e sculture in bronzo dal sapore accattivante per grandi e piccini, senza preferenza di sorta, perché ancora una volta Benaglia racconta per tutti la storia e la cultura dell’uomo nel mondo.
Le più influenti sedi private e le più note Istituzioni pubbliche hanno ospitato e riconosciuto la poetica e il messaggio universale del Maestro Benaglia, al di là di qualunque moda o corrente commerciale del momento. L’arte per l’arte guida da sempre Benaglia che parla di ambienti inattesi, capaci di correggere ogni contesto difficile a favore della libera scelta.
Disperdere il senso di angoscia è la missione del suo lavoro che affronta ogni timore liberando l’uomo dalla schiavitù del pensiero che a volte sembra già scritto.
Una storia fantastica, fatta di particolari e di rivelazioni viene raccontata dal Maestro attraverso i suoi personaggi e le immagini giocose; messaggi colmi di ispirazioni oniriche, di giardini colorati, di angeli, di bolle di sapone, di giocattoli colorati, di bimbi che si rincorrono felici e di grandi che restano a bocca aperta davanti a quei ricordi personali e tanto intimi.
Durante il periodo espositivo verranno organizzati incontri con l’artista nei giorni 4-5, 11-12, 18-19 maggio e 1-2 giugno. Durata: circa 45 minuti
Partecipanti: max 25 persone ad incontro (non occorre prenotazione)
Costo: Pubblico adulto -
Ingresso mostra: GRATUITO - Incontri con l’artista: GRATUITI

Attività didattiche per le scuole e bambini accompagnati dalle famiglie
Biglietto mostra + laboratorio: Intero 7 euro; ridotto 5 euro per tutte le convenzioni - Prenotazione obbligatoria

Indirizzo: via della Casina di Raffaello (Piazza di Siena – Villa Borghese) - Roma
Info e prenotazione: Tel. 060608
Sito di riferimento: www.casinadiraffaello.it
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La grande mostra
“CLAUDIO IMPERATORE. MESSALINA, AGRIPPINA E LE OMBRE DI UNA DINASTIA”
Un’esposizione con opere di straordinario interesse storico e archeologico che porterà i visitatori alla scoperta della vita e del regno di uno dei più controversi imperatori romani
MUSEO DELL’ARA PACIS - Roma
dal 6 aprile al 27 ottobre - Tutti i giorni ore 9.30 – 19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima). Chiuso 1 maggio

La mostra guiderà i visitatori alla scoperta della vita e il regno del discusso imperatore romano, dalla nascita a Lione nel 10 a.C. fino alla morte a Roma nel 54 d.C., mettendone in luce la personalità, l’operato politico e amministrativo, il legame con la figura di Augusto e con il celebre fratello Germanico, il tragico rapporto con le mogli Messalina e Agrippina, sullo sfondo della corte imperiale romana e delle controverse vicende della dinastia giulio-claudia.
L'esistenza di Claudio è segnata da un destino singolare, che lo pone di fronte ad avvenimenti eccezionali, fatti di sangue, intrighi di corte, scelte politiche ardite.
Primo imperatore a nascere fuori dal territorio italico, a Lugdunum, odierna Lione, il 1 agosto del 10 a.C., era un candidato improbabile al comando dell’impero. Augusto, che dubitava delle sue attitudini politiche, gli avrebbe preferito di gran lunga il fratello Germanico, che tuttavia morì prematuramente in circostanze sospette. Come successore, il popolo e l'esercito avevano poi scelto Caligola, che di Germanico era il figlio, erede della fama del padre. Ma l'assassinio di Caligola, accoltellato nel suo stesso palazzo, metteva necessariamente Claudio al centro della crisi politica successiva. Tiberio Claudio Cesare Augusto Germanico diventava così, alla notevole età di cinquant'anni, il primo imperatore acclamato, dopo una lunga trattativa politico-economica, da un corpo militare, i pretoriani.
Anche i rapporti di Claudio con le sue quattro mogli sono segnati da congiure e vicende tragiche. La sua terza moglie, Messalina, più giovane di Claudio di 35 anni, rimane nota per i suoi molti vizi, veri o presunti, sebbene fosse la madre di Britannico, il primo erede maschio della dinastia giulio-claudia nato ad un imperatore regnante. Uccisa Messalina, con il consenso di Claudio, anche il destino di Britannico fu segnato: non conseguì mai il potere, vittima adolescente del fratellastro Nerone.
L'ultimo matrimonio di Claudio, quello con sua nipote Agrippina, gli sarà fatale. Agrippina, figlia di Germanico e sorella di Caligola, viene considerata l'artefice della sua morte, forse per avvelenamento. Alla morte di Claudio seguì la sua divinizzazione, la realizzazione di un tempio a lui dedicato sul Celio e la successione nell’impero del figlio di Agrippina, Nerone.
Il percorso espositivo al Museo dell’Ara Pacis, supportato dal lavoro aggiornato di storici e archeologi, traccia un’immagine di Claudio un po’ diversa da quella cupa e poco lusinghiera trasmessa dagli autori antichi. Ne emerge la figura rivisitata di un imperatore capace di prendersi cura del suo popolo, di promuovere utili riforme economiche e grandi lavori pubblici, contribuendo con la sua legislazione allo sviluppo amministrativo dell'Impero.
Il racconto della vita e delle opere di Claudio, reso attraverso un allestimento originale fatto di immagini e suggestioni visive e sonore, costituisce la caratteristica saliente del percorso espositivo e i personaggi della narrazione - presentati attraverso opere d’arte di assoluto valore - saranno anche protagonisti di istallazioni che contribuiranno a rendere coinvolgente l’esperienza di visita.
In mostra alcune opere di straordinario interesse storico e archeologico: dalla Tabula Claudiana, su cui è impresso il famoso discorso tenuto da Claudio in Senato nel 48 d.C. sull’apertura ai notabili galli del consesso senatorio, al prezioso cameo con ritratto di Claudio Imperatore dal Kunsthistorisches Museum, fino al piccolo ma suggestivo ritratto in bronzo dorato di Agrippina Minore, proveniente da Alba Fucens e concesso in prestito dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Abruzzo, che testimonia l’interesse di Claudio per il territorio dell’allora Regio IV, dove realizzò l’impresa del Fucino. Una delle novità della mostra è l’esposizione, per la prima volta, del ritratto di Germanico della Fondazione Sorgente Group, opera importante che celebra il giovane e amato principe colpito da un destino avverso.
