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martedì 8 giugno 2021

KIROSEGNALIAMO dall'8 al 14 giugno 2021

 K-news  

Kiri, continuano per questa stagione 2020-2021, le KIROSEGNALAZIONI di KIROLANDIA blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale. Ogni settimana, sulla base delle tantissime proposte giunte in redazione, selezioniamo per voi alcuni eventi da seguire a Roma con un veloce sguardo in streaming e fuori porta.
Potete inviarci i vostri Comunicati Stampa ad una delle nostre email kiroalndia@gmail.com - info@kirolandia.com. Scriveteci e raccontateci delle vostre iniziative.
 
Vi ricordiamo che i suggerimenti di Kirolandia sono tripli!!!
Non solo qui nel blog ma anche attraverso le KIROSOCIALNEWS, lanci direttamente dai nostri social: Facebook, Twitter e Linkedin. È ripartita la trasmissione radiofonica, "#doyoudream kirolandia on air" su Radio Godot, e con lei anche la diffusione del KIROEVENTO DA SOGNO della settimana!
Seguite sempre gli hashtag #kirosegnalazioni #kirosocialnews #kiroventodasogno e scoprirete i selezionatissimi suggerimenti dei Kiri di Kirolandia!
 
Dunque per sognare con voi...

TEATRO
 
NOVITÁ
 
TITOLO
IL QUIRINO IN GALLERIA SCIARRA
sabato 12 giugno
ore 20.00
Lorenzo di Las Plassas presenta il libro di Tiziana Ferrario
“UOMINI è ora di giocare senza falli!”
edito da Chiarelettere

ore 20.30
cena
ore 21.00
D’ACQUA E DI ROSI
concerto con Mario Incudine (voce e chitarra)
 
DOVE e QUANDO
Galleria Sciarra (Teatro Quirino) - Roma
12 giugno 2021, dalle ore 20.00

 
DETTAGLI
“D’acqua e di rosi” è l’ultimo prodotto discografico di Mario Incudine di canzoni d’amore che parlano siciliano, prodotto da Finisterre e in distribuzione in tutta Europa con Felmay. Dopo Italia talìa, Beddu Garibbardi, Anime migranti, Abballalaluna e Terra, il nuovo progetto musicale di Incudine è una raccolta di tredici brani – tre dei quali inediti – interamente dedicati all’amore e all’amore vissuto dalle donne siciliane.
Perché, come spiega lo stesso cantautore «di acqua e di rose sono fatte le donne siciliane: acqua di mare, insaporita dal sale, rose profumate, difese dalle spine. Ogni donna porta con sé un suono: legno vibrante che fa serenate la notte, metallo temprato che scalda ogni cibo, vento di scirocco che corteggia gli scogli, pietra calcarea che custodisce i fiori, melodia antica che fa nascere la passione».
Come immagine di copertina, è stata scelta una foto (di Toto Clemenza) stilizzata della terrazza del commissario Montalbano, la balconata con vista sul mare di Punta Secca (Ragusa) divenuta la casa del personaggio più famoso di Andrea Camilleri.
Pietrangelo Buttafuoco nella nota introduttiva del lavoro discografico definisce Incudine “cantore di un Canzoniere versato come in un abbraccio – sussurrato, urlato, spalmato tra i brividi – autore di parole, compositore di note e interprete del canovaccio eterno dell’amore, canta lo struggimento e la malia della nostalgia”.
Oltre alla title track D’acqua e di rosi (una pizzica rock), inediti sono anche la romanza Donnafugata e la ballad Zorath Ariha (che è il nome di una rosa che vive nei deserti maghrebini). Trovano spazio nel cd, successi rodati come Di cchi culuri è, Canticu, Sempri ccà, Tenimi l’occhi aperti, Vuccuzza di ciuri (fortunata reinterpretazione in siciliano di Bocca di rosa di Fabrizio De Andrè), Due di notte, Akila, Quasi luna piena, Li culura e L’ultimu vespru, scritti nell’arco degli ultimi dieci anni.
 
Il Teatro Quirino ripeterà quest’anno, arricchita e allargata, la fortunata stagione di eventi culturali che nel settembre 2020 registrò grande successo nella magnifica cornice della Galleria Sciarra, costruita tra il 1885 e il 1888 dal Principe Maffeo Barberini Colonna di Sciarra. Un autentico capolavoro architettonico firmato da Giulio De Angelis, simbolo del gusto dell’epoca: il grande uso della ghisa, una squisita serie di decorazioni liberty di Giuseppe Cellini che sviluppa un tema avanguardistico per l’epoca: la Glorificazione della Donna. La copertura è in ferro e in vetro. 
Quest’anno “Lo spettacolo in galleria”, con il patrocinio del Comune di Roma Assessorato alla Crescita Culturale e dell’ANAC, partendo proprio dalla tematica proposta dalle decorazioni di Cellini, affronterà il nodo della parità di genere, della lotta alla violenza arricchendo il cartellone, che prevede eventi culturali e di intrattenimento, con incontri, conferenze e momenti di riflessione e di divulgazione. Interverranno giornalisti, intellettuali, studiosi e protagonisti del dibattito civile. In questo modo il teatro Quirino intende contribuire, con una precisa scelta civile, all’attuazione dei principi di pari opportunità, promuovendo in parallelo la cultura della legalità e del rispetto delle regole come arma contro la violenza di genere e contro tutte le discriminazioni. Il tutto senza perdere di vista la vocazione in questo momento principale del Teatro Quirino, riavvicinare il pubblico allo spettacolo dal vivo in uno spazio sicuro e multifunzionale. La Galleria diventerà un salotto dai tanti volti: spazio per musica dal vivo, per dibattiti e confronti, per interviste a personaggi. Il tutto nel rigoroso rispetto delle norme sanitarie, del distanziamento e dei protocolli Covid 19
Si tratta di quindici appuntamenti gastronomico culturali dal 5 giugno al 2 ottobre con cadenza settimanale. Ogni appuntamento verrà offerto in abbinamento con una cena durante lo spettacolo, sempre nel rigoroso rispetto delle normative sanitarie.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Prenotazione obbligatoria ANGOLO SCIARRA 06 69424621 o mail food@teatroquirino.it
🎫Cena più spettacolo 55 euro
www.teatroquirino.it
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NOVITÁ
 
TITOLO
UN GIOCO VIRALE (40 ANNI DI HIV)
APERTURA ROMA PRIDE
Scritto e diretto da DANILO CAIANO
Prodotto da ANGELA INFANTEe dal CENTRO CULTURALE ARTEMIA
Con GISELLA CESARI & DANILO CAIANO
 
DOVE e QUANDO
Centro Culturale Artemia – Roma
11 e 12 giugno, alle ore 19.00 – 19.45 e 20.30


DETTAGLI
Il CENTRO CULTURALE ARTEMIA in collaborazione con il CIRCOLO DI CULTURA OMOSESSUALE MARIO MIELI, ha il piacere di presentare l’evento di apertura del ROMA PRIDE:
 
UN GIOCO VIRALE (40 ANNI DI HIV)uno spettacolo teatrale scritto e diretto da Danilo Caiano, di una durata di 30 minuti che replicherà 3 volte al giorno per un totale di massimo 15 spettatori a replica (nel totale rispetto delle norme anti-Covid vigenti) e che andrà in scena al Centro Culturale Artemia venerdì 11 e sabato 12 giugno, alle ore 19:00 - 19:45 e 20:30.
 
Gisella Cesari e Danilo Caiano interpretano i personaggi di questo spettacolo che vuole commemorare i 40 anni dell’apparizione del primo articolo a tematica HIV pubblicato all’epocadalla rivista TIMES.
 
Una scacchiera al centro della stanza. Alfa e Beta sono impegnati in un gioco in cui nessuno dei due sembra riuscire a prevalere sull’altro. La terminologia usata, però, ha qualcosa che non sembra riferirsi agli scacchi, ma ad altro: ad una battaglia virologica. Alfa sembra voler far diffondere, tra le pedine, il virus dell’HIV mentre Beta sembra determinata a contrastare le sue mosse. Assistiamo quindi ad una battaglia fatta di strategie, errori, interessi mediatici. La partita si fa intensa ma sia Alfa che Beta stanno dimenticando qualcosa...
 
ALTRE INFORMAZIONI
Direzione artistica: Maria Paola Canepa
😉 Media partner: Kirolandia
 
🎫Ingresso: 8 euro
Tessera annuale 2021 nuovi soci: 2 euro

 
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA telefonando o scrivendo un SMS o WSP al numero: 3341598407
Ringraziando la collaborazione del pubblico, si prega “più che mai” di rispettare la prenotazione e di arrivare 15 minuti in anticipo.
 
Via Amilcare Cucchini, 36 - Roma
 
www.centroculturaleartemia.org
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NOVITÁ
 
TITOLO
Lasciare libero il passaggio
I POETI MALEDETTI _ N.1 IO E BAUDELAIRE _WHO WANTS TO LIVE FOREVER?
Un progetto di compagnia Biancofangocon Andrea Trapani
drammaturgia Francesca Macrì e Andrea Trapani
traduzione dal francese Francesca Macrì e Andrea Trapani
regia Francesca Macrì
luci Gianni Staropoli
consulenza al pianoforte Irene Ninno
direzione tecnica Massimiliano Chinelli
produzione Fattore K
14|17 giugno, ore 20.30
 
DOVE e QUANDO
Teatro Basilica - Roma
dal 20 maggio 2021 al 20 giugno 2021


DETTAGLI
I Poeti Maledetti _ N.1 Io E Baudelaire _Who Wants To Live Forever? un progetto di compagniaBiancofango con Andrea Trapanisarà in scena al TeatroBasilica dal 14 al 17 giugno alle 20,30; drammaturgia Francesca Macrì e Andrea Trapani, regia Francesca Macrì.
Fa quasi paura leggere oggi i poeti maledetti, questa combriccola di creature angeliche e ostinate, schiacciati da tragiche urgenze. Fa paura vederli e immaginarli in preda all’odio per i contemporanei, non più giovani - e cosa allora? - a ragionare con la precisione di un orefice sulla parola oscura, in balia sì degli eccessi, ma più di tutto di una fecondità e di un’intransigenza stilistica assolute. Ne avremmo bisogno oggi più che mai. Ma nel moto dell’anima che la commozione ci dona quando le parole ci incantano e ci tramortiscono, ci pugnalano e ci stupiscono, abbiamo più volte pensato che esistesse un legame anomalo, forse maleducato, fra pianoforte e verso. E così abbiamo deciso di attraversarlo, di provare a indagarlo. Fra il corpo del pianoforte, impetuoso e imponente, e il corpo della parola, saettante e tagliente, noi abbiamo messo il corpo dell’attore. Si muove fra musica e verso, s’insedia in quella solitudine di cui sono e siamo, tutti, portatori, e si mostra sul palcoscenico. Si rende disponibile ad attraversare e a essere attraversato. Si fa strada nella notte, si fa canto alla luna, si fa cielo tetro e greve, si fa albatro e prova a volare. Maldestramente, maleducatamente, forsennatamente, devotamente. Un attore, il suo pianoforte e Baudelaire. Io e Baudelaire, primo passo di una trilogia dedicata ai poeti maledetti, è un richiamo, un’invocazione alla poesia, la direzione di un ritorno. È un dialogo con se stessi, è la ricerca delle parole, è stare sulle parole e accettare che siano importanti. Io e Baudelaire è una domanda banale, semplice, autentica: ma se uno da piccolo vuole essere come Baudelaire, da grande che cos’è? Ma se uno, da piccolo, legge di nascosto le poesie, da grande cosa può diventare? Esiste un bambino che in un tema, a scuola, abbia scritto: io da grande voglio fare il poeta? Che cos’è un poeta? Baudelaire: il poeta maledetto, il poeta da cartolina, da tazza souvenir dopo un viaggio a Parigi, da poesiola da studiare a memoria prendendo l’autobus a sedici anni, il poeta delle puttane, dei vicoli la notte, il poeta delle ossessioni, delle 865 lettere alla madre, il poeta delle contraddizioni, non voluto, non riconosciuto quando ne avrebbe avuto davvero bisogno, non amato, senza un soldo e soprattutto solo, solo, solo. È sconfinata la solitudine che ci butta addosso. Ma che cos’è un poeta? Non molti anni fa qualcuno cantava davanti a migliaia di persone: Who wants to live forever? Forse Baudelaire se lo avesse
 
ALTRE INFORMAZIONI
Prenotazione obbligatoria
🎫Biglietto prezzo unico 15 euro
 
Piazza Porta S. Giovanni, 10 Roma
 
Contatti / Prenotazione obbligatoria +39 392 97.68.519 - info@teatrobasilica.com
 
Tutte le attività del Teatro Basilica si terranno nel rispetto della normativa sul distanziamento sociale in materia di prevenzione dal Covid19
 
www.teatrobasilica.com
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MUSICA
 
CONCERTI
 
NOVITÁ
 
TITOLO
JAZZ VILLAGE ROMA
presenta
VILLAGE CELIMONTANA
IL FESTIVAL JAZZ CON PIÙ AFFLUENZA D’EUROPA
UNA STAGIONE CARICA DI SWING ED ENERGIA
Con 100 concerti
 
