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martedì 26 ottobre 2021

KIROSEGNALIAMO dal 26 ottobre al 1 novembre 2021

K-news  

 
Kiri, continuano per questa stagione 2021-2022, le KIROSEGNALAZIONI di KIROLANDIA blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale. Ogni settimana, sulla base delle tantissime proposte giunte in redazione, selezioniamo per voi alcuni eventi da seguire a Roma con un veloce sguardo in streaming e fuori porta.
Potete inviarci i vostri Comunicati Stampa ad una delle nostre email kiroalndia@gmail.com - info@kirolandia.com. Scriveteci e raccontateci delle vostre iniziative.
 
Vi ricordiamo che i suggerimenti di Kirolandia sono tripli!!!
Non solo qui nel blog ma anche attraverso le KIROSOCIALNEWS, lanci direttamente dai nostri social: Facebook, Twitter e Linkedin. A beve riprenderà anche la trasmissione radiofonica, "#doyoudream kirolandia on air" su Radio Godot, e con lei anche la diffusione del KIROEVENTO DA SOGNO della settimana!
Seguite sempre gli hashtag #kirosegnalazioni #kirosocialnews #kiroventodasogno e scoprirete i selezionatissimi suggerimenti dei Kiri di Kirolandia!
 
Dunque per sognare con voi...
 
TEATRO
 
NOVITÁ

TITOLO
Produzione OTI – Officine del Teatro Italiano
FABIO CANINO
in
FIESTA
Scritto da
ROBERTO BIONDI, FABIO CANINO, PAOLO LANFREDINI
regia
PIERO DI BLASIO
con
DIEGO LONGOBARDI | SANDRO STEFANINI
Simone Veltroni | Antonio Fiore
costumi MARIA SABATO
scene GIACOMO CELENTANO
movimenti coreografici CRISTINA ARRÒ(Ispirati alle coreografie originali di Gino Landi)
 
DOVE e QUANDO
SALA UMBERTO – Roma
Dal 26 ottobre al 26 novembre 2021, dal martedì al venerdì ore  21.00 / domenica ore 17.00 e ore 21.00


DETTAGLI
A venti anni dal fortunato debutto dello spettacolo-cult campione di incassi dedicato a Raffaella Carrà torna in scena “Fiesta” con Fabio Canino, dal 26 ottobre al Teatro Sala Umberto di Roma.
Lo showman fiorentino torna a celebrare il mito di Raffaella Carrà con questa esilarante commedia, un ironico e autoironico affresco del mondo gay con dialoghi serrati e battute a ripetizione e insieme una grande Fiesta dedicata alla più grande icona dello spettacolo italiano.
 
Era il 2001 quando debuttava il primo progetto teatrale in assoluto dedicato a Raffaella Carrà e la conduttrice dell’allora fortunato programma del sabato sera “Carramba che sorpresa”, venuta a conoscenza da alcuni amici che era in scena uno spettacolo a lei dedicato decise, a insaputa degli attori, di irrompere nel teatro con una delle sue “carrambate” decretandone un successo senza precedenti con sold out per sei mesi consecutivi e poi repliche in tutta Italia per oltre tre stagioni. In seguito la Carrà decise di andare lei stessa a teatro comprando in forma privata tutti i biglietti di una replica e regalandoli a tutti i suoi amici più cari per una vera Fiesta.
 
La “Fiesta” da cui prende le mosse la commedia è come ogni anno, il 18 giugno quando un gruppo di amici organizzano un party per il compleanno della loro amatissima Diva, per una ricorrenza “che va festeggiata tutti insieme, come il Natale”.
Luca (Fabio Canino) è un fan di Raffaella Carrà, ma non uno qualsiasi, è il più scatenato, il più fedele, il più innamorato. Tanto innamorato da celebrare ogni 18 giugno il compleanno del suo mito in una vera e propria festa con tanto di torta, invitati, canti e balli sulle note dei più grandi successi della Raffa nazionale.
 
Per la “gaya” serata Luca invita, come ogni anno, i suoi due migliori amici Renato (Diego Longobardi) e Ivano (Sandro Stefanini). Il primo è un esuberante infermiere amante della palestra e dei bei ragazzi, il secondo un aspirante scrittore, uomo di fede e truccatore di una nota diva. A sorpresa, anche se non troppo, sopraggiunge un terzo ospite, Giuseppe (Simone Veltroni), un collega di Luca dall’incerta identità sessuale… Solo per lui.
 
La Fiesta sarà un pretesto per piccanti confessioni tra amici, ma anche per liberare gli animi da desideri e paure. Proprio durante il gioco della verità con la “statuina-idolo” di Raffa, Giuseppe metterà a nudo inclinazioni e segreti. Come in tutte le feste che si rispettino, arriva all’improvviso l’elemento dirompente, come una meteora imprevista, che obbligherà gli invitati a rocamboleschi giochi di parole e divertenti fraintendimenti.
Questa meteora ha il volto (e soprattutto il corpo) di Massimo (Antonio Fiore), il bel poliziotto, eterosessuale al 150%. Sarà lui a mettere in crisi le convinzioni di Luca e company o saranno loro a mettere in crisi il fascinoso Massimo?
Una cosa è certa, qualsiasi sia il risultato, ci sarà da ridere! Sempre sotto l’occhio vigile e amorevole del mito Carrà! Anche perché senza le sue musiche e la sua energia, che “Fiesta” sarebbe?
I protagonisti si confrontano su temi che vanno dalla religione alla moda in un susseguirsi di dialoghi serrati e pungenti tra la satira e l’ironia sul costume sociale.
Il tutto mentre in sottofondo echeggiano le musiche del loro Idolo Raffaella Carrà in un crescendo di risate sino all’epilogo quando il pubblico sollecitato da Fabio Canino rompe la quarta parete per scegliere il finale a sorpresa tra i tre possibili.
 
Lo spettacolo, scritto da Roberto Biondi, Fabio Canino e Paolo Lanfredini, torna riproposto in una nuova e prestigiosa edizione. L’ambientazione è una casa a dir poco appariscente quasi surreale che fa da contorno agli attori vestiti con i costumi vivaci di Maria Sabato mentre i movimenti coreografici ispirati a quelli originali che Gino Landi ideò per Raffaella sono di Cristina Arrò e la regia di Piero Di Blasio.
 
ALTRE INFORMAZIONI
🎫Prezzo biglietto da 34€ a 25€ - disponibili su www.salaumberto.com
 
Via della Mercede 50, Roma
 
prenotazioni@salaumberto.com
 
www.salaumberto.com
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NOVITÁ
 
TITOLO
La etrA Management
presenta
Filippo Roma e Marco Passiglia
in
SOSPESI
Con la partecipazione di Enrico Seminara
 
DOVE e QUANDO
TEATRO DE’ SERVI – ROMA
Dal 26 al 31 ottobre 2021, da martedì a sabato ore 20.00 – domenica ore 17.30.

 
DETTAGLI
Spazio alla leggerezza, all’ironia e alle riflessioni al Teatro de’ Servi, dal 26 al 31 ottobre con Sospesi, comic show di Filippo Roma e Marco Passiglia, con la partecipazione di Enrico Seminara.
Sospesi è uno spettacolo sorprendente, pieno di risate e riflessioni comico filosofiche, nel quale Filippo Roma e Marco Passiglia portano in scena monologhi e storie satiriche apparentemente staccate tra di loro, ma che alla fine si scoprirà essere tasselli di un’unica storia che ha un unico fine: ritrovare la leggerezza.
Le irruzioni di Enrico Seminara porteranno sul palco un tocco di genialità musicale, dando vita ad uno spettacolo adatto a un pubblico variegato, poiché
ricco di idee e di quell’artigianato mentale di cui la comicità ha bisogno per aprirci la mente e alleggerire il cuore.
Due ore di spettacolo al termine del quale si uscirà più leggeri, quasi… Sospesi.
 
ALTRE INFORMAZIONI
🎫Biglietti Platea/Galleria: Intero € 18 - Under14 € 10
 
Via del Mortaro 22, Roma
info: 06 6795130
 
www.teatroservi.it
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NOVITÁ
 
TITOLO
FRAMMENTI 2021
Stagione da settembre a dicembre 2021
PICCOLI FUNERALI
di Maurizio Rippa
Con Maurizio Rippa
Voce Amedeo Monda chitarra
Organizzazione Benedetta Boggio
Produzione 369gradi

DOVE e QUANDO
TEATRO BASILICA – Roma
28-31 ottobre 2021 dal martedì al sabato ore 21.00 - domenica ore 17.45


DETTAGLI
Spettacolo vincitore alla VI edizione de I Teatri del Sacro - Ascoli Piceno 2019, Piccoli Funerali di e con Maurizio Rippa, sarà in scena al TeatroBasilica dal 28 al 31 ottobre,
Piccoli Funerali è una partitura drammaturgica e musicale che alterna un piccolo rito funebre ad un brano dedicato a chi se ne è andato. Una dedica che è un atto d’amore, un regalo e un saluto, un momento intimo e personale, che trova forza nella musica. Ogni brano è un gesto che riporta ad una memoria. Ogni funerale è raccontato da chi se ne va e attraversa una vita appena vissuta. Piccoli Funerali è uno spettacolo commovente e dolcissimo, capace di accogliere il dolore e trasformarlo in rinascita.
 