La mostra allestita al Museo dell’Ara Pacis vanta importanti prestiti internazionali (Musée du Louvre, Lugdunum Musée et Théâtres Romains, Musée des Beaux-Arts di Lione, Musei Vaticani, Ecole nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi, Kunsthistorisches Museum di Vienna, The British Museum, Colchester & Ipswich Museums) e nazionali (Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Gallerie degli Uffizi di Firenze, Museo Nazionale Romano, Museo Archeologico e d’Arte della Maremma, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Abruzzo, Museo civico archeologico ‘Antonio di Nino’, Fondazione Sorgente Group e Galleria Vincent) avvalendosi al contempo di opere provenienti dal Sistema Musei Civici (Musei Capitolini, Centrale Montemartini, Antiquarium Celio, Museo della Civiltà Romana, Museo di Roma) in qualche caso restaurate o riesposte per l’occasione.
Promossa da Organizzazione Roma Capitale - Assessorato alla Crescita culturale, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Ville de Lyon
Ideazione Musée des Beaux Arts de Lyon
In collaborazione con Lugdunum - Musée et Théâtres Romains – Lyon
Organizzazione Zètema Progetto Cultura
A cura di Per la sede francese, Geneviève Galliano e François Chausson
Per la sede romana, Claudio Parisi Presicce, Orietta Rossini e Lucia Spagnuolo
Catalogo L’Erma di Bretschneider
Sponsor Sistema Musei In Comune
Media Partner Il Messaggero
Costi:
Biglietto solo mostra: 11€ intero; 9€ ridotto + prevendita € 1 Gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente

Informazioni: 060608
Indirizzo: Lungotevere in Augusta - Roma
Sito: www.arapacis.it
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"RIQUADRI"
di ELIA NOVECENTO
IURIS HUB - Roma
IurisArt, in collaborazione con Parione9, mette in mostra una selezione di lavori di Elia Novecento appartenenti alla serie Riquadri.
Le sei tele, esposte presso gli uffici di Iuris Hub, rimandano alle nostre soglie spaziali quotidiane: le finestre, le porte e i finestrini di treni e bus da cui osserviamo la realtà che ci circonda, guardando gli altri e contemplando noi stessi. È in queste opere che l'artista romano si sofferma a guardare dall'esterno l'interno reale degli spazi urbani, riproducendoli sino a farceli rivivere, tanto da trasformare in specchi di visioni e pensieri interiori le immagini del suo vissuto quotidiano. Si tratta, dunque, di un viaggio immaginario si verifica quando il nostro sguardo si posa sull’esterno. Un viaggio nel quale si sfiorano temi cari a Iuris Hub, come il diritto alla privacy e, nel contempo, si vive un’introspezione inconsapevole. Elia Novecento, spettatore ed artefice di tali rappresentazioni, apre le finestre sul suo stato d’animo, invitando il visitatore ad affacciarsi sui propri sentimenti senza mai perdere la raffigurazione di se stesso.
ELIA NOVECENTO Artista romano (classe 1989), si avvicina al mondo dei graffiti nel 2001 e nel 2004 si iscrive al Liceo Artistico Statale di Via Ripetta a Roma. Insieme a Leonardo Crudi fonda il Collettivo Novecento con l’intento di comunicare con la città attraverso poster lasciati in balia del quotidiano e dell’interpretazione libera di chi li osserva. Parallelamente ai graffiti e ai poster, produce tele di grande formato ispirate al linguaggio dei popist romani degli anni Sessanta. IURISART IurisArt è un progetto ideato e diretto da Alfredo Valeri per Iuris Hub, seguendo la prassi consolidata della “contaminazione artistica” di luoghi non convenzionali, che genera connessioni fra mondi apparentemente distanti fra loro, come il Diritto e l’Arte. Opere di giovani artisti, che lavorano con diverse tecniche, linguaggi e forme espressive, vengono poste in mostra secondo una programmazione che ne valorizzi il potenziale espressivo in armonia con l’attività professionale svolta negli spazi interessati dagli allestimenti. I progetti espositivi di IurisArt lanciano messaggi riconducibili ai temi e agli ambiti di azione di Iuris Hub. L’obiettivo è duplice: da un lato esplorare, attraverso l’Arte, percorsi inediti di lettura e interpretazione della realtà, generando nuove visioni e opportunità di conoscenza. Dall’altro, rendere l’ambiente in cui si svolge la consulenza legale anche luogo di promozione artistica e sperimentazione creativa.
Prezzo:
Ingresso GRATUITO

Indirizzo: via Domenico Cimarosa, 13 - Roma
Informazioni: per IurisArt, Alfredo Valeri: a.valeri@iurishub.it – per P9, Marta Bandini ed Elettra Bottazzi: parione9@gmail.com
Facebook di riferimento: www.facebook.com/parione9
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Ai Mercati di Traiano l’antica civiltà cinese incontra la millenaria storia di Roma in
“MORTALI IMMORTALI, TESORI DEL SICHUAN NELL’ANTICA CINA”
MERCATI DI TRAIANO MUSEO DEI FORI IMPERIALI - Roma
dal 26 marzo al 18 ottobre 2019 . Orario: tutti i giorni 9.30 - 19.30_ 24 e 31 dicembre ore 9.30-14.00 - Giorni di chiusura: 1 Gennaio, 1 Maggio, 25 dicembre
In mostra le origini, la cultura e i riti del popolo Shu con una ricca collezione di reperti archeologici provenienti dai più importanti musei cinesi della Provincia del Sichuan

La grande mostra dedicata all’antica civiltà del Sichuan, a ingresso gratuito per i possessori della MIC, è promossa daRoma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e dall’Ufficio del Patrimonio Culturale della Provincia del Sichuan, ha il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia, è curata da Wang Fang, archeologa e vice direttrice del Museo di Jinsha, e organizzata da ChinaMuseum International con il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura. L’allestimento dell’esposizione è curato dagli architetti Gaetano di Gesu e Susanna Ferrini di “n!studio Asia”.
Un percorso straordinario nella vita sociale e nel mondo spirituale dell’antico popolo Shu, che proprio su questa terra nel sud-ovest della Cina ha creato una civiltà unica. Saranno esposte eccezionali opere in bronzo, oro, giada e terracotta – databili dall’età del bronzo (II millennio a.C.) fino all’epoca Han (II secolo d.C.) – rinvenute nei siti di Sanxingdui e Jinsha (solo per citarne alcuni) e provenienti da importanti istituzioni cinesi come il Museo di Sanxingdui, il Museo del Sito Archeologico di Jinsha, il Museo del Sichuan, il Museo di Chengdu, l’Istituto di ricerca di reperti e archeologia di Chengdu, il Museo di Mianyang, il Museo Etnico Qiang della Contea di Mao.