DOVE
Villa Celimontata – Roma
dal 10 giugno al 19 settembre 2021,  inizio Main Concert ore 21.00


DETTAGLI
Media Partner Ufficiale della Rassegna: Dimensione suono soft
Il progetto è vincitore dell'Avviso Pubblico ESTATE ROMANA 2020-2021-2022 
 
Torna il Festival di Villa Celimontana tanto amato dal pubblico e l’estate si riempie di musica grazie all’energia e alla vitalità dello swing, quest’anno grande protagonista delle notti estive della capitale. Dal 10 giugno al 19 settembre avrà luogo la sesta edizione del Village Celimontana che poterà una sterzata di positività ed allegria con oltre 100 concerti in un cartellone carico di artisti di grande livello. Il Festival quest’anno celebra i 120 anni dalla nascita di Louis Armstrong, icona del Jazz ed emblema dell’emancipazione razziale. attraverso diverse iniziative, partendo innanzitutto dai grandi trombettisti italiani che ogni sera dedicheranno un brano a Louis Armstrong.
L’OMAGGIO DEL FELSTIVAL A LOUIS ARMSTRONGIl 6 luglio, a 50 anni dalla sua morte, la coppia di trombettisti Lorenzo Soriano e Davide Richichi renderà omaggio a Louis Armstrong, mentre il 4 Agosto, in occasione dei 120 anni dalla sua nascita, il mitico duo Ella & Louis con Stefano Abitante e Clara Simonoviez celebrerà ancora una volta al grande trombettista e cantante. Sarà questo, dunque, il tema principale del Village Celimontana che, con il racconto di un’epoca d’oro per la musica, lancia un messaggio di vitalità al pubblico romano. Non mancheranno, inoltre, le “Street Parade” dixieland attraverso la platea e una mostra di strumenti d’epoca della collezione di Attilio Berni dal museo del sax di Maccarese.
ROMAN CLASSIC JAZZ FESTIVAL E GRANDI CONCERTI Anche quest’anno il Village Celimontana aprirà i battenti con il Roman Classic Jazz Festival, rassegna nella rassegna curata da Lino Patruno, che dal 10 al 15 giugno racconterà in musica l’epoca che ha lasciato la traccia più evidente nella storia del jazz. Non mancheranno le serate Social, organizzate con la Kisito Band, la Casa di Peter Pan e alcuni grandi concerti tra cui quello di Gianluca Guidi, del grande Marcello Rosa, la Red Cats Big Band, il duo Red Pellini e Giorgio Cuscito, le serate di Bossanova con i suoi grandi interpreti Jim Porto ed Eddy Palermo.
GLI EVENTI RICORRENTI: Grande novità di questa edizione, i brunch del sabato e della domenica “Storia e Musica” e “Soul Mood” con le straordinarie partecipazioni di Ernesto Assante, Lino Patruno, Stefano Reali e tanti altri. Sempre la domenica torna “Bevo solo Rock’n’roll” serata dedicata agli anni ’50 con lezione di ballo gratuita ed i protagonisti del Rock’n’roll romano, i Four Vegas, Marco Liotti, i Red Wagons, Samuel Stella ed i suoi Muddybrothers. Il lunedì sul palcoscenico ci sarà GREG, ogni volta con uno spettacolo diverso, mentre il martedì spazio alla serata SWING SWING SWING con lezioni di Lindy hop, Charleston e tip tap. Tutti i venerdì sera, invece, prima del concerto principale, “Live Mood” porterà in scena attraverso la formula del “teatro in pillole” uno spettacolo costruito con diverse performance, di durata variabile (da un minimo di 10 ad un massimo di 30 minuti).
OMAGGI AI GRANDI ARTISTI: Tra gli omaggi a grandi artisti ci saranno quelli a Pino Daniele, Lucio Dalla (quest’ultimo con la presentazione del libro a lui dedicato di Gino Castaldo e di Ernesto Assante), ad Ennio Morricone con Pino Jodice e Gianni Oddi, a Gigi Proietti a cura di Stefano Reali con la partecipazione di Maurizio Mattioli.  Scenario ideale per questa kermesse una location elegante e suggestiva che sarà allestita in modo da esaltare la bellezza di Villa Celimontana che torna a proporre musica con il suo marchio di fabbrica, l’entusiasmo. L’offerta food & beverage è calibrata e perfettamente adatta con la Pinsa, la griglieria e i frittini al cartoccio.
 
Programmazione questa settimana:
Giovedì 10 giugno
ROMAN CLASSIC JAZZ FESTIVAL a cura di Lino Patruno
21.00 - Cotton Club Orchestra diretta dal maestro Remo Izzi
 
Venerdì 11 giugno
ROMAN CLASSIC JAZZ FESTIVAL a cura di Lino Patruno
21.00 - Riccardo Mei Quintet concerto
 
Sabato 12 giugno
ROMAN CLASSIC JAZZ FESTIVAL a cura di Lino Patruno
12.00 - Soul Mood a cura di Ernesto Assante
16.00 - Acoustic Live con Musikè
21.00 - Lino Patruno Jazz Show
 
Domenica 13 giugno
ROMAN CLASSIC JAZZ FESTIVAL a cura di Lino Patruno
12.00 - 120° di Louis Armstrong, Part II, a cura di Lino Patruno
16.00 - Acoustic Live con Musikè
21.00 Galvani, Pavese, Forti– remembering Louis Armstrong
 
Lunedì 14 giugno
ROMAN CLASSIC JAZZ FESTIVAL a cura di Lino Patruno
21.00 - Greg ogny Luneday - Greg & the Five Freshman
 
ALTRE INFORMAZIONI
😊Ingresso gratuito
 
Via della Navicella, 12 - Roma
3490709468
www.villagecelimontana.it
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USCITE
 
NOVITÁ
 
TITOLO
Jacopo Perosino e il videoclip
“TU, FORSE NON ESSENZIALMENTE TU”
per “AD ESEMPIO A NOI PIACE RINO”
 
DOVE
Disponibile su youtube al link https://youtu.be/52egUKt45_A


DETTAGLI
Il progetto, ispirato alle nature morte di maggietaylor,vuole affermare attraverso le immagini che un’ideale in cui credere vince sempre su un capitale economico
 
Prosegue con il videoclipdel branoTu, forse non essenzialmente tunell’interpretazione di Jacopo Perosino il viaggio ‘visivo’ lungo le tracce dell’album Ad esempio a noi piace Rino, omaggio a Rino Gaetano del collettivo Isola Tobia Atypical Club. La clip, diretta da Gianvincenzo Pugliese, è ispirata alle nature morte dell’artista contemporanea Maggie Taylor.
 
La canzone è una delle 12 contenute all’interno del tributo celebrativo– acquistabile in tutti i digitalstores e, anche in copia fisica, su www.isolatobialabel.com/chiosco–che ha visto inoltre impegnati Porfirio Rubirosa (qui il suo videoclip di Spendi Spandi Effendi https://youtu.be/sT0iE0vQy0E), Miriam Foresti, Gerardo Tango, Vorianova, Saverio D’Andrea, Skaperol, Liana Marino, Humanoalieno, MizioVilardi, CubeLoose, Carlo Mercadante e, nella ghosttrack, Ernesto Bassignano, nella riproposizione personale, seppur fedele all’originale, di una scelta di brani del cantautore crotonese. Dopo questo primo percorso, si vuole adesso andare oltre il testo e la musicaattraverso le immagini, con suggestioni anche in questo caso frutto della visione personale dei concetti espressi nelle parole di Rino. Seguiranno durante l’estate altri video relativi alle canzoni dell’album e sulla cui uscita vi terremo man mano aggiornati.
 
VIDEOCLIP
Il videoclip del brano di Rino Gaetano Tu, forse non essenzialmente tu nella versione di Jacopo Perosino, nasce da un'esigenza poetica precisa con l’obiettivo di affermare che un’idea(le) in cui credere vincerà sempre su un capitale economico.
Così lo descrive il suo regista, Gianvincenzo Pugliese: “È da qualche anno che guardo con una certa fame le nature morte di Maggie Taylor, un’artista contemporanea che mi da l’impressione di saper restituire la realtà alla fiaba da cui proviene. Non aspettavo altro che un’occasione per utilizzare la natura morta per eccellenza come strumento di indagine visiva. Nessun quesito mi pareva sposarsi meglio per il proposito, di quello che mi pone questa canzone. Di conseguenza il formato: nel quadrato perfetto risuonano i cerchi perfetti dei fiori. E poi le rose erano i fiori preferiti di mia nonna Grazia. Anche il numero di inquadrature mi è parsa più una condizione necessaria che una scelta, perché non c'era altro di cui sentissi il bisogno di parlare a parte quello che potevo inserire in quelle tre finestre. Il progetto TFNET –come mi piace chiamarlo da quando l’ho rinominato sul mio pc – è  scaturito inoltre da una riflessione sull’espressione ‘cercare l'anima’ contenuta nel testo della canzone e che mi ha sempre ‘perforato’. Sarà che sono calabrese come Rino ma anche piemontese come Jacopo, fatto sta che la possibilità di pormi la questione in totale libertà è stato il regalo che ho ricevuto io. TFNET è solo la mia risposta, in cambio”.
Credits
Diretto e fotografato da Gianvincenzo Pugliese
Con Anna Manuelli
Colore Alessandro Rocchi
Progetto grafico Alessandro Pugliese
Musica e testo: Rino Gaetano
Produzione artistica: Jacopo Perosino
Arrangiamento: Jacopo Perosino, Andrea Nejrotti
Voce, chitarra elettrica, tastiera rhodes: Jacopo Perosino
Pianoforte, organo, batteria elettronica, basso, synth, sequenze: Andrea “Neura” Nejrotti
Armonica: Thomas Newton
Prodotto e mixato da Andrea Nejrotti presso TranseuropaRecording Studio di Torino
Mastering: Giuseppe Scarpato e Paolo Baglioni
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PROSEGUE
 
TITOLO
Gli occhi di Elisa
il nuovo singolo dei Dafne
per Apogeo Records New Generation
 
DOVE e QUANDO
Sulle più importanti piattaforme di streaming

 
ALTRE INFORMAZIONI
 Gli occhi di Elisa”, il nuovo singolo dei Dafne. Il singolo anticipa l’uscita del loro primo album “Mosaico” in uscita il prossimo 11 giugno per il roster New Generation di Apogeo Records.
 
“Gli occhi di Elisa” rappresenta una crescita consapevole. La riscoperta di un sound più pop incontra il desiderio di Elisa – uno dei tasselli del Mosaico – di riaccettare se stessi e di imparare nuovamente ad amarsi.
 
Il singolo è contenuto nell’album Mosaico in uscita il prossimo 11 giugno. “Mosaico è un quadro. È il ritratto di Dafne. La chiave di lettura risiede nelle emozioni di cinque esperienze differenti, racchiuse in nove brani, in nove tasselli. Ogni tassello ha una propria identità, ed esprime ciò che siamo e ciò che ci ha portati a tradurre le nostre emozioni in Musica, in Mosaico”.
 
Crediti singolo
Testo: Valerio Sirignano
Musiche: Dafne
Artwork: Domenico Lettera
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LIBRI
 
PROSEGUE
 
TITOLO
IL CRIMINE DEL SECOLO di Fabrizio Peronaci
Quarant’anni fa l’attentato al Papa
Da nuove fonti una svolta
sul mistero di Emanuela Orlandi