Note dell’autore
Questo è un lavoro su due sentimenti, uno d'amore, l'altro di odio. Quello che amo: Ho iniziato a frequentare un corso di teatro a 18 anni. Più che per vera passione per vincere la timidezza. La passione e l'amore per il teatro sono arrivati subito, ma la timidezza non è andata via. Provare mi piaceva da impazzire, ma esibirmi in pubblico mi provocava ansia e non poco spavento. Nonostante questo, non ho mai smesso di “fare” teatro, ma ho escogitato un metodo per eliminare la paura: dedicare quello che faccio sul palco a qualcuno. L'esibizione fine a sé stessa mi mette in uno stato di ansia da prestazione, dedicare il mio lavoro a qualcuno mi alleggerisce, diventa un atto d'amore, e come tale anche sbagliare, cadere, stonare passano in secondo piano. Dedicare il mio lavoro è diventato il mio segreto, c'è chi fa yoga prima di andare in scena, io dedico il mio lavoro. Amo dedicare! Quello che odio: Odio i funerali. Con gli anni molti affetti sono andati via, parenti, amici cari. Mi sono trovato spesso a funerali di persone che amavo, ed amo ancora, e oltre al dolore per la perdita ho spesso sentito un fastidio: mi sembravano dei modi di salutarli così inadatti a loro, per la vita che avevano condotto, per il loro carattere. Spesso mi sono chiesto come avrebbero desiderato essere salutati, sempre mi sono chiesto quale musica o canzone avrebbe addolcito quel saluto. Ho pensato di affrontare quello che odio con quello che amo. Così è nato Piccoli Funerali Mi sono venute in mente persone realmente vissute ed altre inventate. Racconto della loro vita, o meglio, la faccio raccontare a loro e dedico ad ognuno di loro una canzone.
 
ALTRE INFORMAZIONI
🎫Biglietti 15€
 
Piazza Porta S. Giovanni, 10 Roma
Contatti / Prenotazione obbligatoria +39 392 97.68.519 - info@teatrobasilica.com
Tutte le attività del Teatro Basilica si terranno nel rispetto della normativa in materia di prevenzione dal Covid19
 
www.teatrobasilica.com
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NOVITÁ
 
TITOLO
MEMORIE DI ADRIANO
di Marguerite Yourcenar
Regia Maurizio Scaparro
Con Pino Micol
Danzatore Federico Ruiz
Musiche Evelina Meghnagi
 
DOVE e QUANDO
TEATRO ARCOBALENO - Roma
Dal 29 al 31 ottobre 2021, venerdì e sabato ore 21.00 domenica ore 17.30
 

DETTAGLI
In seguito al successo ottenuto al Teatro Olimpico di Vicenza e al Teatro La Pergola di Firenze approda a Roma, al Teatro Arcobaleno - dal 29 al 31 ottobre 2021- il memorabile spettacolo MEMORIE DI ADRIANO, con la regia di Maurizio Scaparro. Dopo la storica edizione con Giorgio Albertazzi, Scaparro ha sentito la necessità di riproporlo in un nuovo allestimento, che rilegge da angolazioni nuove la storia raccontata dalla Yourcenar. A dar voce e corpo all’Imperatore, in una sua personalissima e straordinaria interpretazione, Pino Micol, tra i massimi depositari della più nobile tradizione teatrale italiana. In un mondo dove i fondamentalismi e l’ignoranza seminano morte e distruzione, questa immaginaria autobiografia epistolare, intensa e suggestiva, è più attuale che mai, offrendoci un significativo spiraglio di speranza e di rinascita.
 
“Conservo un ricordo chiaro di quell’allestimento – dichiara Pino Micol – ma per questo spettacolo in particolare mi sono dovuto affidare esclusivamente a quello che è il mio universo di emozioni. Nel romanzo si delinea la storia di un uomo glorioso, un imperatore stupendo che è anche un poeta, amante delle arti e della socialità, vicino ai desideri del popolo: una figura memorabile, anche se noi non sappiamo se nella realtà lui fosse davvero così fino in fondo. È l’immaginazione dell’autrice che ci ha trasmesso questo ritratto ideale e io credo che dietro a questo personaggio si celi proprio lei stessa. Marguerite Yourcenar ha voluto regalare al mondo, attraverso il suo libro, un grandissimo messaggio di speranza e di bellezza. Accanto alla figura politica c’è infatti l’uomo con le sue passioni, i suoi amori, i suoi dolori e i suoi lutti, l’amicizia profonda e il rispetto per l’umanità. 
 
MEMORIE DI ADRIANO si chiude con una frase straordinaria: «Cerchiamo di entrare nella morte a occhi aperti», e questa affermazione è di un’importanza enorme: dobbiamo acquistare consapevolezza e capire che la vita va vissuta a fondo, centellinata fino all’ultima goccia, nella speranza che sempre ci riservi qualche sorpresa positiva”. In un mondo dove i fondamentalismi e l’ignoranza seminano morte e distruzione, questa immaginaria autobiografia epistolare, intensa e suggestiva, è più attuale che mai. “Non tutti i nostri libri periranno; si restaureranno le nostre statue infrante; altre cupole, altri frontoni sorgeranno dai nostri frontoni, dalle nostre cupole. E se i Barbari s’impadroniranno mai dell’impero del mondo, saranno costretti a adottare molti nostri metodi, e finiranno per rassomigliarci”, si legge nel testo. L’opera viene riproposta in tutta la sua potenza espressiva e la capacità di offrirci un aiuto nella comprensione dell’attuale momento storico, offrendoci un significativo spiraglio di speranza e di rinascita.
 
C’è una frase di Flaubert che forse, meglio di tutte, spiega il fascino immortale del protagonista di quest’opera di Marguerite Yourcenar: Quando gli dèi non c’erano più e Cristo non ancora, tra Cicerone e Marco Aurelio, c’è stato un momento unico in cui è esistito l’uomo, solo. Adriano è più di un uomo, è l’immagine, o meglio il ritratto di ciò che noi siamo oggi, nelle sue parole ritroviamo le radici del pensiero occidentale e della nostra storia.
 
ALTRE INFORMAZIONI
 
www.teatroarcobaleno.it
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NOVITÁ
 
TITOLO
Associazione Culturale Teatro Trastevere
presenta LO SPETTACOLO EVENTO
CONFESSIONI RADIOFONICHE DI EDGAR ALLAN POE
Con Sebastiano Colla e Annamaria Iacopini
Dj Live set di Manolo
Drammaturgia e regia di Velia Viti
 
DOVE e QUANDO
Teatro trastevereRoma
Dal 29 al 31 ottobre 2021 - Dal martedì al sabato ore 21.00, domenica ore 17:30

 
DETTAGLI
Un’originale collisione fra teatro, letteratura, musica tecno ed elettronica dà voce ad alcuni racconti gotici di Edgar Allan Poe: “Il demone della perversità”, “Il caso Valdemar”, “L’uomo della folla”, “La pantomima della Morte Rossa”, “Eiros e Charmion”.
In scena due attori e un dj, in un susseguirsi crescente e ininterrotto di ritmi e emozioni, creano momenti di relazioni e di assoli, alternando e fondendo parole e musica, in una performance strutturata come fosse una trasmissione radiofonica.
In un futuro prossimo, che ecletticamente fonde passato e presente, gusto gotico e frenesia contemporanea, un vocabolario romantico ottocentesco e musica elettronica, una speaker radiofonica e un dj sono all’interno di uno studio di registrazione di un’emittente radio, pronti a far partire la loro trasmissione, durante la quale tre ospiti decisamente “insoliti” confesseranno le loro singolari, folli storie. Fuori la minaccia incombente di una cometa che si sta avvicinando alla Terra e di una malattia incurabile, che hanno profondamente modificato le abitudini degli uomini, rendendo sempre più forte il desiderio di un ritorno alla normalità. Paranoie, ossessioni, paure inconsce, frenesia, in un tempo sospeso nell’attesa di una fine. O forse della verità.
 
ALTRE INFORMAZIONI
🎫Biglietti interi 12 €
 
Avviso ai Soci
CONSIGLIATA PRENOTAZIONE
prevista tessera associativa
 
via Jacopa de' Settesoli 3, Roma
 
Contatti: 065814004
info@teatrotrastevere.it
 
www.teatrotrastevere.it
 
Kirolandia media partner del teatro😉
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PROSEGUE
 
TITOLO
IL MECCANISMO DEL CAPRO ESPIATORIO
SULFUREA
di Giusi Checcaglini
con Fabio Pasquini Federico Fiocchetti
sax Riccardo Nebbiosi
regia Fabio Grossi
 
DOVE e QUANDO
TEATRO LO SPAZIORoma
Dal 21 al 31 ottobre, dal martedì al sabato ore 21.00 - domenica ore 17.00
 

DETTAGLI
Debutta al Teatro Lo Spazio, dal 21 al 31 ottobre,  “Il meccanismo del capro espiatorio_ Sulfurea”, spettacolo scritto da GiusiCheccaglini e diretto da Fabio Grossi.
Tra i grandi miti della trasgressione, nel mondo occidentale, trionfa il perverso gioco tra il Diavolo e l’uomo, tra due intelligenze con ansia di potere l’uno sull’altro. E’ un duello ad armi dispari, con brevi tregue, che avviene in ogni terreno, esterno ed intimo, pronto a riaccendersi in momenti di particolare criticità per la vita personale e collettiva.
Un uomo giovane, insicuro, malgrado sia piacente e all’apparenza in accordo con il mondo in cui si trova, a un tratto si trova vicino un signore elegante, eloquente ed ironico con il quale si inizia una conversazione particolare in un tempo dilatato e surreale. Entrambi affrontano un cammino segnato da esperienze diverse, guidate e sorrette dal signore apparso al fianco del giovane, ma tutte caratterizzate da punti di vista contraddittori tra loro e provocatori. Tra i due, apparentemente conflittuali in ogni argomento, si instaura uno stretto legame tanto che il loro andare risulta una ‘via’ di nove stazioni di conoscenza, di riflessione, di amore. In termini sfumati appare qua e là un richiamo alla metafisica presenza dentro l’uomo del ‘diavolo’, ma tutto quello che accade tra i due è orientato a spingere l’uomo giovane ‘di tutti i giorni’ ad una coscienza di sé non scontata, né banale, aperta al mondo e ad una spiritualità sensibile all’’altro’. Non si tratta quindi di un diavolo corruttore, perché, oggi, nel mondo c’è quasi rimasto poco da corrompere, ma di un diavolo raddrizzatore che, forse, nel riposizionare il bene e il male nelle vecchie linee, può tornare a fare in pieno il suo mestiere!
In un posto, una stanza, di non si sa dove, due uomini, che non si sa chi sono, sono impegnati in una conversazione, che non sappiamo da dove parte e dove vuole arrivare. All’inizio sembrerà un esercizio di stile, ma ben presto risulta la contemporaneità e la motivazione, di questo incontro”_ annota Fabio Grossi.
Raccontato in forma di ennalogo, il rapporto dei due si snocciola attraverso una time line non definita, ma singolare: ogni stazione/scena apre e chiude in maniera autonoma. Così la vicenda si potrà considerare come una “conversazione continuamente interrotta”. L’elemento che segmenta il tutto sarà la voce di un sax, a volte tenore, soprano, basso o baritono, che parallelamente intesse un su monologo, che a volte diventa dialogo. Tramite la voce di questo oficleide evoluto si cercherà di somatizzare e comprendere i temi discussi. Quindi da una situazione apparentemente claustrofobica si discernerà sullo scibile umano, ribattendo l’antica diaspora tra il bene e il male, tra il concreto e l’apparente, tra la morale e l’amorale.
Due attori e un musicista per raccontare, oggi, l’antica diatriba tra Uomo e il diavolo.
 