Come le origini di Roma sono state legate al Tevere, così la nascita del popolo di Shu è stata segnata dallo scorrere dello Yangtze, il Fiume Azzurro. Il Fiume Azzurro costituisce il filo conduttore della mostra ed è significativamente tracciato sull’installazione dorata ispirata a un dragone cinese che invaderà lo spazio centrale della Grande Aula, accogliendo i visitatori. Questo e altri effetti scenografici potenziati dal contesto monumentale dei Mercati di Traiano esalteranno gli straordinari reperti, che per la prima volta sono presentati in un’esposizione così estesa in Europa, ora a Roma dopo la tappa di Napoli.
Il percorso della mostra guiderà il visitatore alla scoperta dell’antica civiltà del Sichuan attraverso opere di inestimabile valore accompagnate da ricostruzioni digitali, foto, video e diversi strumenti interattivi utili alla conoscenza del processo di rinvenimento e alla delineazione dello sviluppo temporale di questa antica civiltà cinese. Circondato da statue e vasi rituali, da statuette in terracotta ed enigmatiche maschere di bronzo, il pubblico imparerà a conoscere i tratti distintivi del popolo Shu, andrà alla scoperta della sua genesi e dell’evoluzione degli elementi religiosi e sociali, senza tralasciare la sua naturale predisposizione alla creatività, all’eleganza e alla bellezza riscontrabile negli elementi decorativi in oro, nelle opere in giada o nei reperti unici come il cavallo di Mianyang e il sole di Jinsha.
Davanti alla varietà di oggetti di uso comune, ai raffinati recipienti in legno laccato, ai particolari ritratti su mattone, si avrà la possibilità di percepire l’elevata qualità raggiunta dalla produzione artigianale durante la dinastia Han nonché comprendere la visione del popolo Shu riguardo ai temi della vita e della morte. Un atteggiamento romantico e ottimista di una popolazione non solo ricca ma anche profondamente pacifica.
Il progetto espositivo sarà articolato in due sezioni con altrettante tematiche racchiuse in una suggestiva visione d’insieme. La prima, dedicata alla Cultura religiosa dello stato di Shu, si concentrerà sul mondo spirituale raccontando i riti di un popolo dedito al culto del Sole attraverso le maschere di bronzo provenienti dagli scavi del sito di Sanxingdui. La seconda sezione, invece, tratterà La vita quotidiana del popolo Shu, ricostruendo le trame commerciali sviluppate nell’area del Sichuan attraverso bassorilievi su mattone della dinastia Han, figure umane e figurine di animali in ceramica.
Alle 130 opere esposte a Napoli, Roma vede eccezionalmente aggiunti 15 nuovi prestiti, tra i quali spiccano le due maschere e una testa di bronzo di Sanxingdui, ognuna fortemente caratterizzata. In particolare, una si differenzia da tutte le maschere finora rinvenute nel sito per la resa del viso più delicata e per il velato sorriso, elementi che hanno fatto pensare agli studiosi che rappresenti una divinità dell’antica cultura Shu.
In occasione della mostra Mortali Immortali, tesori del Sichuan nell'antica Cina la casa editrice Gangemi Editore International produrrà un catalogo di accompagnamento che fornirà un utile supporto di approfondimento per conoscere nel dettaglio i temi, le opere e la storia dell’antica civiltà cinese.
Ricordiamo che la MIC card può essere acquistata da chi risiede o studia a Roma e consente, pagando solo 5 euro, l’ingresso illimitato per 12 mesi nei Musei Civici e nei siti archeologici e artistici della Sovrintendenza Capitolina.
Promossa da Roma Capitale Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Ufficio del Patrimonio Culturale della Provincia del Sichuan, Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese
Organizzazione Chinamuseum International s.r.l.
SPONSOR SISTEMA
MUSEI IN COMUNE
Mobility Partner ATAC SpA
Media Partner Il Messaggero
Supporto organizzativo Zètema Progetto Cultura
Costo:
Biglietto integrato Mercati di Traiano - Museo dei Fori Imperiali + Mostra per i non residenti a Roma: 16 € intero; 14 € ridotto - per i residenti a Roma: 14 € intero; 12 € ridotto -
Ingresso GRATUITO per le categorie previste dalla tariffazione vigente. Per i possessori della MIC Card l'ingresso è gratuito.
Indirizzo: via Quattro Novembre 94 - 00187 Roma
Informazioni: Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 - 19.00)


Indirizzo: via Quattro Novembre 94 - 00187 Roma
Informazioni: Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 - 19.00)
Sito di riferimento: www.mercatiditraiano.it
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“DONNE. CORPO E IMMAGINE TRA SIMBOLO E RIVOLUZIONE”
Nella mostra la rappresentazione femminile attraverso la storia
L’evoluzione dell’immagine femminile, protagonista della creatività dalla fine dell’Ottocento alla contemporaneità
A cura di ARIANNA ANGELELLI, FEDERICA PIRANI, GLORIA RAIMONDI, DANIELA VASTA
Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
In collaborazione con Cineteca di Bologna; Istituto Luce-Cinecittà
In collaborazione con Cineteca di Bologna; Istituto Luce-Cinecittà
GALLERIA D’ARTE MODERNA DI ROMA - Roma
dal 24 gennaio al 13 Ottobre 2019, da martedì a domenica ore 10.00 - 18.30
Da oggetto da ammirare, in veste di angelo o di tentatrice, a soggetto misterioso che s’interroga sulla propria identità fino alla nuova immagine nata dalla contestazione degli anni sessanta: la mostra "DONNE. Corpo e immagine tra simbolo e rivoluzione" è una riflessione sulla figura femminile attraverso la visione di artisti che hanno rappresentato e celebrato le donne nelle diverse correnti artistiche e temperie culturali tra fine Ottocento, lungo tutto il Novecento e fino ai giorni nostri.
La mostra presenta circa 100 opere, tra dipinti, sculture, grafica, fotografia e video, di cui alcune mai esposte prima o non esposte da lungo tempo, provenienti dalle collezioni d’arte contemporanea capitoline, a documentazione di come l’universo femminile sia stato sempre oggetto prediletto dell’attenzione artistica. Per i possessori della MIC Card l’ingresso alla mostra è gratuito.
“Le donne devono essere nude per entrare nei musei?” – si domandava in maniera provocatoria lo slogan di uno dei più famosi collettivi di artiste femministe americane. L’interrogativo rifletteva su una verità incontrovertibile.
Per secoli l’immagine femminile è stata, infatti, protagonista della creatività: il nudo femminile come forma da studiare, modello di bellezza, di erotismo o di ludibrio, mentre la modella diventava, alternativamente, la musa ispiratrice, la fonte di ogni peccato, l’esempio di doti domestiche e di virginale maternità.
