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martedì 16 novembre 2021

KIROSEGNALIAMO dal 16 al 22 novembre 2021

 K-news   

Kiri, continuano per questa stagione 2021-2022, le KIROSEGNALAZIONI di KIROLANDIA blog di cooperazione dell'omonima corrente culturale. Ogni settimana, sulla base delle tantissime proposte giunte in redazione, selezioniamo per voi alcuni eventi da seguire a Roma con un veloce sguardo in streaming e fuori porta.
Potete inviarci i vostri Comunicati Stampa ad una delle nostre email kiroalndia@gmail.com - info@kirolandia.com. Scriveteci e raccontateci delle vostre iniziative.
 
Vi ricordiamo che i suggerimenti di Kirolandia sono tripli!!!
Non solo qui nel blog ma anche attraverso le KIROSOCIALNEWS, lanci direttamente dai nostri social: Facebook, Twitter e Linkedin. A beve riprenderà anche la trasmissione radiofonica, "#doyoudream kirolandia on air" su Radio Godot, e con lei anche la diffusione del KIROEVENTO DA SOGNO della settimana!
Seguite sempre gli hashtag #kirosegnalazioni #kirosocialnews #kiroventodasogno e scoprirete i selezionatissimi suggerimenti dei Kiri di Kirolandia!
 
Dunque per sognare con voi...
 
TEATRO
 
NOVITÁ
 
TITOLO
Associazione Culturale Teatro Trastevere
presenta LO SPETTACOLO EVENTO
Hangar Duchamp
direzione artistica: Andrea Martella
IL CUORE A GAS
di Tristan Tzara
personaggi ed interpreti
Occhio: Flavio Favale
Bocca: Simona Mazzanti
Orecchio: Edoardo La Rosa
Naso: Vincenzo Acampora
Sopracciglio: Giorgia Coppi
Collo: Vania Lai
Didascalia: Walter Montevidoni
installazione scenografica: Giulia Spernazza
(gentile concessione galleria d’arte FABER di Roma)
luci: Mauro Buoninfante
regia: Andrea Martella
 
DOVE e QUANDO
TEATRO TRASTEVERE – Roma
dal 16  al 21  novembre 2021,  da martedì a sabato ore 21.00, domenica ore 17.00
 

DETTAGLI
“Si tratta dell’unica e della più grande truffa del secolo in tre atti.”
Dopo la pausa forzata a causa di ciò che ha forzato pause in tutto il mondo, torna Hangar Duchamp e lo fa ripresentando l’atto d’esordio della sua storia di compagnia, il primo capitolo della sua “trilogia dell’avanguardia”, proposto proprio al Teatro Trastevere nel gennaio del 2018. Rumore bianco teatrale, così è stato definito “Il Cuore A Gas”, capolavoro del teatro dada scritto da Tristan Tzara e rappresentato per la prima volta, in pieno contrasto con le convenzioni e gli accademismi del suo tempo, nel 1921 a Parigi. I personaggi, Occhio, Bocca, Orecchio, Naso, Sopracciglio e Collo vivono, dialogano ed interagiscono all’interno di un mondo irreale, fuori dal tempo e dallo spazio. L’autore stesso descrive la sua opera come una commedia ed in effetti della commedia ha gran parte delle caratteristiche, da una discreta ed intelligente comicità all’immancabile lieto fine. L’unico problema, se di problema si può parlare, è che il testo in questione non ha una narrazione chiara, che la storia, di fondo, sembrerebbe non esistere e che i dialoghi sono apparentemente sconnessi e privi di qualunque logica. Si potrebbe, in effetti, parlare di non-sense, ma risulterebbe limitativo, visto che Tzara è riuscito a scrivere qualcosa che, più che non avere un senso, è in grado di accogliere qualunque senso: rumore bianco teatrale, appunto. L’interpretazione di Hangar Duchamp prevede anzitutto l’aggiunta ai personaggi originari di Didascalia, una personificazione delle geniali note a margine dello stesso autore, ed ha a che fare con la ricerca della felicità in un mondo che non concede spazio alla libertà, inquadrando ogni esistenza in uno schema definito e convenzionale al quale aderire senza alcuna possibilità di scelta. I personaggi vengono interpretati come esseri privati (un po’ per destino e un po’ per decisione personale) della funzionalità legata al proprio nome, per autodifesa ma forse anche come una forma di timida autoaffermazione. Tutto sembra destinato alla noia, alla ripetitività senza senso, all’accettazione silenziosa della propria nullità, a meno che qualcuno non decida di ribellarsi, ad esempio innamorandosi, portando quindi una ventata di sana irrazionalità ed incoerenza all’interno di questo mondo così monotono e straniante. Ecco allora che un grido di libertà scardina i meccanismi esistenti e mostra ad ognuno quanto, molto spesso, la propria infelicità sia causata da costrizioni e limiti masochisticamente autoimposti.
 
ALTRE INFORMAZIONI
🎫Biglietti: 13 €
CONSIGLIATA PRENOTAZIONE
prevista tessera associativa
 
Avviso ai Soci
Teatro Trastevere Il Posto delle Idee
 
via Jacopa de' Settesoli 3, Roma
 
Contatti: 065814004 info@teatrotrastevere.it
www.teatrotrastevere.it
 
Kirolandia Media partner
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NOVITÁ
 
TITOLO
CHEF
di Sabrina Mahfouz
regia Serena Sinigaglia
con Viola Marietti
un progetto di Viola Marietti, Marina Conti, Katarina Vukcevic
traduzione Monica Capuani
produzione Centro Teatrale Bresciano
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TREND
nuove frontiere della scena britannica – XX edizione
festival a cura di Rodolfo di Giammarco
22 ottobre – 20 dicembre 2021
 
DOVE e QUANDO
TEATRO BELLI – Roma
dal 16 e 17 novembre 2021, ore 21.00
 

DETTAGLI
Di lei non conosciamo il nome, la chiamano Chef, è tutto. In una cucina industriale, asettica, che diventa un banco degli imputati dove si giudica cosa è bene e cosa è male, Chef ci racconta, attraverso gli eventi più significativi della sua vita, come ci si ritrova dall’essere a capo di un ristorante di alto livello a gestire la cucina di un carcere femminile. “Chef è una precisa categoria di persone – scrive Serena Sinigaglia – quelle disgraziate, quelle che vivono ai limiti, quelle della droga, delle risse, del malaffare, quelle che nessun padre, nessuna madre tolgono dalla strada. Quelle che sbagliano e che la nostra giustizia punisce o rieduca, dipende da come la si vuol guardare”. Chef è stata condannata: si trova in carcere perché accusata di omicidio premeditato nei confronti del padre. E mentre gestisce con le sue due assistenti il servizio giornaliero, è di nuovo sottoposta a processo per l’ambiguo tentativo di suicidio di una delle due detenute che lavorano con lei, Candice. “Chef è anche una condizione esistenziale che ci riguarda tutti – continua Sinigaglia – Chef è il diritto alla scelta, giusta, sbagliata, non ha importanza, l’importante è averla una scelta. Ma se non ce l’hai, non hai il diritto di gridarlo a gran voce? Bene. Ma non basta ancora. Chef è una vittima dal destino segnato, figlia di padri e di madri che non sanno fare il padre e la madre. Chef è il tentativo di un riscatto che, al di là delle apparenze e di tanta retorica, la nostra società non perdona e non permette. Figlia di una libertà apparente che ti affoga nell’ipocrisia e nell’indifferenza. Il monologo della Mahfouz è straordinario, straordinario nel veicolare temi tanto profondi con la leggerezza tipica dei grandi scrittori di teatro. Non è realistica, è epica. Come Shakespeare maneggia la musicalità della parola, la leggerezza del suo incedere, mediando con sapienza il comico e il tragico. Chef è una danza, una lingua da mangiare”. Serena Sinigaglia porta in scena un testo profondamente catartico – vincitore tra gli altri premi del Fringe First Award – scritto dalla giovane poetessa, drammaturga, attrice e scrittrice anglo-egiziana Sabrina Mahfouz.
A dare voce e corpo a questa storia feroce, una giovane e bravissima Viola Marietti.
 
ALTRE INFORMAZIONI
🎫Biglietto Intero 13€  - Biglietto Ridotto (under 26 e over 65) 5€
 
piazza Sant'Apollonia 11/a
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NOVITÁ
 
TITOLO
I DIARI DELLA GUERRA
tratto da
Il Dolore , Quaderni della guerra e la specie umana 
Interpretazione , regia , allestimento scenico  e costumi: Elena Arvigo
regista collaboratrice: Virginia Franchi
assistenti alla regia: Tullia Salina Attina’ e Francesco Biagetti
disegno luci: Paolo Meglio
produzione: Santarita e Jack teatro
 
DOVE e QUANDO
tEATRO lo spazio Roma
Dal 18 al 21 novembre 2021 – dal giovedì al sabato ore 21.00 – domenica ore 19.00


DETTAGLI
Il palcoscenico del Teatro Lo Spazio accoglie dal 18 al 21 novembre “I Diari della Guerra”, spettacolo diretto e interpretato da Elena Arvigo, tratto da due testi di Marguerite Duras: Il Dolore e i Quaderni della guerra e altri testi e da la Specie umana di  Robert Antelme. Lo spettacolo, che  aveva debuttato nel 2019 nella forma di un primo studio, a distanza di due anni riprende vita vestendosi di nuova forza.
 
Dolore, in francese, è sostantivo femminile. Elena Arvigo, dopo aver portato in scena Sarah KaneAnna Politkovskaja e gli scritti di Svetlana Aleksievich sull’atomica, esplora, con Marguerite Duras, il connubio tra amore e guerra. L’attrice, attenta indagatrice dell’anima femminile, con “Il Dolore: diari della guerra” completa un’ideale trilogia che parte da “4:48 Psychosis”.
 
Il Dolore è il diario biografico che Marguerite scrisse a Parigi quando aspettava il ritorno di suo marito Rober Antelme deportato a Dachau e che pubblicò 40 anni dopo. La Duras entrò nella resistenza antinazista nel 1943 con a capo François Mitterand e questo diario autobiografico racconta quegli ultimi giorni di guerra nell‘ aprile del 1945. La testimonianza storica e il diario emotivo di quell’attesa si fondono nella penna della scrittrice, capace di descrivere, con coraggio scandaloso e stile inconfondibile, la profondità del sentimento.
Quaderni della guerra e altri testi , invece, è un libro pubblicato postumo che raccoglie quattro manoscritti della scrittrice francese Marguerite Duras. Consistono in quattro quaderni conservati dalla stessa Duras in una busta. La loro stesura risale agli anni tra il 1943 e il 1949 e contengono tutti gli abbozzi più significativi di alcuni tra i romanzi più noti della scrittrice. Sono  testi - confessione  di straziante intimità al confine tra la poesia e la memoria, tra il bisogno e la testimonianza. E’ la guerra delle donne  quella che racconta la Duras. Le donne che attendono.
Attraverso l’approfondimento delle fonti e delle circostanze storiche legate a Il Dolore, Quaderni della guerra e altri testi di Marguerite Duras e La specie umana di Robert Antelme, abbiamo sentito la necessità di indagare il particolare momento storico legato alla fine della seconda guerra mondiale e le sue convulsioni finali nella primavera del 1945”_ annota Elena Arvigo.
Si può stimare che circa 2,3 milioni di uomini, donne e bambini furono portati nei campi di concentramento tra il 1933 e il 1945; la maggior parte di loro, oltre 1,7 milioni, vi perse la vita. A oltre ottant’anni dalla fondazione di Dachau si sente ancora forte la necessità di comprendere le circostanze che hanno permesso che tutto ciò avvenisse, mettere in luce i meccanismi su cui si è basato il nazi-fascismo .
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Lo spettacolo  fa parte di un progetto teatrale  piu’ ampio sulle donne e la guerra:  “Le imperdonabili “ voci di donna che hanno segnato e rivelato la Storia. La figura della donna  in relazione alla guerra.
 
“Le imperdonabili “comprende per ora altri 4 spettacoli :
“Donna non rieducabile “ di Stefano Massini ,
“Monologhi dell’atomica “ di Svetlana Aleksievich ,
“Elena di Sparta “di Elena Arvigo
Etty Hillesum – o del pensiero 
 
Ognuno di questi spettacoli ha analizzato la figura della donna in relazione alla guerra, partendo dal mito di Elena di Troia -  fino ad arrivare ai giorni nostri – cercando di restituire un frammento del viaggio di queste donne straordinarie.
 
ALTRE INFORMAZIONI
🎫Biglietti: 15 € – ridotto: 12 €
(bar aperto per aperitivo dalle 19.00)
 
Via Locri 43, Roma
 
informazioni e prenotazioni 339 775 9351 / 06 77204149
info@teatrolospazio.it
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NOVITÁ
 
TITOLO
Produzione Archètipo in collaborazione con il Festival Montagne Racconta (Tn)
e Tedavi98
con il patrocinio di A.I.D.O. Toscana
presenta
LA VITA SALVA
di e con Silvia Frasson
 
DOVE e QUANDO
Fortezza Est – Roma
18/19/20 novembre 2021, ore 20.30
 

DETTAGLI
Dopo un debutto al Festival del Dramma Popolare di San Miniato, accolto con entusiasmo da pubblico e critica, dopo gli applausi del tour estivo e l'ultimo sold out a Firenze arriva a Roma l'inno alla complessità meravigliosa e sorprendente della vita.
La vita salva scritto e interpretato da Silvia Frasson, prima di salire sul palco del Teatro Litta di Milano sarà in scena a Roma a Fortezza Est dal 18 al 20 novembre.
 
Un evento cruciale fa incastrare le vite di tanti sconosciuti. Un incrocio di storie diverse racconta la vita in tutte le sue forme: incontri inaspettati, gioie e dolori, scelte da fare, nodi da sciogliere. Quella vita che va avanti sempre e nonostante. Protagonisti di queste storie sono personaggi i cui destini si incastrano, ognuno con i suoi desideri, ognuno con la sua quotidianità. Il racconto è di taglio cinematografico, seguiamo i personaggi nelle loro vicende sospese, li lasciamo e li ritroviamo cambiati, trasformati, alla fine della storia.
 
Questo spettacolo – racconta Silvia Frasson - è nato in conseguenza del fatto che mi sono dovuta confrontare con la perdita di persone più o meno vicine, con la morte improvvisa e inaspettata. Avevo bisogno di dare una risposta di vita a questo momento, di avere la conferma che c’è una vita più grande che ci contiene tutti e per la quale tutti possiamo fare qualcosa”.
 
