Come sempre, di settimana in settimana, vari suggerimenti tra teatro, musica, arte, cinema, danza, libri e tanti altri eventi selezionati accuratamente sulla base delle vostre importanti indicazioni.
Ricordate che i suggerimenti di Kirolandia sono doppi, non solo sul blog... per altri interessanti eventi, ci sono anche le KIROSOCIALNEWS lanci direttamente dai nostri social: Facebook, Twitter e Linkedin.
Ancora di più, triplichiamo... collegatevi sempre alla nostra trasmissione radiofonica, "#doyoudream kirolandia on air" sulla webradio Radio Godot, ogni mercoledì tra le 19.15 e le 20.15 abbondanti, verrà svelato il KIROEVENTO DA SOGNO della settimana, un'altra importante segnalazione per completare le vostre scelte.
Seguite sempre gli hastag #kirosegnalazioni #kirosocialnews #kiroeventodasogno e scoprirete tutti gli appuntamenti per le vostre serate, scelti con cura dai Kiri di KIROLANDIA® !!!
- ROMA -
DEBUTTANO
presenta
"L’ENIGMA DELL'AMORE"
Associazione Culturale Musicomix
presenta
"L’ENIGMA DELL'AMORE"
in memoria di Karl Heinrich Urlichs
di Saverio Aversa e Fabio Grossi
con Fabio Pasquini e Francesco Maccarinelli
e con la partecipazione in video di Leo Gullotta
Regia Fabio Grossi
OFF OFF THEATRE - Roma
dal 14 al 19 gennaio 2020 , orario: serali ore 21.00, pomeridiane ore 17.00
L'omaggio all'uomo che tra i primi ha combattuto per la propria libertà sessuale
Da martedì 14 fino a domenica 19 gennaio 2020 all'OFF/OFF Theatre va in scena "L'Enigma dell'Amore, in memoria di Karl Heinrich Urlichs", testo di Saverio Aversa e Fabio Grossi che ne cura anche la regia, pronto a dirigere sul palco gli attori Fabio Pasquini e Francesco Maccarinelli, interpreti dell'omaggio al coraggio di colui che, nato nel 1825, è storicamente considerato tra i primi ad aver combattuto per il diritto e la libertà di essere omosessuale. In video anche l'esclusiva partecipazione di Leo Gullotta.
"L'Enigma dell'Amore", atto unico diretto da Fabio Grossi, autore del testo insieme a Saverio Aversa, per la prima volta in Italia accende i riflettori sul ricordo dello studioso Karl Heinrich Urlichs che, in un'epoca lontana, dedicò la propria vita e le proprie energie alla sconfitta dei pregiudizi e delle persecuzioni rivolte alle persone considerate diverse per il proprio orientamento sessuale. In particolar modo Urlichs si rivolse alla discriminazione contro gli omosessuali, tematica che lo riguardava direttamente, affermando che «L’oppresso e il maltrattato non riconoscono alcun diritto di oppressione per pura forza, né un diritto di maltrattamento. Quindi la nostra posizione è ovunque dalla parte dell’oppresso e del maltrattato, che si chiami polacco, hannoveriano, ebreo, cattolico o che sia una creatura innocente considerata ‘spregevole’ dalla gente, perché è talmente immorale da essere nata al di fuori del vincolo coniugale, così come noi eravamo talmente immorali da essere nati con una natura urninga…».
Sul palco, l'anziano e ormai malato Urlichs è al termine della sua vita e giace nel suo letto, nella mansarda di Palazzo Persichetti a L'Aquila. Alzandosi dal letto e ritrovatosi nudo, il vecchio Urlichs comincia con fatica a rivestirsi e, nel farlo, è come se ringiovanisse. Inizia così il racconto a ritroso degli episodi della sua vita, una ricostruzione toccante di memorie, lettere, saggi, teorie, suggestioni e amori dell'uomo che da sempre ha lottato per la propria libertà di amare ed essere sé stesso.
Ancora una volta l'OFF/OFF Theatre volge lo sguardo verso la discriminazione di genere e verso un testo che si fa memoria storica di una movimento che non deve dimenticare le proprie origini. Fortemente voluto dal direttore artistico Silvano Spada, "L'Enigma dell'Amore" è uno spettacolo necessario, in un momento sociale come quello che Roma e l'Italia attraversano, affinché non ci siano più vittime di violenza di genere e perché si possa scuotere l'animo comune verso una sempre più urgente legge contro l'omotransfobia.
Costo: Biglietto intero 25 € - ridotto 18 € - Ridotto Under35 15 €
Indirizzo: Via Giulia 19/21 – Roma
Informazioni: 06 89239515 - info@off-offtheatre.com
Siti di riferimento: www.off-offtheatre.com
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LILLO&GREG
In
"GAGMEN"
TEATRO OLIMPICO - Roma
dal 14 al 26 gennaio 2020 , ore 21.00_dom. 18.00
Tornano a grande richiesta al Teatro Olimpico gli spumeggianti Lillo&Greg con lo sfavillante “varietà” Gagmen.
La storica coppia della comicità ripropone i propri intramontabili cavalli di battaglia e novità assolute sotto forma di sketches. Gagmen riporta in auge vecchie glorie del duo che, strizzando l’occhio al noto filone cinematografico dei supereroi fumettistici, punta a far ridere di pancia anche il più serio degli spettatori.
I due comici si rivelano, dunque, supereroi della risata con un’esilarante scaletta che attinge sia dal loro repertorio teatrale che a quello televisivo e radiofonico, portando sul palco sketch come “Che, l’hai visto?” o “Normal Man” (rubriche cult del popolare programma radiofonico 610 condotto dai due).
Tra le novità di quest’anno “Prontuario" gag dove un distinto inglese, con bombetta e ombrello, ha urgenza di procurarsi degli stupefacenti per un personale svago, ma si trova nella periferia capitolina. Come può districarsi? Facendo ricorso ad un prontuario di conversazione "Inglese-Coatto". Ovviamente la scarsa dimestichezza con il vernacolo romano genera incomprensioni decisamente comiche.
E ancora un nuovo esplosivo finale in cui i Giustizieri dell'Universo, questo improbabile manipolo di inetti supereroi, debbono sventare l'attacco dell'Uomo Trota in un crescendo più serrato, sia di ritmi che di nuove battute.
Una miscela esplosiva che finalmente porta a teatro radio e tv in una sintesi perfetta, arguta, sottile, colta e molto attuale come solo Lillo&Greg sanno fare.
Costi: Biglietti da 46 € a 27.50 €
Indirizzo: Piazza Gentile da Fabriano, 17 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatroolimpico.it
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Compagnia
teatrale Sogni di Scena
presenta
presenta
"Last Minute"
di Adriano Bennicelli
Regia Emilia Miscio
TEATRO
SAN GENESIO - Roma
dal
14 al 19 gennaio 2020
- Dal martedì al sabato ore 21.00;
domenica ore 17.30
Dopo
aver spaziato dalla comicità anglosassone a quella statunitense, la regista Emilia Miscio inaugura il 2020 al teatro San Genesio di Roma con un testo
nostrano, Last Minute, di Adriano
Bennicelli, in scena dal 14 al 19 gennaio.
Una commedia dolceamara, frizzante e al tempo stesso provocatoria, un viaggio fisico ed emotivo per dieci personaggi che non hanno nulla in comune tra loro, se non il fatto di trovarsi nello stesso momento nello stesso luogo.
Un
viaggio last minute in Thailandia si rivelerà un percorso all’interno di se
stessi, tra ideali, sogni e frustrazioni: sessanta secondi per valutare la
propria esistenza, prima di fare i conti con un evento inaspettato, da cui sarà
impossibile fuggire.
Tra divertimento e riflessione, Last Minute offre un finale imprevisto e molto significativo sulla condizione umana: nell’allestimento della compagnia Sogni di scena, la scenografia si fa essenziale, lasciando spazio alla musica e al disegno luci per evidenziare, con particolare cura e tocco emozionale, la parola e il sentimento dei personaggi.
Tra divertimento e riflessione, Last Minute offre un finale imprevisto e molto significativo sulla condizione umana: nell’allestimento della compagnia Sogni di scena, la scenografia si fa essenziale, lasciando spazio alla musica e al disegno luci per evidenziare, con particolare cura e tocco emozionale, la parola e il sentimento dei personaggi.
Di Adriano Bennicelli - Regia di Emilia Miscio - con Christian
Cavallini, Daniele Di Luca, Dorinda Faustini, Jessica Ferro, Marco Gargiulo,
Giulio Iaione, Cristiano Migali, Ezio Provaroni, Violetta Rogai, Emanuele
Vircillo - Direttore di scena: Simona Borrazzo - Fonica: Giorgia Caredda -
Scene: Giorgio Miscio - Assistenti di Scena: P.Aluigi – L.Lopomo –
M.Camedda - Foto e Video: Riccardo dell’Era - Ufficio Stampa: Chiara Bencivenga
Costo: 15 € (intero) -
12 € (ridotto per under 16 e over 65)
Info
e prenotazioni: 3470619618 – 063223432
Indirizzo:
Via Podgara, 1 - Roma
Sito di
riferimento teatro: www.teatrosangenesio.it
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Neri Marcorè, Ugo Dighero, Rosanna Naddeo
in
"TANGO DEL CALCIO DI
RIGORE"
drammaturgia e regia Giorgio Gallione
e con Fabrizio Costella, Alessandro Pizzuto
scene e costumi Guido Fiorato | musiche originali Paolo Silvestri | luci Aldo
Mantovani
produzione Teatro Nazionale di Genova
Teatro Brancaccio - Roma
È
un affresco su calcio e potere in salsa sudamericana la nuova produzione del
Teatro Nazionale di Genova Tango del
calcio di rigore, che ,dopo il debutto a Genova a febbraio 2019, è ora in
scena al Teatro Brancaccio di Roma. Il regista Giorgio Gallione, che firma anche la drammaturgia, ha scelto come
protagonisti Neri Marcorè, Ugo Dighero e Rosanna Naddeo, tre attori con cui ha collaborato più volte in
passato, qui per la prima volta insieme, affiancati dai giovani Fabrizio Costella e Alessandro Pizzuto.
Tango del calcio di rigore parte dalla
finale dei Mondiali del 1978. Il 25 giugno all’Estadio Monumental di Buenos
Aires l’Argentina deve vincere a tutti i costi contro l’Olanda. Seduto in
tribuna c’è il generale Jorge Videla, che ha orchestrato il Mondiale come
strumento di propaganda politica, affinché il mondo si dimentichi delle Madri
di Plaza de Mayo. Poco discosto dal dittatore, in tribuna, c’è Licio Gelli, il
Venerabile della loggia massonica P2, suo amico personale.
