Kiri, continuano per
questa stagione 2020-2021, le KIROSEGNALAZIONI di KIROLANDIA blog di
cooperazione dell'omonima corrente culturale. Ogni settimana, sulla base delle
tantissime proposte giunte in redazione, selezioniamo per voi alcuni eventi da
seguire a Roma con un veloce sguardo in streaming e fuori porta.
Potete inviarci i
vostri Comunicati Stampa ad una delle nostre email kiroalndia@gmail.com -
info@kirolandia.com. Scriveteci e raccontateci delle vostre iniziative.
Vi ricordiamo che i
suggerimenti di Kirolandia sono tripli!!!
Non solo qui nel blog
ma anche attraverso le KIROSOCIALNEWS, lanci direttamente dai nostri social:
Facebook, Twitter e Linkedin. Non appena ripartirà la trasmissione radiofonica,
"#doyoudream kirolandia on air" su Radio Godot, riprenderà anche la
diffusione del KIROEVENTO DA SOGNO della settimana!
Seguite sempre gli
hastag #kirosegnalazioni #kirosocialnews #kiroventodasogno e scoprirete i
selezionatissimi suggerimenti dei Kiri di Kirolandia!
Dunque per sognare con
voi...
LIBRI
NOVITÁ
TITOLO
VIRITÀ
FEMMINILE SINGOLARE – PLURALE
di
GIUSY SCIACCA
DOVE
IN
LIBRERIA E NEGLI STORE ONLINE
DETTAGLI
Da venerdì 16
aprile è disponibile in libreria e negli store online“Virità, femminile singolare-plurale”
di Giusy Sciacca pubblicato da EdizioniKalós. Il libro è un percorso
di ricercadalla Sicilia verso l’universalità della storia mediterranea
attraverso la narrazione del femminile.
Per questo “Virità,
femminile singolare-plurale”non è rivolto solo alle donne o solo ai
siciliani, ma va oltre i confini regionali. Nei racconti delle protagoniste
- da Aretusa, Santa Lucia, Cleopatra di Sicilia, Damarete di Agrigento a Peppa
la Cannoniera e a molte altre più e meno note - si leggerà della storia e del
patrimonio culturale che appartengono all’Italia intera e oltre.
“Virità,
femminile singolare-pluraleӏ un viaggio per tutti attraverso
la stratificazione storica della Sicilia,ma è anche un ardito esperimento. Lo è
anche a livello linguistico per cercare di rendere in una forma moderna
l’anima delledonnenel rispetto del loro contesto di appartenenza.Da un
racconto all’altro si parla in greco, latino, arabo, ebraico fino all’arbëreshe
e si respirano ancora altre lingue come lo spagnolo e il francese. O in un
siciliano impregnato di suoni e parole di origine lontana.
«Il titolo e il
sottotitolo racchiudono tutto il senso di questo progetto: un termine siciliano
femminile singolare e plurale. Niente di più chiaro. La stessa virità
può essere parziale, relativa. Appartiene a una e a molte, ognuna è certa di
averne almeno una»
- spiega l'autrice- «Siano state esse regnanti, nobili o schiave e popolane,
criminali o eretiche, donne di scienza e artiste, hanno vissuto da protagoniste
più di quanto spesso la storia o la letteratura abbia reso loro merito perché
viziate da misoginia atavica, di frequente tanto interiorizzata da non essere
percepita. A queste si aggiungono le nostre sante e le ninfe dalle quali spesso
i riti religiosi provengono».
Questo volume
non ha il solo proposito di ricordare queste donne, ma si propone una
sfida audace. Vuole dare loro voce una volta per tutte.Non una
catalogazionedunque, ma racconti intimi ed emozioni autentiche, o plausibili,
narrate in prima persona. La coscienza delle donne, siciliane e non, è qui.«Delle
protagoniste ho cercato di interpretare il sentire, ciò che non hanno detto o
non è stato sufficientemente ascoltato. Non hanno mai parlato così o non era
stato permesso loro di parlare in alcuni precisi momenti. Adesso, sì.»,
conclude la scrittrice.
Qual è la verità? Domanda sbagliata. La verità non è
mai solo singolare, ma di certo è femminile.
Così le
protagoniste di questi venti racconti, stanche di essere spesso dimenticate o
travisate, prendono la parola per narrare loro la storia e spiegare al lettore
la propria versione dei fatti. Alcune abitano sull’Isola dai tempi del mito,
altre sono partite per poi ritornare, altre ancora sono arrivate in epoche più
moderne, fino a giungere agli albori del Novecento. Sono dee, artiste,
nobildonne, talvolta sante, ma anche rivoluzionarie, eretiche, scienziate. In
una parola, donne. E non aspettano altro che essere ascoltate. Il volume
– che è il risultato dell’intreccio di queste singole voci, scelte e filtrate
dalla scrittura dell’autrice – diventa così plurale. Come la parola virità,
femminile singolare-plurale.
BIOGRAFIA AUTRICE
Giusy Sciacca,
nata a Lentini, vive tra Roma e Siracusa. È controllora del traffico aereo,
autrice di racconti, romanzi e testi teatrali. Scrive di libri per diverse
testate giornalistiche – «La Sicilia», «SicilyMag» e «La Voce di New York» – e
ha fondato il blog Parola di Sikula, dedicato ai libri e alla cultura. È
inoltre ideatrice e curatrice del Premio Nazionale di Poesia Sonetto
d’Argento Jacopo da Lentini.
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PROSEGUE
TITOLO
“RAISTEREONOTTE
- IL LIBRO”
Iacobelli Editore
A
cura di Giampiero Vigorito
con la partecipazione dei conduttori di Raistereonotte
Prefazione di Carlo Massarini
La nuova ristampa
DOVE
Nelle librerie e online
DETTAGLI
A distanza di quattro mesi dalla prima edizione pubblicata nel
mese di dicembre e fin dagli inizi del 2021 in testa alle classifiche di
settore dei maggiori store digitali (tra cui IBS, Amazon, Mondadori,
Feltrinelli e Libraccio), da lunedì 12 aprile torna nelle migliori librerie e
negli store digitali “Raistereonotte – Il libro” (Iacobelli
Editore, 2020), a cura del giornalista Giampiero Vigorito e
con la partecipazione dei conduttori della trasmissione radiofonica in
onda sulle frequenze Rai dal 1982 al 1995.
Tre edizioni, circa 4000 copie vendute: questo libro racconta la storia della
celebre trasmissione radiofonica che ha segnato più di un decennio
nell’evoluzione della stereofonia in Italia e tuttora costituisce un punto di riferimento per intere
generazioni di ascoltatori che non hanno mai dimenticato il nome di quella
radio accesa nel cuore della notte.
Dopo il successo della prima edizione, esaurita sulle
piattaforme online nei primi dieci giorni, il libro (320 pagine, 20 euro)
ha nuovamente superato le aspettative nella versione distribuita a febbraio e
giunge in primavera a una nuova ristampa accompagnato dal forte sostegno di una
comunità virtuale che sul gruppo Facebook ha quasi sfiorato i diecimila iscritti.
Con la prefazione di Carlo Massarini, la storia del
programma, nato molto prima dell’avvento dei social network, viene ricostruita
grazie alle testimonianze condivise dai conduttori che si sono alternati
per 14 anni ai microfoni degli studi di registrazione in via Po a Roma.
Allora come oggi, hanno partecipato raccontando nel libro un
aneddoto personale e i retroscena più curiosi di quegli anni le voci storiche
del programma: Ernesto Assante, Stefano Bonagura, Marco Boccitto, Giuseppe
Carboni, Alberto Castelli, Luciano Ceri, Marco Cestoni, Massimo
Cotto, Carlo De Blasio, Teresa De Santis, Patrizia De Rossi, Emiliano Li
Castro, Felice Liperi, Stefano Mannucci, Massimo Mapelli, Max Prestia, Alex
Righi, Enrico Sisti, Fabrizio Stramacci e Ida Tiberio.
Da Renzo Arbore a Claudio Baglioni,
da Ligabue a Fiorella Mannoia, più di 40
firme “eccellenti” provenienti dalla musica, dall’editoria, dalla tv e
dalla radio hanno inoltre voluto prendere parte al progetto per rievocare sulla
carta il ricordo di un programma “entrato davvero attraverso la porta
principale dell’immaginario collettivo – dice il curatore Giampiero
Vigorito – e che ha scavato un solco nel cuore di quelle creature della
notte che hanno dedicato alla musica le ore che li accompagnavano nello studio,
nel lavoro, negli impegni notturni facendo delle loro notti una dimensione
dell’anima”.
