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martedì 14 gennaio 2020

KIROSEGNALIAMO dal 14 al 20 Gennaio 2020

K-news

Kiri,  proseguono per tutta la stagione 2019/2020  le KIROSEGNALAZIONI di KIROLANDIA® blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale.

Come sempre, di settimana in settimana, vari suggerimenti tra teatro, musica, arte, cinema, danza, libri  e tanti altri eventi selezionati accuratamente sulla base delle vostre importanti indicazioni.

Ricordate che i suggerimenti di Kirolandia sono doppi, non solo sul blog... per altri interessanti eventi, ci sono anche le KIROSOCIALNEWS lanci direttamente dai nostri social:  Facebook, Twitter e Linkedin.

Ancora di più, triplichiamo... collegatevi sempre alla nostra trasmissione radiofonica, "#doyoudream kirolandia on air" sulla webradio Radio Godot, ogni mercoledì tra le 19.15 e le 20.15 abbondanti, verrà svelato il KIROEVENTO DA SOGNO della settimana, un'altra importante segnalazione per completare le vostre scelte.

Seguite sempre gli hastag #kirosegnalazioni   #kirosocialnews   #kiroeventodasogno  e scoprirete tutti gli appuntamenti per le vostre serate, scelti con cura dai Kiri di KIROLANDIA® !!!


- ROMA -

TEATRO

DEBUTTANO


Associazione Culturale Musicomix

presenta

"L’ENIGMA DELL'AMORE"

in memoria di Karl Heinrich Urlichs
di Saverio Aversa e Fabio Grossi
con Fabio Pasquini e Francesco Maccarinelli
e con la partecipazione in video di Leo Gullotta
Regia Fabio Grossi

OFF OFF THEATRE - Roma
dal 14 al  19 gennaio 2020 ,  orario: serali ore 21.00,  pomeridiane ore 17.00

L'omaggio all'uomo che tra i primi ha combattuto per la propria libertà sessuale
Da martedì 14 fino a domenica 19 gennaio 2020 all'OFF/OFF Theatre va in scena "L'Enigma dell'Amore, in memoria di Karl Heinrich Urlichs", testo di Saverio Aversa e Fabio Grossi che ne cura anche la regia, pronto a dirigere sul palco gli attori Fabio Pasquini e Francesco Maccarinelli, interpreti dell'omaggio al coraggio di colui che, nato nel 1825, è storicamente considerato tra i primi ad aver combattuto per il diritto e la libertà di essere omosessualeIn video anche l'esclusiva partecipazione di Leo Gullotta.

"L'Enigma dell'Amore", atto unico diretto da Fabio Grossi, autore del testo insieme a Saverio Aversa, per la prima volta in Italia accende i riflettori sul ricordo dello studioso Karl Heinrich Urlichs che, in un'epoca lontana, dedicò la propria vita e le proprie energie alla sconfitta dei pregiudizi e delle persecuzioni rivolte alle persone considerate diverse per il proprio orientamento sessuale. In particolar modo Urlichs si rivolse alla discriminazione contro gli omosessuali, tematica che lo riguardava direttamente, affermando che «L’oppresso e il maltrattato non riconoscono alcun diritto di oppressione per pura forza, né un diritto di maltrattamento. Quindi la nostra posizione è ovunque dalla parte dell’oppresso e del maltrattato, che si chiami polacco, hannoveriano, ebreo, cattolico o che sia una creatura innocente considerata ‘spregevole’ dalla gente, perché è talmente immorale da essere nata al di fuori del vincolo coniugale, così come noi eravamo talmente immorali da essere nati con una natura urninga…».
Sul palco, l'anziano e ormai malato Urlichs è al termine della sua vita e giace nel suo letto, nella mansarda di Palazzo Persichetti a L'Aquila. Alzandosi dal letto e ritrovatosi nudo, il vecchio Urlichs comincia con fatica a rivestirsi e, nel farlo, è come se ringiovanisse. Inizia così il racconto a ritroso degli episodi della sua vita, una ricostruzione toccante di memorie, lettere, saggi, teorie, suggestioni amori dell'uomo che da sempre ha lottato per la propria libertà di amare ed essere sé stesso.

Ancora una volta l'OFF/OFF Theatre volge lo sguardo verso la discriminazione di genere e verso un testo che si fa memoria storica di una movimento che non deve dimenticare le proprie origini. Fortemente voluto dal direttore artistico Silvano Spada"L'Enigma dell'Amore" è uno spettacolo necessario, in un momento sociale come quello che Roma e l'Italia attraversano, affinché non ci siano più vittime di violenza di genere e perché si possa scuotere l'animo comune verso una sempre più urgente legge contro l'omotransfobia.

Costo: Biglietto intero 25 € -  ridotto 18 € -  Ridotto Under35 15 €
Indirizzo: Via Giulia 19/21 – Roma
Informazioni:  06 89239515 -  info@off-offtheatre.com
Siti di riferimento: www.off-offtheatre.com

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LILLO&GREG
In
"GAGMEN"

TEATRO OLIMPICO - Roma
dal 14 al 26 gennaio 2020 , ore 21.00_dom. 18.00

Tornano a grande richiesta al Teatro Olimpico gli spumeggianti Lillo&Greg con lo sfavillante “varietà” Gagmen.
La storica coppia della comicità ripropone i propri intramontabili cavalli di battaglia e novità assolute sotto forma di sketches. Gagmen riporta in auge vecchie glorie del duo che, strizzando l’occhio al noto filone cinematografico dei supereroi fumettistici, punta a far ridere di pancia anche il più serio degli spettatori.
I due comici si rivelano, dunque, supereroi della risata con un’esilarante scaletta che attinge sia dal loro repertorio teatrale che a quello televisivo e radiofonico, portando sul palco sketch come “Che, l’hai visto?” o “Normal Man” (rubriche cult del popolare programma radiofonico 610 condotto dai due).
Tra le novità di quest’anno “Prontuario" gag dove un distinto inglese, con bombetta e ombrello, ha urgenza di procurarsi degli stupefacenti per un personale svago, ma si trova nella periferia capitolina. Come può districarsi? Facendo ricorso ad un prontuario di conversazione "Inglese-Coatto". Ovviamente la scarsa dimestichezza con il vernacolo romano genera incomprensioni decisamente comiche.
E ancora un nuovo esplosivo finale in cui i Giustizieri dell'Universo, questo improbabile manipolo di inetti supereroi, debbono sventare l'attacco dell'Uomo Trota in un crescendo più serrato, sia di ritmi che di nuove battute. 
Una miscela esplosiva che finalmente porta a teatro radio e tv in una sintesi perfetta, arguta, sottile, colta e molto attuale come solo Lillo&Greg sanno fare.

Costi: Biglietti da 46 € a 27.50 
Indirizzo: Piazza Gentile da Fabriano, 17 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatroolimpico.it
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Compagnia teatrale Sogni di Scena
presenta
"Last Minute"
di Adriano Bennicelli
Regia Emilia Miscio

TEATRO SAN GENESIO - Roma
dal 14 al 19 gennaio 2020 - Dal martedì al sabato ore 21.00; domenica ore 17.30

Dopo aver spaziato dalla comicità anglosassone a quella statunitense, la regista Emilia Miscio inaugura il 2020 al teatro San Genesio di Roma con un testo nostrano, Last Minute, di Adriano Bennicelli, in scena dal 14 al 19 gennaio.

Una commedia dolceamara, frizzante e al tempo stesso provocatoria, un viaggio fisico ed emotivo per dieci personaggi che non hanno nulla in comune tra loro, se non il fatto di trovarsi nello stesso momento nello stesso luogo.

Un viaggio last minute in Thailandia si rivelerà un percorso all’interno di se stessi, tra ideali, sogni e frustrazioni: sessanta secondi per valutare la propria esistenza, prima di fare i conti con un evento inaspettato, da cui sarà impossibile fuggire.
Tra divertimento e riflessione, Last Minute offre un finale imprevisto e molto significativo sulla condizione umana: nell’allestimento della compagnia Sogni di scena, la scenografia si fa essenziale, lasciando spazio alla musica e al disegno luci per evidenziare, con particolare cura e tocco emozionale, la parola e il sentimento dei personaggi.

Di Adriano Bennicelli - Regia di Emilia Miscio - con Christian Cavallini, Daniele Di Luca, Dorinda Faustini, Jessica Ferro, Marco Gargiulo, Giulio Iaione, Cristiano Migali, Ezio Provaroni, Violetta Rogai, Emanuele Vircillo - Direttore di scena: Simona Borrazzo - Fonica: Giorgia Caredda -
Scene: Giorgio Miscio - Assistenti di Scena: P.Aluigi – L.Lopomo – M.Camedda - Foto e Video: Riccardo dell’Era - Ufficio Stampa: Chiara Bencivenga

Costo: 15 € (intero) - 12 € (ridotto per under 16 e over 65)
Info e prenotazioni: 3470619618 – 063223432
Indirizzo: Via Podgara, 1 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrosangenesio.it
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Neri Marcorè, Ugo Dighero, Rosanna Naddeo
in
"TANGO DEL CALCIO DI RIGORE"
drammaturgia e regia Giorgio Gallione
e con Fabrizio Costella, Alessandro Pizzuto
scene e costumi Guido Fiorato | musiche originali Paolo Silvestri | luci Aldo Mantovani
produzione Teatro Nazionale di Genova

Teatro Brancaccio -  Roma
dal 15 al 19 gennaio  2020, da mercoledì a sabato ore 20.45, domenica ore 17.00

È un affresco su calcio e potere in salsa sudamericana la nuova produzione del Teatro Nazionale di Genova Tango del calcio di rigore, che ,dopo il debutto a Genova a febbraio 2019, è ora in scena al Teatro Brancaccio di Roma. Il regista Giorgio Gallione, che firma anche la drammaturgia, ha scelto come protagonisti Neri Marcorè, Ugo Dighero e Rosanna Naddeo, tre attori con cui ha collaborato più volte in passato, qui per la prima volta insieme, affiancati dai giovani Fabrizio Costella e Alessandro Pizzuto.