Tra la fine dell’Ottocento e i primi anni del XX secolo la rappresentazione della donna è incardinata in un ossimoro che ne mostra l’ambivalenza: da una parte immagine angelica, figura impalpabile ed eterea, puro spirito immateriale, dall’altra minaccia tentatrice, fonte di peccato e perdizione. Da Le Vergini savie e le vergini stolte di Giulio Aristide Sartorio, alle modelle discinte in pose provocanti dei pittori divisionisti (Camillo Innocenti, La Sultana) passando a L’angelo dei crisantemi di Angelo Carosi, la donna vive sospesa tra il suo essere allo stesso tempo ninfa gentile e crudele seduttrice, Musa e Sfinge, analogamente a quanto avveniva nella contemporanea letteratura simbolista e decadente di D’Annunzio e dei poeti d’oltralpe e nelle stupefacenti pellicole cinematografiche che facevano vivere sullo schermo le prime dive dell’epoca moderna.
I profondi cambiamenti sociali, politici che seguirono la fine della Grande Guerra con la messa in crisi dei valori tradizionali, determinarono anche la prima grande rottura di quell’immaginario consolidato.
Di pari passo all’emancipazione sociale delle donne – dai primi movimenti delle suffragette in Europa alla prepotente entrata nel mondo del lavoro a causa delle contingenze storiche - anche la raffigurazione dell’immagine femminile nelle arti visive risentì delle contraddizioni di una società che stava cambiando. Alla trasformazione delle dinamiche sociali si aggiunse l’impatto che su tutta la cultura occidentale del Novecento ebbero le teorie freudiane (L’interpretazione dei sogni è del 1900) che scardinarono per sempre l’immagine armonica della famiglia tradizionale, ora descritta come coacervo di pulsioni e conflitti.
Nella serie dei ritratti esposti al secondo piano della mostra spicca, tra gli altri, il volto di Elisa, la moglie di Giacomo Balla, ritratta mentre si volta per guardare qualcosa o qualcuno dietro di sé. Il valore iconico dell’immagine è racchiuso nello sguardo che muta lo stupore in seduzione e curiosità trasformando il ritratto della giovane donna da oggetto da ammirare a soggetto misterioso. Figure allo specchio si interrogano sulla propria identità, volti enigmatici restano ermetici allo sguardo, realistici nudi espressionisti si alternano a visioni di un’umanità felice in uno spazio senza tempo.
Il forte richiamo alla famiglia italica tradizionale propagandata dal Fascismo, insieme al decremento dell’occupazione femminile, al fine di sottolineare e riaffermare l’esclusivo ruolo della donna come madre, trovò riscontro in molte delle espressioni artistiche coeve. Eppure quel modello, fatto proprio da molta arte degli anni Trenta e Quaranta, viene spesso disatteso pur nella ripresa di un analogo soggetto in cui l’intimità delle mura domestiche diventa un luogo e un universo segnati da indecifrabili solitudini esistenziali (Antonietta Raphaël, Riflesso allo specchio; Luigi Trifoglio, Maternità; Mario Mafai, Donne che si spogliano; Baccio Maria Bacci , Vecchie carte).
Il voto delle donne nel 1946, conquista ottenuta anche grazie alla partecipazione femminile alla guerra di liberazione, rappresentò una svolta radicale nella storia italiana. Fu solo a partire dalla fine degli anni Sessanta, però, che le lotte per il raggiungimento della parità di diritti produssero, nelle donne, un profondo cambiamento nella percezione di sé, delle proprie possibilità e potenzialità nei più vari ambiti compreso quello dell’arte.
Contemporaneamente alla contestazione sociale dei modelli patriarcali, la consapevolezza di una nuova identità femminile fu al centro della ricerca di molte artiste (Tomaso Binga, Bacio indelebile; Giosetta Fioroni, L’altra ego) ed anche il ruolo predestinato di “madre”, passando dalla condizione di scelta obbligata, divenne il fulcro del dibattito sulle libertà della donna e sulla riappropriazione del proprio corpo (Sissi, Nidi).
Il percorso espositivo sarà accompagnato da videoinstallazioni, documenti fotografici e filmici tratti da opere cinematografiche e cinegiornali provenienti dalla Cineteca di Bologna e dall’Archivio dell’Istituto Luce-Cinecittà che ne hanno curato la realizzazione. In una sala della mostra sarà proiettato il film, prodotto dall’Istituto Luce, Bellissima (2004) di Giovanna Gagliardi che attraverso documenti storici dell'Archivio Luce, spezzoni di film, canzoni popolari e interviste racconta per immagini il cammino delle donne nel ventesimo secolo.
L’ultima sezione della mostra, dedicata alle dinamiche e le relazioni tra gli sviluppi dell’arte contemporanea, l’emancipazione femminile e le lotte femministe, presenta materiale documentario proveniente da ARCHIVIA – Archivi Biblioteche Centri Documentazione delle Donne - e testimonianze di performance e film d’artista di alcune protagoniste di quella stagione fondamentale provenienti da collezioni private, importanti Musei e istituzioni pubbliche (Museo di Roma in Trastevere; Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale; Galleria Civica d'Arte Moderna Torino; MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna; MART – Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto - Archivio Tullia Denza).
Fino alla fine di febbraio nelle sale della Galleria sarà presente anche un focus sull’opera di Fausto Pirandello grazie al prestito speciale del Museo del Novecento di Milano del dipinto Il remo e la pala (1933), esposto insieme ad altre opere della GAM Galleria d’Arte moderna dello stesso autore.
Organizzazione Zètema Progetto Cultura
Media partner Il Messaggero
Costo:
Biglietto di ingresso alla Galleria d’Arte Moderna: 7,50 € intero e 6,50 € ridotto, per i non residenti; 6,5€ intero e di 5,50 € ridotto, per i residenti; gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente.

Per i possessori della MIC Card l’ingresso alla mostra è gratuito.
Informazioni: 060608 - www.galleriaartemodernaroma.it
Indirizzo: via Francesco Crispi, 24 - Roma
Sito di riferimento: www.galleriaartemoderna.it
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"DREAM. L'arte incontra i sogni"
a cura di Danilo Eccher
a cura di Danilo Eccher
CHIOSTRO DEL BRAMANTE - Roma
dal 29 settembre al 5 maggio 2019 , orario dal lun. al ven. 10.00 – 20.00_ sab. e dom. 10.00 – 21.00/La biglietteria mostre chiude una ora prima.
dal 29 settembre al 5 maggio 2019 , orario dal lun. al ven. 10.00 – 20.00_ sab. e dom. 10.00 – 21.00/La biglietteria mostre chiude una ora prima.