Ad arricchire il libro, corredato da un inserto a colori di 32
pagine, un centinaio di commenti degli ascoltatori che hanno supportato il progetto
editoriale di Raistereonotte sin dalla genesi maturata nei mesi del primo
lockdown condividendo attraverso la community i ricordi di una trasmissione che
rimane dopo quarant’anni una intramontabile trasmissione di culto.
BIOGRAFIA AUTORE
Giampiero Vigorito inizia la sua carriera giornalistica nel 1977.
Dal 1983 al 1994, ha condotto RaiStereonotte. Nel 1981 è stato
coautore per L’Enciclopedia del Rock di Teti Editore, ha pubblicato
il libro Genesis con la Gammalibri nel 1982 e ha collaborato
a La Grande Enciclopedia di Rockstar del 1987. Dal 1994 al
2001 ha diretto il mensile musicale Rockstar. In televisione è
stato ospite di Quelli della Notte e ha collaborato ai testi
per i programmi di Renzo Arbore DOC Offerta Speciale e International
DOC Club. Dal 2001 ha presentato diverse trasmissioni sulle tre reti
radiofoniche della Rai. Nel 2008 ha pubblicato per la Coniglio Editore il
libro Burt Bacharach - The Book of Love. Nel 2014 ha curato il
libro Xena Tango - Le Strade del Tango da Genova a Buenos Aires all’interno
di un progetto musicale realizzato da Roberta Alloisio e il premio Oscar Luis
Bacalov. Dal 2013 è docente del Master in Critica Giornalistica dell’Accademia
d’Arte Drammatica di Roma.
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PROSEGUE
TITOLO
“Asilo Teatrale degli
Appennini – Un sistema teatrale integrato nel cuore delle Marche”
di Arianna
Morganti
DETTAGLI
È in uscita il libro “Asilo Teatrale degli Appennini – Un sistema teatrale integrato nel
cuore delle Marche”, scritto dalla apecchiese Arianna Morganti con i contributi e le conclusioni di Nicola Nicchi.
Il testo si fa portavoce di un progetto che nasce
nel 2015 e che prende forma nel percorso di ricerca iniziato dall’autrice
all’interno del Master in PerformingArts Management organizzato dall’Accademia
Teatro alla Scala.
Da un lavoro di tipo didattico conclusosi 5 anni fa,
attraverso una necessaria revisione, si è arrivati a un testo vero e proprio
che si presenta ai lettori come un manuale in cui si perseguono due principali
obiettivi: diffondere i tratti distintivi e gli esiti del progetto “Asilo
Teatrale degli Appennini” e della sua prima messa in pratica, e proporre sistemi
integrati di teatro da applicare e sviluppare in territori del tutto specifici,
ovvero quelli delle aree interne del basso appennino pesarese-anconetano al
fine di contribuire al relativo sviluppo comunitario, culturale ed economico.
La volontà di proporre un progetto culturale ad hoc
per queste terre è stata dettata dalla profonda consapevolezza di
AriannaMorganti e Nicola Nicchi, da sempre attivi nel mondo dell’arte e dello
spettacolo, del ruolo del teatro all’interno della comunità. L’obiettivo che li
ha spinti ad intraprendere tale percorso è quello di portare il teatro dove non
c’è, in quelle zone di confine, fatte di piccoli paesi silenziosi e di terre
feconde da coltivare con grazia e dedizione, per renderle luoghi ideali per una
nuova idea di accoglienza e impresa culturale. Sebbene il comune di Apecchio
sia quello in cui ad oggi il progetto si concentra, la pubblicazione si rivolge
soprattutto a quei paesi vicini e simili, per natura e per caratteristiche,
alla realtà apecchiese. I nove comuni facenti parte delle aree interne del
basso appennino pesarese-anconetano (Acqualagna, Apecchio, Cagli, Cantiano,
Piobbico, Frontone, Serra Sant’Abbondio, Arcevia, Sassoferrato), infatti, sono
presenti nel manuale e descritti come principali attori del sistema integrato
che l’autrice propone.
Un manuale rivolto gli addetti ai lavori, gli
operatori culturali e gli organizzatori teatrali, e non solo. Il libro parla
anche agli amanti e agli appassionati del teatro e dello spettacolo in senso
ampio, oltre che ai giovani che ben presto si troveranno davanti ad un sistema
culturale da ristrutturare e innovare. Il fine dell’autrice è quello di
contribuire, anche solo simbolicamente, ad un ripensamento culturale necessario
alla ripartenza di un settore tendenzialmente poco presente all’interno dei
progetti volti allo sviluppo e all’innovazione territoriale.
“Fare della
nostra terra di confine e dei suoi meravigliosi borghi storici il luogo ideale
per una
nuova idea di
accoglienza e di impresa culturale. Un asilo appunto, capace di donare
protezione, ascolto e libertà d’azione a tutti coloro che qui o altrove non ne
hanno”.
BIOGRAFIE AUTORI
Arianna Morganti nasce a Urbino il 26 giugno 1995. A
14 anni si trasferisce prima a Pavia e poi a Siena per studiare danza classica.
Nel 2014 ottiene il diploma accademico presso il Centro di Formazione
Professionale delle Arti Coreutiche Ateneo della danza di Siena. Nel 2015
accede al Master in PerformingArts Management organizzato dall’Accademia del
Teatro alla Scala in collaborazione con MIP Politecnico di Milano e con il
Piccolo Teatro di Milano, al termine del quale svolge un tirocinio presso
l’ufficio di Direzione della Produzione del Teatro alla Scala. Nel 2016
collabora con l’ufficio di produzione di Ravenna Festival e lavora, fino al
2018, presso la Fondazione Musica Insieme di Bologna. Dal 2019 collabora come
responsabile organizzativa alla rassegna di musica da camera “La musica senza
barriere” promossa dall’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini diretta da Riccardo
Muti. Attualmente è una laureanda del corso di laurea in “Progettazione e
Gestione di Eventi e Imprese dell’Arte e dello Spettacolo” dell’Università
degli Studi di Firenze.
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Nicola Nicchi nasce a Urbino nel 1984, si diploma
come attore presso l’Accademia Nazionaled’Arte Drammatica Silvio D’Amico di
Roma nel 2007, sotto la guida di grandi maestri come Mario Ferrero e Luca
Ronconi. Da allora lavora stabilmente con alcuni dei più importanti teatri
italiani (Teatro Nazionale di Torino, Teatro Eliseo di Roma, Politeama Genovese
e Teatro Due di Parma).
Agli impegni teatrali alterna importanti
partecipazioni a progetti per il cinema e la televisione.
Nel 2016 fonda l’associazione Asilo Teatrale degli
Appennini con la quale cura la direzioneartistica del Teatro Perugini di Apecchio.
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ARTE
NOVITÁ
TITOLO
SAFARI
La Mostra
Stefania Catenacci, Duminda, Micaela Giuseppone,
Flaviana Pesce, Daniela Poduti Riganelli, Maria Teresa Protettì, Fabio Santoro
e Renata Solimini.
curata da Tiziano M. Todi
DOVE
Dal 21 aprile 2021 alla Galleria
Vittoria - Roma
DETTAGLI
Il 21 aprile 2021 la Galleria Vittoria
presenta la mostra “Safari” con il patrocinio di Regione Lazio,
Roma Capitale- Assessorato alla Crescita
culturale e Rai per il Sociale. Assecondando il significato della parola
“safara” di origine araba, il progetto invita il fruitore a compiere un viaggio
attorno al mondo attraverso le specie animali.
“Safari”, realizzata in occasione della
giornata della Terra che si celebra il 22 aprile e curata da Tiziano M. Todi,
mette in luce il problema dell’estinzione delle specie animali a causa del
cambiamento climatico, attraverso un’esposizione che vede coinvolti 8 artisti:
Stefania Catenacci, Duminda, Micaela Giuseppone, Flaviana Pesce, Daniela Poduti
Riganelli, Maria Teresa Protettì, Fabio Santoro e Renata Solimini.
In un sistema equilibrato, il fenomeno
naturale dell’estinzione di una specie è un evento ecologico molto lento, la
scomparsa di una specie, infatti, viene poi compensata dalla comparsa di
un’altra. Negli ultimi 150 anni però, l’equilibrio è stato stravolto, molte
specie sono scomparse e altre rischiano l’estinzione a causa delle pressioni
dell’uomo sull’ecosistema, annullando di fatto la naturalezza del fenomeno
stesso.
Secondo una ricerca dell’università
dell’Arizona pubblicata sulle pagine di Proceedings of the National Academy of
Sciences, se gli accordi di Parigi non sortiranno l’effetto sperato, entro il
2070 la Terra perderà più di un terzo delle specie animali e vegetali1.
Animali come l’elefante, il pinguino o
la tigre rappresentano un importante valore ecologico da preservare.
