A Roma, nelle suggestive atmosfere
rinascimentali del CHIOSTRO DEL BRAMANTE, sono ancora esposti sino al 24
Febbraio, oltre 45 capolavori della scuola di Londra, provenienti dalla Tate, che
vogliono coinvolgere il pubblico nella dolente realtà dell'immaginario poetico
più affascinante, sconvolgente e misterioso del nostro secolo.
La mostra,"BACON, FREUD, LA SCUOLA DI LONDRA. Opere della TATE" interessante
e di alto livello, a cura di Elena Crippa,
Curator of Modern and Contemporary British Art.Tate, che stupisce oltre misura
e coinvolge completamente, è dedicata a sei eterogenei artisti nati nei primi
anni trenta del '900, amici per lungo tempo ed uniti nella Londra distrutta del
dopoguerra per rappresentare, nel modo più rivoluzionario e personale dell' arte, un mondo in crisi alla ricerca di
una rinascita. Francis Bacon e Lucian Freud, i maggiori esponenti di questa scuola, che videro
crescere il consenso critico e la fortuna nella loro vita, hanno lasciato
realmente una traccia indelebile soprattutto nell'arte figurativa contemporanea.
Durante il
percorso, nell'ammirare le opere di Bacon, l'impatto emotivo è immediato.
Il visitatore emozionato
scruta ogni immagine alla ricerca di quell'introspezione che gli permetta di
coglierne il significato ed il messaggio più profondo; avverte, di fronte a
quelle figure deformate e a volte isolate in cubi e parallelepipedi, una
sensazione indefinibile di oppressione e paura dell'ignoto. Il corpo diviene uno
scrigno, si trasforma in un'icona, si apre un abisso in cui vive un'anima
disperata.
La pennellata
astratta di Bacon va oltre e l'apparenza, la distorsione, la deformazione
divengono essenza stessa del personaggio. La memoria del suo dolore, l'artista
vive un'infanzia difficile per la sua omosessualità repressa dal padre, gli fa
comprendere la tragedia esistenziale dell'uomo e gli permette di creare opere
di una bellezza feroce e sacra come "Study For a Portrait" dove l'urlo
di un individuo fa percepire il dolore di tutta l'umanità. Si sosta a lungo
nella sala a lui dedicata per ammirare quadri famosi tra cui "Seated Figure" il ritratto del suo ex amante, e
"Portrait of Isabel Rawsthorne" dedicata alla sua amica anch'essa artista, e di fronte a tanta grandezza la
riflessione è d'obbligo per cogliere, al di là dell'immagine, l'intenzione e il
pensiero dell' autore.
Interesse e sorpresa suscitano anche le opere di Freud,
per lo più ritrattista figurativo, che avvince per gli sguardi inquietanti e
ambigui dei suoi ritratti.
Egli spoglia i
suoi personaggi, entra nel loro inconscio ne coglie la solitudine e la noia. Nel
quadro "Girl with a White Dog" si percepisce una dimensione al di
fuori del tempo, la descrizione del
soggetto avviene attraverso una scala cromatica in cui nessun colore prevale; attrae
lo sguardo indefinibile della donna che si proietta sul cane, il pittore amava molto gli animali,
spesso presenti in simbiosi o in contrasto con i personaggi, e si percepisce il
suo interesse nel raccontare, non la bellezza ma nell'accentuare il dramma
dell' esistenza stessa. Nella sezione a lui dedicata personaggi privi delle
loro maschere, corpi scarnificati di una nudità a volte brutale, sembrano
parlare all'uomo contemporaneo, l'autore scandaglia l'essenza stessa
dell'umanità e ne coglie angosce traumi e violenze. Il dipinto "Naked
Portrait" sconvolge e si è suggestionati dalla visione di una donna in una
posizione animalesca quasi di difesa, mentre il dipinto "David And Eli"
che ritrae il suo amico modello e assistente, è più rassicurante pur nell'inquietudine
di un corpo sempre visto nell'abbandono di un'integrale nudità.
Il potente percorso è arricchito dal alcune interessanti opere degli altri componenti la
scuola di Londra: Frank Auerbach, Michael Andrews, Leon Kossoff e Paula Rego.
La mostra, unica e
coraggiosa nel panorama culturale romano, pensata in ogni particolare, si
avvale di una dettagliata audioguida curata dallo storico dell'arte Costantino
D'Orazio anche voce narrante, e del cortometraggio "The Naked
Truth" di Enrico Maria Artale, questi
due notevoli supporti permettono a tutti gli appassionati dell'arte di comprendere
appieno questa corposa mostra assolutamente da non perdere.
- Angelelli
Mirella -
_KIROLANDIA ®_