ALTRE INFORMAZIONI
🎫Biglietti: 15 € – ridotto: 12 €
(bar aperto per aperitivo dalle 19.00)
 
Via Locri 43, Roma
 
informazioni e prenotazioni
339 775 9351 / 06 77204149
info@teatrolospazio.it
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PROSEGUE
 
TITOLO
OFF/OFF Theatre
presenta:
DISCARICA
 Uno spettacolo scritto e diretto da Silvano Spada
Con VLADIMIR LUXURIA
e con
Roberto Alpi, Elena Croce, Blu Yoshimi, Filippo Contri, Andrea Verticchio
 
DOVE e QUANDO
oFF/oFF tHEATRE – Roma
Dal 23 al 31 ottobre 2021, dal martedì al sabato ore 21.00 -  la domenica  ore 17.00
 

DETTAGLI
Da sabato 23 ottobre a domenica 31 ottobre 2021,sul palco dell’OFF/OFF Theatre va in scena Discarica, scritto e diretto dal visionario Silvano Spada, con Vladimir Luxuriache torna sulle scene teatrali, insieme aRobertoAlpi, Elena Croce, Blu Yoshimi, Filippo Contri e Andrea Verticchio.
 
Ai confini di una discarica abbandonata, alla periferia di una città, vivono e s’incontranopersone, ognuno con la propria personale storia di vita. Esseri umani emarginati in vari modi dalla società, che insieme ricostruiscono nuovi tipi di famiglia solidale.La discarica è una metafora che simboleggia tutto ciò che l’attuale società ancora esclude e rifiuta.
Un manager licenziatoa cinquant’anni, a causa della ristrutturazione della sua azienda, per cui è precipitato in una vita contro il sistema; una transessuale sfrattatache deve ricostruirsi una vita, un ragazzo che fa uso di droghe, abbandonato dal contesto in cui vive e una ragazza con disagipsicologici, frutto in parte del suo ambiente famigliare, oggetto di bullismo e comportamenti antisociali. In questo gruppo s’inserisce un giovane studente universitario che, nonostante tutto, conserva la sua fiducia nel futuro, con il suo piglio refrattario alla violenza, pronto a dare il suo contributo per costruire una società migliore.
Il testo affronta alcuni dei temi attuali di maggiore impatto sociale: i cinismi di una competitività esasperata, gli eccessi del consumismo e i disagi delle diversità e delle emarginazioni. In questa sorta di “rifugio”, irrompe la violenza di bande delinquenziali e razziste.
 
«Ho scritto questo testo perché sentivo l’esigenza di affrontare in teatro i temi più contemporanei e di maggiore impatto sociale, spinto dai cinismi di una competitività esasperata e dalla mia attenzione ai racconti di tutte le diversità, che l’OFF/OFF Theatre da sempre rappresenta», dichiara Silvano Spada, direttore del teatro, questa volta in veste di autore e regista.
 
NOTE BIOGRAFICHE di Silvano Spada
Direttore artistico dell’OFF/OFF Theatre, è autore e regista, tra le opere si ricordano: “Processo alla Strega”, con protagonista Ornella Muti, un testo sulla violenza sulle donne, presentato con grande successo in tutta Italia e in tournée in Russia; “Gin &Tonic” presentato al Festival di Spoleto, Teatro Caio Melisso, con ben tredici repliche tutte esaurite; “Tangeri”, prodotto da Maurizio Costanzo per il Festival di Todi e poi in tournée in tutta Italia. 
 
ALTRE INFORMAZIONI
DIREZIONE ARTISTICA SILVANO SPADA
🎫Costo Biglietti: Intero 25€; Ridotto Over 65 18€; Ridotto Under35 15€ - Dal Martedì al Sabato h.21,00 – Domenica h.17,00
 
Via Giulia 19 – 20 – 21, Roma
Info e Prenotazioni+39 06.89239515 dalle h. 16.00 - offofftheatre.biglietteria@gmail.com –
Prevendita online: www.vivaticket.it
 
www.off-offtheatre.com 
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MUSICA
 
CONCERTI
 
NOVITÁ
 
TITOLO
CHARITY CAFE’
PROGRAMMAZIONE
DAL 27 AL 31 OTTOBRE 2021
 
DOVE e QUANDO
CHARITY CAFE’- Roma
Dal 27 al 31 ottobre
 

DETTAGLI
Per via del distanziamento, i posti fronte palco all'interno del locale, si sono ridotti a 14
nello specifico:
3 tavolini da 2 persone nella parte superiore del nostro piccolo "anfiteatro"
più altri 2 tavolini da 4 persone nella parte inferiore
Prenderemo Prenotazioni solo per la Cena
con ingresso dalle 20:30 alle 21:00 (poi decade)
 
I concerti avranno sempre inizio alle ore 22:00 e si svolgeranno sempre in 2 SET
a differenza pre-covid, ora, per i pochi posti a disposizione, adotteremo lo stile "Americano"
ad ogni SET sarà prevista una PrimaConsumazione Obbligatoria al costo minimo di 10€🎫
 
PROGRAMMAZIONE
MERCOLEDI’27 OTTOBRE
JARMUSCH MOOD
Blues Night – ore 22:00
Nei loro concerti i Jarmusch Mood propongono principalmente arrangiamenti di brani di Tom Waits e Leonard Cohen, ma anche canzoni rese celebri dal grande cinema e alcune composizioni originali.
Line-up
Marcello Convertini,          Voce & Chitarra
Rosa Lux, Chitarra & Cori
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GIOVEDÌ 28 E VENERDI’ 29 OTTOBRE
GIULIA LA ROSA JAZZ TRIO
"FOR THE FEELING OF ABBEY"
Double Jazz Night – ore 22:00
TRIBUTE TO ABBEY LINCOLN
Giulia La Rosa Cantante Jazz, nasce in Sicilia, terra che unisce mare e lava. E proprio gli elementi naturali così forti e contrastanti forgiano prepotentemente il suo spirito, armonizzandosi in un canto che è Musica sì, Istinto, ma sonda senza limiti di mezzi le infinite profondità del mare e le asperità graffianti della terra. Presente nel mondo del Jazz da tanti anni con apparizioni sporadiche ma preziose dovute alla sua indole riservata ed intimista; esprime con il suo richiamo caldo questa natura silvestre terrigna e imponderabile, e con grande fascino vocale incanta i suoi ascoltatori. Voce profonda, che riesce ad interpretare, al tempo stesso, stati d’animo, sensazioni, colori e sentimenti, creando un’atmosfera dal calore sinuoso e glamour.“Entrare nell’interpretazione” “The way of Feeling” è la sua caratteristica espressiva… come un anello che fonde la parola alla nota musicale… diventando un unico colore… in un unico suono. Con estrema passione si ‘e dedicata, insieme a Giulia Salsone al progetto: “For the feeling of Abbey’’…. Tribute to Abbey Lincoln, ricercando brani, documentazioni storiche sulla vita di Abbey, mettendo in evidenza la sua l’Africanità, la passione e la sensualità della sua Voce a volte scabra, oscura, drammatica a tinte fosche e a volte lacerante, considerata erede di Billie Holiday.
Un andamento chiaroscurale intenso e nervoso in cui ce’ anche spazio per le sottigliezze armoniche.
 
Abbey Lincoln cantante Afro Americana,una delle voci più calde del jazz.In un caldo Agosto del 2010 se n'è andata a bassa voce, come ha sempre cantato. Ci lascia ricordi musicali stupendi, ed uno stile personale inconfondibile molto passionale. Riascoltarla oggi dà i brividi per la forza, la bellezza, il suo carisma e per quel canto così intenso, primordiale e sensuale al tempo stesso che nessun'altra interprete ha forse più eguagliato. La sua voce così sicura e suadente diventa mezzo per raccontare la Sua Madre Africa. Straordinaria cantante, che ha combattuto per far valere i diritti civili degli afroamericani. La Lincoln urla la sua Africanità, divenendo una delle più pure incarnazioni dello spirito di insubordinazione, fratellanza universale e spirito di grande libertà. Abbey Lincoln ha continuato a cantare fino agli ultimi istanti della sua vita. La si vedeva ancora spesso al Blue Note di New York. Erede di Billie Holiday, pur reinterpretandola a modo suo, con molta più pacatezza. Di certo il suo canto antiaccademico, dalla dizione strascicata, dalla connotazione decisamente afroamericana sospeso tra il recitativo e il blues, tra il parlato e l'aggressione allo stereotipo canoro femminile ha costituito quello che è stato definito ««un modello di devianza in cui si intrecciano sensualità e asprezza»» (Christian Tarting) come un grido di libertà in cui si è spesso identificata l'intera comunità nera. Nel 2003 ha ricevuto il Jazz Masters Award, e raramente qualcuno ha meritato più di lei questo riconoscimento. Ci mancherà la sua voce, la sua grande capacità interpretativa, il suo impegno, la sua ironia. Addio, Grande Donna.
 