Durante
i campionati del ’78 in Argentina succede di tutto: morte, tortura,
desaparecidos, doping, corruzione. Ma è anche il momento di maggiore popolarità
e consenso della dittatura Videla, a dimostrazione di come lo sport possa
essere usato dal potere come forma di occultamento della realtà o raffinato
strumento di oppressione.
Un
ex-bambino di allora, interpretato da Neri
Marcorè, alla luce della propria esperienza, cerca di ricostruire il suo
passato di appassionato di calcio, recuperando storie di “futbol”, a cavallo
tra realismo magico e realtà storica. Rivivono così in palcoscenico le vicende
di Alvaro Ortega, l’arbitro colombiano che commise “l’errore” di annullare un
goal all’Indipendente Medellin, la squadra dei trafficanti di cocaina, o di
Francisco Valdes, capitano del Cile, costretto a segnare a porta vuota dai
militari di Pinochet; si rievoca la “guerra del football”, combattuta nel 1969
tra Salvador e Honduras, e l’episodio del rigore più lungo della storia del
calcio, di cui è stato protagonista suo malgrado l’anziano portiere
dell’Estrella Polar, Gato Diaz.
Cosciente
delle lezioni di Ryszard Kapuscinzki
e di Osvaldo Soriano (intrecciati
alla drammaturgia troviamo due testi dello scrittore argentino), accompagnato
da brani di Mercedes Sosa e Astor Piazzolla, arrangiati da Paolo Silvestri, autore anche delle
musiche originali, Tango del calcio di
rigore si muove tra mito e inchiesta, per sfociare poi in “tanghedia”, mix
di commedia, tango e tragedia. L’impianto visivo dello spettacolo è affidato
alle scene e a i costumi di Guido
Fiorato e alle luci di Aldo
Mantovani.
Costi: Biglietti da 39 € a 28.50 €
Informazioni: Tel. 06 80687231
Indirizzo: via Merulana, 244 - Roma
Sito di
riferimento teatro: www.teatrobrancaccio.it
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"IL MOTORE DI ROSELENA"
un’idea
di Gea
Martire
drammaturgia Antonio
Pascale
con Gea Martire
regia Nadia Baldi
costumi
Carlo
Poggioli
spazio
scenico Rossana Giugliano
progetto
luci Nadia Baldi
produzione Teatro Segreto srl
TEATRO DELLA COMETA - Roma
dal 15 al 26 gennaio
2020, orario dal martedì al venerdì ore 21.00_sabato doppia
replica ore 17.00 e ore 21.00_domenica ore 17.00.
Sarà
in scena al Teatro della Cometa dal 15 al 26 di gennaio, IL
MOTORE DI ROSELENA, da un’idea di Gea Martire, drammaturgia di Antonio
Pascale e Gea Martire. Protagonista una travolgente Gea Martire, diretta
da Nadia Baldi. I costumi sono di Carlo Poggioli.
Storia
in forma monologata dell’emancipazione di Roselena, nata e cresciuta dietro al
Vesuvio. Il tono è tragicomico, come lei. Roselena è infiammata da una
grande passione per le macchine. Una donna! C’è chi si sogna in abito da sposa,
chi in tailleur manageriale, lei in tuta da pilota. L’importante nella vita
è avere un motore e lei ce l’ha in testa come un chiodo fisso. Fin da piccola.
Con molta meraviglia la madre si rende conto che il rumore dei motori delle
macchine l’acquieta come nessuna ninna nanna e la mette di buon umore.
Crescendo, il suo linguaggio dialettale, spesso sgrammaticato, colorito e poco
forbito, diventa adeguato, calzante, perfetto se si ritrova a parlare di
motori, carburatori, testate, pistoni, aerodinamicità. Le reazioni di chi la
conosce passano dallo stupore alla perplessità allo scherno. Perché le persone
intorno a lei sono fossi pieni d’acqua dentro i quali il suo motore si affoga.
La bloccano, la mandano in avarìa. Ma Roselena sa aggiustare i motori scassati
e truccarli a dovere, e ogni volta mette insieme i pezzi e riparte. Riuscirà ad
arrivare alla meta e battere ogni record? O prenderà altre direzioni, condotta
da quella macchina che tutti chiamano destino e che procede ignorando i nostri
comandi? In ogni caso Roselena avrà vinto perché ha sfidato, combattuto e, di
sicuro, non si è annoiata.
Mettetvi
comodi e seguite la Cometa, vi aspettiamo nella nostra casa, nel Salotto Buono
di Roma. #seguilacometa #teatrocometa #ilsalottobuonodiroma
#nonditechenonveloavevodetto #mettetevicomodi
Durata: 1 ora e 20 minuti
Costo: Biglietti Platea 25 €, prima
galleria 20 €, seconda galleria 18 €
Informazioni: Telefono 06.6784380
Indirizzo: via
del Teatro Marcello, 4 - Roma
Siti di riferimento: www.teatrodellacometa.it
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Avviso ai Soci
L'
Associazione Culturale Teatro Trastevere
presenta
"Guardavamo gli altri
ballare il tango"
di Giulia Caminito
adattamento teatrale:
Martina Tiberti
Regia di Giuseppe
Mortelliti
con Patrizia
Ciabatta, Desy Gialuz, Guido Targetti
Scenografia Simone Martino
TEATRO TRASTEVERE - Roma
dal 16 al 19 gennaio 2020, ore 21.00
Se nei miei romanzi mi sono finora
confrontata con la Storia sia pubblica del nostro Paese
che privata della mia famiglia, nelle
narrazioni brevi ho concentrato
fobie, illusioni, paure e fantasticherie
che mi riguardano, frattaglie della mia intimità.
Se nel romanzo c’è l’ordine, il progetto,
il tempo dilatato,
in questi racconti ci sono visioni,
frammenti, allusioni.
C’è l’essere donna in diversi momenti della
vita, c’è la vecchiaia, c’è l’estrema giovinezza,
c’è l’oblio, c’è la nevrosi, c’è la
spigolosità della parole.”
cit. Giulia
Caminito
"Guardavamo gli altri ballare il tango"è un progetto teatrale tratto dalla trilogia di racconti
omonima di Giulia Caminito.
Celeste ha
fatto tagliare gli alberi nel proprio giardino, si fa passare il cibo da una
buca per le lettere e condivide la sua casa—prigione con una giovane dai
vestiti fiorati. Insieme devono far fronte a una radice nera e cattiva che
spunta al centro del salotto.
Agnese e Leo sono due anime diverse, agli antipodi: mentre lei vorrebbe tanto
frequentare un corso di tango, lui crudelmente la costringe solo a spiare i
ballerini da una finestrella che dà su un seminterrato. Eppure mattina dopo
mattina, risveglio dopo risveglio, il corpo di Leo si fa diverso, trasfigurato,
proteso verso una nuova terribile identità.
Evelina è
sola, trascrive i suoi buoni propositi su post—it gialli e ha paura che la
mensola carica di libri le precipiti addosso. Con l'orecchio ben teso verso la
propria casa, un giorno sente qualcosa grattare dal fondo dell'armadio. Quando
apre l'anta vi trova rannicchiata una bambina tutta ossa.
Tre storie tra il reale e il fantastico per
raccontare la psicologia di tre donne, tre momenti della vita, tre difficili
convivenze, tre segreti da svelare.
Costo: Vedi sito
Kiroconvenzione: INGRESSO RIDOTTO per
tutti i Kiri iscitti alla pagina facebook di KIROLANDIA - Media
Partner del Teatro
Informazioni: 06.5814004 - info@teatrotrastevere.it
Indirizzo: via Jacopa de Settesoli 3 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrotrastevere.it
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La Compagnia della Farsa
Presenta
"Dialoghi rubati"
di Stefano Terrabuoni
regia di Luca Pennacchioni
con Luca Pennacchioni e Claudia
Spedaliere
TEATRO PETROLINI -
Roma
da giovedì 17 al 19 gennaio - dal 31 gennaio al 2
febbraio 2020, venerdi e sabato
ore 21.00 – domenica 18.00
Trama e Personaggi
“Dialoghi
rubati“ è una commedia a episodi, dieci
corti teatrali legati da minimo comune denominatore: la comunicazione o la non
comunicazione tra due persone. I personaggi, per ogni episodio, sono sempre due
e qui sono indicati come lei e lui, si possono scambiare le parti oppure
potrebbero essere due lui o due lei senza alterare la storia; allo stesso modo
gli episodi possono essere proposti singolarmente o insieme ad altri sullo
stesso tema.
Le
storie non hanno tempo né luogo. Né c’è alcun legame tra loro. Spetterà al
regista, se lo ritiene opportuno, collocarle e collegarle.
Tutte
le ambientazioni saranno minimali, facilmente modificabili tra un episodio e
quello che segue:
1.
Cosa abbiamo fatto, Lei telefona a lui dopo una notte d’amore e di passione.
Lei è a casa che ripensa, lui è a una conferenza, lontano anche con la mente.
Lei è dubbiosa, passionale, a tratti romantica. Lui è più controllato, ma anche
perplesso e cerca di eludere.
2.
Le consiglio il mogano Qui le due persone parlano tra loro di un preventivo
convinti di parlare dello stesso argomento; fin dal primo istante, però, il
pubblico sa che uno parla di casse da morto e l’altra di parquet. Alla fine,
andranno via entrambi soddisfatti non sapendo che non si sono capiti.
3.
Proseguire diritto Il dialogo qui è surreale. Che succederebbe se il navigatore
non fosse proprio un apparecchio, ma fosse dotato di una mente pensante, di una
vita di un passato? In fondo ci parliamo con i navigatori, ma loro (ancora) non
ci rispondono.
4.
Mi può indicare un ponte? Un aspirante suicida parla al telefono con l’amore
che lo ha lasciato. Dall’altra parte del telefono capiamo che il suo ex partner
non lo ascolta. Una ragione di più per suicidarsi. Anche la cameriera sembra
non ascoltarlo. O forse no! Forse lei è l’unica che lo ascolta e forse è
proprio lei a salvarlo.
5.
Ti mando un vocale Ti mando un vocale perché… quante volte lo abbiamo sentito!
E non è più un messaggio vocale, ma un ritratto fedele di tutte le cose che
passano per la testa, delle fantasie, delle paranoie, delle paure. Un messaggio
che si poteva condensare in quattro parole diventa un monologo di 10 minuti.