 
DETTAGLI
L’attentato al Papa e i suoi tragici effetti collaterali, dal sequestro di Emanuela Orlandi, figlia quindicenne di un messo pontificio, agli altri casi di giovani vittime scomparse, uccise o morte in circostanze oscure. È uscito in tutta Italia il 29 aprile 2021 il nuovo libro del giornalista-scrittore Fabrizio Peronaci, “Il crimine del secolo” (Fandango), viaggio a metà tra la Grande storia e la cronaca nera dell’ultimo scorcio del Novecento. Il 13 maggio 1981 segnò un punto di non ritorno nell’estenuante contesa Est-Ovest. Il tentato omicidio di Karol Wojtyla, oltre a determinare una svolta nella Guerra Fredda, innescò una serie di ricatti e regolamenti di conti destinati a sconvolgere la vita delle famiglie coinvolte e a turbare l’opinione pubblica per decenni, fino all’oggi. Chi armò la mano di Ali Agca, estremista turco di estrema destra disponibile a qualsiasi doppio gioco? Cosa nascondevano le trame delle spie venute dal freddo e degli 007 del fronte occidentale, in perenne conflitto tra loro all’ombra del Cupolone? Le inchieste giudiziarie spaziarono in vari Paesi e durarono quasi vent’anni. La pista bulgara, con il supporto dell’Unione Sovietica,fu l’unica a sfociare in un processo e per molti è da lì che si deve partire per risolvere il mistero dei mandanti.
Ma gli spari di piazza San Pietro non cambiarono solo il corso della storia. Nulla da quel 13 maggio sarà come prima anche per i parenti e gli amici di Emanuela Orlandi, Mirella Gregori, Paola Diener, Josè Garramon, Kathy Skerl e Alessia Rosati,gialli mai risolti e insabbiati, legati, più o meno direttamente, all’attentato a Giovanni Paolo II. La sconvolgente ricostruzione del sequestro della “ragazza con la fascetta”, avvenuto nel giugno 1983, contenuta nel libro di Peronaci si basa su documenti ecclesiali inediti e sulle rivelazioni di nuovi testimoni: un investigatore di primo livello, oggi in pensione; un agente del servizio militare ex Sismi, che operò in contatto con i colleghi di Gladio; un monsignore giunto alla soglia del secolo di vita, che ha avuto una lunga carriera in Vaticano e molto sa sulla fine di Emanuela Orlandi; un vescovo, nel frattempo defunto, che ha avuto cura di lasciare tracce scritte. Sulla scomparsa di Mirella Gregori, la figlia di un baristasparita sempre nel 1983, emerge un retroscena: non era lei la “prima scelta”, gli organizzatori del ricatto contro la Santa Sede inizialmente avevano posto nel mirino una coetanea della stessa scuola.
“Il mio lavoro – spiega Fabrizio Peronaci – fornisce per la prima volta un quadro di riferimento politico, istituzionale e spionistico tale da comprendere tutte le connessioni tra l’evento primario, l’attentato del 13 maggio 1981, e i successivi gialli mai risolti. Le connessioni sfuggite per quarant’anni agli occhi dei cronisti, sono diventate evidenti grazie alle nuove prove da me raccolte, alla visuale storica utilizzata e alla selezione tra piste rivelatesi fondate e palesi depistaggi”. La ragione di Stato, nell’intrigo partito esattamente 40 anni fa con l’attentato al Papa, ha un peso determinante. Come in un angosciante gioco della matrioska, man mano che prove, indizi e riscontri trovano la giusta collocazione, la “ragazza con la fascetta” e gli altri giovani protagonisti di questa catena di sangue e dolore escono dall’ombra, in un crescendo mozzafiato nel quale, come dice Peronaci, “la realtà a volte supera l’immaginazione, ma se un fatto pare incredibile non si può automaticamente concludere che non sia avvenuto: ci vuole pazienza, per venirne a capo”.
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PROSEGUE
 
TITOLO
FABRIZIO BORGIO
PANNI SPORCHI PER MARTINENGO
Un nuovo caso per l'investigatore privato delle Langhe
 
DOVE e QUANDO
IN LIBRERIA E NEGLI STORE ONLINE

 
ALTRE INFORMAZIONI
È disponibile in libreria e negli store online “Panni sporchi” (Fratelli Frilli Editori) il nuovo romanzo di Fabrizio Borgio, che vede protagonista l’investigatore privato Giorgio Martinengo.
 
Il noir è ambientato tra le Langhe e Monferrato. Come tutte le storie di Fabrizio Borgioil libro nasce per sedimentazione: «Raramente affronto una sola tematica nei miei libri, penso che mostrare sfaccettature fra le più disparate all'interno della stessa vicenda renda la trama più interessante e articolata. Parto da un'idea e poi, rileggendo appunti sparsi mi ritrovo a incastrare concetti diversi costruendo le trame.» - spiega l'autore - «In particolare in questo libro mi interessava introdurre alcune considerazioni sul concetto di famiglia, sulla differenza tra la famiglia come sentimento rispetto alla famiglia come istituzione. Il resto sono quasi conseguenze».
 
In “Panni Sporchi per Martinengo”viene affrontatoanche il tema delcaporalato, un fenomeno ancora molto diffusonon solo nelsud Italia.
In merito allo sfruttamento dell’uomo, lo scrittore astigiano commenta: «Perché è una realtà presente e diffusa anche nel profondo nord, perché è un'orrenda pratica che non si è mai estinta e che a dispetto dell'essere nel ventunesimo secolo, condizioni che inconsciamente credevamo appannaggio del passato sono vive e fiorenti. Il caporalato è una barbara metafora e in troppi aspetti ricorda e riflette il mondo del lavoro, oggi».
 
Sinossi
Giorgio Martinengo riesce a trovarsi lavoro anche durante un pranzo di Natale con i parenti. Tutta la famiglia, che di rado si riunisce al completo. La famiglia di Giorgio non si ama come tante altre al mondo e quando la magna Luisa, sua zia, gli propone un'indagine patrimoniale su suo marito, quell'idea in Giorgio si rafforza. Livio Baudino, lo zio mandrogno, il parente acquisito un po' spaccone ha messo Betesio, lo zio matto, in una costosa e prestigiosa casa di cura a San Costantino Belbo, piccolo comune della Langa. La retta è alta ma Livio Baudino non si fa il minimo scrupolo e oltre ad accollarsi quella spesa riesce a condurre uno stile di vita sontuoso. E senza toccare le finanze di famiglia. Questo inquieta magna Luisa e incuriosisce Giorgio che accetta. Poco tempo dopo, è contattato da una ditta di Alba, l'Eno Drink, specializzata in bevande isotoniche e bibite a base di mosto non fermentato, una derivazione dell'indotto dall'inflazionato mercato vinicolo. Giacosa, il titolare, sospetta che il suo braccio destro, il giovane e ambizioso Derek Bosso, conduca il doppio gioco con una ditta concorrente. Un ingaggio classico per Martinengo che grazie alla sua esperienza non trova particolarmente difficile da eseguire. Le cose cominciano a prendere una piega amara quando sembra che il contatto di Derek Bosso con la concorrenza sia l'affascinante Melissa Pozzo, moglie di Alessandro Baudino, il fratello minore di Livio Baudino, il quale grazie anche al suo supporto, ha appena avviato una società che si occupa delle stesse bevande della Eno Drink. Come se non bastasse, è proprio Alessandro Baudino a cercare Giorgio e ingaggiarlo per indagare sulla presunta infedeltà della moglie e il tutto mentre le indagini su Livio portano a società sospette e a una cooperativa di Canelli in odor di caporalato. Intanto, durante un torrido settembre, si preparano le vendemmie. Indagini multiple, grane di famiglia, mafie dall'est e l'aiuto di un outsider dai modi spicci e le mani pesanti attendono Martinengo e sarà tutto più difficile.
 
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FUMETTI
 
PROSEGUE
 
TITOLO
WOMEN IN COMICS
Venticinque grandi fumettiste americane per la prima volta in mostra in Europa.
E solo a Roma, anche le tavole di RainaTelgemeier.
 
DOVE e QUANDO
Palazzo Merulana – Roma
Dal 28 maggio  all’11 luglio 2021


DETTAGLI
Arriva a Roma, direttamente da New York, in esclusiva europea, la mostra Women in Comics curata da KimMunson e dalla leggendaria Trina Robbins. La straordinaria collettiva di 25 artiste che “hanno fatto la Storia del fumettonordamericano”,in programma dal 28 maggio 2021 a Palazzo Merulana, è promossa dall’Ambasciata degli Stati Uniti in Italia e co-prodotta da ARF! Festival e Comicon.
 
L’esposizione originaleè stata allestita una sola volta nel 2020 alla Galleria della prestigiosa Society of Illustrators di New York, lAssociazione professionale fondata da Henry S. Fleming nel 1901 (oggi diretta da Anelle Miller) che, oltre alle mostre, dal 1959 ogni anno, produce e pubblica IllustratorsAnnual, considerato uno dei più importanti cataloghi di illustrazione del mondo.
Composta da 90 opere originali la mostra Women in Comics, che aprirà il 28 maggio a Palazzo Merulana, propone una storia di autodeterminazione dei comics nordamericani grazie alle sue 25 protagoniste che, dal fumetto vintage degli anni ’50 al graphicnovel più autoriale, esplorando temi come amore, sessualità, creatività, discriminazione, indipendenza, attraversa la psichedelia degli anni ’70 e del fumetto underground, fino alla scena contemporanea mainstream di Marvel e DC Comics.
 
“Questa mostra” - sottolinea la curatriceKimMunson - “è una rappresentazione dell'ampia gamma e diversità delle donne che operano nei fumetti e dei tanti generi in cui stanno lavorando, siano esse memorie personali, storie per bambini, di supereroi, di genere epico/fantasy, o ancora nel graphicjournalism e nella grafica editoriale.”
 
Accanto alle tavole di Trina Robbins, vera e propria icona militante” del fumetto underground e dellattivismo femminista che nel 1986 è stata la prima fumettista della storia a disegnare WonderWoman per una major come la DC Comics, saranno presenti opere originali di Afua Richardson e Alitha Martinez (entrambe autrici e attiviste, vincitrici dellEisner Award per il loro lavoro su World of  Wakanda della Marvel, serie spin-off del già “politico” Black Panther di Ta-NehisiCoates), di ColleenDoran (che ha disegnato sui testi di sceneggiatori del calibro di Neil Gaiman e Alan Moore), di EmilFerris, il cui graphicnovel La mia cosa preferita sono i mostri (pubblicato in Italia da Bao Publishing) è diventato un vero successo editoriale di critica e pubblico, premiato anche con il Fauve dOr al Festival Internazionale di Angoulême come Miglior fumetto dellanno” del 2018 e di AnnTelnaesPremio Pulitzercomevignettista del Washington Post.
E ancora: EbonyFlowers (autrice di Hot Comb, considerato da Guardian, Washington Post e Believer uno dei migliori libri del 2019), Trinidad Escobar (fumettista e poetessa filippina di San Francisco, dove insegna al California College of the Arts), TillieWalden (Su un raggio di sole, Bao), Joyce Farmer (Special Exits, Eris Edizioni) e a grande sorpresa, solo per l’edizione italiana, anche le tavole di RainaTelgemeier,la fumettista bestseller con le più alte vendite di libri negli USA (e nel mondo), vincitrice di cinque Eisner Awards, che nei suoi straordinari graphicnovel per ragazzi affronta con grande delicatezza le problematiche preadolescenziali.
 
"Abbiamo accettato davvero con grande piacere e  convinzione di ospitare  a Palazzo Merulana la mostra “ Women In Comics” perché, come Coopculture (cooperativa formata in prevalenza da donne),  condividiamo e ci riconosciamo nei valori incarnati dalle 25 artiste che espongono le loro opere e che hanno fatto la Storia del fumetto nordamericano - afferma Letizia Casuccio, direttrice di CoopCulture - Pensiamo a Trina Robbins (vera e propria icona “militante” del fumetto underground),  ad Afua Richardson e Alitha Martinez (afroamericane e attiviste) e a tutte le altre donne che hanno espresso nella loro arte la volontà di autodeterminazione andando oltre una prospettiva solo di genere. Siamo coinvolti dalla loro capacità di farci crescere ed evolvere con la sensibilità del loro racconto e della rappresentazione di temi come l'amore, la sessualità, la creatività, la lotta alla discriminazione e l'indipendenza. Per noi tutti e per il pubblico che la visiterà, questa mostra sarà di certo un'occasione di arricchimento umano e di interrelazione sociale verso il bene comune".
 
Quando l’Ambasciata USA di Roma ci ha proposto di portare in Italia questa mostra, ne siamo stati subito entusiasti. Non solo perché perfettamente coerente alle linee di etica e diritto umano che da sempre esprimiamo con ARF! Festival, ma anche per il livello artistico e culturale delle autrici coinvolte -racconta Stefano “S3Keno” Piccoli, direttore di ARF! e curatore dell’edizione italiana di Women in comics - Inoltre, dopo i seguitissimi talk in diretta dagli Stati Uniti con le artiste americane, siamo davvero felici di poter annunciare,finalmente, anche gli incontri in presenza a Palazzo Merulanacon cinque professioniste del fumetto italiano come Katja Centomo, Lorenza Di Sepio, Annalisa Leoni, Maria Grazia Mirabella e Simona Binni e sottolineare come l’affermazione di un’autrice - anche se non esplicitamente schierata in tematiche femministe, di identità di genere, transessualità, etc. - in un ambiente storicamente maschile e maschilista come quello dell’editoria a fumetti, sia già essa stessa un grande segno di cambiamento sociale, un atto politico. Su questo ragionamento, anche la mia scelta curatoriale di aggiungere a sorpresa le tavole di RainaTelgemeier,è un segno fortissimo di questa autodeterminazione femminile!”
 
Anche Rodney Ford,Cultural Affairs Officerdell’Ambasciata degli Stati Unitiin Italia,afferma: “Siamo molto lieti di assistere all'inaugurazione della mostra, che rappresenta il culmine del percorso Women in Comics iniziato a febbraio. Sono stati mesi di incontri e riflessioni condivise tra artiste americane ed italiane con le giovani generazioni che hanno potuto riflettere in modo diverso ed innovativo su temi quali la violenza di genere, la giustizia sociale, le discriminazioni sul lavoro e le pari opportunità”
 
WOMEN IN COMICS: GLI INCONTRI ON LINE
Continuano gli incontri in streaming, con la curatela della fumettista e illustratrice Rita Petruccioli(Bao Publishing, Il Castoro, Mondadori) e della giornalista Francesca Torre (StayNerd.it, Inside Art), che dal 18 marzo, una volta al mese, hanno visto come protagoniste alcune delle migliori autrici di Women in Comics- in diretta dagli Stati Uniti - a confronto con cinque tra le più rappresentative colleghe italiane, su tematiche di grande rilevanza socio-culturale e attualità legate ai movimenti femministi e l’arte militante, al corpo femminile e la sua rappresentazione nel disegno, all’antirazzismo, il transfemminismo e l’intersezionalità, alla violenza e il rapporto tra generi e identità nel fumetto.
In calendario ancora un incontro, quello di giovedì10 giugno dal titoloDrawingPower: raccontare la violenza a fumetti”conTrininad Escobar (dagli USA) e Rita Petruccioli (dall’Italia), con la moderazione a cura della Casa delle donne Lucha Y Siesta.
 