Tango del calcio di rigore parte dalla finale dei Mondiali del 1978. Il 25 giugno all’Estadio Monumental di Buenos Aires l’Argentina deve vincere a tutti i costi contro l’Olanda. Seduto in tribuna c’è il generale Jorge Videla, che ha orchestrato il Mondiale come strumento di propaganda politica, affinché il mondo si dimentichi delle Madri di Plaza de Mayo. Poco discosto dal dittatore, in tribuna, c’è Licio Gelli, il Venerabile della loggia massonica P2, suo amico personale.
Durante i campionati del ’78 in Argentina succede di tutto: morte, tortura, desaparecidos, doping, corruzione. Ma è anche il momento di maggiore popolarità e consenso della dittatura Videla, a dimostrazione di come lo sport possa essere usato dal potere come forma di occultamento della realtà o raffinato strumento di oppressione.

Un ex-bambino di allora, interpretato da Neri Marcorè, alla luce della propria esperienza, cerca di ricostruire il suo passato di appassionato di calcio, recuperando storie di “futbol”, a cavallo tra realismo magico e realtà storica. Rivivono così in palcoscenico le vicende di Alvaro Ortega, l’arbitro colombiano che commise “l’errore” di annullare un goal all’Indipendente Medellin, la squadra dei trafficanti di cocaina, o di Francisco Valdes, capitano del Cile, costretto a segnare a porta vuota dai militari di Pinochet; si rievoca la “guerra del football”, combattuta nel 1969 tra Salvador e Honduras, e l’episodio del rigore più lungo della storia del calcio, di cui è stato protagonista suo malgrado l’anziano portiere dell’Estrella Polar, Gato Diaz.

Cosciente delle lezioni di Ryszard Kapuscinzki e di Osvaldo Soriano (intrecciati alla drammaturgia troviamo due testi dello scrittore argentino), accompagnato da brani di Mercedes Sosa e Astor Piazzolla, arrangiati da Paolo Silvestri, autore anche delle musiche originali, Tango del calcio di rigore si muove tra mito e inchiesta, per sfociare poi in “tanghedia”, mix di commedia, tango e tragedia. L’impianto visivo dello spettacolo è affidato alle scene e a i costumi di Guido Fiorato e alle luci di Aldo Mantovani.

Costi: Biglietti da 39 € a 28.50 €
Informazioni: Tel. 06 80687231
Indirizzo:  via Merulana, 244 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrobrancaccio.it
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"IL MOTORE DI ROSELENA"
un’idea di Gea Martire
drammaturgia Antonio Pascale
con Gea Martire
regia Nadia Baldi
costumi Carlo Poggioli
spazio scenico Rossana Giugliano
progetto luci Nadia Baldi
produzione Teatro Segreto srl

TEATRO DELLA COMETA - Roma
dal 15 al 26 gennaio 2020,  orario dal martedì al venerdì ore 21.00_sabato doppia replica ore 17.00 e ore 21.00_domenica ore 17.00.

Sarà in scena al Teatro della Cometa dal 15 al 26 di gennaio, IL MOTORE DI ROSELENA, da un’idea di Gea Martire, drammaturgia di Antonio Pascale e Gea Martire. Protagonista una travolgente Gea Martire, diretta da Nadia Baldi. I costumi sono di Carlo Poggioli.

Storia in forma monologata dell’emancipazione di Roselena, nata e cresciuta dietro al Vesuvio. Il tono è tragicomico, come lei. Roselena è infiammata da una grande passione per le macchine. Una donna! C’è chi si sogna in abito da sposa, chi in tailleur manageriale, lei in tuta da pilota. L’importante nella vita è avere un motore e lei ce l’ha in testa come un chiodo fisso. Fin da piccola. Con molta meraviglia la madre si rende conto che il rumore dei motori delle macchine l’acquieta come nessuna ninna nanna e la mette di buon umore. Crescendo, il suo linguaggio dialettale, spesso sgrammaticato, colorito e poco forbito, diventa adeguato, calzante, perfetto se si ritrova a parlare di motori, carburatori, testate, pistoni, aerodinamicità. Le reazioni di chi la conosce passano dallo stupore alla perplessità allo scherno. Perché le persone intorno a lei sono fossi pieni d’acqua dentro i quali il suo motore si affoga. La bloccano, la mandano in avarìa. Ma Roselena sa aggiustare i motori scassati e truccarli a dovere, e ogni volta mette insieme i pezzi e riparte. Riuscirà ad arrivare alla meta e battere ogni record? O prenderà altre direzioni, condotta da quella macchina che tutti chiamano destino e che procede ignorando i nostri comandi? In ogni caso Roselena avrà vinto perché ha sfidato, combattuto e, di sicuro, non si è annoiata.
 Mettetvi comodi e seguite la Cometa, vi aspettiamo nella nostra casa, nel Salotto Buono di Roma. #seguilacometa #teatrocometa #ilsalottobuonodiroma #nonditechenonveloavevodetto #mettetevicomodi

Durata: 1 ora e 20 minuti
Costo: Biglietti Platea 25 €, prima galleria 20 €, seconda galleria 18 €
Informazioni:  Telefono 06.6784380
Indirizzo: via del Teatro Marcello, 4 - Roma
Siti di riferimento: www.teatrodellacometa.it
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Avviso ai Soci
L' Associazione Culturale Teatro Trastevere
presenta
"Guardavamo gli altri ballare il tango"
di Giulia Caminito
adattamento teatrale: Martina Tiberti
Regia di Giuseppe Mortelliti
con Patrizia Ciabatta, Desy Gialuz, Guido Targetti
Scenografia Simone Martino

TEATRO TRASTEVERE -  Roma
dal 16 al 19 gennaio 2020, ore 21.00

“Questi tre racconti sono nati malsani, urgenti e ruggenti per me.
Se nei miei romanzi mi sono finora confrontata con la Storia sia pubblica del nostro Paese
che privata della mia famiglia, nelle narrazioni brevi ho concentrato
fobie, illusioni, paure e fantasticherie che mi riguardano, frattaglie della mia intimità.
Se nel romanzo c’è l’ordine, il progetto, il tempo dilatato,
in questi racconti ci sono visioni, frammenti, allusioni.
C’è l’essere donna in diversi momenti della vita, c’è la vecchiaia, c’è l’estrema giovinezza,
c’è l’oblio, c’è la nevrosi, c’è la spigolosità della parole.”
cit. Giulia Caminito

"Guardavamo gli altri ballare il tango"è un progetto teatrale tratto dalla trilogia di racconti omonima di Giulia Caminito.

Celeste ha fatto tagliare gli alberi nel proprio giardino, si fa passare il cibo da una buca per le lettere e condivide la sua casa—prigione con una giovane dai vestiti fiorati. Insieme devono far fronte a una radice nera e cattiva che spunta al centro del salotto.

Agnese e Leo sono due anime diverse, agli antipodi: mentre lei vorrebbe tanto frequentare un corso di tango, lui crudelmente la costringe solo a spiare i ballerini da una finestrella che dà su un seminterrato. Eppure mattina dopo mattina, risveglio dopo risveglio, il corpo di Leo si fa diverso, trasfigurato, proteso verso una nuova terribile identità.

Evelina è sola, trascrive i suoi buoni propositi su post—it gialli e ha paura che la mensola carica di libri le precipiti addosso. Con l'orecchio ben teso verso la propria casa, un giorno sente qualcosa grattare dal fondo dell'armadio. Quando apre l'anta vi trova rannicchiata una bambina tutta ossa.

Tre storie tra il reale e il fantastico per raccontare la psicologia di tre donne, tre momenti della vita, tre difficili convivenze, tre segreti da svelare.