6.
Le pizze parlano! Noi parliamo anche se stiamo zitti. Lo facciamo con il
linguaggio del corpo, con la scelta dei vestiti, con il modo di camminare e
anche con la pizza. Il modo in cui la mangiamo dice molto su di noi.
7.
Principessa Ci può essere un dialogo tra due sconosciuti senza parlarsi? Si, se
lei colpisce lui con la sua bellezza e lui con il suo fascino. Non possono
parlarsi, ma i loro sguardi, i loro piccoli gesti, i loro occhi, diranno tutto
quello che le labbra non possono pronunciare. 8. Solo tre minuti Un uomo sale
su un autobus e improvvisamente inizia a piangere. Cerca di nascondere il suo
pianto, una signora cerca di aiutarlo. Lui le racconta la storia, motivo del
suo pianto, la sconosciuta ascolta, ma…
9.
Cosa sta leggendo? Attaccare bottone per farsi notare a volte è facile. Un po’
meno facile è sostenere la discussione che ne consegue, a meno di sparare
cavolate per fare colpo. Ma potrebbe essere una strategia che ci torna contro.
Noi lo sconsigliamo.
10.
Sei in anticipo Lei si presenta a San Pietro con mesi di anticipo. Lui vorrebbe
rimandarla giù, ma lei non vuole. Lui le fa presente che l’arrivare in anticipo
è un vero e proprio vizio e allora…
Di Stefano Terrabuoni - Regia di Luca
Pennacchioni - Con Luca Pennacchioni e Claudia Spedaliere - Scenografia Luca
Pennacchioni - Fonica e luci Giulia Vertua
Biglietti: Intero: 11 € -
Tessera: 2 €
Info
e Prenotazioni: 06 5757488 dalle h. 17
in poi - compagniadellafarsa@gmail.com
Indirizzo: via Rubattino, 5 -
Roma
Sito di
riferimento teatro:
www.teatropetrolini.com
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TEATRO
RAGAZZI
Stagione Teatro
Trastevere dei Piccoli 2019-2020
"A spasso col Mostro"
TEATRO TRASTEVERE - Roma
18 e 25 gennaio 2020, doppia replica
ore 15.00 e ore 16.30
“Ha zanne tremende, artigli affilati
e denti da mostro di bava affilati”.
Questa è la descrizione che fa del Gruffalò un piccolo topolino, impegnato
ad inventare
un mostro tremendo che lo avrebbe vendicato se qualche belva feroce lo
avrebbe mangiato, fino a scoprire che il Gruffalò…esiste veramente.
Uno spettacolo con rime, canzoni e animali parlanti che tra lo scherzo
e l’intrattenimento fa riflettere su tutto quello che è diverso da noi.
Costo: Vedi sito
Informazioni: Adatto dai 3 anni
KIROLANDIA - Media Partner del Teatro
Informazioni: 06.5814004 - info@teatrotrastevere.it
Indirizzo: via Jacopa de Settesoli 3 - Roma
Sito di riferimento teatro: www.teatrotrastevere.it
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"Provaci ancora Bretella"
Spettacolo
di teatro-circo
Di e con Pietro Ricciardi
CENTRALE PRENESTE TEATRO- Roma
19 gennaio 2020, ore 16.30
A
Centrale Preneste Teatro (Via Alberto
da Giussano, 58) per la
rassegna Infanzie in gioco 2019/20 va in scena lo spettacolo di
teatro-circo Provaci ancora Bretella di e con Pietro Ricciardi.
L’appuntamento è per domenica 19 Gennaio alle ore 16.30.
Che lavori ha fatto un
clown prima di scoprire di avere un talento comico? Quali sono i primi oggetti
che un giocoliere ha lanciato in aria per imparare a controllarli? Il clown
Bretella, alla ricerca di lavoro, affronta diversi fallimenti senza mai darsi
per vinto, utilizzando gli oggetti in maniera alquanto insolita. Alla fine,
grazie ai guai e ai pasticci combinati, scopre di aver imparato a far volare
oggetti di ogni tipo e a far ridere la gente. Trova così la sua vera passione,
la sua strada. Le esilaranti gag, i sorprendenti numeri di giocoleria e la
manipolazione di oggetti, gli equilibrismi improbabili, sono incorniciati in
uno stile che ricorda i film muti in bianco e nero. Grazie all’aiuto di qualche
piccolo volontario del pubblico, Bretella riesce a meravigliare tutti con magie
e illusioni e, per il gran finale, il nostro clown inizia a danzare con delle
bolle di sapone giganti, augurando a tutti i bambini di seguire i propri sogni
che come le bolle di sapone volano tra le nuvole.
Costo: Biglietto unico 5 € (prenotazione
consigliata)
Informazioni: Adatto dai 3 agli 10
anni
Prenotazioni: 06
27801063 o info@ruotaliberateatro.191.it
Indirizzo: Via Alberto da Giussano, 58, Roma
Sito di riferimento: www.facebook.com/CentralePrenesteTeatro
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MUSICA
COTTON CLUB
LA PROGRAMMAZIONE
dal 16 al 19 gennaio 2020
Ogni venerdì - di scena Emanuele
Urso The King of Swing
Ogni domenica – Bevo Solo Rock’n
Roll
GIOVEDI’
16 GENNAIO 2020
GIORGIO TIRABASSI & HOT CLUB ROMA
OMAGGIO A DJANGO REINHARDT
Giovedì 16 gennaio 2020 appuntamento non
perdere al Cotton Club Giorgio Tirabassi & Hot Club Roma che porteranno in
scena il loro omaggio al grande Django Reinhardt. Sul palcoscenico ci saranno
Giorgio Tirabassi alla chitarra, Gianfranco Malorgio alla chitarra ritmica,
Moreno Viglione, alla chitarra solista e Renato Gattone al contrabbasso.
L’Hot Club Roma è un gruppo musicale di Gypsy
Jazz, fondato nel 2005 dal chitarrista Gianfranco Malorgio. Il progetto nasce
dall’incontro di appassionati del grande chitarrista e compositore belga,
Django Reinhardt, primo rappresentante e simbolo del Jazz Manouche.
Lo spettatore si ritroverà proiettato
nell’Europa delle sale da ballo di Parigi, subito prima dell’inizio della
seconda guerra mondiale. Le atmosfere anni ’30 ci porteranno in un film in
bianco e nero. Un concerto da non perdere, dunque, presso il Club di Via
Bellinzona che rende omaggio ad una figura chiave del jazz manouche.
LIVE
SHOW €10
Inizio
concerto ore 21:30
Line-up
Giorgio Tirabassi,
chitarra
Gianfranco Malorgio,
chitarra ritmica
Moreno Viglione,
Chitarra solista
Renato Gattone,
contrabbasso
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SABATO
17 GENNAIO 2020
EMANUELE URSO "THE KING OF SWING" ORCHESTRA
DOPPIO CONCERTO
Doppio concerto dell’orchestra di Emanuele
Urso 21.30 e 00.30. Nel secondo concerto è consentito fumare nel locale. Tutti
venerdì il rendez-vous con il re dello swing, Emanuele Urso e la sua orchestra,
uno spettacolo coinvolgente all’insegna dell’eccellenza. E tutti primi venerdì
del mese i maestri Urso ci riportano al Cotton Club di Harlem degli anni 30 con
questa trascinante, coinvolgente, straripante Big Band swing di ben 17
elementi, con arrangiamenti originali della Fletcher Henderson Orchestra per regalarvi
un fiume di emozioni e di gioia.
Emanuele Urso è un musicista dotato di
eccellenti qualità tecniche e musicali sia come batterista che come
clarinettista, nonché grande direttore d’orchestra e arrangiatore. La sua
concezione della musica è totalmente rivolta al Jazz della Swing Era (Stati
Uniti 1935-45) musica della quale Emanuele è sicuramente oggi il maggior
cultore e rappresentante a livello europeo. L’instancabile impegno, la ricerca
della perfezione e la grande professionalità sono qualità che gli hanno
permesso di conquistare il titolo oggi universalmente riconosciuto di “Re dello
Swing”.
ORE 21.30 AMAZING EARLY SHOW
ORE 00.30 THE LATE NIGHT SMOCKING SESSION in
questa sessione consentito fumare dentro al locale
ORE 21.30 INGRESSO 10€
ORE 00.30 INGRESSO 5€
Line-up
Emanuele Urso, Clarinetto/Batteria
Clara Simonoviez, Voce
Lorenzo Soriano, Tromba
Adriano Urso, Piano
Stefano Napoli, Contrabbasso
Stefano Di Grigoli, Sax Tenore
Fabrizio Guarino, Chitarra
Giovanni Cicchirillo, Batteria
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SABATO
18 GENNAIO 2020
LAKE JAZZ ORCHESTRA
STRIKE UP THE BAND
Torna al Cotton Club la Lake Jazz Orchestra.
Nasce nell’ ottobre 2010 da un’idea di Luca Rizzo. L’ organico è quello di una
big band tradizionale composta da una sezione di cinque sax, cinque trombe,
quattro tromboni, una voce ed una sezione ritmica formata da pianoforte
chitarra contrabbasso e batteria. Al primo CD “Mission Impossible” uscito nel
2012, sono seguiti più di trenta concerti.
Hanno collaborato e suonato con la Big band
Sergio Vitale, Enzo De Rosa, Claudio Corvini, Tiziano Ruggeri, Marco Rovinelli,
Francesco Lento e Antonio Padovano. Successivamente la Lake Jazz Orchestra ha
realizzato altri due CD: “So big…” e “Live at Marcigliana”. L’ultimo lavoro
“Strike up the band” è interamente dedicato agli arrangiamenti di Sammy
Nestico, uno dei più grandi arrangiatori per Big band. Un progetto nato due
anni e che ha avuto il piacere di ospitare uno dei maggiori solisti italiani:
Max Jonata.