"Dream è la rappresentazione dell'idea di sogno, una dimensione altra che trascende la fisicità della percezione per accedere nei territori dell'emozione, dell'incanto, della poesia". Danilo Eccher
20 grandi protagonisti dell'arte contemporanea raccontano il loro sogno attraverso opere visionarie, accompagnando gli spettatori in un viaggio all'interno della perfetta architettura rinascimentale di Donato Bramante. Una mostra che parla di desideri, aspettative, paure esorcizzate, fantasie, in un percorso da visitare a occhi aperti oppure chiusi, dove a opere site specific si alternano lavori riletti e ripensati all'interno delle sale.
Gli artisti: Jaume Plensa, Anselm Kiefer, Mario Merz, Giovanni Anselmo, Christian Boltanski, Doris Salcedo, Henrik Håkansson, Wolfgang Laib, Claudio Costa, Kate MccGwire, Anish Kapoor, Tsuyoshi Tane, Ryoji Ikeda, Bill Viola, Alexandra Kehayoglou, Peter Kogler, Tatsuo Miyajima, Luigi Ontani, Ettore Spalletti, James Turrell.
Completa il progetto Le voci del sogno: per la prima volta al mondo le parole di uno scrittore, ispirate alle opere degli artisti protagonisti di Dream e interpretate da 14 attori italiani, accompagnano il pubblico in mostra attraverso una audioguida. 14 racconti inediti di Ivan Cotroneo diventano evocazione in un percorso straordinario, libero da confini didattici, capace di amplificare, di creare un altro sogno.
Gli attori: Valeria Solarino, Alessandro Preziosi, Cristiana Capotondi, Alessandro Roja, Valentina Cervi, Angela Baraldi, Brando Pacitto, Carolina Crescentini, Giulia Bevilacqua, Giuseppe Maggio, Isabella Ferrari, Marco Bocci, Matilda De Angelis, Matteo Giuggioli.
"Siamo orgogliosi de Le voci del sogno, un progetto inedito, orgogliosi della collaborazione con un autore di talento come Ivan Cotroneo, con un gruppo di attori tanto straordinari quanto generosi. Chiostro del Bramante conferma, con questo progetto sperimentale, l'attenzione nei confronti dei suoi tanti pubblici perché l'arte sia condivisa".
Natalia de Marco, DART - Chiostro del Bramante
Catalogo Skira con testi del curatore Danilo Eccher, Ivan Cotroneo e Federico Vercellone
Costo:
visita il sito.

Informazioni: hastag ufficiale #enjoychiostro - +39 06 68809035 (Lunedì – Venerdì 10.00 / 17.00) numero attivo dal 4 settembre sino a fine mostra. - La Caffetteria Bistrot, il Bookshop e il Chiostro hanno ingresso libero indipendentemente dalle mostre
Indirizzo: Via Arco della Pace 5 - Roma
Sito di riferimento: www.chiostrodelbramante.it
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CINEMA
LUNGA VITA FESTIVAL 2019 / III Edizione
Proiezione del Film
"IL TEATRO AL LAVORO"
con Toni Servillo, Petra Valentini, Davide Cirri e Francesco Marino
Regia di Massimiliano Pacifico
TEATRO ARGENTINA Sala Squarzina - - Roma
30 maggio 2019, ore 20.30
INCONTRO CON GLI ATTORI PRIMA DELLA PROIEIZIONE

Quella che viene raccontata nel film è l’avventura umana e artistica della creazione di Elvira, lo spettacolo coprodotto dal Piccolo Teatro di Milano e da Teatri Uniti - diretto e interpretato da Toni Servillo - che Brigitte Jaques ha tratto dalle lezioni di Louis Jouvet al Conservatoire di Parigi, nel 1940. Lo sguardo degli autori segue e svela l’incontro e il lavoro di Servillo e dei suoi tre giovani compagni di lavoro dall’inizio delle prove a tavolino alla Biennale di Venezia, all’approdo al Théâtre de l'Athénée di Parigi, attraverso le fatiche e i tormenti dell’allestimento al Teatro Bellini di Napoli e il felice debutto al Piccolo Teatro Grassi di via Rovello, a Milano.
Note del regista Massimiliano Pacifico
L’avventura umana: perdersi per ritrovarsi.
Tornare a filmare Toni Servillo in teatro, dopo la felice esperienza del mio precedente documentario 394 Trilogia nel mondo in cui lo avevo seguito durante una lunghissima tournée internazionale, era per me una sfida importante e ricca di stimoli, che non possono mai mancare dinanzi alla passione, il carisma, la determinazione e il talento di un attore straordinario come Servillo.
Stavolta l’opera era in fase embrionale e piuttosto che raccontare l’adattarsi ogni sera a pubblici di diverse nazioni e culture la sfida era quella di riuscire ad appassionare lo spettatore alla fatica della creazione di uno spettacolo e di un personaggio, insieme a tre giovani interpreti con cui mostrare inequivocabilmente il teatro al lavoro.
Costo:
Ingresso 5€

Indirizzo: Largo di Torre Argentina, 52 - Roma
Informazioni: 348 9263558 - lungavitafestival@gmail.com
Sito di riferimento: www.lungavitafestival.com
Biglietti in Vendita: www.ticket.it
Abbonamenti in base al Reddito ISEE e Biglietto Sospeso
LUNGA VITA FESTIVAL 2019 / III Edizione
Presso Accademia Nazionale di Danza, in Largo Arrigo VII, 5 | Teatro Argentina, in Largo di Torre Argentina, 52 | Teatro Valle, in Via del Teatro Valle, 21 | Museo delle Civiltà, Piazza Guglielmo Marconi, 14 | Mercato di Testaccio, Via Beniamino Franklin
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MUSICA
CHARITY CAFÉ
martedì 28 maggio, ore 21.00
ANDY'S CORNER
Classic Rock, Blues, Soul, Folk...
Andrea Angelini, in arte Andy’s Corner, presenta il suo progetto solista acustico. Propone una sintesi di vari generi e influenze musicali: un viaggio affascinante nella migliore musica anglo-americana in particolare dei ‘60s e’70s, ma non solo...
Andrea Angelini, Voce, Chitarra & Armonica
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mercoledì 29 maggio, ore 22.00
BLUES JAM & FRIENDS
COORDINATA DA MARCO DI FOLCO
Marco Di Folco, Voce & Chitarra
Andrea Di Giuseppe, Armonica
Simone Scifoni, Basso & Batteria
Tutti i BluesMan e le BluesWoman sono invitati a salire sul palco del Charity
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giovedì 29 maggio, ore 22.00
COOL TRIO
Jazz Voice
La voce al servizio della canzone, della melodia e delle parole, senza fronzoli ed un sound unico creato dall’incontro e dalla fusione di tre personalità molto differenti.