La Galleria Vittoria, sempre attenta ai
processi sociali e culturali, ha deciso di dedicare “Safari” alla Terra e a
tutte le specie che la abitano, salvaguardandoli e omaggiandoli attraverso
l’arte.
L’interesse perseguito intende
sensibilizzare il pubblico su un tema particolarmente delicato e caro alle
generazioni presenti e future, dando vita ad una mostra fondata su criteri
individuati dal curatore: le specie animali raffigurate sono, infatti, il
frutto di una selezione condotta in ambito progettuale e riprodotte
esclusivamente su tele tonde dello stesso formato, ricorrendo anche alla
pittura fosforescente.
La mostra è presentata dai testi di
Lodovica Bartoli, Rita Catalino, Tiziana Todi e Elisabetta Trinca.
ALTRE INFORMAZIONI
😊Ingresso Gratuito
Per visitare e prenotare la mostra
contattare il numero 06.36001878
VISITA LA MOSTRA IN SICUREZZA.
Gli accessi allo spazio espositivo
saranno contingentati per un massimo di 6 visitatori contemporaneamente ed è
obbligatorio l’utilizzo della mascherina
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PROSEGUE
TITOLO
Garbatella
IMAGES 2021
VISIONI
Una ricerca visiva attraverso il territorio e la storia del quartiere
Garbatella
Il nuovo capitolo del progetto Garbatella IMAGES
Un lavoro site-specific e di produzione
fotografica ad opera di 6 autrici/autori
---
Ideazione e direzione
artistica di Francesco Zizola
a cura di Sara
Alberani e Francesco Rombaldi (YOGURT Magazine)
opere di: Mary
Baldo, Luca Brunetti, Luigi Cecconi, Simone D’Angelo,
Federica Leone, Linda Pezzano
Federica Leone, Linda Pezzano
DOVE e QUANDO
dal 10 al 20 aprile 2021 - Quartiere
Garbatella - Roma
DETTAGLI
10b Photography presenta il primo ciclo del
progetto triennale Garbatella IMAGES, intitolato VISIONI, con
la direzione artistica di Francesco Zizola e la curatela
di Sara Alberani e Francesco Rombaldi (YOGURT
Magazine). Dal 10 al 20 aprile 2021, in mostra le opere
fotografiche inedite di 6 autrici/autori e la loro pubblicazione fotografica
(prima di 3). La mostra sarà allestita presso la galleria 10b photography e
nei lotti 24, 29, 30 e 55. L’intenzione è di favorire il
lavoro site-specific, ovvero in stretta relazione con il quartiere Garbatella. Il
progetto rappresenta il primo capitolo di un percorso che si svilupperà in tre
anni e che affronterà le tematiche Visioni, Corpo e Spazio.
Il progetto, promosso da Roma Culture, è
vincitore dell'Avviso Pubblico Contemporaneamente Roma 2020/2021/2022 curato
dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE.
Il primo capitolo della ricerca triennale sul quartiere
Garbatella, VISIONI, si concentra sull'immaginazione e sulle
potenzialità creative del linguaggio fotografico in relazione allo storico
quartiere romano, così carico di un suo immaginario legato al patrimonio
storico, sociale, architettonico. Il territorio viene reinterpretato dalle
fotografe/i selezionati – Mary Baldo, Luca Brunetti, Luigi Cecconi,
Simone D’Angelo, Federica Leone, Linda Pezzano - attraverso i nuovi
linguaggi della fotografia contemporanea, per un lavoro capace di riabitare lo
spazio urbano della città-giardino, di catturare suggestioni invisibili o
profondamente radicate, di costruire una realtà “altra”, filtrata dalle
narrazioni collettive e personali degli autori e degli abitanti.
Il quartiere si destruttura in sei narrazioni
che con la propria ricerca reinterpretano l'identità della zona, declinandola
in una sorta di atlante immaginifico, e portando avanti sei diverse
progettualità, indipendenti ma complementari. I temi di indagine spaziano dal
lavoro sugli archivi fotografici personali degli abitanti, allo scenario
notturno dei lotti, dalle storie femminili che ne hanno disegnato il carattere
sociale, agli elementi marini che ne compongono la storia urbana, fino ad un
lavoro site-specific di abitazione di un lotto per un periodo forzato e
continuativo, in relazione all’impossibilità di movimento ai tempi del
lockdown.
Visioni si pone come una riflessione complessa e alternativa di una realtà
che negli ultimi mesi abbiamo imparato ad abitare con altri strumenti, in
primis adoperando i dispositivi e i linguaggi digitali, in questo caso al
servizio degli autori per spingere gli elementi caratterizzanti il quartiere un
po’ più in là rispetto alla canonizzazione comune con cui li riconosciamo e
tenere aperta la relazione tra realtà e interiorità.
La novità di questa edizione è rappresentata dalla collaborazione
con Francesco Rombaldi, direttore e curatore di YOGURT
Magazine, rivista e network di cultura fotografica di stampo
internazionale, che cura la selezione e la ricerca visiva degli autori, in
dialogo costante con la 10b photography e la sua presenza sul territorio.
Le opere prodotte saranno visibili all’interno
del quartiere in una mostra collettiva dal 10 al 20 aprile, curata da
Sara Alberani, in collaborazione con Francesco Rombaldi e Francesco Zizola, sia dentro gli spazi della 10b Photography
dal lunedì al sabato dalle 18.00 alle 20.00 previa prenotazione, che negli
storici lotti del quartiere, concependo gli spazi degli stenditoi come elemento
urbano collettivo ed espositivo.
I lavori degli autori trovano spazio anche in un volume fotografico (primo di
tre) che andrà a comporre una narrazione complessiva triennale su Visioni
– Corpo – Spazio, a cura di Francesco Rombaldi in collaborazione con Sara
Alberani e Francesco Zizola. Il volume sarà arricchito dal contributo
artistico di un giovane e talentuoso illustratore, Mattia Ammirati,
che firmerà la copertina della prima delle tre pubblicazioni.
Completa il programma una serie di visite
guidate, aperte e gratuite su prenotazione, per condurre gli abitanti e un pubblico più vasto lungo il
percorso della mostra e della sua pubblicazione.
ALTRE INFORMAZIONI
Ingresso contingentato presso 10b Photography Via San Lorenzo da
Brindisi, 10b, 00154 Roma
Ingresso libero nei
lotti di Garbatella
LOTTO 24: ingresso da via Giustino De Jacobis 8A (di fronte trattoria
Tanto pe' magnà)
LOTTO 29: ingresso da via Pasquale Tosi 3
LOTTO 30: ingresso da via Francesca Saveria Cabrini 5 oppure da via
Antonio Rubino 13
LOTTO 55: ingresso da via Giovanni Ansaldo 12, oppure da Piazza Nicola
Longobardi.
Visite guidate: Sabato 17 aprile h. 12.00 e h. 16.00
Visite in galleria 10b Photography dal lunedì al
sabato dalle 18.00 alle 20.00 previa prenotazione email
Prenotazione obbligatoria scrivendo a: info@10bphotography.com
social networks:
Facebook: 10bphotography; Instagram: 10bphotography
tel. 067011853 e 0670306913
www.10bphotography.com
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PROSEGUE
TITOLO
"L’EREDITÀ DI CESARE E LA
CONQUISTA DEL TEMPO"
I Fasti
Capitolini, straordinari calendari incisi nel marmo, narrano la storia di Roma
dalle sue origini agli albori dell’età imperiale grazie alla multimedialità
DOVE e QUANDO
Sala della Lupa - Musei Capitolini - Roma
Dall’8
febbraio al 31 dicembre 2021
Dal lunedì al
venerdì ore 9.30-19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima)
DETTAGLI
L’eredità
di Cesare e la conquista del tempo è un progetto espositivo multimediale
che racconta in maniera evocativa e coinvolgente le vicende e i protagonisti
della storia di Roma antica attraverso i Fasti Capitolini.
Questi
straordinari calendari incisi nel marmo, dalla metà del ’500, sono esposti su
disegno di Michelangelo Buonarroti sulla parete di fondo della sala della Lupa,
un tempo sala dei Fasti antichi, nell’appartamento dei Conservatori, parte del
complesso dei Musei Capitolini.
Tra le righe
scolpite nel marmo è narrata la storia di Roma che tutti studiano sui libri
scolastici e, spesso, al visitatore frettoloso sfugge la menzione di personaggi
universalmente noti, Romolo, Tarquinio il Superbo, Giulio Cesare, Augusto, al
pari di famose battaglie e importanti conquiste.
L’iniziativa, promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, è ideata e curata
dalla Direzione Musei archeologici e storico-artistici. Organizzazione a cura
di Zètema Progetto Cultura.