LIVE SHOW €10
Inizio concerto ore 22:30
Line-up
Daniela Bazzan, Voce
Luca Iaboni, Tromba
Enrico Martella,
Tromba
Giovanni Bardocci,
Tromba
Luca Celon, Tromba
Arnaldo Granati,
Tromba
Fabrizio
Vinciguerra, Trombone
Alfio Spitalieri,
Trombone
Stan Adams, Trombone
Dario Piccioni,
Trombone
Luca Rizzo, Sax Alto
Simona Guidoni, Sax
Alto
Federico Luison, Sax
Alto
Daniele Bonomi, Sax
Tenore
Fabrizio D'alisera,
Sax Baritono
Raniero Bei, Piano
Cristina Perone,
Chitarra
Laura Pesce Delfino,
Contrabbasso
Marco Rovinelli,
Batteria
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DOMENICA 19 GENNAIO 2020
BEVO SOLO ROCK'N ROLL
MARCO LIOTTI & FIFTY FIFTY
L'appuntamento dedicato al Rock'N'Roll anni
'50 della domenica: una serata vintage e divertente all'insegna del Rock'n
Roll. Diretta dalla frizzante Lalla Hop, la serata ci riporterà negli anni '50
grazie ai nostri gruppi live così coinvolgente da fare ballare i più timidi.
Lezione di ballo "primi passi" con le migliori scuole di Roma che si
alterneranno di domenica in domenica.
Il LIVE di domenica 19 gennaio è con MARCO
LIOTTI & FIFTY FIFTY. Lo spettacolo di Marco Liotti & Fifty Fifty
ripropone le canzoni più famose degli anni '50 '60: Diana, Put head on my
shoulder (Paul Anka), Oh Carol, Stupid Cupid (Neil Sedaka), Smoke gets in your
eyes, The great Pretender (Platters) Elvis Presley...e tutto il Doo-wop...oltre
le colonne sonore di film come Happy Days, Dirty Dancing, Grease, Pretty woman
i più famosi rock 'n' roll. Ma anche degli standard jazz-swing come Fly me to
The Moon, I've got you under my Skin, Cheeck to cheeck.
Il sound è quello lineare di quegli anni, gli
strumenti base: pianoforte, chitarra, contrabbasso, batteria e il sax tenore.
Il tutto con suoni puliti e il largo uso dei cori. Domina su tutto la bella
voce da crooner e la presenza scenica del leader Marco Liotti.
Ingresso
ore 19.30
Lezione
ore 20.00
Concerto
ore 21.00
Lezione
di ballo a cura della scuola Dolly&Pupi Rock'n'roll
Prezzo
special del BEVO SOLO ROCK'N ROLL:
LEZIONE + CONCERTO + DRINK 10€
LEZIONE + CONCERTO + DRINK + PINSA ROMANA 18€
Line-up
Marco Liotti, Voce
Cristiano Riccardi, Chitarra
Cristian Fortucci, Voce/Piano
Fabio Mancano, Sax Tenore
Massimiliano Pischedda, Contrabbasso
Tommaso Sansonetti, Batteria
Indirizzo: via Bellinzona 2 - Roma
Info e
prenotazioni: info@cottonclubroma.it+390685352527 +393490709468
Sito di
riferimento: www.cottonclubroma.it
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ARTE
PROSEGUONO...
"I LOVE LEGO"
Palazzo Bonaparte, spazio Generali
Valore Cultura - Roma
dal 24 dicembre al 9 aprile 2020 -
vari orari
Un regalo di Natale per la Città di Roma:
Arthemisia, dal 24 dicembre - oltre alla straordinaria mostra attualmente in
corso dedicata al mondo dell’Impressionismo che sta richiamando migliaia di
visitatori da tutto il mondo - presenta I LOVE LEGO,
la mostra per bambini e appassionati di tutte le età.
In un gioco di colori e prospettive, tra
spettacolari diorami e creazioni artistiche, arrivano dal 24 dicembre al 19
aprile 2020 a Palazzo Bonaparte - spazio Generali Valore Cultura, scenari
minuziosamente riprodotti e ambienti realizzati in decine di metri quadrati con
i mattoncini più famosi del mondo.
I LOVE LEGO presenta in scala
ridotta dettagliatissime riproduzioni di fantastici mondi: dalla
frenesia della città contemporanea alle avventure leggendarie dei pirati; dai
paesaggi medievali agli splendori dell’Antica Roma in una riproduzione
fedelissima del Foro di Augusto; dalla conquista dello spazio, alla suggestiva
riproduzione di un paesaggio artico per arrivare al sorprendente scenario della
Liberazione.
Costruzioni e non solo. Attraverso una
“caccia al personaggio” - tra edifici e palazzi, tra galeoni e templi - il
visitatore è invitato a cercare personaggi celebri (e non) nascosti all’interno
delle installazioni: da Harry Potter a Dart Fener, diversi gli ospiti a
sorpresa inseriti nelle divere installazioni che accompagnano nella visita
tutti coloro che vogliono divertirsi a scovare tra i mattoncini.
Dalla città contemporanea ideale alle
avventure leggendarie dei pirati, dai paesaggi medievali agli splendori
dell’Antica Roma, i bambini e i più grandi potranno immergersi nei diversi
ambienti minuziosamente ricostruiti e progettati da RomaBrick, uno
dei LUG (Lego® User Group) più antichi d’Europa.
Mattoncini ma non solo: a dimostrare
quanto i moduli più famosi del mondo siano in grado di “creare arte a 360°”, in
mostra a Palazzo Bonaparte con 10 tele spirate a grandi capolavori della storia
dell’arte reinterpretati e trasformati in “uomini lego”
dal giovane artista romano Stefano Bolcato: unendo la sua passione
per i LEGO e la sua arte - attraverso una
tecnica pittorica ad olio - crea forme di assemblaggio ispirate in particolare
modo dal “magnetismo” dei ritratti rinascimentali.
L’esposizione vanta l’eccezionale partnership con
“Legolize”, pagina umoristica che crea installazioni comiche utilizzando
proprio i LEGO.
Fondata da tre ragazzi - Mattia Marangon,
Samuele Rovituso e Pietro Alcaro - la pagina è nata nel 2016 e attualmente
conta più di mezzo milione di fan su Instagram e altrettanti su Facebook.
Legolize porterà la comicità all’interno della mostra, con speciali
installazioni e “invadendo” i diorami in mostra a Palazzo Bonaparte.
I LOVE LEGO è una mostra di Arthemisia,
in collaborazione con RomaBrick.
I LOVE LEGO è una esperienza imperdibile per i
nostalgici che vorranno tornare bambini e per i più piccoli che potranno
trascorrere una giornata divertendosi con quei “prodigiosi” mattoncini che ogni
anno fanno giocare milioni di persone.
Costo: Biglietto 12 € - Ridotto
10 €
Indirizzo: piazza Venezia, 5 (angolo Via del Corso) - Roma
Informazioni:
+ 39 06 87 15 111
Sito di riferimento: www.mostrepalazzobonaparte.it
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"C’era una volta Sergio Leone"
C’era una volta
Sergio Leone, la grande mostra all’Ara
Pacis per i 90 anni dalla nascita e i 30 dalla scomparsa del regista
Roma Capitale celebra il mito di uno dei
maestri assoluti del cinema italiano con una
mostra concepita e realizzata da
La Cinémathèque Française e Cineteca di
Bologna.
Museo dell’Ara Pacis -
Roma
dal 17 dicembre
2019 al 3 maggio 2020 - Tutti i giorni ore 9.30 – 19.30 (la biglietteria chiude
un’ora prima). Chiuso 1 maggio
C’era una volta Sergio Leone: è il titolo evocativo della grande mostra all’Ara Pacis, in
programma fino al 3 maggio 2020, con cui Roma celebra, a 30 anni dalla morte e
a 90 dalla sua nascita, uno dei miti assoluti del cinema italiano.
Promossa dall’Assessorato alla Crescita culturale di Roma Capitale – Sovrintendenza
Capitolina ai Beni Culturali, l’esposizione arriva in Italia dopo il
successo dello scorso anno alla Cinémathèque
Française di Parigi, istituzione co-produttrice dell’allestimento romano
insieme alla Fondazione Cineteca di
Bologna.
La
mostra è realizzata con il contributo del Ministero
per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, in collaborazione con Istituto Luce – Cinecittà, Ministère de la
culture (Francia), CNC – Centre national du cinéma et de l’image animée, SIAE e grazie a Rai Teche, Leone Film
Group, Unidis Jolly Film, Unione Sanitaria Internazionale, Romana Gruppi
Elettrogeni Cinematografici. Digital
Imaging Partner: Canon. Sponsor tecnici: Italiana Assicurazioni, Hotel Eden Roma, Bonaveri. L’ideazione è di
Equa di Camilla Morabito e il
supporto organizzativo di Zètema
Progetto Cultura.
Il percorso espositivo –
curato dal direttore della Cineteca di Bologna, Gian Luca Farinelli, in collaborazione con Rosaria Gioia e Antonio
Bigini – racconta di un universo
sconfinato, quello di Sergio Leone, che affonda le radici nella sua stessa tradizione familiare: il padre, regista
nell’epoca d’oro del muto italiano, sceglierà lo pseudonimo di Roberto Roberti, e a lui Sergio
strizzerà l’occhio firmando a sua volta Per
un pugno di dollari con lo pseudonimo anglofono di Bob Robertson.
Nel suo intenso percorso artistico Sergio Leone attraversa il peplum,
(filone cinematografico storico-mitologico), riscrive letteralmente il western
e trova il suo culmine nel progetto di una vita: C’era una volta in America. A questo sarebbe seguito un altro film
di proporzioni grandiose, dedicato alla battaglia di Leningrado, del quale
rimangono, purtroppo, solo
poche pagine scritte prima della sua scomparsa. Leone, infatti, non amava scrivere. Era, piuttosto, un narratore orale che sviluppava i suoi
film raccontandoli agli amici, agli sceneggiatori, ai produttori,
all’infinito, quasi come gli antichi cantori che hanno creato l’epica omerica. Ma
ciò nonostante, il suo lascito è enorme, un’eredità creativa di cui solo oggi si
comincia a comprendere la portata. I suoi film sono, infatti, “la Bibbia” su cui gli studenti di cinema di tutto il
mondo imparano il linguaggio cinematografico,
mentre molti dei registi contemporanei, da Martin Scorsese a Steven Spielberg,
da Francis Ford Coppola a Quentin Tarantino, da George Lucas a John Woo, da
Clint Eastwood ad Ang Lee continuano a riconoscere il loro debito nei confronti
del suo cinema.
