Autore: Andrea Alessio Cavarretta (IppoKiro)
Io io io io io io.
La parola preferita da molti è: io.
Io sono, io faccio, io dico. Essere da soli al centro di tutto.
E se provassimo a pensare tutto al plurale, sostituissimo quell’io con un noi. Basta veramente poco, lo sforzo non è neppure troppo grande, è solo una consonante in più all’inizio, una “n”, poi un’inversione di vocali, tre lettere anziché due, poco per cambiare tutto.
Prima ci si può esercitare anche con un semplice mantra: oi oi oi oi oi. Si può ripetere pure più volte, poi improvvisamente, senza pensarci troppo, si attacca una “n”, mi raccomando davanti e la parola, come per magia, diventa: noi.
Stupiti è!? E qui scatta l’applauso!
Così si può dire: noi siamo, noi facciamo, noi diciamo.
E pensate… così poco e al centro di quel tutto non saremo mai più da soli.