WOMEN IN COMICS: IL DOCUFILM.
Completerà il programma la proiezione di SheMakes Comics della regista Marisa Stotter (RespectFilms, 2014), un film/documentario - “la storia mai raccontata delle donne nell’industria dei fumetti” - che verrà proiettato per la prima volta in Italia a ciclo continuo nella sala espositiva di Palazzo Merulana e sarà collegato ad un progetto didattico che coinvolgerà le scuole italiane.
 
WOMEN IN COMICS: GLI INCONTRI IN PRESENZA “PROFESSIONE FUMETTO”.
Nello stesso periodo della mostra, ARF! Festival a partire dal 3 giugnocurerà5 incontri in presenza dal titolo «Professione Fumetto»,per cinque settimane consecutive,aperti a tutti e a ingresso gratuito con prenotazione.
Protagoniste alcune tra le più rappresentativeartiste italiane del disegno e della scrittura: si partegiovedì 3 giugno alle 18 con Katja Centomoe La scrittura (idea, proprietà, soggetto e sceneggiatura) per proseguire venerdì 11 con Lorenza Di Sepio eIl disegno (analogico e digitale), venerdì 18 con Annalisa Leoni eLa colorazione (e le applicazioni creative), il venerdì 25 con Maria Letizia Mirabella eGrafica &lettering per concludersi venerdì 2 luglio con Simona Binni e L’editing (e il graphicnovelism).
 
ALTRE INFORMAZIONI
🎫Biglietti: Intero € 10,00 / Ridotto € 8,00
 
L’accesso alla mostra Women in Comics è libero e incluso nel biglietto di ingresso alla Collezione Cerasi presso Palazzo Merulana
 
via Merulana, 121 -  Roma
 
www.palazzomerulana.it
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ARTE
 
PROSEGUE
 
TITOLO
Back to Nature 2021
 
DOVE e QUANDO
Villa Borghese – Roma
Dal 12 maggio 2021


DETTAGLI
Campidoglio, dal 12 maggio torna l’arte contemporanea a Villa Borghese con Back to Nature 2021 connuove installazioni e la mostra Arte e Natura. Opere dalle collezioni capitoline di arte contemporanea al Museo Bilotti
 
In mostra nel parco, a ingresso gratuito, nuove opere per la seconda edizione di Back to Nature, nel cui ambito al Museo Bilotti viene proposto un percorso ulteriore sul tema del rapporto tra arte e natura
 
 
Dal 12 maggio al 25 luglio 2021 il parco di Villa Borghese, uno dei parchi storici più famosi e amati di Roma, ospita la seconda edizione di Back to Nature. Arte Contemporanea a Villa Borghese, a cura di Costantino D’Orazio.
A seguito del successo riscosso nell’autunno 2020, torna con nuove opere questo progetto espositivo che riflette sul futuro del mondo e sulla necessità di costruire un nuovo rapporto con la natura.
In mostra, ad ingresso gratuito, una serie di installazioni pensate per essere esposte all’aperto e apprezzate da tutti coloro che frequenteranno il parco, appositamente progettate per l’occasione da artisti di rilievo internazionale come Loris Cecchini, Leandro Erlich, Giuseppe Gallo, Marzia Migliora, Michelangelo Pistoletto, Pietro Ruffo, Tomás Saraceno, Marinella Senatore e dal collettivo Accademia di Aracne.
 
Le opere dialogheranno con il parco, con le sue piante, gli specchi d’acqua e i viali, legate da un suggestivo movimento verso l’alto, prodotto dalla loro leggerezza, dalla trasparenza e dall’andamento delle loro forme. Passeggiare nel parco permetterà ai visitatori di sperimentare in modo del tutto inedito e innovativo la corrispondenza tra il segno contemporaneo, le architetture del parco e le piante che lo abitano.
 
Back to Nature 2021. Arte Contemporanea a Villa Borghese è promossa e prodotta da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturalicon l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura.Radio partner Dimensione Suono Soft.
 
Il progetto si avvale della collaborazione con il Conservatorio di Musica Santa Cecilia, promotore del programma di performance musicali che animeranno il festival durante il periodo di apertura, attraverso appuntamenti nel fine settimana.
 
L’esposizione coinvolge prevalentemente il Parco dei Daini el’area di Piazza di Siena con un percorso di opere che invitano i visitatori a riscoprire gli spazi del giardino in chiave contemporanea. Dalla spettacolare installazione di Leandro Erlich, che gioca sul sottile confine tra possibile e impossibile, agli elementi di Loris Cecchini che abbracciano e moltiplicano i rami di un albero, le installazioni puntano a conferire allo spazio verde un’identità rinnovata. Marinella Senatore offre al pubblico una pedana su cui esibirsi, dopo aver accolto il suo invito alla riflessione, mentre Marzia Migliora suggerisce l’idea del volo e della libertà grazie a un’opera concepita in collaborazione con le detenute del carcere femminile di Rebibbia. Il tema della libertà, della speranza e della emersione è legato anche alla scultura di Pietro Ruffo, quasi un disegno tracciato nell’aria, così come si muovono le sedie di Giuseppe Gallo, elaborate sulla forma dei rami d’albero. Dalla prima edizione di Back to Nature giungono i quattro alberi avvolti dal lavoro a maglia dell’Accademia di Aracne, mentre dal Capodanno di Roma torna rinnovato il progetto digitale di Tomás Saraceno, un affascinante concerto elaborato attraverso la campionatura dei suoni dell’universo.
A metà giugno, piazza di Siena si animerà con il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto: 100 panchine prodotte grazie al coinvolgimento di altrettanti donatori saranno disposte sul prato della piazza a formare il simbolo concepito dall’artista come segno di una nuova dimensione sociale, in cui il rapporto tra gli uomini, le donne e la natura tornerà all’armonia necessaria per costruire un futuro possibile.
 
La manifestazione è concepita come un festivalnel quale, intorno alle grandi installazioni artistiche nel verde, in dialogo armonioso con la natura, si svolgeranno performance musicali e interventi artistici volti al coinvolgimento del pubblico. I visitatori della mostra potranno interagire con le opere elaborate dagli artisti e diventare protagonisti attraverso l’interazione con alcune delle opere.
 
Del percorso di Back to Nature 2021fa parte anche il Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese che riapre al pubblico per l’occasione con la mostra Arte e Natura. Opere dalle collezioni capitoline di arte contemporanea,a cura di Antonia Arconti, Ileana Pansinoe Daniela Vasta. La mostra, dal 12 maggio al 19 settembre 2021, propone una selezione che abbraccia un ampio arco temporale dai primi decenni del XX secolo fino ai nostri giorni.
 
Il tema del rapporto tra arte e natura è affrontato in mostra accostando tra di loro opere che dialogano per rimandi formali e tematici, piuttosto che temporali, con l'intento di fornire un’ulteriore occasione di valorizzare e far conoscere dipinti, fotografie, video, sculture e soprattutto installazioni che non godono di uno spazio espositivo museale permanente ma vengono scelte a rotazione. Le opere selezionate infatti provengono tutte dalle collezioni capitoline, compresi i prestiti di UniCredit S.p.A, regolati da un comodato di lunga scadenza.
 
La selezione degli artisti contemporanei - tra gli altri Gianfranco Baruchello, Claudio Palmieri, Giancarlo Limoni, Marilù Eustachio, Giosetta Fioroni, Alfredo Jaar, Oscar Turco, Daniela Perego, Felice Levini, Marina Ballo Charmet, Olivo Barbieri, Lorenzo Durantini, Guendalina Salini, Giulia Napoleone, Alberto Vannetti - permette di analizzare una serie di differenti visioni sul tema proposto, con tecniche e mezzi diversi.
Essi sono messi in relazione anche con autori attivi nella prima metà del Novecento, quali Benedetta Cappa Marinetti, Fausto Pirandello, Umberto Prencipe, Enrico Coleman, Onorato Carlandi, a testimonianza della continuità di ricerca su questo soggetto.
 
Il percorso contempla opere a parete - tra le quali un paesaggio orientale di Isabella Ducrot, la rappresentazione dell'infinito di Maria Lai, le visioni cosmiche di Giulio Turcato e Alberto Di Fabio, la veduta del Parco dei Daini a Villa Borghese di Alessandra Giovannoni - alternate ad opere tridimensionali, come le installazioni degli artisti Ana Rewakowicz, Renato Mambor, Piero Fogliati, Ines Fontenla. Una piccola sezione di video d’artista, individuati in collaborazione con il CRDAV (Centro Ricerche Documentazione Arti Visive della Sovrintendenza) e comprendente opere di Elisa Sighicelli, Goldiechiarie Silvia Stucky, è dedicata in particolar modo all'acqua, considerata tema fondamentale per le sorti del pianeta.
 
Volutamente l’elemento antropico non è mai dominante e poche volte risulta esplicitamente visibile. Diverso il caso del bellissimo volto di donna di Ettore Tito, allegoria dedicata al vento nella delicata sezione delle Prospettive aeree. Anche la componente animale abita solo occasionalmente la mostra, e in tal senso spiccano due significative opere, i Nidi di Sissi e i Cani di Velasco Vitali.
 
Si segnala la collaborazione dell’Istituto Polacco di Roma per l’installazione dell’opera “Ponte Rotto” di Ana Rewakowicz, operazione particolare e delicata per la preparazione della composizione di acqua e zucchero con precise percentuali, dettate dall’artista, necessarie ad ottenere l’effetto ad arco della luce laser in essa proiettata.
 
ALTRE INFORMAZIONI
😊L’ingresso alla manifestazione è gratuito.
Per le visite al Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese di sabato, domenica e festivi è obbligatoria la prenotazione allo 060608 entro il giorno prima. Per gli altri giorni è fortemente consigliata.
Informazioni sul sito www.mostrabacktonature.it
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PROSEGUE
 
TITOLO
Chiostro del Bramante
presenta
ALL ABOUT BANKSY
Stesso posto, stesso artista, nuova mostra.
 
DOVE e QUANDO
Chiostro del Bramante - Roma
Dal 5 maggio 2021  al 9 gennaio 2022

 
DETTAGLI
Grazie a circa duecentocinquanta opere provenienti da collezioni private, Chiostro del Bramante presenta ALL ABOUT BANKSY: a Roma, dal 5 maggio 2021 al 9 gennaio 2022, una nuova mostra per scoprire tutto quel che si può sapere sull’artista sconosciuto più noto al mondo.
Scoprire, avvicinarsi, conoscere, riconoscere Banksy. Durante la nostra prima esposizione A Visual Protest (settembre 2020 – marzo 2021), data l’impossibilità di mantenere l’apertura, abbiamo lavorato perché il pubblico non rimanesse deluso, non rimanesse senza Banksy. È nata così l’idea di poter realizzare una seconda mostra, sempre dedicata
a lui e alle sue opere, e questo nostro desiderio si è realizzato grazie alla collaborazione con Butterfly & David Chaumet - Butterfly Art News, curatori del progetto.
Natalia de Marco, direzione artistica DART – Chiostro del Bramante Grazie a circa duecentocinquanta opere provenienti da collezioni private, Chiostro del Bramante presenta ALL ABOUT BANKSY: a Roma, dal 5 maggio 2021 al 9 gennaio 2022, una nuova mostra per scoprire tutto quel che si può sapere sull’artista sconosciuto più noto al mondo.
Scoprire, avvicinarsi, conoscere, riconoscere Banksy. Durante la nostra prima esposizione A Visual Protest (settembre 2020 – marzo 2021), data l’impossibilità di mantenere l’apertura, abbiamo lavorato perché il pubblico non rimanesse deluso, non rimanesse senza Banksy. È nata così l’idea di poter realizzare una seconda mostra, sempre dedicata
a lui e alle sue opere, e questo nostro desiderio si è realizzato grazie alla collaborazione con Butterfly & Davi Chaumet - Butterfly Art News, curatori del progetto.
Natalia de Marco, direzione artistica DART – Chiostro del Bramante Banksy non riesce a far smettere di parlare di sé. Dall’ultima opera sulle mura del carcere di Reading (UK), dove fu detenuto Oscar Wilde, per denunciarne lo stato di abbandono dal 2013, fino all’asta milionaria a favore del sistema sanitario britannico, con l’aggiudicazione
dell’opera Game Changer per 16,75 milioni di sterline. Così Chiostro del Bramante non può smettere di occuparsi di Banksy e di offrire, con questa nuova mostra, un approfondimento enciclopedico del suo lavoro, grazie a un’importante sezione documentaria composta da fotografie, reportage e video, una nuova occasione espositiva negli spazi rinascimentali nel centro di Roma.
Una narrazione approfondita della poetica dell’artista grazie al contributo di Butterfly & David Chaumet - Butterfly Art News, che per la prima volta hanno aperto il loro archivio, in modo così completo, per un’esposizione.
Ovunque si sente parlare di Banksy. Ma cosa sapete di lui se non che è famoso e che la sua identità è ignota? Abbiam documentato la sua carriera dall'inizio degli anni Duemila, tra la strada e le mostre e ora apriamo il nostro archivio.
Butterfly & David Chaumet - Butterfly Art News, curatori ALL ABOUT BANKSY è un catalogo ragionato da visitare, un percorso in cui scoprire opere realizzate dal 1999 fino al 2020, con sezioni tematiche sui lavori divenuti icone e sui
 temi fondamentali dell’artista: i primi Black Books, i tanti rats (topi) e poi la politica, la religione, il potere, la guerra, i diritti dell’infanzia, i fenomeni migratori, i rifugiati, la società della sorveglianza, l’ambiente, l’ecologia, il mercato dell’arte.
In mostra inediti e altrettanti approfondimenti: tra gli altri, sul parco tematico non adatto ai bambini Dismaland, sul negozio online Gross Domestic Product, sulle collaborazioni con cantanti e gruppi musicali, tra cui la ricca serie con i britannici Blur.
Opere realizzate con tecniche e supporti differenti, insieme a una contestualizzazione degli interventi pubblici e delle mostre, delle opere e delle esposizioni, tra fotografie, copertine, manifesti, locandine, libri, dischi.
Completano il percorso espositivo tre video per rivivere i momenti più significativi del percorso di Banksy, tra cui un documentario esclusivo e inedito che racconta vent’anni
di carriera dell’artista.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Una mostra organizzata da DART – Chiostro del Bramante
in collaborazione con Butterly Art News
a cura di Butterfly & David Chaumet
con il patrocinio di Regione Lazio e Assessorato Crescita Culturale Roma Capitale
media partner: Sky Arte
 