Le radici del cinema di
Sergio Leone affondano, naturalmente, anche nell’amore per i classici del passato – in
mostra i film dei giganti del western, da John Ford a Anthony Mann – e rivelano un gusto per l’architettura e l’arte figurativa che ritroviamo nella
costruzione delle scenografie e delle inquadrature, dai campi lunghi dei
paesaggi metafisici suggeriti da De Chirico, all’esplicita citazione dell’opera
Love di Robert Indiana, straordinario
simbolo, in C’era una volta in America,
di un inequivocabile salto in un’epoca nuova. Per Leone la fiaba è il cinema. Il desiderio di raccontare i miti (il
West, la Rivoluzione, l’America) utilizzando la memoria del cinema e la libertà
della fiaba, entra però sempre in conflitto con la sua cultura di italiano che
ha conosciuto la guerra e attraversato la stagione neorealista. A partire da Per qualche dollaro in più Leone può
permettersi di assecondare la sua fascinazione per il passato e la sua
ossessione documentaria per il mito curando ogni minimo dettaglio. Perché una
favola cinematografica, per funzionare, deve convincere gli spettatori che quello che vedono
stia accadendo realmente.
Grazie ai preziosi materiali d’archivio della famiglia Leone e di Unidis
Jolly Film i visitatori entreranno nello studio di Sergio, dove nascevano
le idee per il suo cinema, con i suoi cimeli personali e la sua libreria, per
poi immergersi nei suoi film attraverso modellini, scenografie, bozzetti,
costumi, oggetti di scena, sequenze indimenticabili e una costellazione di
magnifiche fotografie, quelle di un maestro del set come Angelo Novi, che ha seguito tutto il lavoro di Sergio Leone a
partire da C’era una volta il West.
Seguendo queste tracce, la mostra C’era una volta Sergio Leone sarà quindi suddivisa in diverse sezioni: Cittadino
del cinema, Le fonti dell’immaginario,
Laboratorio Leone, C’era una volta in America, Leningrado e oltre, dedicata all’ultimo
progetto incompiuto, L’eredità Leone.
Sarà inoltre pubblicato
dalle Edizioni Cineteca di Bologna il volume La rivoluzione Sergio Leone,
a cura di Christopher Frayling e Gian Luca Farinelli.
Promotori Roma Capitale - Assessorato alla
Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Cineteca di
Bologna
Mostra a cura di Gian Luca
Farinelli in collaborazione con Rosaria Gioia e Antonio Bigini
Organizzazione Fondazione
Cineteca di Bologna - Cinémathèque Française di Parigi
Ideazione Equa Gstrategy
Supporto organizzativo Zètema Progetto
Cultura
SPONSOR
MOSTRA
Con il contributo di Ministero per i Beni e le
Attività Culturali e per il Turismo, Direzione Generale Cinema e Audiovisivo
In collaborazione con Istituto Luce – Cinecittà SIAE
Sponsor tecnico Italiana
Assicurazioni - Hotel Eden - Roma Bonaveri
Grazie a Rai Teche
Leone
Film Group
Unidis
Jolly Film
U.S.I.
Unione Sanitaria Internazionale
Romana
Gruppi Elettrogeni Cinematografici
Digital Imaging Partner Canon
SPONSOR
SISTEMA
MUSEI
IN COMUNE
Con il contributo tecnico di Ferrovie dello Stato Italiane
Costi: Biglietto solo mostra: 11€ intero; 9€ ridotto +
prevendita € 1 Gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente
Informazioni: 060608
Indirizzo: Lungotevere in Augusta - Roma
Sito: www.arapacis.it
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“Impressionisti
Segreti”
Palazzo Bonaparte, spazio Generali
Valore Cultura - Roma
dal 6 ottobre al 8 marzo 2020 - vari
orari
Dal 6 ottobre 2019 Roma si arricchisce di una doppia offerta
culturale: l’apertura al pubblico di Palazzo Bonaparte, spazio Generali
Valore Cultura, che ospita la prima mostra sugli “Impressionisti
Segreti”, ovvero quei capolavori noti a tutti ma nascosti nelle più
grandi collezioni private del mondo.
Palazzo Bonaparte, splendido edificio barocco in Piazza Venezia che prende il nome da Maria Letizia Ramolino, madre di Napoleone, che vi abitò fino al 1836. Da sempre utilizzato come residenza privata, oggi diventa accessibile al pubblico grazie alla partnership tra Generali Italia e Arthemisia.
Impressionisti Segreti, la prima mostra ospitata a Palazzo Bonaparte, è un’opportunità unica per ripercorrere la storia dell’Impressionismo tramite cinquanta capolavori di grandi artisti quali Monet, Renoir, Cézanne, Pissarro, Gauguin e tanti altri, custoditi nelle più importanti collezioni private e generosamente prestati solo per questa straordinaria occasione.
Un affascinante viaggio alla scoperta del movimento artistico più emozionante e coinvolgente della storia dell’arte, tra fermo-immagini di una Parigi di fine Ottocento, seducenti ritratti di donne dell’elite dell’epoca e pennellate di luce vibrante.
La cura della mostra è affidata a due esperte di fama internazionale: Marianne Mathieu, direttrice scientifica del Musée Marmottan Monet di Parigi - sede delle più ricche collezioni al mondo di Claude Monet, e Claire Durand-Ruel, discendente di Paul Durand-Ruel, colui che ridefinì il ruolo del mercante d’arte e primo sostenitore degli impressionisti.
La mostra Impressionisti Segreti è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia.
Gode del patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, dell’Ambasciata di Francia in Italia e della Regione Lazio. È realizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale, ed è sostenuta da Generali Italia attraverso Valore Cultura, il programma per rendere l’arte e cultura accessibili a un pubblico sempre più ampio.
Special partner della mostra è Q8 che, dopo il sostegno alle mostre di Pollock ed Escher, prosegue il suo impegno nella promozione dei valori legati alla cultura e all’arte.
La mostra Impressionisti Segreti fa parte del progetto “L’Arte della solidarietà”, realizzato da Susan G. Komen Italia e Arthemisia, insieme per portare bellezza anche nelle vite delle persone meno fortunate.
La mostra vede come hospitality partner Hotel de Russie e Hotel de
la Ville, del gruppo Rocco Forte Hotels.
L’evento è consigliato da Sky Arte.
Catalogo edito da Arthemisia Books.
L’evento è consigliato da Sky Arte.
Catalogo edito da Arthemisia Books.
Costo: vedi sito
Indirizzo: piazza Venezia, 5 (angolo Via del Corso) - Roma
Informazioni:
+ 39 06 87 15 111
Sito di riferimento: www.mostrepalazzobonaparte.it
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“Canova. Eterna bellezza"
Dal
9 ottobre il Museo di Roma ospita “Canova. Eterna bellezza”, esposizione
dedicata al massimo interprete della scultura neoclassica.
Una mostra-evento incentrata sul legame
tra Antonio Canova e la città di Roma, con oltre 170 opere e prestigiosi
prestiti da importanti Musei e collezioni italiane e straniere
MUSEO DI ROMA a Palazzo Braschi - Roma
dal 9 ottobre 2019 al 15 marzo
2020 - dal martedì alla domenica
ore 10.00-19.00
Dal
9 ottobre 2019 prende il via Canova. Eterna bellezza: una
mostra-evento dedicata al legame di Canova con la città di Roma che, fra
Settecento e Ottocento, fu la fucina del suo genio e un’inesauribile fonte di
ispirazione. Un rapporto, quello tra lo scultore e la città, che emerge in una
miriade di aspetti unici e irripetibili.
Incorniciati
all’interno di un allestimento dall’eccezionale effetto scenografico, oltre 170 opere di Canova e artisti a
lui coevi animano le sale del Museo di Roma in Palazzo Braschi: in uno
spettacolare gioco di luci e ombre, tra eleganti movenze e apparizioni di
mitiche divinità, l’esposizione capitolina racconterà in 13 sezioni l’arte canoviana e il contesto che lo scultore trovò
giungendo nell’Urbe nel 1779.
Attraverso
ricercate soluzioni illuminotecniche, lungo il percorso espositivo sarà
rievocata la calda atmosfera a lume di torcia con cui l’artista, a fine
Settecento, accoglieva i suoi ospiti nell’atelier
di via delle Colonnette.
A
definire la trama del racconto, preziosi prestiti provenienti da importanti
Musei e collezioni: l’Ermitage di San Pietroburgo, i Musei Vaticani e
Capitolini, la Gypsotheca e Museo Antonio Canova di Possagno, il Museo Civico
di Bassano del Grappa, il Museo Correr di Venezia, il Museo Archeologico
Nazionale di Napoli, le Accademie di Belle Arti di Bologna e di Ravenna,
l'Accademia Nazionale di San Luca, il Musée des Augustins di Toulouse, i Musei
di Strada Nuova-Palazzo Tursi di Genova, fino al Museo Civico di Asolo, solo
per citarne alcuni.
La
mostra Canova. Eterna bellezza, promossa e prodotta da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita
culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Arthemisia, organizzata con Zètema Progetto Cultura e curata da Giuseppe Pavanello, è ospitata fino al
15 marzo 2020 al Museo di Roma.
La
mostra è realizzata in collaborazione con l’Accademia Nazionale di San Luca e con Gypsotheca e Museo Antonio Canova di Possagno.
Costo: vedi
sito
Indirizzo: piazza Navona, 2; piazza San Pantaleo, 10 - Roma
Informazioni: 060608 (tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00)
Siti di riferimento: www.museodiroma.it; www.museiincomuneroma.it
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BACON, FREUD, LA SCUOLA DI
LONDRA
Opere
della TATE
a cura di
Elena Crippa
CHIOSTRO DEL BRAMANTE -
Roma
dal 26 settmebre 2019 al 23 febbraio 2020 , orario dal lun. al ven. 10.00 – 20.00_ sab. e dom. 10.00 – 21.00/La biglietteria mostre chiude una ora prima.
dal 26 settmebre 2019 al 23 febbraio 2020 , orario dal lun. al ven. 10.00 – 20.00_ sab. e dom. 10.00 – 21.00/La biglietteria mostre chiude una ora prima.
Francis Bacon e Lucian Freud
Due giganti della pittura, Francis Bacon e Lucian
Freud per la prima volta insieme in una mostra in Italia.
Uno dei più affascinanti, ampi e significativi capitoli dell’arte contemporanea
mondiale con la Scuola di Londra. Una città
straordinaria in un periodo rivoluzionario.
Bacon, Freud, l’arte britannica in oltre sette decenni,
lo spirito di una città in mostra al Chiostro
del Bramante di Roma dall’autunno 2019 fino a febbraio 2020, a
cura di Elena Crippa, Curator of Modern and Contemporary British Art, Tate e
organizzata in collaborazione con Tate, Londra.
Insieme a Francis Bacon e Lucian Freud, Michael
Andrews, Frank Auerbach, Leon Kossoff e Paula Rego, artisti
che hanno segnato un’epoca, ispirato generazioni, utilizzato la
pittura per raccontare la vita.