Attraverso
il videomapping, la grafica e un
commento sonoro, l’esposizione multimediale offre al pubblico gli
strumenti per rintracciare sulla parete elementi che, seppure presenti
all’interno del proprio bagaglio conoscitivo sulla storia di Roma, non ci si
aspetta di ritrovare in quella sede e in quelle forme.
Le
proiezioni avvengono direttamente sulla parete marmorea alternando il videomapping, che indica e sottolinea le
parole e le frasi salienti nei calendari, a una videoproiezione classica che va
a sovrapporsi alla parete stessa, quasi annullandola e trasformandola in uno
schermo su cui narrare attraverso le immagini gli episodi appena rievocati dai
nomi dei protagonisti evidenziati tramite il videomapping.
Una
proposta innovativa e coinvolgente per scoprire e approfondire la storia di
Roma, dalla sua fondazione (753 a.C.) alla fine dell’età repubblicana e agli
albori dell’età imperiale (31 a.C.), grazie a una testimonianza storica e
archeologica unica nel suo genere.
Il progetto costituirà la prima tappa di avvicinamento
alla mostra “La Roma della Repubblica”, in programma nel corso del 2021 presso
gli stessi Musei Capitolini. L’esposizione è concepita in continuità con “La
Roma dei Re”, ospitata ai Musei Capitolini tra il 2018 e il 2019, come secondo
episodio del ciclo “Il racconto dell'archeologia”.
ALTRE
INFORMAZIONI
Musei Capitolini - Palazzo dei Conservatori - Sala
della Lupa e dei Fasti antichi
Piazza del Campidoglio, 1 - Roma
L’accesso allo spazio espositivo che ospita il
progetto è gratuito per i detentori del biglietto di accesso ai Musei
Capitolini, per i detentori del biglietto delle esposizioni “Il tempo di
Caravaggio. Capolavori della collezione di Roberto Longhi” presso Palazzo
Caffarelli e “I marmi Torlonia - Collezionare capolavori” presso Villa Caffarelli
e per i detentori della Mic Card.
Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 - 19.00)
www.museicapitolini.org; www.museiincomune.it
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PROSEGUE
TITOLO
mostra
JOSEF KOUDELKA
"RADICI"
Evidenza della storia, enigma della
bellezza
DOVE e QUANDO
Museo dell'Ara Pacis - Roma
dal 1° febbraio
al 16 maggio 2021
DETTAGLI
Tappa unica in Italia, la mostra documenta con oltre cento
spettacolari immagini
lo straordinario viaggio fotografico di Koudelka alla ricerca
delle radici della nostra storia nei più importanti siti archeologici del
Mediterraneo
Le
rovine non sono il passato,
sono
il futuro che ci invita all’attenzione
e a
godere del presente.
Josef Koudelka
Roma,
1° febbraio 2021 - L’anno 2021 si apre a Roma con la mostra “Josef Koudelka. Radici. Evidenza della
storia, enigma della bellezza” presso il Museo dell'Ara Pacis. Promossa
nella sua unica tappa italiana da Roma Culture, Sovrintendenza
Capitolina ai Beni Culturali, Contrasto
e Magnum Photos, organizzata da Contrasto e Zètema Progetto Cultura, con la collaborazione di Villa Medici. Académie de France à Rome e Centro Ceco, l’esposizione resterà aperta al pubblico fino al 16 maggio 2021.
Con oltre cento spettacolari immagini panoramiche, molte delle
quali di grande formato, la mostra racconta
e ripercorre lo straordinario viaggio fotografico di Josef Koudelka alla
scoperta delle radici della nostra storia. Il lavoro presentato è il frutto di
un progetto unico nel suo genere, durato trent’anni, e realizzato esplorando e
ritraendo con tenacia e continuità alcuni dei più rappresentativi e importanti
siti archeologici del Mediterraneo.
Gli straordinari scatti in bianco e nero presentati in mostra sono
realizzati dal fotografo ceco tra Siria, Grecia, Turchia, Libano, Cipro (Nord e
Sud), Israele, Giordania, Egitto, Libia, Tunisia, Algeria, Marocco, Portogallo,
Spagna, Francia, Albania, Croazia e naturalmente Italia. Essi accompagnano il
visitatore in una inedita e personalissima riflessione sull’antico, sul
paesaggio, sulla bellezza che “suscita e nutre il pensiero”. I panorami senza
tempo, ricchi di anima e fascino, caratterizzati da prospettive instabili,
inaspettate, ambivalenti, ben rappresentano il lessico visuale e la cifra
stilistica propri di Koudelka che, rifuggendo la semplice illustrazione e
documentazione delle rovine, sceglie di dare respiro a ciò che resta delle
vestigia delle antiche civiltà del Mediterraneo, rappresentandole in un’eterna
tensione tra ciò che è visibile e ciò che resta nascosto, tra enigma ed
evidenza.
Allestita nella cornice del Museo dell’Ara Pacis, a contatto
diretto con le testimonianze monumentali della grande storia di Roma, la
retrospettiva Radici vuol essere un
eccezionale viaggio nell’opera di uno degli ultimi grandi maestri della
fotografia moderna dedicatosi alla ricerca della bellezza caotica delle rovine
e del paesaggio antico, trasformati dal tempo, dalla natura, dall’uomo. Le
fotografie di Koudelka, esposte in stretto dialogo con uno dei monumenti più
significativi della prima età imperiale, acquistano così, in questa speciale
occasione, il valore unico, forte, di immagini memorabili, in un rapporto
intenso di rimandi e di echi di una memoria che a Roma più che altrove diventa
presente.
Le rovine fotografate da Koudelka sembravano l’allegoria di
un’attualità di cui lui, con la sua arte, restituiva il senso nel nostro
presente: sulle sponde del “mare comune” c’era tutta l’attualità della nascita
dell’Europa, dei suoi valori fondanti, l’attualità dei rischi della loro morte.
L’Europa delle rovine è quella in cui la mente fa dialogare la ragione e la
fede, la libertà e la legge, quella di cui, per dirla con Jacques Berque,
“portiamo dentro di noi le macerie ammucchiate e l’instancabile speranza”. (Bernard Latarjet)
La retrospettiva è accompagnata dal volume Radici
pubblicato da Contrasto.
ALTRE
INFORMAZIONI
Dal lunedì al venerdì, ore 9.30-19.30 (la biglietteria chiude
un’ora prima)
💶Biglietto “solo Mostra” 11 € biglietto
intero - 9 € biglietto ridotto
Info tel. 060608 (tutti i giorni ore
9.00 – 19.00) www.arapacis.it; www.museiincomune.it; www.zetema.it
Promossa da: Roma Culture – Sovrintendenza Capitolina
ai Beni Culturali; Contrasto; Magnum Photos
Organizzazione: Contrasto e Zètema Progetto Cultura
Con la collaborazione di: Villa Medici. Académie de France à Rome; Centro Ceco
Collaborazione alla didattica e alla
comunicazione: Forma
Catalogo Radici, pubblicato
da Contrasto
Immagine: Roma, Italia, 2000_© Josef
Koudelka Magnum Photos
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IN STREAMING
ARTE
NOVITÁ
TITOLO
ROMAISON: tornano gli appuntamenti
online del progetto su archivi e produzione dei laboratori di Costume
I nuovi approfondimenti su costume, moda e cinema raccontati attraverso
la creatività Made in Italy, con un accento speciale sul Natale di Roma
DOVE e QUANDO
Dal 21 aprile al 3 maggio,
sui canali social di @romaisonproject 💻
DETTAGLI
Il calendario digitale di ROMAISON
si arricchisce di nuovi approfondimenti inediti, dove i temi del costume e
della moda intersecano il cinema, fino ad arrivare ai fenomeni più attuali
delle serie on demand e del mondo virtuale dei videogiochi.
Il progetto, fortemente
voluto e supportato dalla Sindaca di Roma Capitale Virginia Raggi, con
l’organizzazione di Zètema
Progetto Cultura,
è configurato come una piattaforma di ricerca, articolata in un palinsesto di
podcast, video interviste, talk in diretta, disponibile sui canali ufficiali
Facebook e Instagram @romaisonproject.
“Il legame tra cinema e
moda è uno dei tratti distintivi della nostra città: queste due dimensioni si
contaminano a vicenda, dando vita a molte delle produzioni artigianali che
rappresentano l’eccellenza del made in Italy nel mondo. Romaison ci apre le
porte dei laboratori di Costume e degli atelier che lavorano con le grandi case
cinematografiche: il nuovo calendario digitale di approfondimenti prende il via
il 21 aprile, ricordando il mito della Capitale così come rappresentato nei
film epici e fantasiosi, in occasione della ricorrenza speciale del Natale di
Roma”, dichiara la Sindaca Virginia Raggi.
