Qualche settimana fa sono andata in
libreria con mia figlia undicenne… abbiamo scandagliato per un po’ gli scaffali
con i testi per la sua età, ammirando copertine originali e colorate,
sfogliando le pagine e annusando a pieni polmoni quell’odore che hanno solo i
libri e le librerie.
Spero sempre che, nonostante lei sia
nata in un’era tecnologica che sembra assomigliare sempre più ad un film di
fantascienza (qualche volta tendente all’apocalisse...), riesca a coltivare un
amore vero e potente per la letteratura che la conduca in quei luoghi
meravigliosi in cui ha condotto me quando da bambina volevo essere Jo di
Piccole Donne, da adolescente volevo partecipare ad un torneo di Pallastrada e
adesso ogni tanto mi sento come Barney di Richler.
I mondi in cui le parole possono condurci a volte sono molto vicini a noi, solo che la nostra condizione di privilegio non ci permette di vederli, ma i libri sì.
Abbiamo acquistato Pusher di Antonio Ferrara. Quando siamo arrivate a casa mia figlia ha iniziato
subito a leggerlo e dopo nemmeno mezz’ora è venuta da me e mi ha detto: “mamma
sei sicura che questo libro sia adatto alla mia età? parla di droga,
delinquenti, pistole…”
Beh direi che il titolo non lasciasse spazio a dubbi sul tema… ma mia figlia che a 11 anni, purtroppo o per fortuna, non sa ancora che con la parola “neve” ci riferisce alla cocaina, era piuttosto perplessa e onestamente ha instillato qualche dubbio anche nella mamma chioccia che è in me, così le ho proposto di leggerlo prima io per capire se fosse veramente adatto a lei.
Tonino ha tredici anni, vive a Napoli e ci
racconta con la delicatezza della sua età e la brutalità di un gergo troppo
adulto per lui, la sua vita da pusher, figlio di un boss a sua volta figlio di
un altro boss. Una vita senza scampo, che sembra dalle prime pagine destinata a
non cambiare mai per lui, un soldato della camorra addestrato a sparare e
spacciare, che mangia merendine in attesa dell’uomo che è stato incaricato di
uccidere.
Ma Tonino, anche se ha paura al solo pensiero, ha dei sogni e un coraggioso insegnante glielo ricorda, ogni giorno, in ogni modo possibile, così nella sua mente di predestinato alla delinquenza si apre uno spiraglio di luce che lo porta progressivamente a capire che esiste un mondo migliore, fatto di regole e persone che decidono di non infrangerle anche se non è la strada più comoda.
“Mi fece strano sentire un grande che
parlava dei miei desideri, delle cose che volevo fare, che gliene importasse.”
Nelle pagine del libro Ferrara racconta l’ambivalenza
del concetto di notte: Tonino lavora sempre di notte perché è il momento
migliore per spacciare, ma scoprirà che di notte ci sono anche persone oneste e
coraggiose che lavorano, persone che potranno essere per lui una guida, un
esempio. La notte è paura, ma è anche rinascita.
Un libro lieve e potente al tempo
stesso, che si legge velocemente, ma il cui messaggio rimane indelebile nel
lettore.
E quindi… beh mi auguro che tutti i
ragazzi dell’età di mia figlia leggano questo libro, non si tratta solo di
scoprire che nel mondo ci sono buoni e cattivi, si tratta di comprendere che il
coraggio può fare la differenza, e che le regole sono importanti:
“…e dopo disse che le regole erano state
inventate per vivere bene tutti insieme e difendere i più deboli, chè
altrimenti vincevano sempre i forti e i prepotenti. E disse che la camorra
cominciava quando trattavi male un tuo compagno e gli altri compagni facevano
finta di non vedere, quando non ti fermavi al semaforo rosso, quando buttavi
una carta per terra…”
I mondi in cui le parole possono condurci a volte sono molto vicini a noi, solo che la nostra condizione di privilegio non ci permette di vederli, ma i libri sì.
Beh direi che il titolo non lasciasse spazio a dubbi sul tema… ma mia figlia che a 11 anni, purtroppo o per fortuna, non sa ancora che con la parola “neve” ci riferisce alla cocaina, era piuttosto perplessa e onestamente ha instillato qualche dubbio anche nella mamma chioccia che è in me, così le ho proposto di leggerlo prima io per capire se fosse veramente adatto a lei.
Ma Tonino, anche se ha paura al solo pensiero, ha dei sogni e un coraggioso insegnante glielo ricorda, ogni giorno, in ogni modo possibile, così nella sua mente di predestinato alla delinquenza si apre uno spiraglio di luce che lo porta progressivamente a capire che esiste un mondo migliore, fatto di regole e persone che decidono di non infrangerle anche se non è la strada più comoda.
- Sara Saurini -
_KIROLANDIA®_
PUSHER
Autore: Antonio Ferrara
Editore: Einaudi Ragazzi
Collana: Storie e rime