No Filter
Grazie a uno straordinario prestito di Tate, la pittura
di sei artisti con opere dal 1945 al 2004 rivela, in maniera diretta e
sconvolgente, la natura umana fatta di fragilità, energia, opposti,
eccessi, evasioni, nessun filtro, verità.
Tanti i temi affrontati: gli anni della guerra e del
dopoguerra, storie di immigrazione, tensioni, miserie e insieme,
desiderio di cambiamento, ricerca e introspezione, ruolo della donna, dibattito
culturale e riscatto sociale. Al centro di tutto questo la realtà:
ispirazione, soggetto, strumento, fino a essere ossessione.
Un tema più che mai attuale, in un’epoca, la nostra, di
filtri e #nofilter.
La scuola di Londra
In mostra oltre quarantacinque dipinti, disegni e
incisioni di artisti raggruppati nella “School of London”. Artisti eterogenei,
nati tra l’inizio del Novecento e gli anni Trenta, immigrati in Inghilterra per
motivi differenti che hanno trovato in Londra la loro città, il luogo dove
studiare, lavorare, vivere.
Francis Bacon (1909-1992) nasce e cresce in Irlanda e arriva in Inghilterra
quindicenne, Lucian Freud (1922-2011) scappa dalla
Germania per sfuggire il nazismo, lo stesso succede, pochi anni dopo a Frank
Auerbach; Michael Andrews è norvegese e
incontra Freud suo professore alla scuola d’arte; Leon Kossoff è
nato a Londra da genitori ebrei russi; Paula Rego lascia
il Portogallo per studiare pittura nelle scuole inglesi.
Nell’architettura cinquecentesca progettata da Donato
Bramante trovano spazio, con un approccio cronologico e tematico, opere
che raccontano individui, luoghi, vita vissuta, per
mostrare la totalità dell’esperienza di essere umano. Opere in cui la
fragilità e la vitalità della condizione umana viene presentata tramite lo
sguardo dell’artista: disegni e dipinti che ritraggono esistenze e luoghi
scandagliati nella sua crudezza senza filtri.
I progetti speciali
Due progetti speciali di DART Chiostro del Bramante ne
ribadiscono la vocazione sperimentale fatta di contaminazioni tra linguaggi,
trasversalità e coinvolgimento del pubblico.
Per “BACON, FREUD, LA SCUOLA DI LONDRA” il
racconto di mostra è affidato alla voce narrante di Costantino D’Orazio,
storico dell’arte e saggista. La speciale audioguida accompagnerà i visitatori
in un percorso di approfondimento e in un viaggio nella Londra dell’epoca, raccontando
non solo gli artisti e le opere, ma i retroscena di un periodo tanto
affascinante.
Chiostro del Bramante, inoltre, ha commissionato
a Enrico Maria
Artale, uno dei più promettenti giovani registi italiani
già riconosciuto in ambito internazionale, un’opera filmica per raccontare
l’esposizione.
Per la prima volta in Italia la narrazione di una
mostra è affidata a un autore cinematografico con un progetto audio visivo
inedito, dal titolo “The Naked Truth”, interpretato da Stefano
Cassetti, Adamo Dionisi, Lucrezia Guidone e Sarah Sammartino, dove la
pittura viene evocata attraverso la messa in scena di un istante immaginario
che precede l’atto del dipingere.
La colonna sonora è realizzata appositamente dai Mokadelic.
Con questa grande mostra il Chiostro del Bramante
conferma la propria vocazione internazionale, collaborando, per la seconda
volta, con uno dei più prestigiosi Musei del mondo. Un’apertura internazionale
che spinge il Chiostro a esplorare sempre nuovi ambiti di ricerca col desiderio
di offrire al suo pubblico le ultime novità artistiche al pari dei grandi musei
stranieri.
MOSTRA PRODOTTA E ORGANIZZATA DA DART Chiostro del Bramante
ORGANIZZATA IN COLLABORAZIONE CON Tate, Londra
MOSTRA A CURA DI Elena Crippa
Catalogo Skira
Costo: Vedi sito
Informazioni: hastag
ufficiale #enjoychiostro - +39 06 68809035
(Lunedì – Venerdì 10.00 / 17.00) - La Caffetteria Bistrot, il Bookshop e
il Chiostro hanno ingresso libero indipendentemente dalle mostre
Indirizzo: Via
Arco della Pace 5 - Roma
Sito
di riferimento: www.chiostrodelbramante.it
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...uno sguardo FUORI PORTA
- MILANO -
ARTE
PROSEGUE...
"I LOVE LEGO"
Museo della Permanente, Milano
dall'11 ottobre 2019 al 2 febbraio 2020, tutti i giorni ore 9.30 – 19.30 (ultimo ingresso 1
ora prima della chiusura)
Decine di
metri quadrati di scenari interamente realizzati con mattoncini LEGO® andranno
a comporre città moderne e monumenti antichi: interi mondi in miniatura, dalla
città contemporanea ideale alle avventure leggendarie dei pirati, dai paesaggi
medievali agli splendori dell’Antica Roma, ricostruiti e minuziosamente progettati
da RomaBrick, uno dei LUG (Lego® User Group) più antichi d’Europa.
RomaBrick, costola dell’associazione nazionale di amanti LEGO, pone al centro dell’obiettivo il lavoro di squadra ed è grazie alla collaborazione di tutti i suoi iscritti che riesce a creare ambienti tra i più grandi che si possano vedere nel mondo. Ogni singola parte delle installazioni in mostra sono frutto di una progettazione collettiva e assolutamente originale: ogni edificio, strada, mezzo o piazza viene concepita da un team che vanta la presenza di numerosi architetti e ingegneri.
Con il patrocinio del Comune di Milano, promossa dal Museo della Permanente, I LOVE LEGO è una mostra di Arthemisia, in collaborazione con RomaBrick, uno dei LUG (Lego® User Group) più antichi d’Europa ed è realizzata con oltre 1.000.000 di moduli.
Sponsor della mostra Genertel, la compagnia diretta di Generali Italia nata a Trieste nel 1994, che in occasione del suo 25° anniversario, offrirà tutte le domeniche laboratori didattici per famiglie e i primi quindici laboratori didattici.
Milioni di mattoncini ma non solo. Per questa mostra meneghina, ad arricchire i fantastici diorami, tante novità che la rendono unica nel suo genere a dimostrazione che i moduli più famosi del mondo sono in grado di “creare arte a 360°”.
A fare capolino tra le diverse installazioni, 12 oli ispirati a grandi capolavori della storia dell’arte reinterpretati e trasformati in “uomini lego” dal giovane artista contemporaneo Stefano Bolcato: unendo la sua passione per i LEGO e la sua arte - attraverso una tecnica pittorica ad olio - crea forme di assemblaggio ispirate in particolare modo dal “magnetismo” dei ritratti rinascimentali.
L’esposizione vanta anche un eccezionale partnership con “Legolize”, pagina umoristica che crea installazioni comiche utilizzando proprio i LEGO. Fondata da tre ragazzi - Mattia Marangon, Samuele Rovituso e Pietro Alcaro - la pagina è nata nel 2016 e attualmente conta più di mezzo milione di fan su Instagram e altrettanti su Facebook. Legolize porterà la comicità all’interno della mostra, con speciali installazioni e anche “invadendo” i diorami esistenti.
Ad accogliere i visitatori, all’inizio del percorso di mostra, una proiezione olografica ideata da Display Expert che con Arthemisia ha applicato la tecnica olografica in ambito espositivo: attraverso questa infatti saranno create immagini ad altissima definizione permettendo la visualizzazione di oggetti in 3D fluttuanti nello spazio circostante. La proiezione olografica esce dagli schemi della rappresentazione bidimensionale per coinvolgere l’interlocutore in visualizzazioni realistiche tridimensionali.
Charity Partner Susan G. Komen Italia:
Arthemisia e Komen Italia hanno recentemente dato avvio al progetto “L’Arte della Solidarietà” per far nascere dalla cultura iniziative benefiche concrete. La raccolta fondi promossa con questa mostra sarà destinata al sostegno dei programmi di oncologia femminile e pediatrica che la Komen Italia sostiene nell’ospedale HopeXchange in Ghana.
In particolare, l’iniziativa benefica consentirà di donare un pulmino e un’ambulanza per il trasporto gratuito dei pazienti che eseguono trattamenti oncologici nell’ospedale e di dare avvio ad un programma di musicoterapia ed arte-terapia nel reparto di oncologia pediatrica.
La mostra I LOVE LEGO è un’occasione imperdibile per tutti gli appassionati, per le famiglie e per i più piccoli, che potranno passare una giornata da protagonisti in un’atmosfera magica e divertente che ha come protagonista quei mattoncini “prodigiosi” che ogni anno fanno giocare oltre 100 milioni di persone.
RomaBrick, costola dell’associazione nazionale di amanti LEGO, pone al centro dell’obiettivo il lavoro di squadra ed è grazie alla collaborazione di tutti i suoi iscritti che riesce a creare ambienti tra i più grandi che si possano vedere nel mondo. Ogni singola parte delle installazioni in mostra sono frutto di una progettazione collettiva e assolutamente originale: ogni edificio, strada, mezzo o piazza viene concepita da un team che vanta la presenza di numerosi architetti e ingegneri.
Con il patrocinio del Comune di Milano, promossa dal Museo della Permanente, I LOVE LEGO è una mostra di Arthemisia, in collaborazione con RomaBrick, uno dei LUG (Lego® User Group) più antichi d’Europa ed è realizzata con oltre 1.000.000 di moduli.
Sponsor della mostra Genertel, la compagnia diretta di Generali Italia nata a Trieste nel 1994, che in occasione del suo 25° anniversario, offrirà tutte le domeniche laboratori didattici per famiglie e i primi quindici laboratori didattici.
Milioni di mattoncini ma non solo. Per questa mostra meneghina, ad arricchire i fantastici diorami, tante novità che la rendono unica nel suo genere a dimostrazione che i moduli più famosi del mondo sono in grado di “creare arte a 360°”.
A fare capolino tra le diverse installazioni, 12 oli ispirati a grandi capolavori della storia dell’arte reinterpretati e trasformati in “uomini lego” dal giovane artista contemporaneo Stefano Bolcato: unendo la sua passione per i LEGO e la sua arte - attraverso una tecnica pittorica ad olio - crea forme di assemblaggio ispirate in particolare modo dal “magnetismo” dei ritratti rinascimentali.