Una bambina scrive i suoi sogni in un quaderno, una donna di 60 anni torna ragazzina, un dottore si ritrova nel mezzo di una situazione difficile e delicata, un'infermiera di fronte ad una proposta “indecente”. Madri e figli si confrontano, mani si stringono, paure si vincono.
Silvia Frasson, da sola sul palco, si fa attraversare da tutte queste vite e ce le riporta con una limpidezza ed un'intensità travolgenti. Ci fa appassionare, ci coinvolge, ci fa camminare accanto a questi personaggi come se fossimo loro amici. Ci fa riconoscere in ognuno di loro. Quindi, in fondo, racconta di tutti noi, per come siamo, per come rimaniamo senza fiato di fronte alle cose piccole e grandi che la vita ci propone.
 
Non è forse questo il teatro, un atto estremo di avvicinamento gli uni agli altri? - chiede Silvia Frasson - non è forse per questo che ci è mancato tanto?”
 
ALTRE INFORMAZIONI
🎫Biglietti: 12€
 
Via Francesco Laparelli 62,  Roma
 
info e prenotazioni: fortezzaest@gmail.com
 
una produzione Archètipo in collaborazione con Montagne Racconta (TN) e Tedavi 98
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TEATRO
 
NOVITÁ
 
TITOLO
Al Centro Culturale Artemia
“STOCCOLMA”
Scritto da Antonio Mocciola, con la regia di Maria Verde ed interpretato da Antonio De Rosa e
Michele Capone
 
DOVE e QUANDO
CENTRO CULTURALE ARTEMIA – Roma
Dal 19  al 21  novembre 2021,  venerdì  e sabato ore 21.00, domenica ore 18.00
 

DETTAGLI
Scritto da Antonio Mocciola, con la regia di Maria Verde ed interpretato da Antonio De Rosa e Michele Capone va in scena al Centro Culturale Artemia (e per prima volta a Roma): “STOCCOLMA”. TESTO FINALISTA PREMIO DRAMMATURGIA CARLO ANNONI 2021. Il pubblico potrà assistere a questo intrigante spettacolo teatrale i giorni venerdì 19 e sabato 20 novembre alle ore 21 ma anche domenica 21 novembre alle ore 18.
 
Vessato e umiliato dal professore universitario che gli nega ripetutamente la promozione all’ultimo esame, quello decisivo per la laurea in Giurisprudenza, uno studente (Michele Capone) rapisce, sevizia e tiene nudo e in catene il suo aguzzino (Antonio De Rosa). In un sottilissimo gioco psicologico, in cui sono in palio la liberazione, per il professore, e la promozione tramite il ricatto, per lo studente, il gioco delle forze, apparentemente in mano al giovane, si ribalta continuamente, finendo, come è inevitabile, nella sfera sentimentale. I due uomini si raccontano, si sfiorano, si detestano. Ma la Sindrome di Stoccolma, alla fine, prevale. Con conseguenze inimmaginabili.
 
Note di regia:
Federico, l’allievo e Gianluca, il professore. Il primo, una specie di Barbablù in versione edulcorata; il secondo vittima, che instaura a tratti un rapporto di interdipendenza con il proprio carceriere. “Stoccolma” appare inizialmente, come la sintetica immagine di un thriller d’autore, dove primeggia l’affermazione di uno spirito di rassegnazione e di rinuncia al vero. Il rosso desiderio di vendetta, l’intimo dolore e l’insana paura di non essere all’altezza, accecano la “ratio” e la
 sensibilità di un animo giovane, gettando un’ombra funesta sulla verità e la bellezza, connaturate nella sua stessa esistenza. Il respiro vitale di una età matura e socialmente affermata, ottenebrato da disattese evoluzioni di relazioni familiari, descrivono l’incapacità di una esistenza serena e di uno inadeguato proporsi nei rapporti interpersonali e professionali. Due anime che lottano per opporsi e contrastare un sentire, che non appartiene alla autenticità della bellezza della verità di una vita “normale”. Gli stenuanti ed umilianti tentativi di sottomissione da un lato, e l’apparente accondiscendenza dall’altro, in cui il pudore e la vergogna quasi si annullano, conducono pian piano, vittima e carceriere nudi, uno di fronte all’altro, come davanti ad uno specchio virtuale, in cui ognuno di loro, diviene soggetto e riflesso. Il “ritorno” l’alleanza e la solidarietà... Un “filo” sottile che, si attorciglia e tesse una tela che incatena, unisce e rinvigorisce il desiderio di andare oltre ogni identificazione con la manifestazione umana, oltre il dolore, oltre la paura, oltre la mente.

ALTRE INFORMAZIONI
🎫Ingresso 10 €
Tessera nuovi soci 3€
GREEN PASS
 
Direzione artistica: Maria Paola Canepa
 
Info e prenotazioni: 3341598407
 
Via Amilcare Cucchini 38, Roma (zona Portuense - Monteverde/Forlanini)
 
Media partner Kirolandia
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PROSEGUE
 
TITOLO
L’IMPRESA FANTASTICA DELL’ATTORE COLANGELI
Tutta la Commedia recitata a memoria da Giorgio Colangeli con la complicità di Marco Maltauro
musica Diego Dall’Osto | contributi musicali Tommaso Cuneo chitarra, Vincenzo Di Sanzo zampogna 
 
DOVE e QUANDO
tEATRO argentina Roma
Dal 15 novembre al 13 dicembre
INFERNO | 15 novembre ore 19 Canti I-XIII - 21 novembre ore 21 Canti XIV-XX - 22 novembre ore 19 Canti XXI-XXXIV
PURGATORIO | 28 novembre ore 21 Canti I-IX - 29 novembre ore 19 Canti X-XXIV - 5 dicembre ore 21 Canti XXV-XXXIII
PARADISO | 6 dicembre ore 19 Canti I-XIV - 12 dicembre ore 21 Canti XV-XXII - 13 dicembre ore 19 Canti XXIII-XXXIII
 

DETTAGLI
Dal 15 novembre al 13 dicembre torna in scena al Teatro Argentina L’impresa fantastica dell’attore Colangeli, la Commedia recitata da Giorgio Colangeli, tra i pochissimi ad aver imparato l’intera opera a memoria, restituita al pubblico in nove appuntamenti: il 15, 21 e 22 novembre Inferno; il 28 e 29 novembre e il 5 dicembre, il Purgatorio; infine il Paradiso il 6, 12 e 13 dicembre.
 
Come nel passato, quando le terzine dantesche erano patrimonio orale di ogni strato della popolazione, il viaggio del ciclo Dante a memoriapassa anche attraverso la poesia detta. Giorgio Colangeli si avventura in un corpo a corpo con il testo dantesco nella sua integrità, rendendolo per noi suono, oralità, flusso cui abbandonarsi, rivivendone e riscoprendone il detto in un rituale collettivo, poetico e teatrale.
Realizzato dal Teatro di Roma con il contributo e la collaborazione del Comitato nazionale per le celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, Dante a memoria propone una analisi delle tracce dantesche nella cultura contemporanea, e in particolare nel linguaggio artistico e teatrale. Il progetto ha attraversato la stagione del Teatro di Roma nell’anno dedicato al poeta.
 
Gentile Spettatore, bentornato in teatro e grazie per essere venuto. Non sarà una serata facile; meglio dircelo subito. Né per me, né per te. Con Marco, abbiamo pensato e messo in atto quegli accorgimenti che ci sembravano utili ad accoglierti e a facilitarti; ma non ci nascondiamo, e non ti nascondiamo, che molto dovrai fare tu, insieme con me. La prima impressione potrebbe essere che non capisci nulla; ma la Guida dello Spettatore ti aiuterà a non perdere il filo del racconto. Sempre che tu non ti arrenda alle prime difficoltà. Procedendo, potrebbe succedere che continui a non capire nulla, ma questo "deficit" potrebbe sembrarti non più una menomazione, ma una  possibilità di accesso alternativo, una diversa comprensione. Terza fase: capisci. Non nella modalità che ti consentirebbe di ripetere a parole tue quello che hai ascoltato, la famigerata parafrasi scolastica; ma nell'esperienza, soggettiva e certa, di sensazioni ed emozioni che il testo ti suscita. Che è poi la modalità con cui "capiamo" un brano musicale, un quadro, una scultura, una istallazione. Perchè possa funzionare questo condizionamento, questa fascinazione, io dirò solo ed esclusivamente il testo di Dante: non una sola parola di commento o di spiegazione. Aiùtati con la Guida dello Spettatore che, passo dopo passo, ti segnala l'ultimo verso di ciascun canto, per darti la possibilità di tentare ancora, nel caso ti fossi un po' perso nel canto appena ultimato; ti segnala la posizione raggiunta nel cosmo dantesco, per darti la sensazione di essere sempre e, amorevolmente, seguito durante il viaggio. Il premio per te sarà scoprire bellezze ed emozioni, commozione e divertimento, non in questo o in quel canto, in questa o in quella terzina, non dove te lo aspetti, ma dappertutto in questo poema inesauribile. Io cercherò di dire tutto a memoria. Perchè questo sforzo titanico? Un po' per esibizionismo attoriale, lo confesso. Ma soprattutto per proporti un testo "parlante", già da me letto e assimilato a tal punto, che tu che ascolti possa dimenticare che è stato scritto e che di solito lo si legge, e possa illuderti di vederlo, il testo, personificato davanti a te, raccontare se stesso. Come succede a teatro. Perché, e questo è il grande premio per tutti noi, siamo di nuovo a teatro! Viva Dante! Viva il teatro! Giorgio Colangeli
 
Il Teatro di Roma completa la serie di iniziative dedicate a Dante Alighieri in questa stagione con Dante, in sua presenza. Vostra parola disïata vola, 15 dicembre ore 11 al Teatro Argentina ingresso libero su prenotazione, promosso dal Comitato Nazionale per la celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, rivolto - soprattutto - ai ragazzi e alle ragazze delle scuole che si avviano verso la fine dell'anno scolastico. Un appuntamento, diretto da Giorgio Barberio Corsetti, in cui percepire ancor più da vicino la presenza del poeta tra le maglie della nostra cultura contemporanea.  A renderlo possibile, le voci degli attori e delle attrici dell'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio d'Amico", che interpreteranno una selezione di brani tratti da Dante Alighieri, Samuel Beckett, Jorge Luis Borges e Edgar Lee Masters, in dialogo con il professor Carlo Ossola, che metterà in luce la contemporaneità di Dante e la sua influenza sulla letteratura e le arti.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Dante a memoria - informazioni sul progetto (2 maggio – 15 dicembre 2021)
il ciclo Le Parole di Dante ha proposto tre lectio introdotte da Paolo Di Paolo: L’Inferno – Il Diavolo, con Lina Bolzoni e Giulio Ferroni. Il Purgatorio – Il Perdono, di Filippo La Porta e Maria Giuseppina Muzzarelli. Il Paradiso - La beatitudine con Luca Serianni e Claudio Strinati.
L’impresa Fantastica dell’attore Colangeli, Tutta la Commedia di Dante recitata a memoria da Giorgio Colangeli con la complicità di Marco Maltauro, è stata proposta nel mese di maggio e ritorna in scena dal 15 novembre al 13 dicembre.
 
Per correr miglior acque alza le vele è il saggio a cura di Roberto Gandini e con i/le partecipanti ai laboratori andato in scena al Teatro Argentina nel mese di giugno 2021.
Il progetto giunge a conclusione con l’appuntamento Dante, in sua presenza. Vostra parola disïata vola diretto da Giorgio Barberio Corsetti, con Carlo Ossolain programma il 15 dicembre al Teatro Argentina.
 
🎫Ingresso posto unico 10 €
info promozione@teatrodiroma.net 
GREEN PASS obbligatorio
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PROSEGUE
 
TITOLO
Debutta a Roma in prima assoluta
MARIA ANTONIETTA
L’ultima Regina di Francia
Con Francesca Bruni, Stefano De Santis, Cristiano D’Alterio, Dimitri D’Urbano, Luca Laviano, Flavia Cattivelli, Elisabetta Angelin, Giorgia Paolini, Jacopo Cavallaro, Stefano Macciocca, Roberta Bobbi, Chiara Pasella, Giuseppe Tagarelli, Jessica Ferro, Elisabetta Settimi, Roberto Pesaresi, Renato Mucciarelli, Giulia Pisciarelli, Barbara Olivieri, Arianna Iacopino, Gabriel Giannuzzi
Testo e Regia Francesca Bruni
Aiuto Regia Simone Buffa
Luci e audio DUEPUNTODUE Sound & Light
 
DOVE e QUANDO
tEATRO GARBATELLA Roma
Dall’11 al 28 novembre 2021 - Da martedì a sabato ore 20.30 - domenica ore 17.30


DETTAGLI
Debutta in prima assoluta al Teatro Garbatella di Roma, dall’11 al 28 novembre “Maria Antonietta - L'ultima regina di Francia", spettacolo scritto e diretto da Francesca Bruni e prodotto da Pont d'Art Italia, incentrato su una delle donne più affascinanti della Storia.
Dal suo arrivo a Versailles fino al suo incontro con Fersen, dallo scoppio della Rivoluzione fino alla condanna a morte, viene ripercorsa la vita di Maria Antonietta, svelando la sua interiorità e ciò che si nasconde dietro i falsi miti e le voci del passato, delineando l’immagine di una donna decisamente moderna rispetto ai canoni dell’epoca a cui apparteneva, avversa ad ogni retorica di corte.
Uno spettacolo dalle tinte classiche, con personaggi in costume d’epoca settecentesca realizzati interamente a mano presso la sartoria Bàstesrls.
Ero poco più che bambina quando visitai Versailles con i miei genitori la prima volta. Avrò avuto all’incirca la stessa età che aveva Maria Antonietta quando arrivò a Versailles da Vienna”_ annota Francesca Bruni. “ Quel luogo, quella reggia dalla sontuosità maestosa, non saprei... ha un’energia tutta sua. E ci tornai, a Versailles, una seconda volta, qualche anno più tardi. E poi ancora e ancora. Avevo -non so come- cominciato a documentarmi su questa figura così affascinante che è la Regina Maria Antonietta. Da lì a poco la curiosità divenne sete di sapere. E divenne caccia a testi, biografie, stampe. L’idea è di portare in scena la vita e i pensieri di una donna, di una regina. Una storia controversa da trattare con la cura ed il riguardo che solo un palco può donare. Da una parte la regina frivola, sorda dei bisogni del proprio popolo, immersa com’è negli sfarzi regali che costituiscono il suo mondo. È vero. Ma dall’altra parte la figura umana e più intimamente segreta, custodita. Un universo privato, personale. E raccontarloè possibile solo grazie ai documenti autentici giunti a noi. Scambi epistolari e fonti storiche delineano il carattere di una donna con le sue fragilità, i suoi interessi, le sue paure, i suoi amori proibiti. A me interessava questa Maria Antonietta, in tutto il suo essere autentico. E forse è proprio per questa sua autenticità che, dopo tutti questi anni, riesce ancora ad attirare l’attenzione del pubblico di tutto il mondo.”
Scenografie ammalianti e un folto cast ricreano le suggestioni, le atmosfere e le situazioni più affascinanti di quell’epoca lontana, della storia e della Storia della regina e della donna che durante i suoi brevi anni di vita è stata arciduchessa, delfina, regina, icona della moda, vedova del deposto re e martire.
Una personalità che ha segnato un’epoca e che ancora oggi influenza il nostro stile e i nostri costumi. Per la prima volta , l’ultima Regina di Francia abiterà anche il teatro.
 