Costo:  Vedi sito
Kiroconvenzione: INGRESSO RIDOTTO per tutti i  Kiri iscitti alla pagina facebook  di KIROLANDIA - Media Partner del Teatro
Informazioni: 06.5814004 - info@teatrotrastevere.it
Indirizzo: via Jacopa de Settesoli 3 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrotrastevere.it
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La Compagnia della Farsa
Presenta
"Dialoghi rubati"
di Stefano Terrabuoni
regia di Luca Pennacchioni
con Luca Pennacchioni e Claudia Spedaliere

TEATRO PETROLINI - Roma
da giovedì 17 al 19 gennaio - dal 31 gennaio al 2 febbraio 2020, venerdi e sabato ore 21.00 – domenica 18.00

Trama e Personaggi
“Dialoghi rubati“ è  una commedia a episodi, dieci corti teatrali legati da minimo comune denominatore: la comunicazione o la non comunicazione tra due persone. I personaggi, per ogni episodio, sono sempre due e qui sono indicati come lei e lui, si possono scambiare le parti oppure potrebbero essere due lui o due lei senza alterare la storia; allo stesso modo gli episodi possono essere proposti singolarmente o insieme ad altri sullo stesso tema.
Le storie non hanno tempo né luogo. Né c’è alcun legame tra loro. Spetterà al regista, se lo ritiene opportuno, collocarle e collegarle. 

Tutte le ambientazioni saranno minimali, facilmente modificabili tra un episodio e quello che segue:
1. Cosa abbiamo fatto, Lei telefona a lui dopo una notte d’amore e di passione. Lei è a casa che ripensa, lui è a una conferenza, lontano anche con la mente. Lei è dubbiosa, passionale, a tratti romantica. Lui è più controllato, ma anche perplesso e cerca di eludere.
2. Le consiglio il mogano Qui le due persone parlano tra loro di un preventivo convinti di parlare dello stesso argomento; fin dal primo istante, però, il pubblico sa che uno parla di casse da morto e l’altra di parquet. Alla fine, andranno via entrambi soddisfatti non sapendo che non si sono capiti.
3. Proseguire diritto Il dialogo qui è surreale. Che succederebbe se il navigatore non fosse proprio un apparecchio, ma fosse dotato di una mente pensante, di una vita di un passato? In fondo ci parliamo con i navigatori, ma loro (ancora) non ci rispondono.
4. Mi può indicare un ponte? Un aspirante suicida parla al telefono con l’amore che lo ha lasciato. Dall’altra parte del telefono capiamo che il suo ex partner non lo ascolta. Una ragione di più per suicidarsi. Anche la cameriera sembra non ascoltarlo. O forse no! Forse lei è l’unica che lo ascolta e forse è proprio lei a salvarlo.
5. Ti mando un vocale Ti mando un vocale perché… quante volte lo abbiamo sentito! E non è più un messaggio vocale, ma un ritratto fedele di tutte le cose che passano per la testa, delle fantasie, delle paranoie, delle paure. Un messaggio che si poteva condensare in quattro parole diventa un monologo di 10 minuti.
6. Le pizze parlano! Noi parliamo anche se stiamo zitti. Lo facciamo con il linguaggio del corpo, con la scelta dei vestiti, con il modo di camminare e anche con la pizza. Il modo in cui la mangiamo dice molto su di noi.
7. Principessa Ci può essere un dialogo tra due sconosciuti senza parlarsi? Si, se lei colpisce lui con la sua bellezza e lui con il suo fascino. Non possono parlarsi, ma i loro sguardi, i loro piccoli gesti, i loro occhi, diranno tutto quello che le labbra non possono pronunciare. 8. Solo tre minuti Un uomo sale su un autobus e improvvisamente inizia a piangere. Cerca di nascondere il suo pianto, una signora cerca di aiutarlo. Lui le racconta la storia, motivo del suo pianto, la sconosciuta ascolta, ma…
9. Cosa sta leggendo? Attaccare bottone per farsi notare a volte è facile. Un po’ meno facile è sostenere la discussione che ne consegue, a meno di sparare cavolate per fare colpo. Ma potrebbe essere una strategia che ci torna contro. Noi lo sconsigliamo.
10. Sei in anticipo Lei si presenta a San Pietro con mesi di anticipo. Lui vorrebbe rimandarla giù, ma lei non vuole. Lui le fa presente che l’arrivare in anticipo è un vero e proprio vizio e allora…

Di Stefano Terrabuoni - Regia di Luca Pennacchioni - Con Luca Pennacchioni e Claudia Spedaliere - Scenografia Luca Pennacchioni - Fonica e luci Giulia Vertua

Biglietti: Intero:  11 € - Tessera: 2 €
Info e Prenotazioni: 06 5757488 dalle h. 17 in poi - compagniadellafarsa@gmail.com
Indirizzo: via Rubattino, 5 -  Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatropetrolini.com
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TEATRO RAGAZZI

Stagione Teatro Trastevere dei Piccoli 2019-2020
Teatro Trastevere presenta
"A spasso col Mostro"

TEATRO TRASTEVERE -  Roma
18 e 25  gennaio 2020, doppia replica ore 15.00 e ore 16.30

 “Ha zanne tremende, artigli affilati e denti da mostro di bava affilati”.
Questa è la descrizione che fa del Gruffalò un piccolo topolino, impegnato ad inventare 
un mostro tremendo che lo avrebbe vendicato se qualche belva feroce lo avrebbe mangiato, fino a scoprire che il Gruffalò…esiste veramente.
Uno spettacolo con rime, canzoni e animali parlanti che tra lo scherzo e l’intrattenimento fa riflettere su tutto quello che è diverso da noi.

Costo:  Vedi sito
Informazioni: Adatto dai  3 anni
KIROLANDIA - Media Partner del Teatro
Informazioni: 06.5814004 - info@teatrotrastevere.it
Indirizzo: via Jacopa de Settesoli 3 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrotrastevere.it
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"Provaci ancora Bretella"
Spettacolo di teatro-circo
Di e con Pietro Ricciardi

CENTRALE PRENESTE TEATRO-  Roma
19 gennaio 2020, ore 16.30
A Centrale Preneste Teatro (Via Alberto da Giussano, 58) per la rassegna Infanzie in gioco 2019/20 va in scena lo spettacolo di teatro-circo Provaci ancora Bretella di e con Pietro Ricciardi. L’appuntamento è per domenica 19 Gennaio alle ore 16.30.
Che lavori ha fatto un clown prima di scoprire di avere un talento comico? Quali sono i primi oggetti che un giocoliere ha lanciato in aria per imparare a controllarli? Il clown Bretella, alla ricerca di lavoro, affronta diversi fallimenti senza mai darsi per vinto, utilizzando gli oggetti in maniera alquanto insolita. Alla fine, grazie ai guai e ai pasticci combinati, scopre di aver imparato a far volare oggetti di ogni tipo e a far ridere la gente. Trova così la sua vera passione, la sua strada. Le esilaranti gag, i sorprendenti numeri di giocoleria e la manipolazione di oggetti, gli equilibrismi improbabili, sono incorniciati in uno stile che ricorda i film muti in bianco e nero. Grazie all’aiuto di qualche piccolo volontario del pubblico, Bretella riesce a meravigliare tutti con magie e illusioni e, per il gran finale, il nostro clown inizia a danzare con delle bolle di sapone giganti, augurando a tutti i bambini di seguire i propri sogni che come le bolle di sapone volano tra le nuvole.

Costo: Biglietto unico 5 € (prenotazione consigliata)
Informazioni:  Adatto dai  3 agli 10 anni
Prenotazioni: 06 27801063 o info@ruotaliberateatro.191.it
Indirizzo: Via Alberto da Giussano, 58, Roma
Sito di riferimento: www.facebook.com/CentralePrenesteTeatro
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MUSICA

COTTON CLUB
LA PROGRAMMAZIONE
dal 16 al 19 gennaio 2020

Ogni venerdì - di scena Emanuele Urso The King of Swing
Ogni domenica – Bevo Solo Rock’n Roll

GIOVEDI’ 16 GENNAIO 2020
GIORGIO TIRABASSI & HOT CLUB ROMA
OMAGGIO A DJANGO REINHARDT
Giovedì 16 gennaio 2020 appuntamento non perdere al Cotton Club Giorgio Tirabassi & Hot Club Roma che porteranno in scena il loro omaggio al grande Django Reinhardt. Sul palcoscenico ci saranno Giorgio Tirabassi alla chitarra, Gianfranco Malorgio alla chitarra ritmica, Moreno Viglione, alla chitarra solista e Renato Gattone al contrabbasso.

L’Hot Club Roma è un gruppo musicale di Gypsy Jazz, fondato nel 2005 dal chitarrista Gianfranco Malorgio. Il progetto nasce dall’incontro di appassionati del grande chitarrista e compositore belga, Django Reinhardt, primo rappresentante e simbolo del Jazz Manouche.

Lo spettatore si ritroverà proiettato nell’Europa delle sale da ballo di Parigi, subito prima dell’inizio della seconda guerra mondiale. Le atmosfere anni ’30 ci porteranno in un film in bianco e nero. Un concerto da non perdere, dunque, presso il Club di Via Bellinzona che rende omaggio ad una figura chiave del jazz manouche.

LIVE SHOW €10
Inizio concerto ore 21:30

Line-up
Giorgio Tirabassi, chitarra
Gianfranco Malorgio, chitarra ritmica
Moreno Viglione, Chitarra solista
Renato Gattone, contrabbasso
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SABATO 17 GENNAIO 2020
EMANUELE URSO "THE KING OF SWING" ORCHESTRA
DOPPIO CONCERTO

Doppio concerto dell’orchestra di Emanuele Urso 21.30 e 00.30. Nel secondo concerto è consentito fumare nel locale. Tutti venerdì il rendez-vous con il re dello swing, Emanuele Urso e la sua orchestra, uno spettacolo coinvolgente all’insegna dell’eccellenza. E tutti primi venerdì del mese i maestri Urso ci riportano al Cotton Club di Harlem degli anni 30 con questa trascinante, coinvolgente, straripante Big Band swing di ben 17 elementi, con arrangiamenti originali della Fletcher Henderson Orchestra per regalarvi un fiume di emozioni e di gioia.