L’esposizione vanta anche un eccezionale partnership con “Legolize”, pagina umoristica che crea installazioni comiche utilizzando proprio i LEGO. Fondata da tre ragazzi - Mattia Marangon, Samuele Rovituso e Pietro Alcaro - la pagina è nata nel 2016 e attualmente conta più di mezzo milione di fan su Instagram e altrettanti su Facebook. Legolize porterà la comicità all’interno della mostra, con speciali installazioni e anche “invadendo” i diorami esistenti.
Ad accogliere i visitatori, all’inizio del percorso di mostra, una proiezione olografica ideata da Display Expert che con Arthemisia ha applicato la tecnica olografica in ambito espositivo: attraverso questa infatti saranno create immagini ad altissima definizione permettendo la visualizzazione di oggetti in 3D fluttuanti nello spazio circostante. La proiezione olografica esce dagli schemi della rappresentazione bidimensionale per coinvolgere l’interlocutore in visualizzazioni realistiche tridimensionali.
Charity Partner Susan G. Komen Italia:
Arthemisia e Komen Italia hanno recentemente dato avvio al progetto “L’Arte della Solidarietà” per far nascere dalla cultura iniziative benefiche concrete. La raccolta fondi promossa con questa mostra sarà destinata al sostegno dei programmi di oncologia femminile e pediatrica che la Komen Italia sostiene nell’ospedale HopeXchange in Ghana.
In particolare, l’iniziativa benefica consentirà di donare un pulmino e un’ambulanza per il trasporto gratuito dei pazienti che eseguono trattamenti oncologici nell’ospedale e di dare avvio ad un programma di musicoterapia ed arte-terapia nel reparto di oncologia pediatrica.
La mostra I LOVE LEGO è un’occasione imperdibile per tutti gli appassionati, per le famiglie e per i più piccoli, che potranno passare una giornata da protagonisti in un’atmosfera magica e divertente che ha come protagonista quei mattoncini “prodigiosi” che ogni anno fanno giocare oltre 100 milioni di persone.
Costo: Intero € 13 - Ridotto € 11
Prenotazioni; +39 02 89 29 921
Indirizzo: via Filippo Turati, 34 - Milano
Sito: www.ilovelegomilano.it - www.lapermanente.it
Sito: www.ilovelegomilano.it - www.lapermanente.it
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- NAPOLI -
MUSICA
DEBUTTA
"RICCARDO MUTI
E LA CHICAGO SYMPHONY ORCHESTRA"
Al San Carlo la prima data del tour italiano
TEATRO SAN CARLO - Napoli
19 gennaio 2020, ore 19.00
Sarà il Teatro di San Carlo ad ospitare la prima data del tour italiano di
Riccardo Muti con la Chicago Symphony Orchestra domenica 19 gennaio 2020 alle
ore 19.00. In programma la Suite da Romeo e Giulietta di Sergej
Prokof’ev e la Sinfonia n. 9 in mi minore “Dal Nuovo Mondo” di Antonín Dvořák.
Un legame importante quello di Riccardo Muti con la Chicago, prestigiosa
compagine di cui è Direttore Musicale dal settembre del 2010. In questi anni, con il suo
impegno costante di condivisione della musica, il Maestro Muti ha aperto le
prove a studenti, lavoratori e anziani, costruendo un legame forte tra
l’orchestra e tutta la città, portando la musica anche nelle prigioni
giovanili. Il suo primo concerto gratuito come direttore musicale al Millennium Park
ha attirato più di 25.000 persone.
L’Orchestra di Chicago mancava dai cartelloni del San Carlo dall’aprile
2012.
Il Maestro Muti torna al San Carlo, ad appena un anno di distanza dal Così
fan tutte della Stagione 2018-2019 e sarà nuovamente a Napoli, questa volta
alla guida dell’Orchestra del Teatro di San Carlo, a novembre 2020 per un
appuntamento della Stagione di Concerti.
Il concerto di Riccardo Muti e la Chicago Symphony Orchestra rientra
in Concerto d’Imprese, progetto di potenziamento della
Stagione Sinfonica arrivato al suo secondo anno di vita e sostenuto da un
gruppo di eccellenze imprenditoriali del territorio campano (Ambrogio Prezioso per
Aedifica / Brin 69 Srl | Gruppi Prezioso e Di Luggo, Fulvio Scannapieco e
Vittorio Genna per ALA Advanced Logistics for Aerospace, Carlo e Michele
Pontecorvo per Ferrarelle Spa, Simone e Andrea Finamore per SIAP Srl, Philippe
Foriel-Destezet per Philippe Foriel-Destezet, Marco Zigon per Getra Spa, Francesco Tavassi per
TEMI Spa per GLS, Gianluca Isaia per Isaia Spa, Massimo, Luca e Pietro Moschini
per Laminazione Sottile Spa, Costanzo Janotti Pecci per Palazzo Caracciolo Spa,
Pasquale Ranieri per Ranieri Impiantistica Spa, Gianfranco D’Amato per Seda Spa) che hanno unito le
forze per implementare interventi di sostegno all’attività del Teatro.
domenica 19 gennaio 2020, ore 19.00 - Turno S
RICCARDO
MUTI / CHICAGO SYMPHONY ORCHESTRA
Sergej Prokof’ev
Suite da Romeo e Giulietta
Suite da Romeo e Giulietta
Antonín Dvořák
Sinfonia n. 9 in mi minore “Dal Nuovo Mondo”
Sinfonia n. 9 in mi minore “Dal Nuovo Mondo”
Chicago Symphony Orchestra
Bank of America è il Global Sponsor della Chicago
Symphony Orchestra. Per restare aggiornati sulle attività del maestro Riccardo
Muti vi invitiamo a visitare il sito internet ufficiale www.riccardomutimusic.com
Costo: vedi sito
Informazioni: vedi sito
Indirizzo:
via San
Carlo, 98 - Napoli
Sito
di Riferimento: www.teatrosancarlo.it
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ARTE
PROSEGUONO...
"ANDY WARHOL"
DA OGGI A
NAPOLI è tempo di ANDY WARHOL
Alla
Basilica della Pietrasanta in mostra oltre 200 opere di Andy Warhol con un’intera sezione
dedicata all’Italia e un focus sulla città di Napoli.
Basilica della Pietrasanta - Lapis Museum - Napoli
dal 26
settembre 2019 al 23 febbraio 2020, tutti
i giorni 10.00–20.00 (la biglietteria chiude un’ora prima).
Un’esposizione
interamente dedicata al mito di Andy Warhol giunge alla Basilica di Pietrasanta
di Napoli che, dal 26 settembre 2019 al 23 febbraio 2020 con oltre 200 opere
scelte, regala al pubblico una visione completa della produzione artistica del
genio americano che ha rivoluzionato il concetto di opera d’arte a partire dal
secondo dopoguerra.
Immortali icone e ritratti, polaroid e acetati, disegni e il mondo della musica, il brand e l’Italia: nel capoluogo campano arriva - in sette sezioni - quel mondo Pop che ha segnato l’ascesa di Warhol come l’artista che ha stravolto in maniera radicale qualunque definizione estetica precedente, attraverso miti dello Star System e del merchandising come le intramontabili Campbell’s Soup, il ritratto serigrafato di Marilyn derivato da un fotogramma di Gene Korman, le celebri serigrafie di Mao del 1972 e il famosissimo Flowers del 1964.
In
oltre 200 opere il percorso artistico e privato di un uomo
eclettico che ha segnato l’arte a tutto tondo, trasformando visioni e concetti,
fermando nell’immaginario collettivo volti, colori e scene e regalando all’Arte
tutta, un aspetto nuovo.
Questa esposizione si avvale del patrocinio del Comune di Napoli, promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, sotto l'egida dell'Arcidiocesi di Napoli e in sintonia con la sezione San Luigi della Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia meridionale, Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia, con la Rettoria della Basilica di S. Maria Maggiore alla Pietrasanta e con l’Associazione Pietrasanta Polo Culturale ONLUS.
Accanto a opere che raccontano la scena americana del ‘900, nelle sale della Pietrasanta anche lavori che rivelano il rapporto di Warhol con l’Italia e un focus dedicato alla città di Napoli col suo Vesuvius del 1985 e il Ritratto di Beuys, realizzato nel 1980 in occasione della mostra tenutasi presso la Galleria Amelio.
Presenti in mostra i suoi immancabili ritratti di grandi personaggi, figure storiche che il suo genio e la sua arte hanno trasformato in leggende contemporanee: i volti di Man Ray, Keith Haring, Edvard Munch, Lenin, Giorgio Armani e un rarissimo ritratto della Monna Lisa realizzato con inchiostro serigrafico su pergamena nel 1978.
E ancora Liz, la serie Ladies and Gentlemen e i suoi Self portrait, per poi passare al legame con il mondo della moda e della comunicazione.
Ad arricchire l’esposizione una sezione di disegni che accoglie alcuni rari esempi degli anni ‘50 derivanti dalla fase pre pop di Andy Warhol come raffigurazioni di anelli, orecchini e gemme provenienti dal suo primo lavoro di illustratore, poco conosciuta dal grande pubblico.
Ampio spazio è dedicato ancora al rapporto tra Warhol e il mondo della musica: insieme ad alcune delle più memorabili cover progettate e realizzate come The Velvet Undreground & Nico, sono esposti i ritratti di Mick Jagger, Miguel Bosè, Billy Squier.
Fondamentali per la comprensione del modus operandi “warholiano” sono le polaroid e gli acetati fotografici utilizzati per la successiva realizzazione dei ritratti: esposte icone del mondo del cinema come Arnold Schwarznegger, Silvester Stallone, Alba Clemente; del mondo musicale quali Grace Jones, Mick Jagger, Ron Wood, Stevie Wonder. Dall’ambito moda non mancheranno Gianni Versace, Valentino, Jean Paul Gaultier e ultimi ma non meno importanti i celebri Self Portrait dalla parrucca color argento.
La mostra Andy Warhol è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia con Eugenio Falcioni in collaborazione con l’Associazione Pietrasanta Polo Culturale Onlus e Art Motors ed è curata da Matteo Bellenghi.
La mostra ANDY WARHOL vede come sponsor Generali Italia.
L’iniziativa è sostenuta da Generali Valore Cultura, il programma per promuove l’arte e la cultura su tutto il territorio italiano e avvicinare un pubblico vasto e trasversale - famiglie, giovani, clienti e dipendenti - al mondo dell’arte attraverso l’ingresso agevolato a mostre, spettacoli teatrali, eventi e attività di divulgazione artistico-culturali con lo scopo di creare valore condiviso.