ALTRE INFORMAZIONI
🎫Biglietti: Intero: 18 €- Ridotto Under 12: 10 €+ ddp e comm.serv.
 
Piazza Giovanni da Triora, 15 – Roma
 
Info e prenotazioni: Tel: +39 34732 78 115
 
www.mariaantoniettaspettacolo.com
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PROSEGUE
 
TITOLO
VOLTATI, PARLAMI
di Alberto Moravia
Diretto ed interpretato da Lucia Lavia
Scene e Costumi: Laura Giannisi
Luci: Matteo Ziglio
Musiche: Giacomo Vezzani
Regista assistente: Danilo Capezzani
Direttore di produzione: Pino Le Pera
Progetto grafico: StudioTurandò
Produzione: Gruppo della Creta
 
DOVE e QUANDO
TEATRO BASILICARoma
9 – 21 novembre. Orario spettacoli dal mercoledì al sabato ore 21.00 - domenica ore 17.45


DETTAGLI
Debutterà al TeatroBasilica in prima nazionale lo spettacolo VOLTATI, PARLAMIdi Alberto Moravia, interpretato da Lucia Lavia che fa anche il suo esordio alla regia. Lo spettacolo che sarà in scena dal 9 al 21 novembre è prodotto dal Gruppo della Creta.
 
Nota di regia - Lucia Lavia
Pubblicato per la prima volta nel 1984 “Voltati Parlami” di Alberto Moravia si ispira al dramma in un atto di Eugene O’Neill intitolato “Prima di colazione”. Moravia ne ricava però il soggetto da un suo precedente racconto intitolato “La vergine e la droga”. L’autore, durante un’intervista, definì il suo monologo come “un soliloquio di una snervante Pariolina con accanto il compagno, un poetucolo Italo-americano di Los Angeles”. Ma in realtà ciò che Moravia racconta, con la sua scrittura asciutta e tagliente, è ben più profondo. “Voltati parlami” è un “A solo” che ti spezza il cuore. Una storia di solitudine. Uno squarcio inclemente e feroce su due esseri umani che si presentano allo spettatore l’uno muto e inerte, l’altra logorroica e propulsiva. Entrambi alla deriva, entrambi accomunati dalla medesima straziante e sofferta incapacità di aprirsi all’altro, al mondo circostante, alla vita. Di aprirsi persino a sé stessi. Condannati “ad una chiusura spasmodica, un rifiuto precostituito, un gelo irrimediabile” come dirà la nostra Alice in questa pièce, unica detentrice delle parole di Moravia. Questo pezzo breve racconta l’impossibilità costante di essere accolti dall’altro, proprio per l’incapacità di accogliere l’altro, pur bramando più di qualsiasi cosa, disperatamente, incondizionatamente, un “briciolo” di amore. “...un po’ d’amore. Una volta ogni trenta giorni.”
Sin dalla prima lettura di questo testo sentii l’urgenza di raccontare allo spettatore il personaggio di Alice - o per meglio dire - tutto ciò che ella racconta in sé. Il suo mondo emotivo, distorto e labile, fatto di vuoti e desolazioni. Ho deciso di portare in scena, come mio primo lavoro, questo testo per la ragione che esso racchiude tutto ciò che mi interessa profondamente indagare e raccontare come attrice. La dipendenza affettiva e tutto ciò che ne consegue: la solitudine come forma di malattia, l’incapacità di amare, la paura di essere visti, di essere invasi, di essere accolti e di accogliere. Ciò che mi preme è dare voce a quelle anime sofferenti che per sopravvivere al loro dolore si sono costruite un mondo emotivo fatto di regole rigidissime, di ordine e di imposizioni, ma talmente fragile e precario che basterebbe un soffio per farlo crollare. Correndo il rischio di rimanerne schiacciati. In questo piccolo universo, tanto simile a una cristalleria gracile e strampalata, non c’è spazio per nessuno. All’infuori di quell’enorme cosa che ingombra più di tutte: l’assenza.
 
ALTRE INFORMAZIONI
 
Piazza Porta S. Giovanni, 10 Roma

Contatti / Prenotazione obbligatoria +39 392 97.68.519 - info@teatrobasilica.com
Tutte le attività del Teatro Basilica si terranno nel rispetto della normativa in materia di prevenzione dal Covid19
 
www.teatrobasilica.com
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PROSEGUE
 
TITOLO
Una produzione AB MANAGEMENT e OTI
presentano in esclusiva in Italia
in accordo con MISCHIEF WORLDWIDE LTD
CHE DISASTRO DI PETER PAN
dalla commedia originale di J.M.Barrie
di Henry Lewis, Jonathan Sayer e Henry Shields
traduzioneEnrico Luttmann
con
Stefania Autuori | Luca Basile | Viviana Colais
Valerio Di Benedetto | Riccardo Giacomini | Massimo Genco,
Carolina Gonnelli | Alessandro Marverti | Yaser Mohamed,
Ilaria Orlando | Igor Petrotto | Marco Zordan
Regia di ADAM MEGGIDO
 
DOVE e QUANDO
TEATRO BRANCACCIO - Roma
Dal 3 al 28 novembre 2021, mercoledì - sabato serale ore 20.45 / sabato - domenica pomeridiana ore 17.00
 

DETTAGLI
In seguito al trionfante debutto, finalmente approda al Teatro Brancaccio di Roma “Che Disastro di Peter Pan” con la regia di Adam Meggido.
Dal 2016 il pubblico di tutta Italia apprezza ed applaude “Che Disastro Di Commedia”, versione italiana del pluripremiato successo planetario “The Play That Goes Wrong”, che ha raccolto, di anno in anno, un sempre crescente numero di consensi.
Dagli stessi autori arriva “Che Disastro Di Peter Pan” con la proposta di alzare il tiro. La sgangherata compagnia amatoriale dello sperduto Sant’Eufrasio Piedimonte, ancora più ambiziosa e battagliera che mai, dopo aver improvvisamente ereditato un’ingente somma di denaro, tenta di mettere in scena il classico di J.M. Barrie, la celeberrima storia di Peter Pan.
La trama tenta di emergere dai disastri e dai contrattempi che si accumulano nella pièce, il caos impetuoso aumenta e le risate sono inarrestabili di fronte alle disavventure degli attori che vanno inevitabilmente incontro all’ennesimo fallimento.
Quando il regista apparirà sul palcoscenico con il suo assistente/co-regista, s’inizieranno a percepire le tensioni che stanno alla base di questa goffa e stentata impresa teatrale. Come in “Che Disastro Di Commedia” le porte non si apriranno, gli oggetti di scena scompariranno per ricomparire altrove, gli effetti sonori saranno inevitabilmente anticipati o ritardati.
Gli attori, impegnati in ruoli multipli, combatteranno ancora una volta contro inconvenienti tecnici e non ricordando le battute, intrappoleranno gli altri in “loop” esasperanti.
Assistendo alla produzione di Peter Pan, capiremo in pochi minuti che anche questo show è miseramente destinato a fallire.
 
NOTE DI REGIA
È una commedia con un grande cuore, senza mai un momento di noia. Lo spettacolo è una farsa e la farsa un vero spettacolo. Non importa quali bisticci nel backstage si siano verificati, non importa il caos che hanno scatenato e subito sul palcoscenico; dopo lo spettacolo i nostri attori sono al bar, euforici, congratulandosi l'un l'altro e pianificando la prossima produzione. Non perdono di vista l'amore. È importante ricordare che gli attori di questa piéce non sono "cattivi attori" ma semplicemente vittime delle circostanze; tutto deriva dal loro costante tentativo di continuare, nonostante tutto, e dal loro ottimismo che la fortuna possa girare a loro favore.
Adam Meggido
 
ALTRE INFORMAZIONI
🎫Prezzo biglietto da 28a 39 €
 
botteghino@teatrobrancaccio.it
Via Merulana, 244,  Roma
www.teatrobrancaccio.it
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PROSEGUE
 
TITOLO
Produzione OTI – Officine del Teatro Italiano
FABIO CANINO
in
FIESTA
Scritto da
ROBERTO BIONDI, FABIO CANINO, PAOLO LANFREDINI
regia
PIERO DI BLASIO
con
DIEGO LONGOBARDI | SANDRO STEFANINI
Simone Veltroni | Antonio Fiore
costumi MARIA SABATO
scene GIACOMO CELENTANO
movimenti coreografici CRISTINA ARRÒ(Ispirati alle coreografie originali di Gino Landi)
 
DOVE e QUANDO
SALA UMBERTO – Roma
Dal 26 ottobre al 26 novembre 2021, dal martedì al venerdì ore  21.00 / domenica ore 17.00 e ore 21.00


DETTAGLI
A venti anni dal fortunato debutto dello spettacolo-cult campione di incassi dedicato a Raffaella Carrà torna in scena “Fiesta” con Fabio Canino, dal 26 ottobre al Teatro Sala Umberto di Roma.
Lo showman fiorentino torna a celebrare il mito di Raffaella Carrà con questa esilarante commedia, un ironico e autoironico affresco del mondo gay con dialoghi serrati e battute a ripetizione e insieme una grande Fiesta dedicata alla più grande icona dello spettacolo italiano.
 
Era il 2001 quando debuttava il primo progetto teatrale in assoluto dedicato a Raffaella Carrà e la conduttrice dell’allora fortunato programma del sabato sera “Carramba che sorpresa”, venuta a conoscenza da alcuni amici che era in scena uno spettacolo a lei dedicato decise, a insaputa degli attori, di irrompere nel teatro con una delle sue “carrambate” decretandone un successo senza precedenti con sold out per sei mesi consecutivi e poi repliche in tutta Italia per oltre tre stagioni. In seguito la Carrà decise di andare lei stessa a teatro comprando in forma privata tutti i biglietti di una replica e regalandoli a tutti i suoi amici più cari per una vera Fiesta.
 
La “Fiesta” da cui prende le mosse la commedia è come ogni anno, il 18 giugno quando un gruppo di amici organizzano un party per il compleanno della loro amatissima Diva, per una ricorrenza “che va festeggiata tutti insieme, come il Natale”.
Luca (Fabio Canino) è un fan di Raffaella Carrà, ma non uno qualsiasi, è il più scatenato, il più fedele, il più innamorato. Tanto innamorato da celebrare ogni 18 giugno il compleanno del suo mito in una vera e propria festa con tanto di torta, invitati, canti e balli sulle note dei più grandi successi della Raffa nazionale.
 
Per la “gaya” serata Luca invita, come ogni anno, i suoi due migliori amici Renato (Diego Longobardi) e Ivano (Sandro Stefanini). Il primo è un esuberante infermiere amante della palestra e dei bei ragazzi, il secondo un aspirante scrittore, uomo di fede e truccatore di una nota diva. A sorpresa, anche se non troppo, sopraggiunge un terzo ospite, Giuseppe (Simone Veltroni), un collega di Luca dall’incerta identità sessuale… Solo per lui.
 
La Fiesta sarà un pretesto per piccanti confessioni tra amici, ma anche per liberare gli animi da desideri e paure. Proprio durante il gioco della verità con la “statuina-idolo” di Raffa, Giuseppe metterà a nudo inclinazioni e segreti. Come in tutte le feste che si rispettino, arriva all’improvviso l’elemento dirompente, come una meteora imprevista, che obbligherà gli invitati a rocamboleschi giochi di parole e divertenti fraintendimenti.
Questa meteora ha il volto (e soprattutto il corpo) di Massimo (Antonio Fiore), il bel poliziotto, eterosessuale al 150%. Sarà lui a mettere in crisi le convinzioni di Luca e company o saranno loro a mettere in crisi il fascinoso Massimo?
Una cosa è certa, qualsiasi sia il risultato, ci sarà da ridere! Sempre sotto l’occhio vigile e amorevole del mito Carrà! Anche perché senza le sue musiche e la sua energia, che “Fiesta” sarebbe?
I protagonisti si confrontano su temi che vanno dalla religione alla moda in un susseguirsi di dialoghi serrati e pungenti tra la satira e l’ironia sul costume sociale.
Il tutto mentre in sottofondo echeggiano le musiche del loro Idolo Raffaella Carrà in un crescendo di risate sino all’epilogo quando il pubblico sollecitato da Fabio Canino rompe la quarta parete per scegliere il finale a sorpresa tra i tre possibili.
 
Lo spettacolo, scritto da Roberto Biondi, Fabio Canino e Paolo Lanfredini, torna riproposto in una nuova e prestigiosa edizione. L’ambientazione è una casa a dir poco appariscente quasi surreale che fa da contorno agli attori vestiti con i costumi vivaci di Maria Sabato mentre i movimenti coreografici ispirati a quelli originali che Gino Landi ideò per Raffaella sono di Cristina Arrò e la regia di Piero Di Blasio.
 
ALTRE INFORMAZIONI
🎫Prezzo biglietto da 34€ a 25€ - disponibili su www.salaumberto.com

Via della Mercede 50, Roma
 
prenotazioni@salaumberto.com
 
www.salaumberto.com
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MUSICA
 
USCITE
 
NOVITÁ
 
TITOLO
 “A TUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA”
IL NUOVO SINGOLO DI  PORFIRIO RUBIROSA CON IL RAPPER HERMAN MEDRANO
Quinto estratto dall’album “Breviario di teologia dadaista”,  il brano in uscita l’11 novembre è una suite di quasi otto minuti che esplora l’evoluzione filosofica dell’uomo e le sue derive edonistiche, anche attraverso le immagini dell’artista visuale napoletano Dagon Lorai
 

DETTAGLI
L’11 novembre sarà disponibile in tutte le piattaforme digitali A tua immagine e somiglianza, il nuovo singolo di Porfirio Rubirosa in collaborazione con il rapper Herman Medrano, che è anche coautore del brano. La première del videoclip della canzone – curato dall’artista visuale napoletano Dagon Lorai – è prevista, per lo stesso giorno alle 11, sul canale YouTube del cantautore veneto. La ricorrenza del numero 11 non è casuale poiché, in termini esoterici, simboleggia il radicale cambiamento associato a una grande forza.
Il singolo, estratto dall’album Breviario di teologia dadaista (Esibirsi/Isola Tobia Label 2020), è una vera e propria piccola opera rock/rap della durata di quasi otto minuti che può essere inoltre definita una suite.
Il brano è infatti suddiviso in tre parti: la prima è ispirata alla psichedelia anni Settanta, la seconda al pop elettronico anni Ottanta, e l’ultima al rap anni Novanta del secolo scorso. La canzone esplora le ragioni che hanno condotto l’essere umano a sostituire la religione dello spirito con quella odierna e attualissima del corpo, in una pericolosa e arida deriva epicurea, con tutte le conseguenze che questo può comportare.
Musica e parole ripercorrono l’evoluzione della società, sfociando in un rap di 11 terzine, che attraverso la voce di Herman Medrano conducono verso il ‘finale-omaggio’ a Giorgio Gaber e alla sua Io se fossi Dio.
Porfirio Rubirosa prosegue quindi con questo pezzo il percorso di analisi della società contemporanea attraverso la sua consueta cifra stilistica e, più in generale, uno sguardo personale sulla società.
L’artista veneto è accompagnato, ancora una volta, dalla sua storica band: Il Drugo Arcureo al basso, Pastafarian Andyman alla chitarra, IndiAnanas Jones alle percussioni e KrugerPritz alla performing art.
 