Emanuele Urso è un musicista dotato di eccellenti qualità tecniche e musicali sia come batterista che come clarinettista, nonché grande direttore d’orchestra e arrangiatore. La sua concezione della musica è totalmente rivolta al Jazz della Swing Era (Stati Uniti 1935-45) musica della quale Emanuele è sicuramente oggi il maggior cultore e rappresentante a livello europeo. L’instancabile impegno, la ricerca della perfezione e la grande professionalità sono qualità che gli hanno permesso di conquistare il titolo oggi universalmente riconosciuto di “Re dello Swing”.

ORE 21.30 AMAZING EARLY SHOW
ORE 00.30 THE LATE NIGHT SMOCKING SESSION in questa sessione consentito fumare dentro al locale
ORE 21.30 INGRESSO 10€
ORE 00.30 INGRESSO 5€

Line-up
Emanuele Urso, Clarinetto/Batteria
Clara Simonoviez, Voce
Lorenzo Soriano, Tromba
Adriano Urso, Piano
Stefano Napoli, Contrabbasso
Stefano Di Grigoli, Sax Tenore
Fabrizio Guarino, Chitarra
Giovanni Cicchirillo, Batteria
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SABATO 18 GENNAIO 2020
LAKE JAZZ ORCHESTRA
STRIKE UP THE BAND

Torna al Cotton Club la Lake Jazz Orchestra. Nasce nell’ ottobre 2010 da un’idea di Luca Rizzo. L’ organico è quello di una big band tradizionale composta da una sezione di cinque sax, cinque trombe, quattro tromboni, una voce ed una sezione ritmica formata da pianoforte chitarra contrabbasso e batteria. Al primo CD “Mission Impossible” uscito nel 2012, sono seguiti più di trenta concerti.

Hanno collaborato e suonato con la Big band Sergio Vitale, Enzo De Rosa, Claudio Corvini, Tiziano Ruggeri, Marco Rovinelli, Francesco Lento e Antonio Padovano. Successivamente la Lake Jazz Orchestra ha realizzato altri due CD: “So big…” e “Live at Marcigliana”. L’ultimo lavoro “Strike up the band” è interamente dedicato agli arrangiamenti di Sammy Nestico, uno dei più grandi arrangiatori per Big band. Un progetto nato due anni e che ha avuto il piacere di ospitare uno dei maggiori solisti italiani: Max Jonata.

LIVE SHOW €10
Inizio concerto ore 22:30

Line-up
Daniela Bazzan, Voce
Luca Iaboni, Tromba
Enrico Martella, Tromba
Giovanni Bardocci, Tromba
Luca Celon, Tromba
Arnaldo Granati, Tromba
Fabrizio Vinciguerra, Trombone
Alfio Spitalieri, Trombone
Stan Adams, Trombone
Dario Piccioni, Trombone
Luca Rizzo, Sax Alto
Simona Guidoni, Sax Alto
Federico Luison, Sax Alto
Daniele Bonomi, Sax Tenore
Fabrizio D'alisera, Sax Baritono
Raniero Bei, Piano
Cristina Perone, Chitarra
Laura Pesce Delfino, Contrabbasso
Marco Rovinelli, Batteria
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DOMENICA 19 GENNAIO 2020
BEVO SOLO ROCK'N ROLL

MARCO LIOTTI & FIFTY FIFTY

L'appuntamento dedicato al Rock'N'Roll anni '50 della domenica: una serata vintage e divertente all'insegna del Rock'n Roll. Diretta dalla frizzante Lalla Hop, la serata ci riporterà negli anni '50 grazie ai nostri gruppi live così coinvolgente da fare ballare i più timidi. Lezione di ballo "primi passi" con le migliori scuole di Roma che si alterneranno di domenica in domenica.

Il LIVE di domenica 19 gennaio è con MARCO LIOTTI & FIFTY FIFTY. Lo spettacolo di Marco Liotti & Fifty Fifty ripropone le canzoni più famose degli anni '50 '60: Diana, Put head on my shoulder (Paul Anka), Oh Carol, Stupid Cupid (Neil Sedaka), Smoke gets in your eyes, The great Pretender (Platters) Elvis Presley...e tutto il Doo-wop...oltre le colonne sonore di film come Happy Days, Dirty Dancing, Grease, Pretty woman i più famosi rock 'n' roll. Ma anche degli standard jazz-swing come Fly me to The Moon, I've got you under my Skin, Cheeck to cheeck.

Il sound è quello lineare di quegli anni, gli strumenti base: pianoforte, chitarra, contrabbasso, batteria e il sax tenore. Il tutto con suoni puliti e il largo uso dei cori. Domina su tutto la bella voce da crooner e la presenza scenica del leader Marco Liotti.

Ingresso ore 19.30
Lezione ore 20.00
Concerto ore 21.00
Lezione di ballo a cura della scuola Dolly&Pupi Rock'n'roll

Prezzo special del BEVO SOLO ROCK'N ROLL:
LEZIONE + CONCERTO + DRINK 10€
LEZIONE + CONCERTO + DRINK + PINSA ROMANA 18€

Line-up
Marco Liotti, Voce
Cristiano Riccardi, Chitarra
Cristian Fortucci, Voce/Piano
Fabio Mancano, Sax Tenore
Massimiliano Pischedda, Contrabbasso
Tommaso Sansonetti, Batteria

Indirizzo: via Bellinzona 2 - Roma
Info e prenotazioni: info@cottonclubroma.it+390685352527 +393490709468
Sito di riferimento: www.cottonclubroma.it
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ARTE

PROSEGUONO...

"I LOVE LEGO"

Palazzo Bonaparte, spazio Generali Valore Cultura - Roma
dal 24 dicembre al 9 aprile 2020 - vari orari

Un regalo di Natale per la Città di Roma: Arthemisia, dal 24 dicembre - oltre alla straordinaria mostra attualmente in corso dedicata al mondo dell’Impressionismo che sta richiamando migliaia di visitatori da tutto il mondo - presenta I LOVE LEGO, la mostra per bambini e appassionati di tutte le età.

In un gioco di colori e prospettive, tra spettacolari diorami e creazioni artistiche, arrivano dal 24 dicembre al 19 aprile 2020 a Palazzo Bonaparte - spazio Generali Valore Cultura, scenari minuziosamente riprodotti e ambienti realizzati in decine di metri quadrati con i mattoncini più famosi del mondo.

I LOVE LEGO presenta in scala ridotta dettagliatissime riproduzioni di fantastici mondi: dalla frenesia della città contemporanea alle avventure leggendarie dei pirati; dai paesaggi medievali agli splendori dell’Antica Roma in una riproduzione fedelissima del Foro di Augusto; dalla conquista dello spazio, alla suggestiva riproduzione di un paesaggio artico per arrivare al sorprendente scenario della Liberazione.
Costruzioni e non solo. Attraverso una “caccia al personaggio” - tra edifici e palazzi, tra galeoni e templi - il visitatore è invitato a cercare personaggi celebri (e non) nascosti all’interno delle installazioni: da Harry Potter a Dart Fener, diversi gli ospiti a sorpresa inseriti nelle divere installazioni che accompagnano nella visita tutti coloro che vogliono divertirsi a scovare tra i mattoncini.
Dalla città contemporanea ideale alle avventure leggendarie dei pirati, dai paesaggi medievali agli splendori dell’Antica Roma, i bambini e i più grandi potranno immergersi nei diversi ambienti minuziosamente ricostruiti e progettati da RomaBrick, uno dei LUG (Lego® User Group) più antichi d’Europa.

Mattoncini ma non solo: a dimostrare quanto i moduli più famosi del mondo siano in grado di “creare arte a 360°”, in mostra a Palazzo Bonaparte con 10 tele spirate a grandi capolavori della storia dell’arte reinterpretati e trasformati in “uomini lego” dal giovane artista romano Stefano Bolcato: unendo la sua passione per i LEGO e la sua arte - attraverso una tecnica pittorica ad olio - crea forme di assemblaggio ispirate in particolare modo dal “magnetismo” dei ritratti rinascimentali.

L’esposizione vanta l’eccezionale partnership con “Legolize”, pagina umoristica che crea installazioni comiche utilizzando proprio i LEGO.
Fondata da tre ragazzi - Mattia Marangon, Samuele Rovituso e Pietro Alcaro - la pagina è nata nel 2016 e attualmente conta più di mezzo milione di fan su Instagram e altrettanti su Facebook. Legolize porterà la comicità all’interno della mostra, con speciali installazioni e “invadendo” i diorami in mostra a Palazzo Bonaparte.

I LOVE LEGO è una mostra di Arthemisia, in collaborazione con RomaBrick.