Line-up
Giulia La Rosa, Voce, Tamburo a Cornice &Cajon
Giulia Salsone, Chitarra
Stefano Cantarano, Contrabbasso
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SABATO 30 OTTOBRE
THE KING BEE TRIO
Blues Night – ore 22:00
La band propone un viaggio verso la Louisiana, verso l’origine della musica moderna, verso la terra madre del Blues in compagnia di una band che ha abbracciato appieno il suono tradizionale di un’epoca d’oro. The King Bee Trio è una band che ripropone in chiave semi acustica alcuni dei più grandi classici della storia del blues, mettendo a confronto Delta Blues ed il Chicago Blues. Il primo con il suo maggior esponente Robert Johnson ed il secondo con il suo pioniere e innovatore Muddy Waters. Non mancheranno altri grandi esponenti di quel periodo tra cui Willie Dixon, Blind Willy Johnson, Jimmy Reed, HOWLING WOLF”. Un viaggio verso la storia del blues.
 
Line-up
Stefano Carboni, Voce & Armonica
Davide Citrolo, Chitarra
Carlo Cammarella, Basso
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DOMENICA31 OTTOBRE
WILL SEVERS
AperiLIVE – ore 18:30
 
W.F.Severs è un musicista country blues di Sheffield, in Inghilterrache si è recentemente trasferito a Roma. La sua ispirazione per suonare il blues viene da alcuni dei primi grandi come Big Bill Broonzy, Mississippi Fred Mcdowell e R.L. Burnside tra molti altri. È un bravissimo musicista e cantante blues, da non perdere.
 
Line-up
Will Severs: voce & chitarra
 
ALTRE INFORMAZIONI
 
Via Panisperna 68 - Roma
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ARTE
 
INCONTRI
 
NOVITÁ
 
TITOLO
Storie di fotografe e di immagini
nell’ambito della mostra Prima, donna. Margaret Bourke-White, una serie diincontri intorno a fotografia e identità femminile
 
DOVE e QUANDO
Museo IN TRASTEVERE - Roma
dal 28 ottobre 2021 al 10  febbraio 2022


DETTAGLI
Prende il via il 28 ottobre 2021 Storie di fotografe e di immagini, il ciclo di incontri intorno a fotografia e identità femminile. Un programma di approfondimento, che si svolgerà presso la Sala Multimediale del Museo di Roma in Trastevere, pensato in occasione della mostra Prima, donna. Margaret Bourke-White fotografa, in esposizione fino al 27 febbraio 2022 e promossa da RomaCulture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con l’organizzazione di Contrasto e Zètema Progetto Cultura.
Fino al 10 febbraio 2022, grazie alla collaborazione con la Fondazione Forma per la Fotografia, verrà proposta una serie di incontri e approfondimenti sulle protagoniste, i diversi sguardi e i temi della fotografia e dell’identità femminile.
 
Sono previsti tre filoni tematici. Il primo prende il titolo Fotografe raccontate da fotografequattro autrici di oggi raccontano le protagoniste del passato che le hanno coinvolte, influenzate, interessate e il cui lavoro è stato di ispirazione per la ricerca che, nel tempo, stanno portando avanti. A dare il via sarà, proprio il 28 ottobre 2021, il racconto che Anna Di Prospero farà di Vivian Maier. Si proseguirà il 18 novembre2021con Ilaria Magliocchetti Lombi che si concentrerà su Mary Ellen Mark. A seguire, il 2 dicembre 2021, Simona Ghizzoni parlerà della vita e del lavoro di Sally Mann, per poi terminare con Simona Filippini, il 20 gennaio 2022, che ha scelto di porre al centro del suo incontro Tina Modotti. L’appuntamento è sempre alle 17.30 per tutte.
Contemporaneamente, verrà portato avanti un altro approfondimento, Uno sguardo diverso.  La fotografia come strumento di indagine sull’identità: due incontri, in collaborazione con il Centro di Ricerca FAF. Fotografia Arte femminismo, indagheranno il rapporto, intenso e fecondo, tra lo strumento fotografico e l’indagine dell’identità femminile; un filo rosso che percorre tutta la storia della fotografia. Federica Muzzarelli (Università di Bologna) il 9 dicembre 2021 alle 17.30 proporrà un talk dal titolo Corpo e azione. Fotografe tra Otto e Novecento. Mentre Raffaella Perna (Università di Catania) sarà protagonista il 10 febbraio 2022, sempre alle 17.30, con Donne, fotografia, identità attraverso i libri delle fotografe degli anni Settanta.
A completare il quadro sulla fotografia al femminile contribuirà anche la Maratona Le fotografe, ovvero la proiezione di quattro film documentari dedicati ad altrettante fotografe italiane, una produzione Sky Original in onda su Sky Arte, di cui sono state selezionate quattro puntate:
 
ILARIA MAGLIOCCHETTI LOMBIUn ritratto in due
GUIA BESANAUna questione personale
ZOE NATALE MANNELLAIntimità
SIMONA GHIZZONI Tutto parla di me
Le proiezioni sono previste il 7 novembre e 5 dicembre 2021, e il 2 gennaio e 6 febbraio 2022 dalle 15 alle 19.
 
Per la MOSTRA Vedi *** Prima, donna. Margaret Bourke-White
 
ALTRE INFORMAZIONI
MODALITÀ DI ACCESSO AGLI INCONTRI: ingresso con prenotazione allo 060608 fino a esaurimento posti disponibili (max 70 persone). Entrata gratuita solo nella Sala Multimediale sede dell’incontro. Le mostre allestite nel museo non possono essere visitate. L’ingresso è consentito esclusivamente con certificazione verde Covid19 “Green Pass” (in formato digitale o cartaceo).
 
ENTRATA NEL MUSEO: all’arrivo al museo, il visitatore dovrà attendere il proprio turno di ingresso e mantenere la distanza di sicurezza. Verrà sottoposto a misurazione della temperatura tramite termoscanner e in caso di un risultato uguale o superiore ai 37.5 gradi non gli verrà consentito l’accesso. Al termine di questa operazione potrà accedere alla Sala Multimediale per partecipare all’incontro senza passare dalla biglietteria. Ai varchi di accesso sono disponibili gel disinfettanti per igienizzare le mani. Durante gli incontri è obbligatorio indossare le mascherine chirurgiche.
Durata dell’incontro: max 1.30
Ingresso alla Sala dalle ore 17.00
Chiusura Museo e Sala ore 19.30
 
Piazza S. Egidio 1b – Roma
 
Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00)
www.zetema.it
www.museodiromaintrastevere.it
www.museiincomune.it
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MOSTRE
 
PROSEGUE
 
TITOLO
Art GAP, Modern & Contemporary Art
IN_visibili
Mostra personale
ARTISTI: Alessandro Monticelli & Claudio Pagone
CURATORE: Federica Fabrizi

DOVE e QUANDO
ART G.A.P. Gallery -Roma
Dal 23 ottobre al 4 novembre 2021

INAUGURAZIONE
sabato 23 ottobre 2021 ore 18:00
Inoltre
EVENTO RAW 2021
30 ottobre 2021_ore 18.00
Interventi musicali di Alessio Toro e Alistair Drummond Petrie
concerto musicale, in occasione della mostra IN_visibili di Monticelli & Pagone
MUSICISTI
Alessio Toro e Alistair Drummond Petrie
COMPOSITORI
Pasquale Sabatelli
Enti promotori: Art GAP, Modern & Contemporary Art


DETTAGLI
In occasione della settimana dell’arte contemporanea romana, la galleria Art GAP è lieta di ospitare, dal 23 ottobre al 4 novembre 2021, la mostra IN_visibili di Monticelli & Pagone, a cura di Federica Fabrizi. Inoltre, per l’evento RAW 2021, sabato 30 ottobre dalle 18:00 alle 19:00 avrà luogo un piccolo concerto in cui si esibiranno Alessio Toro e Alistair Drummond Petrie sulle musiche composte da Pasquale Sabatelli.
Alessandro Monticelli & Claudio Pagone riflettono sul comportamento umano nella società contemporanea, in cui ogni individuo è definito esclusivamente dal gruppo di appartenenza. L’uomo, per sentirsi parte di un tutto, tende a comportarsi diversamente da come farebbe normalmente per non sentirsi diverso, perdendo la sua unicità che lo contraddistingue. Rafforzamento della percezione di sé, non come individuo, ma come elemento integrante del gruppo. Le macchie di Rorschach nelle opere di Monticelli & Pagone divengono individui anonimi, senza volti, che esistono in funzione del loro doppio. Un positivo relegato a mera copia abbellito da abiti alla moda per la necessità di conformarsi alla società dell’immagine e dei consumi e un negativo ridotto all’essenza in cui si rintraccia l’identità che lo contraddistingue dalla collettività omologante. Deindividualizzazione come deprivazione delle caratteristiche individuali. Il duo sulmunese mediante pennellate gestuali e materiche definisco uno spazio senza tempo, o meglio un non-luogo, in cui l’essere umano prova un senso di frustrazione, impotenza e claustrofobia che favorisce la deumanizzazione, il disimpegno sociale, l’anonimato e la deindividualizzazione dell’altro. Del resto siamo in un ‘epoca frenetica, in cui tutto sembra mutare da un momento all’altro, dove non ci sono più riferimenti e sicurezze ma solo dei copioni standardizzati, dettati dalla moda e dal consumismo, che lasciano gli individui vivere nell’illusione di essere liberi ma in realtà sono soggetti passivi plasmati dagli stereotipi sociali, finendo per essere degli esseri intellettualmente invisibili. Alessandro Monticelli (1973) & Claudio Pagone (1976) dal 1999 sono un duo che lavora come un singolo. Vivono e lavorano tra Sulmona e Roma. Le loro opere sono la convergenza di un procedimento che parte da percorsi diversi canalizzati in un’unica destinazione da cui si origina il loro brand-binomio M&P: la sophisticated NeoPop Art. Nelle loro opere la provocazione è sempre dietro l’angolo. Infatti grazie a diverse opere di denuncia sociale come La Venere dell’Immondizia, molto apprezzata da Pistoletto stesso, e le 500 multe a regola d’arte, hanno scatenato reazioni nel sistema massmediatico grazie al quale hanno raggiunto una diffusa notorietà nel mondo dell’arte contemporanea conquistando pubblico e critici. Degno di nota anche il loro intervento all’acquedotto di Sulmona su cui hanno rappresentato sulle 13 lunette delle 21 arcate i 13 miti ovidiani, trasformandolo in una vera e propria opera d’arte contemporanea che dialoga con l’architettura del passato. Le loro opere sono conservate nell’archivio “Arte del XXI secolo” della Soprintendenza speciale per l’arte contemporanea di Roma, nell’archivio di arte contemporanea “Via Farini” di Milano e nell’archivio di arte contemporanea “Futuro” di Roma. Inoltre, molti lavori sono parte di numerose collezioni private. La loro sfida? Proporre nuove tematiche con forme di comunicazione distanti dai modelli prestabiliti dai luoghi “ufficiali”, sfidando i confini concettuali e fisici dell’arte contemporanea.
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Sabato 30 ottobre dalle ore 18:00
la Galleria Art G.A.P. ospita inoltre gli interventi musicali di Alessio Toro (viola) e Alistair Drummond Petrie (violoncello) con musiche composte da Pasquale Sabatelli. L’evento s’inserisce all’interno della mostra “IN_visibili” di Monticelli & Pagone, a cura di Federica Fabrizi.
 