Le storie degli atelier e
laboratori di costume romani sono il punto di partenza per offrire punti di
vista sempre differenti sull’evoluzione della creatività Made in Italy. Ai
contenuti fotografici e ai materiali di archivio si uniscono le testimonianze
filmate e il dibattito con i protagonisti del settore: giornalisti, studiosi
della moda e del costume, esperti di cultura digitale, game designer,
influencer.
ROMAISON festeggerà il Natale di Roma con
un racconto dedicato alla leggendaria nascita della città nelle sue
trasposizioni cinematografiche più celebri: un incipit che disegna anche la
matrice storica del costume a Roma.
Il focus sui laboratori è
dedicato all’accessorio: dai gioielli alle scarpe, elementi di stile
indispensabili alla narrazione visiva e al design del personaggio. I podcast
ripercorreranno le storie di Rancati, che da oltre un secolo realizza
buffetteria, accessori e attrezzeria scenica per lo spettacolo, e Pierantoni,
realtà più giovane del mondo del costume, che negli ultimi dieci anni si è
specializzata proprio nelle calzature. Negli appuntamenti in diretta si
discuteranno due tematiche contemporanee, legate al rapporto tra moda e
costume: il ruolo dei costumisti, consacrati come nuovi iniziatori di tendenze
dal grande successo delle serie tv e l’ultimo approdo digitale della moda nel
mondo del gaming, con i grandi brand che creano vere e proprie collezioni
virtuali per gli utenti dei videogiochi.
CALENDARIO
Mercoledì 21 Aprile alle 12.30, per la ricorrenza del
2774° Natale di Roma, Clara Tosi Pamphili, curatrice del progetto,
ripercorrerà il mito capitolino nel cinema e nel costume: dalle ricostruzioni
epiche e fantasiose dei cosiddetti “sandaloni”, come “Romolo e Remo” (1961)
diretto da Sergio Corbucci e sceneggiato - tra gli altri - da Sergio Leone, al
rigore della recitazione e della filologia storica e linguistica del
proto-latino in “Il Primo Re” (2019) di Matteo Rovere, premiato con il David di
Donatello per la Fotografia.
Venerdì 23 Aprile alle 18.30 in diretta Instagram si parlerà di come
i costumisti siano diventati i nuovi influencer, grazie al fenomeno di serie
iconiche come “Undoing”, “The Queen of Gambit” o “Bridgerton”, creando nuovi
immaginari dello stile. Ne discuteranno, introdotte da Alessio de’Navasques,
Michela D’Angelo stylist e influencer, Giuliana Matarrese firma
di “Marie Claire Italia” e “Il Messaggero" e Silvia Vacirca, Ph.D
in History of Europe, collaboratrice di “Harper’s Bazaar Italia” e studiosa di
costume.
Lunedì 26 Aprile alle 18.30 tornano le video interviste del ciclo
Encounters: Romolo Sormani, racconterà la storia di E. Rancati - laboratorio attivo a Roma dal 1920
- guidando il pubblico nelle stanze dove nascono e vengono realizzati mobili,
oggetti, armi, gioielli, accessori per lo spettacolo. Da “Spartacus”, a “Il
Gattopardo”, da “Barry Lyndon” a “Suburra”, Rancati ha collaborato a capolavori
della storia del cinema, produzioni televisive fino a grandi eventi come il
Super Bowl americano.
Mercoledì 28 Aprile alle
18.30 Fabio Viola, game
designer ed esperto di cultura digitale, dialogherà con Clara Tosi Pamphili, a
proposito dell’approdo della moda e del costume nel mondo della progettazione
virtuale e del gaming, con la creazione di veri e propri abiti e
accessori per vestire di pixel gli avatar degli utenti dei videogiochi, tra
strategia di marketing e vera e propria evoluzione del quotidiano nella realtà
aumentata.
Lunedì 3 Maggio alle 12.30 Alessia Pierantoni sarà
protagonista del podcast dedicato a Pierantoni Shoes, laboratorio
specializzato da un decennio nella creazione e realizzazione artigianale di
calzature per produzioni come “Carnival Row”, “The King’s Man”, “Games of
Throne” e “Cruella” e collaborando con costumisti come Carlo Poggioli per la
serie dedicata a Caravaggio, o Maurizio Millenotti per “I fratelli De Filippo”,
o Milena Canonero per “Resilient”.
Immaginea corredo: E. RANCATI_immagine d'archivio 1950 elmi
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PROSEGUE
TITOLO
Campidoglio, quattro incontri online per la mostra
“Josef Koudelka. Radici. Evidenza
della storia, enigma della bellezza”
In streaming appuntamenti
con il fotografo Andrea Jemolo, l’archeologo Emanuele
Greco, il geografo Franco Farinelli, l’archeologo Simone
Foresta
QUANDO e DOVE
Dal 13 aprile al 6 luglio 2021 – Canali
social museo dell’Ara Pacis
DETTAGLI
Prende il via il 13 aprile il ciclo Radici.
Sguardi sulla mostra: quattro incontri onlinegratuiti sui canali social del
Museo dell’Ara Pacis, un approfondimento intorno alla mostra “Josef
Koudelka. Radici. Evidenza della storia, enigma della bellezza” allestita
presso il museo. Rispettando le disposizioni per l’emergenza sanitaria,
l’esposizione sarà prorogata fino al 29 agosto 2021. La mostra è promossa nella
sua unica tappa italiana da RomaCulture, Sovrintendenza Capitolina ai
Beni Culturali, Contrasto e Magnum Photos, organizzata da Contrasto
e Zètema Progetto Cultura, con la collaborazione di Villa Medici.
Académie de France à Rome e Centro Ceco di Roma, Ambasciata della
Repubblica Ceca.
Gli incontri, pensati e organizzati dalla Sovrintendenza
Capitolina e Contrasto, insieme a Fondazione Forma per la Fotografia e con il
supporto del Centro Ceco di Roma, Ambasciata della Repubblica Ceca in Italia,
avranno quattro protagonisti d’eccezione: il fotografo Andrea Jemolo (13
aprile) che proporrà una riflessione su cosa significhi fotografare la
città, l’architettura, la memoria; l’archeologo Emanuele Greco (11 maggio)
che esplorerà il contesto archeologico in cui sono state realizzate le immagini
del fotografo ceco; il geografo Franco Farinelli (8 giugno) che
indagherà sull’attualità del mito e sul carattere “mitologico” della fotografia
di Koudelka; l’archeologo Simone Foresta (6 luglio) che descriverà
quanto la fotografia contribuisca a costruire il sentimento per l’antico:
bellezza e sconcerto, ordine e caos, stupore e inquietudine.
In un dialogo aperto e coinvolgente, ogni relatore offrirà il
proprio sguardo sullo straordinario viaggio fotografico di Josef Koudelka alla
scoperta delle radici della nostra storia: cento spettacolari immagini
panoramiche, molte delle quali di grande formato. Il lavoro presentato è il
frutto di un progetto unico nel suo genere, durato trent’anni, e realizzato
esplorando e ritraendo con tenacia e continuità alcuni dei più rappresentativi
e importanti siti archeologici del Mediterraneo.
CALENDARIO
Martedì 13 aprile ore 18.30
- Incontro con Andrea Jemolo, fotografo
Vedere per comprendere.
Fotografare l’archeologia romana.
Forte dell’esperienza personale di Walls,
lavoro fotografico sulle mura di Roma presentato tempo fa negli spazi del Museo
dell’Ara Pacis, Andrea Jemolo propone una riflessione su cosa significhi
fotografare la città, l’architettura, la memoria.
Martedì 11 maggio ore 18.30
- Incontro con Emanuele Greco, archeologo
Storia e storie dal
Mediterraneo.
A partire da una selezione di scatti
panoramici realizzati da Koudelka nel corso del suo viaggio trentennale
attraverso il Mediterraneo, Emanuele Greco si soffermerà sui relativi contesti
archeologici, di non sempre immediata comprensione: l’identificazione dei
monumenti e delle rovine si inserirà nella ricostruzione di un quadro
topografico d’insieme, con l’obiettivo di affiancare allo sguardo del fotografo
ceco una lettura storica dei siti rappresentati.
Martedì 8 giugno ore 18.30 -
Incontro con Franco Farinelli, geografo
Il percorso
e la mappa. Il viaggio di Josef Koudelka alla ricerca delle radici del
Mediterraneo.
L’attualità del mito si spiega, oggi,
con il fatto che esso non contempla la possibilità del funzionamento spaziale
del mondo, che appunto ai giorni nostri va sparendo. Ed è questa la chiave per
interpretare le foto di Koudelka, che proprio perché “mitologiche”, preparano
in realtà il terreno per lo sguardo futuro.
Martedì 6 luglio ore 18.30 -
Incontro con Simone Foresta, archeologo
Impressioni, emozioni,
rovine.