Line-up
Antonella Aprea: voce
Enrico Bracco: chitarra
Stefano Nunzi: contrabbasso
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venerdì 30 maggio, ore 22.00
GIPSY LEGACY PROJECT
Jazz Night
La formazione si ispira alla tradizione jazzistica europea francese in particolare quella iniziata dal chitarrista gitano Django Reinhardt. Il trio propone un repertorio che comprende standard jazz, valzer musette e composizioni originali di Django, tutte in stile gypsy jazz che vi riporteranno alle atmosfere parigine degli anni trenta e quaranta in un mix di virtuosismo e pathos.
Line-up
Lorenzo Bucci: chitarra
Federico Procopio: chitarra
Giuseppe Civiletti: contrabbasso
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sabato 1 giugno , ore 22.00
AN DIAZ & TERMINAL VV
Blues Nght
Nato a Buenos Aires, in Argentina, spazia dal traditional Blues, Gospel e Jazz. An Díaz viaggia nel mondo con la sua chitarra e la sua voce condividendo il suo repertorio da Da Nina Simone, Louis Armstrong, Bessie Smith, Aretha Franklin, Willie Dixon e molti altri, An Díaz esegue brani che vanno dagli anni '20 fino agli anni '60. La serata sarà incentrata su molte sfumature del blues accompagnata dalla band romana Terminal VV ormai band consolidata non solo nella scena nazionale, con alle spalle collaborazioni di livello internazionale con artisti del calibro di Eric “Guitar” Davis (USA), Luca Giordano, Quique Gomez (Spain), Kyla Brox (UK), Breezy Rodio (USA), Linda Valori, Stephanie Ocèan Ghizzoni, Martin ed Alberto Bourguez (Argentina),alamo Leal (Brazil) ed altri.
Line-up
AN DIAZ: voce & chitarra
Alberto Travarelli "ADAL": voce
Pierdomenico Luzzi "KING": piano
Gianfelice Imperi "BLUES": chitarra
Corrado Giacomelli "TJAMELLI": basso
Claudio Renzi "P!": batteria
Costo:
Ingresso 8 euro con prima consumazione - Ogni Domenica concerto e aperitivo con open buffet ore 18:30

Indirizzo: via Panisperna 68, Roma
Sito di riferimento: www.charitycafe.it
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IL FESTIVAL JAZZ CON PIÙ AFFLUENZA D’EUROPA
L’estate romana si riempie di Musica con
più di 100 concerti dal 1° giugno al 10 settembre 2019
LA PROGRAMMAZIONE DAL 1° al 2 GIUGNO 2019 - Inizio concerti ore 22.00
sabato 1 giugno 2019 JAVIER GIROTTO & NATALIO MANGALAVITE ESTANDARS
JAZZ ARGENTINO
Javier Girotto (sax) e Natalio Mangalavite (piano) sono due musicisti dalla pluridecennale attività concertistica e didattica a livello internazionale. Ultimamente, dopo aver lavorato in trio con Peppe Servillo, si sono trovati di nuovo insieme per realizzare e produrre un disco in duo: Estándars (2017). La parola ‘estándar’ è l’equivalente spagnolo del termine ‘standard’, utilizzato in contesto anglofono per indicare composizioni jazz di grande successo che, interpretate ed incise innumerevoli volte, sono divenute brani di repertorio, riconosciuti come patrimonio musicale comune. In Argentina e in America Latina, parallelamente, con ‘estándar’ ci si riferisce ad un insieme di canzoni e temi tradizionali del folklore autoctono, dai generi più disparati: zamba (una danza in tre tempi, ma assai diversa dalla samba brasiliana), chacarera (un’altra danza argentina di coppia che si balla in gruppo), chamamé (un genere proprio dell’Argentina settentrionale, di lontana origine europea), milonga (tipica della regione del Rio de la Plata), tango e candombe (dalle radici africane). I due musicisti hanno dichiarato: “Siamo entrambi argentini e proveniamo dalla stessa città: Cordoba. Riproporre dunque in chiave jazzistica i ‘nostri’ standard ha significato per noi ripercorrere insieme alcune tappe fondamentali della nostra formazione e della nostra evoluzione artistica, partendo proprio dalle comuni origini ed esperienze. Con sole due eccezioni in realtà: il brano San Pedro en El Espinal, che è un tema classico colombiano, dedicato al nostro amico Alvaro Aterhotua e la celebre canzone di Armando Trovajoli Roma nun fa’ la stupida stasera, che rappresenta un omaggio alla nostra città di adozione, reinterpretato alla nostra maniera. La seduta di registrazione del disco è stata effettuata in studio con del pubblico presente nella stessa stanza di ripresa. Una sorta di live in studio, in stile ‘buona la prima’, per mantenere il carattere spontaneo e qualche ‘perfetta’ imprecisione”.
Line-up
Javier Girotto, sax e flauto
Javier Girotto, sax e flauto
Natalio Mangalavite, piano, tastiere e voce.
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domenica 2 giugno 2019
ARTIDEE BIG BAND - DIRETTA DA CLAUDIO PRADO’
HARD BOP
La Artidee Big Band nasce nel 2015 con un organico formato da professionisti, e giovani musicisti emergenti. Sin dall’inizio il gruppo si è dimostrato molto affiatato e dopo poco tempo ha iniziato a fare concerti nei club o in alcuni festival. La qualità esecutiva degli strumentisti, sotto la guida sicura e competente di Claudio Pradò, grande arrangiatore e direttore di orchestra del panorama jazzistico italiano, si è evoluta in maniera costante permettendo al gruppo di raggiungere alti livelli. Il repertorio dell’orchestra è costituito da arrangiamenti e ripercorre con efficacia le varie età del Jazz: dal Jazz classico di Count Basie e di Cole Porter al Jazz degli anni ’60 con Nat Adderley, Mingus, Bobby Timmons, Ahmad Jamal, Charles Mingus, Wayne Shorter. Il tessuto ritmico-armonico permette di esaltare le capacità solistiche degli strumentisti, lasciando ampio spazio all’improvvisazione.
Prima del concerto il Format “Roma non fa la stupida stasera”, serata che prevede un intrattenimento musicale e teatrale con il Trio Monti ed i Fuorisync. Testi e regia di questo spettacolo sono di Maurizio Francabandiera, ottimizzazione Antonella Venanzi. Cinque domeniche in cui non mancheranno tanti ospiti a sorpresa tra comici, attori e artisti.