VIDEOCLIP
Il videoclip del singolo A tua immagine e somiglianza di Porfirio Rubirosa, che sarà visibile su youtube, è opera dell’artista Dagon Lorai il quale, attraverso un montaggio serratissimo, ha realizzato ardite associazioni di immagini con le parole della canzone, riuscendo così a proporre allo spettatore le molteplici chiavi di lettura offerte dal brano.
ALBUM
Breviario di teologia dadaista è il quarto album di Porfirio Rubirosa. Si tratta di un concept, una sorta di riscrittura in chiave dadaista della Bibbia, nella quale, attraverso dodici brani, si racconta la storia dell’uomo e del suo progressivo annullamento consumistico. È il diario dell’uomo contemporaneo, delle sue paure, delle sue debolezze, della sua autoindulgenza e, soprattutto, della sua autoassoluzione sbrigativa. Dalla Genesi all’Apocalisse, viene quindi narrato un viaggio biblico di creazione e distruzione che tuttavia si chiude con una speranza di redenzione, da ricercare verosimilmente in un nuovo approccio spiritocentrico. Parallelamente si compie anche un viaggio di scoperta musicale tramite l’utilizzo di strumenti solitamente inusuali come il charango, il sitar, l’harmonium, l’ukulele, la fisarmonica, il violino e di un’intera brass band. Il progetto ha visto peraltro la presenza di oltre trenta musicisti e alcuni ospiti di rilievo come Sir Oliver Skardy, Herman Medrano e il Guru Carana Dasa e Caterina Casasola degli Hare Krishna della comunità Prabhupada ISKCON di Vicenza.
 
CREDITI
Credits
PORFIRIO RUBIROSA AND HIS BAND sono:
Porfirio Rubirosa voce, chitarra acustica, chitarra classica, armonica a bocca
Drugo Arcureo basso acustico, basso elettrico, contrabbasso, tastiere, drum programming, fischio e cori
Pastafarian Andyman chitarra elettrica, tastiere, melodica, effetti e cori
IndiAnanas Jones percussioni, kalimba, rumoristica, e cori
Krugerpritz performing art
 
Hanno partecipato:
Annalisa Agostini primo sax tenore in Sacramento
Carlo Alberto Amati sax baritono in Sacramento
Matteo Ballarin charango in Sacramento
Virginio Bellingardo batteria in Tolomeo, perché sei morto?, Il giardino dell’Eden, La ricetta contro il male, Il
diluvio universale L’omino biscottino
Riccardo Caroni secondo sax tenore in Sacramento
Marco Convertino primo e secondo trombone in Sacramento
Michele Doimo trombone in Tolomeo, perché sei morto?
Simone Favaro tastiere in A tua immagine e somiglianza
Flavio Guerra sax contralto in Tolomeo, perché sei morto?
MAx LAzzarin pianoforte in La ricetta contro il male
Sergio Marchesini fisarmonica in Sacramento
Veronica Marchi chitarra elettrica, pianoforte, tastiere e cori in Giudizio universale
Alessandro “Baby” Numa sax tenore in Tolomeo, perché sei morto? L’omino biscottino, sitar in A tua
immagine e somiglianza
Diletta Pagotto Diletta in L’omino biscottino
Nicolò Perina terza tromba in Sacramento
Roberto “Sciubert” Pettenello tastiere in Tolomeo, perché sei morto?
Andrea Rigatti primo sax in Sacramento
Ludovico Rinco seconda e quarta tromba in Sacramento
Marco Spinetta ukulele in Una giornata di sole
Marta Stella violino in Il diluvio universale
Ezio Torassa secondo sax alto in Sacramento
Alessandro Valente batteria in Sacramento
Riccardo Vidotto prima tromba in Sacramento
Mattia Zago terzo trombone e trombone basso in Sacramento
Giovanni Zani voce di Dio in A tua immagine e somiglianza
 
Per Prabhupada Desh Iskcon Vicenza hanno suonato in Oggi non mi va: Guru Carana Dasa (Ferdinando
Casoni) voce ed harmonium, Caterina Casasola voce e kartals
 
Breviario di Teologia Dadaista è un album prodotto da Porfirio Rubirosa and His Band.
 
Musica e testi di Giovanni Albanese, tranne la musica di Tolomeo, perché sei morto? di Mario Consiglio e
Mario Panzeri, e il testo di A tua immagine e somiglianza di Giovanni Albanese ed Ermanno Menegazzo.
Arrangiamenti di Porfirio Rubirosa and His Band, tranne l’arrangiamento dei fiati su Tolomeo, perché sei
morto? di Alessandro Numa, l’arrangiamento ed orchestrazione dei fiati su Sacramento di Drugo Arcureo
e l’arrangiamento di Giudizio universale di Veronica Marchi.
Produzione artistica di Porfirio Rubirosa and His Band tranne Giudizio universale prodotto artisticamente
da Veronica Marchi.
Produzione esecutiva di Porfirio Rubirosa e Soliti Sospetti (www.solitisospetti.com).
Registrato all’Antro Arcureo di Padova (Pd), e mixato allo Space of Love di Borso del Grappa (Vi) da Drugo
Arcureo e IndiAnanas Jones, tranne Giudizio Universale registrato e mixato all’Osteria Futurista di Verona
(Vr) da Veronica Marchi.
Supervisione al mixaggio e mastering a cura di Veronica Marchi presso l’Osteria Futurista di Verona (Vr)
Grafica a cura di Marco Kirk.
Foto di Alberto Benatelli.
 
ALTRE INFORMAZIONI
www.youtube.com/porfi60mdt
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CONCERTI
 
NOVITÁ
 
TITOLO
COTTON CLUB
LA PROGRAMMAZIONE
 
DOVE e QUANDO
COTTON CLUB – Roma  
Dal 18 al 21 novembre 2021
Ogni domenica – Bevo Solo Rock’n Roll
 

DETTAGLI
Il Cotton Club è oggi un locale rinnovato con nuovo impianto di aerazione con abbattimento della carica batterica e virale pari al 100% grazie al sistema di sterilizzazione a luce UV-C.
 
A livello acustico invece, per garantire una sempre maggiore esperienza di ascolto, il rinnovato il Cotton Club ha messo a punto una tecnica di controllo acustico appositamente progettata e “custom made” che viene normalmente utilizzata nei grandi auditorium e nei posti in cui l’acustica è caratteristica precipua e dominante.
 
GIOVEDI’ 18 NOVEMBRE 2021
ALBERTO LAURENTI & NADIA NATALI
"ROMA SEI SEMPRE TU"
Tutta la canzone romana in un concerto-evento imperdibile. Nadia Natali ed Alberto Laurenti esplorano, nel corso di un emozionante viaggio nel tempo, il ricco repertorio capitolino attraversando la storia della canzone romana d'autore, dai compositori agli interpreti. Un raffinato, coinvolgente percorso musicale tra rarità e grandi classici, un’occasione unica.
 
LIVE SHOW €10
Inizio concerto ore 21:30
 
Line-Up
Nadia Natali, Voce
Alberto Laurenti, Chitarra
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VENERDI’ 19 NOVEMBRE 2021
GREG & THE RETROSTRINGS 
Country. La Musica americana per eccellenza. Ce n’è di tanti tipi: il Bluegrass, l’Ol’Time, l’Hillbilly, l’Honky-Tonk, il Nashville, il Cajun… Greg & the Retrostrings le fondono tutte restituendo a pieno quella ruspante sonorità da vaccari esotici. Basta una voce, una chitarra acustica, un contrabbasso e una chitarra elettrica, spesso sostituita dalla pedal steel e le vaste pianure del Texas o del Tennessee si dipanano davanti alle vostre orecchie.
 
Prendetela come un viaggio alle radici di una Musica verace e contadina, selvatica come un bisonte e solida come uno stallone. Si passa da Hank Williams a Wayne Hancock, da Johnny Cash a John Denver, da Red Cravens a Jimmie Rodgers. Magari ne conoscete qualcuno, probabilmente no, ma sarà divertente, intrigante e corroborante e vi piacerà. Se non dovesse piacervi… portatevi almeno una sputacchiera!
 
🎫LIVE SHOW €10
Inizio concerto ore 22:00
 
Line-Up
Greg, Voce - Chitarra - Armonica
Flavio Pasquetto, Chitarra Elettrica - Pedal Steel Guitar
Danilo Bigioni, Contrabbasso
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SABATO 20 NOVEMBRE 2021
ADIKA PONGO
Gli Adika Pongo si sono formati a Roma nel 1993 dalla volontà di Niccolò Fabi, Lorenzo Salvatori, Aidan Zammit, Leonardo D’Angelo e Alessandro e Eleonora Benedetti. Nasceva come cover band e si è subito imposta all’attenzione del pubblico romano per la grinta dimostrata dall’allora giovanissimo Niccolò Fabi. Con una media di un centinaio di date l’anno si sono prefissati il compito di portare in giro in Italia e in Europa, quella che viene chiamata “Soul Disco” e che era suonata da band come gli Chic, gli Earth Wind & Fire, le Sisters Sledge e la Kool & The Gang. Un vero “Tribute to The Disco” atto a creare un gioco fatto di buona musica e tanta energia condivisa con il pubblico. Una serata imperdibile, tra brani originali e omaggio a grandi band, in cui sarà impossibile restare seduti.
 
🎫LIVE SHOW €10
Inizio concerto ore 22:00
 
Line-up
Francesca Silvy, Voce
Costantino Ladisa, Sax
Alessandro Benedetti, Basso
Alessio Scialo', Tastiere
Andrea Merli, Batteria
Alberto Lombardi, Chitarra
Pablo Enrique Olivier,Percussioni
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DOMENICA 21 NOVEMBRE 2021
BRUNCH STORIA E MUSICA
MINNIE MINOPRIO
Dopo il successo del Village Celimontana il Cotton Club lancia i brunch all’ora di pranzo del week end. Musica, storie, aneddoti all'ora di pranzo, questa è la nuova proposta del Cotton Club. Ingresso ore 12.30 si comincerà con il concerto alle 13.00, seguirà una pausa Brunch alle 13.45, e poi la seconda parte. Al centro grandi artisti, personaggi e le epoche della storia della musica, un appuntamento a metà tra concerto e narrazione per rivivere la storia e per ascoltare la musica.
 
Questo appuntamento sarà in compagnia di Minnie Minoprio ed Ettore Zeppegno, si parlerà della vita nel mondo dello "Show" di un periodo in cui la televisione era al centro della vita degli italiani. Una lunga storia d'amore tra il pubblico e questa giovane e bellissima show girl inglese e di come l'abbia conquistato con la sua bravura e spensieratezza. Minnie racconterà il mondo "dietro le quinte" di quella televisione, di quei personaggi, Fred Bongusto, Gianni Boncompagni, Raffaella Carrà, Renzo Arbore...sarà un racconto, una passeggiata nel paese delle meraviglie e di come piccole sfumature possono cambiare il percorso che porta una talentuosa ragazza ad essere una grande Star.
 
ORE 13:00 - INIZIO SPETTACOLO
 🎫BRUNCH 20€ composto da:
Pinsa a scelta e Drink
oppure
Hamburger a scelta e Drink
 
Line-up
S Minnie Minoprio, Voce
Ettore Zeppegno, Piano
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DOMENICA 21 NOVEMBRE 2021
BEVO SOLO ROCK'N ROLL
JUMP ACES
L'appuntamento dedicato al Rock'N'Roll anni '50 della domenica: una serata vintage e divertente all'insegna del Rock'n Roll. La serata ci riporterà negli anni '50 grazie ai nostri gruppi live così coinvolgente da fare ballare i più timidi. Lezione di ballo "primi passi" con le migliori scuole di Roma che si alterneranno di domenica in domenica. Lezione di ballo a cura della scuola FEEL THAT SWING
Il LIVE di questa domenica è con i JUMP ACES, una neoformazione romana jump - blues & swing che di nuovo ha solo il nome, è formata nella quasi totalità da musicisti molto conosciuti della scena romana e non solo.
 
Ingresso ore 19:30
Lezione ore 20:00
Concerto ore 21:00
Lezione di ballo
 
Prezzo special del BEVO SOLO ROCK'N ROLL:
🎫LEZIONE + CONCERTO + DRINK 10€
🎫LEZIONE + CONCERTO + DRINK + PINSA ROMANA 18€
 
Line-up
Marco Meucci, Voce/Piano
Alessandro Angelucci, Chitarra
Al Compassi, Contrabbasso
Lorenzo Fancocci, Batteria
 
 
ALTRE INFORMAZIONI
Via Bellinzona 2, Roma
 
Info e prenotazioni +393490709468
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LIBRI
 
USCITE
 
NOVITÁ
 
TITOLO
FRANCESCO CUSA
DISPONIBILE IN LIBRERIA E NEGLI STORE ONLINE
VIC
IL NUOVO ROMANZO
 
DOVE e QUANDO
 In libreria e negli store online
 

DETTAGLI
È disponibile in libreria e negli store online “VIC”, il nuovo romanzo di Francesco Cusa, pubblicato da Algra Editore, con la prefazione di Massimo Cracco e la postfazione di Giuseppe Paolo Carbone.
 
Vic è un ragazzo-uomo maturo-anziano che vive la sua schizofrenica vita di scrittore in un luogo immaginario del Sud dell’Italia: Cotrone. «Il personaggio rappresenta il trauma irriducibile, il caso clinico principe oggetto delle ricerche dei freudiani. Fortunatamente lui se ne sbatte di tali indagini, giacché egli rappresenta il cortocircuito di ogni narrazione clinica volta all’individuazione del caso topico, del “problema” su cui orchestrare la riuscita di un progetto teorico. - racconta l’autore In questo senso Vic nasce per ridonare all’Occidente l’aura mitica della legge di natura, ciò che prevale rispetto alla legge morale; in buona sostanza per restituire l’uomo alla sua sacralità».
 