La mostra è accessibile nel rispetto e secondo le normative per il contenimento di Covid-
19.
 
www.chiostrodelbramante.it
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PROSEGUE
 
TITOLO
COLORI DEI ROMANI
Colori dei Romani. Mosaici dalle Collezioni Capitoline
Mostra a cura di Claudio Parisi Presicce, Nadia Agnoli, Serena Guglielmi
 
DOVE e QUANDO
Musei Capitolini, Centrale Montemartini – Roma
Dal 27 aprile al 15 settembre 2021  
Da martedì a domenica ore 9.00 – 19.00; Chiuso il 1° maggio L’ingresso è consentito fino a mezz’ora prima dell’orario di chiusura.


DETTAGLI
Dopo l’apertura di questa mattina dei Musei Capitolini, del Museo dell’Ara Pacis e dei Mercati di Traiano, oltre che del Mausoleo di Augusto, dei Fori Imperiali e del percorso pedonale dell’area archeologica del Teatro di Marcello, domani apriranno al pubblico gli altri Musei Civici e l'area archeologica del Circo Massimo. Da domani inoltre parte, alla Centrale Montemartini, la mostra Colori dei Romani. Mosaici dalle Collezioni capitoline, promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, che presenta al pubblico un’ampia selezione di mosaici, capolavori delle collezioni capitoline poco conosciuti al grande pubblico: un evento importante per raccontare, attraverso la trama colorata di queste opere, brani di storia della città di Roma, illustrando nel modo più completo i contesti originari di rinvenimento.
 
La mostra è a cura di Claudio Parisi Presicce, Nadia Agnoli e Serena Gugliemi. La progettazione e la direzione dei lavori di allestimento sono a cura degli architetti della Sovrintendenza Roberta De Marco e Monica Zelinotti, con la collaborazione di Maria Cucchi e Simonetta De Cubellis. La guida breve alla mostra è pubblicata da Campisano Editore. Organizzazione a cura di Zètema Progetto Cultura.
 
Accanto ai mosaici sono esposti anche gli affreschi e le sculture che insieme a essi costituivano l’arredo degli edifici di provenienza; questa presentazione d’insieme consente di interpretare le scelte iconografiche, i motivi decorativi, l’aspetto formale delle opere come espressione del gusto e delle esigenze dei committenti, offrendo così un significativo spaccato della società romana in un ampio periodo compreso tra il I secolo a.C. e il IV d.C.
 
La ricca e preziosa documentazione d’archivio, messa a corredo delle opere esposte, illustra i rinvenimenti con foto storiche, acquarelli e disegni, testimonianze che aiutano a raccontare il clima e le circostanze che determinarono queste scoperte: le trasformazioni urbanistiche e il fervore edilizio che caratterizzarono la storia di Roma tra gli ultimi decenni dell’800 e i primi decenni del secolo scorso, quando, parallelamente al progressivo ampliamento della città per far fronte alla sua nuova funzione di capitale d’Italia, fu scritta una delle più “fortunate” pagine dell’archeologia romana.
Alcuni dei mosaici esposti alla Centrale Montemartini sono stati presentati nel 2019 in una mostra di grande successo allestita in tre sedi dell’area geografica balcanica: la prima e la seconda dal titolo “Visioni colorate dell’antica Roma. Mosaici dai Musei Capitolini” nel National ArchaeologicalInstitute with Museumat the Bulgarian Academy of Sciences a Sofia (16 maggio-3 agosto 2019) e nella Galleria Nazionale dell’Armenia a Jerevan (9 agosto-29 settembre 2019), la terza dal titolo “Antica Roma a colori. Mosaici dai Musei Capitolini” nel Museo della Georgia Simon Janashia di Tbilisi (10 ottobre-10 dicembre 2019).
L’esposizione si articola in quattro sezioni tematiche, all’interno delle quali il percorso segue un ordine cronologico.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Promotori Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
Mostra a cura di  Claudio Parisi Presicce, Nadia Agnoli, Serena Guglielmi
Organizzazione   Zètema Progetto Cultura
Realizzazione Guida Breve Campisano Editore
 
Informazioni della mostra: Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00)
Per informazioni sugli ingressi e acquisto biglietti obbligatorio per il fine settimana www.museiincomuneroma.it.
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PROSEGUE
 
TITOLO
Chiamala Roma - Fotografie di Sandro Becchetti 1968- 2013
A cura di Silvana Bonfili e Valentina Gregori
 
DOVE e QUANDO
Museo di Roma in Trastevere – Roma
Dal 27 aprile al  5 settembre 2021

 
DETTAGLI
Fino al 5 settembre 2021, al Museo di Roma in Trastevere, oltre 180 immagini selezionate dall’Archivio Becchetti raccontano la complessità e unicità di Roma nella rivisitazione personale e poetica del fotografo romano
Sarà aperta al pubblico dal 27 aprile al 5 settembre 2021 al Museo di Roma in Trastevere la mostra Chiamala Roma - Fotografie di Sandro Becchetti 1968 - 2013, che presenta alcuni dei lavori più importanti realizzati dal fotografo BECCHETTI (Roma,1935-Lugnano in Teverina, 2013).
L’esposizione è promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali in collaborazione con Archivio Becchetti, Postcart edizioni, il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia e il Sistema Museo di Perugia. A cura di Silvana Bonfili con Valentina Gregori. Organizzazione Zètema Progetto Cultura. Catalogo edito Postcard.
L’ingresso è gratuito per i possessori della MIC card.
Attraverso circa 180 fotografie in bianco e nero, in gran parte vintage e selezionate dal vasto Archivio Sandro Becchetti, il percorso espositivo offre una rivisitazione personale e poetica di Roma, che caratterizza gran parte della produzione che Becchetti ha dedicato alla capitale, nel tentativo di evidenziare l’unicità di una città contraddittoria e complessa. Nelle parole di Becchetti: “Attraverso l’obiettivo delle mie Pentax osservai una città in tellurico sconvolgimento sociale.. antropologico.. segnata da un’ansia di rinnovamento capace di spaccare la gerarchia fossilizzata dalle classi sociali e di cancellare… un’antica idea di sudditanza… È in quegli anni che ho potuto conoscere e fotografare a Roma molti tra i più importanti protagonisti del mondo artistico e culturale, italiano e internazionale, dell’epoca quali Ungaretti, Borges, Pasolini, Penna, Hitchcock, de Chirico per citarne alcuni”.
Lo sguardo di Becchetti si sofferma su una città che repentinamente cambia volto, per fissare quei dettagli che non solo esaltano la sua antica e indubbia bellezza ma che svelano con ironia e affetto le trasformazioni di un territorio e dei suoi abitanti. Le persone comuni che la abitano, come le personalità che vi soggiornano per brevi o lunghi periodi, ne assorbono il clima e le suggestioni e diventano testimoni del genius loci romano, indipendentemente da dove siano fotografati – ai margini della città tra le nuove borgate e le antiche mura, o immortalati nelle stanze austere dei vecchi e storici palazzi, o tra i quadri d’autore e le tappezzerie delle abitazioni borghesi.
La mostra evidenzia, inoltre, l’importanza e il ruolo fondamentale degli archivi fotografici, sia privati che pubblici, nel ricostruire la memoria di un territorio dal punto di vista storico, sociale e soprattutto culturale.
Il percorso espositivo si snoda lungo cinque sezioni – i cui titoli sono ripresi dai testi dello stesso Becchetti (così come il titolo della mostra stessa) – e propone, a corredo delle fotografie, anche filmati, documenti cartacei d’epoca e oggetti appartenuti o realizzati dall’autore, quali macchine fotografiche e sculture in legno, esposte nelle diverse sale espositive.
In occasione della mostra sarà pubblicato un catalogo, edito dalla casa editrice romana Postcard, specializzata in fotografia – con il contributo di Vetrolatino di Lucio Caccialupi. La pubblicazione, a cura di Silvana Bonfili con Gianna Bellavia e Valentina Gregori, ripercorre attraverso le immagini fotografiche di Sandro Becchetti e di alcuni suoi scritti, le tematiche esposte e si avvale, oltre ai testi critici delle curatrici del prezioso contributo di Ascanio Celestini e di Francesco De Gregori.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Promossa da Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
In collaborazione con Archivio Becchetti, Postcart edizioni, il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia e il Sistema Museo di Perugia
Organizzazione Zètema Progetto Cultura
 
Informazioni della mostra: Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00)
www.museodiromaintrastevere.it www.museiincomune.it, www.zetema.it
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PROSEGUE
 
TITOLO
Luciano D’Alessandro. L’ultimo idealista
La prima antologica, a cura di Roberto Lacarbonara
dedicata a uno dei massimi protagonisti del fotogiornalismo italiano
 
DOVE e QUANDO
Museo di Roma in Trastevere – Roma
Dal 27 aprile al 5 settembre 2021


DETTAGLI
È dedicata a Luciano D’Alessandro (Napoli, 1933 - 2016), uno dei massimi interpreti italiani del reportage e dell’immagine sociale, radicale osservatore delle marginalità e delle forme di reclusione, delle utopie collettive e della loro dissoluzione, la mostra antologica Luciano D’Alessandro. L’ultimo idealista, ospitata al Museo di Roma in Trastevere dal 27 aprile al 5 settembre 2021.
 
L’esposizione è promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturalied è prodotta dallo Studio Bibliografico Marini – Archivio Luciano D’Alessandro con i servizi museali di Zetema Progetto Cultura. Acura di Roberto Lacarbonara.
L’ingresso è gratuito per i possessori della MIC card.
 
La mostra, che ripercorre, per la prima volta, circa sessant’anni di ricerca fotografica del fotografo partenopeo a cinque anni dalla sua scomparsa, rappresenta la prima antologica dopo le prestigiose mostre conseguite in vita: la collettiva a Camera 16 (Milano, 2010) con Lisetta Carmi e Mario Dondero, la retrospettiva del 2009 al Museo di Capodimonte e quella del 2006 a Villa Medici a cura di A. Bonito Oliva, la collettiva alla Maison Européenne de la Photographie di Parigi (2006) e alla Peggy Guggenheim Collection di Venezia (2005).
 
Il percorso espositivo si snoda lungo 5 sezioni tematiche:“Gli esclusi”, “Dentro le Case”, “Dentro il lavoro”, “Colera a Napoli”, “Terremoto in Irpinia”. Ognuno di questi ambiti costituisce un diverso territorio di investigazione fotografica in grado di restituire la piena consapevolezza di un autore e un intellettuale che, come pochi altri, ha saputo attraversare mezzo secolo senza retorica ma con il coraggio e l’ostinazione del giornalista, dell’osservatore, dell’ultimo idealista.
 
Dalla ricerca su “Gli Esclusi” alla metà degli anni Sessanta (1965-67) – il primo vero documento sulla condizione silenziosa dei malati mentali – ai documenti foto giornalistici per L’Espresso, Time, L’Europeo, DailyTelegraph, Die Zeit, Le monde, l’Unità e il Corriere della Sera, realizzati tra Europa, Unione Sovietica e Sudamerica, D’Alessandro testimonia la sua ostinata reinterpretazione del mondo, con le devianze e la rapida trasformazione globale. Una realtà fatta di muri e secessioni, con una crescente divergenza tra le classi sociali e con le conseguenze incontrollabili di una crescita indiscriminata.
Napoli, la terra nativa ed elettiva di D’Alessandro, la sua gente, le sue case, sono i luoghi della rigenerazione dello spirito, spazi di autenticità, dove persistono modelli rituali e paradigmi antropologici celati nelle storie della quotidianità e della semplicità.Non semplici “tessere” del visibile quotidiano, ma polemica, ammonimento, prova documentale e in certi casi, senza alcuna complicità, memoria amara.
 