Line-up
Danielle Di Majo - Sax Alto 1
Luisiana Di Filippo - Sax Alto 2
Roberto Leoni - Sax Tenore 1
Franco Brandi - Sax Tenore 2
Anna Impellizzeri - Sax Baritono
Luca Iaboni - Tromba 1
Ivan Memmo - Tromba 2
Luca Celon - Tromba 3
Adriano Russo - Tromba 4
Elisabetta Mattei - Trombone 1
Saverio Lizzani - Trombone 2
Lucio Francano - Trombone 3
Edoardo Ravaglia – Piano
Maurizio Perrone – Contrabbasso
Franco Fogli - Batteria
Danielle Di Majo - Sax Alto 1
Luisiana Di Filippo - Sax Alto 2
Roberto Leoni - Sax Tenore 1
Franco Brandi - Sax Tenore 2
Anna Impellizzeri - Sax Baritono
Luca Iaboni - Tromba 1
Ivan Memmo - Tromba 2
Luca Celon - Tromba 3
Adriano Russo - Tromba 4
Elisabetta Mattei - Trombone 1
Saverio Lizzani - Trombone 2
Lucio Francano - Trombone 3
Edoardo Ravaglia – Piano
Maurizio Perrone – Contrabbasso
Franco Fogli - Batteria
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Media Partner Ufficiale della Rassegna
Dimensione suono soft
L’iniziativa è parte del programma dell’Estate Romana promossa da Roma Capitale Assessorato alla Crescita culturale e realizzata in collaborazione con SIAE.
OGNI LUNEDÌ – CELIMONTANGO
OGNI MARTEDÌ – SERATA SWING SWING SWING
Scuola di ballo con lezione gratuita ore 20:30
Concerto Live ore 22:00
TUTTI I GIOVEDÌ VENERDÌ SABATO E DOMENICA DI GIUGNO E LUGLIO
DUO LIVE ore 19:00 – a cura delle migliori scuole di musica di Roma
A seguire Main Concert ore 22:00
Costo:
Ingresso FREE

Indirzzo: Villa Celimontana - via della Navicella, 12
Informazioni: 3490709468
Sito di riferimento: www.villagecelimontana.it
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MULTIMEDIALE
"VIAGGI NELL’ANTICA ROMA"
Il progetto multimediale per rivivere la storia del Foro di Cesare e del Foro di Augusto
a cura di PIERO ANGELA E PACO LANCIANO
FORO DI CESARE e FORO DI AUGUSTO - Roma
Dal 17 aprile al 3 novembre - vari orari
Ogni sera due straordinari ed innovativi spettacoli multimediali disponibili in 8 lingue
Dopo i successi degli scorsi anni torna lo straordinario progetto che, attraverso due appassionanti ed innovativi spettacoli multimediali, racconta e fa rivivere la storia del Foro di Cesare e del Foro di Augusto.
I due spettacoli, che utilizzano tecnologie all’avanguardia, vedono l’ideazione e la cura di Piero Angela e Paco Lanciano con la storica collaborazione di Gaetano Capasso e con la Direzione Scientifica della Sovrintendenza Capitolina. Sono promossi da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e prodotti da Zètema Progetto Cultura.
Grazie ad appositi sistemi audio con cuffie e accompagnati dalla voce di Piero Angela e dalla visione di magnifici filmati e proiezioni che ricostruiscono i due luoghi così come si presentavano nell’antica Roma, gli spettatori potranno godere di una rappresentazione emozionante e allo stesso tempo ricca di informazioni dal grande rigore storico e scientifico.
I due spettacoli possono essere ascoltati in 8 lingue (italiano, inglese, francese, russo, spagnolo, tedesco, cinese e giapponese).
Le modalità di fruizione dei due spettacoli sono differenti. Per il “Foro di Augusto” sono previste tre repliche ogni sera (durata 40 minuti) mentre per il “Foro di Cesare” è possibile accedervi ogni 20 minuti secondo il calendario pubblicato (percorso itinerante in quattro tappe, per la durata complessiva di circa 50 minuti, inclusi i tempi di spostamento).
FORO DI CESARE
Lo spettacolo all’interno del Foro di Cesare è itinerante. Si accede dalla scala situata accanto alla Colonna Traiana e si attraversa poi il Foro di Traiano su una passerella realizzata appositamente. Attraverso la galleria sotterranea dei Fori Imperiali si raggiunge poi il Foro di Cesare e si prosegue così fino alla Curia Romana.
Il racconto di Piero Angela, accompagnato da ricostruzioni e filmati, parte dalla storia degli scavi realizzati tra il 1924 e il 1932 per la costruzione dell’allora Via dell’Impero (oggi Via dei Fori Imperiali), quando un esercito di 1500 muratori, manovali e operai fu mobilitato per un’operazione senza precedenti: radere al suolo un intero quartiere e scavare in profondità tutta l’area per raggiungere il livello dell’antica Roma. Quindi si entra nel vivo della storia partendo dai resti del maestoso Tempio di Venere, voluto da Giulio Cesare dopo la sua vittoria su Pompeo e si può rivivere l’emozione della vita del tempo a Roma, quando funzionari, plebei, militari, matrone, consoli e senatori passeggiavano sotto i portici del Foro. Tra i colonnati rimasti riappaiono le taberne del tempo, cioè gli uffici e i negozi del Foro e, tra questi, il negozio di un nummulario, una sorta di ufficio cambio del tempo. All’epoca c’era anche una grande toilette pubblica di cui sono rimasti curiosi resti. Per realizzare il suo Foro, Giulio Cesare fece espropriare e demolire un intero quartiere per una spesa complessiva di 100 milioni di aurei, l’equivalente di almeno 300 milioni di euro. Accanto al Foro fece costruire la Curia, la nuova sede del Senato romano, un edificio tuttora esistente e che attraverso una ricostruzione virtuale è possibile rivedere come appariva all’epoca.
In quegli anni, mentre la potenza di Roma cresceva a dismisura, il Senato si era molto indebolito e fu proprio in questa situazione di crisi interna che Cesare riuscì a ottenere poteri eccezionali e perpetui. Grazie al racconto di Piero Angela si potrà conoscere più da vicino quest’uomo intelligente e ambizioso, idolatrato da alcuni, odiato e temuto da altri.