Alessio Toro esegue il brano “Sestam”, per viola, composto da Pasquale Sabatelli. Lavoro per viola solista, costruito fondamentalmente sugli intervalli di sesta e terza. La cellula creatrice del materiale può essere individuata anche semplicemente nel primo bicordo con la relativa acciaccatura. La viola, uno strumento dalla voce dolce e suadente, l’arco mediano tra il violino ed il violoncello, è protagonista di questo lavoro, costruito con significativa intenzione sull’intervallo di sesta minore, come suggerisce lo stesso titolo. Tale intervallo, pregno di significati, anche nei riferimenti all’antica arte della retorica, che tanto rilievo ha avuto nella storia della musica, richiama, proprio grazie ad essa, la figura dell’Exclamatio, in particolare nei momenti in cui l’espressione intervallare viene evidenziata con un salto ascendente, appunto di sesta minore, che rappresenta un’esclamazione o comunque un forte richiamo. Non sempre la sesta minore è resa evidente, pur essendo elemento strutturale di base nello sviluppo del brano, nascosta nel tessuto generale della composizione, tra le trame delle altre costruzioni intervallari, che possono ancora essere interpretate alla luce di un discorso ricco di legami proprio con l’arte retorica (le settime, che creano enfasi e richiamano la tensione, emozioni forti; le terze, legate comunque alle seste, ma anche all’idea, forse, dei primi canti dell’infanzia). Queste caratteristiche costruttive, legate al timbro inconfondibile della viola, concorrono ad evidenziare un sentimento arcano di mistero.
 
Alistair Drummond Petrie esegue il brano “Fantasia”, per violoncello, composto da Pasquale Sabatelli. La “Fantasia” per violoncello è un lavoro che mostra con chiara evidenza la cifra stilistica e le intenzioni del compositore colto, con lo sguardo affettuosamente rivolto ai linguaggi del passato, ma contemporaneamente immerso nel suo tempo e da esso influenzato. La scintilla dell’ispirazione è accesa, non a caso, dalla musica di Bach (Maestro comunque al di sopra del tempo), in particolare dalla Suite n.2 per violoncello. Un seguito intenso di suoni, in un tumulto continuo di pensieri ed immagini che si presentano alla mente dell’autore, che organizza il materiale sonoro in una struttura che si evolve attraverso momenti di maggiore libertà (dedicati alla riflessione e all’espressività), per giungere a situazioni di più definito rigore ritmico, che ricorda e ammicca alle memorie barocche. Assistiamo ad una graduale intensificazione nell’uso del materiale, corrispondente ad una climax che poi trova soluzione e sintesi nel Largo finale e nel periodo conclusivo “con fuoco”. Fondamentale per l’autore, nella definizione del materiale sonoro di riferimento, sembrano essere gli intervalli di semitono e di terza, che generano poi, ovviamente, anche gli altri intervalli. Se osserviamo l’incipit e la chiusura della Fantasia, inoltre, notiamo una significativa simmetria: il suono iniziale coincide con quello finale (Do, IV corda, vuota – importante scelta anche per la ricerca timbrica) e nel suo incipit si apre proprio attraverso il concetto del semitono (in termini assoluti di pitch ), interpretabile in senso ascendente; anche i due suoni finali si trovano sostanzialmente a distanza di semitono (sempre in termini assoluti di pitch), ma questa volta in senso discendente; quasi una chiusura del cerchio.
 
Alessio Toro e Alistair Drummond Petrie eseguono il brano “Lo strabismo mi pervade”, duo per viola e violoncello, composto da Pasquale Sabatelli. Arriviamo così ad un dialogo vivace ed intenso tra viola e violoncello: i due archi si incontrano e si compenetrano, pur individuando, ciascuno secondo una specifica personalità, il proprio ruolo e le proprie caratteristiche. I due momenti, nei quali l’autore realizza la massima omogeneità tra i due strumenti, sono individuabili nella situazione iniziale e nella parte conclusiva: un inizio nel quale viene ricercato un particolare colore, determinato prima dalla IV corda suonata “a vuoto” dal violoncello, poi dalle doppie corde in quinta (Do-Sol - sempre del violoncello e ancora “a vuoto”), alle quali si aggiungono, distribuendone sempre in modo regolare le entrate equidistanti, i nuovi suoni affidati alla viola; anche questi nuovi ingressi sono basati sulla successione per quinte ascendenti; si presenta così, nel Largo iniziale, il materiale costruttivo di base, che verrà sviluppato ed elaborato nel corso dell’intera composizione, partendo da un’atmosfera sospesa, che, con la ripetizione dei primi frammenti in graduale accelerazione, porta all’inizio dell’Andante sostenuto e quindi alla partenza del lavoro. Il periodo conclusivo (“precipitoso” ), raggiunto anch’esso con un’accelerazione nella ripetizione (quattro volte) della battuta che precede immediatamente tale conclusione, presenta un veloce andamento omoritmico dei due strumenti per moto contrario; in un crescendo intenso il compositore raggiunge le ultime note nel fortissimo per concludere all’unisono con il Do centrale (due ottave sopra rispetto al Do dell’incipit). Nel corso dell’opera, viola e violoncello dialogano e si integrano continuamente, presentando brevi momenti di assolo per la viola e un frammento di lunghezza più significativa da solista per il violoncello, più o meno a due terzi della composizione.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Indirizzo: Via di Santa Maria in Monticelli 66, Roma

Orari: lun. / sab. 16:00 – 19:30; dom. 17:00 – 19:30
Telefono: 06.96115866
E-mail: art@artgap.it
Sito ufficiale: www.artgap.it
Instagram: art_gap_gallery
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PROSEGUE
 
TITOLO
QUAYOLA. Re-coding
 
DOVE e QUANDO
PALAZZO CIPOLLA _ Roma 
29 settembre 2021 - 30 gennaio 2022


DETTAGLI
Dal 29 settembre Palazzo Cipolla a Roma ospiterà la prima mostra monografica di Quayola (1982), artista romano di origine e londinese di adozione, tra gli esponenti più importanti della media-art a livello internazionale.
Quella di Palazzo Cipolla è la cornice ideale per esporre l’arte di Quayola, da sempre animata da un confronto permanente tra l’educazione classica e l’uso quotidiano dei mezzi di espressione visiva più futuristici.
La mostra abbraccia quasi tutta la produzione dell’artista, ospitando opere realizzate tra il 2007 e il 2021, un viaggio immersivo nella vera essenza della sua arte computazionale. Il progetto espositivo si sviluppa in tre aree tematiche: iconografia classica, sculture non finite, e tradizione della pittura di paesaggio.
Avvalendosi di sistemi robotici di intelligenza artificiale e stringhe di codice generativo, Quayola ricodifica la storia dell’arte attraverso una nuova prospettiva, utilizzando un linguaggio innovativo capace di riflettere la sua visione poetica del mondo digitale. L’artista esplora le infinite possibilità di formalizzazione dell’idea creativa attraverso la moltitudine di opportunità che la tecnologia gli offre. Il processo di ricerca diventa così la base dell’opera d’arte stessa.
Quayola non utilizza gli algoritmi solo o semplicemente per creare delle opere d’arte, ma ci restituisce strumenti indispensabili di lettura della nostra società contemporanea. Dipinti rinascimentali e del barocco sono trasformati in complesse composizioni digitali attraverso metodi computazionali, e sculture ispirate alla tecnica michelangiolesca del non-finito sono scolpite mediante mezzi robotici. Seguono rappresentazioni della natura, prodotto di un’arte generativa che evidenzia l’affascinante – benché paradossale – somiglianza tra il mondo naturale e quello digitale. Sviluppando un corpo di lavoro che assume sia una forma immateriale (come i video) che materiale (come le stampe o le sculture), l’artista ci illumina sul paradosso dell'immaterialità che è di fatto una nuova forma di materialità.
La mostra è promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, è realizzata da Poema con il supporto organizzativo di Comediarting e Arthemisia ed è curata da Jérôme Neutres e Valentino Catricalà. Essa si inserisce perfettamente nel solco dell’ormai più che ventennale programmazione dello spazio espositivo di Palazzo Cipolla, che la Fondazione – sotto la sapiente guida del suo Presidente – con spiccata sensibilità e lungimiranza ha fin dal principio rivolto ad indagare le tendenze e le manifestazioni più significative dell’arte in tutte le sue forme, partendo dal doveroso approfondimento delle epoche che hanno plasmato l’identità italiana (il Quattrocento, il Barocco) e dalla ricerca sulle culture dei mondi lontani (la Cina imperiale, il Giappone, l’India, la Russia sovietica, gli Stati Uniti), per approdare alle testimonianze più importanti e attuali dell’arte contemporanea nazionale ed internazionale, intercettandone i protagonisti indiscussi e le istanze più innovative e prospettiche (ad esempio, Rockwell, Hopper, Banksy).
Quayola ha esposto in importanti contesti internazionali quali il V&A Museum, Londra, Park Avenue Armory, New York, e il Palais de Tokyo, Parigi, per citarne alcuni. Ha partecipato a Biennali come quella di San Paolo e numerosi festival tra i quali il Sundance Film Festival di Park City. Ha vinto premi prestigiosi come il Golden Nica dell’Ars Electronica Festival.
Immagine: Quayola, Iconographies #81: Adoration after Botticelli, 2016. Serie di stampe a getto d'inchiostro / Series of inkjet prints
 
ALTRE INFORMAZIONI
Testo in catalogo a cura diProf. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele,Presidente Fondazione TerzoPilastro – Internazionale
Scheda catalogo Skira
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PROSEGUE
 
TITOLO
***  Collegata a INCONTRI Storie di fotografe e di immagini
 
Prima, donna. Margaret Bourke-White
Una straordinaria retrospettiva,
a cura di Alessandra Mauro, documenta attraverso oltre 100 immagini
la visione e la vita controcorrente della fotografa statunitense
 
DOVE e QUANDO
Museo IN TRASTEVERE - Roma
dal 21 settembre 2021 al 27 febbraio 2022


DETTAGLI
Sarà dedicata a Margaret Bourke-White, una tra le figure più rappresentative ed emblematiche del fotogiornalismo, la mostra Prima, donna. Margaret Bourke-White, ospitata alMuseo di Roma in Trasteveredal 21 settembre al 27 febbraio 2022.
 