A corredo della mostra anche il volume POSTCART EDIZIONI, a cura di Roberto Lacarbonara, contiene testi del curatore e i contributi di due grandi amici e colleghi di Luciano D’Alessandro: Lisetta Carmi e Gianni BerengoGardin.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Informazioni della mostra: Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00)
www.museodiromaintrastevere.it www.museiincomune.it, www.zetema.it
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PROSEGUE
 
TITOLO
"L’EREDITÀ DI CESARE E LA CONQUISTA DEL TEMPO"
I Fasti Capitolini, straordinari calendari incisi nel marmo, narrano la storia di Roma dalle sue origini agli albori dell’età imperiale grazie alla multimedialità

DOVE e QUANDO
Sala della Lupa - Musei Capitolini - Roma
Dall’8 febbraio al 31 dicembre 2021
Dal lunedì al venerdì ore 9.30-19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima)


DETTAGLI
L’eredità di Cesare e la conquista del tempo è un progetto espositivo multimediale che racconta in maniera evocativa e coinvolgente le vicende e i protagonisti della storia di Roma antica attraverso i Fasti Capitolini.
Questi straordinari calendari incisi nel marmo, dalla metà del ’500, sono esposti su disegno di Michelangelo Buonarroti sulla parete di fondo della sala della Lupa, un tempo sala dei Fasti antichi, nell’appartamento dei Conservatori, parte del complesso dei Musei Capitolini.
Tra le righe scolpite nel marmo è narrata la storia di Roma che tutti studiano sui libri scolastici e, spesso, al visitatore frettoloso sfugge la menzione di personaggi universalmente noti, Romolo, Tarquinio il Superbo, Giulio Cesare, Augusto, al pari di famose battaglie e importanti conquiste.
 
L’iniziativa, promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, è ideata e curata dalla Direzione Musei archeologici e storico-artistici. Organizzazione a cura di Zètema Progetto Cultura.
 
Attraverso il videomapping, la grafica e un commento sonoro, l’esposizione multimediale offre al pubblico gli strumenti per rintracciare sulla parete elementi che, seppure presenti all’interno del proprio bagaglio conoscitivo sulla storia di Roma, non ci si aspetta di ritrovare in quella sede e in quelle forme.
Le proiezioni avvengono direttamente sulla parete marmorea alternando il videomapping, che indica e sottolinea le parole e le frasi salienti nei calendari, a una videoproiezione classica che va a sovrapporsi alla parete stessa, quasi annullandola e trasformandola in uno schermo su cui narrare attraverso le immagini gli episodi appena rievocati dai nomi dei protagonisti evidenziati tramite il videomapping.
 
Una proposta innovativa e coinvolgente per scoprire e approfondire la storia di Roma, dalla sua fondazione (753 a.C.) alla fine dell’età repubblicana e agli albori dell’età imperiale (31 a.C.), grazie a una testimonianza storica e archeologica unica nel suo genere.
Il progetto costituirà la prima tappa di avvicinamento alla mostra “La Roma della Repubblica”, in programma nel corso del 2021 presso gli stessi Musei Capitolini. L’esposizione è concepita in continuità con “La Roma dei Re”, ospitata ai Musei Capitolini tra il 2018 e il 2019, come secondo episodio del ciclo “Il racconto dell'archeologia”.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Musei Capitolini - Palazzo dei Conservatori - Sala della Lupa e dei Fasti antichi
Piazza del Campidoglio, 1 - Roma
 
L’accesso allo spazio espositivo che ospita il progetto è gratuito per i detentori del biglietto di accesso ai Musei Capitolini, per i detentori del biglietto delle esposizioni “Il tempo di Caravaggio. Capolavori della collezione di Roberto Longhi” presso Palazzo Caffarelli e “I marmi Torlonia - Collezionare capolavori” presso Villa Caffarelli e per i detentori della Mic Card.
 
Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 - 19.00)
www.museicapitolini.org; www.museiincomune.it
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PROSEGUE
 
TITOLO
mostra
JOSEF KOUDELKA
"RADICI"
Evidenza della storia, enigma della bellezza
 
Prorogata fino al 29 agosto
 
DOVE e QUANDO
Museo dell'Ara Pacis - Roma
dal 1° febbraio al  29 agosto 2021


DETTAGLI
Tappa unica in Italia, la mostra documenta con oltre cento spettacolari immagini
lo straordinario viaggio fotografico di Koudelka alla ricerca delle radici della nostra storia nei più importanti siti archeologici del Mediterraneo
Le rovine non sono il passato,
sono il futuro che ci invita all’attenzione
e a godere del presente.
Josef Koudelka
 
Riapre al pubblico lunedì 26 aprile la mostra “Josef Koudelka. Radici. Evidenza della storia, enigma della bellezza” presso il Museo dell'Ara Pacis. Promossa nella sua unica tappa italiana da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Contrasto e Magnum Photos, organizzata da Contrasto e Zètema Progetto Cultura, con la collaborazione di Villa Medici. Académie de France à Rome e Centro Ceco, l’esposizione resterà aperta al pubblico fino al 29 agosto 2021, anche nei fine settimana con prenotazione obbligatoria come da disposizioni governative.
 
Con oltre cento spettacolari immagini panoramiche, molte delle quali di grande formato, la mostra racconta e ripercorre lo straordinario viaggio fotografico di Josef Koudelka alla scoperta delle radici della nostra storia. Il lavoro presentato è il frutto di un progetto unico nel suo genere, durato trent’anni, e realizzato esplorando e ritraendo con tenacia e continuità alcuni dei più rappresentativi e importanti siti archeologici del Mediterraneo.
 
Gli straordinari scatti in bianco e nero presentati in mostra sono realizzati dal fotografo ceco tra Siria, Grecia, Turchia, Libano, Cipro (Nord e Sud), Israele, Giordania, Egitto, Libia, Tunisia, Algeria, Marocco, Portogallo, Spagna, Francia, Albania, Croazia e naturalmente Italia. Essi accompagnano il visitatore in una inedita e personalissima riflessione sull’antico, sul paesaggio, sulla bellezza che “suscita e nutre il pensiero”. I panorami senza tempo, ricchi di anima e fascino, caratterizzati da prospettive instabili, inaspettate, ambivalenti, ben rappresentano il lessico visuale e la cifra stilistica propri di Koudelka che, rifuggendo la semplice illustrazione e documentazione delle rovine, sceglie di dare respiro a ciò che resta delle vestigia delle antiche civiltà del Mediterraneo, rappresentandole in un’eterna tensione tra ciò che è visibile e ciò che resta nascosto, tra enigma ed evidenza.
Allestita nella cornice del Museo dell’Ara Pacis, a contatto diretto con le testimonianze monumentali della grande storia di Roma, la retrospettiva Radici vuol essere un eccezionale viaggio nell’opera di uno degli ultimi grandi maestri della fotografia moderna dedicatosi alla ricerca della bellezza caotica delle rovine e del paesaggio antico, trasformati dal tempo, dalla natura, dall’uomo. Le fotografie di Koudelka, esposte in stretto dialogo con uno dei monumenti più significativi della prima età imperiale, acquistano così, in questa speciale occasione, il valore unico, forte, di immagini memorabili, in un rapporto intenso di rimandi e di echi di una memoria che a Roma più che altrove diventa presente.
Prosegue anche il ciclo di incontri on line Radici. Sguardi sulla mostra pensati e organizzati dalla Sovrintendenza Capitolina e Contrasto, insieme a Fondazione Forma per la Fotografia e con il supporto del Centro Ceco di Roma, Ambasciata della Repubblica Ceca in Italia. Dopo l’apertura con Andrea Jemolo (13 aprile) che ha proposto una riflessione su cosa significhi fotografare la città, l’architettura, la memoria, l’archeologo Emanuele Greco (11 maggio) esplorerà il contesto archeologico in cui sono state realizzate le immagini del fotografo ceco. Nei messi successivi, il geografo Franco Farinelli (8 giugno) indagherà sull’attualità del mito e sul carattere “mitologico” della fotografia di Koudelka; l’archeologo Simone Foresta (6 luglio) che descriverà quanto la fotografia contribuisca a costruire il sentimento per l’antico: bellezza e sconcerto, ordine e caos, stupore e inquietudine.
 
La retrospettiva è accompagnata dal volume Radici pubblicato da Contrasto.
 
ALTRE INFORMAZIONI
🎫Dal lunedì al venerdì, ore 9.30-19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima)
Biglietto “solo Mostra”  11 € biglietto intero - 9 € biglietto ridotto
Info tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00) www.arapacis.it; www.museiincomune.it; www.zetema.it
Promossa da: Roma Culture – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali; Contrasto; Magnum Photos
Organizzazione: Contrasto e Zètema Progetto Cultura
Con la collaborazione di: Villa Medici. Académie de France à Rome; Centro Ceco
Collaborazione alla didattica e alla comunicazione: Forma
Catalogo Radici, pubblicato da Contrasto
 
Immagine: Roma, Italia, 2000_© Josef Koudelka Magnum Photos
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IN STREAMING
 
DANZA
 
NOVITÁ
 
TITOLO
TALENTS ON STAGE: IL CONCORSO NAZIONALE DI DANZA
DIRETTO DA KLEDI KADIU PER LA PRIMA VOLTA SUL WEB.
 
DOVE e QUANDO
13 giugno, sulla piattaforma www.dancenow.it💻
 

DETTAGLI
Il 13 giugno si terrà Talents on stage,il Concorso Nazionale di Danza con la direzione artistica del Maestro Kledi Kadiu, volto popolare del ballo. Un appuntamento completamente rinnovato a cui parteciperà una qualificata giuria, composta da insegnanti del panorama nazionale e mondiale della danza tra cui:Clarissa Mucci, Veronica Peparini e Anbeta Toromani.
 
Le iscrizioni per partecipare chiuderanno sabato 5 giugno.
Tutti i vincitori avranno l’opportunità di svolgere, durante il periodo estivo, degli stage del tutto gratuiti.
 
Il concorso, dedicato a giovani danzatori - solisti, coppie e gruppi - si articolerà in diverse sezioni: Classico, Danza Moderna, Danza Contemporanea, Hip Hop.
La sezione “classico” vedrà in giuria: Clarissa Mucci, Dorian Grori e Anbeta Toromani. Per la danza contemporaneaci saranno: Francesco Nappa, Sabatino D’Eustacchio e Bernard Shehu. Nella giuria della danza moderna: Veronica Peparini, Rocco Greco e Federica Angelozzi. Per l’hip hop Sponky e Giorgia D’Emidio.
 
Una delle principali novità è che l’evento si svolgerà per la prima volta in diretta streaming, trasmesso sulla piattaforma www.dancenow.it.Una formula nuova, quella del web, che rispecchia i tempi odierni, ma che vuole soprattutto porre al centro dell’attenzione il mondo del ballo, dando a giovani talenti la possibilità di esibirsi virtualmente, creando relazioni con artisti provenienti da diverse culture.In attesa di tornare il prossimo anno a ritrovarsi in presenza al Teatro Brancaccio come nelle precedenti edizioni.
 
Sottolinea lo stesso direttore Kledi: “Anche se non possibile dal vivo, ho voluto continuare la tradizione annuale del mio concorso che, a differenza degli anni passati, si terrà online.Non mi sono lasciato abbattere dalle circostanze difficili che hanno frenato tutto il settore dello spettacolo”.
“Ho ritenuto di fare delle difficoltà un’opportunità, puntando alla forza della danza-  conclude - Quest’annoha insegnato che, se ci crediamo, possiamo arrivare ovunque”.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Per info contattare il numero 3403710294 o scrivere una mail all’indirizzo staffkk@kledi.it
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INCONTRI VIRTUALI
 
PROSEGUE
 
TITOLO
EXPERIMENT INSTAGRAM
Teatro A dialoga con i suoi attori
in programma cinque incontri virtuali
 ogni lunedì ore 17 in diretta Instagram sul canale della Compagnia Teatro A
 
DOVE e QUANDO
 Sul canale Instagram della Compagnia Teatro A💻
Dal 31 maggio

 
DETTAGLI
L’Associazione Ariadne propone cinque nuovi appuntamenti virtuali sui propri social. Si tratta di Experiment Instagram un ciclo di videointerviste live dal 31 maggio, ogni lunedì alle ore 17, sul canale Instagram della Compagnia Teatro A a cura della giornalista Monica Menna. Presenti gli attori ed il direttore artisticoValeria Freiberg.
 
Si tratta di un dialogo confidenziale e sincero fra la giornalista e gli attori dedicato alla loro professione, al mondo del teatro in generale e della Compagnia Teatro A in particolare. Tra di essi vi sono attori impegnati nella Compagnia da diversi anni ed altri che si trovano alla loro prima esperienza con Teatro A.
Chiuderà il ciclo di incontri la videointervista alla regista Valeria Freiberg, anima dal 2013 della Compagnia Sociale di Arnaldo Ninchi “Ariadne”. Racconterà i prossimi spettacoli in programma nella stagione teatrale 2021/2022.
 