I LOVE LEGO è una esperienza imperdibile per i nostalgici che vorranno tornare bambini e per i più piccoli che potranno trascorrere una giornata divertendosi con quei “prodigiosi” mattoncini che ogni anno fanno giocare milioni di persone.

Costo: Biglietto 12 € - Ridotto 10 €
Indirizzo:  piazza Venezia, 5 (angolo Via del Corso) - Roma
Informazioni: + 39 06 87 15 111
Sito di riferimento: www.mostrepalazzobonaparte.it
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"C’era una volta Sergio Leone"

C’era una volta Sergio Leone, la grande mostra all’Ara Pacis per i 90 anni dalla nascita e i 30 dalla scomparsa del regista

Roma Capitale celebra il mito di uno dei
maestri assoluti del cinema italiano con una mostra concepita e realizzata da
La Cinémathèque Française e Cineteca di Bologna.

Museo dell’Ara Pacis - Roma
dal 17 dicembre 2019 al 3 maggio 2020 - Tutti i giorni ore 9.30 – 19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima). Chiuso 1 maggio

C’era una volta Sergio Leone: è il titolo evocativo della grande mostra all’Ara Pacis, in programma fino al 3 maggio 2020, con cui Roma celebra, a 30 anni dalla morte e a 90 dalla sua nascita, uno dei miti assoluti del cinema italiano.
Promossa dall’Assessorato alla Crescita culturale di Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, l’esposizione arriva in Italia dopo il successo dello scorso anno alla Cinémathèque Française di Parigi, istituzione co-produttrice dell’allestimento romano insieme alla Fondazione Cineteca di Bologna.
La mostra è realizzata con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, in collaborazione con Istituto Luce – Cinecittà, Ministère de la culture (Francia), CNC – Centre national du cinéma et de l’image animée, SIAE e grazie a Rai Teche, Leone Film Group, Unidis Jolly Film, Unione Sanitaria Internazionale, Romana Gruppi Elettrogeni Cinematografici. Digital Imaging Partner: Canon. Sponsor tecnici: Italiana Assicurazioni, Hotel Eden Roma, Bonaveri. L’ideazione è di Equa di Camilla Morabito e il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura.

Il percorso espositivo – curato dal direttore della Cineteca di Bologna, Gian Luca Farinelli, in collaborazione con Rosaria Gioia e Antonio Bigini racconta di un universo sconfinato, quello di Sergio Leone, che affonda le radici nella sua stessa tradizione familiare: il padre, regista nell’epoca d’oro del muto italiano, sceglierà lo pseudonimo di Roberto Roberti, e a lui Sergio strizzerà l’occhio firmando a sua volta Per un pugno di dollari con lo pseudonimo anglofono di Bob Robertson.
Nel suo intenso percorso artistico Sergio Leone attraversa il peplum, (filone cinematografico storico-mitologico), riscrive letteralmente il western e trova il suo culmine nel progetto di una vita: C’era una volta in America. A questo sarebbe seguito un altro film di proporzioni grandiose, dedicato alla battaglia di Leningrado, del quale rimangono, purtroppo, solo poche pagine scritte prima della sua scomparsa. Leone, infatti, non amava scrivere. Era, piuttosto, un narratore orale che sviluppava i suoi film raccontandoli agli amici, agli sceneggiatori, ai produttori, all’infinito, quasi come gli antichi cantori che hanno creato l’epica omerica. Ma ciò nonostante, il suo lascito è enorme, un’eredità creativa di cui solo oggi si comincia a comprendere la portata. I suoi film sono, infatti,  la Bibbia su cui gli studenti di cinema di tutto il mondo imparano il linguaggio cinematografico, mentre molti dei registi contemporanei, da Martin Scorsese a Steven Spielberg, da Francis Ford Coppola a Quentin Tarantino, da George Lucas a John Woo, da Clint Eastwood ad Ang Lee continuano a riconoscere il loro debito nei confronti del suo cinema.

Le radici del cinema di Sergio Leone affondano, naturalmente, anche nell’amore per i classici del passato – in mostra i film dei giganti del western, da John Ford a Anthony Mann – e rivelano un gusto per l’architettura e l’arte figurativa che ritroviamo nella costruzione delle scenografie e delle inquadrature, dai campi lunghi dei paesaggi metafisici suggeriti da De Chirico, all’esplicita citazione dell’opera Love di Robert Indiana, straordinario simbolo, in C’era una volta in America, di un inequivocabile salto in un’epoca nuova. Per Leone la fiaba è il cinema. Il desiderio di raccontare i miti (il West, la Rivoluzione, l’America) utilizzando la memoria del cinema e la libertà della fiaba, entra però sempre in conflitto con la sua cultura di italiano che ha conosciuto la guerra e attraversato la stagione neorealista. A partire da Per qualche dollaro in più Leone può permettersi di assecondare la sua fascinazione per il passato e la sua ossessione documentaria per il mito curando ogni minimo dettaglio. Perché una favola cinematografica, per funzionare, deve convincere gli spettatori che quello che vedono stia accadendo realmente.

Grazie ai preziosi materiali d’archivio della famiglia Leone e di Unidis Jolly Film i visitatori entreranno nello studio di Sergio, dove nascevano le idee per il suo cinema, con i suoi cimeli personali e la sua libreria, per poi immergersi nei suoi film attraverso modellini, scenografie, bozzetti, costumi, oggetti di scena, sequenze indimenticabili e una costellazione di magnifiche fotografie, quelle di un maestro del set come Angelo Novi, che ha seguito tutto il lavoro di Sergio Leone a partire da C’era una volta il West.

Seguendo queste tracce, la mostra C’era una volta Sergio Leone sarà quindi suddivisa in diverse sezioni: Cittadino del cinema, Le fonti dell’immaginario, Laboratorio Leone, C’era una volta in America, Leningrado e oltre, dedicata all’ultimo progetto incompiuto, L’eredità Leone. Sarà inoltre pubblicato dalle Edizioni Cineteca di Bologna il volume La rivoluzione Sergio Leone, a cura di Christopher Frayling e Gian Luca Farinelli.

Promotori                Roma Capitale - Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Cineteca di Bologna
Mostra a cura di Gian Luca Farinelli in collaborazione con Rosaria Gioia e Antonio Bigini
Organizzazione Fondazione Cineteca di Bologna - Cinémathèque Française di Parigi
Ideazione                Equa Gstrategy
Supporto organizzativo Zètema Progetto Cultura

SPONSOR MOSTRA
Con il contributo di                 Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Direzione Generale Cinema e Audiovisivo
In collaborazione con             Istituto Luce – Cinecittà    SIAE
Sponsor tecnico Italiana Assicurazioni -  Hotel Eden -  Roma Bonaveri
Grazie a Rai Teche
Leone Film Group
Unidis Jolly Film
U.S.I. Unione Sanitaria Internazionale
Romana Gruppi Elettrogeni Cinematografici
Digital Imaging Partner Canon

SPONSOR SISTEMA
MUSEI IN COMUNE
Con il contributo tecnico di  Ferrovie dello Stato Italiane

Costi: Biglietto solo mostra: 11€ intero; 9€ ridotto + prevendita € 1 Gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente
Informazioni: 060608
Indirizzo: Lungotevere in Augusta - Roma
Sito: www.arapacis.it
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Impressionisti Segreti

Palazzo Bonaparte, spazio Generali Valore Cultura - Roma
dal 6 ottobre al 8 marzo 2020 - vari orari

Dal 6 ottobre 2019 Roma si arricchisce di una doppia offerta culturale: l’apertura al pubblico di Palazzo Bonaparte, spazio Generali Valore Cultura, che ospita la prima mostra sugli “Impressionisti Segreti”, ovvero quei capolavori noti a tutti ma nascosti nelle più grandi collezioni private del mondo.

Palazzo Bonaparte, splendido edificio barocco in Piazza Venezia che prende il nome da Maria Letizia Ramolino, madre di Napoleone, che vi abitò fino al 1836. Da sempre utilizzato come residenza privata, oggi diventa accessibile al pubblico grazie alla partnership tra Generali Italia e Arthemisia.

Impressionisti Segreti, la prima mostra ospitata a Palazzo Bonaparte, è un’opportunità unica per ripercorrere la storia dell’Impressionismo tramite cinquanta capolavori di grandi artisti quali Monet, Renoir, Cézanne, Pissarro, Gauguin e tanti altri, custoditi nelle più importanti collezioni private e generosamente prestati solo per questa straordinaria occasione.
Un affascinante viaggio alla scoperta del movimento artistico più emozionante e coinvolgente della storia dell’arte, tra fermo-immagini di una Parigi di fine Ottocento, seducenti ritratti di donne dell’elite dell’epoca e pennellate di luce vibrante.

La cura della mostra è affidata a due esperte di fama internazionale: Marianne Mathieu, direttrice scientifica del Musée Marmottan Monet di Parigi - sede delle più ricche collezioni al mondo di Claude Monet, e Claire Durand-Ruel, discendente di Paul Durand-Ruel, colui che ridefinì il ruolo del mercante d’arte e primo sostenitore degli impressionisti.