L’esposizione, a cura di Alessandra Mauro, è promossa daRomaCulture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali ed è organizzata da Contrasto e Zètema Progetto Cultura,in collaborazione con Life Picture Collection, detentrice dell’archivio storico di LIFE. Catalogo edito da Contrasto.
 
Pioniera dell’informazione e dell’immagine, Margaret Bourke-White ha esplorato ogni aspetto della fotografia: dalle prime immagini dedicate al mondo dell’industria e ai progetti corporate, fino ai grandi reportage per le testate più importanti come Fortune e Life; dalle cronache visive del secondo conflitto mondiale, ai celebri ritratti di Stalin prima e poi di Gandhi (conosciuto durante il reportage sulla nascita della nuova India e ritratto poco prima della sua morte); dal Sud Africa dell’apartheid, all’America dei conflitti razziali fino al brivido delle visioni aeree del continente americano.
 
Oltre100 immagini, provenienti dall’archivio Life di New York e divise in 11 gruppi tematici che, in una visione cronologica, rintracciano il filo del percorso esistenzialedi Margaret Bourke-White e mostrano la sua capacità visionaria e insieme narrativa, in grado di comporre “storie” fotografiche dense e folgoranti.
 
Ad aprire il percorso espositivo è la prima sezione dal titolo L’incanto delle acciaierie,che mostra i primi lavori industriali di Margaret, da quando nel 1928 apre un suo studio fotografico a Cleveland, mentre la seconda sezione, Conca di polvere,documenta il lavoro sociale realizzato dalla fotografa negli anni della Grande Depressione nel Sud degli USA.
Alla lunga collaborazione con la leggendaria rivista americana LIFE, per cui la Bourke-White realizzerà la copertina e i reportage del primo numero e tanti altri ancora lungo tutta la sua vita, è dedicata la terza sezione dal titolo, per l’appunto, LIFE.
Nella quarta sezione,Sguardi sulla Russia, è inquadrato il periodo in cui Margaret Bourke-White documentò le fasi del piano quinquennale in Unione Sovietica fino ad arrivare a realizzare anni dopo – quando già era scoppiata la Seconda guerra mondiale – il ritratto di Stalin in esclusiva per Life.
Gli anni della guerra, quando per lei fu disegnata la prima divisa militare per una donna corrispondente di guerra, sono documentati nella quinta sezione, dal titoloSul fronte dimenticato: sono gli anni in cui Bourke-White, al seguito dell’esercito USA, sarà in Nord Africa, Italia e Germania. Si prosegue con la sesta sezione, Nei Campi, dove ètestimoniato l’orrore al momento della liberazione del Campo di concentramento di Buchenwald (1945) quando, come ha dichiarato la fotografa, “per lavorare dovevo coprire la mia anima con un velo”.
L’India, la settima sezione,raccoglie il lungo reportage compiuto dalla fotografa al momento dell’indipendenza dell’India e della sua separazione con il Pakistan. Tra le altreimmagini, in mostra anche il celebre ritratto del Mahatma intento a filare all’arcolaio.
Mentre Sud Africa, il titolo dell’ottava sezione, offre una documentazione del grande paese africano durante l’Apartheid, la successiva e nona sezione,Voci del Sud bianco,è il lavoro a colori del 1956 dedicato al tema del segregazionismo del Sud degli USA, che stanno vivendo anni di trasformazione.
Ancora, In alto e a casa, decima sezione, raccoglie alcune tra le più significative immagini aeree realizzate dalla fotografa nel corso della sua vita.
Il percorso termina con La mia misteriosa malattia, undicesima sezione, una serie di immagini che documentano la sua ultima, strenua lotta, quello contro il morbo di Parkinson di cui manifesta i primi sintomi nel 1952 e contro cui combatterà con determinazione. In questo caso, è lei il soggetto del reportage, realizzato dal collega Alfred Eisenstaedt che ne testimonia la forza, la determinazione ma anche la fragilità.
 
Una straordinaria retrospettiva, quindi, per ricordare un’importante fotografa, una grande donna, la sua visione e la sua vita controcorrente.
 
L’esposizione sarà accompagnata da Storie di fotografe e di immagini: ciclo di incontri e di approfondimenti aperti al pubblico intorno ai temi della fotografia e dell’identità femminile.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Piazza S. Egidio 1b – Roma
 
Dal martedì alla domenica ore 10.00 - 20.00
24 e 31 dicembre 10.00-14.00
Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura
Giorni di chiusura
1 gennaio, 1 maggio e 25 dicembre
 
Promotori Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Contrasto
Mostra a cura di Alessandra Mauro
Organizzazione Zètema Progetto Cultura
In collaborazione con Meredith
Digital Imaging Partner Canon
Con il contributo di Forma. Fondazione Forma per la fotografia
Catalogo a cura di Contrasto
 
Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00)
www.zetema.it
www.museodiromaintrastevere.it
www.museiincomune.it
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PROSEGUE
 
TITOLO
Chiostro del Bramante
presenta
ALL ABOUT BANKSY
Stesso posto, stesso artista, nuova mostra.
 
DOVE e QUANDO
Chiostro del Bramante - Roma
Dal 5 maggio 2021  al 9 gennaio 2022
 

DETTAGLI
Grazie a circa duecentocinquanta opere provenienti da collezioni private, Chiostro del Bramante presenta ALL ABOUT BANKSY: a Roma, dal 5 maggio 2021 al 9 gennaio 2022, una nuova mostra per scoprire tutto quel che si può sapere sull’artista sconosciuto più noto al mondo.
Scoprire, avvicinarsi, conoscere, riconoscere Banksy. Durante la nostra prima esposizione A Visual Protest (settembre 2020 – marzo 2021), data l’impossibilità di mantenere l’apertura, abbiamo lavorato perché il pubblico non rimanesse deluso, non rimanesse senza Banksy. È nata così l’idea di poter realizzare una seconda mostra, sempre dedicata
a lui e alle sue opere, e questo nostro desiderio si è realizzato grazie alla collaborazione con Butterfly & David Chaumet - Butterfly Art News, curatori del progetto.
Natalia de Marco, direzione artistica DART – Chiostro del Bramante Grazie a circa duecentocinquanta opere provenienti da collezioni private, Chiostro del Bramante presenta ALL ABOUT BANKSY: a Roma, dal 5 maggio 2021 al 9 gennaio 2022, una nuova mostra per scoprire tutto quel che si può sapere sull’artista sconosciuto più noto al mondo.
Scoprire, avvicinarsi, conoscere, riconoscere Banksy. Durante la nostra prima esposizione A Visual Protest (settembre 2020 – marzo 2021), data l’impossibilità di mantenere l’apertura, abbiamo lavorato perché il pubblico non rimanesse deluso, non rimanesse senza Banksy. È nata così l’idea di poter realizzare una seconda mostra, sempre dedicata
a lui e alle sue opere, e questo nostro desiderio si è realizzato grazie alla collaborazione con Butterfly & Davi Chaumet - Butterfly Art News, curatori del progetto.
Natalia de Marco, direzione artistica DART – Chiostro del Bramante Banksy non riesce a far smettere di parlare di sé. Dall’ultima opera sulle mura del carcere di Reading (UK), dove fu detenuto Oscar Wilde, per denunciarne lo stato di abbandono dal 2013, fino all’asta milionaria a favore del sistema sanitario britannico, con l’aggiudicazione
dell’opera Game Changer per 16,75 milioni di sterline. Così Chiostro del Bramante non può smettere di occuparsi di Banksy e di offrire, con questa nuova mostra, un approfondimento enciclopedico del suo lavoro, grazie a un’importante sezione documentaria composta da fotografie, reportage e video, una nuova occasione espositiva negli spazi rinascimentali nel centro di Roma.
Una narrazione approfondita della poetica dell’artista grazie al contributo di Butterfly & David Chaumet - Butterfly Art News, che per la prima volta hanno aperto il loro archivio, in modo così completo, per un’esposizione.
Ovunque si sente parlare di Banksy. Ma cosa sapete di lui se non che è famoso e che la sua identità è ignota? Abbiam documentato la sua carriera dall'inizio degli anni Duemila, tra la strada e le mostre e ora apriamo il nostro archivio.
Butterfly & David Chaumet - Butterfly Art News, curatori ALL ABOUT BANKSY è un catalogo ragionato da visitare, un percorso in cui scoprire opere realizzate dal 1999 fino al 2020, con sezioni tematiche sui lavori divenuti icone e sui
 temi fondamentali dell’artista: i primi Black Books, i tanti rats (topi) e poi la politica, la religione, il potere, la guerra, i diritti dell’infanzia, i fenomeni migratori, i rifugiati, la società della sorveglianza, l’ambiente, l’ecologia, il mercato dell’arte.
In mostra inediti e altrettanti approfondimenti: tra gli altri, sul parco tematico non adatto ai bambini Dismaland, sul negozio online Gross Domestic Product, sulle collaborazioni con cantanti e gruppi musicali, tra cui la ricca serie con i britannici Blur.
Opere realizzate con tecniche e supporti differenti, insieme a una contestualizzazione degli interventi pubblici e delle mostre, delle opere e delle esposizioni, tra fotografie, copertine, manifesti, locandine, libri, dischi.
Completano il percorso espositivo tre video per rivivere i momenti più significativi del percorso di Banksy, tra cui un documentario esclusivo e inedito che racconta vent’anni
di carriera dell’artista.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Una mostra organizzata da DART – Chiostro del Bramante
in collaborazione con Butterly Art News
a cura di Butterfly & David Chaumet
con il patrocinio di Regione Lazio e Assessorato Crescita Culturale Roma Capitale
media partner: Sky Arte
 