Il romanzo è una sorta di diario surreale scritto in prima e terza persona, popolato dai personaggi “estremi” d’una provincia “estrema”: esseri reali e immaginari, vivi e morti, spettri e spiriti che potrebbero essere il frutto di una mente psicotica o del delirio d’un santo. Il centro del romanzo, il suo “senso”, sta forse in questo continuo scavo psicologico e metafisico teso a smascherare il velo del “Tremendo” che pare avvolgere “lynchianamente” la fisica e la morfologia della cittadina di provincia.
 
La copertina del libro è un disegno del musicista e filosofo Pier Marco Turchetti. «Quando me l’ha mostrata ho subito detto: “è questa!”. Era un suo lavoro di molti anni fa che, a nostro avviso, riassume nello spazio del disegno tutta la vicenda umana e sovrumana del romanzo», conclude lo scrittore.
 
Attualmente l’autore è impegnato con il tour di presentazione del libro. Il prossimo appuntamento sarà domenica 14 novembre ore 18,30 presso il Cortile Alessi, Via Alessi 34/36, Catania. Calendario in aggiornamento: www.francescocusa.it

Francesco Cusa, batterista, compositore, scrittore, nasce a Catania nel 1966. Intraprende lo studio del pianoforte, poi passa alla batteria. Si trasferisce a Bologna nel 1989, dove si laurea al Dams nel 1994. In quell’humus ha modo di collaborare con artisti provenienti da varie parti d’Italia e il suo percorso artistico lo porterà a suonare, negli anni, in Europa, America, Asia e Africa. Da sempre interessato all’interdisciplinarità artistica, è anche scrittore di racconti, romanzi e poesie e ha pubblicato diversi articoli di musicologia e di critica cinematografica presso molte riviste specializzate.
Il 5 maggio 2014 ha pubblicato per Eris Edizioni il libro “Novelle crudeli. Dall'orrore e dal grottesco quotidiani”. L'autore usa il fantastico, l'horror più macabro e il surreale per raccontarci ciò che di più basso smuove i vizi, gli istinti e le morbosità dell'uomo contemporaneo. Cinico e impietoso descrive un'umanità malata incapace di redimersi. Nel 2017 è uscito “Racconti molesti” (Eris Edizioni). I racconti di Cusa sono cattivi, ironici e caustici, l’autore è un feticista della morbosità e dell’inettitudine patologica che si diverte a scandagliare vizi e tabù culturali di una realtà che scricchiola in maniera inquietante, anche se le crepe restano invisibili. Il libro è illustrato da Daniele La Placa.
Per Algra Editore ha pubblicato “Stimmate” (2018) e “Il surrealismo della pianta grassa” (2019).
Vincitore del Festival Internazionale del Libro e della Cultura Etnabook 2021 - Sezione Poesia; primo posto con la poesia “Armenti”, secondo posto con “Ottobre Vuoto” e quinto posto con “Stacanovisticamente”.
Per Robin Edizione ha pubblicato “Il mondo chiuso” (2021) una raccolta di poesie che narra di lutti, animismo, panteismo, catarsi e redenzione. Nel perenne gioco di rimandi al chiuso universo della strofa poetica, si realizzano le mutazioni del linguaggio, le eclissi e le palingenesi dei mondi, i battiti della microstoria.
 
ALTRE INFORMAZIONI
 
www.youtube.com/fracusa
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CIRCO
 
PROSEGUE
 
TITOLO
TEATRO FURIO CAMILLO
presenta
BATTITI
rassegna internazionale di circo – teatro

DOVE e QUANDO
Teatro Furio Camillo – Roma
Dal 12 novembre al 5 dicembre  giovedì - venerdì e sabato alle 21.00 - domenica alle 11.00 e alle 18.00


DETTAGLI
Il Teatro Furio Camillo ospita per l’ottavo anno consecutivo BATTITI, la rassegna di teatro di contaminazione, frutto dell'incontro tra le più alte tecniche circensi ed il lavoro d'attore.
Dal 12 novembre al 5 dicembre la rassegna accoglierà spettacoli di compagnie, italiane ed estere, che utilizzano tecniche circensi differenti, raccontando una nuova realtà scenica contemporanea. Anche quest’anno, alla rassegna si affiancherà una mostra fotografica curata da  Alessandro Trapani e dedicata alla creazione dello spettacolo “Spaghetti” della Compagnia Materiaviva.
Fiore all’occhiello è poi la sezione Piccoli Battiti, in cui vengono proposti spettacoli di circo teatro dedicati ai più piccoli. Sempre grande spazio è dedicato, inoltre, all'attività di formazione, con workshop di acrobatica aerea, yoga, tap, danza verticale e corda molle.
Il 12 novembre (ore 21) apre la rassegna il C.A.B.A.R.È. Calderone Artistico Burlesco Anarchico Rigorosamente Eclettico, uno spettacolo di arte varia, sempre in divenire e con una buona dose di imprevedibilità, condito da artisti di stagione, rigorosamente biologici e a kilometro zero. Un varietà-laboratorio aperto a tutti gli artisti che abbiano voglia di sperimentare nuovi numeri, rispolverare vecchi cavalli di battaglia assopiti nel baule, o semplicemente passare una serata a giocare a contatto con il pubblico.
Sabato 13 novembre (ore 21) il Duo Sulla Falsa Riga presenta LA VIDA ROSA: una corda verticale, una piscina appena abbozzata e un bicchiere con del liquido verde. La Vida Rosa é uno spettacolo dallo stile sintetico, metafora ridotta all'essenziale della schizofrenia dell'uomo contemporaneo e della relazione con il suo lato più oscuro.
Segue, domenica 14 novembre (ore 18), LA FORZA DI ARIANNA, performance di teatro d’ombre per “far luce” sul mito di Arianna, di e con Silvio Gioia
con la consulenza della prof.ssa Francesca Lisi.
Apre il secondo fine settimana di programmazione, venerdì 19 novembre (ore 21), ABATTOIR BLUES, l'ultimo spettacolo della Trilogia dell’Abbondanza. Dopo gli sprechi alimentari (Funky Pudding – 2009) e l'abuso di zuccheri (Sweet Dreams – 2014) Luigi Ciotta porta nuovamente all'attenzione dello spettatore un tema caldo dei nostri tempi: il maltrattamento degli animali negli allevamenti intensivi e il rapporto ambivalente con la carne, ai giorni nostri caratterizzato da sempre nuovi tabù. Il tema è l’uomo con le sue contraddizioni e debolezze nell’affrontare i sentimenti più oscuri della sua anima, della sua parte più bestiale. Tutto questo in chiave comica, grottesca e onirica, secondo le regole del buffone e del clown.
Sabato 20 (ore 21) e domenica 21 (ore 11) è la volta di  “Jamais en retraite”, spettacolo che  affronta con umorismo e tenerezza la questione della vecchiaia nella nostra società, attraverso una bici acrobatica e una corda molle.
Sempre domenica 21 novembre (ore 18) appuntamento con  AREA 52, ideato da Emanuele Belmonte, un serissimo, fantascientifico gioco che porta gli spettatori in un universo popolato da alieni verdi e navicelle spaziali di carta argentata. Un divertente film sci-fi (science fiction) completamente homemade. Uno spettacolo di Clown Teatrale che mescola musica dal vivo eseguita con clarinetto, voce, loopstation e theremin, manipolazione di oggetti e teatro di figura.
EVANESCENTE NORMA di e con Eva Lunardi, una riflessione sul senso di colpa imposto su come la società e i media dettano i parametri del modello di donna e uomo perfetti e la conseguente ribellione a tutto questo, abiterà la scena venerdì 26 novembre (ore 21); mentre ZONA FRANCA di e con Federica Mafucci, un luogo dove lo spettatore viene trasportato all’interno di un mondo libero e fantasioso, ma con la profondità di una vita difficile e incerta, attraverso uno spettacolo comico che unisce prosa, musica e teatro fisico, sabato 27 novembre ( ore 21).
Domenica 28 novembre ( ore 11 e 18) spazio a  RAGAZZA CONFUSA, di e con Michela Samaki Pesce, un viaggio delirante in cui il caos trova un suo ordine tra uno swing, uno step ed uno shuffle!
Chiude la rassegna, dal 2 al 5 dicembre ( ore 21-domenica ore 18), SPAGHETTI con la regia di Roberta Castelluzzo, uno spettacolo in cui il linguaggio del circo teatro, così fortemente evocativo e sanguigno, sarà accompagnato da parti di racconto orale, in un continuo viaggio tra emozioni diverse, tra piani differenti e differenti punti di vista. Siamo intorno al 1920 , sono gli anni delle importanti migrazioni degli italiani oltreoceano. Sono storie di viaggio, sono storie di gente che si sposta per mare e condivide preoccupazioni, speranza, nausee, euforia, paura e, spaghetti.
PICCOLI BATTITI
La sezione Piccoli Battiti è dedicata ai bambini e alle loro famiglie con spettacoli che, attraverso le tecniche di circo, entusiasmino i bimbi e gli raccontino loro un mondo teatrale dinamico e gioioso.
Tutte le mattine alle ore 11:00 il Teatro Furio Camillo offre, durante tutto l’anno, una programmazione di spettacoli per bambini. Nel mese della rassegna Battiti, la proposta si fa ancora più ricca e con ospiti straordinari provenienti dall’Italia e dall’estero.
Domenica 14 novembre si parte con BANDITA di e con Silvio Gioia, spettacolo di teatro d'ombre. Dal gioco con le mani delle ombre cinesi, al coinvolgimento dell’ombra di tutto il corpo che si trasforma creando diversi personaggi,  si alternano grandi suggestioni visive, date dall’incrocio di luci e ombre, a scene ironiche, date da sketch di piccoli personaggi creati con le mani. A seguire domenica 21 novembre  “Jamais en retraite” che affronta con umorismo e tenerezza la questione della vecchiaia nella nostra società.
Infine, domenica 28 novembre, RAGAZZA CONFUSA di e con Michela Samaki Pesce, un viaggio delirante in cui il caos trova un suo ordine tra uno swing, uno step ed uno shuffle, e domenica 5 dicembre GHIRIGORO  della Compagnia Endaxi, un minuscolo circo fatto di soli 2 artisti: ScannaMago, clown dalla molteplici doti di acrobata, prestigiatore e giocoliere, presenta uno spettacolo ricco di musica, magie e fantasia, e  Tipota, la sua fida “collaboratrice clown”.

ALTRE INFORMAZIONI
🎫Biglietto per singolo spettacolo 13   
Piccoli Battiti: adulti 10€ - bambini 8€
 
Info e prenotazioni: 0697616026
 
www.teatrofuriocamillo.it
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ARTE
 
MOSTRE
 
PROSEGUE
 
TITOLO
KLIMT. La Secessione e l’Italia
 
DOVE e QUANDO
MUSEO DI PALAZZO BRASCHI - Roma
Dal 27 ottobre al 27 marzo  2021
 

DETTAGLI
Dal 27 ottobre il Museo di Roma a Palazzo Braschi ospiterà la mostra Klimt. La Secessione e l’Italia, un evento espositivo che segna il ritorno in Italia dell’artista austriaco con alcuni dei suoi capolavori provenienti dal Museo Belvedere di Vienna, dalla Klimt Foundation e da collezioni pubbliche e private come la Neue Galerie Graz.

La mostra ripercorre la vita e la produzione artistica di Klimt, sottolineandone il ruolo di cofondatore della Secessione viennese e indagando sul suo rapporto con l’Italia, meta dei suoi viaggi e luogo di alcuni suoi successi espositivi.
Sono circa 200 le opere esposte, tra dipinti, disegni, manifesti d’epoca e sculture di Klimt e degli artisti della sua cerchia.

Oltre a opere iconiche come la famosissima Giuditta ISignora in biancoAmiche I (Le Sorelle) e Amalie Zuckerkandl è possibile ammirare anche prestiti del tutto eccezionali come La sposa della Klimt Foundation e Ritratto di Signora, trafugato dalla Galleria Ricci Oddi di Piacenza nel 1997 e recuperato fortunosamente nel 2019.

Klimt. La Secessione e l’Italia
 è una mostra promossa da Roma CultureSovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, co-prodotta da Arthemisia che ne cura anche l’organizzazione con Zètema Progetto Cultura, in collaborazione con il Belvedere Museum e in cooperazione con Klimt Foundation, a cura di Franz Smola, curatore del Belvedere, Maria Vittoria Marini Clarelli, Sovrintendente Capitolina ai Beni Culturali e Sandra Tretter, vicedirettore della Klimt Foundation di Vienna.