Bellezza e sconcerto, ordine e caos,
stupore e inquietudine. Cosa ci tramettono le immagini delle rovine del mondo
antico? Il dialogo, partendo dal lavoro di Josef Koudelka, rifletterà su quanto
la fotografia costruisca gli attuali sentimenti del passato.
Gli approfondimenti proposti saranno
l’occasione per guardare da diverse prospettive gli straordinari scatti in
bianco e nero presentati in mostra dal fotografo ceco e realizzati tra Siria,
Grecia, Turchia, Libano, Cipro (Nord e Sud), Israele, Giordania, Egitto, Libia,
Tunisia, Algeria, Marocco, Portogallo, Spagna, Francia, Albania, Croazia e
naturalmente Italia. Essi accompagnano il visitatore in una inedita e
personalissima riflessione sull’antico, sul paesaggio, sulla bellezza che
“suscita e nutre il pensiero”. I panorami senza tempo, ricchi di anima e
fascino, caratterizzati da prospettive instabili, inaspettate, ambivalenti, ben
rappresentano il lessico visuale e la cifra stilistica propri di Koudelka che,
rifuggendo la semplice illustrazione e documentazione delle rovine, sceglie di
dare respiro a ciò che resta delle vestigia delle antiche civiltà del
Mediterraneo, rappresentandole in un’eterna tensione tra ciò che è visibile e
ciò che resta nascosto, tra enigma ed evidenza.
La retrospettiva è accompagnata dal volume Radici
pubblicato da Contrasto.
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PROSEGUE con nuove
date
TITOLO
Gli appuntamenti Art.Live! firmati Arthemisia
a Milano
alla scoperta delle grandi artiste protagoniste della mostra
"Le Signore dell’Arte.
Storie di donne tra ‘500 e ‘600"
(di prossima apertura il 2 marzo a Palazzo Reale)
QUANDO
dal 25 marzo al 3 aprile alle ore 18.00
DETTAGLI
Continuano gli appuntamenti di Art.Live! con 3
nuove date per scoprire le 34 grandi artiste protagoniste
de “Le Signore dell’Arte. Storie di donne tra ‘500 e ‘600”,
ospitata a Palazzo Reale di Milano: Artemisia Gentileschi,
Sofonisba Anguissola, Lavinia Fontana, Elisabetta Sirani, Fede Galizia,
Giovanna Garzoni e molte altre artiste scoperte di recente.
3 appuntamenti per partecipare a esclusive visite guidate in
diretta dalla mostra, per ammirare opere straordinarie e inedite, e conoscere
aneddoti, lavori e vicende personali delle artiste vissute tra il ‘500 e il
‘600:
Domenica 11 Aprile ore 19.00
con lo Storico dell’Arte Leonardo Catalano
Domenica 18 Aprile ore 19.00
con l’Esperto d’Arte Sergio Gaddi
Domenica 25 Aprile ore 19.00
con l’Esperto d’Arte Sergio Gaddi
ALTRE INFORMAZIONI
La modalità è semplice: si acquista il biglietto (💶5 euro) sul sito 📱www.lesignoredellarte.it, si prenota la visita, ci si connette in maniera molto
semplice e non resta che godersi – da soli, in compagnia e da qualsiasi luogo
del mondo si voglia – il viaggio nelle sale di mostra, guidati da esperti
comunicatori.
Inoltre, se dopo la visita online si vuole visitare la mostra dal vivo, il
costo della visita online sarà quasi completamente detratto dal biglietto di
ingresso! Un’occasione per preparare prima la propria visita alla mostra e
usufruire di due modalità di visita al prezzo di una.
Inoltre, se dopo la visita online si vuole visitare la mostra dal vivo, il
costo della visita online sarà quasi completamente detratto dal biglietto di
ingresso! Un’occasione per preparare prima la propria visita alla mostra e
usufruire di due modalità di visita al prezzo di una.
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TEATRO
NOVITÁ
TITOLO
LA
VOCAZIONE DELLA GIOIA
VOCI E PRESENZE in diretta dai luoghi della Resistenza
Pomarance, Monterotondo M.mo, Castelnuovo V.C.,
Monteverdi M.mo, Framura, Deiva Marina
Regia di Marco Pasquinucci
Poesie di Jacques Prévert
DOVE e QUANDO
24 aprile ore 21.30 -
Piattaforma Zoom
DETTAGLI
Dai teatri, dalle vie e dalle piazze di Toscana
e Liguria,
Officine Papage rompe il silenzio delle ultime
settimane per prepararsi alla ‘liberazione’
imminente
Insieme ai cittadini di Teatro
Clandestino
La vocazione della gioia è il titolo del nuovo spettacolo per la
regia di Marco Pasquinucci, che sabato 24 aprile alle ore 21.30 in
diretta streaming su zoom vedrà tornare in scena la compagnia Officine
Papage accanto a “Teatro Clandestino”, gruppo che unisce decine di persone in
formazione teatrale disseminate tra la Toscana e la Liguria. Lo
spettacolo metterà al centro le poesie di Jacques Prévert, per legare il
passato al presente e il presente al futuro, esplorando le emozioni che
accomunano uomini e donne di ogni epoca: per riscoprire la nostra vacazione
alla gioia, anche nella circolarità dell’esistenza fatta di felicità e insieme
di dolore. Non più dalle stanze delle proprie case, ma dalle
strade dei paesi, dalle piazze e dai monumenti dedicati ai Caduti, e anche dai
teatri riaperti per l’occasione, da tutti i luoghi simbolo della Resistenza nei
territori di Pomarance, Monterotondo Marittimo, Castelnuovo Val di Cecina, Monteverdi
Marittimo (per la Toscana), Framura e Deiva Marina (per la Liguria).
Da marzo 2020 il “Cantiere Papage” non ha mai smesso di
contrastare le solitudini e i dispiaceri legati all’emergenza Covid, stimolando
i territori alla partecipazione attiva e trascinando i cittadini al centro
della sperimentazione artistica. Importanti i risultati del lavoro guidato dal
direttore artistico Pasquinucci, che in 10 mesi ha coinvolto oltre 2.000
spettatori di tutte le età attraverso il format del teatro fruito da remoto e
dal divano di casa (Sofà Teatro), tramite la piattaforma digitale Zoom. Da
qualche settimana di Officine Papage e Teatro Clandestino si erano perse le
tracce. “Un silenzio voluto” - spiega Annastella
Giannelli, direttrice organizzativa - “che abbiamo scelto, che
abbiamo agito, di cui avevamo bisogno. In questo tempo di pausa apparente
infatti abbiamo continuato a fare ricerca, ci siamo messi in ascolto, abbiamo
lavorato su noi stessi, sul senso, sui linguaggi teatrali, abbiamo raccolto
storie, altri bisogni. Oggi questo periodo di silenzio si traduce nel desiderio
di tornare con una performance ibrida, che accadrà nei luoghi della Resistenza,
ma che potrà essere fruita in diretta anche da smartphone o computer”.
ALTRE INFORMAZIONI
😊Partecipazione gratuita.
Per info e prenotazioni: 334.2698007 - 371.4612350
prenotazioni@officinepapage.it
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VIDEO - BALLETTO
NOVITÁ
TITOLO
ACCADEMIA UCRAINA DI
BALLETTO
Presenta
#NOISIAMOPRONTI
Video girato al
Teatro Arcimboldi di Milano
DOVE
Sul canale Youtube dell' AUB Accademia Ucraina di Balletto
DETTAGLI
Gli allievi di Accademia Ucraina di Balletto di
Milano, in questo nuovo confinamento, sono stati accolti, come in una grande
famiglia, nel convitto, ampliato per l’occasione, della sede presso l’Istituto
delle Marcelline di via Quadronno: come nei collegi tradizionali, i danzatori
sono da qualche tempo isolati dal mondo esterno e studiano, senza mai tornare a
casa, nemmeno durante i weekend.
Grazie a questi provvedimenti, dopo il grande
successo del video della danza con la maglietta da calcio, “DANZA E SPETTACOLO:
UN COSTUME DI SCENA PER ESSERE VISIBILI”, girato quasi un anno fa, diventato
virale sui social e trasmesso anche su alcune reti principali, grazie alla
volontà della Direttrice Caterina Calvino Prina ed ai loro insegnanti, hanno
potuto girare un nuovo video, che vuole essere un messaggio di rinascita per il
settore dello spettacolo dal vivo.
Accademia Ucraina di Balletto torna, quindi, alla
ribalta con un nuovo filmato, dedicato al Lago dei Cigni, e questa volta lo fa
in presenza sul Palco del Teatro Arcimboldi, grazie alla gentile concessione
degli spazi da parte del Direttore Artistico della sala, Gianmario Longoni.