La prima intervistata è Maddalena Serratore, diplomata presso l’Accademia D’Arte del Dramma Antico “Giusto Monaco” dell'Istituto Nazionale del Dramma Antico in Siracusa. L’attrice è stata tra i protagonisti di diversi progetti teatrali curati dall’Associazione Ariadne, tra cui: "Senza Nome/Testualmente", "Le fiabe della nostra infanzia”, "Il rifugio dei teatranti" e ancora il lavoro sui progetti degli spettacoli "L'Uragano" e "L'Inizio".
Si prosegue il 7 giugno con l’attrice Cristina Colonnetti, presente stabilmente nella Compagnia Teatro A dal 2013. Recentemente ha partecipato al progetto "Senza nome/Testualmente" e al progetto "L'Uragano".
Il 14 giugno è in programma l’incontro con Alex D’Alascio, diplomato presso Fondamenta. Il 21 giugno, invece, è la volta di Andrea Stefani, diplomando presso l’Accademia Teatrale Fondamenta – La Scuola dell’Attore.
Lunedì 28 giugno previstala videointervista alla regista Valeria Freiberg, che ha ideato con l’Associazione numerose rassegne teatrali dedicate al teatro contemporaneo e alla ricerca teatrale. Tra queste in evidenza: Teatro Letterario in collaborazione con il Teatro Stabile di Potenza “F.Stabile”, Teatro Città-Project in collaborazione con Roma Capitale e la Regione Lazio, Teatro Nudo in collaborazione con Roma Capitale e la Regione Lazio.
 
CALENDARIO
31 MAGGIO: Maddalena Serratore
7 GIUGNO: Cristina Colonnetti
14 GIUGNO: Alex D’Alascio
21 GIUGNO: Andrea Stefani
28 GIUGNO: Valeria Freiberg

INSTAGRAM: compagniateatroa
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ARTE
 
PROSEGUE
 
TITOLO
Campidoglio, quattro incontri online per la mostra
Josef Koudelka. Radici. Evidenza della storia, enigma della bellezza
In streaming appuntamenti con il fotografo Andrea Jemolo, l’archeologo Emanuele Greco, il geografo Franco Farinelli, l’archeologo Simone Foresta
 
QUANDO e DOVE
Dal 13 aprile al 6 luglio 2021 – Canali social museo dell’Ara Pacis💻

 
DETTAGLI
Prende il via il 13 aprile il ciclo Radici. Sguardi sulla mostra: quattro incontri onlinegratuiti sui canali social del Museo dell’Ara Pacis, un approfondimento intorno alla mostra “Josef Koudelka. Radici. Evidenza della storia, enigma della bellezza” allestita presso il museo. Rispettando le disposizioni per l’emergenza sanitaria, l’esposizione sarà prorogata fino al 29 agosto 2021. La mostra è promossa nella sua unica tappa italiana da RomaCulture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Contrasto e Magnum Photos, organizzata da Contrasto e Zètema Progetto Cultura, con la collaborazione di Villa Medici. Académie de France à Rome e Centro Ceco di Roma, Ambasciata della Repubblica Ceca.
 
Gli incontri, pensati e organizzati dalla Sovrintendenza Capitolina e Contrasto, insieme a Fondazione Forma per la Fotografia e con il supporto del Centro Ceco di Roma, Ambasciata della Repubblica Ceca in Italia, avranno quattro protagonisti d’eccezione: il fotografo Andrea Jemolo (13 aprile) che proporrà una riflessione su cosa significhi fotografare la città, l’architettura, la memoria; l’archeologo Emanuele Greco (11 maggio) che esplorerà il contesto archeologico in cui sono state realizzate le immagini del fotografo ceco; il geografo Franco Farinelli (8 giugno) che indagherà sull’attualità del mito e sul carattere “mitologico” della fotografia di Koudelka; l’archeologo Simone Foresta (6 luglio) che descriverà quanto la fotografia contribuisca a costruire il sentimento per l’antico: bellezza e sconcerto, ordine e caos, stupore e inquietudine.
In un dialogo aperto e coinvolgente, ogni relatore offrirà il proprio sguardo sullo straordinario viaggio fotografico di Josef Koudelka alla scoperta delle radici della nostra storia: cento spettacolari immagini panoramiche, molte delle quali di grande formato. Il lavoro presentato è il frutto di un progetto unico nel suo genere, durato trent’anni, e realizzato esplorando e ritraendo con tenacia e continuità alcuni dei più rappresentativi e importanti siti archeologici del Mediterraneo.
 
CALENDARIO
Martedì 13 aprile ore 18.30 - Incontro con Andrea Jemolo, fotografo
Vedere per comprendere. Fotografare l’archeologia romana.
Forte dell’esperienza personale di Walls, lavoro fotografico sulle mura di Roma presentato tempo fa negli spazi del Museo dell’Ara Pacis, Andrea Jemolo propone una riflessione su cosa significhi fotografare la città, l’architettura, la memoria.
 
Martedì 11 maggio ore 18.30 - Incontro con Emanuele Greco, archeologo
Storia e storie dal Mediterraneo.
A partire da una selezione di scatti panoramici realizzati da Koudelka nel corso del suo viaggio trentennale attraverso il Mediterraneo, Emanuele Greco si soffermerà sui relativi contesti archeologici, di non sempre immediata comprensione: l’identificazione dei monumenti e delle rovine si inserirà nella ricostruzione di un quadro topografico d’insieme, con l’obiettivo di affiancare allo sguardo del fotografo ceco una lettura storica dei siti rappresentati.
 
Martedì 8 giugno ore 18.30 - Incontro con Franco Farinelli, geografo
Il percorso e la mappa. Il viaggio di Josef Koudelka alla ricerca delle radici del Mediterraneo.
L’attualità del mito si spiega, oggi, con il fatto che esso non contempla la possibilità del funzionamento spaziale del mondo, che appunto ai giorni nostri va sparendo. Ed è questa la chiave per interpretare le foto di Koudelka, che proprio perché “mitologiche”, preparano in realtà il terreno per lo sguardo futuro.
 
Martedì 6 luglio ore 18.30 - Incontro con Simone Foresta, archeologo
Impressioni, emozioni, rovine.
Bellezza e sconcerto, ordine e caos, stupore e inquietudine. Cosa ci tramettono le immagini delle rovine del mondo antico? Il dialogo, partendo dal lavoro di Josef Koudelka, rifletterà su quanto la fotografia costruisca gli attuali sentimenti del passato.
 
Gli approfondimenti proposti saranno l’occasione per guardare da diverse prospettive gli straordinari scatti in bianco e nero presentati in mostra dal fotografo ceco e realizzati tra Siria, Grecia, Turchia, Libano, Cipro (Nord e Sud), Israele, Giordania, Egitto, Libia, Tunisia, Algeria, Marocco, Portogallo, Spagna, Francia, Albania, Croazia e naturalmente Italia. Essi accompagnano il visitatore in una inedita e personalissima riflessione sull’antico, sul paesaggio, sulla bellezza che “suscita e nutre il pensiero”. I panorami senza tempo, ricchi di anima e fascino, caratterizzati da prospettive instabili, inaspettate, ambivalenti, ben rappresentano il lessico visuale e la cifra stilistica propri di Koudelka che, rifuggendo la semplice illustrazione e documentazione delle rovine, sceglie di dare respiro a ciò che resta delle vestigia delle antiche civiltà del Mediterraneo, rappresentandole in un’eterna tensione tra ciò che è visibile e ciò che resta nascosto, tra enigma ed evidenza.
 
La retrospettiva è accompagnata dal volume Radici pubblicato da Contrasto.
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UNO SGUARDO FUORI PORTA
 
DANZA
 
PROSEGUE
 
TITOLO
ACCADEMIA UCRAINA DI BALLETTO
presenta
IL LAGO DEI CIGNI e LA FILLE MAL GARDEE
 
DOVE e QUANDO
Teatro degli Arcimboldi - Teatro
dal 4 al 6 giugno 2021 e dal 10 al 13 giugno 2021

 
DETTAGLI
L’Accademia Ucraina di Balletto torna finalmente in scena a partiredal 4 giugno 2021 e lo fa al Teatro degli Arcimboldi con IL LAGO DEI CIGNI e LA FILLE MAL GARDEE, previsti inizialmente per il marzo 2020.
I “cigni”, che hanno studiato quest’anno nella loro sede storica di via Quadronno, ma anche nelle sale del Teatro degli Arcimboldi, grazie alla collaborazione nata tra il teatro e l’Accademia, desideravano ardentemente risalire sul palco.
Nonostante le disposizioni governative permettano una capienza massima di 500 persone in sala, in accordo con la direzione del teatro, si è deciso di tornare in scena, aumentando il numero delle date, per dare la possibilità al maggior numero possibile di spettatori di assistere allo spettacolo.
Alzare di nuovo il sipario, oggi, vuol dire dare un segnale netto di volontà di ripresa, da parte degli artisti e della Produzione, per assicurare agli allievi l’emozione di esibirsi davanti a un pubblico e agli spettatori di tornare in teatro in tutta sicurezza.
L’accesso contingentato, la sanificazione degli ambienti dopo ogni spettacolo, i biglietti d’ingresso prenotati, le mascherine obbligatorie e la rilevazione della temperatura garantiscono la totale sicurezza degli spettatori in sala. Una prevenzione attenta che rende il teatro un luogo sicuro per ripartire. 
Il prestigio del Teatro degli Arcimboldi e la qualità degli spettacoli degli studentidell’Accademia, diretta da Caterina Calvino Prina, sapranno ripagare le persone che vorranno tornare a emozionarsi con lo spettacolo dal vivo.
Siamo certi che il pubblico risponderà con partecipazione a questa proposta di riapertura.
 
IL LAGO DEI CIGNI
Da Venerdì 4 giugno, gli allievi dell’ormai conosciuta accademia meneghina presentano IL LAGO DEI CIGNI e lo fanno nella sua forma più pura e tradizionale.
 
Per l’occasione vedremo sulla scena le stelle internazionali VIOLETTA KELLERe MICHAL KRCMAR (primi ballerini del Teatro dell’Opera di Helsinki), lui già meraviglioso interprete di Don Quixote e di Schiaccianoci, che si caleranno nei ruoli più amati del repertorio classico. 
 
Con la straordinaria partecipazione
dell’orchestra MUSICA IN SCENA diretta da Paolo Marchese
 
Per la prima volta lo spettacolo sarà accompagnato dall’orchestra Musica in Scena diretta dal maestro Paolo Marchese.
La straordinaria carica interpretativa e la tecnica impeccabile dei primi ballerini, il preparatissimo corpo di ballo, gli straordinari solisti, le magnifiche scenografie, i costumi raffinati ed eleganti, l’emozione e il coinvolgimento delle note suonate dal vivo renderanno lo spettacolo indimenticabile.
 
TRAMA
Nel parco del castello, si festeggia il principe Siegfried, che compie 21 anni e che dovrà scegliere, il giorno seguente, tra le fanciulle che si presenteranno al castello, colei che sarà sua sposa.
Al tramonto, il principe parte per una battuta di caccia e, sulla riva di un lago, si imbatte in un gruppo di cigni. Tra questi c’è la splendida principessa Odette, tramutata in cigno dal mago Rothbart perchéha rifiutato il suo amore: destinata a tornare fanciulla solo per poche ore durante la notte, potrà ritornare essere umano solo quando un uomo le giurerà fedeltà. Sigfried, ascoltata la storia della principessa, decide di salvarla e la invita al castello, per giurarle amore eterno. L'indomani la regina-madre dà una festa nel castello, durante la quale si presenta Rothbart con la figlia Odile che ha assunto l'aspetto di Odette: Siegfried, ingannato e affascinato dalla danza sensuale della giovane, le giura fedeltà e le dona l’anello, condannando a morte Odette per il tradimento subito. Nell’atmosfera festosa della corte il mago e la figlia si dileguano ridendo. Nell’ultimo atto Sigfried capisce di essere stato ingannato e fugge verso il lago, dove Odette sta piangendo il suo destino, e ne implora il perdono. L'amore dei due giovani è talmente forte da spezzare il maleficio di Rothbart: finalmente riuniti, potranno vivere insieme.
 
LA FILLE MAL GARDEE
Come di consueto, il secondo appuntamento è con un balletto meno conosciuto e meno rappresentato, a conferma del fatto che l’Accademia Ucraina di Balletto è pronta ad affrontare il pubblico cercando di avvicinarlo anche a titoli meno famosi per coinvolgerlo sempre più in altri capolavori dell’arte tersicorea. Da Sabato 5 giugnoritorna sul palcoscenico italiano dopo molti anni l’incantevole LA FILLE MAL GARDEE. Oltre agli allievi della scuola, saranno in scena NADEJDA SCEPACIOVA (ex prima ballerina del Teatro dell’Opera della Moldavia) e NICHOLAI NAZARCHEIVICI (primo ballerino del Teatro dell’Opera della Moldavia).
La Fille Mal Gardée ha subito nel tempo le più inimmaginabili modifiche nel titolo, nei nomi dei personaggi, nella coreografia e nella musica. Fu rappresentato la prima volta a Bordeaux nel 1789.  E’una commedia che sorride e fa sorridere e questo sarà proprio l’intento di tutti gli allievi dell’Accademia coinvolti nei vari ruoli sulle coreografie di Egor Scepaciov, direttore artistico dell’AUB, in una versione appositamente creata per il Teatro Arcimboldi.
 
