Autore: Andrea Alessio Cavarretta (IppoKiro)
Recensione critica dello spettacolo "MILENA OVVERO EMILIE DU CHÂTELET" di Francesco Casaretti, regia di Maurizio Nichetti.
Prima replica, martedì dodici ottobre duemilaventuno, OFF/OFF THEATRE - Roma.
Come
si dice!? Trasudava emozione… la prima dello spettacolo sulla marchesa du Châtelet.
Al
debutto nazionale di Milena
ovvero Emilie du Châtelet con protagonista Milena Vukotic, regia di Maurizio
Nichetti, scritto da Francesco Casaretti, nel sempre
accogliente Off/Off Theatre di Roma c’era tanta di quella
emozione che avresti potuto riempirci centomila sale per centomila altre prime
così belle.
Immaginatevi…
una platea finalmente gremita da tantissimi spettatori in attesa sulle loro
poltroncine rosse, gioiosi nel poter stare nuovamente
così vicini ad assistere alla magia del teatro.
Poi
si spengono le luci, il palco si illumina, una veloce introduzione musicale,
una voce fuori campo ed entra Lei, ed è subito un primo immenso applauso, il caloroso
benvenuto del pubblico ad una grande interprete, quindi il fiato sospeso, lo spettacolo
inizia.
La
scena è Lei, Milena Vukotic, con la
sua capacità di prendere, con elevata raffinatezza, l’attenzione dello
spettatore e portarlo, con estrema delicatezza, dentro una storia, senza quel
troppo, quell’eccesso a cui oramai siamo spesso soliti assistere. Solo Lei sul
palco con la sua interpretazione chiara, pulita, scandita, incisiva. Lei si avvicina così
tanto al pubblico che, parola dopo parola, si rimane sempre più conquistati e sembra
quasi che quel racconto biografico che ripercorre una porzione emblematica del
passato, nell’avanzare di quella serata dedicata al teatro, diventi sempre più parte
di personale memoria.
Le
risate, i momenti di riflessione, i tantissimi
applausi a scena aperta si susseguono, ogni battuta posata, gestita con
leggerezza si addensa di un’idea, di un messaggio, di una carezza sul cuore.
Emilie du Châtelet con la sua grande voglia di
libertà nell’essere donna, nell’essere scienziata, filosofa, letterata, con il
continuo desiderio di conoscenza, si trasforma sulla scena in quell’amica fuori
dal contesto che vorremmo aver incontrata in molti se fossimo vissuti in quel
secolo dei lumi che, seppur aperto ed innovativo, ha continuato a costringere
le donne, comprese quelle più desiderose di indipendenza, ad un ruolo limitato.
Ed
ecco che, nel trascorrere di un’esistenza pregna di incontri, tra i salotti
dell’epoca in cui Emilie ambiva
entrare per disquisire al pari dei maschi, arriva improvviso il grande amore
con Voltaire, l’amore tra le menti, tra le risate. Giunge per la marchesa l’amare
appassionato riposto e corrisposto dentro al suo desiderio di rimanere svincolata
da legami invadenti per essere sempre pronta ad armeggiare con la parola e con
la spada come si era convinti potessero fare solo gli uomini tra gli avvincenti
duelli fisici e concettuali nella Francia del ‘700.
Maurizio
Nichetti bagna i
vari paragrafi di questo racconto con delle morbide intuizioni registiche che
riescono ad amplificare il senso del monologo senza mai sovraccaricarlo. Con la sua accorta regia valorizza il testo di Francesco
Casaretti che, di certo molto interessante e ben scritto, tende
forse a rimanere in alcuni tratti meccanico,
ed il cui maggior pregio è sicuramente quello di aprire una finestra sul
passato raccontando, con chiarezza ed equilibrio, una delle nodali storie di considerevoli
donne che hanno contribuito a comporre il nostro presente ma a cui si continua
a non restituire l’adeguato rilievo.
Uno
spettacolo che va sicuramente visto per lasciarsi condurre dentro la vita della
marchesa du Châtelet
dalla bravura di una grande attrice Milena
Vukotic.
-
Andrea Alessio Cavarretta -
_KIROLANDIA®_
MILENA OVVERO EMILIE DU CHÂTELET è in scena all'Off/Off Theatre di Roma sino a domenica 17 ottobre 2021
www.off-offtheatre.com