L’Accademia, scuola professionale per ballerini di
danza classica (www.accademiaucraina.it), diretta da Caterina Calvino Prina, a
partire da questo anno accademico, svolge infatti una parte della propria
attività didattica all’interno del Teatro degli Arcimboldi di Milano, nel pieno
rispetto delle regole anti Covid.
Alcune allieve dell'Accademia, si sono ritrovate sul
palco del prestigioso teatro per dare vita ad un video, dedicato ad uno dei più
famosi balletti di repertorio, il Lago dei Cigni di PëtrIl'ičČajkovskij.
Lo spettacolo era pronto per debuttare a marzo del
2020 e sarebbe stato accompagnato dell’orchestra MUSICA IN SCENA diretta da
Paolo Marchese, ma la chiusura dei teatri ha rimandato la data del debutto per
ben sei volte, bloccando il desiderio di andare in scena degli alunni, che
vedono la loro massima realizzazione e soddisfazione su un palcoscenico.
La mancanza delle luci della ribalta ha portato alla
realizzazione di questo video, dove i meravigliosi “cigni” della scuola possono
finalmente esibirsi, anche se non con il pubblico dal vivo.
La scelta dello spettacolo, tra i vari all’attivo
dell’Accademia, non è casuale: questo breve film, realizzato seguendo
strettamente i protocolli di sicurezza anti-contagio, vuole evidenziare la
voglia di rinascita non sono della danza, ma di tutto il comprato degli eventi
dal vivo, fermo da più di un anno, con gravi danni economici, ma anche morali.
Il cigno, simbolo di trasformazione e rinascita,
protagonista del balletto più iconico della danza mondiale, vuole essere un
messaggio di speranza per tutti gli artisti e gli aspiranti tali, che vogliono
uscire dall’invisibilità e tornare ad essere visibili, in un teatro, davanti ad
un pubblico.
In attesa dell’effettiva riapertura delle sale
teatrali, in sicurezza, gli alunni dell’Accademia Ucraina di Balletto
continuano a studiare ed a mettere in pratica quello che stanno imparando in un
video di grande emozione e spessore, in attesa della prima, attesissima, alzata
di sipario.
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CINEMA
PROSEGUE
TITOLO
“La Danza Nera”
di Mauro John Capece con
Franco Nero e Corinna Coroneo
QUANDO e DOVE
dal 14 aprile
l’uscita ufficiale sulle principali piattaforme streaming
DETTAGLI
“La Danza Nera”,
lungometraggio del regista Mauro John Capece, prodotto da Claudio
Bucci approda ufficialmente, nella versione “director’s cut”, sulle
principali piattaforme streaming il 14 aprile.
L’opera sarà visibile on-demand su Sky
Primafila, Amazon Prime Video, Chili, The Film Club, Rakuten, Google Play e
Apple Tv.
Un mese ricco di soddisfazioni per il
regista che debutterà in anteprima assoluta
il 21 aprile, anche, con il film “Reverse”, un film denso
di colpi di scena e suspence.
“La Danza Nera”, fin
da subito ha conquistato un grande successo di pubblico e critica: 38 i premi
finora ottenuti presso 34 festival dove il film è stato presentato in concorso.
Dal 14 aprile, anche, per gli spettatori sarà possibile godere di una storia
adrenalinica e coinvolgente.
Il lungometraggio a tinte noir e dal
sapore cosmopolita, distribuito da Minerva Pictures, è una coproduzione
internazionale Italia-Canada, prodotto da Stemo Production, Evoque
Art House e Odflix.
Ambientato
tra l’Abruzzo (regione di provenienza di Capece), il Lazio, le Marche e
la Puglia, l’opera racconta una storia fortemente avvincente, ricca di colpi di
scena e salti temporali, con protagonisti un politico e una ballerina. Nel film
ci sono anche delle sequenze girate durante la Focara di Novoli, il secondo
evento salentino più importante dopo la notte della Taranta.
Il
divario generazionale tra i due, un sindaco benvoluto dai suoi concittadini e
una fanciulla delusa e controcorrente, dà vita a una narrazione violenta ed
emozionale, in grado di rimarcare il genere political thriller in voga negli
anni ’70, grazie alle opere di Petri, Germi e Pier Paolo Pasolini, registi a
cui il film è dedicato.
“La Danza Nera è l'ultimo tassello della "trilogia della
riflessione", un ciclo di film che comprendeva anche La Scultura e
SFashion. Qui faccio un viaggio, senza troppi fronzoli, nella mente di una
donna della mia generazione e dentro la sua rabbia che è, anche, il grido di
vendetta delle generazioni nate dopo i settanta, che hanno visto i loro diritti
svanire lentamente a causa della corruzione imperante della classe politica. Ma
fino a che punto è lecito ribellarsi in modo violento contro i soprusi?”. Mauro John Capece.
L’opera, per ammissione dello stesso
regista, è l’atto di ribellione di una generazione “che non ha mai avuto
una chance nella vita”.
Il lungometraggio racconta la frattura
tra la politica, intesa come atto “spettacolare” e parla di una nuova
generazione che vuole il cambiamento.
Corinna Coroneo, Franco Nero, Flavio Sciolè, Daphne
Scoccia, Michela Bruni, Giorgia Trasselli, Ladislao Liverani e Gabriele
Silvestrini riescono a dare vita, con le loro interpretazioni, a personaggi
in grado di raccontare il perverso mondo de “La Danza Nera”.
La fotografia è curata da Alessandro La Fauci e dallo stesso regista.
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FESTIVAL E RASSEGNE
PROSEGUE
TITOLO
In STREAMING
da: OFF/OFF Theatre|Centrale Preneste Teatro| Teatro Biblioteca Quarticciolo |Teatro
del Lido di Ostia/Teatro di Roma
DRAG ME UP – Queer Art Festival
Prima Edizione
L’arte
Drag: da subcultura a cultura.
Il primo Queer Art Festival Italiano in
streaming, tra spettacolo e attivismo.
QUANDO e DOVE
Dal 31 marzo al
30 aprile 2021, vari Canali
DETTAGLI
A partire da mercoledì 31 marzo, in contemporanea con la Giornata Internazionale della Visibilità Transgender, prenderà il
via DRAG ME UP – Queer Art Festival, prima edizione. Il progetto promosso da Roma Culture è vincitore dell'Avviso
Pubblico CONTEMPORANEAMENTE ROMA 2020-2021-2022, curato dal
Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE.
Il festival Drag Me Up
si svolgerà in streaming fino a venerdì 30 aprile 2021,
guidato dalla compagnia ONDADURTO TEATRO,
affiancata dalla collaborazione artistica delle Drag Queen HoliDolores e
del duo Karma B.
Drag
Me Up mette
al centro della scena contemporanea il mondo
QUEER, irrompendo con tutta la sua forza e valenza espressiva, accendendo i
riflettori su arti performative come il Draging,
il Pop, laPerforming Art, il Cabaret,
la Stand Up Comedy, l'Opera Lirica, linguaggi apparentemente molto diversi tra loro,ma uniti da un
gusto ed una indiscussa qualità artistica a cui la generazione queer attinge da sempre e che oggi, si riuniscono in un
festivalin cui coesistono molteplici
forme di espressione che riflettono le molteplici
forme di essere.
Dalle movenze di
Raffaella Carrà alle opere di Bertold Brecht, dalle soubrette alle grandi dive del nostro tempo, fino alle parole di grandi autori e le esperienze di un vissuto carico di significati. Un
ensemble artistico che mostrerà al pubblico un colorato e ironico universo,
in cui immagini agli antipodi tra loro dialogheranno in sinergia, le canzoni
diventeranno racconti di voci strappate a contesti già noti, per rifiorire in
altre e nuove visioni, ridefinendo quello spessore artistico che oltrepassa i
tempi, continuando a influenzare la scena contemporanea. Un progetto che si muove in equilibrio tra codici artistici
contemporanei e zone in prossimità tra arte e vita, dando luogo a percorsi creativi che indagano su contesti umani diversi tra loro.
Il festival Drag Me Up con i suoi eventi performativi, incontri, mostre
fotografiche, laboratori ed eventi collaterali all’iniziativa, si svolgerà in streaming,
dando il via al progetto triennale
partito da un'edizione zero svoltasi
online negli ultimi mesi del 2020, con la proiezione digitale di spettacoli che
hanno riscosso il gradimento di centinaia di persone connesse sulla rete. Nasce
così il primo Queer Art Festival, la
cui missione è quella di porsi come network internazionale per le arti contemporanee e l'attivismo LGBTIQ+. Una vera e propria vetrina dove rappresentare tutte le espressioni di genere, esaltandone i
caratteri attraverso costumi, make-up,
acconciature, in un connubio di ironia e attivismo socio-culturale da cui partono riflessioni su istanze socialilegate all’inclusione.