TRAMA
Lise e Colas sono innamorati e vogliono sposarsi, ma Maman Simone vuole che Lise sposi lo stupidotto, ma estremamente ricco, Alain e ha già disposto il contratto matrimoniale con il padre di Alain, Thomas. Nel periodo del raccolto, Simone e Lise vengono invitate per un picnic da Thomas e Alain, durante il quale i contadini si uniscono in varie danze. Arriva un temporale e tutti cercano riparo.
 
La vedova Simone e Lise tornano a casa. I contadini portano il raccolto e la vedova lascia la casa dopo averla chiusa per impedire a Lise di incontrarsi con Colas. Lise pensa a Colas, che, nascosto dietro ad un covone, un po' imbarazzato, esce allo scoperto. All'arrivo di Maman Simone, Lise nasconde Colas nella sua stanza. Quando Simone entra in casa, ordina a Lise di andare nella sua stanza a prendere l'abito da sposa comprato per l'imminente matrimonio con Alain. Lise cerca di restare dove è ma Simone la spinge nella stanza e chiude la porta a chiave.
Thomas arriva con un notaio e il figlio e arrivano anche i contadini, amici di Lise e Colas. Maman Simone apre la porta della stanza e Lise appare vestita da sposa con Colas al fianco. Thomas e Alain si offendono e Thomas, infuriato, strappa il contratto matrimoniale. Lui, il figlio e il notaio se ne vanno indignati. Lise e Colas chiedono perdono a Simone. L'amore conquista tutti e tutti fanno festa a Lise e Colas.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Viale dell’Innovazione 20 – Milano
www.teatroarcimboldi.it
 
MODALITA’ INGRESSO E CAMBIO BIGLIETTI
 
Gli spettacoli inizialmente previsti a marzo 2020 verranno recuperati nelle date a seguire.
La capienza della sala, in base alla normativa vigente, sarà di 500 persone. Di conseguenza i posti acquistati per le repliche di marzo 2020, verranno ricollocati in platea secondo disponibilità dei posti.
Gli acquirenti che avevano già acquistato i biglietti per le date di marzo 2020 sul sito di Ticketone riceveranno all’indirizzo di posta utilizzato per l’acquisto, il segnaposto in formato pdf entro il 24 maggio. Chi non ricevesse la mail è pregato di scrivere all’indirizzo info@teatroarcimboldi.it a partire dal 25 maggio.
Gli acquirenti che avevano già acquistato i biglietti per le date di marzo 2020 nei punti vendita Ticketone devono scrivere all’indirizzo info@teatroarcimboldi.it entro e non oltre il 24 maggio.
Per accedere all’evento sarà necessario presentare il biglietto ricevuto al momento dell’acquisto e il segnaposto.
Inoltre, in ottemperanza alla normativa, invitiamo gli spettatori a presentarsi in teatro consegnando l’autodichiarazione che è possibile scaricare sul sito del teatro alla pagina https://www.teatroarcimboldi.it/visita-in-sicurezza
 
DATE e ORARI
·         venerdì 4 giugno, ore 19.00: Lago dei Cigni
·         sabato 5 giugno: La Fille Mal Gardee (ore 11.00) e Lago dei Cigni (ore 19.00)
·         domenica 6 giugno: La Fille Mal Gardee (ore 11.00) e Lago dei Cigni (ore 17.00)
·         giovedì 10 giugno: Lago dei Cigni (ore 20.00)
·         venerdì 11 giugno: Lago dei Cigni (ore 20.00)
·         sabato 12 giugno: La Fille Mal Gardee (ore 11.00) e Lago dei Cigni (ore 20.00)
·         domenica 13 giugno: La Fille Mal Gardee (ore 11.00) e Lago dei Cigni (ore 17.00)
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ARTE
 
PROSEGUE
 
TITOLO
Le Signore dell’Arte. Storie di donne tra ‘500 e ‘600
A cura di Anna Maria BavaGioia Mori e Alain Tapié
 
DOVE e QUANDO
Palazzo Reale di Milano
Dal 27 aprile al 25 luglio 2021

 
DETTAGLI
Presentata alla stampa il 1 marzo e immediatamente costretta alla chiusura a causa delle restrizioni  per il contenimento della pandemia, a partire da martedì 27 aprile è finalmente possibile poter ammirare le oltre 130 opere protagoniste della mostra Le Signore dell’Arte. Storie di donne tra ‘500 e ‘600 a Palazzo Reale di Milano, che resterà aperta fino al 25 luglio 2021.
Dal 2 marzo ad oggi la mostra è stata visitata soltanto online, con le visite guidate in diretta organizzate da Arthemisia, da circa 3.000 persone. La novità delle visite guidate online ha riscosso un grande successo di pubblico e di critica, ma oggi finalmente è arrivato il momento di ammirare le opere dal vivo.
La mostra è dedicata alle più grandi artiste vissute tra ‘500 e ‘600: 34 artiste vengono riscoperte attraverso le loro opere a testimonianza di un’intensa vitalità creativa tutta al femminile, in un singolare racconto di appassionanti storie di donne già “moderne”.
Artemisia GentileschiSofonisba AnguissolaLavinia FontanaElisabetta SiraniFede GaliziaGiovanna Garzoni e non solo. Tra questi grandi nomi più conosciuti dal grande pubblico anche nuove scoperte, come la nobile romana Claudia del Bufalo, che entra a far parte di questa storia dell’arte al femminile; ma anche opere esposte per la prima volta come la Pala della Madonna dell’Itria di Sofonisba Anguissola, realizzata in Sicilia, a Paternò, nel 1578 e mai uscita prima d’ora dall’isola; così come lascia per la prima volta Palermo la pala di Rosalia Novelli Madonna  Immacolata  e  san Francesco Borgia,unica opera certa dell’artista, del 1663, della Chiesa del Gesù di Casa Professa; o la tela Matrimonio mistico di Santa Caterina di Lucrezia Quistelli del 1576, della parrocchiale di Silvano  Pietra pressoPavia.
La mostra, curata da Anna Maria BavaGioia Mori e Alain Tapié, è promossa dal Comune di Milano- Cultura e realizzata da Palazzo Reale e Arthemisia, con il sostegno di Fondazione  Bracco, e aderisce al palinsesto I talenti delle donne, promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e dedicato all’universo delle donne, focalizzando l’attenzione, per tutto il 2020 e fino ad aprile 2021, sulle loro opere, le loro priorità e le loro capacità.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Per garantire l’accesso alla mostra nel rispetto di tutti gli standard di sicurezza è fortemente consigliata la prenotazione.
Tutte le informazioni sono disponibili visitando i siti www.palazzorealemilano.it e www.lesignoredellarte.it

Da martedì 27 aprile la mostra sarà aperta da martedì a domenica dalle 10.00 alle 19:30 | ultimo ingresso un’ora prima della chiusura | lunedì chiuso.
Da martedì a venerdì la prenotazione è consigliata.

Da martedì 27 aprile la mostra sarà aperta da martedì a domenica dalle 10.00 alle 19:30 | ultimo ingresso un’ora prima della chiusura | lunedì chiuso.
Da martedì a venerdì la prenotazione è consigliata.
Sabato, domenica e festivi la prenotazione è obbligatoria e non può essere effettuata lo stesso giorno della visita.
Main sponsor della mostra Fondazione Bracco, da sempre attenta al mondo dell’arte e della scienza, con un forte focus sull’universo femminile.
Special partner Ricola.
L’evento è consigliato da Sky Arte.
Il catalogo è edito da Skira.
www.arthemisia.it
Immagine: Ginevra CantofoliGiovane donna in vesti orientali, seconda metà del XVII secolo. Olio su tela, 65x50 cm. Padova, Museo d'arte Medioevale e moderna, legato del Conte Leonardo Emo Capodilista, 186
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PROSEGUE
 
TITOLO
"I Love Lego"
 
DOVE e QUANDO
Dal 27 aprile 2021 tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 19.15 
al PALP Palazzo Pretorio di Pontedera (Pisa)


DETTAGLI
Martedì 27 riapre al PALP Palazzo Pretorio di Pontedera la divertentissima mostra I LOVE LEGO, che nelle prime due settimane di apertura aveva registrato ottimi numeri e grande entusiasmo da parte del pubblico: lo farà con orari estesi in modo da permettere una fruizione in sicurezza.
La mostra sarà infatti aperta dal martedì al venerdì dalle 10 alle 19.15 (ultimo ingresso alle 18,30) e il sabato e la domenica dalle 10 alle 20 (ultimo ingresso alle 19.15): nel weekend sarà obbligatoria la prenotazione, da effettuarsi sul sito www.ticket.it (sezione mostre e musei).*
Con oltre 1.000.000 di mattoncini assemblabili, in un caleidoscopio di colori e costruzioni che incantano tanto i bambini quanto gli adulti, la mostra racconta l’incredibile evoluzione di quello che, da giocattolo tra i più comuni e conosciuti, si è trasformato negli anni in vera e propria opera d’arte.
La cultura riparte e sono felice che Pontedera risponda immediatamente. – dice il Sindaco Matteo Franconi – Ci siamo attrezzati con dispositivi di controllo che permetteranno di vedere la mostra in grande sicurezza. È un segnale importante per la ripartenza e il fatto che il PALP lo faccia con una mostra così inclusiva, che è apprezzata da bambini, adulti e intere famiglie, è un bel messaggio per tutta la Città e per tutta la Regione. Anticipo anche che con gli organizzatori abbiamo deciso di prorogarla, in modo da permettere a tutti di vederla.
Una mostra pensata per sognare, divertirsi e riscoprire il proprio lato ludico e creativo scrutando tra i dettagli di interi mondi in miniatura.
Vere opere di architettura e ingegneria, decine di metri quadrati di scenari interamente realizzati con mattoncini LEGO® andranno a comporre città moderne e monumenti antichi: dalla città contemporanea ideale alle avventure leggendarie dei pirati, dai paesaggi medievali agli splendori dell’Antica Roma, ricostruiti e minuziosamente progettati coi moduli più famosi al mondo.
I LOVE LEGO è una mostra promossa dalla Fondazione per la Cultura Pontedera in collaborazione con il Comune di PontederaPALP e Arte Per Non Dormire, è organizzata da Piuma in collaborazione con Arthemisia ed è realizzata con oltre 1.000.000 di moduli. La mostra fa parte del progetto “Arte Per Non Dormire - Pontedera ed Oltre XXI Secolo”, l'ampio progetto di arte contemporanea per la Regia di Alberto Bartalini.
Milioni di mattoncini ma non solo. Tra 7 fantastici diorami costruiti grazie alla collaborazione di un gruppo di appassionati collezionisti, al PALP tante e inedite installazioni rendono la mostra unica, a dimostrare quanto semplici mattoncini siano entrati - anche per un solo momento - a far parte della vita di ciascuno e siano in grado di “creare arte a 360°”.
È il caso dell’eccezionale partnership con “Legolize”, pagina umoristica che crea installazioni comiche utilizzando proprio i LEGO. Fondata da tre ragazzi - Mattia Marangon, Samuele Rovituso e Pietro Alcaro - la pagina è nata nel 2016 e attualmente conta più di mezzo milione di fan su Instagram e altrettanti su Facebook. Legolize porterà la comicità all’interno della mostra, con speciali installazioni e “invadendo” i diorami esistenti.
Inoltre, a fare capolino tra le diverse installazioni, saranno presenti anche 17 oli ispirati a grandi capolavori della storia dell’arte reinterpretati e trasformati in “uomini lego” dall’artista contemporaneo Stefano Bolcato: unendo la sua passione per i LEGO e la sua arte - attraverso una tecnica pittorica ad olio - crea forme di assemblaggio ispirate in particolare modo dal “magnetismo” dei ritratti rinascimentali.
A dare il benvenuto ai visitatori in Piazza Curtatone e Montanara, “Testa di LEGO” di Marco Lodola. Proprio quest’ultima luminosa e sorprendente opera, che resterà definitivamente a Pontedera, è stata pensata da Alberto Bartalini come naturale collegamento con I LOVE LEGO.
La mostra I LOVE LEGO è un’occasione imperdibile per tutti gli appassionati, per le famiglie e per i più piccoli, che potranno passare una giornata da protagonisti in un’atmosfera magica e divertente che ha come protagonista quei mattoncini “prodigiosi” che ogni anno fanno giocare oltre 100 milioni di persone.

ALTRE INFORMAZIONI
Per garantire l’accesso alla mostra nel rispetto di tutti gli standard di sicurezza, si potrà anche acquistare il biglietto in loco ma è fortemente consigliata la prenotazione.
 
Salvo nuove direttive governative in merito al contenimento dell’epidemia Covid19, la mostra sarà aperta tutti i giorni dal martedì al venerdì dalle 10 alle 19.15 (ultimo ingresso alle 18,30) e il sabato e la domenica dalle 10 alle 20 (ultimo ingresso alle 19.15).
La visita prevede naturalmente l’obbligo del distanziamento sociale e quello di indossare la mascherina.
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