La mostra è accessibile nel rispetto e secondo le normative per il contenimento di Covid-
19.
 
www.chiostrodelbramante.it
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PROSEGUE
 
TITOLO
"L’EREDITÀ DI CESARE E LA CONQUISTA DEL TEMPO"
I Fasti Capitolini, straordinari calendari incisi nel marmo, narrano la storia di Roma dalle sue origini agli albori dell’età imperiale grazie alla multimedialità

DOVE e QUANDO
Sala della Lupa - Musei Capitolini - Roma
Dall’8 febbraio al 31 dicembre 2021
Dal lunedì al venerdì ore 9.30-19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima)


DETTAGLI
L’eredità di Cesare e la conquista del tempo è un progetto espositivo multimediale che racconta in maniera evocativa e coinvolgente le vicende e i protagonisti della storia di Roma antica attraverso i Fasti Capitolini.
Questi straordinari calendari incisi nel marmo, dalla metà del ’500, sono esposti su disegno di Michelangelo Buonarroti sulla parete di fondo della sala della Lupa, un tempo sala dei Fasti antichi, nell’appartamento dei Conservatori, parte del complesso dei Musei Capitolini.
Tra le righe scolpite nel marmo è narrata la storia di Roma che tutti studiano sui libri scolastici e, spesso, al visitatore frettoloso sfugge la menzione di personaggi universalmente noti, Romolo, Tarquinio il Superbo, Giulio Cesare, Augusto, al pari di famose battaglie e importanti conquiste.
 
L’iniziativa, promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, è ideata e curata dalla Direzione Musei archeologici e storico-artistici. Organizzazione a cura di Zètema Progetto Cultura.
 
Attraverso il videomapping, la grafica e un commento sonoro, l’esposizione multimediale offre al pubblico gli strumenti per rintracciare sulla parete elementi che, seppure presenti all’interno del proprio bagaglio conoscitivo sulla storia di Roma, non ci si aspetta di ritrovare in quella sede e in quelle forme.
Le proiezioni avvengono direttamente sulla parete marmorea alternando il videomapping, che indica e sottolinea le parole e le frasi salienti nei calendari, a una videoproiezione classica che va a sovrapporsi alla parete stessa, quasi annullandola e trasformandola in uno schermo su cui narrare attraverso le immagini gli episodi appena rievocati dai nomi dei protagonisti evidenziati tramite il videomapping.
 
Una proposta innovativa e coinvolgente per scoprire e approfondire la storia di Roma, dalla sua fondazione (753 a.C.) alla fine dell’età repubblicana e agli albori dell’età imperiale (31 a.C.), grazie a una testimonianza storica e archeologica unica nel suo genere.
Il progetto costituirà la prima tappa di avvicinamento alla mostra “La Roma della Repubblica”, in programma nel corso del 2021 presso gli stessi Musei Capitolini. L’esposizione è concepita in continuità con “La Roma dei Re”, ospitata ai Musei Capitolini tra il 2018 e il 2019, come secondo episodio del ciclo “Il racconto dell'archeologia”.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Musei Capitolini - Palazzo dei Conservatori - Sala della Lupa e dei Fasti antichi
Piazza del Campidoglio, 1 - Roma
 
L’accesso allo spazio espositivo che ospita il progetto è gratuito per i detentori del biglietto di accesso ai Musei Capitolini, per i detentori del biglietto delle esposizioni “Il tempo di Caravaggio. Capolavori della collezione di Roberto Longhi” presso Palazzo Caffarelli e “I marmi Torlonia - Collezionare capolavori” presso Villa Caffarelli e per i detentori della Mic Card.
 
Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 - 19.00)
www.museicapitolini.org; www.museiincomune.it
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EVENTI
 
NOVITÁ
 
TITOLO
ZIP - Zone d'Intersezione Positiva
Presenta
LA MIA CITTÀ È UN GIARDINO
Progetto di Animazione Artistica per la Rivitalizzazione degli Spazi Pubblici
SECONDA EDIZIONE
 
DOVE e QUANDO
Presso il Mercato De Calvi, in Largo Sant’Eufrasia Pelletier, e nei mercati San Giovanni di Dio e Niccolini a Roma
29 e 30 ottobre dalle ore 10.00

 
DETTAGLI
I mercati di Roma come spazi espositivi e luoghi di condivisione.
A Monteverde va in scena la seconda edizione del progetto “La mia Città è un Giardino”.
 
A distanza di un anno dalle incursioni performative e dalla realizzazione di opere murarie che hanno rivitalizzato il Mercato De Calvi a Monteverde, l’associazione ZIP – Zone d’Intersezione Positiva, attiva da anni come animatore artistico e connettore sociale nel tessuto territoriale in cui interviene, torna nei mercati rionali di Roma, partendo proprio dal De Calvi per poi spaziare a quelli di San Giovanni di Dio e Niccolini, per la seconda edizione de “La mia Città è un Giardino”, i cui lavori avranno inizio il 15 ottobre.
Nelle giornate di venerdì 29 e di sabato 30 ottobre, “La Mia Città è un Giardino” raggiungerà il suo culmine e sarà aperto ai cittadini intenti nei quotidiani acquisti nei mercati di riferimento.
Il progetto, promosso da Roma Culture, è vincitore dell'Avviso Pubblico Contemporaneamente Roma 2020–20212022 curato dal Dipartimento Attività Culturali e realizzato in collaborazione con SIAE.
 
“La mia Città è un Giardino” è un percorso che punta all’interscambio ed alla condivisione tra uomo e spazio urbano, che inneschi un intervento che non si esaurisca con lo scadere dei tempi dedicati al progetto, ma che generi un processo partecipativo continuato e replicabile, mediante l’attivazione di una rete di territorio ed un processo partecipato.
 
Venerdì 29 e sabato 30 ottobre, a partire dalle ore 10.00, i cittadini saranno accolti da incursioni artistiche che abbracceranno differenti linguaggi.
Tra questi, spicca la partecipazione di Zip con Arcipelago-19, una rete nazionale di Fotografi Professionisti formatasi durante la pandemia per raccontare storie dall’Italia, la cui opera fotografica è centrale in questa edizione. L’attività di Arcipelago-19 inizierà nei 15 giorni precedenti al pre-opening del 29 ottobre, data in cui i fotografi presenteranno il proprio lavoro e distribuiranno delle borse “d’artista” ai frequentatori del mercato. Sarà possibile così assistere alla mostra diffusa dal titolo “Ossimori - paralleli convergenti”, dove stampe dal grande formato realizzate su carta blueback andranno a decorare le pareti dei box chiusi ormai da anni nei mercati del XII Municipio (il mercato Niccolini e quello di piazza San Giovanni di Dio), mentre al mercato De Calvi saranno esposte sia all’interno che sulle mura esterne della struttura. Intesa come naturale proseguimento delle azioni fotografiche già operate da Arcipelago-19 in questi anni di pandemia (‘Anticorpi’-Italia2020; ‘L’inizio del Futuro’- Lucca 2021; ‘Le persone dietro i numeri’- Manziana 2021), ‘Ossimori - paralleli convergenti’ si apre idealmente (ma i tre mercati saranno visitabili autonomamente) con la serie fotografica esposta al mercato Niccolini e dedicata alle persone guarite dal Covid. I volti di alcuni guariti in Italia raccontano la propria personale esperienza dalle serrande dei banchi del mercato. Il viaggio visivo proposto da Arcipelago-19proseguirà al mercato De Calvi e a quello di san Giovanni di Dio, dove il gruppo presenta una serie di dittici e fotografie singole dal significato ambivalente che rappresentano le contraddizioni del nostro presente e invitano riflettere sulla condizione attuale. Fotografie dal carattere simbolico ma effimero, sottoposte agli agenti esterni della strada, alle condizioni meteo, alla vita che, lentamente, torna ad una nuova normalità. Al mercato di san Giovanni di Dio le fotografie in mostra saranno inoltre stampate su delle borse per la spesa riutilizzabili, che il 29 ottobre verranno consegnate ai clienti del mercato. In questo modo, l’esposizione condivisa con il pubblico potrà viaggiare e comporsi spontaneamente all’interno del mercato e poi nel quartiere, andando ad accostare delle sequenze casuali di ‘Ossimori’ ogni volta che gli avventori del mercato con le borse si incontreranno.
L'insieme della mostra diffusa ‘’Ossimori-Paralleli convergenti’’ è presentato da un testo scritto a quattro mani da Michela Monferrini e Paolo di Paolo. Tutta l'esposizione sarà sonorizzata grazie all’intervento artistico di Roberto Di Maio, ascoltabile tramite QR code.
 
Parallelamente alle foto di Arcipelago-19, sarà installato nel Mercato di San Giovanni di Dio, dal 25 al 30 ottobre, un “banco poetico”, che prende il nome di “Il Banco delle Parole”, a cura del collettivo artistico Amori Difficili, per una produzione di Sardegna Teatro curata da Francesco Bonomo, che si propone di indagare la memoria affettiva della comunità in cui risiede e restituire la mappatura dei sentimenti di quella stessa comunità. Le vite e i sentimenti personali troveranno così connessioni inaspettate, rivelando una drammaturgia originale e allo stesso tempo realmente accaduta. “Il Banco delle Parole” sarà un luogo dove gli avventori del mercato potranno trovare un momento di contatto con le parole, le emozioni e l’immaginario di Italo Calvino. Qui, attraverso dei dispositivi e dei racconti, gli artisti coinvolgeranno i passanti in azioni di scambio creativo e condivisione artistica. Seguirà l’esplorazione del mercato rionale De Calvi, in cui saranno raccolte storie, impressioni, curiosità e consigli di clienti e venditori, per conoscere la storia del luogo, delle persone e dei prodotti, per un’iniziativa dal titolo “Mercato curioso”, rivolta agli studenti di seconda elementare della Scuola Forlanini.
 