Sono quattro gli spazi coinvolti in questa prima edizione del Drag Me Up, pensato come una manifestazione che vive la città come
luogo di accoglienza, in più punti distanti tra loro, a sottolineare il coinvolgimento di più stratificazioni
sociali, dal centro alla periferia. Dall'OFF/OFF Theatredi Via Giulia, cuore pulsante di Roma,
passando per la zona Prenestina, dove
sorge il Centrale Preneste Teatro,
fino al Teatro Biblioteca Quarticciolo e il Teatro del Lido di
Ostia/Teatro di Roma. Dal centro
verso la periferia e viceversa, per un festival che si diffonde nella Capitale attraverso spazi aperti a
nuove visioni e connessi tra loro dalla
cultura.
ALCUNI DEGLI APPUNTAMENTI IN PROGRAMMA
Si parte mercoledì 31 marzo con tre
appuntamenti. #Dragmeuptalk, dal Teatro Quarticciolo.Un incontro,
che durante la Giornata Mondiale per la Visibilità Trans, coinvolgerà sociologə,
artistə, filosofə, giornalistə e youtuber,sulle tematiche legate alla
discriminazione di genere e all’omobitransfobia. In collaborazione con Circolo
di Cultura Omosessuale Mario Mieli e il M.I.T – Movimento Identità
Trans,interverrà tra gli altri,Porpora
Marcasciano, scrittrice, autrice e figura storica del trans femminismo
italiano.
Sempremercoledì
31 marzo, saràin rete il Video Virale, love speech, regia di Adele Tulli,per
una campagna sociale che sarà trasmessa su tutti i canali mediatici del
Festival, con cui mettere al centro dell’opinione pubblica l’utilizzo delle
parole. Un cortometraggio che evidenzia alcuni degli effetti profondamente
negativi che il linguaggio offensivo ha sulla comunità LGBTIQ+. #LOVESPEECH è anche il sottotitolo che
identifica il tema portante della prima edizione.
Ed ancora da mercoledì 31 a venerdì 30
marzo, evento online con la Mostra Fotografica, BELLE, realizzata da Natascia Aquilano. Nel cuore della
Catania barocca, si trova quello che era considerato il più grande quartiere a
luci rosse del Mediterraneo: San Berillo. Un quartiere carcassa, eppure
profondamente romantico. Un corpo morente tenuto in vita dagli ultimi, dagli
indicibili: prostitute, travestiti, “puppi”. Coloro che non lo hanno mai
abbandonato e che mai lo faranno: le Belle di San Berillo.
Giovedì 1aprile dal Teatro del Lido di Ostia, sarà la volta
di GAYSTORY
- Piccola Storia del Movimento Gay Italiano,a cura delleKARMA B, una piccola e (non) esaustiva Storia del Movimento
Omosessuale Italiano.
Mercoledì 7 e domenica 18 aprile,arrivaLE DONNE DI ULISSE,
di e con HOLIDOLORES dalTeatro
del Lido di Ostia, un
percorso tra Miti e Leggende raccontate
da una DRAG, progetto di accoglienza e autodeterminazione ma anche un
laboratorio che calca le esperienze nate anni orsono a San Francisco e poi
esportate nel mondo.
Sabato 10, venerdì 23 e mercoledì 28 aprile, spazio allo show di CABARECHT,
con KARMA B e HOLIDOLORES, una produzione Ondadurto
Teatro, dalCentrale Preneste Teatro.
Tre Drag
Queen ci conducono in un viaggio che svela le contraddizioni e le ipocrisie
della società, fondendo il Mondo del Drag con Varietà, Cabaret e Physical
Theatre.
Mercoledì 14 aprile, DRAG
ME... MAKE UP,un laboratorio su tutti i trucchi del mestiere per la
creazione di un personaggio Drag Queen.
Lunedì 19 aprile, ancora
spettacolo con KARMA LIVE, di e con KARMA
B,econ la partecipazione di Morgana eFarida Kant, in scena dal palco dell’OFF/OFFTheatre di Roma.Le Karma B,
performer in drag fra le più famose in Italia, insieme a colleghe di spicco, ci
dimostrano che le drag queen cantano, suonano, ballano, recitano e chissà
cos'altro ancora.
Venerdì 30 aprile, KARMA B e HOLIDOLORES, special guest, saranno le mattatrici di DRAG ME UP
SHOW, dal Teatro Quarticciolo,su
vertiginosi tacchi 12. Uno spettacolo evento che vedrà esibirsi differenti
artistə provenienti dalla scena Drag.Drag Me Up Show
sarà allo stesso tempo un café-chantant, che unirà il genere della Rivista,
dell'Avanspettacolo, e del Cabaret.
ALTRE INFORMAZIONI
Info:
www.dragmeup.it💻
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UNO SGUARDO
FUORI PORTA
ARTE
TITOLO
"I Love Lego"
DOVE e QUANDO
Dal 27 gennaio 2021 tutti i
giorni dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 18.00
al PALP
Palazzo Pretorio di Pontedera (Pisa)
DETTAGLI
Arriva I
Love Lego, una mostra pensata per sognare, divertirsi e riscoprire il
proprio lato ludico e creativo scrutando tra i dettagli di interi mondi in
miniatura.
Vere opere di architettura e ingegneria, decine
di metri quadrati di scenari interamente realizzati con mattoncini LEGO®
andranno a comporre città moderne e monumenti antichi: dalla città
contemporanea ideale alle avventure leggendarie dei pirati, dai paesaggi
medievali agli splendori dell’Antica Roma, ricostruiti e minuziosamente
progettati coi moduli più famosi al mondo.
I LOVE LEGO è una mostra promossa dalla Fondazione
per la Cultura Pontedera in collaborazione con il Comune di
Pontedera, PALP e Arte Per Non Dormire, è
organizzata da Piuma in collaborazione con Arthemisia ed
è realizzata con oltre 1.000.000 di moduli. La mostra fa parte del progetto
“Arte Per Non Dormire - Pontedera ed Oltre XXI Secolo”, l'ampio progetto di
arte contemporanea per la Regia di Alberto Bartalini.
Milioni di mattoncini ma non solo. Tra 7
fantastici diorami costruiti grazie alla collaborazione di un gruppo
di appassionati collezionisti, al PALP tante e inedite installazioni rendono la
mostra unica, a dimostrare quanto semplici mattoncini siano entrati - anche per
un solo momento - a far parte della vita di ciascuno e siano in grado di
“creare arte a 360°”.
È il caso dell’eccezionale partnership con
“Legolize”, pagina umoristica che crea installazioni comiche utilizzando
proprio i LEGO. Fondata da tre ragazzi - Mattia Marangon, Samuele Rovituso e
Pietro Alcaro - la pagina è nata nel 2016 e attualmente conta più di mezzo
milione di fan su Instagram e altrettanti su Facebook. Legolize porterà la
comicità all’interno della mostra, con speciali installazioni e “invadendo” i
diorami esistenti.
Inoltre, a fare capolino tra le diverse
installazioni, saranno presenti anche 17 oli ispirati a grandi
capolavori della storia dell’arte reinterpretati e trasformati in
“uomini lego” dall’artista contemporaneo Stefano Bolcato: unendo la
sua passione per i LEGO e la sua arte - attraverso una tecnica pittorica ad
olio - crea forme di assemblaggio ispirate in particolare modo dal “magnetismo”
dei ritratti rinascimentali.
A dare il benvenuto ai visitatori in Piazza
Curtatone e Montanara, “Testa di LEGO” di Marco Lodola.
Proprio quest’ultima luminosa e sorprendente opera, che resterà definitivamente
a Pontedera, è stata pensata da Alberto Bartalini come naturale collegamento
con I LOVE LEGO.
La mostra I LOVE LEGO è
un’occasione imperdibile per tutti gli appassionati, per le famiglie e per i
più piccoli, che potranno passare una giornata da protagonisti in un’atmosfera
magica e divertente che ha come protagonista quei mattoncini “prodigiosi” che
ogni anno fanno giocare oltre 100 milioni di persone.
ALTRE
INFORMAZIONI
Per garantire
l’accesso alla mostra nel rispetto di tutti gli standard di sicurezza, si potrà
anche acquistare il biglietto in loco ma è fortemente consigliata la
prenotazione.
Tutte le informazioni sono disponibili visitando
il sito www.palp-pontedera.it.
Salvo
nuove direttive governative in merito al contenimento dell’epidemia Covid19, la
mostra sarà aperta tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 18.00 (chiusura biglietteria 45 minuti prima). La visita
prevede naturalmente l’obbligo del distanziamento sociale e quello di indossare
la mascherina.
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