Prosegue
al Teatro Belli la rassegna Trend
– nuove frontiere della scena britannica, curata da Rodolfo
di Giammarco e giunta alla sua XX edizione. E mai come
quest’anno gli spettacoli sembrano parlare direttamente allo spettatore, alle
paure, alle incertezze, alle metamorfosi che l’anno pandemico ha prodotto e
amplificato. I personaggi disturbati e disturbanti raccontano i nostri disagi,
superabili o insuperabili, comunque molto umani e vivi, che toccano lo spettro
intero dei nostri sentimenti.
E
questa complessità risuona in Chef, magnificamente interpretato
da Viola Marietti, in un monologo
fisicamente ed emotivamente impegnativo, che stringe lo spettatore in una morsa
tesissima, tra battute fulminanti e divertenti, momenti tragici e teneri che
producono una connessione profonda tra pubblico e personaggio. Chef è rinchiusa
in un box smerigliato con l’acqua che le arriva alle caviglie e che lei tenta
disperatamente di asciugare usando i suoi vestiti di cui via via si libera
mentre racconta di un padre violento e assente, una madre non protettiva, un ex
traditore criminale e di come sia finita a gestire la cucina di un carcere
femminile. Eppure Chef continua a sognare un suo ristorante, una stella
Michelin e di pubblicare un libro di ricette che proprio in quella gabbia sta
componendo.
Chef, diretto impeccabilmente da Serena Sinigaglia che amplifica
la scrittura tesa e tagliente di Sabrina
Mahfouz, evoca vite di periferia londinese, sabati sera passati
a sbronzarsi e a mangiare cibo cinese scadente, serate di violenze insensate e
inutili vestiti firmati. Chef cerca riscatto e lontananza, cerca l’amore,
qualcuno da cui essere finalmente vista, qualcuno, forse di cui prendersi cura.
Come Candice, la giovane detenuta sua sottoposta in cucina, che però la
tradisce andando incontro a una tragica fine. Allora Chef si rifugia ancora una
volta nel “cibo”, crea i suoi piatti, maneggia i suoi ingredienti, così riesce
a vivere, per un breve momento, a lasciare di sé qualcosa di buono, anche se
quel qualcosa verrà consumato subito, sparirà nelle viscere e sarà eliminato,
sembrerà non lasciare più traccia se non nel remoto ricordo delle papille
gustative. E così Chef, infine nuda sulla scena, spogliata di tutto, si
aggancia alla sua essenza, si dà in pasto a se stessa, forse, pronta a
ricominciare…
Nell’attesa
di rivedere presto questo potente spettacolo sulle scene, vi invitiamo a
continuare a seguire come noi di Kirolandia la rassegna dedicata alla scena britannica contemporanea che proseguirà ad impreziosire il TEATRO BELLI fino al 20 dicembre.
- Elena Costa -
_KIROLANDIA®_
Chef
Di
Sabrina Mahfouz
Regia di
Serena Sinigaglia
Con
Viola Marietti
Un
progetto di Viola Marietti, Marina Conti, Katarina Vukcevic
Traduzione
Monica Capuani
Produzione
Centro Teatrale Bresciano
www.teatrobelli.it
TREND
nuove frontiere della scena britannica – XX edizione
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