In questa seconda edizione sarà proposto anche l’audio WalkMoving Agorà, a cura di Elena Tsili, un tentativo di creare uno spazio di riflessione sull’impatto che la pandemia ha avuto sugli individui e sulla riscoperta del potere interconnettivo che attraversa i nostri corpi. L’attività prevede la costruzione di un percorso urbano dedicato ad un pubblico ampio e differenziato, che guiderà i partecipanti attraverso dei segnali acustici trasmessi da audio-file. Le sollecitazioni sonore stimoleranno i corpi ad agire con consapevolezza, a tornare alla curiosità e a considerarsi all’interno dello spazio. Una voce guiderà gli ascoltatori a compiere dei movimenti, dei percorsi, linee individuali e orbite collettive. L’esperienza di essere presenti nel momento e condividere la potenza del muoversi insieme, seppur a distanza.
Sempre il 30 ottobre, alle ore 10.00, è in calendario la Passeggiata Poetica “Con gli occhi di un Poeta. Monteverde negli anni di Pasolini”, una passeggiata letteraria a cura di Giuliana Zagra, dell’Associazione Monteverde Attiva, accompagnata dalle letture dell’attrice Annamaria Iacopini. Nel pomeriggio, dalle ore 15.00 alle ore 17.00 all’interno del Mercato De Calvi, saranno offerte attività ludico-creative di Circo dedicate ai più piccoli, a cura di Daniele Antonini.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Per info e prenotazione scrivere a zipzone.art@gmail.com
 
Tutte le attività previste dal progetto terranno conto delle restrizioni e della normativa anti Covid-19 in atto nel momento della realizzazione.
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PER BAMBINI e RAGAZZI
 
TEATRO
 
NOVITÁ
 
TITOLO
Ruotalibera Teatro
presenta
Le stelle di sotto
Uno gnomo chiamato Cucuzzolo
Teatro d’attore e musica dal vivo
testo e regia: Tiziana Lucattini
collaborazione artistica: Fabio Traversa
con Alessandro Garramone e Fabio Traversa
musica dal vivo: Alessandro Garramone
Scene: Francesco Persico e Luisa Frattarelli
Costumi: Antonia Dilorenzo
Luci e fonica: Chiara Saiella
Foto di scena: Patrizia Lucattini
Illustrazione e grafica: Orsola Damiani
Grazie a Chiara Saiella per aver giocato con noi
Organizzazione e promozione: Serena Amidani e Paola Meda
 
DOVE e QUANDO
Centrale Preneste Teatro - Roma
30 e 31 ottobre 2021 alle ore 16.30
 

DETTAGLI
Per la rassegna Infanzie e adolescenze in gioco 2021 a Centrale Preneste Teatro (Via Alberto da Giussano, 58) sabato 30 e domenica 31 ottobre alle ore 16.30 va in scena lo spettacolo "Le stelle di sotto. Uno Gnomo chiamato Cucuzzolo" della Compagnia Ruotalibera Teatro. Il testo e la regia sono di Tiziana Lucattini, mentre sulla scena ci sono Fabio Traversa e Alessandro Garramone.
Cucuzzolo è uno gnomo che non vuole fare la vita dei suoi fratelli che lavorano in miniera come da sempre fanno gnomi e nani. Raccogliere pietre preziose, pulirle, contarle, catalogarle, tornare a casa, mangiare, bere e dormire per ricominciare il giorno dopo. La vita è tutta così. Vissuta sotto terra. A testa in giù. Lavorando, lavorando e accumulando. Le pietre preziose sono belle, brillano come stelle, ma stanno sotto terra, a lui piace invece guardare le stelle vere, quelle di sopra, quelle libere, già pulite e brillanti. Decide così di scappare. Ma ha paura di essere riacciuffato, vede nemici dappertutto. Alessandro, invece, è un musicista che si è licenziato dal lavoro rinunciando alla sicurezza di un posto fisso. Una sera si incontrano e inaspettatamente “si riconoscono”.
 
ALTRE INFORMAZIONI
🎫Il costo del biglietto è per tutti di 6 €.
Adatto dai 3 ai 10 anni.
 
Acquisto on-line su www.centraleprenesteteatro.it o in biglietteria previa prenotazione al numero 06 27801063 o all’indirizzo mail info@ruotalibera.eu (lun./ven. ore 10.00/17.00)
Sabato e domenica esclusivamente tramite sms o whatsapp al numero 320/2392833
 
COVID 19 - LINEE GUIDA PER L’ACCESSO ALLE ATTIVITÀ’ SI RICORDA CHE L’ACCESSO ALLE ATTIVITÀ È CONSENTITO ESCLUSIVAMENTE AI SOGGETTI MUNITI DI DOCUMENTO D’IDENTITÀ VALIDO (D.L. 23/07/21 N. 105) E DI UNA DELLE SEGUENTI CERTIFICAZIONI VERDI COVID-19:
• Esibizione del Green Pass che comprovi l’inoculazione almeno della prima dose vaccinale.
• In alternativa al Green Pass, sarà necessario esibire il certificato che attesti la guarigione dall’infezione da Sars-CoV-2 (validità 6 mesi) o il risultato negativo di un test molecolare o antigenico rapido al virus (validità 48 ore).
• Sono esenti i bambini di età inferiore ai 12 anni e i soggetti esonerati sulla base di idonea certificazione medica.
• L’accesso alla manifestazione rimane contingentato, con obbligo di mascherina (per i bambini valgono le norme generali), previa misurazione della temperatura e igienizzazione delle mani, come da obblighi di legge.
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UNO SGUARDO FUORI PORTA
 
ARTE
 
PROSEGUE
 
TITOLO
MONET.
Dal Musée Marmottan Monet, Parigi
 
DOVE e QUANDO
PALAZZO REALE - Milano
18 settembre 2021 - 30 gennaio 2022


DETTAGLI
Da oggi 18 settembre, a inaugurare la stagione autunnale di Palazzo Reale Milano, apre al pubblico l’attesissima esposizione dedicata al più importante rappresentate dell’Impressionismo: CLAUDE MONET.
Promossa dal Comune di Milano-Cultura e prodotta da Palazzo Reale e Arthemisia, la mostra è curata da Marianne Mathieu ed è realizzata in collaborazione con il Musée Marmottan Monet di Parigi, da cui proviene l’intero corpus di opere, e l’Académie Des Beaux – Arts – Institut de France.
La mostra rientra nel progetto museologico ed espositivo “Musei del mondo a Palazzo Reale” nato con l’intento di far conoscere le collezioni e la storia dei più importanti musei internazionali.
Un percorso espositivo dove ad accogliere il pubblico ci saranno 53 opere di Monet tra cui le sue Ninfee (1916-1919), Il Parlamento. Riflessi sul Tamigi (1905) e Le rose (1925-1926), la sua ultima e magica opera: un prestito straordinario non solo perché riunisce alcune delle punte di diamante della produzione artistica di Monet, ma anche per l’enorme difficoltà di questo periodo nel far viaggiare le opere da un paese all’altro.
Il percorso cronologico ripercorre l’intera parabola artistica del Maestro impressionista, letta attraverso le opere che l’artista stesso considerava fondamentali, private, tanto da custodirle gelosamente nella sua abitazione di Giverny; opere che lui stesso non volle mai vendere e che ci raccontano le più grandi emozioni legate al suo genio artistico.
Il Musée Marmottan Monet - la cui storia è raccontata nel percorso della mostra - possiede il nucleo più grande al mondo di opere di Monet, frutto di una generosa donazione di Michel, suo figlio, avvenuta nel 1966 verso il museo parigino - che prenderà proprio il nome di “Marmottan Monet”.
Suddivisa in 7 sezioni e curata da Marianne Mathieu - storica dell’arte e direttrice scientifica del Musée Marmottan Monet di Parigi - l’esposizione introduce quindi alla scoperta di opere chiave dell’Impressionismo e della produzione artistica di Monet sul tema della riflessione della luce e dei suoi mutamenti nell’opera stessa dell’artista, l'alfa e l'omega del suo approccio artistico.
Dando conto dell’intero excursus artistico del Maestro impressionista, a partire dai primissimi lavori che raccontano del nuovo modo di dipingere en plein air e da opere di piccolo formato, si passa ai paesaggi rurali e urbani di Londra, Parigi, Vétheuil, Pourville e delle sue tante dimore.
È il mondo di Monet, con le sue corpose ma delicatissime pennellate e con quella luce talvolta fioca e talvolta accecante che ha reso celebri capolavori come Sulla spiaggia di Trouville (1870), Passeggiata ad Argenteuil (1875) e Charing Cross (1899‐1901), per citarne alcuni.
Ma non solo. Verdeggianti salici piangenti, onirici viali di rose e solitari ponticelli giapponesi; monumentali ninfee, glicini dai colori evanescenti e una natura ritratta in ogni suo più sfuggente attimo.
La mostra è sostenuta da Generali Valore Cultura, il programma di Generali Italia per promuovere l’arte e la cultura su tutto il territorio italiano e avvicinare un pubblico vasto e trasversale - famiglie, giovani, clienti e dipendenti - al mondo dell’arte attraverso l’ingresso agevolato a mostre, spettacoli teatrali, eventi e attività di divulgazione artistico-culturali con lo scopo di creare valore condiviso.
Special partner Ricola.

ALTRE INFORMAZIONI
L’evento è consigliato da Sky Arte.
Catalogo edito da Skira.
Informazioni
www.palazzorealemilano.it
www.monetmilano.it
Hashtag ufficiale
#MonetMilano
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