La mostra Impressionisti Segreti è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia.
Gode del patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, dell’Ambasciata di Francia in Italia e della Regione Lazio. È realizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale, ed è sostenuta da Generali Italia attraverso Valore Cultura, il programma per rendere l’arte e cultura accessibili a un pubblico sempre più ampio.

Special partner della mostra è Q8 che, dopo il sostegno alle mostre di Pollock ed Escher, prosegue il suo impegno nella promozione dei valori legati alla cultura e all’arte.
La mostra Impressionisti Segreti fa parte del progetto “L’Arte della solidarietà”, realizzato da Susan G. Komen Italia e Arthemisia, insieme per portare bellezza anche nelle vite delle persone meno fortunate.

La mostra vede come hospitality partner Hotel de Russie e Hotel de la Ville, del gruppo Rocco Forte Hotels.
L’evento è consigliato da Sky Arte.
Catalogo edito da Arthemisia Books.

Costo: vedi sito
Indirizzo:  piazza Venezia, 5 (angolo Via del Corso) - Roma
Informazioni: + 39 06 87 15 111
Sito di riferimento: www.mostrepalazzobonaparte.it
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“Canova. Eterna bellezza"
Dal 9 ottobre il Museo di Roma ospita “Canova. Eterna bellezza”, esposizione dedicata al massimo interprete della scultura neoclassica.
Una mostra-evento incentrata sul legame tra Antonio Canova e la città di Roma, con oltre 170 opere e prestigiosi prestiti da importanti Musei e collezioni italiane e straniere

MUSEO DI ROMA a Palazzo Braschi - Roma
dal 9 ottobre 2019  al 15 marzo 2020  - dal martedì alla domenica ore 10.00-19.00

Dal 9 ottobre 2019 prende il via Canova. Eterna bellezza: una mostra-evento dedicata al legame di Canova con la città di Roma che, fra Settecento e Ottocento, fu la fucina del suo genio e un’inesauribile fonte di ispirazione. Un rapporto, quello tra lo scultore e la città, che emerge in una miriade di aspetti unici e irripetibili.

Incorniciati all’interno di un allestimento dall’eccezionale effetto scenografico, oltre 170 opere di Canova e artisti a lui coevi animano le sale del Museo di Roma in Palazzo Braschi: in uno spettacolare gioco di luci e ombre, tra eleganti movenze e apparizioni di mitiche divinità, l’esposizione capitolina racconterà in 13 sezioni l’arte canoviana e il contesto che lo scultore trovò giungendo nell’Urbe nel 1779.

Attraverso ricercate soluzioni illuminotecniche, lungo il percorso espositivo sarà rievocata la calda atmosfera a lume di torcia con cui l’artista, a fine Settecento, accoglieva i suoi ospiti nell’atelier di via delle Colonnette.

A definire la trama del racconto, preziosi prestiti provenienti da importanti Musei e collezioni: l’Ermitage di San Pietroburgo, i Musei Vaticani e Capitolini, la Gypsotheca e Museo Antonio Canova di Possagno, il Museo Civico di Bassano del Grappa, il Museo Correr di Venezia, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, le Accademie di Belle Arti di Bologna e di Ravenna, l'Accademia Nazionale di San Luca, il Musée des Augustins di Toulouse, i Musei di Strada Nuova-Palazzo Tursi di Genova, fino al Museo Civico di Asolo, solo per citarne alcuni.

La mostra Canova. Eterna bellezza, promossa e prodotta da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Arthemisia, organizzata con Zètema Progetto Cultura e curata da Giuseppe Pavanello, è ospitata fino al 15 marzo 2020 al Museo di Roma.
La mostra è realizzata in collaborazione con l’Accademia Nazionale di San Luca e con Gypsotheca e Museo Antonio Canova di Possagno.

Costo: vedi sito
Indirizzo: piazza Navona, 2; piazza San Pantaleo, 10 - Roma
Informazioni: 060608 (tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00)
Siti di riferimento: www.museodiroma.it; www.museiincomuneroma.it
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BACON, FREUD, LA SCUOLA DI LONDRA

Opere della TATE
cura di Elena Crippa

CHIOSTRO DEL BRAMANTE - Roma
 dal 26 settmebre 2019  al 23 febbraio 2020 , orario dal lun. al ven. 10.00 – 20.00_ sab. e dom. 10.00 – 21.00/La biglietteria mostre chiude una ora prima.

Francis Bacon e Lucian Freud

Due giganti della pittura, Francis Bacon e Lucian Freud per la prima volta insieme in una mostra in Italia. Uno dei più affascinanti, ampi e significativi capitoli dell’arte contemporanea mondiale con la Scuola di LondraUna città straordinaria in un periodo rivoluzionario.
Bacon, Freud, l’arte britannica in oltre sette decenni, lo spirito di una città in mostra al Chiostro del Bramante di Roma dall’autunno 2019 fino a febbraio 2020, a cura di Elena Crippa, Curator of Modern and Contemporary British Art, Tate e organizzata in collaborazione con Tate, Londra.
Insieme a Francis Bacon e Lucian FreudMichael Andrews, Frank Auerbach, Leon Kossoff e Paula Regoartisti che hanno segnato un’epoca, ispirato generazioni, utilizzato la pittura per raccontare la vita.

No Filter

Grazie a uno straordinario prestito di Tate, la pittura di sei artisti con opere dal 1945 al 2004 rivela, in maniera diretta e sconvolgente, la natura umana fatta di fragilità, energia, opposti, eccessi, evasioni, nessun filtro, verità.
Tanti i temi affrontati: gli anni della guerra e del dopoguerra, storie di immigrazione, tensioni, miserie e insieme, desiderio di cambiamento, ricerca e introspezione, ruolo della donna, dibattito culturale e riscatto sociale. Al centro di tutto questo la realtà: ispirazione, soggetto, strumento, fino a essere ossessione.
Un tema più che mai attuale, in un’epoca, la nostra, di filtri e #nofilter.

La scuola di Londra

In mostra oltre quarantacinque dipinti, disegni e incisioni di artisti raggruppati nella “School of London”. Artisti eterogenei, nati tra l’inizio del Novecento e gli anni Trenta, immigrati in Inghilterra per motivi differenti che hanno trovato in Londra la loro città, il luogo dove studiare, lavorare, vivere.

Francis Bacon (1909-1992) nasce e cresce in Irlanda e arriva in Inghilterra quindicenne, Lucian Freud (1922-2011) scappa dalla Germania per sfuggire il nazismo, lo stesso succede, pochi anni dopo a Frank AuerbachMichael Andrews è norvegese e incontra Freud suo professore alla scuola d’arte; Leon Kossoff è nato a Londra da genitori ebrei russi; Paula Rego lascia il Portogallo per studiare pittura nelle scuole inglesi.
Nell’architettura cinquecentesca progettata da Donato Bramante trovano spazio, con un approccio cronologico e tematico, opere che raccontano individui, luoghi, vita vissutaper mostrare la totalità dell’esperienza di essere umano. Opere in cui la fragilità e la vitalità della condizione umana viene presentata tramite lo sguardo dell’artista: disegni e dipinti che ritraggono esistenze e luoghi scandagliati nella sua crudezza senza filtri.

I progetti speciali

Due progetti speciali di DART Chiostro del Bramante ne ribadiscono la vocazione sperimentale fatta di contaminazioni tra linguaggi, trasversalità e coinvolgimento del pubblico.
Per “BACON, FREUD, LA SCUOLA DI LONDRA” il racconto di mostra è affidato alla voce narrante di Costantino D’Orazio, storico dell’arte e saggista. La speciale audioguida accompagnerà i visitatori in un percorso di approfondimento e in un viaggio nella Londra dell’epoca, raccontando non solo gli artisti e le opere, ma i retroscena di un periodo tanto affascinante.
Chiostro del Bramante, inoltre, ha commissionato a Enrico Maria Artale, uno dei più promettenti giovani registi italiani già riconosciuto in ambito internazionale, un’opera filmica per raccontare l’esposizione.
Per la prima volta in Italia la narrazione di una mostra è affidata a un autore cinematografico con un progetto audio visivo inedito, dal titolo “The Naked Truth”, interpretato da Stefano Cassetti, Adamo Dionisi, Lucrezia Guidone e Sarah Sammartino, dove la pittura viene evocata attraverso la messa in scena di un istante immaginario che precede l’atto del dipingere.
La colonna sonora è realizzata appositamente dai Mokadelic.
Con questa grande mostra il Chiostro del Bramante conferma la propria vocazione internazionale, collaborando, per la seconda volta, con uno dei più prestigiosi Musei del mondo. Un’apertura internazionale che spinge il Chiostro a esplorare sempre nuovi ambiti di ricerca col desiderio di offrire al suo pubblico le ultime novità artistiche al pari dei grandi musei stranieri.


MOSTRA PRODOTTA E ORGANIZZATA DA DART Chiostro del Bramante
ORGANIZZATA IN COLLABORAZIONE CON Tate, Londra
MOSTRA A CURA DI Elena Crippa
Catalogo Skira

Costo: Vedi sito
Informazioni: hastag ufficiale #enjoychiostro - +39 06 68809035  (Lunedì – Venerdì 10.00 / 17.00) - La Caffetteria Bistrot, il Bookshop e il Chiostro hanno ingresso libero indipendentemente dalle mostre
Indirizzo: Via Arco della Pace 5 - Roma
Sito di riferimento: www.chiostrodelbramante.it
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...uno sguardo FUORI PORTA

- MILANO -

ARTE

PROSEGUE...