La mostra ripercorre la vita e la produzione artistica di Klimt, sottolineandone il ruolo di cofondatore della Secessione viennese e indagando sul suo rapporto con l’Italia, meta dei suoi viaggi e luogo di alcuni suoi successi espositivi.
Sono circa 200 le opere esposte, tra dipinti, disegni, manifesti d’epoca e sculture di Klimt e degli artisti della sua cerchia.
Oltre a opere iconiche come la famosissima Giuditta ISignora in biancoAmiche I (Le Sorelle) e Amalie Zuckerkandl è possibile ammirare anche prestiti del tutto eccezionali come La sposa della Klimt Foundation e Ritratto di Signora, trafugato dalla Galleria Ricci Oddi di Piacenza nel 1997 e recuperato fortunosamente nel 2019.
Klimt. La Secessione e l’Italia è una mostra promossa da Roma CultureSovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, co-prodotta da Arthemisia che ne cura anche l’organizzazione con Zètema Progetto Cultura, in collaborazione con il Belvedere Museum e in cooperazione con Klimt Foundation, a cura di Franz Smola, curatore del Belvedere, Maria Vittoria Marini Clarelli, Sovrintendente Capitolina ai Beni Culturali e Sandra Tretter, vicedirettore della Klimt Foundation di Vienna.
La mostra vede come special partner Julius Meinl Ricola, come partner Catellani & Smith, come radio partner Dimensione Suono Soft ed è consigliata da Sky Arte.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Piazza San Pantaleo, 10
 
www.museodiroma.it
www.museiincomuneroma.it
www.arthemisia.it
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PROSEGUE
 
TITOLO
QUAYOLA. Re-coding
 
DOVE e QUANDO
PALAZZO CIPOLLA _ Roma 
29 settembre 2021 - 30 gennaio 2022

 
DETTAGLI
Dal 29 settembre Palazzo Cipolla a Roma ospiterà la prima mostra monografica di Quayola (1982), artista romano di origine e londinese di adozione, tra gli esponenti più importanti della media-art a livello internazionale.
Quella di Palazzo Cipolla è la cornice ideale per esporre l’arte di Quayola, da sempre animata da un confronto permanente tra l’educazione classica e l’uso quotidiano dei mezzi di espressione visiva più futuristici.
La mostra abbraccia quasi tutta la produzione dell’artista, ospitando opere realizzate tra il 2007 e il 2021, un viaggio immersivo nella vera essenza della sua arte computazionale. Il progetto espositivo si sviluppa in tre aree tematiche: iconografia classica, sculture non finite, e tradizione della pittura di paesaggio.
Avvalendosi di sistemi robotici di intelligenza artificiale e stringhe di codice generativo, Quayola ricodifica la storia dell’arte attraverso una nuova prospettiva, utilizzando un linguaggio innovativo capace di riflettere la sua visione poetica del mondo digitale. L’artista esplora le infinite possibilità di formalizzazione dell’idea creativa attraverso la moltitudine di opportunità che la tecnologia gli offre. Il processo di ricerca diventa così la base dell’opera d’arte stessa.
Quayola non utilizza gli algoritmi solo o semplicemente per creare delle opere d’arte, ma ci restituisce strumenti indispensabili di lettura della nostra società contemporanea. Dipinti rinascimentali e del barocco sono trasformati in complesse composizioni digitali attraverso metodi computazionali, e sculture ispirate alla tecnica michelangiolesca del non-finito sono scolpite mediante mezzi robotici. Seguono rappresentazioni della natura, prodotto di un’arte generativa che evidenzia l’affascinante – benché paradossale – somiglianza tra il mondo naturale e quello digitale. Sviluppando un corpo di lavoro che assume sia una forma immateriale (come i video) che materiale (come le stampe o le sculture), l’artista ci illumina sul paradosso dell'immaterialità che è di fatto una nuova forma di materialità.
La mostra è promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, è realizzata da Poema con il supporto organizzativo di Comediarting e Arthemisia ed è curata da Jérôme Neutres e Valentino Catricalà. Essa si inserisce perfettamente nel solco dell’ormai più che ventennale programmazione dello spazio espositivo di Palazzo Cipolla, che la Fondazione – sotto la sapiente guida del suo Presidente – con spiccata sensibilità e lungimiranza ha fin dal principio rivolto ad indagare le tendenze e le manifestazioni più significative dell’arte in tutte le sue forme, partendo dal doveroso approfondimento delle epoche che hanno plasmato l’identità italiana (il Quattrocento, il Barocco) e dalla ricerca sulle culture dei mondi lontani (la Cina imperiale, il Giappone, l’India, la Russia sovietica, gli Stati Uniti), per approdare alle testimonianze più importanti e attuali dell’arte contemporanea nazionale ed internazionale, intercettandone i protagonisti indiscussi e le istanze più innovative e prospettiche (ad esempio, Rockwell, Hopper, Banksy).
Quayola ha esposto in importanti contesti internazionali quali il V&A Museum, Londra, Park Avenue Armory, New York, e il Palais de Tokyo, Parigi, per citarne alcuni. Ha partecipato a Biennali come quella di San Paolo e numerosi festival tra i quali il Sundance Film Festival di Park City. Ha vinto premi prestigiosi come il Golden Nica dell’Ars Electronica Festival.
Immagine: Quayola, Iconographies #81: Adoration after Botticelli, 2016. Serie di stampe a getto d'inchiostro / Series of inkjet prints
 
ALTRE INFORMAZIONI
Testo in catalogo a cura diProf. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele,Presidente Fondazione TerzoPilastro – Internazionale
Scheda catalogo Skira
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PROSEGUE
 
TITOLO
***  Collegata a INCONTRI Storie di fotografe e di immagini
 
Prima, donna. Margaret Bourke-White
Una straordinaria retrospettiva,
a cura di Alessandra Mauro, documenta attraverso oltre 100 immagini
la visione e la vita controcorrente della fotografa statunitense
 
DOVE e QUANDO
Museo IN TRASTEVERE - Roma
dal 21 settembre 2021 al 27 febbraio 2022


DETTAGLI
Sarà dedicata a Margaret Bourke-White, una tra le figure più rappresentative ed emblematiche del fotogiornalismo, la mostra Prima, donna. Margaret Bourke-White, ospitata alMuseo di Roma in Trasteveredal 21 settembre al 27 febbraio 2022.
 
L’esposizione, a cura di Alessandra Mauro, è promossa daRomaCulture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali ed è organizzata da Contrasto e Zètema Progetto Cultura,in collaborazione con Life Picture Collection, detentrice dell’archivio storico di LIFE. Catalogo edito da Contrasto.
 
Pioniera dell’informazione e dell’immagine, Margaret Bourke-White ha esplorato ogni aspetto della fotografia: dalle prime immagini dedicate al mondo dell’industria e ai progetti corporate, fino ai grandi reportage per le testate più importanti come Fortune e Life; dalle cronache visive del secondo conflitto mondiale, ai celebri ritratti di Stalin prima e poi di Gandhi (conosciuto durante il reportage sulla nascita della nuova India e ritratto poco prima della sua morte); dal Sud Africa dell’apartheid, all’America dei conflitti razziali fino al brivido delle visioni aeree del continente americano.
 
Oltre100 immagini, provenienti dall’archivio Life di New York e divise in 11 gruppi tematici che, in una visione cronologica, rintracciano il filo del percorso esistenzialedi Margaret Bourke-White e mostrano la sua capacità visionaria e insieme narrativa, in grado di comporre “storie” fotografiche dense e folgoranti.
 
Ad aprire il percorso espositivo è la prima sezione dal titolo L’incanto delle acciaierie,che mostra i primi lavori industriali di Margaret, da quando nel 1928 apre un suo studio fotografico a Cleveland, mentre la seconda sezione, Conca di polvere,documenta il lavoro sociale realizzato dalla fotografa negli anni della Grande Depressione nel Sud degli USA.
Alla lunga collaborazione con la leggendaria rivista americana LIFE, per cui la Bourke-White realizzerà la copertina e i reportage del primo numero e tanti altri ancora lungo tutta la sua vita, è dedicata la terza sezione dal titolo, per l’appunto, LIFE.
Nella quarta sezione,Sguardi sulla Russia, è inquadrato il periodo in cui Margaret Bourke-White documentò le fasi del piano quinquennale in Unione Sovietica fino ad arrivare a realizzare anni dopo – quando già era scoppiata la Seconda guerra mondiale – il ritratto di Stalin in esclusiva per Life.
Gli anni della guerra, quando per lei fu disegnata la prima divisa militare per una donna corrispondente di guerra, sono documentati nella quinta sezione, dal titoloSul fronte dimenticato: sono gli anni in cui Bourke-White, al seguito dell’esercito USA, sarà in Nord Africa, Italia e Germania. Si prosegue con la sesta sezione, Nei Campi, dove ètestimoniato l’orrore al momento della liberazione del Campo di concentramento di Buchenwald (1945) quando, come ha dichiarato la fotografa, “per lavorare dovevo coprire la mia anima con un velo”.
L’India, la settima sezione,raccoglie il lungo reportage compiuto dalla fotografa al momento dell’indipendenza dell’India e della sua separazione con il Pakistan. Tra le altreimmagini, in mostra anche il celebre ritratto del Mahatma intento a filare all’arcolaio.
Mentre Sud Africa, il titolo dell’ottava sezione, offre una documentazione del grande paese africano durante l’Apartheid, la successiva e nona sezione,Voci del Sud bianco,è il lavoro a colori del 1956 dedicato al tema del segregazionismo del Sud degli USA, che stanno vivendo anni di trasformazione.
Ancora, In alto e a casa, decima sezione, raccoglie alcune tra le più significative immagini aeree realizzate dalla fotografa nel corso della sua vita.
Il percorso termina con La mia misteriosa malattia, undicesima sezione, una serie di immagini che documentano la sua ultima, strenua lotta, quello contro il morbo di Parkinson di cui manifesta i primi sintomi nel 1952 e contro cui combatterà con determinazione. In questo caso, è lei il soggetto del reportage, realizzato dal collega Alfred Eisenstaedt che ne testimonia la forza, la determinazione ma anche la fragilità.
 
Una straordinaria retrospettiva, quindi, per ricordare un’importante fotografa, una grande donna, la sua visione e la sua vita controcorrente.
 
L’esposizione sarà accompagnata da Storie di fotografe e di immagini: ciclo di incontri e di approfondimenti aperti al pubblico intorno ai temi della fotografia e dell’identità femminile.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Piazza S. Egidio 1b – Roma
 
Dal martedì alla domenica ore 10.00 - 20.00
24 e 31 dicembre 10.00-14.00
Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura
Giorni di chiusura
1 gennaio, 1 maggio e 25 dicembre
 
Promotori Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Contrasto
Mostra a cura di Alessandra Mauro
Organizzazione Zètema Progetto Cultura
In collaborazione con Meredith
Digital Imaging Partner Canon
Con il contributo di Forma. Fondazione Forma per la fotografia
Catalogo a cura di Contrasto
 
Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00)
www.zetema.it
www.museodiromaintrastevere.it
www.museiincomune.it
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PROSEGUE
 
TITOLO
Chiostro del Bramante
presenta
ALL ABOUT BANKSY
Stesso posto, stesso artista, nuova mostra.
 
DOVE e QUANDO
Chiostro del Bramante - Roma
Dal 5 maggio 2021  al 9 gennaio 2022
 

DETTAGLI
Grazie a circa duecentocinquanta opere provenienti da collezioni private, Chiostro del Bramante presenta ALL ABOUT BANKSY: a Roma, dal 5 maggio 2021 al 9 gennaio 2022, una nuova mostra per scoprire tutto quel che si può sapere sull’artista sconosciuto più noto al mondo.
Scoprire, avvicinarsi, conoscere, riconoscere Banksy. Durante la nostra prima esposizione A Visual Protest (settembre 2020 – marzo 2021), data l’impossibilità di mantenere l’apertura, abbiamo lavorato perché il pubblico non rimanesse deluso, non rimanesse senza Banksy. È nata così l’idea di poter realizzare una seconda mostra, sempre dedicata
a lui e alle sue opere, e questo nostro desiderio si è realizzato grazie alla collaborazione con Butterfly & David Chaumet - Butterfly Art News, curatori del progetto.
Natalia de Marco, direzione artistica DART – Chiostro del Bramante Grazie a circa duecentocinquanta opere provenienti da collezioni private, Chiostro del Bramante presenta ALL ABOUT BANKSY: a Roma, dal 5 maggio 2021 al 9 gennaio 2022, una nuova mostra per scoprire tutto quel che si può sapere sull’artista sconosciuto più noto al mondo.
Scoprire, avvicinarsi, conoscere, riconoscere Banksy. Durante la nostra prima esposizione A Visual Protest (settembre 2020 – marzo 2021), data l’impossibilità di mantenere l’apertura, abbiamo lavorato perché il pubblico non rimanesse deluso, non rimanesse senza Banksy. È nata così l’idea di poter realizzare una seconda mostra, sempre dedicata
a lui e alle sue opere, e questo nostro desiderio si è realizzato grazie alla collaborazione con Butterfly & Davi Chaumet - Butterfly Art News, curatori del progetto.
Natalia de Marco, direzione artistica DART – Chiostro del Bramante Banksy non riesce a far smettere di parlare di sé. Dall’ultima opera sulle mura del carcere di Reading (UK), dove fu detenuto Oscar Wilde, per denunciarne lo stato di abbandono dal 2013, fino all’asta milionaria a favore del sistema sanitario britannico, con l’aggiudicazione
dell’opera Game Changer per 16,75 milioni di sterline. Così Chiostro del Bramante non può smettere di occuparsi di Banksy e di offrire, con questa nuova mostra, un approfondimento enciclopedico del suo lavoro, grazie a un’importante sezione documentaria composta da fotografie, reportage e video, una nuova occasione espositiva negli spazi rinascimentali nel centro di Roma.
Una narrazione approfondita della poetica dell’artista grazie al contributo di Butterfly & David Chaumet - Butterfly Art News, che per la prima volta hanno aperto il loro archivio, in modo così completo, per un’esposizione.
Ovunque si sente parlare di Banksy. Ma cosa sapete di lui se non che è famoso e che la sua identità è ignota? Abbiam documentato la sua carriera dall'inizio degli anni Duemila, tra la strada e le mostre e ora apriamo il nostro archivio.
Butterfly & David Chaumet - Butterfly Art News, curatori ALL ABOUT BANKSY è un catalogo ragionato da visitare, un percorso in cui scoprire opere realizzate dal 1999 fino al 2020, con sezioni tematiche sui lavori divenuti icone e sui
 temi fondamentali dell’artista: i primi Black Books, i tanti rats (topi) e poi la politica, la religione, il potere, la guerra, i diritti dell’infanzia, i fenomeni migratori, i rifugiati, la società della sorveglianza, l’ambiente, l’ecologia, il mercato dell’arte.
In mostra inediti e altrettanti approfondimenti: tra gli altri, sul parco tematico non adatto ai bambini Dismaland, sul negozio online Gross Domestic Product, sulle collaborazioni con cantanti e gruppi musicali, tra cui la ricca serie con i britannici Blur.
Opere realizzate con tecniche e supporti differenti, insieme a una contestualizzazione degli interventi pubblici e delle mostre, delle opere e delle esposizioni, tra fotografie, copertine, manifesti, locandine, libri, dischi.
Completano il percorso espositivo tre video per rivivere i momenti più significativi del percorso di Banksy, tra cui un documentario esclusivo e inedito che racconta vent’anni
di carriera dell’artista.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Una mostra organizzata da DART – Chiostro del Bramante
in collaborazione con Butterly Art News
a cura di Butterfly & David Chaumet
con il patrocinio di Regione Lazio e Assessorato Crescita Culturale Roma Capitale
media partner: Sky Arte
 
La mostra è accessibile nel rispetto e secondo le normative per il contenimento di Covid-
19.
 
www.chiostrodelbramante.it
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PROSEGUE
 
TITOLO
"L’EREDITÀ DI CESARE E LA CONQUISTA DEL TEMPO"
I Fasti Capitolini, straordinari calendari incisi nel marmo, narrano la storia di Roma dalle sue origini agli albori dell’età imperiale grazie alla multimedialità

DOVE e QUANDO
Sala della Lupa - Musei Capitolini - Roma
Dall’8 febbraio al 31 dicembre 2021
Dal lunedì al venerdì ore 9.30-19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima)


DETTAGLI
L’eredità di Cesare e la conquista del tempo è un progetto espositivo multimediale che racconta in maniera evocativa e coinvolgente le vicende e i protagonisti della storia di Roma antica attraverso i Fasti Capitolini.
Questi straordinari calendari incisi nel marmo, dalla metà del ’500, sono esposti su disegno di Michelangelo Buonarroti sulla parete di fondo della sala della Lupa, un tempo sala dei Fasti antichi, nell’appartamento dei Conservatori, parte del complesso dei Musei Capitolini.
Tra le righe scolpite nel marmo è narrata la storia di Roma che tutti studiano sui libri scolastici e, spesso, al visitatore frettoloso sfugge la menzione di personaggi universalmente noti, Romolo, Tarquinio il Superbo, Giulio Cesare, Augusto, al pari di famose battaglie e importanti conquiste.
 