La mostra vede come special partner Ricola.
L’evento è consigliato da Sky Arte.
Catalogo edito da Arthemisia Books.
Charity partner della mostra è Susan G. Komen Italia: l’esposizione aderisce alla campagna di sensibilizzazione La Prevenzione è il nostro capolavoro e si inserisce nel progetto L’arte della Solidarietà, realizzato da Arthemisia insieme a Komen Italia, organizzazione in prima linea nella lotta ai tumori del seno e nella tutela della salute femminile.
La raccolta fondi promossa con questa mostra consentirà alla Komen Italia di realizzare, con la sua “Carovana della Prevenzione” almeno 4 giornate di Promozione della Salute Femminile nel quartiere di Ponticelli, nella zona di Castel Capuano ed in altre aree dove la prevenzione arriva con più difficoltà. In ciascuna giornata, organizzata in collaborazione con il Comune di Napoli e la Fondazione di Comunità del Centro Storico di Napoli, le tre unità mobili della Komen Italia offriranno esami clinico-strumentali gratuiti per la diagnosi precoce delle principali patologie oncologiche femminili, oltreché eventi educativi e di sensibilizzazione alla prevenzione per la popolazione generale.
Questa esposizione si avvale del patrocinio del Comune di Napoli, promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, sotto l'egida dell'Arcidiocesi di Napoli e in sintonia con la sezione San Luigi della Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia meridionale, Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia, con la Rettoria della Basilica di S. Maria Maggiore alla Pietrasanta e con l’Associazione Pietrasanta Polo Culturale ONLUS.
Accanto a opere che raccontano la scena americana del ‘900, nelle sale della Pietrasanta anche lavori che rivelano il rapporto di Warhol con l’Italia e un focus dedicato alla città di Napoli col suo Vesuvius del 1985 e il Ritratto di Beuys, realizzato nel 1980 in occasione della mostra tenutasi presso la Galleria Amelio.
Presenti in mostra i suoi immancabili ritratti di grandi personaggi, figure storiche che il suo genio e la sua arte hanno trasformato in leggende contemporanee: i volti di Man Ray, Keith Haring, Edvard Munch, Lenin, Giorgio Armani e un rarissimo ritratto della Monna Lisa realizzato con inchiostro serigrafico su pergamena nel 1978.
E ancora Liz, la serie Ladies and Gentlemen e i suoi Self portrait, per poi passare al legame con il mondo della moda e della comunicazione.
Ad arricchire l’esposizione una sezione di disegni che accoglie alcuni rari esempi degli anni ‘50 derivanti dalla fase pre pop di Andy Warhol come raffigurazioni di anelli, orecchini e gemme provenienti dal suo primo lavoro di illustratore, poco conosciuta dal grande pubblico.
Ampio spazio è dedicato ancora al rapporto tra Warhol e il mondo della musica: insieme ad alcune delle più memorabili cover progettate e realizzate come The Velvet Undreground & Nico, sono esposti i ritratti di Mick Jagger, Miguel Bosè, Billy Squier.
Fondamentali per la comprensione del modus operandi “warholiano” sono le polaroid e gli acetati fotografici utilizzati per la successiva realizzazione dei ritratti: esposte icone del mondo del cinema come Arnold Schwarznegger, Silvester Stallone, Alba Clemente; del mondo musicale quali Grace Jones, Mick Jagger, Ron Wood, Stevie Wonder. Dall’ambito moda non mancheranno Gianni Versace, Valentino, Jean Paul Gaultier e ultimi ma non meno importanti i celebri Self Portrait dalla parrucca color argento.
La mostra Andy Warhol è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia con Eugenio Falcioni in collaborazione con l’Associazione Pietrasanta Polo Culturale Onlus e Art Motors ed è curata da Matteo Bellenghi.
La mostra ANDY WARHOL vede come sponsor Generali Italia.
L’iniziativa è sostenuta da Generali Valore Cultura, il programma per promuove l’arte e la cultura su tutto il territorio italiano e avvicinare un pubblico vasto e trasversale - famiglie, giovani, clienti e dipendenti - al mondo dell’arte attraverso l’ingresso agevolato a mostre, spettacoli teatrali, eventi e attività di divulgazione artistico-culturali con lo scopo di creare valore condiviso.
La mostra vede come special partner Ricola.
L’evento è consigliato da Sky Arte.
Catalogo edito da Arthemisia Books.
Charity partner della mostra è Susan G. Komen Italia: l’esposizione aderisce alla campagna di sensibilizzazione La Prevenzione è il nostro capolavoro e si inserisce nel progetto L’arte della Solidarietà, realizzato da Arthemisia insieme a Komen Italia, organizzazione in prima linea nella lotta ai tumori del seno e nella tutela della salute femminile.
La raccolta fondi promossa con questa mostra consentirà alla Komen Italia di realizzare, con la sua “Carovana della Prevenzione” almeno 4 giornate di Promozione della Salute Femminile nel quartiere di Ponticelli, nella zona di Castel Capuano ed in altre aree dove la prevenzione arriva con più difficoltà. In ciascuna giornata, organizzata in collaborazione con il Comune di Napoli e la Fondazione di Comunità del Centro Storico di Napoli, le tre unità mobili della Komen Italia offriranno esami clinico-strumentali gratuiti per la diagnosi precoce delle principali patologie oncologiche femminili, oltreché eventi educativi e di sensibilizzazione alla prevenzione per la popolazione generale.
Foto di Tommaso Vitielo per Arthemisia
- VISITE PER FAMIGLIE (max 25 pax) -
“Valore
Cultura” di Generali Italia offre un’esperienza dedicata ai bambini e alle
famiglie:
una speciale visita guidata e un laboratorio creativo per accompagnare bambini e genitori
alla scoperta di Andy Warhol e del mondo colorato della Pop Art.
una speciale visita guidata e un laboratorio creativo per accompagnare bambini e genitori
alla scoperta di Andy Warhol e del mondo colorato della Pop Art.
Venerdì 8
novembre - ore 17.00
Venerdì 15 novembre - ore 17.00
Venerdì 15 novembre - ore 17.00
Venerdì 22
novembre - ore 17.00
Sabato 23 novembre - ore 17.00
Venerdì 29 novembre - ore 17.00
Sabato 30 novembre - ore 17.00
Sabato 23 novembre - ore 17.00
Venerdì 29 novembre - ore 17.00
Sabato 30 novembre - ore 17.00
Iscrizioni
> http://www.arthemisia.it/it/andy-warhol-generali-italia/
In caso di posti disponibili il giorno della visita, sarà possibile aggregarsi al gruppo in loco.
In caso di posti disponibili il giorno della visita, sarà possibile aggregarsi al gruppo in loco.
Costo: Vedi sito.
Info e prenotazioni: 081 1865991
Indirizzo: piazzetta Pietrasanta, 17-18, Napoli
Sito di
riferimento: www.polopietrasanta.com
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"Napoli Napoli, di lava
di porcellana e musica"
Mostra a cura del Museo Real Bosco di Capodimonte e
del Teatro di San Carlo
Museo e Real Bosco di Capodimonte -- Napoli
Dal
21 settembre 2019 al 21 giugno 2020, vari orari
Ha appena aperto al
Museo e Real Bosco di Capodimonte, la mostra Napoli Napoli. Di lava,
porcellana e musica, a cura di Sylvain Bellenger (21 settembre 2019 –
21 giugno 2020), promossa dal Museo e Real Bosco di Capodimonte, con
il Teatro di San
Carlo di Napoli, in collaborazione con Amici di Capodimonte onlus e la produzione e organizzazione della
casa editrice Electa.
Le 19 sale dell’Appartamento Reale, riproposte in una
spettacolare e coinvolgente scenografia, ideata dall’artista Hubert le
Gall1 come la regia di un’opera musicale, saranno il
palcoscenico d’eccezione sul quale andranno in scena il Teatro di San Carlo, con la sua
sartoria oggi diretta da Giusi Giustino2 e le porcellane di Capodimonte.
Vero filo conduttore della mostra: la musica che si
ascolterà grazie all’uso di cuffie dinamiche - non semplici audioguide - che si
attivano passando di sala in sala.
L’allestimento racconterà la storia di Napoli capitale
del Regno nel corso del Settecento e oltre, dagli anni di Carlo di Borbone a
quelli di Ferdinando II, come una favola, con il susseguirsi di scene
della vita quotidiana caratterizzate da estrema raffinatezza estetica e gioia
esistenziale ma che hanno come sottofondo il passaggio del potere, i
cambiamenti della storia, delle mode e dei gusti estetici.
Il visitatore potrà immergersi in un mondo incantato
e, grazie all’uso delle cuffie dinamiche, potrà ascoltare le musiche (da
Giovanni Pergolesi a Domenico Cimarosa, da Giovanni Pacini a Giovanni
Paisiello, da Leonardo Leo a Niccolò Jommelli) selezionate da Elsa Evangelista
con un commento critico musicale di Alessandro De Simone per i vari temi
artistici di ciascuna sala.
La mostra è
una sintesi di tutte le arti, e illustra la pluridisciplinarità tipica della
nostra contemporaneità:
un viaggio multisensoriale all’interno della Reggia borbonica, trasformata per
l’occasione in un vero e proprio spettacolo teatrale. Un’esposizione
con oltre 1000 oggetti, oltre 300 porcellane delle collezioni delle Reali
Fabbriche di Capodimonte e Napoli, di altre manifatture europee e pezzi
originali cinesi, più di 150 costumi del Teatro di San Carlo con firme prestigiose (Ungaro, Odette Nicoletti, Giusi Giustino
e altri), strumenti musicali del Conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli, dipinti, oggetti
d’arte e di arredo, minerali e animali tassidermizzati oggi conservati
rispettivamente nel Museo Mineralogico e nel Museo Zoologico di Napoli
(oggi confluiti nel Centro Musei delle Scienze Naturali e Fisiche
dell’Università Federico II di Napoli).
Costo:Vedi sito.
Info
e prenotazioni: 081 7499130
Indirizzo: via Milano 2, Napoli
Sito di
riferimento: www.museidicapodimonte.beniculturali.iy
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Kirosegnaliamo esce all’inizio di ogni settimana, chi volesse darci comunicazione di eventi con rilievo artistico-culturale può scriverci a kirolandia@gmail.com oppure info@kirolandia.com, entro il lunedì della settimana d'uscita, specificando chiaramente la richiesta di segnalazione, provvederemo, previa specifica selezione, all'inserimento tra i nostri suggerimenti.