"I LOVE LEGO"

Museo della Permanente, Milano
dall'11 ottobre 2019 al 2 febbraio 2020, tutti i giorni ore 9.30 – 19.30 (ultimo ingresso 1 ora prima della chiusura)

Decine di metri quadrati di scenari interamente realizzati con mattoncini LEGO® andranno a comporre città moderne e monumenti antichi: interi mondi in miniatura, dalla città contemporanea ideale alle avventure leggendarie dei pirati, dai paesaggi medievali agli splendori dell’Antica Roma, ricostruiti e minuziosamente progettati da RomaBrick, uno dei LUG (Lego® User Group) più antichi d’Europa.

RomaBrick, costola dell’associazione nazionale di amanti LEGO, pone al centro dell’obiettivo il lavoro di squadra ed è grazie alla collaborazione di tutti i suoi iscritti che riesce a creare ambienti tra i più grandi che si possano vedere nel mondo. Ogni singola parte delle installazioni in mostra sono frutto di una progettazione collettiva e assolutamente originale: ogni edificio, strada, mezzo o piazza viene concepita da un team che vanta la presenza di numerosi architetti e ingegneri.

Con il patrocinio del Comune di Milano, promossa dal Museo della PermanenteI LOVE LEGO è una mostra di Arthemisia, in collaborazione con RomaBrick, uno dei LUG (Lego® User Group) più antichi d’Europa ed è realizzata con oltre 1.000.000 di moduli.
Sponsor della mostra Genertel, la compagnia diretta di Generali Italia nata a Trieste nel 1994, che in occasione del suo 25° anniversario, offrirà tutte le domeniche laboratori didattici per famiglie e i primi quindici laboratori didattici.

Milioni di mattoncini ma non solo. Per questa mostra meneghina, ad arricchire i fantastici diorami, tante novità che la rendono unica nel suo genere a dimostrazione che i moduli più famosi del mondo sono in grado di “creare arte a 360°”.

A fare capolino tra le diverse installazioni, 12 oli ispirati a grandi capolavori della storia dell’arte reinterpretati e trasformati in “uomini lego” dal giovane artista contemporaneo Stefano Bolcato: unendo la sua passione per i LEGO e la sua arte - attraverso una tecnica pittorica ad olio - crea forme di assemblaggio ispirate in particolare modo dal “magnetismo” dei ritratti rinascimentali.

L’esposizione vanta anche un eccezionale partnership con “Legolize”, pagina umoristica che crea installazioni comiche utilizzando proprio i LEGO. Fondata da tre ragazzi - Mattia Marangon, Samuele Rovituso e Pietro Alcaro - la pagina è nata nel 2016 e attualmente conta più di mezzo milione di fan su Instagram e altrettanti su Facebook. Legolize porterà la comicità all’interno della mostra, con speciali installazioni e anche “invadendo” i diorami esistenti.

Ad accogliere i visitatori, all’inizio del percorso di mostra, una proiezione olografica ideata da Display Expert che con Arthemisia ha applicato la tecnica olografica in ambito espositivo: attraverso questa infatti saranno create immagini ad altissima definizione permettendo la visualizzazione di oggetti in 3D fluttuanti nello spazio circostante. La proiezione olografica esce dagli schemi della rappresentazione bidimensionale per coinvolgere l’interlocutore in visualizzazioni realistiche tridimensionali.

Charity Partner Susan G. Komen Italia:
Arthemisia e Komen Italia hanno recentemente dato avvio al progetto “L’Arte della Solidarietà” per far nascere dalla cultura  iniziative benefiche concrete. La raccolta fondi promossa con questa mostra sarà destinata al sostegno dei programmi di oncologia femminile e pediatrica che la Komen Italia sostiene nell’ospedale HopeXchange in Ghana.
In particolare, l’iniziativa benefica consentirà di donare un pulmino e un’ambulanza per il trasporto gratuito dei pazienti che eseguono trattamenti oncologici nell’ospedale e di dare avvio ad un programma di musicoterapia ed arte-terapia nel reparto di oncologia pediatrica.

La mostra I LOVE LEGO è un’occasione imperdibile per tutti gli appassionati, per le famiglie e per i più piccoli, che potranno passare una giornata da protagonisti in un’atmosfera magica e divertente che ha come protagonista quei mattoncini “prodigiosi” che ogni anno fanno giocare oltre 100 milioni di persone.

Costo:  
Intero € 13 - Ridotto € 11
Prenotazioni; +39 02 89 29 921
Indirizzo: via Filippo Turati, 34 - Milano
Sito: www.ilovelegomilano.it - www.lapermanente.it
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- NAPOLI -

MUSICA

DEBUTTA

"RICCARDO MUTI
E LA CHICAGO SYMPHONY ORCHESTRA"
Al San Carlo la prima data del tour italiano

TEATRO SAN CARLO  - Napoli
19 gennaio 2020, ore 19.00

Sarà il Teatro di San Carlo ad ospitare la prima data del tour italiano di Riccardo Muti con la Chicago Symphony Orchestra domenica 19 gennaio 2020 alle ore 19.00. In programma la Suite da Romeo e Giulietta di Sergej Prokof’ev e la Sinfonia n. 9 in mi minore “Dal Nuovo Mondo” di Antonín Dvořák.

Un legame importante quello di Riccardo Muti con la Chicago, prestigiosa compagine di cui è Direttore Musicale dal settembre del 2010. In questi anni, con il suo impegno costante di condivisione della musica, il Maestro Muti ha aperto le prove a studenti, lavoratori e anziani, costruendo un legame forte tra l’orchestra e tutta la città, portando la musica anche nelle prigioni giovanili.  Il suo primo concerto gratuito come direttore musicale al Millennium Park ha attirato più di 25.000 persone.
L’Orchestra di Chicago mancava dai cartelloni del San Carlo dall’aprile 2012.
Il Maestro Muti torna al San Carlo, ad appena un anno di distanza dal Così fan tutte della Stagione 2018-2019 e sarà nuovamente a Napoli, questa volta alla guida dell’Orchestra del Teatro di San Carlo, a novembre 2020 per un appuntamento della Stagione di Concerti.
Il concerto di Riccardo Muti e la Chicago Symphony Orchestra rientra in Concerto d’Imprese, progetto di potenziamento della Stagione Sinfonica arrivato al suo secondo anno di vita e sostenuto da un gruppo di eccellenze imprenditoriali del territorio campano (Ambrogio Prezioso per Aedifica / Brin 69 Srl | Gruppi Prezioso e Di LuggoFulvio Scannapieco e Vittorio Genna per ALA Advanced Logistics for AerospaceCarlo e Michele Pontecorvo per Ferrarelle SpaSimone e Andrea Finamore per SIAP SrlPhilippe Foriel-Destezet per Philippe Foriel-DestezetMarco Zigon per Getra Spa, Francesco Tavassi per TEMI Spa per GLS, Gianluca Isaia per Isaia Spa, Massimo, Luca e Pietro Moschini per Laminazione Sottile Spa, Costanzo Janotti Pecci per Palazzo Caracciolo Spa, Pasquale Ranieri per Ranieri Impiantistica Spa, Gianfranco D’Amato per Seda Spa) che hanno unito le forze per implementare interventi di sostegno all’attività del Teatro.

domenica 19 gennaio 2020, ore 19.00 - Turno S
RICCARDO MUTI / CHICAGO SYMPHONY ORCHESTRA
Sergej Prokof’ev
Suite da Romeo e Giulietta 
Antonín Dvořák
Sinfonia  n. 9 in mi minore “Dal Nuovo Mondo” 

Chicago Symphony Orchestra
Bank of America è il Global Sponsor della Chicago Symphony Orchestra. Per restare aggiornati sulle attività del maestro Riccardo Muti vi invitiamo a visitare il sito internet ufficiale www.riccardomutimusic.com

Costo: vedi sito
Informazioni: vedi sito
Indirizzo: via San Carlo, 98  - Napoli
Sito di Riferimento: www.teatrosancarlo.it
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ARTE

PROSEGUONO...

"ANDY WARHOL"
DA OGGI A NAPOLI è tempo di ANDY WARHOL

Alla Basilica della Pietrasanta in mostra oltre 200 opere di Andy Warhol con un’intera sezione dedicata all’Italia e un focus sulla città di Napoli.

Basilica della Pietrasanta - Lapis Museum - Napoli
dal 26 settembre 2019 al 23 febbraio 2020, tutti i giorni 10.00–20.00 (la biglietteria chiude un’ora prima).

Un’esposizione interamente dedicata al mito di Andy Warhol giunge alla Basilica di Pietrasanta di Napoli che, dal 26 settembre 2019 al 23 febbraio 2020 con oltre 200 opere scelte, regala al pubblico una visione completa della produzione artistica del genio americano che ha rivoluzionato il concetto di opera d’arte a partire dal secondo dopoguerra.