L’iniziativa, promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, è ideata e curata dalla Direzione Musei archeologici e storico-artistici. Organizzazione a cura di Zètema Progetto Cultura.
 
Attraverso il videomapping, la grafica e un commento sonoro, l’esposizione multimediale offre al pubblico gli strumenti per rintracciare sulla parete elementi che, seppure presenti all’interno del proprio bagaglio conoscitivo sulla storia di Roma, non ci si aspetta di ritrovare in quella sede e in quelle forme.
Le proiezioni avvengono direttamente sulla parete marmorea alternando il videomapping, che indica e sottolinea le parole e le frasi salienti nei calendari, a una videoproiezione classica che va a sovrapporsi alla parete stessa, quasi annullandola e trasformandola in uno schermo su cui narrare attraverso le immagini gli episodi appena rievocati dai nomi dei protagonisti evidenziati tramite il videomapping.
 
Una proposta innovativa e coinvolgente per scoprire e approfondire la storia di Roma, dalla sua fondazione (753 a.C.) alla fine dell’età repubblicana e agli albori dell’età imperiale (31 a.C.), grazie a una testimonianza storica e archeologica unica nel suo genere.
Il progetto costituirà la prima tappa di avvicinamento alla mostra “La Roma della Repubblica”, in programma nel corso del 2021 presso gli stessi Musei Capitolini. L’esposizione è concepita in continuità con “La Roma dei Re”, ospitata ai Musei Capitolini tra il 2018 e il 2019, come secondo episodio del ciclo “Il racconto dell'archeologia”.
 
ALTRE INFORMAZIONI
Musei Capitolini - Palazzo dei Conservatori - Sala della Lupa e dei Fasti antichi
Piazza del Campidoglio, 1 - Roma
 
L’accesso allo spazio espositivo che ospita il progetto è gratuito per i detentori del biglietto di accesso ai Musei Capitolini, per i detentori del biglietto delle esposizioni “Il tempo di Caravaggio. Capolavori della collezione di Roberto Longhi” presso Palazzo Caffarelli e “I marmi Torlonia - Collezionare capolavori” presso Villa Caffarelli e per i detentori della Mic Card.
 
Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 - 19.00)
www.museicapitolini.org; www.museiincomune.it
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INCONTRI
 
PROSEGUE
 
TITOLO
Storie di fotografe e di immagini
nell’ambito della mostra Prima, donna. Margaret Bourke-White, una serie diincontri intorno a fotografia e identità femminile
 
DOVE e QUANDO
Museo IN TRASTEVERE - Roma
dal 28 ottobre 2021 al 10  febbraio 2022


DETTAGLI
Prende il via il 28 ottobre 2021Storie di fotografe e di immagini, il ciclo di incontri intorno a fotografia e identità femminile. Un programma di approfondimento, che si svolgerà presso la Sala Multimediale del Museo di Roma in Trastevere, pensato in occasione della mostra Prima, donna. Margaret Bourke-White fotografa, in esposizione fino al 27 febbraio 2022 e promossa da RomaCulture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con l’organizzazione di Contrasto e Zètema Progetto Cultura.
Fino al 10 febbraio 2022, grazie alla collaborazione con la Fondazione Forma per la Fotografia,verrà proposta una serie di incontri e approfondimenti sulle protagoniste, i diversi sguardi e i temi della fotografia e dell’identità femminile.
 
Sono previsti tre filoni tematici. Il primo prende il titolo Fotografe raccontate da fotografe:quattro autrici di oggi raccontano le protagoniste del passato che le hanno coinvolte, influenzate, interessate e il cui lavoro è stato di ispirazione per la ricerca che, nel tempo, stanno portando avanti. A dare il via sarà, proprio il 28 ottobre 2021, il racconto che Anna Di Prospero farà di Vivian Maier. Si proseguirà il 18 novembre2021con Ilaria Magliocchetti Lombi che si concentrerà su Mary Ellen Mark. A seguire, il 2 dicembre 2021, Simona Ghizzoni parlerà della vita e del lavoro di Sally Mann, per poi terminare con Simona Filippini, il 20 gennaio 2022, che ha scelto di porre al centro del suo incontro Tina Modotti. L’appuntamento è sempre alle 17.30 per tutte.
Contemporaneamente, verrà portato avanti un altro approfondimento, Uno sguardo diverso.  La fotografia come strumento di indagine sull’identità: due incontri, in collaborazione con il Centro di Ricerca FAF. Fotografia Arte femminismo, indagheranno il rapporto, intenso e fecondo, tra lo strumento fotografico e l’indagine dell’identità femminile; un filo rosso che percorre tutta la storia della fotografia. Federica Muzzarelli (Università di Bologna) il 9 dicembre 2021 alle 17.30 proporrà un talk dal titolo Corpo e azione. Fotografe tra Otto e Novecento. Mentre Raffaella Perna (Università di Catania) sarà protagonista il 10 febbraio 2022, sempre alle 17.30, con Donne, fotografia, identità attraverso i libri delle fotografe degli anni Settanta.
A completare il quadro sulla fotografia al femminile contribuirà anche la Maratona Le fotografe, ovvero la proiezione di quattro film documentari dedicati ad altrettante fotografe italiane, una produzione Sky Original in onda su Sky Arte, di cui sono state selezionate quattro puntate:
 
ILARIA MAGLIOCCHETTI LOMBIUn ritratto in due
GUIA BESANAUna questione personale
ZOE NATALE MANNELLAIntimità
SIMONA GHIZZONI Tutto parla di me
Le proiezioni sono previste il 7 novembre e 5 dicembre 2021, e il 2 gennaio e 6 febbraio 2022 dalle 15 alle 19.
 
Per la MOSTRA Vedi *** Prima, donna. Margaret Bourke-White
 
ALTRE INFORMAZIONI
MODALITÀ DI ACCESSO AGLI INCONTRI: ingresso con prenotazione allo 060608 fino a esaurimento posti disponibili (max 70 persone). Entrata gratuita solo nella Sala Multimediale sede dell’incontro.Le mostre allestite nel museo non possono essere visitate.L’ingresso è consentito esclusivamente con certificazione verde Covid19 “Green Pass” (in formato digitale o cartaceo).
 
 
ENTRATA NEL MUSEO: all’arrivo al museo, il visitatore dovrà attendere il proprio turno di ingresso e mantenere la distanza di sicurezza. Verrà sottoposto a misurazione della temperatura tramite termoscanner e in caso di un risultato uguale o superiore ai 37.5 gradi non gli verrà consentito l’accesso. Al termine di questa operazione potrà accedere alla Sala Multimediale per partecipare all’incontro senza passare dalla biglietteria. Ai varchi di accesso sono disponibili gel disinfettanti per igienizzare le mani. Durante gli incontri è obbligatorio indossare le mascherine chirurgiche.
Durata dell’incontro: max 1.30
Ingresso alla Sala dalle ore 17.00
Chiusura Museo e Sala ore 19.30
 
Piazza S. Egidio 1b – Roma
 
Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00)
www.zetema.it
www.museodiromaintrastevere.it
www.museiincomune.it
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PER BAMBINE/I e RAGAZZE/I
 
TEATRO
 
NOVITÁ
 
TITOLO
Ruotalibera Teatro
presenta
Storia di Ammete La formicuzza e lo scarrafone
Teatro d’attore/narrazione
testo e regia Tiziana Lucattini
 
DOVE e QUANDO
Centrale Preneste Teatro - Roma
20 e 21 novembre 2021 alle ore 16.30
 

DETTAGLI
A Centrale Preneste Teatro (Via Alberto da Giussano, 58) proseguono i week-end della Rassegna Infanzie e adolescenze in gioco 2021: sabato 20 e domenica 21 novembre alle ore 16.30 sono previste due narrazioni teatrali di Ruotalibera Teatro. Si comincia sabato 20 novembre con “Storia di Ammete”, con Tommaso Lombardo, testo e regia di Tiziana Lucattini. L’Orchetto Ammete ha perso la mamma quando la Terra degli Orchi è stata invasa dagli uomini, cacciatori di orchi. Da allora vive nella Terra degli Uomini, ma qui viene preso in giro e tormentato dai suoi compagni di scuola perché è diverso. Un giorno Ammete si arrabbia molto e da lì inizia la sua avventura. Una storia sulla ricchezza della diversità.
Si prosegue domenica 21 novembre con “La formicuzza e lo scarrafone”, ispirato al racconto “Il brutto anatroccolo” di H.C. Andersen. Il testo e la regia sono di Tiziana Lucattini, in scena c’è Anna Maria De Santis.
In un campo di fagioli Mamma Formica sta covando le sue bianche ovette. Quando si schiudono, ha una sorpresa inaspettata: uno dei nuovi nati è diverso da tutti, grande, grosso, verde. Sia in famiglia sia nell’orto si crea lo scompiglio. Scari, questo il nome dello strano fratello, maltrattato da tutti tranne che dalla mamma, si chiude nel mutismo. Fino a che troverà sollievo nella fuga. Ma Pupa, una delle sue sorelle, lo andrà a cercare. Anche questa è una storia sulla ricchezza della diversità.
 
ALTRE INFORMAZIONI
🎫Il costo del biglietto è per tutti di 6 €.
Adatto dai 3 ai 10 anni.
 
Acquisto on-line su www.centraleprenesteteatro.it o in biglietteria previa prenotazione al numero 06 27801063 o all’indirizzo mail info@ruotalibera.eu (lun./ven. ore 10.00/17.00)
Sabato e domenica esclusivamente tramite sms o whatsapp al numero 320/2392833
 
COVID 19 - LINEE GUIDA PER L’ACCESSO ALLE ATTIVITÀ’ SI RICORDA CHE L’ACCESSO ALLE ATTIVITÀ È CONSENTITO ESCLUSIVAMENTE AI SOGGETTI MUNITI DI DOCUMENTO D’IDENTITÀ VALIDO (D.L. 23/07/21 N. 105) E DI UNA DELLE SEGUENTI CERTIFICAZIONI VERDI COVID-19:
• Esibizione del Green Pass che comprovi l’inoculazione almeno della prima dose vaccinale.
• In alternativa al Green Pass, sarà necessario esibire il certificato che attesti la guarigione dall’infezione da Sars-CoV-2 (validità 6 mesi) o il risultato negativo di un test molecolare o antigenico rapido al virus (validità 48 ore).
• Sono esenti i bambini di età inferiore ai 12 anni e i soggetti esonerati sulla base di idonea certificazione medica.
• L’accesso alla manifestazione rimane contingentato, con obbligo di mascherina (per i bambini valgono le norme generali), previa misurazione della temperatura e igienizzazione delle mani, come da obblighi di legge.
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UNO SGUARDO FUORI PORTA
 
MANIFESTAZIONI
 
NOVITÁ
 
TITOLO
FARA MUSIC FESTIVAL “AUTUMN EDITION”
Concerti, Workshop, Visite guidate tra i borghi di Castelnuovo e Farfa
 
DOVE e QUANDO
CASTELNUOVO DI FARFA E ABBAZIA DI FARFA - (Rieti)
Dal 19 al 28 novembre 2021
 

DETTAGLI
Un’edizione speciale che nel mese di novembre porterà ancora una volta la musica Jazz in Sabina. Dal 19 al 21 Novembre a Castelnuovo di Farfa e dal 26 al 28 dello stesso mese presso l’Abbazia di Farfa torna il Fara Music Festival Autumn Edition con 6 concerti che vedranno alternarsi formazioni della nuova generazione Jazz italiana affiancate da delle Pietre Miliari del Jazz italiano. Nel primo weekend della rassegna spazio alla “Voce nel Jazz”MantisAndrea Goretti Unusual Trio feat. Sara Simionato e Sara Fortini & Federico De Vittor si esibiranno presso il Teatro Comunale di Castelnuovo di Farfa. Il weekend successivo la rassegna si sposterà presso l’Abbazia di Farfa nella Sala Audiovisivi della Biblioteca del Monumento Nazionale di Farfa. Il tema della seconda parte del cartellone sarà “La magia del Duo”. Saranno ospiti: Umberto Fiorentino & Fabio Zeppetella, Rosario Giuliani & Pietro Lussu, Pierpaolo Bisogno & Rocco Zifarelli.
Non solo concerti nei due weekend. Visite guidate nel Museo dell’Olio della Sabina di Castelnuovo di Farfa e nell’Abbazia di Farfa con la sua biblioteca, degustazioni di olio, Mostre fotografiche sul Jazz e con l’Autumn Edition 2021 tornano i seminari di Jazz.
3 i workshop di Musica Moderna che si terranno prima dei concerti del 26, 27 e 28 Novembre, dalle 18.30 alle 20.00:
· 26 Novembre | Fabio Zeppetella e Umberto Fiorentino: Armonia e Linguaggio della Chitarra Jazz
· 27 Novembre | Rosario Giuliani e Pietro Lussu: L’improvvisazione in Duo. Suonare Jazz in assenza di ritmica.
· 28 Novembre | Rocco Zifarelli e Pierpaolo Bisogno: La Chitarra nel Duo Jazzistico. Tecniche di Interplay con strumenti ritmici e armonici.
 
Fara Music Festival Autumn Edition, è un progetto ideato e prodotto dall’Associazione Fara Music, con la direzione artistica di Enrico Moccia. Un’iniziativa finanziata con fondi della Regione Lazio, in collaborazione con la Emme Record Label, con il supporto del Comune di Castelnuovo di Farfa, del Comune di Fara in Sabina e della Comunità benedettina dell’Abbazia di Farfa.  Gli spettacoli sono progettati per essere sostenibile in questa inedita fase dello spettacolo dal vivo. Seguendo le normative vigenti sarà possibile infatti fruire dei sei concerti che saranno di facile accesso.
 
