Recensione
critica dello spettacolo "MISERY" di William
Goldman, tratto dal romanzo di Stephen King, con la
regia di Filippo Dini.
Prima
replica di martedì diciannove novembre duemiladiciannove, TEATRO SALA UMBERTO -
Roma.
Il palco
diviene paura, fremito, amore, rabbia e ossessione.
Sono in grado di trascinarti con
forza dentro la complessità della pische e all'interno delle varie
sfaccettature della follia ma anche del sentimento i due bravissimi interpreti
teatrali dello spettacolo MISERY di William
Goldman, tratto dal
romanzo di Stephen King, con la regia di Filippo Dini. Arianna
Scommegna e lo stesso Filippo
Dini, nelle vesti di due perfetti Annie Wilkes e Paul Sheldon fra battute, silenzi e dense
sospensioni portano il pubblico ad immergersi in una potentissima pièce dove ad
ergersi, più di ogni altra cosa, è la possibilità e la necessità dell'esistere.
In Colorado un
tempesta di neve imperversa, Paul Sheldon, il famoso scrittore di Misery, una
serie dal grande successo, strappato alla morte, combatte la sua lotta per la
sopravvivenza, mentre la sua ammiratrice numero uno, l'eroina psicotica che lo
ha salvato, lo sta curando con dedizione nella sua casa lontana da tutto. La
degenza, se pur anomala, sembra proseguire quasi normalmente, sino a quando l'accorta
ex-infermiera, scoperto che la sua amatissima protagonista è stata uccisa
nell'ultimo romanzo dalla penna di Paul, decide di modificare completamente le
sue intenzioni, ora Annie Wilkes, è pronta a tutto per far rivivere Misery
Chestain sino a trasformare in altro le sue accortezze verso il paziente in via
di guarigione. Il suo amato personaggio non può, non deve morire e quel nuovo
manoscritto, per giunta pieno di parolacce, recuperato nella neve insieme al
romanziere, che dovrebbe subentrare alla storia da lei tanto amata, deve
scomparire. Ma in questo appassionato disegno, qualcosa sfugge, e il violento
conflitto prosegue sino all'ultima sfida tra quelle probabilità di vivere.
Non è di
certo impresa semplice portare in teatro e far diventare spettacolo un romanzo
ed una successiva pellicola di immenso successo, fermi entrambi
nell'immaginario sia dei grandi amanti della letteratura thriller che dei più
accaniti cinefili. Riuscire a restituire alla scena l'essenza profonda di una
storia a cui fa prepotente sfondo la complessità dell'animo, immersa in uno scorrere claustrofobico di
continui incalzanti momenti di paura è alquanto difficile, ma Filippo
Dini ci riesce benissimo e costruisce, nella sua robusta regia teatrale,
una buona alchimia, paralizzando lo spettatore, incollandolo alla vicenda, tenendo le sue pulsazioni ai massimi livelli, sorprendendolo di continuo con
colpi di scena emotivi e visivi, non risparmiando nulla alla mente e agli occhi
nemmeno quel tocco di splatter.
Ecco, che
scena dopo scena, il palco si trasforma in un complesso marchingegno in
sospensione tra vari codici espressivi che, pur mantenendo fissa la sua chiara
identità teatrale, si arricchisce di altre sfumature. Così luci, ombre, musiche,
suoni immersi in un'accattivante scenografia in continuo movimento, collaborano
nel creare l'alternarsi di punti di vista scenici atti a creare quella perfetta
suspense e quello complesso straniamento idoneo a forgiare un energico giallo dove si scontrano complicate personalità.
Così Arianna Scommegna riesce a condurre il
pubblico nel complesso tessuto del suo personaggio in bilico tra follia
e passione. I suoi movimenti, le sue intonazioni delineano una Annie Wilkes che ha dentro varie nature pronte a fuoriuscire
improvvisamente da un sé non sempre ben dominato; Filippo Dini
con la sua recitazione è un Paul
Sheldon amabile e carismatico, scrittore dotato di sottile ironia, legato completamente al suo
scrivere, geniale anche negli espedienti messi in atto per salvare la sua
stessa vita.
In questa
trasposizione di MISERY, come in un perfetto thriller, le attese si dilatano, i
tempi improvvisamente si restringono e le identità si allungano verso il
pubblico coinvolgendolo completamente sino a strappare, tra macabri sorrisi, continui
applausi a scena aperta.
Una bellissima piéce, ideale per chi
ama sentirsi il cuore in gola sino all'ultima battuta.
- Andrea Alessio Cavarretta -
_KIROLANDIA®_
- La foto contenuta nell'articolo è di Alice Pavesi -
FONDAZIONE
TEATRO DUE, TEATRO NAZIONALE DI GENOVA, TEATRO STABILE DI TORINO-TEATRO
NAZIONALE
presentano
FILIPPO
DINI, ARIANNA SCOMMEGNA, CARLO ORLANDO
in
MISERY
di WILLIAM
GOLDMAN
tratto del romanzo di STEPHEN KING
traduzione Francesco
Bianchi
REGIA
FILIPPO DINI
scene e costumi Laura
Benzi
luci Pasquale
Mari
musiche Arturo
Annecchino
trucco Cinzia
Costantino
assistente alla regia Carlo Orlando