Immortali icone e ritratti, polaroid e acetati, disegni e il mondo della musica, il brand e l’Italia: nel capoluogo campano arriva - in sette sezioni - quel mondo Pop che ha segnato l’ascesa di Warhol come l’artista che ha stravolto in maniera radicale qualunque definizione estetica precedente, attraverso miti dello Star System e del merchandising come le intramontabili Campbell’s Soup, il ritratto serigrafato di Marilyn derivato da un fotogramma di Gene Korman, le celebri serigrafie di Mao del 1972 e il famosissimo Flowers del 1964.

In oltre 200 opere il percorso artistico e privato di un uomo eclettico che ha segnato l’arte a tutto tondo, trasformando visioni e concetti, fermando nell’immaginario collettivo volti, colori e scene e regalando all’Arte tutta, un aspetto nuovo.

Questa esposizione si avvale del patrocinio del Comune di Napoli, promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, sotto l'egida dell'Arcidiocesi di Napoli e in sintonia con la sezione San Luigi della Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia meridionale, Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia, con la Rettoria della Basilica di S. Maria Maggiore alla Pietrasanta e con l’Associazione Pietrasanta Polo Culturale ONLUS.

Accanto a opere che raccontano la scena americana del ‘900, nelle sale della Pietrasanta anche lavori che rivelano il rapporto di Warhol con l’Italia e un focus dedicato alla città di Napoli col suo Vesuvius del 1985 e il Ritratto di Beuys, realizzato nel 1980 in occasione della mostra tenutasi presso la Galleria Amelio.
Presenti in mostra i suoi immancabili ritratti di grandi personaggi, figure storiche che il suo genio e la sua arte hanno trasformato in leggende contemporanee: i volti di Man Ray, Keith Haring, Edvard Munch, Lenin, Giorgio Armani e un rarissimo ritratto della Monna Lisa realizzato con inchiostro serigrafico su pergamena nel 1978.
E ancora Liz, la serie Ladies and Gentlemen e i suoi Self portrait, per poi passare al legame con il mondo della moda e della comunicazione.
Ad arricchire l’esposizione una sezione di disegni che accoglie alcuni rari esempi degli anni ‘50 derivanti dalla fase pre pop di Andy Warhol come raffigurazioni di anelli, orecchini e gemme provenienti dal suo primo lavoro di illustratore, poco conosciuta dal grande pubblico.
Ampio spazio è dedicato ancora al rapporto tra Warhol e il mondo della musica: insieme ad alcune delle più memorabili cover progettate e realizzate come The Velvet Undreground & Nico, sono esposti i ritratti di Mick Jagger, Miguel Bosè, Billy Squier.
Fondamentali per la comprensione del modus operandi “warholiano” sono le polaroid e gli acetati fotografici utilizzati per la successiva realizzazione dei ritratti: esposte icone del mondo del cinema come Arnold Schwarznegger, Silvester Stallone, Alba Clemente; del mondo musicale quali Grace Jones, Mick Jagger, Ron Wood, Stevie Wonder. Dall’ambito moda non mancheranno Gianni Versace, Valentino, Jean Paul Gaultier e ultimi ma non meno importanti i celebri Self Portrait dalla parrucca color argento.

La mostra Andy Warhol è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia con Eugenio Falcioni in collaborazione con l’Associazione Pietrasanta Polo Culturale Onlus e Art Motors ed è curata da Matteo Bellenghi.

La mostra ANDY WARHOL vede come sponsor Generali Italia.
L’iniziativa è sostenuta da Generali Valore Cultura, il programma per promuove l’arte e la cultura su tutto il territorio italiano e avvicinare un pubblico vasto e trasversale - famiglie, giovani, clienti e dipendenti - al mondo dell’arte attraverso l’ingresso agevolato a mostre, spettacoli teatrali, eventi e attività di divulgazione artistico-culturali con lo scopo di creare valore condiviso.

La mostra vede come special partner Ricola.
L’evento è consigliato da Sky Arte.
Catalogo edito da Arthemisia Books.

Charity partner della mostra è Susan G. Komen Italia: l’esposizione aderisce alla campagna di sensibilizzazione La Prevenzione è il nostro capolavoro e si inserisce nel progetto L’arte della Solidarietà, realizzato da Arthemisia insieme a Komen Italia, organizzazione in prima linea nella lotta ai tumori del seno e nella tutela della salute femminile.
La raccolta fondi promossa con questa mostra consentirà alla Komen Italia di realizzare, con la sua “Carovana della Prevenzione” almeno 4 giornate di Promozione della Salute Femminile nel quartiere di Ponticelli, nella zona di Castel Capuano ed in altre aree dove la prevenzione arriva con più difficoltà. In ciascuna giornata, organizzata in collaborazione con il Comune di Napoli e la Fondazione di Comunità del Centro Storico di Napoli, le tre unità mobili della Komen Italia offriranno esami clinico-strumentali gratuiti per la diagnosi precoce delle principali patologie oncologiche femminili, oltreché eventi educativi e di sensibilizzazione alla prevenzione per la popolazione generale.

Foto di Tommaso Vitielo per Arthemisia

- VISITE PER FAMIGLIE (max 25 pax) -
“Valore Cultura” di Generali Italia offre un’esperienza dedicata ai bambini e alle famiglie:
una speciale visita guidata e un laboratorio creativo per accompagnare bambini e genitori
alla scoperta di Andy Warhol e del mondo colorato della Pop Art.

Venerdì 8 novembre - ore 17.00
Venerdì 15 novembre - ore 17.00
Venerdì 22 novembre - ore 17.00
Sabato 23 novembre - ore 17.00
Venerdì 29 novembre - ore 17.00
Sabato 30 novembre - ore 17.00

Iscrizioni > http://www.arthemisia.it/it/andy-warhol-generali-italia/
In caso di posti disponibili il giorno della visita, sarà possibile aggregarsi al gruppo in loco.

Costo: Vedi sito.
Info e prenotazioni:  081 1865991
Indirizzo: piazzetta Pietrasanta, 17-18, Napoli
Sito di riferimento: www.polopietrasanta.com

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"Napoli Napoli, di lava di porcellana e musica"
Mostra a cura del Museo Real Bosco di Capodimonte e del Teatro di San Carlo

Museo e Real Bosco di Capodimonte -- Napoli
 Dal 21 settembre 2019 al 21 giugno 2020, vari orari

Ha appena aperto al Museo e Real Bosco di Capodimonte, la mostra Napoli Napoli. Di lava, porcellana e musica, a cura di Sylvain Bellenger (21 settembre 2019 – 21 giugno 2020), promossa dal Museo e Real Bosco di Capodimonte, con il Teatro  di San Carlo di Napoli, in collaborazione con Amici di Capodimonte onlus e la produzione e organizzazione della casa editrice Electa.

Le 19 sale dell’Appartamento Reale, riproposte in una spettacolare e coinvolgente scenografia, ideata dall’artista Hubert le Gall1 come  la regia di un’opera musicale, saranno il palcoscenico d’eccezione  sul quale andranno in scena il Teatro di San Carlo, con la sua sartoria oggi diretta da Giusi Giustino2 e le porcellane di Capodimonte.
Vero filo conduttore della mostra: la musica che si ascolterà grazie all’uso di cuffie dinamiche - non semplici audioguide - che si attivano passando di sala in sala.
L’allestimento racconterà la storia di Napoli capitale del Regno nel corso del Settecento e oltre, dagli anni di Carlo di Borbone a quelli  di Ferdinando II, come una favola, con il susseguirsi di scene della vita quotidiana caratterizzate da estrema raffinatezza estetica e gioia esistenziale ma che hanno come sottofondo il passaggio del potere,  i cambiamenti della storia, delle mode e dei gusti estetici.
Il visitatore potrà immergersi in un mondo incantato e, grazie all’uso delle cuffie dinamiche, potrà ascoltare le musiche (da Giovanni Pergolesi a Domenico Cimarosa, da Giovanni Pacini a Giovanni Paisiello, da Leonardo Leo a Niccolò Jommelli) selezionate da Elsa Evangelista con un commento critico musicale di Alessandro De Simone per i vari temi artistici di ciascuna sala.

La mostra è una sintesi di tutte le arti, e illustra la pluridisciplinarità tipica della nostra contemporaneità: un viaggio multisensoriale all’interno della Reggia borbonica, trasformata per l’occasione in un vero e proprio spettacolo teatrale. Un’esposizione con oltre 1000 oggetti, oltre 300 porcellane delle collezioni delle Reali Fabbriche di Capodimonte e Napoli, di altre manifatture europee e pezzi originali cinesi, più di 150 costumi del Teatro di San Carlo con firme prestigiose (Ungaro, Odette Nicoletti, Giusi Giustino e altri), strumenti musicali del Conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli, dipinti, oggetti d’arte e di arredo, minerali e animali tassidermizzati oggi conservati rispettivamente  nel Museo Mineralogico e nel Museo Zoologico di Napoli (oggi confluiti nel Centro Musei delle Scienze Naturali e Fisiche dell’Università Federico II di Napoli).

Costo:Vedi sito.
Info e prenotazioni: 081 7499130
Indirizzo: via Milano 2, Napoli
Sito di riferimento: www.museidicapodimonte.beniculturali.iy
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