“Tributo alla Voce nel Jazz”
I Concerti a Castelnuovo di Farfa | Teatro Comunale, ore 21.30
Ingresso libero consentito fino a capienza completata
 
DETTAGLI
VENERDÌ 19 NOVEMBRE
MANTIS
Marta Giulioni (voce), Thomas Lasca (chitarra elettrica e loop), Edoardo Petracci (contrabbasso e basso elettrico), Andrea Elisei (batteria) 
Mantis è un progetto musicale nato nel 2018 e formato da giovani musicisti marchigiani incontratisi nell’ambito dei seminari estivi di improvvisazione “Arcevia Jazz Feast”. L’intenzione di raccogliere le diverse influenze di ogni componente all’interno di una matrice comune si è declinata fin da subito nella scrittura di brani originali. Nelle composizioni della band la scrittura e l’improvvisazione convivono e alimentano un costante dialogo tra tradizione e innovazione non solo dal punto di vista delle scelte compositive ma anche e soprattutto nel sound.
DETTAGLI: Data 19 Novembre | Teatro Comunale, Castelnuovo di Farfa (Ri) | Ora 21.30 | Ingresso Gratuito
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SABATO 20 NOVEMBRE
ANDREA GORETTI UNUSUAL TRIO feat. SARA SIMIONATO
Andrea Goretti (piano e elettronica), Gabriele Fava (sax), Giacomo Ganzerli (batteria), Sara Simionato (voce) 
Il progetto Unusual Trio nasce dalla volontà di Andrea Goretti di rompere gli schemi della tradizione jazzistica sfruttando una formazione insolita: il trio pianoforte, sax e batteria. L’assenza del basso permette un’ampia libertà armonica al pianoforte anche nel dialogo col sassofono: la musica galleggia sospinta dalla propulsione della batteria. All’interno dei brani il gruppo si ritaglia ampi spazi per l’improvvisazione, e i giochi timbrici, armonici e ritmici si intrecciano formando textures diverse per ogni brano. Il Trio in occasione del Fara Music Festival ospiterà la voce di Sara Simionato, cantante Jazz proveniente dal canto lirico.
DETTAGLI: Data 20 Novembre | Teatro Comunale, Castelnuovo di Farfa (Ri) | Ora 21.30 | Ingresso Gratuito
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DOMENICA 21 NOVEMBRE
SARA FORTINI & FEDERICO DE VITTOR
Sara Fortini (voce), Federico De Vittor (piano e elettronica) 
Un concerto intimo, delicato che mette al centro la melodia e rivisita l’armonia delle canzoni preferite di Sara Fortini e Federico De Vittor. Queste le caratteristiche di Songs, un disco fatto di ballads scelte accuratamente frugando tra le canzoni più significative e tra i brani originali del duo, sperimentando con le possibilità espressive della voce e del pianoforte, intrecciando linee e colori alla ricerca del senso profondo di ogni testo e melodia. Il repertorio è composto da brani famosi che appartengono al mondo del jazz, del pop anni ’60 e del cantautorato italiano.
 
DETTAGLI: Data 21 Novembre | Teatro Comunale, Castelnuovo di Farfa (Ri) | Ora 21.30 | Ingresso Gratuito
 
“LA MAGIA DEL DUO”
I Concerti all’Abbazia di Farfa | Biblioteca Statale, ore 21.30
Ingresso 10,00€ | Ridotti 8,00€ per studenti Under 25 e per Over 65
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VENERDÌ 26 NOVEMBRE
FABIO ZEPPETELLA & UMBERTO FIORENTINO
Fabio Zeppetella (chitarra), Umberto Fiorentino (chitarra)
Melodia, lirismo e una spiccata ricerca armonica che apre la strada all’elettronica e al jazz contemporaneo. “Wordless Song” è l’ultimo progetto discografico di due “Guitar Hero” della scena Jazz, Fabio Zeppetella e Umberto Fiorentino, due Maestri a confronto. Un progetto che rappresenta senza dubbio un’evoluzione del precedente “Temi Variazioni e Metamorfosi”, omaggio ad uno dei Padri della chitarra Jazz, il musicista statunitense Jim Hall.  Wordless Song rispetto al precedente aggiunge alcuni elementi nuovi che offrono un ulteriore dinamismo, aprendo la strada ad una musica dai tratti “contemporanei”. Attivi da oltre tre decenni nella scena europea come leader, guest, e side man, Fabio Zeppetella e Umberto Fiorentino continuano ad essere un esempio per i giovani chitarristi di Jazz che attraversano l’Italia per poter studiare al loro fianco. Un concerto dove i due si troveranno “intorno alle loro chitarre per dare spazio alla loro intimità artistica, al loro inequivocabile talento e mettendo sul piatto una tecnica prodigiosa, senza rimpianto alcuno per ciò che arriva da oltre oceano”.
Numerose le collaborazioni di Fabio Zeppetella con Kenny Wheeler , Lee Konitz, Tom Harrell, Enrico Rava, Paolo Fresu, Aldo Romano e Danilo Rea, Emmanuel Bex e Roberto Gatto, Steve Grossman, Javier Girotto, Nicola Stilo, Stefano  Bollani, Rosario Giuliani, Fabrizio Bosso, Gegè Telesforo, Stefano Di Battista, Maurizio Giammarco, Gianluca Petrella, Fabrizio Sferra, Ares Tavolazzi, Ramberto Ciammarughi, Heyn Van De Geyn, Aaron Goldberg, Greg Hutchinson Matt Penman e molti altri.
Umberto Fiorentino tra i leader dei Lingomania negli anni ottanta partecipa a una innumerevole quantità di concerti, rassegne internazionali ed esibizioni radiofoniche e televisive italiane ed estere, riscuotendo grandi riscontri di pubblico e critica. In veste di Leader e Sideman ha avuto collaborazioni con grandi nomi quali: Paolo Fresu, Palle Daniellson, Michael Brecker, Enrico Rava, Aldo Romano, Mike Stern, Vinnie Colaiuta, Albert Mangelsdorff, Bruno Tommaso, Paolo Damiani, Enzo Pietropaoli, Flavio Boltro, Furio di Castri, Manu Roche, Rita Marcotulli, Fabrizio Sferra, Greg Burk, Ares Tavolazzi, Fabio Zeppetella e moltissimi altri.
DETTAGLI: Data 26 Novembre | Biblioteca Statale, Abbazia di Farfa (Ri) | Ora 21.30 | Ingresso 10,00€/Ridotti 8,00€
Concerto a Numero Chiuso. Prenotazioni su info@faramusic.it
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SABATO 27 NOVEMBRE
ROSARIO GIULIANI & PIETRO LUSSU
Rosario Giuliani (sax), Pietro Lussu (piano elettrico)
Il sassofonista Rosario Giuliani e il pianista Pietro Lussu, due tra i musicisti più rappresentativi del Jazz italiano, in un viaggio nell’immaginario e nella poetica di uno dei più grandi musicisti di tutti i tempi, il saxofonista Charlie Parker. Un sodalizio artistico fra il sassofonista e il pianista assai duraturo, di vecchia data, figlio non solo dell’immensa stima reciproca, ma anche di un profondo rapporto umano, tanto che condividono un’infinità di palchi a tutte le latitudini e numerosissimi studi di registrazione. Non un semplice omaggio al genio di Charlie Parker, bensì un tuffo nell’intelletto di un grande artista che parte dal rispetto per la tradizione. Ogni brano, ogni singola nota è frutto di uno studio, di una riflessione che riporta in vita alcuni degli aspetti più nascosti di Parker, artista che ha lasciato un retaggio fondamentale non soltanto per la musica jazz.
Il Live proporrà brani provenienti dall’album Tribute to Birdnon una scimmiottatura o la classica rilettura di Parker ma al contrario, nel concerto emergerà la personalità di Giuliani e Lussu, l’interplay e l’osmosi tra i due musicisti.
 
Tante e prestigiose le collaborazioni  di Rosario Giuliani nell’ambito del jazz, dove ha avuto modo di affiancare musicisti di valore assoluto quali Charlie Haden, Gonzalo Rubacalba, Phil Woods, Enrico Pieranunzi, Enrico Rava, Franco D’Andrea, Fabrizio Bosso, Martial Solal, Jeff “Tain” Watts, Mark Turner, Bob Mintzer, Dave Liebman, Joe Locke, Joe La Barbera, John Patitucci, Kurt Elling, Cedar Walton, Kurt Rosenwinkel, Stefano Bollani, Biréli Lagrene, Philip Catherine, André Ceccarelli, Paolo Damiani, Richard Galliano ecc..
Pietro Lussu oltre che con lo stesso Giuliani, ha collaborato con alcuni tra i più rinomati musicisti italiani ed internazionali: Flavio Boltro, Fabrizio Bosso, Maurizio Giammarco, Pietro Tonolo, Paolo Fresu, Emanuele Cisi, Stefano Di Battista, Alice Ricciardi, Daniele Scannapieco, Dario Deidda, Robert Bonisolo, Bob Mintzer, Joe Locke, Terence Blanchard, Nicola Conte, Philippe Caterine, Tim Warfield, Darryl Hall, Dedè Ceccarelli, Till Brönner, Jose James, Nicholas Folmer, Magnus Lindgren, Greg Osby, Logan Richardson, Jeremy Pelt, Mark Turner, Joe Lovano e molti altri.
DETTAGLI: Data 27 Novembre | Biblioteca Statale, Abbazia di Farfa (Ri) | Ora 21.30 | Ingresso 10,00€/Ridotti 8,00€
Concerto a Numero Chiuso. Prenotazioni su info@faramusic.it
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Domenica 28 Novembre: ROCCO ZIFARELLI & PIERPAOLO BISOGNO
Rocco Zifarelli (chitarra), Pierpaolo Bisogno (vibrafono e percussioni)
Progetto nato nel 2015 dall’incontro tra il chitarrista Rocco Zifarelli ed il vibrafonista e percussionista Pierpaolo Bisogno, due musicisti dalle numerosissime collaborazioni artistiche nel panorama musicale italiano ed internazionale, non solo jazzistico. Zifarelli, chitarrista dotato di una tecnica ineccepibile, noto per la sua collaborazione ventennale al fianco del Maestro Ennio Morricone, con il quale ha girato il mondo suonando in prestigiosi teatri ed arene e registrando colonne sonore per molti film di grande successo. Noto non solo nella scena jazzistica, ha collaborato tra gli altri con Giorgia, Adriano Celentano, Ivano Fossati, Renato Zero. Molteplici le collaborazioni anche per il vibrafonista, percussionista e batterista salernitano Pierpaolo Bisogno, negli anni infatti ha collaborato tra gli altri con musicisti di altissimo spessore musicale, quali Mario Biondi, Greg Hutchinson, Peter Erskine, Randy Brecker, Michael Bubble, Daniele Silvestri. Fabrizio Bosso, Till Bronner, Kim Sanders, Giorgia, Massimo Ranieri. In più, Daniele Scannapieco, Flavio Boltro, Rosàlia De Souza e i fratelli Deidda.
Secondo Rocco, quella tra la chitarra ed il vibrafono è quasi “un’attrazione fatale”, due strumenti dalle grandi potenzialità melodiche, ritmiche, timbriche ed armoniche. Il progetto propone un repertorio di pezzi originali composti da Zifarelli e Bisogno, e di standard jazz riarrangiati, tratti dal repertorio sia classico che moderno
DETTAGLI: Data 28 Novembre | Biblioteca Statale, Abbazia di Farfa (Ri) | Ora 21.30 | Ingresso 10,00€/Ridotti 8,00€
Concerto a Numero Chiuso. Prenotazioni su info@faramusic.it
 
ALTRE INFORMAZIONI
Programma su: www.faramusic.it
Prenotazioni: info@faramusic.it
 
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ARTE
 
PROSEGUE
 
TITOLO
MONET.
Dal Musée Marmottan Monet, Parigi
 
DOVE e QUANDO
PALAZZO REALE - Milano
18 settembre 2021 - 30 gennaio 2022

 
DETTAGLI
Da oggi 18 settembre, a inaugurare la stagione autunnale di Palazzo Reale Milano, apre al pubblico l’attesissima esposizione dedicata al più importante rappresentate dell’Impressionismo: CLAUDE MONET.
Promossa dal Comune di Milano-Cultura e prodotta da Palazzo Reale e Arthemisia, la mostra è curata da Marianne Mathieu ed è realizzata in collaborazione con il Musée Marmottan Monet di Parigi, da cui proviene l’intero corpus di opere, e l’Académie Des Beaux – Arts – Institut de France.
La mostra rientra nel progetto museologico ed espositivo “Musei del mondo a Palazzo Reale” nato con l’intento di far conoscere le collezioni e la storia dei più importanti musei internazionali.
Un percorso espositivo dove ad accogliere il pubblico ci saranno 53 opere di Monet tra cui le sue Ninfee (1916-1919), Il Parlamento. Riflessi sul Tamigi (1905) e Le rose (1925-1926), la sua ultima e magica opera: un prestito straordinario non solo perché riunisce alcune delle punte di diamante della produzione artistica di Monet, ma anche per l’enorme difficoltà di questo periodo nel far viaggiare le opere da un paese all’altro.
Il percorso cronologico ripercorre l’intera parabola artistica del Maestro impressionista, letta attraverso le opere che l’artista stesso considerava fondamentali, private, tanto da custodirle gelosamente nella sua abitazione di Giverny; opere che lui stesso non volle mai vendere e che ci raccontano le più grandi emozioni legate al suo genio artistico.
Il Musée Marmottan Monet - la cui storia è raccontata nel percorso della mostra - possiede il nucleo più grande al mondo di opere di Monet, frutto di una generosa donazione di Michel, suo figlio, avvenuta nel 1966 verso il museo parigino - che prenderà proprio il nome di “Marmottan Monet”.
Suddivisa in 7 sezioni e curata da Marianne Mathieu - storica dell’arte e direttrice scientifica del Musée Marmottan Monet di Parigi - l’esposizione introduce quindi alla scoperta di opere chiave dell’Impressionismo e della produzione artistica di Monet sul tema della riflessione della luce e dei suoi mutamenti nell’opera stessa dell’artista, l'alfa e l'omega del suo approccio artistico.
Dando conto dell’intero excursus artistico del Maestro impressionista, a partire dai primissimi lavori che raccontano del nuovo modo di dipingere en plein air e da opere di piccolo formato, si passa ai paesaggi rurali e urbani di Londra, Parigi, Vétheuil, Pourville e delle sue tante dimore.
È il mondo di Monet, con le sue corpose ma delicatissime pennellate e con quella luce talvolta fioca e talvolta accecante che ha reso celebri capolavori come Sulla spiaggia di Trouville (1870), Passeggiata ad Argenteuil (1875) e Charing Cross (1899‐1901), per citarne alcuni.
Ma non solo. Verdeggianti salici piangenti, onirici viali di rose e solitari ponticelli giapponesi; monumentali ninfee, glicini dai colori evanescenti e una natura ritratta in ogni suo più sfuggente attimo.
La mostra è sostenuta da Generali Valore Cultura, il programma di Generali Italia per promuovere l’arte e la cultura su tutto il territorio italiano e avvicinare un pubblico vasto e trasversale - famiglie, giovani, clienti e dipendenti - al mondo dell’arte attraverso l’ingresso agevolato a mostre, spettacoli teatrali, eventi e attività di divulgazione artistico-culturali con lo scopo di creare valore condiviso.
Special partner Ricola.

ALTRE INFORMAZIONI
L’evento è consigliato da Sky Arte.
Catalogo edito da Skira.
Informazioni
www.palazzorealemilano.it
www.monetmilano.it
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