FORO DI AUGUSTO
Il racconto del Foro di Augusto, al quale gli spettatori assistono seduti su tribune allestite su Via Alessandrina, parte dai marmi ancora visibili nel Foro. Attraverso una multiproiezione di luci, immagini, filmati e animazioni, il racconto di Piero Angela si sofferma sulla figura di Augusto, la cui gigantesca statua, alta ben 12 metri, era custodita accanto al tempio dedicato a Marte Ultore. Con Augusto, Roma ha inaugurato un nuovo periodo della sua storia: l’età imperiale è stata, infatti, quella della grande ascesa che, nel giro di un secolo, ha portato Roma a regnare su un impero esteso dall’attuale Inghilterra ai confini con l’odierno Iraq, comprendendo gran parte dell’Europa, del Medio Oriente e tutto il Nord Africa. Queste conquiste portarono all’espansione non solo di un impero, ma anche di una grande civiltà fatta di cultura, tecnologia, regole giuridiche, arte. In tutte le zone dell’Impero ancora oggi sono rimaste le tracce di quel passato, con anfiteatri, terme, biblioteche, templi, strade.
Dopo Augusto, del resto, altri imperatori come Nerva e Traiano lasciarono la loro traccia nei Fori Imperiali costruendo il proprio Foro. Roma a quel tempo contava più di un milione di abitanti: nessuna città al mondo aveva mai avuto una popolazione di quelle proporzioni. Era la grande metropoli dell’antichità: la capitale dell’economia, del diritto, del potere e del divertimento.
INFORMAZIONI PER GLI SPETTACOLI AL FORO DI AUGUSTO
Orari
Dal 17 al 30 aprile: tutti i giorni ore 20.20 – 21.20 – 22.20 (3 repliche). Chiuso il 19 aprile per motivi di sicurezza determinati dallo svolgersi della Via Crucis al Colosseo.Dall’1 maggio al 31 agosto: tutti i giorni ore 21.00 – 22.00 – 23.00 (3 repliche)
Dall’1 al 30 settembre: tutti i giorni ore 20.00 – 21.00 – 22.00 (3 repliche)
Dall’1 ottobre al 3 novembre: tutti i giorni ore 19.00 – 20.00 – 21.00 (3 repliche)
Dal 17 al 30 aprile: tutti i giorni ore 20.20 – 21.20 – 22.20 (3 repliche). Chiuso il 19 aprile per motivi di sicurezza determinati dallo svolgersi della Via Crucis al Colosseo.Dall’1 maggio al 31 agosto: tutti i giorni ore 21.00 – 22.00 – 23.00 (3 repliche)
Dall’1 al 30 settembre: tutti i giorni ore 20.00 – 21.00 – 22.00 (3 repliche)
Dall’1 ottobre al 3 novembre: tutti i giorni ore 19.00 – 20.00 – 21.00 (3 repliche)
Durata: 40 minuti
Dove
Fori Imperiali – Foro di Augusto
Via Alessandrina, lato Largo Corrado Ricci
Fori Imperiali – Foro di Augusto
Via Alessandrina, lato Largo Corrado Ricci

Biglietto ridotto: € 10,00 – Combinato con Foro di Cesare € 17,00
Gruppi: € 10,00 – Combinato con Foro di Cesare € 17,00
(gruppi superiori alle 10 unità)
Il botteghino apre un’ora prima
Prevendita: € 1,00 Singolo | € 2,00 Combinato
In loco non viene applicata la prevendita di € 1.00
In loco non viene applicata la prevendita di € 1.00
Disabili: previsti, su apposite pedane, 6 posti
+ accompagnatore per ogni replica
+ accompagnatore per ogni replica
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INFORMAZIONI PER GLI SPETTACOLI AL FORO DI CESARE
Orari
Dal 17 al 30 aprile: dalla domenica al venerdì dalle ore 20.20 alle 22.20 (7 repliche); sabato dalle ore 20.20 alle 22.40 (8 repliche). Chiuso il 19 aprile per motivi di sicurezza determinati dallo svolgersi della Via Crucis al Colosseo.
Dall’1 al 31 maggio: dalla domenica al venerdì dalle ore 20.40 alle 23.00 (8 repliche); sabato dalle ore 20.40 alle 23.20 (9 repliche).
Dall’1 giugno al 31 luglio: tutti i giorni dalle ore 21.00 alle 23.40 (9 repliche)
Dall’1 al 31 agosto: tutti i giorni dalle ore 20.40 alle 23.40 (10 repliche).
Dall’1 al 30 settembre: dalla domenica al venerdì dalle ore 20.00 alle 23.00 (10 repliche); sabato dalle ore 20.00 alle 23.20 (11 repliche).
Dall’1 ottobre al 3 novembre: tutti i giorni dalle ore 19.00 alle 22.20 (11 repliche).
Dal 17 al 30 aprile: dalla domenica al venerdì dalle ore 20.20 alle 22.20 (7 repliche); sabato dalle ore 20.20 alle 22.40 (8 repliche). Chiuso il 19 aprile per motivi di sicurezza determinati dallo svolgersi della Via Crucis al Colosseo.
Dall’1 al 31 maggio: dalla domenica al venerdì dalle ore 20.40 alle 23.00 (8 repliche); sabato dalle ore 20.40 alle 23.20 (9 repliche).
Dall’1 giugno al 31 luglio: tutti i giorni dalle ore 21.00 alle 23.40 (9 repliche)
Dall’1 al 31 agosto: tutti i giorni dalle ore 20.40 alle 23.40 (10 repliche).
Dall’1 al 30 settembre: dalla domenica al venerdì dalle ore 20.00 alle 23.00 (10 repliche); sabato dalle ore 20.00 alle 23.20 (11 repliche).
Dall’1 ottobre al 3 novembre: tutti i giorni dalle ore 19.00 alle 22.20 (11 repliche).
Durata: 50 minuti
Spettacoli ogni 20 minuti
Spettacoli ogni 20 minuti
Per assistere allo spettacolo itinerante all’interno del Foro di Cesare, l’accesso avverrà attraverso la scala collocata in prossimità della Colonna Traiana. Il pubblico attraverserà quindi il Foro di Traiano su una passerella appositamente realizzata e percorrendo la galleria sotterranea dei Fori Imperiali, raggiungerà il Foro di Cesare.
La visita cercherà di rievocare il ruolo del Foro nella vita dei romani ma anche la figura di Giulio Cesare.
Dove
Foro di Traiano, in prossimità della Colonna Traiana
Foro di Traiano, in prossimità della Colonna Traiana
Biglietti Foro di Cesare
Biglietto intero: € 15,00 – Combinato con Foro di Augusto € 25,00
Biglietto ridotto: € 10,00 – Combinato con Foro di Augusto € 17,00
Gruppi: € 10,00 – Combinato con Foro di Augusto € 17,00
(gruppi superiori alle 10 unità)
Il botteghino apre 30 minuti prima
Prevendita: € 1,00 Singolo | € 2,00 Combinato
In loco non viene applicata la prevendita di € 1,00
In loco non viene applicata la prevendita di € 1,00
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